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Autore: Oggetto: CYCLING PRO

Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 01/04/2005 alle 17:21
Vi piace la nuova rivista Cycling Pro? Purtroppo mi sono perso il 1°numero(vedrò di reperirlo, non mi voglio perdere una collezione completa!), ma il 2°mi ha soddisfatto abbastanza, e il 3°ha confermato le mie impressioni.
Ecco i miei voti alla rivista:
- PREZZO: 3: Come al solito;la rivista è bella, ma 5 Euro sono tanti!
- GRAFICA: 6:Abbastanza intuibile e bella, ma TROPPO moderna, non è ancora una rivista seria come BS, la grafica dei titoli assomiglia un pò a quella si tuttoBICI.
- FOTO: 9: Un punto di forza; foto che non entreranno sicuramente nella storia, ma comunque molto grandi e chiare(i fotografi principali sono gente brava ed esperta nel ciclismo come Yuzuru Sunada e Roberto Bettini).
- COPERTINA: 5,5: Grossa, bella, ma si parla pochissimo degli ampi servizi che si trovano all'interno; ci perdono anche loro!
- SERVIZI: 9,5: Ottimi, completi, seguibli, semplici e scritti da gente veramente esperta, offrono ampie ed interessanti informazioni al lettore.
- COMPETENZA: 8+: Ci scrive anche gente che si occupa anche di servizi sulla Gazzetta e su altri giornali più o meno consociuti; le analisi tecniche delle bici sembrano fatte dal meccanico più bravo al mondo, ma forse sono un pò troppo difficili.
- COMPLETEZZA:10- Si parla sia dei ciclisti professionisti, sia delle gare più importanti, ci sono ottimi servizi fotografici, si parla del corredo dei professionsiti, delle bici dei professionisti, e una cosa molto interessante, che su una rivista di bici non avevo mia visto, sono gli articoli sulle situazioni psicologiche in corsa; dettagliatissimi anche i serviziz sugli allenamenti(sia da fare per gli amatori sia quelli dei professionsiti) e abbastanza spazio anche per la categoria dilettanti.
VOTO FINALE: 7+(tenendo conto che è appena agli inizi).
LE ALTRE RIVISTE:
BS: 10.
tuttoBICI: 7.
Ciclismo:5,5

 

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http://www.bloggers.it/bici



 
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Livello Gino Bartali




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Registrato: Mar 2005

  postato il 01/04/2005 alle 17:23
e Sprint Cycling Magazine dove lo lasci?
 
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Livello Ottavio Bottecchia




Posts: 548
Registrato: Jul 2004

  postato il 01/04/2005 alle 17:32
Non so che cosa sia.

 

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Livello Gino Bartali




Posts: 1332
Registrato: Mar 2005

  postato il 01/04/2005 alle 17:36
è la rivista del Fotografo Roberto Bettini che viene distribuita gratuitamente alle gare dei prof.
 
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Moderatore




Posts: 2848
Registrato: Nov 2004

  postato il 01/04/2005 alle 19:32
Molto bella Sprint Cycling.. soprattutto per le foto. Qualche cronaca delle corse lascia un pò a desiderare.. però è gratis e ci sono rimasto già due volte lo scorso anno!
 
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Under 23




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Registrato: Dec 2009

  postato il 14/12/2009 alle 09:14
Il numero di Cycling Pro di dicembre chiude il 2009 con una inchiesta esclusiva sul mondo dei preparatori italiani. Abbiamo scovato Michele Ferrari, il dottor Mito, quello che per molti è quasi una sorta di regista occulto del ciclismo mondiale. E poi abbiamo avuto un confronto col dottor Francesco Conconi, il professore della "scuola di Ferrara". Infine abbiamo incontrato Giovanni Camorani, il nuovo che avanza, definito il "cantinaro", scientifico e naif allo stesso tempo. Una grande inchiesta tra accademici, stregoni e "artigiani" ai quali si rivolgono ancora molti professionisti. Ma le squadre lo sanno? E non sarebbe più giusto istituzionalizzare e sfruttrare al meglio la figura deòl preparatore interno ai team? Cycling Pro fa luce su questo mondo ancora poco trasparente, dove certi nomi generano imbarazzo e dove ognuno dovrebbe assumersi le proprie responsabilità con chiarezza.

In edicola.

Il sommario del numero

Pagina 12 -

Oggi e domani:
Giuseppe Martinelli:
“Martino”, raccontaci
il tuo anno orribile -
di Marco Bonarrigo



30 - Reportage:
Chi sono i preparatori.
Ragazzi, si può sapere
con chi vi allenate?


32 - Fuori i nomi.
“Clandestino un pro su sei”? -
di Marco Bonarrigo

41 - Ferrari: dottor Mito, ci spieghi -
di Marco Bonarrigo

48 - Conconi: «Ne vedo tanti.
Ma di nascosto» -
di Marco Bonarrigo

55 - Camorani: tra la Via Emilia e Riccò -
di Marco Bonarrigo



61 - Primo Piano:
Bilancio 2009:
flop italiano
nelle corse monumento -
di Giulio Porcai



76 - Il personaggio:
Cavendish è cresciuto:
quantità e anche qualità -
di Marco Pastonesi



85 - La fotografia:
I Columbia
tra bici e moda



92 - Il ritratto:
Basso: le tensioni di
un anno bello e terribile -
di Marco Bonarrigo



101 - L’intervista:
Edoardo Salvoldi:
l’architetto delle vittorie -
di Giulio Porcai.

 
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Under 23




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  postato il 14/12/2009 alle 09:17
http://tinyurl.com/yhgco2q
 
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Livello Marco Pantani
Utente del mese Febbraio 2009
Utente del mese Agosto 2009




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Registrato: Sep 2004

  postato il 14/12/2009 alle 10:10
Intanto se a scrivere è la redazione di Cycling pro , trovo intelligente l'uso di un forum seguitissimo come questo per pubblicizzare il giornale ( non so Amin cosa ne pensi, ma, dal punto di vista del giornale, è intelligente).
Cycling pro non riesco a trovarlo nelle edicole vicine a casa, mi interessa moltissimo l'intervista a Conconi, provo a cercare il giornale, se non lo trovassi, qualcuno che lo legge può farmi un riassunto? Grazie.

 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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Under 23




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Registrato: Dec 2009

  postato il 14/12/2009 alle 11:33
Grazie Donchisciotte, più che pubblicizzare il giornale, l'idea - se naturalmente l'ospitalità è concessa volenteri - è di stimolare i lettori di Cicloweb, notoriamente prepraati, esigenti e attentissimi a temi come l'etica, a dire la loro su argomenti importanti, come quelli trattati nell'ultimo numero. Se hai problemi nel trovare la rivista in edicola, scrivici a cyclingpro@cycling.it e vediamo come aiutarti!
 
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Amministratore




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  postato il 14/12/2009 alle 11:40
L'ospitalità è concessa volentieri.

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

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Livello Parigi-Nizza




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Registrato: Feb 2009

  postato il 14/12/2009 alle 11:41
Io all'epoca mi abbonai proprio per la dficoltà a trovarlo in edicola e anche per... il regalo! Ho letto tutto per ore e... che dire? Sono imbarazzato, non avevo mai letto un'inchiesta così approfondita e fatta bene ma è roba per stomaci forti. Penso che se tutto quello che è scritto è vero, molti corridori e i loro direttori dovrebbero farsi un bell'esame di coscienza. A parte questo, molto belle le interviste a Cavendish e a Basso e bellissime le foto.
 
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Under 23




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Registrato: Dec 2009

  postato il 14/12/2009 alle 21:53
Grazie Fanta. Per quanto riguarda l'intervista a Ivan (Basso), puoi trovare un'anteprima video della nostra lunga chiacchierata con lui a questo indirizzo web



http://tinyurl.com/yc6hxex

 
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Livello Luison Bobet




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Registrato: Jan 2006

  postato il 15/12/2009 alle 13:20
Originariamente inviato da cyclingPRO

Grazie Donchisciotte, più che pubblicizzare il giornale, l'idea - se naturalmente l'ospitalità è concessa volenteri - è di stimolare i lettori di Cicloweb, notoriamente prepraati, esigenti e attentissimi a temi come l'etica, a dire la loro su argomenti importanti, come quelli trattati nell'ultimo numero. Se hai problemi nel trovare la rivista in edicola, scrivici a cyclingpro@cycling.it e vediamo come aiutarti!


Innanzitutto, benvenuto a Cycling Pro! Una domanda: il numero di dicembre è già uscito dappertutto? Oggi sono stato in 4 diverse edicole della mia città (Vicenza), gli edicolanti mi dicono che non è ancora uscito. Vi risulta? A presto e grazie per l'attenzione. Luca

 

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Verità e giustizia per Marco Pantani

 
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Livello Marco Pantani




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Registrato: Jun 2005

  postato il 15/12/2009 alle 14:46
Si, il numero di dicembre è già uscito. Mi sono abbonato a Cycling Pro a fine 2008. Malgrado i mille impegni riesco a leggerlo dall'inizio alla fine ogni mese. Bei servizi, ben condotti, belle foto, ci scrive Pastonesi, una delle firme del ciclismo che preferisco e quindi ho rinnovato l'impegno anche per il prossimo anno. Non ho ancora letto l'inchiesta sui preparatori, appena ci riuscirò (confido nelle vacanze natalizie) cercherò di fare un resoconto sul forum, se qualcuno non mi avrà già preceduto.
Solo una cosa, e qui mi rivolgo alla redazione del giornale, non ho ancora ricevuto il casco in regalo ...


 
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Livello Luison Bobet




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Registrato: Jan 2006

  postato il 15/12/2009 alle 16:04
Grazie Bob, ora sono nel dubbio riguardo a quello che mi dicono gli edicolanti... forse l'hanno già venduto, ma lo troverò comunque.
Ho visto il sito eee.cycling.it, davero ben fatto. Questo è l'editoriale di Dicembre, mi pare prometta bene...


'E' in edicola il nuovo numero di "Cycling Pro". Leggi l'editoriale “Sui preparatori, in ballo la credibilità del ciclismo”.

Q uanto sembrano lontani i tempi in cui i corridori riprendevano la bicicletta all’inizio di gennaio e le squadre si riunivano ben oltre l’inizio del nuovo anno. Adesso c’è ancora chi corre a novembre inoltrato e a metà dicembre quasi tutte le squadre hanno fatto i loro raduni (per qualcuna è addirittura il secondo) per la consegna del materiale, la conoscenza con i nuovi corridori e per stabilire la prima traccia del programma stagionale. Un tourbillon in cui è sempre più difficile trovare dei veri momenti di “stacco” sia fisico sia mentale, periodi in cui un atleta riesce a rigenerarsi e a gettare le basi per altri appuntamenti, soprattutto se è tra quelli (pochi) che hanno l’obiettivo di essere presenti lungo tutto l’arco della stagione. Con questo scenario ogni dettaglio diventa importante: l’alimentazione, l’aspetto psicologico, il riposo e, soprattutto, la preparazione. Sembra paradossale, eppure c’è il rischio che la situazione sfugga di mano più adesso piuttosto che nei tempi in cui di Internet non si poteva neanche immaginare l’esistenza. La trasparenza nel rapporto tra atleta e preparatore diventa così un nodo centrale nel mondo del ciclismo. Le squadre devono considerare l’inserimento, fra i diversi ruoli, di una figura specializzata (alcune lo hanno già fatto), ma soprattutto devono avere le massime garanzie riguardo la scelta dei propri corridori quando gli consentono di rivolgersi all’esterno. La questione, come invece dimostra la grande inchiesta condotta in questo numero da “Cycling Pro”, presenta ancora qualche punto oscuro. Medici inquisiti a parte, dall’inchiesta risulta che diversi pro frequentino Ferrari e Conconi. Perché non dirlo se non è reato avvalersi delle loro prestazioni? Ripetiamo: ci vuole massima trasparenza, c’è di mezzo la credibilità del mondo del ciclismo.'

 

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Under 23




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  postato il 15/12/2009 alle 16:09
Luke, Cycling Pro di dicembre è in edicola e noi ci stiamo impegnando a migliorarne la diffusione. Se ci segnali le edicole a te più comode (cyclingpro@cycling.it) provvediamo a rifornirle meglio.
 
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Livello Luison Bobet




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Registrato: Jan 2006

  postato il 18/12/2009 alle 20:43
Mille grazie per l'attenzione e scusatemi per il ritardo: a forza di girare, l'ho trovato. Il lavoro che avete fatto con l'inchiesta sui preparatori è davvero ottimo.

 

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Under 23




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  postato il 19/12/2009 alle 09:14
Prima di tutto grazie per il vostro interesse. Poi: su Cycling Pro di gennaio stiamo tornando sulla nostra inchiesta, registrando le reazioni di corridori, diesse e degli stessi preparatori a quello che abbiamo scritto. Ci piacerebbe anche citare le valutazioni critiche dei lettori di Cicloweb, quindi chi ha letto il numero di dicembre si faccia sotto. C'è tempo fino a martedi!
 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jan 2007

  postato il 19/12/2009 alle 10:07
l'inchiesta sui preparatori per motivi di tempo ancora non l'ho letta, ma intanto l'intervista a martinelli l'ho trovata molto interessante, si capisce come sia potenzialmente facile presentare le carte in regola e ottenere una licenza (anche professional) e poi a febbraio ritrovarsi senza un soldo.
 
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Livello Marco Pantani
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Posts: 2093
Registrato: Sep 2004

  postato il 19/12/2009 alle 11:16
Alcuni interventi interessanti da parte di chi ha letto l'inchiesta sui preparatori(Albe 89, grilloparlante e Mestatore) sono stati messi anche nel thread Bicisport ( per errore).

 

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Livello Parigi-Nizza




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Registrato: Feb 2009

  postato il 19/12/2009 alle 13:08
Quello sui preparatori è un lavoro eccellente, ma a me ha interessato e inquietato moltissimo l'intervista a Martinelli. Se tutto quello che lui dice è vero, singifica che una persona senza nessuna referenza, comequesto Mori, può "fare finta" di mettere assieme una squadra da qualche milone di euro e prendere in giro 40 tra corridori e tecnici più l'Aeronautica, ottenendo tutte le licenze del caso dall'Uci. Com'è possibile? Non è pazzesco? Martinelli si assolve ("Io sono solo un direttore sportivo") ma un uomo con la sua esperienza NON PUO' non fare delle verifiche e gettarsi un'impresa del genere "sula fiducia"!!! Resta il fatto che secondo me quando parliamo di MANAGER nel ciclismo professionistico di oggi, spesso c'è gente a cui io non darei nemmeno da gestire una macelleria, col rispetto per i macellai che sanno davvero lavorare.
 
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Livello Luison Bobet




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Registrato: Jan 2006

  postato il 20/12/2009 alle 10:45
Concordo in parte con quello che scrive Fanta. Martinelli, in effetti, si è trovato davanti un contratto in piena regola, peccato che ci fosse dietro quello 'di comodo': ecco, semmai a casa deve andare chi consente che possa accadere questo (toc toc..... UCI, FCI, c'è qualcuno?). Ai miei occhi, la figura di Martino si è molto rivalutata, dopo questa intervista.
Secondo me, BS complessivamente rimane il mensile migliore, ma CP è indubbiamente il secondo, con molte lunghezze di vantaggio sul terzo. Fossi in loro, dedicherei un più attenzione anche al mondo dilettantistico, che è l'anticamera del professionismo.
Per il futuro, sarebbe bello sentire che dicono i corridori di questa 'moda': davvero non gli basta il preparatore messo a disposizione dalla squadra? E se la risposta è no, perchè?

 

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Livello Roger De Vlaeminck




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Registrato: Feb 2006

  postato il 20/12/2009 alle 13:46
Cycling Pro è nettamente il + innovativo, il più completo mentre Bs è il + vecchio.
Di Bs si salvano solo gli speciali e Vincennati. La cosa peggiore? le interviste di Tony Lo schiavo e poi le copertine! sono Orribili! sempre prive di fantasie! Tuttobici per quelle invece si distingue anche se il giornale è una specie di copia e incolla del sito web

 

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Pap

 
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Livello Parigi-Nizza




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Registrato: Feb 2009

  postato il 20/12/2009 alle 13:56
Luke, a me Martinelli sta simpatico, ma uno che fa il diesse da 25 anni non può limitarsi a firmare un contratto senza controllare chi ci sta dietro, specie se il manager - lo dice lui nell'intervista - non sapeva nemmeno chi fosse! Se a me nel lavoro si presenta un fornitore sconosciuto che mi propone un affare grosso, io prima gli faccio la radiografia e poi accetto! Ci siamo dimenticati della fregatura che ha preso Ferretti dopo la Fassa BOrtolo e di quanta gente ha lasciato per strada? Gli auguro ogni bene a Martinelli ma con la crisi e con i personaggi che girano nel ciclismo di oggi io starei attentisismo. Sui preparatori, i corridori in pratica hanno già riposto: se la maggior parte di quelli che vanno da un prepratore non vuole che si sappia in giro, è chiaro che hanno qualcusa da nascondere. Sul tuo giudizio sui giornali, poi, non sono d'accordo: tra Cycling e Bs c'è un abisso a favore del primo, che leggo dall'inizio alla fine e comuqnue ha foto bellissime, rispetto al secondo che trovo illeggibile e ammuffito. Ma mi rendo conto che è questione di gusti, perchè se c'è chi ancora compra TuttoBici - mamma mia! - vuol dire che tra di noi abbiamo gusti molto diversi!
 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Settembre 2009, Marzo 2010, Maggio 2010




Posts: 2421
Registrato: Oct 2007

  postato il 01/01/2010 alle 12:02
per caso ho trovato il numero di dicembre in una edicola e, incuriosita da quello che raccontavate del reportage sui preparatori lo ho comprato.
Ho trovato il reportage molto appassionante, in primis perchè strutturato bene nel complesso. Prima di passare alle interviste c'è tutta la parte più generale di presentazione del problema preparatori interni alle squadre - preparatori esterni sottaciuti o dichiarati. Di alcuni di loro sono pubblicate alcune battute virgolettate (si spera naturalmente che siano dichiarazioni autentiche anche se non inserite in una intervista vera e propria ma in un articolo di fondo), così come sono ri portate le dichiarazioni ufficiali riguardo ai propri preparatori di molti corridori e squadre, giusto per dare un buon quadro "ufficiale" della situazione, a cui viene accostato quello più probabile stando alle notizie affidabili a disposizione. Come forse piacerà e Donchisciotte, le domande "scomode" rivolte ai vari personaggi intervistati non sono una- due, ma molte. Pure a Martinelli per la vicenda Amica-Chips, dove pare che tutte le responsabilità siano di Mori, viene comunque chiesto più volte ragione dell'abbaglio preso e lo stesso insistere sull'apparente inspiegabilità dell'aver messo su una squadra senza soldi suona leggermente provocatorio (come a suggerire: ma non sarà invece che i soldi se li è imboscati qualcuno?). Ma soprattutto a Ferrari e Conconi le ragioni anche ideologiche del loro operato vengono chieste e sviscerate. Ad esempio dall'intervista a Conconi emerge con forza l'ispirazione spregiudicatamente scientifico-sperimentale del suo lavoro. Lui afferma più volte da medico riguardo alla certezza che i suoi esperimenti ematici (si parlava ad esempio dell'autotrasfusione) non fossero dannosi in alcun modo per la salute, a differenza di altre integrazioni magari lecite e oggi assolutamente consentite. Interessante anche per il dibattito sulla necessità si un supporto fisiologico per atleti sottoposti a molte ore di sforzo prevalentemente aerobico come nel ciclismo, a differenza di tutti gli altri sport.
Mi vengono in mente tre spunti di riflessione:
1) in alcune battute attribuite a Toni (il preparatore toscano che segue alcuni ISD e da cui pare vada anche Cunego) egli esprime la sua perplessità riguardo ai preparatori/medici. Ecco, questa mi pare una affermazione motivata più che altro da puro interesse personale.
A me piuttosto pare pericolosa e dannosa proprio questa nuova classe di "preparatori" senza sostanziose qualifiche e soprattutto con la pretesa di separare l'allenamento da una considerazione fisica globale dell'organismo che solo un medico (e molto esperto) può avere. Un esempio concreto: è assurdo fare tabelle prescindendo ad esempio dal conoscere approfonditamente come può reagire un fisico (e il sistema immunitario di ciascuno è assolutamente un caso a se stante) se si allena con -3 gradi, oppure in altura, oppure con il 90% di umidità!!! Ogni atleta ha situazioni climatiche che sopporta bene e altre che lo mettono in forte difficoltà fisica. Per questo sarebbe molto meglio che il preparatore fosse un medico (molto esperto possibilmente) per valutare e dosare l'allenamento in base a ciò;

2) il preparatore esterno è totalmente svincolato dalle vicende della squadra. Se questa chiude per mancanza di risultati ( o magari per l'emergere di positività importanti all'antidoping - vedi caso Riccò/Piepoli) a lui non cambia assolutamente niente. Ma chi garantisce agli atleti che queste persone facciano davvero il loro interesse e non li vendano a qualcun altro sottobanco? Di amicizia fin da bambini ne parlano in molti, ma l'amicizia a certi livelli è ancora un elemento affidabile di fiducia? Chi gli garantisce che questi personaggi-ombra non facciano una specie di doppio gioco, per fidarsi così ciecamente? Chi gli garantisce che facendo leva su una autorità consolidata, ma in realtà facendo gli interessi (ricompensati) di qualcun altro che magari ha interesse a smussare le armi di un avversario che fa paura, i metodi che gli propongono siano realmente finalizzati a farli crescere o piuttosto a snaturarli (e di casi di atleti forse un pochino snaturati da preparazioni "particolari" ne abbiamo altrove discusso...)?

3) ho fatto un balzo sulla sedia quando ho letto della preparazione invernale di Camorani per Riccò. Il preparatore in questione sarà affidabile ed esperto, ma stando alle sue dichiarazioni a Riccado ha fatto fare: corsa (mi sembra in dosi importanti) fino ad arrivare all mezza maratona, un pò di mountain bike (senza specificare la quantità, ma con l'intento più altro di divertimento...) e Rotopress (sostanzialmente, mi par di capire, una forma di potenziamento al chiuso con una macchina da palestra, sarà molto efficace, ma non un ciclosimulatore...). A me sembra una pazzia in un atleta che avendo avuto entusiasmanti risultati già in giovane età avrebbe solo bisogno di crescere naturalmente senza rischiare nulla con metodologie rivoluzionarie. La corsa aiuta tantissimo a non ingrassare (non un problema di Riccardo, credo di poter dire, però), aiuta a fare un buon lavoro di intensità cardio-circolatoria ( ma l'inverno non dovrebbe essere la stagione dei ritmi bassi e del graduale "addormentamento" e dell'altrettanto graduale e dolce "risveglio" del fisico?), però basterà un pò di MTB a riversare la tonicità data da un lavoro così importante (4 min/km sulla mezza maratona) sui muscoli giusti per il ciclista professionista?
Spero fortissimamente di sbagliarmi e che il conosciuto preparatore reggiano sia davvero un genio innovatore, facendo parlare i risultati.

Una ultima cosa: ok le interviste e la sviscerata analisi della situazione italiana. Sarebbe interessante ora andare a porre queste domande anche in altri paesi fuori dall'Italia, dove per un Fuentes che insegna all'università immagino che ci siano altrettanti discepoli e/o preparatori emergenti.

P.S. del P.S: bellissima la battuta di chisura dell'intervista di Martinelli alla scontatissima domanda su Cunego, poche parole che dischiudono una vissuto umano di anni: "Domanda: ha più visto Cunego? Risposta: Una sola volta, per caso, ci siamo incrociati in un bar. Ciao, come stai?. Bene, grazie. E via ognuno per la sua strada. Dio solo sa cos'ho dato per quel ragazzo."
(senza assolutamente voler entrare nel merito dei reciproci errori e torti, chè sicuramente anche Cunego avrà il suo lato umano della vicenda da raccontare...)

 

[Modificato il 01/01/2010 alle 13:03 by elisamorbidona]

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Livello Marco Pantani
Utente del mese Febbraio 2009
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  postato il 01/01/2010 alle 19:03
Grazie Elisamorbidona del riassunto che mi conferma quanto ho sempre pensato di Conconi e che mi conferma anche che quando si ha a che fare con uno scienziato e non con un semplice stregone in cerca di soldi, il discorso si complica parecchio e magari rischia di diventare interessante.

 

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Under 23




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  postato il 07/01/2010 alle 21:51
Prima di tutto, grazie per la vostra "partecipazione critica" al numero di dicembre di Cycling Pro, partecipazione che ci ha stimolato moltissimo nel nostro lavoro.


Poi vorremmo introdurvi il numero di gennaio di CP, che potete trovare in edicola.



* Ci sembra giusto cominciare con la "ripresa" dell'articolo sui preparatori, che ha suscitato moltissimo scalpore e, appunto, dibattio. Nel nostro nuovo servizio ("Preparatori, un mese dopo) c'è spazio anche per molti degli interventi scritti da voi su Cicloweb.



* Restando sul tema, un nuovo importante reportage che non mancherà di provocare reazioni forti. Si chiama "Una Storia di doping" ed è nato per rispondere a questa domanda. Ma è proprio vero che in Italia, al contrario della Spagna, nessuno manipola il sangue? La riposta è inquietante.




Venendo a cose più gradevoli.



* Un lungo faccia a faccia con Alberto Contador



* Un esclusivo articolo, di taglio scientifico, che mette a confronto i due più grandi fondisti dell'ultimo decennio: Contador, appunto, e il grande runner etiope Kenenisa Bekele. Cos'hanno in comune e cosa separa questi due fenomeni? un viaggo tra due grandi sport.



* Un faccia a faccia con Roberto Amadio, "mentore" di quel quello è considerato l'ultimo grande team italiano di respiro mondiale: la Liquigas



* Un viaggio a casa di Vincenzo Nibali, "il" talento del ciclismo italiano.



* Un faccia a faccia con Max Sciandri, che ci racconta il grandioso progetto Sky (Max sarà in ammiraglia al Giro) ma non risparmia critiche (motivate) al ciclismo italiano.



* Un bel ritratto di Giovanni Visconti scritto da Marco Pastonesi: progetti, sogni e… rimpianti



* Un formidabile foto reportage sulle sei giorni belghe.



E tantissime altre cose ancora.




Vi ricordiamo che se avete difficoltà a trovare Cycling Pro nelle vostre edicole potete segnalarcelo allo 06/3629021 oppure scrivere a cyclingpro@cycling.it



Se volete leggere in rete qualcosa di nostro come "assaggio", provate a scaricare questi pdf (ma anche altri..) dal nostro sito.



Un'intervista esclusiva a Dave Brailsford, patron di Sky



http://pro.cycling.it/news.asp?id=3176&t_hp=P




Un'intervista con Emanuele Sella



http://pro.cycling.it/pro_art.asp?idrub=122&idart=3081&t_hp=P
v


Aspettiamo reazioni!



La redazione di Cycling Pro













 
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Under 23




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  postato il 07/01/2010 alle 22:07
Dimenticavamo: uno dei nostri obbiettivi è sempre quello di cercare di conservare la massima integrazione tra carta e web.

Da questo link, http://www.cycling.it/oggetti/twittdec.pdf "in esclusiva" per Cicloweb, potete scaricare una delle pagine Twitter che pubblichiamo sul ogni mese: in pratica selezioniamo e traduciamo trenta "twitterate" dei 40 professionisti (da Armstrong a Cadel Evans a Quinziato) che usano questo formidabile mezzo di comunciazione.

La nostra pagina twitter è www.twitter.com/cyclingpro

Potete diventare nostri followers in 10 secondi!





 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 08/01/2010 alle 14:41
Originariamente inviato da cyclingPRO

Dimenticavamo: uno dei nostri obbiettivi è sempre quello di cercare di conservare la massima integrazione tra carta e web.

Da questo link, http://www.cycling.it/oggetti/twittdec.pdf "in esclusiva" per Cicloweb, potete scaricare una delle pagine Twitter che pubblichiamo sul ogni mese: in pratica selezioniamo e traduciamo trenta "twitterate" dei 40 professionisti (da Armstrong a Cadel Evans a Quinziato) che usano questo formidabile mezzo di comunciazione.

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Mi rivolgo ancora alla redazione di Cycling Pro, da cui non ho avuto risposte !!
Attendo il numero di gennaio in abbonamento ma non ho ancora ricevuto il vostro regalo esclusivo a chi rinnovava la fiducia al vostro mensile: il casco !!!


 
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Under 23




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  postato il 08/01/2010 alle 16:12
Bob, chiama lo 06/3629021: dal tuo nick non possiamo sapere chi sei!
 
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Livello Parigi-Nizza




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  postato il 09/01/2010 alle 16:58
Ho letto quasi tutto il giornale con grande interesse e l'ho trovato veramente notevole. L'articolo "storia di doping", se tutto quello che si racconta è vero, è sconvolgente. La mia domanda è: ma perchè il giornalista appena uscito dallo studio di quel medioc non è andato dalla polizia a denunciare la cosa? Nell'articolo non si fanno nomi e cognomi, ma fino a quando qualcuno non interviene quel persoanggio continuerà la sua attività. E' la stessa cosa che mi chiedo quando vedo Le Iene: ma dopo che è finito tutto, dopo che voi giornalisti ve ne siete andati, cosa succede? Tutto resta come prima? Se così, il lavoro del giornlista non serve quasi a niente. Comunque, ripeto quanto scrissi in passato: il giornale non è facile da trovare in eidcola ma è buonissimo e racconta storie che non trovi da nessun'altra parte
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/02/2010 alle 20:57
ho finitodi leggere cycling pro di febbraio
veramente notevole l' intervista a cunego- spiega tantissime cose sui limiti del prsonaggio
la definerei clamorosa, in relazione a cose lette qui sul forum...

bella anche l' intervista su ballan, che ne esce benissimo, un bel personaggio, ed il servizio sul team sky.

molto interessante e fatto bene, con un bel piglio da giornalismo che non guarda in faccia alla parrocchia l' inchiesta sulla vicenda bani.
ecco, questo aspetto è quello che manca a bs, un po' di giornalismo che spieghi bene certe situazioni , certe connivenze, certi personaggi a chi non ha mai frequentato il ciclismo giovanile

bene anche l' intervista a santilli, che sulla vicenda sicilia fa na figura..

vale la pena sto numero, a parte il servizio su armstrong.

ciao


mesty

ps: non ho nessuna azione di cycling pro....

 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 15/02/2010 alle 11:21
Ma qualcosa su Cuneghino me la puoi sintetizzare no? lo sai che a me fa piacere...

 

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IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

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Livello Parigi-Nizza




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  postato il 15/02/2010 alle 16:17
Non so se definirei "clomorosa" l'intervista a Cunego, ma di sicuro Damiano esce sotto una luce nuova. Chi ne esce peggio è la Lampre: pensano di gestire un uomo o un corridore oppure un ragazzino dell'asilo? A Santilli direi: ma come si fa a rispondere a un giornlista che non si sa niente di una storia citata da mesi? Ma che procuratore è? Molto bello tutto il resto.
 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 15/02/2010 alle 16:52
Che storia citata da mesi? Caspita, un ragazzino dell'asilo !, no , dai, dite qualcosa di più. Qua non arriva 'sto giornale e non mi abbono a un giornale mai letto.

 

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Livello Parigi-Nizza




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  postato il 15/02/2010 alle 16:55
Comunque dopo 6 mesi di comparazione con bicisport (mi sono abbonato a Cycling, causa difficile reperibilità in edicola) alcune cose mi sembra di poterle dire:

CYCLING è un giornale, tipo un quotidiano. Fanno inchieste, non guardano in faccia a nessuno, scrivono anche molto bene. Metà dei discorsi su Bs su questo forum sono su chi scrive e chi non scrive e sui figli di papà che lavorano a Bs. Io non conosco chi scrive su Cycling e non voglio conoscerlo ma il risultato a me piace molto. Mi piacerebbe ci fossero ancora più pagine e più storie. C'è anche la tecnica e fatta bene, ma a me la tecnica non interessa molto e perferisco una intervista in più. Oppure un'inchiesta sul doping come le ultime, che non avevo mai letto da nssun'altra parte.

BS sembra un rivista di storia antica, è vecchia. Parlano sempre delle stesse persone e anche con le stesse persone. In gene re scrivono male, in alcuni casi malissimo. E poi, che è una cosa che odio, fanno la morale su tutto. A me la morale non interessa, c'era già il Bulba che la faceva in tv: io voglio i fatti e i personaggi. Tipo su Cycling c'era un'intervista molto lunga col manager di Sky, la squadra inglese che ha più soldi di tutte. Diceva tantissime cose. Bicisport intervista Cribiori sette volte l'anno, uno che è fuori dal cilcismo da un secolo e che da un secolo ripete sempre le stesse cose.


 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 16/02/2010 alle 13:17
Originariamente inviato da Fanta1959

Comunque dopo 6 mesi di comparazione con bicisport (mi sono abbonato a Cycling, causa difficile reperibilità in edicola) alcune cose mi sembra di poterle dire:

CYCLING è un giornale, tipo un quotidiano. Fanno inchieste, non guardano in faccia a nessuno, scrivono anche molto bene. Metà dei discorsi su Bs su questo forum sono su chi scrive e chi non scrive e sui figli di papà che lavorano a Bs. Io non conosco chi scrive su Cycling e non voglio conoscerlo ma il risultato a me piace molto. Mi piacerebbe ci fossero ancora più pagine e più storie. C'è anche la tecnica e fatta bene, ma a me la tecnica non interessa molto e perferisco una intervista in più. Oppure un'inchiesta sul doping come le ultime, che non avevo mai letto da nssun'altra parte.

BS sembra un rivista di storia antica, è vecchia. Parlano sempre delle stesse persone e anche con le stesse persone. In gene re scrivono male, in alcuni casi malissimo. E poi, che è una cosa che odio, fanno la morale su tutto. A me la morale non interessa, c'era già il Bulba che la faceva in tv: io voglio i fatti e i personaggi. Tipo su Cycling c'era un'intervista molto lunga col manager di Sky, la squadra inglese che ha più soldi di tutte. Diceva tantissime cose. Bicisport intervista Cribiori sette volte l'anno, uno che è fuori dal cilcismo da un secolo e che da un secolo ripete sempre le stesse cose.



Sono perfettamente d'accordo.

 

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Pap

 
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Livello Campionato di Zurigo




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  postato il 16/02/2010 alle 18:20
Ho acquistato C.P.di febbraio.Concordo sull'ottima qualità dei servizi. personalmente ritengo che tra grandi pagine di foto e articoli di tecnica(per questa esistono già giornali specializzati)da leggere resti piuttosto poco. Per carità la quantità non sarà un elemento predominante ma per un appassionato ha il suo peso.
 
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Livello Parigi-Nizza




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  postato il 16/02/2010 alle 18:42
Concordo con te, Augusto. Potendo mi piacerebbe che certi giornali (anche quelli di informatica, altra mia passione) avessero 500 pagine. Però devono essere DI CONTENUTO! Preferisco solo tre articoli fatti bene, a venti pieni di domande tipo "Quando sei nato?", "Dove?", "Di che segno sei?", "Come si chiamano i tuoi fratelli (risposta "sono figlio unico", allucinante). Letto su Bs msi fa (McEwan, forse) e buttato subito il giornale. Non mi va di essere preso in giro!!! Molto meglio i balbettamenti e le incertezze di Cunego lette su Cycling che il racconto dei suoi pensieri (inventati) durante una tappa del Giro! Ma che ne sanno loro di cosa pensa e perchè non lo fanno parlare, ma con domande vere!
 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 16/02/2010 alle 18:51
' St'intervista a Cunego rimane un mistero, mannaggia|
Comunque, Fanta1959, uno degli scioperi che ho meno gradito è stato quando i giornalisti non mettevano la firma sotto gli articoli. Perché per me chi scrive l'articolo conta parecchio.
Allora quello che tu dici di interviste a Cunego improbabili, ha una firma.
Bicisport, con i suoi difetti, è scritto parecchio male in alcuni articoli, compresi quelli da te citati, perché scritti da chi non sa scrivere ma non è vero per nulla che sia scritto ovunque male.
Bs ha anche persone che sanno scrivere alla grande.
E poi un giornale si dovrebbe trovare nelle edicole, non deve necessitare di abbonamenti altrimenti è introvabile.

 

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Livello Parigi-Nizza




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  postato il 16/02/2010 alle 19:01
Non ho detto che BS è scritto tutto male, DON. Ma che il livello medio è molto basso, con punte di ridicolo tanto che a me infastidisce proprio leggerlo. Posso citare se vuoi. Sulle firme, è una questione di gusti: io non ci faccio mai troppo caso, se non ad alcune sui quotidiani. Forse hai ragioen tu, bisognerebbe prestarci attenzione. Sulle edicole, hai ragione! A me l'abbonamento arriva però puntuale
 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 16/02/2010 alle 19:08
Nel thread di BS mi pare che se ne parli in abbondanza, anche delle punte di ridicolo ( non lo dico, tanto si capisce chi è) e delle punte di eccellenza ( Vicennati), come pure dei medi, onesti giornalisti ( Falcioni). Sono solo esempi, ma per me conta il racconto.
Sì, ma uno prima di abbonarsi vorrebbe leggere qualche numero ( poi io odio gli abbonamenti, sono una feticista dei giornali, mi piace andare in edicola e girare per strada con i giornali sotto braccio e quando vedo altri così mi ispirano simpatia).

 

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Livello Parigi-Nizza




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  postato il 16/02/2010 alle 19:47
Allora Don, una sintesi (ma sono sei pagine) sull'intervista a Cunego e poi spendi questi 5 euro per leggerla! E' un'intervista strana che comincia dicendo che Damiano, come sempre, alle interviste arriva accompagnato con un direttore sportivo, come una specie di tutore. Tutta la prima parte è nervosa, disturbata. Gli chiedono dei suoi rapporti con i compagni di squadra e di Tiralongo che se n'è andato sbattendo la porta. Damiano comincia a dire: «Se racconto tutta la verità succedono casini, e adesso la racconto". Poi il diesse lo frena, poi Damiano dice che vuole raccontare, poi si tira indietro. Detta così non rende, ma letta fa impressione perchè viene fuori una persona piena di indecisioni e "coperta" dai suoi dirigenti. A un certo punto quasi minaccia di andarsene ma poi resta. Spiazzante, direi. Damiano si riscatta nella seconda parte, con belle riflessioni e anche umili su come cambia il suo futuro e sulla educazione dei giovani ciclisti e dei loro genitori. Alla fine un articolo che non ti da risposte e non riporta pareri ma ti fa venire domande, molte. Tra parentesi, DON, non vorrei sbagliarmi visto che il giornale l'ho in ufficio ma mi sembra che l'intervista non sia firmata.
 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 16/02/2010 alle 23:41
Ho appena preso Cycling Pro per la prima volta, e anche a me sembra decisamente meglio di BS.
Sono d'accordo però con chi vorrebbe meno foto e più testo.

 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 17/02/2010 alle 09:48
Ti ringrazio della sintesi fanta 1959, Cuneghino è sempre un argomento che mi interessa ( in negativo,ovvio).
Io odio i tirchi, spendo e spando incoscientemente e i 5 euro li spenderei, ho anche scritto a quell'indirizzo e mail che era stato segnalato dalla redazione per poter comprare i numeri del giornale che mi interessano, non mi hanno degnato di risposta, che devo fare?
Abbonarmi a un giornale mai letto non mi va ( a parte che odio gli abbonamenti, considerato anche il fatto che prima ci scriveva cannavò.
Comunque se mi dici che non firmano gli articoli a me mica piace, io la prima cosa che vedo, libri o gli articoli, è il nome di chi scrive.

 

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