Tranchée d’Arenberg
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postato il 07/02/2010 alle 13:43 |
Sono nato nel 1985 e sin da piccolissimo ho sempre seguito il ciclismo in tv, con mio padre, nonostante viva in una terra in cui il ciclismo è poco seguito. Conservo nella mia memoria ricordi, immagini sfocate, dei mondiali vinti da Bugno e Armstrong, delle prime vittorie di un giovanissimo ragazzo romagnolo, con pochi capelli in testa, ma che aveva classe cristallina e coraggio da campione vero, conservo chiara l'immagine di Heulot in lacrime e Indurain in crisi al tour del 96. Il ciclismo a casa mia non è mai mancato.
Arriva il 1998, la stagione fantastica del ciclismo nostrano: gli italiani vincono Giro d'italia, Tour de France, Tour de Suisse, Parigi-Roubaix, Liegi, Campionato di Zurigo, San Sebastian e altro ancora.
Il 1998 è l'anno in cui il ciclismo diventa per me, ragazzino di 13 anni, passione inarrestabile, amore assoluto. Due in particolare sono i campioni che lasciano un'indelebile segno: Marco Pantani, trionfatore al Giro e al Tour, ma forse ancora di più - a molti sembrerà strano- Franco Ballerini che ad aprile si esibisce nel nord della Francia in uno show straorinario. Franco domina la Parigi-Roubaix, infliggendo agli avversari distacchi da classifica finale di un Tour: Tafi giunto 2° becca 4.16, gli altri ancora di più.
Resto stregato da quel corridore toscano e da quella corsa così fuori dalla normalità. Da quel giorno Franco Ballerini diventa un'idolo della mia gioventù, la Roubaix diviene la mia corsa preferita.
E se oggi il ciclismo è per me parte essenziale della vita, beh, lo è soprattutto grazie alle imprese di Pantani e Ballerini.
Nell'ultimo decennio Franco ha continuato a darci grandi emozioni, non più come corridore, bensì come CT di una nazionale che in questi anni ha fatto incetta di ori e megalie ai mondiali e alle olimpiadi. Ma io continuo a preferire l'immagine di un corridore in maglia Mapei che trionfa in solitaria nel velodromo di Roubaix.
Il mio ricordo di Franco Ballerini rimane e rimarrà per sempre legato a quel fantastico 12 Aprile 1998.
R.I.P. Franco e grazie per quello che ci ha dato. |
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Grammont63
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postato il 07/02/2010 alle 13:47 |
Ho appreso la notizia dal tg delle 13,30 mentre stavo mangiando dopo il rientro dall'allenamento del mattino con la squadra.
Ho seguito il Ballerini corridore fin dal 1991 quando iniziò a farsi vedere in testa nelle classiche del Nord a lui congeniali, l'ho visto perdere per pochi cm la Roubaix del 1993, l'ho visto trionfare in quelle del 1995 e 1998 e naturalmente ho seguito tutti i suoi trionfi da Commissario Tecnico della nostra nazionale sotto la supervisione del grande Alfredo Martini.
Una persona buona, educata, mai sopra le righe, una persona che mancherà a tutto l'ambiente del ciclismo.
Ti sia lieve la terra Franco, un abbraccio alla famiglia. ____________________ "Per quanto l'uomo sogni di valere, il difficile è
rimanere con i piedi per terra" |
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Bartoli
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postato il 07/02/2010 alle 13:50 |
La prima notizia quando mi sono svegliato alle 13
Sono ancora quasi in lacrime
Ci lascia un grandissimo campione ma sopratutto un padre di famiglia
RIP ____________________ http://cicloblog.splinder.com/ |
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padoaschioppa
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postato il 07/02/2010 alle 14:14 |
____________________ Fantaciclismo 2009: 8°
Fantaciclismo 2008: 15°
Fantaciclismo 2007: 13°
Fantacampione del Mondo crono - Varese 2008
Medaglia di bronzo Olimpiadi crono - Pechino 2008
www.fantacyclo.net |
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gigio83
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postato il 07/02/2010 alle 14:14 |
Addio Franco, R.I.P. ____________________ ________________________________
www.miculadematteis.it
http://www.facebook.com/group.php?gid=72731574527
http://www.italiatriathlon.it/
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plata
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postato il 07/02/2010 alle 14:15 |
L'ho appreso mentre ero in bici, su una salita dove ho incrociato due signori. Due parole, lì per lì pensavo scherzassero, ma mi sembravano molto dispiaciuti e ho capito che era vero.
Ho continuato da me solo allora, avevo bisogno di stare un po' solo. Mi dispiace davvero, come mai mi era successo finora per qualcuno di questo ambiente che non conoscevo. Era l'emblema della tranquillità e della professionalià. Ed eravamo pure conterranei.
Ciao Franco. RIP ____________________ Fabio
I walk these streets, a loaded six string on my back...
"L'unico sport che pratico è seguire, camminando, i funerali dei miei amici che avevano praticato sport" Bertrand Russell
http://platissimamente.blogspot.com/ |
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alfiso
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postato il 07/02/2010 alle 14:26 |
[Modificato il 07/02/2010 alle 15:09 by alfiso]
____________________ Ciao mama, sono contento di essere arrivato uno! |
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meriadoc
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postato il 07/02/2010 alle 14:56 |
____________________ Anti-Zerbinegnan Club- Founder
Anti Armstrong number 1
Aumento delle cubature. Dei cimiteri |
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UribeZubia
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postato il 07/02/2010 alle 15:39 |
____________________ Fantaciclismo 2009 : 1°Tour de Romandie - 1° Paris-Tours
Tour de France 2009 : Vittoria 11°tappa Vatan Saint-Fargeau
Vuelta a Espana 2009 :Vittoria 6°tappa Xativa-Xativa e 11°tappa Murcia-Caravaca de la Cruz
Fantaciclismo 2010 : 1° Het Volk - 1° Milano-Sanremo - 1° Tour de Romandie
Tour de France 2010 : Vittoria 9°tappa Morzine Avoriaz- Saint Jean de Maurienne |
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mestatore
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postato il 07/02/2010 alle 16:48 |
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Ottavio
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postato il 07/02/2010 alle 17:13 |
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SHORT ARM
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postato il 07/02/2010 alle 17:27 |
____________________ Francesco Sulas
www.cicloweb.it |
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barrylyndon
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postato il 07/02/2010 alle 17:31 |
Ciao Franco.
Lasci un vuoto nel mondo del ciclismo ed ancora piu'grande nell'affetto dei tuoi cari.
sono allibito. ____________________ non li senti?...questo e' il mio mondo..devo andare.
M.Rourke.THE WRESTLER. |
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superalvi
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postato il 07/02/2010 alle 17:43 |
Ciao ____________________ http://www.controcopertina.it |
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desmoblu
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postato il 07/02/2010 alle 18:10 |
L'ho saputo alla radiolina mentre facevo un giro in bici.
Unica reazione:
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roberto79
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postato il 07/02/2010 alle 18:12 |
... |
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Delfino
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postato il 07/02/2010 alle 18:37 |
Sono senza parole, ci lascia soprattutto un uomo, un marito e un padre di famiglia. Ho avuto la fortuna di conoscerlo di persona ed ha sempre dimostrato di essere molto umile, l'ultima volta lho visto a Mendrisio per i mondiali lo scorso settembre, è sceso dal pulman ed eravamo un centinaio di tifosi mi colpì il fatto che mancava un'ora circa alla partenza della gara, e lui si fermava a parlare con chiunque lo salutasse, questo può bastare per far capire quanto era umile. A mezzogiorno quando l'ho appreso sono sprofondato, mi ero appena ripreso dalla morte di mia nonna ed un'altra tragedia mi getta nello sconforto, non ci volevo credere speravo si trattasse di un errore ma purtroppo non è così ora da lassù veglierà la sua famiglia e tutti i corridori ai quali voleva molto bene, un grosso abbraccio e le mie più sentite condoglianze alla famiglia Ballerini ____________________ Daniele
Maglia Nera CKC 2007
Campione italiano 2008 Fantaciclismo di Cicloweb |
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Leone delle Fiandre
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postato il 07/02/2010 alle 18:41 |
____________________ Giorgio, malato di ciclismo
http://www.youtube.com/watch?v=CbG4xcmxduI
http://www.youtube.com/watch?v=lnX4uaDYyIU&feature=related |
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albe89
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postato il 07/02/2010 alle 18:50 |
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Donchisciotte
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postato il 07/02/2010 alle 19:11 |
L'ho saputo da un sms,pensavo che non avrei detto niente, un post senza parole come molti hanno fatto.
Perché uno inveisce alla nuvole, come dice Grassi, quando muore qualcuno soprattutto se giovane, come fosse assurdo, inconsueto,qualcosa di cui stupirsi e, invece, accade , nemmeno raramente, e all'inveire alle nuvole risponde " un vuoto nel cosmo" (per me c'è un vuoto nel cosmo e da lì, tu canti, diceva Pasolini pensando alla Callas, ma chi canta ,ormai,da quel vuoto nel cosmo?).
Poi ho sentito proprio adesso Beha al TG 3 e l'impotenza e la rabbia non sono state più solo metafisiche.
Così, dico anch'io "senza parole" ma non solo perché la vita lascia senza parole, anche perché tante cose non si possono dire e di quello di cui non si può parlare, si deve tacere.
Un pensiero commosso a Ballerini. ____________________ Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.
Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.
IO NON L'HO VOTATO.
IO CORRO DOPATO COME TUTTI.
"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.
Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.
Hypocrisy free.
CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.
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ispanico
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postato il 07/02/2010 alle 19:32 |
L'ho saputo poco fa dal televideo, sembra cme quando avevo aprreso della notizia di Pantani. Non sembra vero affatto. Lo avevo visto alcune volte nelle gare ad esempio nel penultimo Giro di Lombardia. non dico altro e solo una preghiera per lui e la sua famiglia, continuerà a seguire i suoi ciclisti da Lassù. ____________________ W IL CICLISMO
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lorenzofiori
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postato il 07/02/2010 alle 19:40 |
In un ciclismo ormai marcio fino all'osso era una delle poche persone rimaste ancora onesta, sincera, umile, senza eccessi soprattutto dal punto di vista umano e professionale; mai forse come in questa circostanza vale il famoso detto "sono sempre i migliori a lasciarci..." |
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roubaix
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postato il 07/02/2010 alle 19:55 |
ciao franco mio maestro di sport e vita........è un'incubo spero che mi svegli e sia stato un brutto sogno.. |
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giangi1964
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postato il 07/02/2010 alle 20:27 |
... ____________________ Giangi Giannetti |
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Tranchée d’Arenberg
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postato il 07/02/2010 alle 20:31 |
ca..o ragazzi....ancora non riesco a realizzare quello che è successo. Cerco di pensare ad altro, cerco di studiare, ma la testa va sempre li, a quel maledetto incidente.... |
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Maìno della Spinetta
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postato il 07/02/2010 alle 20:32 |
Mi sento scornato e sottosopra.
Mi sembrava una notizia assurda...
Se n'è andato un grande,
un uomo vero.
Stasera la preghiera non sarà solo per Franco, ma soprattutto per la sua famiglia. |
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Bitossi
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postato il 07/02/2010 alle 20:54 |
E' forte la voglia di rimanere in silenzio, di non scrivere neppure questo messaggio.
Solo tanta tristezza... ____________________ "...Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta, penso che per la razza umana ci sia ancora speranza..." (H.G. Wells) |
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spino_tk
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postato il 07/02/2010 alle 21:12 |
sono incredulo. ____________________ oltre la cima |
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21marco21
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postato il 07/02/2010 alle 22:50 |
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henkmovi
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postato il 07/02/2010 alle 22:50 |
ciao Franco ci mancherai |
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Morris
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postato il 07/02/2010 alle 23:27 |
Le più sentite condoglianze alla famiglia.
Franco, ti sia lieve la terra. |
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annasci
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postato il 07/02/2010 alle 23:42 |
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SIGFRID
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postato il 08/02/2010 alle 00:26 |
Spero che le vie del cielo siano come le strade di Roubaix che tanto amavi.... spero ci sia un'ammiraglia ad aspettarti e che tu possa sempre seguire il gruppo dall'alto. Un abbraccio campione. |
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Abruzzese
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postato il 08/02/2010 alle 01:30 |
Una domenica che mi ha lasciato davvero tanta amarezza...
Riposa in pace Franco. ____________________ Vivian Ghianni
"...L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa.L'importante è ciò che provi mentre corri." (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami") |
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yashin1917
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postato il 08/02/2010 alle 01:34 |
da materialista a certe cose non credo,
ma il nostro amato sport ha la rogna dentro
non ho niente altro da dire...
45 anni, che merda... ____________________ ...Nessuna cortesia all'uscita...
...La faccia sporca e gli occhi vivi....
"La bicicletta era come l'aria che respiravo" (Giovanni Pesce) |
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luke
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postato il 08/02/2010 alle 07:31 |
Ieri ho pedalato per tre ore, da solo, senza riuscire a pensare ad altro; oggi continuo a non crederci. La vita, bellissima ed altrettanto tremenda.
Di te ricordo un pensiero che rivolgesti a Marco Pantani, raccontando a BS di un tuo sogno dove l'avevi incontrato, vestito con l'iride, dicevi che ti aveva abbracciato e ti pareva che quell'abbraccio fosse stato reale, non un sogno.
Ora anche tu sei di là, con lui, ma mancate ad un sacco di gente.
Ciao Franco. ____________________ L'opzione antifascista resistenziale è l'unica via maestra.
Ovunque. (nino58)
Club anti Schleck, iscritto n. 1.
Verità e giustizia per Marco Pantani |
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celapossorifare
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postato il 08/02/2010 alle 07:44 |
Dio che dispiacere,è morto proprio uno dei mie idoli ,era grazie a lui che mi impegnavo quotidianamente negli allenamenti,un corridore, un passistone capace di vincere una Parigi-Roubaix con 4 minuti su tutti e di portare in volata Cipollini con i suoi treni agli ultimi 2 Km a 65 Km/h.Grande forza e grande testa come Ct capace di far vincere 5 mondiali come nessuno mai ha fatto.Rimarrai per sempre indelebile nei miei ricordi
ADDIO. |
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claudiodance
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postato il 08/02/2010 alle 07:46 |
La morte appare sempre ingiusta. Inspiegabile, assurda, fuori tempo.
Le categorie utilizzate sono inadeguate. Non la capiamo.
La morte di un uomo come Franco Ballerini lascia impotenti.
Voglio ricordarlo come un atleta eccezionalmente forte. Un campione vibrante nella gara di ciclismo più bella del mondo. Un commissario tecnico idolatrato dai suoi stessi atleti e dai risultati così vincenti da non avere alcun precedente.
Leggo di un padre di famiglia amoroso, di un uomo dalla innata simpatia.
Mi scappa un sorriso se penso a quante volte l’ho preso in giro su questo forum per il suo aspetto giovanile, per le basette alla moda, per i jeans a vita bassa, per il suo essere così bello, anche fisicamente.
Lo ammiravo, vigliacca miseria. Proprio i suoi tratti in rottura con il grigiore della tradizione ciclistica me lo rendevano simpatico.
Adesso il commissario tecnico non c’è più.
Ricordiamolo con letizia. Perché ha avuto una vita di primo ordine e l’ha vissuta bene.
Fra qualche mese saremo in toscana per la nostra coppa kobram. Ci ricorderemo di lui, ne sono certo.
____________________ “…..oh, ghè riàt Dancelli!....”
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robby
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postato il 08/02/2010 alle 07:58 |
son semplicemente allibito, bellissime parole Claudio
Ciao Franco ____________________ EROE DEL GAVIA
A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998
27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur
!platonicamente innamorato di admin! |
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roberto79
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postato il 08/02/2010 alle 09:04 |
Ma perchè OLIVIERO BEHA nel ricordarlo deve parlare di Doping?????
Si vergogni, sarebbe stato meglio se avesse parlato solo di pallone e cose simili... [Modificato il 08/02/2010 alle 09:22 by roberto79]
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Maìno della Spinetta
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postato il 08/02/2010 alle 09:06 |
Dopo lo scorno, il mio tributo,
"Mercì Franco".
Franco Ballerini non ha vinto quanto altri suoi conterranei toscani. Bartoli e Bettini corsero più o meno negli stessi anni di Ballerini, chi prima e chi dopo, e vincevano tanto, tantissimo. Quei due, però, eran più corridori da Liegi, e lui quella corsa non l’amava. I riflettori della stampa italiana, poi, negli anni ’90 erano dedicati a Indurain, alla Mapei e a Pantani. Franco Ballerini di tutto questo sembrava disinteressarsi completamente. Aveva un chiodo fisso, aveva già un terreno di caccia tutto suo, e molto particolare. Non le aspre, ma asfaltate, Ardenne, e neppure i grandi giri; bensì il ruvido e piatto pavé tra Francia e Belgio. Stradacce, sentieri battuti 364 giorni all’anno da trattori e carretti. Ogni anno, però, per un giorno, quel pavé si trasforma in un dominio delle due ruote del pedale, nella corsa più folle del ciclismo contemporaneo, la Parigi-Roubaix: l’Enfer du Nord. A quelle latitudini la vittoria è un affare di francesi, di olandesi, di belgi, di gente che si allena nel vento e nella pioggia. Ballerini, da uomo qual è, vide in quella corsa la sua corsa, e vi si dedicò con passione sino all’anno del suo ritiro. Vinse la Roubaix nel 1995, e nel 1998. Ma fu anche secondo, nel 1993, fregato allo sprint nel velodromo di Roubaix dal francese Duclos-Lassalle. Non vinse nel 1994, eppure la sua fu una corsa eccezionale. Nel 1994 si corse la più entusiasmante Roubaix da quando chi scrive ha memoria, con Ballerini e Duclos-Lassalle a correre sul pavé fradicio con le ruote bucate, perché il cambio ruote chissà dov’era finito, e perché fermarsi sarebbe significato perdere di sicuro. Le bici dei due sbattevano dappertutto, ma loro continuavano a pedalare, slittando. Solo quelle forature lo portarono fuori dalla lotta per la vittoria, eppure anche quell’anno Ballerini riuscì a piazzarsi nella sua corsa. Ballerini si sarebbe ritirato dal ciclismo nel 2001. Lo fece, ovviamente, a Roubaix, classificandosi 32°. Tutto il velodromo, stipato del pubblico francese e belga, lo accolse in piedi, applaudendolo fragorosamente. Lui aveva la maglietta della squadra sollevata per mostrare una scritta «Mercì Roubaix». Di quella cittadina belga era anche stato nominato cittadino onorario. Ballerini non vinse tantissimo da atleta, ma era uomo dal grande carisma. Chi meglio di lui poteva mettersi al volante della nazionale azzurra per i mondiali di ciclismo? Lo nominarono Commissario Tecnico della nazionale dopo l’istituzione Alfredo Martini, e da quel momento Ballerini divenne maledettamente vincente. 2002 Cipollini. Poi Bettini, 2006 e 2007. Ballan nel 2008. Nel 2004 Olimpiade su strada con Bettini. E tanti altri piazzamenti. Ballerini convinse tutti con le vittorie, ma soprattutto convinse tutti con strategie di corsa meravigliose. Per evitare problemi da primedonne metteva subito in chiaro già al momento delle convocazioni chi fosse il capitano. «Questo mondiale lo corriamo per Cipollini»; «Questo mondiale lo corriamo per Bettini». Niente più doppie punte, basta con le soluzioni ibride. A volte questa decisione lo portò a perdere la corsa, come a Madrid. Ma in verità aveva ragione lui, perché anche se l’Italia non vinceva, comunque si piazzava davanti. E non si pensi che Ballerini metteva un capitano unico per correre sulla difensiva: non aveva affatto rinunciato alla doppia punta perché era pavido, ma perché aveva optato per le 4 punte. Da pazzi; eppure era così. Tanti campioni insieme, l’importante era dare a tutti ruoli ben chiari. Guai a sgarrare. Negli ultimi 9 anni la nazionale italiana si presentava sempre con mezza squadra di punte, e mezza di gregari, ognuno col suo compito, e gli azzurri sempre ad attaccare come matti. Ballerini aveva inventato un modo di correre entusiasmante: forse il mondiale di Varese, nel 2008, fu il suo capolavoro, quando Ballan e Cunego fecero primo e secondo, e Rebellin finì 4°. Tra olimpiade e mondiale 3 ori li conquistò Bettini. Proprio l’amico toscano Paolo Bettini, capitano di tante corse, lo introdusse a un nuovo modo di vivere la competizione e la velocità, lo introdusse al fascino del rally. Domenica 7 febbraio, nella sua Toscana, poco dopo le 10, questo intelligente e carismatico uomo, un quarantacinquenne padre di famiglia, CT della nazionale di ciclismo italiano, se n’è andato. Stava partecipando a un rally come navigatore; l’auto è sbattuta violentemente sul lato destro, e non c’è stato nulla da fare per rianimarlo. Anche quel velodromo nel freddo nord delle miniere e del pavé si unirebbe a noi, salutandolo con la semplicità che caratterizzò la sua vita: «Mercì Franco».
(http://www.ilsussidiario.net/News/Sport/2010/2/8/CICLISMO-Addio-Ballerini-eroe-dell-Enfer-du-Nord-Ballerini/65868/) |
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elihu
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postato il 08/02/2010 alle 11:11 |
D.T.B. |
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AlessandroCam
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postato il 08/02/2010 alle 12:21 |
Insieme alla tristezza per la sua perdita, alla nostalgia infinita che lascia nel mondo del ciclismo, al dolore che proviamo insieme ai famigliari cerchiamo di lasciare delle tracce positive.
Se vogliamo onorare degnamente i tanti CICLISTI che assurdamente ci vengono sottratti, facciamo tutto quanto è nelle nostre capacità per migliorare il nostro ambiente.
Il più grande tributo di amore a Franco Ballerini lo possiamo dare tutti, ognuno nelle sue possibilità e con l'insegnamento che lui ci lasciato. |
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cauz.
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postato il 08/02/2010 alle 12:39 |
tante, troppe, parole ed emozioni che e' meglio tenersele dentro...
ti siano lievi le pietre, monsieur roubaix. |
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pedalando
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postato il 08/02/2010 alle 12:47 |
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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri
"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.
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