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Autore: Oggetto: Andrea Tafi

Livello Ottavio Bottecchia




Posts: 548
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  postato il 14/04/2005 alle 15:21
Quell'Andrea Tafi che sta per ritirarsi è, a mio avviso, il più grande talento per le corse in linea degli ultimi 10-15 anni.
Nella sua carriera, Andrea ha vinto, tra l'altro, Fiandre, Roubaix, Lazio e Lombardia (e un'altra gara di Coppa del mondo ma di scarso prestigio).
Il tutto, è fondamentale sottolinearlo, con valori del sangue sempre e costantemente bassi e regolari.
Nel processo al prof. Conconi e al suo entourages, è stato - mi pare- l'unico corridore italiano a non presentare anomalie nei suoi valori. insomma, correva con 42 di ematocrito quando i suoi avversari avevano anche 58.
Che risultati avrebbe ottenuto se avesse usato gli stessi metodi del pur grandissimo Musseuw? Se tutti i suoi avversari fossero stati puliti, avrebbe potuto essere competitivo anche nelle corse a tappe?
sono tutte domande cui, purtroppo, non avremo mai risposta.

Ma oltre che per celebrare questo campione, il motivo per cui ho aperto questo thread è per interrogarmi su un quesito: perchè nessuno, nè l'Uci, nè la federazione italiana - per fare due esempi- rende noti i valori di un corridore che può essere da buon esempio per i giovani e da buon viatico pubblicitario per il ciclismo?
Seguo questo sport da sufficiente tempo per rendermi conto che la mia è una domanda retorica; tuttavia vorrei i vostri pareri sugli argomenti che ho sollevato.

 

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Livello Tour




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Registrato: Mar 2005

  postato il 14/04/2005 alle 15:45
Mi fa piacere leggere queste cose su Tafi che non conoscevo. E' un corridore che solo guardandolo in faccia trasmette simpatia (oltre che uno che ha raggiunto grandissimi risultati in carriera). Bellissimo leggere l'" IO TIFO TAFI" che si legge su quasi tutte le strade della Toscana.

Sulla domanda che hai lanciato credo che la legge sulla privacy non permetta una divulgazione di tali dati ed inoltre il livello naturale di ematocrito varia da individuo a individuo (anche se in questo campo penso che spesso si tratti di scuse...)

 
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Livello Claudio Chiappucci




Posts: 329
Registrato: Feb 2005

  postato il 14/04/2005 alle 19:36
A proposito di Tafi, mi sono sempre chiesto cosa combinò l'anno in cui corse con la CSC.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/04/2005 alle 19:44
poco mi sembra
 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 3567
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  postato il 14/04/2005 alle 21:47
...ricordo Tafi mettersi in testa la gruppo sui Campi Elisi nel '98,appena Marco foro'come a dire:"qui nn parte nessuno",questa volta e'l'Italia in cima al mondo del pedale,e nn voglio pensare al voltafaccia dei giorni antecedenti il complotto l'anno dopo,forse piu'ufficiale per volere del patron Mapei che reale!
mi ricordero'sempre quella sua grande tenacia figlia di valori speciali che son smepre state alla base delle sue mitiche imprese,nate solo dal sudore e dal suo grande coraggio,da una mentalita'da campione,seppur nn sempre da vincente....


ci manchera',come gia'ci manca l'altro guerriero toscano Bartoli,questo e'sicuro.......

 

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Giuseppe Matranga

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Non registrato



  postato il 14/04/2005 alle 22:46
E' il ricambio generazionale... certo che sostituire due mostri come Tafi e Bartoli sarà veramente dura!!!

 

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Livello Alfredo Binda




Posts: 1101
Registrato: May 2004

  postato il 14/04/2005 alle 23:24
La corsa di scarso pregio, secondo il grande Gregorio (Decano del forum unitamente a Morris), che ha vinto Tafi è ovviamente la Rochester Classic!
In aggiunta a quanto scritto da Gregorio aggiungo che Tafi ha vinto anche una Parigi Tours subito dopo la notizia di un'esclusione mondiale (gara di coppa del mondo di buon lignaggio) e un campionato italiano. Si può certamente a pieno titolo considerare Tafi il più grande corridore di corse in linea degli ultimi 20 anni fra quelli non dotati di spunto veloce per pregio e qualità dei trionfi. Ha corso in modo entusiasmante, forse spesso solo apparentemente dissennato: sapeva di avere la concorrenza di Bugno, Tchmil, Museeuw, Bortolami, Zabel, Camenzind, Van Petegem, Hincapie...ovvero sia corridori fortissimi e molto veloci che difficilmente avrebbe battuto allo sprint; logico che tentasse soluzioni da lontano e solitarie.
Rimarrà la Parigi Roubaix la sua vittoria più significativa per la sua attitudine verso questa corsa, per il dominio che ostentò nel 1999, ma anche per il modo vile con cui la Mapei gli ordinò di arrivare terzo nell'arrivo scandalo del 1996.
Tuttavia, ciò premesso, ricorderò il Giro delle Fiandre come la sua vittoria più bella: il Giro delle Fiandre è stata l'ultima dei suoi 30 successi, ma rappresentò un successo di forza incredibile. Ricordo la sua tenuta eccezionale sul Grammont e la serie di attacchi in pianura dopo il Bosberg...fu una serie di scatti a ripetizione cui un Museeuw e un Van Petegem in forma eccezionale dovettero arrendersi. Era un missile Tafi quel giorno.
Concludo con qualche numero. Tafi ha vinto 30 gare nella sua carriera, facendo a lungo il gregario ed esplondendo, come corridore vincente, a 30 anni con la vittoria al Lombardia nel 1996: questa è una ragione in più per cui è debito considerarlo un esempio per i giovani professionisti; si tratta di un corridore che si è preparato meticolosamente e migliorato nell'arco degli anni, divenendo in tarda età uno dei più grandi del mondo. Dal 1999 (quando ha 33 anni) inizia a vincere di meno (solo 6 corse sulle 30 vinte complessivamente), ma 3 di esse sono gare di coppa del mondo e si chiamano Parigi Roubaix, Parigi Tours e Giro delle Fiandre.
Non c'è che dire, è stato un grandissimo. Da oggi nel mondo del ciclismo mi mancherà qualcosa.

 

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"Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi", Mario Ferretti, Radiocronista Rai

 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 14/04/2005 alle 23:58
Il Gladiatore appende la bici al chiodo con onore.Uno dei professinoisti più tenaci che abbia mai visto ed un vero esempio per i giovanissimi che si vogliono avvicinare a questo sport
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/04/2005 alle 00:39
La qualità delle vittorie e la mancanza di spunto veloce lo avvicinano ad un grande degli anni 70....Hennie Kuiper, che era sicuramente più completo nelle corse a tappa,e che in qualità si è fatto mancare poco o niente.
Bella parabola di corridore....la fatica premia i forti ed i tenaci.
Ciao!

 

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pedala che fa bene.....

 
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Under 23




Posts: 12
Registrato: Mar 2005

  postato il 15/04/2005 alle 09:18
Andrera Tafi nato a fucecchio il 07/05/1966 ma residente a Lamporecchio dove da poco e' diventato pure consigliere Comunale, infatti grazie a lui se al prossimo Giro da Lamporecchio partira un delle tappe chiavi del prossimo giro, e' e rimarra per sempre il gladiatore. Anno fatto il giro del mondo i suoi tifosi con la maglia "io tifo TAFI" .
Sicuramente la Roubaix 99 rimarra per lui a semplicemente la "GARA" infatti ancora oggi rivedendo qulla impressa viene la pelle doca il D.S FABBRI fuori dal finestrino il meccanico NIERI pronto a intervenire e lui invece la daventi come se nulla fosse per me quella e' e sara una delle Paris-Roubaix piu belle della storia.

AMDREA TAFI PER NOI IL GLADIATORE

 
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Livello Ottavio Bottecchia




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Registrato: Mar 2004

  postato il 15/04/2005 alle 13:07
già, dimenticavo la vittoria al campionato nazionale. comunque le sue vittorie a Roubaix e Fiandre sono state le più entusiasmanti. L'ultima, in particolare. Molti lo consideravano un corridore finito, ma lui stavinse la corsa facendo fare a Musseuw e Van Petegem la figura dei dilettanti.

Sull'altra questione mi chiedo: va bene, la legge sulla privacy, ok la parità di trattamento x tutti i corridori, ma almeno quel pirla di Bulbarelli poteva sottolineare la "pulizia" di Tafi quando lo ha celebrato (non come avrebbe dovuto, in realtà) all'ultima Roubaix: sarebbe stato un ottimo spot x tutto il ciclismo.

 

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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 15/04/2005 alle 18:55
Ricordiamoci anche che durante il Fiandre vinto, dovette lottare negli ultimi chilometri con la slealtà di alcuni motociclisti che cercarono di portare via Van Petegem.....
 
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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 15/04/2005 alle 19:12
Per Andrea Tafi 30 vittorie(le più importanti sono Giro del Lazio(3vittorie) Lombardia, Parigi-Bruxelles, Campionato nazionale italiano, Agostoni, Camaiore, Giro del Piemonte e per quanto riguarda la vecchia coppa del mondo 4 successi(Rochester International Classic,Roubaix,Tours e infine il Fiandre, ultima sua vittoria da professionista).
Tafone saluta la Roubaix.

In azione alla sua ultima Roubaix

Tafone festeggia la sua ultima Roubaix.

Un'altra foto con Johan Museeuw.

Tafi alla Roubaix 2003



Roubaix2004

Vittoria al Fiandre2002



 

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"A volte chiudiamo gli occhi perchè la realtà non ci piace...
...se però smettiamo di comunicare non riusciamo più ad assaporare la vita e a scrivere la nostra storia.
Il mio linguaggio è la bici...
e voglio continuare a scrivere quel capitolo del mio libro che da troppo tempo ho lasciato in sospeso..."

Marco Pantani



Il NOCE darà i suoi frutti.




 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/04/2005 alle 17:17
Ciao a tutti, è il mio primo intervento sul forum.
Approfitto dell'argomento Tafi per accomunarmi anch'io alla grande ammirazione che praticamente tutti hanno manifestato nei confronti di Andrea.
Effettivamente il suo palmares nelle classiche è il più completo (insieme a quello di Kuiper) di tutti i "non-veloci" del dopoguerra .
Ed ha iniziato a vincere dopo una splendida carriera da gregario ; ricordo particolarmente il Giro d'Italia del 1995 nel quale lavorò come un matto venti giorni di fila per Rominger e per questo venne anche colpito, nella cronoscalata di Selvino, da un imbecille che, probabilmente, gli imputava scarso attaccamento al tricolore per essersi messo a disposizione dello "straniero".
Ma la sua tenacia gli ha consentito di raggiungere i bellissimi traguardi che ha raggiunto.
Ancora un grazie .

 

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nino58

 
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  postato il 09/12/2005 alle 16:00
Assegnata a Tafi la "Bicicletta al Chiodo"

Domenica 22 Gennaio 2006 a Castelnuovo Rangone (MO) organizzato dalla Associazione Nazionale ex Corridori Ciclisti con il patrocinio del Comune, sarà consegnata «La Bici al Chiodo» . Il premio giunto alla sua 5a edizione, è stato assegnato all’ex campione italiano dei professionisti Andrea Tafi, mentre Michele Bartoli e Massimiliano Lelli riceveranno il premio alla Carriera. A Marino Vigna il premio all’Ex.
Il premio «La Bici al Chiodo» nelle edizioni precedenti, venne consegnato: 2002 Franco Ballerini, 2003 Nicola Minali, 2004 Silvio Martinello e 2005 a Johan Museeuw.
Nel corso della festa saranno premiati anche: giornalisti, dirigenti ed atleti delle categorie minori distintisi nell‚arco del 2005.
Il ritrovo alle ore 11.30 presso la Polivalente in via Bisi a Castelnuovo Rangone. Chi desidera essere presente può contattare Gino Reggiani tel. 059-536434 - Giampaolo Tedeschi 335-7055169.

(fonte: tuttobiciweb.com)

 

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  postato il 09/12/2005 alle 16:07
Tafi è un personaggio dello sport che non sarà mai dimenticato.
IO TIFO TAFI

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/12/2005 alle 16:19
ANCH'IO "TIFO TAFI".
30 vittorie, e non sono poche, ma che vittorie.
Si puo' dire che le corse le "Conquistava" con
forza, coraggio e resistenza.
Un grande.

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Tour




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  postato il 09/12/2005 alle 18:58
Beh, allora approfitto del thread per fare uno "spot" ad Andrea.

Lo sapevate che ora il nostro ha aperto un agriturismo, vicino
casa sua, a Lamporecchio (PT)?
Io lo ho letto per caso sulla Gazzetta, e poiche', coincidenza, dovevo
fare dei giorni in Toscana poco dopo, ho organizzato di fermarmi li'.
Il posto e' *molto* carino; un mulino ristrutturato in maniera molto
rispettosa della tradizione, sono 5-6 miniappartamenti.
Si chiama "Il borghetto di Andrea Tafi" ed ha un sito web - a memoria,
http://www.ilborghettodiandreatafi.it (ma al limite con Google...).
Si spende un po' (per una sera con colazione, il mini da
2 persone, 100E), ma secondo me merita. E' (almeno per ora) gestito direttamente da Andrea
e da sua moglie, e stanno iniziando ora: io e la mia ragazza siamo stati
i primi clienti italiani (curiosamente, preceduti da norvegesi e
statunitensi, ci dicevano).
Andrea e signora sono persone molto cortesi e disponibili; e per i
pedalatori, Andrea mi e' parso molto ben disposto a farsi un giro insieme.
In effetti, io sono arrivato li' in una giornata da lupi (nevischiava...)
e la prima cosa che mi ha detto Andrea e' stata "peccato per il tempo,
senno' si faceva un giro". Peccato davvero.... Piu' in la', diceva Andrea,
vorrebbe organizzare di poter accompagnare gruppi di ciclisti a vedere
le strade toscane, facendo base al borghetto. Oltre a fare una piscina,
un campo da calcetto, e nel frattempo raccogliere olive...
insomma Andrea avra' appeso la bici al chiodo, ma non sta certo con le
mani in mano.
Ah: per chiarire, non sono parente di Andrea, ne' sponsorizzato
Certo che pero', con uno spot cosi', potrebbe pure offrirmi qualcosa...





 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/12/2005 alle 19:03
Tutto in linea con la sua storia direi: degno di grandissima stima.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/12/2005 alle 19:12
Dai l'e' un po fuso l'Andrea.
Guardate come ha chiamato gli appatamenti dell'agriturismo:

GLI APPARTAMENTI:

EDIFICIO A
- GIRO LOMBARDIA TRILOCALE Piano Terra
- GIRO delle FIANDRE Piano Terra e 1° piano
- PARIS-ROUBAIX 1° piano
- C. ITALIANO - BERGAMO Piano Terra

EDIFICIO B
- PARIS-BRUXELLES MONOLOCALE
- ROCHESTER CLASSIC Piano Terra

EDIFICIO C
- PARIS TOUR TRILOCALE
- GIRO LAZIO BILOCALE Piano Terra


Fantastico

 

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  postato il 09/12/2005 alle 19:15
Se poi si dà un'occhiata ai nomi degli appartamenti, si capisce che Andrea ha proprio poca voglia di tagliare - semmai ce ne fosse stato il motivo - i ponti col ciclismo...




P.S.: Ecco, appunto, vedasi post appena precedente di Stress...

 

[Modificato il 09/12/2005 alle 19:18 by Monsieur 40%]

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  postato il 09/12/2005 alle 19:25
Non credo che Tafi possa essere considerato il più grande talento per le corse in linea degli ultimi 10/15 anni ma sicuramente è stato quello dotato di maggior "cuore" e questo gli fa ancora più onore, non aveva la classe di Bartoli ma si è contraddistinto per il coraggio e la determinazione, il soprannome "gladiatore" è perfettamente calzante!
spero possa restare nel mondo del ciclismo, personaggi come lui sono importante patrimonio per il nostro sport.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2005 alle 00:49
Andrea Tafi, grande combattente e uno dei corridori più spettacolari degli ultimi 15 anni: qualche anno fa (non ricordo la corsa) andò in fuga subito dopo la partenza e, siccome la prima parte della gara era in circuito, Tafi riuscì a guadagnare un giro sul gruppo, ma per regolamento (mi pare, non sono sicuro) il giro guadagnato nella prima metà gara non veniva considerato; insomma pur non vincendo fece una decina di chilometri in più di tutto il gruppo.

Vorrei tornare inoltre sulla Roubaix del 1996: a parte il fatto che gli stessi Tafi e Bortolami riconobbero che quel giorno Museeuw era il più forte di tutti e che sarebbe stato in grado di staccarli quando voleva, l'ordine di far vincere Museeuw non partì dal diretttore sportiva o addirittura dal patron Squinzi (come spesso viene riferito quando si vuol parlar male del signor Mapei, vero Zomegnan?), ma fu lo stesso fiammingo a pretendere di vincere in virtù dei gradi che aveva all'interno della squadra.
Noi italiani ci rimanemmo male perchè i nostri due connazionali furono costretti a sacrificarsi alle logiche di squadra, ma se ad esempio il Moser dei tempi d'oro si fosse trovato in fuga con due suoi gregari stranieri (poniamo Braun e De Witte) e si fosse comportato allo stesso modo di Museeuw, cosa avremmo detto? ci saremmo lamentati della conclusione poco sportiva oppure avremmo sostenuto la teoria che il capitano ha il diritto di imporre le proprie scelte ai gregari?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2005 alle 00:55
Resta il fatto che fu l'arrivo più triste di tutta la storia del ciclismo che conta, fu un arrivo stile wrestling, finto.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2005 alle 01:15
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Resta il fatto che fu l'arrivo più triste di tutta la storia del ciclismo che conta, fu un arrivo stile wrestling, finto.


anche quello della Freccia Vallone 1994 fu altrettanto finto, ma siccome vinse Argentin (e non Berzin che era chiaramente il più forte), almeno in Italia non se ne accorse nessuno.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2005 alle 01:44
Originariamente inviato da antonello64

anche quello della Freccia Vallone 1994 fu altrettanto finto, ma siccome vinse Argentin (e non Berzin che era chiaramente il più forte), almeno in Italia non se ne accorse nessuno.


Penso che ci sia molto di vero in quello che scrivi, ma essendo la ROubaix più importante ne conseguì un gesto di squallore più vivido.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2005 alle 10:47
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Originariamente inviato da antonello64

anche quello della Freccia Vallone 1994 fu altrettanto finto, ma siccome vinse Argentin (e non Berzin che era chiaramente il più forte), almeno in Italia non se ne accorse nessuno.


Penso che ci sia molto di vero in quello che scrivi, ma essendo la ROubaix più importante ne conseguì un gesto di squallore più vivido.


diciamo allora che la Mapei non seppe far apparire la cosa nel modo giusto: bastava far tirare Tafi e Bortolami a tutta per gli ultimi 20 km, con Museeuw costantemente a ruota, e poi permettere a tutti di giocarsi la corsa in volata; non sarebbe cambiato nulla, l'arrivo sarebbe sempre stato deciso a tavolino ma visivamente avrebbe avuto tutto un altro effetto

 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 12/12/2005 alle 11:28
Solo nella formula uno si possono fare ste cose...

 

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La bùca l'è mea straca
se la sà mea ad vaca(detto Ornavassese)
...ecco il pirata che getta via la bandana e scatta...(A.De Zan)
Un giorno senza sangue è come un giorno senza sole...(full metal jacket)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/12/2005 alle 14:36
Originariamente inviato da thepirate87

Solo nella formula uno si possono fare ste cose...

Ma io direi che ste situazioni non si dovrebbero venire a creare in nessuno sport, nemmeno nella Formula 1...

 

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Livello Alfredo Binda




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  postato il 12/12/2005 alle 14:59
Fu un arrivo zozzo quella della Roubauix del '96 e lo dice chi ha tifato per Museeuw in modo veramente totale.
Alla Freccia del '94 fu diverso e vi spiego perchè.
Furlan aveva vinto la Sanremo dominando grazie anche al lavoro della Gewiss, alla Liegi Argentin tirò per tutto il finale di gara, sacrificandosi per Berzin.
Alla Freccia furono in fuga Berzin, Furlan e Argentin. Avendo i primi due già vinto, ed essendosi Argentin spremuto per i compagni nei mesi precedenti, si decise giustamente di far vincere il grande Moreno.
Cmq quel giorno il più forte era Furlan...anche se Berzin si sacrificò più degli altri e perse contatto sul Muro di Huy.
Quarto in quella gara, primo dei non Gewiss, fu Bugno che staccò tutto il plotone sul muro finale.

 

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Livello Alfredo Binda




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  postato il 12/12/2005 alle 15:03
La differenza, rispetto alle Freccia del '94, fu quindi che alla Roubaix del '96 Bortolami e Tafi persero in cambio di nulla. Tuttavia non butterei la croce adddosso a Museeuw.
Ricordiamo che il Belga nel 2001 lasciò vincere in pratica Knaven coprendo la sua fuga ai danni di Hincapie e Dircksens che poi Museeuw stesso staccò agevolmente a pochi km dall'arrivo.
Quel giorno Johan era palesemente superiore, recuperò per due volte più di un minuto perso in forature...eppure non vinse.

 

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  postato il 12/12/2005 alle 15:06
Originariamente inviato da Emiliano

La differenza, rispetto alle Freccia del '94, fu quindi che alla Roubaix del '96 Bortolami e Tafi persero in cambio di nulla. Tuttavia non butterei la croce adddosso a Museeuw.
Ricordiamo che il Belga nel 2001 lasciò vincere in pratica Knaven coprendo la sua fuga ai danni di Hincapie e Dircksens che poi Museeuw stesso staccò agevolmente a pochi km dall'arrivo.
Quel giorno Johan era palesemente superiore, recuperò per due volte più di un minuto perso in forature...eppure non vinse.


Forse quel giorno era ancora più superiore Vainsteins... sfortunatissimo...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/12/2005 alle 16:56
Originariamente inviato da Emiliano

Fu un arrivo zozzo quella della Roubauix del '96 e lo dice chi ha tifato per Museeuw in modo veramente totale.
Alla Freccia del '94 fu diverso e vi spiego perchè.
Furlan aveva vinto la Sanremo dominando grazie anche al lavoro della Gewiss, alla Liegi Argentin tirò per tutto il finale di gara, sacrificandosi per Berzin.
Alla Freccia furono in fuga Berzin, Furlan e Argentin. Avendo i primi due già vinto, ed essendosi Argentin spremuto per i compagni nei mesi precedenti, si decise giustamente di far vincere il grande Moreno.
Cmq quel giorno il più forte era Furlan...anche se Berzin si sacrificò più degli altri e perse contatto sul Muro di Huy.
Quarto in quella gara, primo dei non Gewiss, fu Bugno che staccò tutto il plotone sul muro finale.


il motivo per cui si decise di far vincere Argentin (gli altri due avevano già vinto le loro classiche) non cancella il fatto che anche quell'ordine d'arrivo è stato deciso a tavolino, nè più nè meno come quello della Roubaix del 1996: Furlan quel giorno era molto forte, sicuramente superiore ad Argentin e sul Muro di Huy avrebbe potuto saltarlo con una gamba sola, ma io ricordo Berzin tirare a tutta per gli ultimi 10 km senza che gli altri due gli dessero un cambio: poi logicamente nel finale si staccò.
La differenza secondo me non sta nel fatto che Tafi e Bortolami si sacrificarono in cambio di nulla (mi pare che Tafi qualche anno dopo qualcosa abbia ottenuto, proprio alla Roubaix) ma nel fatto che alla Roubaix vinse un belga mentre alla Freccia vinse un italiano: non oso immaginare che cosa sarebbe successo se invece di favorire Argentin la Gewiss avesse favorito Berzin; sull'altro versante sono quasi sicuro che se invece di far vincere Museeuw la Mapei avesse fatto vincere Tafi o Bortolami almeno in Italia nessuno avrebbe azzardato la benchè minima critica.

 
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  postato il 13/12/2005 alle 09:57
Se una ditta vuole rendersi famosa con il ciclismo è ovvio che cerca di far vincere il beniamino di casa per le strade di casa...

 

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