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Autore: Oggetto: Il Muro di Sormano

Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/03/2005 alle 11:22
da ciclista nn la conoscevo...ma devo dire che in effetti nn e'niente male....

 

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Giuseppe Matranga

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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 07/03/2005 alle 11:59
Emiliano ha scritto....
....ma Bugno in volata e in pianura era qualcosa di altrettanto spettacolare, peccato che evidenti limiti caratteriali e l'ostinazione a volere vincere il tour lo abbiano frenato in altre terreni.


Gianni Bugno possedeva i muscoli dorsali più forti che abbia mai visto, una dote che gli consentiva di spingere rapporti infernali anche su pendenze difficilissime. Era potenzialmente il più forte, ma aveva un carattere che si poteva riassumere come la concretizzazione del dubbio e della "bontà agonistica". Fantasmi che non ha mai dissipato e che ne hanno certamente limitato il palmares. Un signore a cui ho voluto bene, verso il quale ero vinto da una simpatia che potrei definire tifo.
La festa che fece al mio amico Marino Amadori, dopo un paio d'anni che non si vedevano, m'è rimasta impressa. Ripeto, un grandissimo signore ed un grande campione.

Ciao!

Morris

 
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Professionista




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  postato il 22/06/2006 alle 22:21
Hanno asfaltato il Muro di Sormano


Ragazzi preparate i rapportini.

Stasera sono salito alla colma di Sormano da Asso ed in prossimità del bivio per il Muro stavano caricando su un rimorchio una piccola macchina per asfaltare ed un piccolo rullo compressore.

Salendo ho potuto verificare che il Muro è stato completamente sfaltato.

Nelle prossime settimane lo attaccherò, l'avevo conquistato anni fa con la mountain byke.

Come rapporto minimo ho il 36/25 con il qual ho già affrontato la Penudria, la Val Mara, l'Alpe di Oneda, il Cornizzolo, i muri di Ponna e non da ultimo il Mortirolo da Mazzo.

Spero di farcela.

 

____________________
Fritz

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/06/2006 alle 23:03
mi puoi dire a quanto corrispndono i rapporti di mtb con quelli di bdc????
 
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Livello Tour




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  postato il 22/06/2006 alle 23:05
Originariamente inviato da Felice

In fondo siamo un po' succubi del ciclismo degli Armstrong e degli Ullrich, un ciclismo che si basa su due postulati:
1) Una grande corsa a tappe si vince a cronometro.
2) Si può eventualmente anche vincerla in montagna, ma, in questo caso, la tattica é rigorosamente la seguente: squadra in testa al gruppo a tenere alta l'andatura per tirare il collo al plotone fino all'ultima salita; attacco sull'ultima salita a circa 5 Km dalla cima. Punto. Mai una variante, mai un po' di fantasia. Niente di niente.

E se quello che manca fosse un campione vero? Quante volte Merckx ha fatto il vuoto alla Sanremo attaccando sul Poggio? Diciamolo subito a scanso di equivoci: non é che per i corridori di quegli anni il Poggio fosse una muraglia insormontabile. Salitella é e salitella era. Ma a Merckx bastava: aveva lo scatto, la potenza, il tempismo per farla bastare. E se a qualcuno venisse in mente che i suoi avversari erano dei brocchi, consiglio di andare a leggere alcuni posts di Morris al riguardo. No, aveva dei grandi avversari, ma lui li staccava sul Poggio...

Per venire a tempi più recenti, Cunego ha ben fatto la differenza al Giro, però non ha aspettato l'ultima salita per scattare. Per questo ripeto: se nel plotone ci fosse un tipo come Hinault, tanto per citare un corridore dei primi anni 80, beh sono sicuro che lui non avrebbe bisogno di pendenze iper-alte per fare "il buco"...


Beh, lasciamo stare i nomi che ha citato Felice, che fan tremar le vene ai polsi solo a sentirli nominare. Riferiamoci ai fatti in sè. Però ecco credo che i desideri da lui espressi in questo post siano stati in parte realizzati da Basso in questo Giro d'Italia: una grande corsa a tappe vinta sia a cronometro che in salita, una maglia rosa che attacca ad ogni salita e soprattutto nella tappa Reina del Giro da lontano sul Mortirolo andando in fuga, un corridore che riesce a fare la differenza e ad infliggere importanti distacchi non solo sulle pendenze durissime ma anche su Monte Bondone ed Aprica. E soprattutto che corre per vincere due GT nello stesso anno, unico al mondo, cosa che non si vedeva da un bel po' di anni. E che corre quasi l'intera stagione.
Aspetto questo campione, che subito dopo aver vinto il Giro si rimette in discussione, anche al Tour.

(Scusate il semi-OT)

 

[Modificato il 22/06/2006 alle 23:15 by Ivan il terribile]

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Inutile avere una bici leggerissima, se ti porti nel corpo un'anima che pesa come un macigno.

"...e questo non è un messaggio legato solo allo sport, ma anche alla scuola, al lavoro, alla salute... se uno ci crede, può arrivare dove vuole." Ivan Basso




 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 22/06/2006 alle 23:58
Originariamente inviato da Ivan il terribile

Originariamente inviato da Felice

In fondo siamo un po' succubi del ciclismo degli Armstrong e degli Ullrich, un ciclismo che si basa su due postulati:
1) Una grande corsa a tappe si vince a cronometro.
2) Si può eventualmente anche vincerla in montagna, ma, in questo caso, la tattica é rigorosamente la seguente: squadra in testa al gruppo a tenere alta l'andatura per tirare il collo al plotone fino all'ultima salita; attacco sull'ultima salita a circa 5 Km dalla cima. Punto. Mai una variante, mai un po' di fantasia. Niente di niente.

E se quello che manca fosse un campione vero? Quante volte Merckx ha fatto il vuoto alla Sanremo attaccando sul Poggio? Diciamolo subito a scanso di equivoci: non é che per i corridori di quegli anni il Poggio fosse una muraglia insormontabile. Salitella é e salitella era. Ma a Merckx bastava: aveva lo scatto, la potenza, il tempismo per farla bastare. E se a qualcuno venisse in mente che i suoi avversari erano dei brocchi, consiglio di andare a leggere alcuni posts di Morris al riguardo. No, aveva dei grandi avversari, ma lui li staccava sul Poggio...

Per venire a tempi più recenti, Cunego ha ben fatto la differenza al Giro, però non ha aspettato l'ultima salita per scattare. Per questo ripeto: se nel plotone ci fosse un tipo come Hinault, tanto per citare un corridore dei primi anni 80, beh sono sicuro che lui non avrebbe bisogno di pendenze iper-alte per fare "il buco"...


Beh, lasciamo stare i nomi che ha citato Felice, che fan tremar le vene ai polsi solo a sentirli nominare. Riferiamoci ai fatti in sè. Però ecco credo che i desideri da lui espressi in questo post siano stati in parte realizzati da Basso in questo Giro d'Italia: una grande corsa a tappe vinta sia a cronometro che in salita, una maglia rosa che attacca ad ogni salita e soprattutto nella tappa Reina del Giro da lontano sul Mortirolo andando in fuga, un corridore che riesce a fare la differenza e ad infliggere importanti distacchi non solo sulle pendenze durissime ma anche su Monte Bondone ed Aprica. E soprattutto che corre per vincere due GT nello stesso anno, unico al mondo, cosa che non si vedeva da un bel po' di anni. E che corre quasi l'intera stagione.
Aspetto questo campione, che subito dopo aver vinto il Giro si rimette in discussione, anche al Tour.

(Scusate il semi-OT)


Dunque, in attesa del Tour de France, parliamo di politica o magari facciamo un po' di Amarcord. Quand'é che io scrivevo le cose sopra citate? Il 28/2/2005. E cosa dicevo?
1) "Nel ciclismo degli Armstrong e degli Ullrich un Grande Giro si vince in primo luogo a cronometro". E, in effetti, ci aspettiamo tutti che i 100 e passa Km a cronometro del prossimo Tour siano decisivi ai fini della vittoria finale.
2) Dicevo pure: "Si può eventualmente anche vincerla in montagna, ma, in questo caso, la tattica é rigorosamente la seguente: squadra in testa al gruppo a tenere alta l'andatura per tirare il collo al plotone fino all'ultima salita; attacco sull'ultima salita a circa 5 Km dalla cima. Punto." Toh, guarda, si direbbe la tattica di Basso all'ultimo Giro. Che abbia adottato i metodi di Armstrong? Perché anche Armstrong suonava gli avversari a cronometro e poi li staccava pure in salita. Con la tecnica descritta sopra, in tempi non sospetti d'altronde.
Ecco, forse il mio post di allora ha bisogno di un piccolo aggiornamento:
"Nel ciclismo dedli Armstrong, degli Ullrich e dei Basso, un Grande Giro si vince essenzialmente così...". Il seguito può pure restare invariato.

 

____________________
E' la guerra che Madre Natura conduce contro la natura dell'uomo. Sarà una guerra senza quartiere, e sarà la grande guerra del XXI secolo

Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Tour




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  postato il 23/06/2006 alle 00:10
Beh, per prima cosa non hai scritto "principalmente a cronometro" ma "a cronometro". E nessuna delle due cose mi pare si possa comunque riferire ad Ivan Basso. Che è principalmente uno scalatore, o ha la salita come suo punto di forza, diciamo così perchè alcuni non riescono a dire che Basso è uno scalatore (come se la differenza tra uno scalatore ed uno che non lo è stia nel peso, e non nell'abilità nella specialità).
Per il resto la tua sù citata tattica è stata da lui applicata, ma non sempre. Ha anche attaccato alla penultima, a 40 km dal traguardo, ed ha anche attaccato a volte dopo 2 3 km di salita. Se poi rileggi le ultime righe del tuo vecchio post che ho quotato, anche il resto gli si addice. O per lo meno, questo ha trasmesso il mio televisore a Maggio...
Con simpatia, Ivan-Luigi

 

[Modificato il 23/06/2006 alle 00:23 by Ivan il terribile]

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  postato il 23/06/2006 alle 00:12
Originariamente inviato da falco46

mi puoi dire a quanto corrispndono i rapporti di mtb con quelli di bdc????


Sulla mountain byke avevo come rapporto minimo il 24/30 ma erano circa 15 anni fa ed ero agli inizi.

Calcolando che mediamente tengo una Vam tra i 1000 ed i 1100 su salite normali, sul tratto duro della Valmara (800 metri al 14,3%) ho tenuto una Vam di 1225 m/h sviluppando una potenza media di 266 wat.

La pendenza media del muro è 15,2% su 2 km se riuscissi a mantenere le stesse prestazioni avrei una velocità media di 8,1 km/h che col 36/25 corrispondono a quasi 45 pedalate al minuto.

Certamente sono basse e sarebbe meglio un 27 ma credo di potercela fare senza mettere il piede a terra.

 

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Fritz

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 23/06/2006 alle 00:12
Beh, visto che mi avete fatto rivisitare questo thread, constato con piacere che sono coerente con me stesso. Il 27/2/05 scrivevo:

Originariamente inviato da Felice

Ci si puo' infatti chiedere cosa possa ben esser cambiato rispetto agli anni 70-80. Intanto stiamo parlando di ciclismo su strada, quindi la scorrevolezza del percorso c'entra poco. Non credo che le varie amministrazioni si siano messe a studiare e utilizzare asfalti speciali per far piacere ai corridori...
Il mezzo meccanico sarà pure stato migliorato, però stiamo pur sempre parlando di salite e di percorsi lunghi, quindi questo fattore non gioca un ruolo così importante come nelle cronometro.
E allora? Potenza dei metodi di "allenamento"...


Già i famosi metodi di "allenamento", quelli che fanno fare miracoli. A tutto il plotone in generale. E magari a qualcuno anche un po' più che agli altri...


Originariamente inviato da Felice

Staremo comunque a vedere. Che distacchi ti aspetti tu dal Sanmommé? 30 secondi? 1 minuto?

Ciao!


Beh, ero stato pure buon profeta. Via, scusatemi per questo post di autocompiacimento!

Ciao a tutti

 

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  postato il 23/06/2006 alle 00:14
Originariamente inviato da Felice

Originariamente inviato da Ivan il terribile

Originariamente inviato da Felice

In fondo siamo un po' succubi del ciclismo degli Armstrong e degli Ullrich, un ciclismo che si basa su due postulati:
1) Una grande corsa a tappe si vince a cronometro.
2) Si può eventualmente anche vincerla in montagna, ma, in questo caso, la tattica é rigorosamente la seguente: squadra in testa al gruppo a tenere alta l'andatura per tirare il collo al plotone fino all'ultima salita; attacco sull'ultima salita a circa 5 Km dalla cima. Punto. Mai una variante, mai un po' di fantasia. Niente di niente.

E se quello che manca fosse un campione vero? Quante volte Merckx ha fatto il vuoto alla Sanremo attaccando sul Poggio? Diciamolo subito a scanso di equivoci: non é che per i corridori di quegli anni il Poggio fosse una muraglia insormontabile. Salitella é e salitella era. Ma a Merckx bastava: aveva lo scatto, la potenza, il tempismo per farla bastare. E se a qualcuno venisse in mente che i suoi avversari erano dei brocchi, consiglio di andare a leggere alcuni posts di Morris al riguardo. No, aveva dei grandi avversari, ma lui li staccava sul Poggio...

Per venire a tempi più recenti, Cunego ha ben fatto la differenza al Giro, però non ha aspettato l'ultima salita per scattare. Per questo ripeto: se nel plotone ci fosse un tipo come Hinault, tanto per citare un corridore dei primi anni 80, beh sono sicuro che lui non avrebbe bisogno di pendenze iper-alte per fare "il buco"...


Beh, lasciamo stare i nomi che ha citato Felice, che fan tremar le vene ai polsi solo a sentirli nominare. Riferiamoci ai fatti in sè. Però ecco credo che i desideri da lui espressi in questo post siano stati in parte realizzati da Basso in questo Giro d'Italia: una grande corsa a tappe vinta sia a cronometro che in salita, una maglia rosa che attacca ad ogni salita e soprattutto nella tappa Reina del Giro da lontano sul Mortirolo andando in fuga, un corridore che riesce a fare la differenza e ad infliggere importanti distacchi non solo sulle pendenze durissime ma anche su Monte Bondone ed Aprica. E soprattutto che corre per vincere due GT nello stesso anno, unico al mondo, cosa che non si vedeva da un bel po' di anni. E che corre quasi l'intera stagione.
Aspetto questo campione, che subito dopo aver vinto il Giro si rimette in discussione, anche al Tour.

(Scusate il semi-OT)


Dunque, in attesa del Tour de France, parliamo di politica o magari facciamo un po' di Amarcord. Quand'é che io scrivevo le cose sopra citate? Il 28/2/2005. E cosa dicevo?
1) "Nel ciclismo degli Armstrong e degli Ullrich un Grande Giro si vince in primo luogo a cronometro". E, in effetti, ci aspettiamo tutti che i 100 e passa Km a cronometro del prossimo Tour siano decisivi ai fini della vittoria finale.
2) Dicevo pure: "Si può eventualmente anche vincerla in montagna, ma, in questo caso, la tattica é rigorosamente la seguente: squadra in testa al gruppo a tenere alta l'andatura per tirare il collo al plotone fino all'ultima salita; attacco sull'ultima salita a circa 5 Km dalla cima. Punto." Toh, guarda, si direbbe la tattica di Basso all'ultimo Giro. Che abbia adottato i metodi di Armstrong? Perché anche Armstrong suonava gli avversari a cronometro e poi li staccava pure in salita. Con la tecnica descritta sopra, in tempi non sospetti d'altronde.
Ecco, forse il mio post di allora ha bisogno di un piccolo aggiornamento:
"Nel ciclismo dedli Armstrong, degli Ullrich e dei Basso, un Grande Giro si vince essenzialmente così...". Il seguito può pure restare invariato.


Probabilmente avete sbagliato il 3d.

Sarà l'ora.

 

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Fritz

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/06/2006 alle 00:20
Non scherziamo, Basso scalatore???
Che non si pensi che ai seguaci del Vescovo sia concessa la bestemmia.
Bartali era uno scalatore, Gaul era uno scalatore, Pantani era uno scalatore, Basso è solo un ascensore, un po' come tutti i corridori col femore lungo che pesano attorno al quattordicesimo di tonnellata.
Gli scalatori non esistono più.

 

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Davide

 
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Livello Tour




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  postato il 23/06/2006 alle 00:21
Già i famosi metodi di "allenamento", quelli che fanno fare miracoli. A tutto il plotone in generale. E magari a qualcuno anche un po' più che agli altri...


Felice... ma nessuno mette in dubbio la tua coerenza, anzi! Poi in questa frase vedo più accordo con me. Anche se non sono il tipo che fa fa pensieri cattivi, senza averne il benchè minimo straccio di prova. Ed anche se attendo ancora che qualcuno mi faccia una dimostrazione tecnico-medico-scientifica del perchè le pratiche illecite dovrebbero giovare più ai passisti che gli scalatori.

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 23/06/2006 alle 00:28
Originariamente inviato da Ivan il terribile

Beh, per prima cosa non hai scritto "principalmente a cronometro" ma "a cronometro". E nessuna delle due cose mi pare si possa comunque riferire ad Ivan Basso. Che è principalmente uno scalatore, o ha la salita come suo punto di forza, diciamo così perchè alcuni non riescono a dire che Basso è uno scalatore (come se la differenza tra uno scalatore ed uno che non lo è stesse nel peso, e non nell'abilità nella specialità).
Per il resto la tua sù citata tattica è stata da lui applicata, ma non sempre. Ha anche attaccato alla penultima, a 40 km dal traguardo, ed ha anche attaccato a volte dopo 2 3 km di salita. Se poi rileggi le ultime righe del tuo vecchio post che ho quotato, anche il resto gli si addice. O per lo meno, questo ha trasmesso il mio televisore a Maggio...
Con simpatia, Ivan-Luigi


Caro Ivan-Luigi, anche Armstrong era uno scalatore! Forse che tu lo vedevi in difficoltà in salita? Forse che tu lo vedevi sulla difensiva? Io no. Sulle salite in genere attaccava e staccava i suoi avversari. Quindi se scalatore é Basso, scalatore era pure Armstrong, non ci piove.

Il resto sono dettagli. Il Mortirolo non era l'ultima salita? Perché, forse a te sarebbe parso ragionevole attaccare sulla dolcissima Aprica?
Basso non scatta ai -6? E vabbeh, a volta sono i -4 a volte i -8, che differenza fa? La tecnica non é sempre quella? Gregari a tirare a tutta in pianura e nella prima parte della salita, in attesa della botta del capitano. Non c'é niente di male in questo, ognuno vince come può. Ma é, tale e quale la tecnica di Armstrong!

PS: quanto al "si vince a cronometro" o "principalmente a cronometro", anche qui si tratta di inezie. Il Giro, ad esempio, era già vinto a Pontedera.

 

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  postato il 23/06/2006 alle 00:28
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Non scherziamo, Basso scalatore???
Che non si pensi che ai seguaci del Vescovo sia concessa la bestemmia.
Bartali era uno scalatore, Gaul era uno scalatore, Pantani era uno scalatore, Basso è solo un ascensore, un po' come tutti i corridori col femore lungo che pesano attorno al quattordicesimo di tonnellata.
Gli scalatori non esistono più.


Davide, io parlo italiano, come te del resto.

Riporto dal Vocabolario della lingua italiana "Devoto-Oli"

Scalatore: 1. Alpinista... ecc
2. Corridore ciclista particolarmente forte in salita.

 

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  postato il 23/06/2006 alle 00:35
Originariamente inviato da Felice

Originariamente inviato da Ivan il terribile

Beh, per prima cosa non hai scritto "principalmente a cronometro" ma "a cronometro". E nessuna delle due cose mi pare si possa comunque riferire ad Ivan Basso. Che è principalmente uno scalatore, o ha la salita come suo punto di forza, diciamo così perchè alcuni non riescono a dire che Basso è uno scalatore (come se la differenza tra uno scalatore ed uno che non lo è stesse nel peso, e non nell'abilità nella specialità).
Per il resto la tua sù citata tattica è stata da lui applicata, ma non sempre. Ha anche attaccato alla penultima, a 40 km dal traguardo, ed ha anche attaccato a volte dopo 2 3 km di salita. Se poi rileggi le ultime righe del tuo vecchio post che ho quotato, anche il resto gli si addice. O per lo meno, questo ha trasmesso il mio televisore a Maggio...
Con simpatia, Ivan-Luigi


Caro Ivan-Luigi, anche Armstrong era uno scalatore! Forse che tu lo vedevi in difficoltà in salita? Forse che tu lo vedevi sulla difensiva? Io no. Sulle salite in genere attaccava e staccava i suoi avversari. Quindi se scalatore é Basso, scalatore era pure Armstrong, non ci piove.

Il resto sono dettagli. Il Mortirolo non era l'ultima salita? Perché, forse a te sarebbe parso ragionevole attaccare sulla dolcissima Aprica?
Basso non scatta ai -6? E vabbeh, a volta sono i -4 a volte i -8, che differenza fa? La tecnica non é sempre quella? Gregari a tirare a tutta in pianura e nella prima parte della salita, in attesa della botta del capitano. Non c'é niente di male in questo, ognuno vince come può. Ma é, tale e quale la tecnica di Armstrong!

PS: quanto al "si vince a cronometro" o "principalmente a cronometro", anche qui si tratta di inezie. Il Giro, ad esempio, era già vinto a Pontedera.


Per me non sono piccole, ma anche lo fossero, possono bastare per differenziare un corridore che emozionava poco (Lance) con uno che (mi) emoziona tanto. E comunque credo (vedasi tua firma) che se avesse corso Damiano come ha corso Ivan, ti saresti emozionato eccome...

 

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  postato il 23/06/2006 alle 00:38
Originariamente inviato da Ivan il terribile

Già i famosi metodi di "allenamento", quelli che fanno fare miracoli. A tutto il plotone in generale. E magari a qualcuno anche un po' più che agli altri...


Felice... ma nessuno mette in dubbio la tua coerenza, anzi!


Beh, lo spero bene! D'altronde l'ho anche detto, era puro autocompiacimento, e me ne sono pure scusato!

Originariamente inviato da Ivan il terribile
Poi in questa frase vedo più accordo con me.

Mah, non ne sono così sicuro. Se, per esempio, ti dico che io non credo che Riis sia l'unico che sa come fare per far progredire i suoi corridori tramite questi famosi "allenamenti", sei sempre d'accordo con me?

Originariamente inviato da Ivan il terribile

Anche se non sono il tipo che fa fa pensieri cattivi, senza averne il benchè minimo straccio di prova. Ed anche se attendo ancora che qualcuno mi faccia una dimostrazione tecnico-medico-scientifica del perchè le pratiche illecite dovrebbero giovare più ai passisti che gli scalatori.


Per questo devi rivolgerti piuttosto ad Aranciata_Bottecchia o a Morris, io non sono la persona più adatta.

 

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  postato il 23/06/2006 alle 00:51
Originariamente inviato da Felice
Mah, non ne sono così sicuro. Se, per esempio, ti dico che io non credo che Riis sia l'unico che sa come fare per far progredire i suoi corridori tramite questi famosi "allenamenti", sei sempre d'accordo con me?


Sono parzialmente d'accordo perchè vedo che almeno tu non credi alla favola bella che i passisti siano sporchi e cattivi e gli scalatori puri e candidi. Queste categorizzazioni mi fanno rabbrividire.
Ferno restando che io applico il principio della presunzione d'innocenza, finchè non ci sono elementi concreti.

 

[Modificato il 23/06/2006 alle 01:12 by EugeRambler]

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  postato il 23/06/2006 alle 00:52
Moderatore aiuto!!! Che succede ai miei post? Eppure mi sembrano corretti quote! Grazie

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 23/06/2006 alle 01:05
Originariamente inviato da Ivan il terribile

Per me non sono piccole, ma anche lo fossero, possono bastare per differenziare un corridore che emozionava poco (Lance) con uno che (mi) emoziona tanto.

Mah, Lance non ti emozionava perché probabilmente non ti stava simpatico. Di Basso sei un fan e quindi ti emoziona. Ma il modo di correre é praticamente lo stesso. Che vuoi che ti dica, questo mostra che le emozioni e la logica non sono la stessa cosa, ma non é certo una novità.

Originariamente inviato da Ivan il terribile

E comunque credo (vedasi tua firma) che se avesse corso Damiano come ha corso Ivan, ti saresti emozionato eccome...


Sai, si sarà certamente capito, ma a me non piace il ciclismo delle Maturazioni Tardive. Il ciclismo dei campioni che si scoprono imbattibili a 27-28-29 anni. Mi sa di costruito, di artificiale. Lo trovo in contrasto con la storia dei grandi del passato. Damiano mi piace perché, in questo ciclismo di quasi trentenni o ultra trentenni ha portato una ventata di freschezza, un po' di speranza. La speranza che il ciclismo assomigli ancora a quello di una volta. Che non ci voglia necessariamente un Riis, con i suoi allenamenti miracolosi per creare un campione. Cha ci sia il talento che emerge con le sue vittorie esaltanti e con le sue disfatte inattese. Come é sempre stato. Mentre oggi le vittorie in serie, scontate, inevitabili, sono diventate moneta corrente. Togliendo interesse e fascino a questo sport.

Vuoi sapere se Damiano mi emoziona? Sì, mi ha emozionato tantissimo quando ha detto (più o meno) " sono stanchissimo, in questo Giro ho dato tutto".

Ciao

 

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  postato il 23/06/2006 alle 01:14
Originariamente inviato da Ivan il terribile

Moderatore aiuto!!! Che succede ai miei post? Eppure mi sembrano corretti quote! Grazie


wow...ci ho messo un po', però alla fine li ho sistemati.
il problema era che non hai chiuso i quote utilizzando la dicitura "[ / quote]", bensi quella di apertura "[ quote]"

ps: vanno scritte senza spazi, io li ho inseriti altrimenti si spaginava tutto!

 

[Modificato il 23/06/2006 alle 01:16 by EugeRambler]

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Eugenio Vittone, EROE DEL GAVIA

E' famosa la risposta che George Leigh Mallory diede ai giornalisti che gli domandavano perchè volesse andare sull'Everest. "Perchè c'è", disse semplicemente.

 
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  postato il 23/06/2006 alle 08:28
Originariamente inviato da EugeRambler

Originariamente inviato da Ivan il terribile

Moderatore aiuto!!! Che succede ai miei post? Eppure mi sembrano corretti quote! Grazie


wow...ci ho messo un po', però alla fine li ho sistemati.
il problema era che non hai chiuso i quote utilizzando la dicitura "[ / quote]", bensi quella di apertura "[ quote]"

ps: vanno scritte senza spazi, io li ho inseriti altrimenti si spaginava tutto!


Ah, ecco cos'era, grazie!

 

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Inutile avere una bici leggerissima, se ti porti nel corpo un'anima che pesa come un macigno.

"...e questo non è un messaggio legato solo allo sport, ma anche alla scuola, al lavoro, alla salute... se uno ci crede, può arrivare dove vuole." Ivan Basso




 
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  postato il 23/06/2006 alle 08:41
Originariamente inviato da Felice

Originariamente inviato da Ivan il terribile

Per me non sono piccole, ma anche lo fossero, possono bastare per differenziare un corridore che emozionava poco (Lance) con uno che (mi) emoziona tanto.

Mah, Lance non ti emozionava perché probabilmente non ti stava simpatico. Di Basso sei un fan e quindi ti emoziona. Ma il modo di correre é praticamente lo stesso. Che vuoi che ti dica, questo mostra che le emozioni e la logica non sono la stessa cosa, ma non é certo una novità.

Originariamente inviato da Ivan il terribile

E comunque credo (vedasi tua firma) che se avesse corso Damiano come ha corso Ivan, ti saresti emozionato eccome...


Sai, si sarà certamente capito, ma a me non piace il ciclismo delle Maturazioni Tardive. Il ciclismo dei campioni che si scoprono imbattibili a 27-28-29 anni. Mi sa di costruito, di artificiale. Lo trovo in contrasto con la storia dei grandi del passato. Damiano mi piace perché, in questo ciclismo di quasi trentenni o ultra trentenni ha portato una ventata di freschezza, un po' di speranza. La speranza che il ciclismo assomigli ancora a quello di una volta. Che non ci voglia necessariamente un Riis, con i suoi allenamenti miracolosi per creare un campione. Cha ci sia il talento che emerge con le sue vittorie esaltanti e con le sue disfatte inattese. Come é sempre stato. Mentre oggi le vittorie in serie, scontate, inevitabili, sono diventate moneta corrente. Togliendo interesse e fascino a questo sport.

Vuoi sapere se Damiano mi emoziona? Sì, mi ha emozionato tantissimo quando ha detto (più o meno) " sono stanchissimo, in questo Giro ho dato tutto".

Ciao


Guarda Felice, sinceramente trovo più credibile uno che vince un GT dopo un progresso graduale, di uno che si improvvisa campione in tenera età, per poi tornare altrettanto improvvisamente in seconda linea. Spero per Damiano, che mi è pure simpatico, che non faccia la fine di un colombiano qualsiasi... e che vinca altri GT in futuro. Altrimenti, dovrò cominciare a sospettare anch'io, che sono un garantista di prima categoria!

 

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Livello Tour




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  postato il 23/06/2006 alle 09:25
Originariamente inviato da Felice

Sai, si sarà certamente capito, ma a me non piace il ciclismo delle Maturazioni Tardive. Il ciclismo dei campioni che si scoprono imbattibili a 27-28-29 anni. Mi sa di costruito, di artificiale. Lo trovo in contrasto con la storia dei grandi del passato. Damiano mi piace perché, in questo ciclismo di quasi trentenni o ultra trentenni ha portato una ventata di freschezza, un po' di speranza. La speranza che il ciclismo assomigli ancora a quello di una volta. Che non ci voglia necessariamente un Riis, con i suoi allenamenti miracolosi per creare un campione. Cha ci sia il talento che emerge con le sue vittorie esaltanti e con le sue disfatte inattese. Come é sempre stato. Mentre oggi le vittorie in serie, scontate, inevitabili, sono diventate moneta corrente. Togliendo interesse e fascino a questo sport.

Vuoi sapere se Damiano mi emoziona? Sì, mi ha emozionato tantissimo quando ha detto (più o meno) " sono stanchissimo, in questo Giro ho dato tutto".

Ciao


Ah, comunque non capisco cosa c'entri questo discorso dei tardivi con Ivan, soprannominato "il terribile" nelle categorie giovanili, campione del mondo tra i dilettanti, e maglia bianca (miglior GIOVANE) al Tour de France.

Ciao

 

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  postato il 23/06/2006 alle 09:26
Originariamente inviato da Ivan il terribile

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Non scherziamo, Basso scalatore???
Che non si pensi che ai seguaci del Vescovo sia concessa la bestemmia.
Bartali era uno scalatore, Gaul era uno scalatore, Pantani era uno scalatore, Basso è solo un ascensore, un po' come tutti i corridori col femore lungo che pesano attorno al quattordicesimo di tonnellata.
Gli scalatori non esistono più.


Davide, io parlo italiano, come te del resto.

Riporto dal Vocabolario della lingua italiana "Devoto-Oli"

Scalatore: 1. Alpinista... ecc
2. Corridore ciclista particolarmente forte in salita.



Riporto su in favore di Davide-Aranciata...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/06/2006 alle 09:29
Originariamente inviato da Ivan il terribile

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Non scherziamo, Basso scalatore???
Che non si pensi che ai seguaci del Vescovo sia concessa la bestemmia.
Bartali era uno scalatore, Gaul era uno scalatore, Pantani era uno scalatore, Basso è solo un ascensore, un po' come tutti i corridori col femore lungo che pesano attorno al quattordicesimo di tonnellata.
Gli scalatori non esistono più.


Davide, io parlo italiano, come te del resto.

Riporto dal Vocabolario della lingua italiana "Devoto-Oli"

Scalatore: 1. Alpinista... ecc
2. Corridore ciclista particolarmente forte in salita.



La lingua si evolve e non sempre i vocabolari sono al passo con i tempi.
Nel calcio non ha più senso parlare di centromediano metodista o di battitore libero, nel ciclismo è fuoriluogo parlare di scalatori.
Abbasso i vescovi simoniaci!
Abbasso il catechismo sostanzialmente coatto!

 

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Davide

 
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  postato il 23/06/2006 alle 09:44
Scusate l'intrusione nel 3d, ma non riesco a capire cosa è successo.

Ho riaperto il 3d che parla del Muro di Sormano, che giaceva intonso dal 7/3/2005 per dire che è stato asfaltato, e dopo una risposta di falco46 si è accavallata una discussione che con la mia buona volontà non capisco da dove sia partita.

Si parla di Basso e di Cunego in svariati 3d proprio qui si doveva tracimare?

Avendo scritto la notizia a tarda ora ieri sera probabilmente nessuno l'ha più notata.

 

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Fritz

 
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  postato il 23/06/2006 alle 09:47
Originariamente inviato da mfrigerio

Scusate l'intrusione nel 3d, ma non riesco a capire cosa è successo.

Ho riaperto il 3d che parla del Muro di Sormano, che giaceva intonso dal 7/3/2005 per dire che è stato asfaltato, e dopo una risposta di falco46 si è accavallata una discussione che con la mia buona volontà non capisco da dove sia partita.

Si parla di Basso e di Cunego in svariati 3d proprio qui si doveva tracimare?

Avendo scritto la notizia a tarda ora ieri sera probabilmente nessuno l'ha più notata.


Fai un'auto-quotazione del tuo post di ieri sera, così lo riporti in primo piano.
Ps: se leggi alcuni vecchi post di questo thread ti accorgi che il filo conduttore c'è, anche se effettivamente ce ne siamo andati un po' per la tangente.

Ciao

 

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  postato il 23/06/2006 alle 09:50
Originariamente inviato da mfrigerio

Hanno asfaltato il Muro di Sormano


Ragazzi preparate i rapportini.

Stasera sono salito alla colma di Sormano da Asso ed in prossimità del bivio per il Muro stavano caricando su un rimorchio una piccola macchina per asfaltare ed un piccolo rullo compressore.

Salendo ho potuto verificare che il Muro è stato completamente sfaltato.

Nelle prossime settimane lo attaccherò, l'avevo conquistato anni fa con la mountain byke.

Come rapporto minimo ho il 36/25 con il qual ho già affrontato la Penudria, la Val Mara, l'Alpe di Oneda, il Cornizzolo, i muri di Ponna e non da ultimo il Mortirolo da Mazzo.

Spero di farcela.


Nel caso non sia stato notato.

 

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Fritz

 
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  postato il 23/06/2006 alle 10:01
Originariamente inviato da mfrigerio

Originariamente inviato da mfrigerio

Hanno asfaltato il Muro di Sormano


Ragazzi preparate i rapportini.

Stasera sono salito alla colma di Sormano da Asso ed in prossimità del bivio per il Muro stavano caricando su un rimorchio una piccola macchina per asfaltare ed un piccolo rullo compressore.

Salendo ho potuto verificare che il Muro è stato completamente sfaltato.

Nelle prossime settimane lo attaccherò, l'avevo conquistato anni fa con la mountain byke.

Come rapporto minimo ho il 36/25 con il qual ho già affrontato la Penudria, la Val Mara, l'Alpe di Oneda, il Cornizzolo, i muri di Ponna e non da ultimo il Mortirolo da Mazzo.

Spero di farcela.


Nel caso non sia stato notato.


Hanno asfaltato il muro?!?!?!???!??
Sono passata domenica 11 dalla strada che hai fatto tu per salire alla Colma di Sormano e non avevo notato nulla ...
Mio padre mi ha detto che qualche volta andiamo a fare il muro di sormano ... però mi porto la MTB anche se la strada ora è asfaltata!

 

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"...poi Dio creò la biciletta perché l'uomo ne facesse strumento di fatica e di esaltazione nell'ardito itinerario della vita ..." (monumento al Ghisallo)


L’orizzonte era fatto di monti
che guardavano in fondo la valle.
S'ergevano austeri e inviolati
al cuore d'un credo
provato dal non lontano
ricordo d'una immane prova di vita.... (L'Angelo della Montagna - Morris)

 
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  postato il 23/06/2006 alle 10:11
Originariamente inviato da Stella alpina

Originariamente inviato da mfrigerio

Originariamente inviato da mfrigerio

Hanno asfaltato il Muro di Sormano


Ragazzi preparate i rapportini.

Stasera sono salito alla colma di Sormano da Asso ed in prossimità del bivio per il Muro stavano caricando su un rimorchio una piccola macchina per asfaltare ed un piccolo rullo compressore.

Salendo ho potuto verificare che il Muro è stato completamente sfaltato.

Nelle prossime settimane lo attaccherò, l'avevo conquistato anni fa con la mountain byke.

Come rapporto minimo ho il 36/25 con il qual ho già affrontato la Penudria, la Val Mara, l'Alpe di Oneda, il Cornizzolo, i muri di Ponna e non da ultimo il Mortirolo da Mazzo.

Spero di farcela.


Nel caso non sia stato notato.


Hanno asfaltato il muro?!?!?!???!??
Sono passata domenica 11 dalla strada che hai fatto tu per salire alla Colma di Sormano e non avevo notato nulla ...
Mio padre mi ha detto che qualche volta andiamo a fare il muro di sormano ... però mi porto la MTB anche se la strada ora è asfaltata!


Io in mtb l'ho già scalato una decina di anni fa: è duro ma fattibile soprattutto adesso con il fondo sistemato.

Tuo padre ti vuole far soffrire.

 

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Fritz

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/06/2006 alle 11:19
Originariamente inviato da Ivan il terribile
Ed anche se attendo ancora che qualcuno mi faccia una dimostrazione tecnico-medico-scientifica del perchè le pratiche illecite dovrebbero giovare più ai passisti che gli scalatori.


Le pratiche illecite? Il doping vuoi dire.
Vedi, i fatti attestano questo forte mutamento post '89, e sono io che attendo una dimostrazione medica che attesti il contrario.
Comunque è scorretto parlare di passisti e scalatori, si parla di telaio sul quale poter costruire una massa muscolare adeguatamente ossigenata.

 

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Davide

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 23/06/2006 alle 11:21
Carissimo Ivan-Luigi, intanto complimenti per il tuo avatar: ti calza a pennello!

Quello che c'é di bello nelle discussioni in un forum é che spesso girano in tondo e che le contraddizioni non si contano. E poi, su certe cose bisognerebbe pure decidersi.

Prendiamo il Giro del 2004. C'é stata tutta una marea di utenti che si é data da fare per provare che si trattava di un Giro di serie B, perché le tappe erano corte, perché il livello dei partecipanti non era adeguato, ecc., ecc., ecc. Ora arrivi tu e dici che potresti addirittura sospettare del risultato di quel Giro. Mettetevi un po' d'accordo!
Per me la verità, come spesso accade, sta in mezzo: Cunego ha vinto in maniera brillante un Giro con un percorso ordinario. Lo ha vinto in maniera umana, con distacchi umani, battendo avversari che, ordini d'arrivo alla mano, erano del livello dai piazzati di questo Giro.

Vuoi dubitare dei corridori che si impongono in un Grande Giro in giovane età stravolgendo gli equilibri esistenti? Allora devi dubitare di tutti i grandi campioni del passato, da Alfredo Binda fino a Bernard Hinault.
E puoi aggiungere al mazzo pure Marco Pantani, il quale un Grande Giro lo ha vinto solo più tardi, ma che, a 24 anni, in montagna dava già la paga a tutti.
Ivan Basso in quali specialità eccelleva a 24-25 anni? A cronometro? In montagna? Era un buon corridore, tutto qui.

Ti dà fastidio che si parli di maturazione tardiva per Ivan. Anche qui, bisogna che vi decidiate: li ha fatti o non li ha fatti questi famosi progressi negli ultimi anni? Qualche tempo fa, c'era pure qualcuno che, parlando del Basso attuale, diceva che ha ancora "ampi margini di miglioramento". Alla soglia dei 29 anni! Vabbeh, ognuno può credere quello che vuole...

Tu però che sei un adepto della discussione razionale, dovresti prendere in conto tutti gli elementi di un dibattito.
C'é stata l'analisi di JanJanssen, per esempio. Lui pensa che nel Giro di quest'anno ci sia stato una specie di vuoto d'aria, che gli avversari di Basso siano tutti naufragati, vuoi per pochezza intrinseca, vuoi per svariate circostanze. Può darsi benissimo che lui abbia ragione. In genere le sue analisi sono piuttosto oggettive, e comunque confortate da una grande competenza. Se così fosse, non ci sarebbe nulla di allarmante. Non é strano che un corridore arrivi a 28-29 anni ad ottenere dei successi che non aveva raggiunto prima. Jan citava il caso di Adorni, vincitore del Giro del 65 a 27 anni e con un distacco anche superiore a quello inflitto quest'anno da Basso al secondo. Ora, quell'anno, dietro Adorni, a più di 10 minuti, c'era Zilioli. E lo stesso Zilioli nel Giro del 64 si é piazzato davanti ad Adorni e così é stato pure nel Giro del 66. Ecco, in quel caso, quei 10 minuti e passa, furono la conseguenza di un "vuoto d'aria".
Sarà così anche per il Giro 2006? Se sì, allora hai ragione, parlare di Maturazione Tardiva per Basso é inappropriato. Se invece Ivan si scopre imbattibile, magari per il prossimo quinquennio, oh, allora sì che si tratta di una bella Maturazione Tardiva!
La mia impressione é che le cose andranno proprio in questa seconda maniera. Ovviamente spero vivamente che sia Jan ad avere ragione!

Ciao

 

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E' la guerra che Madre Natura conduce contro la natura dell'uomo. Sarà una guerra senza quartiere, e sarà la grande guerra del XXI secolo

Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/06/2006 alle 11:24
Originariamente inviato da Ivan il terribile
Per me non sono piccole, ma anche lo fossero, possono bastare per differenziare un corridore che emozionava poco (Lance) con uno che (mi) emoziona tanto. E comunque credo (vedasi tua firma) che se avesse corso Damiano come ha corso Ivan, ti saresti emozionato eccome...


Bah, Armstrong era gusto cioccolato, Basso gusto cacao, non c'è grande differenza.
Cunego?
Ammetto che temo la sua involuzione, quindi NO, se avesse corso come Basso mi sarebbero caduti i marroni, più che un'emozione una commozione, cerebrale però.

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/06/2006 alle 11:42
Davide,
a Cunego sarebbe piaciuto tanto correre come Basso.....

PS Basso è il classico passista-scalatore. Forte sul passo e dunque adatto alla crono e fortissimo in salita senza però avere la capacità di scattare ma solo di variare il ritmo.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/06/2006 alle 11:42
Originariamente inviato da Felice
Sarà così anche per il Giro 2006? Se sì, allora hai ragione, parlare di Maturazione Tardiva per Basso é inappropriato. Se invece Ivan si scopre imbattibile, magari per il prossimo quinquennio, oh, allora sì che si tratta di una bella Maturazione Tardiva!
La mia impressione é che le cose andranno proprio in questa seconda maniera. Ovviamente spero vivamente che sia Jan ad avere ragione!
Ciao


Questo mi sembra essere il baricentro della questione.
Staremo a vedere, ma propendo anch'io per la seconda possibilità.

 

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  postato il 23/06/2006 alle 11:46
Originariamente inviato da Ottavio
Davide,
a Cunego sarebbe piaciuto tanto correre come Basso.....


Temo di sì, mi auguro di no.
C'è del buono: Bartoli, che è di famiglia a casa Cecchini, ritiene che sia stato un errore decidere di far correre il Tour a Cunego, quindi può essere che la scelta abbia contrariato anche Cecchini.
Meglio andare in malore che diventare un bassista vescovile.

 

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Davide

 
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  postato il 23/06/2006 alle 11:50
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

[...]Basso gusto cacao[...]


Questa, dopo quello che è successo sullo Stelvio, è terribile...

 

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  postato il 23/06/2006 alle 11:51
Originariamente inviato da Felice

Per me la verità, come spesso accade, sta in mezzo: Cunego ha vinto in maniera brillante un Giro con un percorso ordinario. Lo ha vinto in maniera umana, con distacchi umani, battendo avversari che, ordini d'arrivo alla mano, erano del livello dai piazzati di questo Giro.



La media finale del giro 2004 è stata, come ha fatto notare un utente un po' di tempo fa, più elevata di quella del giro 2006.

 

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  postato il 23/06/2006 alle 11:52
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

[...]Basso gusto cacao[...]


Questa, dopo quello che è successo sullo Stelvio, è terribile...


Avrei dovuto scrivere "caccao"?

 

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  postato il 23/06/2006 alle 11:53
PS Mario, mi sa che devi dare una bella ripulita a questo thread, spostando un po' di roba in quello sulle maturazioni tardive.

 

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  postato il 23/06/2006 alle 11:54
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

PS Mario, mi sa che devi dare una bella ripulita a questo thread, spostando un po' di roba in quello sulle maturazioni tardive.


Forse sì, ed in effetti vi sto odiando...

 

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  postato il 23/06/2006 alle 11:55
PS Mario, mi sa che devi dare una bella ripulita a questo thread, spostando un po' di roba in quello sulle maturazioni tardive.


In effetti l'avevo pensato anchio,siete andati leggermenti fuori OT.

Su sceriffo ora tocca a te

 

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  postato il 23/06/2006 alle 11:56
Originariamente inviato da Felice

Vuoi dubitare dei corridori che si impongono in un Grande Giro in giovane età stravolgendo gli equilibri esistenti? Allora devi dubitare di tutti i grandi campioni del passato, da Alfredo Binda fino a Bernard Hinault.
E puoi aggiungere al mazzo pure Marco Pantani, il quale un Grande Giro lo ha vinto solo più tardi, ma che, a 24 anni, in montagna dava già la paga a tutti.
Ivan Basso in quali specialità eccelleva a 24-25 anni? A cronometro? In montagna? Era un buon corridore, tutto qui.

Ti dà fastidio che si parli di maturazione tardiva per Ivan. Anche qui, bisogna che vi decidiate: li ha fatti o non li ha fatti questi famosi progressi negli ultimi anni? Qualche tempo fa, c'era pure qualcuno che, parlando del Basso attuale, diceva che ha ancora "ampi margini di miglioramento". Alla soglia dei 29 anni! Vabbeh, ognuno può credere quello che vuole...


Volevo solo dire che Ivan aveva talento,checchè ne dicano alcuni, e l'ha coltivato negli anni, giungendo al top, com'è naturale che sia, all'età di 28 anni.

 

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  postato il 23/06/2006 alle 12:02
Originariamente inviato da Felice

Tu però che sei un adepto della discussione razionale, dovresti prendere in conto tutti gli elementi di un dibattito.
C'é stata l'analisi di JanJanssen, per esempio. Lui pensa che nel Giro di quest'anno ci sia stato una specie di vuoto d'aria, che gli avversari di Basso siano tutti naufragati, vuoi per pochezza intrinseca, vuoi per svariate circostanze. Può darsi benissimo che lui abbia ragione. In genere le sue analisi sono piuttosto oggettive, e comunque confortate da una grande competenza. Se così fosse, non ci sarebbe nulla di allarmante. Non é strano che un corridore arrivi a 28-29 anni ad ottenere dei successi che non aveva raggiunto prima. Jan citava il caso di Adorni, vincitore del Giro del 65 a 27 anni e con un distacco anche superiore a quello inflitto quest'anno da Basso al secondo. Ora, quell'anno, dietro Adorni, a più di 10 minuti, c'era Zilioli. E lo stesso Zilioli nel Giro del 64 si é piazzato davanti ad Adorni e così é stato pure nel Giro del 66. Ecco, in quel caso, quei 10 minuti e passa, furono la conseguenza di un "vuoto d'aria".
Sarà così anche per il Giro 2006? Se sì, allora hai ragione, parlare di Maturazione Tardiva per Basso é inappropriato. Se invece Ivan si scopre imbattibile, magari per il prossimo quinquennio, oh, allora sì che si tratta di una bella Maturazione Tardiva!
La mia impressione é che le cose andranno proprio in questa seconda maniera. Ovviamente spero vivamente che sia Jan ad avere ragione!

Ciao


Basso il Tour non lo ammazzerà come ha fatto col Giro (spero lo vinca comunque), questo credo si vedrà. Per quanto riguarda il Giro, non c'erano semplicemente rivali alla sua altezza, vuoi per stato di forma, vuoi per età (troppo vecchi o troppo giovani).

Vabbè, io chiudo l'OT.

Ps, grazie Felice, in effetti mi calza a pennello l'avatar!

 

[Modificato il 23/06/2006 alle 12:04 by Ivan il terribile]

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"...e questo non è un messaggio legato solo allo sport, ma anche alla scuola, al lavoro, alla salute... se uno ci crede, può arrivare dove vuole." Ivan Basso




 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/06/2006 alle 12:05
C'è chi tifa basso, e c'è chi tifa alto, sognando un altro ciclismo, bisogna farsene una ragione.
Tu tifi basso, tutto qui.

 

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Davide

 
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