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Giornalisti bravi
nino58 - 02/05/2010 alle 18:59

Raccogliendo un suggerimento di Subsonico a Donchisciotte apro questo 3d riportando di seguito l'intervento di Maria Rita "Donchisciotte" : "Ma perché non c’è un thread sui giornalisti bravi e bisogna scrivere qua anche quando si parla di persone che sanno fare il proprio lavoro? Comunque, recentemente è morto un giornalista commentatore di repubblica, Edmondo Berselli, il giornale ha distribuito ( e distribuisce) in edicola un suo libro di qualche anno fa: "Il più mancino dei tiri", dove, con il pretesto di descrivere un’azione di Corso che inizia nel primo capitolo e terminerà nell’ultimo, si fa uno spettacolo pirotecnico di intelligenza, ironia sottile, raffinato errare da un argomento all’altro “ perché la memoria è tutto e si ha diritto di vagolare di palo in frasca anche senza essere Musil o Sterne”. Un libro dove sono contemporanei Gimondi e Prodi ( lo erano) ma anche la battaglia di Stalingrado ( la resa dei conti fra hegeliani di destra e hegeliani di sinistra) e Woody Allen e Binda e Biancaneve e Braudel ( lo storico che scriveva a memoria la storia delle civiltà mediterranee sotto Filippo II, chiuso in una baracca di prigionieri durante la seconda guerra mondiale perché era un anarchico della memoria). Geniale, forse un po’ troppo a raffica, ogni tanto bisogna sospendere perché vai in apnea ma è veramente un libro da leggere e un giornalista che si rimpiange. "


lemond - 18/06/2010 alle 13:04

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Raccogliendo un suggerimento di Subsonico a Donchisciotte apro questo 3d riportando di seguito l'intervento di Maria Rita "Donchisciotte" : "Ma perché non c’è un thread sui giornalisti bravi e bisogna scrivere qua anche quando si parla di persone che sanno fare il proprio lavoro? Comunque, recentemente è morto un giornalista commentatore di repubblica, Edmondo Berselli, il giornale ha distribuito ( e distribuisce) in edicola un suo libro di qualche anno fa: "Il più mancino dei tiri", dove, con il pretesto di descrivere un’azione di Corso che inizia nel primo capitolo e terminerà nell’ultimo, si fa uno spettacolo pirotecnico di intelligenza, ironia sottile, raffinato errare da un argomento all’altro “ perché la memoria è tutto e si ha diritto di vagolare di palo in frasca anche senza essere Musil o Sterne”. Un libro dove sono contemporanei Gimondi e Prodi ( lo erano) ma anche la battaglia di Stalingrado ( la resa dei conti fra hegeliani di destra e hegeliani di sinistra) e Woody Allen e Binda e Biancaneve e Braudel ( lo storico che scriveva a memoria la storia delle civiltà mediterranee sotto Filippo II, chiuso in una baracca di prigionieri durante la seconda guerra mondiale perché era un anarchico della memoria). Geniale, forse un po’ troppo a raffica, ogni tanto bisogna sospendere perché vai in apnea ma è veramente un libro da leggere e un giornalista che si rimpiange. " [/quote] Per questa volta ho disobbedito al mio amico Giorgio che quando qualcuno gli diceva che quel ... era veramente da non perdere, lui se lo perdeva e al contempo ... godeva :Od::D:Od: E son contento, perché se "lo stile è l'uomo" E. Berselli dimostra in questo piccolo libro di averne tanto di stile (in senso lato). Non si parla di niente (sembra) e quindi di tutto e, quel che è meglio, condito dall'ironia sempre sottesa. In sintesi: si gode a non perderlo. :clap: Grazie a Donchi, per avermelo suggerito. :cincin: P.S. per Nino C'era comunque già una discussione sulla letteratura già aperta. ;) P.S. per Desmoblu Forse non raggiunge i livelli de "L'elogio della bicicletta", ma è solo questione di gusti. ;)