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Un amico di Cicloweb in viaggio intorno al mondo
Admin - 13/11/2007 alle 23:19

Non so perché non abbia pensato prima a rendervi partecipi di tutto ciò. Dario Castaldo (per gli amici Darío, così chiamato dopo una sua brillante partecipazione ad una trasmissione radiofonica in... Ecuador!!!) qualcuno di voi se lo ricorderà ai microfoni di ReteSport, quando insieme intervistavamo i protagonisti del ciclismo, in un ciclo di trasmissioni a cavallo tra il 2005 e il 2006 (la rubrica era Ruote e Reti, e ne serbiamo ancora i file audio sul sito). Il ragazzo, che riscuoteva un buon successo personale nel circuito romano, e che si è sempre distinto per un approccio pacato, ironico e costruttivo nelle sue trasmissioni (al contrario di tante altre voci troppo focose nelle radio della Capitale), un bel giorno ha deciso di darci un taglio. Ha avvisato i suoi superiori che avrebbe staccato la spina per un anno, ha salutato i tanti amici, ha consolato i suoi cari (preoccupatissimi all'idea!), ha raccolto pochi effetti personali, li ha stipati in uno zaino, ed è partito verso est, con lo scopo di fare il giro del mondo. Dario ha sempre viaggiato, mica come noi gente normale: sempre viaggi straordinari (ed effettuati con pochi soldi, a dispetto di quanto si possa pensare: l'importante è non fare i "turisti occidentali", ma vivere come le genti dei posti che si visitano, dormendo in pensioni scalcinate e mangiando quel che offre il luogo) - e lo posso dire per averlo accompagnato due o tre volte - che si tramutavano ovviamente in esperienze di vita e in meravigliose foto che nel corso degli anni ha scattato in ogni angolo del pianeta. La sua vita è sempre stata un viaggio continuo: ogni tanto (almeno una volta all'anno) un mese di ferie dai vari lavori che ha fatto in questi anni, e coi soldi messi da parte prendeva un aereo e volava nei posti più impensabili e belli del globo. Stavolta ha deciso di fare le cose in grande: troppi posti gli mancavano per completare la sua personale mappa del mondo, e allora si è incamminato. Anzi, più precisamente si è imbarcato. Anzi, ancora più precisamente l'ho imbarcato io, a Brindisi, un giorno di inizio luglio. Fino all'ultimo, mi ha tentato in tutti i modi: "Fai la pazzia, molla tutto, parti con me". Ho vacillato, lo ammetto, ma ho resistito alla fascinazione che il Viaggio dei Viaggi esercitava su di me. L'ho salutato quella sera, al porto, mentre lui iniziava quest'avventura che, dalla Grecia, l'avrebbe portato attraverso l'Asia (le ex repubbliche sovietiche) fino in Cina, e poi giù verso l'Indocina, e l'Australia e la Nuova Zelanda, e poi in qualche modo verso le Americhe. Diceva che avrebbe cercato in tutti i modi di fare l'intero viaggio senza mai prendere l'aereo. Chissà se ci riuscirà. Al momento Dario (anzi Darío) è in Malaysia, e ci tiene aggiornati sul suo tragitto attraverso il blog, di cui vi estendo l'indirizzo: http://www.dariodiviaggio.net/ I suoi appunti di viaggio, brillanti e spassosi, sono accompagnati da tante foto (le gallery sono linkate sulla destra, sotto il titolo RTW Overland 2007, e suddivise per paesi). Fatevici un giretto, parrà anche a voi di essere in quei luoghi remoti e affascinanti. E magari lasciate un commento agli scritti di quel matto, che ha fatto una cosa che tutti sognano, ma che in pochi hanno il coraggio di realizzare. Lui ci è riuscito, e ciò dice quasi tutto della sua grandezza (il resto traspare da quello che scrive). Ma questo, per me, non era certo un segreto. :gruppo:

 

[Modificato il 13/11/2007 alle 23:24 by Admin]


Abajia - 13/11/2007 alle 23:48

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [...] E magari lasciate un commento agli scritti di quel matto, che [b][u]ha fatto una cosa che tutti sognano, ma che in pochi hanno il coraggio di realizzare.[/u][/b] Lui ci è riuscito, e ciò dice quasi tutto della sua grandezza (il resto traspare da quello che scrive). Ma questo, per me, non era certo un segreto[/quote] Questa frase, secondo me, esprime un po' tutto il senso della grandezza dell'"impresa" che Dario sta compiendo, girovagando per l'intero pianeta alla scoperta di nuovi mondi, di nuove genti, di nuove culture... alla scoperta di tutto quello che noi tutti vorremmo conoscere, seguendo quello che è il sogno di molti, ma che pochissimi riescono a realizzare. Complimenti per il coraggio... :clap: In bocca al lupo! ;) :gruppo:


robby - 14/11/2007 alle 08:07

che grande!!!!!!!! leggerò il suo blog in qualcuna di queste serate in cui riuscirò a ritagliarmi un po' di tempo libero!!!! Mitico Dario!!!!


Lance7 - 14/11/2007 alle 10:33

Spettacolo!!


violetta - 14/11/2007 alle 11:07

Coraggio, forza, energia e tanto tanto spirito!!! Bravo!


Laura Idril - 14/11/2007 alle 11:18

Grande Darìo! Seguirò volentieri il suo Blog! Proprio un grande!


il Roby - 15/11/2007 alle 15:59

Ho capito che l'invidia è un peccato ... ALLORA SONO PECCATOREEE !!! Ammazza oh ... che grande :cincin:


Leone delle Fiandre - 15/11/2007 alle 16:05

Tutto ciò mi ricorda molto Tiziano Terzani e la cosa mi piace assai. Buon viaggio.

 

[Modificato il 15/11/2007 alle 16:17 by Leone delle Fiandre]


Frank VDB - 15/11/2007 alle 16:11

Uno così lo linko immediatamente al mio blog. E in bocca al lupo :clap:


Bitossi - 15/11/2007 alle 16:45

Eh... il giro del mondo... chissà quante volte mi sono ritrovato a fantasticarlo, ormai alcuni lustri (o decine di anni?) fa. Ed effettivamente, per un bel po' di anni, mi è capitato di viaggiare parecchio, stando "in giro" anche per mesi, di solito i 2/3 estivi, e con l'idea di riuscire prima o poi a "fare il botto" e starmene via per un bel po'. Devo dire però che per me l'idea era sempre legata ad un'esperienza stanziale (un lavoro all'estero, un'attività di cooperazione, magari per una ONG), da rifinire col "giro premio" finale. Poi nella tua vita accadono alcune cose... un lavoro che ti piace(va), una persona con cui decidi di condividere la tua esistenza... impegni morali, finanziari, soprattutto affettivi... e ti ritrovi con tranquillità ad accantonare definitivamente l'idea. A me fra l'altro è passata anche la voglia di "girare" senza un obiettivo, venendo scambiato e giocoforza risucchiato nei flussi turistici, che poco hanno a che fare con lo spirito di "viaggio" che ho sempre cercato di vivere. Mi rimane qualche idea stramba ma non troppo: ad esempio qualche anno fa il tentativo di andare in India con una Fiat 127, lasciandola poi a qualche organizzazione umanitaria (esperienza naufragata per miei problemi familiari); oppure fare prima o poi Lhasa-Kathmandu in bici (senza polizia Cinese alle costole, grazie), idea ancora valida. Ma tutto sommato, da buon lettore di Julio Cortàzar, attualmente mi capita di essere comunque molto soddisfatto quando riesco a compiere [i]il giro del giorno in 80 mondi[/i]... In ogni caso, tanti complimenti (ed un pizzico di residua invidia... :Od: ) a Dario, naturalmente!


Monsieur 40% - 19/06/2008 alle 01:33

[i]"...Esperienze così ti dicono che non sei un corpo estraneo al mondo. Ti insegnano a non vivere sulla difensiva. Ti spiegano che il tuo corpo è tramite, non confine. S'impara a non provare mai disgusto o fastidio. Quasi mai paura. Vivi, capisci, accetti, ti integri. O ci provi, che è già qualcosa. Quando infine hai realizzato che l'essere umano è animale inoffensivo, senti che puoi finalmente cominciare a correre senza freni. Ad amare. Kapuscinski sostiene poi che il viaggio insegna l'umilta' perche' ci mette di fronte alla nostra ignoranza. Vero. Le domande che restano appese sono sempre piu' delle risposte che suggerisce. Infatti a me restano un sacco di dubbi..."[/i] (fonte: http://www.dariodiviaggio.net/ )


Monsieur 40% - 19/06/2008 alle 01:34

Dopo 13 mesi in giro per il Mondo, Dario è tornato a Roma. :clap: :cincin: :gruppo:


Serpa - 19/06/2008 alle 08:07

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Dopo 13 mesi in giro per il Mondo, Dario è tornato a Roma. :clap: :cincin: :gruppo: [/quote] "S'impara a non provare mai disgusto o fastidio. Quasi mai paura. Vivi, capisci, accetti, ti integri." Meno male che lo dice lui...daje tempo di capire la situazione, rifà la valigia e va a vendere grattachecche al polo nord piuttosto che rimanere qui... A Dà, ma stavi tanto bene fuori, ma chi te l'ha fatto fare a tornare???


prof - 19/06/2008 alle 10:24

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [i]"...Esperienze così ti dicono che non sei un corpo estraneo al mondo. Ti insegnano a non vivere sulla difensiva. Ti spiegano che il tuo corpo è tramite, non confine. S'impara a non provare mai disgusto o fastidio. Quasi mai paura. Vivi, capisci, accetti, ti integri. O ci provi, che è già qualcosa. Quando infine hai realizzato che l'essere umano è animale inoffensivo, senti che puoi finalmente cominciare a correre senza freni. Ad amare. Kapuscinski sostiene poi che il viaggio insegna l'umilta' perche' ci mette di fronte alla nostra ignoranza. Vero. Le domande che restano appese sono sempre piu' delle risposte che suggerisce. Infatti a me restano un sacco di dubbi..."[/i] (fonte: http://www.dariodiviaggio.net/ ) [/quote] Si va in casa d'altri ed è normale, comunissima buona educazione capire (cercare di), accettare ed integrarsi. Mi viene in mente un aneddoto raccontato da Terzani (a proposito, anche lui girò tutto il SE asiatico su terra, senza prendere aerei, mi pare) e che la dice lunga sul ns. modo ri viaggiare e di rapportarci agli altri popoli. Onore a Terzani che lo ha citato, non so quanto cosciente dei sottili risvolti psicologici impressigli dal personaggio che vi viene menzionato e che Terzani da' l'idea di non avere del tutto afferrato. Durante i giorni di festa che seguono la fine del Ramadan, è uso, in Malaysia, tra i maggiorenti del luogo, festeggiare aprendo la propria casa alla visita di vicini, conoscenti ed anche sconosciuti. Si chiama, per l'appunto "Open House". Nel corso di questi eventi, i visitatori hanno accesso ad un buffet solitamente molto ricco, accompagnato da musiche eseguite da complessi locali, solitamente malesi, indiani ed anche cinesi, in osswequio alle tre etnie maggiori del paese. In queste circostanze, il padrone di casa staziona sul cancello di ingresso e, ad ognuno dei visitatori, stringe la mano accompagnando il gesto con frasi rituali di buon augurio. Questa usanza era strettamente seguita anche dal precedente Primo Ministro, Tun Mahathir, che è stato al potere per circa 25 anni (da notare che la Malaysia è uno stato costituzionale e democratico, nulla a che vedere con dittature, oligarchie o cose simili). Potete immaginare la fila che si formava fuori dall'abitazione del PM in tali occasioni, con Mahathir stesso ad accogliere, uno per uno, tutti gli ospiti, per lo piu' gente comune che sfilava dal mattino fino a notte. Siamo verso la fine degli anni '90 ed era molto popolare uno slogan lanciato da M. stesso, ormai vicino agli ottanta, proprio in quel tempo: "Vision 2020", dove la visione consisteva nell'immaginare una Malaysia completamente sviluppata e dimentica di ogni miseria materiale entro il 2020. Ad accompagnare questo obbiettivo, una politica di forte incentivazione alla natalità ed alla procreazione. Terzani si trova nel paese e decide di mettersi pure lui in coda con gli altri comuni cittadini. Giunto davanti a Mahathir, nell'atto di stringergli la mano, lo interroga, con fare che, per chi conosce personaggi e luoghi, non poteva essere che sarcastico: "Mr. Prime Minister, have you got any idea of how many hands you will have to shake by the year 2020 ?". Risposta "I don't know, I won't be around anymore by then...". Una summa dell'atteggiamento pedagogico e di superiorità giudicante tipicamente europeo e della sottigliezza orientale. Me ne ritorno in castigo.


leo - 19/06/2008 alle 12:13

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Dopo 13 mesi in giro per il Mondo, Dario è tornato a Roma. [/quote] Non sono poco meno di 12 i mesi??! :D


Monsieur 40% - 19/06/2008 alle 12:26

[quote][i]Originariamente inviato da leo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Dopo 13 mesi in giro per il Mondo, Dario è tornato a Roma. [/quote] Non sono poco meno di 12 i mesi??! :D [/quote] Maggio 2007-Giugno 2008, se non erro... :?


leo - 19/06/2008 alle 12:30

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Anzi, ancora più precisamente l'ho imbarcato io, a Brindisi,[b] un giorno di inizio luglio. [/b] [/quote] :D


Monsieur 40% - 19/06/2008 alle 12:32

Argh! :doh: Ecco perché Dario nel blog parla di "300 giorni"... :D


Lance7 - 11/07/2008 alle 10:22

grande dario cmq io nel mio piccolo andrò a fare la transiberiana (dal 27 luglio: mosca, al 18 agosto: pechino)


freire - 28/07/2008 alle 15:14

grande Dario,appena posso do volentieri un occhiata al suo blog cmq grande coraggio,perchè per fare queste cose ci vuole anche quello..