Board logo

Film che parlano (anche) di ciclismo
riddler - 20/11/2005 alle 23:24

[b]Qual'è il più bel film sul ciclismo[/b] Il Campione? A me + di tutti è piaciuto Fantozzi contro tutti...:D Il colle del diavolo era nominato il gran premio della montagna...

 

[Modificato il 27/03/2006 alle 00:44 by Monsieur 40%]


maurofacoltosi - 20/11/2005 alle 23:37

Una piccola chicca è il film giallo "Delitto al Tour de France" (titolo originario: "A chacun son tour"), soprattutto per come è stato girato: nel luglio 1997, mentre era in corso il vero Tour de France. Infatti, le immagini di corse ricostruite ad uso e consumo nel film (girate sulle salite alpestri, con i tifosi a bordo strada che stavano aspettando, da lì a poco, il passaggio dei veri corridori) si alterno a vere immagini della corsa: si vedono Ivan Gotti tagliare il traguardo dell'Alpe d'Huez (ma non si cita Pantani, perchè nella finzione cinematografica quella tappa era vinta da uno dei protagonisti del film) e la volata vincente di Minali a Parigi. C'è anche un cameo di Richard Virenque. La trama: Ultimo giorno del prestigioso Tour de France. A conquistare l'ambita maglia gialla è il giovane ciclista francese Alex Pelletier. Dopo la cerimonia di premiazione il vincitore si prepara ad effettuare i controlli medici dovuti per accertamenti antidoping. Nel laboratorio dove si svolgono le analisi, Alex viene ritrovato morto e denudato della maglia gialla appena conquistata. A svolgere le indagini è la poliziotta Maryse aiutata da un giornalista sportivo coinvolto nella misteriosa vicenda. Difetti: da esperto di ciclismo ho notato diversi piccoli errori. Il più grosso: durante l'indagine viene consultata una copia di un quotidiano pubblicato dopo il giorno dopo la Milano - San Remo. Ma il quotidiano in questione riporta la data di maggio.


Ottavio - 21/11/2005 alle 00:10

Non mi vengono in mente grandi film sul ciclismo, ma mi ricordo di uno stambissimo film americano nel quale il protagonista era un fanatico della bici e dell'Italia in generale. Nella versione originale probabilmente parlava con un accento italo-americano perché nella versione italiana lo avevano doppiato con un accento veneto veramente ridicolo. La storia è la stessa di tutti i film sportivi americani: lo sfigato che lotta contro tutto e tutti ed alla fine con le sue sole forze vince. Comunque era divertente anche se poco verosimile, ma il momento più strambo è quello che racconta una corsa a cui partecipa il nostro eroe e una squadra professionistica italiana (nella finzione sponsorizzata dalla Martini). Gli italiani staccano subito tutti ad eccezione del nostro che resiste con tutte le forze, tanto che ad una certo punto, un italiano arrabbiato da tanta tenacia gli infila una pompa tra i raggi della ruota facendolo cadere!!!!! Qualcuno di voi si ricorda il titolo? Mi ricordo anche di un altro pessimo film americano con un giovane Kevin Costner. C'erano veramente tutti gli elementi più triti: il campione che si era ritirato prima della grande vittoria, il fratello fortissimo ma malato di cancro (Lance non c'entra...), la vittoria finale con lacrima garantita. Alla corsa finale il principale avverasrio era un russo (c'era ancora URSS) che aveva più muscoli di un culturista! Se non parliamo di ciclismo agosnistico, ma di biciclette allora il ricordo va subito a "Ladri di biciclette" di De Sica. Probabilmente il capolavoro del cinema italiano. Cito anche l'ottimo "Cyclo" di Tran Han Hung, un ladri di biciclette lisergico ambientato nell'estremo oriente.


Ottavio - 21/11/2005 alle 00:13

Mi sono dimenticato di citare il più famoso di tutti "Totò al Giro d'Italia"! Vi parteciparono Coppi, Bartali, Magni, Bobet e Kubler. Il film lo conoscerete tutti ed è uno dei più divertenti di Totò.


maurofacoltosi - 21/11/2005 alle 00:18

Il film di Costner è "Il vincitore", girato nel 1985. La trama: Dopo la morte del padre per aneurisma, Marcus Sommers, medico, va nel Wisconsin per lavorare in una clinica sportiva. Il fratello David resta a St. Louis e si dedica al ciclismo, una passione comune anche a Marcus ma teme di aver ereditato la predisposizione paterna al male e sospetta che il fratello glielo nasconda. La locandina [img]http://www.filmscoop.it/locandine/ilvincitore.jpg [/img]


Ottavio - 21/11/2005 alle 00:21

Mauro hai ragione! Vedi se riesci a trovare il titolo anche del primo film che ho citato.


maurofacoltosi - 21/11/2005 alle 00:31

[quote][i]Originariamente inviato da Ottavio [/i] Mauro hai ragione! Vedi se riesci a trovare il titolo anche del primo film che ho citato. [/quote] Con i pochi dati che fornisci sarà un'impresa. Comunque beccatevi questa chicca: in arrivo un film sulla vita di Lance Armstrong. Nel ruolo di protagonista dovrebbe esserci Matt Damon (indicato dallo stesso Armstrong) [img]http://redakce.atlas.cz/edition_files/images/92/89852.jpg [/img]


maurofacoltosi - 21/11/2005 alle 00:40

[quote][i]Originariamente inviato da Ottavio [/i] Mauro hai ragione! Vedi se riesci a trovare il titolo anche del primo film che ho citato. [/quote] Potrebbe essere "All-American Boys" (titolo originario "Breaking Away") del 1979? La trama: Un ragazzo del Michigan che sogna l’Italia e vive con il mito di Fausto Coppi. Per inseguire il suo sogno di diventare corridore il ragazzo trascura lavoro e studio, si mette a parlare italiano e differisce il momento delle scelte. Un film all’insegna della tradizione del cinema agonistico con tanto di agone e (naturalmente) vittoria finale del giovane.


trueno - 21/11/2005 alle 00:45

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Il film di Costner è "Il vincitore", girato nel 1985. La trama: Dopo la morte del padre per aneurisma, Marcus Sommers, medico, va nel Wisconsin per lavorare in una clinica sportiva. Il fratello David resta a St. Louis e si dedica al ciclismo, una passione comune anche a Marcus ma teme di aver ereditato la predisposizione paterna al male e sospetta che il fratello glielo nasconda. La locandina [img]http://www.filmscoop.it/locandine/ilvincitore.jpg [/img] [/quote] hai ragione Mauro, buona pelicola:yes:


Monsieur 40% - 21/11/2005 alle 00:49

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Difetti: da esperto di ciclismo ho notato...[/quote] Oh, che mi vuoi battere in percentuale?! :D


riddler - 21/11/2005 alle 09:18

Ah pure io mi riferivo a Il vincitore e non a Il campione... [quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Il Campione? A me + di tutti è piaciuto Fantozzi contro tutti...:D Il colle del diavolo era nominato il gran premio della montagna... [/quote]


Umbi - 21/11/2005 alle 10:02

Due colossi: -Toto' al Giro d'Italia sia per la presenza del comico che per quella di giganti della specialita' come Coppi, Bartali, Koblet, ecc.. -Fantozzi contro tutti. La mitica coppa Kobran, la bomba, il ristorante "Al curvone", la salita in sella "alla bersagliera"...un capolavoro!!


gregorio - 21/11/2005 alle 10:09

Tre segnalazioni - Appuntamemnto a Belleville (è di animazione) E, sulle biciclette ma non sul ciclismo - Le biciclette di Pechino - Il ciclista (di M.Makhmalbaf)


lolloso - 21/11/2005 alle 10:13

a livello comico direi la mitica coppa Kobram!!! (fantozzi contro tutti)


Zillo - 21/11/2005 alle 10:22

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Difetti: da esperto di ciclismo ho notato...[/quote] Oh, che mi vuoi battere in percentuale?! :D [/quote] Che adesso te sei l'unico esperto di ciclismo su cicloweb?? :D:D:D:D


Monsieur 40% - 21/11/2005 alle 10:25

[quote][i]Originariamente inviato da Zillo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Difetti: da esperto di ciclismo ho notato...[/quote] Oh, che mi vuoi battere in percentuale?! :D [/quote] Che adesso te sei l'unico esperto di ciclismo su cicloweb?? :D:D:D:D [/quote] Io parlavo di pavoneria... mica metto in dubbio che lo sia... ma dirselo da solo... ... :D :D


nino58 - 21/11/2005 alle 10:59

Ma l'attore indicato da Armstrong ha la testa quadrata e lui ovale: non vale.


W00DST0CK76 - 21/11/2005 alle 11:26

Il mio preferito è quello di Totò, troppo bello, ricco di tante gag memorabili e impreziosito dalla presenza di tanti campioni. memorabile il siparietto finale con la canzone sulla maglia rosa: "...la maglia rosa è quella cosa che mai non riposa, chi la conquista poi la può perde e chi la perde può ritrovarla con facilità....oggi è di gino, domani coppi se la mette sul pancino, dopodomani anche cottur potrà tenerla tra le mani..." :clap: mi è piaciuto anche quello con kevin costner, anche se in alcune cose era poco credibile, come ad esempio il russo campione olimpico di mosca '80 con la barba lunga e la pancia che trabordava dala maglia rossa CCCP! :Od:


Monsieur 40% - 21/11/2005 alle 11:36

[img]http://www.antoniodecurtis.com/loc510.jpg[/img] [img]http://www.funnyfans.it/toto/giro.jpg[/img] [img]http://www.internationalposter.com/pimages/ITL02571.jpg[/img]


Monsieur 40% - 21/11/2005 alle 11:40

Messo alle strette, il "Professore" (Totò), confessa a Coppi e Bartali qual'è il suo segreto, la sua "bomba"... ...erroneamente, Bartali e Coppi capiscono altro, e la mattina seguente... [img]http://www.wooljersey.com/albums/album17/cigars.thumb.jpg[/img]


David Bowman - 21/11/2005 alle 12:02

Sinceramente non mi vengono in mente grandi film col ciclismo al centro della storia.. Strano, direi che il ciclismo dovrebbe offrire parecchia ispirazione agli sceneggiatori...bah.


Frank VDB - 21/11/2005 alle 12:56

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Una piccola chicca è il film giallo "Delitto al Tour de France" (titolo originario: "A chacun son tour"), soprattutto per come è stato girato: nel luglio 1997, mentre era in corso il vero Tour de France. Infatti, le immagini di corse ricostruite ad uso e consumo nel film (girate sulle salite alpestri, con i tifosi a bordo strada che stavano aspettando, da lì a poco, il passaggio dei veri corridori) si alterno a vere immagini della corsa: si vedono Ivan Gotti tagliare il traguardo dell'Alpe d'Huez (ma non si cita Pantani, perchè nella finzione cinematografica quella tappa era vinta da uno dei protagonisti del film) e la volata vincente di Minali a Parigi. C'è anche un cameo di Richard Virenque. La trama: Ultimo giorno del prestigioso Tour de France. A conquistare l'ambita maglia gialla è il giovane ciclista francese Alex Pelletier. Dopo la cerimonia di premiazione il vincitore si prepara ad effettuare i controlli medici dovuti per accertamenti antidoping. Nel laboratorio dove si svolgono le analisi, Alex viene ritrovato morto e denudato della maglia gialla appena conquistata. A svolgere le indagini è la poliziotta Maryse aiutata da un giornalista sportivo coinvolto nella misteriosa vicenda. Difetti: da esperto di ciclismo ho notato diversi piccoli errori. Il più grosso: durante l'indagine viene consultata una copia di un quotidiano pubblicato dopo il giorno dopo la Milano - San Remo. Ma il quotidiano in questione riporta la data di maggio. [/quote] Ho visto anch'io quel film... si cita anche il nome di Nardello... comunque se non ricordo male i delitti sono molteplici e Pellettier è solo l'ultimo della serie. Alla fine il colpevole è.... eh eh eh


Frank VDB - 21/11/2005 alle 13:00

[quote][i]Originariamente inviato da Umbi [/i] -Fantozzi contro tutti. La mitica coppa Kobran, la bomba, il ristorante "Al curvone", la salita in sella "alla bersagliera"...un capolavoro!! [/quote] Grande Cobram, il dirigente che tutti noi vorrebbero incarnare o almeno avere come superiore :D:D:D E viale De Amicis detto Cima del Diavolo, con il nubifragio al secondo passaggio e il tifoso che mosso a pietà rinfresca il povero Fantozzi. Per non parlare delle finte braccia spezzate del Rag Calboni che riesce all'ultimo a non partecipare. Un cult del cinema italiano.


riddler - 21/11/2005 alle 13:19

Certo che uno come Kobram ci avrebbe impiegati tutti gli utenti del forum, no?


galibier98 - 21/11/2005 alle 13:20

confermo che il film citato da ottavio è all american boys: lo vidi da piccolo nel 79 quando uscì al cinema ed altre volte in tv. direi anche che è un buon film. il migliore per me è il cartone animato appuntamento a belleville col protagonista disegnato come coppi.


mont ventoux - 21/11/2005 alle 13:35

"Il Grande Fausto", in due puntate, con Sergio Castellitto, è un bl film, anche se la seconda puntata era un pò troppo incentrata sul rapporto con la dama bianca e poco sulla bici. Qualcuno sa quand'è che la RAI manderà in onda il film su Bartali, visto che era programmato in autunno? COBRAM:" Fantozzi cos'è la punzionatura? " FANTOZZI:"Si...allora, dicesi punzionatura...si è un PIATTO REGIONALE ABBRUZZESE!"


WebmasterNSFC - 21/11/2005 alle 13:37

Io mi considero "ignorante" in quanto l'unico film sul ciclismo che ho visto è appunto quello di Fantozzi! :Od:


Vuelta Espana - 21/11/2005 alle 13:40

Volevo anch'io segnalare "Appuntamento a Belleville", un film di animazione un po' particolare (colori molto monocromatici, dialoghi assenti, sfondi a volte deprimenti), ma per chi sa apprezzare il genere è davvero bello. Insomma, non guardatelo con qualcuno che vi dice tutto il tempo "Ma che roba è? Fa schifo", per intenderci :D E poi, un tributo a Totò e il suo film sul Giro d'Italia, splendido, divertente, una vera chicca per gli amanti del ciclismo come noi. E, sottolineo, c'è anche Cottur ;)


marco83 - 21/11/2005 alle 13:59

[quote][i]Originariamente inviato da WebmasterNSFC [/i] Io mi considero "ignorante" in quanto l'unico film sul ciclismo che ho visto è appunto quello di Fantozzi! :Od: [/quote] Vai tranqui Andre, io non ho visto nemmeno quello... :Od:


riddler - 21/11/2005 alle 14:25

A dire il vero quella fiction non m'è piaciuta granchè... [quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] "Il Grande Fausto", in due puntate, con Sergio Castellitto, è un bl film, anche se la seconda puntata era un pò troppo incentrata sul rapporto con la dama bianca e poco sulla bici. Qualcuno sa quand'è che la RAI manderà in onda il film su Bartali, visto che era programmato in autunno? COBRAM:" Fantozzi cos'è la punzionatura? " FANTOZZI:"Si...allora, dicesi punzionatura...si è un PIATTO REGIONALE ABBRUZZESE!" [/quote]


Pirata x sempre - 21/11/2005 alle 14:38

a me invece la fiction sul grande Fausto mi è piaciuta molto, e considerato che ho visto solo un'altro film sul ciclismo, Totò al Giro d'Italia, cmq delizioso, perchè quello di Fantozzi è solo uno spezzone, il mio voto è sicuramente per l'ottima interpretazione di Castellitto. Aspettando, come letto nel link segnalato da Mauro su una possibile tappa nel Mugello, il film su Bartali....:yoga:


riddler - 21/11/2005 alle 14:51

Io farei un film intitolato The fugitive con Mario Chiesa...


cancel58 - 21/11/2005 alle 18:38

Oltre ai titoli citati, ricordavoo un altro film nel quale il ciclismo agonistico faceva capolino tra i fotogrammi: Frenesia dell'estate , con Vittorio Gassman e Amedeo Nazzari. Il film è ambientato sul lungomare di Viareggio, dove arriva una tappa del Giro d'Italia. Ogni tanto capita che venga programmato durante l'estate. Ricordavo poi altri film nei quali la bicicletta ha un ruolo fondamentale(ladri di biciclette e l'Agnese va a morire) Godibilisima, poi, è la scena della volata nel deserto in "Marrakech Express" quando i quattro amici, scorgendo in lontananza un oasi,lanciano un'improbabile volata sulla sabbia in sella a quattro biciclette sgangherate (bitossi, baronchelli.....!) L'argomento mi ha incuriosito ed ho scoperto che il primo campione ciclista a prendere parte ad un film fu Costante Girardengo. Il campionissimo, infatti, partecipò nel lontano 1923 al film "Sansone e la ladra di atleti", che può essere definito il primo film a soggetto sportivo nella storia del cinema italiano. Altro film a soggetto ciclistico fu "Fiorenzo e il terzo uomo" nel quale Aldo fabrizi e Renato rascel recitavano sfruttando il resoconto filmato del Giro d'Italia del 1951. In tempi piu recenti è stato il ciclismo su pista (ed in partioclare la sei giorni di Milano) a fare da scenario al film "la Baraonda" (1980) Ricordo ,poi, che negli anni '80(mi pare) si era parlato di un film sul Tour de France nel quale Dustin Hoffman interpretava la parte di un corridore. Apparvero all'epoca anche delle foto ma, a quanto ne so, il film non venne mai realizzato.


maurofacoltosi - 21/11/2005 alle 19:24

Guardate chi vi ho ho trovato: il mitico visconte Cobram, l'ideatore della mitica Coppa Cobram di fantozziana memoria. [img]http://www.federicomancosu.com/forfun/foto2/Paul_Muller.jpg [/img] Per i curiosi: l'attore che lo interpretava si chiama Paul Muller


Petacchi - 21/11/2005 alle 20:06

due su tutti: - Totò al giro d'Italia; l'ho visto quest'estate, mi faceva morire quando li superava con tanta scioltezza e facilità - Appuntamento a Belleville; l'avrò visto dieci volte e mi piace sempre di +;)


Chiquinho79 - 21/11/2005 alle 20:41

A proposito di Coppa Cobram. una domanda per voi. Nella Milano-Sanremo del 1931 arrivò terzo Piemontesi, secondo Guerra e PRIMOOO?.


Monsieur 40% - 21/11/2005 alle 20:42

Non guardo perché non vale... Binda?!


Chiquinho79 - 21/11/2005 alle 20:47

Complimenti Monsieur. è ciclisticamente giusto, ma fantozzianamente sbagliato.


maglianera - 21/11/2005 alle 21:12

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Ottavio [/i] Mauro hai ragione! Vedi se riesci a trovare il titolo anche del primo film che ho citato. [/quote] Potrebbe essere "All-American Boys" (titolo originario "Breaking Away") del 1979? La trama: Un ragazzo del Michigan che sogna l’Italia e vive con il mito di Fausto Coppi. Per inseguire il suo sogno di diventare corridore il ragazzo trascura lavoro e studio, si mette a parlare italiano e differisce il momento delle scelte. Un film all’insegna della tradizione del cinema agonistico con tanto di agone e (naturalmente) vittoria finale del giovane. [/quote] confermo, il film era quello. Però mi pare che la squadra italiana apparisse sponsorizzata dalla Cinzano e non dalla Martini, e che si riferisse a una squadra dilettantistica (con l'incongruenza che i corridori correvano con le pompe gonfiagomme come si usava ai tempi di Coppi). I corridori della Cinzano venivano doppiati con accento siciliano. Alla fine il protagonista, deluso dagli italiani, si innamorava del ciclismo francese.


pedalando - 21/11/2005 alle 22:19

Io ricordo uno sketch in bianco e nero con Vianello che imitava un ciclista in corsa.


Vuelta Espana - 21/11/2005 alle 22:55

Sì, Raimondo imitava un ciclista in salita che arrancava, e vicino c'era un telecronista fuori dalla macchina che lo intervistava in maniera abbastanza "fastidiosa e pressante"....che ridere :D


Ottavio - 21/11/2005 alle 22:58

Avete ragione si tratta di "All-american boys". Tra l'altro ho scoperto che il film ha vinto un oscar per la sceneggiatura. Mi ricordo di "Frenesia dell'estate": c'è un episodio con Sandra Milo, venditrice ambulante, che si innamora di un minuscolo ciclista spagnolo che va pianissimo in bici e finisce a spingere il carrettino a pedali della Milo.


maglianera - 22/11/2005 alle 21:57

a proposito di sketch, c'era Enzo Iacchetti che, circa 15 anni fa, in una televisione privata, faceva scenette in cui interpretava un ciclista sfigato perennemente in fuga alla "Tirreno-Adriatica" (la chiamavano così); in una riceveva al rifornimento dei peperoni, in un'altra si lamentava perché lo sponsor, un mobiliere, lo pagava dandogli delle sedie, e ne aveva la casa piena. Da ricordare anche Teo Teocoli che imitava Indurain, una volta affiancato dal vero Chiappucci.


wing - 23/11/2005 alle 10:17

All american boys è la trasposizione nel mondo del ciclismo del sogno americano,dove un giovane entusiasta si "italianizza"(ascolta le romanze cantate in italiano,mangia all'italiana,parla di Gimondi e della Milano-Sanremo)per poi al momento della verità,la corsa,scontrarsi con la squadra(Cinzano) dei perfidi italiani che nonostante le tattiche e i trucchi da veterani saranno battuti;il nostro eroe poi,deluso dal comportamento scorretto degli italiani, che secondo il solito luogo comune nei film americani parlano con accento meridionale,si"francesizza".


Frank VDB - 23/11/2005 alle 14:41

[quote][i]Originariamente inviato da Chiquinho79 [/i] A proposito di Coppa Cobram. una domanda per voi. Nella Milano-Sanremo del 1931 arrivò terzo Piemontesi, secondo Guerra e PRIMOOO?. [/quote] Calboni (urlato dal retro dell'azienda) "Io proporrei una sgambata fino a Pinerolo... ceniamo al ristorante di mia zia e torniamo in notturna" Cobram (spunta improvvisamente con megafono sopra un'auto d'epoca) "Calma! Iniziamo per gradi! Come primo allenamento bastano 50 km!". Mitico Cobram e mitico Mauro che ci ripropone il suo volto.


Raf Benson - 23/11/2005 alle 18:11

[quote][i]Originariamente inviato da Chiquinho79 [/i] A proposito di Coppa Cobram. una domanda per voi. Nella Milano-Sanremo del 1931 arrivò terzo Piemontesi, secondo Guerra e PRIMOOO?. [/quote] ueh, nessuno ha ancora risposto? PRIMO... CARNERA


Raf Benson - 23/11/2005 alle 18:34

Cipollini fa una comparsata nel film di Panariello Bagnomaria (mi sembra si chiamasse così). E' seduto ad un tavolino in maglia Saeco con un compagno e Panariello (che fa il personaggio dell'ubriacone ma 'un mi ricordo il nome) tenta di fregargli la bici. Comunque Totò al giro d'Italia è spettacolare, testimonianza di un epoca in cui il ciclismo era veramente lo sport più seguito, almeno alla pari del calcio.


cancel58 - 23/11/2005 alle 19:07

In "Sapore di mare", dopo una gita in bicicetta, i ragazzi ascoltano la radio che diffonde la notizia della vittoria di Gimondi al Tour de France. (me lo ha ricordato mia moglie). Gli anni sessanta........


TEKA - 23/11/2005 alle 19:58

Non c'e discossione, il film piu bello ciclisticamente si chiama: " La bici de Gishlain Lambert". Non conosco il nome in italiano( così si scrive in spagnolo). È un film belga bellisimo fatto 3 anni fa che parla di un gregario degli anni 70'. Si puo discargare nell' Emule.


maurofacoltosi - 23/11/2005 alle 20:16

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] In "Sapore di mare", dopo una gita in bicicetta, i ragazzi ascoltano la radio che diffonde la notizia della vittoria di Gimondi al Tour de France. (me lo ha ricordato mia moglie). Gli anni sessanta........ [/quote] Ricordo anch'io quella scena. Peccato che "Sapore di mare" sia ambientato nel 1964 e Gimondi abbia vinto il Tour solo l'anno dopo!!!


galibier98 - 23/11/2005 alle 20:25

un altro bel film è agata e la tempesta di soldini, il legame col ciclismo è dovuto al fatto che il protagonista è un architetto che costruisce piste per velodromi. splendida la scena coi due pistard che fanno sourplace davanti agli amministratori spazientiti


Luca-FuntosBike - 23/11/2005 alle 20:32

a me è piaciuto tantissimo il filmTV "Il Grande Fausto" sono diventato matto per trovare la versione divx.... inoltre il mitito "Totò al Giro d'italia" nella memoria del mio testino ho anche delle scene di un film americanata dove un ragazzo si allenava dietro ad un camion in pianura da 80 all'ora.... :pomodoro:


riddler - 23/11/2005 alle 21:15

Sapete qual è davvero il + bel film sul ciclismo e soprattutto chi l'ha fatto? E' stato quello di Cipollini che a pochi mesi dal mondiale di Zolder ha minacciato di ritirarsi e in parte l'ha anche fatto prima di ritrattare per protestare contro l'Uci e l'esclusione al tour!


Ottavio - 23/11/2005 alle 23:30

Luca si tratta sempre di all-american boys.


Chiquinho79 - 23/11/2005 alle 23:33

Risposta esatta, Raf Benson. Eh Trueba,Trueba, la pulce dei Pirenei!


TEKA - 24/11/2005 alle 23:46

Scusa chiquinho, non ho capito bene, si parla in alcun film su Vicente Trueba? Conosco a la sua moglie, ancora viva. Grazie, saluti.


W00DST0CK76 - 19/03/2006 alle 10:43

Rispolvero questo thread ciclo/cinematografico per parlare del film in 2 puntate su Gino Bartali intitolato "L'Intramontabile" che andrà in onda su Rai1 il 26 e il 27 marzo. Sul sito di Repubblica leggevo un'intervista al protagonista Pierfrancesco Favino il quale risponde ai dubbi legati alla sua scarsa somiglianza con il vero Bartali dicendo che il regista Alberto Negrin ha puntato soprattutto sulla credibilità dell'interprete, a tale scopo l'attore romano di è allenato in bici per circa 6 mesi percorrendo 5000 Km e perdendo 10 km, anche se dalle foto che ho visto appare ancora eccessivamente grosso per sembrare un ciclista. Favino è sicuramente un bravo attore, lo ho visto nel film "romanzo criminale" e mi ha destato una buona impressione, spero però che sia riuscito ad eliminare la forte inflessione romanesca che caratterizza la sua dizione trasformandosi in un vero toscanaccio. La famiglia e le persone vicine al mitico Ginettaccio hanno già visto il film e dichiarano di essersi commosse, se è piaciuto a loro possiamo ben sperare che sia fatto bene e in grado di rendere almeno l'idea della grandezza del personaggio e della realtà in cui ha vissuto. Sono proprio curioso di vederlo, poi commenteremo senza pregiudizi.


fagot - 19/03/2006 alle 12:32

Mi sono ricordato adesso di Laissez-passer, un film di qualche anno fa di Tavernier, il cui protagonista è un ex-ciclista, che si trova coinvolto nella resistenza francese e si produce in lunghe pedalate tra Parigi sotto le bombe e la campagna in cui è sfollata la famiglia. Un bel film, sebbene non prettamente ciclistico. [img]http://www.lepoint.fr/attachement/81922/LAISSEZ-PASSER.jpg [/img] Segnalo anch'io, inoltre, Appuntamento a Belleville: lentissimo, tristissimo e struggente, e con un protagonista dal profilo famoso. [img]http://www.pc-otaku.com/archives/belle-thumb.jpg [/img]


Warning: mysql_result(): Unable to jump to row 0 on MySQL result index 88 in /var/www/html/functions.php on line 515

Knightlake98 - 19/03/2006 alle 20:10

In attesa di vedere il film su Bartali, ricordo quello su Coppi con protagonista Sergio Castellitto. Riguardo Fantozzi, è bellissima la gag del direttore megagalattico fissato col ciclismo. Un colpo di genio. Riguardo il ristorante "Il Curvone" esiste veramente. Sta a una decina di km da casa mia, esattamente nella discesona che porta dalla zona Rocca di Papa/Nemi a Velletri. Dovrei ricontrollare le immagini per vedere se è proprio quello del film di Villaggio. Cmq.... a PINEROLOOOOOOOOOO!!!!! ma son 1200 km!!! e cosa sono 1200 km!!!!!!!! :D:D

 

[Modificato il 19/03/2006 alle 20:56 by ]


Knightlake98 - 19/03/2006 alle 20:47

[quote][i]Originariamente inviato da maglianera [/i] a proposito di sketch, c'era Enzo Iacchetti che, circa 15 anni fa, in una televisione privata, faceva scenette in cui interpretava un ciclista sfigato perennemente in fuga alla "Tirreno-Adriatica" (la chiamavano così); in una riceveva al rifornimento dei peperoni, in un'altra si lamentava perché lo sponsor, un mobiliere, lo pagava dandogli delle sedie, e ne aveva la casa piena. Da ricordare anche Teo Teocoli che imitava Indurain, una volta affiancato dal vero Chiappucci. [/quote] ahaha Ricordo perfettamente la gag di Mai dire Goal col vero Chiappucci sulla canna della Pinarello del finto Indurain/Teocoli. E rammento benissimo anche Iacchetti a TELEMENO , programma umoristico in onda su ODEON TV, tra la fine degli '80 e l'inizio dei '90. Vestito da corridore aveva il volto sconvolto dalla fatica. Si fermava persino ai citofoni delle case e beccava la signora all'altro capo del citofono che voleva vendergli il folletto!!! Quando gli dicevano: "ma chi glielo fa fare di faticare così tanto in sella" rispondeva "Orgogli caro, orgogli" "E cosa sono?" rispondevano... e lui: "Quelle cose che stanno sotto di me e sopra la sella" :D:D


Reggio Emilia - 19/03/2006 alle 23:01

Nella coppa Kobram come non ricordare il pessimo tentativo di Fantozzi di spacciarsi per un medico svedese (Filini:" ma è sicuro di saper fare l'accento svedese?")e darsi malato per non correre la corsa e la "bomba" comprata da Fantozzi durante la fuga ("cocaina, anfetamina, caffeina......" ne avrà detti una decina di fila!). Mia madre mi racconta spesso di uno sketch di Tognazzi, che diceva "Ciao mama, sono contento di essere arrivato UNO....", oppure, quando gli chiedevano come mai era andato così forte, rispondeva "eh, mi tirava il cavalo dei braghini!", imitando l'accento veneto. dev'essere stato esilarante!


W00DST0CK76 - 19/03/2006 alle 23:07

Una scena leggendaria del film di Fantozzi è la sua salita in bici "alla bersagliera" con conseguente perdita della sella!!!:D Divertentissima poi la scena dei vari corridori/impiegati che cadevano in discesa e si ritrovavano stesi sul tavolo del ristorante (citato prima da knightlake98), per poi finire a cantare "ma che ce frega, ma che ce m'porta" :D


Popo - 20/03/2006 alle 00:00

Io mi ricordo di una vecchia Gag di Vianello che impersonava il Povero De Zan all'arrivo di una corsa faceva la domanda e mentre l'Altro (mi sembra Tognazzi) rispondeva lui continuava a chiamare altri corridori che transitavano sotto il palco con il risultato che si sporgeva troppo e l'altro che xcontinuare a rispondere nel microfono volava giu dal Palco. :Od::D


Lester - 20/03/2006 alle 01:03

[quote][i]Originariamente inviato da Knightlake98 [/i] Riguardo il ristorante "Il Curvone" esiste veramente. Sta a una decina di km da casa mia, esattamente nella discesona che porta dalla zona Rocca di Papa/Nemi a Velletri. Dovrei ricontrollare le immagini per vedere se è proprio quello del film di Villaggio. Cmq.... a PINEROLOOOOOOOOOO!!!!! ma son 1200 km!!! e cosa sono 1200 km!!!!!!!! :D:D [/quote] Ciao hai scoperto poi se era quello il ristorante??, io circa un mese fa sono andato a velletri e ho fatto proprio quella strada, puoi immaginare le risate che mi sono fatto quando ho visto la mitica trattoria il curvone..pensavo nn esistesse nella realtà...


strongale - 20/03/2006 alle 08:42

[quote][i]Originariamente inviato da Lester [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Knightlake98 [/i] Riguardo il ristorante "Il Curvone" esiste veramente. Sta a una decina di km da casa mia, esattamente nella discesona che porta dalla zona Rocca di Papa/Nemi a Velletri. Dovrei ricontrollare le immagini per vedere se è proprio quello del film di Villaggio. Cmq.... a PINEROLOOOOOOOOOO!!!!! ma son 1200 km!!! e cosa sono 1200 km!!!!!!!! :D:D [/quote] Ciao hai scoperto poi se era quello il ristorante??, io circa un mese fa sono andato a velletri e ho fatto proprio quella strada, puoi immaginare le risate che mi sono fatto quando ho visto la mitica trattoria il curvone..pensavo nn esistesse nella realtà... [/quote] Noooo, esiste davvero?! E si canta "ma checcefrega se ce l'ha storta..."? Devo fare un'uscita da quelle parti!


fuente - 20/03/2006 alle 11:22

il megliore e: the greatest show in the earth (giro 1974) resume di giro italia 1974, le ultimi 20 minuti dedicati a tres cimas de lavaredo (pugna baronchelli merckx)


Admin - 21/03/2006 alle 01:50

[quote][i]Originariamente inviato da Popo [/i] Io mi ricordo di una vecchia Gag di Vianello che impersonava il Povero De Zan all'arrivo di una corsa faceva la domanda e mentre l'Altro (mi sembra Tognazzi) rispondeva lui continuava a chiamare altri corridori che transitavano sotto il palco con il risultato che si sporgeva troppo e l'altro che xcontinuare a rispondere nel microfono volava giu dal Palco. :Od::D [/quote] No, in quella gag era Vianello che faceva il ciclista, intervistato da un attore che faceva da spalla. Lo sketch risale agli anni '70, quando il grandissimo Tognazzi era già da tempo uno dei più affermati interpreti della commedia all'italiana (e non solo), e non faceva più televisione, potendo vantare una carriera molto più significativa del suo simpatico ex-sodale Raimondo. Il quale, chissà perché (forse per mancanza di ambizione?) non volle mai approfondire seriamente il suo rapporto con il cinema, che restò limitato ad un pugno di "comicarelli". E sì che se ci avesse creduto sarebbe potuto diventare (si parva licet) il James Stewart italiano...


pedalando - 21/03/2006 alle 09:25

Si' di Vianello se ne era gia' parlato un po' di post fa: [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Io ricordo uno sketch in bianco e nero con Vianello che imitava un ciclista in corsa. [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da Vuelta Espana [/i] Sì, Raimondo imitava un ciclista in salita che arrancava, e vicino c'era un telecronista fuori dalla macchina che lo intervistava in maniera abbastanza "fastidiosa e pressante"....che ridere :D [/quote]


ProfRoubaix - 21/03/2006 alle 20:53

Non so se ne è parlato prima (non mi pare), e dire "bel film" non è appropriato, ma in "Tutta colpa del paradiso" Nuti è fantastico quando dice al bambino "Tu lo sai chi era Fausto Coppi?"


DeLorean - 21/03/2006 alle 20:58

Non mi citare nuti..mi potrei emozionare,lo adoro in maniera smisurata,conosco tutti i suoi film a memoria. Sempre in tutta colpa del paradiso,ti ricordi il poster che aveva in carcere....Coppi&Bartali,e quando se ne và via mi sembra che dica "non preoccuparti ti lascio Fausto"!!!:P


ProfRoubaix - 21/03/2006 alle 21:16

[quote][i]Originariamente inviato da DeLorean [/i] Non mi citare nuti..mi potrei emozionare,lo adoro in maniera smisurata,conosco tutti i suoi film a memoria. Sempre in tutta colpa del paradiso,ti ricordi il poster che aveva in carcere....Coppi&Bartali,e quando se ne và via mi sembra che dica "non preoccuparti ti lascio Fausto"!!!:P [/quote] E ha anche scritto "W Coppi" sul muro o ricordo male?


DeLorean - 21/03/2006 alle 21:24

W Coppi:clap::clap:


cancel58 - 21/03/2006 alle 23:20

[i]''Ci voleva un film su Bartali per rendere giustizia a mio padre''. Parla cosi', in un'intervista esclusiva a 'Tv Sorrisi e Canzoni', Faustino Coppi, il cinquantenne figlio del Campionissimo, commentando la fiction «Gino Bartali-L'intramontabile» con la regia di Alberto Negrin e con Pierfrancesco Favino (Bartali) e Simone Gandolfo (Coppi) che Raiuno mandera' in onda domenica 26 e lunedi' 27 marzo. Commossi Adriana e Andrea Bartali: ''E' un film molto bello. Negrin e Favino hanno fatto un lavoro straordinario. L'attore non assomiglia molto a Gino - aggiunge Adriana - per esempio la cicatrice sul naso che si ruppe cadendo dalla bicicletta era diversa; ma lo ricorda tanto nel fisico, nel modo in cui si muove e anche nelle cose che dice e nella passione che ha messo sui pedali. Ci siamo incontrati un giorno sul set, mi e' piaciuto molto e visto cosi', vestito da ciclista degli Anni Trenta mi ha ricordato tanto Gino. Mi sono emozionata''. ''Questo si' che e' un film su un grande atleta, su un grande uomo che ha duellato lealmente con mio padre e che di mio padre ha sempre avuto un grande rispetto'', dice Faustino Coppi secondo il quale la fiction su Bartali riscatta quella che nel 1995 Alberto Sironi giro' su suo padre («Il Grande Fausto» con Sergio Castellitto su Raiuno). ''Quella - sottolinea - fu un'occasione persa. La cosa che non mi piacque affatto fu come descrissero il carattere di mio padre: troppo irascibile, tormentato, bizzoso, quasi schizofrenico''. Quanto a Bartali, per il figlio di Coppi ''ne esce bene, come e' giusto che sia. Io ho conosciuto meglio Bartali di mio padre. Quando papa' mori', non avevo neppure 5 anni, e quello che mi e' rimasto nel cuore e nella mente sono solo delle sensazioni, dei sogni. Da questo film Gino esce come e' giusto che esca. Ma la cosa bella e' che hanno reso giustizia anche a mio padre''. E ancor piu' convinto Faustino Coppi e' dell'interpretazione che l'attore Simone Gandolfo da' del papa': ''L'ho trovato anche molto somigliante, e certo piu' gradevole di Sergio Castellitto che interpreto' papa' ne “Il Grande Fausto” e che aveva una sola espressione: triste''. Inevitabilmente il discorso cade sulla Dama Bianca, Giulia Occhini, sua madre, la donna che Coppi, gia' sposato, amo' attirandosi le critiche dell'Italia benpensante di allora: ''Posso comprendere - dice - lo sdegno dell'Italia degli anni Cinquanta ma francamente non capisco per quale ragione, ancora oggi, mia madre debba essere considerata una poco di buono''. Resta irrisolto il dilemma che dal 1952 divide l'Italia ciclistica: fu Gino Bartali o Fausto Coppi a passare la borraccia, scena immortalata da una famosa fotografia scattata al Tour de France? Non ha dubbi Faustino: ''Fu papa' a passarla a Bartali. Ho la foto in casa, la vedo ogni giorno: papa' ha i portaborracce vuoti. Una borraccia e' nella sua mano sinistra e con la destra porge l'altra a Bartali. Nel film, invece, e' Bartali a passarla a Fausto''. Convinto anche Andrea Bartali: ''Fu papa' a passarla a Fausto, era una bottiglia che gli aveva allungato una donna lungo la strada. Ma non importa, sa quante se ne saranno passate in corsa. Sui pedali erano rivali, ma si rispettavano e giu' dalla bicicletta erano grandi amici''. [/i] (fonte:tuttobiciweb.it)


cancel58 - 22/03/2006 alle 19:31

Sul sito della Rai(sezione fiction)c'è una video gallery di quasi cinque minuti sul film "Bartali l'intramontabile"


vibora - 22/03/2006 alle 20:44

Oggi hanno presentato al festival di Malaga un film che si intitola 'La bicicleta', di Sigfrid Monleón. Dicono che racconti della vita di tre personaggi legati alla bici...mi sa che rientra nel genere 'bicisolidale'...stiamo a vedere.


Vuelta Espana - 25/03/2006 alle 22:29

[quote][i]Originariamente inviato da Ivan il terribile in un thread monodedicato[/i] Domenica e Lunedì in prima serata su RaiUno! Per chi non lo sapesse... :) [/quote]


Cascata del Toce - 25/03/2006 alle 23:57

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] [quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] In "Sapore di mare", dopo una gita in bicicetta, i ragazzi ascoltano la radio che diffonde la notizia della vittoria di Gimondi al Tour de France. (me lo ha ricordato mia moglie). Gli anni sessanta........ [/quote] Ricordo anch'io quella scena. Peccato che "Sapore di mare" sia ambientato nel 1964 e Gimondi abbia vinto il Tour solo l'anno dopo!!! [/quote] Pillicuso..era il tour de l'avenir... :)


DeLorean - 26/03/2006 alle 21:09

Fraun pò inizia il film su Bartali.........non vedo l'ora!!!


W00DST0CK76 - 26/03/2006 alle 21:11

Ma quando cavolo inizia? stanno trasmettendo quello stupido quiz da 1/2 ora! :grr:


DeLorean - 26/03/2006 alle 21:13

Come vedo non sono l'unico a fremere!!!


W00DST0CK76 - 26/03/2006 alle 21:17

Se non si sbrigano tra poco inizia direttamente la 2^ puntata!!! :OIO


DeLorean - 26/03/2006 alle 21:21

Olè hanno vonto 55000 euro...che felicità:o Ma adesso dateci BARTALI!!!!


ProfRoubaix - 26/03/2006 alle 21:43

Ahi ahi ... per ora Binda e Bartali ricordano un po' Tognazzi e Vianello :boh:


Vuelta Espana - 26/03/2006 alle 23:24

Ragazzi, non voglio sembrare esagerata, ma questo film è uno dei più belli che abbia mai visto. Non per niente ha convinto sia la famiglia di Bartali che quella di Coppi. Ragazzi, quanto ho pianto. Bellissimo. L'ho anche registrato per rivederlo, lo merita davvero :clap:


EugeRambler - 26/03/2006 alle 23:24

volevo chiedere ai più informati del forum, ed anche a chi può ricordare personalmente le vicende di bartali: dove finisce la realtà e dove inizia il romanzo nella fiction di rai uno? per il resto davvero ben fatta, piena di sentimento ed emozionante.


Bahamut - 26/03/2006 alle 23:26

Bello veramente...la seconda puntata è domani??


DeLorean - 26/03/2006 alle 23:31

Su bartali mi considero un cultore....... Direi che le vicende più o meno rispecchiano la realtà,ovviamente il tutto è al quanto romanzato,però la sostanza c'è... Un piccolo appunto:le vicende ciclistiche vengono narrate poco,peccato essere caduti ancora nella solita fiction che gioca sui sentimenti(era prevedibile dovendo comunque puntare ad un target più ampio possibile). Inoltre(come già successo con coppi)la storia mi appare troppo romanzata. Nota positivissima: Finalmente appare la vera statura di Gino,che parte della storia ci aveva tramandata come inferiore rispetto a quella di Coppi,ma soprattutto la giusta versione di quello che accadde al giro del 40,quando coppi vinse per merito di Gino e di un Cane. Grande Bartali.....L'uomo di ferro(come lo soprannominarono in francia)


Vuelta Espana - 26/03/2006 alle 23:36

[quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] volevo chiedere ai più informati del forum, ed anche a chi può ricordare personalmente le vicende di bartali: dove finisce la realtà e dove inizia il romanzo nella fiction di rai uno? [/quote] Ho letto un'intervista a Faustino Coppi, ha detto che ci sono ovviamente alcune libertà artistiche sono state prese, come quando Bartali mette la testa di Coppi nella neve per convincerlo a ripartire al Giro del 1940, oppure quando (nella prossima puntata) Bruna, la prima moglie di Coppi, racconta quanto ha speso per il proprio vestito quando è all'udienza dal Papa. Inoltre mi pare di aver capito che anche le date di fidanzamento di Gino e Adriana siano sfalsate. Per non parlare della storia della borraccia: il figlio di Coppi ha detto che fu suo padre a passarla a Bartali, il figlio di Bartali ha detto il contrario... Però è normale che in una trasposizione per la tv ci sia qualche libertà d'interpretazione. A parte queste che secondo me sono delle piccole sfumature, credo che questo film sia davvero molto veritiero soprattutto nella rappresentazione dei personaggi...


DeLorean - 26/03/2006 alle 23:39

[quote]credo che questo film sia davvero molto veritiero soprattutto nella rappresentazione dei personaggi... [/quote] Ma...:(,anche qui ho dei piccoli dubbi.Su bartali ho letto molto e visto molto,a dirti la verità avrei preferito una interpretazione più "Burbera",sappiamo tutti qual'era il carattere di Ginettaccio,buono come il pane ma estremamente duro e brontolone,forse quest'ultimo aspetto appare meno.


W00DST0CK76 - 26/03/2006 alle 23:44

Anche a me la prima parte della fiction su Bartali è piaciuta molto, l'ho trovata efficace nel riuscire a mostrare la grandezza prima di tutto dell'uomo Bartali! devo complimentarmi con Pierfrancesco Favino, non pensavo riuscisse ad offrirci un Gino tanto intenso. Le imprese sportive sono servite da contesto per descrivere gli aspetti più legati alla vita privata del campione senza però scadere nella soap-opera, credo questa sia stata una scelta voluta. probabilmente alcuni aspetti sono stati un po romanzati per esigenze cinematografici ma se la famiglia ha accolto con commozione il film ciò vuol dire la sceneggiatura è sicuramente credibile. Non ne esce bene la figura di Coppi, rappresentato come un ragazzino isterico ben visto dal regime ma credo che nella seconda parte, quella che affonta l'epopea dei due rivali sarà sicuramente trattata in modo più approfondito. Ho apprezzato molto invece il risalto che si è dato alla sua attività di corriere di documenti per gli ebrei, un aspetto di cui si è parlato solo di recente. Non ci resta che attendere la seconda parte del film sperando che sia avvincente come la prima! :clap:


Ivan il terribile - 26/03/2006 alle 23:49

Molto bello! :clap:


Goodwood - 27/03/2006 alle 00:21

ho appena terminato di vedere la registrazione della prima puntata: la considero un'opera discreta. partiamo dagli aspetti positivi: finalmente un lavoro che permette di parlare nello specifico di Bartali, mettendolo in primo piano e non oscurato dalla figura di Coppi; inoltre scorre via veloce senza momenti di pausa e credo che anche i non amanti delle due ruote possano seguire il film con interesse dato che tratta direttamente un certo periodo storico. ora gli aspetti negativi. la prima cosa che risulta evidente è che c'è poco ciclismo "su strada": sembra quasi che il ciclismo passi in secondo piano, sembra sia solo un pretesto per parlare del periodo storico e dei soliti sentimenti. dato che è un'opera su Bartali, credo fosse doveroso ricostruire alcune tra le più importanti corse vinte da Ginetaccio e non semplicemente menzionarle per dovere di cronaca. altro aspetto negativo è l'aver "limato", anzi "smussato" la figura di Bartali per renderla più televisiva... era si una bravissima persona, ma aveva un carattere ben diverso da come è stato rappresentato. per un giudizio definitivo è bene aspettare la seconda parte del film, anche se credo ricalcherà quanto già visto oggi.


pedalando - 27/03/2006 alle 00:29

Mi e' piaciuto anche se concordo che e' poco ciclistico. Ho un dubbio: sia al Giro che al Tour si vede tanta neve. e'un errore o una volta queste corse venivano fatte prima ? bellissimo il punto in cui Gino spiega al Cardinale che fare il Giro d'Italia e' "sempre la prima volta". :clap:


antonello64 - 27/03/2006 alle 00:30

per Goodwood mi sbaglio o il tuo nuovo avatar è il messicano Salvador Sanchez?


Cascata del Toce - 27/03/2006 alle 00:30

[quote][i]Originariamente inviato da Vuelta Espana [/i] Ragazzi, non voglio sembrare esagerata, ma questo film è uno dei più belli che abbia mai visto. Non per niente ha convinto sia la famiglia di Bartali che quella di Coppi. Ragazzi, quanto ho pianto. Bellissimo. L'ho anche registrato per rivederlo, lo merita davvero :clap: [/quote] Come al solito Vueltina al Top... Ottimi gli ambiemntamenti, molti migliori di quelli de Il Grande Fausto, bravissimi gli attori, molto bravo chi interpreta Gino, brava la Grimaudo e Salvi che come comico interpreta Pavesi benissimo.. gli attori in bici sono messi molto bene ( bravo Billo...) Insomma il film merita un otto pieno... e la scena della morte di Giulio è davvero struggente!!! Insomma2 opera OK nake perkè ci mostra anche il Bartali uomo...!!! :clap::clap::cincin::):drink::^o^:podio::Old:


Vuelta Espana - 27/03/2006 alle 00:30

[quote][i]Originariamente inviato da DeLorean [/i] [quote]credo che questo film sia davvero molto veritiero soprattutto nella rappresentazione dei personaggi... [/quote] Ma...:(,anche qui ho dei piccoli dubbi.Su bartali ho letto molto e visto molto,a dirti la verità avrei preferito una interpretazione più "Burbera",sappiamo tutti qual'era il carattere di Ginettaccio,buono come il pane ma estremamente duro e brontolone,forse quest'ultimo aspetto appare meno. [/quote] In effetti su questo hai ragione, anche io sapevo di un Bartali più chiuso di come appare nel film, inoltre Coppi, almeno per ora, sembra un po' troppo sempliciotto. Però mi baso sulle dichiarazioni rilasciate dalle famiglie di entrambi, che erano davvero soddisfatte, quindi secondo me dobbiamo attendere il seguito. Anzi, Faustino Coppi ci ha tenuto a sottolineare come il film sia estremamente superiore a quello dedicato a suo padre: "Il Grande Fausto", trasmesso nel 1995 e interpretato da Sergio Castellitto. Testuali parole: "Ci voleva un film su Bartali per rendere giustizia a mio padre" (fonte: Sorrisi e Canzoni TV)


Goodwood - 27/03/2006 alle 00:40

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] per Goodwood mi sbaglio o il tuo nuovo avatar è il messicano Salvador Sanchez? [/quote]non sbagli... e se conosci Sanchez vuol dire che anche tu sei senz'altro un amante delle noble art;)


DeLorean - 27/03/2006 alle 00:41

Direi che la figura di Coppi in questa prima parte è ben contestualizzata...bisogna ricordare che Coppi a quei tempi era veramete un sempliciotto(e in questo il film con castellitto aveva colto nel segno)veniva da una famiglia povera dei Colli Tortonesi e sicuramente non ragazzo estroverso...anzi. Ho però notato una cosa...Coppi viene rappresentato da un attore con due Bicipiti fenomenali...ma dai!!!!Sembra un pugile...Castellitto era un'altra cosa,molto più verosimile:)


antonello64 - 27/03/2006 alle 00:44

[quote][i]Originariamente inviato da Goodwood [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] per Goodwood mi sbaglio o il tuo nuovo avatar è il messicano Salvador Sanchez? [/quote]non sbagli... e se conosci Sanchez vuol dire che anche tu sei senz'altro un amante delle noble art;) [/quote] vedo spesso i match storici su ESPN Classic Sport (e li registro quasi tutti), ma il pugliato attuale lo conosco molto poco: di Sanchez ho il suo match più famoso, quello con il portoricano Wilfredo Gomez.


pedalando - 27/03/2006 alle 00:51

[quote][i]Originariamente inviato da DeLorean [/i] Direi che la figura di Coppi in questa prima parte è ben contestualizzata...bisogna ricordare che Coppi a quei tempi era veramete un sempliciotto(e in questo il film con castellitto aveva colto nel segno)veniva da una famiglia povera dei Colli Tortonesi e sicuramente non ragazzo estroverso...anzi. Ho però notato una cosa...Coppi viene rappresentato da un attore con due Bicipiti fenomenali...ma dai!!!!Sembra un pugile...Castellitto era un'altra cosa,molto più verosimile:) [/quote] Tortonesi???? Era di Castellania, vicino a Novi Ligure :boh:


marco83 - 27/03/2006 alle 00:52

Ragazzi... dite quindi che stasera mi sono perso una bella fiction (magari da esportazione), o un prodotto come ce ne sono tanti altri? A giudicare dai vostri post, dovrei cominciare a rimpiangere di aver dimenticato di programmare il registratore... :(:(


DeLorean - 27/03/2006 alle 00:57

Lando sulla geografia non mi freghi...sono uno dei più grandi esperti mondiali:). Coppi nacque e visse fino alla seconda gierra mondiale a Castellania,appunto sui coli tortonesi.Tra l'altro sono andatp per ben 2 volte in pellegrinaggio in quella terra.....


DeLorean - 27/03/2006 alle 00:58

Dimenticavo.... Ovviamente sono andato anche a Ponte a Ema,terra di Bartali.... che emozione entare nel "suo" bar dove ogni mattina andava a prendere il caffè....


pedalando - 27/03/2006 alle 01:12

OK Davidino ma Castellania e'vicino a Novi, se poi si chiamano colli Tortonesi non lo so. sono andato a riprendere nella registrazione la descrizione di Gino al Cardinale che dicevo sopra, eccola, e' bellissima: [i] Il giro non e' una gara come tutte le altre ti fa sentire delle cose dentro....non e'solo una gara... ogni volta e' come fosse la prima volta e' bellissimo si attraversa tutta la nostra bella italia c'e' gente che non sa nulla pero' se lei gli dice Gira d'Italia loro son li' sul ciglio della strada sugli alberi sui tetti che berciano smanacciano... e' bellissimo [/i]


DeLorean - 27/03/2006 alle 01:25

[quote] Il giro non e' una gara come tutte le altre ti fa sentire delle cose dentro....non e'solo una gara... ogni volta e' come fosse la prima volta [/quote] Una frase da incorniciare,sarebbe bello scriverla su un cartello e portarla al giro...infondo questo è il giro. P.S. Lando ti assicuro,Castellania è sui colli tortonesi....tra l'altro il mio sogno è comprarmi una bella casetta su quelle colline,Bellissime...trasudano ciclismo!!!


ProfRoubaix - 27/03/2006 alle 01:30

A me, scusate, non è piaciuto. Perchè (forse) è da salvare, lo lascio a dire a chi è piaciuto, condividendo però due aspetti: - Bartali è stato troppo grande per non dedicargli niente; - quello (e come) ha fatto durante la guerra (a proposito: http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=3703 ). Perchè non mi è piaciuto: - per Coppi: sempliciotto quanto si vuole, ma insomma! - per Bartali: al di là della scarsa somiglianza, nel sorriso dell'attore non vedo proprio nulla di Bartali; - per le scene di ciclismo: non chiedevo che fossero realistiche, ma davvero non ci siamo (davvero, Bartali e Binda ...); - per l'immagine del ciclismo, e per come il film raffigura (lo so, lo so, l'esagerazione cinematografica, ma insomma diciamolo: la scena di Coppi sul Cibiana è orrenda) lo scarso rispetto fra corridori che invece, questo sappiamo per certo, stimano e riconoscono l'altrui fatica. Tutto il resto (l'amore, Giulio, etc.) era ovvio che ci sarebbe stato: no, è proprio il ciclismo che a me non è piaciuto. A domani per la 2° tappa.


janjanssen - 27/03/2006 alle 02:16

Ot.... Per Antonello 64 Riguardo salvador Sanchez, leggito, se vuoi, questo 3D del signor Morris.... http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=415 Ciao.


pedalando - 27/03/2006 alle 02:18

[quote][i]Originariamente inviato da DeLorean [/i] Lando ti assicuro,Castellania è sui colli tortonesi....tra l'altro il mio sogno è comprarmi una bella casetta su quelle colline,Bellissime...trasudano ciclismo!!! [/quote] Mi sa che abbiamo ragione entrambi: [img]http://img366.imageshack.us/img366/7208/mappacastellania5om.jpg [/img]


Admin - 27/03/2006 alle 06:25

Favino è un bravissimo attore, ed è merito suo se la fiction ottiene una sufficienza piena. Effettivamente tutto il momento della morte di Giulio è molto toccante, senza essere ricattatorio. Sulle ambientazioni, il minimo che si richiede a un film in costume è che sia accurato in queste cose, e quindi non stracciamoci le vesti. Sul ciclismo, erano più realistiche le scene del cartone animato "Appuntamento a Belleville", ed è tutto dire; per fortuna non abbiamo memoria diretta del ciclismo degli anni '30 e '40. Immaginate però quanto ci incazzeremo quando faranno un film su Pantani e renderanno i momenti delle grandi sfide in bici, che tutti abbiamo davanti agli occhi, alla stregua di sketch da avanspettacolo? Chi ha capito qualcosa, guardando il film, dello sviluppo del Giro 1936, o del Tour 1937, o del Giro 1940? Chi stava davanti in classifica, chi dietro? Boh... Il problema è che in un'opera pensata e realizzata per la televisione (al contrario del cinema, che ha tutto un altro respiro) non si potrà mai scorgere l'impronta del capolavoro. Tutte le scelte di regia e messa in scena sono semplificate al massimo (si sa sempre, con buona approssimazione, quello che succederà nella scena successiva), e chissà perché poi: forse davvero in Italia si ritiene che il telespettatore medio sia al livello di un bambino di 10 anni (come qualcuno ha detto una volta; e forse, a furia di propinare per decenni questo tipo di televisione, ce lo hanno fatto diventare...). La vicenda umana-sentimentale di Bartali non ebbe niente di speciale; era quella sportiva (e anche quella legata al ruolo di staffetta portadocumenti) la vicenda realmente straordinaria, ma purtroppo tra le due parti c'è disequilibrio, tutto in favore della prima e a discapito della seconda. E va bene, l'amore vende più dello sport, nella prima serata della domenica. La cosa fastidiosa è che i caratteri dei personaggi vengono smussati, le contraddizioni cancellate, tutto viene appiattito, perché (si ritiene, sempre) il pubblico televisivo non dev'essere turbato più di tanto, e non deve porsi troppe domande. Bartali è il buono, stop, tanto basti. Altro problema: quando il biopic è compilativo, come in questo caso, bisogna infilare quante più cose possibili, andando a discapito della coerenza narrativa. Bisogna ottimizzare, e allora in una scena succedono sempre più cose del necessario: Bartali festeggia il matrimonio, e contemporaneamente arriva la chiamata al fronte per il cognato; Coppi vince il Giro d'Italia, e al velodromo arriva la notizia della dichiarazione di guerra dell'Italia alla Francia (peccato che quella dichiarazione nella realtà sarebbe arrivata solo il giorno dopo). Insomma, il verismo non abita certo qui. Detto questo, però, bisogna cambiare prospettiva. E cioè considerare che, reso il doveroso omaggio all'intramontabile Bartali, il fatto in sé della trasmissione di una fiction che parla di ciclismo è enormemente più importante della fattura della fiction stessa. E' fondamentale che del ciclismo si torni a diffondere un'immagine positiva, e anche se qua e là su vari media si sottolinea che quel ciclismo fosse pulito (al contrario di quello di oggi?), il messaggio che arriva alla massa è quello di gente per bene che va in bicicletta, messaggio che da troppo tempo si era eclissato presso il grande pubblico. Per questo speriamo che la fiction su Bartali venga seguita da quanta più gente possibile, e che così tutti possano tornare a familiarizzare col ciclismo. C'è qualcosa nell'aria, ci sono buoni presentimenti, i campioni vincono le corse già a marzo, ne sbocciano di nuovi, il Giro ha un disegno altamente spettacolare, e su quelle strade potrà succedere di tutto, specie se tutto andrà come speriamo, e i nostri giovani (e meno giovani) fuoriclasse si daranno battaglia senza problemi fisici; la Rai decide di trasmettere più corse rispetto all'anno scorso; e in televisione, in prima serata, c'è Bartali. Forse (forse) la fine del tunnel è vicina.


robby - 27/03/2006 alle 08:05

a me è piaciuto molto direi un bel 8!!!! non conoscevo la vicenda della morte del fratello e mi è sembrato una similitudine con la carriera anche di Coppi che dopo alcuni anni perse anche il suo di fratello sempre in una gara di bici... non vedo l'ora di vedere la seconda puntata...cmq in generale do ragione anche a Faustino Coppi che dice che questa fiction è estremamente superiore a quella su suo padre


strongale - 27/03/2006 alle 08:51

A me è piaciuto abbastanza. Anch'io avrei gradito più ciclismo lì per lì. Però il film non è destinato ad un pubblico di praticanti, ma al "grande pubblico", quindi il giudizio, "togliendosi gli occhiali" del ciclista, è ampiamente positivo.


Popo - 27/03/2006 alle 09:59

Da uno che abita ad 1Km dalla casa di Bartali dico Bello bello bello.....:yes: Il Bar dove tutte le mattine Gino prendeva il Caffè si chiama Davvero L'intramontabile sulla salita di S.Donato esiste la Tomba del Fratello Giulio.


mont ventoux - 27/03/2006 alle 10:03

A me il film è piaciuto. Si doveva dedicare più spazio al ciclismo, è vero, però credo pure che il ciclismo e le corse in generale, siano difficili da raccontare attraverso un film, e il racconto delle corse di Gino, se fatto in maniera veritiera e fedele, avrebbe occupato le intere due puntate, cosa che non poteva accadere se consideriamo il fatto che gli autori volevano dare importanza, giustamente, alle vicende collaterali a quella sportiva. Certo, il dir. della Gazzetta che si avvicina a Bartali in fuga alla Sanremo, e lo distrae non facendolo vincere, mi sembra davvero irrealistica. La parte finale dell'intervento del nostro Admin è alquanto importante e illuminante. Il ciclismo continua a essere dipinto e visto dai perbenisti come un movimento delinquenziale, perchè ci sono da coprire le magagne di altri sport telegenici e alla moda col "nuovismo" imperante. Secondo questa vulgata, il ciclismo sarebbe troppo anacronistico per piacere alla gente, dimenticando innanzitutto che questo sport ha tantissimi praticanti e appassionati, e che soprattutto, l'irriducibilità del ciclismo sarà tanto maggiore quanto più la società proporrà dei modelli di vita più facili e comodi. Se il ciclismo è vivo dopo un assalto che a livello di insulti dura ormai da molto tempo, le prospettive non possono che essere positive, tanto più se, alla ribalta tornano i campioni veri, "puliti" o no in questo momento non ha importanza, e in particolare, si incomincia ad affacciare una rivalità, quella tra Basso e Cunego, che da sola, potrebbe fare la fortuna del nostro sport.


ManuelDR - 27/03/2006 alle 10:04

Francamente il film è bello, ma "Il Grande Fausto" a mio modo di vedere era molto più bello, inanzitutto i personaggi erano molto poco somiglianti a quelli reali, le poche scene di corsa sono ridicole, i protagonisti sono obesi per fare i ciclisti, poi sarà che sono abituato al ciclismo moderno ma in salita facevano pena, forse andavano ai 7/8 Km/h e dubito che nelle realtà andassero così piano, in discesa invece sembravano delle oche in calore, poi le scene tra Bartali e la sua ragazza... un ciclista, e soprattutto uno come Bartali non l'avrei fatto così smieloso, ma soprattutto quello che mi ha fatto girare più le p@lle è stato che la maggior parte delle scene del giro sono state girate in pista, forse per il fatto di voler mettere per forza un prato verde rettangolare in bella vista? Dubito che tutti i Giri di allora partissero e arrivassero al Vigorelli, ma la cosa più scandalosa è stato il fatto di vedere un'infinita pubblicità alla Gazzetta Dello Sport nel film, e sappiamo tutti quanto costa far passare uno spot su rai uno in prima serata di domenica, ma vis embra giusto che un film sul ciclismo regali ad un giornale che di ciclismo se ne frega altamente tutta quella pubblicità? la gazzetta dedica il 99% del gornale al calcio e a volte per lunghi periodi non parla di ciclismo se non per regalarci qualche bella pubblicità di doping sul nostro sport. Tutto sommato devo però ammettere che nonostante tutto cmome detto sopra il film mi è piaciuto principalmente per 2 motivi: 1- A me piace qualsiasi cosa abbia a che fare col Ciclismo 2- E' stato un bellissimo spot per il ciclismo, cioè, non è cosa da tutti un film in prima serata sulla rete italiana più importante. Comunque io aspetto il film su Pantani, e a proposito, qualcuno di voi sa a che punto si trova?


W00DST0CK76 - 27/03/2006 alle 10:05

[quote][i]Originariamente inviato da Goodwood [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] per Goodwood mi sbaglio o il tuo nuovo avatar è il messicano Salvador Sanchez? [/quote]non sbagli... e se conosci Sanchez vuol dire che anche tu sei senz'altro un amante delle noble art;) [/quote] Complimenti per l'avatar Goodwood, non sono un appassionato di boxe ma ho conosciuto la storia di questo grande campione grazie al libro del nostro Morris.


ProfRoubaix - 27/03/2006 alle 10:07

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Certo, il dir. della Gazzetta che si avvicina a Bartali in fuga alla Sanremo, e lo distrae non facendolo vincere, mi sembra davvero irrealistica.[/quote] No, quella è vera. Bartali l'ha raccontata più volte. [quote]Secondo questa vulgata, il ciclismo sarebbe troppo anacronistico per piacere alla gente, dimenticando innanzitutto che questo sport ha tantissimi praticanti e appassionati, e che soprattutto, l'irriducibilità del ciclismo sarà tanto maggiore quanto più la società proporrà dei modelli di vita più facili e comodi. [/quote] Scusa se sintetizzo in breve il tuo pensiero, ma in sostanza quello che temo è che da questo film il ciclismo appaia come anacronistico. Felice di sbagliarmi. Ciao!


W00DST0CK76 - 27/03/2006 alle 10:08

E' vero, l'unica pecca del film è quella di aver lasciato poco spazio alle scene di corsa privilegiando gli aspetti personali della vita di Bartali, credo però che nella seconda parte, quella che racconterà della sua rivalità con Coppi ci saranno sicuramente più scene. Ho letto che la scena della morte del fratello è stata adattata alle esigenze cinematografiche, nella realtà Gino non stava assistendo alla corsa quel giorno.


markustefan - 27/03/2006 alle 10:30

Anche a me e- piaciuto moltissimo nota meno buona alla storia ciclistica che secondo me non rende bene l- idea della straordinaria importanza che Bartali aveva in quel periodo e sopratutto non rende onore alle sue imprese sportive. Nel complesso un bel film che porta onore al ciclismo e ai suoi personaggi. In fine una curiosita- il filme e- stato girato per gran parte qui dove sto io in Romania nella zona dei monti carpazzi sono salite molto belle e si trovano ancora degli sterrati molto belli, il velodromo delle scene e- quello di Bucarest dove si svolgono regolarmente competizioni e gare in Romania Ciao a tutti l- Italia dall- estero diventa piu- bella e- vero che l-erba del vicino e sempre la piu- verde ....


maurofacoltosi - 27/03/2006 alle 10:34

Una scena non vera è quella della quasi rissa avvenuta tra Colombo della Gazzetta e i giornalisti francesi, subito dopo la conclusione del Giro del 1940, a causa della dichiarazione di guerra fatta dall'Italia verso la Francia. L'annuncio della dichiarazione avvenne il 10 giugno dal balcone di Palazzo Venezia, mentre il Giro si concluse al Vigorelli solo il giorno prima.


robby - 27/03/2006 alle 10:46

grazie a markustefan, stavo proprio per chiedere aqualcuno se mi sapeva dire le ambientazioni delle gare ciclistiche, perchè la salita della scena dove bartali prende Coppi e gli fa sbattere la faccia sulla neve mi sembrava veramente bella!!!!


mont ventoux - 27/03/2006 alle 10:48

Il film è ambientato negli anni 40, per forza di cose ha un carattere anacronistico, con i nazisti che occupavano l'Italia! Quello che voglio dire io, è che il ciclismo, il suo carattere anacronistico non può e non deve smarrirlo, perchè quelle sono le sue radici e quelle sono le caratteristiche per le quali questo sport non sarà mai assimilabile o sostituibile con altri che il mondo del marketing vorrà introdurre. Il suo carattere di "ultima follia", è una forza non un peso. E poi lo sappiamo tutti, in particolare chi pedala, che anche nel ciclismo, l'aiuto della tecnologia, ha facilitato molto tante operazioni, non pedaliamo più su bici di 15 kg o su strade di sassi. Il voler conservare quelle caratteristiche per forza, avrebbe reso il ciclismo sport di nicchia, ma non è stato così.


Vuelta Espana - 27/03/2006 alle 11:18

[quote][i]Originariamente inviato da strongale [/i] A me è piaciuto abbastanza. Anch'io avrei gradito più ciclismo lì per lì. Però il film non è destinato ad un pubblico di praticanti, ma al "grande pubblico", quindi il giudizio, "togliendosi gli occhiali" del ciclista, è ampiamente positivo. [/quote] Quoto in pieno: il film è da guardare proprio nell'ottica del film...ovviamente non si poteva sperare in una ricostruzione precisa dei fatti, altrimenti sarebbe stato un documentario. E, ripeto, come film mi è piaciuto tanto.


Cascata del Toce - 27/03/2006 alle 11:48

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Una scena non vera è quella della quasi rissa avvenuta tra Colombo della Gazzetta e i giornalisti francesi, subito dopo la conclusione del Giro del 1940, a causa della dichiarazione di guerra fatta dall'Italia verso la Francia. L'annuncio della dichiarazione avvenne il 10 giugno dal balcone di Palazzo Venezia, mentre il Giro si concluse al Vigorelli solo il giorno prima. [/quote] Fac..è un film non un documentario..qualche invenzione ci sta...:)


maurofacoltosi - 27/03/2006 alle 11:54

Non sapevo che Bartali fu costretto al ritiro dal Tour del 1937 per ordine dei fascisti. Io sapevo che se ne era tornato a casa x la caduta in un torrente (in effetti, l'abbiamo visto cadere, ma si è fermato prima di cadere in acqua).


Vuelta Espana - 27/03/2006 alle 12:19

Se è per questo io avevo capito (male? :?) che al Giro del 1940 si era rotto il femore, e per questo Coppi ebbe via libera. Invece nel film anche Gino arriva fino alla fine. Come andarono i fatti?


galibier98 - 27/03/2006 alle 12:21

al giro del 40 arrivò nono


W00DST0CK76 - 27/03/2006 alle 12:34

Un'altra cosa che non sapevo era l'arresto di Bartali da parte dei "repubblichini" che lo accusarono di essere legato alla Resistenza. Ho letto che poi fu rilasciato proprio mentre i partigiani liberavano Firenze.


antonello64 - 27/03/2006 alle 12:58

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Non sapevo che Bartali fu costretto al ritiro dal Tour del 1937 per ordine dei fascisti. Io sapevo che se ne era tornato a casa x la caduta in un torrente (in effetti, l'abbiamo visto cadere, ma si è fermato prima di cadere in acqua). [/quote] Bartali nel 1937 fu costretto al ritiro per la famosa caduta nel torrente, e i malanni che ne derivarono furono la causa della voce rauca che in seguito lui ha sempre avuto. I fascisti avrebbero avuto tutto l'interesse a veder Bartali in maglia gialla a Parigi, primo uomo al mondo a realizzare l'accoppiata Giro-Tour: sai che enorme opportunità di propaganda sarebbe stata!


maurofacoltosi - 27/03/2006 alle 13:01

La voce roca gli fu provocata da uno scherzo che gli fecero da giovane alcuni amici, seppellendolo sotto la neve.


Guglielmo Tell - 27/03/2006 alle 13:14

ma e' vera la storia che Coppi nel Giro del 1940 ando' in crisi sulle Dolomiti e Bartali lo fece ripartire come e' stato nel film?


robby - 27/03/2006 alle 13:39

[quote][i]Originariamente inviato da Guglielmo Tell [/i] ma e' vera la storia che Coppi nel Giro del 1940 ando' in crisi sulle Dolomiti e Bartali lo fece ripartire come e' stato nel film? [/quote] non so come sono andate esattamente le cose ma ricordo, dai vaghi racconti di un mio zio che era "coppiano" eccezionale, che in quel giro il giovincello Coppi 20enne ebbe momenti di crisi, però non so come andarono esattamente le cose


Goodwood - 27/03/2006 alle 14:17

per chi si fosse perso il film ieri notte, ora stanno dando la replica su RaiUno


Frank VDB - 27/03/2006 alle 14:58

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Una scena non vera è quella della quasi rissa avvenuta tra Colombo della Gazzetta e i giornalisti francesi, subito dopo la conclusione del Giro del 1940, a causa della dichiarazione di guerra fatta dall'Italia verso la Francia. L'annuncio della dichiarazione avvenne il 10 giugno dal balcone di Palazzo Venezia, mentre il Giro si concluse al Vigorelli solo il giorno prima. [/quote] Esatto! L'ho notato anch'io... Il Bartali di questo film più che un toscanaccio mugugnone sembra uno scugnizzo, insomma un bello guaglione. Bartali che infila la faccia nella neve a Coppi potrà essere una libera interpretazione ma da lì alla realtà c'è troppo. Bartali era troppo rispettoso degli avversari e qui lo si dipinge come un cattivo mentre Coppi in crisi appare una fighetta stufa. Poco ciclismo e poco raccontate le dinamiche delle tappe. Jaques Goddet sembra un ragazzino... suvvia. E la scena sul finto Turchino di Bartali e Binda va bene per la Coppa Cobram del 17 giugno. La neve al Tour non la ricordo... ma si sa che a quei tempi venivano dei lugli molto freddi... Voto 5,5. E ha ragione Prof.Roubaix quando dice che si rischia di fare passare il ciclismo come sport anacronistico. OT: sono molto contento di come viene dipinta la figura di un grande della storia della Chiesa del XX secolo, il card. Dalla Costa di Firenze. La sua figura è spesso dimenticata. Pio XII lo mise in un angolo per eccesso di progressismo e lo allontanò da Firenze. Nel 1958 rischiò di diventare papa. Nonostante ciò la sua figura è sempre stata poco valorizzata a differenza di certi discutibili cardinaloni di curia. Ma appunto questo è un film su Bartali e non sul Cardinale...


DeLorean - 27/03/2006 alle 15:20

[quote] ma e' vera la storia che Coppi nel Giro del 1940 ando' in crisi sulle Dolomiti e Bartali lo fece ripartire come e' stato nel film? [/quote] Certo che è vero,mi pare successe sul pordoi...mi pare non fù neanche l'unica in quel giro.Nella realtà pare che Bartali prese un mucchietto di neve e lo mise nel colletto della maglia di Coppi per farlo riprendere dalla crisi.In realtà quella scena me la sono sempre immaginata(come probabilmente in realtà avvenne)molto più dura,con gino che imprecava e cercava di smuovere coppi in tutti i modo.Grande bartali!!! P.S. Su molti aspetti sono daccordissimo con Admin:putroppo essendo la fisction indirizzata ad una platea più vasta possibile hanno dovuto (o voluto)abbassare il tiro il più possibile,giocando molto con i sentimenti,la morale e i buoni propositi.... In definitiva(come admin)sono contento per il messaggio che passa(il ciclismo è ancora vivo),per l'omaggio a Gino,ma poco per la forma con la quale questa storia è stata narrata. Bisogna accontentarsi,la tv in fondo è questa:OIO


robby - 27/03/2006 alle 15:34

[quote][i]Originariamente inviato da DeLorean [/i] Bisogna accontentarsi,la tv in fondo è questa:OIO [/quote] va beh, accontentiamoci dell'intramontabile Bartali piuttosto che acontentarsi di Grande Fratello Fattoria Music farm e vaccate varie!!!!!!!!!!!!


Ely - 27/03/2006 alle 15:45

GINO BARTALI L'INTRAMONTABILE è un bellissimo film, ho conosciuto le imprese del giro e del tour de france di gino, ma non ho mai conosciuto molto dell'uomo che era, di quanto amava suo fratello, a tal punto di vincere solo per lui il tour, e di quanto era contro il regime facista.. bellissimo il pezzo in cui dedica la vittoria "a chi sta sopra di noi e ogni giorno ci protegge.." tutti si aspettavano dicesse il duce e invece lui dice "la vergine maria". E' lui, è l'intramontabile Gino!!! Un grande uomo nel ciclimo e nella vita!


maurofacoltosi - 27/03/2006 alle 16:08

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] E la scena sul finto Turchino di Bartali e Binda va bene per la Coppa Cobram del 17 giugno. [/quote] Altro errore: l'episodio avvenne sul Capo Berta.


GiboSimoni - 27/03/2006 alle 16:35

a me è piaciuta tantissimo questa prima parte davvero bella ricca di tanti valori umani come l'amore l'amicizia ecc devo dire che anche le scene delle tappe non erano granchè ma non erano enanche tanto brutte come ha detto qualkuno ho trovato stupenda la parte dalla vittoria di coppi alla fine sopratutto quando svegliava un fin troppo secondo me introverso Fausto Coppi bella la scena in cui salva i bambini e scommette col commandante nazista un suo ritorno alla vittoria nella corsa rosa bello tutto bello. LA cosa che nn mi è piaciuta e che Fausto Coppie ra troppo bambascione possibile che era così? P.s. Ah un'ultima cosa coloro che volevano vedere + ciclismo ci sono i documentari della gazzetta o di qualke altro giornale o ecc x questo ;) :) ciao a tutti


robby - 27/03/2006 alle 16:53

[quote][i]Originariamente inviato da GiboSimoni [/i] P.s. Ah un'ultima cosa coloro che volevano vedere + ciclismo ci sono i documentari della gazzetta o di qualke altro giornale o ecc x questo ;) :) ciao a tutti [/quote] un po di ciclismo non avrebbe fatto male, ma cmq aspettiamo stasera...cmq in linea di massima sono d'accordo con te


strongale - 27/03/2006 alle 16:59

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] [quote][i]Originariamente inviato da DeLorean [/i] Bisogna accontentarsi,la tv in fondo è questa:OIO [/quote] va beh, accontentiamoci dell'intramontabile Bartali piuttosto che acontentarsi di Grande Fratello Fattoria Music farm e vaccate varie!!!!!!!!!!!! [/quote] Quoto a piene mani, bravo Robby!


ProfRoubaix - 27/03/2006 alle 18:03

[quote][i]Originariamente inviato da GiboSimoni [/i] P.s. Ah un'ultima cosa coloro che volevano vedere + ciclismo ci sono i documentari della gazzetta o di qualke altro giornale o ecc x questo ;) :) ciao a tutti [/quote] Ciao Gibo, approfitto del tuo messaggio per chiarire il mio punto di vista. Almeno io (non so gli altri "critici") non volevo [b]più[/b] ciclismo, ma piuttosto un [b]migliore[/b] (e un po' meno macchiesttistico) ciclismo.


Vuelta Espana - 27/03/2006 alle 18:13

[quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] [quote][i]Originariamente inviato da GiboSimoni [/i] P.s. Ah un'ultima cosa coloro che volevano vedere + ciclismo ci sono i documentari della gazzetta o di qualke altro giornale o ecc x questo ;) :) ciao a tutti [/quote] Ciao Gibo, approfitto del tuo messaggio per chiarire il mio punto di vista. Almeno io (non so gli altri "critici") non volevo [b]più[/b] ciclismo, ma piuttosto un [b]migliore[/b] (e un po' meno macchiesttistico) ciclismo. [/quote] Beh dai, non era poi così tanto macchiettistico...diciamo che a parte la scenetta "Vianelliana" del capo Berta, per il resto mi è parso abbastanza serio (anche se poco quantitativamente, certo, non si capivano bene le dinamiche, ma come già detto, è una fiction per la tv...)


leo - 27/03/2006 alle 18:20

[quote][i]Originariamente inviato da Vuelta Espana [/i] Beh dai, non era poi così tanto macchiettistico...diciamo che a parte la scenetta "Vianelliana" del capo Berta, per il resto mi è parso abbastanza serio (anche se poco quantitativamente, certo, non si capivano bene le dinamiche, ma come già detto, è una fiction per la tv...) [/quote] Dai, ho hanno fatto le riprese velocizzate per farli andare un po piu forte, oppure certi staccati sono fermi..vabbe' che un tempo si andava piu piano..ma allora almeno un po piu di stile...giulio bartali in discesa sembrava impedito..


ProfRoubaix - 27/03/2006 alle 18:31

[quote][i]Originariamente inviato da DeLorean [/i] [quote] ma e' vera la storia che Coppi nel Giro del 1940 ando' in crisi sulle Dolomiti e Bartali lo fece ripartire come e' stato nel film? [/quote] Certo che è vero,mi pare successe sul pordoi...mi pare non fù neanche l'unica in quel giro.Nella realtà pare che Bartali prese un mucchietto di neve e lo mise nel colletto della maglia di Coppi per farlo riprendere dalla crisi.[/quote] Se non sbaglio fu nella tappa con i passi di Cibiana e della Mauria.


cancel58 - 27/03/2006 alle 18:55

In occasione del primo passaggio televisivo (1995) della fiction su Fausto Coppi, restai parecchio deluso. Mi aspettavo un film diverso, con maggiore (e migliore)spazio dedicato alle imprese del Campionissimo. Quando lo vidi per la seconda volta lo riabilitai, almeno parzialmente. La fiction su Bartali non mi ha colto impreparato. Stavolta non nutrivo particolari aspettative e, forse per questo, dopo avere assistito alla prima puntata, il giudizio e tutto somamto positivo. Una sufficienza piena, come ha detto Admin. Meglio, certamente, della fiction dedicata al Grande Torino, nella quale di calcio si vedeva veramente poco. Il punto è che questo tipo di programmi, in un periodo caratterizzato da un'omologazione generalizzata, hanno caratteristiche comuni, quasi che gli sceneggiatori siano gli stessi. Il richio , nello specifico, era che un personaggio della statura sportiva e umana di Bartali venisse in qualche misura ridotto ad una specie di "santino". Mi pare che, nel complesso, l'operazione sia comunque riuscita. Poteva essere dato meno risalto alla storia d'amore con Adriana a vantaggio di un pur minimo approfondimento delle vicende sportive (la vittoria al Tour del 1938 è trattata in modo superficiale). Mi rendo conto, d'altra parte, che il programma è rivolto ad una platea composita e passare da "Orgoglio" a Bartali poteva essere possibile solo accentuando taluni aspetti comuni, ripeto, alla totalità delle fiction televisive. Pur con tutti i limiti imposti dal rispetto delle regole mediatiche , tuttavia, a me non è dispiaciuto. Ci sono state, è vero, alcune difformità rispetto alle vicende sportive. Si è già accennato alla Sanremo del 35: vero l'episodio di Colombo sul berta, peccato che Binda si fosse ritirato prima della galleria del Turchino.La caduta al Tour del 1937, poi, non avvenne su un bel prato accanto ad una dimora gentilizia, bensì nelle gelide acque del torrente Colau, nella tappa Grenoble-Briancon. Bartali, inoltre, non era presente sul percorso della Targa Chiari il giorno in cui Giulio subì l'incidente che ne causò la morte. Anche l'episodio della neve, infine, viene largamente enfatizzato. Sono peccati veniali, a mio giudizio, giustificati da esigenze cinematografiche che nulla tolgono alla vicenda complessiva. Per quanto riguarda, poi, il rapporto con Coppi aspetto di vedere la puntata di stasera , incentrata proprio sul periodo della rivalità più accesa. Su questo punto,comunque, colgo una notevole differenza con la fiction su Fausto. In quella, infatti, il personaggio di Gino era appena accennato in modo quasi caricaturale, mentre oggi vediamo un Coppi che, sebbene fino ad ora timido ed ossequioso (tranne che nell'episodio-vero-della discussione serale con i gregari) occupa uno spazio importante. Vedremo quello che accadrà nella seconda parte.


marco83 - 27/03/2006 alle 19:07

[quote][i]Originariamente inviato da strongale [/i] [quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] [quote][i]Originariamente inviato da DeLorean [/i] Bisogna accontentarsi,la tv in fondo è questa:OIO [/quote] va beh, accontentiamoci dell'intramontabile Bartali piuttosto che acontentarsi di Grande Fratello Fattoria Music farm e vaccate varie!!!!!!!!!!!! [/quote] Quoto a piene mani, bravo Robby! [/quote] Mi accodo... anche se sono sue generi completamente diversi tra loro. :yes:


cancel58 - 27/03/2006 alle 19:45

[quote]ma e' vera la storia che Coppi nel Giro del 1940 ando' in crisi sulle Dolomiti e Bartali lo fece ripartire come e' stato nel film? [/quote] A proposito di questo episodio è curioso notare che lo stesso Bartali lo ha collocato in due diverse tappe: nella Trieste- Pieve di Cadore(Tutto sbagliato, tutto da rifare) e nella Pieve di Cadore -Ortisei(La leggenda di Bartali) .. In quest'ultimo libro Gino colloca la scena sul Pordoi("nevicava, Coppi non stava troppo bene e, per dargli una scossa, gli strofinai la neve sul collo")


cancel58 - 27/03/2006 alle 19:51

Coppi, invece, racconta che nella Trieste-Pieve di Cadore, sul Mauria,"Bartali mi raggiunse e mi restò vicino per incoraggiarmi a tener duro. Arrivò al punto di cercarmi dell'acqua da bere!" Secondo Gino, invece, fu nella tappa successiva che egli procurò l'acqua a Fausto.


cancel58 - 27/03/2006 alle 20:21

[img]http://img65.imageshack.us/img65/5034/scansione00325yt.jpg [/img] :clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap: :IoI:IoI:IoI :italia::italia::italia:


riddler - 27/03/2006 alle 20:46

Io non l'ho visto beh sapete ieri c'era amici, ma non è che l'attore mi faccia impazzire a dire il vero...


Warning: mysql_result(): Unable to jump to row 0 on MySQL result index 182 in /var/www/html/functions.php on line 515

Knightlake98 - 27/03/2006 alle 22:09

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Io non l'ho visto beh sapete ieri c'era amici, ma non è che l'attore mi faccia impazzire a dire il vero... [/quote] Hai rinunciato al film su BARTALI (bellissimo movie) per quella bojata di "AMICI" ?? Spero tu stia scherzando! FORZA "SGINO"!!! p.s. l'attore è molto bravo, l'interpretazione è ottimale. Peccato che il fisico sia più da boxeur che da ciclista! Nonostante abbia perso dei kg per fare il film. Pensavo stasera che...un toscano che potesse interpretare la parte di Bartali c'era! Francesco Casagrande, fiorentino pure lui. Così come Franco Chioccioli avrebbe dovuto fare il film su Coppi. Li avreste visti male come attori?? Sarebbe stato bello vedere loro. In fin dei conti i veri Coppi & Bartali, come attori, in "Totò al Giro d'Italia" una piccola parte la recitarono. :OO::italia:

 

[Modificato il 27/03/2006 alle 22:14 by ]


riddler - 27/03/2006 alle 22:14

No, io sono uno sfegatato fan di amici, nonchè di Rossella Brescia e Maria Zaffino... e cmq le fiction rai non è che mi esaltino + di tanto...


WebmasterNSFC - 27/03/2006 alle 22:49

Premetto che non ho visto il film, ma che lo sto registrando per riguardarlo con la mia bella. Comunque vorrei spezzare una lancia in favore di Favino (che gioco di parole). Per me è un bravo attore, mi è piaciuto molto anche in El Alamein, film italiano, snobbato dai più. Comunque aspetto a dare un giudizio sul "Bartali", anche se mi sembra di capire che ha avuto un bel successo. Speriamo serva a tutto il movimento. :yes:


Vuelta Espana - 27/03/2006 alle 23:12

[i]Vo' in bicicletta dottore, l'è la cosa più bella del mondo!!!! [/i] :clap::clap::clap: Questo film mi ha davvero conquistata. E sta volta si è anche visto moooolto ciclismo!!!


ProfRoubaix - 27/03/2006 alle 23:15

[quote][i]Originariamente inviato da Vuelta Espana [/i] [i]Vo' in bicicletta dottore, l'è la cosa più bella del mondo!!!! [/i] :clap::clap::clap: Questo film mi ha davvero conquistata. E sta volta si è anche visto moooolto ciclismo!!! [/quote] Mooooolto meglio la seconda puntata :clap:


Goodwood - 27/03/2006 alle 23:16

[i]"ah... sei tu, De Gasperi"[/i]:) comunque molto meglio la seconda parte della prima, si è parlato molto più di ciclismo vero e proprio, complice anche la figura di Coppi. in generale lo ritengo un lavoro più che sufficente, tendente al buono.


W00DST0CK76 - 27/03/2006 alle 23:23

Il film è appena terminato ed è ancora viva in me la commozione per la stupenda storia di questo immenso campione e per il modo in cui è stata narrata! Come avevo immaginato la seconda parte ha dato un po più spazio all'agonismo grazie alla rivalità con Coppi, all'inizio il campionissimo veniva descritto in un modo ingeneroso, troppo manovrabile dagli altri, alla fine invece è venuta fuori la sua personalità enigmatica rappresentata dagli occhialoni da sole. Nonostante qualche imprecisione storica tutto il film è stato davvero avvincente e ben recitato ed ha fugato gran parte dei dubbi della vigilia, l'impresa non era facile ma il risultato è stato davvero apprezzabile. Mi è rimasta impressa l'ultima frase: "l'ultimo vestito è senza tasche"


cancel58 - 27/03/2006 alle 23:23

[img]http://img490.imageshack.us/img490/7019/ginoefausto0uo.jpg [/img] Non c'è più stato nessuno come loro. :clap::clap::clap: Lo confesso, sul finale mi sono commosso....


lucius - 27/03/2006 alle 23:40

Nulla da eccepire sulla storia umana dei due campioni a tratti davvero commovente. Ma le vere lacrime mi sono venute sull'aspetto tecnico. Mai una scena da 'peloton' ... con uomini che limano e stanno in scia. Tutti distanti e sparpagliati sulla strada come una mandria di pecore senza pastore. Sono sicuro che la corsa anche a quell'epoca era tutta un altra cosa rispetto a quello che hanno voluto farci vedere. Anzi da quello che ho letto, mi è parso di capire che a quei tempi in qualche occasione si organizzavano delle vere e proprie tattiche di attacco basate sulla posizione sulla carreggiata. Schemi di blocco come 'la gabbia' con la quale alcuni gregari posizionati in modo opportuno rallentavano l'azione del capitano avversario mentre il proprio scattava. E poi gli altri campioni del'epoca che fine hanno fatto? ... mica c'erano solo Bartali Coppi e Bobet (finito il budget per le comparse?) L'attore protagonista è stato bravo ma fisicamente era improponibile ... sembrava proprio un pugile. Se voi mi assicurate che fiction come questa fanno bene al ciclismo e alla sua conoscenza allora il mio giudizio finale lo sposto sul positivo ... altrimenti no ...CIAO

 

[Modificato il 27/03/2006 alle 23:55 by lucius]


pedalando - 27/03/2006 alle 23:52

seconda puntata magnifica dove viene dipinto il ciclismo ed i ciclisti come a me piace. Agonismo, rispetto, sofferenza e perseveranza. In gara e nella vita. Forse al giorno d'oggi e' un po' un'utopia ma, in fondo, cosa e' lo Sport? Bello e commovente.


pedalando - 28/03/2006 alle 00:34

Non so se e' originale ma ecco il discorso di Gino alla partenza del Giro d'Italia della Rinascita cioe' il primo dopo la fine della guerra: [i] Il signore qui mi ha chiamato anziano e questo magari fara'piacere a qualcuno, pero' anch'io son contento di averci l'esperienza che ho perche' quest'esperienza mi fa capire che questo giro qui non sara' un giro come tutti gli altri... perche' le case son distrutte, le strade son tutte sotto sopra le faccie della gente che ci guardera' dai bordi delle strade sono faccie di fame, occhi che hanno visto tante infamie allora secondo me noi si deve fare come se le nostre biciclette sono il filo che ricuce tutte quante le ferite pe' fa' torna' la gente al sole, a ridere a fa' il tifo, per tutti i corridori e c'é una cosa c'é una cosa che vorrei piu' di tutte, piu'di vincere, forse, vorrei che ai bambini, come il mi figliolo, vedendoci passare gli venisse voglia di prendere le loro biciclette scassate, e di diventa' campioni, che magari non lo diventano... pero' magari riprincipiano a sognare ...... ....amici ho detto un sacco di stupidaggini buona girata a tutti via![/i]


Zillo - 28/03/2006 alle 00:42

Ho appena finito di vedere il film (lo avevo registrato). Sinceramente secondo me la regia è stata proprio di basso livello.. le scene di ciclismo parevano allegre scampagnate per le montagne... e mi è pure sembrato un po' buonista! Vabbè vado a dormire che è meglio! P.S.: La miglior frase è stata: [i]Giorgio: "Ma sei scattista o scalatore?" Gino: "Quando c'è da scattare scatto e quando c'è da scalare scalo! [/i]


pedalando - 28/03/2006 alle 00:52

Ancora un bel discorso (questo sicuramente e' farina del sacco degli autori... credo). Gino rivela al bimbo in ospedale a cui manca la volonta'di guarire, il suo "segreto": [i]non son le gambe, e' la voglia. le montagne, quando pedala, pedala... ad un certo punto ti manca il fiato le gambe ti fanno mare da morire e dici io smetto, basta, mi ritiro... quello li' e' il momento della voglia la voglia di dare un altro giro di pedale poi dopo quella pigiata ne viene un'altra poi un'altra, ancora ti tornan le forze, ecco cos'e' la voglia [/i]


gru-nt - 28/03/2006 alle 01:11

Ditene quel che volete..a me e' piaciuto e ha commosso... Qualche dettaglio per i criticoni... C'erano poche comparse, sempre quelle...prima camicie nere o Monterosa e poi frontisti... I mezzi d'epoca (alcuni splendidi, come la Sertum con la forcella sdoppiata e una bellissima guzzi Astore..che faceva servizio a tutte le corse , come peraltro il bellissimo tre ro torpedone...),come i treni erano veri...ma purtroppo sempre gli stessi! Favino assomiglia, diciamocelo, piu' al Cipolla che a Bartali..ma l'ha reso benissimo..e il Coppi piccolo airone fragile, in contrappunto al vitalismo guascone del grande Gino, era molto migliore di quello dello sceneggiato a lui dedicato. Insomma...Lavori in economia...ma lo spirito del tempo , che purtroppo ho potuto solo ascoltare dai racconti di mio nonno, c'era tutto... La scena del passaggio di borraccia poi..era PERFETTA!! una bella serata in tv...........:clap::clap::clap:


strongale - 28/03/2006 alle 08:13

Certo ai nostri occhi ci sono tante imperfezioni (sono d'accordo che le scene di gare, con i corridori sparpagliati quà e là, non erano molto veritiere) però nel complesso direi che stavolta mamma Rai ha fatto un buon lavoro tenendomi per due sere incollato e un po'commosso davanti alla tv fino alle 23.30. Non accadeva da anni. Adesso purtroppo torneremo a Music Farm, al Malloppo, all'Isola dei Famosi...


robby - 28/03/2006 alle 08:17

ragazzi io l'ho visto e devo ammettere che nella scena dove Gino si alza dal letto e va a trovare il bambino a cui spiega cos'è la voglia e per lui rimonta in bici anche se con la gamba malandata mi ha quasi fatto venire una lacrimuccia!!!! Concordo con chi dice che nella seconda puntata cìè molto + ciclismo ma d'altra parte era inevitabile vista la caratura della eterna sfida tra due dei più grandi sportivi della storia!!!!!! Voto complessivo: per me un otto pieno e Favino (anche se non troppo somigliante al Ginetaccio) mi è piaciuto davvero!!!!


maurofacoltosi - 28/03/2006 alle 08:32

[quote][i]Originariamente inviato da gru-nt [/i] I mezzi d'epoca (alcuni splendidi, come la Sertum con la forcella sdoppiata e una bellissima guzzi Astore..che faceva servizio a tutte le corse , come peraltro il bellissimo tre ro torpedone...),come i treni erano veri...ma purtroppo sempre gli stessi! [/quote] E non erano solo i mezzi ad essere sempre gli stessi. Avete notato che sia il Giro sia il Tour si concludevano nello stesso velodromo, dove avevano solo sostituito gli striscioni pubblicitari?


robby - 28/03/2006 alle 08:37

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] [quote][i]Originariamente inviato da gru-nt [/i] I mezzi d'epoca (alcuni splendidi, come la Sertum con la forcella sdoppiata e una bellissima guzzi Astore..che faceva servizio a tutte le corse , come peraltro il bellissimo tre ro torpedone...),come i treni erano veri...ma purtroppo sempre gli stessi! [/quote] E non erano solo i mezzi ad essere sempre gli stessi. Avete notato che sia il Giro sia il Tour si concludevano nello stesso velodromo, dove avevano solo sostituito gli striscioni pubblicitari? [/quote] Notato anche quello, ma d'altra parte (senza nulla togliere a niente e a nessuno) era una fiction Rai e non un colossal di Spielberg...tra l'altro anche le salite del Giro del Tour erano più o meno le stesse, ma anche qui vale il discorso che ho appena fatto ;)


guigia - 28/03/2006 alle 08:58

A me è piaciuto. In un film o fiction sullo sport, è sempre difficile che le scene relative alla competizione vera e propria rendano giustizia.


Frank VDB - 28/03/2006 alle 09:11

Passo dal 5,5 della prima puntata al 5 della seconda. Lo so che sono in controtendenza, ma... Lo sa lo sceneggiatore che il Tour si fa a luglio da un secolo? Poteva cercare montagne senza neve? Poteva evitare di far dire al figlio di Bartali "dice il mio compagno di banco che il Tour non lo vinci"? Perdonatemi ma io a queste cose ci guardo! Le scene della Liberazione di Firenze sono dilettantistiche: eppure di film sulla guerra ne hanno fatti... La moglie di Bartali (brava) si trova al Tour e il giorno dopo negli scontri di Firenze dopo il tentato omicidio di Togliatti. Mah! Passando al ciclismo: Favino interpreta Bartali come io potrei interpretare Sharon Stone. Per piacere! Le scene di corsa sono irrealistiche: gruppo sgranato all'eccesso, urli dei corridori, crisi bestiali. Non uno straccio di topografia, tipo Col de l'Hizoard allo scambio di borraccia. Non uno straccio di classifica. Coppi si candida a fare il capitano della nazionale del 1949 al Tour (nessuno spiega che il Tour si faceva per squadre nazionali) dopo aver vinto la Sanremo, il Giro e pure il Lombardia! Il velodromo è sempre quello e le scene di pubblico pure! Bastava cambiare l'angolo di inquadratura, oltrechè la scritta Pirelli con Michelin e cambiava tutto. C'è una foto del 1948 che è storica: Bartali portato in trionfo a spalle al Parco dei Principi; fece il giro dei giornali, qui neanche ripresa. E poi mi aspettavo la tappa del 1949 in cui al giro Coppi sconfisse Bartali. E' vero, non era bello, ma su quella tappa (allo Stelvio?) Buzzati scrisse una bellissima pagina di letteratura che rimarrà nelle antologie ("Quando vedemmo passare Bartali..."). Goddet, un carattere forte e impulsivo, passa quasi come una comparsa, sebbene nel 1948 operò per scongiurare il ritiro della nazionale a seguito del tentato linciaggio di Bartali. Insomma, film fatto male e che rischia di presentare, come già detto da Prof.Roubaix, un ciclismo anacronistico e oramai non più di moda.


maurofacoltosi - 28/03/2006 alle 09:21

La tappa del Giro 1949 è la mitica Cuneo - Pinerolo. Quanto alla neve al Tour, è rara ma poteva capitare (ricordate la tappa del Sestriere del Tour 1996, accorciata per neve su Iseran e Galibier?)


pedalando - 28/03/2006 alle 09:36

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] Passo dal 5,5 della prima puntata al 5 della seconda. Lo so che sono in controtendenza, ma... ... Perdonatemi ma io a queste cose ci guardo! [/quote] Frank, i gusti sono gusti e non li discuto. A me e' piaciuta molto la storia per come e' stata raccontata. Gli artifici cinematografici e gli errori temporali, per me, non hanno intaccato il "feeling" che, specie la seconda parte, mi ha dato. Erano anni che non passavo 2 sere davanti alla TV. Ne e' valsa la pena.


robby - 28/03/2006 alle 09:38

sorry VDB, ma sono in disaccordo con te....a me è piaciuto e anche molto anche perchè ripeto era una fiction rai e non un colossal!!!!!!! bisogna prenderlo nell'ottica di una fiction e secondo me è fatto molto bene perchè è adatto sia a gente come noi che di ciclismo un po ne sappiamo che a chi magari guarda "orgoglio" come detto già qualche post fa...è ovvio che le scene di ciclismo non possono essere reali..e poi se favino fa Bartali e tu fai Sharon Stone allora mi andrebbe proprio di conoscerti per bene :D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D piccolissimo OT sulla Stone, ma quanti ha quella lì, l'altro giorno ho visto il servizio su lTG2 sull'uscita di Basic Instinct 2 ma è ancora una super donnona!!!!!


Zillo - 28/03/2006 alle 10:17

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] Passo dal 5,5 della prima puntata al 5 della seconda. Lo so che sono in controtendenza, ma... Lo sa lo sceneggiatore che il Tour si fa a luglio da un secolo? Poteva cercare montagne senza neve? Poteva evitare di far dire al figlio di Bartali "dice il mio compagno di banco che il Tour non lo vinci"? Perdonatemi ma io a queste cose ci guardo! Le scene della Liberazione di Firenze sono dilettantistiche: eppure di film sulla guerra ne hanno fatti... La moglie di Bartali (brava) si trova al Tour e il giorno dopo negli scontri di Firenze dopo il tentato omicidio di Togliatti. Mah! Passando al ciclismo: Favino interpreta Bartali come io potrei interpretare Sharon Stone. Per piacere! Le scene di corsa sono irrealistiche: gruppo sgranato all'eccesso, urli dei corridori, crisi bestiali. Non uno straccio di topografia, tipo Col de l'Hizoard allo scambio di borraccia. Non uno straccio di classifica. Coppi si candida a fare il capitano della nazionale del 1949 al Tour (nessuno spiega che il Tour si faceva per squadre nazionali) dopo aver vinto la Sanremo, il Giro e pure il Lombardia! Il velodromo è sempre quello e le scene di pubblico pure! Bastava cambiare l'angolo di inquadratura, oltrechè la scritta Pirelli con Michelin e cambiava tutto. C'è una foto del 1948 che è storica: Bartali portato in trionfo a spalle al Parco dei Principi; fece il giro dei giornali, qui neanche ripresa. E poi mi aspettavo la tappa del 1949 in cui al giro Coppi sconfisse Bartali. E' vero, non era bello, ma su quella tappa (allo Stelvio?) Buzzati scrisse una bellissima pagina di letteratura che rimarrà nelle antologie ("Quando vedemmo passare Bartali..."). Goddet, un carattere forte e impulsivo, passa quasi come una comparsa, sebbene nel 1948 operò per scongiurare il ritiro della nazionale a seguito del tentato linciaggio di Bartali. Insomma, film fatto male e che rischia di presentare, come già detto da Prof.Roubaix, un ciclismo anacronistico e oramai non più di moda. [/quote] Sono perfettamente d'accordo! Sono cose che ho notato anche io... Secondo me è stato proprio fatto male: sia per gli errori ciclistici, sia per una regia inadeguata (ci sono stati dei primi piani lunghissimi che non venivano usati neanche negli anni del cinema muto! Del tutto lontani dal cinema di oggi!) sia per una scenografia approssimativa in tutto! L'unico che si salva è Favino (e anche la moglie di Bartali suvvia)


riddler - 28/03/2006 alle 11:54

Ma io dalle poche immagini che ho visto del film, mi pareva che volessero far vedere un'amicizia un pò troppo smielata con Coppi, o sbaglio?


gru-nt - 28/03/2006 alle 12:01

A quello che diceva mio nonno, che aveva corso na milano sanremo dopo la grande guerra e conosceva l'ambiente..Amici lo erano davvero. Il miele fa parte delle fiction, a lo spirito di ginettaccio c'era tutto..era ruvido ma sapeva parlare da semplice , pur avendo ben chiari i massimi sistemi!:Old:


robby - 28/03/2006 alle 12:02

in effetti l'amicizia sembra troppo "amicizia", ma dai racconti del mio mitico zio, mi risulta che cmq i due fossero molto legati!!!!


nino58 - 28/03/2006 alle 12:10

Anche a me dal punto di vista "cinematografico" non è piaciuto molto; avevo apprezzato di più la fiction su Coppi. La ricostruzione delle corse ( e della posizione in sella dei ciclisti ) era inverosimile; salverei l'interpretazione della moglie di Bartali, quella di Bartali stesso ( nonostante la struttura fisica dell'attore fosse poco probabile per un ciclista )e gli sguardi dell'attore che interpretava Coppi. Però un grande risultato, in casa mia, c'è stato : sia mio figlio ( di 15 anni ) che mi classifica come fanatico, sia mia figlia ( di 11 anni ) che non aveva mai dato segni di interesse per le due ruote, sia mia moglie che si lamenta del fatto che le domeniche pomeriggio ,tra classiche, tappe del Giro e del Tour e Campionati del Mondo, non si può mai uscire, sono rimasti a vedere tutto il film (tutte e due le sere)e senza cambiare canale ; erano secoli che tutti e quattro non vedevamo insieme la stessa cosa in TV : evento memorabile.


nino58 - 28/03/2006 alle 12:12

Ah, dimenticavo: settimana prossima rispolvero la videocassetta della fiction su Coppi. Vediamo se raddoppio.


robby - 28/03/2006 alle 12:25

La videocassetta su Coppi me la riguarderò pure io per curiosità, ma ricordo che anche se avevo 12 anni non l'ho apprezzata molto...magari ora con qualche annetto in più cambierò il mio giudizio personale...


nino58 - 28/03/2006 alle 12:36

In quella storia i personaggi di Girardengo e Cavanna erano molto intriganti ( e verosimili). Ieri hanno fatto fare a Binda la parte del serpente a sonagli.


Goodwood - 28/03/2006 alle 13:43

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] In quella storia i personaggi di Girardengo e Cavanna erano molto intriganti ( e verosimili). Ieri hanno fatto fare a Binda la parte del serpente a sonagli. [/quote] a proposito di Binda... ma la storia di Binda che dopo la caduta di Bartali al Tour da il via libera a Coppi dicendo invece a Bartali che Fausto è scattato di sua volonta, a voi risulta? io sinceramente non l'avevo mai sentita...


robby - 28/03/2006 alle 13:49

e a proposito di Binda....perchè qualcuno non ci spara fuori unbel film su Binda?????!!!!!! In fondo è un grandissimo pure lui e la sua storia è più "sconosciuta" perchè si tratta di tempi molto più lontani a confronto di quelli tra il Ginettaccio e il campionissimo...... non sarebbe male l'idea no????


markustefan - 28/03/2006 alle 13:55

Ho sentito al tg1 che il film su Bartali ha fatto quasi 10 milioni di spettatori direi un ottimo risultato Il film su grande torino aveva fatto 6,5 milioni di spettatori e quello su Coppi circa 10 ma qualche anno fa quando gli ascolti erano piu- alti Quindi w il ciclismo amato da tutta l- Italia


ProfRoubaix - 28/03/2006 alle 13:59

[quote][i]Originariamente inviato da Goodwood [/i] [quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] In quella storia i personaggi di Girardengo e Cavanna erano molto intriganti ( e verosimili). Ieri hanno fatto fare a Binda la parte del serpente a sonagli. [/quote] a proposito di Binda... ma la storia di Binda che dopo la caduta di Bartali al Tour da il via libera a Coppi dicendo invece a Bartali che Fausto è scattato di sua volonta, a voi risulta? io sinceramente non l'avevo mai sentita... [/quote] A me risulta così: vista la (brutta) caduta di Bartali, Binda disse a un motociclista di andare ad avvertire Coppi con un semplice messaggio: "Vai". Non mi risulta di bugie a Bartali, nè credo che sarebbero state tollerate nè da Bartali nè da Coppi. Non va dimenticato che quel Tour proponeva ancora la crono Colmar-Nancy, 137km, in cui Coppi diede (prevedibilmente) 7 minuti a Bartali.


Goodwood - 28/03/2006 alle 14:43

[quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Goodwood [/i] [quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] In quella storia i personaggi di Girardengo e Cavanna erano molto intriganti ( e verosimili). Ieri hanno fatto fare a Binda la parte del serpente a sonagli. [/quote] a proposito di Binda... ma la storia di Binda che dopo la caduta di Bartali al Tour da il via libera a Coppi dicendo invece a Bartali che Fausto è scattato di sua volonta, a voi risulta? io sinceramente non l'avevo mai sentita... [/quote] A me risulta così: vista la (brutta) caduta di Bartali, Binda disse a un motociclista di andare ad avvertire Coppi con un semplice messaggio: "Vai". Non mi risulta di bugie a Bartali, nè credo che sarebbero state tollerate nè da Bartali nè da Coppi. Non va dimenticato che quel Tour proponeva ancora la crono Colmar-Nancy, 137km, in cui Coppi diede (prevedibilmente) 7 minuti a Bartali. [/quote] perfetto Prof! ricordavo anche io una cosa del genere.


Frank VDB - 28/03/2006 alle 14:54

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] In quella storia i personaggi di Girardengo e Cavanna erano molto intriganti ( e verosimili). Ieri hanno fatto fare a Binda la parte del serpente a sonagli. [/quote] Sbaglio o Biagio Cavanna era cieco? Se mi confermate la mia supposizione, beh... nel film invece ci vede eccome (a meno che non lavorasse senza occhiali). Nel caso passo da 5 a 4,5


W00DST0CK76 - 28/03/2006 alle 14:55

[quote][i]Originariamente inviato da Goodwood [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Goodwood [/i] [quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] In quella storia i personaggi di Girardengo e Cavanna erano molto intriganti ( e verosimili). Ieri hanno fatto fare a Binda la parte del serpente a sonagli. [/quote] a proposito di Binda... ma la storia di Binda che dopo la caduta di Bartali al Tour da il via libera a Coppi dicendo invece a Bartali che Fausto è scattato di sua volonta, a voi risulta? io sinceramente non l'avevo mai sentita... [/quote] A me risulta così: vista la (brutta) caduta di Bartali, Binda disse a un motociclista di andare ad avvertire Coppi con un semplice messaggio: "Vai". Non mi risulta di bugie a Bartali, nè credo che sarebbero state tollerate nè da Bartali nè da Coppi. Non va dimenticato che quel Tour proponeva ancora la crono Colmar-Nancy, 137km, in cui Coppi diede (prevedibilmente) 7 minuti a Bartali. [/quote] perfetto Prof! ricordavo anche io una cosa del genere. [/quote] Se non ricordo male, tra cadute a forature Bartali fu costretto a fermarsi tre volte, le prime due Coppi ebbe l'ordine di aspettare, dopo l'ultima caduta gli fu dato via libera.


wing - 28/03/2006 alle 16:26

La fiction su Gino Bartali ha avuto il merito di mettere in risalto la grandezza e l'integrità morale dell'uomo,che vedo dai posts inviati ai più sconosciuta forse per motivi anagrafici,più che le vittorie,facilmente riscontrabili dagli almanacchi e dai giornali e filmati dell'epoca,quindi,pur notando imprecisioni e sbavature sui dettagli tecnici,mi sono commosso al pensiero di quanto tutti noi italiani dobbiamo al grande Gino,l'"uomo di ferro".


Alben - 28/03/2006 alle 16:26

Davvero molto bello!! É stato emozionante vedere le gesta di questi grandissimi campioni, raccontate mettendone in risalto l'aspetto eroico. Bartali era veramente un uomo eccezionale


dedalus - 28/03/2006 alle 17:00

[quote] Sbaglio o Biagio Cavanna era cieco? Se mi confermate la mia supposizione, beh... nel film invece ci vede eccome (a meno che non lavorasse senza occhiali). Nel caso passo da 5 a 4,5 [/quote] quoto questa riferendomi cmq a tutti quelli che hanno riscontrato errori del genere, per esprimere la mia opinione: la fiction si chiama "Bartali l'intramontabile", ed è un prodotto per il grande pubblico, visto che è andato in onda in prima serata la domenica e il lunedì. ora: il fatto che quello sia stato cieco e quell'altro più smilzo, o cose affini, contribuisce a trasmettere qualcosa in più sulla figura di bartali? a mio avviso no, quindi credo che da questo punto di vista gli autori siano poco criticabili. a mio avviso abbiamo potuto vedere una specie di "fumettone" dove un buono alla fine vince su molti cattivi. se devo muovere una critica dico quindi che la storia (intendo quella mondiale di quel periodo) è stata troppo smussata. il periodo della guerra credo sia stato un inferno lungo e tremendamente brutto per tutti, così come il periodo degli scontri politici immediatamente successivo. nell'opera questi temi sono stati raccontati a mio avviso in maniera troppo poco "cruda". invece ciò che mi trova particolarmente entusiasta, è che sono state tratteggiate le figure di coppi e bartali come quelle di due antieroi (figura poco comune ai giorni nostri). il primo per la sua semplicità, per la sua concretezza, per i suoi valori. il secondo per la fragilità, per i conflitti interiori, per la sua impenetrabilità. a mio avviso il successo di queste due leggende sta anche nell'avere in sè dei tratti "mitologici" che troviamo in molti classici... forse le storie dei due ciclisti non furono così cariche di leggenda. ma se l'intento degli autori era quello di infondere anche alle nuove generazioni la passione per questi due personaggi, a mio avviso ci sono riusciti benissimo.


effebi - 28/03/2006 alle 17:28

Beh, si tratta pur sempre di una fiction tv. Le inesattezze erano da mettere in preventivo: somiglianze poco... somiglianti, troppe strade asfaltate, guerra dichiarata nel giorno di chiusura del giro d'Italia, telefonata di De Gasperi, Bartali che si ritira dal Tour per ordini superiori e non perché è caduto in un torrente e via così. Ugualmente da mettere in preventivo certe forzature dovute al fatto che la fiction era "su" Bartali: per chiarire il concetto, quando nella stanza d'ospedale va a trovare il ragazzino, ti aspetti che Gino lo tocchi con la mano e lo risani, compiendo il miracolo. Quello che rimarrà nella mente dei telespettatori, dopo aver fatto la tara alle forzature e alle imprecisioni, è il carattere dei personaggi, la centralità che essi danno al ciclismo, è una vita che comunque valeva la pena essere raccontata. Per questo dò la sufficienza alla fiction. (che peraltro ha il merito di non aver giocato con i flashback, come fanno troppo spesso queste biografie tv - da Ferrari e Mazzola).


pedalando - 28/03/2006 alle 18:08

[quote][i]Originariamente inviato da dedalus [/i] la fiction si chiama "Bartali l'intramontabile", ed è un prodotto per il grande pubblico, visto che è andato in onda in prima serata la domenica e il lunedì. ora: il fatto che quello sia stato cieco e quell'altro più smilzo, o cose affini, contribuisce a trasmettere qualcosa in più sulla figura di bartali? a mio avviso no, quindi credo che da questo punto di vista gli autori siano poco criticabili. [/quote] Sono completamente in accordo. [quote] a mio avviso abbiamo potuto vedere una specie di "fumettone" dove un buono alla fine vince su molti cattivi. [/quote] qui un po' meno. O meglio detta cosi' sembra che fra i cattivi ci siano anche i ciclisti. Nel film Bartali viene dipinto come uno spirito libero che rispetta tutti gli uomini. Anche i "cattivi". [quote] se devo muovere una critica dico quindi che la storia (intendo quella mondiale di quel periodo) è stata troppo smussata. il periodo della guerra credo sia stato un inferno lungo e tremendamente brutto per tutti, così come il periodo degli scontri politici immediatamente successivo. nell'opera questi temi sono stati raccontati a mio avviso in maniera troppo poco "cruda". [/quote] Scusa ma qui cadi in contraddizione. Se il film era [u]su[/u] Bartali allora il contesto storico serve solo scenario lasciando il rilievo la figura dell'uomo (guarda anche Forrest Gump che non era neanche un film per la TV...) [quote] invece ciò che mi trova particolarmente entusiasta, è che sono state tratteggiate le figure di coppi e bartali come quelle di due antieroi (figura poco comune ai giorni nostri). il primo per la sua semplicità, per la sua concretezza, per i suoi valori. il secondo per la fragilità, per i conflitti interiori, per la sua impenetrabilità. a mio avviso il successo di queste due leggende sta anche nell'avere in sè dei tratti "mitologici" che troviamo in molti classici... forse le storie dei due ciclisti non furono così cariche di leggenda. ma se l'intento degli autori era quello di infondere anche alle nuove generazioni la passione per questi due personaggi, a mio avviso ci sono riusciti benissimo. [/quote] Qui sono di nuovo in accordo (a parte l'ordine coppi/bartali, primo/secondo :nonono: :D )


dedalus - 28/03/2006 alle 18:59

[quote] qui un po' meno. O meglio detta cosi' sembra che fra i cattivi ci siano anche i ciclisti. Nel film Bartali viene dipinto come uno spirito libero che rispetta tutti gli uomini. Anche i "cattivi". [/quote] non intendevo includere i ciclisti tra i cattivi. ero indeciso prima se scrivere "vince moralmente". però neanche questa espressione mi soddisfa. su questo tema sono un po' combattuto. la cosa di cui sono più convinto è quella del cartone animato-fumetto: i pezzi al rallentatore o accelerati, i colori un po'irreali, qualche figura un po' caricaturata (Pavesi, anche se non so come fosse in realtà), mi hanno dato questa idea. [quote] Scusa ma qui cadi in contraddizione. Se il film era [u]su[/u] Bartali allora il contesto storico serve solo scenario lasciando il rilievo la figura dell'uomo (guarda anche Forrest Gump che non era neanche un film per la TV...) [/quote] probabilmente hai ragione.:)


nino58 - 28/03/2006 alle 19:37

Per FrankVdB e dedalus: se rileggete la pagina precedente, quando cito Cavanna e Girardengo mi riferisco alla fiction del 95 su Coppi non a quella di ieri; e mi pare che là Cavanna fosse rappresentato come cieco. Comunque nei prossimi giorni mi riguardo la cassetta, forse ricordo male.


Knightlake98 - 28/03/2006 alle 21:57

[quote][i]Originariamente inviato da Lester [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Knightlake98 [/i] Riguardo il ristorante "Il Curvone" esiste veramente. Sta a una decina di km da casa mia, esattamente nella discesona che porta dalla zona Rocca di Papa/Nemi a Velletri. Dovrei ricontrollare le immagini per vedere se è proprio quello del film di Villaggio. Cmq.... a PINEROLOOOOOOOOOO!!!!! ma son 1200 km!!! e cosa sono 1200 km!!!!!!!! :D:D [/quote] Ciao hai scoperto poi se era quello il ristorante??, io circa un mese fa sono andato a velletri e ho fatto proprio quella strada, puoi immaginare le risate che mi sono fatto quando ho visto la mitica trattoria il curvone..pensavo nn esistesse nella realtà... [/quote] Ma sei della nostra zona?? Castelli romani?? Non ho confrontato le immagini, ma credo sia quello. Non ho il film e anche se lo avessi, dovrei paragonarlo a quel posto, davanti il quale son passato poche volte, e potrei non esser certo della risposta.Comunque è molto probabile sia quello.


Knightlake98 - 28/03/2006 alle 22:07

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] No, io sono uno sfegatato fan di amici, nonchè di Rossella Brescia e Maria Zaffino... e cmq le fiction rai non è che mi esaltino + di tanto... [/quote] De gustibus. Per carità. Non so chi siano ste Rossella e Maria, spero almeno siano 2 belle tortelline....:D Cmq il film potevi almeno registrarlo. COPPI E BARTALI son pur sempre COPPI E BARTALI. Fiction o NON fiction! :)


Ottavio - 28/03/2006 alle 22:31

"La missione è la più facile del mondo, con una bella storia già scritta, intrisa d'epica e ricordi, solo da adattare un pò a varie esigenze. Inoltre è la più difficile, perché quando dopo poche scene compare la scritta "Milano-Sanremo 1935", c'è il corridore che stantuffa sui tornanti e tutto intorno i colori del Poggio sono da filmato dell'azienda di soggiorno che ha investito in una telecamera ultimo modello: e insomma Bartali in teoria era quello in bianco e nero. E' duro scalfire l'immaginario consolidato. Seppur tecnicamente impeccabile, questo "Bartali-L'intramontabile" di Raiuno non può piacere a tutti. Per esempio ai fanatici del ciclismo che avrebbero voluto scene migliori "in sella" e un passo più fedele alle vicende sportive, non può piacere a chi ama un taglio più moderno nel racconto per immagine, non può piacere a chi si insospettisce se in una fiction ci si ritrova commossi alla seconda scena. A tutti gli altri probabilmente piace (i numeri della prima parte in onda domenica sono buoni - sette milioni e mezzo - ma non sontuosi) e alla fine lo sforzo di comprimere tutte le sfaccettature del racconto è apprezzabile. Pier Francesco Favino, chiamato a un compito niente male, è caricato a molla, il che ogni tanto è utilissimo e altre volte meno. Gli altri personaggi si perdono un pò, a partire da Francesco Salvi ormai maturo per ruoli come quello del patron della squadra ciclistica e impagabile per come riesce sempre a rendere il senso del dovere dell'attore abbinato a una faccia che dice ed esprime l'esatto contrario, una voglia di anarchia superiore e innata. Detto di passata del (solito) tentativo di disegnare un'Italia un pò balorda, coi cattivi al posto giusto ma alla fine con la solidarietà catto-qualcosa che unisce e redime sempre, "Bartali-L'intramontabile" è opera di maniera e quasi obbligata, mantiene quello che promette e arriva più o meno all'obbiettivo. Anche se non ha confronti possibili (se non la fiction-agiografiche di Raiuno su personaggi della storia patria) e ovviamente nemmeno prova a sfidare la perfezione resa in tre minuti dal Bartali cantato da Paolo Conte. Quello che insegna che se c'è qualcosa di grande da aspettare ci si ferma sotto il sole e si aspetta, "e al cine vacci tu". Figuramoci a guardare la televisione". Antonio Dipollina da "La Repubblica" di oggi.


maglianera - 28/03/2006 alle 22:49

nella fiction su Bartali non era difficile, sforzandosi un po' di più, evitare approssimazioni così grossolane: hanno voluto scegliere Savino per fare Bartali, anche se ha una corporatura totalmente differente, e va be', ma almeno potevano fargli tagliare i capelli e pettinarli all'indietro, come aveva sempre Gino la Milano Sanremo '35 con il Capo Berta trasportato su una impervia salita dell'Appennino, senza neanche uno scorcio di mare, suvvia... la stessa salita alpina con la stessa neve che fa da sfondo a tutte le riprese su giro e tour: non potevano sforzarsi a cercarne un'altra? la scena della borraccia ricostruita in maniera del tutto inverosimile, con Coppi che spreca la (allora )preziosa acqua versandola in testa e poi, addirittura, butta via la borraccia di allumino, fra l'altro ancora mezza piena, invece di restituirla a Bartali. Hanno copiato una scena del ciclismo moderno, (con borracce di plastica e acqua, dalle ammiraglie, quanta se ne vuole), senza pensare che gli atteggiamenti di quel tempo erano del tutto diversi; non s'è visto un corridore con i tubolari a tracolla, neppure sotto la sella, quando basterebbe guardare qualche foto dell'epoca per notare il particolare; in una immagine di corsa del Tour si vede l'ammiraglia della Bianchi, quando si sa che, allora, c'erano solo le auto delle nazionali: disattenzione o pubblicità occulta? Eppure nella ricostruzione di maglie e biciclette sono stati accurati. Per me, le cose migliori della fiction son la bellezza dell'attrice protagonista e la scena di Bartali all'ospedale con il ragazzino.


Frank VDB - 29/03/2006 alle 09:03

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Per FrankVdB e dedalus: se rileggete la pagina precedente, quando cito Cavanna e Girardengo mi riferisco alla fiction del 95 su Coppi non a quella di ieri; e mi pare che là Cavanna fosse rappresentato come cieco. Comunque nei prossimi giorni mi riguardo la cassetta, forse ricordo male. [/quote] Cavanna era cieco nel film su Coppi, come tu dici, e vedente in quello su Bartali. Per qualcuno è solo un particolare. Per me no. E comunque un paio di occhiali da sole d'epoca non stravolgevano il bilancio della produzione del film.


nino58 - 29/03/2006 alle 09:30

E' appunto quello che ho detto io. La fiction su Coppi era più curata nei "dettagli", questa più "approssimativa".


Pg - 29/03/2006 alle 10:37

Segnalo (da http://www.cyclingnews.com ) che e' uscito, per ora credo negli USA, "Wired to Win", un film-documentario della IMax sul Tour 2003, che si concentra in particolare sulle gesta di Baden Cooke e Casper (erano partiti con l'idea di un film su Hamilton, ma dopo la questione doping hanno rivisto i piani...). Su http://www.wiredtowinthemovie.com si possono vedere i trailers; pare avere un taglio "alla Piero Angela", e con belle scene di ciclismo vero.


wing - 29/03/2006 alle 16:38

Da anziano suiveur lascio volentieri il film con Casper e Cooke(ma chi sono?)agli americani e mi godo la fiction con il Grande Gino. Riguardo a tal Hamilton non lo ritengo degno di essere citato nel thread dedicato a Gino Bartali.


Casagrande - 29/03/2006 alle 18:59

"Il ciclismo è vita, incarnazione dei valori e sentimenti sublimi che ci dovrebbero sempre guidare, è esaltazione della sofferenza, di quelle sane rivalità, maI fini a se stessi , mai ambigue ma in linea con l'esaltazione dello spirito agonistico che solo i grandissimi sanno interpretare". Questo è stato il film sulla vita di Gino Bartali, sicuramente, a mio avviso, più bello ed interessante di quello dedicato a Fausto Coppi sia pure ben interpetato da Sergio Castellitto. In un certo senso l'opera è stata la tanto attesa riscoperta storica , definitiva, del personaggio BArtali, sempre e comunque al cospetto del grande Fausto. Bartali più umano, "meno legato a comportamenti schematici", più diretto e sanguigno rispetto ad un Coppi che, a me personalmente, pensandoci bene, piace meno. Ma, al di là di questo, come si fa a non commuoversi di fronte alle scene che hanno visto il dialogo franco e mai banale tra i due campionissimi, soprattutto lo scambio della borraccia. Gino Bartali e Fausto Coppi saranno sempre la "memoria vivente" di chi ama davvero il "nostro" sport e lassù, nell'olimpo ed in paradiso, fa loro degna compagnia Marco Pantani. Chissà, tra poco ci potremmo nuovamente commuovere nel film che sarà dedicato al Pirata. E' il degno e giusto riconoscimento al ciclismo, "maestro" di vita, in attesa che, tra cinquant'anni, si parli ad esempio di un confronto Basso Cunego ancora da sviluparsi.


cancel58 - 29/03/2006 alle 19:17

[quote] Questo è stato il film sulla vita di Gino Bartali, sicuramente, a mio avviso, più bello ed interessante di quello dedicato a Fausto Coppi[/quote] Sono d'accordo con te.


DeLorean - 29/03/2006 alle 22:18

Arrivo solo adesso a commentare: Avete già detto tutto o quasi,sarò quindi conciso.Molto più bella la seconda puntata,in particolare mi è piaciuto come è stata dipinta la sfida tra coppi e bartali,finalmente è stato dato il giusto peso a Gino e al fatto che fosse molto più vecchio.I due personaggi sono stati dipinti abbastamza bene,il discorso sulla voglia poi è stato memorabile. Mi viene solo da dire una cosa....CHE BELLO IL CICLISMO!!!! cOME SI Fà A NON INNAMORARSI DELLA BICICLETTA!!!


Admin - 30/03/2006 alle 17:31

La cosa che personalmente mi intristisce è il fatto che in molti post emerga come una cosa ormai scontata il concetto che "non ci possiamo lamentare, in fondo è solo una fiction, un prodotto per la massa". Ecco, la massa non ha diritto a prodotti accurati, la massa DEVE sempre accontentarsi di cose raffazzonate e approssimative. Quest'idea ha ormai preso il sopravvento, e purtroppo è alla base dello sfacelo della tv attuale, almeno in Italia (e non solo della tv). E invece questo fatto non è per niente scontato, date alla massa cose migliori, e la massa non se ne cruccerà, figurarsi. Ricordo che furono in 12 milioni, un paio d'anni fa, a seguire la lettura di un canto della Divina Commedia in prima serata. Riguardo a Bartali, i numeri sono buoni, la fiction ha avuto un ottimo seguito, ma davvero credete che se il racconto fosse stato più accurato e verosimile il pubblico sarebbe fuggito via? Davvero credete che il gradimento non sarebbe stato ugualmente alto se si fosse evitata qualche forzatura? In fondo, come dice anche Dipollina nell'articolo riportato da Ottavio, la storia c'era già tutta, doveva solo essere adattata per la messinscena. Resto della mia idea: la tv ci ammannisce buoni sentimenti a volontà e ci stimola poco al ragionamento, e questa cosa deleteria si riflette anche nelle rappresentazioni come quella su Bartali. Non sono discorsi da fissati col ciclismo, sono discorsi da fissati con il diritto di tutti ad essere trattati da spettatori adulti, e non da bambini delle scuole elementari (con tutto il rispetto per i bambini). La consolazione, in ogni caso, è che 10 milioni di persone abbiano visto un po' di ciclismo in prima serata.


Vuelta Espana - 30/03/2006 alle 17:58

Sai Admin, secondo me il problema è questo. La televisione ha come fine ultimo quello di far guadagnare chi possiede le emittenti. In Italia si è visto che la gente ama i programmi "popolari", "bassi", cioè quei programmini stile reality show, talk show, o quizzettini da prima serata con fiochi rosa o tapiri di plastica. La cosa è confermata anche dalla percentuale di giornali cartacei letti nel nostro paese: ma lo sapete che solo un italiano su 10 legge un quotidiano in maniera costante?? E' allucinante se paragonato alle medie di altri paesi europei. Questo perchè i nostri giornali sono, malgrado tutto, dei giornali seri, e non delle pagliacciate (vedi il Bild in Germania). Ma la gente ha bisogno (anche) di cagate, di momenti in cui non usare troppo il cervello (perchè l'ha già usato troppo durante il giorno, o perchè non ce l'ha proprio). E così mamma tv ci dà quello di cui abbiamo bisogno. E' terribile, lo so, ma finchè programmi demenziali continueranno ad avere milioni di telespettatori, chi glielo fa fare di cambiare registro? Perchè a fronte di gente schifata come me e te ce n'è ancora troppa a cui la tv-spazzatura va bene.


nino58 - 30/03/2006 alle 18:56

Forse il problema è il mezzo cioè la Tv: quando la Tv propone spazzatura viene guardata, quando propone qualità anche; ma la Tv spazzatura ha costi molto minori e risultati molto maggiori ( dal punto di vista di chi produce )vale a dire il mantenere il livello di conoscenza del pubblico il pià basso possibile. Botte piena e moglie ubriaca.


Frank VDB - 30/03/2006 alle 19:31

[quote][i]Originariamente inviato da Vuelta Espana [/i] E' terribile, lo so, ma finchè programmi demenziali continueranno ad avere milioni di telespettatori, chi glielo fa fare di cambiare registro? Perchè a fronte di gente schifata come me e te ce n'è ancora troppa a cui la tv-spazzatura va bene. [/quote] Dovremmo essere noi a fargli cambiare registro! Facendogli capire che il servizio pubblico (parlo della Rai, evidentemente) non deve inseguire l'auditel o la raccolta pubblicitaria (che se esagerata snatura il canone) ma fare appunto servizio pubblico: informazione, cultura, formazione. Altro che isole dei famosi! Il problema è che se ci rassegnamo a vedere certa spazzatura... e allora quoto e straquoto admin, a costo di essere tacciato, visto cosa penso del servizio pubblico, dei soliti epiteti che mi piglio in giro quando faccio queste riflessioni: - snob - intellettuale di sinistra di bassa lega - radical chic - elitario - comunista (che una spruzzatina ci sta bene in tutti gli ambiti)


DeLorean - 30/03/2006 alle 19:45

Admin,te ne parla uno che ha appena studiato due libri a riguardo: la tv deve assolutamente(essendo il mezzo principre della cultura popolare inj cui tutti noi viviamo)abbassare il più possibile il tiro,cercare di catturare il maggior numero di pubblico e per fare ciò deve per forza di cose semplificare i prodotti e renderli il più possibile appetibili al grande pubblico. Sono cose che anchio non accetto,ma purtroppo viviamo in questa società.


superandyweb - 30/03/2006 alle 22:47

Interessante intervista a Luigi Bielli (ex ciclista) preparatore degli attori che hanno interpretato la fiction “Bartali l’intramontabile” http://www.ultimokilometro.com/php2/index.php?option=com_content&task=view&id=577&Itemid=85


ProfRoubaix - 30/03/2006 alle 22:59

[quote][i]Originariamente inviato da superandyweb [/i] Interessante intervista a Luigi Bielli (ex ciclista) preparatore degli attori che hanno interpretato la fiction “Bartali l’intramontabile” http://www.ultimokilometro.com/php2/index.php?option=com_content&task=view&id=577&Itemid=85 [/quote] Bella, molto bella. Allenare "Bartali", "Coppi", "Bobet" .... :)


superandyweb - 30/03/2006 alle 23:02

Vero che è una bella intervista? Originale!!! Dietro ad un film ci sono anche questi mestieri :D


pedalando - 31/03/2006 alle 00:03

[quote][i]Originariamente inviato da superandyweb [/i] Vero che è una bella intervista? Originale!!! Dietro ad un film ci sono anche questi mestieri :D [/quote] Decisamente bella l'esperienza di Bielli. Nell'intervista non mi e' piaciuta la marketta.:boh:


robby - 31/03/2006 alle 08:12

molto bella l'esperienza di Bielli :yes:


marco83 - 31/03/2006 alle 12:21

Vi posto una bella intervista tratta da L'Arena di ieri, in cui diversi corridori veronesi che hanno avuto a che fare con l'intramontabile Ginettaccio descrivono le loro sensazioni dopo la messa in onda della fiction dedicata a Bartali. [b]CICLISMO/Gli ex campioni veronesi «Splendida fiction, ma Bartali non era così duro con Coppi»[/b] [i]«Non ho parole per dire quanto sia stato grande Bartali». Renato Giusti definisce «magnifica, bellissima, splendida» la fiction sulla vita del grande campione, trasmessa da RaiUno in due puntate con Pierfrancesco Savino nei panni di «Ginettaccio» e premiata con sette milioni e mezzo di telespettatori domenica sera e oltre nove lunedì sera.. Renato, ex professionista, due vittorie di tappa al Giro 1961, ha avuto un rapporto privilegiato con Gino. «Lui - ricorda Giusti - è stato per dodici anni l’uomo immagine della mia azienda, Club 88. L’ho preso quando, per qualche marchio importante, Gino era diventato troppo vecchio. È stato bellissimo averlo insieme, è stata un’esperienza enorme che mi ha gratificato più di quello che è costato, perchè mi ha lasciato dentro una gioia indescrivibile». Il filmato, a giudizio di Giusti, «mostra un Bartali più aggressivo di quanto, in realtà, fosse». «Hanno - dice - voluto far vedere che un toscano si arrabbia, ma anche quando accadeva, Gino era molto dolce. Bartali è stato uomo di grande correttezza e personalità che, a mio avviso, rasenta proprio il santo. Essergli stato vicino negli ultimi anni della sua vita è stata una delle cose più belle per me. Bisogna dire che non era facile rappresentare bene Bartali, ma l’hanno fatto nel migliore dei modi. Ci sono riusciti al 99 per cento». Giusti ribadisce che è ben riportato anche il rapporto con Coppi perchè «Fausto era, per Gino, un avversario in bici, ma come uomo era quasi un fratello». «Ma Gino - fa presente Giusti - ha voluto bene a tutti. Anche gli aneddoti sono ben riportati. Va ricordato che Gino ha vinto tante corse da solo, avendo una squadra sgangherata, mentre Coppi ha sempre avuto grandi squadre. Lo dico io che sono anche coppiano. Coppi era una macchina perfetta, Gino un uomo forte, uno spaccasassi». Renato Giusti sarà, sabato prossimo, a Ponte a Ema per l’inaugurazione del museo dedicato a Bartali. Sarà, con Luigi Bartali e Andrea Bresci, nel tezetto che taglierà il nastro. Gino Bartali è stato, alla San Pellegrino (dove aveva portato Coppi pochi mesi prima della prematura fine del Campionissimo), direttore sportivo di professionisti veronesi come i compianti Giorgio Tinazzi e Luigi Tezza. Jano Zamperioli racconta: «È stato Gino a volermi alla San Pellegrino. Si era "innamorato" di me vedendomi a Stresa, in una prova del "San Pellegrino". Alla sera, nei ritiri o dopo le corse, si stava tutti insieme e lui raccontava di tutto, del ciclismo che aveva vissuto, dei corridori. Diceva che il più forte mai visto era stato Romeo Venturelli, quello che andò a casa dal Giro quando era in maglia rosa. Non parlava mai, però, dei suoi affari privati e non mi ritrovo negli episodi sulla guerra riferiti nel filmato. Con Gino ci siamo visti sempre, anche dopo. Quando era all’ospedale a Verona, andavo sempre a trovarlo. E lui mi diceva: "Zamperioli, se avessi avuto un’altra testa..."». Anche Giovanni Castelletti ha corso nella San Pellegrino. «Era - ricorda - una persona molto amabile con noi corridori. Poi ci trovavamo sempre a Negrar, dove lui veniva per seguire il Palio del Recioto. Il filmato? In bici, non eravamo così sgraziati. E non mette in rilievo alcune delle autentiche imprese compiute da Bartali. È vero, invece, che il rapporto con Coppi era di rivalità, ma che andavano d’accordo, anche in corsa. Era più il pubblico ad alimentare la rivalità. E’ stato bello, comunque, vedereil filmato: rievoca tanti bei ricordi, ma il regista avrebbe potuto trattare meglio i corridori». Severino Andreoli ha avuto Bartali come direttore sportivo alla Vittadello. E il ricordo va a «un’occasione perduta». «Era - racconta l’iridato nella Cento chilometri - il Giro 1967. Nella Vicenza-Udine ero in fuga con Balmamion e De Prà. A 30 chilometri dal traguardo, avevamo 1’30" di vantaggio. In volata, avrei potuto vincere. Ma Bartali è venuto a fermarmi, perchè noi avevamo Schiavon in maglia rosa e Balmamion era secondo in classifica. Così mi fermai per dare una mano a riacciuffare i due. Così vinse Altig in volata. Lo sceneggiato? Non è vero che Bartali fosse così duro nei confronti di Coppi: i due erano veramente amici. Gino me lo ha confidato più di una volta. Era la Dama Bianca, semmai, a dare fastidio. Il filmato mi è piaciuto, gli interpreti un po’ meno». [/i](r.p.)


superandyweb - 31/03/2006 alle 13:59

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Nell'intervista non mi e' piaciuta la marketta.:boh: [/quote] A cosa ti riferisci al fatto che ha fatto nomi di alcune aziende??


cancel58 - 31/03/2006 alle 18:24

[quote]Lo sceneggiato? Non è vero che Bartali fosse così duro nei confronti di Coppi: i due erano veramente amici. Gino me lo ha confidato più di una volta. Era la Dama Bianca, semmai, a dare fastidio. Il filmato mi è piaciuto, gli interpreti un po’ meno». [/quote] Ricordo un'intervista a Giulia Occhini alla fine degli anni 70.Le venne chiesto quale fosse stato il rapporto tra Coppi e Bartali. Ricordo ancora la risposta, testuale:"Si odiavano!"


ProfRoubaix - 31/03/2006 alle 20:41

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] [quote]Lo sceneggiato? Non è vero che Bartali fosse così duro nei confronti di Coppi: i due erano veramente amici. Gino me lo ha confidato più di una volta. Era la Dama Bianca, semmai, a dare fastidio. Il filmato mi è piaciuto, gli interpreti un po’ meno». [/quote] Ricordo un'intervista a Giulia Occhini alla fine degli anni 70.Le venne chiesto quale fosse stato il rapporto tra Coppi e Bartali. Ricordo ancora la risposta, testuale:"Si odiavano!" [/quote] Va considerato che la Dama Bianca odiava (ricambiata) tutto il mondo ("plebeo", direbbe Brera) del ciclismo.


W00DST0CK76 - 31/03/2006 alle 21:55

[quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] [quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] [quote]Lo sceneggiato? Non è vero che Bartali fosse così duro nei confronti di Coppi: i due erano veramente amici. Gino me lo ha confidato più di una volta. Era la Dama Bianca, semmai, a dare fastidio. Il filmato mi è piaciuto, gli interpreti un po’ meno». [/quote] Ricordo un'intervista a Giulia Occhini alla fine degli anni 70.Le venne chiesto quale fosse stato il rapporto tra Coppi e Bartali. Ricordo ancora la risposta, testuale:"Si odiavano!" [/quote] Va considerato che la Dama Bianca odiava (ricambiata) tutto il mondo ("plebeo", direbbe Brera) del ciclismo. [/quote] Ricordo che la "Dama Bianchi" fu una delle cause della sconfitta di Coppi al Lombardia del 1956. Da ciò che ho letto Coppi era in fuga, non ricordo con chi e la Occhini che seguiva la corsa in macchina, vedendo Magni nel gruppo ormai attardato lo schernì, questo scatenò lo scatto d'orgoglio del Leone delle Fiandre che organizzò un furioso inseguimento che si concluse col riassorbimento di Coppi che poi venne battuto allo sprint da Renè Darrigade. Fu una delle più brucianti sconfitte per Fausto, ormai sul viale del tramonto.


pedalando - 31/03/2006 alle 23:49

[quote][i]Originariamente inviato da superandyweb [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Nell'intervista non mi e' piaciuta la marketta.:boh: [/quote] A cosa ti riferisci al fatto che ha fatto nomi di alcune aziende?? [/quote] si' erano citazioni completamente OT. Se levi quel capoverso il senso dell'intervista non cambia.


violetta - 01/04/2006 alle 15:40

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] [quote][i]Originariamente inviato da superandyweb [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Nell'intervista non mi e' piaciuta la marketta.:boh: [/quote] A cosa ti riferisci al fatto che ha fatto nomi di alcune aziende?? [/quote] si' erano citazioni completamente OT. Se levi quel capoverso il senso dell'intervista non cambia. [/quote] La prossima volta farò meglio....


Knightlake98 - 02/04/2006 alle 11:31

[quote][i]Originariamente inviato da Vuelta Espana [/i] Sai Admin, secondo me il problema è questo. La televisione ha come fine ultimo quello di far guadagnare chi possiede le emittenti. In Italia si è visto che la gente ama i programmi "popolari", "bassi", cioè quei programmini stile reality show, talk show, o quizzettini da prima serata con fiochi rosa o tapiri di plastica. La cosa è confermata anche dalla percentuale di giornali cartacei letti nel nostro paese: ma lo sapete che solo un italiano su 10 legge un quotidiano in maniera costante?? E' allucinante se paragonato alle medie di altri paesi europei. Questo perchè i nostri giornali sono, malgrado tutto, dei giornali seri, e non delle pagliacciate (vedi il Bild in Germania). Ma la gente ha bisogno (anche) di cagate, di momenti in cui non usare troppo il cervello (perchè l'ha già usato troppo durante il giorno, o perchè non ce l'ha proprio). E così mamma tv ci dà quello di cui abbiamo bisogno. E' terribile, lo so, ma finchè programmi demenziali continueranno ad avere milioni di telespettatori, chi glielo fa fare di cambiare registro? Perchè a fronte di gente schifata come me e te ce n'è ancora troppa a cui la tv-spazzatura va bene. [/quote] Infatti! Ho la fortuna di avere SKY e quando accendo la TV posso scegliere fra sport, film,Telefilm o documentari. Non sono costretto alla DeFilippi o alla Clerici come chi non ce l'ha. Ovviamente a tutti questi io consiglierei CALDAMENTE di fare come me quando non avevo la pay. Ovvero: spegnere la TV (e magari andare in bici). Ad ogni modo W IL CICLISMO!


pedalando - 02/04/2006 alle 18:39

[quote][i]Originariamente inviato da violetta [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] [quote][i]Originariamente inviato da superandyweb [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Nell'intervista non mi e' piaciuta la marketta.:boh: [/quote] A cosa ti riferisci al fatto che ha fatto nomi di alcune aziende?? [/quote] si' erano citazioni completamente OT. Se levi quel capoverso il senso dell'intervista non cambia. [/quote] La prossima volta farò meglio.... [/quote] Ne sono sicuro cara Violetta, la stoffa la hai e spero che la mia critica sia stata recepita come "costruttiva".:gruppo:


lucius - 15/04/2006 alle 08:29

[quote][i]Originariamente inviato da superandyweb [/i] Interessante intervista a Luigi Bielli (ex ciclista) preparatore degli attori che hanno interpretato la fiction “Bartali l’intramontabile” http://www.ultimokilometro.com/php2/index.php?option=com_content&task=view&id=577&Itemid=85 [/quote] scusate se riprendo l'argomento ... ma solo ora ho letto l'intevista. Sinceramente mi sembra un pò assurdo il fatto che per fare quelle scene di improbabile ciclismo al rallentatore (della durata di pochi secondi e tra un ciak e l'altro c'era anche tempo per riposarsi) ... gli attori abbiano fatto allenamenti di 100 km. Si, era giusto fare in modo che i protagonisti dessero l'impressione di essere padroni del loro mezzo ... ma allenarsi per 100km che senso ha quando la scena più impegnativa era quella di dover fare 200mt in salita andando a 10km/h Ho il dubbio che forse avevano intenzione di fare scene più lunghe e dure ... ma non ci sono riusciti, in quel caso quel tipo di allenamento era giusto. Ma per quello che si è visto, secondo la mia modesta opinione servivano solo pochi esercizi abilità e non quelli lunghi di resistenza ... mah ... non capisco :boh: Se invece l'hanno fatto dopo aver capito quando sia bello andare in bici, allora sono contento per loro ...CIAO

 

[Modificato il 15/04/2006 alle 08:42 by lucius]


Delfino - 15/04/2006 alle 10:46

Secondo me i film + belli sul ciclismo sono: Il grande Fausto e Gino Bartali l'intramontabile, ma ora mi avete incuriosito, vorrei avere una videocassetta o un dvd di Delitto al Tour de france non sapete dove posso trovarla?


pedalando - 16/04/2006 alle 00:01

[quote][i]Originariamente inviato da lucius [/i] [quote][i]Originariamente inviato da superandyweb [/i] Interessante intervista a Luigi Bielli (ex ciclista) preparatore degli attori che hanno interpretato la fiction “Bartali l’intramontabile” http://www.ultimokilometro.com/php2/index.php?option=com_content&task=view&id=577&Itemid=85 [/quote] scusate se riprendo l'argomento ... ma solo ora ho letto l'intevista. Sinceramente mi sembra un pò assurdo il fatto che per fare quelle scene di improbabile ciclismo al rallentatore (della durata di pochi secondi e tra un ciak e l'altro c'era anche tempo per riposarsi) ... gli attori abbiano fatto allenamenti di 100 km. Si, era giusto fare in modo che i protagonisti dessero l'impressione di essere padroni del loro mezzo ... ma allenarsi per 100km che senso ha quando la scena più impegnativa era quella di dover fare 200mt in salita andando a 10km/h Ho il dubbio che forse avevano intenzione di fare scene più lunghe e dure ... ma non ci sono riusciti, in quel caso quel tipo di allenamento era giusto. Ma per quello che si è visto, secondo la mia modesta opinione servivano solo pochi esercizi abilità e non quelli lunghi di resistenza ... mah ... non capisco :boh: Se invece l'hanno fatto dopo aver capito quando sia bello andare in bici, allora sono contento per loro ...CIAO [/quote] Mah, secondo me hanno fatto quegli allenamenti per un motivo molto semplice: "capire cosa significa andare in bicicletta" :boh:


DeLorean - 16/04/2006 alle 17:40

Bè penso ci sia anche un altro semplice motivo: Le gambe,per interpretare dei professionisti è giusto che le gambe almeno un minimo(proprio un minimo)sembrino definite,non vi pare?;)


Pirata x sempre - 08/09/2006 alle 01:43

[b] Film di Bartali su Rai 1 (giovedì 7 settembre) [/b] [quote] [i] originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Per chi si fosse perso il film su Bartali, lo stanno trasmettendo adesso su RAI 1, tutto intero (dalle 21.00 all'una circa). [/quote]


Pirata x sempre - 08/09/2006 alle 02:30

Per una volta ringrazio il mal di denti.... ....niente Vuelta (come triste tradizione della tv di stato) e con lei, niente emozioni forti con le vittorie dei nostri campioni: niente Bettini quindi, ne tantomeno Di Luca per finire all'odierna impresa di Paolini. Ma soprattutto niente Vino (col mal di denti poi... magari sfiamma?!), ed ecco che un bel film come quello che oggi, con quasi sei mesi di ritardo, sono riuscito a gustarmi, tutto d'un fiato e con poche interruzioni, mi porge la necessaria boccata d'ossigeno dal ricordo, ormai (per fortuna) sbiadito, del Tour più dimesso (e per molti aspetti avvilente) che ho seguito in più di dieci anni. Si, è vero, sicuramente troppo spazio è dato alla storia sentimentale rispetto alla grande epopea sportiva di un Campione davvero immenso, ma ripercorrere (seppur in maniera molto grossolana) le gesta di quegli anni, a maggior ragione se per mezzo di uno dei miei attori preferiti, è sempre una bella emozione... :clap: ...ci voleva proprio 'sto mal di denti! :D

 

[Modificato il 08/09/2006 alle 02:47 by Pirata x sempre]


violetta - 08/09/2006 alle 10:57

Solo ora vedo che sono nati dei dubbi sull'utilità di certi chilometraggi di preparazione. Beh qua parliamo di attori che interpretano ciclisti e, quindi, devono essere almeno un pò somiglianti alle caratteristiche fisiche di un atleta.Ecco perchè il kilometraggio elevato in allenamento, altra cosa da notare, non tutti sono abituati a pedalare su una bici da corsa, sappiamo tutti che ci vuole tempo e allenamento per raggiungere la perfezione di stile e movimenti,il mettere i piedi nei pedali, che non erano quelli di oggi, il fatto di sbilanciarsi per scalare col cambio (che era sul telaio), il fatto di alzare le mani o anche solamente un braccio dal manubrio non è semplice...Insomma il kilometraggio è stato deciso elevato anche per agevolare questo tipo di movimenti. è come se George Clooney dovesse interpretare un anoressico allora perchè mettersi a dieta ferrea e perdere venti kg?è lo stessp principio


superalvi - 08/09/2006 alle 15:11

film bello,mi è piaciuto molto. ma certo che Coppi pareva un body builder:D:D:D insomma pareva un triatleta del 2000 più che il lungo e affusolato airone entrato nella leggenda. e le location in salita....strade asfaltate alla perfezione(il pordoi) e guard rail in metallo luccicante lasciavano a desiderare. molto brava la ragazza che interpretava la moglie chi è?


violetta - 08/09/2006 alle 15:21

Nicole Grimaudo


Monsieur 40% - 26/10/2006 alle 13:31

[b]Film su Girardengo[/b] [quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Dopo Coppi, Bartali e Pantani, toccherà a Girardengo: sulla vita del primo "campionissimo" del ciclismo italiano nom verrò girato solamente un film ma anche una miniserie televisiva. Sarà realizzato da Ideacinema, la casa produttrice di grandi successi come "La voce della Luna" di Fellini e "Una pura formalità" di Tornatore. Il regista sarà Angelo Longoni. Il film dovrebbe uscire nel prossimo autunno. [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da Frejus [/i] Molto, molto interessante. Girardengo era un personaggio mica male, forse la prima vera star italiana delle 2 ruote, Mauro correggimi se sbaglio. Ho visto un filmato d'epoca che lo ritraeva durante una Milano - S.Remo. Si presentò alla partenza con un completo impeccabile (pantaloni bianchi lunghi) e durante la corsa si fermò a cambiarsi per adeguarsi alle temperature più miti della riviera. [/quote]


Monsieur 40% - 12/11/2006 alle 03:48

In "Tu, io e Dupree" (Kate Hudson, Matt Dillon, Owen Wilson, Micheal Douglas) Lance Armstrong recita - come in "Dodgeball" - la parte di se stesso: Owen Wilson è difatti uno scapestrato trentenne che, dopo aver perso lavoro, casa ed auto, si accampa dall'amico e si muove con una "dieci marce di 25 anni". Nella battuta che recita Lèns sembra quasi simpatico... :) Più in generale, il film è divertentissimo e la Hudson è degna figlia di bellissima madre (Goldie Hawn).


Laura Idril - 12/11/2006 alle 17:23

Concordo con Monsieur. Sono appena stata a vedere il film, è simpaticissimo. Una commedia divertente per passare due ore senza pensieri. La scena che mi ha fatto più ridere è quando Dupree sta davanti al gruppetto di corridori con la bombola dell'ossigeno sulla schiena :lol


lapis - 11/12/2006 alle 19:32

Ragazzi/e se non mi aiutate voi... qualcuno di voi possiede il doppio dvd che e' uscito poco dopo la messa in onda del famigerato film per la tv mandato in onda dalla rai? Se non l'avete "rippati" [e quindi "condivisibili"] qualcuno me li puo' prestare, con da parte mia il massimo del riguardo? [img]http://www.madeinrai.rai.it/admin/images/img_2/fascettabartali.gif[/img]


Monsieur 40% - 11/12/2006 alle 20:19

Io ho le VHS... non so se è lo stesso... :boh:


Monsieur 40% - 26/01/2007 alle 12:18

Categoria: Speciale Cinema, Sport e Spettacolo 6) IL FILM SU ARMSTRONG Il ciclista statunitense Lance Armstrong, unico corridore ad aver vinto consecutivamente 7 “Tour de France”, dopo aver scritto importanti pagine della storia del ciclismo (oltre a un libro autobiografico “It’s not about the bike”), si appresta a far parlare di sé anche sul grande schermo. La Columbia Pictures è pronta a mettere su pellicola la vita agitata dell’ex re del Tour. Gli sceneggiatori hanno in mano un progetto in via di definizione e l’idea di base è una versione ciclistica di “Toro Scatenato”, con un approccio realistico e i chiaroscuri che caratterizzano la vita di un grande campione dello sport. La parte di Armstrong dovrebbe essere interpretata da Matt Damon. (fonte: Comunicato Stampa FICTS)


Laura Idril - 26/01/2007 alle 12:23

Oh Signur! E perchè non recita direttamente Armstrong viste le sue due favolose performance in altri film? Ehehehehe


robby - 26/01/2007 alle 12:51

avevo già sentito (oppure se ne era già parlato sul forum in passato non ricordo??) di un film su Lance con interpretazione di Matt Damon...beh diciamo solo che non vedo l'ora :O-- :D


Admin - 12/04/2007 alle 15:27

Andando su Cycling.tv in cerca del Gp Cerami (che tra l'altro non ho trovato), mi sono imbattuto nel trailer di "The Flying Scotsman", film che narra la storia di Graeme Obree. Che dire: è bastato il trailer per appassionarmi ed emozionarmi! La produzione europea ci mette al riparo da certe melensità tipiche del cinema edificante americano (temo moltissimo, ad esempio, il film con Damon su Armstrong... proprio a livello di fattura della pellicola, al di là della storia che racconta); e anche se il regista (Douglas MacKinnon) viene direttamente dalla tv ed è alla prima esperienza col grande schermo, le immagini del suddetto trailer mi fanno sperare benissimo. Il protagonista è Jonny Lee Miller, che molti (drogati :D) ricorderanno nei panni di Sick Boy nel mitico Trainspotting. Che dire: non vedo l'ora che esca anche in Italia. Comunque andate a guardare il trailer, merita. http://www.cycling.tv/ (Per i distratti: Obree è lo scozzese che, inventando una nuova posizione in bici [cosiddetta "a uovo"] battè il record dell'ora, dopo essersi lungamente allenato su un mezzo che si era costruito da sé, con anche pezzi provenienti da una lavatrice. Attualmente - se non ricordo male - il povero Graeme è alle prese con una forma di osteoporosi).


miky70 - 12/04/2007 alle 17:15

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Andando su Cycling.tv in cerca del Gp Cerami (che tra l'altro non ho trovato), mi sono imbattuto nel trailer di "The Flying Scotsman", film che narra la storia di Graeme Obree. Che dire: è bastato il trailer per appassionarmi ed emozionarmi! La produzione europea ci mette al riparo da certe melensità tipiche del cinema edificante americano (temo moltissimo, ad esempio, il film con Damon su Armstrong... proprio a livello di fattura della pellicola, al di là della storia che racconta); e anche se il regista (Douglas MacKinnon) viene direttamente dalla tv ed è alla prima esperienza col grande schermo, le immagini del suddetto trailer mi fanno sperare benissimo. Il protagonista è Jonny Lee Miller, che molti (drogati :D) ricorderanno nei panni di Sick Boy nel mitico Trainspotting. Che dire: non vedo l'ora che esca anche in Italia. Comunque andate a guardare il trailer, merita. http://www.cycling.tv/ (Per i distratti: Obree è lo scozzese che, inventando una nuova posizione in bici [cosiddetta "a uovo"] battè il record dell'ora, dopo essersi lungamente allenato su un mezzo che si era costruito da sé, con anche pezzi provenienti da una lavatrice. Attualmente - se non ricordo male - il povero Graeme è alle prese con una forma di osteoporosi). [/quote] Anche io l'ho visto ieri quando cercavo la Gand. Non ho ascoltato, tanto non capivo niente, ma quel pezzo che ho visto mi è piaciuto tantissimo.


W00DST0CK76 - 14/04/2007 alle 14:39

Ho appena visto su cycling.tv il trailer del film, dalle immagini sembrerebbe un bel film, chissà quando esce al cinema.


W00DST0CK76 - 14/04/2007 alle 14:44

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Il protagonista è Jonny Lee Miller, che molti (drogati :D) ricorderanno nei panni di Sick Boy nel mitico Trainspotting [/quote] Non sono un drogato ma quel film è uno dei miei "cult" :hippy:


Admin - 14/04/2007 alle 14:57

Beh, è un cult un po' di tutti... in realtà mi son dimenticato di mettere il punto esclamativo, era un epiteto scherzoso (rivolto anche a me stesso, ovviamente), non volevo certo dire che solo i drogati si ricordano di Trainspotting ;) Ed ora vado a togliermi la siringa dal braccio. :Od:


W00DST0CK76 - 14/04/2007 alle 15:00

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Ed ora vado a togliermi la siringa dal braccio. :Od: [/quote] Immagino sia l'insulina! se ti interessa conosco un farmaco infallibile contro il diabete, si assume per via nasale :D


Admin - 14/04/2007 alle 15:03

[quote][i]Originariamente inviato da W00DST0CK76 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Ed ora vado a togliermi la siringa dal braccio. :Od: [/quote] Immagino sia l'insulina! se ti interessa conosco un farmaco infallibile contro il diabete, si assume per via nasale :D [/quote] Come il Vicks Sinex, vero? :D Io ne conosco anche uno che si prende per via orale, lasciandolo sciogliere direttamente sotto la lingua. Ed ha un effetto immediato, roba da non crederci... Allucinante! :Od::Od:


violetta - 14/04/2007 alle 17:32

Il film "the flying scotsman" sembra sia stato tratto da una biografia o autobiografia di Obree, per caso qualcuno sa se è stata curata anche da qualche casa editrice italiana? Grazie


W00DST0CK76 - 14/04/2007 alle 18:42

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da W00DST0CK76 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Ed ora vado a togliermi la siringa dal braccio. :Od: [/quote] Immagino sia l'insulina! se ti interessa conosco un farmaco infallibile contro il diabete, si assume per via nasale :D [/quote] Come il Vicks Sinex, vero? :D Io ne conosco anche uno che si prende per via orale, lasciandolo sciogliere direttamente sotto la lingua. Ed ha un effetto immediato, roba da non crederci... Allucinante! :Od::Od: [/quote] Mai provato a leccare il dorso di una rana? Quello di che è allucinante :D


Admin - 14/04/2007 alle 21:38

One pill makes you larger And one pill makes you small And the ones that mother gives you Don't do anything at all Go ask Alice When she's ten feet tall And if you go chasing rabbits And you know you're going to fall Tell 'em a hookah smoking caterpillar Has given you the call Call Alice When she was just small When men on the chessboard Get up and tell you where to go And you've just had some kind of mushroom And your mind is moving low Go ask Alice I think she'll know When logic and proportion Have fallen sloppy dead And the White Knight is talking backwards And the Red Queen's "off with her head!" Remember what the dormouse said: "Feed your head Feed your head Feed your head" (Che dici, Franz, chiudiamo l'OT? :D) (Tanto sul Camper dell'Ammore potrai avere tutto ciò che desideri, sempre se ci salirai su...)


hinault 1975 - 16/04/2007 alle 10:14

[quote][i]Originariamente inviato da violetta [/i] Il film "the flying scotsman" sembra sia stato tratto da una biografia o autobiografia di Obree, per caso qualcuno sa se è stata curata anche da qualche casa editrice italiana? Grazie [/quote] La coppia Berton Cribioli ne ha parlato anche ieri durante la Parigi - roubaix.


Laura Idril - 16/04/2007 alle 10:17

Ho visto il trailer su Cyclingtv e devo dire che mi piace moltissimo. E poi io un film con Billy Boyd (anche se non è il protagonista) non me lo perdo di certo.


W00DST0CK76 - 16/04/2007 alle 10:52

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] One pill makes you larger And one pill makes you small And the ones that mother gives you Don't do anything at all Go ask Alice When she's ten feet tall And if you go chasing rabbits And you know you're going to fall Tell 'em a hookah smoking caterpillar Has given you the call Call Alice When she was just small When men on the chessboard Get up and tell you where to go And you've just had some kind of mushroom And your mind is moving low Go ask Alice I think she'll know When logic and proportion Have fallen sloppy dead And the White Knight is talking backwards And the Red Queen's "off with her head!" Remember what the dormouse said: "Feed your head Feed your head Feed your head" (Che dici, Franz, chiudiamo l'OT? :D) (Tanto sul Camper dell'Ammore potrai avere tutto ciò che desideri, sempre se ci salirai su...) [/quote] Adesso mi tocca studiarmi i Jefferson Airplane!!! :D Te lo ricordi il Professor Fontecedro interpretato da un grandioso Daniele Luttazzi a Mai dire gol? CO(S)MICO!!! :hippy:


violetta - 16/04/2007 alle 19:22

[quote][i]Originariamente inviato da hinault 1975 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da violetta [/i] Il film "the flying scotsman" sembra sia stato tratto da una biografia o autobiografia di Obree, per caso qualcuno sa se è stata curata anche da qualche casa editrice italiana? Grazie [/quote] La coppia Berton Cribioli ne ha parlato anche ieri durante la Parigi - roubaix. [/quote] ok...proverò a chiedere. Mi piacerebbe leggere e far leggere il souo libro anche alla mia famiglia, per quello lo sto cercando in italiano.

 

[Modificato il 16/04/2007 alle 19:50 by Monsieur 40%]


Monsieur 40% - 19/04/2007 alle 13:20

Categoria: Speciale Cinema, Sport e Spettacolo 6) “THE FLYING SCOTSMAN”: IL GENIO DEL CICLISMO SULLA LAVATRICE La vera storia di Graeme Obree, recordman e campione del mondo di ciclismo, uscirà a giugno sul grande schermo, interpretato da Jonny Lee Miller. Una tra le più controverse biografie della storia dello sport, quella di un fuoriclasse geniale chiamato “lo scozzese volante”, che nel 1993 conquistò il “record dell'ora” battendo l’italiano Francesco Moser. Anticonformista per eccellenza, ribattezzò la sua bici in “la mia lavatrice”, costruita con pezzi dell’elettrodomestico sulla quale assumeva la posizione a “uovo”, sdraiato sul manubrio e il peso del corpo caricato sulla parte anteriore della bici. (fonte: Comunicato Stampa FICTS)


W00DST0CK76 - 06/05/2007 alle 11:07

Ecco il trailer del film "The Flying Scotsman" http://www.youtube.com/watch?v=7upvpUId6i8


urgnanese - 07/05/2007 alle 16:36

per veder questo film in Italia ci vorràu po' di tempo, se esce in UK a Giugno da noi arriverà non prima di Settembre


Laura Idril - 07/05/2007 alle 16:48

Il trailer è comunque molto promettente. E poi è un film britannico che garantisce una certa qualità. Uscirà diciamo verso novembre secondo me.


megalon - 02/06/2007 alle 09:11

Il sito: http://www.mgm.com/sites/theflyingscotsman/ Altre informazioni: http://theflyingscotsmanmovie.com


megalon - 09/10/2007 alle 20:50

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] 6) “THE FLYING SCOTSMAN”: IL GENIO DEL CICLISMO SULLA LAVATRICE [/quote] Appena visto!


W00DST0CK76 - 09/10/2007 alle 21:08

[quote][i]Originariamente inviato da megalon [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] 6) “THE FLYING SCOTSMAN”: IL GENIO DEL CICLISMO SULLA LAVATRICE [/quote] Appena visto! [/quote] Cinema o DVD?


megalon - 10/10/2007 alle 08:42

[quote][i]Originariamente inviato da W00DST0CK76 [/i] Cinema o DVD? [/quote] DVD. La parte ciclistica non l'ho trovata estremamente coinvolgente. La parte sull'uomo Obree è migliore e viene fuori la sua complessità ed il suo genio. Lo consiglio, come voto gli darei un 7 - 7 1/2 (avendolo visto in inglese ammetto di non aver capito (ancora) il 100% dei dialoghi)


ProfRoubaix - 10/10/2007 alle 22:56

Si parla di un imminente "Io, Pippo Pozzato e la legione straniera": ne sapete qualcosa? :D [img]http://img250.imageshack.us/img250/1253/2007circ01pozzatook8.jpg[/img]


W00DST0CK76 - 10/10/2007 alle 23:31

[quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] Si parla di un imminente "Io, Pippo Pozzato e la legione straniera": ne sapete qualcosa? :D [img]http://img250.imageshack.us/img250/1253/2007circ01pozzatook8.jpg[/img] [/quote] Remake de "I diavoli volanti" di Stanlio&Ollio? :D


violetta - 11/10/2007 alle 19:55

qualcuno conosce la data di uscita nei cinema italiani del film sulla vita di obree?


bauschan - 11/10/2007 alle 20:48

[b]obree [/b] [quote][i]Originariamente inviato da marcel [/i] ne avete già parlato da qualche parte di questo film? http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=43820 dovrebbe uscire anche in italia. [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da marcel [/i] http://www.imdb.com/title/tt0472268/ [/quote]


Subsonico - 11/10/2007 alle 23:42

secondo me esce solo in cassetta. O non esce proprio.


Morris - 12/10/2007 alle 01:01

Sono contento che qualcuno si sia ricordato di un personaggio come Graeme, che prima di essere un campione, era, anzi è, uno dei più grandi geni della biomeccanica. Obree lo conosco bene, ho passato un'intera giornata con lui (indimenticabile!) e ci siamo più volte sentiti al telefono per quello che si potevano dire due persone aventi difficoltà comunicative non da poco: il mio pessimo inglese e le sue non forti, ma presenti, balbuzie. In raccordo con Ceruti, quando non era ancora lo sfasciaciclismo, lo portai in Italia nel 1993 (qualche settimana dopo il record dell'ora che aveva conquistato ad Hamar in Norvegia), per due riunioni, una a Crema e l'altra a Forlì. Avevo promesso di scrivere un ritratto, credo a Nino58 se non ricordo male, e ne avrei da scrivere di cose su un personaggio straordinario come lui... Nel '93 e '94, è stato uno dei miei vertici...e per poco non lo portai in Sanson, come unico atleta della mia squadra di cicliste.... Graeme ci sperava, perchè non aveva un soldo da sbattere nell'altro e lo capivo quando mi telefonava, con l'immancabile apertura: "When Sanson my sponsor?" Un periodo intenso, insomma, ne sa qualcosa la bella signorina che è fra me e lui nella foto sotto (dove Obree indossa la divisa della mia squadra), un'interprete che ho disossato a forza di costrette traduzioni. Credo mi abbia maledetto per quanto l'ho fatta lavorare, anche se era sempre sorridente e gentile.... Poi, diversi anni dopo, la "doccia gelata", quando seppi che Graeme aveva tentato il suicidio e la moglie dichiarò che sapeva della sua malattia (diagnosticata quando Obree aveva 19 anni): una rara forma di schizofrenia. Ad onor del vero alla genialità prorompente, univa una stranezza non comune... Ma è inutile continuare...devo mantenere la promessa di scrivere su di lui! Chissà, in questi giorni... [img]http://img340.imageshack.us/img340/2476/morriseobreebu3.jpg [/img]


W00DST0CK76 - 12/10/2007 alle 09:33

[quote][i]Originariamente inviato da Morris [/i] ...devo mantenere la promessa di scrivere su di lui! Chissà, in questi giorni... [/quote] Mi raccomando, aspettiamo con ansia, quello di Obree è un personaggio davvero affascinante.


regole - 04/11/2007 alle 00:53

chiedo un aiuto io ho un filmato in formato .vsr Ho provato sul web e da altre parti per trovare un programma che mi permettesse di vederlo ma non ho trovato nulla. Qualcuno di voi mi saprebbe aiutare? Grazie 1000!


dietzen - 04/11/2007 alle 04:33

[quote][i]Originariamente inviato da regole [/i] chiedo un aiuto io ho un filmato in formato .vsr Ho provato sul web e da altre parti per trovare un programma che mi permettesse di vederlo ma non ho trovato nulla. Qualcuno di voi mi saprebbe aiutare? Grazie 1000! [/quote] è un'estensione che non ho mai sentito. prova con vlc media player, che si scarica gratuitamente, ed è un lettore molto essenziale, che ha giusto le funzioni base, ma con la caratteristica non secondaria di leggere quasi ogni tipo di video.


Federico Martin - 04/11/2007 alle 21:23

[quote][i]Originariamente inviato da regole [/i] chiedo un aiuto io ho un filmato in formato .vsr Ho provato sul web e da altre parti per trovare un programma che mi permettesse di vederlo ma non ho trovato nulla. Qualcuno di voi mi saprebbe aiutare? Grazie 1000! [/quote] Che io sappia dovrebbe essere un formato video proprietario della CPCAM, se il sorgente del file e uno dei suoi prodotti puoi scaricare il software qui sezione download http://www.cpcamcctv.hu/frameset.php?lang=en In alternativa esistono diversi player che leggono i flussi video independentemente da codec vari, uno di questi gratuito è videolan che puoi trovare qui http://www.videolan.org/


TEKA - 03/01/2008 alle 15:20

"EL prado de las Estrellas" Quà si vede il trailer, mi sembra abbastanza interesante.. http://www.youtube.com/watch?v=T-UFybxtPTI&feature=related


fuente - 01/09/2008 alle 11:02

can i obtain in internet film di coppi?


fuente - 01/09/2008 alle 11:04

is there other film about coppi? Il grande Fausto CAST Mario Andrei Ornella Muti Simon De La Brosse Sergio Castellitto Evelyne Bouix Bruno Ganz Massimo Ceccherini Claudia Pozzi


Subsonico - 01/09/2008 alle 11:32

[quote][i]Originariamente inviato da fuente [/i] is there other film about coppi? Il grande Fausto CAST Mario Andrei Ornella Muti Simon De La Brosse Sergio Castellitto Evelyne Bouix Bruno Ganz Massimo Ceccherini Claudia Pozzi [/quote] Yes. It was a Tv Film, produced by Rai ten years ago. Sergio Castellitto was Fausto. I Think that it's aviable only by file-sharing.


Bitossi - 01/09/2008 alle 21:21

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da fuente [/i] is there other film about coppi? Il grande Fausto CAST... [/quote] Yes. It was a Tv Film, produced by Rai ten years ago. Sergio Castellitto was Fausto. I Think that it's aviable only by file-sharing. [/quote] Eh, però mi sembra di capire che Fuente voleva sapere se ci sono altri film su Coppi... Fuente: to my knowledge, the "character" Coppi appears only in another Italian TV movie about Bartali ("Bartali, l'intramontabile" - Director: Alberto Negrin - Italy, 2006). Coppi "in person" (along with Bartali, Bobet and others) played in a rather famous Italian movie, "Totò al Giro d'Italia" by Mario Mattoli, 1948, 90': http://www.kataweb.it/cinema/scheda_film.jsp?idContent=132940&speciale= A good documentary film could be "FAUSTO COPPI, UNA STORIA D’ITALIA", by Jean-Christophe Rosé, 1996, 89’... You can find other VHS on ebay, e.g.: http://cgi.ebay.it/UN-UOMO-SOLO-E-AL-COMANDO-Fausto-Coppi-VHS-1-parte_W0QQitemZ300251982197QQihZ020QQcategoryZ4361QQcmdZViewItem ;)


fuente - 02/09/2008 alle 09:44

mile gracie a tutti per aiutarmi


fuente - 02/09/2008 alle 09:44

mile gracie a tutti per aiutarmi


Subsonico - 02/09/2008 alle 15:16

Guardate che chicca che ho trovato: http://www.youtube.com/watch?v=nkm4WpA1jgg&NR=1 http://www.youtube.com/watch?v=3GqbiTC_7lE http://www.youtube.com/watch?v=16mPqHLbr08 Si tratta della 3° puntata, in 3 spezzoni, della serie TV "Boris", una feroce satira ai set dei film-tv, andata in onda non so su quale satellite. La puntata in questione si chiama "Lo scalatore delle Ande". La regia ha bisogno di un attore per intrepretare un ciclista dopato, ma gliene mandano uno troppo vecchio. Allora si cerca di ripiegare...il finale è a sorpresa ed è da scompisciarsi :Od:


Zanarkelly - 09/01/2010 alle 01:44

Ho visto stasera il film "Breaking Away", titolo tradotto in italiano in "All American Boys", film del 1979. Veramente una bella commedia che parla anche e soprattutto di ciclismo, in modo molto americano e cinematografico, ma comunque in un bel modo. Mi è piaciuto tanto. Forse non è un capolavoro, ma di film che facessero venire voglia di pedalare non ne avevo mai visti e questo ci riesce alla grande. Ve lo consiglio, anche se io ho dovuto cercarlo tanto su Emule e non è stato facile trovarlo.


dietzen - 06/02/2010 alle 13:06

qualcuno ha mai visto i documentari sul ciclismo del regista danese jorghen leth? dovrebbero essere tre, tutti girati negli anni 70: a sunday in hell, il più famoso, sulla roubaix del 76; stars and watercarriers, sul giro 73; e the impossible hour, sul tentativo di record dell'ora di ole ritter del 74.


Subsonico - 06/02/2010 alle 13:24

esiste anche un anime di Ciclismo..si chiama Nasu (Melanzane) e narra di un velocista andaluso che passa dalle sue parti correndo la Vuelta e vuole vincere ovviamente la tappa...nel giorno del matrimonio di suo fratello.. Ho visto qualcosa ed è...raccapricciante :D (tra l'altro alcuni corridori e magliette sono praticamente identici a quelli che giravano agli inizi del 2000)...


cauz. - 16/03/2010 alle 19:28

non mi pare che sia gia' stato citato, allora lo metto io, perdonatemi il doppione eventualmente. nell'ultimo dvd di film ciclistici che ho recuperato era inserito anche questo: http://www.imdb.com/title/tt0465556/ si tratta di un documentario sulla stagione 2004 della csc, focalizzato al 90% sul tour concluso con il podio di basso. nonostante la csc non mi sia mai stata troppo simpatica, nonostante il mio "scarso amore" per riis e il mio "scarso rispetto" per basso, nonostate compaia il ciclista che piu' ho odiato negli ultimi decenni (bartoli), nonostante sorvoli completamente su "birillo", ecc... be', questo e' un gran film. in 2 ore fa respirare completamente il clima interno alla squadra, dagli spezzoni tratti dai ritiri fino allo sviluppo per intero del tour, con la telecamera che si infila sulle ammiraglie, nel bus, nelle stanze d'albergo, a tavola e nella sala massaggi. tutto inframezzato a belle interviste, prevalentemente allo stesso riis. volendo esagerare :), si accompagna ad un video extra di 100' scartati dal doc ufficiale con altre interviste e "zoommate" su particolari di corsa: i meccanici, i tifosi, "car life", un mini-special su jens voigt. da vedere assolutamente.


W00DST0CK76 - 13/05/2010 alle 23:39

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Prossimamente la RAI trasmetterà il film "Il campione e il bandito", dedicato alle vicissitudini del "campionissimo" Costante Girardengo e del bandito Sante Pollastri. I due ruoli saranno interpretati da Simone Gandolfo e Beppe Fiorello. Gandolfo l'avevamo già visto interpretare Fausto Coppi nel film su Bartali. [/quote]


perico - 15/05/2010 alle 01:27

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Prossimamente la RAI trasmetterà il film "Il campione e il bandito", dedicato alle vicissitudini del "campionissimo" Costante Girardengo e del bandito Sante Pollastri. I due ruoli saranno interpretati da Simone Gandolfo e Beppe Fiorello. Gandolfo l'avevamo già visto interpretare Fausto Coppi nel film su Bartali. [/quote] Mi auguro che la sceneggiatura non ricalchi la linea del libro di Ventura...


bianconiglio - 15/05/2010 alle 21:27

[quote][i]Originariamente inviato da perico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Prossimamente la RAI trasmetterà il film "Il campione e il bandito", dedicato alle vicissitudini del "campionissimo" Costante Girardengo e del bandito Sante Pollastri. I due ruoli saranno interpretati da Simone Gandolfo e Beppe Fiorello. Gandolfo l'avevamo già visto interpretare Fausto Coppi nel film su Bartali. [/quote] Mi auguro che la sceneggiatura non ricalchi la linea del libro di Ventura... [/quote] Perchè? A me il libro è piaciuto.


perico - 16/05/2010 alle 13:33

[quote][i]Originariamente inviato da bianconiglio [/i] [quote][i]Originariamente inviato da perico [/i] Mi auguro che la sceneggiatura non ricalchi la linea del libro di Ventura... [/quote] Perchè? A me il libro è piaciuto. [/quote] A mio avviso è stata un occasione persa da parte di Ventura, del quale ho apprezzato alcune sue opere precedenti. Nel caso de "Il campione e il bandito" credo che la sua voglia di romanzare il tutto lo abbia allontanato di parecchio dall'effettivo valore storico e umano della vicenda. Non ho apprezzatro il soffermarsi in modo eccessivo sullo scenario che fa da sfondo alla vicenda, il voler quasi redimere Sante non giustificando ma comprendendo il suo brigantaggio, il voler quasi capovolgere i ruoli tra guardia e ladro. Chi non conosce la storia e la apprende per la prima volta leggendo il libro di Ventura, credo che si faccia un'idea errata della vicenda reale. E, aspetto direi rilevante, l'eccessivo uso dei flashback non ha fatto altro che "incasinare" ulteriormente la storia dal punto di vista temporale e renderla ulteriormente di non semplice comprensione. Ovviamente punti di vista ;)


fuente - 19/05/2010 alle 09:36

vendo riviste di sport di anni 50 : sport ilustrato n45 8 november 1956: trofeo barachi sport ilustrato n23 9 june 1955: giro italia sport ilustrato n40 4 october 1956 :campionati di italia sport ilustrato n50 15 december 1955: sport ilustrato n18 4 may 1950: fleccia valona domenica de le corriere 25 july 1965 sport ilustrato tutto sul tour france 1956 la gazzetta de llo sport present tour france 1952 occhio ,tutto sul tour france 1954 lo sport ilustrato 14 march 1957 [img] http://tuslibros.galeon.com/libros/sport57n11.jpg[/img] [img]http://tuslibros.galeon.com/libros/sport58n21.jpg [/img] [img] http://tuslibros.galeon.com/libros/sport56n40.jpg[/img] [img]http://tuslibros.galeon.com/libros/tuttosgiro57.jpg [/img] chebilbao@yahoo.es


fuente - 19/05/2010 alle 09:37

scusi per il errore


bianconiglio - 23/05/2010 alle 15:04

[quote][i]Originariamente inviato da perico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da bianconiglio [/i] [quote][i]Originariamente inviato da perico [/i] Mi auguro che la sceneggiatura non ricalchi la linea del libro di Ventura... [/quote] Perchè? A me il libro è piaciuto. [/quote] A mio avviso è stata un occasione persa da parte di Ventura, del quale ho apprezzato alcune sue opere precedenti. Nel caso de "Il campione e il bandito" credo che la sua voglia di romanzare il tutto lo abbia allontanato di parecchio dall'effettivo valore storico e umano della vicenda. Non ho apprezzatro il soffermarsi in modo eccessivo sullo scenario che fa da sfondo alla vicenda, il voler quasi redimere Sante non giustificando ma comprendendo il suo brigantaggio, il voler quasi capovolgere i ruoli tra guardia e ladro. Chi non conosce la storia e la apprende per la prima volta leggendo il libro di Ventura, credo che si faccia un'idea errata della vicenda reale. E, aspetto direi rilevante, l'eccessivo uso dei flashback non ha fatto altro che "incasinare" ulteriormente la storia dal punto di vista temporale e renderla ulteriormente di non semplice comprensione. Ovviamente punti di vista ;) [/quote] Ecco, appunto io i fatti li conosco dalla canzone e dal suddetto libro. Tu sai realmente come sono andati i fatti?


perico - 27/05/2010 alle 00:06

[quote][i]Originariamente inviato da bianconiglio [/i] Ecco, appunto io i fatti li conosco dalla canzone e dal suddetto libro. Tu sai realmente come sono andati i fatti? [/quote] Nessuno, tranne Girardengo, Cavanna e Pollastro, sa come andarono realmente le cose. Quindi sarebbe puramente utopia per chiunque di noi esprimersi con certezza. Tuttavia, il libro di Ventura è stato l'ultimo testo che ho avuto modo di leggere su questa vicenda. Ricordo che una decina di anni fa lessi un libro (apprezzabile) incentrato su Novatore e Pollastro, mentre poco tempo fa ho terminato di leggere Il diavolo custode. Bene, se aggiungiamo i resoconti dei giornali dell'epoca e qualche testimonianza di chi quel periodo lo ha vissuto, credo si possa quantomeno affermare che Pollastro tutto fu tranne che "bandito buono" o il Robin Hood italiano. Era un criminale, pluriomicida. Se poi, dopo aver espiato la pena, condusse una vita tranquilla e serena senza causare il minimo problema alla società, questo è un altro discorso. Altri aspetti nel libro di Ventura stridono con quanto emerge dalle altre pubblicazioni e testimonianze.... prima fra tutti l'amcizia (presunta) tra Girardengo e Pollastro. Ventura in diversi passaggi fa intendere che i due fossero amici e si conoscessero bene prima del famoso incontro in terra di Francia. E, aggiunge, che Girardengo fosse affascinato dalle imprese di Pollastro e nn vedesse l'ora di conoscerlo. Da quanto emerge altrove, credo di poter dire che si tratti di una colossale balla. Girardengo non conosceva assolutamente Pollastro, sia per le differenti strade che presero sia, soprattutto, per la differenza di età. Cosi come trattasi di balla la storia della presunta stima di Girardengo verso il bandito... lessi anni fa un intervista al figlio di Girardengo in cui affermava che il Campionissimo se la fece letteralmente sotto quando Cavanna gli presentò Pollastro al Velodrome d'Hiver. E, non a caso, proprio Pollastro fu la causa che contibuì il larga misura a deteriorare i rapporti tra Cavanna e Girardengo. Ripeto, a mio avviso troppe lacune nel testo di Ventura, in una vicenda che difficilmente potrà mai chiarirsi del tutto ma che ha alcuni elementi storici oggettivi.


simone89 - 27/09/2010 alle 23:30

nel film niente paura di ligabue che è al cinema in questi giorni, c'è una breve intervista (se così si può chiamare) alla moglie di casartelli e una breve riflessione sulla vita di pantani.....


simone89 - 27/09/2010 alle 23:33

perchè questo thread è negli OT????????


Laura Idril - 28/09/2010 alle 08:51

[quote][i]Originariamente inviato da Cacciatore di tappe [/i] Lunedì 4 e Martedì 5 ottobre andrà in onda su RAI UNO, in prima serata, la miniserie in due puntate "La leggenda del bandito e del campione", diretta da Ludovico Gasparini con Giuseppe Fiorello nel ruolo di Sante Pollastri e Simone Gandolfo in quello del “Campionissimo” di ciclismo Costante Girardengo. Con loro, nel cast, anche Raffaella Rea, Sarah Maestri, Giuseppe Lo Console, Anna Ferruzzo… L’Italia degli anni Venti è quella della povertà, dei contadini e dei fuorilegge. È il paese della bicicletta, che è l'inizio e la fine della nostra storia. È la metafora di un mondo nuovo che si affranca dalla miseria. Il paese che ogni anno, a maggio, rimane col fiato sospeso davanti al Giro d’Italia. Costante Girardengo e Sante Pollastri, due ragazzini di Novi Ligure come tanti, vivono le loro giornate puntando sui pedali, faticando e sbuffando per far girare le due ruote sulle strade sterrate delle campagne nebbiose del Nord. La loro è una storia a metà tra vita vera e leggenda in un’Italia che non c’è più. Girardengo continua a lottare in sella alla sua bici, pedala e vince: all’inizio per un piatto di minestra, poi per guadagnare cifre che lo rendono un signore. In pochi anni diventa per tutti il Campionissimo. Sulle due ruote, invece, Sante toglie ai ricchi per dare ai poveri e spara ai lampioni per farsi il buio alle spalle. Nel malfamato Borgo delle Lavandaie lo considerano una specie di benefattore, malgrado gli arresti, le condanne, la latitanza a Parigi, la Ville Lumière divenuta patria degli emigrati anarchici. In pochi anni diventa per tutti il Bandito Numero 1. Da qui nasce la Leggenda del Bandito e del Campione… La miniserie, liberamente tratta da IL BANDITO E IL CAMPIONE di MARCO VENTURA e sceneggiata da ANDREA PURGATORI e DEBORA ALESSI, è una coproduzione RAI FICTION e RED FILM. fonte: tv.lospettacolo.it [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da Fabioilpazzo [/i] Letto il libro, piacevolissimo, non mancherò di guardare anche la fiction. Grazie per la segnalazione. :D [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da Bitossi [/i] Sembrerebbe "molto liberamente ispirata" al romanzo/racconto di Ventura. Infatti il finale sarà un po' diverso dalla realtà dei fatti. Non diciamo niente per evitare "spoiler"... ;) PS: Pollastri o Pollastro? E' un dubbio che neppure il libro di Ventura chiarisce... [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da AlessandroCam [/i] Non ho letto il libro anche se la figura di Girardengo mi affascina particolarmente; quasi avvolta nella leggenda. So per certo che i suoi discendenti hanno molto da obiettare sulla ricostruzione televisiva, a loro dire non fedele alla verità storica. Sarà interessante vederla anche perchè mia nonna nata giusto a Cassano Spinola era lontana cugina del primo Campionissimo ! [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da Fabioilpazzo [/i] Nel libro dà per buono Pollastro mi par di ricordare.:yes: [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] Quel che io so è che Pollastri è il cognome, "Pollastro" il nomignolo. [/quote]


Abajia - 30/09/2010 alle 07:07

Si cerca di cavalcare l'onda dei mondiali. Dalle parti di Via Mazzini e al Grattacielo Rai devono avere grande fiducia nella spedizione italica. :P


AlessandroCam - 05/10/2010 alle 09:16

Nessuno ha seguito la fiction su Girardengo ? Romanzata e sino ad ora incentrata più su Pollastro che sul Campionissimo. Mi sembra invece una apprezzabile ricostruzione del periodo, nei racconti dei miei nonni giusto originari di quei posti la povera gente era esattamente trattata in quel modo. Forse appunto per questo mio retroterra tra Cassano Spinola e Voltaggio ed ovviamente la passione per il ciclismo ieri sera mi sono emozionato. Spero che gli eredi, a quanto sò incazzatissimi con la Rai, sappiano cogliere la parte buona di questo lavoro.


Bitossi - 05/10/2010 alle 11:29

Mah, io invece ero tentato di scrivere impressioni di segno totalmente opposto: i giudizi si danno alla fine, ma direi che le premesse sono abbastanza deludenti. Fra l'altro, credo che la famiglia di Gira sia comprensibilmente adirata: si delinea infatti un rapporto di complicità che nella realtà non esisteva; la loro frequentazione era forse solo legata a sporadici episodi di tifo da parte di Pollastri (non dimentichiamo che tra i due c'erano 6 anni di differenza: Girardengo era già professionista quando Pollastri era poco più di un bambino). Numerose infatti le imprecisioni storiche: nel 1922 nel film Girardengo sta ancora a zappare (mentre nella realtà aveva 29 anni, e aveva già vinto un Giro e 2 Sanremo); Cavanna in realtà era un suo coetaneo, non un suo scopritore; si vedono strade asfaltate, ecc. Poi, siccome conosco la fine dello sceneggiato, avverto fin d'ora che la maggiore "invenzione" risiederà proprio nell'epilogo. Ciononostante, non è questo secondo me, a quanto visto finora, il maggiore difetto della produzione: come successo per altri originali televisivi, ma questa volta in maniera ancora più marcata, il tono generale si situa tra il manierismo televisivo e la recita parrocchiale, con tracce di dilettantismo (non aiutano in questo gli accenti centro-meridionali di quasi tutti gli interpreti, eccezion fatta fortunatamente almeno per il "Gira"). Ma ci saranno stati, gli interpreti e il regista, una volta a Novi Ligure? :Od: Tutti elementi che non mi portano a considerare il prodotto una ricostruzione veramente accurata, e neppure minimamente soddisfacente; comunque, stiamo a vedere...


AlessandroCam - 05/10/2010 alle 12:18

Intendevo per ricostruzione del periodo l'atmosfera che si respirava, e in questo i racconti dei miei e una forte tendenza mia personale al romanticismo, forse mi hanno un poco preso la mano. Veridicità storica nel senso stretto degli eventi, visti gli svarioni cui giustamente fai riferimento, pochissima. Addirittura fuorviante !


cancel58 - 05/10/2010 alle 18:10

Causa assemblea condominiale :hammer: non ho visto la prima parte. Mi è stato detto che si sono viste troppe strade asfaltate... :pss:


desmoblu - 05/10/2010 alle 18:17

mah...io avevo assistito mentre giravano un po' di scene a Torino e dintorni. Ovviamente non l'ho guardato.


sbrindolin - 06/10/2010 alle 09:49

La fiction "Il Bandito e il Campione" era più o meno al livello medio delle fiction Rai, cioè senza infamia e senza lode. La ricostruzione storica però ha qualche pecca, come fa notare sul Corriere Aldo Grasso non è immaginabile che negli anni '20 le strade fossero tutte perfettamente asfaltate e che le ferrovie non avessero le traversine ...


Bitossi - 06/10/2010 alle 11:11

L'esattezza della ricostruzione storica, in un prodotto dichiaratamente di fantasia, è il minore dei problemi, a mio avviso. Certo, a meno che non si assista al famoso "orologio del centurione", che avrebbe come primo e principale effetto quello di mandare tutto in ridicolo. Confermo che secondo me quello visto nei giorni scorsi è il più debole tra gli sceneggiati ispirati a campioni del ciclismo trasmessi negli ultimi anni: pur nello spirito che qualcuno definisce "nazionalpopolare" (aggettivo che mi è sempre sembrato un sinonimo di "per bocche buone", e che odio quanto pochi... ma chi l'ha inventato?), i precedenti avevano qualcosa che li rendeva assolvibili: che so, l'interpretazione dei protagonisti nel caso di Coppi e Bartali, la vicinanza e l'urgenza del dramma nel caso di Pantani, ecc. Qui invece ho trovato un prodotto praticamente asettico, poco professionale, mal sceneggiato, mal recitato e senza regia. In altre parole, una recita di parrocchia con molti mezzi a disposizione... incapace di approfondire alcun tema, né la passione (amorosa, sportiva, politica), né gli aspetti storici e sociologici. In definitiva, infamie molte e lodi nessuna... ;)


desmoblu - 07/10/2010 alle 12:28

http://video.corriere.it/storia-anni-venti-il-linguaggio-oggi/caff4aa6-d155-11df-b040-00144f02aabc