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E' morto Franco Ballerini
Laura Idril - 07/02/2010 alle 10:15

Mi duole darvi la notizia così... ma Franco Ballerini mentre partecipava a un rally stamattina ha avuto un incidente ed è morto. Io sono senza parole...


faxnico - 07/02/2010 alle 10:26

Idem. :(:(:(:(


pitoro - 07/02/2010 alle 10:26

lauretta, che cosa dici? sei sicura?


Laura Idril - 07/02/2010 alle 10:27

si sicurissima se andate anche su www.gazzetta.it trovate la notizia. Ma io l'ho saputa prima da Silvana-LaPerla...


Dejanira - 07/02/2010 alle 10:27

senza parole davvero


pacho - 07/02/2010 alle 10:27

che botta.:(


toro - 07/02/2010 alle 10:28

Ho appena trovato anch'io la notizia su gazzetta.it Ciao Franco, scusa per tutte le volte che ti si è criticato, non pensavo fosse già giunto il tuo momento, a soli 45 anni. Rip.


Tetzuo - 07/02/2010 alle 10:29

sono tristissimo, non ho parole.


W00DST0CK76 - 07/02/2010 alle 10:31

Ho appena appreso la notizia, che mazzata tremenda. Sono davvero distrutto.


Serpa - 07/02/2010 alle 10:35

Non ci voglio credere...che botta...sono davvero triste. "particolare anatomico che, se rotto, simboleggia seccatura"...non si può morire così... RIP.


simociclo - 07/02/2010 alle 10:39

no.....


Alanford - 07/02/2010 alle 10:40

Leggo adesso la notizia. Son quelle cose che non ti aspetti mai e ti arrivano dirette allo stomaco. Non ci sono parole!


Fabioilpazzo - 07/02/2010 alle 10:46

Riposa in pace Franco...Che notizia terribile...


Paz&Caz - 07/02/2010 alle 10:51

Le mie più sentite condoglianze. Sono allibito.


pitoro - 07/02/2010 alle 10:57

senza fiato. Di lui ho in mente tante immagini, le più nitide sono quelle dell'uomo che ho conosciuto. Il campione è lì nel poster autografato che lo raffigura in fuga a Roubaix. Lo ricorderò soprattutto come vicino di ombrellone, discreto e invisibile. Lo ricorderò come papà che accompagnava i bimbi piccolissimi alle giostrine di Marina di Pietrasanta. Lo ricorderò sorridente quando la simpaticissima moglie Sabrina si lamentava di essere circondata da uomini interessati solo al marito. Spero almeno che questa morte assurda apra un serio confronto sulla sicurezza delle corse automobilistiche minori. Almeno sarà servita (non che la cosa mi consoli molto)


Serpa - 07/02/2010 alle 11:00

http://www.youtube.com/watch?v=QAcnJPW5QGg Lacrime vere...ciao Franco, grazie di tutto. :-(


Fabioilpazzo - 07/02/2010 alle 11:01

[quote][i]Originariamente inviato da pitoro [/i] Lo ricorderò soprattutto come vicino di ombrellone, discreto e invisibile. Lo ricorderò come papà che accompagnava i bimbi piccolissimi alle giostrine di Marina di Pietrasanta. Lo ricorderò sorridente quando la simpaticissima moglie Sabrina si lamentava di essere circondata da uomini interessati solo al marito. [/quote] Che bel ricordo...A me l'impressione che Franco ha sempre dato era quella di una persona dolce...Che tragedia...


Carrefour de l arbre - 07/02/2010 alle 11:11

è uscita di strada l'auto in cui faceva il navigatore, al Rally di Lanciano. Il pilota è in coma.


Salvatore77 - 07/02/2010 alle 11:13

Che tristissima notizia!


Nievole - 07/02/2010 alle 11:23

Un tuffo al cuore... ciao Franco.


Garda Bike - 07/02/2010 alle 11:23

sono scioccato, senza parole...che tristezza :(:( condoglianze alla famiglia


ProfRoubaix - 07/02/2010 alle 11:33


lolloso - 07/02/2010 alle 11:35

........incredibile... senza parole... ciao Franco!.:^o^:^o^


magliarossa - 07/02/2010 alle 11:39

sono sconvolto... riposa in pace, Franco.


Zpaolo - 07/02/2010 alle 11:42

Era un po' di tempo che nn mi loggavo sul forum, causa mancanza di tempo, ma davanti ad una tragedia del genere nn potevo tacere......Riposa in pace Franco...che giornata triste...


bianconiglio - 07/02/2010 alle 11:54

ti svegli la mattina in una domenica di sole come oggi e senti una notizia del genere... che tristezza. Il mio cuore è vicino alla moglie e i figli. RIP :^o^


dexter - 07/02/2010 alle 11:55

Notizia terribile... sto ancora tremando


nino58 - 07/02/2010 alle 11:59


piccolo san bernardo - 07/02/2010 alle 12:01

L'ho appena saputo da un link su Facebook. Dire che sono costernato è dir poco....


dietzen - 07/02/2010 alle 12:14


dedalus - 07/02/2010 alle 12:14

La morte di personaggi famosi non mi ha mai toccato più di tanto. Stavolta è molto diverso. Addio Franco Ballerini, l'uomo che ci ha aiutato a diventare tre volte di fila campioni del mondo e ci ha consegnato due medaglie olimpiche. L'uomo che sporco, impolverato, sudato, coperto di lordura ha vinto due Paris-Roubaix nei lontanissimi anni '90. Addio, addio.


Lore_88 - 07/02/2010 alle 12:27


peek - 07/02/2010 alle 12:30


Bridge - 07/02/2010 alle 12:31

non riesco a dire nulla....


cyclingchecco - 07/02/2010 alle 12:35

Ho saputo da poco.. Non sono ancora in grado di commentare. Solamente una cosa: GRAZIE:(


Subsonico - 07/02/2010 alle 12:36

"la fuoriserie ed il guard rail abbreviano l'attesa in un baleno mi ricordano la vita finisce per tutti per i belli e per i brutti " (cit.) **** Addio Franco e grazie di tutto.


thepirate87 - 07/02/2010 alle 12:39

Grazie di tutto Ballero, RIP insieme ai grandi del ciclismo:gluglu:


cyclingchecco - 07/02/2010 alle 12:51

Febbraio corto e amaro, si porta via i più grandi: prima Pantani ora Ballerini... Con lui come ct abbiamo vinto 4 titoli mondiali Cipollini, due volte Bettini e Alessandro Ballan; abbiamo vinto un titolo olimpico ancora con Bettini... Sarà difficile trovarne un altro all'altezza. Da corridore poi con quel trionfo nella Roubaix... e me lo rivedo nelle tante volte in cui mi passava vicino quando ero a bordo strada... Un pezzo di storia del ciclismo ci ha lasciati. Ci mancherà.


Frejus - 07/02/2010 alle 12:52

Sono senza parole. Riposa in pace Franco.


febbra - 07/02/2010 alle 13:03

Ciao Franco.


mattewhawk23 - 07/02/2010 alle 13:04

Il mondiale di Mendrisio,dove abbiamo parlato , inizia a esser maledetto.Prima Frank ora Franco sono in Australia proprio dove si volgera il prosimo mondiale ma il cuore e li. grazie Franco il mondo ha bisgno di persone come te rip.


GiboSimoni - 07/02/2010 alle 13:15

la morte non è mai giusta. Sono davvero triste perchè l'ho conosciuto ho una foto con lui e oltre a essere stato un eccelente corridore e essere un eccelente c.t. era un grandissimo uomo Riposa in Pace Franco


rizz23 - 07/02/2010 alle 13:19

*


piper - 07/02/2010 alle 13:26

Allucinante!!! Ciao Franco...


GiboSimoni - 07/02/2010 alle 13:41

http://img16.imageshack.us/img16/7513/087ioeilctfrancoballeri.jpg io e Franco, questa foto ora si arricchisce di un altro significato. Addio Franco


Tranchée d’Arenberg - 07/02/2010 alle 13:43

Sono nato nel 1985 e sin da piccolissimo ho sempre seguito il ciclismo in tv, con mio padre, nonostante viva in una terra in cui il ciclismo è poco seguito. Conservo nella mia memoria ricordi, immagini sfocate, dei mondiali vinti da Bugno e Armstrong, delle prime vittorie di un giovanissimo ragazzo romagnolo, con pochi capelli in testa, ma che aveva classe cristallina e coraggio da campione vero, conservo chiara l'immagine di Heulot in lacrime e Indurain in crisi al tour del 96. Il ciclismo a casa mia non è mai mancato. Arriva il 1998, la stagione fantastica del ciclismo nostrano: gli italiani vincono Giro d'italia, Tour de France, Tour de Suisse, Parigi-Roubaix, Liegi, Campionato di Zurigo, San Sebastian e altro ancora. Il 1998 è l'anno in cui il ciclismo diventa per me, ragazzino di 13 anni, passione inarrestabile, amore assoluto. Due in particolare sono i campioni che lasciano un'indelebile segno: Marco Pantani, trionfatore al Giro e al Tour, ma forse ancora di più - a molti sembrerà strano- Franco Ballerini che ad aprile si esibisce nel nord della Francia in uno show straorinario. Franco domina la Parigi-Roubaix, infliggendo agli avversari distacchi da classifica finale di un Tour: Tafi giunto 2° becca 4.16, gli altri ancora di più. Resto stregato da quel corridore toscano e da quella corsa così fuori dalla normalità. Da quel giorno Franco Ballerini diventa un'idolo della mia gioventù, la Roubaix diviene la mia corsa preferita. E se oggi il ciclismo è per me parte essenziale della vita, beh, lo è soprattutto grazie alle imprese di Pantani e Ballerini. Nell'ultimo decennio Franco ha continuato a darci grandi emozioni, non più come corridore, bensì come CT di una nazionale che in questi anni ha fatto incetta di ori e megalie ai mondiali e alle olimpiadi. Ma io continuo a preferire l'immagine di un corridore in maglia Mapei che trionfa in solitaria nel velodromo di Roubaix. Il mio ricordo di Franco Ballerini rimane e rimarrà per sempre legato a quel fantastico 12 Aprile 1998. R.I.P. Franco e grazie per quello che ci ha dato.


Grammont63 - 07/02/2010 alle 13:47

Ho appreso la notizia dal tg delle 13,30 mentre stavo mangiando dopo il rientro dall'allenamento del mattino con la squadra. Ho seguito il Ballerini corridore fin dal 1991 quando iniziò a farsi vedere in testa nelle classiche del Nord a lui congeniali, l'ho visto perdere per pochi cm la Roubaix del 1993, l'ho visto trionfare in quelle del 1995 e 1998 e naturalmente ho seguito tutti i suoi trionfi da Commissario Tecnico della nostra nazionale sotto la supervisione del grande Alfredo Martini. Una persona buona, educata, mai sopra le righe, una persona che mancherà a tutto l'ambiente del ciclismo. Ti sia lieve la terra Franco, un abbraccio alla famiglia.


Bartoli - 07/02/2010 alle 13:50

La prima notizia quando mi sono svegliato alle 13 Sono ancora quasi in lacrime Ci lascia un grandissimo campione ma sopratutto un padre di famiglia RIP


padoaschioppa - 07/02/2010 alle 14:14


gigio83 - 07/02/2010 alle 14:14

Addio Franco, R.I.P.


plata - 07/02/2010 alle 14:15

L'ho appreso mentre ero in bici, su una salita dove ho incrociato due signori. Due parole, lì per lì pensavo scherzassero, ma mi sembravano molto dispiaciuti e ho capito che era vero. Ho continuato da me solo allora, avevo bisogno di stare un po' solo. Mi dispiace davvero, come mai mi era successo finora per qualcuno di questo ambiente che non conoscevo. Era l'emblema della tranquillità e della professionalià. Ed eravamo pure conterranei. Ciao Franco. RIP


alfiso - 07/02/2010 alle 14:26

[img]http://www.gazzetta.it/Fotogallery/Tagliate/2010/02_Febbraio/07/balle/15.jpg[/img]

 

[Modificato il 07/02/2010 alle 15:09 by alfiso]


meriadoc - 07/02/2010 alle 14:56


UribeZubia - 07/02/2010 alle 15:39


mestatore - 07/02/2010 alle 16:48


Ottavio - 07/02/2010 alle 17:13


SHORT ARM - 07/02/2010 alle 17:27


barrylyndon - 07/02/2010 alle 17:31

Ciao Franco. Lasci un vuoto nel mondo del ciclismo ed ancora piu'grande nell'affetto dei tuoi cari. sono allibito.


superalvi - 07/02/2010 alle 17:43

Ciao


desmoblu - 07/02/2010 alle 18:10

L'ho saputo alla radiolina mentre facevo un giro in bici. Unica reazione:


roberto79 - 07/02/2010 alle 18:12

...


Delfino - 07/02/2010 alle 18:37

Sono senza parole, ci lascia soprattutto un uomo, un marito e un padre di famiglia. Ho avuto la fortuna di conoscerlo di persona ed ha sempre dimostrato di essere molto umile, l'ultima volta lho visto a Mendrisio per i mondiali lo scorso settembre, è sceso dal pulman ed eravamo un centinaio di tifosi mi colpì il fatto che mancava un'ora circa alla partenza della gara, e lui si fermava a parlare con chiunque lo salutasse, questo può bastare per far capire quanto era umile. A mezzogiorno quando l'ho appreso sono sprofondato, mi ero appena ripreso dalla morte di mia nonna ed un'altra tragedia mi getta nello sconforto, non ci volevo credere speravo si trattasse di un errore ma purtroppo non è così ora da lassù veglierà la sua famiglia e tutti i corridori ai quali voleva molto bene, un grosso abbraccio e le mie più sentite condoglianze alla famiglia Ballerini


Leone delle Fiandre - 07/02/2010 alle 18:41


albe89 - 07/02/2010 alle 18:50


Donchisciotte - 07/02/2010 alle 19:11

L'ho saputo da un sms,pensavo che non avrei detto niente, un post senza parole come molti hanno fatto. Perché uno inveisce alla nuvole, come dice Grassi, quando muore qualcuno soprattutto se giovane, come fosse assurdo, inconsueto,qualcosa di cui stupirsi e, invece, accade , nemmeno raramente, e all'inveire alle nuvole risponde " un vuoto nel cosmo" (per me c'è un vuoto nel cosmo e da lì, tu canti, diceva Pasolini pensando alla Callas, ma chi canta ,ormai,da quel vuoto nel cosmo?). Poi ho sentito proprio adesso Beha al TG 3 e l'impotenza e la rabbia non sono state più solo metafisiche. Così, dico anch'io "senza parole" ma non solo perché la vita lascia senza parole, anche perché tante cose non si possono dire e di quello di cui non si può parlare, si deve tacere. Un pensiero commosso a Ballerini.


ispanico - 07/02/2010 alle 19:32

L'ho saputo poco fa dal televideo, sembra cme quando avevo aprreso della notizia di Pantani. Non sembra vero affatto. Lo avevo visto alcune volte nelle gare ad esempio nel penultimo Giro di Lombardia. non dico altro e solo una preghiera per lui e la sua famiglia, continuerà a seguire i suoi ciclisti da Lassù. :^o^


lorenzofiori - 07/02/2010 alle 19:40

In un ciclismo ormai marcio fino all'osso era una delle poche persone rimaste ancora onesta, sincera, umile, senza eccessi soprattutto dal punto di vista umano e professionale; mai forse come in questa circostanza vale il famoso detto "sono sempre i migliori a lasciarci..."


roubaix - 07/02/2010 alle 19:55

ciao franco mio maestro di sport e vita........è un'incubo spero che mi svegli e sia stato un brutto sogno..


giangi1964 - 07/02/2010 alle 20:27

...


Tranchée d’Arenberg - 07/02/2010 alle 20:31

ca..o ragazzi....ancora non riesco a realizzare quello che è successo. Cerco di pensare ad altro, cerco di studiare, ma la testa va sempre li, a quel maledetto incidente....


Maìno della Spinetta - 07/02/2010 alle 20:32

Mi sento scornato e sottosopra. Mi sembrava una notizia assurda... Se n'è andato un grande, un uomo vero. Stasera la preghiera non sarà solo per Franco, ma soprattutto per la sua famiglia.


Bitossi - 07/02/2010 alle 20:54

E' forte la voglia di rimanere in silenzio, di non scrivere neppure questo messaggio. Solo tanta tristezza...


spino_tk - 07/02/2010 alle 21:12

sono incredulo.


21marco21 - 07/02/2010 alle 22:50


henkmovi - 07/02/2010 alle 22:50

ciao Franco ci mancherai


Morris - 07/02/2010 alle 23:27

Le più sentite condoglianze alla famiglia. Franco, ti sia lieve la terra.


annasci - 07/02/2010 alle 23:42


SIGFRID - 08/02/2010 alle 00:26

Spero che le vie del cielo siano come le strade di Roubaix che tanto amavi.... spero ci sia un'ammiraglia ad aspettarti e che tu possa sempre seguire il gruppo dall'alto. Un abbraccio campione.


Abruzzese - 08/02/2010 alle 01:30

Una domenica che mi ha lasciato davvero tanta amarezza... Riposa in pace Franco.


yashin1917 - 08/02/2010 alle 01:34

da materialista a certe cose non credo, ma il nostro amato sport ha la rogna dentro non ho niente altro da dire... 45 anni, che merda...


luke - 08/02/2010 alle 07:31

Ieri ho pedalato per tre ore, da solo, senza riuscire a pensare ad altro; oggi continuo a non crederci. La vita, bellissima ed altrettanto tremenda. Di te ricordo un pensiero che rivolgesti a Marco Pantani, raccontando a BS di un tuo sogno dove l'avevi incontrato, vestito con l'iride, dicevi che ti aveva abbracciato e ti pareva che quell'abbraccio fosse stato reale, non un sogno. Ora anche tu sei di là, con lui, ma mancate ad un sacco di gente. Ciao Franco.


celapossorifare - 08/02/2010 alle 07:44

Dio che dispiacere,è morto proprio uno dei mie idoli ,era grazie a lui che mi impegnavo quotidianamente negli allenamenti,un corridore, un passistone capace di vincere una Parigi-Roubaix con 4 minuti su tutti e di portare in volata Cipollini con i suoi treni agli ultimi 2 Km a 65 Km/h.Grande forza e grande testa come Ct capace di far vincere 5 mondiali come nessuno mai ha fatto.Rimarrai per sempre indelebile nei miei ricordi ADDIO.


claudiodance - 08/02/2010 alle 07:46

La morte appare sempre ingiusta. Inspiegabile, assurda, fuori tempo. Le categorie utilizzate sono inadeguate. Non la capiamo. La morte di un uomo come Franco Ballerini lascia impotenti. Voglio ricordarlo come un atleta eccezionalmente forte. Un campione vibrante nella gara di ciclismo più bella del mondo. Un commissario tecnico idolatrato dai suoi stessi atleti e dai risultati così vincenti da non avere alcun precedente. Leggo di un padre di famiglia amoroso, di un uomo dalla innata simpatia. Mi scappa un sorriso se penso a quante volte l’ho preso in giro su questo forum per il suo aspetto giovanile, per le basette alla moda, per i jeans a vita bassa, per il suo essere così bello, anche fisicamente. Lo ammiravo, vigliacca miseria. Proprio i suoi tratti in rottura con il grigiore della tradizione ciclistica me lo rendevano simpatico. Adesso il commissario tecnico non c’è più. Ricordiamolo con letizia. Perché ha avuto una vita di primo ordine e l’ha vissuta bene. Fra qualche mese saremo in toscana per la nostra coppa kobram. Ci ricorderemo di lui, ne sono certo.


robby - 08/02/2010 alle 07:58

son semplicemente allibito, bellissime parole Claudio Ciao Franco


roberto79 - 08/02/2010 alle 09:04

Ma perchè [b]OLIVIERO BEHA[/b] nel ricordarlo deve parlare di Doping????? Si vergogni, sarebbe stato meglio se avesse parlato solo di pallone e cose simili...

 

[Modificato il 08/02/2010 alle 09:22 by roberto79]


Maìno della Spinetta - 08/02/2010 alle 09:06

Dopo lo scorno, il mio tributo, "Mercì Franco". Franco Ballerini non ha vinto quanto altri suoi conterranei toscani. Bartoli e Bettini corsero più o meno negli stessi anni di Ballerini, chi prima e chi dopo, e vincevano tanto, tantissimo. Quei due, però, eran più corridori da Liegi, e lui quella corsa non l’amava. I riflettori della stampa italiana, poi, negli anni ’90 erano dedicati a Indurain, alla Mapei e a Pantani. Franco Ballerini di tutto questo sembrava disinteressarsi completamente. Aveva un chiodo fisso, aveva già un terreno di caccia tutto suo, e molto particolare. Non le aspre, ma asfaltate, Ardenne, e neppure i grandi giri; bensì il ruvido e piatto pavé tra Francia e Belgio. Stradacce, sentieri battuti 364 giorni all’anno da trattori e carretti. Ogni anno, però, per un giorno, quel pavé si trasforma in un dominio delle due ruote del pedale, nella corsa più folle del ciclismo contemporaneo, la Parigi-Roubaix: l’Enfer du Nord. A quelle latitudini la vittoria è un affare di francesi, di olandesi, di belgi, di gente che si allena nel vento e nella pioggia. Ballerini, da uomo qual è, vide in quella corsa la sua corsa, e vi si dedicò con passione sino all’anno del suo ritiro. Vinse la Roubaix nel 1995, e nel 1998. Ma fu anche secondo, nel 1993, fregato allo sprint nel velodromo di Roubaix dal francese Duclos-Lassalle. Non vinse nel 1994, eppure la sua fu una corsa eccezionale. Nel 1994 si corse la più entusiasmante Roubaix da quando chi scrive ha memoria, con Ballerini e Duclos-Lassalle a correre sul pavé fradicio con le ruote bucate, perché il cambio ruote chissà dov’era finito, e perché fermarsi sarebbe significato perdere di sicuro. Le bici dei due sbattevano dappertutto, ma loro continuavano a pedalare, slittando. Solo quelle forature lo portarono fuori dalla lotta per la vittoria, eppure anche quell’anno Ballerini riuscì a piazzarsi nella sua corsa. Ballerini si sarebbe ritirato dal ciclismo nel 2001. Lo fece, ovviamente, a Roubaix, classificandosi 32°. Tutto il velodromo, stipato del pubblico francese e belga, lo accolse in piedi, applaudendolo fragorosamente. Lui aveva la maglietta della squadra sollevata per mostrare una scritta «Mercì Roubaix». Di quella cittadina belga era anche stato nominato cittadino onorario. Ballerini non vinse tantissimo da atleta, ma era uomo dal grande carisma. Chi meglio di lui poteva mettersi al volante della nazionale azzurra per i mondiali di ciclismo? Lo nominarono Commissario Tecnico della nazionale dopo l’istituzione Alfredo Martini, e da quel momento Ballerini divenne maledettamente vincente. 2002 Cipollini. Poi Bettini, 2006 e 2007. Ballan nel 2008. Nel 2004 Olimpiade su strada con Bettini. E tanti altri piazzamenti. Ballerini convinse tutti con le vittorie, ma soprattutto convinse tutti con strategie di corsa meravigliose. Per evitare problemi da primedonne metteva subito in chiaro già al momento delle convocazioni chi fosse il capitano. «Questo mondiale lo corriamo per Cipollini»; «Questo mondiale lo corriamo per Bettini». Niente più doppie punte, basta con le soluzioni ibride. A volte questa decisione lo portò a perdere la corsa, come a Madrid. Ma in verità aveva ragione lui, perché anche se l’Italia non vinceva, comunque si piazzava davanti. E non si pensi che Ballerini metteva un capitano unico per correre sulla difensiva: non aveva affatto rinunciato alla doppia punta perché era pavido, ma perché aveva optato per le 4 punte. Da pazzi; eppure era così. Tanti campioni insieme, l’importante era dare a tutti ruoli ben chiari. Guai a sgarrare. Negli ultimi 9 anni la nazionale italiana si presentava sempre con mezza squadra di punte, e mezza di gregari, ognuno col suo compito, e gli azzurri sempre ad attaccare come matti. Ballerini aveva inventato un modo di correre entusiasmante: forse il mondiale di Varese, nel 2008, fu il suo capolavoro, quando Ballan e Cunego fecero primo e secondo, e Rebellin finì 4°. Tra olimpiade e mondiale 3 ori li conquistò Bettini. Proprio l’amico toscano Paolo Bettini, capitano di tante corse, lo introdusse a un nuovo modo di vivere la competizione e la velocità, lo introdusse al fascino del rally. Domenica 7 febbraio, nella sua Toscana, poco dopo le 10, questo intelligente e carismatico uomo, un quarantacinquenne padre di famiglia, CT della nazionale di ciclismo italiano, se n’è andato. Stava partecipando a un rally come navigatore; l’auto è sbattuta violentemente sul lato destro, e non c’è stato nulla da fare per rianimarlo. Anche quel velodromo nel freddo nord delle miniere e del pavé si unirebbe a noi, salutandolo con la semplicità che caratterizzò la sua vita: «Mercì Franco». (http://www.ilsussidiario.net/News/Sport/2010/2/8/CICLISMO-Addio-Ballerini-eroe-dell-Enfer-du-Nord-Ballerini/65868/)


elihu - 08/02/2010 alle 11:11

D.T.B.


AlessandroCam - 08/02/2010 alle 12:21

Insieme alla tristezza per la sua perdita, alla nostalgia infinita che lascia nel mondo del ciclismo, al dolore che proviamo insieme ai famigliari cerchiamo di lasciare delle tracce positive. Se vogliamo onorare degnamente i tanti CICLISTI che assurdamente ci vengono sottratti, facciamo tutto quanto è nelle nostre capacità per migliorare il nostro ambiente. Il più grande tributo di amore a Franco Ballerini lo possiamo dare tutti, ognuno nelle sue possibilità e con l'insegnamento che lui ci lasciato.


cauz. - 08/02/2010 alle 12:39

tante, troppe, parole ed emozioni che e' meglio tenersele dentro... ti siano lievi le pietre, monsieur roubaix.


pedalando - 08/02/2010 alle 12:47


Bob Fats - 08/02/2010 alle 13:41

"Le scelte non condivise si fermano al rifornimento e gli ordini categorici hanno presto i crampi". Oggi Pier Bergonzi sulla Gazza attribuisce al Ballero questa frase. Penso che da ogni morte prematura che ci colpisce bisogna attribuire un significato, un insegnamento. Ho perso mio padre che aveva 46 anni ed io 14 e penso al vuoto incolmabile che, prim'ancora che la ciclismo, ha lasciato ai suoi figli. Per questo dargli un senso è importante. Io gli do questo. Questa frase ci aiuti e ci guidi sul lavoro, in famiglia, in ciò che più abbiamo a cuore ad ottenere gli stessi fantastici successi che ha ottenuto quest'uomo. :clap:


Lupo - 08/02/2010 alle 13:52

Molto bello e commovente il ricordo personale di Mario Casaldi.


Tranchée d’Arenberg - 08/02/2010 alle 13:55

da un pezzo dell'intervista di Marco Pastonesi ad Alfredo Martini "Franco veniva sempre a casa mia, era come se fosse un mio figliolo. Vengo a prendere un caffè, mi diceva, senza bisogno di chiedere il permesso, perché il permesso era già previsto, voluto, dovuto. Prepariamogli anche un biscottino, suggerivo alle donne di casa mia. Abbiamo vissuto insieme, Franco e io, tanto, e questo è un privilegio, una fortuna, un tesoro da condividere con chi non ha avuto la mia stessa possibilità. Quando uccisero Salvator Allende, in Cile, l’orazione funebre venne affidata a un poeta: Pablo Neruda. E Neruda disse: ’E’ morto Allende, e muore anche il mare’. Così sento anch’io questo momento, questi giorni, questo incubo da cui non ci si sveglia neanche a pizzicotti. Perché non c’è nulla cui agganciarsi. A me piacerebbe ricordarlo in silenzio. Forse perché il silenzio è la cosa più vicina al tutto" gazzetta.it nulla da aggiungere


Subsonico - 08/02/2010 alle 14:07

[quote][i]Originariamente inviato da Lupo [/i] Molto bello e commovente il ricordo personale di Mario Casaldi. [/quote] letto ora, quoto..


Garda Bike - 08/02/2010 alle 14:27

[quote][i]Originariamente inviato da Lupo [/i] Molto bello e commovente il ricordo personale di Mario Casaldi. [/quote] Letto ora, davvero bello...sono ancora senza parole per quello che è successo...


elisamorbidona - 08/02/2010 alle 14:32

da anni questo sport in questo paese aspetta un raggio di sole all'orizzonte. Aspetti che finisca il male e purtroppo arriva il peggio. Solo pioggia su pioggia. Gli ultimi squarci di azzurro erano legati proprio a quest'uomo che ora ci ha lasciato. E adesso non resta che aspettare ancora.


Monsieur 40% - 08/02/2010 alle 19:08

Camera ardente nella Sala Francini della Misericordia [b]DOMANI ALLE 15 I FUNERALI A CASALGUIDI DI FRANCO BALLERINI[/b] Domani alle 15 a Casalguidi dove abitava, si svolgeranno i funerali di Franco Ballerini. La salma del commissario tecnico della nazionale azzurra è stata consegnata alla famiglia, e tra qualche minuti sarà allestita la camera ardente nella Sala Francini della Misericordia di Casalguidi, ovvero quel salone dove a suo tempo per i successi mondiali, furono festeggiati lo stesso cittì e Paolo Bettini. Antonio Mannori


Andrea_Web - 08/02/2010 alle 19:22


miloty - 08/02/2010 alle 20:39

ogni tg che vedo mi sembra sempre più incredibile che sia successo veramente, domani i funerali...mamma mia è morto veramente... che tristezza un grande uomo come hanno detto in moltissimi, una persona gentile e disponibile, un grande ct ci mancherà!


freire - 08/02/2010 alle 20:56

sono ancora senza parole..ciao Franco


delfo - 08/02/2010 alle 21:25

Ieri mattina ero a Stellanello (sopra Andora verso il Testico, noto per il Trofeo Laigueglia) per vedere e filmare le 4 P.S. della 1a Ronde di Andora, rally che vedeva alla partenza una novantina di equipaggi. Era appena finita la seconda prova speciale (erano le 12,45)quando sento un Commissario parlare al telefono con la Direzione Gara: "Ballerini. Rally di Larciano in Toscana. La gara è sospesa. Confermato". Mi avvicino e chiedo cosa stia succedendo. Il Commissario mi dice che la gara è sospesa perchè Franco Ballerini è morto in un incidente alla 1a Ronde di Larciano in Toscana e tutti i rally in Italia vengono fermati. Avevo parlato con Franco Ballerini al Giro dell'Appennino 2009 (24 giugno)e non sapevo della sua passione per i rallies. Sapevo di Bettini e di Chiappucci ma di Franco non ero al corrente. Quel giorno alla partenza da Serravalle era sorridente come al solito, firmava autografi a tutti e con tutti aveva una parola buona. Ha parlato con tanti corridori ed in particolare si è intrattenuto a lungo con Luca Paolini. Come posso accettare che Franco non ci sia più! A soli 45 anni se n'è andato via all'improvviso. Un corridore rischia la vita ad ogni corsa soprattutto in discesa ma anche sul terribile pavè che aveva reso celebre il nostro "Ballero". Monsieur Roubaix ci ha lasciati! Sono rientrato a casa a Ceriale e con la moglie sono andato a Peagna a fare due passi e sono passato davanti ad una vecchia casa con una scritta "W BINDA". L'aveva scritta un certo signor Costa quando aveva vent'anni, era il 1930. Tre anni orsono avevo scattato una foto a quella scritta ed avevo stampato alcune copie. Una di queste copie la diedi un giorno a Franco Ballerini (al Trofeo Laigueglia) che mi chiese di poterla tenere. Era felice di vedere che ovunque il ciclismo è amato e che da quel 1930 nessuno aveva cancellato quell'omaggio al grande Campione di Cittiglio. "Ballero" aveva un animo sensibile, era uno sportivo unico, un amante della vita come pochi. Domani pomeriggio il mio pensiero sarà solo per Lui. Sarà per sempre nel mio cuore come in quello di tutti perchè con la Sua semplicità ha conquistato proprio tutti: ciao, Franco!


gigio83 - 08/02/2010 alle 21:39

[quote][i]Originariamente inviato da roberto79 [/i] Ma perchè [b]OLIVIERO BEHA[/b] nel ricordarlo deve parlare di Doping????? Si vergogni, sarebbe stato meglio se avesse parlato solo di pallone e cose simili... [/quote] perchè è un cogli-1, deve sempre essere lui a saperla più degli altri...non è la prima volta che dovrebbe tapparsi la bocca e stare in silenzio invece parla a vanvera


lorenzofiori - 08/02/2010 alle 21:41

http://www.affaritaliani.it/sport/ballerini-dirocco-080210.html Si parla di Bettini successore oppure Fondriest o Cassani...

 

[Modificato il 08/02/2010 alle 21:45 by lorenzofiori]


Monsieur 40% - 08/02/2010 alle 21:42

Propongo, come fatto in altre occasioni, di ritrovarci qui alle ore 15 e lasciare un post vuoto come segno di vicinanza a Franco Ballerini ed alla sua famiglia. Sarà un po' un modo nostro di esserci pur non andando fisicamente.


Subsonico - 08/02/2010 alle 22:56

Ma lo sapevate che il figlio piccolo di Ballerini aveva un tumore (per fortuna guarito)? Che famiglia sfortunata..


W00DST0CK76 - 08/02/2010 alle 23:12

Sapevo che aveva avuto una grave malattia ma che adesso stava bene, ma non sapevo si trattasse di un tumore. Per quanto riguarda la sua successione al ruolo di CT, penso che siano discorsi ancora prematuri, ora è solo il momento del dolore. Lo avevo incontrato solo una volta di persona...ma sento dentro quel vuoto che si prova quando di perde un amico.


alfiso - 09/02/2010 alle 04:25

A parte la premessa più o meno adatta al momento, direi che le parole di Beha per Ballerini ed anche per "l'ambiente del ciclismo" non siano state affatto negative, anzi assolutamente nobili. Ed era giusto così per un uomo grande e buono di uno sport grande e con qualche problema (sempre meno del mondo del Pallone). E comunque nel calcio uno come Franco non lo vedono da decenni. [quote][i]Originariamente inviato da roberto79 [/i] Ma perchè [b]OLIVIERO BEHA[/b] nel ricordarlo deve parlare di Doping????? Si vergogni, sarebbe stato meglio se avesse parlato solo di pallone e cose simili... [/quote]


miky70 - 09/02/2010 alle 06:17

Con il tempo era diventato un amico di famiglia, per la passione del ciclismo che condividevamo. Una persona gentile e disponibile, come se ne vedono poche tra i personaggi pubblici e gli sportivi in particolare. Il dolore è per la morte stupida, in età giovane, con una famiglia sulle spalle, ma purtroppo nessuno conosce il proprio destino. Non mi interessa sapere chi verrà dopo di lui, nessuno sarà come lui! Mi dispiace tanto e non trovo le parole... :gluglu:


roberto79 - 09/02/2010 alle 08:43

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Propongo, come fatto in altre occasioni, di ritrovarci qui alle ore 15 e lasciare un post vuoto come segno di vicinanza a Franco Ballerini ed alla sua famiglia. Sarà un po' un modo nostro di esserci pur non andando fisicamente. [/quote] sono d'accordo..


Maìno della Spinetta - 09/02/2010 alle 10:13

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Propongo, come fatto in altre occasioni, di ritrovarci qui alle ore 15 e lasciare un post vuoto come segno di vicinanza a Franco Ballerini ed alla sua famiglia. Sarà un po' un modo nostro di esserci pur non andando fisicamente. [/quote] Lo farò. Per chi ha la fede propongo alla stessa ora di dire un eterno riposo per lui, e un angelo di Dio per la famiglia. Non parlerei invece in questo thread e in questo momento di successioni. Abbraccio idealmente tutti quelli in questo forum che avevano conosciuto occasionalmente, e magari conoscevano approfonditamente, Franco Ballerini.


il cannibale - 09/02/2010 alle 11:10


Admin - 09/02/2010 alle 14:26

Franco sempre con noi.


Laura Idril - 09/02/2010 alle 14:27


AlessandroCam - 09/02/2010 alle 14:28


Serpa - 09/02/2010 alle 14:28


albe89 - 09/02/2010 alle 14:28


luca76@ - 09/02/2010 alle 14:28


kokkelkoren - 09/02/2010 alle 14:28


faxnico - 09/02/2010 alle 14:29


Subsonico - 09/02/2010 alle 14:30


robby - 09/02/2010 alle 14:30


Monsieur 40% - 09/02/2010 alle 14:30


roberto79 - 09/02/2010 alle 14:30


Kristian - 09/02/2010 alle 14:32


luke - 09/02/2010 alle 14:32


dexter - 09/02/2010 alle 14:34


Dejanira - 09/02/2010 alle 14:35


elisamorbidona - 09/02/2010 alle 14:39


Abruzzese - 09/02/2010 alle 14:39


nino58 - 09/02/2010 alle 14:40


Morris - 09/02/2010 alle 14:43


Bitossi - 09/02/2010 alle 14:43


Moserone - 09/02/2010 alle 14:46


pedalando - 09/02/2010 alle 14:54


wing - 09/02/2010 alle 14:59

grazie grande Franco eroe del fango e delle pietre


Donchisciotte - 09/02/2010 alle 15:00


Frank VDB - 09/02/2010 alle 15:10


pitoro - 09/02/2010 alle 15:15


dietzen - 09/02/2010 alle 15:17


claudiodance - 09/02/2010 alle 15:27


pacho - 09/02/2010 alle 15:31


Garda Bike - 09/02/2010 alle 15:37


Maìno della Spinetta - 09/02/2010 alle 15:45


Bridge - 09/02/2010 alle 15:46


annasci - 09/02/2010 alle 15:48


W00DST0CK76 - 09/02/2010 alle 15:53


Tranchée d’Arenberg - 09/02/2010 alle 16:00


plata - 09/02/2010 alle 16:05


peek - 09/02/2010 alle 16:46


Monsieur 40% - 09/02/2010 alle 16:54

[b]IMPRESSIONANTE PARTECIPAZIONE PER L’ULTIMO SALUTO A FRANCO BALLERINI[/b] Il mondo del ciclismo, il mondo dello sport, e non solo quello, ha partecipato alle esequie funebri di Franco Ballerini svoltisi nella chiesa S.Pietro e Paolo a Casalguidi in provincia di Pistoia. Migliaia di persone hanno voluto con tale gesto rendere l’ultimo omaggio al commissario tecnico della nazionale azzurra, tragicamente morto domenica mattina durante il Rally di Larciano. Chi non ha potuto prender parte alla funzione religiosa officiata da don Renzo Aiardi, parroco della località pistoiese ai piedi del Montalbano, che ha scelto per l’omelia un brano del Vangelo relativo al miracolo di Lazzaro, aveva salutato per l’ultima volta il “cittì” azzurro nelle ultime 24 ore quando il pellegrinaggio nella Sala Francini della Misericordia di Casalguidi è stato ininterrotto. Una marea di persone sono sfilate attorno alla bara dove riposava Ballerini mentre alle spalle della stessa, era stata posta una gigantografia con la sua immagine in bici sulla pista del velodromo di Roubaix e la scritta sulla maglietta “ Merci Roubaix ” relativa al momento in cui nella primavera del 2001 lasciò l’attività ciclistica come atleta. Accanto alla foto la scritta “Ciao Franco”. La bara sulla quale erano state posate le maglie più prestigiose ed a lui più care, letteralmente sommersa dai fiori ed avvolta nella bandiera olimpica, al momento in cui è stata rimossa per il breve tragitto dalla sede della Misericordia alla chiesa, in pratica dall’altro capo della piazza. Inutile aggiungere le scene commoventi viste, molti non avevano più lacrime da versare, il dolore straziante dei familiari, quello dei dirigenti del ciclismo, dei campioni del pedale, delle autorità, di tantissime società ciclistiche e di tutti gli sportivi. Impossibile poter contenere tutte le persone intervenute e giunte da tutta la Penisola, nella stessa piazza di Casalguidi e impossibile ricordare i nomi dei presenti. I rappresentanti del Coni, il vice presidente dell’UCI e presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco, il presidente onorario della Federciclismo Alfredo Martini, decine e decine di campioni del pedale di ieri e di oggi, direttori sportivi, tecnici, dirigenti, sponsor, addetti ai lavori, sportivi, rappresentanti delle istituzioni, a livello nazionale, regionale e provinciale, con il sindaco di Serravalle Pistoiese Renzo Mochi che aveva decretato il lutto cittadino e più di una volta nel rispondere al saluto delle autorità intervenute ha semplicemente detto “ abbiamo cercato di fare tutto quello che ci era possibile, perché Franco lo meritava “. Terminata la cerimonia religiosa, un altro breve tragitto per raggiungere il cimitero di Casalguidi per il saluto finale e tutti ci siamo resi conto in quel momento, di essere davvero più soli senza di Lui e che la cosa più bella è quella di ricordarlo in silenzio dopo averlo visto quasi 40 anni fa, iniziare la sua carriera sulla pista del Motovelodromo delle Cascine a Firenze con la maglia del G.S. Romito. ANTONIO MANNORI


urgnanese - 09/02/2010 alle 16:55


roberto79 - 09/02/2010 alle 17:01

l'ho appena letto... :clap:


Admin - 09/02/2010 alle 18:04

Visto che se ne parlava, vi riporto uno scritto di Oliviero Beha apparso sul Fatto Quotidiano di oggi. È la prima parte, dedicata a Ballerini, della sua rubrica settimanale, e il riferimento al doping nel ciclismo è accennato in maniera secondo me molto rispettosa. Mi auguro che in tv abbia espresso concetti simili e non sia andato oltre. *** Mai testatina [[i]"Ogni maledetta domenica", è il nome della rubrica[/i]] fu purtroppo più adatta all’ultima domenica, e alla prematura scomparsa del C.T. del ciclismo nazionale, Franco Ballerini, in un incidente automobilistico da rally. Si farà rimpiangere, al di là delle Roubaix vinte nell’epopea della fatica, e del suo “pollice verde” per i titoli iridati e olimpionici vinti sotto la sua egida. Aveva carisma, un carisma da strada se vogliamo ma proprio quello giusto per fare gruppo e fungere da pastore di anime su due ruote. Lascia un buco, familiare e professionale. E’ stato un ideale e toscanissimo continuatore della tradizionale ma incisiva bonomia di Alfredo Martini. Non verrà dimenticato tanto facilmente da un ambiente che doping e altre storie non rendono meno autentico, ma “soltanto” inquinato.

 

[Modificato il 09/02/2010 alle 18:08 by Admin]


forzainter - 09/02/2010 alle 18:20


Moserone - 09/02/2010 alle 18:23

ESPN Classic rende omaggio a Franco Ballerini «La Parigi Roubaix è una delle corse più difficili al mondo. Fin da bambino ho sempre sognato di vincerla, sin da quando nel 1978 ho visto Francesco Moser entrare tutto solo nel velodromo di Roubaix e trionfare. Diciassette anni dopo sono riuscito a emularlo. Vincere la Roubaix era il mio sogno nel cassetto, ed essere riuscito ad aprire questo cassetto è stato meraviglioso». Le dichiarazioni rilasciate da Franco Ballerini in un’intervista a ESPN Classic ci lasciano oggi senza parole, dopo che domenica mattina il commissario tecnico della Nazionale di ciclismo è morto in un incidente durante il rally di Larciano. ESPN Classic (canale 216 di Sky), che celebra da sempre i grandi personaggi dello sport, dedica un commosso ricordo a Franco Ballerini proponendo domani (mercoledì 10 febbraio), rispettivamente, alle ore 22.00 e alle ore 24.00 (in replica giovedì alle ore 19.00), le edizioni del 1995 e 1998 della Parigi Roubaix, vinte dal ciclista toscano. Un semplice gesto per omaggiare l’uomo e il personaggio Ballerini in grado di domare per ben due volte le fiamme dell’«Inferno del Nord» (così è ribattezzata la Parigi Roubaix, ndr) aprendosi così la strada verso l’immortalità. Sarò dunque io, credo, ad avere l'onore di celebrare Franco Ballerini. Per loro (ESPN classic), circa 6 anni fa, commentai sia la Roubaix che perse ma anche la prima che vinse, mi pare. Se dunque ben ricordo, ci sarà anche la mia voce in questo tributo. Ammetto che questi di ESPN sono dei gran cialtroni, visto che continuano a mandare cose vecchie di 7-8 anni (basta chiedere a qualcuno di Mediaset che ha collaborato anche con loro, le pensano come me...) per le quali ci hanno pagato poco e una volta solo. Sono dei gran cialtroni, stavolta però li ringrazio. E sono orgoglioso di aver commentato queste corse (già non mi reputo De Zan ora, figuriamoci 6-7 anni, fa quando ero agli inizi o poco più...) anche se da 'cronista pivello'. Perchè Franco ha avuto modo di vedersele e rivedersele queste 2 Roubaix, ed ebbe addirittura l'umiltà di venirmi a ringraziare per la passione che ci avevo messo, nella 'finta diretta', perchè aveva capito che ero io ad averle commentate "e chi altro vuoi che fosse, te i ppavè te lo porteresti a letto, prima di una donna" mi disse.... Sono ancora un pò stravolto, ragazzi. Sto passando dei giorni davvero di merda, scusate l'espressione. Ma è la più adatta.... Moserone


Carrefour de l arbre - 09/02/2010 alle 18:48


Alanford - 09/02/2010 alle 18:55


stetes - 09/02/2010 alle 19:10


roubaix - 09/02/2010 alle 19:34

riposa in pace ct oggi ti abbiamo dato tutto il nostro affetto.... Sabrina, Gianmarco e Matteo Balllerini nell’impossibilità di farlo personalmente ringraziano di cuore tutti coloro che hanno inviato testimonianze di affetto e partecipazione al grande dolore per la scomparsa dell’adorato Franco.


lorenzofiori - 09/02/2010 alle 20:09

Che vergogna: nemmeno un servizio sul funerale di Ballerini al TG1 stasera...


Grammont63 - 09/02/2010 alle 20:18

[quote][i]Originariamente inviato da lorenzofiori [/i] Che vergogna: nemmeno un servizio sul funerale di Ballerini al TG1 stasera... [/quote] Più importante mostrare le solite facce e ascoltare le solite dichiarazioni dei nostri politici. Vergogna !!!


Delfino - 09/02/2010 alle 21:17

[quote][i]Originariamente inviato da W00DST0CK76 [/i] Sapevo che aveva avuto una grave malattia ma che adesso stava bene, ma non sapevo si trattasse di un tumore. Per quanto riguarda la sua successione al ruolo di CT, penso che siano discorsi ancora prematuri, ora è solo il momento del dolore. Lo avevo incontrato solo una volta di persona...ma sento dentro quel vuoto che si prova quando di perde un amico. [/quote] Quoto in pieno, e mi spiace non essere passato alle 15 a lasciare un post vuoto in quanto al lavoro, ma con il pensiero ero da Franco


febbra - 09/02/2010 alle 21:51

(Anche io ero a lavoro e sono tornato da poco.)


billy1983 - 09/02/2010 alle 22:05

Non si può e non si deve morire cosi...non si può... sono triste.. davvero triste!!! Riposa in pace Ballero!!! grande corridore grande CT e soprattutto grande uomo!!


Monsieur 40% - 10/02/2010 alle 00:30

[quote][i]Originariamente inviato da roubaix [/i] Sabrina, Gianmarco e Matteo Balllerini nell’impossibilità di farlo personalmente ringraziano di cuore tutti coloro che hanno inviato testimonianze di affetto e partecipazione al grande dolore per la scomparsa dell’adorato Franco. [/quote] Sabrina, Giammarco e Matteo si sono dimostrati moglie e figli degni di cotanto marito e padre, autorizzando l'espianto degli organi (cute e cornee) di Franco Ballerini. Un gesto che credo vada sottolineato, anche alla luce di ciò che ha passato Matteo e di quello che sta passando tutta la famiglia Ballerini. Da parte mia, profonda ammirazione e gratitudine.


Tranchée d’Arenberg - 10/02/2010 alle 08:19

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da roubaix [/i] Sabrina, Gianmarco e Matteo Balllerini nell’impossibilità di farlo personalmente ringraziano di cuore tutti coloro che hanno inviato testimonianze di affetto e partecipazione al grande dolore per la scomparsa dell’adorato Franco. [/quote] Sabrina, Giammarco e Matteo si sono dimostrati moglie e figli degni di cotanto marito e padre, autorizzando l'espianto degli organi (cute e cornee) di Franco Ballerini. Un gesto che credo vada sottolineato, anche alla luce di ciò che ha passato Matteo e di quello che sta passando tutta la famiglia Ballerini. Da parte mia, profonda ammirazione e gratitudine. [/quote] quoto tutto.


Laura Idril - 10/02/2010 alle 08:27

Ieri sera Ballerini è stato ricordato anche durante la cronaca della 6Giorni di Copenhagen.


Raf Benson - 10/02/2010 alle 10:00

Anche se in ritardo, voglio unirmi al cordoglio della comunità Cicloweb per questa terribile tragedia.


roberto79 - 10/02/2010 alle 10:04

Il Tg1 avrebbe dovuto omaggiare Franco Ballerini con un servizio sui Funerali svolti alla presenza di oltre 5.000 persone... E' VERGOGNOSO. In ogni caso ho avuto modo di vedere il servizio di Rai sport, e di leggere testimonianze sulla Gazzetta. Vi suggerisco questo video, fatto da un giornalista che lo ha conosciuto personalemtne e che ne era abbastanza amico ... http://www.youtube.com/watch?v=uZnw_Jg7Em8


plata - 10/02/2010 alle 13:03

L'ho incontrato solo una volta, o forse l'avrò visto di sfuggita durante una delle poche gare di under che ho fatto. Ero alla festa dei fan club di Cunego col mio amico Paolo/LP. Non sapevo ci fosse Ballerini, a un certo punto fa il suo ingresso silenzioso e solo quando un tale prende il microfono e lo annuncia parte l'ovazione. Si mise a sedere accanto a Damiano, aveva portato pure suo figlio che per tutto il tempo è stato in collo a Damiano che lo faceva ridere. Un figliolo bellissimo. Non ho conosco la mamma ma conosco quel tanto che basta il padre per dire che aveva preso da lui. L'autografo del Veronese l'avevamo già avuto, pure la foto. Ballerini non poteva sfuggirci adesso. A un certo punto veniamo a sapere che se ne andrà in anticipo perchè era il compleanno della moglie, ma non aveva saputo dire di no a Damiano. Stavamo mangiando, stava mangiando, ma non potevamo rischiare che se ne andasse senza averci scarabocchiato su un foglio il suo nome. Allora molto titubanti, in imbarazzo, con il passo più lento possibile per rimandare la vergogna di chiedergli un'autografo mentre mangiava, ci avviciniamo al tavolo dei VIP. Damiano è lì che se la ride con il figlio di Franco, quasi non si accorge di noi. E poi c'era Ballerini. Prima che avessimo il tempo di aprire bocca, lui alza la testa dal piatto e ci guarda con un'espressione che non so descrivere, ma era una faccia rilassata. "Franco, ci puoi fare un'autografo?" Terrore. Lui con il boccone in bocca. Che imbarazzo. Deglutisce. "Ma certo!" Ecco, quel "ma certo" io e il mio amico l'abbiamo ancora in mente. Lo pronunciò con una pacatezza, tranquillità e intenzione di rassicurarci fuori dal comune. L'espressione della bontà. E poi mille altre cose che non so descrivere e che, un po' da egoista, mi voglio forse anche tenere dentro per ricordarlo a modo mio. Ci salutammo con una stretta di mano. Come le grandi persone sanno fare, strinse la mia con forza e gentilezza. E così lo ricordo: forza e gentilezza.


Basso90 - 11/02/2010 alle 10:53

Vergognoso come gli organi di "disinformazione" abbiano dato la notizia solo di sfuggita. Certo erano più importanti le amanti di terry. Vergogna.


AlessandroCam - 11/02/2010 alle 15:51

Anche io rifletto con amarezza sul comportamento della televisione. Un silenzio assordante. Ma non facciamoci ingarbugliare dalle polemiche, onoriamo il nostro grandissimo BALLERINI, come il mondo del ciclismo saprà sicuramente fare. Varranno più di qualsiasi Telegiornale le tantissime testimonianze del cuore!


Mao73 - 11/02/2010 alle 23:02

Dopo tantissimo tempo torno a scrivere qualcosa....... in un momento molto triste per chi ama lo sport vero..... Ho avuto la fortuna di scambiare quattro chiacchere con Franco.... mi piace ricordarlo così semplicemente come Franco...... in occasione della coppa Bernocchi di quest'anno. Me lo vedo venire incontro mentre parla con Pippo Pozzato accenno un saluto, una stretta di mano e un breve pronostico della gara di quel giorno e lui con la solita polo col colletto alzato e lo sguardo nascosto dietro gli inseparabili occhialoni a goccia mi risponde sorridendo.... " Vabbe ci vediamo al traguardo e vediamo se hai ragione....." Pronostico azzeccato e lui al traguardo dall'altra parte delle transenne mi riconosce e mi fa un cenno di apprezzamento col pollice alzato. Credo che lo ricorderò per sempre così sorridente e disponibile. Ciao C.T. Persona umile e vera.


cauz. - 12/02/2010 alle 15:08

su "El Pais" di ieri e' uscito un ricordo veramente bello del ballero scritto da pedro horrillo. lo riporto cosi' com'e', sperando sia comprensibile anche a chi non mastica il castigliano, perche' trovo riporti in maniera genuina la grandezza dell'uomo che ci ha lasciato domenica. http://www.elpais.com/articulo/Necrologicas/Merci/Franco/elpepinec/20100211elpepinec_1/Tes/ 'Merci', Franco PEDRO HORRILLO 11/02/2010 Aún no me hago a la idea de que todo esto sea cierto. De que un fatal accidente haya acabado con tu vida de un momento a otro, de un modo tan inesperado. Tenía una deuda pendiente contigo que ya nunca podré saldar, y que ahora trato de solucionar con estas líneas, al menos en parte; porque saldarla por completo es ya, por desgracia, imposible. No hace tanto, en mayo, fuiste a visitarme a un hospital de Bérgamo mientras yo me encontraba en coma, luchando entre la vida y la muerte. Me han contado que ni siquiera pudiste verme, que te impidieron pasar a la unidad de cuidados intensivos en la que me encontraba. Preguntaste entonces por mi familia, por mi mujer, y fue con ella con quien hablaste y a quien le dedicaste unas palabras de ánimo. Me lo contaron unos días más tarde, o quizá unas semanas, quién sabe. El caso es que aquel día diste media vuelta y llegarías a tu casa con la sensación de que quizá todos esos kilómetros recorridos no habían servido para nada. Sí, Ballero, sirvieron de mucho, tienes que saberlo, aunque haya dejado escapar la oportunidad de decírtelo en persona. Codo con codo El caso es que tenía pendiente llamarte para agradecértelo, pero nunca hubiese imaginado que el plazo que tenía para ello iba a ser tan breve. Me acuerdo de todo lo que te admiré y de lo que compartimos en los pocos meses en los que fuimos compañeros, en el que fue tu último año como profesional en Mapei. Y recuerdo como si fuese ayer un largo entrenamiento de pretemporada en La Toscana en el que tuve la suerte de ir codo con codo contigo durante horas. Hablamos de muchas cosas y, cómo no, de la Roubaix, tu carrera. Ya habías decidido que la edición de ese año sería tu despedida como profesional y me contaste tu plan, ése de llegar al velódromo por última vez, abrirte el maillot y enseñar al mundo tu mensaje de despedida: "Merci, Roubaix". Hablamos de mi primera Roubaix, la de 1998, precisamente la última que ganaste. Te conté que aquel día vi cómo un sueño se convertía en realidad sólo por estar allí entre vosotros. Y te conté con qué admiración te miraba de reojo en los primeros kilómetros; a ti, a Tafi, a Museeuw y a otros pocos. Miraba tus poderosas piernas y pensaba que esas piernas serían capaces de ganar aquel día, como ya lo hiciste en otra edición anterior. O de hacer un destrozo de los tuyos, de ésos que quedaban para la historia, ganases o no. Y aquel año ganaste tú, a lo grande, como sólo tú sabías hacer, con más de cuatro minutos de ventaja sobre el segundo clasificado. Aquel día, algo más de 20 minutos más tarde que tú, llegué yo al velódromo. Ya se había celebrado la ceremonia de entrega de premios, pero me sentí un ganador anónimo mientras cruzaba aquella meta en el puesto 56. Con el cuerpo reventado, sí, pero con los sentidos intactos para apreciar la grandeza de lo que estaba consiguiendo. Y aquel día me quedé prendado de esa carrera y pude compartir contigo el amor incondicional por esa experiencia. Y recuerdo lo que me dijiste cuando te conté todo esto: "Para ganar la Roubaix hay que sentirla, sufrirla, pero, sobre todo, amarla... y si has conseguido terminar tu primera Roubaix, sabes de lo que te hablo, así que tú también puedes ganarla algún día, no lo olvides". Nunca lo he olvidado, Franco. Franco, siempre fuiste un señor, primero sobre la bici y después igual, al bajarte de ella. Los que te conocimos nunca te olvidaremos y recordaremos con cariño todo lo que nos has aportado. Te despediste de la Roubaix tal y como prometiste, con ese "Merci, Roubaix" en la camiseta que nos ha quedado grabado para siempre. Y yo no cumpliré otro sueño, lo sé, pero si pudiese, volvería a estar este año en Compiègne, en la salida de tu carrera con una camiseta interior en la que pusiese: "Merci, Franco". Y mi sueño sería llegar al velódromo lleno de barro, y una vez allí abrirme la cremallera del maillot para que todos pudiesen verla. Gracias, Franco; si estás en algún sitio, descansa en paz.


Moserone - 12/02/2010 alle 15:26

MI DISSOCIO DAL SILENZO ASSORDANTE DEI MEDIA SU BALLERINI - Sportitalia, all'interno dei suoi notiziari, Sportitalia che dove è partito il digitale terrestre è visibile come canale gratuito (sia Sportitalia che Sportitalia 2), ha omaggiato Ballerini con 1) interventi telefonici in diretta, domenica 7, di Riccardo Magrini e Francesco Moser 2) da Tenerife, il ricordo di Basso, Nibali e Pellizotti 3) ovviamente non è mancato un srv sul funerale - Per carità, noi di Sportitalia non siamo nè la Rai nè Mediaset, ma in più di mezza Italia ci vedono in chiaro. E di essere accomunato a chi si è dimenticato dalla cosa di Ballerini, permettete ma mi scoccia molto. Per cui un pò più di attenzione, prima di parlare di 'silenzio assordante' non era male. Se poi per silenzio assordante si intendeva la mancanza di un srv sul funerale all'interno del TG 1, sul punto mi trovate totalmente d'accordo. Ci sono rimasto molto male anche io. Anche Mediaset ha comunque fatto il srv sul funerale, con voce del grande Dibbe (Di Benedetto). E avevano fatto un srv anche il giorno prima, sulla camera ardente. Non sono queste chiaramente le tragedie della vita, la tragedia è che Ballero non c'è più. E faccio ancora molta fatica ad abituarmi all'idea. I tanti sinceri apprezzamenti, arrivati da queste pagine nei suoi confronti, mi confermano una volta di più di come il pianeta cicloweb sia popolato da gente che il ciclismo lo ha davvero nel cuore. Come pochi altri. Moserone


Maìno della Spinetta - 12/02/2010 alle 18:39

L'omaggio dell' ASO 08/02/2010 - « Merci Ballerini » © A.S.O.- © A.S.O. On reconnaît parfois une silhouette, une posture, une attitude. Sur Paris-Roubaix, il arrive que derrière un masque de boue et sous un maillot totalement maculé, on identifie un coureur à son coup de pédale, à la puissance qu’il dégage sur les portions les plus piégeuses du parcours. Franco Ballerini, décédé dimanche dernier sur un rallye automobile où il était engagé comme copilote, faisait justement partie de cette catégorie de champions. Durant sa carrière, il avait su apprivoiser la Reine des classiques à force de persévérance et de labeur, jusqu’à devenir un des dépositaires les plus méritants de « l’esprit du pavé ». Avant de s’imposer sur Paris-Roubaix, Ballerini y a d’abord beaucoup souffert : la défaite que lui infligea Gilbert Duclos-Lassalle sur le vélodrome en 1993 le plongea dans un désespoir qui allait ensuite lui servir de moteur. Deux ans plus tard, malgré une épaule blessée sur Gand-Wevelgem, il entamait un superbe numéro solo de « danseur des pavés » sur les 30 derniers kilomètres de course et parvenait enfin à la consécration. En 1998, c’est avec une avance de plus de quatre minutes sur son premier poursuivant, Andrea Tafi, qu’il s’adjugeait un deuxième titre à Roubaix. Et en 2001, c’est sur le théâtre de ses plus beaux exploits que Franco Ballerini achevait sa carrière, vêtu d’un maillot sur lequel il avait pris la peine d’inscrire « Merci Roubaix ». Cette marque de reconnaissance, digne des coureurs les plus élégants et valeureux, lui est naturellement retournée au moment de lui dire adieu. « Merci Ballerini », pensent aujourd’hui tous les amoureux du cyclisme et de Paris-Roubaix. L’organisation de la course, qui a respecté une minute de silence en compagnie du peloton du Tour of Qatar, adresse des condoléances émues à sa famille et à tous ses proches. (fonte: http://www.letour.com/2010/TDF/COURSE/fr/actus.html#zone147384)


plata - 13/02/2010 alle 11:17

I Funerali http://www.videojenny.com/index.php?view=videocast&video=159


simone89 - 13/02/2010 alle 14:03


pitoro - 13/02/2010 alle 15:28

[quote][i]Originariamente inviato da plata [/i] I Funerali http://www.videojenny.com/index.php?view=videocast&video=159 [/quote] All'uscita della bara, il coro ha intonato Signore delle Cime. Per chi non lo sapesse è una canzone bellissima e struggente, intonata ormai quasi sempre ai funerali di alpinisti, guide alpine e gente in qualche modo legata alla montagna. Ballerini non era uno scaltarore ne un appassionato di montagna, che io sappia. Ma ascoltarla in quel contesto mi ha fatto molto piacere e mi è parsa perfino azzeccata.


AlessandroCam - 13/02/2010 alle 20:55

[quote][i]Originariamente inviato da Moserone [/i] MI DISSOCIO DAL SILENZO ASSORDANTE DEI MEDIA SU BALLERINI - Sportitalia, all'interno dei suoi notiziari, Sportitalia che dove è partito il digitale terrestre è visibile come canale gratuito (sia Sportitalia che Sportitalia 2), ha omaggiato Ballerini con 1) interventi telefonici in diretta, domenica 7, di Riccardo Magrini e Francesco Moser 2) da Tenerife, il ricordo di Basso, Nibali e Pellizotti 3) ovviamente non è mancato un srv sul funerale - Per carità, noi di Sportitalia non siamo nè la Rai nè Mediaset, ma in più di mezza Italia ci vedono in chiaro. E di essere accomunato a chi si è dimenticato dalla cosa di Ballerini, permettete ma mi scoccia molto. Per cui un pò più di attenzione, prima di parlare di 'silenzio assordante' non era male. Se poi per silenzio assordante si intendeva la mancanza di un srv sul funerale all'interno del TG 1, sul punto mi trovate totalmente d'accordo. Ci sono rimasto molto male anche io. Anche Mediaset ha comunque fatto il srv sul funerale, con voce del grande Dibbe (Di Benedetto). E avevano fatto un srv anche il giorno prima, sulla camera ardente. Non sono queste chiaramente le tragedie della vita, la tragedia è che Ballero non c'è più. E faccio ancora molta fatica ad abituarmi all'idea. I tanti sinceri apprezzamenti, arrivati da queste pagine nei suoi confronti, mi confermano una volta di più di come il pianeta cicloweb sia popolato da gente che il ciclismo lo ha davvero nel cuore. Come pochi altri. Moserone [/quote]


AlessandroCam - 13/02/2010 alle 21:00

Voglio dire a Moserone che ha ragione nella critica che mi ha rivolto.


Moserone - 14/02/2010 alle 15:17

Accettate le scuse, per carità. Anche perchè era il tuo un comprensibilissimo sfogo e io me la sono presa anche troppo, direi. Per cui mi scuso anche io non dopo, però, aver apprezzato la tua 'sincera rabbia' nei confronti di chi si è dimenticato di Ballerini. Ovvero la solita penosa Mamma Rai. Avete visto che differenza tra la copertura olimpica di SKy e quella della RAI ? Non ho davvero parole, in quello studiolo a Sax Rubra mi fanno una pena enorme.... Moserone


Felice - 14/02/2010 alle 19:13

Il saluto a Franco Ballerini da parte di Felice [img]http://img140.imageshack.us/img140/2796/08jpge.jpg[/img] da: www.gazzetta.it


marcobecks - 20/02/2010 alle 09:01

Mentre in altri capitoli,della serie morto un Papa se ne fa' un altro, si cerca il sostituto del Ballero,come se altrimenti non sappiamo cosa si mangia a pranzo,ieri Marcello Lippi (che non mi fa' impazzire)si e' recato a Sanremo USANDO una vasta platea per dire ne di Cassano ne dei Mondiali, ma solo per ricordare Franco Ballerini. Bravo Marcello!!! P.s. chiedo una cortesia all'autore di questo 3d. Potresti modificarlo solo in "Franco Ballerini", giusto per ricordarlo e basta,e magari dimenticandoci un po' che sia morto,con l'illusione nostra che restiamo che un giorno saremo ricordati il giusto e non dimenticati il giorno dopo. Grazie, Marco.


Abajia - 28/02/2010 alle 02:35

Solo ora, a distanza di quasi un mese dall'improvvisa scomparsa di Franco Ballerini, trovo il tempo di dedicare un po' di tempo al forum. Ho trascorso tutto febbraio a casa, pc a Roma, la connessione a casa è diventata ballerina e mi son visto costretto persino a scomodare un mio amico per fantagiochini vari. Esprimere giudizi in merito alla persona trovo sia inappropriato, non foss'altro che per il fatto che è il solo lato mediatico/sportivo quello che ho avuto modo di "conoscere". Se n'è andato un valente commissario tecnico, una bella testa in grado di gestire la pressione del "tutto o niente" e capace di coinvolgere nelle sue idee la parte pedalante della nazionale. Uno che sapeva stare davanti alle telecamere. Idealmente abbraccio Sabrina, Matteo e Gianmarco. Ciao Franco.


plata - 26/08/2010 alle 21:25

Oggi sul San Baronto è stato inaugurato un monumento in suo ricordo, con una piccola area dotata di panchina e fontanella proprio per la classica sosta di noi cicloamatori in cima alla salita. Prima di ciò è stata fatta una pedalata ecologica da Casalguidi al monumento, appunto, a cui hanno partecipato diversi prof fra cui Visconti. Incredibile che nel giorno della sua commemorazione un altro ragazzo, esordiente primo anno dell'Aquila Ganzaroli, abbia perso la vita in un incidente stradale in provincia di Firenze. Si chiamava Tommaso, non aveva ancora 14 anni. Sono cose che lasciano sempre senza parole e fanno riflettere... un abbraccio a chi lo conosceva.