Zillo
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postato il 22/03/2005 alle 12:30 |
da tuttobiciweb:
22/03/2005 Valverde: Sanremo troppo pericolosa, non so se tornerò
Ha provato a vincerla (era nel gruppetto dei sei che hanno scalato il Poggio con una manciata d secondi di vantaggio sul gruppo) ma non si è innamorato. Alejando Valverde non ha nascosto la sua delusione sul traguardo della Sanremo: "Penso che non la correrò più, è troppo pericolosa, le salite sono troppo brevi per fare la differenza e in un arrivo allo sprint io non sono abbastanza veloce da sfidare Petacchi". Sfogo amaro del dopo corsa o addio per sempre alla Classicissima?
Voi cosa ne pensate?
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Deval
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postato il 22/03/2005 alle 12:42 |
Ma che cosa credeva? Che ci fosse l'ultimo Km in salita come piace a lui? Che la discesa del Poggio fosse un'autostrada?
Se la sua squadra, anzichè chiudere il gruppo fosse stata davanti a fare la corsa forse non sarebbe rimasto solo...
Valverde è potenzialmente un fuoriclasse assoluto, ma se comincia con lo "scartare" corse molto più importanti di lui rischia di diventare uno dei tanti. Personalmente credo che la Sanremo sia una corsa adatta a Valverde molto più di altre classiche e che lo spagnolo debba tornare per cercare di vincere e non piagnucolare dopo una partecipazione  . Spero quindi si sia trattato solo di uno sfogo.
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Pirata x sempre
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postato il 22/03/2005 alle 12:42 |
beh forse ha capito che la sanremo di oggi cosi com'e'struttura e'affare tra velocisti,ma nn credo proprio che,valutato il cambio di percorso del prossimo anno,nn sia nuovamente tentato a vincere una corsa che diverra'dal prossimo futuro adattissima alle sue caratteristiche,e poi credo che per un campione cosi completo sia molto piu'interessante provare a vincere una sanremo dove la lotta per il trionfo finale sia aperta proprio a tutti o quasi,che magari classiche sulle ardenne dove i possibili potenziali avversari siano al massimo una ventina di campioni dalle caratteristiche consone!
insomma penso proprio che dopo aver portato a casa qualche trionfo nella classiche a lui piu'adatte(in aprile e ottobre)lo rivedremo in italia per quest'affascinante sfida chiamata classicissima...
...chiedere a bettini se la sanremo nn l'abbia ripagato forse di piu'della tante altre classiche vinte,se la gratificazione di esser tra i pochissimi ad aver evitato la solita volata finale in via roma nn lo renda ancor piu'felice di una liegi dove si sa che i soli scattisti-scalatori possono competere per la vittoria finale,per nn parlare di zurigo o s.sebastian! [Modificato il 22/03/2005 alle 12:55 by Pirata x sempre]
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Giuseppe Matranga
www.cicloweb.it
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Morris
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postato il 23/03/2005 alle 22:42 |
Mah, un tratto non felice della sua personalità che, mi auguro, sia solo uno sfogo dettato dalla rabbia del risultato mancato. Le corse sono quelle che sono e lui ha scelto di fare questo mestiere. In quanto alla pericolosità, mi chiedo cosa dirà quando affronterà le prime dieci tappe del Tour!
Alejandro, quando si sarà calmato, dovrebbe leggersi le dichiarazioni di Bernard Hinault a proposito della Roubaix e, di lì, partire per emularlo. Non sono i lamenti tanto tipici nei calciatori, un pane ugualmente valido per quei ciclisti che hanno il potenziale per entrare nella storia. Quindi, Valverde, si rimbocchi le maniche e pensi alla Sanremo del 2006! [Modificato il 23/03/2005 alle 22:55 by Morris]
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Cascata del Toce
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postato il 24/03/2005 alle 12:45 |
Di solito non faccio polemica ma era meglio se Valverde se ne stava zitto...  ____________________
www.vcoazzurratv.it
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LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!
"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"
"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...
"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")
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aranciata_bottecchia
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postato il 24/03/2005 alle 14:48 |
Sono d’accordo con Morris.
Da una parte ricorda la favoletta della volpe e l’uva, da un’altra parte ricorda l’atteggiamento di Simoni verso il Tour.
Può anche essere una dichiarazione figlia dell’allergia tutta iberica verso le classiche.
Qualche batosta potrebbe fare bene a Valverde, corridore versatile come pochi e adattissimo a tutte ma proprio tutte le classiche.
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forzainter
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postato il 24/03/2005 alle 19:41 |
Dopo le sue continue vittorie l'anno scorso , avevo valutato Valverde come uno straordinario corridore , forte un po dappertutto , la mia valutazione è molto cambiata
Quali vittorie di Prestigio ? Nessuna (Forse qualche tappa alla vuelta)
Le sue vittore ? Tutti in piccole gare in Spagna
La vittoria di Corioni alla Catalana conferma il livello di queste gare
Quante vittorie di sprint di gruppo ha vinto corioni nei suoi anni dilettantistici ? Nessuna
Quante volte ha battuto allo sprint Napolitano o Grillo mai
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Seb
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postato il 24/03/2005 alle 20:39 |
Queste dichiarazioni di Valverde mi fanno venire in mente le parole di Trenti su BS di marzo quando "invitava" Pozzato ad andare a vedere gli ultimi km della Sanremo, perchè se non li sai a memoria non puoi vincerla. Appena finita la tirreno-adriatico Petacchi si è allenato 2 giorni proprio sulle strade della Sanremo per non lasciare nulla al caso. Anche Boonen, Bettini e altri sono andati a fare una ricognizione di Poggio e Cipressa. Possibile che Valverde sia stato l'unico a non visionare il tracciato? Inoltre vedendo l'organico della Iles Baleares si nota come non ci sia nessun gregario dalla grande esperienza in corse di questo tipo... probabilmente una ragazzo giovane come Valverde (25 anni ad aprile) avrebbe bisogno di una sorta di guida spirituale che gli "insegni" a vincere le grandi classiche.
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Roberto
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postato il 24/03/2005 alle 20:40 |
Non sarei tanto duro con Valverde.
Nelle sue corse al di fuori della Spagna,è terminato 2° ad Hamilton e ha aiutato Freire a vincere il suo terzo mondiale a Verona.
Quest'anno ha gia vinto la tappa del Col'D Eze alla Parigi-Nizza.
Per quanto riguarda il discorso della Sanremo sono d'accordo con Morris,spero di rivederlo alla Sanremo del 2006 che con la Pompeiana potrebbe essere piu' adatta alle sue caratteristiche
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aranciata_bottecchia
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postato il 24/03/2005 alle 21:31 |
Ciao Roberto, senza dubbio a Valverde vanno attribuite grandi potenzialità, e non è un gran problema che abbia vinto poco o niente fuori di Spagna, anche Cunego non ha vinto molto fuori dall'Italia.
Ma è impietosamente vero quello che scrive Forzainter: le vittorie di prestigio, quelle che rimangono nella storia, stanno a zero.
Nessuno pretendeva che vincesse la SanRemo, ma che facesse qualcosa di più quello sì.
Deve svegliarsi.
Ciao!
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Felice
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postato il 25/03/2005 alle 09:48 |
Concordo con Roberto. Valverde é giovane e alle sue prime esperienze fuori dalla Spagna. Diamogli tempo e, nel frattempo, lasciamogli dire quello che vuole. In questo inizio di stagione non sta mica andando poi così male: alcune vittorie, fra cui una tappa alla Parigi-Nizza, e, alla Sanremo, ricordo male o é passato con i primi sul Poggio?
Non dimentichiamo poi che se dovesse vincere una delle classiche del nord, cominceremmo immediatamente a tesserne le lodi: vincitore di una grande classica, di numerose brevi corse a tappe, ottimo piazzato alla Vuelta...
E poi, lasciatemi fare un po' di ironia: mica é già arrivato ai fatidici 27 anni! E se, arrivato a quell'età comincia a vincere 5 Tour de France di fila come Indurain, come la mettiamo? Prudenza quindi: non credo che siano stati in molti quelli che hanno scommesso un nichelino sul futuro da grandissimo campione dell'Indurain 25enne.
Ciao!
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mario82
Non registrato
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postato il 27/03/2005 alle 05:51 |
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
Qualche batosta potrebbe fare bene a Valverde, corridore versatile come pochi e adattissimo a tutte ma proprio tutte le classiche.
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Quoto in pieno questa affermazione di aranciata.
Valverde è stato anche sfortunato perchè la Illes Balears si è trovata senza uomini ad un certo punto di corsa, anche perchè la squadra di Echavarri è maggiormente improntata sul gregariato nelle Corse a tappe (brevi o lunghe che siano), ed anche perchè i più forti passisti (Gutierrez Palacios e Karpets, tanto per fare due nomi) non erano presenti al via di Milano.
Quindi, almeno per quest'anno, anche in assenza di vittorie, Alejandro dovrà dimostrare di poter vincere qualche classica (potenzialmente tutte, ma ne basterebbero un paio) in modo tale da convincere il patron dell'ex Banesto a spendere un po' di quattrini per qualche gregario in grado di aiutarlo nei momenti clou di gare importantissime come Sanremo, Liegi e Lombardia. Oppure di dosare meglio gli uomini a disposizione per garantire a Valverde miglior accompagnamento verso le ipotetiche future affermazioni.
Quanto alle dichiarazioni post-via Roma credo siano riconducibili ad uno scotto misto tra la delusione dell'invano attacco e magari una scriteriata compagnia di squadra.
Ma, con la classe che ha, non scopro l'acqua calda se dico che già da quest'anno potrà piazzare una zampata d'autore...
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Emiliano
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postato il 27/03/2005 alle 17:44 |
Su Valverde sono d'accordissimo con Davide: ha grandi potenzialità e non conta che abbia vinto niente fuori dalla Spagna, però le sue grandi vittorie sono a 0. Sia lui che Popovych in questo senso sono due passi dietro a Cunego che ha vinto Giro e Lombardia.
Sulle sue parole riguardo la Sanremo, non darei troppo peso. Ballerini dopo essere stato fregato da Duclos Lassalle era una fontana e avrebbe volentieri asfaltato tutti i settori di pavè, tanto era grande l'ira verso se stesso e verso la corsa che aveva perso.
A volte le dichiarazioni pesanti nascondo sentimenti opposti: val il detto che chi disprezza ama! ____________________
"Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi", Mario Ferretti, Radiocronista Rai
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