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Autore: Oggetto: Fatti di politica 2009

Livello Greg Lemond
Utente del mese Gennaio 2009
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  postato il 25/01/2009 alle 11:19
Originariamente inviato da desmoblu

Sentendo il tg ero a bocca aperta. Com'è possibile che il vaticano possa pensare di uniformare la politica interna di alti Stati secondo una morale esclusivamente cattolica?
Obama non è lì per soddisfare il aticano o i cattolici, è lì per garantire uguali diritti per tutti i cittadini. Un cattolico contrario alle staminali non le usa. Una donna cattolica contraria all'aborto partorisce il suo bambino. Ma non possiamo pretendere che un ateo, un agnostico, un buddhista non usino le staminali o l'aborto perchè 'non è giusto secondo i cattolici'. Che significa?


Secondo me coloro che dirigono i tg (come dio se esiste), soffrono di grossi problemi di comunicazione! Nei secoli il c.d. dio sembra si sia manifestato tre volte, creando tre grandi religioni, i cui seguaci da allora si scannano allegramente l'un l'altro, sempre ovviamente in nome di Dio (il proprio).
Vuoi vedere che hanno ragione quelli dell'autobus, (che i tg deprecano)?

P.S.

Io i tg non li vedo dal 1994, ma mi fido di quanto leggo su di essi

 

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Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
...
e i barbieri il lunedì

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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  postato il 25/01/2009 alle 11:52
A proposito. Proprio in questo momento studioaperto si rende protagonista dell'ennesimo schifo giornalistico. Moralmente sono a livello di...

Sono andati a intervistare con tanto di telecamere una ragazza stuprata a Roma e la madre, in occasione dei domiciliari allo stupratore. Quindi, visto che dobbiamo far vedere che TUTTA la giustizia fa chifo e quindi fa bene il ns padrone a 'riformarla' (anche se lo fa per risolvere problemi suoi), sbattiamo in prima pagina una ragazza che avrebbe solo bisogno di vivere tranquilla.
Bravi. Sciacalli.

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 25/01/2009 alle 12:36
Notizie Radicali
venerdì 23 gennaio 2009
Direttore: Gualtiero Vecellio scrivi alla redazione

Hanno paura. Ma continuano a fare del male


di Valter Vecellio
Trascriviamole, le dichiarazioni rese dal presidente del Piemonte Mercedes
Bresso, intervenuta a "24 Mattino", su "Radio 24", così come le ha riportate
l'"ANSA": "Non viviamo in una repubblica di ayatollah, nella quale il
diritto religioso fa premio sul diritto civile. Non entro in merito alle
dichiarazioni del cardinal Poletto che invita i medici cattolici all'obiezione
di coscienza, che nel nostro paese è consentita solo per l'interruzione di
gravidanza, evidentemente sarebbe rispettata anche in un caso del genere.
Nessuno può essere obbligato a fare qualcosa se ritiene di non poterlo fare.
Se fossi un medico e mi fosse chiesto di applicare il decreto, lo farei, ma
con la morte nel cuore. Ma penso che sia altrettanto disumano pretendere che
per un tempo infinito una persona che non è più in stato di vita debba
essere tenuta artificialmente in vita con lo strazio della famiglia. La
morale propria comunque non deve mai essere applicata agli altri.".

Dichiarazioni esemplari, che di rado, purtroppo, ci è accaduto di sentire in
questi giorni in cui tanti sentono l'esigenza di intervenire sulla vicenda
di Eluana Englaro e meglio farebbero, invece, a tacere. Persone senza
pudore, e che non provano vergogna per quello che dicono: dal ministro del
Welfare Maurizio Sacconi, alla sottosegretaria Eugenia Roccella, e tutti gli
altri zuavi pontifici in servizio effettivo permanente.

E' emblematico quello che è stato capace di dire padre Livio Fanzaga,
direttore e patron di "Radio Maria", il network più potente della stessa
"Radio Vaticana". Intervistato da "Panorama", don Fanzaga prima sostiene che
gli attentati alle Twin Towers e al Pentagono sono opera del Maligno: "Lo ha
confermato Maria, Regina della Pace di Medjugoje: oggi Satana vuole la
guerra e l'odio, ha detto la Vergine ai veggenti il 25 settembre 2001. L'Anticristo
ha sganciato una sorta di bomba atomica spirituale: l'odio e l'intolleranza
si diffondono, alimentando lo scontro di civiltà. Ma attenzione, perché
questa bomba atomica spirituale potrebbe diventare reale, in mano a fanatici
e terroristi. Allora sarebbe la fine".

Satana, assicura don Fanzaga, è dietro vicende come quella di Eluana
Englaro: "Il demonio vuol convincere l'uomo che può essere signore della
vita, che ha diritto a deciderne l'inizio e la fine a piacimento. Non è
così. La vita è un dono di Dio, perciò va difesa dal concepimento fino alla
morte naturale".

Per completare il ragionamento di don Fanzaga: "Il demonio punta a costruire
la propria chiesa. Perciò lancia il suo messaggio anzitutto fra i giovani.
La musica, in particolare quella rock, è uno dei principali veicoli di
comunicazione di Satana. Per questo bisogna vigilare: è inaccettabile, per
esempio, che Raffaella Carrà canti in prima serata una canzone dedicata a
Satana.".

Questo il direttore di "Radio Maria". La vogliamo davvero compilare, un'antologia
dello stupidario sulla vicenda Englaro? La campagna di linciaggio e di
aggressione cui è stata sottoposta la famiglia Englaro, le gaglioffate
tendenti a far credere che Eluana la si vorrebbe far morire di fame e di
sete? Un livello di aberrazione, di disumanità, di - ma sì, non bisogna aver
paura di dirlo - di cattiveria e di mancanza di misericordia che è
sconcertante. E' possibile, sì, che abbiano paura: conoscono bene i
risultati delle rilevazioni demoscopiche e dei sondaggi, univoci nel dire
che il comune sentire non si identifica con i diktat vaticaneschi, ma con la
ragionevolezza radicale; hanno paura; ma, perbacco, se sanno, e se
continuano a fare del male!





 

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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

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Livello Marco Pantani
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  postato il 25/01/2009 alle 19:39
Originariamente inviato da Admin

Allucinante.

http://it.youtube.com/watch?v=oLCeuIGQvvU&feature=channel



Scusa Admin, ma io non ci vedo nulla di sorprendente o di nuovo, anche perché non sono mai stata fra quelli che pensavano che il passaggio dalla prima alla seconda repubblica fosse avvenuto grazie ai giudici di buona volontà che incriminarono uno, due, dieci, cento, mille corrotti.
Era un sistema esaurito e da superare se si voleva conservare il rapporto di forza tra le classi economicamente dominanti e quelle dominate con la funzione determinante dello Stato ( sempre espressione delle classi economicamente dominanti).
E i cambiamenti affinché nulla cambi ( come è stata Tangentopoli, di fatto) o la conservazione del sistema quando non deve cambiare, avviene sempre, parliamo dell’Italia ( se ci estendessimo il discorso sarebbe più complicato) , attraverso il sangue.
Anche se poi si fa credere altro.
In Italia un certo tipo di stragi è sempre commesso con il contributo dei servizi segreti dello Stato e hanno sempre una funzione.
Nel 1969 iniziò la stagione delle stragi la cui storia non è mai stata scritta in modo definitivo né ( e non c’è da stupirsi) dalla giustizia ordinaria né da inchieste profonde, scoprendo tutto il calderone dei segreti di Stato e scrivendo veramente la storia dei servizi. Per fare aria vera, non per beccare uno, due, dieci, cento ultime ruote del carro.
In Italia si sta realizzando il programma della P2 nel silenzio beota di tutti.
E fra quelle pagine mai indagate veramente ce n’è una di cui sto leggendo in questi giorni.
C’è “La notte che Pinelli” ( ultimo libro di Sofri) che riapre la pagina innominata quando si parla di anni in cui non c’erano da una parte i buoni e fedeli servitori dello Stato e dall’altra i cattivi che li contestavano ( la lotta armata fu, invece, anche quell,abbondantemente conosciuta e favorita dai servizi).
La pagina della notte in cui Pinelli volò da una finestra della Questura dopo due giorni di interrogatorio serrato, accusato di una strage ( Piazza Fontana) di cui era innocente. Pagina chiusa da una sentenza di un giudice (uno dei giudici "comunisti" di cui parla il premier) che ha detto che fu “malore attivo”.
Rileggere dopo tanti anni la storia drammatica di quella notte che Pinelli..., con particolari sconcertanti che non sapevo o avevo dimenticato, mi conferma nella profonda vergogna per il paese in cui vivo.
E non mi meraviglio che si possa dire “il giorno che Falcone e Borsellino…”.
Il mio perfezionismo non nasce per caso e non si applica solo al doping, è una visione del mondo.
Mondo, purtoppo, governato da sempre da incrementalisti fissi al frammento e all'ultima ruota del carro, in ogni campo.

 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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  postato il 27/01/2009 alle 10:25
E' leggermente stancante questa distinzione incrementalisti/perfezionisti, che era partita quasi per gioco e ora si allarga a qualsiasi campo della società, della vita, del del. Ovviamente i perfezionisti sono quelli retti, coerenti, saggi, savi e non ascoltati, gli altri sono quelli grazie ai quali tutto va male. Non stiamo esagerando?
Io credo che esistano infinite sfumature di pensiero e comportamenti e azione, per cui poco sopporto le categorie. E soprattutto non giudico gli altri per categorie, è una cosa da oroscopo: i toro sono incazzevoli, gli ariete decisi, gli scorpione riflessivi. Quindi abbiamo 1/12 di umanità che ragiona così, un altro dodicesimo così e poi..
M'inchino comunque alla saggezza altrui, che altro fare?

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 28/01/2009 alle 07:07
Parole chiare dal Pd

• da La Repubblica del 27 gennaio 2009, pag. 1
di Ignazio Marino

Caro direttore, in medicina è noto che di fronte ad una grave
malattia la cosa da fare è affrontarla subito e intervenire con
determinazione.

Perché il male non si ferma da solo e, se trascurato, danneggerà
l'intero organismo. E un criterio che andrebbe applicato alla nostra
società e che si adatta in modo particolare alla situazione che sta
vivendo il Partito democratico. La malattia in questione è
l'indecisione, o meglio l'incertezza che si percepisce nel difendere
senza indugio alcuni principi basilari, come la laicità dello Stato.
Io, come tutti i democratici, credo in una società fortemente
ancorata ai principi della libertà, del rispetto, dell'uguaglianza,
del diritto. Sono elementi irrinunciabili in cui si riconoscono quasi
tutti i cittadini italiani, a partire dagli oltre tre milioni che
parteciparono entusiasticamente alle primarie del Pd nel 2007. Ma se
il Pd si propone come sostenitore di queste istanze, è fondamentale
che le sue azioni siano conseguenti e per questo deve trovare il
passo giusto per operare scelte chiare, altrimenti le sue esitazioni
diverranno la sua più grande debolezza. Prendere una posizione chiara
su un tema specifico non significa negare le diversità o non
ammettere il pluralismo e la libertà di coscienza, ci mancherebbe
altro, significa però condividere i grandi principi e non avere
alcuna esitazione nel momento in cui c'è bisogno di schierarsi dalla
parte della libertà e dei diritti civili. Questo ragionamento oggi è
valido per il testamento biologico, dato che il Pd si appresta al
confronto con la destra nelle aule parlamentari. Ma si riproporrà
domani sulle unioni civili, sulla ricerca sulle cellule staminali,
sul destino degli embrioni abbandonati da anni a morire nei
congelatori, sulle adozioni per i single e si potrebbe continuare. La
necessità di prendere una posizione netta (qualunque essa sia) su
tematiche delicate, che mettono in gioco non solo la politica ma
anche la coscienza di ognuno, la cultura, la fede, sarà sempre più
frequente. Attraversiamo un'epoca in cui la rapida, e storicamente
inedita, evoluzione del progresso scientifico propone, forse impone,
alla società, e a chi ricopre il ruolo di rappresentare
l'orientamento popolare, interrogativi continui e molto complessi. Mi
auguro che questo sia evidente ormai a tutti: non si tratta solo di
arrivare ad una singola legge, speriamo condivisa ed efficace, sul
testamento biologico; non si tratta solo di riflettere sulla
drammatica e penosa vicenda di Eluana Englaro. Sul tavolo c'è la
questione di come il mondo politico italiano affronterà i temi
eticamente sensibili: avrà un atteggiamento laico, disposto ad
ascoltare le ragioni della scienza, rivolto a ricercare le soluzioni
migliori nell'interesse di tutti e soprattutto dei più deboli, oppure
avrà un comportamento sottomesso all'ideologia degli schieramenti e
alla logica dell'uno contro l'altro? E in che misura si terrà conto
delle espressioni di alcuni vescovi, la cui complessa missione è di
formare le coscienze e indicare l'etica cattolica ma non di scrivere
le leggi di uno stato laico?

Di fronte a questa situazione io sento la necessità di rivolgermi ai
parlamentari del mio partito ma anche a tutti gli altri, a coloro che
credono nella libertà come valore fondante della vita e della dignità
degli esseri umani. Chiedo di affrontare il dibattito parlamentare
sulle dichiarazioni anticipate di trattamento proprio seguendo questo
spirito di libertà. A chi è credente, come me, e a chi non lo è,
chiedo di ascoltare ciò che gli suggerisce la ragione e la coscienza
e di valutare con sincerità, all'interno del suo animo, se è davvero
convinto di fare approvare una legge in cui si decide di togliere
all'individuo la libertà di poter scegliere. È bene ricordare che la
legge proposta dalla destra va contro il principio della nostra
Costituzione, la quale sancisce il diritto alla cura ma non il dovere
alle terapie: la norma che saremo chiamati a votare, prevede infatti
che idratazione e alimentazione artificiali siano sempre
somministrate a qualunque paziente incapace di esprimere il proprio
consenso. In questo modo sarà eliminato il ruolo del medico, che
invece dovrebbe suggerire, in base alle sue conoscenze e alle
indicazioni del paziente, quando somministrare o sospendere tali
terapie, e sarà sottratta a ciascuno di noi la possibilità di
indicare le proprie volontà. Oltretutto, si andrà contro
l'orientamento della stragrande maggioranza degli italiani che, come
confermato da un sondaggio pubblicato su questo giornale, in ottanta
casi su cento affermano di voler decidere autonomamente o con
l'ausilio di un familiare sulle terapie di fine vita. Più in
generale, sono convinto che proprio su questi temi, sui diritti delle
persone, sugli interrogativi che riguardano la vita e la morte e la
loro relazione con le nostre radici cristiane e con il progresso
della scienza, vada rafforzata l'identità del Pd. Un'identità che si
costruisce coinvolgendo e ascoltando le tante persone che hanno
aderito ad un progetto e con cui il legame si sta allentando. Non può
crescere la forza e il radicamento di un partito nel tessuto sociale
se sui grandi temi, invece di cercare il contributo dei suoi
elettori, si vogliono più semplicemente individuare mediazioni
attraverso la discussione, per quanto approfondita, all'interno della
classe dirigente. L'attenzione alle sofferenze altrui, l'autonomia
dell'individuo di fronte alla scelta delle cure mediche, il rispetto
delle sentenze della magistratura, dovrebbero essere punti fermi per
chi si riconosce nel Pd. La debolezza di identità si traduce in
caduta di autorevolezza. É un fatto umano e diffuso in molti settori,
dalla medicina alla musica, ma in politica è diverso: non si
allontanano i pazienti o la possibilità di esibirsi in sale da
concerto prestigiose, in politica chi perde autorevolezza paga con il
calo dei consensi e della partecipazione.

 

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(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

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Livello Greg Lemond
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  postato il 29/01/2009 alle 09:21
• da La Stampa del 27 gennaio 2009


di Silvio Viale

Non sono sorpreso dalle affermazioni di Umberto Masperi (Posta, Risposta, 24 gennaio) poiché le affermazioni della dott. Antonella Vian, esposte in una lettera all’Avvenire l’8 gennaio, hanno inondato tutti i siti del Movimento per la vita e affini. Per completezza, aggiungerei le fantasie del prof. Giuliano Dolce che, un anno dopo, ha raccontato di deglutizione e di mestruazioni. Se la dott. Vian, di professione dentista, dimostra di non sapere nulla di cosa sia uno stato vegetativo, il prof. Dolce, neurologo, non ha scusanti. Sono, però, sorpreso dall’indolente pigrizia di Lucia Annunziata che sembra avallare la tesi dei vitalisti riprendendo la questione del ritmo sonno-veglia, sperando però in altre informazioni. Ci si è dimenticati del clamore sollevato dalla vicenda di Terry Schiavo, che si concluse nel 2005 dopo 15 anni. Eluana è giunta a 17 anni e, per la prima volta nella storia della Repubblica, Camera e Senato hanno sollevato un conflitto di competenza. Lo stato vegetativo si caratterizza per una lesione irreversibile della corteccia cerebrale, cioè della consapevolezza, mentre le attività riflesse vegetative permangono.Non stupisce che i centri del respiro, del sonno e altri possano permanere. Non significa che Eluana sia viva nel senso comune della parola, ma che sia una specie di corpo senza cervello. Persino le suore, che l’hanno seguita con tanto amore - sono il principale motivo per cui, per riconoscenza, la famiglia Englaro non chiede di sospendere lì la terapia nutrizionale - confermano di non avere mai osservato alcun segno di coscienza. Figuriamoci quale suggestione può avere colpito la dott. Vian, che il 25 ottobre si è presentata alla clinica con due torte per festeggiare i 38 anni di Eluana. Eluana non ha più da tempo le mestruazioni - ha avuto una metrorragia, un sanguinamento patologico - ma anche se le avesse non cambierebbe nulla, non essendo una manifestazione di volontà. Non soffre, perché non può percepire nulla. È continuamente rigirata, con un paranco viene posizionata in modo obliquo su una sedia, non ha riflessi per le urine, né per le feci, non patisce fame né sete... tutte cose che si possono leggere nel libro scritto dal padre. Senza manifestare mai dolore... Silvio Viale

Risponde Lucia Annunziata: Ho tagliato la sua lettera. Mi dispiace. Non sapevo che anche chiedere più informazioni potesse scatenare tanta rabbia. In fondo, siamo tutti dei grandi ignoranti sulle questioni mediche e sprecare una spiegazione in più piuttosto che una in meno non mi sembrava potesse fare una sostanziale differenza, comparata alla posta in gioco. Tutto sommato, Eluana continuo a considerarla una che non ha una voce sua: e sarà il mio un riflesso condizionato, ma mi va di sapere cosa pensano quelli che sanno tutto. Grazie dunque delle sue ulteriori delucidazioni.

 

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  postato il 29/01/2009 alle 14:19
Ah, intanto Veltroni ha deciso di vendere l'intera sinistra concordando uno sbarramento al 4%, sperando di mangiarci ancora su. In uno stupendo inciucio incrociato con intercettazioni e 'riforma' della giustizia. Ehm...Walter: non vi hanno votato perchè vi sedeste a un tavolo per permettere alla peggiore destra possibile di farsi i propri comodi, vi hanno votato come ALTERNATIVA. Posa quella vaselina e comincia a fare un po' di opposizione, su.
Spero solo che nonostante tutto l'attuale sinistra (vari comunisti-verdi etc etc) riesca a coalizzarsi il più possibile per evitare che ANCHE in Europa non ci sia più rappresentanza.
Che schifo, però.

Ah, sentiamo cosa dice Fo.

Mistero buffo (a sinistra)
Dario Fo: «L'opposizione è in coma irreversibile Dovrebbe annetterci Obama, ma lo rovineremmo»
MILANO — Scandaloso, gioioso, giocoso, il primo Mistero Buffo andò in scena a Milano, anno di grazia 1968, Università Statale. Dove Dario Fo irruppe nell'Aula Magna affollata di studenti in eskimo e capelli lunghi, trascinandosi dietro, a colpi di mimica, il mantellaccio suntuoso e la tiara traballante di Bonifacio VIII, pontefice emblematico di una Chiesa violenta, tronfia, detestato da Dante fin da cacciarlo dritto all'Inferno. Quarant'anni dopo, quel Mistero applaudito migliaia di volte in tutto il mondo, rinasce a seconda vita, irriverente e scanzonato più che mai. « Mistero Buffo 2, la vendetta », scherza Dario, che presenterà il suo capolavoro in una nuova versione, riveduta e corretta secondo i tempi, nel luogo e nella circostanza che più gli si addicono: in una piazza, nel cuore del carnevale.

Sabato 14 febbraio, in piazza San Marco a Venezia, Fo, giullare e Nobel, aprirà le celebrazioni carnascialesche quest'anno intitolate «Sensation: 6 sensi x 6 sestieri», con una furibonda quanto spassosa invettiva sull'Italia di oggi e i suoi sconsiderati protagonisti. «Il Carnevale è il tempo della follia, il momento giusto per parlare di un Paese di pazzi — avverte —. Un Paese di Pantaloni e di Arlecchini. Ma soprattutto di Zanni, maschere disperate, poveri cristi senza lavoro e senza pane. Come i tanti migranti che sbarcano da noi, i nuovi schiavi di oggi. Come gli italiani stessi, ormai senza più prospettive di futuro, pronti a essere inghiottiti da una crisi devastante tra sghignazzi e battutacce di governanti truffaldini ». Vuol dire che andava meglio quarant'anni fa? Con la tanto vituperata Dc? «Ma non c'è dubbio. Rispetto a Berlusconi e la sua banda Bassotti, Fanfani e Moro erano dei giganti. Sarei pronto a un cambio di figurine persino con Andreotti... Ma la cosa più terribile è che allora sapevi almeno con chi prendertela. Conoscevi i bersagli e sapevi con chi stare. Adesso invece...»

Adesso? «Ti senti circondato. Dove sono finiti quelli che la pensano in modo diverso? La sinistra ormai è in coma irreversibile. Staccare la spina sarebbe un atto umanitario. L'unica attività di cui sembra ancora capace è quella di dividersi. All'infinito, come atomi squinternati che sbattono l'uno contro l'altro, che cercano di fagocitarsi a vicenda». Insomma, come direbbe Nanni Moretti, non c'è anima viva che voglia dire qualcosa di sinistra. «Se per caso qualcuno ci prova, subito viene attaccato. E proprio dai "compagni". Vedi D'Alema, che sulle stragi a Gaza ha detto cose sacrosante. Subito bacchettato sulle dita da quelli del suo stesso partito. Zitto, non si critica Israele. Mai, neanche di fronte a cadaveri dei bambini. Il Pd e la parte molle della sinistra non fanno che ripetere in modo sciocco le stesse cose della destra. Come loro non pensano ai problemi della gente ma a tener in piedi il loro apparato. Non hanno il coraggio di tirar fuori idee proprie, proposte chiare».

Eppure, sostiene Fo, per trovare la rotta stavolta non occorrerebbe neanche andare a sinistra. Il modello ora è lì, nella culla del capitalismo. «Se gli Usa hanno eletto uno come Obama è perché si sono resi conto che per far fronte allo sfacelo dell'economia e dell'ecologia serviva qualcuno capace di sterzare senza paura. E difatti a poche ore dall'investitura, Obama ha già messo a segno precise direttive: promozione di energie alternative, apertura al mondo musulmano, salvaguardia dei diritti umani». Un Obama per tutti. Non ci resta che chiedere l'annessione agli Usa... «Pagherei per vedere arrivare uno come lui. Ma meglio di no. Litigiosi e autodistruttivi come siamo saremmo in grado di affondare anche loro». Certo qui è tutt'altra musica. «Da noi si continua a sostenere petrolio e petrolieri, a proteggere la finanza allegra, a fare squallido cabaret sulla violenza alle donne. Persino il Papa ci si è messo. Pronto a scomunicare tutti. Tranne i vescovi che parlano in latinorum e negano l'Olocausto». Bonifacio VIII versione 2009 somiglierà a Benedetto XVI? «Beh, qualche tratto affiorerà. Leggero e allusivo come quel venticello spiritoso che una volta gli ha portato via lo zucchetto. Basta un gesto, un accenno a una veste frou frou... Le vanità vaticane, si sa, seguono sempre le mode».

Giuseppina Manin (corriere.it)

 
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  postato il 29/01/2009 alle 14:33
Ma vogliamo pure aggiungere che Di Pietro, che ieri ha detto una cosa sacrosanta sul nostro Presidente della Repubblica, ossia che spesso non è arbritro, rischia un'inchiesta. Evviva.

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese

Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.

 
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  postato il 29/01/2009 alle 14:45
Non è esatto. Spesso è arbitro ma in modo pilatesco.
D'altronde mi chiedo cosa possa fare, con questa maggioranza e questo governo.. può rimandare indietro una legge solo se anticostituzionale, e poi comunque è obbligato a firmarla. I problemi sono più in basso.

Di Pietro m'è anche simpatico, e a volte dice cose anche giuste. Però ha imparato troppo l'arte del capopopolo panzuto..

 
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  postato il 29/01/2009 alle 14:46
Si ma gliela può anche rimandare indietro qualche volta... lo fa mai?

 

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  postato il 29/01/2009 alle 15:27
Ma sai...si sono fatti furbi, dopo anni e anni. E' raro che lascino ancora la penna in mano a Calderoli, in una baita padana. Ed è raro che si facciano di nuovo dire che una legge è '7 volte incostituzionale'..
 
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  postato il 29/01/2009 alle 16:47
ps: spero anche che nessuno creda più a quella scemata del 'voto utile'..
 
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  postato il 29/01/2009 alle 17:32
Originariamente inviato da desmoblu

ps: spero anche che nessuno creda più a quella scemata del 'voto utile'..


Io a questo punto spero che alle Europee il Pd prenda meno voti dell'IDV e soprattutto di un'eventuale sinistra unita. Oddio, che ossimoro m'è scappato...

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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  postato il 29/01/2009 alle 19:56
eh si
 
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  postato il 29/01/2009 alle 20:01
Lo so che non siamo in America, ma oggi Obama ha varato la legge per l'equità salariale tra uomini e donne. Così tanto per dire una legge direi importante come le intercettazioni telefoniche no?

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese

Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.

 
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  postato il 29/01/2009 alle 20:41
PIÙ delle intercettazioni.
Piccolo giochino:
"Gli italiani ci chiedono una legge per limitare questa pratica invasiva e lesiva della loro vita privata, le intercettazioni che ormai sono uno strumento politico e illiberale che tocca la vita di tutti. Ce lo chiedono gli italiani" (sig. B.)
"Gli italiani ci chiedono una legge contro il precariato e lo sfruttamento, i contratti capestro e il lavoro nero. Ce lo chiedono gli italiani" (sig. B.)
"Gli italiani ci chiedono una legge efficace contro le morti sul lavoro" (sig. B.)
"Gli italiani ci chiedono una legge che porti a condizioni di lavoro eque, senza distinzioni di sesso, razza o ceto. Ce lo chiedono gli italiani" (sig. B.)

--- Quale farese tra queste quattro ha detto VERAMENTE il pres.del.cons.?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/01/2009 alle 21:16
Originariamente inviato da Admin

Originariamente inviato da desmoblu

ps: spero anche che nessuno creda più a quella scemata del 'voto utile'..


Io a questo punto spero che alle Europee il Pd prenda meno voti dell'IDV e soprattutto di un'eventuale sinistra unita. Oddio, che ossimoro m'è scappato...


E' abbastanza improbabile che ciò avvenga, soprattutto se vediamo la base di voti presi negli ultimi appuntamenti elettorali, dove il divario è comunque alto a favore del PD. Ma se c'è una competizione elettorale dove i risultati oscillano alla grande a favore dei partiti minori, è la competizione per le europee.

 

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FANTACICLISMO 2008 Campione Olimpico in linea - S. Sebastian - Parigi Bruxelles - Vincitore classifica generale grandi giri (10° Giro - 10° Tour - 4° Vuelta) 1 tappa al Tour - 4 tappe alla Vuelta 9° classifica finale.
FANTACICLISMO 2009 Liegi-Bastogne-Liegi 2° classifica finale Giro d'Italia - 2 tappe - 1 giorno in maglia rosa - Best Belgio - 5° classifica finale

66 punti (nel 2008) + 115 punti (nel 2009) di vantaggio su Frejus: la mia nemesi!

 
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  postato il 29/01/2009 alle 21:51
Tieni presente però che alle ultime politiche un elettore (di sinistra) su due ha votato piddì o di pietro, credendo che solo così si potesse a)provare a vincere (o meglio non far vincere fi) o comunque b)limitare la sconfitta e fare vera opposizione.
Poi s'è visto..

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 30/01/2009 alle 13:20
Da Repubblica:

Guantanamo, Fidel attacca Obama
"E' terra cubana dovete andare via"

L'AVANA - "Mantenere una base militare a Cuba contro la volontà del suo popolo viola i più elementari principi del diritto internazionale. Non rispettare la volontà cubana è un atto di arroganza, e un abuso di un immenso potere a danno di un piccolo paese". Con queste parole, scritte per la rubrica Reflexiones che tiene sul sito governativo www.cubadebate.cu, Fidel Castro intima al presidente degli Stati Uniti Barack Obama di restituire Guantanamo all'Avana.

Dopo l'insediamento alla Casa Bianca, Obama, che pochi giorni fa annunciato la chiusura del carcere speciale per terroristi installato nella base entro la fine dell'anno, ha dichiarato che Guantanamo rimarrà agli Usa qualora se ne individui una qualunque utilità sotto il profilo militare, che non ci saranno in cambio concessioni all'Avana e che un'eventuale restituzione della Baia sarebbe comunque stata subordinata a un cambiamento di sistema politico a Cuba. Ecco perché, incalza l'ex leader cubano, "non è poi troppo difficile decifrare il pensiero" del successore di George W. Bush, dal momento che "non è mutato il carattere abusivo del potere imperiale"[..].

Fidel ha [inoltre] accusato Obama e il suo vice Joe Biden di coinvolgimento nel "genocidio dei palestinesi", in quanto colpevoli di aver optato per "appoggiare risolutamente il rapporto tra Stati Uniti e Israele", ritenendo che "l'irrefutabile accordo in Medio Oriente debba imperniarsi sulla sicurezza israeliana".

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/01/2009 alle 14:05
Originariamente inviato da desmoblu

Tieni presente però che alle ultime politiche un elettore (di sinistra) su due ha votato piddì o di pietro, credendo che solo così si potesse a)provare a vincere (o meglio non far vincere fi) o comunque b)limitare la sconfitta e fare vera opposizione.
Poi s'è visto..

Be', però politicamente a me non sembrava e non sembra tuttora un atteggiamento sbagliato. E non scrivo questo solo perché anch'io in occasione delle elezioni ho fatto un ragionamento simile...

Se stiamo parlando di strategia politica "reale", mi sembra che sia un po' presto per valutare gli effetti delle scelte di Veltroni. Al momento come dato sicuro abbiamo unicamente l'azzeramento parlamentare della sinistra-sinistra, che non è certamente un dato positivo in assoluto, ma che in fondo non sposta molto gli equilibri. Come dire: il movimentismo, se ne ha gli attributi, può continuare a lavorare, magari anche più "liberamente", nella società civile, senza le pastoie della realpolitik. Sul fatto che ne abbia gli attributi, qualche dubbio mi rimane, ma comunque...

Quel che invece è ancora futuribile come scenario è il rapporto maggioranza-opposizione. Il mio ragionamento, che è in parte un auspicio, è che come nelle passate esperienze di governo questa maggioranza non tarderà a far comprendere anche all'Italico medio la propria incapacità ad affrontare e risolvere i veri problemi del paese. Anzi, i primi segnali sono già piuttosto chiari...
A questo punto la crisi economica potrebbe, invece che essere usata come alibi, trasformarsi in un boomerang per chi governa. Non sto certo augurandomi scatafasci, soprattutto a livello di lavoro e occupazione, però credo che il malcontento, vista anche la suddetta e conclamata incapacità, non tarderà a farsi sentire.
Segnalo qualche argomento "critico", su cui la raffazzonata e potenzialmente litigiosa maggioranza potrebbe fare crack:

- Il federalismo fiscale (dando per scontato che di un federalismo "all'americana" il nostro paese non saprebbe che farsene): trovo ontologicamente impossibile che degli scalzacani come quelli che costituiscono la classe dirigente della Lega possano generare un progetto economicamente e forse anche "psicologicamente" sostenibile. Senza contare che nelle altre componenti della maggioranza abbondano i centralisti e i populisti...
- La cosiddetta "sicurezza": in barba ai proclami e alle ridicole misure del governo, il disagio e la percezione di insicurezza (scrivo "percezione" e non "situazione") non faranno altro che aumentare, anche perché problemi in parte insolubili, in quanto legati al modello di società, e comunque risolvibili almeno in parte solamente a livello internazionale se non planetario. Traduco: con misure economiche, non di polizia.
- Il lavoro e l'occupazione, soprattutto nei termini di risposte sicuramente inadeguate alla crisi.

Sarà quindi compito di Veltroni, se ne sarà capace e se anche solo parte di queste problematiche emergeranno, giocare le proprie carte politico-elettorali.
Fermo restando che quello di cui il paese abbisogna maggiormente sarebbe una riforma costituzionale seria, fondata su un nuovo "patto".
Ma il momento, ahimè, non è il più propizio, viste le anomalie e gli elementi di disturbo presenti in questo momento nella scena politica nazionale...

 

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  postato il 30/01/2009 alle 19:23
Originariamente inviato da Bitossi

Originariamente inviato da desmoblu

Tieni presente però che alle ultime politiche un elettore (di sinistra) su due ha votato piddì o di pietro, credendo che solo così si potesse a)provare a vincere (o meglio non far vincere fi) o comunque b)limitare la sconfitta e fare vera opposizione.
Poi s'è visto..

Be', però politicamente a me non sembrava e non sembra tuttora un atteggiamento sbagliato. E non scrivo questo solo perché anch'io in occasione delle elezioni ho fatto un ragionamento simile...

Se stiamo parlando di strategia politica "reale", mi sembra che sia un po' presto per valutare gli effetti delle scelte di Veltroni. Al momento come dato sicuro abbiamo unicamente l'azzeramento parlamentare della sinistra-sinistra, che non è certamente un dato positivo in assoluto, ma che in fondo non sposta molto gli equilibri. Come dire: il movimentismo, se ne ha gli attributi, può continuare a lavorare, magari anche più "liberamente", nella società civile, senza le pastoie della realpolitik. Sul fatto che ne abbia gli attributi, qualche dubbio mi rimane, ma comunque...

Verissimo. Però è passato del tempo, sono passati molti mesi, e se gli elettori chiedevano almeno un'OPPOSIZIONE credibile, l'hanno avuta solo da Di Pietro e Casini(!!!!).*
Da Veltroni hanno avuto timide lamentele coperte dai vari tg e soprattutto la cara vecchia abitudine all'inciucio. Come se davvero questa armata brancaleone (quanto aveva ragione Montanelli!) potesse mercanteggiando fregare il più grande piazzista-pubblicitario d'Italia. Sostenuto da un partito di cartone ma ora con una base ideologica almeno parziale (avendo inglobato an), con una maggioranza netta e in piena forma, tra l'altro.
Con un'altra destra e in altre condizioni avrebbe senso non attaccare. Con un piddì unito e unitario avrebbe senso proporsi come UNICA alternativa.
Ma finora ho visto solo un'opposizione allo sbando e flebilissima, che ha peraltro avuto il 'merito' di spazzare via (o contribuire a..) la sinistra dal Parlamento e si prepara a fare la stessa cosa in Europa.


Quel che invece è ancora futuribile come scenario è il rapporto maggioranza-opposizione. Il mio ragionamento, che è in parte un auspicio, è che come nelle passate esperienze di governo questa maggioranza non tarderà a far comprendere anche all'Italico medio la propria incapacità ad affrontare e risolvere i veri problemi del paese. Anzi, i primi segnali sono già piuttosto chiari...
A questo punto la crisi economica potrebbe, invece che essere usata come alibi, trasformarsi in un boomerang per chi governa. Non sto certo augurandomi scatafasci, soprattutto a livello di lavoro e occupazione, però credo che il malcontento, vista anche la suddetta e conclamata incapacità, non tarderà a farsi sentire.

Qui vedo troppo ottimismo..con la situazione mediatica attuale (la situazione sotto Prodi era migliore, ma i tg predicavano sciagure e l'esecutivo traballava continuamente..ora che la situazione è peggiore, i sondaggi vedono il sig.B e i suoi ministri saldi e felici. Non è un caso, nonostante non creda troppo nei sondaggi).
Segnalo qualche argomento "critico", su cui la raffazzonata e potenzialmente litigiosa maggioranza potrebbe fare crack:

- Il federalismo fiscale (dando per scontato che di un federalismo "all'americana" il nostro paese non saprebbe che farsene): trovo ontologicamente impossibile che degli scalzacani come quelli che costituiscono la classe dirigente della Lega possano generare un progetto economicamente e forse anche "psicologicamente" sostenibile. Senza contare che nelle altre componenti della maggioranza abbondano i centralisti e i populisti...

Considera però che secondo un sondaggio (appunto) gli italiani sono interessati al federalismo quanto alla riproduzione delle rane del Borneo..
- La cosiddetta "sicurezza": in barba ai proclami e alle ridicole misure del governo, il disagio e la percezione di insicurezza (scrivo "percezione" e non "situazione") non faranno altro che aumentare, anche perché problemi in parte insolubili, in quanto legati al modello di società, e comunque risolvibili almeno in parte solamente a livello internazionale se non planetario. Traduco: con misure economiche, non di polizia.

Però anche qui (stranamente) i 'responsabili' sono individuati nei giudici dalla scarcerazione facile (e quindi nella magistratura IN GENERALE.. ed ecco che viene comodo, in periodo di 'riforma' dell'ord.giudiziario) e la paura e la rabbia convogliati generalmente contro i rumeni o immigrati vari. Ed ecco che al posto di chiedere più sicurezza, la popolazione cerca di linciare i rumeni e distrugge i loro negozi (anche se non c'entrano nulla con gli stupri). Il premier intanto parla di 30.000 soldati in strada, quando basterebbe avere il CARBURANTE per le pattuglie dei carabinieri che già ci sono..
Risultato: la Lega ci mangia su, il premier incassa qualcosa oppure galleggia..

- Il lavoro e l'occupazione, soprattutto nei termini di risposte sicuramente inadeguate alla crisi.

Sarà quindi compito di Veltroni, se ne sarà capace e se anche solo parte di queste problematiche emergeranno, giocare le proprie carte politico-elettorali.
Fermo restando che quello di cui il paese abbisogna maggiormente sarebbe una riforma costituzionale seria, fondata su un nuovo "patto".
Ma il momento, ahimè, non è il più propizio, viste le anomalie e gli elementi di disturbo presenti in questo momento nella scena politica nazionale...

Ho dei grossi dubbi sulle capacità di Veltroni.. e sul 'patto'... mi ricorda una vignetta delle Sturmtruppen, con i soldati che- vedendo il sergente all'opera su un soldato che cercava di farsi congedare in qualità di pazzo- commentavano: "E' uno scontro impari...un pazzo dilettanten contro un sadiken professionista!"

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 03/02/2009 alle 09:01
Caso Englaro: Monsignor Chiaretti, Formigoni, Gasparri, Mantovano, Roccella,
il cardinal Scola, Volonté.il partito senza misericordia


. A cura di Notizie Radicali
A futura, ma anche presente,memoria. Quelle che seguono, sono le
dichiarazioni che persone senza misericordia, in queste ore, sono state
capaci di dire sulla vicenda Englaro: sedicenti difensori della vita, sono
in realtà gli alfieri della sofferenza sempre e comunque, sostenitori del
dolore ad oltranza, dell'accanimento terapeutico a prescindere.


Monsignor Giuseppe Chiaretti, vice-presidente della CEI, arcivescovo di
Perugia:
"La vita è il dono più grande anche quando si fa arduo perché si carica di
sofferenza: il caso Englaro e tanti altri simili, pur con tutta la loro
drammaticità, non ci esonerano dal rispettare il lucignolo fumigante ma
ancora acceso, ancora in grado di farci strada. La forza della vita si trova
anche nella sofferenza, La sofferenza appartiene al mistero dell'uomo e
resta in parte impenetrabile e tuttavia la fede ci rimanda al crocifisso
come estremo dell'amore del padre per gli uomini e dell'obbedienza del
figlio al padre. Quel crocifisso per chi crede, diventa luce, forza,
conforto, coraggio anche nel dolore e non legittima né eutanasia né
accanimento terapeutico, né abbandono delle cure, né rifiuto dell'alimentazione.
La vita anche se sofferente, rimane pur sempre un bene indisponibile ed
inviolabile, che chiede solo d'essere amata e servita, non depauperata e
soppressa".


Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia:
"Cosa facciamo, mandiamo a morte queste persone? Eluana non ha lasciato una
dichiarazione scritta, suo padre dice sicuramente il vero, ma so che altre
amiche non hanno gli stessi ricordi, che sono stati presentati altri
esposti. Stiamo parlando di vita e morte, perciò domando alla magistratura
cose più chiare. C'è incertezza; meglio dieci colpevoli fuori che un
innocente in galera, non si dice così? E allora meglio dieci casi incerti,
che uno vivo mandato a morte. La gente sa che Eluana morirebbe con una
lunghissima e dolorosa agonia? Morirebbe di fame e di sete, con dolori,
crampi muscolari, generalizzati e dolorosi, le mucose si seccherebbero e ci
sarebbero ulcere, il corpo subirebbe crisi convulsive generalizzate".


Maurizio Gasparri, capogruppo PDL al Senato:
"Ribellarsi al Parlamento è un attentato alla Costituzione. Il presidente
della Corte di Appello di Milano è un eversivo. E' una vergogna che ricopra
quel ruolo. E' un nemico del diritto e della democrazia. Le sue frasi sono
da denuncia".


Alfredo Mantovano, sottosegretario all'Interno:
"Secondo il Presidente della Corte d'Appello di Milano Giuseppe Grechi,
quando la sentenza o il provvedimento come quello su Eluana è definitivo, si
impone a tutti. Dunque Eluana va soppressa, e anzi, si evince dalla presa di
posizione dell'alto magistrato: come mai la condanna a morte non è stata
ancora eseguita? E come mai c'è ancora qualcuno che osa criticarla? Al
dottor Grechi va ricordato che il decreto della Corte di Appello di Milano
del 25 giugno 2008 che autorizza l'interruzione del sostegno vitale
artificiale di Eluana, realizzato mediante alimentazione ed idratazione con
sondino naso-gastrico, è un decreto di 'volontaria giurisdizione'. Ora nella
volontaria giurisdizione non si forma un vero e proprio giudicato, intenso
come statuizione definitiva su un diritto o un interesse; si forma solo una
valutazione definitiva in base agli elementi dedotti e presi in
considerazione dal giudice. Ciò vuol dire che se muta la situazione di
fatto, l'autorizzazione perde valore e il comportamento autorizzato, cioè la
non alimentazione della donna, riassume tutti i caratteri di antigiuridicità
che gli sono propri. Se quindi fosse dimostrato - e nessuno ha svolto il
relativo accertamento - che Eluana potrebbe essere ancora in grado di
nutrirsi senza sondino, come ha affermato uno specialista che l'ha avuta in
cura, commetterebbe un omicidio chi desse esecuzione ad un atto giudiziari
emesso su presupposti venuti meno. Manifestare, come fa il dottor Grechi,
fastidio per chi solleva fondate riserve sull'intera vicenda giudiziaria è l'ennesima
dimostrazione della sindrome di onnipotenza che attraversa fasce anche
autorevoli della magistratura".


Eugenia Roccella, sottosegretario al Welfare:
"Sono toni dittatoriali, poco comprensibili in democrazia. Intanto, in
democrazia, le sentenze si possono commentare e giudicare, visto che vige il
libero gioco delle opinioni. Poi vorrei ricordare che il decreto della Corte
di Appello di Milano con cui si danno disposizioni per la morte di Eluana
non è definitivo, né può esserlo. Lo è la sentenza della Cassazione, ma non
il decreto, visto che le condizioni sono sempre variabili, ed Eluana, ad
esempio, potrebbe vedere modificato il suo stato clinico. I sostenitori
della morte di Eluana giocano sull'equivoco in modo ambiguo, ma un decreto è
rivedibile sempre".
Cardinale Angelo Scola, patriarca di Venezia:
"Bisogna rispettare la vita dal concepimento fino al suo temine naturale
anche dentro la sofferenza. Da questo grembo eucaristicamente nutrito, si
accenderà in voi il fuoco di quella carità pastorale per i nostri fratelli
uomini, spesso disorientati nel vivere affetti, lavoro e riposo a cui pure
per l'impegno quotidiano, con l'esistenza, non possono sottrarsi".
Luca Volonté, deputato UDC:
"Il Presidente della Corte di Cassazione, nella sua annuale inaugurazione
dell'anno giudiziario, sui temi biopolitici ha usato termini e proposto idee
lontane dall'altissima tradizione giuridica del nostro paese. Difendendo le
fughe schizofreniche ed eutanasiche della Cassazione, Carbone si è posto al
di sopra della legge, mettendo a serio rischio i diritti fondamentali dei
cittadini italiani. Il capo dello Stato non può rimanere inerte. E'
indispensabile una ferma e decisa azione verso questa lobby aristocratica e
privilegiata di pericolosi magistrati che pensano di incarnare, cento anni
dopo, la medesima missione leninista, una punta di diamante al di sopra di
tutto e di tutti. Nessuna riforma della giustizia sarà efficace se non
comprenderà durissime sazioni per magistrati fuori della legge. L'elenco di
bizzarre decisioni della Cassazione è lungo chilometri".

 

____________________
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
...
e i barbieri il lunedì

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/02/2009 alle 17:00
Salve a tutti, ogni tanto ritorno e faccio un salutino... sono molto amareggiato per la legge elettorale che sarà approvata, ma oramai alle favole non ci credo più...
Penso che per il Pd oggi si possa definire il giorno della vergogna quello che stanno facendo, ma non possono o non devono nascondersi con ricriminazioni verso i piccoli partiti o tutti coloro che si presume che li abbiano fatti cadere alla vergogna, devono gettare la maschera e dire la verità qual è: oramai sanno di essere perennemente all'opposizione e tengono strette le proprie poltrone sia in parlamento nazionale che europeo senza spartirle con nessuno...
Dopo la legge elettorale italiana si alleano solo con l'Idv e con loro litigano alla morte... da litigati praticamente non stanno con nessuno ma per fare opposizione litigano tra loro stessi e si spaccano... e poi come sempre danno la colpa alla sinistra radicale, alla sinistra democratica, ai piccoli partiti ai verdi e a tutte queste scemenze...
Ma quando vorremmo svegliarci una volta per tutte?
Si dice che negli altri paesi c'è la soglia di sbarramento? Ma nessuno nota che negli altri paesi non c'è uno che governa a 80 anni quasi e si candida per cinque mandati?

 

____________________
Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
Baci riddler/Massimo

 
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  postato il 03/02/2009 alle 18:50
Lemond, hai dimenticato il parere del medico di Udine che sarà responsabile dell'interruzione dell'alimentazione forzata.

"Sono profondamente devastato come uomo, come padre, come medico e come cittadino.
Tutti i miei sentimenti - ha detto in un'intervista esclusiva al Tgr del Friuli Venezia Giulia - passano nettamente in secondo piano davanti al dolore della famiglia Englaro". "Io penso - ha aggiunto - che tutta la società civile dovrebbe fare un grosso ripensamento su questa tematica e soprattutto sullo scollamento che su questo problema esiste tra il sentire sociale e la posizione della politica e della Chiesa".

Parlando del viaggio della notte scorsa De Monte racconta di aver toccato "con mano la grossa diversità che c'è fra il vissuto che abbiamo avuto tutti, quindi l'opinione pubblica, di questa ragazza che ci è stata sempre presentata nel fiore della giovinezza e - ha sottolineato - trovarmi, invece, davanti, a una persona che è completamente diversa dall'immaginario che penso ognuno di noi si era creato di questa ragazza".

"Queste sono le prime e ultime mie parole sull'argomento e penso di potermi fare portavoce anche della famiglia Englaro nel reclamare assolutamente la più totale privacy in questo dolorosissimo momento".

( http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/cronaca/eluana-eutanasia-6/medico-udine/medico-udine.html )

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 04/02/2009 alle 10:18
Originariamente inviato da desmoblu

Lemond, hai dimenticato il parere del medico di Udine che sarà responsabile dell'interruzione dell'alimentazione forzata.

"Sono profondamente devastato come uomo, come padre, come medico e come cittadino.
Tutti i miei sentimenti - ha detto in un'intervista esclusiva al Tgr del Friuli Venezia Giulia - passano nettamente in secondo piano davanti al dolore della famiglia Englaro". "Io penso - ha aggiunto - che tutta la società civile dovrebbe fare un grosso ripensamento su questa tematica e soprattutto sullo scollamento che su questo problema esiste tra il sentire sociale e la posizione della politica e della Chiesa".

Parlando del viaggio della notte scorsa De Monte racconta di aver toccato "con mano la grossa diversità che c'è fra il vissuto che abbiamo avuto tutti, quindi l'opinione pubblica, di questa ragazza che ci è stata sempre presentata nel fiore della giovinezza e - ha sottolineato - trovarmi, invece, davanti, a una persona che è completamente diversa dall'immaginario che penso ognuno di noi si era creato di questa ragazza".

"Queste sono le prime e ultime mie parole sull'argomento e penso di potermi fare portavoce anche della famiglia Englaro nel reclamare assolutamente la più totale privacy in questo dolorosissimo momento".

( http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/cronaca/eluana-eutanasia-6/medico-udine/medico-udine.html )


Ti ringrazio e sempre a proposito di medici, sempre su repubblica mi hanno riferito che c'è il commento di Marco Pierotti, direttore dell' Istituto Tumori di Milano, che contesta lo stato vegetativo irreversibile di Eluana, il che, secondo me, dimostra come uno scienziato ( ? ) possa essere talmente plagiato dalla religione da fargli dimenticare nozioni scientifiche dimostrabili e parlare invece di nozioni pseudoscientifiche vere solo per lui e gli altri ... come lui) .

 

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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

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  postato il 04/02/2009 alle 13:47
ma che c'entra il caso englaro in un topic sulla politica?

 

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Originariamente inviato da MDL

se le logiche di squadra e di gara lasciano una "relativa libertà", rebellin ma soprattutto ballan hanno le stesse possibilità di bettini (esclusa la volata di gruppone)


ballan ha probabilità di vincere il mondiale come io quella di copularmi melissa satta.

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 04/02/2009 alle 14:49
Originariamente inviato da MDL

ma che c'entra il caso englaro in un topic sulla politica?


In uno stato normale, forse potresti aver ragione, anche se ...
Ma nello stato vaticaliano, mi sembra che la ragione sia evidente.

 

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(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/02/2009 alle 15:05
bha...rimango sempre più stupito dal mondo in cui i politici sfruttino il potere di agenda setting dei media e riescano a gettare fumo negli occhi alle persone con precisione chirurgica...

 

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se le logiche di squadra e di gara lasciano una "relativa libertà", rebellin ma soprattutto ballan hanno le stesse possibilità di bettini (esclusa la volata di gruppone)


ballan ha probabilità di vincere il mondiale come io quella di copularmi melissa satta.

 
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  postato il 04/02/2009 alle 15:06
torniamo a parlare di politica con tutti gli scandali che stanno succedendo in Italia stupri, violenze, intercettazioni, eutanasia, crisi economica galoppante il buon presidente del consiglio Berlusconi non trova di meglio che pensare alla campagna elettorale della regione Sardegna fiondandosi tutti i fine settimana a spese dei cittadini per sparlare e promettere di tutto e di più sulla rete ho trovato un'articolo
tratto dal sito : altravoce.net


Metti un'intervista sul tg di una delle reti televisive di tua proprietà. Metti un'atmosfera tranquilla e rilassata, poltrone e luci soffuse: un ufficio, probabilmente, o il salone di una delle tue ville. Davanti hai un giornalista che, alla fine dei conti, paghi sempre tu. Siccome sei il presidente del Consiglio dei ministri hai pure delle faccende da sbrigare: tipo rispondere all'appello dei genitori della ragazza stuprata a Guidonia o dire cosa fa il tuo Governo per ribattere alla crisi economica mondiale. Poi hai il tempo per attaccare il candidato del centrosinistra nella Regione che consideri tua in vista del voto tra due settimane senza contraddittorio. Definirlo «un incantatore di serpenti» e un «fallito»; in sostanza spiegare perché non si dovrebbe votare per lui ma per l'altro candidato, quello del centrodestra. Senza neanche nominarlo: potrebbe essere chiunque, tanto dietro ci sei tu.

La chiamata alle armi arriva da Silvio Berlusconi in persona, dal suo salone o ufficio: in onda alle 12.30 su Italia Uno, una delle sue televisioni; su “Studio Aperto”, uno dei suoi tg, e davanti a uno dei suoi giornalisti, il direttore Giorgio Mulè. Il premier spara a zero contro Renato Soru: quello, parole del Cavaliere, che «con il suo carattere torvo e iroso ha distrutto la coalizione di sinistra che lo sosteneva» e, nonostante questo, «c'è la sinistra che continua a portarlo sugli scudi, i giornali di sinistra che continuano a fargli dei monumenti». Tutto «per non parlare dell'Unità, che è di sua proprietà, che lo incensa quotidianamente e che usa toni poetici per presentarlo».

Fuori dalle regole, quindi, il presidente del Consiglio usa una sua televisione per fare campagna elettorale contro il presidente della Regione uscente. Cappellacci non lo nomina neppure. Roba da lasciare sconcertati. La replica, in ogni caso, non si fa attendere. Arriva dal palco del cinema Massimo di Torino, dove il candidato del centrosinistra incontra i sardi di stanza in Piemonte: «Diversamente da Berlusconi io non sono più un imprenditore e faccio politica a tempo pieno da cinque anni: ovvero mi occupo della gente, dei sardi e dei loro problemi. Pensi lui, piuttosto, a fare qualcosa per gli italiani, per gli "esuberi" di Telecom, Alitalia e per tutte le aziende in crisi». A Bologna, nel pomeriggio, parlerà anche di una campagna elettorale «ai limiti della legalità» e della «tristezza infinita» procurata dal «pensare a un uomo di 73 anni che, pur di vincere un'elezione in più, pensa di poter offendere e calunniare chiunque», tanto è protetto dal lodo Alfano: «Parla di fallimenti, ma non dice dove abbiamo fallito. È generico, è questa l'Italia che preferisce: senza senso critico. Dov'è il fallimento della Sardegna?». E ancora: «Più gli cresce la paura più ci prova. In questi anni ha avvelenato goccia dopo goccia la coscienza di tanti italiani. Gli dobbiamo l'idea che per vincere si può fare qualunque cosa».

Intanto quell'uomo di 73 anni usa il mezzo televisivo a suo piacimento. In un colpo solo, Berlusconi recupera il mancato fine settimana elettorale nell'isola e manda all'aria qualunque regola sulla par condicio. Una norma da sempre definita liberticida, dalle sue parti, ma che ha salvato il suo candidato Cappellacci dal confronto faccia a faccia con Soru a “Ballarò”: il conduttore Giovanni Floris aveva provato a invitarli entrambi, uno era pronto e l'altro ha rifiutato. O tutti e due o nessuno, dice la norma: che quando fa comodo va pure bene, a saperla usare.

Allora ci pensa il premier con l'intervista rilasciata al direttore del tg di Italia Uno. Argomenti di stretta attualità per il Paese. Gli stupri, a esempio, con le critiche ai giudici per le scarcerazioni a imputati di «un delitto imperdonabile e esecrabile» mentre «bisognerebbe che applicassero la legge e tutti i cittadini sentissero la certezza che la pena è certa». La crisi economica con i saldi che sono andati bene, dice Mulè: «Non bisogna avere paura», è la replica, «Abbiamo già messo 40 miliardi di euro, di soldi veri, per un periodo di tre anni, che passeranno dalle casse dello Stato all'economia reale», e potrebbero presto diventare 80 anche se come non si capisce bene.

Poi, ma qui più che l'interesse del Paese, c'è il suo, l'attenzione si sposta su Soru. Perché, dice il giornalista, «il prossimo appuntamento politico è quello in Sardegna, regione ormai storicamente governata da Renato Soru». Non bisogna votarlo, dice il Cavaliere da 15 anni al potere mentre Soru ha appena concluso il suo primo mandato, perché «è un incantatore di serpenti, ha fallito in tutto quello che ha fatto: come imprenditore, come politico e come governatore». Niente contraddittorio, via a ruota libera: «Come imprenditore ha messo su un'azienda che è riuscita ad inanellare undici anni di perdite continuative, per un totale di 3 miliardi e circa 300 milioni di perdite, di passività. Incredibile ma vero. Un'azienda che è stata quotata in Borsa e che ha raggiunto il valore per azione di oltre 100 euro, che adesso vale 38 centesimi: pensi lei quante persone sono state defraudate, impoverite da questa situazione. Un'azienda che sta dimezzando i suoi organici, che ha licenziato recentemente oltre 250 persone».

Tra i commenti nel forum organizzato dal Corriere della Sera c'è anche quello di un dipendente di Tiscali, che riportiamo integralmente: «Trovo assolutamente scandaloso che si parli della azienda per cui lavoro come una società vicina al fallimento. Non è sicuramente un momento facile (come non lo è per qualsiasi azienda in questo periodo) ma posso assicurare che finora non è stato licenziato nemmeno un dipendente. Occhio alla disinformazione!».

Berlusconi questo non lo sa e, se lo sa, è indifferente. Prosegue: «Credo che un imprenditore che non è riuscito a far funzionare le sue aziende non possa presentarsi come colui che può portare sostegno e aiuto alle aziende della Sardegna. Come politico ha distrutto con il suo carattere torvo e iroso la stessa coalizione di sinistra che lo sosteneva, in un teatrino di risse continuative con l'ultima farsa delle dimissioni. Come governatore, la Sardegna è arrivata a un record di famiglie sotto il livello di povertà e di disoccupati. Eppure», è la conclusione che va in onda sulla rete Mediaset, «c'è la sinistra che continua a portarlo sugli scudi, i giornali di sinistra che continuano a fargli dei monumenti. Per non parlare dell'Unità che è di sua proprietà, che lo incensa quotidianamente e che usa toni poetici per presentarlo».

Tutto in onda mentre Cappellacci - c'è anche lui, il suo candidato in Sardegna - lanciava dal quartier generale di Cagliari l'attacco alla legge statutaria e in particolare alle norme sul conflitto di interessi. L'uscita del Cavaliere lo farà scivolare in basso su tutti i giornali. Anche questo sarebbe un conflitto di interessi, ma non c'è storia: prevalgono quelli del grande Capo.



 

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  postato il 04/02/2009 alle 15:29
Originariamente inviato da lolloso

torniamo a parlare di politica con tutti gli scandali che stanno succedendo in Italia stupri, violenze, intercettazioni, eutanasia, crisi economica galoppante il buon presidente del consiglio Berlusconi non trova di meglio che pensare alla campagna elettorale della regione Sardegna fiondandosi tutti i fine settimana a spese dei cittadini per sparlare e promettere di tutto e di più sulla rete ho trovato un'articolo
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Il nostro di Politica non se ne intende, ma di affari e di immagine sì e quindi si comporta di conseguenza. Sa che in Sardegna l'unico modo di poter vincere è quello di sfruttare il suo potere e questo fa, perché a lui non interessa il come, ma solo il quanto.

P.S.

riporto quanto ho scritto in un'altra serie di messaggi

Il politico è un uomo che non si preoccupa di altro se non della sua immagine che, ad intervalli sempre meno regolari, verifica attraverso le "preferenze" strappate all'ignaro popolino. Egli parla certo dei problemi del mondo, ma non li ha mai vissuti; non si preoccupa mai se quel che fa, servirà a qualcosa, l'importante è che gli esca bene dalla bocca (nel senso di credibile) ciò che dice, così da dare l'impressione del vero.

 

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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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  postato il 04/02/2009 alle 15:52
il bello è che in Sardegna Berlusconi può contare oltre ai ben noti canali nazionali di altre 2 tv regionali di proprietà di un suo socio in affari ( videolina e tele costa smeralda) e il maggior quotidiano quindi pensa un pò che potere mediatico può avere

 

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  postato il 04/02/2009 alle 16:12
Originariamente inviato da lolloso

il bello è che in Sardegna Berlusconi può contare oltre ai ben noti canali nazionali di altre 2 tv regionali di proprietà di un suo socio in affari ( videolina e tele costa smeralda) e il maggior quotidiano quindi pensa un pò che potere mediatico può avere


esattamente... e poi va a fare la predica agli altri....

 

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  postato il 04/02/2009 alle 16:13
Originariamente inviato da lolloso

torniamo a parlare di politica con tutti gli scandali che stanno succedendo in Italia stupri, violenze, intercettazioni, eutanasia, crisi economica galoppante il buon presidente del consiglio Berlusconi non trova di meglio che pensare alla campagna elettorale della regione Sardegna fiondandosi tutti i fine settimana a spese dei cittadini per sparlare e promettere di tutto e di più sulla rete ho trovato un'articolo
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Una cosa giusta, tra le tante caz... ehm nel suo intervento, l'ha detto: questa opposizione è priva di moralità... se avesse un briciolo di morale non faceva inciuci con Berlusconi in questi giorni...

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
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  postato il 04/02/2009 alle 16:20
Originariamente inviato da riddler

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torniamo a parlare di politica con tutti gli scandali che stanno succedendo in Italia stupri, violenze, intercettazioni, eutanasia, crisi economica galoppante il buon presidente del consiglio Berlusconi non trova di meglio che pensare alla campagna elettorale della regione Sardegna fiondandosi tutti i fine settimana a spese dei cittadini per sparlare e promettere di tutto e di più sulla rete ho trovato un'articolo
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Una cosa giusta, tra le tante caz... ehm nel suo intervento, l'ha detto: questa opposizione è priva di moralità... se avesse un briciolo di morale non faceva inciuci con Berlusconi in questi giorni...


aggiungo che se avesse fatto il suo ruolo a dovere, a quest'ora non c'era berlusconi al governo. Berlusconi avrà i suoi meriti per aver vinto le elezioni (giornali, televisioni, continui attacchi, paraculismo) ma la sinistra non è da meno. Invece che far luce su chi sia veramente berlusconi, hanno sempre preferito stare zitti per non passare da anti-berlusconiani, rendendogli la vita ancora più facile

 

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  postato il 04/02/2009 alle 16:52
Si, avete ragione in pieno. Oggi in macchina ho sentito dell''accordo' su legge elettorale, giustizia, separazione carriere, federalismo,..
Davvero nauseante.

cit: bring down the government/ they don't speak for us

(fin qui ci siamo...ma se ci si mette anche l''opposizione'... e vediamo chi la coglie )

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 04/02/2009 alle 18:10
autore:
da www.radiondadurto.org

Feb. 04 Ore: 17.48 - STUPRI: CONDANNATO PER VIOLENZA SESSUALE DI GRUPPO EX SINDACO LEGHISTA DI ROVATO
Giornali e tv continuano ad alimentare fobie e paure verso ogni diversità: umana, sociale e politica. Ultimo binomio conitato dai dei media mainstream: gli stupri ed i migranti, accusati a piè sospinto di essere una masnada di stupratori violenti e crudeli. La maggior parte delle violenze, dicono in realtà le statistiche, avvengono in famiglia, e a commetterle sono "insospettabili" cittadini italiani. Ultimi due esempi ad Avellino e Brescia. In Irpinia, due 30enni incensurati di Piana del Sele sono stati arrestati per aver ripetutamente violentato una giovane ragazza di origine polacca che si prostituiva nella zona. Il caso più clamoroso arriva però da Rovato, nel bresciano, dove l'ex sindaco Roberto Manenti - espulso dalla Lega Nord per le posizioni estremistiche in tema di migranti, religione e fascismo - è stato condannato dal tribunale di Verona a sei anni e otto mesi. Pesantissime le motivazioni: Manenti è stato infatti riconosciuto colpevole di violenza sessuale ai danni di una donna rumena, diciannovenne all'epoca dei fatti, che risalgono al 1999. Stando ai racconti della ragazza, Manenti – che è ricorso al rito abbreviato - approfittava di lei per gentile concessione del protettore che voleva tenere buoni rapporti con il primo cittadino, ufficialmente impegnato a sradicare con metodi brutali proprio immigrazione, prostituzione e ogni manifestazione di diversità o dissenso. Il commento con Beppe, attivista antirazzista di Rovato che più volte si è scontrato con il sindaco Manenti.
[Scarica il contributo audio, durata: 9 min.]

 
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  postato il 04/02/2009 alle 21:51
oggi il governo al senato è stato battuto per ben 3 volte sulla votazione del pacchetto sicurezza, questa notizia è passata quasi in 2° piano dimenticata dai tg e dai giornali se fosse successo con Prodi qualcuno avrebbe urlato allo scandalo nazionale

 

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  postato il 05/02/2009 alle 15:15
woow ecco cosa ho trovato sul tubo la fuga di Tremonti appena gli viene rivolta una domanda su Unicredit questa è la dimostrazione di quanti giornalisti zerbini ci siano in Italia e di come l'informazione viene pilotata

http://www.youtube.com/watch?v=t2r-AS73qQ4

 

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  postato il 05/02/2009 alle 16:30
A proposito di Berlusconi e della Sardegna:
magari gli va bene anche questa però non so se i sardi gradiscano una direzione troppo "continental" come quella prospettata dal Berlusca per la loro Regione; e non amano chiacchieroni e bauscioni.

 

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  postato il 05/02/2009 alle 16:57
Secondo me Berlusconi non ha interesse a demolire Soru per pure questioni sarde, ma anche (e forse soprattutto) perché vede in lui un possibile rivale del centrodestra alle prossime politiche, e allora giù accuse infamanti sin da ora, che nella testa degli italiani (anche non sardi) resti il concetto che questo Soru è un poco di buono: e siccome in tanti ancora non lo conoscono (specie tra il pubblico di Italia1, oserei dire), questo sarà stato per loro l'imprinting: Soru=poco di buono. Come si dice? Guerra preventiva...

 

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qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
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(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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  postato il 05/02/2009 alle 17:42
Se effettivamente la strategia di Berlusconi è quella ipotizzata da Admin, credo che in fondo sia inutile, a demolire un eventuale nuovo leader del centrosinistra ci penserebbero i suoi stessi alleati.
Ammesso che poi, alle elezioni del 2011, esista ancora uno schieramento di centrosinistra...

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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  postato il 05/02/2009 alle 23:32
Originariamente inviato da Admin

Secondo me Berlusconi non ha interesse a demolire Soru per pure questioni sarde, ma anche (e forse soprattutto) perché vede in lui un possibile rivale del centrodestra alle prossime politiche, e allora giù accuse infamanti sin da ora, che nella testa degli italiani (anche non sardi) resti il concetto che questo Soru è un poco di buono: e siccome in tanti ancora non lo conoscono (specie tra il pubblico di Italia1, oserei dire), questo sarà stato per loro l'imprinting: Soru=poco di buono. Come si dice? Guerra preventiva...


non è proprio così Berlusconi in Sardegna ha grandi affari sopratutto immobiliari e molti soci immobiliaristi pronti a costruire palate di cemento non a caso il candidato a presidente è il figlio del suo commercialista, ed è da notare che uno dei soci del presidente del consiglio detiene 2 tv regionali e il quotidiano piu letto in sardegna

 

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  postato il 06/02/2009 alle 16:36
Quello che sta succedendo in queste ore spiega perfettamente perché è un argomento profondamente politico il caso Englaro, e perché lo sono anche tutte le notizie provenienti dal Vaticano.

Ci sono (ultimamente sempre più) giorni in cui mi vergogno di essere italiano. Questo è uno di quelli.

 

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  postato il 06/02/2009 alle 17:07
Originariamente inviato da Admin

Quello che sta succedendo in queste ore spiega perfettamente perché è un argomento profondamente politico il caso Englaro, e perché lo sono anche tutte le notizie provenienti dal Vaticano.

Ci sono (ultimamente sempre più) giorni in cui mi vergogno di essere italiano. Questo è uno di quelli.


Ho appena letto- sommariamente - le ultime notizie in merito al decreto legge varato dal governo. Una sudditanza simile nei confronti del Vaticano non si era mai vista,e conferma - se mai ce ne fosse bisogno- che il vero potere forte in Italia è quello della chiesa cattolica .
un governo che approva un decreto legge per compiacere le sottane di oltretevere è l'ammissione esplicita ed inequivocabile che l'Italia è uno stato confessionale.

 
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