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Autore: Oggetto: polemica di simoni su cunego

Livello Greg Lemond




Posts: 858
Registrato: May 2005

  postato il 06/06/2005 alle 21:58
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Ciao Gabri, effettivamente mi sono espresso male.
Trovo anche io positivo che Cunego cerchi di capire quali siano state le circostanze che hanno prodotto questo esito, l’importante è che rimanga umile e non giunga a pensare che sia la regola crollare sotto il peso delle pressioni e della responsabilità, non deve credere che chiunque sarebbe crollato al suo posto, deve invece individuare il proprio limite caratteriale e lavorarci sopra, questo è il mio augurio.


Scusa te ti rispondo solo ora Davide, non l' ho fatto subito e mi sono poi dimenticata. Eh, l'età
Ho capito quello che volevi dire, ed in effetti hai ragione; comunque non credo che Damiano corra questo rischio, ha detto ho imparato che un campione deve essere forte di testa quindi mi sembra sulla buona strada...

 
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Livello Octave Lapize




Posts: 471
Registrato: Dec 2004

  postato il 07/06/2005 alle 09:00
Rispondo a Nocs 84: e' vero, tant'e' che simoni ha detto a fine tappa: "Sapevo che dal colle delle finestre all'arrivo era lunga...".
Puo' darsi che il ritmo fosse troppo alto per gibo che alla fine l'ha pagato, ma se notate con lui in testa fino alla fine del tratto asfaltato c'erano: di luca, rujano,honchar,valjavec,garate,karpets e soprattutto van huffel.
Se fossero scollinati assieme questi 7-8 corridori bastava 1 minuto e mezzo sul falco e per lui addio giro.
E infatti savoldelli stava leggermente rinvenendo ed aveva ridotto il margine da 1 minuto a 45 secondi.
Le trenate di Di Luca hanno poi fatto esplodere il gruppetto, ma non sono state cosi' efficaci da farli scollinare con i 3 minuti necessari su savoldelli afficnhe rujano e simoni si giocassero la vittoria finale.

Domanda: nella tappa del Sammomme' tra cunego e simoni chi si e' comportato da capitano e chi da gregario? e nella crono successiva chi ha fatto meglio tanto da avere piu' di un minuto sull'altro prima delle montagne?
Damiano dice che ha ceduto piu' di testa che di gambe...forse perche' non si aspettava un Basso cosi', non certo per il fatto che il ruolo di capitano non sia stato affidato a lui, visto che da quella situazione, come e' successo l'anno scorso, aveva solo da guadagnare se avesse avuto le gambe per farlo:
1)Un compagno di squadra competitivo;
2)Il mancato peso di dover attaccare per primo perche' conoscendo simoni l'avrebbe sicuramente fatto lui per primo;
3)Tutta la stampa e i tifosi dalla sua parte.
Ma erano proprio le gambe a mancargli per prime e solo dopo la testa ha ceduto e sono venute fuori pressioni e aspettative eccessive.
Ma se la reazione psicologica ed emotiva e' comprensibile, per il fatto che non aveva gambe la colpa e' sua che non si e' allenato come si deve (e qui si che c'entra soprattutto la testa!).
Se Damiano ha sofferto il fatto che non era lui il leader assoluto, allora credo che a livello psicologico abbia ancora moltissimo da lavorare se vuole diventare il vincente che le sue doti gli consentono di diventare.
Ha mostrato un limite su cui fare attenzione perche' costituisce la differenza tra il campione e il fuoriclasse: sulla crono si puo' lavorare sempre per migliorare ma e' questa la sfida da cui dipendera' il futuro di Damiano (qualcuno lo chiama il Piccolo Panettiere...a me non piace sto nome).
Come dice Aranciata che non si "abitui" a reazioni del genere davanti alla pressione. Quest'anno data l'eta' e la velocissima esplosione i media gliela perdonano, ma se fa un altro flop del genere lo considereranno gia' finito!

Una domanda ai tifosi di Damiano che sono qui numerosi:il 18 maggio alla partenza di Marostica cosa vi aspettavate?
Io tutto pensavo meno che DAmiano saltasse cosi'... Voi? Siate onesti pero'...

 

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Pedivella rovente

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 3579
Registrato: May 2005

  postato il 07/06/2005 alle 10:08
Originariamente inviato da Umbi

Una domanda ai tifosi di Damiano che sono qui numerosi:il 18 maggio alla partenza di Marostica cosa vi aspettavate?
Io tutto pensavo meno che Damiano saltasse cosi'... Voi? Siate onesti pero'...

Guarda Umbi, io cerco sempre di essere onesto con me stesso e con gli altri (nel limite del possibile ): quel giorno non mi aspettavo che Damiano facesse sfracelli in stile 2004, la sua condizione non mi sembrava la stessa e lo stesso Damiano non appariva tranquillo... però senz'altro non mi aspettavo che alla prima tappa dolomitica prendesse 6 minuti, che non son briciole, purtroppo...

 

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Livello Francesco Moser




Posts: 738
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  postato il 07/06/2005 alle 11:04
Io non mi aspettavo un Cunego come l'anno scorso perchè si vedeva che la pedalata era più legnosa, però non mi aspettavo nemmeno una crisi del genere. Kmq a Zoldo Alto è ceduto anche psicologicamente!

 

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Carpe diem, quam minimum credula postero!! (Orazio)

Mattia

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jul 2004

  postato il 07/06/2005 alle 11:11
Per Nocs e Umbi: l’ho già scritto in non ricordo quale thread, ma Simoni ha proprio dichiarato che Di Luca andava su letteralmente come una moto sul Colle delle Finestre, Gibo gli ha fatto notare che stavano andando troppo forte e Danilo gli avrebbe risposto che voleva sfruttare la sua grande condizione.
A questo punto Simoni si è trovato davanti ad una di quelle scelte dalle quali Savoldelli è stato dispensato, Simoni doveva decidere se continuare nell’azione con Di Luca e Rujano o rallentare per rimanere compatto con i corridori cui accenna Umbi, un azzardo vero e proprio.
Non so biasimarlo, rimanere con Di Luca era la scelta più ragionevole, il problema è che non si poteva pretendere nulla da Danilo, nemmeno con denaro o un nuovo alti-trainer, Danilo non è un Van Huffel o un Ardila qualunque, Danilo voleva giustamente fare il proprio gioco.

Che vuoi Umbi, a me non piace più il riferimento al Piccolo Principe, è un meraviglioso personaggio letterario che non è giusto legare all’immagine di un corridore, ed alla lunga finisce per puzzare come tutta la prosopopea che da sempre accompagna la nobiltà, finendo per dissociarsi dai tormenti dell’anima e del cuore che accompagnavano le pagine di Saint Exupery, perchè nessuno penserà più al viaggiatore delle stelle, ma al titolo nobiliare punto e basta, a me fa già venire in mente Emanuele Filiberto di Saclà Savoia, mi ributta, mi si gira lo stomaco, lo ammetto.
Savoldelli ha un soprannome fantastico, legato all’animale più veloce del mondo, il falco, perchè come il falco si getta in picchiata a 110 kilometri orari. Hinault era il tasso, animale veramente rognoso che nulla ha da temere da chicchessia, nessuno osa rompere le balle al tasso, morso micidiale e ferocia sufficiente a far cacare sotto un branco di lupi, va solamente lasciato in pace. Pantani era il Pirata, e raramente soprannome fu così realistico e tagliato su misura, solo i più superficiali si soffermano sulla bandana e l’orecchino da bucaniere.
Molto meglio Piccolo Panettiere allora, decisamente legato alle sofferenze che il ciclismo richiede e impone, sport da sempre legato a muratori, carpentieri, fabbri, garzoni, contadini, ferrovieri, cuochi, meccanici, minatori, scalpellini, camionisti, camerieri, giardinieri, sguatteri, mozzi, falegnami e appunto panettieri.
Dammi retta, nel ciclismo Piccolo Panettiere ha circa 2000 quarti di nobiltà in più rispetto a Piccolo Principe.
Certo, visti gli studi che ha fatto potrei chiamarlo piccolo elettricista, è altrettanto onorevole, ma suona male, a mio avviso è più efficace Piccolo Panettiere.
Gran soprannome, spero gliene giunga l’eco, profuma di rispetto senza adulazione.

Quanto agli aspetti della sua vicenda, testa, gambe, etc etc, lascio a voi la palla, ho scritto fin troppo nel thread su Cunego.
Ciao a tutti!

 

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Davide

 
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Livello Octave Lapize




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Registrato: Dec 2004

  postato il 07/06/2005 alle 11:54
Probabilmente hai ragione Aranciata (se ricordi l'anno scorso voleva essere paragonato al serpente), facciamo che per adesso accetto il soprannome nell'attesa che in futuro con qualche impresa mi faccia venire in mente qualcosa.
Forse se Simoni lasciava Di Luca ad una trentina di secondi o comunque a vista d'occhio li avrebbe facilemnte raggiunti in discesa e forse ne avrebbe avuta un po' di piu' a fine tappa, ma ci voleva la sfera di cristallo (o un gran fondoschiena...)!

 

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Pedivella rovente

 
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  postato il 07/06/2005 alle 15:10
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Livello Greg Lemond




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Registrato: May 2005

  postato il 11/06/2005 alle 17:24
Originariamente inviato da Umbi

L'avevo già detto da qualche parte, ma faccio notare che simoni ha detto fin da livigno:"Non è questo il Giro che avevo immaginato, non è questo il Cunego che avevo immaginato". Traduzione senza equivoci:Cunego che tira il plotone non mi serve, per quello ci sono i gregari. Mi serve un cunego che attacchi per primo, che porti via una fuga che possa far saltare il banco, che non faccia attaccare sempre e solo me per primo visto che non ho una condizione grandiosa.
In questo senso cunego è stato inesistente: non andava come voleva lui e come voleva simoni.
Riguardo alla squadra ho letto gazzette, sentito tutti i processi alla tappa, ma la frase che ne afferma l'inesistenza non l'ho letta nè sentita da nessuna parte. Se mi dite l'articolo o la fonte ne discutiamo.
Se l'ha detta è mancato di diplomazia e ed è stato ingrato, ma cinicamente parlando è un dato di fatto che nella tappa decisiva sono tutti calati tanto da non riuscire a rimanere con almeno 20 corridori.
Ne bastava uno solo e la lampre vinceva il giro.
Sottolineiamo invece il fatto che da domenica ad oggi si sia autoaccusato come principale colpevole: a caldo ha reagito da incazz.. per aver perso un giro a 34 anni per 28 secondi. Mi pare che a mente fredda abbia cambiato e di tanto le sue "accuse".
Quindi discorso finito.


Allora (e scusa il ritardo): il Cunego che attacca per primo e la fuga che potesse fare saltare il banco c'era, nella tappa di Livigno: peccato che sullo Stelvio Simoni invece di attaccare Savoldelli ormai isolato abbia deciso di far fermare Cunego e poi di farsi scarrozzare insieme a Savoldelli prima da Vila e poi da Damiano fino a pochi km dall' arrivo.

E Simoni è anche stato l' UNICO dei protagonisti ad avere un compagno a fianco (Vila e Damiano) fino ai suoi scattini nei km finali. Per non parlare di come la squadra abbia spesso lavorato molto nelle fasi iniziali delle tappe. Io sono convinta che Savoldelli, Rujano e Di Luca avrebbero apprezzato molto l' aiuto al suo posto, lui invece ha ritenuto opportuno dire che non sono esistiti. Come ha giustamente detto Cunego: "e che cosa dovevamo fare, spingerlo?"

Volevi una citazione delle affermazioni di Simoni, ti riporto la prima fonte che mi è capitata sottomano:
-«Io sono felice che questo Giro sia finito. Ho fatto tanta fatica ma di più, da solo, non potevo fare. È mancata la squadra, è mancato Damiano sicuramente»

(da L' Adige del 30 maggio, lo trovi sul sito www.ladige.it)

Ciao!

 
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