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Autore: Oggetto: Doping e Antidoping 2010

Livello Alfredo Binda




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  postato il 06/04/2010 alle 19:22
Originariamente inviato da desmoblu

Quindi le mancate medaglie alle olimpiadi invernali sono colpa di Torri. Interessante...

Credevo che fosse per via di atleti male allenati, sopravvalutati, poco pagati. Di impianti chiusi o inesistenti, perché i soldi vanno per la maggior parte al mondo pallonaro (perché il coni guarda il lato economico prima di quello sportivo). Ora tu mi dici che invece la presenza di un antidoping peraltro farsesco fa si' che gli atleti non vincano più.
E anche negli altri sport, poi.. l'influenza di Torri è davvero macroscopica.
Vabbè, mi sarò sbagliato...


"Credevo che fosse per via di atleti male allenati"

Ma cosa stai a dire, siamo i piu' famosi per i preparatori...

" impianti chiusi o inesistenti, perché i soldi vanno per la maggior parte al mondo pallonaro (perché il coni guarda il lato economico prima di quello sportivo)"

Tutti guardano il lato economico, non si fa niente per sport.
I soldi di chi vanno al mondo pallonaro ? E' un luogo comune.

E' un dato di fatto che negli ultimi anni siamo precipitati in tutti gli sport.
Sto dicendo che da quando c'e' Torri, abbiamo perso :
Di Luca
Ricco'
Rebellin
Petacchi
Piepoli
Scarponi
Bastianini
e tanti altri atleti ...

Fai un po il confronto con le perdite per doping degli altri paesi ...

Ci stiamo francesizzando


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/04/2010 alle 21:57
Originariamente inviato da Admin

Intanto un nuovo venticello sta soffiando da Mantova...

http://www.gazzetta.it/Ciclismo/06-04-2010/scandalo-mantova-603551224452.shtml

usti 54 indagati ed indagini che proseguono.
il giornalista scrive esplicitamente anche di collaborazioni con il team lampre. saronni, leggo tuttobiciweb, smentisce.
( la fredda cronaca )

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/04/2010 alle 22:55
Originariamente inviato da trifase




E' un dato di fatto che negli ultimi anni siamo precipitati in tutti gli sport.
Sto dicendo che da quando c'e' Torri, abbiamo perso :
Di Luca
Ricco'
Rebellin

Piepoli

Bastianini
e tanti altri atleti ...

Fai un po il confronto con le perdite per doping degli altri paesi ...

Ci stiamo francesizzando




scusa cosa c'entra Torri..almeno che tu non pensi che faccia lui le analisi a mo' di piccolo chimico.
sono stati trovati positivi da un ente estraneo al coni ed a Torri.che altro non puo'fare che chiedere la squalifica secondo le regole vigenti.

 

____________________
non li senti?...questo e' il mio mondo..devo andare.

M.Rourke.THE WRESTLER.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/04/2010 alle 23:44
Originariamente inviato da desmoblu

Secondo me si stanno facendo discorsi sul NULLA.........

........

Aspetto di leggere l\'intervento di Msty, insieme a tutti gli altri. Saluti


posto oggi, perhè ieri non funzionava nulla


caro desmo,

hai scritto cose giuste ed equilibrate come sempre.

nel meccanismo delle analisi dell\'antidoping esistono delle garanzie necessarie e giustificate garanzie a tutela del testato.
mi auguro che in questo caso abbiano funzionato a dovere.
sono contento se vania rossi risulta negativa.

per quanto riguarda il cera, esistono ben noti limiti e difficoltà, abbondantemente dimostrati da altre simili vicende riguardo allo svolgimento di questo test.
giustamente , in dubio pro reo. non conosco le ragioni di un eventuale accanimento del coni in questo caso.
utilizzino per tutti lo stesso metro, da valverde alla vania.
se ne esce fuori, molto bene.
aggiungo che anche in ospedale, esami comunemente eseguiti ed utilizzati possono dare risultati contraddittori. questo per intriseche difficoltà oppure per errori di procedura, legati al fatto che gli esami vengono fatto da uomini, che a volte sbagliano , per difetti di organizza

 
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  postato il 07/04/2010 alle 00:02
Originariamente inviato da Lupo
Sono contento di essere stato uno di quelli che ha difeso la Rossi dal "linciaggio" su queste pagine, anche senza essere convinto della sua innocenza. Se la Rossi dovesse essere definitivamente scagionata, sarà divertente andare qualche pagina indietro, recuperare alcuni messaggi e mettere alla gogna, finalmente, non un ciclista ma uno dei ciclomani linciatori.

Mi sa che alla gogna dovrebbe anche finirci anche un "certo" ciclista...
ah no lui è una vittima del sistema.

 

____________________

"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 07/04/2010 alle 01:10
Originariamente inviato da trifase

Bastianini

La nota Bastianini, certo.

(massì, un lapsus )

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


Fantaciclismo Cicloweb 2010

Piazzamenti sul podio:


Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

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Asso di Fiori

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 07/04/2010 alle 01:15
Originariamente inviato da trifase

Bastianini

La nota Bastianini, certo.

(massì, un lapsus )

 

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  postato il 07/04/2010 alle 02:10
Originariamente inviato da Lupo
Sono contento di essere stato uno di quelli che ha difeso la Rossi dal "linciaggio" su queste pagine, anche senza essere convinto della sua innocenza. Se la Rossi dovesse essere definitivamente scagionata, sarà divertente andare qualche pagina indietro, recuperare alcuni messaggi e mettere alla gogna, finalmente, non un ciclista ma uno dei ciclomani linciatori.

Quindi finirebbe alla gogna anche un certo ciclista che "forcaiolo"
non lo è stato solo con le parole....
O anche in questo caso il suo status di "vittima del sistema" lo
assolverebbe a priori ?

 

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Livello Greg Lemond




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  postato il 07/04/2010 alle 09:08
Questa poi è bella
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=28165&tp=n
Quindi alla Lampre facevano doping di squadra
Visti i risultati ottenuti forse alla Lampre si sono fatti "fregare" dal farmacista mantovano

PS: alcuni particolari del pezzo "...è ipotizzata la violazzione dell'articolo 9 (usso..." però, mi fanno dubitare della fonte

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 07/04/2010 alle 09:25
A leggere attentamente la Gazza sembra che solo il dott.Gelati, al libro paga della Lampre, abbia avuto contatti con l'indagato principale.
Mi sembra la classica bufera per fini mediatici ... sempre ai danni del ciclismo che fa più notizia per questi accadimenti che per gli avvenimenti prettamente sportivi.


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/04/2010 alle 11:25
cmq ballan pare abbia confermato alla reuters di essere indagato e di aver dato tutto in mano al proprio avvocato.
 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 07/04/2010 alle 11:35
beh, se non riescono nemmeno ad assumere una difesa comune come squadra, siamo davvero alle cozze.

 

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I'm ipocrisy free

Io sto con Silvio che è
un gran furbacchione e con
la bellissima Oriana che ha
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tutti pensano ma nessuno dice
(si vocifera che la casalinga
di Voghera impallidisca
al suo cospetto).

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Anti-Zerbinegnan club - Iscritto n°2

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Solo chi non ha paura di morire di mille ferite riuscirà a disarcionare l'imperatore

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/04/2010 alle 11:51
C'E' ANCHE CUNEGO

 

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Aumento delle cubature. Dei cimiteri

 
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  postato il 07/04/2010 alle 12:05
Vi riporto integralmente quanto pubblicato dalla Gazzetta.

La Lampre sotto inchiesta a Mantova
I Nas di Brescia indagano da due anni sul farmacista Nigrelli: nel mirino pure Ballan e Cunego

DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI
MANTOVA * Lampre nella bufera. È quanto emerge dall’inchiesta che la Procura di Mantova, guidata da Antonino Condorelli, sta portando avanti da quasi due anni. Un’indagine legata all’attività di Guido Nigrelli, 55 anni, titolare della farmacia «Maria Assunta» a Mariana Mantovana. Trapela che tra i coinvolti ci sono dirigenti, tecnici, atleti e medici della società blu-fucsia. Spiccano i nomi del team manager Giuseppe Saronni e dei direttori sportivi Maurizio Piovani e Fabrizio Bontempi. Tra i corridori, Alessandro Ballan (iridato a Varese 2008), Damiano Cunego, Francesco Gavazzi, Mauro Santambrogio e altri nove che vestono, o hanno vestito, questa maglia: Ballan e Santambrogio oggi sono alla statunitense Bmc. Per loro è ipotizzata la violazione dell’articolo 9 (uso o detenzione di sostanze proibite) della legge antidoping 376/2000.
Per i dottori Carlo Guardascione eAndrea Andreazzoli, invece, gli articoli 477 e 482 del codice penale (falsità materiale commessa da pubblico ufficiale, o da privato, in certificati o autorizzazioni).

Proroga * In totale gli indagati sono 35 e non 54 come era sembrato all’inizio. A loro è stato notificato un avviso di richiesta di proroga delle indagini preliminari. Che cosa significa? Che il pubblico ministero ha chiesto al gip, il giudice delle indagini preliminari, un ulteriore lasso di tempo (in genere 6mesi) per completare indagini, che si presentano particolarmente complesse. Ma se c’è una proroga vuol dire che c’è stato anche un inizio, cioè che tempo fa queste persone sono state informate di un avvio dell’inchiesta? No, non sempre il cittadino è informato di essere al centro di un’indagine.

Carabinieri * Il periodo sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori va dal 1˚ gennaio 2008 al 31 luglio 2009, ma l’inchiesta parte da più lontano. Parte dai Carabinieri del Nas di Brescia, che studiavano alcuni movimenti sospetti, non legati solo al ciclismo professionistico, ma anche a personaggi di altri sport, relativi in particolare al traffico di sostanze dopanti.

Recidivo * Anche il dottor Nigrelli non è per la prima volta al centro dell’attenzione. Già il 1˚ giugno 1999 una perquisizione dei Nas nella sua farmacia, partita su segnalazione di un ciclista dilettante che lo indicava come fornitore di Epo, aveva prodotto risultati eclatanti. Allora vennero sequestrati flaconi di Emagel (un diluente del sangue) ma anche una carta intestata al «Servizio di Immunoematologia e trasfusionale del Presidio ospedaliero di Mantova» (Gloria Guastalla, ai tempi moglie di Nigrelli, lavora lì) con appunti e posologie manoscritte riportanti una serie di trattamenti dopanti con ormoni vari (Gonadotrofen, Andriol, Synachten, Testoviron...).

Caso Rumsas * Il nome del farmacista mantovano era apparso anche nella vicenda Rumsas. Il lituano il 28 luglio 2002 concluse al 3? posto il Tour e lo stesso giorno la moglie Edita venne fermata alla dogana di Chamonix con prodotti dopanti nel baule dell’auto: restò in carcere per 75 giorni.


I REATI CONTESTATI
Uso di doping e ricette false
Le ipotesi di reato contestate agli indagati riguardano la violazione dell’articolo 9 della legge 376/2000 (antidoping) che prevede da tre mesi a tre anni per chi fa uso, detiene o favorisce sostanze dopanti, aggravato dal comma 7 per il commercio (doppio della pena).
Per i medici è ipotizzata la violazione degli articoli 477 e 482 del codice penale: la falsità materiale in atti pubblici e commessa da pubblici ufficiali o da privati (l’eventuale emissione di false ricette mediche) che prevede pene da sei mesi a tre anni per il primo ridotta a un terzo per il secondo.


IERI PRIMA CHIAMATA
La Procura Coni vuole le carte
La Procura antidoping del Coni è in attesa di comunicazioni da parte del capo della Procura della Repubblica di Mantova, Antonino Condorelli.
Ieri Ettore Torri ha già preso contatti con la segreteria della Procura mantovana, ma il titolare dell’inchiesta tornerà in ufficio solo questa mattina. La Procura antidoping è comunque già pronta ad aprire un fascicolo sulla documentazione che gli inquirenti potranno fornire. La Procura di Mantova, però, dovrà prima chiudere almeno una parte del procedimento per renderlo pubblico.


Saronni: «Sempre stati corretti»
Il team manager difende la squadra: «Nigrelli non è mai stato un nostro dipendente»

DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GREGORI
MANTOVA * «Nessuno del nostro gruppo sportivo si è comportato in modo scorretto», dichiara perentorio Giuseppe Saronni, team manager della Lampre-Farnese. «Nigrelli non è mai stato nostro dipendente. La Lampre paga Sergio Gelati come preparatore atletico. Su lui metto la mano sul fuoco». Gelati non è nella lista di 35 nomi che è affiorata.

Regolare * Da Mariana Mantovana ecco il controcanto di Guido Nigrelli: «Sono amico di Saronni da trent’anni e i medici della Lampre mi fanno la cortesia di acquistare in questa farmacia i medicinali. Farmaci più che regolari!». Saronni conferma: «Il filo che lega Nigrelli alla Lampre è che collabora con Gelati. Ma è Gelati quello che fa i test di valutazione e i programmi di allenamento per la Lampre». Saronni, con voce appassionata, difende la squadra che, con un comunicato, si dichiara del tutto estranea alla vicenda.
«Ho scoperto oggi (ndr, ieri) di questa indagine», dichiara Alessandro Ballan, iridato 2008 con la Lampre. «Ho ricevuto l’avviso di richiesta di proroga di sei mesi delle indagini preliminari. Ho dato tutto in mano all’avvocato Cecconi». E Cunego, dal Giro dei Paesi Baschi, dice: «Ho chiamato casa. Non ho ricevuto nulla. Sono tranquillo, non ho mai lavorato con Nigrelli».

Nuvole * E i medici? Andrea Andreazzoli, ora all’Astana di Contador, cade dalle nuvole: «Non ho ricevuto proprio nulla». Carlo Guardascione, invece, dichiara: «Sì, ho ricevuto la richiesta di proroga delle indagini. Sono indiziato per falso in atto amministrativo».
Nigrelli è difeso dall’avvocato Erminio Araldi nella causa civile di separazione da Gloria Guastalla e dall’avvocato Luca Deantoni nel procedimento penale che ci interessa. «Non c’è imputazione. E’ un procedimento del 2008 che è sempre stato dormiente. Nel fascicolo ho solo richieste di proroghe. Tre atti. Non c’è stata né una perquisizione, né un interrogatorio», dichiara. «La posizione processuale del mio assistito? Carichi pendenti nessuno. E’ indagato a Mantova. Tutto nasce nell’ambito di una separazione combattuta».

Vicende * Allora ci tocca entrare nella privacy. Nigrelli e Gloria Guastalla si sono sposati il 28 gennaio 1978. Il legale della donna, avvocato Loredana Ganzerla, dice: «Sono separati di fatto dall’agosto 2007. La mia assistita nulla sa di vicende successive. Costituendosi in giudizio ha parlato delle sue vicende matrimoniali e richiesto un congruo assegno di mantenimento. Le è stato concesso. Vogliamo di più». Aggiunge: «Sulla separazione ha pesato il fatto che i Nas le arrivavano in casa».

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Amministratore




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  postato il 07/04/2010 alle 12:17
E commento: ha ragione Bob Fats, a quanto si legge oggi veramente gli inquirenti non hanno niente in mano, e solo nel ciclismo dei nomi tanto di spicco possono essere buttati in pasto ai media senza elementi rilevanti a loro carico.

9 su 10 (stanti questi elementi) tutto si risolverà in un nulla di fatto, ma Cunego, Ballan e soci hanno ricevuto un danno d'immagine difficilmente quantificabile. In più ora ci si metterà Torri a ravanare nel torbido, e i tempi si allungheranno ulteriormente.
E vogliamo che i piani alti del ciclismo non si facciano influenzare da questa storia? Già mi vedo ASO porre il veto alla partecipazione della Lampre al Tour: il tutto per una storia che difficilmente starebbe in piedi in qualsiasi tribunale. Del tutto assurdo.

Un colpevole, però, c'è, ed è Saronni, a cui contesto l'incredibile leggerezza di far rifornire la squadra da un farmacista con dei precedenti: se un team manager, di questi tempi, fa una simile sciocchezza, vuol dire che non ha capito niente.

Comunque restiamo in ascolto per capire se da Mantova giungono novità, è ovvio che se emerge dell'altro le cose cambiano (a livello di interpretazione dei fatti). Ma se due anni di indagini hanno prodotto queste fumose conclusioni (anzi, occorrono altri 6 mesi per scovare a tutti i costi qualcosa), ritorno al discorso di prima: solo nel ciclismo.

 

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Livello Gastone Nencini




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Registrato: Jun 2007

  postato il 07/04/2010 alle 12:48
per la storia di Caucchioli invece:
http://www.coni.it/?dettaglio_news_&tx_ttnews[tt_news]=7689&tx_ttnews[backPid]=1&cHash=478233d31a

chiedono addirittura 2 anni di squalifica per le anomalie dei parametri ematologici riscontrati, ma e' possibile chiedere 2 anni senza aver rilevato la positivita' dell'atleta?

 

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Ma ho visto anche degli zingari felici
corrersi dietro, far l'amore
e rotolarsi per terra,
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ubriacarsi di luna, di vendetta e di guerra...

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 07/04/2010 alle 12:54
Originariamente inviato da marcel

per la storia di Caucchioli invece:
http://www.coni.it/?dettaglio_news_&tx_ttnews[tt_news]=7689&tx_ttnews[backPid]=1&cHash=478233d31a

chiedono addirittura 2 anni di squalifica per le anomalie dei parametri ematologici riscontrati, ma e' possibile chiedere 2 anni senza aver rilevato la positivita' dell'atleta?


beh, anche la richiesta di deferimento - con richiesta di squalifica di 6 mesi - per Serena del piacenza calcio per una canna, non mi sembra male

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/04/2010 alle 12:56
Originariamente inviato da marcel

per la storia di Caucchioli invece:
http://www.coni.it/?dettaglio_news_&tx_ttnews[tt_news]=7689&tx_ttnews[backPid]=1&cHash=478233d31a

chiedono addirittura 2 anni di squalifica per le anomalie dei parametri ematologici riscontrati, ma e' possibile chiedere 2 anni senza aver rilevato la positivita' dell'atleta?


mah, è difficile da dire, infatti l'uci si limita a mettere alla gogna pubblica gli atleti che secondo loro risultano fuori norma, guardandosi bene dal sospenderli.
però nella giustizia sportiva l'onere della prova spetta all'imputato, quindi è difficile prevedere una soluzione diversa dalla squalifica...

 
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Livello Miguel Indurain




Posts: 675
Registrato: Jan 2009

  postato il 07/04/2010 alle 13:30
Non sono berlusconiano: la premessa sembrerà stupida, ma per quanto sto dire è d'obbligo per evitare che nel leggerlo vi schierate pregidizievolmente pro o contro.

Sono sempre più amareggiato dell'uso di giornali e procure per fare la voce grossa. Nel doping ne vediamo una faccia, e il ciclismo lato debole del mondo sportivo mostra il fianco.

Passando al doping-amministrativo, che dire di tutte le intercettazioni stralciate nel caso calciopoli? A Milano tutti quelli del giro forense sapevano di quelle intercettazioni, e finalmente anche i giornali parlano di Facchetti e Moratti: perché non prima? Perché i giornali si svegliano adesso?

L'ultimo esempio di santa alleanza giornali-PM viene dalla campagna pedofilia. Il NYT usa la traduzione (fatta con Yahoo-translator!!) di un documento in italiano di un processo per accusare il Papa e Bertone, stravolgendone il significato, e su questo vi fa un editoriale!! Nel frattempo si chiedono processi...

C'è moltissima ipocrisia in tutte queste campagne moraliste. La cosa mi lascia profondamente amareggiato, perché credo tanto nel diritto (il passo successivo al diritto non è il nulla, come oggi si pensa, ma la violenza: una società che usa male il diritto divento più violenta, non più libera) e perché credo che la verità esista (mi fanno ridere i giornali, i quali sostengono che la verità non esiste e che esistono le opinioni, ma poi pretendono di raccontare "i fatti", quando invece si producono in semplici "campagne").

Col risultato che i giornali perdono copie, e nessuno crede più nella giustizia. Contenti loro... E noi ne paghiamo le conseguenze, perché poi chi abita in questa società avvelenata di procure e giornalisti siamo noi.

In questo mi viene una domanda:
il calcio italiano,
il ciclismo italiano,
la politica italiana,
attraversati tutti da inchieste giudiziario-giornalistiche gestite malissimo (calciopoli, scandali doping, politica delle procure)
secondo voi soffrono o stanno meglio?


In questo discorso sta il mio giudizio sulla vicenda Lampre, Caucchioli, Cera-Rossi, ecc. ecc., non credo di doverlo esplicitare oltre.

 

[Modificato il 07/04/2010 alle 14:34 by Maìno della Spinetta]


 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 07/04/2010 alle 14:17
Iniziamo a salutare la Lampre al Giro

 

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http://cicloblog.splinder.com/

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Sep 2007

  postato il 07/04/2010 alle 18:52
eheheheh io non voglio dire niente, perchè non mi piace farmi trascinare da queste porcate giornalistiche....
però se Cunego esce qualcosa di vero......

 

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Danilo Di Luca....Killer strikes again


 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Oct 2007

  postato il 07/04/2010 alle 18:56
Originariamente inviato da dietzen

Originariamente inviato da marcel

per la storia di Caucchioli invece:
http://www.coni.it/?dettaglio_news_&tx_ttnews[tt_news]=7689&tx_ttnews[backPid]=1&cHash=478233d31a

chiedono addirittura 2 anni di squalifica per le anomalie dei parametri ematologici riscontrati, ma e' possibile chiedere 2 anni senza aver rilevato la positivita' dell'atleta?


mah, è difficile da dire, infatti l'uci si limita a mettere alla gogna pubblica gli atleti che secondo loro risultano fuori norma, guardandosi bene dal sospenderli.
però nella giustizia sportiva l'onere della prova spetta all'imputato, quindi è difficile prevedere una soluzione diversa dalla squalifica...


Ma anche se non arrivasse la squalifica, basterebbe comunque la gnogna mediatica e la mannaia dell'UCI per rovinare completamente la carriera di un corridore, che non troverebbe comunque nessuno straccio di contratto.

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 07/04/2010 alle 19:23
Originariamente inviato da Abajia

Originariamente inviato da trifase

Bastianini

La nota Bastianini, certo.

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Si lapsus, una via di mezzo tra Bastianelli e Luperini (anche se il doping della Luperini e' ante Torri mi pare)

Lampre : non vorrei che avesse urtato a qualcuo, i suoi problemi nascono prima, col la sua iniziale esclusione dal Pro Tour

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Oct 2007

  postato il 07/04/2010 alle 19:39
Originariamente inviato da danilodiluca87

eheheheh io non voglio dire niente, perchè non mi piace farmi trascinare da queste porcate giornalistiche....
però se Cunego esce qualcosa di vero......


non volevi dire niente, ma l'hai detto.

 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 07/04/2010 alle 20:21
Caro Admin, come sai la porta del garantismo con me è spalancata.
E lo è anche per questa inchiesta di Mantova e per Cunego.
Tuttavia...
Le premesse sono le stesse che per tutti. Si tratta di sportivi professionisti. Punto.
Si tratta di una squadra dove alcuni hanno frequentato medici chiacchierati, con numerose vicende doping di vari corridori, adesso una farmacia chiacchierata.
Diciamo che non vedo motivi di fare differenze, lo sport professionistico è questo e lo stesso PM che indaga ha più in mente chi commercia e il dilettantismo. I professionisti li dà per persi. Come già il PM Spinosa che indagava su Conconi.
Vedo su Tuttobiciweb commenti pesanti,si ricorda il controllo di qualche anno fa, dopo il quale Cunego annunciò di aver lasciato un medico preparatore chiacchierato. Mi sembra un film già visto.
Solo che scopro nel forum di Cunego la scoperta del garantismo.
Mamma Gabri dà per certo il complotto ( Gazzetta, il solito Ghisalberti, lo tupore indignato per le notizie che trapelano,Cunego che darebbe fastidio, a chi lo sa Iddio).
Scoprono pure l'ipocrisia degli organizzatori, verrebbe quasi da diventare giustizialisti, ma non lo farò per così poco, si sapeva da sempre che per certi tifosi valgono pesi e misure diverse.
Segnalo che non è solo la Gazzetta, Capodacqua dice che Cunego cade dalle nuvole ma le nuvole sono molto dense.
Già visto no? Poi magari l'inchiesta finisce in una bolla di sapone, come quella di anni fa su Rebellin, dopo anni, Rebellin stesso medico, stesso film...
Io che sono SEMPRE, CON TUTTI, stata garantista, ribadisco che questo modo di procedere è, come sempre, solo del ciclismo, che il ciclismo è una riserva di caccia dove si praticano metodi nemmeno ipotizzabili in altri sport.
Vale per Cunego e per tutti gli altri.
Non mi si venga a dire del calciatore sospeso per la canna. Ai calciatori che devono trovare, visto che si possono rifiutare di fare i test ematici? Giusto le canne e la cocaina non smaltita.
Certo non devono andare in farmacie chiacchierate, ce l'hanno nello spogliatoio, con comodità ,la farmacia.
Cunego e la Lampre sono vittime, adesso, di uno sputtanamento per metodi che non si sono mai sognati di contestare, mai mostrata solidarietà o dubbi per nessuno, dormiva quando perquisivano il suo compagno di stanza che lo stava aiutando a vincere il Giro.
Allora mi sta bene il garantismo, Cunego che rischia almeno lo sputtanamento per mattanze inesistenti in altri sport, mi sta bene dire che, COME SEMPRE, la sveglia suona quando qualcuno la carica, ma penso che un discorso così siamo in pochi a poterlo fare.
Quelli che l'hanno fatto per tutti gli altri. Sportivi professionisti,uguali.
E infine : comunque vada l'inchiesta segnala che il doping non è diminuito, è diventato furbo e costoso, a maggior gloria del sistema.

 

[Modificato il 07/04/2010 alle 20:53 by Donchisciotte]

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"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/04/2010 alle 20:31
Originariamente inviato da Tranchée d’Arenberg

Originariamente inviato da danilodiluca87

eheheheh io non voglio dire niente, perchè non mi piace farmi trascinare da queste porcate giornalistiche....
però se Cunego esce qualcosa di vero......


non volevi dire niente, ma l'hai detto.


ho detto....se esce qualcosa di vero su Cunego mi faccio una risata....tutto quaaa, dopo tutte quelle cose che ha fatto....

I'm cicloweb free....

 

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  postato il 07/04/2010 alle 20:52
Originariamente inviato da Admin

Un colpevole, però, c'è, ed è Saronni, a cui contesto l'incredibile leggerezza di far rifornire la squadra da un farmacista con dei precedenti: se un team manager, di questi tempi, fa una simile sciocchezza, vuol dire che non ha capito niente.


Insisto su questo punto: tantopiù una squadra che dice di fare della pulizia la sua bandiera, non può rifornirsi di medicinali da un farmacista con tanti scheletri nell'armadio. È una leggerezza inammissibile per un team manager, e il bello è che Saronni minimizza pure la cosa, come se fosse tutto normale.
Spero per loro che collaborino con un farmacista chiacchierato perché sono stupidi, visto che l'alternativa è che lo facciano per un motivo.

Cara Donchi, in ogni caso tu sfondi una porta aperta con me riguardo a tutte le tue riflessioni, ma ci sarà tempo per discuterne. Il fatto è che a me disturba proprio in maniera profonda che solo nel ciclismo ci possano essere simili vicende.
Mi verrebbe da dire: ma volete lasciarci in pace? Poi penso che certe derive ce le siamo proprio cercate col lanternino.

 

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Livello Marco Pantani
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  postato il 07/04/2010 alle 20:56
Sì, da quel giorno a Campiglio, quando il ciclismo non si difese e immolò la gallina dalle uova d'oro. Là si capì che poteva iniziare la mattanza. Per un po' è bastato che fosse uno a pagare per tutti, poi il gioco è diventato a tutto campo.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/04/2010 alle 21:12
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Un colpevole, però, c'è, ed è Saronni, a cui contesto l'incredibile leggerezza di far rifornire la squadra da un farmacista con dei precedenti: se un team manager, di questi tempi, fa una simile sciocchezza, vuol dire che non ha capito niente.


Insisto su questo punto: tantopiù una squadra che dice di fare della pulizia la sua bandiera, non può rifornirsi di medicinali da un farmacista con tanti scheletri nell'armadio. È una leggerezza inammissibile per un team manager, e il bello è che Saronni minimizza pure la cosa, come se fosse tutto normale.
Spero per loro che collaborino con un farmacista chiacchierato perché sono stupidi, visto che l'alternativa è che lo facciano per un motivo.

Cara Donchi, in ogni caso tu sfondi una porta aperta con me riguardo a tutte le tue riflessioni, ma ci sarà tempo per discuterne. Il fatto è che a me disturba proprio in maniera profonda che solo nel ciclismo ci possano essere simili vicende.
Mi verrebbe da dire: ma volete lasciarci in pace? Poi penso che certe derive ce le siamo proprio cercate col lanternino.


a me fa un pò ridere la cosa. il tutto contro tutti per poi scoprirsi nella pupù fino al collo e solo poco tempo in là.
si son dette peste e corna su basso, per esempio .nessuno credo voleva solidarietà, ma un rispettoso silenzio.ora la ruota gira.e gli stessi che puntavano il dito, ci dicono i giornali, se lo ritrovano contro.
altro esempio del perchè il ciclismo non crescerà mai, e sarà per molti anni ancora, il più vulnerabile tra gli sport
banal

 
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  postato il 07/04/2010 alle 21:26
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Spero per loro che collaborino con un farmacista chiacchierato perché sono stupidi, visto che l'alternativa è che lo facciano per un motivo.

Chi lo sà... ma ci sono anche altre ipotesi.
Ne dico 2 per par condicio

Ipotesi colpevolista: hanno pronto un nome da servire agli inquirenti.
Così dimostrano di collaborare e riversano tutta la colpa sullo stregone.

Ipotesi innocentista: visto la fama che ha il ciclismo è molto difficile
trovare collaborazioni mediche linde. Per cui si è obbligati a scendere
a qualche compromesso fidandosi delle promesse.

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/04/2010 alle 21:27
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Un colpevole, però, c'è, ed è Saronni, a cui contesto l'incredibile leggerezza di far rifornire la squadra da un farmacista con dei precedenti: se un team manager, di questi tempi, fa una simile sciocchezza, vuol dire che non ha capito niente.


Insisto su questo punto: tantopiù una squadra che dice di fare della pulizia la sua bandiera, non può rifornirsi di medicinali da un farmacista con tanti scheletri nell'armadio. È una leggerezza inammissibile per un team manager, e il bello è che Saronni minimizza pure la cosa, come se fosse tutto normale.
Spero per loro che collaborino con un farmacista chiacchierato perché sono stupidi, visto che l'alternativa è che lo facciano per un motivo.

Cara Donchi, in ogni caso tu sfondi una porta aperta con me riguardo a tutte le tue riflessioni, ma ci sarà tempo per discuterne. Il fatto è che a me disturba proprio in maniera profonda che solo nel ciclismo ci possano essere simili vicende.
Mi verrebbe da dire: ma volete lasciarci in pace? Poi penso che certe derive ce le siamo proprio cercate col lanternino.



Sono d'accordo con Marco. Un paio di settimane fa parlando di ben altri argomenti stavo evidenziando il dilettantismo che caratterizza la gestione delle squadre italiane. In quest'ottica il tuo ragionamento ovviamente non fa altro che confermare la mia teoria. Ma come si fa a commettere queste leggerezze in un periodo storico nel quale il ciclismo è nell'occhio del ciclone?

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 07/04/2010 alle 22:44
Originariamente inviato da trifase
Fai un po il confronto con le perdite per doping degli altri paesi ...

Ci stiamo francesizzando



Sono d'accordo con Trifase. Non che Desmoblu abbia tutti i torti del resto: soprattutto la mancanza di strutture adeguate (tipico di un paese finanziariamente sull'orlo del baratro, che vive di rendita sulle infrastrutture costruite nel passato ma che, inevitabilmente, vanno logorandosi) incide non poco sul declino dello sport italiano. Ma in certe discipline - il ciclismo su tutti - il fatto di aver "gambizzato" tutti i maggiori talenti con un'inquisizione antidopista senza pari nel resto del mondo ciclistico ha fatto il resto.

Originariamente inviato da pedalando

Quindi finirebbe alla gogna anche un certo ciclista che "forcaiolo"
non lo è stato solo con le parole....
O anche in questo caso il suo status di "vittima del sistema" lo
assolverebbe a priori ?


Mah, io non parlo di "vittime" del sistema. Parlo di "partecipanti" al sistema, che è una cosa diversa (gli stipendi dei ciclisti sono, mediamente, piuttosto alti, quindi "vittime" è una parola grossa).
Se il ciclista cui fai riferimento è Cunego, confesso che nel suo caso si combattono due istinti opposti: quello di difendere umanamente lui come ogni altro atleta inserito in un contesto che impone o quanto meno stimola certe pratiche; dall'altra una maligna ma insopprimibile soddisfazione per l'ipocrisia punita (la stessa che ho provato alla notizia della positività di Sella). Ma su questi due istinti alla fine prevale nettamente una terza sensazione: la speranza che un giorno il ciclismo possa finirla di essere il capro espiatorio di tutto lo sport italiano, o una vittima sacrificale utile per procurarsi il proprio quarto d'ora di celebrità infierendo su di essa.

 
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  postato il 07/04/2010 alle 23:26
Originariamente inviato da Lupo
Se il ciclista cui fai riferimento è Cunego,

No ho scritto senza neanche sapere dell'affaire mantovano.
Io mi riferivo a Riccardino ed al suo comunicato stampa forcaiolo...

Per il resto mi trovo abbastanza in accordo con il tuo pensiero.

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 07/04/2010 alle 23:32
Originariamente inviato da Admin

Cara Donchi, in ogni caso tu sfondi una porta aperta con me riguardo a tutte le tue riflessioni, ma ci sarà tempo per discuterne. Il fatto è che a me disturba proprio in maniera profonda che solo nel ciclismo ci possano essere simili vicende.
Mi verrebbe da dire: ma volete lasciarci in pace? Poi penso che certe derive ce le siamo proprio cercate col lanternino.



Admin, lasciarci in pace? Ma perché? Perché? Il ciclismo non ha nessun senso del mondo del "son tutti dopati, embé?". Che ti frega di sapere chi ha fatto più alla svelta 200-250 Km? Dove sta l'interesse? Ha pedalato, e allora? Anche quelli che ci hanno impiegato mezz'ora in più hanno pedalato. Quindi? E se per fare più alla svelta quello si é sottoposto a cure degne di un malato giunto in fase terminale, cosa facciamo? Diciamo che bello! che bello! Evviva! Evviva!? E se poi costui ci lascia le piume? Se si ritrova con la salute rovinata? Ce ne laviamo le mani?
Basta, una buona volta. Il cosiddetto "spettacolo" non ne vale la pena. D'altronde quele spettacolo? Abbiamo appena assistito a 3 Grandi Giri fra i più pallosi della storia. Già, la colpa é di chi ha impedito a certi dopati eccellenti di correre. Come se all'epoca di Armstrong, quando tutti questi "campioni" correvano, ci fosse quel gran divertimento...

Insomma, e per concludere, tu hai ragione, non spargiamo cacca giusto per il gusto di farlo. Chiediamo che non si spargano sospetti, spesso ingiustificati, a piene mani. Ma chiediamo pure che la si faccia finita col doping, una volta per tutte. Perché con il doping, il doping odierno, il ciclismo non ha alcun senso. Su questo punto, mi dispiace dirlo perché a questo sito sono affezionato, ebbene, su questo punto, sul rifiuto del doping, questo sito si é sempre schierato in maniera opposta a quella che avrei auspicato.

 

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E' la guerra che Madre Natura conduce contro la natura dell'uomo. Sarà una guerra senza quartiere, e sarà la grande guerra del XXI secolo

Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 08/04/2010 alle 08:51
Originariamente inviato da Tranchée d’Arenberg

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Un colpevole, però, c'è, ed è Saronni, a cui contesto l'incredibile leggerezza di far rifornire la squadra da un farmacista con dei precedenti: se un team manager, di questi tempi, fa una simile sciocchezza, vuol dire che non ha capito niente.


Insisto su questo punto: tantopiù una squadra che dice di fare della pulizia la sua bandiera, non può rifornirsi di medicinali da un farmacista con tanti scheletri nell'armadio. È una leggerezza inammissibile per un team manager, e il bello è che Saronni minimizza pure la cosa, come se fosse tutto normale.
Spero per loro che collaborino con un farmacista chiacchierato perché sono stupidi, visto che l'alternativa è che lo facciano per un motivo.

Cara Donchi, in ogni caso tu sfondi una porta aperta con me riguardo a tutte le tue riflessioni, ma ci sarà tempo per discuterne. Il fatto è che a me disturba proprio in maniera profonda che solo nel ciclismo ci possano essere simili vicende.
Mi verrebbe da dire: ma volete lasciarci in pace? Poi penso che certe derive ce le siamo proprio cercate col lanternino.



Sono d'accordo con Marco. Un paio di settimane fa parlando di ben altri argomenti stavo evidenziando il dilettantismo che caratterizza la gestione delle squadre italiane. In quest'ottica il tuo ragionamento ovviamente non fa altro che confermare la mia teoria. Ma come si fa a commettere queste leggerezze in un periodo storico nel quale il ciclismo è nell'occhio del ciclone?


Sposo incondizionatamente questa tesi: Saronni è stato un grande atleta ed è un pessimo dirigente, un dilettante !!!
Il mio parere è che si sia fidato ciecamente del dott.Gelati il quale si è rifornito abitualmente di medicinali leciti (mi auguro solo quelli) nella farmacia del suo amichetto del paesino mantovano. Quest'ultimo avrà seguito gli atleti per qualche tabella o consiglio sull'alimentazione. In questo modo si è fatto un nome nell'ambiente ed avrà spacciato qualche ormone proibito agli amatori ed anche a qualche professionista.
Io la vedo così. Tutto da provare da parte degli inquirenti.
Purtroppo, sempre secondo me, qui ci va di mezzo la partecipazione della Lampre al Giro perché lo Zomegnan solleverà la bandiera della pulizia ad ogni costo ed affosserà ulteriormente il movimento ciclistico in Italia.


 
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  postato il 08/04/2010 alle 11:10
Desmo t'ho cancellato il messaggio perchè era tutto sballato coi quote e non capivo dove dovevo chiudere: puoi riscriverlo?

 

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Livello Tour




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  postato il 08/04/2010 alle 16:03
Non c'è limite al peggio!Come si può concepire che nell'epoca dello show business iperprofessionistico e supermediatico un team protour che ha annoverato tra le sue fila addirittura un campione del mondo si rifornisca di farmaci presso la farmacia di un paesino di 600 abitanti in provincia di Mantova il cui titolare è già stato chiacchierato in passato per vicende legate al doping?
Il baratro è molto più profondo di quanto pensavo

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/04/2010 alle 19:01
Cerro, il paese difende il campione «Damiano è una vittima»
Dal bar al panettiere, sono tutti con Cunego: «Lui e' uno pulito»

CERRO VERONESE - «Ogni volta che Damiano perdeva di poco qualche grande corsa, i cosiddetti esperti ripetevano sempre in coro "rispetto agli altri gli manca qualcosina". Cosa pensate che fosse quel qualcosina? Era il doping, che mio figlio non ha mai preso essendo sempre stato uno dei pochi ciclisti onesti e puliti di tutto il gruppo». A parlare è Anna Maria Dal Dosso, madre di Damiano Cunego. Quando ha sentito la notizia dell’inchiesta per doping aperta dalla Procura di Mantova, che vede coinvolti i corridori tesserati per la Lampre nelle stagioni 2008 e 2009, (e quindi, tra gli altri, anche Cunego), non si è impressionata. «Non c’è niente di nuovo - commenta - se non il solito gioco di tirare in ballo persone come mio figlio che, fino a prova contraria, al momento si sono dimostrate corrette. Io vorrei che si facessero i nomi e i cognomi dei ciclisti di cui si hanno le prove che abbiano barato. Non mi piace quando si generalizza».

Sull’innocenza di Damiano, la madre è sicura: «Lo abbiamo cresciuto con principi e valori sani. Una volta presa dallo sconforto, dato che era spesso battuto da corridori che poi venivano condannati per uso di sostanze vietate, lo provocai dicendogli di farlo anche lui visto che tanto lo facevano tutti. Si arrabbiò per quelle mie parole, ma capì che si trattava solo di uno sfogo. Questo per dire quanto lui sia lontano da certe pratiche vietate e che fanno male alla salute». La sua conclusione è severa: «Vorrei che chi venisse beccato a barare fosse estromesso dal ciclismo per sempre». La gente di Cerro si schiera compatta in difesa del «Piccolo Principe». Giuseppe Bonato, uno degli iscritti al «Fans club Damiano Cunego 1999» e proprietario del bar Allegri, afferma: «Damiano è sempre stato contrario al doping. Bisogna vedere se gli è stata somministrata qualche sostanza vietata a sua insaputa, ma ci credo poco. Lui è pulito e negli ultimi due anni non ha avuto exploit clamorosi o vittorie tali da poter far nascere un sospetto su di lui».

Maria Assunta Canteri è una commessa del panificio dove per una stagione Damiano ha lavorato, all’età di 15 anni. «Non toccateci Damiano - attacca - sono sicura della sua innocenza. E’ un ragazzo serio che va forte in bici perché ha doti naturali e basta». Andrea Conti conosce bene Cunego: «Siamo parenti alla lontana - spiega - e si può dire che siamo cresciuti assieme. Non credo che si scoprirà qualcosa su di lui perché è uno dei pochi che si è sempre schierato apertamente contro il mondo del doping. Anche per questo si è fatto molte inimicizie all’interno del gruppo dove, si sa, regnano l’omertà e le false promesse». Il riferimento va all’intervista rilasciata ai giornali lo scorso maggio da Cunego ad Alpe di Siusi, durante il Giro d’Italia. Giunto lontano dai primi e indietro in classifica, Damiano si giustificò così: «E' già capitato che certe classifiche debbano essere riscritte, a competizione finita, e io ci rimango male. Faccio quello che posso, do quello che ho e accetto i risultati, anche quelli negativi. Esistono limiti fisici. Il mio principio è questo: fare quello che si può come si deve. A posto con la coscienza. La gente ti conosce, capisce, apprezza, stima, rispetta». E adesso, in attesa della conclusione dell’inchiesta, con fiducia aspetta.

Dino Guerrini


fonte: corrieredelveneto.it

 

[Modificato il 08/04/2010 alle 19:07 by danilodiluca87]

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/04/2010 alle 19:09
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Insisto su questo punto: tantopiù una squadra che dice di fare della pulizia la sua bandiera, non può rifornirsi di medicinali da un farmacista con tanti scheletri nell'armadio. È una leggerezza inammissibile per un team manager, e il bello è che Saronni minimizza pure la cosa, come se fosse tutto normale.

Non mi sembra proprio la Lampre la squadra bandiera della pulizia
Basta vedere i tanti controlli positivi degli ultimi anni..
Ho letto l'intervista sulla Gazzetta del procuratore di Mantova , per ora mi sembra che in mano non abbian nulla. Ha indagato tutti i corridori e staff della lampre proprio per quello (anzi per il rapporto tra il preparatore Gelati e il farmacista)
Per ora tanto fumo


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/04/2010 alle 19:32
Da Tuttobiciweb

Ricordate i corridori ucraini arrestati nel settembre scorso durante il Tour de l'Avenir? Bene, da quel caso la AFLD ha scoperto un “protocollo” per risultare negativi ai controlli pur avendo assunto sostanze dopanti.
Pierre Bordry, presidente dell’Agenzia Francese Antidoping, ed il consigliere scientifico dell’associazione hanno spiegato: «Nel corso degli interrogatori durante la “garde a vue” i corridori ucraini hanno confessato di aver assunto Epo in dosi importanti, ma le loro analisi erano negative. Il motivo? Avevano adottato un protocollo studiato da specialisti che permette di “nascondere” le sostanze vietate e risultare negativi ai controlli. Alla base del protocollo non c’è una sola sostanza ma diversi elementi la cui combinazione dà il risultato richiesto: ognuno di questi elementi, naturalmente, somministrato in maniera da non dare risultati positivi ma in alcuni casi soltanto al limite. C’è un vero e proprio traffico di queste sostanze, che va ben aldilà del caso di Besançon che è un piccolo caso. E non si tratta di un protocollo che riguarda unicamente il ciclismo».


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/04/2010 alle 19:55
qualcuno può postare l'articolo della gazzetta di oggi dove, mi han raccontato vengono fatti dei nomi.
in edicola è terminata.
ps. non avida brama di sapere, semplice voglia di informazione

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/04/2010 alle 20:03
In realta' il procuratore non fa nomi , parla di 35 - 40 indagati
La Gazzetta ha copiato i nomi di tutta la squadra , massagiatori e medici compresi
In piu' ci sono Cavallari e Mariano Piccoli

 
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  postato il 08/04/2010 alle 20:21
Sì, diciamo che sono due paginate di fuffa, da una parte l'intervista al procuratore, che dice pochissimo, e dall'altra a Nigrelli, che dice le solite cose che si dicono in questi casi. Novità zero.

Anzi, in realtà una: il procuratore Condorelli afferma che «gli indagati sono già stati avvisati. Alcuni hanno ricevuto almeno due volte l'avviso di richiesta di proroga delle indagini preliminari».
Quindi o il magistrato mente, o mente chi afferma di non sapere niente delle indagini. Oppure da Mantova hanno semplicemente sbagliato l'indirizzo su qualche lettera, e chi di dovere non ha ricevuto l'avviso...

 

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  postato il 08/04/2010 alle 20:25
Ah, naturalmente dice molto di più il trafiletto riportato sopra da forzainter (quello di Bordry), che non le due pagine dedicate dalla Gazza all'inchiesta di Mantova.

Meditate, gente, meditate.

 

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  postato il 08/04/2010 alle 20:29
Originariamente inviato da Admin

Sì, diciamo che sono due paginate di fuffa, da una parte l'intervista al procuratore, che dice pochissimo, e dall'altra a Nigrelli, che dice le solite cose che si dicono in questi casi. Novità zero.

Esatto
Normalmente difendo sempre la Gazzetta , pero' due pagine di ciclismo buttate quelle di oggi (al contrario delle due di Domenica)
Si poteva parlare d'altro
C'era il Paesi Baschi , il circuit de la Sarthe , il Cerami ecc
Il ritorno di Simoni..
Spero solo che l'inchiesta non sia nata per una causa di divorzio..

 
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