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Autore: Oggetto: Rumsas: «Ho sbagliato e pagato Oggi per vivere aggiusto le bici»

Livello Fausto Coppi




Posts: 6314
Registrato: Jun 2005

  postato il 08/07/2005 alle 18:31
Ha il viso di un angelo, ma per il ciclismo mondiale è un demone. Capelli biondi, occhi azzurri, lineamenti delicati e faccino imberbe. Guardi Raimondas Rumsas e sembra impossibile che un ragazzo così possa essere il volto sporco del ciclismo mondiale. Ma un giudice francese l'ha rinviato a giudizio, assieme alla moglie e al medico, per «aver importato e detenuto farmaci dopanti». A fine novembre, in Francia (Chambery), ci sarà il processo. Incontriamo Rumsas subito dopo la scarcerazione dal penitenziario di Lucca, dopo otto giorni di isolamento seguito a un mandato d'arresto europeo emesso dalla procura transalpina che indaga su lui e la moglie.
Come si sente?
«Moralmente mi hanno dato un'altra bella mazzata, ma resta la speranza: mi auguro che venga fatta giustizia. Né io né mia moglie siamo degli spacciatori».
Ma lei viene visto in questo modo.
«Lo so, e non mi do pace. In carcere, il primo giorno è stato durissimo: ero in isolamento. Poi il giorno dopo il direttore ha capito chi ero. Ha visto i titoli su tutti i giornali d'Italia, ha chiesto di me, ha voluto sapere, mi ha tolto dall'isolamento e sono riuscito a farmi portare anche i rulli e la bicicletta in cella. Ho pedalato tanto, a testa bassa: io non mollo».
Ma dopo aver fermato ai confini della Francia sua moglie con molti farmaci proibiti, hanno fermato lei al Giro: per Epo... «È vero, ho sbagliato e ho pagato con una squalifica di un anno. Anche se non tutti pagano allo stesso modo. Capisco che cosa deve aver provato Marco Pantani.
C'è chi in gruppo viene protetto e chi scaricato. Lui è stato scaricato. La stessa cosa vogliono farla con il sottoscritto. E poi anche sulla positività del Giro ci sarebbero tante cose da dire... E comunque lo ripeto: io ho sbagliato e ho pagato. Per molti miei colleghi, però, non è così: hanno sbagliato, e sono ancora lì». A sentirla parlare sembra che lei sia solo vittima...
«Beh, faccia un po' lei. Valutiamo la vicenda di questi giorni. Io sono stato arrestato per otto giorni con un mandato europeo perché secondo il giudice di Bonneville potevo scappare. Ma da dove? Io vivo in Italia da cinque anni, da quando sono in questo pasticcio ho continuato a vivere dove ho sempre vissuto».
Non crede che la magistratura francese si sia legata al dito il fatto che lei ha lasciato sua moglie per 75 giorni in carcere? «E cosa avrei dovuto fare? Noi all'epoca avevamo tre figli (oggi sono quattro: Raimondas 10 anni, Linas di 8, Rasa 9, Renato 10 mesi, ndr), e se io mi fossi recato in Francia ci avrebbero messo dentro tutti e due».
È vero che lei è in gravi difficoltà economiche?
«Diciamo che non navigo nell'oro. Ho speso tutto per gli avvocati. Ma fortunatamente c'è anche chi mi vuole bene. Tra questi Luciano Galleschi, presidente della Parkpre, che mi ha offerto di lavorare nei suoi due negozi di Lucca e Cascine. Per lui corro anche delle gran fondo, ma il mio sogno è sempre quello di tornare professionista».
La gara più difficile sarà il processo del 24 novembre prossimo?
«Lo so, perfettamente, e mi difenderò con tutte le mie forze. Non ho nulla da perdere, ho già perso molto, ma non la cosa più importante della mia vita: la famiglia. È grazie a loro che sono qui. È l'unica vera squadra di cui io dispongo, ma è la più affidabile di tutte».

Copiata Paro Paro. Voi cosa ne pensate?

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Francesco Moser




Posts: 738
Registrato: Jun 2005

  postato il 08/07/2005 alle 18:35
Secondo me Rumsas devono prima metterlo dentro x un bel pò e poi non permettergli più di gareggiare, nemmeno alle gran fondo!!1

 

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Carpe diem, quam minimum credula postero!! (Orazio)

Mattia

 
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Livello Miguel Poblet




Posts: 524
Registrato: Jun 2005

  postato il 08/07/2005 alle 21:13
E' divenuto il capro espiatorio su cui si possono scagliare le ire dei tifosi, creare cattivi e' un ottimo sistema per far sfogare il pubblico e farlo sentire appagato di giustizia.
Se fosse stato italiano probabilmente molti spererebbero che tutto si concluda bene per lui e che possa tornare alle corse.
Ha sbagliato, ed e' uno tra i pochi che hanno pagato, ora paga ancora di piu', in piu' viene linciato dall'opinione pubblica come se fosse l'unico malvagio che si e' dopato mentre gli altri viaggiavano a pane e nutella.

 
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Livello Tour




Posts: 229
Registrato: Apr 2005

  postato il 09/07/2005 alle 08:41
capro espiatorio = vittima
tutti gli altri lo sono = vittima

forse, dico forse, invece di continuare a pedalare anche sui rulli nella sua cella (?), dovrebbe sedersi un attimo e riflettere...

 
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Livello Moreno Argentin




Posts: 372
Registrato: Oct 2004

  postato il 09/07/2005 alle 09:36
E' veramente un capro espiatorio...
Il doping non si sconfigge certo mandando in galera un corridore bensì blindando medici e industrie farmaceutiche!!!

 
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