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Fermate questa stupida guerra!!!!
miky70 - 17/07/2006 alle 13:27

Le truppe israeliane sono entrate in Libano Roma, 17 lug. (Apcom) - "Pensiamo che sia caduto un aereo dell'aviazione israeliana su Beirut". E' quanto affermato dall'inviato di al Jazeera dalla periferia sud di Beirut. "Abbiamo visto venirci incontro dal cielo, un corpo etsraneo - ha detto con voce concitata l'inviato della tv araba - che è precipitato nella zona di Belabda, dove ha sede il palazzo presidenziale libanese". Al Jazeera parla di testimoni oculari i quali riferiscono che si tratta di "un F16", mentre altri parlano di "un elicottero". L'emittente araba afferma che "anche una radio privata di Beirut conferma la notizia dell'abbattimento del jet". Intanto, truppe di terra israeliane sono entrate nel Libano del Sud per attaccare le postazioni di Hezbollah lungo il confine. Lo ha detto un portavoce del governo israeliano. Il segretario generale dell'Onu Kofi Annan e il primo ministro britannico Tony Blair hanno chiesto l'invio di una forza internazionale in Libano per fermare gli attacchi di Hezbollah su Israele. Secondo Blair, un contingente internazionale potrebbe "fermare i bombardamenti su Israele e offrire quindi a Israele una ragione per fermare i suoi attacchi su Hezbollah". L'esercito israeliano ha avviato mercoledì scorso una massiccia offensiva sul Libano dopo il rapimento di due suoi soldati da parte delle milizie sciite di Hezbollah. Finora sono morti oltre 130 libanesi. Il gruppo estremista libanese ha anche lanciato centinaia di missili sul nord di Israele. Ieri in un attacco sono morte otto persone ad Haifa. Blair e Annan hanno chiesto l'invio della forza internazionale al termine di un loro incontro tenuto a margine del vertice del G8, a San Pietroburgo. Al dispiegamento di una forza internazionale in Libano si oppone però il premier israeliano Ehud Olmert. Secondo quanto ha detto un funzionario israeliano, che ha parlato a condizione di anonimato, Olmert vorrebbe che fossero le forze libanesi a prendere il contro del sud del Libano e dell'area di confine con Israele. Il premier vuole anche il disarmo di Hezbollah. Sul fronte delle iniziative diplomatiche si segnala inoltre la missione del primo ministro francese Dominique de Villepin, che incontra oggi a Beirut il suo omologo libanese Fuad Siniora per esprimere il sostegno della Francia ai libanesi. :(:(:(:(:(:(:(

 

[Modificato il 17/07/2006 alle 13:54 by miky70]


Laura Idril - 17/07/2006 alle 13:30

Temo purtroppo che questa sia la miccia che fa partire quello che si teme da anni... Il medio-oriente esplode e ho paura che non ci sia modo di fermarlo. Soprattutto ancora l'ONU non ha deciso cosa fare.


violetta - 17/07/2006 alle 13:36

intervento importante, ma Michela, metti la sigla O.T. a fianco del titolo...il medio oriente stava per valicare quella sottile linea da anni e ora......saranno problemi....


dedalus - 17/07/2006 alle 13:37

purtroppo questo conflitto mi sembra tutto tranne che stupido. anzi, è la prima guerra di cui ho seriamente paura tra tutte quelle che ricordo. :(


yashin1917 - 17/07/2006 alle 13:41

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Il medio-oriente esplode e ho paura che non ci sia modo di fermarlo. Soprattutto ancora l'ONU non ha deciso cosa fare. [/quote] tu sai quello che può fare l'ONU..ci sono decine e decine di risoluzioni sulla palestina,dal ritorno dei profughi al ripristino dei confini..che ne fosse stata una..e poi ricordo che l'ONU ha avallato terribili guerre dalla Corea negli anni '50 alla somalia, iraq negli anni '90..nonchè le odierne in Iraq e Afghanistan..non penso che possa essere l'onu la speranza :no:


riddler - 17/07/2006 alle 13:45

[quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] Le truppe israeliane sono entrate in Libano Roma, 17 lug. (Apcom) - "Pensiamo che sia caduto un aereo dell'aviazione israeliana su Beirut". E' quanto affermato dall'inviato di al Jazeera dalla periferia sud di Beirut. "Abbiamo visto venirci incontro dal cielo, un corpo etsraneo - ha detto con voce concitata l'inviato della tv araba - che è precipitato nella zona di Belabda, dove ha sede il palazzo presidenziale libanese". Al Jazeera parla di testimoni oculari i quali riferiscono che si tratta di "un F16", mentre altri parlano di "un elicottero". L'emittente araba afferma che "anche una radio privata di Beirut conferma la notizia dell'abbattimento del jet". Intanto, truppe di terra israeliane sono entrate nel Libano del Sud per attaccare le postazioni di Hezbollah lungo il confine. Lo ha detto un portavoce del governo israeliano. Il segretario generale dell'Onu Kofi Annan e il primo ministro britannico Tony Blair hanno chiesto l'invio di una forza internazionale in Libano per fermare gli attacchi di Hezbollah su Israele. Secondo Blair, un contingente internazionale potrebbe "fermare i bombardamenti su Israele e offrire quindi a Israele una ragione per fermare i suoi attacchi su Hezbollah". L'esercito israeliano ha avviato mercoledì scorso una massiccia offensiva sul Libano dopo il rapimento di due suoi soldati da parte delle milizie sciite di Hezbollah. Finora sono morti oltre 130 libanesi. Il gruppo estremista libanese ha anche lanciato centinaia di missili sul nord di Israele. Ieri in un attacco sono morte otto persone ad Haifa. Blair e Annan hanno chiesto l'invio della forza internazionale al termine di un loro incontro tenuto a margine del vertice del G8, a San Pietroburgo. Al dispiegamento di una forza internazionale in Libano si oppone però il premier israeliano Ehud Olmert. Secondo quanto ha detto un funzionario israeliano, che ha parlato a condizione di anonimato, Olmert vorrebbe che fossero le forze libanesi a prendere il contro del sud del Libano e dell'area di confine con Israele. Il premier vuole anche il disarmo di Hezbollah. Sul fronte delle iniziative diplomatiche si segnala inoltre la missione del primo ministro francese Dominique de Villepin, che incontra oggi a Beirut il suo omologo libanese Fuad Siniora per esprimere il sostegno della Francia ai libanesi. :(:(:(:(:(:(:( [/quote] Concordo!


Laura Idril - 17/07/2006 alle 13:45

No yashin... purtroppo io non so cosa può fare l'ONU. Secondo me anzi non può fare più nulla. E' tardi per tutto ormai. Perchè la verità è che non si è mai fatto veramente qualcosa per il medio-oriente. Si è solo aspettato, aspettato, aspettato che le cose si sistemassero da sole. Io non ho affatto speranza per il medio-oriente.


nino58 - 17/07/2006 alle 13:51

Il match-point era giocabile dieci anni fa, ma dopo l'assassinio di Rabin venne eletto Nethaniau e non Peres,che aveva sottoscritto l'accordo di pace. L'omicidio Rabin e la distruzione del processo di pace di Oslo furono ratificati dal voto a Nethaniau. Da allora tutto è più difficile ma la soluzione è sempre lì, a portata di mano. Stato ebraico e stato palestinese, indipendenti e sovrani. Il resto sono alibi ( pippe, per essere più espliciti ).


effebi - 17/07/2006 alle 14:11

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Da allora tutto è più difficile ma la soluzione è sempre lì, a portata di mano. Stato ebraico e stato palestinese, indipendenti e sovrani. Il resto sono alibi ( pippe, per essere più espliciti ). [/quote] Facile a dirlo, difficilissimo a farlo, purtroppo. Anche perché due torti non fanno una ragione.


miky70 - 17/07/2006 alle 14:52

Troppo odio, troppo rancore, troppa incompresione e sicuramente c'è chi butta benzina sul fuoco per speculare su questa vicenda.


yashin1917 - 17/07/2006 alle 15:09

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] No yashin... purtroppo io non so cosa può fare l'ONU. Secondo me anzi non può fare più nulla. E' tardi per tutto ormai. Perchè la verità è che non si è mai fatto veramente qualcosa per il medio-oriente. Si è solo aspettato, aspettato, aspettato che le cose si sistemassero da sole. Io non ho affatto speranza per il medio-oriente. [/quote] A mio parere si è fatto fin troppo per il Medio-Oriente. Nel senso che su questa zona le mira delle cosidette potenze ha portato a questa situazione..tutta questa instabilità porta a dei frutti..uno su tutti il prezzo del petrolio mantenuto artificialmente alto..L'unica stabilizzazione a cui si vuole puntare è il cosidetto progetto del "Grande Medio Oriente".. Forse chi ha lasciato soli i popoli dell'area sono coloro che si oppongono ai progetti sopracitati o chi ha creduto che gente come Peres, era dalla parte della cosidetta "pace"...basta vedere cosa fa adesso Peres..è stato ministro della nota colomba Sharon ed ora è ministro del governo Olmert.. L'unica soluzione per me è due popoli uno stato, laico e democratico... ma onestamente questa è una prospettiva più lontana..


effebi - 17/07/2006 alle 15:21

[quote][i]Originariamente inviato da yashin1917 [/i] L'unica soluzione per me è due popoli uno stato, laico e democratico... ma onestamente questa è una prospettiva più lontana.. [/quote] forse volevi dire: due popoli e due stati. due popoli e uno stato è pura utopia. troppo odio e troppo rancore accumulati in sessant'anni di decisioni scellerate e violazioni del diritto internazionale.


yashin1917 - 17/07/2006 alle 15:31

[quote][i]Originariamente inviato da effebi [/i] [quote][i]Originariamente inviato da yashin1917 [/i] L'unica soluzione per me è due popoli uno stato, laico e democratico... ma onestamente questa è una prospettiva più lontana.. [/quote] forse volevi dire: due popoli e due stati. due popoli e uno stato è pura utopia. troppo odio e troppo rancore accumulati in sessant'anni di decisioni scellerate e violazioni del diritto internazionale. [/quote] no volevo dire quello che ho detto..mi rendo conto che non è una prospettiva vicina (l'ho scritto pure nell'altro post)... è una prospettiva che potrebbe anche passare per i 2 pop. 2 stati, non lo escludo..ma sinceramente se mi devo auspicare qualcosa, mi auguro che nel futuro non esistano più stati confessionali (di qualsiasi confessione sia)..le confessioni non fanno che creare ottimi alibi per le guerre..e la creazione di israele e la storia successiva del M.O. ne sono un'ottima riprova. Inoltre non dimentichiamo che l'estremismo islamico è un fenomeno estremamente recente in palestina, e il suo sviluppo è in gran parte dovuto a ingerenze esterne che hanno depotenziato i gruppi laici e negli ultimi anni ai grossi errori della dirigenza dell'ANP


simociclo - 18/07/2006 alle 09:46

[quote][i]Originariamente inviato da yashin1917 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da effebi [/i] [quote][i]Originariamente inviato da yashin1917 [/i] L'unica soluzione per me è due popoli uno stato, laico e democratico... ma onestamente questa è una prospettiva più lontana.. [/quote] forse volevi dire: due popoli e due stati. due popoli e uno stato è pura utopia. troppo odio e troppo rancore accumulati in sessant'anni di decisioni scellerate e violazioni del diritto internazionale. [/quote] no volevo dire quello che ho detto..mi rendo conto che non è una prospettiva vicina (l'ho scritto pure nell'altro post)... è una prospettiva che potrebbe anche passare per i 2 pop. 2 stati, non lo escludo..ma sinceramente se mi devo auspicare qualcosa, mi auguro che nel futuro non esistano più stati confessionali (di qualsiasi confessione sia)..le confessioni non fanno che creare ottimi alibi per le guerre..e la creazione di israele e la storia successiva del M.O. ne sono un'ottima riprova. Inoltre non dimentichiamo che l'estremismo islamico è un fenomeno estremamente recente in palestina, e il suo sviluppo è in gran parte dovuto a ingerenze esterne che hanno depotenziato i gruppi laici e negli ultimi anni ai grossi errori della dirigenza dell'ANP [/quote] Concordo sulla tua analisi degli stati confessionali, ma il primo passo non può che essere la creazione di due stati distinti. Credo che sia l'unico modo per emarginare tutti gli estremismi, sia da una parte che dall'altra, che impediscono los viluppo di un percorso di pace.


Reggio Emilia - 18/07/2006 alle 10:43

in questa vicenda mi sembra chiaro che i "terroristi" non sono solo da una parte......70 morti per 3 soldati rapiti è una sproporzione gigantesca. Quoto Yashin. Anche se si facessero due stati, sarebbero due stati fondati su base religiosa. E le religioni, quando sono male interpretate (cioè quasi sempre) conducono a fanatismo, odio, rancore. A estreme conseguenze, portano a guerre :gluglu:


effebi - 18/07/2006 alle 10:54

Il problema di questo cacchio di guerra è che, come ha scritto stamani Serra, non puoi dire "ha ragione Tizio", "ha torto Caio". Qui c'è una serie di torti e ragioni che si perde nella notte dei tempi. Chi è che viola il diritto internazionale? Il Libano, sicuramente, perché dovrebbe disarmare Hezbollah in virtù di una risoluzione Onu, ma non ci riesce o non vuole; Israele, sicuramente, perché la rappresaglia non è contemplata dal diritto internazionale e la sua reazione di questi giorni è fuori dall'art. 51 della Carta Onu. Ma perché questi due Paesi violano in continuazione il diritto internazionale? Qui potremmo davvero sbizzarrirci: ad ogni azione di una parte è corrisposta una reazione della controparte. E spesso sia l'azione che la reazione è stata sproporzionata. Senza entrare nei dettagli e andando indietro nel tempo, si potrebbe dire che: - Hezbollah non esisterebbe se Israele non avesse occupato il Libano nel 1982 e poi fatto la strage di civili palestinesi di Sabra e Chatila; - ma quell'occupazione non ci sarebbe stata se la base della guerriglia dell'OLP negli anni Settanta non fosse stata proprio in Libano; - ma il coinvolgimento del Libano non ci sarebbe stato se gli israeliani non avessero occupato il Golan nel 1973; - ma gli israeliani non avrebbero occupato il Golan se non ci fosse stata la guerra del Kippur, iniziata da Egitto e Siria; - ma la guerra del Kippur non ci sarebbe stata senza la Guerra dei 6 giorni, iniziata da Israele; - ma Israele non avrebbe iniziato la guerra se Egitto e Giordania non avessero stretto un patto di difesa che metteva paura a Israele; - ma... ma... ma... andiamo indietro nel tempo all'OLP, alla guerra del 1956, alla Legge sulla Proprietà degli Assenti, alla guerra del 1948, alla risoluzione 181 dell'ONU, ai legami tra palestinesi e Hitler, all'immigrazione di ebrei, alle rivolte dei contadini arabi, alla dichiarazione Balfur... ALLA DIASPORA, A TITO, A MOSE'... in una spirale che ci dice solamente che tutti hanno una parte di ragione e una parte di torto. Noi siamo qui, impotenti, a vedere l'evoluzione della crisi e dobbiamo essere consapevoli del fatto che comunque finirà ci saranno altre ferite che qualcuno tenterà di rimarginare non con un cerotto, ma provocando un'altra ferita a chi gliela ha procurata. Per questo, purtroppo, oggi è un'utopia pensare a due popoli e uno Stato. Il problema è che, giorno dopo giorno, diventa difficile pensare anche all'ipotesi di due popoli e due stati.


nino58 - 18/07/2006 alle 11:56

Infatti non è un problema di torti e ragioni. E' un problema di diritti. Prima di tutto di diritto alla vita ( di ogni essere umano ): non ci sono morti di serie A e di serie B ( due rapiti non giustificano comunque neanche un morto, figuriamoci cento ). Poi di diritto ad una sovranità ( per questo è preferibile, oggi, avere due stati distinti ); ma per arrivare a ciò è indispensabile, per la comunità internazionale, riconoscere subito come Stato la Palestina; Israele è già riconosciuto. E per tutti e due i diritti se serve, mettere una forza di interposizione.


effebi - 18/07/2006 alle 12:10

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Infatti non è un problema di torti e ragioni. E' un problema di diritti. [/quote] Vero. Ma il diritto da cosa nasce, se non dalle ragioni? Ha ragione o non ha ragione Israele a vivere in sicurezza? E ha ragione o non ha ragione la Palestina ad essere riconosciuta come Stato indipendente (e i palestinesi a vivere in sicurezza)? Purtroppo queste ragioni vengono riconosciute dai terzi, ma non dalle parti coinvolte che vedono soltanto il torto subito e negano la ragione della controparte.


David Bowman - 18/07/2006 alle 14:46

Nessuno fermerà nulla. Si ammazzano decine e decine di libanesi inermi? pazienza, la difesa dello stato di Israele è più importante di tutto. Preciso: è ovvio che dietro l'attacco degli hezbollah di giorni fa ci sono Siria e Iran ma insomma..non si può reagire ad un assalto, peraltro in parte fallito, di 4 terroristi con bombe buttate qua e la a rovinare intere famiglie e la vita di un popolo che non c'entra nulla... E poi, siamo sicuri che questo attacco hezbollah non sia stato scatenato dagli "errori" israeliani di qualche settimana fa? Siamo alle solite: quella terra NON è di Israele. Mettere quello stato lì è stato il più grande errore politico del '900. Siccome un pò tutti viviamo di sensi di colpa verso gli ebrei ecco che questi sono liberi di sterminare chi vogliono.. Avete mai visto in che stato versa Gaza? Avete mai visto come vivono i palestinesi spesso financo senza acqua e luce? E poi se un palestinese si fa saltare in aria sarebbe terrorismo? Col cacchio! Quella, piaccia o no, è RESISTENZA. Ovvio che poi sulla disperazione dei giovani palestinesi qualcuno ci marci su, ma insomma ognuno sceglie la resistenza che crede più efficace. Ora e sempre sarò dalla parte dei palestinesi.


Alben - 18/07/2006 alle 17:56

[quote][i]Originariamente inviato da David Bowman [/i] Nessuno fermerà nulla. Si ammazzano decine e decine di libanesi inermi? pazienza, la difesa dello stato di Israele è più importante di tutto. Preciso: è ovvio che dietro l'attacco degli hezbollah di giorni fa ci sono Siria e Iran ma insomma..non si può reagire ad un assalto, peraltro in parte fallito, di 4 terroristi con bombe buttate qua e la a rovinare intere famiglie e la vita di un popolo che non c'entra nulla... E poi, siamo sicuri che questo attacco hezbollah non sia stato scatenato dagli "errori" israeliani di qualche settimana fa? Siamo alle solite: quella terra NON è di Israele. Mettere quello stato lì è stato il più grande errore politico del '900. Siccome un pò tutti viviamo di sensi di colpa verso gli ebrei ecco che questi sono liberi di sterminare chi vogliono.. Avete mai visto in che stato versa Gaza? Avete mai visto come vivono i palestinesi spesso financo senza acqua e luce? E poi se un palestinese si fa saltare in aria sarebbe terrorismo? Col cacchio! Quella, piaccia o no, è RESISTENZA. Ovvio che poi sulla disperazione dei giovani palestinesi qualcuno ci marci su, ma insomma ognuno sceglie la resistenza che crede più efficace. Ora e sempre sarò dalla parte dei palestinesi. [/quote] Ancora con questa storia del senso di colpa:nonono: Guarda che gli israeliani non sfruttano questo fatto, ma anzi ne sono molto contrari. Il fatto che quella terra non è di Israele è falso, gli israeliani hanno comprato quelle terre, sono stati i palestinesi a vendergliele. Quando Israele venne attaccato dai palestinesi di tutti i paesi arabi limitrofi, vinse la guerra e quadruplicò il suo territorio; Israele allora era disposto a cedere i territori conquistati per arrivare alla pace, ma i palestinesi rifiutarono. Inoltre Israele in passato ha proposto di lasciare parte del territorio ai palestinesi per la creazione di uno stato arabo, ma essi non hanno accettato perchè lo volevano tutto, e infatti ancora adesso nelle scuole palestinesi si insegna l'odio e viene detto ai bambini che lo stato di Israele non esiste. Se i palestinesi si fanno saltare per aria è perchè purtroppo vengono educati all'odio fin da piccoli.


falco46 - 18/07/2006 alle 18:28

ragazzi purtroppo in questa guerra ci sn troppi soldi ed interessi di mezzo, e l'uomo di fronte al dio denmaro nn si ferma mai...purtroppo... P.s il dio quattrino fa + miracoli del dio uno e trino....purtroppo è così x molta gente...


ispanico - 18/07/2006 alle 19:37

L'odio porta ad altro odio, ora più che mai il messaggio cristiano (ma anche delle altre religioni che non professano la guerra) deve essere attuato. i popoli devono vivere in pace.:flag:


David Bowman - 18/07/2006 alle 20:24

[quote][i]Originariamente inviato da Alben [/i] [Il fatto che quella terra non è di Israele è falso, gli israeliani hanno comprato quelle terre, sono stati i palestinesi a vendergliele. Quando Israele venne attaccato dai palestinesi di tutti i paesi arabi limitrofi, vinse la guerra e quadruplicò il suo territorio; Israele allora era disposto a cedere i territori conquistati per arrivare alla pace, ma i palestinesi rifiutarono. Inoltre Israele in passato ha proposto di lasciare parte del territorio ai palestinesi per la creazione di uno stato arabo, ma essi non hanno accettato perchè lo volevano tutto, e infatti ancora adesso nelle scuole palestinesi si insegna l'odio e viene detto ai bambini che lo stato di Israele non esiste. Se i palestinesi si fanno saltare per aria è perchè purtroppo vengono educati all'odio fin da piccoli. [/quote] Si, ciao. Come reinventare la storia medio-orientale in poche righe. Complimenti.


Alben - 18/07/2006 alle 20:26

[quote][i]Originariamente inviato da David Bowman [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Alben [/i] [Il fatto che quella terra non è di Israele è falso, gli israeliani hanno comprato quelle terre, sono stati i palestinesi a vendergliele. Quando Israele venne attaccato dai palestinesi di tutti i paesi arabi limitrofi, vinse la guerra e quadruplicò il suo territorio; Israele allora era disposto a cedere i territori conquistati per arrivare alla pace, ma i palestinesi rifiutarono. Inoltre Israele in passato ha proposto di lasciare parte del territorio ai palestinesi per la creazione di uno stato arabo, ma essi non hanno accettato perchè lo volevano tutto, e infatti ancora adesso nelle scuole palestinesi si insegna l'odio e viene detto ai bambini che lo stato di Israele non esiste. Se i palestinesi si fanno saltare per aria è perchè purtroppo vengono educati all'odio fin da piccoli. [/quote] Si, ciao. Come reinventare la storia medio-orientale in poche righe. Complimenti. [/quote] Cos'è che ritieni falso?


nino58 - 18/07/2006 alle 21:53

Comunque,caro Alben, l'accordo di pace del 1992 ad Oslo era stato siglato. A buttarlo a mare è stato Israele assassinando Rabin ed eleggendo, subito dopo, un governo contrario a quell'accordo. Quello che è venuto poi è stato solo umiliazione e morte per i più deboli.


David Bowman - 18/07/2006 alle 22:38

[quote][i]Originariamente inviato da Alben [/i] [quote][i]Originariamente inviato da David Bowman [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Alben [/i] [Il fatto che quella terra non è di Israele è falso, gli israeliani hanno comprato quelle terre, sono stati i palestinesi a vendergliele. Quando Israele venne attaccato dai palestinesi di tutti i paesi arabi limitrofi, vinse la guerra e quadruplicò il suo territorio; Israele allora era disposto a cedere i territori conquistati per arrivare alla pace, ma i palestinesi rifiutarono. Inoltre Israele in passato ha proposto di lasciare parte del territorio ai palestinesi per la creazione di uno stato arabo, ma essi non hanno accettato perchè lo volevano tutto, e infatti ancora adesso nelle scuole palestinesi si insegna l'odio e viene detto ai bambini che lo stato di Israele non esiste. Se i palestinesi si fanno saltare per aria è perchè purtroppo vengono educati all'odio fin da piccoli. [/quote] Si, ciao. Come reinventare la storia medio-orientale in poche righe. Complimenti. [/quote] Cos'è che ritieni falso? [/quote] Tutto il pezzo che ho quotato. Mi sembri un classico caso di condizionamento dai media. Hai scritto solo frasi fatte e stereotipi made in Usa, senza offesa ma le argomentazioni vere sono altra cosa.


montblanx - 19/07/2006 alle 01:06

[quote][i]Originariamente inviato da Alben [/i] [quote][i]Originariamente inviato da David Bowman [/i] Nessuno fermerà nulla. Si ammazzano decine e decine di libanesi inermi? pazienza, la difesa dello stato di Israele è più importante di tutto. Preciso: è ovvio che dietro l'attacco degli hezbollah di giorni fa ci sono Siria e Iran ma insomma..non si può reagire ad un assalto, peraltro in parte fallito, di 4 terroristi con bombe buttate qua e la a rovinare intere famiglie e la vita di un popolo che non c'entra nulla... E poi, siamo sicuri che questo attacco hezbollah non sia stato scatenato dagli "errori" israeliani di qualche settimana fa? Siamo alle solite: quella terra NON è di Israele. Mettere quello stato lì è stato il più grande errore politico del '900. Siccome un pò tutti viviamo di sensi di colpa verso gli ebrei ecco che questi sono liberi di sterminare chi vogliono.. Avete mai visto in che stato versa Gaza? Avete mai visto come vivono i palestinesi spesso financo senza acqua e luce? E poi se un palestinese si fa saltare in aria sarebbe terrorismo? Col cacchio! Quella, piaccia o no, è RESISTENZA. Ovvio che poi sulla disperazione dei giovani palestinesi qualcuno ci marci su, ma insomma ognuno sceglie la resistenza che crede più efficace. Ora e sempre sarò dalla parte dei palestinesi. [/quote] Ancora con questa storia del senso di colpa:nonono: Guarda che gli israeliani non sfruttano questo fatto, ma anzi ne sono molto contrari. Il fatto che quella terra non è di Israele è falso, gli israeliani hanno comprato quelle terre, sono stati i palestinesi a vendergliele. Quando Israele venne attaccato dai palestinesi di tutti i paesi arabi limitrofi, vinse la guerra e quadruplicò il suo territorio; Israele allora era disposto a cedere i territori conquistati per arrivare alla pace, ma i palestinesi rifiutarono. Inoltre Israele in passato ha proposto di lasciare parte del territorio ai palestinesi per la creazione di uno stato arabo, ma essi non hanno accettato perchè lo volevano tutto, e infatti ancora adesso nelle scuole palestinesi si insegna l'odio e viene detto ai bambini che lo stato di Israele non esiste. Se i palestinesi si fanno saltare per aria è perchè purtroppo vengono educati all'odio fin da piccoli. [/quote] non ho parole... ti farei visitare la palestina, dove la fame è padrona delle strade, dove ogni volta che costruisci un ponte te lo bombardano... beato te che ti fidi degli stati con i confini tirati col righello.. Poi il fatto che israele se ne fotta dell'Onu da 50 anni garantito dal veto Usa in consiglio di sicurezza, beh manco credo possa essere uno spunto di riflessione per te dopo quello che hai scritto..

 

[Modificato il 19/07/2006 alle 01:09 by montblanx]


Frank VDB - 19/07/2006 alle 08:49

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Comunque,caro Alben, l'accordo di pace del 1992 ad Oslo era stato siglato. A buttarlo a mare è stato Israele assassinando Rabin ed eleggendo, subito dopo, un governo contrario a quell'accordo. Quello che è venuto poi è stato solo umiliazione e morte per i più deboli. [/quote] :clap::clap::clap: una grandissima verità che i media italiani fanno di tutto per occultare sistematicamente. (anche i media di sinistra, ma la chiudo qui perchè parlare del rapporto media italiani-Israele mi porterebbe su un terreno scivolosissimo e non vorrei essere frainteso su questioni così delicate) PS. Gli accordi di Oslo non erano del '93?


effebi - 19/07/2006 alle 09:03

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] PS. Gli accordi di Oslo non erano del '93? [/quote] Sì, del 1993. E poi rivisti nel 1995. In ogni caso, gli ultimi post confermano quanto scritto ieri: non c'è soltanto una ragione e un torto. Ci sono ragioni e torti da entrambe le parti. C'è il diritto di Israele a vivere in sicurezza (e se tu vivessi accerchiato da gente che vuole la tua morte forse avresti sviluppato una ipersensibilità) e c'è il diritto dei palestinesi ad avere una propria terra e un proprio Stato, terra e Stato che vengono loro sistematicamente negati da decenni: come ha detto il noto estremista di sinistra Giulio Andreotti, "se fossi nato profugo, sarei un terrorista anch'io". Qua stiamo a pontificare, ognuno con le nostre verità in tasca e le nostre ricette salvifiche, ma la cruda realtà è che nessuno sa come gestire la situazione e sbrogliare la matassa.


Alben - 19/07/2006 alle 10:47

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Comunque,caro Alben, l'accordo di pace del 1992 ad Oslo era stato siglato. A buttarlo a mare è stato Israele assassinando Rabin ed eleggendo, subito dopo, un governo contrario a quell'accordo. Quello che è venuto poi è stato solo umiliazione e morte per i più deboli. [/quote] Questa è storia recente, ma infatti io non ho mai detto di essere a favore dell'attuale governo di Israele, ne contro la gente che vive in Palestina, come qualcuno qui ha invece capito.


Alben - 19/07/2006 alle 10:56

[quote][i]Originariamente inviato da David Bowman [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Alben [/i] [quote][i]Originariamente inviato da David Bowman [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Alben [/i] [Il fatto che quella terra non è di Israele è falso, gli israeliani hanno comprato quelle terre, sono stati i palestinesi a vendergliele. Quando Israele venne attaccato dai palestinesi di tutti i paesi arabi limitrofi, vinse la guerra e quadruplicò il suo territorio; Israele allora era disposto a cedere i territori conquistati per arrivare alla pace, ma i palestinesi rifiutarono. Inoltre Israele in passato ha proposto di lasciare parte del territorio ai palestinesi per la creazione di uno stato arabo, ma essi non hanno accettato perchè lo volevano tutto, e infatti ancora adesso nelle scuole palestinesi si insegna l'odio e viene detto ai bambini che lo stato di Israele non esiste. Se i palestinesi si fanno saltare per aria è perchè purtroppo vengono educati all'odio fin da piccoli. [/quote] Si, ciao. Come reinventare la storia medio-orientale in poche righe. Complimenti. [/quote] Cos'è che ritieni falso? [/quote] Tutto il pezzo che ho quotato. Mi sembri un classico caso di condizionamento dai media. Hai scritto solo frasi fatte e stereotipi made in Usa, senza offesa ma le argomentazioni vere sono altra cosa. [/quote] Quindi per te non è vero che sono stati i palestinesi a vendere le loro terre agli ebrei, mi dispiace ma è stato così. Condizionamento da media? Peccato che i media dicano solo ca..te e trattino l'argomento con molta superficialità, senza sapere il motivo di quello che accade, mi pare piuttosto che tu abbia una posizione uguale a loro.


Admin - 19/07/2006 alle 11:32

Nell'ultima trattativa per raggiungere un accordo valido (perdonatemi, ma mi sfugge l'anno: fu comunque alla fine dei '90, officiante Clinton), Arafat rifiutò la proposta definitiva di Barak, premier israeliano, che riconosceva ai palestinesi la sovranità sull'83% dei territori relativamente ai confini del 1967: il leader palestinese voleva invece il 100% dei territori, una richiesta del tutto inapplicabile. Quel rifiuto, tipico della politica di Arafat di puntare sempre qualcosa di più di quello che avrebbe potuto ottenere, significò - oltre alla mancata soluzione della questione - la caduta di Barak e il cambio di linea politica di Israele, con l'avvento mai troppo maledetto di Ariel Sharon. Ancora, quel rifiuto viene considerato come il più grosso errore politico di Arafat: l'83% dei territori occupati era il massimo che si potesse ottenere, e del resto l'Italia si è annessa Roma, Trento e Trieste solo successivamente all'Unità: ovvero, procedere per gradi si sarebbe potuto. D'accordo che Israele non ne imbrocca una, ma non sottovalutiamo il fatto che che dall'altra parte ci sia spesso stata solo una finta volontà di dialogo.


Andrea_Web - 19/07/2006 alle 11:36

Se non ricordo male era l'estate del 2000?


Alben - 19/07/2006 alle 11:39

Il problema è appunto che ne Arafat ne l'attuale governo estremista di Amas hanno mai voluto raggiungere la pace, e ormai il governo di Israele non è più disposto a trattare


nino58 - 19/07/2006 alle 13:56

Nel 2000 ne' Arafat ne' Barak potevano trattare liberamente come Arafat e Rabin nel 1993. Nel 2000 Arafat non poteva tornare indietro rispetto al 1993 ( sarebbe stato subito disarcionato ) e Barak non aveva la maggioranza parlamentare sufficiente per ripristinare Oslo. Scusate se insisto ma il nodo è stato l'assassinio Rabin e il voto popolare favorevole alle ragioni dei suoi assassini.


yashin1917 - 19/07/2006 alle 18:13

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Nell'ultima trattativa per raggiungere un accordo valido (perdonatemi, ma mi sfugge l'anno: fu comunque alla fine dei '90, officiante Clinton), Arafat rifiutò la proposta definitiva di Barak, premier israeliano, che riconosceva ai palestinesi la sovranità sull'83% dei territori relativamente ai confini del 1967: il leader palestinese voleva invece il 100% dei territori, una richiesta del tutto inapplicabile. Quel rifiuto, tipico della politica di Arafat di puntare sempre qualcosa di più di quello che avrebbe potuto ottenere, significò - oltre alla mancata soluzione della questione - la caduta di Barak e il cambio di linea politica di Israele, con l'avvento mai troppo maledetto di Ariel Sharon. Ancora, quel rifiuto viene considerato come il più grosso errore politico di Arafat: l'83% dei territori occupati era il massimo che si potesse ottenere, e del resto l'Italia si è annessa Roma, Trento e Trieste solo successivamente all'Unità: ovvero, procedere per gradi si sarebbe potuto. D'accordo che Israele non ne imbrocca una, ma non sottovalutiamo il fatto che che dall'altra parte ci sia spesso stata solo una finta volontà di dialogo. [/quote] premettendo che non sono un sostenitore di Arafat, anche se per motivazioni da quelle da te espresse Questa degli accordi di Camp David, scusami, ma è una fandonia che oramai si autoalimenta. Le concessioni di camp david prevedevano una concessione di territori inferiore al semplice ritiro dai territori occupati dal '67. Inoltre il punto è anche che non basta la semplice cessione territoriale, perchè se il territorio è frazionato e disseminato di checkpoint non cambia molto (non so se avete presente quanto tempo ci voglia per fare pochi km. in palestina). Non si fa altro che creare dei bantustan. Questi accordi prevedevano: a) annessione israeliana definitiva di un ulteriore 10% di territori occupati, che raggruppano 69 colonie. Di fatto queste ulteriori annessioni definitive spezzavano in tre il futuro Stato palestinese rendendo impossibile qualsiasi continuità territoriale b) un ulteriore 10% dei territori palestinesi occupati da Israele sarebbe restato sotto il controllo israeliano (civile e militare) nella forma di “controllo temporaneo”… a tempo indeterminato! c) i confini esterni dei territori palestinesi sarebbero rimasti sotto il controllo permanente e definitivo di Israele d) nessun accordo su Gerusalemme come capitale del futuro Stato palestinese, cioè: rinuncia dei palestinesi a Gerusalemme; e) nessun impegno da parte di Israele a garantire il rientro dei profughi palestinesi e la restituzione delle terre rubate ai palestinesi. non mi sembra sinceramente un accordo estremamente vantaggioso..ma era una pura concessione formale..