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Autore: Oggetto: Fatti di politica 2010

Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/08/2010 alle 23:35
"non veniamo perchè ci fischiate sempre" I. La Russa

Chissà perchè, povero imbecille che non sei altro.

 Codice:

http://www.youtube.com/watch?v=_YEiyy5IUGs

 

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Gaudium magnum. E'tornato! (cit. Frank VDB)

Anti-Zerbinegnan club - Iscritto n°1

Anti Armstrong n°2

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/08/2010 alle 23:48
sulla strage di Bologna,la verita' giudiziaria non mi ha mai convinto.non che Fioravanti e Mambro non siano persone degne di essere sospettate del reato di stage.ma la testimonianza di Sparti secondo me non e' che sia il massimo dell'attendibilita'.poi la storia di quel testimone che avrebbe visto pochi momenti prima della strage la Mambro nei pressi della stazione vestita da tirolose accanto a Fioravanti,anch' esso vestito da austriaco,mi fa un po' sorridere.uno mette una bomba e fa di tutto per farsi notare..mah.
la solita italica strage in onore alla tristemente strategia della tensione.messaggi cifrati tra apparati politicizzati dello stato..secondo me teorie plausibili.ma una delle poche stragi con una paternita' accertata giudiziaramente,e' un verita' che non sembra tanto ....vera...
onore e solidarieta' ai parenti delle vittime..in ogni caso..

 

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non li senti?...questo e' il mio mondo..devo andare.

M.Rourke.THE WRESTLER.

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 02/08/2010 alle 13:40
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

"non veniamo perchè ci fischiate sempre" I. La Russa

Chissà perchè, povero imbecille che non sei altro.

 Codice:

 Codice:

http://www.youtube.com/watch?v=_YEiyy5IUGs


Perche' dici che La Russa e' imbecille ?

 

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Il mio Avatar era superiore al mio livello !

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/08/2010 alle 19:25
perchè uno che crede che gli altri siano imbecilli è un imbecille

 

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Livello Marco Pantani
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  postato il 11/08/2010 alle 19:39
" Cadere dal pero". Espressione tanto usata nel ciclismo fino a diventare insopportabile. Però non me ne viene un'altra leggendo di questi giorni politicamente incandescenti ( non rallegrati nemmeno dalla speranza che finalmente se ne vada dalle scatole, perché per me li frega tutti un'altra volta).
I finiani scoprono che forse è difficile passare da cantante in navi da crociera a proprietario di un impero solo lavorando alacremente e facendo sacrifici durissimi per risparmiare.
Scoprono che qualcosa puzza nell'acquisto della Villa di Arcore. Scoprono che Berlusconi è quello che si è fatto leggi ad personam per uscire indenne dai processi, si è fatta la legge ad aziendam per non pagare le tasse di Mondadori, ha un impero mediatico in grado di stritolare chiunque e forse l'uso che fa dei servizi segreti non è proprio ortodosso.
Scoprono che ha un impero mediatico che gli permetterà di equiparare la storia della casa di Montecarlo ( che se è stato imbroglio lo è stato solo ai danni di un partito) a quella di Scajola che, se è stato imbroglio, è un danno per i cittadini italiani.
Scoprono che può gettare fango anche pubblicando le foto di " Elisabetto" e la sua Ferrari su un giornale popolare.
Non lo avevano capito quando inventò di sana piana l'affare Telekom Serbia o quando filmati e intercettazioni ancora non pubblici ( Marrazzo e Fassino) capitavano fra le sue mani e venivano usati. O con il caso Boffo.
I dirigenti Rai sparano adesso su "Elisabetto", adesso che il capo ha detto che si deve fare, prima zitti tutti, adesso tutti moralisti, proprio loro che assegnano le parti nel circo barnum della Rai a seconda delle telefonate del potente che raccomanda l'attricetta.
No, proprio non avevano capito. Tanto che tutte le leggi più infami dal 1994 ad oggi ( con brevi, faticati e travagliati intervalli in cui stava all'opposizione e usava il suo impero per martellarci di rifiuti napoletani e problema sicurezza, consegnando il potere alla Lega) le hanno votate allineati e coperti come un sol uomo.
E persino Gaucci ( con gli avvocati vicini al Caimano) scopre adesso che la giovanissima fidanzata stava con lui per soldi!!!! Non perché attratta irresistibilmente dal suo fascino fisico, intellettuale, culturale, umano ecc. E' incredibile no?
Mi rimane il dubbio: ma io e quelli che, come me, l'avevano capito da subito, sono dei geni?
E non è incredibile che , tra tanti disperati senza lavoro, proprio Gaucci e fidanzata dovevano beccare la vincita miliardaria all'enalotto?
Che paese di m...!!!!!

 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 13/08/2010 alle 11:16
ma è giusto che le persone che lavorano nella casa di cura dove risiede mia madre, che hanno a che fare con almeno una 20 di anziani quasi tutti con problemi neurologici, chi ha allucinazioni chi ha vuoti di memoria chi vive in una realtà tutta sua, assicurargli igiene, dargli da mangiare e tutto quanto facendoti stressare e non poco debbano guadagnare mille-milleduecento euro sopratutto chi è sposato con figli e quant'altro assegni di mantenimento ecc. mentre chi fa il radiologoco guadagna all'anno 50 mila euro??? senza scomodare i calciatori che per dare due tiri a un pallone guadagnano fior fior di milioni all'anno.
E' giusto che gente di 30 anni e passa, con mogli e figli che invece di fumarsi le sigarette si fumano le canne in maniera tranquilla appunto come fossero sigarette o peggio ancora si pippano cocaina, devono venirmi a fare la morale a me sulla questione del voto, ovvero che rovino l'Italia (quelli come me) non andando a votare oppure che sono poco umano perchè ricovero mia madre in una struttura????
Potrebbe sembrar demagogia alla Beppe Grillo (ome dice lemond) però è quello che mi viene spontaneo di pensare, la natura umana specialmente degli italiani sta cambiando in un modo pazzesco sta andando verso un livello veramente indecente, non so se sono fatti male loro o sono fatto male io, o mi faccio troppi pensieri. Aiutatemi voi che siete più saggi di me

 

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"Qui devi spingere con le tue gambe vecio" Davide Cassani a Gilberto Simoni alla ricognizione di Plan De Corones

"Signori non c'è ne sono più" Gilberto Simoni ad Aprica 2006

Il mio nome è Roberto che fa rima (guarda un pò che caso) con Gilberto

30 maggio 2007 ultima vittoria al giro sullo Zoncolan. 30 Maggio 2010 la fine di un lungo sogno duranto 15 anni fatto di tante gioie e tante delusioni, grazie di tutto Gibo!



 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 13/08/2010 alle 12:05
Originariamente inviato da GiboSimoni

la natura umana specialmente degli italiani sta cambiando in un modo pazzesco sta andando verso un livello veramente indecente, non so se sono fatti male loro o sono fatto male io, o mi faccio troppi pensieri. Aiutatemi voi che siete più saggi di me


Secondo me non è mai cambiata, e il motto latino "lupus non est lupum" (ovvero il lupo non mangia il lupo) era solo una presa in giro per gli ingenui, così come il cristianesimo che viene spacciato per "amore, amore e amore" in realtà prevede tutta una serie di discrimanazioni a vantaggio del più forte e contro ad es. le donne, gli omosessuali e in generale tutti quelli che loro chiamano peccatori; ad es. andrà all'inferno chi darà un bacio volottuoso senza essere sposato, etc.
Proprio in questi giorni sto leggendo un libro che fa riferimento anche all'Ukraina degli anni trenta, dove si ebbero numerosi episodi di cannibalismo per fame, ma stai tranquillo che chi aveva generato tutto quello, era ben al riparo da ogni preoccupazione economica. Quindi, altrimenti rischio di farla troppo lunga, nulla di nuovo sotto il sole e in quasi nessuna società è stato premiato il merito, ammesso (e non concesso) che poi si possa determinarlo facilmente.

 

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Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
...
e i barbieri il lunedì

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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  postato il 16/08/2010 alle 10:40
Piccola riflessione agostana: può esistere un'Italia senza Berlusconi? Oppure (in parte è lo stesso): in Italia può vincere l'opposizione, quella attuale o una ipotetica guidata da Vendola?

Partiamo dal fondo: Vendola.
Non è educato porre troppe domande, ma eccone una in arrivo. Vendola può essere presidente del consiglio e prima ancora capo dell'opposizione?
La seconda ipotesi è fattibile, ma non con questa opposizione. Non facilmente, almeno. Vendola, pur con qualche ombra, ha dimostrato di essere un buon governante e un buonissimo comunicatore. Uno direbbe: l'ideale per "battere il Caimano" (leitmotiv sempre più ricorrente).
Intanto deve sbaragliare la concorrenza interna, e gli ostacoli buttati sul suo cammino da possibili compagni di partito. D'Alema ad esempio si sta opponendo a Vendola molto più di quanto non abbia fatto con Berlusconi (forse non in valore assoluto, sicuramente in proporzione). Ma soprattutto il pd- in forma di gelatina molle, amorfa e incolore- ha interesse a candidare un potenziale presidente?
In fondo è un partito celebre per le cappelle, ma non si può parlare solo di inetti passivi. È impossibile, ad esempio, che con tanti politici, esponenti, correnti non abbiano elaborato una minima strategia per far cadere davvero Berlusconi. Ora parlano di governi tecnici per cancellare porcellum e conflitto d'interessi. Sul conflitto non hanno fatto nulla quando potevano, ora si aspettano che 2/3 di parlamento votino contro l'uomo più potente d'Italia (e che da' il pane a una metà del parlamento stesso)? Sul porcellum, invece, vedo più una dichiarazione d'intenti elettorale che una volontà netta e vera e verificabile. In sostanza. dicono dicono, ma alla fine il porcellum fa comodo anche a loro: è evidente che temono il confronto con il popoloo (o la popolazione, fate voi) ed è altrettanto evidente che- se il voto fosse davvero rappresentativo- i tre quarti del pd non verrebbero eletti.
Non vedo solo un'incapacità imbelle e passiva nel pd, vedo scelte di comodo attive nella loro passività. Probabilmente sono felici di aver fatto andare sotto il governo 3 o 4 volte negli ultimi 2 anni: son soddisfazioni. O anche di essersi fatti sorpassare in poco tempo da un fascista nell'opposizione a Berlusconi: Fini in pochi mesi ha fatto quello che al Pd non è riuscito in anni, quindi per gli antiberlusconiani conviene quasi tifare (più o meno segretamente) per un fascista stile anni'50-80 per buttare giù un facsista stile anni'70-00 (leggi: duemila). Anche queste sono soddisfazioni.
Quindi: quali chances ha Vendola di ritrovarsi leader del piddì? Meno di Letta, direi. Ed è significativo, perché i sondaggi danno il gradimento di Vendola a livelli entusiasmanti. Però: cosa accadrebbe in caso di primarie? E soprattutto: ci saranno delle primarie?
Permettetemi di essere dubbioso in entrambi i casi.

 
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  postato il 16/08/2010 alle 11:30
Vendola Premier?
Usciamo un attimo dall'Italia, e chiediamoci: un Vendola, giovane omosessuale e di sinistra- può essere primo ministro da qualche parte nel mondo? Certamente.
Di primi ministri o presidenti 'giovani' (e non solatanto paragonati ai nostri standard) è pieno il mondo. Obama (classe 1961), ma anche la 'seconda linea' europea, Zapatero (1960, 50 anni quest'anno) e addirittura Sarkozy (1955) e Merkel (1956). Per non parlare di Cameron, classe 1966 e anni 44, o della Leuthard, o anche Medvedev, che certo è una pedina di Putin (anni 58) ma intanto ha 45 anni..
Governanti di sinistra o addirittura comunisti? Anche qui, nel resto del mondo non è un problema (la Svizzera è più a sinsitra dell'Italia, tanto per dire).
Governanti omosessuali? Sdoganati anche loro, si pensi alla Sigurðardóttir in Islanda (che è pure verde e di sinistra, come nel preludio delle barzellette razziste, ed è addirittura presidente).
È possibile allora un primo ministro giovane, gay e di sinistra? Si.
Questo nel mondo, ma non possiamo dimenticare di essere in Italia. E soprattutto nell'Italia berlusconiana.

Il nostro è un paese dove metà dell'elettorato considera l'essere 'di sinistra' come un'onta, una specie di delitto. Nel migliore dei casi è tuttalpiù un sintomo di demenza, stupidità, superficialità, coglionaggine. E' un concetto introdotto già dalla p2, inculcato segretamente nella popolazione italiana. Con Berlusconi il tutto è diventato esplicito, esibito.
Senza contare poi l'"ottimo" lavoro del piddì: i giovani democratici non vogliono più le 'feste dell'unità' ma le 'feste democratiche', e sono ben fieri nel sottolineare di non arrivare dalla sinistra ma di nascere piddini. Che cμlo!
Questo vuol dire che il 70% dell'elettorato (ma anche 75 o 80, considerando centristi e api e futurini) vuole mantenere le distanze dal concetto di sinistra.
In quanto all'essere 'giovani', s'è visto che c'entra molto poco. (cont.)

 

[Modificato il 16/08/2010 alle 11:41 by desmoblu]


 
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  postato il 16/08/2010 alle 11:31
Ultimo punto: l'omosessualità.
Questo è il paese (p minuscola) di Berlusconi e delle sue barzellette contro i "culattoni", i "gay", i "froci". Tutta la 'cultura' berlusconiana- a partire dai cinepanettoni, dai drive in e dai jerry calà- contiene una forte componente omofobica. I casi Sircana, Marrazzo e Boffo, poi, non fanno che confermare la cosa. All'indomani del (non) scandalo escort a Palazzo Grazioli, moltissimi erano contenti perché a destra si andava sanamente a puttαne (e addirittura con 30 bellissime giovanissime ragazze molto chic), a sinistra erano o tristi, sfigati e quindi invidiosi o gay ('quando c'è la salute', recitava una vignetta di Andrea Pazienza).
L'Italia è anche il paese (minuscolo) del vaticano (minuscolo), e delle ingerenze, e della mentalità più arretrata in Europa (e farsi battere dagli ultracattolici Portogallo e Spagna non è il massimo). Anche se spesso vaticano e cei- al momento buono (e comodo)- criticano il governo, c'è questa connessione sui temi cosiddetti 'etici' spaventosa: divorziati, puttanieri, ladri e mafiosi cercano di lisciarsi cattolici e gerarchie, per cui certi temi sono semplicemente tabù. E così la ricerca sulle staminali è vietata, la RU46 viene osteggiata e ostacolata (tranne che in puglia), la 'pillola dei 5 giorni dopo' è approvata da tutti i Paesi europei (TUTTI!) tranne che l'Italia, le coppie di fatto non hanno diritti, le coppie gay è già tanto se non vengono arse chissà dove.
E questo ormai è nella mente delle persone, della popolazione: i referendum falliscono, i gay vengono picchiati per strada o non trovano casa in affitto, la RU46 (di fatto rallentata nel piemonte ahime cotano- o cotesco?- e attiva solo in Puglia) se la deve vedere con detrattori e obiettori: in molti ospedali c'è solo un medico incaricato e disponibile, se manca o è in vacanza niente RU46 e quindi (se va bene) una lista d'attesa che può portare alla non fattibilità di un aborto comunque doloroso e invasivo.

In questo paese Vendola può diventare premier? No.
A meno di una condizione, che vedremo della prossima puntata.

 
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  postato il 16/08/2010 alle 12:48
Di che colore è l'Italia?
La condizione per un Vendola premier è legata alla misura di quanto è stufa la gente di Berlusconi. Semplice.
E questo è il problema, perché in realtà l'Italia berlusconiana NON può essere stufa di Berlusconi. È vero, ci sono stati innumerevoli scandali: escort, minorenni, cricche, mafia, appalti, cosche, società off-shore, sentenze comprate, tentativi golpisti e quant'altro. Ma nella sostanza è cambiato qualcosa? A livello giudiziario e politico il sistema berlusconiano è riuscito ad occupare i centri decisionali, per cui il capo è intoccabile. Se viene riscontrato un illecito di mr B. o dei suoi berluscones e si apre un'inchiesta, il ministro della giustizia manda ispettori contro i magistrati che dovrebbe rappresentare e tutelare. Se c'è un reato da parte di mr.B, i suoi avvocati scrivono e approvano leggi apposite. Addirittura se il reato è di amici (evidentemente potenti) del capo. Se poi gli uomini di Berlusconi si infiltrano nella Corte costituzionale, è impossibile qualsiasi controllo sull'attività eversiva di questa gente (ad esempio: B. dichiara di non sapere nulla di quei 'quattro sfigati che agivano da soli', ma intanto a caldo- subito dopo la votazione incriminata- aveva dichiarato che la legge era stata bocciata per un solo voto di scarto... come faceva a saperlo? Nei giorni precedenti i suoi 'quattro sfigati' avevano cercato di pilotare la sentenza, con lo scarto di un voto soltanto..).
Ma oltre all'impatto politico e istituzionale, c'è quello sulla popolazione. Mediatico? Emozionale? Culturale? Fate voi.
L'Italia (e qui continuo ad essere in disaccordo con Admin e molti altri) è berlusconiana. Lo diceva Guzzanti (Corrado) dieci anni fa (il suo Rutelli era irresistibile), è tanto più vero adesso. Il berlusconismo ha preso definitivamente piede e semplicemente non può cessare. È un fatto ormai culturale (o dis-culturale, ma non è questo il punto). Se un elettore su due (e tralascio i sondaggi inventati e sbandierati, della serie 63%, 63,4% o 70%) vota sempre e comunque Berlusconi, anche dopo le escort, le sentenze, i mafiosi, i conti off-shore, allora semplicemente non c'è speranza. Dice bene chi parla degli scandali, ma sbaglia quando ritiene che indeboliscano B. (cont.)

 
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  postato il 16/08/2010 alle 12:49
Non è la realtà ad influenzare Berlusconi, è il contrario. E allora la percezione della gravità dei fatti cambia, e gli scandali berlusconiani o sono montature oppure ininfluenti (piuttosto si fa il processo a chi denuncia i fatti). Se dopo fatti gravissimi (come quelli che sono emersi) un politico non cade e anzi ci si dimentica dei fatti stessi, vuol dire che chi vince è lui. Semplice.
Se poi ci sono i media a supportarlo (è il fascismo di questo ventennio) non se ne può uscire. In questi giorni Libero e il Giornale picchiano il nuovo avversario, ma sono affiancati da Chi, Novella 2000, Dipiù e compagnia cantante. Non a caso i 'giornaletti' rientravano già nei piani p2, in posizione strategica. Studioaperto e tg5 sono affiancati dal tg1, mentre il tg2 di ferragosto dedica uno speciale/spottone elettorale al ministro Galan: si dovrebbe parlare di pesca, si finisce per applaudire il 'buon ministro' che ha deregolarizzato la pesca (meno burocrazia, evviva la pesca a strascico, meno controlli, evviva. questo era il messaggio).
L'un tempo antifascista Einaudi, comprata da Mondadori, sanziona e rimprovera i propri scrittori che protestano contro tagli e bavagli. Il Corriere, pur non essendo di Berlusconi, relega le notizie di Provenzano/Ciancimino/Berlusconi a pagina 20, ed ospita fini e coraggiosi oppositori come Romano, PG Battista, Ostellino. E così via.(cont.)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/08/2010 alle 12:51
Guarda che anche la Puglia fa parte del paese cattolico, eh. Non è mica regione atea e a statuto speciale, anzi.

Tra l'altro, una buona fetta del clero locale (quella figlia dell'epoca di don Tonino Bello) ha ripetutamente e pubblicamente appoggiato Nicky Vendola. Questo anche perchè, prima che omosessuale, Nicky Vendola è CATTOLICO (non mi stancherò mai di ripeterlo a chi fa certe obiezioni)

L'unico motivo per cui Vendola non vincerebbe mai le elezioni sono gli errori del passato (lo scisma di rifondazione) e il continuo ostracismo del PD. Gli alleati, insomma. Può funzionare in Puglia dove è direttamente conosciuto, (per il momento) non può funzionare altrove. Io ormai mi rendo conto che non ce lo possiamo tenere in Puglia, perciò aspettiamo le prossime elezioni di qualsiasi tipo, per vedere se l'impennata di Sinistra e Libertà susciterà qualche effetto.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 16/08/2010 alle 12:52
La macchina berlusconiana è ormai pienamente funzionante, e gode di un moto pressoché perpetuo.
Anche i cantori del "ha fatto bene per le sue imprese, farà bene anche per l'Impresa italia" (o quelli meno abbienti, quelli del 's'è arrichito, magari mi fa arricchire pure a me' e del 'è uno di noi') non avranno problemi a rivotarlo. Nonostante si sia visto che- a distanza di quasi 20 anni- l'Italia è semplicemente peggiorata.
Poi c'è il concetto del 'governo del fare' ("non c'è nessun problema che Berlusconi, concentrandosi bene, non possa ignorare", diceva Luttazzi): anche se si è visto che Berlusconi e il suo baraccone non sanno governare (ricatti, bastoni, carote, federalismi, contentini, mediazioni, smentite, rotture, scissioni, delegittimazione delle camere, esautorazioni, fiducia posta 40 volte in due anni), la colpa di tutto sarà addossata ai finiani che hanno impantanato l'efficientissimo governo B.. Vedrete che il capo ne uscirà messo ancora meglio.

La cosa sconsolante è vedere che anche chi si oppone a B. usa spesso la stessa logica. L'Italia ha ormai bisogno dell'uomo forte, da seguire con fiducia fideistica assoluta. Si veda il caso Grillo: gli italiani hanno ormai bisogno di padroni anche per ribellarsi a un padrone.

In definitiva?
Sono pessimista: Berlusconi rivincerà le elezioni, che siano adesso o tra due mesi o tra 6 mesi o tra due anni. La legge elettorale non verrà cambiata.
Chi dice che Berlusconi è finito o sta per cadere esprime più una speranza che un fatto, dimanticando troppe premesse e troppi fatti (in un'equazione non puoi mai eliminare dei termini, ne parlavamo a proposito del nucleare). Anche chi dice che siamo agli ultimi giorni del tiranno ma bisogna "fare attenzione ai colpi di coda" parla abbastanza a vanvera (e qui mi riferisco agli editorialisti di repubblica)
Naturalmente in questo scenario Vendola non ha la minima possibilità di vincere le elezioni, al massimo (ma non credo) può vincere le primarie (se le fanno, ma non credo).

Prima o poi, comunque, il berlusconismo dovrà pur finire; nessuno vive per sempre, anche se i suoi medici parlano di 120 anni. Lo sento dire spesso.
Beh, in realtà c'è già il rampollo B., per il quale si cominciano a fare le prime norme ad personam. Io dico che tra qualche anno gli amici del club lo tirearanno dentro, e lui non si farà pregare.

ps: si accettano obiezioni, ovviamente

 
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  postato il 16/08/2010 alle 12:58
e pps: Sub, spiegalo all'arcivescovo di Lecce ("Sei cattolico solo quando vuoi", diceva a Vendola) o al vescovo di Otranto ( http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/08/se-nichi-torna-un-gay/48644/ e http://infosannio.wordpress.com/2010/08/09/il-vescovo-di-otranto-su-nichi-vendola-omosessuali-vanno-presi-a-calci-nel-sedere/ ). E spiegalo anche a Scalfari, dopo aver letto l'articolo del Fatto.

E sono contento che Vendola abbia vinto e governi in Puglia, ma a livello nazionale le cose cambiano.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 16/08/2010 alle 13:06
Sul porcellum, invece, vedo più una dichiarazione d'intenti elettorale che una volontà netta e vera e verificabile. In sostanza. dicono dicono, ma alla fine il porcellum fa comodo anche a loro.

Nel biennio 2006/2008 bastava un semplice decreto per reintrodurre il voto di preferenza: hai perfettamente ragione.

Senza contare poi l'"ottimo" lavoro del piddì: i giovani democratici non vogliono più le 'feste dell'unità' ma le 'feste democratiche', e sono ben fieri nel sottolineare di non arrivare dalla sinistra ma di nascere piddini.

A dire la verità, durante un giro in bici nel delta del Po, ho visto un manifesto di una "Festa dell'Unità" in Provincia di Rovigo, pur mantenendo la stessa grafica delle "Feste Democratiche".

Quindi: quali chances ha Vendola di ritrovarsi leader del piddì? Meno di Letta, direi. Ed è significativo, perché i sondaggi danno il gradimento di Vendola a livelli entusiasmanti. Però: cosa accadrebbe in caso di primarie? E soprattutto: ci saranno delle primarie?
..........
Questo vuol dire che il 70% dell'elettorato [attuale, aggiungo io] (ma anche 75 o 80, considerando centristi e api e futurini) vuole mantenere le distanze dal concetto di sinistra.

Tu scrivi perché Vendola non può diventare Presidente del Consiglio (non abbiamo ancora il Premier, anche se lo chiamiamo così, perché l'Italia, fino a prova contraria e nonostante la testa d'uovo di Alfano dica certe stupidaggini, è una Repubblica Parlamentare) ed io provo a darti altri spunti di riflessione. Un punto che dovrebbe essere qualificante di una proposta di sinistra riguarda le politiche del lavoro dipendente (sostegno dei redditi, diritti e doveri del lavoratore, rapporto di lavoro, rapporto nelle controversie tra datore di lavoro e lavoratore, ecc.): se Vendola si propone con delle politiche che siano a favore dei lavoratori non può coesistere sotto lo stesso tetto con personaggi come Pietro Ichino che teorizza l'atomizzazione del rapporto di lavoro.

L'Italia ha bisogno come l'aria di politiche radicali e non di moderazione: purtroppo il PD questo non lo sta facendo. Al contrario il centro-destra, anche se non lo dice, le politiche radicali le sta già mettendo in atto: Brunetta con i dipendenti pubblici e Sacconi con quelli privati (la coppia Gianni & Pinotto della politica italiana) cercano di spostare il rapporto di lavoro da un piano collettivo rapporto tra rappresentanti di categoria ai vari livelli) ad un piano personale (rapporto diretto tra datore di lavoro e lavoratore) con tutte le conseguenze nefaste che ne deriverebbero per i lavoratori. Sembra che il centro-destra in Italia voglia instaurare una specie di Šigaliovismo (sto finendo di leggere i I demoni di Dostoesvkij) ed il PD aspetta sempre che Berlusconi riferisca in parlamento.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/08/2010 alle 13:13
Originariamente inviato da desmoblu

e pps: Sub, spiegalo all'arcivescovo di Lecce ("Sei cattolico solo quando vuoi", diceva a Vendola) o al vescovo di Otranto ( http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/08/se-nichi-torna-un-gay/48644/ e http://infosannio.wordpress.com/2010/08/09/il-vescovo-di-otranto-su-nichi-vendola-omosessuali-vanno-presi-a-calci-nel-sedere/ ). E spiegalo anche a Scalfari, dopo aver letto l'articolo del Fatto.

E sono contento che Vendola abbia vinto e governi in Puglia, ma a livello nazionale le cose cambiano.


non so, devo spiegare la differenza tra una buona fetta e il totale?
Pure nella chiesa ci sono enormi divisioni, forse ancor più grandi di quelle politiche nei partiti. Ci sono parrocchie di 'destra' e 'sinistra', frati lefevriani e frati che manifestano coi no global, eccetra eccetra. Ma Vendola, anche per via della stretta amicizia con don Tonino Bello, almeno in puglia non ha avuto problemi con l'elettorato cattolico, e questo è un dato di fatto. Poi credo anch'io che gli alti papaveri siano schierati dall'altra parte (specie se leccesi) ma credimi, parroci e preti di provincia sono 'più rappresentativi' agli occhi della gente rispetto ai vescovi.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 16/08/2010 alle 13:57
Quindi se una fetta dell'elettorato cattolico della Puglia non ha problemi a votare Vendola vuol dire che una fetta dell'elettorato cattolico in Italia non avrebbe problemi a votare Vendola? E il resto dei cattolici? E gli elettori di destra? E quelli di centro? E quelli di centrosinistra che- come Scalfari- dicono 'si, sarebbe un buon candidato ma non so se..'? E quelli di sinistra che han ben presente lo scisma? E quelli che..
Questo sempre ammesso che ci siano le primarie e che Vendola le vinca, senza essere affossato e senza uscirne azzoppato.

Senza contare che Vendola ha vinto in Puglia facendo leva anche su problematiche locali, e che lo sfidante non aveva il massimo dell'appoggio da parte dei suoi capi. Sfidare Berlusconi e il suo impero è tutt'altra cosa, e puoi farlo solo se hai il pieno sostegno di quasi tutta l'ooposizione. Credo che Vendola non riuscirà ad avere l'appoggio nemmeno dalla gran parte del pd, figurarsi tutte le altre forze.

ps. con questo non voglio dire che appoggio politiche centriste, tutt'altro.

 
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  postato il 16/08/2010 alle 14:00
ringrazio Desmoblu che considera tutti i cattolici non pugliesi più o meno degli idioti... meno male che lui è quello profondo, quello che non fa di tutta l'erba una fascio.

 

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  postato il 16/08/2010 alle 14:26
Originariamente inviato da Laura Idril

ringrazio Desmoblu che considera tutti i cattolici non pugliesi più o meno degli idioti... meno male che lui è quello profondo, quello che non fa di tutta l'erba una fascio.

Io ringrazio le persone che se la prendono senza leggere o sforzarsi di capire gli altri. Sono profondo? Non lo so, ma soprattutto non me ne frega nulla.
Ho detto che i cattolici sono idioti? No.
Ho detto che i cattolici pugliesi sono evidentemente illuminati, a differenza di quelli nel resto d'Italia? No.
Ho detto che i cattolici non voterebbero Vendola? No.
Ho detto che la maggior parte dei cattolici non voterebbe Vendola? No.
Ho detto che una parte dei cattolici non voterebbe Vendola? Si, è quello che ho detto. Del resto anche una parte dei Buddhisti, o dei Musulmani, o degli atei non voterà Vendola, senza dubbio. E del resto una parte dei cattolici è contro la RU486, contro l'aborto, il divorzio. Alcuni, tipo il vescovo di Otranto, se la prendono addirittura con i gay o chi convive more uxorio. E se lo pensa lui, credo che almeno un altro cattolico in Italia (su 50 milioni di cattolici dichiarati, e 22 milioni di cattolici praticanti) ci sia. Poi magari sono fesso io.
Questo vuol dire che i cattolici siano cattivi, ston#i o idioti? No.
Vuol dire che una parte di loro non voterebbe Vendola, e una parte di questi non lo farebbe perché lo dice la gerarchia cattolica.

Non mi sembrava di offendere nessuno.
Non mi sembrava nemmeno di aver detto (scritto) di essere profondo, o un genio, o nel giusto. Non a caso questa è una discussione, vuol dire che ci sono punti di vista diversi (e meno male). A volte mi sembra però che se si tocca un certo tasto ci siano reazioni automatiche, a priori (se critico una parte dei cattolici vuol dire che sono in malafede, ne prendo atto. Quando criticherò i lombardi che scaricano schifezze nel Lambro vorrà dire che odio milioni di lombardi, allora. E che considero gli Emiliani tutti buoni. È bello sapere le cose in anticipo.)

Meno male che c'è gente rilassata che mi sgrida perché ho detto bestialità e parolacce.

 
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  postato il 17/08/2010 alle 02:09
Ah, sul discorso ambientale, utopico o meno: http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/16/la-terra-va-in-rosso/50711/
 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 17/08/2010 alle 12:32
Sulle possibilità di Vendola presidente sono incerto, e considerando il mio pessimismo a dir poco leopardiano quando si parla di politica italiana, significa che non siamo messi male…

Il principale scoglio (e non sarebbe una novità), questa volta ancor più di Berlusconi, sono proprio i suoi “alleati” di centro-sinistra.
Mi spiego: non ci credo neanche un po’ che il Piddì abbandoni i suoi deliri centristi, troppo miopi per farlo, però trovo abbastanza probabile che Casini non abbia alcuna intenzione di allearsi con quei mentecatti del Pd, costringendoli di fatto a guardare a sinistra e non perennemente a centro(destra) come fanno da infiniti anni a questa parte.
A questo punto però sorge un altro problema: primarie. Ho come l’impressione che il Pd, annusata l’aria che Vendola vincerebbe a mani basse, si rifiuti di farle, infatti ultimamente si affrettano a dire che le primarie non sono mica obbligatorie etc etc nonostante abbiano passato 3 anni a scassarci col fatto che le primarie sono sinonimo di democrazia bla bla bla. E vabbè… dal Pd mi aspetto questo ed altro.
Mettiamo che mi smentiscono (ne sarei felicissimo) e vince Vendola.

A quel punto, superato l’ostacolo interno, ci sarebbe da sconfiggere quello esterno. Vediamo un po’.

Da un lato non posso non pensare al trattamento che gli sarebbe riservato dai mass media di regime.
Se fosse il candidato del centrosinistra, sarebbe un pericolo per Berlusconi, in quanto suo rivale alle elezioni, e sarebbe un pericolo pure per il vaticano, cosa che finora Nichi non è stato: alle signore in gonnella che popolano Oltretevere preoccupa la legislazione a livello nazionale, non un presidentino di regione (a meno che non si tratti di quello del Lazio). Se Vendola riuscisse ad ottenere la maggioranza in Parlamento, potrebbe andare a toccare quei temi citati da desmoblu. Penso sia pure superfluo dire che il vaticano prima si spenderebbe per riunire tutta la destra contro il pericolo comunista-sodomita, poi, in caso di fallimento, per supportare alla grande quello con maggiori chance di vittoria (Berlusca).
In altre parole, Vendola sarebbe un candidato di ben altro spessore e di diversa estrazione politica rispetto ad un Veltroni o un Rutelli (per citare casi passati) e proprio per questo avrebbe contro una campagna mediatica molto forte, cosa che non hanno avuto i due innocui ex-sindaci deroooma.

(continua...)

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 17/08/2010 alle 12:32
Dall’altro lato ci sono due fattori che mi rendono più ottimista.
In primis la composizione delle alleanze. Lo so che non è il massimo fare affidamento su uno che a novembre ’07 diceva “non siamo delle pecore, non seguiremo Berlusconi” e dopo San Babila, passate giusto un paio di settimane, era lì a belare dietro al Padrone, però ormai la situazione tra l’ex(?)fascista e il nano mi sembra definitivamente compromessa. Non credo abbiano la faccia a c**o di ripresentarsi alle elezioni insieme.
Dunque si va verso un’alleanza Casini-Fini da una parte e Berlusconi-Bossi dall’altra. La B2 può arrivare al 40%, non credo di più. Una percentuale che può essere superata dal centrosinistra.
[più complicato il discorso per il Senato, dove nessuno, chiunque vinca, rischia di avere la maggioranza con questa legge elettorale]

Il secondo fattore è il nuovo ruolo dei mass media berlusconiani. Ormai il compito delle televisioni, dei giornali, delle radio di Berlusconi è quello di mantenere e consolidare quello zoccolo duro di gente che ha votato per lui e fare in modo che continui a votare per lui. Non è come 10-15 anni fa dove i suoi mezzi di comunicazione avevano una certa credibilità diffusa, persino fra alcuni del centrosinistra e servivano anche a catturare nuovi voti. Ormai non è più così. Sono completamente sputtanati. Solo i banana100% con il bollino danno credito a quello che dicono le varie televisioni. Per carità, questi tizi sono una parte considerevole del paese, stiamo parlando del 30-35%, però sono fermi lì, anche nel momento d’oro berlusconiano (dopo i due anni di Prodi), il nano non è andato oltre il 37% (45 con la Lega). Pensare che ora possa fare meglio, per giunta senza Fini, non sta né in cielo né in terra.

Dunque, riassumendo, è vero che Vendola ancora non ha avuto modo di scontrarsi contro l’impero mediatico di Berlusconi, però siamo sicuri che questo impero sia in grado di influenzare gli elettori che interessano a Nichi, cioè quelli di centro-sinistra?
E poi: Vendola sarebbe un elemento di completa rottura rispetto ai Veltroni del passato, non pensate che sarebbe in grado di riportare alle urne molti elettori di sinistra che si erano rotti di turarsi il naso e avevano smesso di votare?


Continuo a pensare che in Italia non sia netta maggioranza la destra, come dicono alcuni. Penso che questo sia ancora un paese spaccato a metà, come lo era 5 e 10 anni fa.
Negli ultimi due-tre anni la differenza l’ha fatta lo scoramento di una certa parte del paese e l’aggressività di quella opposta. Ma numericamente non c’è grande differenza… e alle elezioni contano i numeri.

Il problema del centro-sinistra è questo: la convinzione di essere inferiori e quindi cercare di acquisire nuovi voti spostandosi sempre più a destra, perdendo così il proprio elettorato e non guadagnando nulla in termini di voti (il solito discorso che fra la copia e l’originale, si preferisce sempre l’originale). Quando in realtà l’unica cosa che dovrebbe essere fatta è un programma di sinistra con un leader credibile e carismatico. Dopo tanto tempo, questo leader c’è. Se a questo aggiungiamo la spaccatura della destra… Dico solo che un’occasione così non so se e quando ricapiterà e che questa volta non ci sono alibi: il centro-sinistra deve vincere le elezioni.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/08/2010 alle 12:51
Mi sembra una bella analisi quella fatta da Lorenzo ma mi sento di fargli un appunto.
Appena eletto presidente pugliese, anni fa, la prima cosa che fece il Vendola fu di andare a prender messa dal Cardinale Ruini che officiava in Puglia.
Siamo proprio sicuri che Vendola sia così ostile al Vaticano oppure, appena eletto, non dico che diventino amiconi ma nemmeno troppo nemici? Una specie di patto Molotov-Ribbentrop?

 

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  postato il 17/08/2010 alle 13:55
Lore, permettimi di essere un pochino più pessimista.

Innanzitutto il discorso sui media è vero solo in parte: con la loro azione i giornali e le tv di Berlusconi non mirano solo a mantenere lo 'zoccolo duro' (per quello basterebbero le varie 'storie italiane' mandate per posta), mirano comunque a intorbidire le acque e a infangare i possibili avversari. Prendi il caso Fini: i giornaletti di regime manderebbero avanti una campagna del genere se Berlusconi non pensasse alle elezioni? Ha semplicemente capito che Fini può erodere voti a centrodestra e forse a destra (ma qui ho molti dubbi), per cui cerca di scoraggiare i possibili elettori di Fini. Non i suoi, i berluscones: tanto loro lo votano già. Tutti i dossier, le uscite, le offese e gli attacchi (a destra come a sinistra) sono per convincere quella parte di elettorato 'molle' che a)tutti rubano e il più pulito c'ha la rogna e che b)ladro per ladro, meglio scegliere quello simpatico e che parla di libertà e va a putt@ne. I casi Sircana e Boffo e Marrazzo non erano certo per compattare i forzapiduisti, ché tanto loro Marazzo non lo avrebbero votato mai. L'obiettivo erano magari i cattolici insoddisfatti del pdl e che guardavano ad altro, o i famosi 'moderati', o il pubblico di studioaperto: dopo il servizio sulle veline, ecco che ti fanno vedere come se il premier ha fatto così e cosà è perchè era ormai in rotta con la moglie e comunque andava con 30 veline, gli altri vanno a trans e sono sfigati. E noi non vogliamo essere sfigati, no?

Inoltre parli di media di regime concentrati sullo zoccolo duro, ma in realtà in Italia la tv è la sola fonte d'informazione per circa il 70% della popolazione. Il 90% degli elettori forma e consolida la propria scelta sulla base di tv e giornali, ma il tubo catodico (ormai digitale terrestre) è al primo posto nella lista. Gli indecisi (si calcola una percentuale tra il 6 e il 12% ad ogni elezione) si convincono a votare negli ultimi giorni di campagna elettorale, e anche qui basandosi al 90% sulla tv. E la tv... vabbè, che ce lo diciamo a fare?

 
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  postato il 17/08/2010 alle 13:56
Ultimo punto: la più grande operazione 'culturale' degli ultimi 3 anni è stata convincere gli italiani che la sinistra non è poi così indispensabile. Questo grazie agli insulti del pdl e alla bestialità del pd, che ha sacrificato ben più che volentieri la cosiddetta sinistra 'radicale' pur di racimolare voti. E poi una seccatura di meno, no? Così c'è da trattare solo coi centristi.............
In questi tre anni di assenza dal Parlamento, anche grazie ai media e alle cappelle passate della stessa sinistra (ultime ma non ultime quelle durante il governo Prodi) molti lavoratori sono arrivati a pensare che appunto la sinistra non è indispensabile (molti di loro ora votano lega, mentre tra gli operai semianalfabeti- ricordi il fidanzato di n.letizia?- spopola la figura di berlusconi 'uno di noi').
Ricapitolando: berlusconi e lega stanno più o meno al 45% (ma possono aumentare, con lo strapotere che hanno). Fini e api e casini arrivano al 20%, forse 25. Il pd al 30% se va bene, ed è a sua volta diviso tra centristi e non. Poi c'è l'IDV. SL può racimolare voti tra gli astenuti e gli sfiduciati, ma appunto ormai in Italia c'è la convinzione che della sinistra si può fare a meno (cosa che non si vede da nessuna parte in Europa: è ancora pieno di partiti dichiaratamente comunisti, e nella coalizione governativa di un Paese a noi vicino ci sono verdi, ambientalisti e comunisti: la Svizzera...............).
Vendola da solo potrebbe contare al massimo sul 5-10% a livello nazionale. Un eventuale Vendola a capo del pd (se mai glielo permettessero: non credo proprio) ricompatterebbe la sinistra ma allontanerebbe i centristi. Opposizione per opposizione (non è vero, ma tanto promettere non costa nulla) voterebbero forse api, o casini, o addirittura Fini (!!!). Il pd comunque non supererebbe le posizioni attuali, anzi.

E dire che me la ghignavo ai tempi della gad (o fed, o unione, comunque ulivo).. adesso siamo addirittura messi peggio: non esiste più un centrosinistra in grado di battere Berlusconi, anche solo ai punti.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 17/08/2010 alle 15:27
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Mi sembra una bella analisi quella fatta da Lorenzo ma mi sento di fargli un appunto.
Appena eletto presidente pugliese, anni fa, la prima cosa che fece il Vendola fu di andare a prender messa dal Cardinale Ruini che officiava in Puglia.
Siamo proprio sicuri che Vendola sia così ostile al Vaticano oppure, appena eletto, non dico che diventino amiconi ma nemmeno troppo nemici? Una specie di patto Molotov-Ribbentrop?


Guarda, anch’io non nutro fiducia in Vendola quale “de-clericalizzatore” dell’Italia, anzi... In Italia gli unici anti-clericali veri sono i radicali (peccato che su tutto il resto facciano schifo).

Ma non è quello il punto. Penso che il fatto che il presidente della Puglia sia omosessuale e “comunista” sia un motivo più che sufficiente affinché il vaticano gli faccia guerra aperta in una teorica campagna elettorale.
Un premier gay, anche se cattolico, sarebbe comunque una svolta culturale per l’Italia. Una svolta che non credo la Chiesa abbia intenzione di accettare in alcun modo. Penso che faranno di tutto per evitarlo.

 

[Modificato il 17/08/2010 alle 15:31 by Lore_88]


 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 17/08/2010 alle 15:29
Desmo, guardiamo i risultati delle elezioni negli ultimi 10 anni.
I rapporti di forza fra destra, centro e sinistra sono sempre quelli. Può cambiare qualche punto percentuale dovuto al periodo più o meno positivo di uno o dell’altro…
Ti ricordi l’enorme campagna anti-Prodi fatta fra il ’06 e il ’08? Dopo due anni del genere, tutti i partiti di centrodestra messi assieme (da Casini a Storace passando per Pdl e Lega) guadagnarono 4-5-6%. Una miseria. Una progressione dovuta quasi esclusivamente all’astensionismo di quelli di centro-sinistra perché di fatto nel 2006 tutto il centro-destra ottenne 19 milioni di voti e nel 2008 (Casini+PdL+Lega+Storace) 19.8 milioni. Dove sono tutti questi voti da sinistra andati a destra?

Non ho voglia di mettermi a giocare con le percentuali perché sono discorsi piuttosto sterili, però Berlusconi alleato solo alla Lega per me non c’è verso che vada oltre il 40%.


Aggiungo un altro punto che mi sembra sottovalutato. Le elezioni, checchè se ne dica, si vincono al Sud. Il Nord e il Centro votano suppergiù sempre allo stesso modo.
In Calabria e Campania qualche anno fa il centro-sinistra prendeva il 60% e il centrodestra il 40%. Ora è l’esatto contrario. L’avanzata nel Sud e l’astensione nel centro-sinistra sono i due fattori che hanno portato Berlusconi a vincere negli ultimi 3 anni.

Come già detto stamani, sono convinto (e non credo di essere l’unico) che Vendola sia in grado di riportare molti alle urne. E un fattore sistemato.

Per quanto riguarda la questione Sud, ricordiamoci che la partita sarebbe fra un ragazzo pugliese e l’alleanza nordista B2. Non si è mai visto un Berlusconi così leghista ed è da tanto che non c’è un candidato premier del meridione. Viene sottovalutato questo aspetto, così come viene sottovalutata la forza di Casini e Fini in quelle regioni: porterebbero via tanti ma tanti voti al nano. A vantaggio di chi? E il secondo fattore sistemato.

Dici che sono troppo ottimista? Boh… sarà che finalmente sto per andare in vacanza…

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/08/2010 alle 18:56
E' morto Cossiga. Che vada al diavolo lui e i suoi omissis di stato.
Ti ricorderemo solo come un infame fascista e gladiatore

 

[Modificato il 17/08/2010 alle 19:18 by desmoblu]


 
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  postato il 17/08/2010 alle 19:21
Cossiga: Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero Ministro dell'interno.
Cangini: Ossia?
Cossiga: In primo luogo, lasciar perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito...
Cangini: Gli universitari, invece?
Cossiga: Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città.
(...) Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri.
Cangini: Nel senso che...
Cossiga: Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano.
(...) Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!
Cangini: E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? In Italia torna il fascismo, direbbero.
Cossiga: Balle, questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio.

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visto che dei morti non si parla che bene (e perché??) non commento. Tanto queste frasi si commentano da sole.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/08/2010 alle 10:20
La rassegna stampa delle 7 del Caffè di Corradino Mineo su RaiNews24, mi stava facendo andare la colazione di traverso



 

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Eugenio Vittone, EROE DEL GAVIA

E' famosa la risposta che George Leigh Mallory diede ai giornalisti che gli domandavano perchè volesse andare sull'Everest. "Perchè c'è", disse semplicemente.

 
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  postato il 18/08/2010 alle 12:27
hahahahahahaha
 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 18/08/2010 alle 19:27
Desmoblu, condivido molto di quello che dici su Vendola, Berlusconi e la sinistra e poi il fatto che essere profondi non è un delitto, anzi motivo di orgoglio.

Nel giorno della morte di Cossiga mi sembra giusto ricordare Giorgiana Masi.
Se l'odio, come diceva Pajetta, finisce con il rogo ( insomma, con la morte) è giusto, però, ricordare. Perché questo è stato.
Cossiga:Infiltrai nelle formazioni più estemiste alcuni ...agenti provocatori,poi scatenai la repressione.
Di quella repressione fu vittima Giorgiana che passava semplicemente di lì.
Quel 12 maggio 1977, alla manifestazione dei radicali per i referendum, io ci rimasi tutta la mattina, poi tornai a casa. Il pomeriggio si scatenò una delle pagine più nere della storia d'Italia.
Cossiga ha lasciato, a quanto pare, quattro lettere innocue e retoriche, i segreti veri non li ha mai rivelati, è stato, fino alla fine, un uomo di potere. E il potere è sempre pronto a tutto.
Meglio ricordare Giorgiana Masi, una "Silvia" di leopardiana memoria.
Va beh, continuo con i ricordi tristi. Dopo quella morte nella mia camera c'è stato per anni il manifesto fatto dai radicali con l'immagine di Giorgiana Masi e questo:
“Se la rivoluzione di Ottobre fosse stata di Maggio,
se tu vivessi ancora,
s...e io non fossi impotente di fronte al tuo assassinio,
se la mia penna fosse un’arma vincente,
se la mia paura potesse esplodere nelle piazze,
coraggio nato dalla rabbia strozzata in gola,
se l’averti conosciuta diventasse la nostra forza,
se i fiori che abbiamo regalato alla tua coraggiosa vita nella nostra morte
almeno diventassero ghirlande nella lotta di noi tutte donne, se..
Non sarebbero le parole a cercare di affermare la verità,
ma la vita stessa, senza aggiungere altro”.

 

[Modificato il 19/08/2010 alle 09:30 by desmoblu]


 
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  postato il 19/08/2010 alle 10:27
in edicola su 'l'unità' di oggi:


Libyan connection

Silvio e Muammar
sulla stessa
lunghezza d’onda

di Umberto De Giovannangeli

In edicola oggi su l'Unità tutta la storia della Libyan connection: il giornale inglese Guardian lo aveva detto nel 2009 e lo ripete oggi all'Unità: tra Berlusconi e Gheddafi un business televisvo. Sono soci in due emettenti con l'amico Tarak Ben Ammar. Intanto, prima gli affari: il premier sfida le critiche e il 30 incontra il leader libico, l'8 settembre l'amico Putin.

----
non ho ancora letto l'articolo, intanto rinfresco la memoria su Tarak Ben Ammar (fa sempre bene).
Tarak Ben Ammar è un imprenditore cinematografico e finanziere franco-tunisino. Entra in affari con Berlusconi nel 1983, grazie alla comune amicizia col futuro latitante Craxi. Del 1983 è proprio la prima serie, co-prodotta da Mediaset e girata dalla casa di TBA proprio in casa (Tunisia): titolo Anno domini, argomento la caduta dell'impero romano d'occidente.
Nel 1989 Ben Ammar fonda- insieme a Berlusconi- la Quinta Communications.
Poi, nel 1996, è lui a convincere Al Waleed ad investire e rilevare una quota di Mediaset (che allora se la passava ancora maluccio). Al Waleed è un principe saudita, ricchissimo (20 miliardi di $), ritenuto finanziatore di Al Qaeda da Cia e intelligence varie (il rapporto tra i due fu al centro di uno scandalo da noi stranamente attutito: mentre mezzo mondo ne parlava, da noi i ds facevano un'interrogazione parlamentare......). Rimane socio di Berlusconi fino al 2003, e alla vigilia dell'attacco alle torri gemelle è a Roma, ricevuto da Berlusconi come socio d'affari (tant'è che il tutto avviene alla presenza del picchetto d'onore). In quel momento il valore delle azioni che aveva acquistato qualche anno prima è salito del 250% (piccola annotazione estemporanea per sottolineare come il conflitto d'interessi di B. al governo non sia propriamente ininfluente).
Comunque: c'è anche Ben Ammar e i tre parlano di privatizzazioni di Eni, Enel e delle principali industrie del Paese controllate dallo Stato (domanda: è propriamente trasparente parlare con i tuoi soci in affari dell'acquisto di quote di aziende statali, in qualità di presidente del consiglio? E siamo sicuri che il prezzo sarebbe stato quello di mercato?Oltretutto la notizia non era ancora pubblica).

 
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  postato il 19/08/2010 alle 10:27
Tornando a Ben Ammar: è stato socio Fininvest, è stato nel cda Mediaset, è stato in Confindustria. È stato sottosegretario agli esteri in uno dei governi Berlusconi e ha vinto anche qualche premio come imprenditore.
Del resto è stato lui, tramite Europa tv, a cedere le ferquenze digitali del DVBH (tv digitale/tv via videofonino) proprio a Berlusconi, in Italia. In Europa ha dato una 'piccola' mano a raggruppare un'enorme fetta della raccolta pubblicitaria.
Inoltre la Quinta Communications è entrata direttamente in affari con Gheddafi e la sua Lafitrade (gruppo Lafico), che detiene una bella fetta della azioni Quinta. L'altro grande socio è una finanziaria lussemburgese controllata da Fininvest. A sua volta (in cambio?) Quinta e Fininvest (o meglio Ben Ammar e Berlusconi) detengono il 25% (a testa) di una tv satellitare nordafricana che trasmette anche in Libia.
Ma Tarak Ben Ammar è anche e soprattutto un amico che- come tutti i buoni amici- non ti abbandona nel momento del bisogno.
All'epoca dell'affaire All Iberian Berlusconi giurò sulla testa dei suoi figli (ricordate?) che il suo gruppo non utilizzava società off shore, e che non aveva mai sentito parlare di All Iberian. Venne fuori che esisteva un intero comparto di società off-shore e scatole cinesi per fregare il fisco, e che All Iberian c'entrava eccome col sig.b. (parte di questi capitali è ritornata in Italia grazie ai condoni di Berlusconi -strano- e la posizione del capo è stata sanata a costi irrisori).
Comunque: parte del processo All Iberian 1 era incentrata su una tangente di 22 miliardi a Craxi. Secondo l'accusa ( e secondo il risultato delle indagini), Berlusconi li girò all'amico come 'pagamento', ovviamente illecito.
E qui salta fuori Ben Ammar: in una serie di interviste assicura che quei miliardi erano in realtà per lui, ed erano il risultato della compravendita di diritti cinematografici per una serie coprodotta da mediaset. In realtà non c'è traccia di questa serie, e difatti Ammar cambia versione: quei soldi gli sono stati dati da B. per finanziare l'OLP.
Tarak si sbraccia così tanto che la procura lo convoca come testimone: non si presenterà MAI (almeno ha evitato la falsa testimonianza, al contrario di Berlusconi nel processo p2).
La seconda volta che viene fuori Ben Ammar, almeno sui giornali, è per confermare il coinvolgimento dei vertici del centrosx nella faccenda dei 'furbetti del quartierino'. Si assume addirittura la responsabilità del dossier che incastra penalmente gli avversari del sig.B, ma in un'intervista a Panorama: non ripeterà una parola davanti ai giudici.
Insomma, Ben Ammar spunta sempre quando fa comodo (in assenza di Marini). Ultimamente ha dichiarato che i tenativi di delegittimare Berlusconi sembrano quelli contro Andreotti, e rientrano in un complotto globale contro l'amico e socio sigror bi.

 
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Livello Learco Guerra




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  postato il 20/08/2010 alle 18:45
ancora a proposito di Cossiga, riporto quella che mi sembra una sintesi perfetta scritta da Massimo Fini (il giornalista, non Gianfranco) e ripresa dal blog del Fatto Quotidiano:
di Massimo Fini
19 agosto 2010

Francesco Cossiga e la leggenda metropolitana del picconatore
\"Che Francesco Cossiga sia stato “il picconatore” della Prima Repubblica, come hanno titolato ieri tutti i giornali, di destra e di sinistra, è una leggenda metropolitana che non si capisce come si sia potuta creare. Se “picconò” mai qualcosa fra il 1990 e il 1992, quando era Capo dello Stato, fu proprio quello che allora veniva chiamato “il nuovo che avanza”: la Lega, la Rete, Leoluca Orlando, Mani Pulite.

La telefonata a Miglio
Prima delle elezioni del 1990, violando ogni regola di imparzialità imposta dalla sua carica, attaccò pesantemente la Lega allora agli albori e qualche mese dopo definì i leghisti “criminali”. Inaudita è la telefonata intimidatoria che fece a Gianfranco Miglio, il principale consigliere di Bossi, come qualcuno ricorderà, il 26 maggio 1990, pochi giorni dopo le elezioni, e che lo stesso Miglio ha raccontato in un libro: “Rovinerò Bossi facendogli trovare la sua automobile imbottita di droga; lo incastrerò. E quanto ai cittadini che votano per la Lega li farò pentire: nelle località che più simpatizzano per il vostro movimento aumenteremo gli agenti della Guardia di Finanza e della Polizia, anzi li aumenteremo in proporzione al voto registrato. I negozianti e i piccoli e grossi imprenditori che vi aiutano verranno passati al setaccio: manderemo a controllare i loro registri fiscali e le loro partite Iva; non li lasceremo in pace un momento. Tutta questa pagliacciata della Lega deve finire” (Io, Bossi e la Lega, Mondadori, 1994, p. 28). E Miglio così proseguiva: “Confesso che la sorpresa provocatami in questa sfuriata mi lasciò senza parola. Cossiga era per me un amico ma era anche il Presidente della Repubblica! Mi avevano detto che piccoli operatori economici in odore di leghismo, avevano ricevuto insistenti ispezioni della Finanza; ma se addirittura il custode della Costituzione era pronto ad avallare atti illeciti a danno di cittadini colpevoli soltanto di avere un’opinione politica diversa da quella dominante, dove andavano a finire le garanzie dello Stato di diritto?”.
Cossiga non ha mai querelato Miglio per queste affermazioni gravissime che denunciavano atti (la telefonata intimidatoria con i suoi corollari) che andavano ben oltre la violazione clamorosa del galateo istituzionale ma che non possono essere definiti altr

 
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Livello Learco Guerra




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  postato il 20/08/2010 alle 18:55
(SEGUE)
definiti altrimenti che criminali e che non hanno precedenti, nella pur nebulosa storia dell’Italia repubblicana e che in qualsiasi altro Paese avrebbero provocato l’avvio immediato di un procedimento di impeachment. Ma gli scricchiolanti partiti della Prima Repubblica, che stavano per essere abbattuti dai colpi di maglio della Lega e di Mani Pulite, si guardarono bene dal muovere orecchia, plaudirono anzi alle iniziative antileghiste e anti-magistratura così come oggi altri partiti, diversi nei nomi ma non nella sostanza, e le più alte cariche dello Stato lo beatificano come “Padre della Patria” e definiscono “insigne costituzionalista” un uomo che ha sistematicamente violato, e nei modi più gravi, la Costituzione (sia detto di passata: docente di Diritto Costituzionale Francesco Cossiga non ha mai scritto un rigo in materia se non, nel 1950, una nota sulla Rassegna di diritto pubblico che conteneva un clamoroso errore sulle attribuzioni dei Pubblici ministeri e nel 1969, fatto credo unico, il Consiglio di Facoltà dell’Università di Sassari, su richiesta degli studenti, gli revocò la cattedra dopo che il futuro “Presidente emerito” era stato bocciato due volte agli esami per diventare ordinario, per salvarlo gli inventarono una cattedra di “Diritto costituzionale regionale”).

Il grande difensore

 
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Livello Learco Guerra




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  postato il 20/08/2010 alle 18:56
(segue)In compenso, se picconava “il nuovo che avanza”, Cossiga difese fino all’ultimo i socialisti che dell’ancien régime e delle sue sozzure, delle sue tangenti, delle sue prevaricazioni erano considerati l’emblema. “Perché li difende?” gli chiesi una volta che mi aveva invitato al Quirinale dolendosi per alcune critiche che gli avevo mosso. “Oh bella – rispose – perché i socialisti difendono me”. Che non mi sembra un bel modo di ragionare per un Presidente della Repubblica. Del resto nella Prima Repubblica, e proprio nel suo centro, la Democrazia Cristiana, aveva fatto tutto il suo “cursus honorum”. Lui stesso ammise, in un momento di rara lucidità, di essere “un puro prodotto dell’oligarchia”.
Forse l’averlo confuso con un “picconatore” deriva dal fatto che negli ultimi due anni del suo settennato si mise a insultare, nel modo più gratuito e sguaiato, uomini politici e non, con cui aveva vecchie e nuove ruggini personali: “piccolo uomo e traditore” (il dc Onorato), “cappone” (il dc Galloni), “zombie con i baffi” (il pds Occhetto), “poveretto” (il dc Flamigni), “analfabeta di ritorno” (il dc Zolla), “mascalzone, piccolo e scemo” (il dc Cabras), “cialtrone e gran figlio di puttana” (Wallis, caporedattore della Reuter) e, infine, un onnicomprensivo “accozzaglia di zombie e di superzombie” appioppato all’intero Parlamento.
Da allora si aprirono le cateratte e furono una serie di messaggi trasversali, cifrati, allusivi, intimidatori, secondo il suo miglior stile. Ricattò il governo con una grottesca e inapplicabile “autosospensione”, minacciò undici volte le dimensioni, minacciò una crisi perché due parlamentari si erano permessi di concedere un’intervista a La Repubblica, giornale a lui sgradito.

Finito il suo mandato si sperò che di Francesco Cossiga non si sarebbe sentito parlare più. E invece ha continuato a mestare, a mandare messaggi trasversali, a creare partitini (l’Udr, l’Upr, l’Associazione XX settembre, il Trifoglio) che otterranno sempre percentuali di albumina, senza però dismettere mai quell’aria di arrogante superiorità che non si capisce bene su che si fondasse se non sul suo delirio narcisistico che tutto riportava a sé, tutto riferiva a sé, come se il mondo intero ruotasse intorno alla sua augusta persona. È stato un vecchio malvissuto. E noi non saremo così ipocriti da scrivere ora, perché è morto, cose diverse da quelle che scrivevamo quando era vivo.

 
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  postato il 22/08/2010 alle 14:11
Invece di riportare un articolo di Travaglio sull'inesistenza del pd, il mio pensiero va alle vittime del liberismo deregolarizzato statlmente battesimato. In pratica: ai lavoratori fiat usati come carta da cvlo da Marchionne, incoraggiato dall'attuale destra al potere (che protestava e tagliava incentivi quando si parlava di delocalizzare in Serbia-soldini che se ne vanno dall'Italia- ma poi se si licenziano arbitrariamente e contro la legge gli operai....beh, pazienza).
 
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  postato il 22/08/2010 alle 19:56
Desmo, interessante ma troppo pessimistica la tua analisi.

Viziata, secondo me, da una visione troppo PDrepubblicocentrica. Scalfari sì mah boh beh? E chissenefrega! Non mi pare che ne abbia azzeccate più di tante, negli ultimi anni, il vecchio Eugenio.
Continui a profilare un Vendola nel PD, ma in verità in verità ti dico che Vendola non entrerà nel PD, partito peraltro destinato a un ruolo sempre più marginale, se continua su questa china.

Bersani è un uomo d'apparato (e anche abbastanza un uomo di D'Alema) ma non è uno sprovveduto e non è pazzo. Vendola, dal canto suo, deve giocare bene e con spregiudicatezza questa partita. La piattaforma comune su cui costruire la possibile alleanza di governo tra PD e Sinistra radicale (non dico SeL) è e dev'essere quella delle primarie: altrimenti ognuno per la sua strada, come 2 anni fa.
Il giochino del voto utile è costato al PD una delle più sonore batoste della storia della "sinistra" italiana. Chi sarebbe l'alternativa a Vendola come candidato? Oltre a Bersani, non vedo grossi nomi. Renzi? Ancora troppo giovane. Franceschini? Già battuto da Veltroni. Letta? Troppo grigio, e poi pure con brutte parentele

Bersani non ha le caratteristiche politiche per assumersi in carico un'enorme responsabilità: non dare le primarie al popolo di sinistra (che le chiede a gran voce), gareggiare contro Berlusconi e batterlo. Se le avesse, non sarebbe segretario di questo PD.

Al di là di questo discrimine ontologico, c'è la realpolitik. Torniamo a bomba: mettersi contro gli elettori? Come uscirebbe il politburo del PD da un'eventuale manifestazione "rossa" sotto le finestre di via Nazionale? Mmmhhh... Credi che la scelta di azzerare le primarie verrebbe accolta bene dal "popolo"?

(Continua)

 

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(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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  postato il 22/08/2010 alle 20:11
Si giunge così, per non spaccare l'elettorato e per dimostrare un minimo sindacale di buon senso nei confronti della gente di sinistra, alle primarie. Io questo passaggio non lo vedo minimamente passibile di essere messo in discussione.

Poi, il passo successivo. Hai perfettamente ragione sul ruolo della chiesa: ricordo ancora troppo bene il gioco sporchissimo che financo i parroci di provincia che cita Sub (anche in paesini "rossi") fecero in occasione del referendum sulla procreazione assistita, per non sapere che l'offensiva contro Vendola sarebbe pesantissima.

Ma qui secondo me viene il bello: tu sottovaluti molto ciò che avverrebbe in campagna elettorale, e che io invece aspetto come uno spettacolo impareggiabile. I colpi arriveranno, ma da questa parte c'è la capacità di respingerli e rinviarli al mittente. Ci divertiremo

Sull'altro fronte abbiamo un centrodestra sempre più diviso, in cui Fini e Casini lavorano per la prossima (post-Vendola ) legislatura, e in cui Berlusca naviga a vista con la Lega a spadroneggiare sempre di più. In quale modo prevedi un aumento di voti per il PDL, non lo capisco (concordo coi numeri azzardati da Lore).

Il paese è reale, al di là dei modelli televisivi, e la gente a casa fatica sempre più; al momento non c'è nessuno (a parte Di Pietro) che smascheri il berlusconismo nella sua insipienza (troppi scheletri nell'armadio, Bersani!!!) e violenza. Vendola è invece uno che, da candidato antiberlusconiano, potrà fare proprio questo, sottolineare quant'è nudo il re. Non come il predecessore (che manco citava il nome del Banana), ma con negli occhi il sangue della passione. Quello che buca gli schermi, per intenderci (e un candidato premier andrà a parlare dappertutto, da Vespa e da Belpietro, su Sky e su La7, non solo nel Tg3).

Nel tratteggiare i foschi presagi agostani di cui sopra, dimentichi anche che il borbottante Prodi ha battuto per due volte il cav.
Dimentichi che in Puglia i dalemiani giochi di partito sono stati spazzati via, così come un certo Fitto (nel 2005), che di sicuro aveva tutto l'appoggio del mondo, a centrodestra. E dimentichi che un'Italia molto più ignorante di quella odierna, e più soggetta a essere manipolata dalla propaganda di regime, a un certo punto si fece venire a noia anche il duce.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 23/08/2010 alle 19:39
Originariamente inviato da Admin

Sull'altro fronte abbiamo un centrodestra sempre più diviso, in cui Fini e Casini lavorano per la prossima (post-Vendola ) legislatura, e in cui Berlusca naviga a vista con la Lega a spadroneggiare sempre di più. In quale modo prevedi un aumento di voti per il PDL, non lo capisco (concordo coi numeri azzardati da Lore).


Dimentichi, però, un fattore importante che è l'attuale legge elettorale in cui viene premiata con il 55% dei seggi la coalizione che prende più voti: su base nazionale alla Camera e su base regionale al Senato. Paradossalmente con meno voti di due anni fa Berlusconi può iniziare a governare con minori dissidi interni.

Penso che Berlusconi abbia due ostacoli per non portare immediatamente l'Italia al voto. Il primo è di natura elettorale in quanto un'ipotetica alleanza ex AN-UDC-Rutelliani può far perdere il Pdl in alcune regioni, es. il Lazio, e di conseguenza non riuscire ad ottenere la maggioranza dei seggi al Senato.

Il secondo motivo è puramente politico. Forse Berlusconi si sta accorgendo che la sola alleanza tra PdL e Lega può essere devastante per lui; tutti cercano a sinistra il killer, in senso politico, di Berluscuni ma probabilmente chi affosserà il sig.B. sarà proprio Umberto Bossi.

Tu, caro Admin, guardi l'Italia da Sud e vedi certe angolature della politica che a me sfuggono (come ammiro la fiducia che hai in Vendola e poiché non ti considero uno sprovveduto vuol dire le basi sono solide) io invece la guardo da Nord (per la precisione dal Veneto regione prima dorotea, quindi forzitalista e adesso leghista: qui è molto difficile stare a sinistra) e vedo altre cose che tu difficilmente puoi notare.

La Lega sta iniziando a presentare a Berlusconi il conto di quello che il cav. ha fatto alla Lega nel 1995. Dopo il ribaltone di fine 1994 (causato dal voto di sfiducia dell'alleato di allora Bossi e non dalle toghe rosse come da S.U.R.*) Berlusconi attaccò pesantemente la Lega provocandone in Veneto una scissione: prezzolando i vertici leghisti di allora (si parla di un miliardo di lire passate sottobanco all'allora segretario veneto Beggiato) la Lega in Veneto si trovò senza leadership ed in qualche zona anche senza sede, resistendo praticamente solo in provincia di Treviso (se fai caso l'unico leghista veneto di una certa età conosciuto è il sindaco di Treviso Gentilini).

Ora l'aria è cambiata e già a livello locale la Lega inizia a presentare il conto. Al governo Berlusconi-Bossi sembra un asse d'acciaio ma qui in Veneto è da almeno dieci anni che c'è una continua guerra di logoramento tra PdL (prima FI) e Lega. Due anni fa hanno boicottato di fatto il candidato di FI alla poltrona di Sindaco di Padova (il reale capoluogo del Veneto), adesso si sono presi la Presidenza della Regione, vogliono Milano e Formigoni è il prossimo sulla lista.

*S.U.R.: Storia Ufficiale di Regime

 
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  postato il 24/08/2010 alle 11:49
Il Paese è reale, dici.
Secondo me il paese non è reale, è berlusconiano. Come spiegheresti a un tuo amico canadese o australiano un posto dove i referendum falliscono da 15 anni (è un caso?), dove il governo ha iniziato a far carta straccia di contratti nazonali e accordi sindacali, dove un governante si fa le leggi su misura e nessuno trova alcunché da ridire, dove...
Ieri tre operai-licenziati ingiustamente dalla fiat e reintegrati da una sentenza- sono stati impossibilitati a lavorare. Nonostante avvocati ed ufficiale giudiziario, sono stati confinati fino a fine turno negli uffici della vigilanza. La fiom ha annunciato uno sciopero, da sola. Soprattutto, 20 o 30 o 40 anni fa questo sarebbe stato motivo di manifestazione nazionale, o almeno di una presa di coscienza dell'opinione pubblica. Oggi il tutto si svolge nell'indifferenza. Perché?
Berlusconi rivince le elezioni e conquista sempre e comunque un elettore su due. Nonostante scandali di qualunque tipo: mafia, corruzione, concussione, falsa testimonianza, falso in bilancio, escort, minorenni (un uomo è stato arrestato perché infrattato in auto con una prostituta di 17 anni. Berlusconi frequentava una 17enne-non si sa in che modo- e a nessuno importa), p2, diritti televisivi, favoreggiamento, appropriazione indebita, società off-shore e chi più ne ha più ne metta. Perché?
I suoi uomini sono al potere nei luoghi che contano, dai comuni alla corte costituzionale. Letta passa per un uomo dall'alto senso dello stato (??), Ghedini fa le leggi, Alfano fa le leggi. La Gelmini ha fatto una riforma per ammazzare definitivamente l'università, renderla l'anticamera di un'azienda. I master iulm (in collaborazione con mediaset) dilagano ovunque, mentre cepu mette le sue sedi e i suoi uomini a disposizione di B.
Le tv ormai sono sempre più armi di distrazione di massa. E non solo mediaset, perché la rai ormai è in mano a B. (dalla televisione alla radio, vedi Mucciante) e la7 (controllata telecom, dimmi tu se si deve sperare in t.provera!) ha fatto la grande scelta indipendente di riciclare quel falso di Mentana (dopo il suo degno discepolo Piroso).
I tg sono una cosa scandalosa. Mimun, Minzolini, Mazza, Fede e studioaperto. La Berlinguer naviga a vista, e metà dei giornalisti del tg3 è passata al 2 (fortunatamente Ruffini è tornato direttore di rete, e almeno non cancelleranno programmi un briciolo alternativi). (cont.)

 
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  postato il 24/08/2010 alle 11:50
Più in generale: c'è la crisi, è vero, e le famiglie non ce la fanno più. Ma vedi proteste, manifestazioni? No. Ci sono voluti i greci, con i loro roghi e le loro sassate, per ricordarci che è ancora lecito e possibile protestare (da noi in quel momento c'era uno sparuto corteo con i palloncini). Abbiamo il record di disoccupati, il record di precari, un giovane su 3 è disoccupato e un giovane su 10 è 'invisibile', senza contare i vari co.pro, co.co.co e compagnia cantante. Le piccole imprese, soprattutto artigiane, arrancano. Con la bella idea di 'tagliare le tasse' a scopo promozionale si è ottenuto un aumento della tassazione diretta e indiretta. Notizia di ieri è che l'Italia è seconda per carco fiscale dietro la Francia, ma prima per rapporto tra tasse e servizi erogati.
Le pensioni sono in uno stato pietoso. La cultura è in mano a dell'utri, quindi in uno stato pietoso. I servizi essenziali anche. I leghisti al potere si vantano di arresti eccellenti, ma intanto i poliziotti che quegli arresti li fanno protestano perché a corto di benzina. Si sta pensando di privatizzare qualunque cosa, addirittura l'acqua. Si sta tornando al nucleare, in barba al buon senso ma anche al referendum (ma ci assicurano che 'gli italiani lo vogliono, ce lo chiedono'. come fate a saperlo? mi avete mai chiesto qualcosa?). Siamo in guerra (anche se l'Italia 'ripudia la guerra' etc etc), i 'nostri ragazzi' crepano in ordine sparso e il ministro della difesa sputtana denaro per la sua ideona littoria della leva volontaria promozionale di 3 settimane, per ragazzi e ragazze (venite a campo la russa, vi divertirete!).

Nel frattempo le leggi di B. risultano sconvenienti per lo stato (falso in bilancio, condoni, scudi, depenalizzazioni varie), sia moralmente che economicamente, ma chissenefrega. Si calcola che per permettere lo scempio del processo breve si manderanno al macero migliaia di cause. Si calcola che saranno circa 5 mila le aziende ad utilizzare la 'salva mondadori'. Si calcola che l'erigenda legge sulle intercettazioni smantellerebbe migliaia di giusti processi.
(cont.)

 
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  postato il 24/08/2010 alle 11:51
Eppure?

Nessuno ha la forza di protestare. Non c'è più sdegno, non c'è più nemmeno coscienza del proprio interesse reale. I tassisti che protestavano contro le liberalizzazioni oggi non protestano certo per gli aumenti di bollo, assicurazione e licenze, o per il costo del carburante, o per le bollette che a casa aumentano e aumenteranno. I disoccupati guardano veline e bikini in tv, insieme alle poppe di una brasiliana.

Il paese non è reale, è anestetizzato, sedato. Il paese è berlusconiano, e in un paese berlusconiano (dove il re vince sempre, nonostante tutto) non può non esistere Berlusconi. È semplice.

Mi dici anche, herr Admin, che ho una visione troppo pdcentrica e repubblicocentrica. No, sta tranquillo. È che attualmente l'opposizione (nominale) è quella. C'è l'idv, certo. C'è la sinistra 'radicale', non in Parlamento però. E nemmeno nella testa della gente: se a pdl, fascisti, leghisti, casiniani, rutelliani, finiani e metà pd non frega nulla della sinistra (anzi, meglio che non ci sia), ecco che votare a sinistra può interessare a 1 o 2 persone su 10. Se parti dal presupposto che questa dovrebbe essere l'opposizione a B. più accreditata.. beh, la vedo grigia. Soprattutto, ripeto, Berlusconi e media e pd hanno 'dimostrato' che si può andare avanti con o senza sinistra al parlamento, anzi forse meglio senza (grazie alle ultime cappelle di Bertinotti e soci). [quel 'dimostrato' è per me fasullo, sia chiaro. almeno in linea teorica, e cioè: magari quella sinistra faceva ca.gare, ma in generale ci vuole una sinistra vera in parlamento, ndr]
Il mio citare Scalfari non è dovuto ad ammirazione o considerazione, figurati. Non credo, ad esempio, che con i suoi scritti possa influenzare il pensiero degli elettori di centrosx, non più di tanto almeno. Non credo che sia in posizione centrale, tolemaica, non credo che abbia un'auctoritas adeguata. No. Il mio discorso era: se anche un elettore di centrosx (che sia Scalfari o Puzzucchi o Pincopallo cambia poco) tituba e tira fuori motivazioni di destra, Vendola non ha moltissime speranze.
Vuol dire che nel pd stesso, e nella sedicente opposizione al 'caimano', non c'è unanimità nell'affidarsi a chi potrebbe (potrebbe) battere Berlusconi. Tutto qui. (cont.)

 
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