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Autore: Oggetto: Colonna Sonora & Gusti Musicali

Livello Tour




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  postato il 15/09/2007 alle 12:38
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Originariamente inviato da Nanard
Belle & Sebastien (If You're Feeling Sinister)


giuro che lo sto ascoltando in questo momento!


Non prenderci il giro, porta dipendenza

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/09/2007 alle 12:45
Originariamente inviato da Nanard

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Belle & Sebastien (If You're Feeling Sinister)


giuro che lo sto ascoltando in questo momento!


Non prenderci il giro, porta dipendenza


in effetti....
anche Tigermilk dà dipendenza, gli altri molto meno

 
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Livello Tour




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  postato il 15/09/2007 alle 13:16
Carrefur, concordo in pieno. Anche se oltre ai due menzionati ho solo Dear Catastrophe Waitress, che è poca cosa....

Originariamente inviato da cunego

Originariamente inviato da Nanard

Allora aggiungo pure io i dischi che preferisco, e pace se attraversano gli ultimi 35 anni e se li butto col secchio:

Genesis (Nursery Cryme, Foxtrot, Selling England ma anche Wind & Wuthering)
)
King Crimson (In the court of the Crimson King, Lizard, Red)
J. Buckley (Grace)
etc


aggiungici a trick of the tail e andiamo!


A trick è un bel disco oggettivamente (e quale disco dei genesis prima della dipartita di Hackett non lo è stato?!), ma non l'ho mai amato come quelli menzionati per motivi che neppure a me son chiari: vuoi, come ho letto da qualche parte, che in A Trick si fa più marcata un'"americanizzazione" della scansione ritmica che proprio poco ha a che fare con le atmosfere sognanti del sound Genesis dei 70's; vuoi che da lì si inaugurano le code strumentali a chiusura del disco che diventaranno marchio di fabbrica dell'era Collins, e che a me hanno sempre puzzato di operazione piaciona, tant'è... e sì che ci sono canzoni come Entangled che sono meravigliose..
Però W&W è più intimista, autunnale come la copertina del disco, è l'ultima parentesi realmente onirica e sognante, è un bel sentire.
Dopo questo, la chiusura con Second out.. e poi rimasero in tre...


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/09/2007 alle 14:05
Nanard, ma secondo te qual'è la canzone più bella di "If you're feeling sinister"?
 
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Livello Tour




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  postato il 15/09/2007 alle 14:47
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Nanard, ma secondo te qual'è la canzone più bella di "If you're feeling sinister"?


Quella che adoro, la più vicina al mio intendere sentimento in musica, è The fox in the snow: una perla di melanconia.
Bellissima ed obliqua anche Dylan in the movies.
Ma è tutto un disco da ascoltare.. a me quella maledetta dipendenza l'ha data sul serio.

E la tua?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/09/2007 alle 20:07
Originariamente inviato da Nanard

Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Nanard, ma secondo te qual'è la canzone più bella di "If you're feeling sinister"?


Quella che adoro, la più vicina al mio intendere sentimento in musica, è The fox in the snow: una perla di melanconia.
Bellissima ed obliqua anche Dylan in the movies.
Ma è tutto un disco da ascoltare.. a me quella maledetta dipendenza l'ha data sul serio.

E la tua?


la mia preferita è "If you're feeling sinister", seguita da "Judy and his dream of horses".
Te l' ho chiesto perchè devo ancora trovare due persone che dicano la stessa canzone (e "Fox in the snow" non me l'aveva ancora detto nessuno).

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/09/2007 alle 14:05
A questo punto metto la mia top ten di tutti i tempi, top ten per l'importanza che hanno avuto su di me, non tanto per importanza "storica" dell'album (non sono in ordine di importanza)

1) STONE ROSES - s/t [1989]
2) JOY DIVISION - Closer [1980]
3) THE SMITHS - The queen is dead [1986]
4) DJ SHADOW - End....troducing [1996]
5) THE CLIENTELE - Suburban lights [2000]
6) PEARL JAM - Vitalogy [1994]
7) RADIOHEAD - Kid A [2000]
8) PRIMAL SCREAM - Screamadelica [1991]
9) IGGY POP AND THE STOOGES - The stooges [1969]
10) CCCP - 1964/1985 Affinità, divergenze tra il compagno Togliatti e noi/Del conseguimento della maggiore età [1986]

P.S. o almeno è la classifica per oggi

 

[Modificato il 16/09/2007 alle 14:11 by Carrefour de l arbre]


 
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Livello Tour




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  postato il 16/09/2007 alle 14:19
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

3) THE SMITHS - The queen is dead [1986]
6) PEARL JAM - Vitalogy [1994]


..Ecco, questi me li ero scordati e li mutuo... credo che Morrissey e soci abbiano sfornato con quel disco IL POP allo sttao dell'arte. Nessuno oltre manica credo che sia più stato in grado di lavargli nemmeno i calzini.

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2010




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  postato il 16/09/2007 alle 14:41
Segnalo qualcosa anche io:

Canzone - Artista

Ghost - Live
This big hush - Shriekback
The shining path - Shriekback
Lonely soul - UNKLE
Gas hed goes west - Live
The dreaming tree - Dave Matthews Band
Host - Paradise Lost
All I need - Air
T.B.D. - Live
Liquid skies - DJ Stigmata
Caught a lite sneeze - Tori Amos
Mad world - Gary Jules
Piece of my heart - Intermission
Bakerman - Laidback
Sto pensando a te - Rosario Di Bella
Creep - Stone Temple Pilots
The beauty of grey - Live
Until the end of the world - U2
Sleep - Dandy Warhols
Gabriel - Lamb



 

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Se insisti e persisti, raggiungi e conquisti

Campione Fantaciclismo di Cicloweb 2008

 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 16/09/2007 alle 21:49
ma nessuno di voi usa è iscritto a last.fm

io si.nickname:viltrio

 

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"...and what exactly is a dream
and what eactly is a joke"
"...tired of lying in the sunshine..."

saluti a tutti
Vittorio

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/09/2007 alle 18:13
Originariamente inviato da Nanard
Originariamente inviato da cunego

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Allora aggiungo pure io i dischi che preferisco, e pace se attraversano gli ultimi 35 anni e se li butto col secchio:

Genesis (Nursery Cryme, Foxtrot, Selling England ma anche Wind & Wuthering)


aggiungici a trick of the tail e andiamo!


A trick è un bel disco oggettivamente (e quale disco dei genesis prima della dipartita di Hackett non lo è stato?!)...

Beh, non è stato nominato "Trespass", che è il disco con cui da ragazzino, in tempo reale, scoprii i Genesis (il primo, "From Genesis..." scoperto più tardi, era una cagata...). D'accordo, non c'era Hackett, e nemmeno Collins (mancanza quest'ultima un po' meno importante a mio avviso... ); però è il disco in cui si definisce lo stile dei Genesis gabrieliani. Diverse mini-suite interessanti, con l'unico semi-infortunio di "The knife". Il brano migliore è comunque a mio giudizio "Dusk", il più breve, avvolto in un'atmosfera malinconica vagamente dark...
Memorabile un concerto a Pavia nella primavera del (mi pare) 1972... era uscito da pochi mesi "Nursery crime".

Poi, via, non dimentichiamo "The lamb lies...", uno tra i concept meglio riusciti della storia del rock...
Secondo me la storia importante dei Genesis coincide con la presenza di Gabriel; andato via lui, c'era "benzina" per un altro paio di album e basta... Hackett o non Hackett... (fermo restando che non mi dispiaceva assolutamente il suo modo di suonare...).

 

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"...Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta, penso che per la razza umana ci sia ancora speranza..." (H.G. Wells)

 
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Livello Tour




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  postato il 17/09/2007 alle 18:40
Sinceramente Trespass e The Lamb non li ho citati volontariamente.
Trespass è un buon disco (e tre episodi come Looking for someone, dusk e Stagnation lo dimostrano) solo che a mio personale parere soffre di due difetti:
1) è un semi-tributo al King-Crimson sound (d'altra parte "In the court of the crimson king" è stato un pugno nello stomaco per tutti coloro che cercavano una rottura con i canoni del rock, e se è vero che le radici di quel lavoro affondano nel solco di gente come i Moody Blues, Nice, Procol harum, Rarebirds, etc non è possibile non notarne l'immenso salto in avanti), a tal punto che pezzi pure piacevoli (Vision of angels, per dire..)sfiorano il plagio
2) John Mayhew era una scarpa pazzesca, con quelle oscene rullate.

The Lamb è un capolavoro: lo dicono tutti, lo dice la critica e il pubblico, lo dicono i genesis, lo dice armando gallo, lo dice perfino mio padre. Però non mi piace. O meglio: singoli pezzi sono splendidi (Broadway melody, back in N.Y, in the cage, the lamia, etc) ma il complesso non mi ha mai convinto.
Troppo forte il salto di cifra stilistica. Dove prima (e dopo)tutto era melodia e complessità, fiaba e mitologia, fauni e semidei, qui tutto è elettronica dura, rock solido, a tratti traumatico, paesaggi metropolitani, storie portoricane di emarginazione e dolore.
Tutto interessante, anzi, più interessante dell'edonismo mitologico. Ma troppo distante per me all'epoca.
Poi uno cambia, ma i solchi, certi solchi e pregiudizi rimangono, ed io non sono mai riuscito ad amare quel disco come gli altri.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/09/2007 alle 23:12
Originariamente inviato da Nanard
Sinceramente Trespass e The Lamb non li ho citati volontariamente...

Sono parzialmente d'accordo con te... Quello che volevo dire comunque era che, coll'inevitabile senno di poi, la forma e in parte anche gli esiti di Trespass non sono poi così lontani da quelli del successivo Nursery Cryme (prima m'ero dimenticato la "y" ); opera forse più matura e con due musicisti nuovi e leggermente più preparati. Concordo sulla scarponeria di Mayhew (secondo te perché il mio brano preferito è "Dusk"? ), ma per l'attuale jazzofilo che sono non troppo distante da quella di Collins, con l'aggravante del successivo deleterio effetto di quest'ultimo sugli esiti artistici del gruppo.
Quello che mi trova meno d'accordo è l'accostamento Genesis-King Crimson, fatte salve le logiche contiguità di genere e di epoca... se proprio (tirato per i capelli che non ho più) devo trovare delle affinità coi KC del tempo, le vedo negli Yes (il brano "Heart of the sunrise"... lo scambio di collaborazioni con Anderson e Bruford...), due gruppi paradossalmente all'opposto delle mie preferenze musicali (indovina chi sta sopra e chi sta agli inferi...).
Un parallelismo ci può stare se consideriamo esclusivamente la tendenza innovatrice di Fripp e Gabriel, che per strade diverse avevano forse intuito la breve vita delle istanze classicheggianti (e quindi implicitamente decadenti...) del fenomeno prog, e avevano tentato di dare una sterzata con opere come appunto "The lamb..." e "Lark's tongues...", non a caso quasi contemporanee, in direzione più aggressiva e, almeno nel caso dei KC, proto-new-wave.
Come dire... dei tentativi di evitamento dell'ineluttabile sconfinamento (o ritorno...) dell'universo prog, una volta esaurito il filone d'oro "neoclassico" e romantico, verso la canzoncina pop-rock più o meno riammodernata, soprattutto dal punto di vista ritmico. La stessa storia dei Genesis senza Gabriel (e di decine di altri gruppi contemporanei) mi sembra confermare questo dato... invece i King Crimson esistono ancora e producono tuttora una musica "accettabile", aldilà del fatto che non li ascolto più...

 

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Livello Rik Van Looy




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  postato il 17/09/2007 alle 23:56
Originariamente inviato da Bitossi

Originariamente inviato da Nanard
Sinceramente Trespass e The Lamb non li ho citati volontariamente...

Sono parzialmente d'accordo con te... Quello che volevo dire comunque era che, coll'inevitabile senno di poi, la forma e in parte anche gli esiti di Trespass non sono poi così lontani da quelli del successivo Nursery Cryme (prima m'ero dimenticato la "y" ); opera forse più matura e con due musicisti nuovi e leggermente più preparati. Concordo sulla scarponeria di Mayhew (secondo te perché il mio brano preferito è "Dusk"? ), ma per l'attuale jazzofilo che sono non troppo distante da quella di Collins, con l'aggravante del successivo deleterio effetto di quest'ultimo sugli esiti artistici del gruppo.
Quello che mi trova meno d'accordo è l'accostamento Genesis-King Crimson, fatte salve le logiche contiguità di genere e di epoca... se proprio (tirato per i capelli che non ho più) devo trovare delle affinità coi KC del tempo, le vedo negli Yes (il brano "Heart of the sunrise"... lo scambio di collaborazioni con Anderson e Bruford...), due gruppi paradossalmente all'opposto delle mie preferenze musicali (indovina chi sta sopra e chi sta agli inferi...).
Un parallelismo ci può stare se consideriamo esclusivamente la tendenza innovatrice di Fripp e Gabriel, che per strade diverse avevano forse intuito la breve vita delle istanze classicheggianti (e quindi implicitamente decadenti...) del fenomeno prog, e avevano tentato di dare una sterzata con opere come appunto "The lamb..." e "Lark's tongues...", non a caso quasi contemporanee, in direzione più aggressiva e, almeno nel caso dei KC, proto-new-wave.
Come dire... dei tentativi di evitamento dell'ineluttabile sconfinamento (o ritorno...) dell'universo prog, una volta esaurito il filone d'oro "neoclassico" e romantico, verso la canzoncina pop-rock più o meno riammodernata, soprattutto dal punto di vista ritmico. La stessa storia dei Genesis senza Gabriel (e di decine di altri gruppi contemporanei) mi sembra confermare questo dato... invece i King Crimson esistono ancora e producono tuttora una musica "accettabile", aldilà del fatto che non li ascolto più...


yes,heart of the sunrise!respect

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/09/2007 alle 14:55
Originariamente inviato da cunego
yes,heart of the sunrise!respect

Eh, forse tra le righe non si è capito che il mio giudizio complessivo sugli Yes non è tra i più lusinghieri... mentre invece lo è (ppure troppo...) sui KC (mio gruppo preferito all'epoca...).

Comunque, convinto da Padre Amorth, ho smesso di ascoltare la "musica del diavolo" già da diversi lustri...
Sapete com'è, temevo che, a furia di subire messaggi occulti, prima o poi mi ritrovassi di notte seduto sul letto a vomitare purea di piselli, gridando frasi oscene mentre la testa mi compie un giro a 360° sul collo...

Non so voi come fate...

 

[Modificato il 18/09/2007 alle 15:00 by Bitossi]

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  postato il 18/09/2007 alle 16:31
Ritrovato un vinile del '64 degli Animals, con la hit "House of the rising sun"...bella, anche se saccheggiata (cover, tonnellate di film- tra cui il nostro "la meglio gioventù"-, etc etc)
 
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Livello Tour




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  postato il 19/09/2007 alle 11:02
Originariamente inviato da Bitossi
Quello che mi trova meno d'accordo è l'accostamento Genesis-King Crimson, fatte salve le logiche contiguità di genere e di epoca... se proprio (tirato per i capelli che non ho più) devo trovare delle affinità coi KC del tempo, le vedo negli Yes (il brano "Heart of the sunrise"... lo scambio di collaborazioni con Anderson e Bruford...), due gruppi paradossalmente all'opposto delle mie preferenze musicali (indovina chi sta sopra e chi sta agli inferi...).


Credo di essermi spiegato male, o forse non ci siamo intesi: l'unica opera in cui si sente chiaramente l'influenza dei KC sui Genesis è proprio Trespass, e per questo no lo amo troppo. Non perchè i KC non mi piacciano ma perchè a mio avviso il risultato era inferiore dell'originale e peraltro gli orientamenti non erano gli stessi, quindi alla fine risulta pure forzoso.
Da Nursery i sound dei due gruppi si allontana e non di poco. Per me i Genesis hanno poco da spartire con Yes, ELP, KC, anche per via di una minore ricerca dell'autocompiacimento

Comunque i KC con Belew non sono male, sono solo un altro mondo.

 
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  postato il 19/09/2007 alle 11:35
Dimenticavo!!!
37 anni a ieri moriva il grandissimo Jimi Hendrix!
Arrivederci, Mancino...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/09/2007 alle 17:51
Originariamente inviato da Nanard
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Quello che mi trova meno d'accordo è l'accostamento Genesis-King Crimson, fatte salve le logiche contiguità di genere e di epoca... se proprio (tirato per i capelli che non ho più) devo trovare delle affinità coi KC del tempo, le vedo negli Yes (il brano "Heart of the sunrise"... lo scambio di collaborazioni con Anderson e Bruford...), due gruppi paradossalmente all'opposto delle mie preferenze musicali (indovina chi sta sopra e chi sta agli inferi...).


Credo di essermi spiegato male, o forse non ci siamo intesi: l'unica opera in cui si sente chiaramente l'influenza dei KC sui Genesis è proprio Trespass, e per questo no lo amo troppo. Non perchè i KC non mi piacciano ma perchè a mio avviso il risultato era inferiore dell'originale e peraltro gli orientamenti non erano gli stessi, quindi alla fine risulta pure forzoso.
Da Nursery i sound dei due gruppi si allontana e non di poco. Per me i Genesis hanno poco da spartire con Yes, ELP, KC, anche per via di una minore ricerca dell'autocompiacimento

Comunque i KC con Belew non sono male, sono solo un altro mondo.

No, no, io avevo capito e tu ti eri spiegato bene... è proprio in Trespass che io non vedo grandi parallelismi possibili tra Genesis e King Crimson... anzi mi pare tu facessi riferimento ad un "quasi plagio" in Vision of Angels che sinceramente faccio un po' fatica a trovare... per esempio rispetto a quale brano di "In the Court..."? Huè, intendiamoci, magari hai ragione tu, ed è qualcosa che non ho colto, anche perchè sono dischi che ho macinato da ragazzo, e che ora ascolto (con piacere) saltuariamente... però se c'è una cosa che mi piace è trovare riferimenti, rimandi, similitudini, affinità... e in questo caso me li sarei proprio persi, fatte salve come detto le normali contiguità... per esempio entrambi i gruppi erano inglesi!

Poi ho allargato forse indebitamente il discorso dicendo che casomai sono stati gli Yes ad avere (sporadicamente, in qualche brano...) delle prossimità ai KC (ai King Crimson, non ai Genesis!)... , che comunque, per dirla col buon Cesare Rizzi, al massimo si possono definire "punti di contatto" (cfr. "Progressive & Underground 1967/76"). Tanto è vero che un gruppo mi piace(va) parecchio, l'altro proprio no (e quindi per gli Yes potevi usare termini anche più duri di "autocompiacimento" ).

Per tornare a Trespass, forse non tutti sanno che Ornella Vanoni fece una cover italiana di "White mountain", dal titolo "Un gioco senza età"... ...lassamo perdere, vah... (la Vanoni non l'ho mai digerita... ).

 

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  postato il 19/09/2007 alle 18:06
Proprio ieri ho riascoltato Trespass, e devo dire che Stagnation è proprio una canzone spettacolare. Il resto del disco (a parte White Mountain) veleggia su altitudini molto più basse, ma pur sempre sopra la sufficienza.

In questo periodo sono parecchio affamato di prog, da qualche mese ho conosciuto In the Wake of Poseidon, che se non è (come potrebbe?) all'altezza di In the Court of the Crimson King, è comunque un gran bel disco... I King Crimson sono una scoperta relativamente recente del mio percorso, e me ne dispiaccio... purtroppo col passare degli anni aumentano a dismisura le cose da riscoprire, in questo senso non vorrei proprio essere nei panni di un bimbo che nasce oggi: c'è un senso vago di frustrazione, sapere di non avere quasi certamente la possibilità di scoprire tutto il bello (in questo caso della musica) che è passato prima di noi...

Vabbè, se ho tempo pubblico qualche breve RNR (Recensione Non Richiesta) scritta nel corso degli ultimi mesi.

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/09/2007 alle 18:59
Originariamente inviato da Admin


In questo periodo sono parecchio affamato di prog, da qualche mese ho conosciuto In the Wake of Poseidon, che se non è (come potrebbe?) all'altezza di In the Court of the Crimson King, è comunque un gran bel disco... I King Crimson sono una scoperta relativamente recente del mio percorso, e me ne dispiaccio...


Una sensazione che provo spesso, quando ascolto musica datata, è quella di aver sentito cose già fatte, quando in realtà, ovviamente, è il contrario: nei Doors, nei Litfiba, in Jimi Hendrix e nei Velvet Underground risento tutti gli artisti più recenti.

Ovviamente c'è l'eccezione alla regola: I Pink Floyd di "The piper at the gates of dawn" e "Ummagumma". Ancora oggi freschi ed inimitabili. Allora, nella musica, il doping era decisamente più sviluppato però

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Rik Van Looy




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  postato il 19/09/2007 alle 19:11
Però i KC non sono solo prog, hanno avuto il loro periodo progressivo, ma erano un mondo a parte , + su lidi psichedelici direi.
 
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  postato il 19/09/2007 alle 19:12
Originariamente inviato da Bitossi

anzi mi pare tu facessi riferimento ad un "quasi plagio" in Vision of Angels che sinceramente faccio un po' fatica a trovare...


La sto riascoltando ancora adesso. Quasi plagio?

 

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  postato il 19/09/2007 alle 19:23
Dimenticavo...

http://www.ahmettribute.com/

Sarà l'evento dell'anno... il problema è che ci saranno 20mila posti, e hanno richieste per 20 milioni... quindi faranno il sorteggione: avete ancora qualche giorno per prenotarvi...


Foto www.polarmusicprize.se

(Ps per quelli di passaggio: quello di destra non è Branduardi, eh!)

 

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  postato il 20/09/2007 alle 09:52
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anzi mi pare tu facessi riferimento ad un "quasi plagio" in Vision of Angels che sinceramente faccio un po' fatica a trovare...


La sto riascoltando ancora adesso. Quasi plagio?


I cori e l'uso del mellotron è del tutto analogo ad "In the court of the Crimson King", dall'omonimo album. O "Libra's theme" di In the wake...
A mio avviso è evidente, ma non impongo il mio punto di vista

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/09/2007 alle 15:42
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anzi mi pare tu facessi riferimento ad un "quasi plagio" in Vision of Angels che sinceramente faccio un po' fatica a trovare...


La sto riascoltando ancora adesso. Quasi plagio?


I cori e l'uso del mellotron è del tutto analogo ad "In the court of the Crimson King", dall'omonimo album. O "Libra's theme" di In the wake...
A mio avviso è evidente, ma non impongo il mio punto di vista

Ma certo, non è il caso di farne una questione di vita e di morte; però ci sono alcuni aspetti tecnico/musicali che vanno considerati: "In the Court..." è costruita su una struttura simile a quella di una folk ballad in una tonalità minore (Mi-, se ricordo bene...), che ne accentua il lato drammatico; "Visions of Angels" è invece in tonalità maggiore (Do, sempre se ricordo bene; tonalità piana e comunque potenzialmente più "allegra"...): dopo un intro di piano, ripetuto a metà brano, evidente retaggio degli studi "buoni" di Banks, il pezzo si dispone sulla forma canzone ABAC..., oppure, vista la lunghezza, si può definire una sorta di minisuite con la medesima struttura. Inoltre il mellotron svolge una funzione molto più di "appoggio" alle altre tastiere, senza mai diventare filo conduttore come nel caso dei KC.
Insomma, i due brani differiscono a livello di armonia, melodia, struttura, atmosfera e "trattamento"; in altre parole sono brani programmaticamente diversi... Certo, l'uso contemporaneo tastiere/voce, in una progressione di accordi solo simile (nel ritornello), può dar luogo ad una vaghissima somiglianza, ma se prendessimo questa congiuntura come metro di giudizio assoluto, allora diventerebbe "plagio" il 50% del jazz, il 99,9% del rock ed il 150% delle canzonette italiane...

PS: Miiih, riascoltandoli ora, come erano incisi male quei dischi!!!!

 

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  postato il 21/09/2007 alle 15:04
All'ennesimo ascolto, convengo che i cori in effetti ricordano un po' ITCOTCK... ma più che il letto di mellotron, direi che probabilmente ciò che concorre a spingere al(l'azzardato) paragone è anche il giro di batteria...

Però confermo due cose: la prima è che siamo in presenza di due cose comunque abbastanza diverse.
La seconda, la mutuo da Bitossi: erano dischi registrati proprio male!!!

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Tour




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  postato il 23/09/2007 alle 16:27
Non ho la tua competenza e mi fido di quanto dici. Sarà che ho masticato i due dischi mille anni fa (ne avevo 16) contemporaneamente, in pieno furore dietrologico, e mi è sempre rimasta quella sensazione. A tal proposito ricordo di aver letto un articolo con un'intervista di Banks o di Phillips, ora non vorrei far confusione, in cui diceva che dopo l'ascolto di ITCOTCK (bravo Admin, l'acronimo fa risparmiare due righe!) capì che quello era esattamente il suond che volevano fare, ma non sarebbero stati all'altezza di farlo. Philips, anche qui: per alcuni una perdita importante, per altri l'apertura all'era Hackett che ha caratterizzato (e molto) col suo stile personale.
Hackett era senza dubbio dotato di maggior tecnica, almeno all'epoca dell'avvicendamento; e la fantasia o l'audacia non gli mancavano.
Però Philips era una testa pensante, forse in quel momento più ancora di Banks; tant'è che molto del buono imbastito era farina del suo sacco, financo buona parte di The Musical Box e di The Fountain of Salmacis.
Sulla qualità delle registrazioni concordo in pieno. Basta ascoltare Genesis Live del '73 per capire quanto approssimativa era la produzione. Il salto lo si fece già con con Selling England, forse, ma le patinate produzioni anni 80 avevano ancora da venire

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/09/2007 alle 19:58
segnalo una canzone-gioiello:

Trust - GRAVENHURST

splendida.

(la potete sentire qui: http://www.myspace.com/soneekmxdj)

 
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  postato il 24/09/2007 alle 21:14
Saluti a tutti
Io ho una visione della musica molto più ampia rispetto alla vostra
Ecco la mia top ten

1) Bruce Springsteen: Darkness on the edge of town
2) Bruce Springsteen: The River
3) Bruce Springsteen: Nerbraska
4) Bruce Springsteen: Born To run
5) Bruce Springsteen: Born in the Usa
6) Bruce Springsteen: Live in Dublin
7) Bruce Springsteen: The Ghost of Tom Joad
8) Bruce Springsteen: The Rising
9) Bruce Springsteen: Greetings from Asbury Park, N.J.
10 Francesco Guccini: Radici

 

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Andare avanti è l'obiettivo, non il mezzo

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/09/2007 alle 21:51
Sto vedendo/ascoltando il live di Jamiroquai a Verona.
Che roba!!!
Me lo ricordavo agli inizi (primo album) dal vivo ad Imola ma anche qui è da mega

 

[Modificato il 24/09/2007 alle 22:04 by stress]

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/09/2007 alle 08:56
Originariamente inviato da Barbara Lowrie

Saluti a tutti
Io ho una visione della musica molto più ampia rispetto alla vostra
Ecco la mia top ten

1) Bruce Springsteen: Darkness on the edge of town
2) Bruce Springsteen: The River
3) Bruce Springsteen: Nerbraska
4) Bruce Springsteen: Born To run
5) Bruce Springsteen: Born in the Usa
6) Bruce Springsteen: Live in Dublin
7) Bruce Springsteen: The Ghost of Tom Joad
8) Bruce Springsteen: The Rising
9) Bruce Springsteen: Greetings from Asbury Park, N.J.
10 Francesco Guccini: Radici

Beh, anch'io nel mio piccolo:

1) Miles Davis: Kind of blue
2) Miles Davis: Bitches brew
3) Miles Davis: In a silent way
4) Miles Davis: Live-Evil
5) Miles Davis: Cookin'
6) Miles Davis: Milestones
7) Miles Davis: Miles smiles
8) Miles Davis: A tribute to Jack Johnson
9) Miles Davis: Birth of the cool
10) Orietta Berti: Più Italiane di me (Polydor 1972)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/09/2007 alle 15:59
Originariamente inviato da Bitossi
1) Miles Davis: Kind of blue
2) Miles Davis: Bitches brew
3) Miles Davis: In a silent way
4) Miles Davis: Live-Evil
5) Miles Davis: Cookin'
6) Miles Davis: Milestones
7) Miles Davis: Miles smiles
8) Miles Davis: A tribute to Jack Johnson
9) Miles Davis: Birth of the cool
10) Orietta Berti: Più Italiane di me (Polydor 1972)



ahia!
sei sbilanciato verso il Miles elettrico, e mancano totalmente i dischi con Gil Evans.
Come mai?

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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  postato il 25/09/2007 alle 16:01
Originariamente inviato da Nanard
Sulla qualità delle registrazioni concordo in pieno. Basta ascoltare Genesis Live del '73 per capire quanto approssimativa era la produzione. Il salto lo si fece già con con Selling England, forse, ma le patinate produzioni anni 80 avevano ancora da venire

Ci sarebbe una registrazione ancora più schifosa: il live "Earthbound" dei King Crimson (1972), che non a caso è l'unico disco dei KC fino al 1980 che non posseggo in originale... a parziale scusante, il fatto che fosse appunto dal vivo come quello dei Genesis.
Effettivamente però quello delle "brutte" registrazioni del prog, anche in studio, è un bel caso: non era un problema di tecnologia (ci sono registrazioni jazz dei primi anni '60 o anche prima - penso ad esempio ai Blue Note RVG series - che sono godibilissime ancor oggi con o senza rimasterizzazione), e tantomeno di risorse.
Il rock ha tempi dilatatissimi di produzione e postproduzione, sempre a confronto col jazz, dove autentici capolavori sono stati realizzati in mezza giornata, a volte senza mai ripetere un brano...
Perciò delle due l'una: o il prog si avvaleva di tecnici del suono poco preparati, o era una musica estremamente complicata da rendere in studio (e dal vivo...) e conseguentemente sui master...

 

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  postato il 25/09/2007 alle 16:09
Originariamente inviato da antonello64
ahia!
sei sbilanciato verso il Miles elettrico, e mancano totalmente i dischi con Gil Evans.
Come mai?

Beh, intanto perchè per "fare il simpatico" ho dovuto rinunciare alla 10.a posizione (ci starebbe Sketches... o forse Miles Ahead... o Porgy & Bess? Di sicuro non Quiet nights...), e poi perchè, in tanta abbondanza, per me la differenza tra il 1.° e il 20.° posto è minimale (ho 74 dischi di Miles)... però è vero, dopo Kind of Blue la mia anima vetero-psichedelic-rockettara tende a preferire il Davis elettrico. Avevo anche dedicato un blog al periodo, ma avevo paura di finire il galera denunciato dalla Columbia e l'ho un po' trascurato ultimamente...

PS: inoltre noto che anche il tuo Avatar...

 

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  postato il 25/09/2007 alle 16:23
Originariamente inviato da Bitossi


PS: inoltre noto che anche il tuo Avatar...


l'hai notato in ritardo

a proposito di Porgy & Bess, non so se ti è capitato tra le mani il cd pubblicato dalle edizioni Il Manifesto, con l'Orchestra Jazz della Sardegna e Paolo Fresu solista che rifanno il capolavoro di Miles & Gil.
Nelle note di copertina, poi, viene raccontata la storia di come si è giunti a portare quella storica registrazione al Festival di Pescara, grazie all'aiuto di Gunther Schuller.

 

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  postato il 25/09/2007 alle 16:29
Antonello,
hai sentito il doppio cd del concerto tenuto alla Cornel nel 1964 dal sestetto di Mingus con Dolphy?
E' uscito da qualche mese ed era inedito.
Semplicemente splendido!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/09/2007 alle 16:35
Originariamente inviato da Ottavio

Antonello,
hai sentito il doppio cd del concerto tenuto alla Cornel nel 1964 dal sestetto di Mingus con Dolphy?
E' uscito da qualche mese ed era inedito.
Semplicemente splendido!


ce l'ho in mp3, ma ancora non lo sento.
Invece grazie alla tua segnalazione ho potuto apprezzare "Sound Grammar" di Ornette Coleman: quest'estate mi sarebbe piaciuto andare a vederlo a Pescara, ma le esigenze familiari hanno avuto il sopravvento.
"Sound Grammar" che è stato il secondo disco jazz a ricevere il Premio Pulitzer.

 

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  postato il 25/09/2007 alle 17:01
"Sound grammar" è veramente molto bello ed è quasi un "miracolo" che Ornette Coleman continui a produrre dischi così belli ed innovativi.
Coleman ed il suo disco sono anche i trionfatori delle classifiche di Downbeat.

Una curiosità: qual'è l'altro disco jazz che ha vinto il Pulitzer?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/09/2007 alle 17:34
Originariamente inviato da Ottavio

"Sound grammar" è veramente molto bello ed è quasi un "miracolo" che Ornette Coleman continui a produrre dischi così belli ed innovativi.
Coleman ed il suo disco sono anche i trionfatori delle classifiche di Downbeat.

Una curiosità: qual'è l'altro disco jazz che ha vinto il Pulitzer?


Blood on the fields, 1997, di Wynton Marsalis.
Cd triplo che ho apprezzato veramente tanto.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/09/2007 alle 17:39
Grazie.

Non lo conosco, forse a causa del mio "pregiudizio" nei confronti di W.Marsalis.
Non capisco che senso abbia suonare negli anni 90 e 2000 il solito bebop.
Tanto vale sentire gli orginali!
Comunque dopo la tua segnalazione ci farò un pensierino.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/09/2007 alle 21:00
Originariamente inviato da Ottavio
Non lo conosco, forse a causa del mio "pregiudizio" nei confronti di W.Marsalis.
Non capisco che senso abbia suonare negli anni 90 e 2000 il solito bebop.
Tanto vale sentire gli orginali!
Comunque dopo la tua segnalazione ci farò un pensierino.


la tua idea su Marsalis è abbastanza comune: il suo voler rimanere ancorato alla tradizione ha deluso parecchi appassionati, che da un talento come lui si aspettavano chissà quali innovazioni.
Ciò non toglie che sia un musicista di altissimo livello, e forse come bravura tecnica sulla tromba non c'è mai stato nessuno come lui.
Uno dei pochissimi in grado di suonare jazz e musica classica senza problemi.

Ho avuto la fortuna di vederlo dal vivo con la Lincoln Center Jazz Orchestra, e devo dire che a livello tecnico fa paura.

Si possono discutere le sue scelte musicali: non è certamente uno che ha portato qualcosa di nuovo nel jazz, ma oggi come oggi chi può definirsi tale?
Se devo essere sincero, negli ultimi 70 anni, oltre a Charlie Parker che ha introdotto il bebop (con Dizzy) e Ornette che ha inventato il free, di veri innovatori non ne vedo.
Tutto il resto può essere interpretato come una variazione sul tema principale, ma non certo come un nuovo tema.
Marsalis in questo è forse più ortodosso di altri: quello che fa lui non è diverso da quello che facevano Clifford Brown o Lee Morgan 50 anni fa, però almeno lo fa bene.

Secondo me nella sua musica non c'è novità, ma c'è sicuramente qualità, e i suoi dischi li ho sempre trovati molto belli.
Pare che negli ultimi cd, incisi per la Blue Note, ci sia effettivamente qualcosa di nuovo rispetto ai suoi soliti standard, però non saprei dire perchè ancora non li ascolto.

 

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  postato il 25/09/2007 alle 22:52
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Bitossi

PS: inoltre noto che anche il tuo Avatar...


l'hai notato in ritardo

a proposito di Porgy & Bess, non so se ti è capitato tra le mani il cd pubblicato dalle edizioni Il Manifesto, con l'Orchestra Jazz della Sardegna e Paolo Fresu solista che rifanno il capolavoro di Miles & Gil.
Nelle note di copertina, poi, viene raccontata la storia di come si è giunti a portare quella storica registrazione al Festival di Pescara, grazie all'aiuto di Gunther Schuller.

Naturalmente il disco in questione... ce l'ho. Avevo seguito all'epoca le vicissitudini del concerto di Pescara... come vogliamo definirlo... un disastro sfiorato? Ricordo anche il dibattito su Musica Jazz, che accusava la produzione di aver "costretto" Fresu a "rifare" (il tuo termine, probabilmente involontario, e comunque riferito alla versione su disco registrata a Sassari nel 1999, è azzeccato...) l'opera di Evans/Davis. Pensiamo solo al fatto che non esisteva più nemmeno una sola nota scritta da Evans, e che Schuller aveva dovuto "tirar giù" tutto dal disco...
Problemi enormi, che a posteriori giustificano le scelte "minimaliste" adottate nella tua città (addirittura Fresu con l'herpes da stress, che ne limitava di un'ottava l'estensione!). A quel punto, meglio di così non si poteva proprio fare...
Molto meglio l'esecuzione su disco e, a quanto leggo, l'esecuzione dal vivo a Berchidda. I problemi "filologici" rimangono; a quanto pare anche un sotterraneo dissidio tra Fresu e Schuller (Fresu voleva più libertà negli assoli...); va detto comunque che nemmeno Davis aveva mai suonato l'opera dal vivo per intero (52 minuti), visto che l'aveva realizzato solo su disco... Inoltre, Evans aveva ri-scritto molte più parti dell'opera di Gershwin, e solo una parte del lavoro finì sul disco di Davis.
Per non annoiare i non-jazzofili, li invito ad ascoltare uno tra i lavori più problematici (in senso positivo...) del jazz. Il CD originale costa meno di 10 €, e poi in rete si "trova"... ( )

PS: Forse vale la pena anche chiarire ai non esperti che il tuo avatar si riferisce ad una foto di copertina di "Jack Johnson", uno tra i dischi più discussi del Davis elettrico... (me ne ero accorto da un pezzo, eh! )

PS2: Marsalis ai miei occhi ha l'unico merito di essere nato il mio stesso giorno (18 ottobre)... Scherzo naturalmente... o forse no? Ne riparleremo....

PS3: In uscita in questi giorni le complete sessions di "On the corner", forse il disco più funk e impopolare (presso i critici...) di Davis (6 CD), e "Absolutely out there", un altro inedito del quartetto di Coltrane con Dolphy (2 CD)

 

[Modificato il 25/09/2007 alle 23:16 by Bitossi]

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/09/2007 alle 06:47
Originariamente inviato da Bitossi

PS3: In uscita in questi giorni le complete sessions di "On the corner", forse il disco più funk e impopolare (presso i critici...) di Davis (6 CD), e "Absolutely out there", un altro inedito del quartetto di Coltrane con Dolphy (2 CD)


sai che "On the corner" non me lo ricordo? forse sarà il caso che lo riascolti di nuovo.

Comunque devo dire che il Miles post-Bitches Brew non è che mi abbia entusiasmato (a parte appunto Jack Johnson e qualche live); preferisco di gran lunga il periodo Prestige, di cui si parla secondo me troppo poco e durante il quale Miles ha sfornato dischi bellissimi (Walkin', Workin', Cookin', Steamin', Relaxin')

 

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  postato il 26/09/2007 alle 15:21
Originariamente inviato da antonello64

sai che "On the corner" non me lo ricordo? forse sarà il caso che lo riascolti di nuovo.

Comunque devo dire che il Miles post-Bitches Brew non è che mi abbia entusiasmato (a parte appunto Jack Johnson e qualche live); preferisco di gran lunga il periodo Prestige, di cui si parla secondo me troppo poco e durante il quale Miles ha sfornato dischi bellissimi (Walkin', Workin', Cookin', Steamin', Relaxin')

Sono d'accordo sui "cinque gerundi" Prestige, ricordando che il primo è del 1954 (con una formazione all-stars), gli altri del 1956 (in quintetto con Coltrane), realizzati praticamente in due sedute.

Sul Davis elettrico, ho delle idee che si intrecciano in qualche modo col discorso su Marsalis (a mo' di esempio sulle possibilità innovative nel jazz...), che ora non ho tempo di sviluppare compiutamente. Potrebbe entrare nel ragionamento, sempre come esempio, anche Porgy & Bess...

 

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