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Autore: Oggetto: Giornalisti BRA

Livello Giro di Lombardia




Posts: 105
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  postato il 12/07/2009 alle 19:43
Originariamente inviato da sceriffo

Originariamente inviato da Donchisciotte

Non mi ricordo in che thread ieri veniva segnalata la pesante allusione di Gianni Mura su Menchov, non credevo ai miei occi poi oggi ho letto il giornale di ieri ( sempre in arretrato, purtroppo) e constato sbalordita che è vero.
Devo anche dire che gli articoli sul Tour 2009, fino a ieri, di Mura su Repubblica sono di una sciatteria incredibile.
Di solito un'invenzione, un'arguzia si trovano sempre, almeno una, in questi giorni piattezza assoluta ( che si notava anche l'altro giorno quando presenziava alla telecronaca). Speriamo migliori, per ora faccia un piacere ai lettori di Repubblica a stare là,dà un po' fastidio.
Per questo va bene pure tenerlo qua questo post.
Sciatto e in più quella caduta di stile su Menchov ( che rimane caduta di stile anche se domani avesse ragione).

Scusa, c'è un ediz digitale di Repubblica che si può leggere in arretrato ( come x es Il Giornale )oppure ti riferivi all'ediz cartacea?
Grazie


si, c'è per quasi tutti i giornali:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica
non è proprio un'edizione completa tipo quella dell'unità, ma è cmq facile trovare gli articoli che cerchi

 

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"Sono un ciclista
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Giuseppe Ungaretti

 
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Livello Marco Pantani
Utente del mese Febbraio 2009
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  postato il 13/07/2009 alle 00:51
L'articolo,Sceriffo, l'ho letto in edizione cartacea.
Ho anche letto un comunicato del comitato di redazione che protesta per i prossimi tagli che Repubblica si prepara a a fare.
Un gruppo multimediale come Repubblica taglia posti di lavoro, ma qualcuno pensa che la crisi sia un problema psicologico.

 

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"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

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Livello Moreno Argentin




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  postato il 13/07/2009 alle 10:30
Non so se sia il posto giusto per questa osservazione, ma la faccio allacciandomi alle osservazioni su Pastonesi. Bulbarelli quest'anno chiama a ogni tappa uno degli inviati italiani al Tour. Abbiamo sentito per due volte Marco Ansaldo, per due volte Pastonesi, Gianni Mura, poi c'è stato Ciro Scognamiglio e anche Beppe Conti. Ma quanti pochi sono gli inviati italiani al Tour? Solo questi? C'è Tomaselli del Corriere della Sera, ma giornali come il Corriere dello Sport, oppure il Messaggero, Il Giornale, oppure Libero e l'Unità dove cavolo sono?
Povero ciclismo, fra doping e crisi, i giornali storici neanche più mandano gli inviati...

 
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  postato il 14/07/2009 alle 01:16
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Didascalizzano Obinna, ma è chiaramente Muntari.

 

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Livello Marco Pantani
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  postato il 14/07/2009 alle 01:20
E’ vero che il numero degli inviati diminuisce tanto da far dire: povero ciclismo.
Però non credo dipenda solo dal doping.
Un po’ è la crisi economica generale.
Poi c’è la concorrenza spietata di internet che è un problema per la stampa di tutto il mondo, trovare il modo di inventarsi qualcosa che su internet non si possa trovare, che induca a comprare un giornale quando internet è gratis, veloce e dà immagini, video, notizie e commenti. Quanti ne vuoi e quando vuoi.
Credo che la mia generazione e forse quella successiva ,siano le ultime legate indissolubilmente all'amore per la carta stampata.
C’è la diminuzione della pubblicità, per la crisi e, in Italia, perché viene dirottata sulla televisione ( chissà perché).
Poi c’è, per quanto riguarda il ciclismo, il problema della mediocrità.
Mediocrità dei ciclisti, mediocrità dei percorsi ( basta pensare a quello della tappa di ieri) costruiti in un certo modo per interessi che nulla hanno a che fare con l’interesse dello spettatore. Cose strambe come gente che esce volontariamente di classifica per poi fare le fughe: e a chi interessa una fuga che non conta niente? Bulbarelli e Cassani ieri cercavano di rianimare gli spettatori montando uno psicodramma nazionalistico su una fuga che, al massimo, poteva suscitare un: poveracci, stanno in fuga da tutti ‘ sti chilometri, che almeno arrivino.
Ma per il resto si dormiva.
E allora perché, dopo aver dormito vedendo la tappa, a uno dovrebbe venire in mente di leggersi gli articoli dei giornali?
A parte i praticanti e lo zoccolo duro degli appassionati, il pubblico cerca il grande campione, certo poi il ciclismo è l'unico sport che fa la mattanza dei campioni e si gode, si fa per dire, la mediocrità dopata.
E poi c’è la mediocrità dei giornalisti, giornalisti BRA, appunto.
Quando Zavoli faceva il Processo alla tappa, non è che ogni giorno ci fosse un evento memorabile, ma era lui che sapeva creare interesse, trovava spunti chiamava intellettuali ( mi ricordo Pasolini che commentava Merckx o i volti dei ciclisti, da Taccone a Dancelli), chiamava Montanelli, chiamava gente che sapeva trovare davvero spunti continui. Insomma giornalismo di alto livello.
Oggi? Se restiamo allo sport è una desolazione enorme.
Se pensano di essere grandi giornalisti parlano di scandali con saccenteria e atteggiandosi come se fossero grandi eroi coraggiosissimi ( ma va!)oppure fanno gli scanner umani degli atti delle procure.
Nel ciclismo, parlo di carta stampata, è notte fonda. A parte Vicennati, Mura ( in questo Tour pure sciatto), un paio della Gazzetta ( ma qualche gradino sotto) e qualcuno che magari mi scordo, il resto è deserto. Mediocrità assoluta.
E allora certo che diminuisce l’interesse,gli editori risparmiano sui costi e gli inviati sono pochissimi.
E su internet stesso, a parte l'eccezione di cicloweb e, mi dicono, di qualche sito straniero, è palese la mediocrità, l'approssimazione, la quantità di siti e pseudo giornalisti che viene spacciata per qualità.
L'immaturità di pensare che chiunque possa scrivere, fare il giornalista,aggiungersi alla insopportabilità del chiacchiericcio generale.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/07/2009 alle 08:10
Originariamente inviato da grilloparlante

Non so se sia il posto giusto per questa osservazione, ma la faccio allacciandomi alle osservazioni su Pastonesi. Bulbarelli quest'anno chiama a ogni tappa uno degli inviati italiani al Tour. Abbiamo sentito per due volte Marco Ansaldo, per due volte Pastonesi, Gianni Mura, poi c'è stato Ciro Scognamiglio e anche Beppe Conti. Ma quanti pochi sono gli inviati italiani al Tour? Solo questi? C'è Tomaselli del Corriere della Sera, ma giornali come il Corriere dello Sport, oppure il Messaggero, Il Giornale, oppure Libero e l'Unità dove cavolo sono?
Povero ciclismo, fra doping e crisi, i giornali storici neanche più mandano gli inviati...


Tieni presente che da anni oramai, il Corriere dello Sport - Stadio segue il Tour (primo evento sportivo per dimensioni tra quelli annuali, secondo solo al mondiale di calcio e alle Olimpiadi) con i lanci di agenzia.
Detto questo detto tutto.

Più che di fronte a giornalisti BRA siamo oramai in mano a Comitati di redazione BRA. Che con dieci anni di calcio calcio calcio (al 90% calcio parlato) hanno creato una generazione di utenti sportivi BRA

 

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La mia squadra ciclistica:http://altalunigiana04.comyr.com

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/07/2009 alle 08:12
Non ho letto il pezzo incriminato di Mura su Menchov. Però non direi che quest'anno Mura sia più scialbo, al di là del numero di "battute" che di anno in anno gli erodono a favore di altro.
Anzi, quest'anno secondo me Mura si è inventato un ottimo soprannome per Schleck Junior: "Sciaboletta". Vedremo da qui a fine Tour se Mura avrà tecnicamente ragione o torto, ma per dio! il soprannome è fantastico. E per quanto visto fino ad ora, calzante.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/07/2009 alle 08:29
Originariamente inviato da Monsieur 40%

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Magici.
Riescono a cappellare anche su sua Maestà il Calcio.

 

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nino58

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/07/2009 alle 08:32
Originariamente inviato da Vuelta Espana

Originariamente inviato da ProfRoubaix

Una curiosità che ho sempre avuto: a parte i contenuti (a volte giusti, spesso parziali) e i toni (quasi sempre sbagliati), qualcuno sa perchè Capodacqua è così?
Lasciamo stare gli insulti, please, la mia è una domanda seria. Voglio dire, va bene distinguersi dagli altri per la specializzazione su un tema (nel suo caso, l'antidoping), ma perchè farlo proprio insistendo sullo sport di cui lui parla? Non capisco la logica giornalistica (o di carriera, etc.) in tutto questo.

Al proposito devo raccontare una cosa. Ho "conosciuto" Capodacqua (nel senso che sono venuta a conoscenza della sua esistenza) durante un Processo alla Tappa di qualche tempo fa, quando disse che non avrebbe preso Pantani come esempio per i propri figli, e sparò altre sempiaggini del genere sul Pirata. Da allora lo odiai.

Al mondiale di Verona, ebbi la fortuna di entrare nella sala stampa della corsa sebbene non accreditata, al seguito di un giornalista che conosco, ed egli mi presentò alcuni altri giornalisti tra cui Capodacqua. All'inizio lo squadrai male, poi ci fermammo a parlare, io, lui e il giornalista mio amico.

Beh, devo dirvi la verità: Capodacqua mi ha dimostrato un amore per il ciclismo che ho visto in pochi, pochissimi altri giornalisti a quei livelli (e mi riferisco a giornalisti che scrivono su testate di un certo calibro). Mi raccontò aneddoti che lo vedevano impegnato in scalate di montagne leggendarie, e il modo che aveva di raccontare il "suo" ciclismo mi appassionava davvero. Infine, concluse con tristezza dicendo: "Beh, noi (guardando il mio amico, giornalista navigato) sappiamo le cose che piagano il nostro amato ciclismo...eppure...continuiamo a seguirlo e amarlo come sempre..."

Beh, un Capodacqua così non me lo aspettavo. So cosa scrive, ma quando lo conobbi, davvero, mi stupì. Mi sembra giusto raccontare anche questo lato dell'uomo Capodacqua, mosso da passioni così diverse per il nostro sport.


Questo racconto rende ancor più incomprensibile le forme ed i contenuti che utilizza.

 

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nino58

 
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Utente del mese Aprile 2010




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  postato il 14/07/2009 alle 09:41
Originariamente inviato da nino58

Questo racconto rende ancor più incomprensibile le forme ed i contenuti che utilizza.


Assolutamente no.
Tipico caso di invidia del cicloamatore.
Come se non ne avessimo vista a fiotti qui nel forum...
Chi va più forte in bici di Capodacqua è dopato.
Quindi distruggiamolo, con mezzi, mezzucci, sospetti, sospettucci, fango fango fango.

Ma sempre per amore del ciclismo.

 

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Livello Marco Pantani
Utente del mese Febbraio 2009
Utente del mese Agosto 2009




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  postato il 14/07/2009 alle 10:57
Frank VDB,in genere Mura è uno che di soprannomi ne inventa a decine e spesso sono azzeccatissimi, evocativi.
Ho letto l'articolo di ieri e è praticamente senza capo né coda, spesso sono tornata indietro perché non capivo come si legassero gli argomenti.
All'inizio c'è una metafora: i ciclisti sciabole e quelli fodero che aveva fatto anni fa, ma non spiegata, solo: Pellizzotti è un fodero ( mi ricordo a stento come fosse la cosa, non è che può pensare che il lettore a distanza di anni si ricordi).
Poi a me Mura piace per le citazioni, i rimandi a fatti culturali, l'inventiva, in questo Tour totalmente assenti. Lo so che è uno che può far rabbia perché ha potere, scalza per il Tour i giornalisti che seguono il ciclismo tutto l'anno, forse anche proprio per quel modo culturale di porsi, ma a me, per questo, è sempre piaciuto ( molto meno per altre cose).
Quest'anno è sciatto, nella scrittura e nei contenuti.
Su Capodacqua troppo ci sarebbe da dire e analizzare.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/07/2009 alle 11:46
andate a leggervi le pagelle di pastonesi su gazzetta.it..tralasciando i continui riferimenti al doping
sui francesi 'Brad Wiggins sostiene che i francesi mangino pane e brioche, e poi si lamentino che gli altri corridori si dopano' (che non ho neanche capito cosa vuol dire)
su sastre 'o si vedrà nella terza settimana. Si dichiara sereno, tranquillo, convinto. Ed è pulito. Non si è mai saputo da che medico andasse. E sapete perché? Perché non ha un medico.'

la foto è un capolavoro c'è un saxo (cancellara) ma la didascalia recita 'Denis menchov nato il ecc ecc'

 

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Io Odio Marino Bartoletti e Abajia



Vincitore al Fantaciclismo del Tour de Suisse 2009
2°, 3° e 4° in tre tappe al Fantagiro d'Italia '09
Una vittoria di tappa e un 4° posto al Fanta Tour 2009

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 14/07/2009 alle 17:19
Non so che significhi l'acronimo *BRA* però, penso di non sbagliare mettondo Alessandro Berton fra costoro. Egli ha ripetuto spesso che Cavendish ha ripreso la maglia verde. Il vantaggio di Hushvod era di 11 mentre la differenza fra il primo ed il secondo è di 5

 

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Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
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e i barbieri il lunedì

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 14/07/2009 alle 17:21
Mi sono accorto solo ora che significa BRA

 

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Livello Gino Bartali




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  postato il 14/07/2009 alle 17:36
Originariamente inviato da Frank VDB




Più che di fronte a giornalisti BRA siamo oramai in mano a Comitati di redazione BRA. Che con dieci anni di calcio calcio calcio (al 90% calcio parlato) hanno creato una generazione di utenti sportivi BRA



Ma che cosa c'entrano i comitati di redazione? Semmai sono i direttori - e gli amministratori della casa editrice - che decidono se un evento merita la copertura sul posto (con relative spese)

 

[Modificato il 14/07/2009 alle 18:07 by Laura Idril]


 
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  postato il 14/07/2009 alle 17:40
Originariamente inviato da Tetzuo

andate a leggervi le pagelle di pastonesi su gazzetta.it...


Aggiungerei lo sbaglio per la maglia a pois (ce l'ha Egoi Martinez, non Kern).

 

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Livello Giro di Lombardia




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  postato il 14/07/2009 alle 19:03
Originariamente inviato da Donchisciotte

Quando Zavoli faceva il Processo alla tappa, non è che ogni giorno ci fosse un evento memorabile, ma era lui che sapeva creare interesse, trovava spunti chiamava intellettuali ( mi ricordo Pasolini che commentava Merckx o i volti dei ciclisti, da Taccone a Dancelli), chiamava Montanelli, chiamava gente che sapeva trovare davvero spunti continui. Insomma giornalismo di alto livello.



e dove si possono trovare queste perle???

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 15/07/2009 alle 13:06
Originariamente inviato da lemond

Originariamente inviato da yashin1917

http://altronline.it/node/417

alla fine di questo articolo c'è una peerla.
Scommetto che sansonetti tifa cunego


No, no, Sansonetti è solo ... . Credo che sia il peggior articolo scritto sul tema.


Concordo pienamente!

Mi è stato inviato stamattina questo articolo, da un buontempone che è solito segnalarmi quello che sa farmi arrabbiare. E lui si diverte un sacco...
Sono venuto qui per segnalarlo, ed ho visto che c’erano già questi due interventi.
Che dire?
Mai lette tante inesattezze e vere e proprie balle colossali. La chiusura poi, fa semplicemente ridere. Giusto per citare uno solo dei contenuti scorretti o falsi, al povero "Pou Pou" Raymond Poulidor, che vinse una gran tappa sul Mont Ventoux al Tour ’65, Sansonetti “concede”, nella medesima, un terzo posto infatuato di crisi, passato dal “suo divino” Gimondi sul finale, ad un minuto e mezzo dal vincitore Julio Jimenez. In realtà Poulidor, in fuga con il “Sacrestano di Avila” lo staccò nel finale, anticipandolo di 6” , l’amabile ingegnere mancato Henry Anglade finì terzo a 1’29” e Gimondi, quarto, a 1’38”.
Mah.....adesso capisco perché m’ha fatto scrivere l’O.R. e, sull’Unità, manco un rigo.....

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/07/2009 alle 15:19
oggi , pur non essendoci alcuna protesta in atto, la tappa è la fotocopia di quella di ieri. quindi tutto lo sbraitare di ieri era , a mio avviso, assolutamente fuori luogo
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/07/2009 alle 17:03
stavo guardando un pò la tappa in santa pace, ma poi senti certe cose.....e mi tocca riaccendere il computer e parlarne con voi.....mi fanno inca**are com bestie....tra i vari Bulbarelli(il migliore della compagnia), Cassani e Mura....

1) "Cunego deve preparare solo le classiche di primavera, potrebbe vincerle tutte" che cavolo ha fatto quest'anno????
dopo qualche minuto...."Cunego dovrebbe cambiare preparazione e puntare tutto sul Giro D'Italia per vincerlo"

2) "Cunego può vincere la Vuelta, molto adatta a lui, poche cronometro e tante salite" ancora ricordo le mazzate dell'anno scorso da certi Igor Anton, Mosquera, Leipheimer ecc.ecc

3) LA BOMBA DI CASSANI "Cunego può vincere il mondiale con una squadra tutta per lui" ma si come no, dopo questi grandi successi di inizio stagione.....TUTTI PER CUNEGO

4) si parla di Garzelli...."che ne pensi di Garzelli al mondiale?" risposta "ma sai....dovrebbe ritrovare le condizione del giro altrimenti....." ed io dico allora perchè Cunego in automatico, anche lui dovrebbe ritrovare la forma, quale forma???? ahhhh siiii quella della Coppi e Bartali dove le buscava pure da Evans, forse quella delle Ardenne o forse quella del Giro dove ha raggiunto il top?????

5) ed ora passiamo alle cavolate di Mura, che molti di voi definscono uno dei migliori, per quanto è ignorante non conosce neanche il percorso...."allora Gianni chi vedi bene per il mondiale Di Luca, Cunego????" risposta dell'ignorante di repubblica "ma Cunego sicuramente, poi Pozzato...."
Pozzato è un altro che sta dimostrando in questo Tour quanto sia forte, basta vedere gli arrivi adatti a lui.....solo contro Cunego poteva vincere!!!!

Dico solo una cosa....MALEDETTI GIORNALI E GIORNALISTI, TV E COMPAGNIA CANTANDO....le definisco come definisce Admin le televisioni di Berlusconi....

 

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  postato il 16/07/2009 alle 17:20
Essù, un po' di calma

 

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Livello Greg Lemond
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  postato il 17/07/2009 alle 08:20
Premetto che il Tour lo guardo/ascolto su France", quindi non ho sentito niente di quanto ha detto il sig. Mura, però, fidandomi di quanto leggo qui, parlando di giornalai, ddl è stato piuttosto calmo, perché ha evidenziato soltanto l'incompetenza e non la mala fede. Perché, se uno sostiene quanto sopra, mi sembra che essa sia patente.

 

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(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/07/2009 alle 08:48
e Rodolfo Mas­si (Team Massi) già coinvolto nel caso Festina al Tour ’98.( gazzetta d sport 17 luglio - C. Ghisalberti )
----
a proposito dei coinvolti nell'inchiesta "via col doping".
massi non c'entrava nulla col caso festina. ai tempi in cui venne messo sotto accusa correva x la casinò

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/07/2009 alle 08:55
Originariamente inviato da sceriffo

e Rodolfo Mas­si (Team Massi) già coinvolto nel caso Festina al Tour ’98.( gazzetta d sport 17 luglio - C. Ghisalberti )
----
a proposito dei coinvolti nell'inchiesta "via col doping".
massi non c'entrava nulla col caso festina. ai tempi in cui venne messo sotto accusa correva x la casinò


E' possibile che per "caso Festina" Ghisalberti intendesse tutto quello che è successo al Tour 1998.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/07/2009 alle 09:03
per festina intendeva bisboccia

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/07/2009 alle 10:05
Invitato d'onore, Patrick Keil: quando si dice la combinazione ... http://en.wikipedia.org/wiki/Festina_affair
 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 17/07/2009 alle 12:39
Originariamente inviato da danilodiluca87

ahhhh siiii quella della Coppi e Bartali dove le buscava pure da Evans

Sul resto non mi esprimo, perché sono opinioni soggettive, ma sul quotato sì, perché non se ne può non parlare con oggettività:
Cunego l'ha buscate da Evans alla CoBa!?!
Stiamo parlando della stessa cosa?!
La CoBa 2009? Quella vinta, per l'appunto, da Cunego, con due vittorie parziali ed un secondo posto in una volata che ha disputato col freno a mano tirato (eufemismo)?

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


Fantaciclismo Cicloweb 2010

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Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/07/2009 alle 12:52
Originariamente inviato da Abajia

Originariamente inviato da danilodiluca87

ahhhh siiii quella della Coppi e Bartali dove le buscava pure da Evans

Sul resto non mi esprimo, perché sono opinioni soggettive, ma sul quotato sì, perché non se ne può non parlare con oggettività:
Cunego l'ha buscate da Evans alla CoBa!?!
Stiamo parlando della stessa cosa?!
La CoBa 2009? Quella vinta, per l'appunto, da Cunego, con due vittorie parziali ed un secondo posto in una volata che ha disputato col freno a mano tirato (eufemismo)?


e perché mai un corridore dovrebbe disputare una volata con il freno a mano tirato? ha fatto la volata e ha perso, se non voleva vincere non faceva la volata

 

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Livello Greg Lemond
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  postato il 17/07/2009 alle 13:23
Originariamente inviato da babeuf

Originariamente inviato da Abajia

Originariamente inviato da danilodiluca87

ahhhh siiii quella della Coppi e Bartali dove le buscava pure da Evans

Sul resto non mi esprimo, perché sono opinioni soggettive, ma sul quotato sì, perché non se ne può non parlare con oggettività:
Cunego l'ha buscate da Evans alla CoBa!?!
Stiamo parlando della stessa cosa?!
La CoBa 2009? Quella vinta, per l'appunto, da Cunego, con due vittorie parziali ed un secondo posto in una volata che ha disputato col freno a mano tirato (eufemismo)?


e perché mai un corridore dovrebbe disputare una volata con il freno a mano tirato? ha fatto la volata e ha perso, se non voleva vincere non faceva la volata


A perte il freno, per il resto penso che abbia ragione Aby. Alla CO/BA Cunego ha "battuto" (2/3) Evans. Lo metto fra virgolette, perché Cadel si era presentato a quell'appuntamento poco importante non al massimo.

 

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Fanno festa i musulmani il venerdì
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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  postato il 17/07/2009 alle 14:52
Ragazzi, rimanete in topic: questa discussione andrebbe benissimo in 'Damiano Cunego nel 2009' oppure 'Danilo Di Luca' o meglio ancora 'Ciclismo e tifo: passione e faziosità'.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 17/07/2009 alle 15:21
Ha ragione desmo.
Cancello qua e posto di là.

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/07/2009 alle 17:57
dopo aver visto il patetico teatrino di mazzocchi nella diretta mondiali tuffi da roma , i giornalisti che seguono il ciclismo sono da nobel al confronto
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/07/2009 alle 18:08
Originariamente inviato da sceriffo

dopo aver visto il patetico teatrino di mazzocchi nella diretta mondiali tuffi da roma , i giornalisti che seguono il ciclismo sono da nobel al confronto


ieri cercava di buttarla in caciara sui giudizi della giuria visti i 9 centesimi di scarto del sincronizzato, manco fosse stata una partita di calcio.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 19/07/2009 alle 18:13
Originariamente inviato da Subsonico

ieri cercava di buttarla in caciara sui giudizi della giuria visti i 9 centesimi di scarto del sincronizzato, manco fosse stata una partita di calcio.


Che poi l'Italia gioca in casa e, come sempre, questo influisce sui voti dei giudici. Quindi ci vuole proprio una bella faccia a c**o per lamentarsi.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/07/2009 alle 18:44
Originariamente inviato da sceriffo

dopo aver visto il patetico teatrino di mazzocchi nella diretta mondiali tuffi da roma , i giornalisti che seguono il ciclismo sono da nobel al confronto


purtroppo dei "senatori Rai" non ce ne liberiamo facilmente...

 

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Livello Greg Lemond
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  postato il 20/07/2009 alle 09:05
Non so dove inviare questo messaggio che riguarda la persona, secondo me più bugiarda (insieme a Gimondi) che conosca: Bernard Hinault. Non è un giornalista, però è una "testa pensante" del Tour e secondo me sono proprio due braccia sottratte all'agricoltura
Intervistato ieri da France2 sulla possibile equivalenza fra l'Astanà di oggi e La vie claire del 1986, ha risposto con un candore degno di "Pinocchio" che no, lui ha lavorato per Greg in tutto quel Tour

P.S.

Ma forse ho capito male, intendeva dire che ha lavorato per ... far perdere a Lemond quel Tour, attaccandolo tutte le volte che poteva e il mio "begnamino" gli ha fatto anche vincere all'Alpe d'Huez

 

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(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/07/2009 alle 11:40
Vergogna. Vergogna.

**********
Munoz e i giudici che non fanno i giudici
Julian Munoz ha corso oggi il Giro della Provincia di Reggio Calabria. Dice: e dove sta la notizia? Presto detto: il colombiano della Nazionale Elettronica Hadimec - formazione Continental svizzera - è stato denunciato proprio pochi giorni fa dalla Procura di Padova nel novero dell'operazione "Via col doping" con accuse pesanti a suo carico.
Nessuno, tra i giudici internazionali della corsa, si è accorto di nulla,
nessuno ha avuto da obiettare alla presenza di Munoz in corsa: ora, d'accordo la presunzione di innocenza, ma forse era il caso di non fargli prendere il via nella corsa odierna. Ma evidentemente i giudici preferiscono vestire i panni dei vigili urbani, misurando con il calibro la distanza di un fotografo in moto dalla corsa o di una telecamera da una fuga, piuttosto che giudicare quando sono chiamati a farlo.

fonte: WWW.TUTTOBICIWEB.IT

 

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Livello Gino Bartali




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  postato il 20/07/2009 alle 11:47
Un applauso ai giudici che tengono lontani i fotografi e le varie moto (cosa che in Belgio non sempre avviene). Riguardo all'aver fatto correre un corridore per ora non sospeso ma solo oggetto di pettegolezzi o poco più penso che non potessero far altro senza sospensioni dell'UCI o della sua federazione.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 21/07/2009 alle 10:28
Originariamente inviato da lemond

Non so dove inviare questo messaggio che riguarda la persona, secondo me più bugiarda (insieme a Gimondi) che conosca: Bernard Hinault. Non è un giornalista, però è una "testa pensante" del Tour e secondo me sono proprio due braccia sottratte all'agricoltura
Intervistato ieri da France2 sulla possibile equivalenza fra l'Astanà di oggi e La vie claire del 1986, ha risposto con un candore degno di "Pinocchio" che no, lui ha lavorato per Greg in tutto quel Tour

P.S.

Ma forse ho capito male, intendeva dire che ha lavorato per ... far perdere a Lemond quel Tour, attaccandolo tutte le volte che poteva e il mio "begnamino" gli ha fatto anche vincere all'Alpe d'Huez


Bèh...questa va sottolineata e rilanciata come una delle più belle definizioni che abbia mai letto, caro Carlo Lemond!

Soprattutto perché rappresenta una verità che in pubblico, soprattutto in Italia, trova pochi applausi, ma nel privato, i medesimi silenziosi della platea, sono in grado di inviare abbracci e copiosi particolari rafforzativi. Il sedrinese, forte di un talento atletico notevole, ma avvolto da un vestito di ottusità, oserei dire a 340 gradi se non proprio 360, ha coperto coi pochi spunti di pseudo-talento da neuroni, le sue bugie con un involucro di lamenti e brontolii, che avrebbero fatto venire l’orticaria ad una tartaruga. Memorabile e spassosa come aggettivo equilibrante la naturale voglia di prendere un masso e gettarlo sul televisore, la sua recita dopo la tappa delle spinte, alle Tre Cime di Lavaredo del Giro 1967. Gli italiani, che per quanto riguarda complotti, imbrogli, o tristi pagine nazionalistiche, anche nel ciclismo, sono “iperlaureati ed inconfrontabili”, spalmarono sulla storia del pedale l’Editto di Tirano, portando i fasti del nazionalismo ad uno dei ragli più vomitevoli che io ricordi nello sport intero. E per farlo, oltre alla vittima predestinata che era un sire di nome Anquetil, stesero veli confondenti sull’italiano che poteva rompere il giocattolo, sicuri di ben figurare, perché il tipo era uno che avevano dipinto come antipatico: Balmamion.
Franco Bitossi, un atleta di valore, meno bisonte per forza erculea, ma dieci lustri avanti per virtuosità, al Gimondi vaporiera triste e con la voce anticipante il suono da barbiturici di tal Moggi (altra garanzia!), chiamava il sedrinese “Brontolo”. Peccato che il toscano, capace di questo nomignolo da applaudire per l’incipiente pertinenza e per il coraggio di andare un poco a scalfire l’orgoglio nazional popolare che aveva eletto a totem l’(in) Felice, non avesse manco un briciolo del fondoschiena di quell’insieme di brontolii, bugie e forza. E peccato che, come ogni delicato ed intimo possedimento ai margini o al di fuori del legale, in pochi, pubblicamente, siano in grado di confermare queste verità. Poi, ripeto, chi è così bravo da entrare nelle confidenze di chi correva in quell’epoca, potrà trovarsi travolto da un oceano di …..applausi, solo per aver posto il quesito, ma tanto è! Non lo si chieda a Neri però, perché lui è rimasto a Gimondi=Ciclismo, vive con Felice, scrive del sedrinese e potrebbe rispondervi: “Urge pressantemente una Coverciano sul Ciclogimondismo”.

L’altro, il bretone, deve ad un certo Cyrille Guimard e all’eredità di questi, gran parte della sua fetta di torta, perlomeno in parti uguali al suo certo talento atletico. Ma era un bugiardo egoista con lo specchietto per le allodole dei media e dell’osservatorio e la cipria per i frivoli che amano il “macho”. Con l’(inFelice), divide quel fondoschiena che, nell’italiano, si materializzava su un super umano passato per marziano da inseguire e, nel francese, l’essersi imbattuto per il 50% del versante ciclistico, su un cumulo di vecchietti bastonati. Come il sedrinese, una sicura lingua biforcuta, perlomeno uguale al sangue blu posseduto. Nel 1980, qualcuno per il bretone avvolse in un lenzuolo di mistero una realtà di differenze ed esclusive, poi l'uomo di Yffiniac si presentò cigno col portafoglio sgonfio dell’eroe solitario, quando si sarebbe trattato di un tema d’uguale epilogo, al farcito di nove anni prima. Due fatti che si mostrano postume come bugie poco dribblate nei suoi ragli da moralizzatore grezzo, per linguaggio, cultura e inutilità del bretone. Certo bugiardo, su tante spiegazioni più a misura di sé, quando all’orizzonte si presentano quei giovani dai quali le avrebbe prese, perché più forti di lui nelle corse unite in venti giorni. Dal primo, fu umiliato come uno Zoetemelk qualsiasi, ma ebbe il deretano di non vederselo più di fronte per motivi di mera per lui fortuna; sul secondo, per non farlo sbocciare, sciorinò tutto il suo oceano di bugie e di pressioni ambientali, fino a far diventare le sue due ultime partecipazioni alla corsa che lo ha reso siamese col colore giallo, un vomito. Nella prima, oltre ad espandere i patti a monte, su ogni poro del giovane del Nevada, la sua pressione al gregariato e all’impossibilità di attaccare (anche nella corsa rosa, tra l’altro), lo fece addirittura frenare, col rischio di far perdere ad entrambi la corsa, perché in una città olimpica, era “fantozzianamente” caduto rompendosi il naso. L’anno seguente si superò, rompendo i patti, cercando in tutte le maniere di portare a sé la vittoria del compagno che era da tempo più forte, azionando sull’americano più grande della storia, ciò che oggi un suo dispotico e orrendo connazionale, volge verso un ispanico. Tattica medesima: pressione anche mediatica, isolamento all’interno della squadra ed uso costante del sostegno delle sfere dirigenziali dell’equipe.
La storia di quel Tour è lì che parla, signor Bernard, c’è poco da fare: lei fu semplicemente obbrobrioso.
Poi, quella farsa dell’Alpe d’Huez, dove Greg lasciò la vittoria parziale al “Tasso”, ed era ben consapevole di aver recitato con l’arrivo mano nella mano e quelle effusioni di amicizia, una autentica pagliacciata, ma non poteva rischiare. Ed il bretone, che aveva fatto di tutto per levarselo di ruota, percorse quella celebre asperità, in 48 minuti, record personale: 2’38” in più di Coppi nel 1952 con un fondo ben diverso e 11’05” in più, del vero record di Marco Pantani. Questi dati valgono di più delle iper-divulgate VAM di cassaniana memoria.....

Non so se Carlo Lemond è d’accordo, ma il sottoscritto continuerà a considerare le dichiarazioni di Gimondi, un epistolare di ovvietà alla Catalano, vendute per oro d’acume e quelle di Hinault, una prova delle proprie capacità di sopportazione, da sconsigliare nelle giornate di stress aggiuntivi. La base di entrambi: la mediocrità fuori dalla bicicletta.

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 21/07/2009 alle 14:29
Originariamente inviato da Morris

Non so se Carlo Lemond è d’accordo, ma il sottoscritto continuerà a considerare le dichiarazioni di Gimondi, un epistolare di ovvietà alla Catalano, vendute per oro d’acume e quelle di Hinault, una prova delle proprie capacità di sopportazione, da sconsigliare nelle giornate di stress aggiuntivi. La base di entrambi: la mediocrità fuori dalla bicicletta.


Sono d'accordo su tutto quanto ho letto da parte del Grande Maurizio, in questo caso mi è venuto quasi da piangere ; unico cruccio il non averti potuto ancora conoscere di persona. Se avessi un giorno libero nel mese di agosto e potessi farmelo sapere ...

 

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(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/07/2009 alle 14:54
Per me Hinault è stato un grande campione del Ciclismo.
Un campione in grado di vincere praticamente tutto, classiche GT ...

Poi potrà anche farvi antipatia e potrà farvi antipatia anche Gimondi, ma a me i loro nomi evocheranno sempre grandi vittorie.
Ogni volta che viene fuori un nome mi tocca sempre leggere critiche su critiche, discorsi retorici e purtroppo, talvolta insulti da parte di qualcuno...

 
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  postato il 21/07/2009 alle 15:12
Originariamente inviato da roberto79

Per me Hinault è stato un grande campione del Ciclismo.
Un campione in grado di vincere praticamente tutto, classiche GT ...

Poi potrà anche farvi antipatia e potrà farvi antipatia anche Gimondi, ma a me i loro nomi evocheranno sempre grandi vittorie.
Ogni volta che viene fuori un nome mi tocca sempre leggere critiche su critiche, discorsi retorici e purtroppo, talvolta insulti da parte di qualcuno...


Non ti sovviene che una cosa possa non escludere l'altra?

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 21/07/2009 alle 15:16
Originariamente inviato da roberto79

Per me Hinault è stato un grande campione del Ciclismo.
Un campione in grado di vincere praticamente tutto, classiche GT ...
Ogni volta che viene fuori un nome mi tocca sempre leggere critiche su critiche, discorsi retorici e purtroppo, talvolta insulti da parte di qualcuno...


Il fatto che uno vinca non significa che sia anche un persona "per bene", Hitler ha vinto moltissime battaglie e Stalin addirittura una guerra .
Per quanto riguarda i "discorsi retorici e gli insulti" se ti riferisci a me, per favore cerca di essere puntuale, perché secondo me dare "del bugiardo" ad uno che sostiene il contrario dei dati di fatto accertabili, per conto mio non credo sia insulto, né, tanto meno, retorica.

P.S.

Io, purtroppo, sono stato tifoso di B.H. prima di conoscerlo per quel che era , mentre non ho mai sostenuto Lauren Fignon che invece è una persona sincera, oltre che intelligente (mentre il "tasso" è solo furbino)
Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 21/07/2009 alle 15:16
Ferdinando II di Borbone, quando diceva, con grande giustezza, che il popolo si governa in maniera ideale seminando ignoranza, sapeva benissimno che il genere umano si divide, fra uomini e pappagalli.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/07/2009 alle 15:17
è chiaro ma certe volte mi da fastidio leggere post quasi metodici nel demolire alcuni grandi atleti del passato.

tutto qui.

 
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