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Autore: Oggetto: Ed BcBain

Livello Miguel Poblet




Posts: 530
Registrato: Oct 2004

  postato il 10/07/2005 alle 14:26
E' morto Evan Hunter,alias Ed McBain. Il suo vero nome era Salvatore Lombino ed era nato a New York da genitori italo-americani.
Tra i grandi giallisti Usa,inventore del poliziesco investigativo con la serie dell'87esimo distretto. Nel '54 dal suo 'Giungla d'Asfalto' - romanzo su un giovane insegnante in un ghetto - fu tratto l'omonimo film con Glenn Ford e Sidney Poitier con la sua sceneggiatura, per il cinema scrisse anche 'Gli uccelli' di Hitchock.
Per i lettori di gialli era il “padre” del detective Steve Carella dell'87° distretto di polizia, per altri l'autore di Giungla d'asfalto e di molti altri romanzi tra noir e il psicologico. Il talento per il brivido l'aveva messo al servizio del cinema scrivendo la sceneggiatura degli Uccelli di Alfred Hitchcock. Evan Hunter, alias Ed McBain, ma che in realtà si chiamava Salvatore Lombino ed era nato a New York da genitori italo- americani, è morto di un cancro alla gola nella sua casa di Weston in Connecticut. Era considerato uno dei più grandi giallisti americani, l'inventore del genere del “poliziesco investigativo”.
Era una sorta di Georges Simenon americano per la doppia natura della sua produzione letteraria, dal poliziesco al romanzo tradizionale, tradotti in decine di lingue e stampati in oltre cento milioni di copie. Hunter aveva usato lo pseudonimo di McBain per la serie ambientata in una metropoli simile a New York ribattezzata “Isola” con un cast che girava attorno al “suo” Maigret, il detective Carella, cuore e coscienza della squadra omicidi, e alla moglie Teddy. Senza di lui non ci sarebbero state le serie tv Hill Street Blues e NYPD Blue.
Il romanzo, The Blackboard Jungle (Il seme della violenza) raccontava di un reduce di guerra che, assunto come insegnante in una scuola della periferia newyorchese più degradata, finiva per guadagnarsi il rispetto di una gang studentesca turbolenta e multietnica (neri, irlandesi, italiani, ebrei, portoricani). La celebrità del romanzo deriva in parte significativa dall’irruzione del rock’n’roll di Bill Haley and the Comets, e in particolare di quel Rock Around the Clock che avrebbe dato il via a una vera e propria rivoluzione di costume, introducendo il conflitto generazionale come una spina nel cuore del familismo americano. E non c’è dubbio che romanzo e film alimentassero entrambi, con l’immediatezza espressiva della grande letteratura popolare, un messaggio etico profondamente ambiguo. Se da un lato l’onnipresenza delle pulsioni violente e l’atmosfera di degrado e ribellione di un gruppo di «ribelli senza causa» (per parafrasare il titolo originale di Gioventù bruciata, altro grande film dell’inquietudine giovanile, di quello stesso, fatidico 1955) smantellavano senza pietà il mito dei «tranquilli anni Cinquanta», svelandone l’ipocrisia e gli esercizi di calcolata rimozione, dall’altro l’ambientazione urbana e la dimensione multietnica e stratificata del mondo studentesco consolidavano e ribadivano, come necessità irrinunciabile, la fuga dalle grandi città e il rifugio in un mondo di villette e viali alberati nel quale, già da qualche anno, batteva il cuore «sano» dell’America.
La terra sia lieve al grande Ed.

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2797
Registrato: Apr 2005

  postato il 11/07/2005 alle 09:27
Quando ho saputo della morte di McBain mi sono ricordato di tutti i libri dell'87° distretto che ho letto da ragazzino nei pomeriggi estivi, quando fuori faceva troppo caldo per giocare a tennis.....sto invecchiando!
Buon viaggio McBain.

 
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