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Autore: Oggetto: Hondo

Livello Jaques Anquetil




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  postato il 01/04/2005 alle 16:38
Da cycling4all: "Danilo Hondo (Ger-Gst) had a positive doping control and is suspended by his team (AFP)".

sarà un pesce d'Aprile?

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 01/04/2005 alle 17:29
Danilo Hondo (Ger-Gst) was tested 2 times positive - for a "stimulating product" - during the Vuelta a Murcia where he won 2 stages and was wearing the leaders jersey. He was "clean" after stage 1, but as well after his victory in stage 2 and also after stage 3 (leaders jersey) the results of the test were positive. He is suspended by his team awaiting the result of the contra-expertise, according to teammanager Hans-Michael Holczer. A few weeks later he was 2nd in Milano-San Remo. (AFP/Gerolsteiner pressedienst)
 
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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 01/04/2005 alle 17:33
Potresti tradurre?

 

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Livello Gino Bartali




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  postato il 01/04/2005 alle 17:45
Danilo Hondo (Ger-Gst) è risultato 2 volte positivo - per un prodotto stimolante - durante la Vuelta Murcia in cui ha vinto 2 tappe e stava portando la maglia di leader. Era "pulito" dopo la prima tappa, ma dopo la vittoria nella seconda e nella terza tappa (3^ tappa: "controllato" in quanto leader della classifica) i risultati del test sono risultati positivi. E' stato sospeso dalla sua squadra che attende il risultato delle contro-analisi, in accordo con il teammanager Hans-Michael Holczer. Alcune settimane dopo si è classificato secondo alla Milano - Sanremo
 
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Under 23




Posts: 17
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  postato il 01/04/2005 alle 18:40
Un applauso per questo grande uomo.

Scusate lo sfogo ma è insostenibile, si capiva dal giorno che ha vinto la crono alla Murcia, era troppo grossa, davanti a Rich e agli altri, uffff...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/04/2005 alle 18:55
bravo Teo(palmiro),hai colto probabilmente il momento in cui Hondo,forse perche'esaltato dalla maglia di leader ha voluto strafare e snaturare le sue caratteristiche!
nn conta dire che qualcuno qui dentro gia'lo aveva sospettato in presa diretta,ma e'importante ribadire che bisogna diffidare degli exploit improvvisi e sorpredenti soprattutto senza seguito,e ricordare che per alcuni che vengono individuati molti la fanno,purtroppo,franca e verranno ricordati negli annali di questo sport(per cio'che contano..)!
e'il caso del velocista tedesco,che nel suo passato,da discreto cronoman e nulla piu',nn aveva mai avvicinato una prestazione cosi stupefacente!

ma e'dall'America che abbiamo imparato che i miracoli nn esistono......

(senno'il Papa nn ci lascerebbe soli e disperati come purtroppo sta accadendo.....)

 

[Modificato il 01/04/2005 alle 18:58 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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Livello Miguel Poblet




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  postato il 01/04/2005 alle 19:07
palmiro con tutti quelli positivi l'applauso lo fai solo a hondo??

va be pirata se parliamo della crono non sarà ne il primo ne
l'ultimo ha inventarsene una cosi...

 
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Under 23




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  postato il 01/04/2005 alle 20:05
Tobia lo faccio al primo che mi capita da quando sono sul forum.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/04/2005 alle 02:43
Bisognerà attendere ulteriori chiarimenti, certo che se l'hanno beccato per via di uno stimolante è più fesso che malandrino!
 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 02/04/2005 alle 03:18
Bisognerà attendere ulteriori chiarimenti, certo che se l'hanno beccato per via di uno stimolante è più fesso che malandrino!


Gia!

 
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Moderatore




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  postato il 03/04/2005 alle 00:04
Premessa: sono una grandissima tifosa di Hondo, quindi potrei risultare parziale!
Concordo pienamente con Aranciata: è stato molto più fesso che malandrino.
Non mi risulta che con uno stimolante si possa vincere una crono o arrivare secondi alla Sanremo.
Assolutamente, badate, non sto dicendo che Danilo sia "pulito"; però lo considero un atleta potenzialmente molto forte, che, quando si impegna davvero, è in grado di ottenere ottimi risultati in diversi tipi di competizioni. E' in grado di battere Cipollini in alcuni traguardi, è in grado di aiutare Zabel per un intero mondiale. Nelle volate, ai tempi della Telekom aveva poco spazio, perchè il capitano era Zabel. Ma da quando è alla Gerolsteiner, si è messo in mostra in numerose volate, nonostante sia praticamente ignorato da Bulbarelli. Se avesse a disposizione un treno come quello della Fassa, sarebbe un vincente di certo.
Il talento questo ragazzo ce l'ha.

 

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Enula.
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Non registrato



  postato il 14/04/2005 alle 16:10
Danilo Hondo è stato appena licenziato dalla Gerolsteiner.
Confermata la positività nelle controanalisi, il tedesco va incontro a due anni di squalifica, il che potrebbe coincidere con la chiusura anticipata della carriera.
http://www.cicloweb.it/news1327.html

A questo punto, io mi chiedo, lasciano i risultati della Vuelta a Murcia intatti (il tedesco fu trovato due volte positivo durante la corsa iberica) a mo' di Hamilton ad Atene 2004 o si degneranno di togliergli le vittorie? Ed i controlli dopo Tirreno e Sanremo sono stati effettuati?

Attendiamo e speriamo in maggiore chiarezza...

 

[Modificato il 14/04/2005 alle 16:21 by Monsieur 40%]


 
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Livello Tour




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  postato il 14/04/2005 alle 16:17
Beh, credo che se le controanalisi hanno confermato la positività, siccome riscontrata proprio nelle gare della Vuelta Murcia da lui vinte, anche le classifiche andranno riviste per cui Allan Davis e Ruben Plaza Molina dovrebbero diventare i vincitori delle prime 2 tappe.
 
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Amministratore




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  postato il 14/04/2005 alle 16:56
Sì, gli toglieranno le due vittorie.
 
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  postato il 14/04/2005 alle 20:58

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/04/2005 alle 02:42
credo sia un atto doveroso da perte del team tedesco,che personalmente pero'nn lo rende del tutto immune da dubbi o lati uscuri di coplicita'nella vicenda anche se mai come in questo caso sara'propedeutico per Hondo vedere e capire come per una sciocchezza,probabilmente del tutto sua e dai ridicoli vantaggi rispetto a cio'che si trova al giorno d'oggi,che per uno stimolante,debba giustamente pagare il massimo della pena,il che probabilmente vorra'dire concludere anticipatamente la carriera!
...e seppure nn sara'cosi,avra'cmq tutto il tempo per riflettere sulla madornale stupidaggine commessa,alla ricerca di un'improbabile vittoria in una discreta corsa a tappe e nulla piu'!



 

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Giuseppe Matranga

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  postato il 15/04/2005 alle 18:13
Due anni di squaifica per uno stimolante: trovo che sia giusto. Se poi però penso che si hanno 15 giorni di stop per ematocrito alto... mi viene un po' da ridere.
Polemiche a parte... sto male per lui! E' un colpaccio vedersi chiudere di colpo la carriera davanti a sè.
E va beh... vorrà dire che d'ora in poi farà il modello, ambito in cui la carriera potrebbe rivelarsi ancor più brillante! Non lo potrò più vedere alle gare... ma su qualche giornale, magari.....

 

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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 16/04/2005 alle 12:29
Okay, mi sta bene che Hondo venga licenziato, che gli si dia qualche mese di squalifica oltre alla cancellazione delle vittorie e dei piazzamenti dei “periodi interrogativi”, ma due anni proprio no!
Mi spiego. Il tedesco non ha corso la cronometro in quel modo per l’anfetamina, perché lo stimolante non cambia i connotati, abbellisce solo la prestazione rendendola più lucida. Senza metafore aumenta la resistenza allo sforzo, alza la soglia del dolore, ma se il motore sviluppa velocità dieci, non ti fa andare a undici, allunga solo il tempo della durata di velocità dieci.

Hondo è un buon corridore, sicuramente il suo potenziale naturale è ben proiettato verso la crono, ma le medie o l’interrogativo sulla performance spagnola hanno ben poco a che vedere con le anfetamine: c’è del nascosto, assai più grave, difficile o impossibile da trovare, semmai. Lo stimolante, invece, si trova con una facilità enorme, ed i metabolismi sì diversi da individuo ad individuo, mantengono le tracce in maniera variabile, quindi Danilo Hondo è stato un siderale stupido a farsi trovare per un’anfetamina.

Ora, gli stimolanti essendo considerati anche dal CIO come doping leggero e per questo motivo inseriti nella Tabella “A”, se dovessero provocare al tedesco una squalifica di due anni, quanto dovrebbero sanzionare a chi verrà pescato con sostanze inserite nelle Tabelle “C”-“D”-“E”?
Tra l’altro per cancellare o dribblare il peggior doping, esistono sistemi, mentre gli stimolanti, oltre che essere scoperti con gran facilità, sono ballerini e difficilissimi da cancellare. L’insegnamento che se ne trae è sincronico con quanto avviene nella società: “se vuoi deviare ed entrare nelle criminalità, fallo con la peggior metodologia possibile, tanto alla fine se ti dovesse andare male, non paghi di più di un ribagalline!”

Non sono per le linee morbide, ma una simile sanzione, tra l’altro alla prima infrazione, è eccessiva e ridicola. Pensare che dell’efedrina venga sanzionata in maniera esemplare e, nel contempo, sapere delle quintalate di GH ancora circolanti liberamente nei corpi degli sportivi, mi fa sinceramente ridere. Tanto più se si considera che tanti prodotti non considerati doping, hanno in realtà poteri ergogenici superiori….
Bèh credo che UCI, CIO e WADA debbano riflettere. Non penso che uno che viene pescato a rubare 30 euro con una pistola finta, debba pagare come e forse di più di uno che ha commesso un furto con scasso e sparso proiettili veri.
Il buon senso non è determinante solo nella interpretazione dei codici, ma è pure un fatto di civiltà.
Quando uno scienziato mi dimostrerà che uno pescato con efedrina è più dopato di un tipo pieno di creatina, aminoacidi ramificati e carnitina, allora le mie perplessità si scioglieranno……Ma so troppo bene che tutto questo non avverrà mai.

Morris

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 16/04/2005 alle 12:37
Per quando riguarda il liscenziamento...era inevitabile.....Ormai la magior parte delle squadre lo scrivono già nel contratto, che se per qualunque motivo un corridore viene fermato (a livello di sostanze,doping.ecc),la società non si tiene responsabile e così il liscenziamento...oltre ai danni che il ciclista deve pagare....
dico questo dopo aver letto il contratto di un prof. poco più di un anno fa.
Così il corridore sta a piedi, e la società se ne lava le mani!!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/04/2005 alle 14:20
pero'carissimo Morris io per una volta(e direi anche finalmente dopo centinaia di post manifesto sublime del mio pensiero... )sinceramente vedo la cosa in modo piuttosto diverso,per nn dire opposto,anche perche'parto da quella che forse e'l'unico neo di un post come sempre bellissimo anche quando nn e'personalmente del tutto condivisibile!

ora tralasciando per un attimo i cmq sacrosanti regolamenti,tabelle,leggi etc. che stabiliranno quale dovra'essere la "giusta" pena del velocista tedesco e rifacendomi alla similitudine da te fatta con il ladro ed i diversi furti,io rettificherei pero'che in tutte e due i casi da te ipotizzati lo scopo,l'obiettivo e'invece lo stesso(o quantomeno similare),cioe'quello di vincere in tutti i modi,anche "barando",e nn credo cambi molto che si tratti di Murcia o della Vuelta-del Giro piuttosto che del Tour(cambia si il discorso etico-economico,ma la sostanza e'la stessa)e quindi vedo simile la refurtiva auspicata,cio'che differisce invece e'il metodo in cui si cerca di raggiungerla,che possiamo sommariamente equiparare ad un taglierino invece che una mitragliatrice!

ora chiarito questo passo,mi sembra logica conseguenza che entrambi,anche eticamente,sia giusto paghino la stessa pena,e forse anche moralmente credo che l'inscoscienza della "forma mentis" di Hondo sia persino piu'preoccupante di tante altre positivita'ben piu'gravi per prodotti assunti,e dico questo ragionando soprattuto sul rischio che sapeva di correre,per dei vantaggi,come tu stesso ricordi,irrisori!

aggiungo pero'che arrivo a questa convinzione,apparentemente paradossale,partendo dal pressuposto che,dopati o meno,nn credo che Hondo(anche dopo averlo visto in viso alla Tirreno,seguendo il tuo generale consiglio datoci in uno dei tuoi fantastici post riguardanti la piaga doping)quel giorno,o piu'in generale al via delle corse cui ha preso parte,fosse piu'pulito degli altri(o cmq nn sapendolo nn posso che rifarmi alla realta'dei fatti che dice che lui era piu'di altri e nn che per il contrario ha cercato di livellarsi)e che quindi stesse cercando con quell'anfetamina,per una volta(o meglio due)di sopperire agli eccessi degli avversari nn solamente col suo talento naturale(come si supporrebbe in questo caso aver fatto di solito nel passato),come magari in altri casi ben piu'noti,a noi piu'cari e soprattutto conosciuti(almeno personalmente,anche grazie a te..),ma che quell'apparente sciocchezza nn sia solo partorita da un'evidente inscoscienza!

quindi vedo il fatto forse addirittura di pari preoccupazione della follia con cui una buona parte,per mezzo e persuasione di dottoroni di turno,mettono in gioco la propria salute con prodotti tanto all'avanguardia quanto sperimentali e percio'ancor piu'dannosi delle gia'molte controindicazioni che l'abuso,per diversi scopi da quello terapeutico,di per se gia'prevede(ma nn e'questo il caso mi sembra di aver capito),proprio perche'do per scontato che quell'apparente atteggiamento ingenuo presupponga(purtroppo direi)una totale integrazione mentale nel corrotto sistema sportivo,tanto da credere quindi di poter far tutto quello che si vuole,facendola franca ancora oggi con prodotti che da decenni sono riscontrabili in qualsiasi analisi!

questa mia idea si basa quindi sul rifiuto di pensare che Hondo sia cosi ingenuo per nn dire masochista da andare a suicidarsi scientemente,ma ritengo molto piu'verosimile che quantomeno avra'sentito in giro,se nn gia'sperimentato su se stesso in passato,che erano ottime la probabilita',vista anche la nazione,di poterla scampare.....


e se cosi fosse ci avrebbe preso in giro forse due volte!!!


p.s.certo tutto questo se si volesse cominciare a debellare il problema in modo un po'piu'serio,sfruttando l'occasione di rinnovamento che il pro-tour gli propone!
so anche che e'una bellissima utopia ma e'proprio per questo che rimarrei scoraggiato nel vedere ancora ridicole pene di pochissimi mesi....



con Grande Stima ed Affetto
Pirata_Giuseppe

 

[Modificato il 16/04/2005 alle 15:08 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/04/2005 alle 23:33
Ciao Pirata, io sono d’accordo con Morris ma il paragone è fuorviante.
Quella di Hondo non è necessariamente una rapina con pistola giocattolo, quello di Hondo potrebbe essere lo scasso di un distributore notturno di preservativi, non lo sappiamo, e più sotto mi spiego meglio.
Allora, se la questione è semplicemente punire l’uso di stimolanti fine a se stesso, non è etico punire con la stessa pena due reati di gravità differente.
Faccio mia questa frase di Morris:

« Hondo è un buon corridore, sicuramente il suo potenziale naturale è ben proiettato verso la crono, ma le medie o l’interrogativo sulla performance spagnola hanno ben poco a che vedere con le anfetamine: c’è del nascosto, assai più grave, difficile o impossibile da trovare, semmai. »

E’ anche il mio sospetto (è solo una teoria, sia chiaro), cioè ipotizzo che Hondo non abbia assunto uno stimolante particolare come il Carfedone per vincere o fare bene in una corsa preparatoria come la Vuelta a Murcia.
Perchè? Perchè ipotizzo che l’uso di stimolanti possa essergli servito per sostenere maggiori carichi di lavoro in allenamento. Si è poi trattato di "semplici" carichi di lavoro mostruosi (cosa cui non credo) o di uno sforzo determinato nel tempo per sfruttare al massimo l’azione di sostanze anabolizzanti che modificano la struttura muscolare? Perchè l’azione di queste sostanze non è infinita e va ottimizzata finchè esse sono presenti in corpo (per questo i controlli anti-doping sono quasi superflui durante le gare e invece dovrebbero essere feroci al di fuori di esse).
Tuttavia questi sono solo sospetti, e non si possono fare i processi alle intenzioni.
Per questo quando scrivi

« io rettificherei pero'che in tutte e due i casi da te ipotizzati lo scopo,l'obiettivo e'invece lo stesso(o quantomeno similare),cioe'quello di vincere in tutti i modi »

io mi sento di dirti che questa è un’ipotesi e non una certezza, e le condanne più severe andrebbero comminate solo in caso di certezza assoluta.
L’uso di stimolanti fine a se stesso, essendo l’uso di anabolizzanti solo sospettato, non corrisponde necessariamente allo scopo di vincere in tutti i modi, può sottintenderlo, può farlo sospettare, ma non ne da la certezza.
È la stessa presunzione d’innocenza che consente l’uso di farmaci dopanti a restrizione d’uso quando è presente una prescrizione terapeutica, ovvero l’Uci si fida dell’onestà del medico prescrivente e dell’atleta ammalato.
Quindi dobbiamo accettare l’ipotesi che Hondo abbia assunto stimolanti per migliorare la prestazione attraverso di essi (miglioramento modesto) e non per sopportare carichi di lavoro ottimizzanti l’assunzione di testosterone o nandrolone o chissà cos’altro.
Insomma, è bene che la pena sia severa, ma non dovrà essere la pena massima prevista (almeno questa è la mia opinione).
Tra le altre cose bisognerebbe sapere con precisione quali siano le caratteristiche del carfedone.
Un saluto

Ps comunque la durata della squalifica non è ancora stata stabilita, o sbaglio?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/04/2005 alle 05:13
« Hondo è un buon corridore, sicuramente il suo potenziale naturale è ben proiettato verso la crono, ma le medie o l’interrogativo sulla performance spagnola hanno ben poco a che vedere con le anfetamine: c’è del nascosto, assai più grave, difficile o impossibile da trovare, semmai. »


...riparto da questo passo,forse a cui ad una prima lettura nn avevo dato un giusto peso,e che cambia buona parte della mia contraddizione col pensiero di Morris,per ribadire ancor di piu'che l'apparente sciocchezza fatta da Hondo a Murcia,in realta'nn puo'essere tale!

certo bisogna scindere le due cose,come tu saggiamente ricordi grande Aranciata,questa nostra e'solo un'ipotesi,nel vostro caso di sicuro piu'fondata dalla specifica conoscenza della materia rispetto ad una mia unica intuizione logica,quindi e'normale che la pena nn potra'essere paritaria a situazioni altrettanto gravi ma di sicuro accertate,anche se come te auspichi credo che ne meriti una di quelle importanti,nn ultimo perche'la prima se nn sbaglio di un corridore del pro-tour,di certo la prima di un certo spessore e ritorno mediatico!
detto questo pero'la mia personale valutazione e'sicuramente molto negativa e soprattutto a questo condannevole giudizio,derivato proprio dall solita analisi un po'meno ufficiale e permettetimi di aggiungere superficiale dei fatti,o meglio di come essi ci vengono ogni volta proposti,si aggiunge una forte preoccupazione per la ferma convinzione che di sicuro Hondo,che abbia preso quello stimolante per la corsa stessa o per quelle ben piu'importanti in futuro o passato(ecco che quindi lo scopo si tralsa nel tempo ma nn muta nella sostanza,anche perche'e'l'obiettivo di base di tutte queste pratiche credo,cioe'quello di riuscire ad esser competitivi per vincere!),nn puo'aver agitato in preda ad un folle raptus masochistico ben cosciente di rischiare in modo cosi alto molti anni di onorata carriera...

come dire,nn e che il compromesso era molto piu'ragionato e per uno che paga,dieci se ne salvano?


 

[Modificato il 17/04/2005 alle 05:19 by Pirata x sempre]

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/04/2005 alle 05:16
mi piace infine riportare un tuo passo,che dovrebbe esser d'esempio per tutti coloro che magari passando anche da questo forum,vorranno inziare,avendone la possiblita',una vera e dura lotta al problema doping nei giorni nostri....


"per questo i controlli anti-doping sono quasi superflui durante le gare e invece dovrebbero essere feroci al di fuori di esse."



 

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Giuseppe Matranga

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 17/04/2005 alle 09:46
Un altro da aggiungere alla mia lista di dopati...che schifo un altro che lo fa solo x diventare qualkuno hondo fatti un esame di coscienza e prendi esempio da uno come bruseghin che pur non vincendo una gara nella sua carriera è stimato da tutti!!!

 

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"Qui devi spingere con le tue gambe vecio" Davide Cassani a Gilberto Simoni alla ricognizione di Plan De Corones

"Signori non c'è ne sono più" Gilberto Simoni ad Aprica 2006

Il mio nome è Roberto che fa rima (guarda un pò che caso) con Gilberto

30 maggio 2007 ultima vittoria al giro sullo Zoncolan. 30 Maggio 2010 la fine di un lungo sogno duranto 15 anni fatto di tante gioie e tante delusioni, grazie di tutto Gibo!



 
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Livello Mondiali




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  postato il 17/04/2005 alle 11:54
e complimenti alle squadre che se i corridori non si riempiono li lasciano a casa o non li pagano...xk non rendono....e poi nei contratti internos mettono clausole secondo le quali...una volta beccati si viene licenziati....giusto x non perdere faccia e denaro .....vittima: il povero corridore k e stato beccato dopo esser stato in pratica costretto a buttar giu anche sua nonna uno sport meraviglioso rovinato nella sua essenza........
 
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  postato il 17/04/2005 alle 12:13
Ha ragione Giogiogio (che nome complicato!;-) )
Le squadre devono essere gestite in maniera + umana, fermo restando
le serie responsabilità dei corridori.
Forse sarebbe meglio mettere qualche regoletta in più sui contratti.
Sti ragazzi danno l'anima e forse anche qualkosa in piu', ma non sarebbe
il caso di fargli dei contratti pluriennali, invece dei contrattini di 1 anno, che spingono sempre più il corridore nel VORTICE del risultato istantaneo a tutti i costi???
Chiedo aiuto a chi ne sa qualkosa di togliermi questi dubbi.
Il funzionamento e la durata dei contratti, di solito come "girano"?

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 17/04/2005 alle 12:39
C'é però una cosa che non capisco. Dato per assodato che l'uso di stimolanti non modifica il motore, ma si limita ad aumentare la resistenza allo sforzo e a alzare la soglia del dolore, per riprendere le parole di Morris, questo non mi sembra così ininfluente sulla prestazione sportiva.

Il motore non é cambiato, d'accordo. Quindi la velocità di punta é quella che é. Se uno deve fare una cronometro lunga 1 Km, il risultato, stimolanti o no, sarà più o meno lo stesso. Se però la crono é lunga 50 Km, allora quella che conta é la velocità media: meno uno si stanca e più elevata sarà la sua velocità media, visto che, in ogni caso, sarà sempre inferiore alla velocità di punta. La stessa cosa vale per una corsa in linea o per le tappe dei Giri: se c'é una bella salita finale, le prestazioni di un dato corridore dipendono fortemente dal suo grado di affaticamento. Quindi, ridurre questo affaticamento altera le prestazioni.

Ovviamente, con questo non contesto il fatto che agire direttamente sulle masse muscolari, con ormoni della crestita o altre porcherie, sia ben più grave.

Ciao

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 17/04/2005 alle 12:43
Originariamente inviato da giogiogio

e complimenti alle squadre che se i corridori non si riempiono li lasciano a casa o non li pagano...xk non rendono....e poi nei contratti internos mettono clausole secondo le quali...una volta beccati si viene licenziati....giusto x non perdere faccia e denaro .....vittima: il povero corridore k e stato beccato dopo esser stato in pratica costretto a buttar giu anche sua nonna uno sport meraviglioso rovinato nella sua essenza........


Ma guarda che una squadra non ci guadagna mica niente a trovarsi con uno dei suoi uomini di punta squalificato per un paio d'anni. Licenziamento o no, ci perde sicuramente.

Ciao

 
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Livello Mondiali




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  postato il 17/04/2005 alle 14:08
meglio perdere anche l'uomo di punta k sponsor e tutto e chiudere la squdra.....

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 18/04/2005 alle 19:25
Originariamente inviato da giogiogio

meglio perdere anche l'uomo di punta k sponsor e tutto e chiudere la squdra.....


Ma se il rischio é così grande perché allora correrlo?

 
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Livello Mondiali




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  postato il 18/04/2005 alle 19:58
mai sentito parlare del dio denaro???
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/04/2005 alle 22:20
Ciao Felice, penso che ai tempi di Coppi le anfetamine fossero un rimedio alla "o la va o la spacca", un’ultima risorsa per cercare di rovesciare una situazione critica. L’effetto euforizzante, che alleviava la sensazione della fatica, in genere veniva pagato pesantemente nella giornata successiva, perchè la bomba sedava appunto la sensazione della fatica, non eliminava la fatica, e il corpo ne accusava pesantemente i sintomi (il dolore è un segnale inviato al cervello affinchè prenda provvedimento, se questo segnale viene indebolito il corpo riceve un danno, da pagare).
È credibile tuttavia che nelle tappe di dieci o dodici ore e nelle classiche più massacranti, l’assunzione di stimolanti fosse una "conditio sine qua non" per non addormentarsi sul sellino (la Bordeaux-Parigi insegnava), quindi universalmente adottate da tutto il plotone, in dosi sufficientemente ridotte per non trasformarti in uno zombie.
Comunque sì, senza dubbio in una certa misura gli stimolanti alteravano le prestazioni, ma non voglio inventarmi percentuali fittizie, mi sento semplicemente di dire che, osservando l’andamento delle competizioni nel corso degli anni, ne deduco che il ciclismo un tempo esprimeva valori che erano più facilmente credibili, di conseguenza deduco che l’effetto dopante degli stimolanti andava a incidere minimamente sugli esiti finali.
Nella nostra epoca accade che gli stimolanti sono difficilissimi da nascondere e le quantità che passano l’anti-doping sono insufficienti per modificare direttamente la prestazione in misura tangibile.
Dunque l’uso di stimolanti può indurre a credere (ripeto, è un’ipotesi) che il corridore abbia assunto anabolizzanti lungo un determinato periodo e che la funzione di "carfedone et similia" sia quella di esasperare gli allenamenti durante questo periodo (non ti vengono in mente le famose e massacranti "ripetute" di un nostro carissimo amico che passa il Natale sul sellino?), per "costruire" al meglio una muscolatura più potente e più resistente allo sforzo.
Dunque gli stimolanti oggi sono sospettati di alterare indirettamente la prestazione, essendo cioè usati in abbinamento ad altri farmaci, soprattutto per questo motivo vanno colpiti severamente i corridori trovati positivi, corridori che sono professionisti, sono informati, sono consapevoli di ciò che fanno (d’accordissimo con Pirata Giuseppe).
Se Hondo ha cercato di alterare la prestazione con uno stimolante è un fesso, perchè il miglioramento concreto è modesto e la pericolosità elevatissima rispetto alle altre categorie di farmaci dopanti.
Se ci sia dell’altro....va dimostrato, e Hondo va punito per l’uso di stimolanti, non di ormoni.
Chiaramente non è una vittima, anch’esso corre per lucro e non per beneficienza, può essere stato influenzato dal proprio direttore sportivo o dal proprio procuratore, ma è comunque artefice del proprio destino.
Un saluto cordialissimo, Ambasciatore d’Italia.
Davide

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 18/04/2005 alle 23:56
Ciao Davide,

piuttosto convincente la tua spiegazione... Una sola osservazione: in questo caso particolare, la quantità di stimolanti assunta da Hondo é stata rilevata dal controllo antidoping. Se si tratta di un superamento minimo della soglia o di una quantità massiccia non ne ho la minima idea. Quindi non saprei in che misura le prestazioni di Hondo ne siano state alterate. Concordo comunque sul fatto che, ai giorni nostri, il doping pesante passa per altre vie.

Ciao!

 

[Modificato il 19/04/2005 alle 00:24 by Felice]


 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 19/04/2005 alle 00:22
Originariamente inviato da giogiogio

mai sentito parlare del dio denaro???


Oh, sì! Anche troppo... Ma qui stavamo parlando della squadra, degli sponsor, ecc. Non sei stato proprio tu a spiegarmi che la squadra era nella tragica alternativa di licenziare Hondo o di chiudere bottega? Mi sembra che ci sia poco da guadagnare in questo...
E se l'avessero fatta franca? Avrebbero nel carniere un paio di tappe in una corsetta minore... Il gioco ne valeva la candela?

Ma veniamo un po' al farla franca. Sei tu no che dici che sono tutti dopati?
Però hanno beccato solo Hondo. Come mai? (dico io)
Perché gli altri si sono arrangiati per non farsi prendere (dici tu)
E come hanno fatto ad arrangiarsi per non farsi prendere? (dico io)
E' ovvio: il doping é gestito in maniera organizzata dalle squadre. Se no i medici che ci stanno a fare? (dici tu)
Sì, ma allora se il doping é gestito dai medici delle squadre, come mai Hondo lo hanno beccato? Non é che per caso ha fatto di testa sua? (dico io)
No! No! Hondo é una povera vittima della squadra, quante volte te lo devo ripetere? (dici tu)

Stai a sentire (questa volta lo dico io veramente): ancora una volta qui c'é una contraddizione. Non si può affermare una cosa ed il suo opposto, altrimenti ci farai venire il mal di testa a tutti quanti!



Ciao!

 
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Livello Mondiali




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  postato il 19/04/2005 alle 12:36
la cosa e un pelo piu complessa......sostanze coprenti o diuretici presi in dosi o tempi sbagliati..... corruzione.....eccc.....
 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 19/04/2005 alle 14:37
Le certezze.
Danilo Hondo, alla luce del nuovo regolamento legato al Pro Tour, verrà squalificato per due anni, con l’imposizione di altri due da consumarsi, nel caso di un ritorno al ciclismo, fuori dal nuovo massimo circuito UCI. Il che significa, per il tedesco, gia 31enne, la fine della carriera.

Il Carphedon è uno stimolante confezionato da chimici dell’ex Unione Sovietica nei primi anni settanta, quindi vecchio. Lo scopo era proprio attinente lo sport, in quanto corroborante, negli allenamenti, di tutto quel potenziamento indotto costruito dagli ormoni. Da solo, il Carphedon, possiede gli effetti dell’efedrina, la sostanza da me spesso richiamata come una “dolce euchessina”, nel vasto vastissimo mondo del doping.
Ora per completare discorsi accennati tanto in precedenza e che vanno a dimostrare quanto gli stimolanti siano robette rispetto al doping pesante, voglio ricordare quante volte l’uso di stimolanti, non abbia impedito quelle cotte e quei crolli che sono stati tanto della storia ciclistica. Questi farmaci alzano la soglia del dolore e della fatica, spesso più degli altri creano effetto placebo, ma non hanno la capacità di migliorare il motore. In sostanza la macchina trattata con efedrina ed affini, spesso, anzi quasi sempre, si rompe quando il motore va fuori giri e lo fa in maniera così evidente, da lasciare all’osservatore la sensazione di un crollo dell’atleta per crisi di fame e di zuccheri (che sono in realtà una derivazione).
In altre parole, quelle cotte che ognuno di noi può vivere naturalmente in uno sport di forza resistente, sono possibilissime anche con l’uso a monte di uno stimolante. Queste sostanze però, divengono essenziali nella carburazione e nella messa a punto delle nuove cilindrate, nel momento in cui queste si devono preparare alla gara: gli allenamenti. Non so se avete notato, ma le crisi-cotte, durante una tappa sono state sempre più rare negli anni del doping scientifico e questo significa tanto se ben ci pensiamo, soprattutto perché sugli ultimi lustri, i crolli ancor più raramente si sono consumati dopo un colle, o durante lo svolgimento di una salita. Il più delle volte l’uscita di classifica o il rendimento nettamente scadente, si vivevano da subito, agli inizi di una tappa o quando questa non era ancora entrata nei punti di difficoltà e ciò testimoniava una caduta complessiva dei “valori del motore”. Gli stimolanti dunque, negli sport di forza resistente, hanno effetti che dobbiamo considerare in ogni caso circoscritti. e non illimitati. Diverso il discorso in uno sport di potenza pura, o limitato nella durata della performance.

Il probabile motivo della positività di Hondo.
Il tedesco può essere un "piccolo oggetto tondeggiante non troppo intelligente", ma non credo abbia preso il Carphedon per le gare in questione. Sicuramente lo ha usato per sopportare carichi di allenamento a motore sovradimensionato da altro. Il guaio degli stimolanti però, sta proprio nella loro diversità, a seconda dei metabolismi, di permanenza sui corpi e di conseguenza sulle urine. In altre parole chi li usa, tende a fermarsi lasciando un tempo di sicurezza nello smaltimento, ma questo a volte non avviene come si desiderava. A tale scopo, è bene ricordare quanto la caffeina in particolare, faccia fatica ad essere “espulsa” se si incontrano giornate di gran caldo, forte sudorazione e su corpi esili, poco disposti ad idratarsi come si dovrebbe. Ho avuto un’atleta che ha vissuto questo dramma per del semplice caffè, risultando uno stereotipo di quanto detto, come ha appurato il più grande laboratorio europeo (Stoccarda) che l’ha studiata per un paio di giorni, facendo tutte le prove. Una positività, dunque, che venne sciolta senza interrogativi, ma mantenne i problemi agonistici all’atleta, pur salvando la sua buona fede. Ma c’è dell’altro sugli stimolanti. L’efedrina, ad esempio, è presente in un mare di farmaci ad uso comune, assunti da tutti, bambini compresi. E l’efedrina è una “puttana” (come si dice nel gergo), che lascia tracce sulle urine, allargando i tempi normali, anche su individui il cui metabolismo di solito smaltisce altri stimolanti in fretta. In sostanza, un atleta che ha assunto anche per un semplice raffreddore un farmaco a base di efedrina, anche tre giorni prima della gara, è bene che si copra con certificato, ammesso questo venga accettato. Ci sono troppi casi, anche di atleti in buona fede, caduti in questa rete.

Come atteggiarsi nelle pene di fronte agli stimolanti.
Per la particolare efficacia degli stimolanti, assai minore rispetto al resto del doping, quello che si riscontra e quello che non si riscontra (GH su tutti per gli infanti che credono ancora alla pulizia nel nuoto…); per il rischio, molto limitato ma presente, di mettere alla gogna anche degli innocenti o gente che si vorrebbe realmente curare disturbi comuni ad ogni persona; per la presenza di innumerevoli certificati medici di procedure di cura per l’asma (ma quanti asmatici fanno sport….), stroncare la carriera per degli stimolanti, ripeto, è ridicolo. Certo, queste sostanze servono ad innalzare il peggio, il grave, lo snaturamento, ma qui siamo nel campo delle prove provate e di fronte all’impossibilità di vedere o di provare, il valore del sospetto è giuridicamente nullo. Facciamo tutti gli esempi che vogliamo sulla vita reale, ma da che mondo è mondo, perlomeno negli stati di diritto, un ruba-galline, non paga come un potenziale assassino. Tra l’altro si tratta di “incensurato”, cioè di persona, in questo caso, che non era mai caduto nella rete antidoping.
Che punizione anche pesante si doveva dare ad Hondo?
Bèh tutto il 2005 senza correre, il licenziamento, la perdita delle corse vinte erano più che sufficienti per del Carphedon. A questo, il sottoscritto avrebbe aggiunto l’obbligatorietà di uno screening totale sul suo fisico, in modo di accertare presenze o allargamenti dei confini naturali, con l’aggiunta dell’obbligo di sottoporsi a controlli incrociati sangue-urine, ad ogni piazzamento nei cinque alla ripresa dell’attività.
Una punizione dunque forte, ma in grado di salvare l’atleta di fronte ad un errore da considerarsi comunque veniale nei contenuti evidenti e di salvaguardare chi, nel futuro, potesse con buona fede e per cura reale, cadere in una positività all’efedrina, ad esempio.
Dare due anni ad Hondo, e due ad Hamilton, rappresenta un insulto all’intelligenza, oltre che un pessimo modo di presentar giustizia!

Considerazioni finali.

Dal caso Hondo, esce la voce grossa dei forti con i deboli e deboli coi forti, di chi sa che il doping pesante si cancella o si copre coi certificati e di chi, esagerando nella pena, pensa di ridare verginità ad un ambiente che non sarà marcio quanto il calcio, ma rimane su strade oscure. Ribadisco: un atleta fatto di efedrina o stenamina occasionale, non rischia la salute complessivamente come uno che è dedito con costanza all’assunzione di creatina, aminoacidi ramificati e carnitina. Si dirà: “ma come, se c’è gente di una certa generazione legata agli stimolanti, che muore d’infarto e tutti quei giocatori di calcio che hanno il Luo Gerigh che si sono imbottiti di micoren ecc..?” La risposta c’è, eccome. Basta guardare i morti e vedere le loro epoche agonistiche, guarda caso nello straordinario tutte legate all’epoca delle sperimentazioni ormonali, oppure, limitatamente ai calciatori, all’uso di cortex oltre ad antinfiammatori a iosa, già dirompenti fra la fine degli anni cinquanta e gli anni sessanta . Si confrontino le date e si scoprirà che i vecchi atleti, con simpamina e stenamina, sono vivi e la loro mortalità sta ampiamente nella norma. Potremo dire lo stesso fra gli odierni, già pieni di problemi, al fegato, al cuore e con l’osteoporosi sulla soglia dei 40 anni? Certo le anfetamine non fan bene, per carità, ma guardiamo all’altro che è molto peggio. A meno che non vogliamo far la fine di quei mostriciattoli della facoltà di medicina, specializzati nello sport e nel calcio in particolare, i quali, riuniti a Convegno in quel di Coverciano han concluso….. che la SLA (o Lou Gerigh) nasce per il fumo…..Ovviamente han dimenticato che la metà dei morti per questa malattia terribile non ha mai fumato e che nella popolazione civile, coinvolta per il 2000% in meno rispetto ai calciatori, i fumatori sono enormemente di più.....
Ma queste sono solo cazzatelle di un non conformista......

Morris

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/04/2005 alle 14:53
grazie grande Morris,per aver dato ancora una volta estrema precisione e chiarezza alla vicenda,anche se personalmente,seppur trovo pure io assurdo che si punisca giuridicamente con lo stesso metro chi nei fatti ha fatto un'emotrasfusione(anzi piu'd'una direi,controanalisi a parte)con chi invece ha assunto uno stimolante!
ma la conferma,come pensiero abbastanza comune leggo,che tale sostanza serve come tu stesso mi insegni per la carburazione e la messa a punto di nuove ciclindrate,quindi precedentemente modificate con cio'che,grazie a te,ormai tutti ben sappiamo,nn mi fa discostare troppo la considerazione morale,pessima in entrambi i casi,per un Hamilton di turno rispetto alla controversa vicenda del velocista tedesco,seplicemente perche'barare in gara o farlo pochi giorni prima in allenamento(o negli stage invernali..)nn credo sia molto diverso,anche se forse Tyler nn dominava le corse solo con le emotrasfusioni...

 

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Giuseppe Matranga

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Livello Mondiali




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  postato il 21/04/2005 alle 17:31
Gran Premio Artigiani Sediai Mobilieri di Grosso C.- Nazionale Elite
- I vari siti con le classifiche non hanno indicato i distacchi. Sapete quanto c'era dai 3 della Grassi al 10° classificato ? Quasi 7 minuti!
Mi viene in mente la scuola, quando capita che chi ha copiato il compito in classe vuole strafare e lo consegna con largo anticipo sul .... resto del gruppo. L'insegnante, quanto meno si dovrebbe insospettire !

Lo so, è la solita cosa qualunquista del chi vince è pieno, però questo risultato si fa notare.

Riporto quanto sentito, ripeto sentito con le mie orecchie e niente di più, Domenica mattina prima della corsa (non quella di Grosso).
Gruppo di persone, le parole esatte sono queste:
"... sembra che abbiano trovato qualcuno della Grassi ......"

poi cambiando soggetto ( grande Scoop ): "... e quello che ha vinto qui l'anno scorso,a Giugno dovrebbe riprendere, è stata ridotta di 6 mesi".

Inizio Settembre 2004, ritrovo della corsa, sempre con le mie orecchie (voi direte, ma che orecchie ha questo!):
persona 1 " .... ma come fa a correre Gavazzi, mi hanno detto che che l'hanno beccato"
persona 2 " ..... ma no, non è vero, come farebbe a correre ? "

Quel giorno ha fatto secondo (in volata c'ero), la domenica dopo ha vinto (in volata c'ero), poi ha vinto ancora.

Questo per dire che non sempre le voci sono infondate, infatti sappiamo come è andata a finire. Tutte le vittorie però per quanto ne so gli sono rimaste. E' stato più fortunato di Hondo, Millar e Hamilton !


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/04/2005 alle 19:49
Ciao Canguro, penso che ti stai rovolgendo anche a me, e ti rispondo con delle domande situazioniste.
1) Ho cercato di spiegare che è fuorviante rispondere a tutti i quesiti con la parola "doping", non ho però mai scritto che questa parola non sia in assoluto una risposta, anzi, spero che almeno tu abbia compreso questo concetto, non fosse altro che grazie alle considerazioni di Morris, ok?
2) Non voglio accusare Sanvido, Bindi e Kiryenka, dico solo che sono tutti passisti del 1980 o del 1981, e se fino ad ora non sono approdati al professionismo forse un motivo c’è, e i dubbi che sono venuti a te possono venire anche agli addetti ai lavori (oltre che ad un esterno come il sottoscritto), ok?
3) Quando scrivi «è la solita cosa qualunquista del chi vince è pieno, però questo risultato si fa notare », esprimi un’opinione che è accettabilissima quando proviene da un ragazzo, io invece ho attaccato le manipolazioni delle voci, delle dicerie e dei luoghi comuni. Mi consentirai che, se io fossi un direttore sportivo, e per pagare l’affitto decidessi di indurre i miei corridori alla pratica del doping, al fine di vincere le coppe del nonno, fregandomene di bruciare le loro possibilità di carriera, queste voci che circolano giocherebbero a mio favore, perchè per fare il lavaggio del cervello ad un ragazzo l’arma migliore è fargli credere che "lo fanno" tutti, e quelli che hanno successo lo ottengono perchè "lo fanno". Ok?
4) A proposito di Mattia Gavazzi scrivi «non sempre le voci sono infondate, infatti sappiamo come è andata a finire».
Mario, che studia giornalismo, potrebbe risponderti che non esistono voci attendibili o inattendibili, ma fonti attendibili e inattendibili. Se io incontrassi un ex-dopatone ad una gran fondo e mi raccontasse che i suoi compagni di merende erano imbottiti sino al collo potrei dargli un minimo di credito, se mi dicesse che Canguro era dopato quelle volte che ha vinto una gara su pista, permettimi che dubiterei fortemente della sua credibilità. Ok?

Prima di salutarti ti chiedo un’informazione:
Perchè a Grosso Canavese sono arrivati solo 19 corridori? Che è successo?

Ciao!

 
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Livello Mondiali




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  postato il 21/04/2005 alle 22:52
perchè il percorso è molto impegnativo e il ritmo è stato altissimo.
Il 19° e ultimo arrivato ha preso oltre 10 minuti. Il percorso fa 5 volte un giro breve con una salitella di 5/600 mt al 8/9 %. Poi 4 giri grandi con (per ogni giro) una salita di 4 Km (duretta) un'altro strappo di 600 mt, lo strappo del padre (il nome dice tutto) 1 km abbondante al 15% + lo strappo del giro piccolo.

 
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Livello Luison Bobet




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  postato il 22/04/2005 alle 00:45
Non pensare sia un fatto anomalo che arrivino solamente 20 corridori...
in certe corse ne arrivano anche 10 o poco piu.
Io personalmente mi sono trovato 1 volta in un gruppettino di 5, e abbiamo finito la corsa solo perche c'erano 9 corridori davanti e c'era il 10 posto..ma i distacchi erano da misurare con la meridiana!

 
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Livello Tour




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  postato il 22/04/2005 alle 07:20
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia


Mario, che studia giornalismo, potrebbe risponderti che non esistono voci attendibili o inattendibili, ma fonti attendibili e inattendibili. Se io incontrassi un ex-dopatone ad una gran fondo e mi raccontasse che i suoi compagni di merende erano imbottiti sino al collo potrei dargli un minimo di credito, se mi dicesse che Canguro era dopato quelle volte che ha vinto una gara su pista, permettimi che dubiterei fortemente della sua credibilità. Ok?



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ciao dormiglione. che fai? cosi ti sei sputtanato almeno una decina di tuoi posts.
sei proprio un masochista!
cmq. fai proprio ridere........."un minimo di credito"..

mah

 
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Amministratore




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  postato il 22/04/2005 alle 11:41
Ragazzi, questa polemica è diventata sterile, e vi preghiamo di lasciarla perdere.

Ormai è appurato che avete posizioni distanti, lo scontro non serve più.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/04/2005 alle 12:26
Ciao Admin, sono d'accordo, permettimi solo di dire che le mie osservazioni sono assolutamente coerenti, e un lettore che non sia distratto se ne accorgerebbe immediatamente.
Ciao.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 24/04/2005 alle 22:06
Sopra ho scritto....
Considerazioni finali.
Dal caso Hondo, esce la voce grossa dei forti con i deboli e deboli coi forti, di chi sa che il doping pesante si cancella o si copre coi certificati e di chi, esagerando nella pena, pensa di ridare verginità ad un ambiente che non sarà marcio quanto il calcio, ma rimane su strade oscure. Ribadisco: un atleta fatto di efedrina o stenamina occasionale, non rischia la salute complessivamente come uno che è dedito con costanza all’assunzione di creatina, aminoacidi ramificati e carnitina. Si dirà: “ma come, se c’è gente di una certa generazione legata agli stimolanti, che muore d’infarto e tutti quei giocatori di calcio che hanno il Luo Gerigh che si sono imbottiti di micoren ecc..?” La risposta c’è, eccome. Basta guardare i morti e vedere le loro epoche agonistiche, guarda caso nello straordinario tutte legate all’epoca delle sperimentazioni ormonali, oppure, limitatamente ai calciatori, all’uso di cortex oltre ad antinfiammatori a iosa, già dirompenti fra la fine degli anni cinquanta e gli anni sessanta . Si confrontino le date e si scoprirà che i vecchi atleti, con simpamina e stenamina, sono vivi e la loro mortalità sta ampiamente nella norma. Potremo dire lo stesso fra gli odierni, già pieni di problemi, al fegato, al cuore e con l’osteoporosi sulla soglia dei 40 anni? Certo le anfetamine non fan bene, per carità, ma guardiamo all’altro che è molto peggio. A meno che non vogliamo far la fine di quei mostriciattoli della facoltà di medicina, specializzati nello sport e nel calcio in particolare, i quali, riuniti a Convegno in quel di Coverciano han concluso….. che la SLA (o Lou Gerigh) nasce per il fumo…..Ovviamente han dimenticato che la metà dei morti per questa malattia terribile non ha mai fumato e che nella popolazione civile, coinvolta per il 2000% in meno rispetto ai calciatori, i fumatori sono enormemente di più.....
Ma queste sono solo cazzatelle di un non conformista......


Sono anni che sostengo che ci sono sostanze non considerate doping che, alla lunga, hanno poteri peggiori di alcune presenti negli elenchi del CIO, gli stimolanti in primis.
Sono anni che vengo additato come un eretico, perché sostengo che bastano creatina ed aminoacidi ramificati per riscontrare un doping superiore a quello dell’era delle stenamine e della simpamina. Ho sempre sostenuto che, nel tempo, gli integratori a base di creatina e aminoacidi ramificati, hanno un potere anabolizzante e creano effetti simili. Se poi aggiungiamo a tutto questo il peso dei farmaci a largo consumo nello sport come gli antinfiammatori, ne esce qualcosa di pesante che dovrebbe far pensare quelle figure che stabiliscono ciò che è male e ciò che è tollerabile.
Ho scritto ancora, mi pare anche qui, che Simpson non morì per le anfetamine, nel libro su Ercole Baldini grazie alle parole del campione romagnolo suo amico, il quadro di questa personale convinzione, risulta ancor più chiaro. Sopra, nel finale dell’ultimo intervento che ho ri-quotato mi lancio su delle considerazioni……
Bene, tutto ciò mi pare venga clamorosamente confermato dall’articolo che segue……
Non sono dunque un visionario, anzi….vorrei che gli stessi ragionamenti li facessero anche quelli che si sono cosparsi il capo con l’unto dell’ipocrisia….

Comunque eccolo qua…..



Dalla "repubblica on line".


Il morbo di Gehrig li colpisce fino a 12 volte di più. Lo studio
di due ricercatori italiani su 24 mila atleti tra il '60 e il '96
Calciatori malati di integratori
con un terribile sospetto

Nel mirino l'uso elevatissimo degli aminoacidi ramificati
di ALIGI PONTANI

ROMA - "Ne abbiamo bisogno", dicono i calciatori quando qualcuno, nel peggiore dei casi un magistrato, prova a chiedergli perché consumino dosi massicce di integratori alimentari. "Ne abbiamo bisogno per recuperare", dicono "facciamo sforzi intensi e dobbiamo aiutarci". Da oggi quegli stessi calciatori sanno che gli integratori, in particolare gli aminoacidi ramificati, potrebbero aiutare anche qualcos'altro: la sclerosi laterale amiotrofica, nel loro ambiente più sinistramente nota come morbo di Gehrig.

L'ipotesi di una relazione tra l'abnorme incidenza della Sla tra i calciatori e l'abuso di aminoacidi ramificati è ancora tutta da verificare sperimentalmente, ma da oggi è contenuta e illustrata in un nuovo studio epidemiologico, condotto con rigore e passione da due ricercatori italiani e appena pubblicato su una rivista scientifica internazionale, "European Journal of Epidemiology".

Stefano Belli e Nicola Vanacore, dell'Istituto Superiore di Sanità, hanno condotto il più vasto e approfondito studio di sempre sui calciatori professionisti italiani (serie A, B e C), mettendo assieme una "coorte" di 24 mila atleti attivi tra il 1960 e il 1996, raccogliendo per anni il maggior numero di informazioni possibili e analizzando le cause accertate di morte.

I risultati del lavoro hanno fotografato una realtà ormai nota ma comunque sconvolgente: i calciatori italiani muoiono di Sla circa dodici volte più frequentemente rispetto ai loro concittadini che non tirano calci a un pallone per mestiere, un dato percentuale che sale fino a 20 se si considerano gli ulteriori casi accertati dopo il '96, l'anno fissato dall'istantanea della ricerca. Inoltre, e non è un dato secondario, la Sla, una tremenda malattia degenerativa che colpisce il sistema nervoso, azzerando progressivamente i muscoli degli individui colpiti fino ad ucciderli, insorge tra i calciatori molto precocemente rispetto alla norma.

I risultati di Vanacore e Belli non sono, di per sé una sorpresa assoluta: confermano, anche se ampliando l'allarme in virtù della completezza dell'indagine epidemiologica, quanto già scoperto da altri ricercatori italiani, primo tra tutti Adriano Chiò, consulente di Guariniello nelle inchieste sull'abuso dei farmaci nello sport. Ma nessuno, prima di loro aveva fatto due cose: estendere la "coorte" a un numero di individui così vasto; ipotizzare su basi scientifiche il ruolo degli aminoacidi come motore della malattia.

I ricercatori dell'Istituto Superiore di Sanità hanno scremato il loro campione umano identificando la causa di morte certa di 350 dei 375 calciatori deceduti tra i 24 mila esaminati. E mentre i decessi provocati da malattie dell'apparato cardiorespiratorio o da infezioni rientravano nella norma (o erano addirittura inferiori), ben oltre la media nazionale sono risultate le morti causate da malattie del sistema nervoso (13 contro le 6 della norma) e soprattutto di malattia del motoneurone (8 contro le 0,69 della norma). Inoltre i calciatori, secondo lo studio, hanno un rischio doppio di ammalarsi di tumori al fegato, al pancreas e al colon.

Ma la parte più innovativa dello studio, più del quanto, riguarda il perché: secondo Belli e Vanacore, l'eccessiva assunzione di integratori contenenti aminoacidi ramificati, oltre a un uso cronico di antinfiammatori, giocherebbe un ruolo nella patogenesi della Sla. La chiave sarebbe tutta nel meccanismo di smaltimento degli aminoacidi ramificati e della creatina, ovvero negli enzimi che lo presiedono che presentano un'elevatissima attività nel cervello, seconda soltanto a quella regitrata nei muscoli. A sostegno dell'ipotesi scientifica, per la quale i ricercatori sperano sia avviato al più presto un progetto sperimentale su modelli animali, Belli e Vanacore citano anche una significativa evidenza clinica. Gli aminoacidi ramificati e il Gh sintetico sono stati usati negli anni scorsi in sperimentazioni cliniche su pazienti affetti da Sla, nel tentativo di rallentare l'evoluzione della malattia: ma in Italia un simile esperimento, su larga scala, dovette essere interrotto proprio per l'eccesso di mortalità tra i pazienti di Sla trattati con aminoacidi ramificati.

Certo, siamo ancora nel regno delle ipotesi. Di sicuro, e i due ricercatori italiani sono i primi a confermarlo, l'anomalo tasso di mortalità per morbo di Gehrig nei calciatori italiani è dovuta a una serie di fattori, che includono la predisposizione genetica, i microtraumi, l'abuso di farmaci antinfiammatori e chissà cos'altro ancora.

Ma in questo micidiale cocktail che ha già ucciso Signorini e tanti altri giovani ex calciatori, gli integratori alimentari potrebbero avere un ruolo importante. E fa gelare il sangue pensare che si parla di prodotti che chiunque può comprare al supermercato, in confenzioni enormi, assumendone dosi non controllate, solo per passaparola o per i consigli di qualche allenatore senza scrupoli. I due ricercatori italiani hanno fatto girare il loro lavoro in tutto il mondo, ricevendo attenzioni e un invito ad andare avanti. Ora aspettano che qualcuno dia loro una mano. E' il caso di sbrigarsi.



 
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