Helios
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postato il 15/06/2005 alle 16:48 |
Riporto dal sito cycling4all:
Very sad news is the sudden death of Alessio Galletti (Ita-Nsm) after a cardiac arrest during a race in Spain (Sporza)
Condoglianze a tutta la famiglia e a tutti coloro che lo conoscevano.
Ora è in cielo a correre con il Pirata sulle montagne di Dio.
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Sissy
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postato il 15/06/2005 alle 16:52 |
Oddio come sono rimasta di sasso!!! Conoscevo Galletti e sono rimasta sconvolta nell'apprendere questa notizia.
Vorrei esprimere anch'io le mie più sentite condoglianze a tutta la famiglia. |
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marco83
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postato il 15/06/2005 alle 17:00 |
Accidenti, che notizia da choc!
Condoglianze anche da parte mia alla famiglia dello sfortunato Galletti... ____________________ Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto)
ADOTTA ANCHE TU UNA AMY WINEHOUSE!!! Mangia poco, non sporca... e aspira tutta la polvere che hai in casa! |
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stellinaale
Under 23 Posts: 13
Registrato: Jun 2005
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postato il 15/06/2005 alle 17:03 |
ma alessio galletti che correva nella naturino sapore di mare?mi pare o era toscano?.....cmq condoglianze.... |
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stress
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postato il 15/06/2005 alle 17:05 |
Sono veramente dispiaciuto e anch'io esprimo le mie condoglianze
alla famiglia di Galletti.
Spero che adesso non esca il solito avvoltoio che specula sulla morte di qualcuno per sparlare ed attaccare tutto e tutti.
Un addio e un applauso a Galletti.
____________________ "MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!
Articolo 27 della costituzione Italiana
La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte. |
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faxnico
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postato il 15/06/2005 alle 17:16 |
Galletti è morto??? Oh mio dio... condoglianze alla famiglia ma è una notizia assolutamente sconvolgente. Uno dei migliori gregari del Cipolla... e ve lo ricordate alla Due Giorni Marchigiana 2003 in maglia Saeco come le suonò a tutti in salita? Porca miseria... ____________________
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Monsieur 40%
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postato il 15/06/2005 alle 17:24 |
Terrificante, notizia sconvolgente.
Ricordo le parole di Daniele Colli nel Diario del Giro del Trentino: <>.
Condoglianze sentite alla famiglia del povero Alessio.
Riposa in pace. |
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laperla
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postato il 15/06/2005 alle 17:33 |
15/06/2005 Dramma in Spagna: muore Alessio Galletti
Il ciclista Alessio Galletti e' morto oggi mentre partecipava alla XXIX edizione della 'Subida al Naranco', nelle Asturie, secondo quanto hanno annunciato fonti della organizzazione della corsa citate dai media. Galletti, 37 anni, nato a Pisa, del team Naturino-Sapore di Mare, ''e' rimasto senza respiro'' a 15 chilometri dalla fine, quando saliva a La Manzaneda. Il ciclista e' stato portato all'ospedale centrale delle Asturie, dove non si e' potuto fare niente per salvargli la vita.
Essendo amica con La Naturino, vi dico solo che la squadra é sotto shock...Valerio non ha parole...
Condoglianze alla famiglia di Alessio....addio grande!!! |
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faxnico
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postato il 15/06/2005 alle 17:44 |
Un'omaggio ad un professionista esemplare, serio e di grande esperienza. Ho raccolto qualche foto, un servizio rai sull'ultima sua vittoria ed un breve riassunto della sua carriera a questo link (http://www.cyclingmania.net/web/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&p=8969#8969). Se qualcuno le riporta pure qui mi farebbe un favore. ____________________
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laperla
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postato il 15/06/2005 alle 17:58 |
come da te chiesto faxnico...
Dopo la vittoria nella 6^ tappa del Tour Down Under 2001
riporto anche l'articolo:
Alessio Galletti (Naturino - Sapore di Mare), pisano di Cascina, 37 anni, è morto in seguito ad un'attacco cardiaco durante lo svolgimento della Subida al Naranco, in Spagna. Notizia veramente sconvolgente. Uno dei gregari più esperti e professionali in circolazione... buon amico del Cipolla col quale ha militato per diverse stagioni. Ha militato fin dal 1994 in formazioni di un certo spessore come la Lampre-Panaria, la Domina Vacanze, l'Amore e Vita, la Ros Mary ma soprattutto la Saeco, con la quale ha corso dal 1998 al 2003. La sua ultima vittoria risale alla 2 giorni marchigiana 2003 (il servizio Rai), dove sotto una tormenta di sole stracciò letteralmente tutti con un'impresa stratosferica. In precedenza aveva vinto una tappa del Tour Down Under (2001) e una al Tour de l'Ain (1998). Condoglianze sentite alla famiglia da parte di tutti gli utenti del sito.
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faxnico
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postato il 15/06/2005 alle 18:00 |
Sapete se aveva figli? ____________________
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Pantanì
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postato il 15/06/2005 alle 18:09 |
E' una notizia sconvolgente ed è terribile pensare che sia morto in un modo assurdo.
L'unica cosa che possiamo dire e che è scomparso sul campo, in sella alla sua amata bici, come un eroe di battaglia.
Condoglianze alla famiglia.
Ciao Alessio!!
____________________ Carmine Coiro |
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laperla
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postato il 15/06/2005 alle 18:22 |
aveva già un figlio, la moglie ora aspetta una bimba, é di circa 6-7 mesi... |
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Guglielmo Tell
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postato il 15/06/2005 alle 18:26 |
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Bahamut
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postato il 15/06/2005 alle 18:26 |
Condoglianze a tutta la famiglia Galletti ____________________
Carpe diem, quam minimum credula postero!! (Orazio)
Mattia
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raggio
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postato il 15/06/2005 alle 18:30 |
codoglianze a tutti i familiari |
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Popo
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postato il 15/06/2005 alle 18:34 |
Infinite condoglianze alla famiglia.....
Si rimane senza parole di fronte a tragedie simili...
ti vogliamo ricordare cosi |
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Monsieur 40%
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postato il 15/06/2005 alle 18:39 |
Dal sito ufficiale della Naturino-Sapori di Mare:
http://www.cyclingteam.net/news.php?id=868
15-6-2005
E' morto in Spagna Alessio Galletti
Durante la XXIX edizione della Subida al Naranco il nostro Alessio Galletti ha perso la vita. Il ciclista della Naturino-Sapore di Mare lascia un figlio di un anno e la moglie Consuelo, in attesa del secondo bambino.
Galletti, nato a Pisa il 26 marzo 1968, si è staccato dal gruppo a 12 km dall`arrivo, sul tratto iniziale della salita che porta al Santuario della Manzaneda a causa di problemi di respirazione. Poco dopo si è accasciato a terra; inutile la corsa all`ospedale di Oviedo. Galletti è deceduto in ambulanza durante il trasporto.
Le cause della morte saranno comunicate dopo l`autopsia che si effettuerà giovedì mattina. Sabato la salma dovrebbe rientrare in Italia. Il team manager Vincenzo Santoni, i diregenti, sponsor e corridori, addolorati e costernati, si stringono alla famiglia Galletti per la sua improvvisa scomparsa.
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gigio83
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postato il 15/06/2005 alle 18:44 |
sono rimasto senza parole...
mi associo alle condoglianze fatte alla famiglia dello sfortunato atleta |
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superalvi
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postato il 15/06/2005 alle 18:49 |
queste notizie lasciano senza parole sentite condoglianze alla famiglia e alla naturino ____________________ http://www.controcopertina.it |
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Pirata x sempre
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postato il 15/06/2005 alle 18:55 |
Grande cordoglio per l'assurda scomparsa di un grande professionista che da più di dieci anni onorava al meglio il suo mestiere,una vera tragedia che addolora,sconvogle e lascia interdetti...
....condoglianze a tutti i familiari ed a chi ha avuto la fortuna di conoscerlo di persona per un dolore che ci accomuna tutti!
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violetta
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postato il 15/06/2005 alle 19:22 |
la loro vita appesa ad un filo...Ciao Alessio! ____________________ http://ilmiociclismo.blog.excite.it
"La vita e la morte.La pace e la guerra.La repubblica e la monarchia.Infine Bartali e Coppi e la progressiva identificazione di un popolo, che ripartiva da zero, in una coppia di campioni."Leo Turrini
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maxspeed2
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postato il 15/06/2005 alle 19:27 |
riporto un articolo sulle qualita' di alessio
In ogni squadra che si rispetti ce ne è uno: l’uomo di fiducia del direttore sportivo. L’uomo esperto in grado ti tenere unito il gruppo, di stare vicino ai capitani nei momenti decisivi, di dare consigli ai corridori più giovani.
Nel Team Saeco c’è Alessio Galletti, trentacinquenne toscano di Cascina, a ricoprire brillantemente questo ruolo.
Lo abbiamo incontrato nel ritiro della Saeco, nell’ambiente in cui il suo ruolo risulta fondamentale per creare all’interno della squadra quel clima di intesa che deve durare per tutta la stagione.
“Gallo” ci racconta di sé partendo dagli affetti più cari: “Sono sposato da sei anni con Consuelo. Non abbiamo ancora figli; a rendere la nostra casa più allegra ci pensano per ora un cane, Dolly, ed un gatto persiano che si chiama Lunedì come il giorno in cui lo regalai a mia moglie in occasione del nostro anniversario. Siamo una coppia molto affiatata che sta seriamente pensando all’idea di avere un figlio. Finora ci siamo dedicati molto ai nostri impegni, ma l’anno prossimo Consuelo passerà al part-time, pur continuando nel suo lavoro di arredatrice, in modo tale da poterci permettere di crescere al meglio il bambino che abbiamo in progetto di avere.”
Anche nel tempo libero Alessio dà l’impressione di un ragazzo con la testa sulle spalle: “In casa proprio non riesco a stare: quando non sono in bici, amo passare il tempo con i miei amici. Siamo un bel gruppo affiatato: ci conosciamo da quando eravamo bambini. Non abbiamo passioni particolari, ci godiamo il tempo che trascorriamo assieme.”
Un ragazzo tranquillo, dunque, che in gara fa della tranquillità una dote importante per leggerne i momenti decisivi: “Credo di essere una pedina importante per i vari capitani nelle situazioni cruciali delle corse. In più di dieci anni di carriera ho acquisito tanta esperienza: stando accanto ai grandi campioni si impara molto ed io ho avuto la fortuna di correre spalla a spalla con Fondriest, Tonkov, Cipollini, e ora con Simoni. Cerco di trasmettere la mia esperienza ai compagni più giovani, che pur ricoprendo un ruolo di punta all’interno della nostra squadra, possono sbagliare per il troppo entusiasmo dovuto alla loro giovane età.”
“Anche se non avrò mai copertine sulle riviste specializzate o grandi foto sui quotidiani, ho un ruolo assai importante e ne vado orgoglioso: essere il tramite tra i direttori sportivi ed i capitani nei momenti cruciali delle gare è un compito carico di responsabilità. E’ un ruolo che mi sono costruito con il tempo. Da dilettante ho vinto qualche corsa, ma appena passato professionista ho saputo capire i miei limiti ed il ruolo che potevo ricoprire in questo sport. Nel ciclismo o sei un vincente, o uno che si mette al servizio della squadra: non credo possano esistere vie di mezzo. Vedere vincere un compagno quando so di aver fatto bene il mio lavoro mi ripaga di tutti i sacrifici che faccio in allenamento come in gara. A volte sto talmente bene che potrei giocarmi le mie carte, ma è tale l’abitudine al ruolo che risulta difficile vestire di colpo i panni del protagonista e cercare la vittoria.”
A trentacinque anni per uno sportivo è tempo di bilanci, ed Alessio traccia il suo, scoprendolo positivo: “La mia carriera mi ha regalato soddisfazioni immense: a soli ventiquattro anni, al secondo anno da professionista, ho fatto la mia parte nella vittoria di Tonkov al Giro d’Italia. Algeri ebbe il coraggio di inserirmi in squadra, nonostante vi fossero corridori ben più blasonati di me, ed io riuscii a ripagarlo con un rendimento che seppi mantenere alto per tutta la durata del Giro. Come dimenticare poi le vittorie ottenute con il grande treno rosso della Saeco ai tempi di Cipollini”?
“Cipollini era un capitano carismatico che sapeva caricarti al meglio per la gara, un professionista serio: allenarsi con lui era come essere in gara. Ma in albergo la sera, una volta staccata la spina, vivevamo situazioni assolutamente divertenti. Con gente simpatica come Calcaterra era una risata continua”.
Ma in una carriera ormai decennale si vivono anche momenti difficili: “Di situazioni imbarazzanti ne ho vissute più di qualcuna. E’ deprimente quando in gara fai tutto a dovere e trovi comunque qualcuno più forte di te in grado di batterti. Ma la circostanza più critica, nella quale siamo stati comunque bravi a tenere unito il gruppo, credo di averla vissuta lo scorso anno al Giro d’Italia: solo una squadra affiatata come una famiglia poteva venir fuori da una situazione brutta come quella in cui nostro malgrado eravamo piombati”.
La Saeco di quest’anno è una delle squadre GS1 dall’età media più bassa ed i corridori meno esperti non mancano di rivolgersi al “Gallo” per qualche consiglio prezioso:
”E’ bello vedere che mi ascoltano. Sono ragazzi in gamba: sulla carta Bucciero e Cunego hanno davanti a loro un futuro assai roseo. Damiano è già al secondo anno con noi e mi sembra che nella prima stagione abbia imparato già molto. Bucciero mi ha fatto subito un’ottima impressione, è umile e capace di far subito gruppo: a tavola si è subito seduto accanto a noi “vecchi” entrando in sintonia con noi. Con un solo aggettivo, lo definirei brillante. Infine non dimenticherei Bertagnolli, arrivato in punta di piedi lo scorso anno, ha saputo subito dimostrare il suo grande valore nell’affiancare Simoni in salita”.
La corsa più bella? “La Milano Sanremo. Ne ho fatte sei: affascinante. Parlando di corse a tappe, naturalmente il Tour de France: basta arrivare a Parigi sotto l’arco di trionfo, circondato da migliaia di persone in festa, per sentirti ripagato di tremila e passa chilometri di sofferenza”.
Ma non è detto che la Grand Bouche sia per Alessio solo un ricordo: la presenza della Saeco al Tour de France è stata ufficializzata e chissà che Simoni e Di Luca non abbiano bisogno dell’esperienza del “Gallo” per lasciare il segno nella corsa che lo scorso anno li escluse ingiustamente…
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cyclingchecco
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postato il 15/06/2005 alle 19:49 |
Ho appreso molto casualmente da un altro forum. Ora leggo qua e là in attesa di parole adeguate, che probabilmente son difficili a far uscire. Addio a un altro nostro amico, amico di tutti, in quanto grande appassionato del nostro fantastico sport
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Crono-Campione-Nazionale 2005 US ACLI
Attenzione!! Vieni a trovarmi su
http://www.cycling-checco.tk |
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Donchisciotte
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postato il 15/06/2005 alle 19:53 |
Mi dispiace molto per Galletti.
Spero che la sua famiglia non debba subire il doppio dolore già toccato a quelle di Zanette o di Signorini : quello della morte della persona cara e quello delle insinuazioni sulle cause della morte.
Spero che le esperienze del passato renderanno un po’ più moderati i tanti pronti ad attribuire senza dubbi questa morte al doping, fino a questo momento per nessuna morte è stato possibile stabilire, senza ombra di dubbio, che fosse dovuta , per causa esclusiva, al doping.
So che non sarà così e che già prima dei risultati degli esami autoptici ci sarà chi non avrà che certezze da brandire, il risultato sarà solo infangare la memoria di una persona e non sfiorare nemmeno i modi per mettere un freno al doping.
Ma l’importante è fare sensazionalismo e scandalismo, la lotta seria, senza escandescenze e sensazionalismo, non è di questo paese.
Un pensiero commosso per Galletti, ciclista non famoso, morto sulla strada.......
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motocycling
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postato il 15/06/2005 alle 20:05 |
Ciao Alessio. |
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Alfea
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postato il 15/06/2005 alle 20:05 |
Ciao Gallo..
L'avevo visto domenica scorsa in Corso Italia, nel centro di Pisa mentre spingeva il passeggino con il piccolo figlio..
Questa notizia mi ha fortemente scosso e sono molto dispiaciuto, nel gruppo ben voluto da tutti, ciao Alessio. |
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Teo78
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postato il 15/06/2005 alle 20:37 |
Mi dispiace tanto. Faccio le mie condoglianze alla famiglia.
R.I.P. Alessio. |
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Meg
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postato il 15/06/2005 alle 21:05 |
Ho appena sentito la notizia al tg...
Sono sconvolta!! Un'altra morte improvvisa, assolutamente inimmaginabile, un vero fulmine a ciel sereno...
Mi dispiace moltissimo per lui, per sua moglie, per il figlioletto e per la bimba in arrivo. Mi unisco anch'io alle condoglianze. ____________________ "È stato Tonkov a coinvolgermi totalmente nel ciclismo: la sua grande forza di volontà, il suo grande amore per le due ruote mi hanno stregato".
- Claudio Algeri - (2001) |
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marco83
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postato il 15/06/2005 alle 21:16 |
Se penso poi a quella povera creatura che sta per nascere e che non conoscerà mai suo padre, mi si spezza il cuore... ____________________ Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto)
ADOTTA ANCHE TU UNA AMY WINEHOUSE!!! Mangia poco, non sporca... e aspira tutta la polvere che hai in casa! |
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Seb
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postato il 15/06/2005 alle 21:41 |
Condoglianze a tutta la famiglia di questo ragazzo, un professionista esemplare che ha saputo mettersi a disposizione dei capitani.
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janjanssen
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postato il 15/06/2005 alle 22:06 |
.................... ____________________ pedala che fa bene..... |
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aranciata_bottecchia
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postato il 15/06/2005 alle 22:15 |
Già, non ho parole nemmeno io davanti a questi drammi. ____________________ Davide
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cyclingchecco
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postato il 15/06/2005 alle 22:37 |
Che strana quella che qualcuno chiama "macchina meravigliosa"... Un ragazzo che fino a 15 km dal traguardo correva tranquillo in gruppo.. improvvisamente si sfila, si stacca, rimane lì per terra e a nulla serve l'intervento dei medici. E' più sottile di quanto pensiamo il confine tra la vita e l'al di là. Se ce ne ricordassimo più spesso, forse non faremmo tante cavolate e penseremmo a ciò che è davvero importante.
Filosofia a parte, mancherà in gruppo un ragazzo che ha sempre o quasi corso al servizio degli altri. Avrebbe lasciato l'attività a fine stagione ma avrebbe conosciuto quel figlio che tra pochi giorni nascerà e avrebbe realizzato quei progetti sul futuro che già aveva.
Un altro campione, in bici come nella vita, ci ha lasciati. Pedaleremo un po' anche per lui... ____________________
Crono-Campione-Nazionale 2005 US ACLI
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http://www.cycling-checco.tk |
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El Diablo
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postato il 15/06/2005 alle 22:46 |
E' assurdo.
E purtroppo questo tipo di morti nel ciclismo sono in netto aumento negli aultimi 5 anni. |
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gulliver
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postato il 15/06/2005 alle 23:40 |
ciao alessio... infinita tristezza per questa morte nel mio cuore |
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Vuelta Espana
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postato il 15/06/2005 alle 23:57 |
C'è poco da dire, restano solo lo sgomento e l'angoscia di fronte a una morte improvvisa e inspiegabile...fa male vedere succedere questo a un uomo giovane con tanto di famiglia...sentitissime condoglianze... ____________________ "Se hai la fortuna clamorosa di diventare un cronista di ciclismo, non puoi fare a meno di essere coinvolto, trascinato in una passione infinita, irrinunciabile, che ti segna per sempre" - Pietro Cabras
"C'è una salita? Vai su, arriva in cima, e vedrai che sarai sempre vincitore" - Giordano Cottur |
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Knightlake98
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postato il 16/06/2005 alle 00:21 |
Cordoglio per questo ragazzo.
Il suo nome va ad aggiungersi a tanti altri.
Da chi come Pantani e Jimenez ci ha lasciato per situazioni extra-ciclismo, a chi come Galletti (o Casartelli o altri) per situazioni
di corsa.
Fra le morti ricordo altri nomi (non le cause):
Il portoghese Gomes, la promessa spagnola Miguel Angel Martin, e se non erro Nicola Panzeri della Scrigno.
E poi Zanette...
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ashbishop
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postato il 16/06/2005 alle 01:22 |
un ultimo omaggio a GALLETTI, bravissimo e simpaticissimo ciclista, gentile, sempre disponibile anche ad un semplice saluto......
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alu
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postato il 16/06/2005 alle 07:21 |
................... |
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newcastle
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postato il 16/06/2005 alle 08:42 |
Condoglianze sentite.
Lassu ci guarderai assieme al pirata... |
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marc
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postato il 16/06/2005 alle 09:00 |
Tutti noi, senza volerlo, tendiamo a rimuovere la consapevolezza che possano accadere tragedie di questa portata, spinti dalla passione per tutti gli sport e per questo grande sport in particolare.... poi, ci ritroviamo attoniti e completamente impreparati di fronte all'assurdità di questi eventi!! Un pensiero alla famiglia! |
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gigio83
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postato il 16/06/2005 alle 09:27 |
mi ricordo che nel giro del 1999(ma forse sbaglio anno),l'anno in cui Enrico Lucci faceva il t-giro,le strade del giro erano piene di striscioni ineggianti ad Alain Turicchia;in gruppo,durante le prime fasi di una tappa,stufi di cartelloni per Turicchia,tutti si misero a cantare: "Galletti ale`-ale`"....da quel giorno anche lui ebbe qualche triscione in quel giro...
io voglio ricordarlo cosi`,sorridente mentre tutti i suoi compagni di fatica gli dedicano il motivetto... |
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ruotalibera
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postato il 16/06/2005 alle 10:40 |
Perchè?
Perchè si ferma il cuore di un atleta di 37 anni?
Di un atleta professionista sottoposto a controlli medici obbligatori, rigorosi e da ripetersi più volte nel corso della stagione.
Perchè?
Addio Gallo |
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Frank VDB
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postato il 16/06/2005 alle 10:58 |
Riposi in pace.
Le illazioni che scoppieranno anche questa volta su certi mezzi di informazione non ce lo riporteranno indietro.
Condoglianze alla famiglia, soprattutto ai due piccoli. ____________________ Il mio blog: http://passodellacisa.blogspot.com
La mia squadra ciclistica:http://altalunigiana04.comyr.com |
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