Board logo

Davide Rebellin ha deciso di tornare a correre: secondo voi è una scelta giusta?
Casagrande - 28/11/2010 alle 17:34

Personalmente Davide ha deluso, tutti gli appassionati e tifosi di ciclismo lo hanno sempre considerato un esempio di professionalità e lealta sportiva. Sicuramente dovrà dimostrarmi e dimostrarci che si sia trattato di un incidente di percorso, al di là di questo è da ammirare e da seguire per la volontà e determinazione finalizzate a ritornare ad acquisire risultati di un certo prestigio.


dietzen - 29/11/2010 alle 01:24

se ha voglia di allenarsi e correre e trova una squadra, fa bene a tornare. poi dalle tue frasi mi pare chiaro che ti sei perso alcuni passaggi fondamentali del ciclismo dell'ultimo decennio, ma questo è un altro discorso...


mestatore - 29/11/2010 alle 22:07

per me alla sua età e con i suoi trascorsi, in tutti i sensi, positivi e negativi, fa meglio se sta a casa. bisogna saper accettare il tempo che passa con serenità un suo ritorno mi interessa punto, non aggiungerebbe nulla alla sua carriera poi, chiaro, puo' fare quello che vuole , è suo diritto. ciao mesty


Bridge - 30/11/2010 alle 09:44

[quote][i]Originariamente inviato da dietzen [/i] ... poi dalle tue frasi mi pare chiaro che ti sei perso alcuni passaggi fondamentali del ciclismo dell'ultimo decennio, ma questo è un altro discorso... [/quote] che umiltà ragazzo mio... :clap:


Tetzuo - 02/12/2010 alle 14:24

[quote][i]Originariamente inviato da Casagrande [/i] Personalmente Davide ha deluso,[b] tutti gli appassionati e tifosi di ciclismo lo hanno sempre considerato un esempio di professionalità e lealta sportiva.[/b] Sicuramente dovrà dimostrarmi e dimostrarci che si sia trattato di un incidente di percorso, al di là di questo è da ammirare e da seguire per la volontà e determinazione finalizzate a ritornare ad acquisire risultati di un certo prestigio. [/quote] beh dai, mica tanto....


Carrefour de l arbre - 02/12/2010 alle 21:39

Non saprei dire se è giusta o sbagliata; mi sembra che a 40 anni e dopo la disavventura del cera, sia una scelta stucchevole. Lo fa per soldi esponendosi ad un altissimo rischio di figuracce, ma se trova qualcuno che questi soldi glieli dà buon per lui


mestatore - 02/12/2010 alle 22:17

se trova qualcuno, questa è la dimostrazione del livello degli sponsor ( italiani) nel ciclismo. lo stesso discorso ahimè potrebbe essere fatto per di luca, almeno in parte


Salvatore77 - 04/12/2010 alle 13:13

[quote][i]Originariamente inviato da Carrefour de l arbre [/i] Non saprei dire se è giusta o sbagliata; mi sembra che a 40 anni e dopo la disavventura del cera, sia una scelta stucchevole. Lo fa per soldi esponendosi ad un altissimo rischio di figuracce, ma se trova qualcuno che questi soldi glieli dà buon per lui [/quote] Se pensi che tantissimi calciatori di seria A oltre i 35 anni vanno in serie C1/C2 (o quello che è ora) a guadagnare 70/80 mila euro all'anno, direi che questa è l'Italia.


mestatore - 04/12/2010 alle 18:55

un paese per vecchi


schwoch83 - 05/12/2010 alle 03:06

Io credo che non vi rendiate conto che stiamo parlando di un fuoriclasse assoluto, un atleta come ne nascono pochi. L'età nel suo caso non fa molto testo...si tratta di un corridore che ha espresso il meglio di sè ben oltre i 30 anni. Si è vero, ad aprile quando tornerà avrà quasi 40 anni, ma vi ricordo che a quasi 38 anni ha vinto la Freccia Vallone (mica robetta insomma) e subito dopo ha fatto terzo a Liegi, che peraltro è stata la sua ultima gara prima della squalifica. Quindi non mi stupirei di vederlo di nuovo competitivo ad alti livelli e mi auguro proprio che sia così. Peraltro Davide non è stato spremuto nei primi anni di carriera (al contrario di altri suoi coetanei) e anche durante questi mesi di squalifica si è allenato come e più di sempre: io sono convinto che il suo fisico sia ancora integro. ps: non commento nemmeno la parte in cui si dice che Davide ha deluso gli appassionati...a volte mi sembra che si preferisce mettere la testa sotto la sabbia e fingere di non sapere cosa sia il ciclismo da molti anni a questa parte...!


Salvatore77 - 05/12/2010 alle 10:06

[quote][i]Originariamente inviato da schwoch83 [/i] Davide non è stato spremuto nei primi anni di carriera (al contrario di altri suoi coetanei) e anche durante questi mesi di squalifica si è allenato come e più di sempre: io sono convinto che il suo fisico sia ancora integro.[/quote] Io credo che Davide sappia la sua condizione qual'è, visto che la sua esperienza e le tecnologie moderne permettono di avere un quadro abbastanza preciso dei valori fisici di un atleta, per cui do per scontanto che se torna a correre, sarà con i primi nelle corse di un giorno. Tenendo conto che sulla carta Rebellin magari avrà corso parecchio nelle sue varie stagioni ma i grandi giri a cui partecipava li correva per preparare altri appuntamenti, mi aspetto un atleta con ancora tante energie residue. Naturalmente stiamo parlando di un atleta eccezionale, molto al di sopra della media.


spino_tk - 08/12/2010 alle 14:14

rispetto il suo orgoglio e la sua incredibile determinazione. personalmente non sono contento che rientri in gruppo tantomeno di luca.


cassius - 08/12/2010 alle 17:32

Non capisco l'accanimento per Di Luca, specie se confrontato con l'alone di santità che circonda Basso. Danilo ha pagato stando due anni fuori ed è giustissimo che ritorni. Può fare ancora due stagioni decenti, anche se secondo me non potrà più rivincere nè un Giro nè una grande classica. Ma se anche solo vincesse una Tre Valli Varesine, sarebbe perlomeno una soddisfazione finire la carriera su una bici e non per squalifica. Per quanto riguarda Rebellin, il discorso credo che sia diverso per un motivo anagrafico. Nel 2011 avrà 40 anni e credo che ci siano dei limiti biologici che non si abbattono con la buona volontà. E' un rientro nel quale ha tutto da perdere e sottrarrebbe spazio ai giovani senza peraltro poter guadagnare un granchè...corresse anche 5 stagioni, non tirerebbe su i soldi di un anno quando stava al top. Se non si è sputtanato tutti i risparmi in avvocati, si trovi un mestiere, anche legato al ciclismo. Nello sport bisogna avere l'amor proprio di lasciare quando a qualcuno può ancora dispiacere o, perlomeno, fregare qualcosa.