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Team Sky Pro Cycling 2010
Laura Idril - 04/01/2010 alle 07:30

Oggi avremo la presentazione ufficiale e finalmente le fotografie della maglia. Il sito olandese Wielerland e quello spagnolo Biciciclismo hanno pubblicato la foto di Ben Swift ieri in cui si vedeva il colletto della maglia Sky, ma Brailsford non ha ancora confermato niente :D (mi piace il finto mistero). Oggi scopriremo tutto! Questa squadra porta con sè tante incognite: saprà dare i risultati sperati? Io spero in uno sblocco di Davide Viganò, ha tante potenzialità quel ragazzo.


Laura Idril - 04/01/2010 alle 08:19

Dimenticavo... la presentazione sarà fatta con una pedalata per Londra tra tutti quelli che si erano iscritti in questi giorni: "Sky Ride in London"


Laura Idril - 04/01/2010 alle 09:15

Arrivano le foto....... Ammiraglie [img]http://s3.amazonaws.com/twitpic/photos/large/54789936.jpg?AWSAccessKeyId=0ZRYP5X5F6FSMBCCSE82&Expires=1262595558&Signature=5cRD7ThN9XTAl%2F6xuRDJsZMUQTA%3D[/img] fonte: Twitter


Laura Idril - 04/01/2010 alle 10:01

Alcuni non vedono la foto dell'ammiraglia, metto un link qui: http://img131.yfrog.com/i/j6zd.jpg/ fonte: sempre twitter


Laura Idril - 04/01/2010 alle 10:40

partito lo Sky Ride in London :D http://img131.yfrog.com/i/i5qs.jpg/


Laura Idril - 04/01/2010 alle 11:59

Ed ecco il sito: www.teamsky.com


superalvi - 04/01/2010 alle 12:21

"mostruosi" gli sponsor: Adidas, Marks and Spencer, Jaguar e News Corporation...molto bella anche la divisa


bianconiglio - 04/01/2010 alle 13:17

Ho letto un articolo -nonricordodove- in cui un atleta Sky si diceva entusiasta del team in quanto all'avanguardia dal punto di vista tecnico e gestionale. Con quello che hanno investito sarebbe un dramma se non arrivassero i risultati!


Laura Idril - 04/01/2010 alle 13:29

Si beh hanno scelto una gestione un pò diversa dal solito: 1) tutto lo staff (dagli atleti agli autisti) parla inglese 2) hanno scelto di prendere al massimo 4 atleti per ogni vecchia squadra per evitare che si creassero dei gruppetti all'interno dello stesso team.


Tranchée d’Arenberg - 04/01/2010 alle 17:32

In generale il modo in cui sono gestite, soprattutto a livello di marketing e comunicazione, le squadre provenienti dai paesi anglosassoni e dalle nazioni emergenti (Sky, Radioshack, Columbia, Garmin, Saxo...) è anni luce distante rispetto a quello che accade per i team provenienti dalle nazioni storiche del ciclismo. Benchè il ciclismo sia storicamente molto più popolare in Italia non vederemo mai una presentazione stile-Team Sky per nessuna formazione italiana. Vi immaginate una cosa del genere fatta dalla Liquigas a Milano piuttosto che a Roma?


forzainter - 04/01/2010 alle 17:54

Al contrario queste squadre non mi piacciono per niente Vedi la Columbia che ha rubato 2 corridori che erano seguiti dalla Quick Step gia' da juniores (Avia e poi Beveren 2000) o Radio Shack che si è portata via quasi tutta l'Astana fregandosene dei contratti (con ricatti vari) Non parliamo poi del team Sky che ha preso vari corridori sotto contratto.. Ieri ho visto su Raisportsat un bellissimo documentario su Coppi (non quello della De Stefano) , parlava Brera di Cavanna Normalmente sceglieva i corridori fra i muratori o contadini , gente che era abituata alla fatica. Coppi garzone di salumiera era gia' un po " corrotto " Altro che Pr , Ipod , Srm e balle varie ecc


sceriffo - 04/01/2010 alle 17:55

[quote][i]Originariamente inviato da superalvi [/i] "mostruosi" gli sponsor: Adidas, Marks and Spencer, Jaguar e News Corporation...molto bella anche la divisa [/quote] bhè cn murdoch mica difficile:cool:


superalvi - 04/01/2010 alle 17:57

[quote][i]Originariamente inviato da Tranchée d’Arenberg [/i] In generale il modo in cui sono gestite, soprattutto a livello di marketing e comunicazione, le squadre provenienti dai paesi anglosassoni e dalle nazioni emergenti (Sky, Radioshack, Columbia, Garmin, Saxo...) è anni luce distante rispetto a quello che accade per i team provenienti dalle nazioni storiche del ciclismo. Benchè il ciclismo sia storicamente molto più popolare in Italia non vederemo mai una presentazione stile-Team Sky per nessuna formazione italiana. Vi immaginate una cosa del genere fatta dalla Liquigas a Milano piuttosto che a Roma? [/quote] quoto, le multinazionali di matrice anglosassone ed il loro management sono molto più abituati a gestire attività differenti l'una dall'altra, pur sotto l'ombrello della stessa corporation. Ovvio che anche quando si tratta di ciclismo tutto sia pianificato nei minimi dettagli. Poi, con tutto il rispetto,vogliamo paragonare sponsor come Sky, Columbia,Garmin ecc a Liquigas e Lampre. Noi italiani ne usciamo distrutti purtroppo.


forzainter - 04/01/2010 alle 18:08

[quote][i]Originariamente inviato da superalvi [/i] Poi, con tutto il rispetto,vogliamo paragonare sponsor come Sky, Columbia,Garmin ecc a Liquigas e Lampre. Noi italiani ne usciamo distrutti purtroppo. [/quote] I nostri avranno molti meno soldi ( quasi sicuramente il direttore finanziario della News corporation prende uno stipendio piu' alto di tutto il fatturato della Lampre)ma piu' passione Una volta che han ottenuto quello che vogliono (o i risultati non sono stati all'altezza) la multinazionale se ne va I nostri sponsor invece magari tornano dopo anni Dal Lago e Galbusera (o nel passato Furlan , Squinzi ecc) conoscono i corridori perche' vivono il ciclismo Ballan passa pro perche' il proprietario della Wilier Triestina mette una buona parola con Galbusera , dubito che potesse fare lo stesso con Murdoch..


Subsonico - 04/01/2010 alle 18:25

Mah, Forzainter, penso bisogna vedere dove penda di più la bilancia. Perchè se è vero che la passione pende dalla parte mediterranea, in quanto a professionalità si sta costruendo un divario enorme. Se le italiane arrivano a prendere le licenze spesso e volentieri all'ultimo momento (con affiliazioni all'estero e altre magagne), non sarà solo perchè c'è un complotto pluto-giudaico verso il nostro paese.. Dopotutto stiamo vedendo che, panettieri o figli di borghesi, i DS comandano i corridori a bacchetta ovunque..


forzainter - 04/01/2010 alle 19:01

Il ciclismo affonda le sue radici nella povertà e nella fatica Le nazioni cardine sono sempre state tre Belgio , Francia e Italia Se guardo il Protour 2010 ci sono appena 6 squadre di questi paesi (nel 1994 erano 13.. e le altre erano comunque di paesi di grande tradizione come Spagna e Olanda) E la tendenza dell'UCI è sempre quella di favorire le grosse Multinazionali a danno dei piccoli sponsor Squadre con Budget da 15-20 ml di euro , corridori pagati 4-5 ml , visto il livello attuale del ciclismo (sia come diritti tv che come audience..) è da fuori di testa Poi se si vuole copiare il calcio negli errori , vediamo tra una decina d'anni Ovviamente visto che la pagano tanto gli altri si devono adeguare (vedi Astana che strapaga Contador per tenerselo) , chi non si adegua muore Poi queste squadre se ne andranno (basta vedere la Formula 1 con 30 macchine e prequalifiche a inizio anni 90 , poi con l'entrata dei grossi costruttori a fatica si arriva a 18..) e cosa resterà del ciclismo ? Lo stesso errore è stato fatto nel ciclismo dilettanstico nostrano , son arrivate le corazzate di 30 corridori , le squadre di paese sono morte. Il numero di gare si è dimezzato. e si vedono i risultati Il Piemonte (la terra di Girardengo , Coppi , Defilippis , Zilioli ecc) ha 40 dilettanti e tre squadre.. Il Rhone-Alpes (piu' o meno la stessa popolazione ma meno tradizione) 150 e tredici squadre


Carrefour de l arbre - 04/01/2010 alle 20:22

Sono fondamentalmente d'accordo con forzainter: sembra anche a me che si stia andando concettualmente verso il calcio, favorendo la grandeur a danno di quell'immagine di umiltà che è sempre stata la forza del ciclismo. Umiltà che però non è il patron Wilier che "sponsorizza" Ballan, quella chiamiamola con il suo nome, cioè raccomandazione....


ciclone76 - 04/01/2010 alle 21:40

[quote][i]Originariamente inviato da bianconiglio [/i] Ho letto un articolo -nonricordodove- in cui un atleta Sky si diceva entusiasta del team in quanto all'avanguardia dal punto di vista tecnico e gestionale. Con quello che hanno investito sarebbe un dramma se non arrivassero i risultati! [/quote] Attenzione mi sembra che il Team Sky non sia la squadra con il Budget più alto. Mi sembra che il Team Katusha superi di un po'il Budget della neonata inglese, eppure non ha ottenuto tanto nella passata stagione, in base a quello che si poteva fare con tutti quei milioni ( si diceva 15 ml. di euro annui ). La differenza è si che ci vuole un capitale alto per fare un investimento simile ma se il Team Sky ha un Management che veramente può chiamarsi tale sicuramente otterranno di più spendendo meno del Team Russo che sbandiera ai 4 venti milioni di Euro ma tirando le somme non sò dove li spendono. Anzi ma ci sono ancora visto che non se ne parla più di Tchmil Pozzato & Co.


sceriffo - 04/01/2010 alle 21:47

x chi nn lo sapesse il team sky è nato da uno costola della nazionale britannica pista. infatti gli sponsor sono gli stessi . hanno traslato, dilatandola , la struttura


superalvi - 04/01/2010 alle 21:54

Mah la Lampre con tutta la sua passione ha rovinato un corridore come Damiano Cunego, la Liquigas tutto sommato in ambito internazionale ha raccolto ben poco. Col professionismo bisogna saperci fare e in questo nel nordeuropa sono molto abili. Non si può dire lo stesso di noi, dove il numero di squadre di livello è sceso drasticamente. Infine la bici sta prendendo molto piede in quei paesi dal clima tradizionalemtne + ostile come le isole britanniche, o è moda come negli states. Sarà poco romantico, ma i nuovi talenti vincenti come Cavendish, Boasson Hagen, Schleck non vengono purtroppo più dall'italia.


mestatore - 04/01/2010 alle 23:40

se qualcuno ha voglia vada a riprendersi su cycling pro l' intervista di bruce beislsford, l' uomo che ha costruito la pista inglese e ora gestisce sky. chiarezza di idee è dire poco. forza inter io di solito sono d' accordo con te, ma quest volta fai confusione. il difetto è qui, dove passa per un guru martinelli che si affida a simone mori e lascia i corridori senza stipendio a marzo, oppure ferron ferretti che si fa abbindolare da nomi di sponsor enormi. peccato che loro, gli msponsor,non ne sapessero nulla ( non ricordo se fosse hitachi o sony....ma forse qualcuno ricorda la vicenda). questi costruiscono e vedrete che faranno crescere il ciclismo inglese. ora la pista in inghiltera sceglie, a scapito da altri sport. mica hanno fatto una cattedrale nel deserto. hanno creato un movimente e lo stesso faranno nella strada da noi pietiamo una stradista che vada sul tondino. questi non sono astana,questi sono gente che ha tanti soldi anche perchè non li butta via e sa a chi affidarsi. gli stapleton e i beilsford conoscono meglio il valore della storia rispetto a noi, il valore del ciclismo, le sue potenzialità che nascono da lì se le sai collocare nel presente e nel futuro. i luoghi comuni (agricoltori e muratori)lasciamoli a neri e a bs. nella pista inglese c'è mica solo immagine. vedrai che quelli di sky arriveranno, mica quest' anno,ma arriveranno. nella columbia ci sono i soldi ,ma c'è anche la capacità di scegliere i corridori. certo nella strada non è facile, i rabobank hanno lavorato bene e forse raccoglieranno negli anni prossimi. ti capita che kai reus abbia un incidente, che sbagli a valutare un dekker e perdi degli anni. ma i gesink e i mollema possono arrivare e gli olandesi sono pochi. noi con 60 milioni di abitanti siamo messi forse peggio. diverso il discorso per gli astana e i katusha, soprattutto i primi. ciao mesty


rizz23 - 05/01/2010 alle 00:21

Perfettamente d'accordo con mestatore. Qui stiamo parlando di un team che mette un management di qualità, sponsor di spessore, una comunicazione efficace. Professionismo, finalmente. Qualcuno, in Italia, ma anche in Francia, ma anche in Spagna potrebbe avere di che imparare, perché le squadre in circolazione con lo stesso imprinting, nel panorama professionistico, si contano sulle dita di una mano.


mestatore - 05/01/2010 alle 10:55

caro forzainter, aggiungo che il fatto che ballan sia passato pro grazie a galbusera la dice lunga sulle capacità dei nostri ds tecnici e manager e sulla struttura dei nostri team, dilettanti e pro. i nostri tecnici da paese si facevano sfuggire uno che ha vinto mondiale e fiandre, mentre le mezzecalzette con i soldi di papa' o del panettiere del villaggio un contratto lo trovano sempre. io non parlerei tanto di strutture manageriali e marketing, ma ho paura che competenza e capacità siano diminuite in un mondo chiuso in se' stesso, legato a parrocchie inadeguate e comandato da gente che lucra sulle briciole. magari vivessimo qualche anno come la formula 1 anni 90. almeno prima di finire in prigione abitiamo a parco della vittoria per un po', qui in italia il ciclismo va in prigione senza passare dal via, tanto per parlare con il gergo di monopoli. voglio vedere un procuratore pasticciere-pasticcione alle prese con stapleton o beilsford ( lo scrivo ogni volta in maniera diversa ma capite lo stesso...).. da noi, un bailetti non riesce a passare pro per anni e passa quando ormai il momento è andato. ci vogliono personaggi nuovi, con idee nuove. io amo la tradizione, dobbiamo partire da lì, noi, i belgi e i francesi. ma dobbiamo aprire gli occhi al mondo,uscire dalle parrocchie. va bene il dialetto, ma bisogna sapere anche l' inglese. la tradizione si tiene , è la forza, ma si va avanti adeguandosi al mondo cambiato ,non con le idee strampalate, con lo spettacolo che non si sa bene cos'è. ci va la sostanza dietro l' immagine. nell' operazione sky io per ora vedo chiarezza e serietà, mica novità strane. hanno portato il ciclismo nelle strade a londra, in mezzo alla gente e strizzando l' occhio agli appassionati, mobilitandoli,, convolgendoli. mica roba strana, ciclismo e popolo. qui a molti da noi in questo forum da fastidio che alle gran fondo vadano a pedalare migliaia di persone ogni domenica. fanatici, frustrati secondo voi un capitale per il ciclismo secondo me. quelli vanno in mezzo alla gente a londra, noi manco riusciamo a fare le punzonature- presentazioni perchè se no il traffico.... io sono contento se il livello di competizione si alza : dovremo e sapremo rispondere e selezionare persone più valide e più adatte alle sfide. spero che qualcuno saprà reagire: vivacchiando si scompare comunque ciao mesty


prof - 05/01/2010 alle 10:59

[quote][i]Originariamente inviato da mestatore [/i] questi non sono astana,questi sono gente che ha tanti soldi anche perchè non li butta via e sa a chi affidarsi. mesty [/quote] Il cuore spinge anche me, come Carrefour, dalla parte di Forzainter (e non certo per motivi ... calcistici ...) purtuttavia mi sento che occorre metterci anche qualche cosa di piu'. Prescindo tout court dall'orrore che mi ispirano personaggi come Martinelli e Ferretti: credo che nessuno voglia andare piu' a parare da quelle parti. Quel ciclismo, anche in Italia, sta tirando finalmente le cuoia. Sul fatto poi che questi grandi colossi multinazionali abbiano tanti soldi e sappiano come spenderli, beh, Mesty, lasciami esprimere qualche dubbio. Mai sentito parlate di "too big to fail" ? Hai mai avuto a che fare con queste maledette multinazionali e le loro inefficienze, i loro sprechi e ... i loro debiti ? Ti risulta ci sia stata una grande crisi mondiale di recente ? Secondo te, provocata da chi ? Dagli 8 milioni di partite iva che ci sono in Italia ? Un nome a caso : Siemens e solo perchè vicino a noi e non negli USA. Se non vivessimo in un contesto neosocialista ad economia di stato, questa società, sarebbe fallita già 8 o 10 volte. Questi mostri non pagano tasse, inventano comportamenti "etici", distribuiscono stipendi da fame, depauperano le risorse degli stati e il tutto per pagare compensi stramilionari a pochi mega dirigenti. Cosa si cela dietro colossi di quelle dimensioni lo sai sempre dopo. Per quanto mi concerne te lo posso dire anche adesso : inefficienze e debiti, ma fai finta che non ti abbia detto niente. Tutta questa tirata (un po' uno sfogo ... lo ammetto e me ne scuso) per dire che anche la strada dei grandi sponsor, la strada del protour, per intenderci, è una strada minata e pericolosa. Si tratta del dibattito piu' attuale che si possa immaginare, in effetti e giungere ad una sintesi non è impresa facile. Sponsor dalle dimensioni piu' "umane" come Liquigas e Lampre hanno dimostrato una pochezza tecnica da fare rabbrividire. Gli Amadio e compagnia cantante sono in effetti i degni eredi dei Ferretti & C. ed anche peggio, se possibile. Il ciclismo richiede un ancoraggio alla tradizione che non è domandato ad altri sport o, quanto meno, non nella stessa misura e, in ogni caso, non si può individuare la tradizione di riferimento con "chi viene dal guppo" come fa Neri. La tradizione del ciclismo è rappresentata dalla sus storia, dai campioni del passato, dalle sue grandi corse e questo patrimonio è ancora tutto quanto abbastanza intonso. Io credo che Carrefour e Forzainter intendano sottolineare proprio questo aspetto, con il quale poco hanno da spartire i grossi squadroni da 30 e passa corridori che, a ben guardare poi, sono anche infarciti di gran bei broccacci. Viviamo una fase di brutta transizione ma ritengo che ci siano ugualmente tutti gli elementi per poterne uscire: non credo che i Galbusera e i Dal Lago abbiano ancora molta voglia di affidare i loro quattrini a personaggi cosi' poco qualificati e comunque, presto o tardi, se ne accorgeranno e qualcosa lo dovranno pur fare. Purtroppo ho un sacco di lavoro arretrato e vorrei partecipare piu' a lungo a questa discussione. Intanto, un caro saluto a tutti e tanti Auguri di Buon Anno.


forzainter - 05/01/2010 alle 12:34

[quote][i]Originariamente inviato da mestatore [/i] se qualcuno ha voglia vada a riprendersi su cycling pro l' intervista di bruce beislsford, l' uomo che ha costruito la pista inglese e ora gestisce sky. chiarezza di idee è dire poco. forza inter io di solito sono d' accordo con te, ma quest volta fai confusione. il difetto è qui, dove passa per un guru martinelli che si affida a simone mori e lascia i corridori senza stipendio a marzo, oppure ferron ferretti che si fa abbindolare da nomi di sponsor enormi. peccato che loro, gli msponsor,non ne sapessero nulla ( non ricordo se fosse hitachi o sony....ma forse qualcuno ricorda la vicenda). questi costruiscono e vedrete che faranno crescere il ciclismo inglese. ora la pista in inghiltera sceglie, a scapito da altri sport. mica hanno fatto una cattedrale nel deserto. hanno creato un movimente e lo stesso faranno nella strada da noi pietiamo una stradista che vada sul tondino. questi non sono astana,questi sono gente che ha tanti soldi anche perchè non li butta via e sa a chi affidarsi. gli stapleton e i beilsford conoscono meglio il valore della storia rispetto a noi, il valore del ciclismo, le sue potenzialità che nascono da lì se le sai collocare nel presente e nel futuro. i luoghi comuni (agricoltori e muratori)lasciamoli a neri e a bs. nella pista inglese c'è mica solo immagine. vedrai che quelli di sky arriveranno, mica quest' anno,ma arriveranno. nella columbia ci sono i soldi ,ma c'è anche la capacità di scegliere i corridori. certo nella strada non è facile, i rabobank hanno lavorato bene e forse raccoglieranno negli anni prossimi. ti capita che kai reus abbia un incidente, che sbagli a valutare un dekker e perdi degli anni. ma i gesink e i mollema possono arrivare e gli olandesi sono pochi. noi con 60 milioni di abitanti siamo messi forse peggio. diverso il discorso per gli astana e i katusha, soprattutto i primi. ciao mesty [/quote] No non siamo per niente d'accordo Oggi c'e' un articolo sulla Gazzetta sul team Sky Si parla di un Budget annuo di 30 ml di euro , compreso di mtb , pista (in parte minima visto che parte degli introiti viene dalla Lotteria) e bmx. A occhio come minimo 20 ml di euro sono per il team di strada Una cifra contro ogni logica Basta dire che il budget Lampre non arriva a 5 ml..e che i diritti tv pagati dalla Rai alla Rcs sono molto piu' bassi di quella cifra Il giornalista della gazzetta domanda al Manager Brailsford Paura di ritorsioni in gara , dopo aver strappato a suon di milioni Wiggins alla Garmin e il giovane Swift alla Katusha ? " Ho parlato anche in questi giorni con Vaughters e Tchmil : Non ci sono problemi. C'era un accordo per questi trasferimenti. Tutti vedono bene il nostro arrivo " L'arroganza che i soldi comprino tutto.. Stesso stile delle squadre di Calcio Citi la pista inglese Sarebbe interessante sapere quale sia l'effettiva consistenza del movimento , che non si misura certo dal numero di medaglie , ma dal numero di tesserati di alto livello ecc Per ora vedo che il budget inglese della pista è doppio di quello francese e 8/10 volte superiore al nostro. Seguo poco la pista , quanti velodromi coperti ci sono in Inghilterra Oltre a Manchester ?


Laura Idril - 05/01/2010 alle 13:17

Non conta quanti velodromi hai ma come li usi: ciononostante la GBR ha 55 velodromi su tutto il territorio britannico. Loro però hanno l'accademia della pista: Thomas, Swift, Kennaugh escono tutti da lì e ti posso dire che ne stanno uscendo ancora e giusto per dirti Andy Tennant, Luke Rowe e per i velocisti Jason Kenny, Dave Daniell. Inoltre hanno già un ragazzino di 15 anni che fa i 200m in 11 secondi... E pensare che mi raccontavano quelli del velodromo di Fiorenzuola che qualche anno fa quando i britannici si erano presentati ai mondiali juniores con delle richieste che sembravano assurde, loro pensavano che fossero degli sprovveduti: "ce l'han fatta vedere loro come sono sprovveduti".


superalvi - 05/01/2010 alle 14:10

beh proprio tu forza[b]inter[/b] fai discorsi di soldi? se i soldi li hanno che devono fare darli in beneficenza? Sarà colpa del movimento se le 2 squadre maggiori hanno un budget di 5 milioni e le altre sono professional affiliate all'ultimo secondo a dublino per motivi fiscali... Ad ogni modo GBR ha tirato fuori campioni in tutte le discipline nell'ultimo lustro, frutto di una perfetta programmazione. Noi continuiamo con la logica del tutto provinciale. Certo magari è + bello avere squadre piccole, però s'è visto che con le attuali condizioni economiche le piccole imprese italiane non possono più spendere. L'unica via che garantisce stabilità è data da aziende medio grandi.


rizz23 - 05/01/2010 alle 16:51

[quote][i]Originariamente inviato da superalvi [/i] beh proprio tu forza[b]inter[/b] fai discorsi di soldi? se i soldi li hanno che devono fare darli in beneficenza? [/quote] :D :D :D Scherzi a parte, io direi che è il caso di ricordarci che stiamo parlando di un movimento per molti versi asfittico, piagato dai danni d'immagine infertigli da tutte le sue componenti. Che vi siano squadre che investono somme importanti e lo fanno badando alla qualità delle loro attività, quindi a spenderle bene, mi sembra solo positivo.


superalvi - 05/01/2010 alle 17:05

caro rizz il fatto è che secondo questi è meglio avere 10 Lpr/Amica Chips di turno piuttosto che un team sky, perchè investe troppo e distorce i "valori" del ciclismo tradizionale. Cose da matti


forzainter - 05/01/2010 alle 17:28

[quote][i]Originariamente inviato da superalvi [/i] beh proprio tu forza[b]inter[/b] fai discorsi di soldi? se i soldi li hanno che devono fare darli in beneficenza? Sarà colpa del movimento se le 2 squadre maggiori hanno un budget di 5 milioni e le altre sono professional affiliate all'ultimo secondo a dublino per motivi fiscali... Ad ogni modo GBR ha tirato fuori campioni in tutte le discipline nell'ultimo lustro, frutto di una perfetta programmazione. Noi continuiamo con la logica del tutto provinciale. Certo magari è + bello avere squadre piccole, però s'è visto che con le attuali condizioni economiche le piccole imprese italiane non possono più spendere. L'unica via che garantisce stabilità è data da aziende medio grandi. [/quote] Quali aziende medio grandi? con il protour le aziende devono essere delle multinazionali con fatturati da piu' di 1000ml di euro 30 ml per loro è nulla Poi si stufano del giocattolino e vediamo cosa resterà del ciclismo.. Esempi cosi ci son stati in tutti gli sport La NHL se non si dava una regolata (23 squadre su 30 in deficit..) chiudeva (han rinegoziato i contratti con un salary cup molto piu' basso) Come detto da Prof non son le 8ml di partita Iva che han portato la recessione ma gruppi bancari e multinazionali con fatturati enormi Una politica giusta era quella dei piccoli passi ma con dirigenti come quelli attuali avidi di denaro è impossibile D'altronde il presidente UCI fissa i primi di Gennaio per le licenze Pro tour e Continental , poi per quelle non ha tempo , invece alla presentazione del team Sky è in prima fila.. Tengo all'Inter dal 1981 (6 anni) con presidente Fraizzoli:) , se Moratti non sganciasse neanche un euro continuerei a tenere Inter


forzainter - 05/01/2010 alle 17:32

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Non conta quanti velodromi hai ma come li usi: ciononostante la GBR ha 55 velodromi su tutto il territorio britannico. Loro però hanno l'accademia della pista: Thomas, Swift, Kennaugh escono tutti da lì e ti posso dire che ne stanno uscendo ancora e giusto per dirti Andy Tennant, Luke Rowe e per i velocisti Jason Kenny, Dave Daniell. Inoltre hanno già un ragazzino di 15 anni che fa i 200m in 11 secondi... E pensare che mi raccontavano quelli del velodromo di Fiorenzuola che qualche anno fa quando i britannici si erano presentati ai mondiali juniores con delle richieste che sembravano assurde, loro pensavano che fossero degli sprovveduti: "ce l'han fatta vedere loro come sono sprovveduti". [/quote] Stavo parlando dei velodromi coperti.. Pure l'Italia ne ha piu' di 200.. Facile fare richieste quando hai dei budget 10 volte superiori (anche gli arabi compravano le rolls royce per correre nel deserto) Un ragazzino di 15 anni che corre in 11 i 200 metri.. proprio un bel ambiente


rizz23 - 05/01/2010 alle 17:49

Ma no, non credo che la loro posizione sia così estrema. Voglio dire, io stesso per ragioni ideologiche tendo a diffidare del denaro e dei Paperoni che ne investono in quantità e ho il timore che i troppi interessi economici finiscano per rovinare tutto. Se vogliamo, ciò che ha rovinato il Pro Tour sono i giochi di potere e le lotte intestine nate, manco a dirlo, intorno a ragioni economiche. Aumentare queste ultime rischia di portare anche ad avere più team e atleti e organizzatori e federazioni disposti a tutto pur di accaparrarsi la fetta di denaro cui mirano. Questo rischio c'è, ma è nella società contemporanea molto prima che nello sport. Che non rimarrà, già non lo è, un'oasi impermeabile a questa situazione. A questo punto, il nodo cruciale per me è nella qualità e nel modo in cui questi investimenti prendono forma. E per me investire su uno sport un po' in disgrazia, ma che gode di un grande seguito, è già cosa intelligente e apprezzabile. E' già una cosa "di sinistra" (per quanto queste categorizzazioni lasciano certamente il tempo che trovano; lo preciso perché c'è qualche prepotentello in giro che si crede l'unico comunista della Terra e magari verrà a bacchettarmi), comunque una scelta discretamente alternativa, rispetto a - che ne so - comprarsi il Nottingham Forest o la Roma o una scuderia di Formula 1. E poi, investire puntando sulla qualità dei corridori, dello staff, dell'organizzazione e della comunicazione, mi pare ancor più cosa buona e giusta. Peraltro credo che di sfondo vi possa essere anche la volontà di portare a buoni risultati su strada una nazione come la Gran Bretagna che da un po' - tranne poche eccezioni - difetta in questo senso e anche questo non è per niente assurdo, verso Londra 2012 e in generale, in prospettiva può creare un movimento su strada in un contesto in cui pare essercene bisogno. Scusate la prolissità (e mi sa anche qualche errore qui e là), sto scrivendo un po' di getto.


Subsonico - 05/01/2010 alle 20:01

[quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Un ragazzino di 15 anni che corre in 11 i 200 metri.. proprio un bel ambiente [/quote] ma perchè scusa, non può semplicemente avere talento questo povero ragazzo? :mad: la bravura delle strutture dirigenziali britanniche sta nel scoprire questi ragazzini e indirizzarli bene. Ci siamo già dimenticati come abbiamo gettato nel cesso Chiappa e Quaranta?

 

[Modificato il 05/01/2010 alle 20:05 by Subsonico]


forzainter - 05/01/2010 alle 20:15

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Un ragazzino di 15 anni che corre in 11 i 200 metri.. proprio un bel ambiente [/quote] ma perchè scusa, non può semplicemente avere talento questo povero ragazzo? :mad: [/quote] Non arrivi a 15 anni a 11 secondi netti con il talento , devi aver fatto degli allenamenti incredibili Un bel posto per far maturare un ragazzino , senza tante pressioni Ai campionati italiani assoluti (non allievi..) 1 solo atleta è sceso sotto gli 11..


superalvi - 05/01/2010 alle 20:17

[quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Quali aziende medio grandi? con il protour le aziende devono essere delle multinazionali con fatturati da piu' di 1000ml di euro 30 ml per loro è nulla Poi si stufano del giocattolino e vediamo cosa resterà del ciclismo.. Esempi cosi ci son stati in tutti gli sport La NHL se non si dava una regolata (23 squadre su 30 in deficit..) chiudeva (han rinegoziato i contratti con un salary cup molto piu' basso) Come detto da Prof non son le 8ml di partita Iva che han portato la recessione ma gruppi bancari e multinazionali con fatturati enormi Una politica giusta era quella dei piccoli passi ma con dirigenti come quelli attuali avidi di denaro è impossibile D'altronde il presidente UCI fissa i primi di Gennaio per le licenze Pro tour e Continental , poi per quelle non ha tempo , invece alla presentazione del team Sky è in prima fila.. Tengo all'Inter dal 1981 (6 anni) con presidente Fraizzoli:) , se Moratti non sganciasse neanche un euro continuerei a tenere Inter [/quote] :D:D non sto facendo l'avvocato del grande capitalismo anglosassone, lungi da me. Sto solo cercando di dire che un team polivalente, ben organizzato, coeso (lingua) con un grande marketing (pedalata ad hyde park) porta + vantaggi al mondo del ciclismo che non l'Amica Chips ecc. ecc. in italia una cosa simile c'è stata con la Fassa che fu affidata purtroppo a Ferretti e non ad un management vero. sei sicuro dei 200 velodromi? Perchè a me pare che Bulbarelli disse che gli azzurri erano costretti ad allenarsi ad Aigle


forzainter - 05/01/2010 alle 20:30

[quote][i]Originariamente inviato da superalvi [/i] in italia una cosa simile c'è stata con la Fassa che fu affidata purtroppo a Ferretti e non ad un management vero. sei sicuro dei 200 velodromi? Perchè a me pare che Bulbarelli disse che gli azzurri erano costretti ad allenarsi ad Aigle [/quote] D'inverno uno solo a Montichiari (ma è in funzione da poco , prima andavano a Aigle o da altre parti) In post precedenti ho chiesto quante piste indoor avessero in Inghilterra oltre a Manchester ( i 55 di Laura sono ovviamente compresi di piste coperte e scoperte ) e quale fosse il bacino di corridori da cui attingono ? se è prendere 6 ciclisti per annata metterli a Manchester in collegio non è il mio modello di movimento ciclistico.. Mica ci son state solo Amica Chips ecc C'e' stata la Carrera , la Mercatone , Polti , Panaria , Navigare ecc


Carrefour de l arbre - 05/01/2010 alle 21:45

[quote][i]Originariamente inviato da mestatore [/i] questi non sono astana,questi sono gente che ha tanti soldi anche perchè non li butta via e sa a chi affidarsi. [/quote] Sta proprio qui il punto: per quale ragione uno come Murdoch (ovviamente, in questo caso, chi per lui, ma la sostanza è la stessa), che giustamente punta alla massimizzazione del profitto, dovrebbe lanciarsi in un progetto che potrebbe vedere i suoi risultati tra qualche anno e poi non è nemmeno detto? No, mi pare che alla luce dell'ammirazione per questo squadrone ci sia un insieme di due fattori: 1)una latente esterofilia che, se da un lato, essendo italiani, è pienamente comprensibile, ma che sotto il profilo sportivo non è pienamente messa a fuoco. 2)un altrettanto latente fascinazione verso tutto ciò che è "grosso" (budget, organizzazione, parco corridori) , anche questo in parte comprensibile considerando che il ciclismo viene considerato il cugino di campagna degli sport principali. Siamo ad un bivio: se va bene, l'esperienza del team sky potrebbe veramente far confluire nel ciclismo grossi capitali; ma se dovesse andare "male", non tanto sportivamente quanto per l'approccio di questo tipo di aziende al ciclismo, il rischio che diventino baracconate è grosso.


mestatore - 05/01/2010 alle 21:56

@ prof carissimo, questa volta non ti ho capito bene il pistolotto sul capitalismo e sulla struttura ministeriale delle multinazionali mi trova consapevole e conseziente. centra come i cavoli a merenda, però. qui non parlo di too big to fall ma dell' organizzazione di una squadra ciclistica, della comprensione del movimento e del momento del ciclismo. in questo vedo che siamo più d' accordo di quanto pensi. io credo che se gli inglesi avessero avuto il cinquantenario della morte di coppi avrebbero fatto qualche cosa di meglio di quello che abbiamo fatto noi. qualcosa fatto meglio e più moderno, ma non per questo meno rispettoso della tradizione, anzi di più. poi, anche io credo che dal lago capirà ad un certo punto che con quelli che ha non si va da nessuna parte. l' organico liquigas per i gt è mica peggio della csc e della saxo potenzialmente i risultati sono diversi. i grandi sponsor non sono nè bene nè male: anche bouygues è un colosso eppure ha una squadra penosa. perchè credit agricole era piccola? contano i soldi che metti e a chi ti affidi. ( credit agricole squadra mi interesa, su CA banca concordo con te..) sky mi sembra partita con il piede giusto: c'è un disegno chiaro e condivisibile, si vedrà dove arrivano c'è competenza e occhi aperti. columbia è partita dalle ceneri di telekom, tutti ridacchiavano. guarda dove li ha portati la competenza e la chiarezza di idee. io lavoro con tedeschi, austriaci e anche inglesi hanno una sanità che ci sogniamo gli inglesi stanno tornando, i soldi che hanno mica li buttano via come noi. il nostro ciclismo per certi versi mi sembra la mia facoltà di medicina: gente che non vede olte il naso e i attacca alla cadrega e pochi che parlano inglese e pssono girare il mondo.... il mondo non inizia e finisce al carmagnini dei 500, il ristorante dove si trova la parrocchia di neri e dei toscani.... @forzainter guarda la pista inglese non sono 6 uomini. è un movimento che ha fatto crescere il ciclismo inglese in toto e ora punta alla chiave per il pubblico grandissimo, la strada, il tour ed il mito. hanno bisogno di suscitare passione: parlano di tour e roubaix, la storia, il mito. a quello puntano quelli di sky. mica al pro tour e giro di polonia. poi faranno anche quelli , certo. gli inglesi hanno messo in bici migliaia di ragazzini e trovano quelli che possono fare 11 sui 200. culo, certo, discutibile ma non a priori. magari hanno il fenomeno vero, il maradona della bici, il federer. difficile che noi lo troviamo quando in bici vanno solo i figli ubbidienti degli amatori che tanto vengono disprezzati. quelli disubbidienti giocano a calcio. con questa base , trovare uno da 11 richiede un culo ancora piu' grande. a torino ci saranno 40 ragazzi che fanno attività. il ciclismo deve tornare richiamo e per questo ci vogliono personaggi ( ah , il panta)e team che facciano richiamo. gli sky, mica gli amica chips. rischioso, certo. si rischiano contraccolpi, bisogna saper governare il movimento. ma se si continua come ora il ciclismo qui muore in australia e gb sta crescendo. cerchiamo di prendere il buono. in garmin , nel gruppo vaughters vedo un idea e soldi non ne hanno tantissimi. in lampre vedo saronni ahimè e in liquigas vedo solo confusione. poi, tu , che tifi per la squadra che ha buttato via più soldi.... io sono come te, vengo dalla pasione e dal ciclismo dei paesi la brunero era ciriè. mica voglio che quello muoia. lo amo ma capisco che ci vuole un traino nuovo. no bisogna scimmiottarlo, bisogna sfruttarlo con i mezzi che si hanno, non con i debiti. per questo ci vogliono intelligenza, competenza. professione. non pasticcieri, non saggi del gruppo. o almeno quelli veri. ciao cari un abbraccio mesty ps: poi, magari gli va tutto male, wiggins fora e cade etc etc ma tra un po' avranno cavendish. e continueranno per un po' diamogli 3 anni, poi vediamo.


mestatore - 05/01/2010 alle 22:08

@ carrefour per adesso in sky di grosso c'è il progetto e l' idea che fanno trapelare lo squadrone io non lo vedo, per adesso al giro come punta avranno cioni, desaparecido dal 2004 al tour hanno wiggo, talento enorme, ma per ora un quarto posto nella boucle con un percosro fatto su misura per lanza. deve confermarsi e dimostrare che può stare in quel peso senza morire e crescere tanto in tutto. certo hanno preso i migliori corridori di lingua inglese e hanno puntato tanti sono una squadra forte, ma le corse non si vincono se hai le jaguar anzichè le skoda. al lmite, meglio le audi di riis... è interessante l' approccio , che in questo ciclismo stantio, è nuovo. lo squadrone è la radioshack, ma non si dedica un 3d a loro. hanno un approccio molto più tradizionale e meno innovativo. ciao mesty ps: io non ho paura di apparire esterofilo, ma non credo nel provincialismo pattriotardo.. sono contento di essere italiano, ma vorrei che l' italia fosse un po' meglio. il che non corrisponde a copiare toit court gli angloamericani pluto giudo massonici.:D:?:flag:


Carrefour de l arbre - 05/01/2010 alle 22:26

[quote][i]Originariamente inviato da mestatore [/i] ps: io non ho paura di apparire esterofilo, ma non credo nel provincialismo pattriotardo.. sono contento di essere italiano, ma vorrei che l' italia fosse un po' meglio. il che non corrisponde a copiare toit court gli angloamericani pluto giudo massonici.:D:?:flag: [/quote] te ridi ma mi si è impallato il pc per un minuto e la bandiera si era bloccata su quella di Israele....:D


superalvi - 05/01/2010 alle 22:48

beh a parte Wiggo ci sono anche gente del calibro di Boasson Hagen, Lovkvist, Gerrans, Flecha, Arvesen che sono una sicurezza per le corse in linea.


mestatore - 05/01/2010 alle 23:02

beh, forti son forti. ma a parte boassonhagen che ha in carniere una gand, gli altri hanno soprattutto tappe, non c'è nessuno che ha un monumento. c'è gente giovane che promette tanto, c'è gente di esperienza come arvesen e flecha, che però sono un po' in calando. hanno preso tanta gente come pauwels e gerrans,che ha dimostrato di avere qualità, ma bisogna vedere come evovlvono. insomma , garanzia mi sembra una parola grossa. ci sono tante belle scommesse, impossibile vincerle tutte. corse ne vinceranno, bisogna vedere quali e di che peso. ciao mesty


Laura Idril - 06/01/2010 alle 08:47

Aggiungo un dettaglio sui velodromi. La grande attività su pista non si fa nei velodromi coperti: la maggior parte dell'attività si fa, invece, su quelli scoperti tutto l'anno. Australia, Stati Uniti, Germania (per citarti le grandi nazioni della pista) hanno pochissimi velodromi coperti, massimo 5, su tutto il territorio. La pista non lavora come la strada dove una massa di gente può fare attività insieme: quando ci sono 30 atleti in pista il velodromo è già affollato. La Gran Bretagna (ma anche le altre nazioni citate sopra e pure la Francia) hanno migliaia di atleti che fanno pista come preparazione alla strada (Sicard è stato, per esempio, campione nazionale dello scratch) ma quando trovano quegli atleti particolarmente dotati li fanno allenare specificatamente per la pista riducendo al minimo la loro attività su strada: ecco perchè Wiggins su strada non è che abbia fatto così tanto fino al 2008, perchè lui faceva soprattutto la pista. Ripeto, non conta quanti velodromi abbiamo, ma come li usiamo: in Italia i ds delle squadre giovanili ritengono la pista una perdita di tempo, beh così è ovvio che non troviamo ragazzini che facciano 11 secondi. In Francia ce ne sono tanti che vanno sotto gli 11, magari non così giovani, ma non tanto più vecchi (17 anni....).


Maìno della Spinetta - 06/01/2010 alle 08:58

Sui velodromi, non sapevo che nelle giovanili non si facesse per nulla fissa, che venisse vista come una cosa da sfigati. Pensavo fosse un problema di costi. PS Sul fatto che non ci siano supercampioni nel team Sky, l'esperienza Columbia ha mostrato che una buona squadra fa vincere anche i non campioni, e non porta a casa nulla di prestigioso nei GGiri, se non TANTISSIME fughe e volate (diciamo poco?). Cmque aspetto le prime corse per


pitoro - 06/01/2010 alle 23:24

Sarò ingenuo (quando si è giovani succede), ma credo che se una superpotenza mondiale della comunicazione decide di investire così pesantemente sul ciclismo significa che questo mondo non è così sfigato come lo si cerca di dipingere. Il ciclismo rende. Eccome se rende. Speriamo che questa discesa in campo apra gli occhi a tanti snobbissimi marketing manager accecati dalle sirene del luxury. Aggiungo che non mi scandalizza affatto l'entità del budget dichiarato. Accade ciclicamente in ogni sport, qualcuno fa un buco nell'acqua, qualcuno sfonda, altri fanno scintille nel brevissimo creando però danni già nel medio termine. Ricorderete quel ricco imprenditore lombardo che un giorno decise di vincere scudetti in tutti gli sport possibili, creando squadroni nel volley, hockey, rugby oltre che nel calcio. Per ottenere lo scopo sconvolse ogni logica salariale, costringendo i club avversari a una insostenibile rincorsa al rialzo. Certo, vinse qualcosa. Ma quando lasciò, le "sue" squadre scomparvero nel nulla tra debiti, rimpianti e disoccupati (unica eccezione il calcio). Nessuno era in grado di rilevarle e nessuno di quegli sport ne trasse vantaggi. Non credo però che Sky stia facendo un'operazione del genere, visto che i campionissimi deve ancora prenderli. Il progetto appare più ad ampio respiro.


superalvi - 07/01/2010 alle 12:30

rugby esempio calzante...l'imprenditore entrò proprio quando nel rugby stava iniziando il professionismo. Peccato che dopo fu il deserto (Benetton a parte), mentre in UK e nei paesi celtici grazie anche al bacino maggiore è stata costruita una vera struttura professionale anni luce da quella italiana. Nel ciclismo mi pare stia succedendo il contrario. i paesi anglosassoni (UK IRL USA) per varie ragioni stanno scoprendo la bici (costi, global warming, tempi, moda ) e ovviamente l'interesse cresce. L'investimento Sky va in questa direzione, ed è molto positivo a mio modo di vedere. Speriamo solo che non introducano la pay x view :Od:


pacho - 07/01/2010 alle 12:52

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Un ragazzino di 15 anni che corre in 11 i 200 metri.. proprio un bel ambiente [/quote] ma perchè scusa, non può semplicemente avere talento questo povero ragazzo? :mad: [/quote] certo, come no. gli asini volano e contador batte cancellara a cronometro.


Subsonico - 07/01/2010 alle 13:05

[quote][i]Originariamente inviato da pacho [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Un ragazzino di 15 anni che corre in 11 i 200 metri.. proprio un bel ambiente [/quote] ma perchè scusa, non può semplicemente avere talento questo povero ragazzo? :mad: [/quote] certo, come no. gli asini volano e contador batte cancellara a cronometro. [/quote] voti vendola?


pacho - 07/01/2010 alle 13:36

sono pacifista, sono non violento, e prendo il tre percento


Laura Idril - 07/01/2010 alle 14:24

Ragazzì il 27 Febbraio vado a Manchester per il Cyclingrevolution e vedrò questo ragazzino all'opera, vediamo che tipo è :D


forzainter - 07/01/2010 alle 14:31

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Aggiungo un dettaglio sui velodromi. La grande attività su pista non si fa nei velodromi coperti: la maggior parte dell'attività si fa, invece, su quelli scoperti tutto l'anno. Australia, Stati Uniti, Germania (per citarti le grandi nazioni della pista) hanno pochissimi velodromi coperti, massimo 5, su tutto il territorio. La pista non lavora come la strada dove una massa di gente può fare attività insieme: quando ci sono 30 atleti in pista il velodromo è già affollato. La Gran Bretagna (ma anche le altre nazioni citate sopra e pure la Francia) hanno migliaia di atleti che fanno pista come preparazione alla strada (Sicard è stato, per esempio, campione nazionale dello scratch) ma quando trovano quegli atleti particolarmente dotati li fanno allenare specificatamente per la pista riducendo al minimo la loro attività su strada: ecco perchè Wiggins su strada non è che abbia fatto così tanto fino al 2008, perchè lui faceva soprattutto la pista. Ripeto, non conta quanti velodromi abbiamo, ma come li usiamo: in Italia i ds delle squadre giovanili ritengono la pista una perdita di tempo, beh così è ovvio che non troviamo ragazzini che facciano 11 secondi. In Francia ce ne sono tanti che vanno sotto gli 11, magari non così giovani, ma non tanto più vecchi (17 anni....). [/quote] Fino a ieri la scusa per gli scarsi risultati della pista italiana era la mancanza del velodromo coperto.. Da Ottobre a Marzo non credo in Inghilterra si allenino nei velodromi all'aperto o sbaglio ? L'Inghilterra migliaia di atleti ?


forzainter - 07/01/2010 alle 14:37

[quote][i]Originariamente inviato da pacho [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Un ragazzino di 15 anni che corre in 11 i 200 metri.. proprio un bel ambiente [/quote] ma perchè scusa, non può semplicemente avere talento questo povero ragazzo? :mad: [/quote] certo, come no. gli asini volano e contador batte cancellara a cronometro. [/quote] Infatti io gia' nei precedenti post avevo paragonato questi squadroni ai nostri negli under e dilettanti.. Ma pare che fare i 200 metri in 11 secondi a 15 anni sia tutto normale.. Come Quadranti che scalava il passo dei Due Santi con il 53.. o la Vini Caldirola al Giro della Valle d'Aosta 1995 ( primi 3 della generale , tutte le tappe vinte con doppiette e triplette..)


Laura Idril - 07/01/2010 alle 14:48

Si che si allenano all'aperto invece :) C'è per esempio l'Hellery Velodrome, molto importante dove ci fanno spesso i campionati nazionali. Beh guarda che 1000 atleti fai alla svelta a farli, solo a Montichiari ne girano un centinaio ed è appena aperto. La mancanza di campioni per l'assenza di un velodromo coperto è sempre stata una scusa per il fatto che in Italia la pista non si fa: non nascondiamoci dietro un dito, è così. Eppure i campioni li abbiamo avuti cmq anche senza velodromo coperto o vogliamo dimenticarci di Martinello e Villa e Lombardi etc.etc.etc. Il velodromo coperto serve per migliorare i tempi, per fare attività invernale, ma non serve per far nascere il movimento pista. Un'esempio che la pista in Italia non si fa te lo posso fare citandoti Davide Cimolai: non stiamo parlando di un campionissimo della pista, sia chiaro, ma alla Liquigas gli hanno già detto che la pista non la farà, o ne farà poca. Ditemi voi...

 

[Modificato il 07/01/2010 alle 14:53 by Laura Idril]


forzainter - 07/01/2010 alle 15:02

[quote][i]Originariamente inviato da mestatore [/i] @forzainter guarda la pista inglese non sono 6 uomini. è un movimento che ha fatto crescere il ciclismo inglese in toto e ora punta alla chiave per il pubblico grandissimo, la strada, il tour ed il mito. hanno bisogno di suscitare passione: parlano di tour e roubaix, la storia, il mito. a quello puntano quelli di sky. mica al pro tour e giro di polonia. poi faranno anche quelli , certo. gli inglesi hanno messo in bici migliaia di ragazzini e trovano quelli che possono fare 11 sui 200. culo, certo, discutibile ma non a priori. magari hanno il fenomeno vero, il maradona della bici, il federer. difficile che noi lo troviamo quando in bici vanno solo i figli ubbidienti degli amatori che tanto vengono disprezzati. quelli disubbidienti giocano a calcio. con questa base , trovare uno da 11 richiede un culo ancora piu' grande. a torino ci saranno 40 ragazzi che fanno attività. il ciclismo deve tornare richiamo e per questo ci vogliono personaggi ( ah , il panta)e team che facciano richiamo. gli sky, mica gli amica chips. rischioso, certo. si rischiano contraccolpi, bisogna saper governare il movimento. ma se si continua come ora il ciclismo qui muore in australia e gb sta crescendo. cerchiamo di prendere il buono. in garmin , nel gruppo vaughters vedo un idea e soldi non ne hanno tantissimi. in lampre vedo saronni ahimè e in liquigas vedo solo confusione. poi, tu , che tifi per la squadra che ha buttato via più soldi.... io sono come te, vengo dalla pasione e dal ciclismo dei paesi la brunero era ciriè. mica voglio che quello muoia. lo amo ma capisco che ci vuole un traino nuovo. no bisogna scimmiottarlo, bisogna sfruttarlo con i mezzi che si hanno, non con i debiti. per questo ci vogliono intelligenza, competenza. professione. non pasticcieri, non saggi del gruppo. o almeno quelli veri. ciao cari un abbraccio mesty ps: poi, magari gli va tutto male, wiggins fora e cade etc etc ma tra un po' avranno cavendish. e continueranno per un po' diamogli 3 anni, poi vediamo. [/quote] In Italia il ciclismo non è sicuramente al top , ma è nei 5 sport piu' popolari e praticati In Inghilterra ? Davanti a Calcio , Rugby , Cricket , Rugby a 13 non c'e' di sicuro e nemmeno atletica , golf , canottaggio , nuoto e tennis.. quindi grosso bacino non ce l'hanno di sicuro (io ho chiesto da quale bacino attingono per il loro squadrone..) In piu' Sentire che un 15enne sia gia' inquadrato nell'accademia della pista e faccia 11 secondi sui 200 metri mi ha fatto avanzare l'ipotesi dei 5-6 atleti per annata (6 del 1989 , 6 del 1990 , 6 del 1991 ecc ) Ci si concentra su pochi atleti con mezzi economici smisurati e si ottengono i risultati Se no la legge dei grandi numeri è impietosa Anche Cancellara realizzo' un grande tempo sul km (non paragonabile a quello dell'inglese nella velocita') a 15 anni. Ma correva nella piccola squadra del cantone.. Altro che accademia Sull'Inter , la squadra degli anni 80 era quasi essenzialmente formata da giocatori delle giovanili (Zenga , Bergomi , Ferri , Baresi ecc) o presi a poco (Beccalossi , Altobelli ecc) ti assicuro che mi piaceva piu' di questa. Non segui la squadra di calcio per i soldi


forzainter - 07/01/2010 alle 15:09

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Si che si allenano all'aperto invece :) C'è per esempio l'Hellery Velodrome, molto importante dove ci fanno spesso i campionati nazionali. Beh guarda che 1000 atleti fai alla svelta a farli, solo a Montichiari ne girano un centinaio ed è appena aperto. La mancanza di campioni per l'assenza di un velodromo coperto è sempre stata una scusa per il fatto che in Italia la pista non si fa: non nascondiamoci dietro un dito, è così. Eppure i campioni li abbiamo avuti cmq anche senza velodromo coperto o vogliamo dimenticarci di Martinello e Villa e Lombardi etc.etc.etc. Il velodromo coperto serve per migliorare i tempi, per fare attività invernale, ma non serve per far nascere il movimento pista. Un'esempio che la pista in Italia non si fa te lo posso fare citandoti Davide Cimolai: non stiamo parlando di un campionissimo della pista, sia chiaro, ma alla Liquigas gli hanno già detto che la pista non la farà, o ne farà poca. Ditemi voi... [/quote] 1) Oggi a Manchester c'e' 15 gradi sotto zero.. si allenano fuori ? Se mi parli di Australia o California ok ma il clima autunnale/invernale inglese non è certo adatto al ciclismo in pista all'aperto. 2) Ci sono 1100 dilettanti in Italia.. 1988 Olimpiadi di Calgary l'Italia ottiene un incredibile 3° posto nella staffetta di Biathlon. Il movimento non arriva a 100 praticanti. davanti solo Russia e Germania (con bacini da 10000..)

 

[Modificato il 07/01/2010 alle 15:14 by forzainter]


Laura Idril - 07/01/2010 alle 15:12

E gli esordienti, allievi, juniores etc.etc.etc.? Cmq a me sembra che leggi sempre le cose tagliate a parti: ho detto che il velodromo coperto serve per l'attività invernale, però ho detto che non è quello che fa la differenza nel creare un movimento per la pista, perchè quella si può fare benissimo anche allo scoperto. E comunque anche non ho capito dove vuoi andare a parare: che il movimento pista inglese non è sta gran cosa che raccontano? Perchè sennò non capisco tutte ste critiche.

 

[Modificato il 07/01/2010 alle 15:15 by Laura Idril]


forzainter - 07/01/2010 alle 15:21

Gli juniores saranno qualcosa meno (800/900 , sui dilettanti son sicuro perche' mi baso sul vademecum di tuttobici) Gli allievi un migliaio e gli Esordienti altrettanti


Laura Idril - 07/01/2010 alle 15:24

Quindi diciamo che in Italia ci sono circa 4500 atleti dagli esordienti fino agli Elitè e pensi che in GBR non si possa arrivare a 1000? Secondo me si, e là partono tutti dalla pista perchè è la disciplina più conosciuta esattamente come in Australia.


forzainter - 07/01/2010 alle 15:34

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] E comunque anche non ho capito dove vuoi andare a parare: che il movimento pista inglese non è sta gran cosa che raccontano? Perchè sennò non capisco tutte ste critiche. [/quote] Dipende da cosa intendi per movimento (e l'avevo gia' scritto nella prima risposta a Mestatore) Se son i risultati al campionato del mondo o alle Olimpiadi o le sterline investite. Allora nel 1988 l'Italia aveva il terzo movimento al mondo nel biathlon.. Se si invece si parla di tesserati , società e popolarità è un'altra cosa


Laura Idril - 07/01/2010 alle 15:43

secondo me un movimento è dato da praticanti, popolarità e quindi risultati (che portano ad un aumento degli altri due). La pista in GBR è davvero molto popolare, io il 27 Febbraio sarò al CyclingRevolution (una serata di spettacolo in pista), e gli 8mila posti saranno pieni! Là è così, è difficile fare il paragone perchè qui in Italia non è seguita. Sempre per farti un paragone Chris Hoy ha un aereo della British Airways col suo nome, Victoria Pendleton e Shanaze Reade sono finite sulle copertine delle riviste di moda: Hoy nel 2008 ha battuto per popolarità sia Lewis Hamilton che tutti i calciatori britannici della Premier League. La strada invece in GBR deve ancora farsi, lo faranno un pò per volta, alla fine se ci pensi non è che sto Sky sia poi questo squadrone, l'unico che può garantire un pò di vittorie e Boasson Hagen, per il resto sono tutte buone promesse (kennaugh, Swift, Thomas...) e Wiggins da solo non èche può fare chissache...


forzainter - 07/01/2010 alle 15:46

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Quindi diciamo che in Italia ci sono circa 4500 atleti dagli esordienti fino agli Elitè e pensi che in GBR non si possa arrivare a 1000? Secondo me si, e là partono tutti dalla pista perchè è la disciplina più conosciuta esattamente come in Australia. [/quote] Io ne dubito (ma infatti gia' dal primo post avevo chiesto quanto fosse l'effettivo bacino dell'Inghilterra) Se come dici tu il numero di corridori fosse cosi elevato , d'inverno si allenano tutti a Manchester ? La Francia per aumentare la sua base di pistard sta costruendo piste coperte in tutto l'esagono


forzainter - 07/01/2010 alle 15:57

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] secondo me un movimento è dato da praticanti, popolarità e quindi risultati (che portano ad un aumento degli altri due). La pista in GBR è davvero molto popolare, io il 27 Febbraio sarò al CyclingRevolution (una serata di spettacolo in pista), e gli 8mila posti saranno pieni! Là è così, è difficile fare il paragone perchè qui in Italia non è seguita. Sempre per farti un paragone Chris Hoy ha un aereo della British Airways col suo nome, Victoria Pendleton e Shanaze Reade sono finite sulle copertine delle riviste di moda: Hoy nel 2008 ha battuto per popolarità sia Lewis Hamilton che tutti i calciatori britannici della Premier League. La strada invece in GBR deve ancora farsi, lo faranno un pò per volta, alla fine se ci pensi non è che sto Sky sia poi questo squadrone, l'unico che può garantire un pò di vittorie e Boasson Hagen, per il resto sono tutte buone promesse (kennaugh, Swift, Thomas...) e Wiggins da solo non èche può fare chissache... [/quote] Per popolarità intendevo lo sport non i campioni Armstrong ha vinto varie volte il titolo di sportivo dell'anno in America , il ciclismo resta anni luce dietro Football , Baseball , Basket , Hockey ecc Ricordo durante il giro di California un'intervista a Gaggioli Fra le varie domande gli chiesero se le varie vittorie di Armstrong avevano migliorato il movimento ciclistico americano , lui rispose negativamente (la stampa/pubblico si interessava al personaggio Armstrong non al ciclismo) nulla era cambiato dagli anni 80


Serpa - 07/01/2010 alle 16:58

Sintetizzo concetti che spero arrivino. Londra 2012. Programmazione. Vittorie. Sponsor "vergini" di ciclismo, ma non di primo pelo nello sport, anzi. Soldi che girano all'estero, blocchi in Italia dovuti alle solite vicende note a tutti e che voglio solo sfiorare in punta di fioretto. Che esistano team da 30milioni l'anno per me è un bene per il ciclismo, sempre che siano spesi bene. A me quello che preoccupa in parte è il misto "soldi = calcio" e "calendario = F1".


prof - 07/01/2010 alle 18:59

[quote][i]Originariamente inviato da mestatore [/i] @ prof carissimo, questa volta non ti ho capito bene il pistolotto sul capitalismo e sulla struttura ministeriale delle multinazionali mi trova consapevole e conseziente. centra come i cavoli a merenda, però. qui non parlo di too big to fall ma dell' organizzazione di una squadra ciclistica, della comprensione del movimento e del momento del ciclismo. in questo vedo che siamo più d' accordo di quanto pensi. io credo che se gli inglesi avessero avuto il cinquantenario della morte di coppi avrebbero fatto qualche cosa di meglio di quello che abbiamo fatto noi. qualcosa fatto meglio e più moderno, ma non per questo meno rispettoso della tradizione, anzi di più. poi, anche io credo che dal lago capirà ad un certo punto che con quelli che ha non si va da nessuna parte. l' organico liquigas per i gt è mica peggio della csc e della saxo potenzialmente i risultati sono diversi. i grandi sponsor non sono nè bene nè male: anche bouygues è un colosso eppure ha una squadra penosa. perchè credit agricole era piccola? contano i soldi che metti e a chi ti affidi. ( credit agricole squadra mi interesa, su CA banca concordo con te..) sky mi sembra partita con il piede giusto: c'è un disegno chiaro e condivisibile, si vedrà dove arrivano c'è competenza e occhi aperti. columbia è partita dalle ceneri di telekom, tutti ridacchiavano. guarda dove li ha portati la competenza e la chiarezza di idee. io lavoro con tedeschi, austriaci e anche inglesi hanno una sanità che ci sogniamo gli inglesi stanno tornando, i soldi che hanno mica li buttano via come noi. il nostro ciclismo per certi versi mi sembra la mia facoltà di medicina: gente che non vede olte il naso e i attacca alla cadrega e pochi che parlano inglese e pssono girare il mondo.... il mondo non inizia e finisce al carmagnini dei 500, il ristorante dove si trova la parrocchia di neri e dei toscani.... [/quote] La mia fretta, more solito, mi ha indotto a dare sempre per scontato ciò che invece necessita di almeno un cenno di spiegazione. Colpa mia. Ci ha comunque pensato Forzainter, meglio di quanto potessi fare io: per reggere investimenti di quel tipo occorrono grandi, acefale multinazionali. Trenta milioncini non sono bruscolini e nessuna azienda men che affetta da gigantismo può permettersi di cacciarli a quel modo. Dimostrare un ritorno pubblicitario su quegli ordini di grandezza, a mio modestissimo modo di vedere, è impresa assai ardua. Se lo può permettere solo chi, in virtu' dei propri debiti, è in grado di esercitare un controllo assoluto sulle banche. Dare per scontato che i dirigenti di questi team siano persone competenti e capaci è altrettanto azzardato e, in ogni caso, dovranno rendere conto a strutture totalmente spersonalizzate che valuteranno il solo numeretto a fine pagina. Certo non il modo migliore per lavorare. Saxo Bank ha Bjarne Riis e, in ogni caso, il suo budget è molto piu' limitato. Nemmeno Columbia è paragonabile a Sky e, in ogni caso, i suoi risultati non mi impressionano per nulla. Per fare meglio della sanità italiana ci vuole poco, molto poco. Anzi, direi proprio che ci vuole nulla. Non è un merito per austriaci e tedeschi e inglesi fare meglio di noi ... Ciao Mesty, ci risentiremo nel prosieguo.


Paz&Caz - 07/01/2010 alle 19:16

La maglia e il sito sono stupendi.


Mad - 07/01/2010 alle 22:12

Io non vedo il problema di queste multinazionali: il Budget che state sbandierando siete davvero sicuri che corrisponda alle liquidità del team o sia quello che risulta sulle fatture? Tralasciando questo aspetto, dico solo che non possiamo guardare al ciclismo di 10 anni fa e pensare di continuare a farlo come allora, con squadre fatte perché c'è da far mangiare l'ex prof di turno. Magari prof che nonostante tutto non capisce nulla di va gestita una squadra. Se questo comporta una riduzione delle squadre ben venga, così magari passeranno pro meno portatori di dote ;)


mestatore - 17/01/2010 alle 21:58

sul numero di gennaio di cyclng pro (molto interessante e ben fatto) c'è una bellissima intervista a max sciandri, che, oltre a essere stato un gran corridore, si dimostra anche personaggio di spessore e intelligenza. la sua è un analisi spietata e molto lucida, in particolare quando parla del ciclismo italiano.peraltro moòto, moòto se non del tutto condivisibile. leggetela , capirete molte cose sul team sky, su cosa c'è dietro. questi partono da personaggi di gran lucidità, che conoscono e amano il ciclismo... hanno l' idea della tradizione ( i giovani che partono dalla pista, vogliono vincere roubaix e tour, mica giro di gb o di polonia, vogliono un corridore inglese , wiggo, leader di un team inglese) ma hanno anche l' idea di cosa puo' essere il ciclismo ( richiamo all' ambiente, marketing intelligente , modernità non fine a se' stessa o di facciata, lavoro di team..) consiglio in particolare a forza inter di leggersi il passo che parla di reclutamento a scuola e pista... ciao mesty


Maìno della Spinetta - 18/01/2010 alle 14:52

E intanto è doppietta: http://www.teamsky.com/article/0,27290,17553_5866415,00.html Team Sky made a dream start to 2010 as Greg Henderson and Chris Sutton made it a one-two in the Cancer Council Helpline Classic in Adelaide. The race marked the team's competitive debut and it could hardly have gone better. The lead-out worked to perfection as Team Sky came to the head of affairs with a lap to go and Henderson powered to the front when it mattered, with Sutton shadowing him all the way to the line. There was a gap back to HTC-Columbia's André Greipel in third, who was just ahead of Team Katusha's Robbie McEwen. "It's fantastic, to get a victory in our very first race together is incredible - it's unheard of," a delighted Henderson said soon after crossing the line. "We'd talked about it beforehand - the best way for Team Sky to start would be by winning the race and to achieve that is unbelievable. Team effort "I looked around with a couple of laps to go and the guys were all there for me. "We all formed together with about two, two and a half laps to go, and I was on the back and just yelled 'Yes' as loud as I could and it went down the line - 'Yes, Yes, Yes'. "It was just like we'd practiced in training and when the boys lit it up it was just so fast." Henderson revealed he barely had an anxious moment from that point onwards, adding: "They tried to charge us down the back straight but we just had too much horsepower. "Mat Goss (HTC-Colombia) actually snuck in the middle there but it ended up helping us. CJ then came off him and then I was there at the end to finish it off." The team spirit that has been so evident all week in Adelaide was also something Henderson was keen to credit, adding: "We've gelled so quickly, we're just like brothers and will do anything for each other." The victory underlined Henderson's position as one of the favourites for the Tour Down Under proper and that's very much the next target as he added: "The main goal is the overall classification but we'll just take it one day at a time. This is the perfect start though and all credit to the guys." You can watch the Greg's win right here on the website with a half hour highlights package which will be available shortly after broadcast on Sky Sports 2 (1700-1730GMT).


Paz&Caz - 18/01/2010 alle 21:53

Chi ben incomincia ...


Tranchée d’Arenberg - 25/01/2010 alle 12:24

McQuaid critique les ruptures de contrats McQuaid critique les ruptures de contrats et envisage de fixer des règles Le président de l'Union cycliste internationale (UCI), Pat McQuaid, a sévèrement critiqué samedi les pratiques de l'équipe britannique Sky en matière de transferts, celle-ci ayant débauché des coureurs sous contrat avec d'autres formations. "Puisque les autres équipes jugent que Sky a agi assez brutalement, comme dans le milieu des affaires, pour attirer exactement les coureurs qu'elle voulait, nous devrions peut-être resserrer les règles en matière de transferts", a déclaré M. McQuaid. "C'est un sujet sur lequel nous travaillons actuellement", a-t-il ajouté. Sky avait suscité le mécontentement dans le milieu du cyclisme en recrutant Ben Swift, transfuge de la formation russe Katusha, et le triple champion olympique sur piste Bradley Wiggins, 4e du dernier Tour de France, débauché de la formation américaine Garmin. Dans le même temps, l'équipe américaine BMC a recruté le champion du monde sur route australien Cadel Evans (Silence-Lotto) pour augmenter ses chances de s'assurer une place dans le ProTour. "Il n'y a pas de panacée parce que quand une nouvelle équipe vient sur le marché... comme Sky l'année dernière, elle doit avoir 25 ou 30 coureurs et la plupart d'entre eux sont déjà sous contrat, sous une forme ou une autre", a poursuivi M. McQuaid. "C'est difficile pour eux d'arriver à un bon niveau et de ne prendre que les coureurs disponibles qui sont en fin de contrat", a-t-il reconnu. M. McQuaid a ajouté que dans le système actuel, les deux équipes devaient se mettre d'accord avant qu'un coureur ne puisse changer d'équipe. Mais les récents développements ont secoué "la petite famille" du sport. "Nous avons probablement besoin de resserrer les contrôles et les règles du système de transferts", a-t-il dit. "Nous y travaillons parce qu'il y a eu plusieurs controverses à ce sujet l'hiver dernier". Sky, qui dispose d'un très important budget, a été créée l'année dernière, avec l'objectif affiché de gagner le Tour de France dans les cinq ans. Source : AFP fonte:velo-club.net --------------------------------------------------------------------------- devo dire che stavolta mi trovo d'accordo con McQuaid. I modi utilizzati quest'autunno dalla Sky sono veramente antisportivi e credo sia giusto, se possibile, limitare la proliferazioni di situazioni simili a quelle che si sono create quest'anno con Swift e soprattutto Wiggins. Di certo buona parte della colpa è anche dei corridori, ben contenti di firmare contratti pluriennali prima d'aver ottenuto grossi risultati (nel caso di Wiggins intendo su strada..), e subito pronti a far di tutto per romperli dopo aver colto qualche successo di rilievo. Di certo, al giorno d'oggi, è difficile combattere contro il dio denaro...


Laura Idril - 27/01/2010 alle 09:55

Ieri Dave Brailsford ha detto che non è assolutamente vero che hanno un budget di 30 milioni di euro: non ha detto però quanti ne hanno in realtà :D (magari di più ehehehheh)


dietzen - 27/01/2010 alle 10:28

i 30 milioni (di sterline peraltro) forse ce li hanno per tutti e 3 gli anni... ;) il budget sky (solo della squadra strada intendo) è alto ma in linea con quello dei team più ricchi, quelli con più soldi credo restino i katusha.


mestatore - 14/07/2010 alle 22:56

tour molto deludente fino ad ora per sky, a mio parere. sinceramente mi aspettavo di piu', non tanto da wiggins , ma da tutto il team. 1) wiggins fa molta fatica in salita e il suo challenge per il podio è praticamente fallito dopo le alpi. ha fattto bene solo sul pave' , dove , a parte le sfortune è andato forte secondo j. vaughters, manager garmin, l' anno scorso si è giovato del "soft pedaling" dell' astana, che teneva la corsa bloccata a ritmi bassi in salita per difendere la posizione di armstrong. inoltre il percorso era molto meno selettivo. corsa non bloccata, caldo , ritmi piu' alti e diseguali, l' inseguitore inglese soffre e non poco. inoltre . per aiutare wiggo, è stato fermato 2 volte lokvist, che mi sembrava un po' meglio ed ora i 2 sono insieme in posizioni di rincalzo 2) i gregari per la salita, segnatamente pauwels hanno fino ad ora deluso. il migliore mi è sembrato flecha, che proprio scalatore non è..., boasson hagen , che gregario proprio non è, sulle salite lunghe non è un fattore e io speravo che facesse meglio. 3) mai entrati nelle fughe, praticamente. oggi radioshack aveva paulinho, sky non pervenuto. qui pagano molto la caduta ed il ritiro di simon gerrans, che è un vincente e qualcosa porta a casa in qualche modo. edvald BH è finora deludente nelle tappe di medio salita, dove io l' aspettavo dopo l' exploit a sallanche nel delfinato. negli sprint di gruppo contro petacchi, cavendish e compagnia mi sa che non la vede, anche se ha un talento pazzesco insomma , per ora al tour, massima vetrina stagionale,sky ha fatto pochino. restano le maglie, bellissime, ma il grande progetto segna per ora un passaggio a vuoto. per ora, perchè il tour è ancora lungo, ma credo difficile che le cose cambino in modo significativo vedremo mesty


Ottavio - 15/07/2010 alle 10:10

Mesty, secondo me la debacle di Wiggo è un bene per il movimento. Non se ne può più di corridori "costruiti" (e non sto parlando di doping). Nessuno mi potrà convincere che è cosa buona e giusta, oltre che normale, vedere un pistard tenere il passo degli scalatori sul Ventoux!


rizz23 - 15/07/2010 alle 11:17

[quote][i]Originariamente inviato da mestatore [/i] insomma , per ora al tour, massima vetrina stagionale,sky ha fatto pochino. restano le maglie, bellissime, ma il grande progetto segna per ora un passaggio a vuoto. [/quote] Già, molto poco. Mi aspetto comunque che Flecha e/o EBH timbrino il cartellino nella terza settimana. Io li manderei in fuga entrambi, insieme.


Tranchée d’Arenberg - 15/07/2010 alle 12:26

[quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da mestatore [/i] insomma , per ora al tour, massima vetrina stagionale,sky ha fatto pochino. restano le maglie, bellissime, ma il grande progetto segna per ora un passaggio a vuoto. [/quote] Già, molto poco. Mi aspetto comunque che Flecha e/o EBH timbrino il cartellino nella terza settimana. Io li manderei in fuga entrambi, insieme. [/quote] EBH è un grandissimo corridore, ma in un GT non è così facile per uno con le sue caratteristiche essere protagonista. In volata ci sono sempre almeno 3-4 corridori più veloci di lui, così come a crono ci sono quegli specialisti che fanno meglio. E ovviamente le tappe di alta montagna sono impossibili. L'unica cosa che può portarlo alla vittoria è una fuga, ma li oltre alle gambe ci vuole anche fortuna.


Tranchée d’Arenberg - 15/07/2010 alle 12:28

ah, dimenticavo! Pensare che Wiggins potesse ripetere lo strepitoso Tour del 2009 era un pochettino fantascientifico, come dicevo già nel thread di presentazione del Tour. L'anno scorso gli andò tutto bene: trovò una forma sfavillante, sfrutto la cronosquadre e la corsa bloccata da parte dell'Astana. Quest'anno mi pare sia tornato alla sua dimensione naturale.


Maìno della Spinetta - 15/07/2010 alle 14:13

[quote][i]Originariamente inviato da mestatore [/i] tour molto deludente fino ad ora per sky, a mio parere. sinceramente mi aspettavo di piu', non tanto da wiggins , ma da tutto il team. 1) wiggins fa molta fatica in salita e il suo challenge per il podio è praticamente fallito dopo le alpi. ha fattto bene solo sul pave' , dove , a parte le sfortune è andato forte secondo j. vaughters, manager garmin, l' anno scorso si è giovato del "soft pedaling" dell' astana, che teneva la corsa bloccata a ritmi bassi in salita per difendere la posizione di armstrong. inoltre il percorso era molto meno selettivo. corsa non bloccata, caldo , ritmi piu' alti e diseguali, l' inseguitore inglese soffre e non poco. inoltre . per aiutare wiggo, è stato fermato 2 volte lokvist, che mi sembrava un po' meglio ed ora i 2 sono insieme in posizioni di rincalzo 2) i gregari per la salita, segnatamente pauwels hanno fino ad ora deluso. il migliore mi è sembrato flecha, che proprio scalatore non è..., boasson hagen , che gregario proprio non è, sulle salite lunghe non è un fattore e io speravo che facesse meglio. 3) mai entrati nelle fughe, praticamente. oggi radioshack aveva paulinho, sky non pervenuto. qui pagano molto la caduta ed il ritiro di simon gerrans, che è un vincente e qualcosa porta a casa in qualche modo. edvald BH è finora deludente nelle tappe di medio salita, dove io l' aspettavo dopo l' exploit a sallanche nel delfinato. negli sprint di gruppo contro petacchi, cavendish e compagnia mi sa che non la vede, anche se ha un talento pazzesco insomma , per ora al tour, massima vetrina stagionale,sky ha fatto pochino. restano le maglie, bellissime, ma il grande progetto segna per ora un passaggio a vuoto. per ora, perchè il tour è ancora lungo, ma credo difficile che le cose cambino in modo significativo vedremo mesty [/quote] Stavo pensando anche io più o meno le stesse cose. Al di là di Wiggins fermo, mi colpiva la scarsa intraprendenza. Visto il Giro non eccezionale, mi aspettavo un Tour con la Sky più arrembante, invece ha fatto meno di quanto mi aspettavo. In questo Tour ha fatto proprio poco, sinora. Insomma, il bilancio di Giro+Tour è modesto.


rizz23 - 22/07/2010 alle 12:35

[quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] Io li manderei in fuga entrambi, insieme. [/quote] Sì, magari non nella tappa del Tourmalet... Che poi magari vince EBH, però boh


Laura Idril - 22/07/2010 alle 12:37

Gliel'hai tirata Rizz ehehehehehehhe


rizz23 - 22/07/2010 alle 12:41

Boh Kolobnev e Pauriol in linea di massima dovrebbero andare meglio in salita, però Boasson Hagen ha numeri decisamente superiori, quindi non è che mi sorprenderebbe troppissimo vederlo vincere oggi. La vera variabile è quanto tempo daranno a 'sto gruppetto e quando e come si muoveranno dietro.


superalvi - 22/07/2010 alle 12:59

calma sono al primo anno in assoluto, anche altri team come fassa bortolo, csc ecc. al primissimo anno non fecero sfracelli..aspettiamo almeno 2 anni per stilare un bilancio


rizz23 - 22/07/2010 alle 16:08

Comunque Boasson Hagen ha la panza


rizz23 - 22/07/2010 alle 16:35

c.v.d.


Laura Idril - 22/07/2010 alle 19:00

[quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] Comunque Boasson Hagen ha la panza [/quote] Omo de panza omo de sostanza :D


Slegar - 22/07/2010 alle 19:03

Male dell'agnello: cresce la panza cala ...... :D


Laura Idril - 22/07/2010 alle 19:04

Eh vabbè allora :D


Slegar - 22/07/2010 alle 19:24

Considerazioni, a Tour quasi concluso, sulla stagione fin qui del Team Sky. E' innegabile che finora il Team Sky ha deluso, con tutti suoi atleti di punta al di sotto dei livelli dello scorso anno. Ho guardato sul sito dell'Uci il ranking mondiale (per quello che vale) e Scarponi da solo ha fatto gli stessi punti del Team Sky, che deve ringraziare lo strepitoso Tour Down Under di Henderson altrimenti si troverebbe ad arrancare nelle posizioni di retroguardia con le squadre francesi. Se per la prossima stagione la partecipazione alle corse del calendario mondiale sono assicurate per le prime 17 squadre del ranking (vedi thread UCI Pro Tour 2010) è bene che quelli di Sky inizino ad ottenere qualche vittoria importante, oppure che mettano mano al portafogli e passino al ciclomercato. :( Intanto oggi 3° posto di Possoni al Brixia Tour.