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Ma è questo il vero Cunego?
Casagrande - 31/07/2010 alle 17:51

Come non detto, è appena finiya in terra spagnola la San Sebastian, classica a cui tra l'altro hanno partecipato diversi nostri atleti, e nessuno e' stato in grado di rispondere al mio appello. Nessun corridore, se non vado errato, tra i primi dieci, diversamente dall'anno scorso dove Pozzato ottenne un ottimo, imprevedibile, quinto posto. Eppure ci siamo illusi quando abbiamo visto Damiano Cunego con i primi prima degli ultimi quaranta chilometri, un Cunego che poteva certamente dire la sua in una gara certamente congeniale alle sue caratteristiche. Insomma, cosa è successo anche oggi, al di là se vogliamo prendere per buona la tesi di Davide Cassani secondo cui la nascita del figlio avrebbe un pò scombussolato il corridore? Se si continua a parlare sempre del corridore veronese, evidentemente perchè, a ragione, si pretende molto da lui, che sino ad ora non è che abbia combinato molto soprattutto nelle classiche pur tenendo conto di parte del Tour corso con grande impegno nel raggiungimento della vittoria. Damiano, proprio per il suo potenziale, adatto ad esempio a primeggiare in tutte le classiche tranne il Fiuandre e La Roubaix, non può fare queste brutte figure anche per il rispetto della sua squadra e del suo sponsor. A volte, nei corridori nostri di oggi è la testa che manca, quelle giuste motivazioni sempre di base, è inutile ribadirlo, in atleti come Michele BArtoli e Moreno Argentin, tanto per citare coloro che davano il massimo nelle gare di un giorno. Non è la prima volta che si addebita mancanza di carattere ad un corridore che aveva illuso vincendo un Giro a soli 23 anni, prefigurando già paragoni poi risultati blasfemi con il suo attuale dirigente alla Lampre. Insomma, non è che per finire bene la stagione Cunego abbia moltissime occasioni, il punto nodale è: perchè a questo corridore manca quasi sempre lo spunto vincente?


Frank - 31/07/2010 alle 18:04

Non credo sia un problema di testa, o non solo perlomeno. Sono le gambe che non danno le risposte che si aspetta. Anno dopo anno continua a fare passi indietro, anche se talvolta ha alcuni exploit, come al mondiale di Varese, o alla Vuelta dello scorso anno, ma troppo poco. Fondamentalmente non è il corridore che ci si aspettava, e questo si è capito da parecchio. A vedere quanto lontano dai primi sia arrivato anche oggi, mi chiedo perchè la Lampre continui a dargli incodizionatamente il ruolo di capitano, quando non riesce a essere competitivo. A mio parere togliergli questo ruolo, potrebbe anche farlo rinsavire, gli si toglie quest'aura da "qualunque risultato ottieni, sarai sempre la nostra punta" e anche pressione. Senza contare che la Lampre non può continuare a gettare tutte le corse per puntare su un corridore che è l'ombra di se stesso.


Laura Idril - 31/07/2010 alle 18:13

chiudo e sposto qui: http://forum.cicloweb.it/viewthread.php?tid=8882