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Giro d'Italia 2010 è nato!!
alberto84 - 24/10/2009 alle 17:47

prima tappa — Sabato 8 maggio, Amsterdam-Amsterdam (Ola), cronometro individuale km 8,4 seconda tappa — Domenica 9 maggio, Amsterdam-Utrecht (Ola), km 209 terza tappa — Lunedì 10 maggio, Amsterdam-Middelburg, km 209 quarta tappa — Mercoledì 12 maggio, Savigliano-Cuneo, cronometro a squadre km 32,5 quinta tappa — Giovedì 13 maggio, Novara-Novi Ligure, km 168 sesta tappa — Venerdì 14 maggio, Fidenza-Carrara, km 166 settima tappa — Sabato 15 maggio, Carrara-Montalcino km 215 ottava tappa — Domenica 16 maggio, Chianciano Terme-Terminillo, km 189 nona tappa — Lunedì 17 maggio, Frosinone Cava De' Tirreni, km 188 decima tappa — Martedì 18 maggio, Avellino-Bitonto, km 220 undicesima tappa — Mercoledì 19 maggio, Lucera-L'Aquila, km 256 dodicesima tappa — Giovedì 20 maggio, Città Sant'Angelo-Porto Recanati, km 191 tredicesima tappa — Venerdì 21 maggio, Porto Recanati-Cesenatico, km 222 quattordicesima tappa — Sabato 22 maggio, Ferrara-Asolo km 201 quindicesima tappa — Domenica 23 maggio, Mestre Monte Zoncolan, km 218 sedicesima tappa — Martedì 25 maggio, San Vigilio di Marebbe-Plan de Corones, cronoscalata km 12,9 diciassettesima tappa — Mercoledì 26 maggio, Brunico-Peio Terme, km 173 diciottesima tappa — Giovedì 27 maggio, Levico Terme-Brescia km 151 diciannovesima tappa — Venerdì 28 maggio, Brescia-Aprica, km 195 ventesima tappa, — Sabato 29 maggio, Bormio-Ponte di Legno Tonale, km 178 ventunesima tappa — Domenica 30 maggio Verona-Verona, cronometro individuale km 15,3

 

[Modificato il 24/10/2009 alle 19:00 by alberto84]


Zubeldia - 24/10/2009 alle 18:25

http://www.criteriumciudaddeoviedo.com/corredores.html ecco perchè alla presentazione non c erano Sastre e Contador,guardate il link


cancel58 - 24/10/2009 alle 18:45

Ma Zomegnan non aveva dichiarato che il Giro del 2010 avrebbe avuto Coppi nel suo DNA? :D A parte la tappa di Novi Ligure non mi pare che nel percorso vi siano altri riferimenti al Campionissimo. Un po' poco, mi pare, in relazione a quanto dichiarato. Anche la tappa di Novi poteva essere disegnata meglio , includendo una o più salite care a Fausto ( il penice, la castagnola, tanto per fare due nomi)


peek - 24/10/2009 alle 18:46

Il Grappa lo salgono da Semonzo, è una salita lunghissima con una pendenza media di poco superiore all'8%. E' una salita sulla quale si può fare la differenza, ma alla fine non mi aspetto grandi distacchi perché dopo lo scollinamento mancheranno 40 km, di cui 25 di una discesa molto bella (con anche tratti di pianura) e 15 di pianura. Insomma, c'è ampio spazio per recuperare. Qualcuno però potrebbe prendere una cotta su quella salita e allora può prendere anche qualche minuto.


Abajia - 24/10/2009 alle 18:55

Oddio, le prime due settimane sono piuttosto... come dire, scarne.


alberto84 - 24/10/2009 alle 19:12

hai ragione prima parte da abiocco: - si salva solo la tappa del terminillo e quella con lo sterrato - cronosquadre ci può stare - tappe olandesi con partenze sempre da amsterdam - troppe tappe per velocisti e poche mosse seconda parte molto dura: - nella tappa con il grappa avrei messo il traguardo più vicino - ottima quella dello zoncolan - plan de corones l'avrei preferito come arrivo di una tappa in linea, come cronoscalata non ci saranno grossi distacchi - tappa di pejo può essere una tappa per sorprese - tappa dell'aprica ottima ma poteva essere leggermente più dura tipo doppio passaggio sul santa cristina - tappa del tonale ok - unico neo la crono-finale, a me hanno rotto queste mini crono o le si fanno bene ( quella del 2008 )oppure cr di 15 km non servono a nulla


asterisco - 24/10/2009 alle 19:16

So bene che è fortemente prematuro, ma vorrei abbozzare l'elenco delle squadre possibili invitate al Giro. Direi sicure: 16( Caisse, Columbia, saxo, Liquigas, Quick Step, Silence, Rabobank, Katusha, Garmin, Lampre, Sky; Milram, Cervelo, Diquigiovanni ed Acqua e Sapone, AG 2 R). Riterrei quasi sicure l'Astana anche senza Contador con Martinelli in ammiraglia ed una vena italiana, la Footon- servetto per evitare problemi legali, la BMC di Ballan e la Isd di Visconti e Rujano presente anche alla presentazione. Sono 20. A queste 20 rimangono due posti che sarebbero della Radio shack anche senza Armstrong, della Fd Jeux e della Euskaltel se intendono parteciparvi. Se manca qualcuno il primo posto libero lo vedo alla Colnago di Reverberi, poi potrebbe essere la Flaminia di Riccò a meno che Zomegnan non ritenga necessario un periodo di purgatorio e di nuovo la Xacobeo stavolta con Mosquera. Solo nel caso di defezioni multiple (ad esempio si ritiene possibile non invitare la Footon) penso possa esservi spazio per squadre minori tipo la Centri Calzatura o la Carmioro oppure per avventure tipo la Cafè de Colombia o la Soyasun. La LPR mi sembra invece sicuramente esclusa


bianconiglio - 24/10/2009 alle 19:18

comunque a me l'idea di mettere una crono all'ultima tappa piace. molto meglio delle noiose passerelle finali x velocisti; che, tra l'altroi spesso si son già ritirati giorni prima. zoncolan, plan de corones e mortirolo nello stesso giro... boh!?!? non vorrei che i corridori si mettessero paura e diventino eccessivamente prudenti :boh: certo è un trittico che sulla carta fa gola...:P


Abruzzese - 24/10/2009 alle 19:29

[img]http://www.cicloweb.it/cicloweb.it.data/Designs/2009/09logohgiro1.bmp [/img] [img]http://www.cicloweb.it/cicloweb.it.data/Designs/2009/09presentazionegiro1.jpg [/img] [b]Queste sono salite da Giro[/b] - La Corsa Rosa 2010 nel dettaglio http://www.cicloweb.it/ http://www.cicloweb.it/art1604.html http://www.cicloweb.it/art1605.html http://www.cicloweb.it/art1606.html Come sempre trovate tutto ciò che c'è da sapere, comprese le dichiarazioni dei protagonisti ;)

 

[Modificato il 24/10/2009 alle 20:34 by Abruzzese]


asterisco - 24/10/2009 alle 19:29

Bel Giro, indubbio, anche naturalmente tutto è perfettibile ed allora segnalo solo i (pochi( difetti: primi dieci giorni di corsa un pò debolucci, anche se il Terminillo è montagna vera. Non sarebbe stata male una cronosquadre con una decina di chilometri in meno. Il Mortirolo è un pò lontano dal traguard0, così come il Grappa che, essendo una montagna nuova, poteva essere valorizzata. Mi piacerebbe poi un Giro che ogni anno accanto alle montagne classiche proponesse una vetta dura ed inesplorata, come sono stati in questi anni il Plan de corones e lo Zoncolan e qualche anno fa ad esempio l'Alpe Segletta od il Plan di Montecampione su cui non si è più tornati


febbra - 24/10/2009 alle 19:30

secondo me i 15 km della crono finale saranno del tutto ininfluenti per la classifica finale.


GodSaveUsFromGigiSgarbozz - 24/10/2009 alle 19:32

[quote][i]Originariamente inviato da asterisco [/i] Bel Giro, indubbio, anche naturalmente tutto è perfettibile ed allora segnalo solo i (pochi( difetti: primi dieci giorni di corsa un pò debolucci, anche se il Terminillo è montagna vera. Non sarebbe stata male una cronosquadre con una decina di chilometri in meno. Il Mortirolo è un pò lontano dal traguard0, così come il Grappa che, essendo una montagna nuova, poteva essere valorizzata. Mi piacerebbe poi un Giro che ogni anno accanto alle montagne classiche proponesse una vetta dura ed inesplorata, come sono stati in questi anni il Plan de corones e lo Zoncolan e qualche anno fa ad esempio l'Alpe Segletta od il Plan di Montecampione su cui non si è più tornati [/quote] ...e i tanti, troppi trasferimenti...


asterisco - 24/10/2009 alle 19:37

Vorrei completare il mio desiderio di salite nuove inesplorate e chiedo il vostro aiuto sulla loro effettiva percorribilità. Dal sito salite ho visto che nei primi posti per durezza ci sono, tra l'altro, queste salite: Scanuppia - Malga Palazzo 85 Edelweiss Alpe Fuori San Genesio - Edelweiss Alpe Vaccaro Prato Maslino Rifugio Calvanico Punta Veleno Telegrafo 47 Prada Alpe Rossombolmo Monte Tomatico Aleccio - Colla da Crodo, Piemonte Bocca di Forca 48 Monte Finonchio Prati di Nago Monte Archeson Campei Monte Crostis 23 Alpe Passore Lago di Teleccio Cà Bianca Rifugio Alpo Malga Framont San Salvatoreda Torchione, Pra Campo Colle del Nivolet Rifugio Barbara Lowrie Preda Rossa Alpe Malona Our Baite di Mola Lint D`Herin Colle Valcavera Trivigno Bocca di Navene Mi piacerebbe tanto che il giro ne proponesse 1- 2 all'anno accanto a quelle mitiche. Darebbe un pizzico di modernità alla corsa


Lore_88 - 24/10/2009 alle 19:41

Non mi piace per nulla. Le uniche cose che si salvano sono le due tappe con Mortirolo e Gavia ma potevano comunque essere disegnate meglio. Fare quattro tappe a cronometro non ha senso. La scelta giusta è quella del Tour di farne due: una breve all'inizio e una lunga alla fine. Per non parlare della cronosquadre che mi faceva schifo prima, mi fa schifo ora e mi farà schifo in futuro... Prime due settimane assolutamente noiosissime. Tappa in Abruzzo sprecata: con tutte le montagne che ci sono, avevano solo l'imbarazzo della scelta e invece hanno partorito quella robetta moscia... Veniamo alle montagne. Come ho già detto in più di un'occasione a me Zoncolan e Plan de Corones non piacciono. Li trovo esagerati, soprattutto il secondo... Quindi Giro insufficiente. Voto 4.


lorenzofiori - 24/10/2009 alle 19:43

La discesa del Gavia verso ponte di Legno è troppo pericolosa: speriamo bene...non vorrei che qualcuno prendesse il volo...


W00DST0CK76 - 24/10/2009 alle 19:43

A prima vista sembra che abbiamo un po' esagerato col "cicloalpinismo", in ogni caso, dopo un anno di assenza, sarà bello di rivedere le salite leggendarie del Giro. Spero solo che spauracchi come Mortirolo, Zoncolan e Plan de Corones non tengano lontano dalla corsa rosa molti dei corridori che puntano anche al Tour. Sarebbe bello rivedere Andy sulle strade italiane, ha promesso di tornare, speriamo che le sue stagioni non diventino troppo "tourcentriche".


elisamorbidona - 24/10/2009 alle 20:16

io sono un pò delusa, purtroppo siamo in un periodo di "magra", troppe tappe consecutive di trasferimento nelle prime due settimane e una abbuffata nella terza, invece bisognerebbe dosare meglio. Anche perchè chi andasse all'arrembaggio un giorno è difficile che ripeta l'impresa il giorno seguente, mentre se c'è una tappa tranquilla in mezzo può sfruttare meglio tutte le tappe buone. Nelle tappe con salite importanti c'è quasi sempre qualche cosa che "sconsiglia" dall'attaccare lontano dal traguardo e questo accorcia il tempo dello spettacolo. La tappa di Carrara e quella degli sterrati invece mi sembrano accattivanti e ben disegnate, molto meno quella del Terminillo che si risolverà con la solita cronoscalata dove gli ultimi gregari lasceranno i capitani a 2 o 3 km. dall'arrivo. Anche l'Aquila sarebbe stata una buona occasione per "spezzare" la serie degli sprint nella seconda settimana, ma purtroppo disegnata così non mi sembra nè carne nè pesce. Buona l'idea di salire fino a Trivigno dopo il S. Cristina e scendere da lì fino a fuori Tirano, accorciando di molto il fondovalle tra le due dure salite, in questa tappa sì che si può provare a combinare qualcosa. Occhio ai primi 4 km. del Palade che fanno una specie di scorciatoia al 10% costante per poi inserirsi sulla strada principale che sala da Lana. Però purtroppo anche lì il traguardo non si vede nemmeno con il binocolo.


stress - 24/10/2009 alle 20:20

[quote][i]Originariamente inviato da elisamorbidona [/i] io sono un pò delusa, purtroppo siamo in un periodo di "magra", troppe tappe consecutive di trasferimento nelle prime due settimane e una abbuffata nella terza, invece bisognerebbe dosare meglio. Anche perchè chi andasse all'arrembaggio un giorno è difficile che ripeta l'impresa il giorno seguente, mentre se c'è una tappa tranquilla in mezzo può sfruttare meglio tutte le tappe buone. Nelle tappe con salite importanti c'è quasi sempre qualche cosa che "sconsiglia" dall'attaccare lontano dal traguardo e questo accorcia il tempo dello spettacolo. La tappa di Carrara e quella degli sterrati invece mi sembrano accattivanti e ben disegnate, molto meno quella del Terminillo che si risolverà con la solita cronoscalata dove gli ultimi gregari lasceranno i capitani a 2 o 3 km. dall'arrivo. Anche l'Aquila sarebbe stata una buona occasione per "spezzare" la serie degli sprint nella seconda settimana, ma purtroppo disegnata così non mi sembra nè carne nè pesce. Buona l'idea di salire fino a Trivigno dopo il S. Cristina e scendere da lì fino a fuori Tirano, accorciando di molto il fondovalle tra le due dure salite, in questa tappa sì che si può provare a combinare qualcosa. Occhio ai primi 4 km. del Palade che fanno una specie di scorciatoia al 10% costante per poi inserirsi sulla strada principale che sala da Lana. Però purtroppo anche lì il traguardo non si vede nemmeno con il binocolo. [/quote] Sei una esperta "Meravigliosa"!!!! Ps: io sarei molto + critico ma le tue parole rendono benissimo l'idea.


elisamorbidona - 24/10/2009 alle 20:28

caro Mauro sei troppo gentile con me, però preferirei leggere il pepato commento che ti sei tenuto nella tastiera, sono sicura che sarebbe più efficace...


AntiTeam - 24/10/2009 alle 20:31

Non se ne parla, ma secondo me, sarà questa la tappa decisiva... [img] http://i35.tinypic.com/24350ye.jpg[/img]


stress - 24/10/2009 alle 20:40

[quote][i]Originariamente inviato da elisamorbidona [/i] caro Mauro sei troppo gentile con me, però preferirei leggere il pepato commento che ti sei tenuto nella tastiera, sono sicura che sarebbe più efficace... [/quote] La Tappa con arrivo a L'Aquila (considerando il momento della corsa ovvero metà giro) è quella disegnata meglio. Diciamo che salvo solo le tappe di Carrara, Montalcino, Zoncolan e Aprica. Il resto è materiale a me incomprensibile. Prime 5 tappe inutili. Tappa di Asolo con Grappa inutile Tappa del Tonale con Forcola di Livigno e, soprattutto, Gavia inutili (e annessa discesa pericolosa del Gavia). Tappa di Pejo con Palade inutilissimo. Tappa di Cesenatico con inutilissimi Perticara e Barbotto. Il resto sono tappe per velocisti (che io aborro) e cronometro (troppe cronometro). Ps: dimenticavo la tappa del Terminillo. Diciamo che lo Zome ha perso un'occasione buona per fare la doppietta Terminillo da Leonessa (con La Forca prima) e poi da Rieti. Ps2: voto finale: percorso insufficiente. Opinione personale s'intende!!! :Od::Od::Od:

 

[Modificato il 24/10/2009 alle 20:49 by stress]


Garda Bike - 24/10/2009 alle 20:40

[quote][i]Originariamente inviato da AntiTeam [/i] Non se ne parla, ma secondo me, sarà questa la tappa decisiva... [img] http://i35.tinypic.com/24350ye.jpg[/img] [/quote] Vista durante la diretta e per poco esplodo dalle risate...:D:D:D E' un giro noioso, x me, nella prima parte. Intermedio nella seconda ed estremo alla fine. Sale sempre di difficoltà a partire dalle tappe toscane. Disegnati benissimo i tapponi alpini, troppo corta invece la crono di Verona. Bene anche la frazione del Terminillo e lo sterrato delle Crete Senesi. Aspetto maggio però per confermare o meno il mio giudizio a freddo. ;)


barrylyndon - 24/10/2009 alle 20:53

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] e cronometro (troppe cronometro). [/quote] ma se e' un campionato mondiale degli scalatori..e' esageratemente sbilanciato.e questo potrebbe togliere anche un po' di spettacolo..nel senso che se in lotta fossero una passista scalatore contro uno scalatore puro,la corsa sarebbe gia finita sul terminillo..una mia opinione e' che in giri come questo ci vorrebbe una crono di 50 km piatta prima delle salite ed una nel finale di una trentina di km un po' mossa... immaginate montecampione 98 senza quella crono di Lugano nel finale.non sarebbe stata teatro di quell'indimenticabile duello Pantani Tonkov che tanto entusiasmato ci ha..


stress - 24/10/2009 alle 20:55

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] [quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] e cronometro (troppe cronometro). [/quote] ma se e' una campionato mondiale degli scalatori..e' esageratemente sbilanciato.e questo potrebbe togliere anche un po' di spettacolo..nel senso che se in lotta fossero una passista scalatore contro uno scalatore puro,la corsa sarebbe gia finita sul terminillo..una mia opinione e' che in giri come questo ci vorrebbe una crono di 50 km piatta prima delle salite ed una nel finale di una trentina di km un po' mossa... immaginate montecampione 98 senza quella crono di Lugano nel finale.non sarebbe stata teatro di quell'indimenticabile duello Pantani Tonkov che tanto entusiasmato ci ha.. [/quote] Nel TROPPA CRONOMETRO è inserito anche la cronosclata al Plan de Corones che io reputo una ......................... (autocensura)!!! :Od::Od::Od::Od: Ps: Bastavano un prologo di 10 Km e una crono a metà giro di 50 Km (vallonati). Niente inutile cronosquadre Niente inutile cronoscalata Niente inutilissima crono finale di 15 Km!!!! Ps2: vatti a ricontrollare quanti Km a cronometro ci furono nella crono di Lugano. 1998 piena epoca EPO!!!! :Od::Od:

 

[Modificato il 24/10/2009 alle 21:04 by stress]


barrylyndon - 24/10/2009 alle 21:10

ecco inutili,come sono fatte le crono in questo giro. sulla crono di Lugano dicevo che messa li'ha obbligato Pantani ad attaccare a Montecampione.se non ci fosse stata,epo o non epo quella tappa sarebbe stata priva di pathos..


Salvatore77 - 24/10/2009 alle 21:15

Le crono è come se non esistono, poi quella di Plan de C. è un insulto al ciclismo moderno, altro che leggenda. A mio avviso non è nemmeno spettacolare, non so che spettacolo sia vedere un ciclista che si arrampica a passo d'uomo su un tratturo. Il ciclismo è un'altra cosa.


Lu Sbroga - 24/10/2009 alle 21:30

[quote][i]Originariamente inviato da Salvatore77 [/i] Le crono è come se non esistono, poi quella di Plan de C. è un insulto al ciclismo moderno, altro che leggenda. A mio avviso non è nemmeno spettacolare, non so che spettacolo sia vedere un ciclista che si arrampica a passo d'uomo su un tratturo. Il ciclismo è un'altra cosa. [/quote] :clap::clap::clap: hai ragione io sono stato a vedere quella tappa


simociclo - 24/10/2009 alle 21:40

Non mi convince del tutto... anzi, le prime due settimane sono insipide e alcune tappe non sono disegnate al meglio. Quest'anno preferisco il tracciato del Tour.


lumacher - 24/10/2009 alle 21:57

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] ecco inutili,come sono fatte le crono in questo giro. sulla crono di Lugano dicevo che messa li'ha obbligato Pantani ad attaccare a Montecampione.se non ci fosse stata,epo o non epo quella tappa sarebbe stata priva di pathos.. [/quote] Troppo vero, niente da aggiungere, troppo vero!!


claudiodance - 24/10/2009 alle 22:00

Occhiata veloce. Giro sinceramente cicloalpinistico che cerca il facile consenso della platea televisiva. La trovata circense di Plan di Corones si ripete. Belle e oneste le tappe di Mortirolo e Gavia. Ridicola e offensiva la frammentazione e riduzione dei chilometri a cronometro. Un giro che si presenta simpatico a corridori-fantini. Sopra i 60 kg si dovrà puntare a successi parziali. Continua la mia preferenza alle gare di un giorno, dove un uomo di proporzioni e muscolatura "normali" (in grande condizione) ome Gilbert può vincere anche una gara ritenuta dura come il giro di Lombardia. ciao belli claudio


plata - 24/10/2009 alle 22:03

Non mi piace, per svariati motivi. In fin dei conti la partenza straniera è il minore dei mali a questo punto. Le tappe olandesi pianeggianti ci stanno tranquille. Ti aspetti chissà cosa all'arrivo in italia e invece... La tappa omaggio a Fausto Coppi è più un'insulto, disegnata con lo stile di una gallina. Non parliamo della cronometro di Cuneo, posizionata malissimo, proprio subito dopo il rientro! Non è campanilismo, ma devo dire che le tappe toscane sono le migliori in fatto di idee. Bello il finale di Carrara, interessante quello di Montalcino. Non approvo molto questi sconfinamenti da corse di un giorno all'interno di un giro. Ovvero, lo sterrato se lo potevano risparmiare, però il percorso (e le zone) sono favolose, quindi ottima scelta. La tappa del terminillo è poco salata, si poteva inserire molto prima dell'ultima salita, invece non è stato messo niente e già immagino ora la fase di studio fra i big che finirà solo negli ultimi metri. Le tappe dopo non me le ricordo nemmeno, Aquila è proprio sprecata però, così come quella di Cesenatico. Ma è comprensibile, c'è da pensare a organizzare qualcosa ai cicloamatori, non c'è tempo per studiare un percorso migliore. Ultima parte del giro sufficente. La tappa del Grappa ci stà come antipasto, quella dello Zoncolan è perfetta tranne lo Zoncolan stesso, che preferirei venisse lasciato ai trattori o agli sciatori. Per me una salita del genere ha poco senso, però fare 200mila spettatori è una bella pubblicità per il giro, quindi ancora zoncolan. Il plan de korones non lo commento nemmeno, anzi si.. ribrezzo. Tappa del mortirolo scontata, ma bella. La penultima bella e meno scontata, che forse non succederà nulla, perchè è alla fine, perchè hanno tutti paura, perchè ce ne sono tanti di perchè.. ma almeno con un profilo così si riesce a sognare, ma con zomegnan non ci resta che piangere. Verona proprio scontata... Un disastro insomma, voto insufficente. Un giro commerciale e pubblicitario, che si è venduto alla legge degli omaggi e alla commemorazione della sua storia, perdendo quella sua vena poetica che disegnatori più competenti avevano pennellato per l'italia.


Frejus - 24/10/2009 alle 22:12

Molto meglio dell'anno scorso, ma tutt'altro che entusiasmante.. Condivido con Salvo il giudizio sulla crono trattutata, il ciclismo è un'altra cosa.


barrylyndon - 24/10/2009 alle 22:18

ohibo'...tutti a parlar male del Giro.che ha la grave pecca di non avere cronometro.tutto il resto per me va bene.lo spettacolo non e' assicurato solo perche' di corridori che possono farlo ce ne sono pochi,in questi anni. va bene anche al limite la crono di Plan di Corones,anche se gli esteti storcono il naso, e naturalmente l'arrivo sullo Zoncolan dove selezione ci sara'.va bene anche il solitario Terminillo,salita che fa male,non paragonabile a Montevergine,giova ricordare,va bene pure il monte grappa,montagna interminabile a 40 km dall'arrivo.va bene il Gavia ed il Tonale. non va bene la mancanza di cronometro serie,si rischia un finale scontato guardando l'arrivo di tappa al Terminillo. non vanno bene i troppi trasferimenti. ma insomma. piu' che il percorso,lo spettacolo lo offrono i corridori.se ne avranno la forza..


claudiodance - 24/10/2009 alle 22:33

Dimenticavo: sembra funny l'idea dello sterrato. Una sperimentazione e un omaggio al vecchio ciclismo delle strade bianche al tempo stesso. Si percepisce la zomegnanata alla ricerca dello spettacolo e della scopiazzatura del tour, ma meglio del cicloalpinismo. Anzi, un piccolo bilanciamento, oserei dire. Da guardare con attenzione. ciao


cancel58 - 24/10/2009 alle 23:12

per rispondere alle critiche che avevano caratterizzato il Giro del centenario Zomegnan propone -tra le altre- tre salite che identificano nell'immaginario collettivo altrettanti momenti della storia della corsa rosa: il Gavia( moloch degi anni 60), il Mortirolo (anni 90) e Zoncolan(terzo millennio). il gavia da Bormio, anzi, è una novità assoluta e non è detto che sia negativa. Poi, per rispondere a un'altra critica dello scorso anno, mette le tappe con salite nei fine settimana. la crono delle 5 terre era troppo lunga?E Zomegnan ne propone di cortissime. tutto bene, dunque? non del tutto, mi verrebbe da dire.A parte il piccolo Giro d'Olanda( vabbè, è un mio limite, non amo tutte le partenze dall'estero)la tappa che vorrebbe essere un omaggio a Coppi mi sembra un'occasione sprecata . Le tappe toscane sono invece interessanti. quella di Montalcino, poi,rappresenta la vera novità, con le strade sterrate in un paesaggio affascinante. manca una vera tappa a cronometro, degna di un grande giro. plan de Corones fa audience,ma avrei preferito vederla come sede di arrivo di una tappa in linea. Poi bisogna vedere il lotto dei partecipanti Zomegnanha detto che per avere Armstrong ha fatto cento telefonate e duecento e- mail. Mi sa che Contador, Evans e Schleck devono aumentare il loro spazio di posta elettronica...


danilodiluca87 - 24/10/2009 alle 23:17

una cosa buona c'è.....finalmente quest'anno Cunego potrà dire a ragione: "aspettiamo la terza settimanaa...." "vogliamo vedere dove arrivano i limiti umani, anno dopo anno":Od::Od::Od::Od:


danilodiluca87 - 24/10/2009 alle 23:24

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] plan de Corones fa audience,ma avrei preferito vederla come sede di arrivo di una tappa in linea.[/quote] secondo me non fa audience.....il pubblico vuole emozioni, vuole vedere la battaglia.....sinceramente ste cronometro non ne danno più di tanto.... un italiano medio che si sintonizza sulla rai, dopo averne visti 1 o 2 salire per quelle salite poi cambia canale, invece se vede battaglia tra 4-5 corridori che cacciano fuori la lingua e si schiattano di fatica....anche un ignorante di ciclismo resta incollato:D:D:D:D


W00DST0CK76 - 24/10/2009 alle 23:29

[quote][i]Originariamente inviato da danilodiluca87 [/i] ...anche un ignorante di ciclismo resta incollato:D:D:D:D [/quote] e se lo dici tu non possiamo che crederci!!! :Od:


Maìno della Spinetta - 24/10/2009 alle 23:34

Molti commenti li condivido. Ma... 1) Finalmente Trivigno!! Aprica tappa incredibile. Peccato che la tappa dopo sarà molto dura, e magari qualcuno frenerà, ma che bello il Trivigno prima del Mortirolo... Se qualcuno prova su quella salita sarà una tappa da leggenda, anche la discesa è tecnica, quindi sarà tappa fantastica, la tappa regina, spero di esserci (quadrupletta di passaggi: Aprica-Trivigno-Mortirolo-Aprica: imperdibile):. 2) Il Gavia in salita e ancor più in discesa (!!) a mio avviso porteranno via corridori non di primissima fascia, i quali attenderanno il Tonale. Tappa cmque ben disegnata, ma che non andava messa dopo Aprica, rischino di intimorire i corridori... 3) Trappola di Asolo che mi ispira, son quelle cose che... quelle tappe che esalterebbero Gilberto Simoni (quell del Trebbio e di Arona). Anche se mancano chilometri alla fine, su una salita così (da Semonzo!) se uno si stacca verrà attaccato di sicuro. 4) Mi piace anche la trappola di Pejo, come la trappola di SGemignano e dell'Aquila (SanGemignano tra le trappole è quella in assoluto più affascinante, per cornice, salitelle e sterrati: la tappa assieme all'Aprica che a mio avviso "è meglio pensata" (non certo la più dura) 5) Sul Terminillo ha già detto ciò che penso Elisamorbidona 6) Plan de Corones ha rotto il zaczo 7) Lo Zoncolan messo in una tappa così mi stuzzica, mi ispira molto di più dell'ultima volta che fu vinto dalla Sunier Duval: di sicuro andrò a farlo perché manca dalla mia agenda e secondo me sarà tappa molto più bella di quella del 2007. 8) Prima parte noiosa: in verità questo è un giro di 2 settimane. La prima è nulla. 9) Le minicronometro sono un offesa agli specialisti di questa disciplina. Almeno 40, 45 km, se non 50, devono essere i chilometri a cronoi per vedere chi ha il motore e3 chi no. Se no vince solo chi ha potenza.... 10) Giro che poteva esser fatto meglio ma che è a mio avviso ampiamente promosso.


danilodiluca87 - 24/10/2009 alle 23:59

[quote][i]Originariamente inviato da W00DST0CK76 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da danilodiluca87 [/i] ...anche un ignorante di ciclismo resta incollato:D:D:D:D [/quote] e se lo dici tu non possiamo che crederci!!! :Od: [/quote] homme e' m.....:Od::Od::Od::Od:


magliarossa - 25/10/2009 alle 00:33

concordo col giudizio negativo espresso già da molti altri. particolarmente irritanti le due "pseudoclassiche" da cicloalpinisti zoncolan e plan de corones. una nota positiva, invece, viene dalle tappe con Mortirolo e Gavia, che non mi dispiacciono affatto. comunque sia, lo seguirò (come quest'anno, in streaming da Oltremanica), sperando magari in un Contador...


alberto84 - 25/10/2009 alle 02:48

[quote][i]Originariamente inviato da danilodiluca87 [/i] una cosa buona c'è.....finalmente quest'anno Cunego potrà dire a ragione: "aspettiamo la terza settimanaa...." [/quote] si ma se aspetta come al lombardia siamo fritti....:D


GiboSimoni - 25/10/2009 alle 07:54

Ho letto, tutti gli articoli in home page e tutte le altimetrie e devo dire che rispetto al 2009 è senza dubbio migliore ma ci sono troppi ma. Troppe salite al limite dell'umano (Plan De Corones, Mortirolo, Zoncolan, Gavia) e sappiamo che queste salite spesso non regalano un spettacolo d'attacco proprio perchè sono montagne con pendenze micidiali, poi messe uno vicino all'altro secondo me verranno fuori delle tappe deludenti e a renderle tali può esserci anche una partecipazione scarsa (speriamo che almeno Contador ci sia). Comunque si è ritornato ai giri che disegnava Castellano molte tappe pianeggiante all'inizio, un paio di tappe di montagna alla fine della prima settimana nel centro Italia e poi gran finale nella terza settimana. Da notare come Zomegnan ha sempre in mente quel progetto ambiziossissimo di fare diventare il Giro più importante del Tour, unica ota positiva del patron.. p.s. ma lo Zoncolan lo fanno dal versante che fecero nel 2007?


barrylyndon - 25/10/2009 alle 08:29

si, dal versante di Ovaro.

 

[Modificato il 25/10/2009 alle 08:40 by barrylyndon]


superalvi - 25/10/2009 alle 10:01

la madrina non ci farà rimpiangere Bulbarelli senza dubbio le salite non mancano ed è un disegno bello tuttavia secondo me le frazioni impegnative sono troppo attaccate l'una con l'altra , tutto ciò vista l'assenza di fuoriclasse limiterà gli attacchi accentuando la logica pecoroni vista al tappone del Petrano di quest'anno. ad esempio la prima settimana i big si controlloreanno nelle tappe di carrara e montalcino percè subito dopo c'è il terminillo. lo stesso avverrà sul Grappa e forse sul Mortirolo. infine davvero troppi i trasferimenti, sia intesi come tappe interlocutorie( recanati e cesenatico) sia per le sedi di tappa. comunque la presenza di tutte queste salite mi ispira assai, e la tappa dell'Aprica sarebbe da dedicare a Pantani. pochissima crono, forse una decina di km in + ci potevano pure stare 23 + 32 di cronosquadre sono pochini


cancel58 - 25/10/2009 alle 10:08

Finalmente è ufficiale Montalcino, e la Terra di Siena, ospiteranno la 7° tappa di sabato 15 maggio Carrara - Montalcino, del nuovo Giro d'Italia, svelato ieri a Milano. Ma perché questo importante evento di bici da corsa si collega alla Granfondo del Brunello e della Val d'Orcia? Molto semplice perché gli ultimi km della tappa ripercorrano le strade bianche, che fino agli anni 2001 erano la scena finale della storica granfondo toscana e che oggi sono teatro di un tratto sterrato dell'Eroica. La salita su strada bianca molto larga sale a tornanti superando Castiglione dei Boschi, con pendenze intorno al 10% e successivamente prosegue con un tratto in falsopiano e in leggera discesa di circa 3 km, ma gli ultimi 800 metri, che riporteranno i ciclisti sulla strada asfaltata presentano durissime rampe che in due punti raggiungono 13%-14% ! Dal GPM Poggio Civitella all'arrivo ci saranno soltanto 3 km tutti in discesa, pieni di curve insidiose, mentre la Granfondo del Brunello scendeva per una strada sterrata: ma questo era veramente chiedere troppo ai partecipanti del Giro! Insomma sicuramente non ci sarà un arrivo in volata, ma anzi si conteranno i secondi e minuti di distacco. fonte:www.solobike.it


mestatore - 25/10/2009 alle 10:11

quoto in toto maino della spinetta giro sulla carta bello, ma come sempre saranno gli attori a endere lo spartito affascinante. le difficoltà ravvicinate mi fanno temere molte tappe belle trasformate in pecoronate noiose tipo petrano ma quanti soldi ha dato a zome plan corones che dobbiamo ogni 2 anni sorbirci sto insulso monumento al cicloalpinismo? mi sembra che in un anno solo corones e zoncolan siano veramente un esagerazione concludo dicendo che va bene limitare l' importanza delle crono, ma così è un po' troppo : in un grande giro almeno 1 crono medio lunga ci dovrebbe stare imho ciao mesty


GiboSimoni - 25/10/2009 alle 10:19

una cosa che mi rattrista se Gibo avesse ora l'età di Basso o Pellizotti questo giro lo avrebbe vinto a mani basse:(


mattewhawk23 - 25/10/2009 alle 11:55

[quote][i]Originariamente inviato da Maìno della Spinetta [/i] Molti commenti li condivido. Ma... 1) Finalmente Trivigno!! Aprica tappa incredibile. Peccato che la tappa dopo sarà molto dura, e magari qualcuno frenerà, ma che bello il Trivigno prima del Mortirolo... Se qualcuno prova su quella salita sarà una tappa da leggenda, anche la discesa è tecnica, quindi sarà tappa fantastica, la tappa regina, spero di esserci (quadrupletta di passaggi: Aprica-Trivigno-Mortirolo-Aprica: imperdibile):. 2) Il Gavia in salita e ancor più in discesa (!!) a mio avviso porteranno via corridori non di primissima fascia, i quali attenderanno il Tonale. Tappa cmque ben disegnata, ma che non andava messa dopo Aprica, rischino di intimorire i corridori... 3) Trappola di Asolo che mi ispira, son quelle cose che... quelle tappe che esalterebbero Gilberto Simoni (quell del Trebbio e di Arona). Anche se mancano chilometri alla fine, su una salita così (da Semonzo!) se uno si stacca verrà attaccato di sicuro. 4) Mi piace anche la trappola di Pejo, come la trappola di SGemignano e dell'Aquila (SanGemignano tra le trappole è quella in assoluto più affascinante, per cornice, salitelle e sterrati: la tappa assieme all'Aprica che a mio avviso "è meglio pensata" (non certo la più dura) 5) Sul Terminillo ha già detto ciò che penso Elisamorbidona 6) Plan de Corones ha rotto il zaczo 7) Lo Zoncolan messo in una tappa così mi stuzzica, mi ispira molto di più dell'ultima volta che fu vinto dalla Sunier Duval: di sicuro andrò a farlo perché manca dalla mia agenda e secondo me sarà tappa molto più bella di quella del 2007. 8) Prima parte noiosa: in verità questo è un giro di 2 settimane. La prima è nulla. 9) Le minicronometro sono un offesa agli specialisti di questa disciplina. Almeno 40, 45 km, se non 50, devono essere i chilometri a cronoi per vedere chi ha il motore e3 chi no. Se no vince solo chi ha potenza.... 10) Giro che poteva esser fatto meglio ma che è a mio avviso ampiamente promosso. [/quote] Grande Maino il Trivigno Santa Cristina fara la differenza molto ma molto di piu del Gavia da ponte di legno che porta a una lunga discesa verso Bormio. Come vi dicevo niente Vivione anche perche sarebeb stato inutile Se ne parla poco ma la tappa dello Zoncolan lascera il segno anche perche sara l'ultima salita prima di affrontare lo sterrato di Plan de Corones dove credo andro a vedere il Giro. Non rimane che portare gli scalatori,in forma,Sastre e Andy Schelck


Carrefour de l arbre - 25/10/2009 alle 12:00

peccato per Plan de Corones (speriamo che quest'anno si disputi la tappa, così perlomeno ce lo togliamo dalle balle spero per sempre), per la partenza dall'Olanda (ma nella red zone ci sono sconti per la carovana dei GT?) e per la prima parte un pò "à la Tour de France", ma tutto sommato è un bel giro. Riprendendo il discorso dell'hp e di molti foristi, bisognerà vedere chi ci sarà a disputarlo: ma, francamente, considerando il percorso mi auguro che i Contador e gli Andy Schleck, grandi addormentatori di corse (sì, anche il belloccio, considerando lo scempio che ha fatto lo scorso anno sul Ventoux) stiano a casa a preparare il tour; preferisco dei Pelizzotti o dei Basso (per fare un esempio) che, un pelo sotto ai sopra nominati, possano sia fare la differenza sia fare delle cotte devastanti.


Dreams - 25/10/2009 alle 12:21

Il percorso è molto simile a quello del 2006.


felix62 - 25/10/2009 alle 12:30

[quote] una cosa che mi rattrista se Gibo avesse ora l'età di Basso o Pellizotti questo giro lo avrebbe vinto a mani basse:( [/quote] a me invece rattrista la mancanza di Pantani, lui l'avrebbe vinto ...senza mani.

 

[Modificato il 25/10/2009 alle 13:19 by Seb]


Viscera - 25/10/2009 alle 12:37

Io avrei sostituito cronosquadre e cronoscalata con una crono seria per specialisti e una tappa mossa tipo quelle che arrivano a Faenza.


marco83 - 25/10/2009 alle 13:05

A me questo tracciato non fa impazzire: prime due settimane molto soft, terza settimana disumana, oltre le porte di Tannhauser. Forse era meglio avere un tracciato sì duro, ma con maggiore regolarità.. s'è visto di meglio, ma s'è visto anche di peggio. Felice per il ritorno del Monte Grappa, ma per me un arrivo a Bassano sarebbe stato più consono rispetto al finale di Asolo. Crono di Verona troppo corta, quei 15km non diranno nulla, a meno di sorprese i giochi saranno già abbondantemente fatti.. visto il richiamo a precedenti imprese moseriane, avrei riproposto lo stesso tracciato Soave-Verona, anche perchè così potevo dire che il Giro mi passava letteralmente sotto casa! :D Curioso di vedere la tappa dello Zoncolan, a memoria credo sia la prima volta che sia preceduto da qualche salita, e che sia posto al termine di una tappa dal chilometraggio di una certa importanza. Infine.. finalmente una cerimonia di presentazione degna di questo nome. Al di là che a uno possa piacere o meno il modello-XFactor, l'ho trovata finalmente allegra, vivace e senza continui riferimenti al doping come nelle precedenti edizioni. Meglio tardi che mai, se non altro gli RCS se ne sono accorti.. :cool:


Maìno della Spinetta - 25/10/2009 alle 14:23

Per chi non vuole spulciare troppo le salite Nè ha visto la presentazione (come me), una rapida ripassata sul Giro 2010 l'ho trovata qui http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-d31eb705-f282-40ab-9ff0-601750b493bd.html?p=0 sintetica e c'è tutto. Se le tappe di Aprica e Tonale (come tipologia, chiaramente, non certo geograficamente) fossero state divise, magari una nella seconda settimana e una nella seconda, questo Giro sarebbe stato più equilibrato, e quindi più bello. E poi non mi ero accorto di una cosa, (e qua da commento ciclistico passo a commento logistico) i tanti trasferimenti stupidi... Cuneo Novara, poi da Novi di torna in Emilia, poi Pejo (strada senza uscita, quindi sarà praticabile in tarda serata per ridiscendere) Levico.... Chianciano Frosinone. Son tutti trasferimenti inutili, solo Chianciano Frosinone serve, benché sia lungo, e col G.R.A. nel mezzo da affrontare verso le 18.00 (auguri ai camionisti) gli altri erano evitabilissimi.


striscia gialla - 25/10/2009 alle 14:35

In merito alla tappa con arrivo a Cesenatico, che viene ritenuta facile e mi sembra di aver capito per velocisti. Dalla cima dell'ultima salita, quella del Barbotto, vi sono ca. 25 km di saliscendi (piu' scendi che sali) per arrivare in pianura, e dopo solo gli ultimi 10 km., da Savignano sul Rubicone a Cesenatico sono effettivamente piani. Per chi conosce la 9 colli, da Mercato Saraceno (quindi Barbotto incluso) è ricalcata esattamente sulla parte finale della "corta" della granfondo romagnola. Non direi che ci sara' un arrivo in volata. NB: ci scommettiamo che ci sara' un traguardo volante a Sogliano al Rubicone 30 km. prima dell'arrivo (come predetto nelle speculazioni antegiro)?


simone89 - 25/10/2009 alle 15:31

questo giro non mi sembra così male....... ok qualche difetto c'è l'ha tipo la cronoscalta a plan, anche perchè se ci dovesse le stesse condizioni meteo del 2006 la corsa sarebbe falsata...... sulla tappa di asolo a me sarebbe piaciuto che prima e dopo il grappa il gruppo avesse affrontato la salita di mostacin....anche se è una salita di appena 3 km credo che può fare un pò di selezione anche perchè è una salita molto vicina ad asolo........


Mad - 25/10/2009 alle 17:08

Più duro dell'anno scorso. Come al solito però sono i corridori a fare spettacolo. Sono contento che il giro ritorni in provincia e passerà anche nel mio comune ( che non vede un giro da molto tempo e l'ultima volta era quello riservato alle donne):D


superalvi - 25/10/2009 alle 18:20

[quote][i]Originariamente inviato da GiboSimoni [/i] una cosa che mi rattrista se Gibo avesse ora l'età di Basso o Pellizotti questo giro lo avrebbe vinto a mani basse:( [/quote] e non l'hanno nemmeno chiamato sul palco quando han presentato la tappa dello Zoncolan :no:


Bitossi - 25/10/2009 alle 19:30

Via, 'sto Giro sulla carta non è male... e comunque era impossibile fare peggio dell'anno scorso. Sono persino disposto a perdonare la "snobbatura" di Milano. E' vero che le prime due settimane sembrano un po' vuote... però ricordiamoci i vincitori delle prime tappe di un Giro "storico" come quello del 1998: Prologo: Zülle 1) Piccoli 2) Edo 3) Minali 4) Miceli 5) Cipollini 6) Zülle (tappa del Lago Laceno, forse meno complicata di quella del Terminillo) 7) Cipollini 8) Cipollini 9) Magnusson 10) Cipollini 11) Noè (arrivo a S. Marino, Pantani a 7") 12) Roux 13) Bartoli 14) Pantani (tappa di Piancavallo, Tonkov a 13") 15) Zülle (cronometro di 40 km, Pantani a più di 3') 16) Fontanelli Insomma, la prima vera tappa di montagna arrivò alla 17.a, con la fuga di Pantani e Guerini. Il resto è storia... Tanto per ribadire la solita ovvietà, e cioè che la corsa la fanno (anche e soprattutto) i corridori; inoltre, i finali "di fuoco", con le Alpi a ripetizione, fanno parte della tradizione eroica del Giro. Vero, forse eccessivi i trasferimenti (ma se non ricordo male, meno di altre edizioni), però, Maìno: [quote][i]Originariamente inviato da Maìno della Spinetta [/i] ...Son tutti trasferimenti inutili, solo Chianciano Frosinone serve, benché sia lungo, e col G.R.A. nel mezzo da affrontare verso le 18.00... [/quote] Saranno 20 anni che il G.R.A. non si percorre più (c'è la bretella di Fiano... :D)


Abajia - 25/10/2009 alle 19:33

[quote][i]Originariamente inviato da claudiodance [/i] Occhiata veloce. Giro sinceramente cicloalpinistico che cerca il facile consenso della platea televisiva. La trovata circense di Plan di Corones si ripete. Belle e oneste le tappe di Mortirolo e Gavia. Ridicola e offensiva la frammentazione e riduzione dei chilometri a cronometro. Un giro che si presenta simpatico a corridori-fantini. Sopra i 60 kg si dovrà puntare a successi parziali. Continua la mia preferenza alle gare di un giorno, dove un uomo di proporzioni e muscolatura "normali" (in grande condizione) ome Gilbert può vincere anche una gara ritenuta dura come il giro di Lombardia. ciao belli claudio [/quote] Io non avrei saputo palesare meglio il mio giudizio a riguardo. Bella lì, Cla! Nota a margine: mai avrei ritenuto futuribile che prima o poi avrei biasimato l'assenza, al Giro, di una cronometro di (almeno) una quarantina di chilometri. Toh! :D


Abruzzese - 25/10/2009 alle 19:54

Riguardo la tappa de L'Aquila alla fine non credo che dovrebbe smuovere qualcosa per la classifica. La prima parte ricalca un canovaccio già presente a più riprese nelle tappe appenniniche (Macerone, in questo caso non valido come GPM, Rionero Sannitico e Roccaraso), poi dopo diversi anni (perchè se non sbaglio è da un pò che non si passa da lì) si arriverà alla piana di Navelli attraverso le Svolte di Popoli, su cui il Giro è transitato in passato ma comunque da lì al traguardo ci saranno ancora un quaranta chilometri. Quindi fuga oppure gruppo discretamente numeroso allo sprint. Io tra l'altro sono molto curioso di vedere dove sarà collocato l'arrivo, per le ovvie ragioni che sappiamo. Nel 2005 ero presente e mi ricordo il traguardo posto in cima allo strappo e col passaggio, all'ultimo chilometro, attraverso una splendida arcata (che purtroppo ora non esiste più). Al di là di quel finale che vide vittorioso Di Luca su Bruseghin mi ricordo che si parlò molto della salita di Monte Urano, in cui si mise in luce un Rujano che era in fuga e che non era ancora tenuto in considerazione per la classifica, così come mi ricordo la fuga di Bettini, ma l'inserimento di quell'inedita asperità, molto più dura dell'ultimo Gpm proposto per quest'edizione 2010 e collocata più o meno alla stessa distanza dal traguardo, non provocò nessun sconquasso ed è per questo che sulla carta non dovrebbe succedere nulla di davvero rilevante nella tappa abruzzese, anche se mai dire mai.


GiboSimoni - 25/10/2009 alle 20:06

però siete un pò strani, anni fa si criticava che c'erano tante crono o anche i fantomatici 50 km erano troppi, ora che c'è ne sono solo 20-30 si critica sta scelta, mah rimango perplesso...io non sono affatto scontento anzi, le cronometro nel ciclismo di oggi decidono un grande giro e questo non mi piace, Menchov ha vinto il giro con la crono delle 5 terre tanto per citare un esempio fresco..


Monsieur 40% - 25/10/2009 alle 20:24

[quote][i]Originariamente inviato da superalvi [/i] [quote][i]Originariamente inviato da GiboSimoni [/i] una cosa che mi rattrista se Gibo avesse ora l'età di Basso o Pellizotti questo giro lo avrebbe vinto a mani basse:( [/quote] e non l'hanno nemmeno chiamato sul palco quando han presentato la tappa dello Zoncolan :no: [/quote] Non mi pare che Gibo fosse in sala. Anche se un'intervista al pari di Basso, Contador e Cavendish se la meritava eccome.


plata - 25/10/2009 alle 21:29

[quote][i]Originariamente inviato da marco83 [/i] A me questo tracciato non fa impazzire: prime due settimane molto soft, terza settimana disumana, oltre le porte di Tannhauser. Forse era meglio avere un tracciato sì duro, ma con maggiore regolarità.. s'è visto di meglio, ma s'è visto anche di peggio. Felice per il ritorno del Monte Grappa, ma per me un arrivo a Bassano sarebbe stato più consono rispetto al finale di Asolo. Crono di Verona troppo corta, quei 15km non diranno nulla, a meno di sorprese i giochi saranno già abbondantemente fatti.. visto il richiamo a precedenti imprese moseriane, avrei riproposto lo stesso tracciato Soave-Verona, anche perchè così potevo dire che il Giro mi passava letteralmente sotto casa! :D Curioso di vedere la tappa dello Zoncolan, a memoria credo sia la prima volta che sia preceduto da qualche salita, e che sia posto al termine di una tappa dal chilometraggio di una certa importanza. Infine.. finalmente una cerimonia di presentazione degna di questo nome. Al di là che a uno possa piacere o meno il modello-XFactor, l'ho trovata finalmente allegra, vivace e senza continui riferimenti al doping come nelle precedenti edizioni. Meglio tardi che mai, se non altro gli RCS se ne sono accorti.. :cool: [/quote] Grande marco!! Sei tornato da queste parti!! :cincin:


superalvi - 25/10/2009 alle 22:01

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da superalvi [/i] [quote][i]Originariamente inviato da GiboSimoni [/i] una cosa che mi rattrista se Gibo avesse ora l'età di Basso o Pellizotti questo giro lo avrebbe vinto a mani basse:( [/quote] e non l'hanno nemmeno chiamato sul palco quando han presentato la tappa dello Zoncolan :no: [/quote] Non mi pare che Gibo fosse in sala. Anche se un'intervista al pari di Basso, Contador e Cavendish se la meritava eccome. [/quote] appunto non c'era nemmeno, nè in sala nè intervistato ed è stato uno dei principali attori dei giri degli anni 2000


marcobecks - 25/10/2009 alle 22:17

Difficile far peggio dell'anno scorso, e difficile trovar peggio della fantasia di Zomegnan . E' un giro "Moderno", venduto agli sponsor.Tre giorni d'0landa (bella terra per carita)ma niente Sardegna, Sicilia, Calabria.Mah..... L'unica consolazione e' che saranno i corridori a fare la corsa. Leggendo tra i commenti qui ed altrove ne ho trovato uno di interessante. E' di un "Meraviglioso Giornalista", onesto ed intelligente.cristiano gatti. Tra i tanti sui arguti commenti, ha deciso di mettere all'attenzione del suo inchiostro (che al cospetto la spada di Massimo X Meridio e' un fuscello) Marco Castoldi in arte Morgan, reo di aver nonominato, non INFAMANDOLO,come prassi e buon gusto insegnano, Marco Pantani,minacciando addirittura di farci una canzone.Screanzato di giovane ,che oltraggio!!! Ecco quanto scrive l'immenso gatti.... "Da questo punto di vista, contaminare il Giro d’Italia con X-Factor, come s’è visto nella cerimonia di presentazione, suscita solo un senso di pietoso imbarazzo. Quale il senso, dovrebbero spiegarlo. Siamo al punto che la stessa “Gazzetta”, presentando la sua creatura, chiede l’intervista niente meno che a Morgan. Il guru di ultima leva comincia rivelando di considerare grandiosa la vita di Pantani, perché dimostra “che non è un borghesuccio mediocre” (ma chi è, D’Annunzio?). Quindi conclude dicendo che il Giro “deve diventare più trendy”. E come no. Il problema è essere trendy. Tutti in corsa con la cresta arancione in testa, le borchie sul telaio e un piercing al naso. Ma faccia il piacere, questo Morgan. Non è che sapere due cose sulla musica lo autorizzi a dispensare verità su tutto e su tutti. Stia calmo, stia al suo posto. Tanto quelli come lui, trendy o non trendy, il Giro non lo seguono in ogni caso. Il Giro è l’essenza stessa dell’avvenimento popolare, una storia che si costruisce sulle strade e nelle piazze d’Italia, senza pietire niente a nessuno, tanto meno al generone wow dei talent-show televisivi (tra l’altro, come dimostrano i dati d’ascolto, i Morgan farebbero bene a porsi qualche domanda sul futuro delle cose loro, non del Giro). E chiudiamola qui. Non è il caso di insistere, altrimenti si rischia di cadere nel campo opposto, quello noiosissimo del passatismo e delle nostalgie. Il ciclismo non ha bisogno di idiote ricorse a un idiota giovanilismo, né tanto meno di un continuo ritorno alle sue epopee più remote. Il ciclismo deve soltanto rimettersi a vivere nel presente, con serenità e con passione, aggrappandosi all’identità migliore, sempre la stessa, sempre più attuale. L’ha capita persino il Mago Zom, restituendo al Giro la sua anima, declinata nei nomi della leggenda: Mortirolo, Gavia, Zoncolan. Adesso che l’ha capita, però, deponga la bacchetta magica. Se gli tornano in mente altri numeri strani, respiri forte e faccia finta di niente." Mi viene una considerazione. A certe persone puoi persino ricordare il mestiere della sorella,ma guai a parlare vagamente bene di Marco Pantani. No' povero' Pirata, non ti e' bastato morire a 34, non ti sono bastate 7 procure alla tua porta,anni di infamia e dolore. Devi pagare ancora, qui c'e tanta gente (uno special modo)che ha sete del tuo sangue, bramosia delle tue lacrime del tuo nome e di quelle che versano le tante persone sulla sua Tomba. Cristiano Gatti ha sete ,una sete perversa. Mi chiedo da che specie di animo nasca. Marco Alessandro D'ambrosio

 

[Modificato il 25/10/2009 alle 22:20 by marcobecks]


Admin - 25/10/2009 alle 22:31

Ma no Marco, è semplicemente che Gatti sta concorrendo al titolo di uomo più reazionario dell'universo. Forse vincerà per distacco.


lions2009 - 25/10/2009 alle 22:40

ragazzi sbaglio o ci sono alcuni arrivi in leggera salita? se ci sono gli abbuoni sono importanti anche quelli


lions2009 - 25/10/2009 alle 22:46

essendo sicuro (quasi) della non presenza di contador schleck evans, questo giro lo vince sastre, si la butto li, vince sastre:o:D(perfetto per lui questo percorso)


Subsonico - 25/10/2009 alle 23:31

tra l'altro, niente male l'intervista a Morgan. Molto argute le sue osservazioni sul ciclismo.


Maìno della Spinetta - 26/10/2009 alle 03:59

[quote][i]Originariamente inviato da Bitossi [/i] Vero, forse eccessivi i trasferimenti (ma se non ricordo male, meno di altre edizioni), però, Maìno: [quote][i]Originariamente inviato da Maìno della Spinetta [/i] ...Son tutti trasferimenti inutili, solo Chianciano Frosinone serve, benché sia lungo, e col G.R.A. nel mezzo da affrontare verso le 18.00... [/quote] Saranno 20 anni che il G.R.A. non si percorre più (c'è la bretella di Fiano... :D) [/quote] è già... Come si direbbe dalle mie parti "Te gh'è rasùn" (si nota tanto nè, che quelle zone non le batto spesso?!). [quote][i]Originariamente inviato da marcobecks [/i] "Il ciclismo non ha bisogno di idiote ricorse a un idiota giovanilismo, né tanto meno di un continuo ritorno alle sue epopee più remote. Il ciclismo deve soltanto rimettersi a vivere nel presente, con serenità e con passione, aggrappandosi all’identità migliore, sempre la stessa, sempre più attuale. L’ha capita persino il Mago Zom, restituendo al Giro la sua anima, declinata nei nomi della leggenda: Mortirolo, Gavia, Zoncolan. Adesso che l’ha capita, però, deponga la bacchetta magica. Se gli tornano in mente altri numeri strani, respiri forte e faccia finta di niente." Cristiano Gatti [/quote] Non so chi sia Gatti, né per chi scriva, e non capisco né condivido perchè tiri in ballo Pantani nel modo in cui ha fatto. Eppure questa frase che ho ricitato la condivido in pieno, presi come spesso si è tra un ciclismo di commentatori prolissi, persi nella retorica del ricordo, e svecchiatori che nulla capiscono di bici ma solo di sensazionalismo. Il suono di quella frase, a mio avviso, non è assolutamente reazionario, se mai, nel suo richiamo al presente, husserliano. [quote] [i]Originariamente inviato da GiboSimoni [/i] però siete un pò strani, anni fa si criticava che c'erano tante crono o anche i fantomatici 50 km erano troppi, ora che c'è ne sono solo 20-30 si critica sta scelta, mah rimango perplesso...io non sono affatto scontento anzi, le cronometro nel ciclismo di oggi decidono un grande giro e questo non mi piace, Menchov ha vinto il giro con la crono delle 5 terre tanto per citare un esempio fresco.. [/quote] A me le crono vere sono sempre piaciute. Ho sempre subito il fascino di quel giorno, dell'ora in bicicletta, dell'estetica dei bei corridori: c'era qualcosa di magico nel "giorno della crono". Si temeva Indurain quasi vent'anni fa, e l'altro ieri si è vibrato mentre Evans si dannava contro Contador. Anche un Giro di medio profilo come quello di Tonkov vide nella crono di Marostica una lotta fantastica tra Olano e il russo. Sfide vere, anche senza il corpo a corpo diretto. E poi sono più belle le corse aperte: uno scalatore bisogna anche invogliarlo ad attaccare da lontano... Se no se sa che sfida solo altri scalatori aspetterà l'ultima salita per dar fuoco alle polveri. Sono PERO' contro a un giro sbilanciato. Una crono come quella delle 5 terre ha bisogno di almeno due tappone, mentre l'anno scorso c'erano tanti strappi o arrivi in salita, ma non i tapponi. Quest'anno tante mini-crono spezzatino, e poi tappaccia con finale con Zoncolan e ben 2 tapponi valtellinesi. Mi chiedo solo: perché non fare le cose un po' più bilanciate?


Guglielmo Tell - 26/10/2009 alle 08:11

analizziamo il Giro tappa per tappa e tenendo conto dell'interazione tra di esse: 1 Amsterdam-Amsterdam 8,4 km crono: classico prologo, bene 2 Amsterdam-Utrecht 209 km: tappa per velocisti, ci sta 3 Amsterdam-Middelburg 209 km: visto che siamo in Olanda però almeno una tappa sulle strade dell'Amstel l'avrei auspicata riposo: non so se quella dei due giorni di riposo è una politica imposta dall'UCI o che altro, fatto sta che per me uno è più che sufficiente. Ben venga che il primo sia collocato qui 4 Savigliano-Cuneo 32,5 km cronosquadre: non ci siamo, troppo lunga soprattutto alla luce del fatto che di km a crono individuale ce n'è pochi 5 Novara-Novi Ligure 168 km: tappa per velocisti, ci sta 6 Fidenza-Carrara 166 km: finale interessante, alla luce di quello che dirò in seguito forse era meglio una tappa per velocisti anche qui 7 Carrara-Montalcino 215 km: una delle tappe disegnate meglio di tutto il Giro, le salite e lo sterrato nel finale faranno selezione anche tra i big 8 Chianciano-Terminillo 189 km: anche qui nulla da dire, si conclude in bellezza il primo weekend della corsa rosa con il Terminillo che è una delle più belle salite fuori dal Nord Italia 9 Frosinone-Cava de'Tirreni 188 km: tappa per velocisti, ci sta dopo gli ultimi giorni duri 10 Avellino-Bitonto 220 km: altra tappa per velocisti, anche questa ci sta visto che siamo ancora al decimo giorno di corsa 11 Lucera-L'Aquila 256 km: qui invece c'è da discutere, d'accordo la lunghezza ma mi sarei aspettato una tappa molto più impegnativa, invece le salite non sono esagerate e sono lontane dal traguardo 12 Città Sant'Angelo-Porto Recanati 191 km: tappa per velocisti che comunque se la dovranno guadagnare, ci può stare 13 Porto Recanati-Cesenatico 222 km: ci era stato detto che sarebbe stata sul percorso della Nove Colli e invece di colli ce n'è soltanto due, lontani dal traguardo e non troppo significativi. Capisco che ci saranno dei giorni tremendi subito dopo e dunque non si possono fare tante tappe impegnative di seguito, allora a questo punto sarebbe stato meglio o fare la tappa dell'Aquila più dura, come già detto, oppure mettere una tappa impegnativa subito dopo L'Aquila e una per velocisti con arrivo a Cesenatico, o ancora mettere a questo punto una cronometro visto che scarseggiano 14 Ferrara-Asolo 201 km: il Monte Grappa è una grande salita ma lontano dal traguardo, anche se il finale è interessante; un'altra salita prima di Asolo, oppure l'arrivo in fondo alla discesa del Grappa non avrebbe guastato, anche considerando che siamo già alla seconda settimana di corsa e non dico di tapponi ma di tappe impegnative con almeno due salite non ne abbiamo ancora viste; sia il Terminillo che il Grappa sono le uniche salite importanti di giornata 15 Mestre-Zoncolan 218 km: bene considerando la conformazione del territorio, la tappa è sufficientemente lunga, il Duron e il Valcalda sono ben collocate anche se non sono salite esagerate ma è anche difficile trovare di meglio nei pressi dello Zoncolan, chiaramente tutto si deciderà comunque sull'ultima salita riposo: non amo i riposi nel bel mezzo delle tappe di montagna come avviene purtroppo anche al Tour, capisco la necessità di addolcire l'ultima settimana ma l'avrei messo questioni logistiche a parte dopo Cesenatico o al più dopo Asolo 16 San Vigilio di Marebbe-Plan de Corones 12,9 km cronoscalata: bene, anche se sono in minoranza su questo punto io amo le cronoscalate, in esse si vede veramente chi è il miglior scalatore puro del Giro, mentre nelle altre tappe di montagna occorre la resistenza oltre che le doti da scalatore, e i corridori arrivano tutti con un tempo diverso al traguardo 17 Brunico-Pejo Terme 173 km: una salita finale più dura, non dico un tappone visti i giorni che ancora verranno, non avrebbe guastato 18 Levico Terme-Brescia 151 km: tappa per velocisti, ci sta 19 Brescia-Aprica 195 km: per la prima volta dal 1991 il Mortirolo non compare nell'ultima tappa di montagna ma nella penultima; inutile dire che farà grande selezione però il resto della tappa non entusiasma: il Trivigno è una salita impegnativa ma non può essere paragonato a Tonale e Gavia, ed è vero che è più vicino al Mortirolo ma avendo a disposizione appunto il Mortirolo nessuno si azzarderà ad attaccare sul Trivigno, e dunque gli effetti sui corridori potrebbero essere un po' meno devastanti rispetto a quando appunto si affrontano Tonale e Gavia prima del Mortirolo 20 Brescia-Aprica 195 km: la Forcola di Livigno è una bella salita, il Gavia anche affrontato da Bormio è pur sempre il Gavia e lì ci sarà grande battaglia considerando che fino al Tonale è tutta discesa e salita; stona un po' la distanza che c'è dalla Forcola a Bormio considerando che Eira e Foscagno sono poco più che due strappi e poi c'è un bel pezzo di discesa e pianura. In definitiva sia questa che la tappa di Aprica sono due ''quasi tapponi'', ma non tapponi veri e propri 21 Verona-Verona 15,3 km cronometro: inutile dire che avrebbe dovuto essere molto più lunga. In definitiva rispetto all'anno scorso ci sono più grandi pendenze, c'è qualche montagna in più anche se la tappa del Petrano supera per durezza a mio avviso sia quella dell'Aprica che quella del Tonale, c'è però anche qualche tappa intermedia in meno come potevano essere quelle di Bergamo, Faenza, San Luca del Giro 2009, in particolare le tappe dell'Aquila e Cesenatico sono disegnate male; stona poi il disequilibrio tra cronosquadre e crono individuali. Nel complesso a questo Giro non do più di 6 come pure a quello del 2009

 

[Modificato il 26/10/2009 alle 08:16 by Guglielmo Tell]


SIMONE P. - 26/10/2009 alle 09:23

Ma il giro lo disegnano gli sponsor con i loro quattrini o il capo Zomegnan? Questo giro dovrebbe ricordare Fausto Coppi?. Ma dove. Se volevano ricordare il campionissimo dovevano fare una bella tappa appenninica con arrivo all'Abetone dove Coppi ebbe la sua prima grande affermazione e si rivelò al mondo del ciclismo. Su uno dei tornanti c'è persino una targa che ricorda quell'impresa. Caro Zomegnan vergognati. E poi basta con questo Zoncolan e Plan de Corones, ma che storia hanno fatto mai. Spero che per i prossimi 20-30 anni vengano abolite entrambi.


Nievole - 26/10/2009 alle 09:34

Ovviamente sarò campanilista: le migliori tappe sono le toscane ;) E su questo punto ho già deciso: sin dal mattino del sabato sarò sulla salita sterrata che porta a Montalcino. E siccome di quella salita sappiamo poco, ho deciso di farmi un'idea. Ecco gli ultimi km della tappa (indicativi, non so dove sarà l'arrivo di preciso): [img]http://digilander.libero.it/lorenzomoto/untitled.JPG[/img] Lo sterrato inizia al km 1, e termina poco prima del km 15. Quindi ci saranno 14 km di sterrato, ma solo quelli dal quinto all'ottavo saranno tosti. Inoltre, tra il quinto ed il sesto km, ovvero il più duro con pendenze sempre sopra al 10%, verranno affrontati 6 tornanti in serie per arrivare al borgo di Castiglione del Bosco (200 metri asfaltati; mai nome fu più azzeccato, per diversi km i girini saranno nascosti da un bosco molto fitto). Ad ogni modo l'ultimo strappo che porta al GMP è asfaltato, non sterrato. PS: speriamo non piova!


robby - 26/10/2009 alle 10:23

attenzione, molta attenzione a questa tappa veramente.... questa è l'altimetria del Grappa che percorreranno i girini http://www.salite.ch/grappa2.asp?Mappa=http://www.viamichelin.fr/viamichelin/ita/dyn/controller/Cartes-plans?mapId=-tqms45ka68l6dp&dx=485&dy=330&empriseW=970&empriseH=661 Cacchio è davvero un salitone!!!! Certo l'arrivo ad Asolo con quel po' di pianura che c'è non incoraggia gli attacchi, ma se ci fosse qualcuno che volesse far saltare il banco in una salita del genere ce ne sarebbe eccome di spazio!!!!


Andrea_Web - 26/10/2009 alle 10:32

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] attenzione, molta attenzione a questa tappa veramente.... questa è l'altimetria del Grappa che percorreranno i girini http://www.salite.ch/grappa2.asp?Mappa=http://www.viamichelin.fr/viamichelin/ita/dyn/controller/Cartes-plans?mapId=-tqms45ka68l6dp&dx=485&dy=330&empriseW=970&empriseH=661 Cacchio è davvero un salitone!!!! Certo l'arrivo ad Asolo con quel po' di pianura che c'è non incoraggia gli attacchi, ma se ci fosse qualcuno che volesse far saltare il banco in una salita del genere ce ne sarebbe eccome di spazio!!!! [/quote] Da Bassano ad Asolo credo faranno la pedemontana, tutto un bel su e giù. Penso che i big metteranno la squadra a controllare in salita e quindi arriveranno degli attaccanti. Peccato per il giorno in cui me l'hanno piazzata... :OIO EDIT: Come non detto ho appena visto che passano da San Zenone... quindi da Bassano proprio proprio pianura!!! Se non la puntano forte forte ai piedi di Asolo ci arrivano in 70-80, poi bisognerà capire da che parte salgono per l'arrivo, ma in tutti i casi è una salitella da rapportone.

 

[Modificato il 26/10/2009 alle 10:38 by Andrea_Web]


Ottavio - 26/10/2009 alle 11:11

La penso esattamente come il Ballerino Claudio. Trionfo del cicloalpinismo. E' un Giro troppo sbilanciato a favore degli scalatori. Bastava trasformare la cronosquadre in una cronometro individuale. In ogni caso non si possono mettere Mortirolo, Plan de Corones e Zoncolan nello stesso Giro.


roberto79 - 26/10/2009 alle 12:06

a questo punto vorrei vedere CONTADOR RICCO' MENCHOV BASSO NIBALI tutti alla partenza!


Subsonico - 26/10/2009 alle 12:11

riccò già me lo scorderei..vedo la ceramiche flaminia con pochissime speranze di essere al via.


marco83 - 26/10/2009 alle 12:13

[quote][i]Originariamente inviato da plata [/i] [quote][i]Originariamente inviato da marco83 [/i] A me questo tracciato non fa impazzire: prime due settimane molto soft, terza settimana disumana, oltre le porte di Tannhauser. Forse era meglio avere un tracciato sì duro, ma con maggiore regolarità.. s'è visto di meglio, ma s'è visto anche di peggio. Felice per il ritorno del Monte Grappa, ma per me un arrivo a Bassano sarebbe stato più consono rispetto al finale di Asolo. Crono di Verona troppo corta, quei 15km non diranno nulla, a meno di sorprese i giochi saranno già abbondantemente fatti.. visto il richiamo a precedenti imprese moseriane, avrei riproposto lo stesso tracciato Soave-Verona, anche perchè così potevo dire che il Giro mi passava letteralmente sotto casa! :D Curioso di vedere la tappa dello Zoncolan, a memoria credo sia la prima volta che sia preceduto da qualche salita, e che sia posto al termine di una tappa dal chilometraggio di una certa importanza. Infine.. finalmente una cerimonia di presentazione degna di questo nome. Al di là che a uno possa piacere o meno il modello-XFactor, l'ho trovata finalmente allegra, vivace e senza continui riferimenti al doping come nelle precedenti edizioni. Meglio tardi che mai, se non altro gli RCS se ne sono accorti.. :cool: [/quote] Grande marco!! Sei tornato da queste parti!! :cincin: [/quote] Touch and go.. :D


roberto79 - 26/10/2009 alle 12:20

dai Riccò dovrebbe esserci... la Ceramiche Flaminia dovrebbe essere invitata in quanto già grande esclusa l'anno scorso... credo che a questo punto preferiranno una squadra così piuttosto che la xacobeo o cose simili... UN RICCO' AL GIRO NON DEVE MANCARE.


Maìno della Spinetta - 26/10/2009 alle 13:34

[quote][i]Originariamente inviato da Andrea_Web [/i] [quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] attenzione, molta attenzione a questa tappa veramente.... questa è l'altimetria del Grappa che percorreranno i girini http://www.salite.ch/grappa2.asp?Mappa=http://www.viamichelin.fr/viamichelin/ita/dyn/controller/Cartes-plans?mapId=-tqms45ka68l6dp&dx=485&dy=330&empriseW=970&empriseH=661 Cacchio è davvero un salitone!!!! Certo l'arrivo ad Asolo con quel po' di pianura che c'è non incoraggia gli attacchi, ma se ci fosse qualcuno che volesse far saltare il banco in una salita del genere ce ne sarebbe eccome di spazio!!!! [/quote] Da Bassano ad Asolo credo faranno la pedemontana, tutto un bel su e giù. Penso che i big metteranno la squadra a controllare in salita e quindi arriveranno degli attaccanti. Peccato per il giorno in cui me l'hanno piazzata... :OIO EDIT: Come non detto ho appena visto che passano da San Zenone... quindi da Bassano proprio proprio pianura!!! Se non la puntano forte forte ai piedi di Asolo ci arrivano in 70-80, poi bisognerà capire da che parte salgono per l'arrivo, ma in tutti i casi è una salitella da rapportone. [/quote] Il Grappa da Semonzo è una mazzata pazzesca. Su una salita del genere di sicuro qualcuno tra i big si staccherà e verrà attaccato. Gli scalatori avranno avuto solo il Terminillo per loro, per cui vorranno di sicuro fare qualcosa. Anche se il Grappa ha una bella discesa come tappa ha le potenzialità del giorno della Fauniera: di colpo tutti sparpagliati. Non è detto che 15 km di pianura spaventino gli attaccanti. Per intenderci, non sono i classici 50 km post-Tourmalet-pre-Pau, sono "solo" 20 minuti a tutta.


robby - 26/10/2009 alle 13:45

quotone per Maìno!!!! una tappa così la vedrei cucita su misura per un Nibali, un Samuel Sanchez o ancor di più per quel Falco bergamasco...insomma gente che va davvero forte forte in salita ed in grado di fare tanta differenza in discesa


Andrea_Web - 26/10/2009 alle 13:57

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] quotone per Maìno!!!! una tappa così la vedrei cucita su misura per un Nibali, un Samuel Sanchez o ancor di più per quel Falco bergamasco...insomma gente che va davvero forte forte in salita ed in grado di fare tanta differenza in discesa [/quote] Non è una discesa tanto tecnica e in più ha un falsopiano a metà che è pure di qualche km. La salita dura inizia a Campocroce, prima sale regolare. Poi diventa più dura ma molto irregolare (con qualche brevissima discesina) da Malga (boooh) Camol (?). E' una salita che può fare sfracelli, ma anche no. Certo, se la puntano in stile US Postal dei tempi d'oro... :Od: P.s. Sono curioso di vedere se staranno sotto l'ora di ascesa o di quanto staranno sopra.

 

[Modificato il 26/10/2009 alle 14:06 by Andrea_Web]


roberto79 - 26/10/2009 alle 14:01

ma Nibali non è ancora certo che ci sia... (purtroppo)...


lions2009 - 26/10/2009 alle 14:13

dato che solo l'ultima settimana è dura, questo giro se lo giocano sastre e rujano, dato che gli altri vogliono correre solo il tour, riccò che lo mettete a fare scusa?


alberto84 - 26/10/2009 alle 15:06

a me sono venuti in mente 2 dubbi riguardanti la tappa del gavia: 1)la forcola di livigno potrebbe essere ancora chiusa dalla parte svizzera, gli svizzeri aspettano che si sciolga la neve e di solito non fanno niente per pulire il pezzo di strada da la motta alla forcola, quindi dovrebbero modificare completamente la tappa 2) nel caso in cui il gavia fosse impraticabile, mi sembra probabile che venga affrontato il mortirolo per la seconda volta in due giorni...

 

[Modificato il 26/10/2009 alle 15:08 by alberto84]


Andrea_Web - 26/10/2009 alle 15:13

Mi pare che negli ultimi anni prima si sia sempre cercato il colpo ad effetto durante le presentazioni... e poi man mano che ci si avvicinava alla partenza venivano apportate delle modifiche alle tappe. Vedremo!


robby - 26/10/2009 alle 17:18

[quote][i]Originariamente inviato da lions2009 [/i] dato che solo l'ultima settimana è dura, questo giro se lo giocano sastre e rujano, dato che gli altri vogliono correre solo il tour, riccò che lo mettete a fare scusa? [/quote] azz certo che se c'azzecchi sei un indovino! Come fai ad essere così sicuro ben 7 mesi prima??? :o


robby - 26/10/2009 alle 17:23

[quote][i]Originariamente inviato da alberto84 [/i] a me sono venuti in mente 2 dubbi riguardanti la tappa del gavia: 1)la forcola di livigno potrebbe essere ancora chiusa dalla parte svizzera, gli svizzeri aspettano che si sciolga la neve e di solito non fanno niente per pulire il pezzo di strada da la motta alla forcola, quindi dovrebbero modificare completamente la tappa 2) nel caso in cui il gavia fosse impraticabile, mi sembra probabile che venga affrontato il mortirolo per la seconda volta in due giorni... [/quote] Il Gavia in qualche modo lo renderanno praticabile, già in passato c'erano i muri di neve e si è passati lo stesso di lì....se rimane chiusa la Forcola??? io avrei la mia alternativa....tappa molto più corta per con Partenza da Bormio, salita in cima allo stelvio, discesa poi salita dello Stelvio dal versante svizzero fino al giogo di Santa Maria ridiscesa a Bormio, e ploi finale con Gavia e Tonale Prediligerei in questo caso la salita da Bormio verso lo Stelvio in modo da far fare ai ciclisti l'umbrail in salita visto che ricordo dei tratti in strerrato.... Certo che in una tappa sola fare praticamente doppio stelvio+Gavia.....:Od: quanto son sadico!


alberto84 - 26/10/2009 alle 18:28

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] [quote][i]Originariamente inviato da alberto84 [/i] a me sono venuti in mente 2 dubbi riguardanti la tappa del gavia: 1)la forcola di livigno potrebbe essere ancora chiusa dalla parte svizzera, gli svizzeri aspettano che si sciolga la neve e di solito non fanno niente per pulire il pezzo di strada da la motta alla forcola, quindi dovrebbero modificare completamente la tappa 2) nel caso in cui il gavia fosse impraticabile, mi sembra probabile che venga affrontato il mortirolo per la seconda volta in due giorni... [/quote] Il Gavia in qualche modo lo renderanno praticabile, già in passato c'erano i muri di neve e si è passati lo stesso di lì....se rimane chiusa la Forcola??? io avrei la mia alternativa....tappa molto più corta per con Partenza da Bormio, salita in cima allo stelvio, discesa poi salita dello Stelvio dal versante svizzero fino al giogo di Santa Maria ridiscesa a Bormio, e ploi finale con Gavia e Tonale Prediligerei in questo caso la salita da Bormio verso lo Stelvio in modo da far fare ai ciclisti l'umbrail in salita visto che ricordo dei tratti in strerrato.... Certo che in una tappa sola fare praticamente doppio stelvio+Gavia.....:Od: quanto son sadico! [/quote] :yes::yes: :Od::Od:


stress - 26/10/2009 alle 18:40

[quote][i]Originariamente inviato da alberto84 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] [quote][i]Originariamente inviato da alberto84 [/i] a me sono venuti in mente 2 dubbi riguardanti la tappa del gavia: 1)la forcola di livigno potrebbe essere ancora chiusa dalla parte svizzera, gli svizzeri aspettano che si sciolga la neve e di solito non fanno niente per pulire il pezzo di strada da la motta alla forcola, quindi dovrebbero modificare completamente la tappa 2) nel caso in cui il gavia fosse impraticabile, mi sembra probabile che venga affrontato il mortirolo per la seconda volta in due giorni... [/quote] Il Gavia in qualche modo lo renderanno praticabile, già in passato c'erano i muri di neve e si è passati lo stesso di lì....se rimane chiusa la Forcola??? io avrei la mia alternativa....tappa molto più corta per con Partenza da Bormio, salita in cima allo stelvio, discesa poi salita dello Stelvio dal versante svizzero fino al giogo di Santa Maria ridiscesa a Bormio, e ploi finale con Gavia e Tonale Prediligerei in questo caso la salita da Bormio verso lo Stelvio in modo da far fare ai ciclisti l'umbrail in salita visto che ricordo dei tratti in strerrato.... Certo che in una tappa sola fare praticamente doppio stelvio+Gavia.....:Od: quanto son sadico! [/quote] :yes::yes: :Od::Od: [/quote] Nel giro del cicloalpinismo sarebbe stata "LA TAPPA" regina, re, principe e tutta la corte a seguire!!!

 

[Modificato il 26/10/2009 alle 18:47 by stress]


zon - 26/10/2009 alle 19:21

A mio giudizio il percorso è troppo sbilanciato a favore degli scalatori, in pratica con questo negli ultimi 2 anni non c'è una cronometro classica e tutto sommato credo se ne sentirà la mancanza. E poi mancano difficoltà nelle prime due settimane. Personalmente, rimpiango il disegno dello scorso anno, dove la lotta tra i big si è spalmata durante l'intera corsa.


striscia gialla - 26/10/2009 alle 20:39

Da informazioni di seconda mano, ma comunque molto, molto attendibili, direi che Riccò correra' sicuramente il prossimo giro, e tra i suoi gregari ci saranno tra gli altri i romagnoli Rossi (fratello di Vania) e Celli.


Bartoli - 27/10/2009 alle 02:56

Bel Giro, sicuramente Altro che l'anno scorso e le salite farlocche ;)


pablo_b - 27/10/2009 alle 07:55

[quote][i]Originariamente inviato da asterisco [/i] So bene che è fortemente prematuro, ma vorrei abbozzare l'elenco delle squadre possibili invitate al Giro. Direi sicure: 16( Caisse, Columbia, saxo, Liquigas, Quick Step, Silence, Rabobank, Katusha, Garmin, Lampre, Sky; Milram, Cervelo, Diquigiovanni ed Acqua e Sapone, AG 2 R). Riterrei quasi sicure l'Astana anche senza Contador con Martinelli in ammiraglia ed una vena italiana, la Footon- servetto per evitare problemi legali, la BMC di Ballan e la Isd di Visconti e Rujano presente anche alla presentazione. Sono 20. A queste 20 rimangono due posti che sarebbero della Radio shack anche senza Armstrong, della Fd Jeux e della Euskaltel se intendono parteciparvi. Se manca qualcuno il primo posto libero lo vedo alla Colnago di Reverberi, poi potrebbe essere la Flaminia di Riccò a meno che Zomegnan non ritenga necessario un periodo di purgatorio e di nuovo la Xacobeo stavolta con Mosquera. Solo nel caso di defezioni multiple (ad esempio si ritiene possibile non invitare la Footon) penso possa esservi spazio per squadre minori tipo la Centri Calzatura o la Carmioro oppure per avventure tipo la Cafè de Colombia o la Soyasun. La LPR mi sembra invece sicuramente esclusa [/quote] Credo che tra le probabili invitate ci sia anche l'olandese Vacansoleil, buona squadra con qualche italiano (Carrara, Marcato e Ongarato), spesso invitata da RCS. Poi la partenza in Olanda può aiutare. Credo poi che le ex - Pro Tour (es. Bouygues) avrebbero diritto a partecipare in base agli accordi di Verona 2008. In generale sarà dura accontentare tutti. Facendo il confronto con il 2009 avremo, di certo, LPR e Barloworld in meno. Forse anche Xacobeo. Poi, forse, Bouygues. I tre / quattro posti liberati penso possano essere occupati da Vacansoleil, Team Sky, BMC (Ballan alla presentazione del giro era sicuro di partecipare...non pensavo venisse invitata) e un'italiana fra Colnago - CSF e Flaminia (con una preferenza per la prima per motivi "etici").


pablo_b - 27/10/2009 alle 08:05

Riprendendo il discorso dei candidati alla vittoria del Giro 2010 non la vedo così grigia. Penso che in buona parte i partenti 2009 saranno confermati, con Menchov, Sastre, Pellizzotti, Basso, fra i favoriti. I primi due credo che opteranno per il Giro piuttosto che per il Tour dove la strada per la vittoria sembra chiusa dal duo Contador - Schlek (e non hanno più l'età per puntare a dei piazzamenti). Per lo stesso ragionamento vedo probabile la partecipazione del campione del mondo Cadel Evans. Mancherà, rispetto allo scorso anno solo Armstrong che, insieme a Nibali, Wiggins, Gesink e Samuel Sanchez, punteranno sul Tour. La sorpresa potrebbe venire dallo Schlek grande, che magari deciderà di separarsi dal fratellino e punterà sul Giro e al Tour andrà solo per fare il gregario a Andy. Valverde io lo vedo fermo per i prossimi due anni.


Donchisciotte - 27/10/2009 alle 11:02

Era da ieri sera che mi stavo scervellando su un riferimento che ha fatto Vicennati ,sul forum di Pantani, a X factor ,e non capivo che c’entrasse Pantani con quella trasmissione. Stamattina vedo il pezzo di Gatti ,qua. Gatti, lo stesso che salutò la morte di Pantani con quella frase ( cito a memoria). Il tempo e la vita si sono portati via le pantanate e, finalmente, nasce il ciclismo pulito di Basso e Cunego. Sì, il re dei reazionari “ quando c’è troppa virtù il cuore mi si intasa…” Sto sul fiume, ottimamente… Morgan non lo sopportavo, comunque mi fa piacere abbia detto una cosa positiva ( anche se molto banale e, in parte, fuorviante) su Pantani. Conta il gesto, il contenuto arriverà.


roberto79 - 27/10/2009 alle 11:13

al Giro avremo Ricco' (dovrebbe essere quasi certo il suo rientro) uno tra Basso e Nibali Pellizzotti Sastre Menchov Contador (ma anche no..)


matt8 - 27/10/2009 alle 11:34

[quote][i]Originariamente inviato da danilodiluca87 [/i] una cosa buona c'è.....finalmente quest'anno Cunego potrà dire a ragione: "aspettiamo la terza settimanaa...." "vogliamo vedere dove arrivano i limiti umani, anno dopo anno":Od::Od::Od::Od: [/quote] sicuramente Di Luca non potrà dirlo! (certo che te le vai a cercare mi ero ripromesso di non risponderti + ma quando uno se le cerca!) :Od:


Donchisciotte - 27/10/2009 alle 12:22

Mi devo in parte correggere perché ho letto tutta la frase di Morgan ( Gatti cita un frammento e ci costruisce una cattiveria. La frase è questa: Marco - ha rivelato Morgan a Gazzetta.it - è una figura fantastica, un’anima bella, una rock star. Lo pensavo prima della fine che ha fatto perché è uno come McEnroe, come Borg, campioni rise and fall, che sono andati dalla depressione alla grandiosità. Non borghesucci mediocri. Scriverò una canzone su di lui". E visto che mi sono andata anche a leggere il testo tradotto di Rise and fall, devo dire : Bravo Morgan. Non è tutto, non è quasi tutto ma va bene.


Abajia - 27/10/2009 alle 13:29

[quote][i]Originariamente inviato da pablo_b [/i] Penso che in buona parte i partenti 2009 saranno confermati, con Menchov, Sastre, Pellizzotti, Basso, fra i favoriti. I primi due credo che opteranno per il Giro piuttosto che per il Tour dove la strada per la vittoria sembra chiusa dal duo Contador - Schlek (e non hanno più l'età per puntare a dei piazzamenti).[/quote] A dir il vero, Menchov ha già dichiarato che la sua stagione 2010 non prescinderà dal Tour; dopodiché, ci sono comunque buone possibilità che il russo correrà pure il Giro (per far classifica).


nino58 - 27/10/2009 alle 13:38

[quote][i]Originariamente inviato da matt8 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da danilodiluca87 [/i] una cosa buona c'è.....finalmente quest'anno Cunego potrà dire a ragione: "aspettiamo la terza settimanaa...." "vogliamo vedere dove arrivano i limiti umani, anno dopo anno":Od::Od::Od::Od: [/quote] sicuramente Di Luca non potrà dirlo! (certo che te le vai a cercare mi ero ripromesso di non risponderti + ma quando uno se le cerca!) :Od: [/quote] aspetta a vendere la pelle dell'orso, che poi ci rimani male tu .:Od:


lions2009 - 27/10/2009 alle 16:40

[quote][i]Originariamente inviato da pablo_b [/i] Riprendendo il discorso dei candidati alla vittoria del Giro 2010 non la vedo così grigia. Penso che in buona parte i partenti 2009 saranno confermati, con Menchov, Sastre, Pellizzotti, Basso, fra i favoriti. I primi due credo che opteranno per il Giro piuttosto che per il Tour dove la strada per la vittoria sembra chiusa dal duo Contador - Schlek (e non hanno più l'età per puntare a dei piazzamenti). Per lo stesso ragionamento vedo probabile la partecipazione del campione del mondo Cadel Evans. Mancherà, rispetto allo scorso anno solo Armstrong che, insieme a Nibali, Wiggins, Gesink e Samuel Sanchez, punteranno sul Tour. La sorpresa potrebbe venire dallo Schlek grande, che magari deciderà di separarsi dal fratellino e punterà sul Giro e al Tour andrà solo per fare il gregario a Andy. Valverde io lo vedo fermo per i prossimi due anni. [/quote] Valverde comunque è squalificato in italia, ma scusate nessuno dice Rujano tra i favoriti? praticamente, nell'ultima settimana si lotterà per la classifica e io sinceramente, se i più forti non ci vanno, lo metto nella top 5(non sono pazzo) di riccò non lo so, non è certa la sua presenza, per la squadra che ha:Od:


roberto79 - 27/10/2009 alle 17:17

è vero che già in molti danno Vincenzo Nibali come principale candidato alla vittoria finale del Giro 2010? l'ho letto su Bicisport di Ottobre, si parlava di Nibali e l'autore dell'articolo dava Nibali come strafavorito per gli Inglesi e gli Americani.


Zanarkelly - 27/10/2009 alle 19:27

Ho avuto tempo solo ora di vedere il percorso del Giro 2010 e non mi piace particolarmente. Lo trovo molto sbilanciato in favore degli scalatori: troppe salite al "limite" e niente cronometro. Credo che un percorso così non farà altro che tenere lontano i grandi interpreti dei GT, sempre che Contador o Schelck non siano solletticati e decidano di partecipare. Ma onestamente penso di no. I vari Menchov, Evans, Armstrong, ecc si terranno ben lontani da un percorso così all'insù. Ho paura che il buon Zomegnan sia incorso nell'errore "tante salite, tanto spettacolo", che è vero solo quando ci sono interpreti all'altezza di una grande corsa: vedere combattere per la vittoria i soliti due o tre italiani scalatori più Rujano non mi attira più di tanto.


Laura Idril - 27/10/2009 alle 19:28

DDL ti ho cancellato un messaggio perchè troppo violento verbalmente, vedi di moderarti! Se lanci le provocazioni poi non ti aspettare che gli altri non rispondano, ma sempre ironia deve essere.


simone89 - 27/10/2009 alle 20:40

Cmq leggevo su un giornale locale che a quanto pare la tappa di asolo non è ancora definitiva... potrebbe veramente essere inserita la salita di forcella mostacin (che per l'occasione sarà chiamata anche forcella pantani) e l'arrivo non è detto che lo facciano nella salita di asolo, perchè ci sono degli sponsor tecnici che vogliono l'arrivo davanti alla propria azienda e quindi l'arrivo sarebbe in pianura...........


Maìno della Spinetta - 27/10/2009 alle 20:49

ma non si allunga così il tratto finale? Come diventerebbe il finale? Quanti km tra Bassano e Asolo?


simone89 - 27/10/2009 alle 21:17

[quote][i]Originariamente inviato da Maìno della Spinetta [/i] ma non si allunga così il tratto finale? Come diventerebbe il finale? Quanti km tra Bassano e Asolo? [/quote] ma secondo l'altimetria bassano non viene toccata.... cmq non so in caso di arrivo spostato se la salita di asolo viene affrontata lo stesso e che giro fanno ma a livello di chilometraggio non dovrebbe cambiare granchè.........


maglianera - 27/10/2009 alle 22:40

secondo il manager, la Andalucía-Cajasur avrebbe concrete possibilità di essere invitata (fonte: cyclingnews):boh:


Maìno della Spinetta - 27/10/2009 alle 23:30

[quote][i]Originariamente inviato da simone89 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Maìno della Spinetta [/i] ma non si allunga così il tratto finale? Come diventerebbe il finale? Quanti km tra Bassano e Asolo? [/quote] ma secondo l'altimetria bassano non viene toccata.... cmq non so in caso di arrivo spostato se la salita di asolo viene affrontata lo stesso e che giro fanno ma a livello di chilometraggio non dovrebbe cambiare granchè......... [/quote] Sei un avvocato? Ci riprovo: ma non si allunga così il tratto finale? Come diventerebbe il finale? Quanti km verrebbero tra Romano d'Ezzelino e Asolo?


Cacciatore di tappe - 28/10/2009 alle 00:30

Ecco l'articolo de "Il Gazzettino di Treviso", che parla dei possibili inserimento di forcella Mostacin e arrivo a Casella, e non nel centro storico di Asolo: Martedì 27 Ottobre 2009, Arrivo in centro storico e per la prima volta la salita del Grappa per Campocroce. Lo dice la planimetria del Giro d’Italia 2010 presentata sabato scorso a Milano, presenti il sindaco di Asolo, Loredana Baldisser e l’assessore allo Sport Nico Basso. La corsa rosa approderà ad Asolo da Ferrara per la 14. tappa di 201 km, ma il punto interrogativo di questi giorni resta la zona d’arrivo: centro storico o Casella? A fugare ogni dubbio ci hanno pensato gli organizzatori inserendo nella planimetria l’arrivo in salita ad Asolo e di conseguenza in centro storico. Sul punto, il sindaco non si sbilancia: «Siamo disponibili a qualsiasi situazione - ha spiegato - e siamo consapevoli che l’arrivo a Casella potrebbe accontentare qualche industriale del settore mentre l’arrivo in centro storico avrebbe un ritorno notevole. A noi vanno bene entrambe le situazioni e a decidere sarà la commissione tecnica del Giro che sarà ad Asolo i primi giorni di novembre». Non ci sono interrogativi, invece, per quanto concerne l’ascesa del Grappa. Il patron del Giro, Angelo Zomegnan, ha proposto una salita inedita, mai percorsa prima dal Giro d’Italia anche se i ciclisti e cicloamatori della zona la conoscono bene: l’ascesa del Grappa per Borso, Campocroce: in pratica la strada Giardino. Un percorso ripido con 28 tornanti dove spesso si allenano anche i professionisti della zona, da Ballan a Tosatto, a Gatto oltre naturalmente ai tanti dilettanti. La pendenza massima tocca il 14% e una volta arrivati in cima (ad un km circa dal Sacrario) si svolta a sinistra per affrontare la discesa lungo la strada Cadorna, già percorsa dal Giro in tre occasioni. Una volta a Romano, il torpedone rosa svolterà a sinistra per Mussolente quindi San Zenone, Fonte e poi l’arrivo ad Asolo. E fra le novità della tappa asolana ci potrebbe essere anche l’ascesa della mitica Forcella Mostacin, tra Maser e Monfumo. In questo caso si potrebbe concretizzare un’ulteriore iniziativa lanciata qualche tempo fa e che prevede l’intitolazione della Forcella a Marco Pantani. Il corridore di Cesenatico infatti qui scollinò in testa nel GP Sportivi di Poggiana giungendo secondo al traguardo, a metà degli anni ’90. A Pantani il Comune di Riese Pio X ha dedicato il viale ciclopedonale di Poggiana, proprio dove parte ed arriva la celeberrima corsa per dilettanti. Intitolare il Mostacin a Pantani in occasione del passaggio del Giro d’Italia sarebbe sicuramente il sogno di tantissimi ciclisti ed appassionati delle due ruote. Come Nico Basso ad esempio, assessore allo Sport di Asolo e appassionato di ciclismo, in testa al comitato organizzatore della storica manifestazione. Proprio ieri ha iniziato il lavoro di “sensibilizzazione” tra amici ed industriali per reperire i fondi necessari ad ospitare il Giro. «Per me è un sogno che si realizza, l’altro sarebbe proprio quello di un circuito intorno ad Asolo, Mostacin compreso». Staremo a vedere.


elisamorbidona - 28/10/2009 alle 08:21

A me questa mancanza delle crono lunghe proprio non da fastidio. Una cronometro indivduale lunga di sicuro fa distacchi pesanti, nell'ordine dei minuti. Un tempo in nessuna tappa di montagna i capitani avevano gregari che li tenevano coperti fino quasi all'arrivo come oggi, per cui la probabilità di avere sempre forti distacchi anche in montagna era alta. Oggi è già molto difficile trovare due tappe in un gt dove tra i primi in classifica si misurino distacchi superiori al minuto. Le crono allora servivano per riequilibrare in parte le dure tappe di montagna, non per avere maggiore spettacolo. Oggi rimanendo ferma la minore spettacolarità, una crono di 50 km. condiziona pesantemente la classifica come spesso nemmeno 4 o 5 tappe di salita riescono a fare. Per me va benissimo così la quantità di cronometro, brevi crono dove comunque 1-2 minuti complessivamente si accumuleranno per i non-specialisti, e tappe di salita molto più aperte dove è pù alta la probabilità che non ci siano formazioni forti che partono per fare catenaccio e abbassare il ritmo più possibile. Ultima tappa a cronometro dove comunque il non specialista può stare tranquillo solo con almeno un minuto di vantaggio (vedi crono di Roma). Sono d'accordo con l'idea di Admin che questo Giro sia stato in fondo disegnato per strizzare l'occhio ai corridori che puntano al Tour, consentendo loro di presentarsi leggermente in ritardo di preparazione, per trovare la forma migliore nel finale con le tappe decisive. In più vere tappe-maratona non ci sono e la cosa non può che far piacere ad un corridore fortissimo su salite singole (meglio ancora cronoscalate) come Contador.


Cacciatore di tappe - 28/10/2009 alle 12:37

Intanto nel bellunese grossa delusione per il mancato passaggio della carovana rosa. A questo punto nel 2011 sembrerebbe scontato il contentino dell'arrivo al Nevegal, anche se a mio avviso è una salita "distante" dai mitici passi del Dolomiti Stars... mi aspetto ben altri arrivi nel bellunese! Dal Corriere delle Alpi del 26 ottobre: Bellunese senza Giro d Italia: «Che delusione» il Corriere delle Alpi — 26 ottobre 2009 pagina 07 sezione: CRONACA BELLUNO . Che delusione. Il Giro d’Italia 2010 esclude qualunque passaggio nel Bellunese e il presidente della Federazione provinciale Valter De Cian esprime tutto il suo disappunto e non lesina anche delle critiche allo staff rosa guidato da Angelo Zomegnan. «La mia è una amara osservazione - commenta - sul prossimo Giro d’Italia presentato sabato negli spettacolari studi di X Factor. Si era parlato di un probabile coinvolgimento del territorio Bellunese. Si parlava del Nevegal e probabilmente tutti ci eravamo un pò illusi, anche se, come già annunciato per il 2010, non sarebbe stato interessato da un arrivo, ma eventualmente solo da un passaggio, in vista di un arrivo nel 2011». Ma anche sulla tappa del Nevegal, annunciata dal sindaco di Belluno, Antonio Prade, c’è molto da lavorare e non c’è nulla di certo. De Cian parla più da tifoso del ciclismo, che da dirigente federale. «Ero convinto che almeno uno dei tanti passi dolomitici della provincia fosse interessato dal passaggio della carovana. Strade come Fedaia, Pordoi, Falzarego e Duran, solo per citarne alcuni, sono da sempre terra di grande ciclismo, pedalato da professionisti, da amatori ma anche da tanti tifosi. Ma non ce n’è traccia. Ancora una volta saremo tagliati fuori da questi momenti di grande sport, fatica e festa. Anzi, se lo scorso anno abbiamo avuto il contentino del passaggio sul Croce d’Aune, il prossimo anno il passo più vicino a noi sarà il Grappa, ma non scenderanno nel Feltrino». De Cian critica anche i vertici della manifestazione ciclistica. «Sono deluso. Si nota chiaramente la mancanza di fantasia nella tracciatura di un Giro d’Italia vero. Addirittura dobbiamo, dopo pochi anni, tornare di nuovo in Olanda per dare il via al Giro d’Italia. Ripeto... Giro d’Italia. Tre tappe rubate ad altrettante probabili sedi di tappa italiane, ma questo è giustificato da ricorrenze e anniversari, che obbligano moralmente gli organizatrori a scegliere queste sedi. Non voglio nemmeno pensare che tutto questo sia legato solo agli sponsor». «Mi piace l’arrivo a l’Aquila, mi piace l’arrivo a Verona, ma per i bellunesi la delusione è grandissima. Peccato, ci consoleremo con le Granfondo bellunesi, alle quali auguro una massiccia partecipazioni di atleti e tifosi lungo i nostri bellissmi passi dolomitici, con la speranza che un giorno qualcuno sbirci sulle planimetrie e altimetrie delle nostre manifestazioni». Questo argomento sarà tra i punti all’ordine del giorno della riunione provinciale della FCI di Belluno, che si terrà domani nella sala riunioni della piscina di Santa Giustina, con l’importante presenza del presidente regionale Bruno Capuzzo.


SIMONE P. - 28/10/2009 alle 17:35

[quote][i]Originariamente inviato da SIMONE P. [/i] Ma il giro lo disegnano gli sponsor con i loro quattrini o il capo Zomegnan? Questo giro dovrebbe ricordare Fausto Coppi?. Ma dove. Se volevano ricordare il campionissimo dovevano fare una bella tappa appenninica con arrivo all'Abetone dove Coppi ebbe la sua prima grande affermazione e si rivelò al mondo del ciclismo. Su uno dei tornanti c'è persino una targa che ricorda quell'impresa. Caro Zomegnan vergognati. E poi basta con questo Zoncolan e Plan de Corones, ma che storia hanno fatto mai. Spero che per i prossimi 20-30 anni vengano abolite entrambi. [/quote] Nel bellunese sono rimasti male perchè non passa il giro quest'anno? Ma per favore su, allora all'Abetone cosa devono dire che sono 10 anni che non arriva, e quest'anno per ricordare Coppi era perfetto.


piccolo san bernardo - 28/10/2009 alle 23:20

Sto aspettando ancora qualche giorno per commentare questo Giro:devo analizzarlo ancora bene nelle tappe interlocutorie:cool: Vorrei chiedere,però, su salite,ch quale è il versante del mio amato Grappa che sarà affrontato...:?


pitoro - 28/10/2009 alle 23:30

[quote][i]Originariamente inviato da Cacciatore di tappe [/i] Intanto nel bellunese grossa delusione per il mancato passaggio della carovana rosa. Non voglio nemmeno pensare che tutto questo sia legato solo agli sponsor». . [/quote] Già perché il Giro nell'area Dolomiti Stars era arrivato tre anni sempre gratis. Anzi Rcs pagava qualcosina:OIO Questo novello capo popolo dei ciclisti bellunesi dovrebbe sapere come stanno le cose. Ma pur di conquistare 10 righe sui giornali locali non esita a coprirsi di ridicolo


alberto84 - 29/10/2009 alle 00:07

[quote][i]Originariamente inviato da pitoro [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Cacciatore di tappe [/i] Intanto nel bellunese grossa delusione per il mancato passaggio della carovana rosa. Non voglio nemmeno pensare che tutto questo sia legato solo agli sponsor». . [/quote] Già perché il Giro nell'area Dolomiti Stars era arrivato tre anni sempre gratis. Anzi Rcs pagava qualcosina:OIO Questo novello capo popolo dei ciclisti bellunesi dovrebbe sapere come stanno le cose. Ma pur di conquistare 10 righe sui giornali locali non esita a coprirsi di ridicolo [/quote] ma io ho la vaga impressione che nel giro 2011 avremo 3 tappe dolomitiche....:D


Zanarkelly - 29/10/2009 alle 00:09

[quote][i]Originariamente inviato da elisamorbidona [/i] A me questa mancanza delle crono lunghe proprio non da fastidio. Una cronometro indivduale lunga di sicuro fa distacchi pesanti, nell'ordine dei minuti. Un tempo in nessuna tappa di montagna i capitani avevano gregari che li tenevano coperti fino quasi all'arrivo come oggi, per cui la probabilità di avere sempre forti distacchi anche in montagna era alta. Oggi è già molto difficile trovare due tappe in un gt dove tra i primi in classifica si misurino distacchi superiori al minuto. Le crono allora servivano per riequilibrare in parte le dure tappe di montagna, non per avere maggiore spettacolo. Oggi rimanendo ferma la minore spettacolarità, una crono di 50 km. condiziona pesantemente la classifica come spesso nemmeno 4 o 5 tappe di salita riescono a fare. Per me va benissimo così la quantità di cronometro, brevi crono dove comunque 1-2 minuti complessivamente si accumuleranno per i non-specialisti, e tappe di salita molto più aperte dove è pù alta la probabilità che non ci siano formazioni forti che partono per fare catenaccio e abbassare il ritmo più possibile. Ultima tappa a cronometro dove comunque il non specialista può stare tranquillo solo con almeno un minuto di vantaggio (vedi crono di Roma). Sono d'accordo con l'idea di Admin che questo Giro sia stato in fondo disegnato per strizzare l'occhio ai corridori che puntano al Tour, consentendo loro di presentarsi leggermente in ritardo di preparazione, per trovare la forma migliore nel finale con le tappe decisive. In più vere tappe-maratona non ci sono e la cosa non può che far piacere ad un corridore fortissimo su salite singole (meglio ancora cronoscalate) come Contador. [/quote] Il fatto che manchino cronometro lunghe, o comunque da specialisti, rende secondo me il percorso troppo sbilanciato, soprattutto tenendo conto delle salitazze che ci sono nell'ultima settimana. L'analisi che fai rispetto al passato è in gran parte esatta, però bisogna tenere presente che il ciclismo è cambiato molto ed il modo di correre i GT è diventato meno spettacolare; alla fine lo spettacolo lo fanno i corridori e la consueta sfida tra chi riesce a guadagnare minuti a crono e chi questi minuti li deve recuperare in salita. Con un percorso di questo tipo si rischia: 1. che molti specialisti disertino il Giro perchè troppo duro e praticamente senza cronometro; 2. che Contador e Schelck, che su un percorso di questo genere andrebbero a nozze, disertino il Giro perchè troppo duro in vista del Tour. Io avrei preferito qualche cronometro in più (magari bastava che la cronosquadre fosse individuale) ed avere al via qualche nome importante; poi magari verrò smentito e ci sarà la partecipazione di molti big, ma penso che il Giro 2010 rivivrà una parentesi di provincialismo come è successo qualche anno fa.


Abajia - 29/10/2009 alle 00:30

[quote][i]Originariamente inviato da piccolo san bernardo [/i] Vorrei chiedere,però, su salite,ch quale è il versante del mio amato Grappa che sarà affrontato...:? [/quote] Da Semonzo: http://www.salite.ch/grappa2.asp?Mappa=http://www.viamichelin.fr/viamichelin/ita/dyn/controller/Cartes-plans?mapId=-tqms45ka68l6dp&dx=485&dy=330&empriseW=970&empriseH=661 ;)


elisamorbidona - 29/10/2009 alle 08:19

a me non sembra poi così duro questo Giro. Ci sono tre-quattro salite dure, quelle sì, ma dire che il Giro in sè è molto duro è una cosa diversa. Se guardassimo i Giri e i Tour da 10 anni fa all'indietro, o il Giro 2006, allora che dovremmo dire? Anzi mi pare che fosse qualche anno che non si trovava un Giro con le prime due settimane così scarne rispetto alle asperità, e questo a occhio dovrebbe attirare chi viene anche in preparazione al Tour, perchè gli consente di programmare la migliore condizione due settimane più in là, arrivando più vicino al periodo di forma-Tour. Va da sè che con una preparazione più "umana" e naturale la condizione non può sparire in due settimane. Io non mi rassegnarei al fatto che il ciclismo sia cambiato. Non è normale che si facciano gli interessi di chi ci guadagna ad "addormentare" la corsa. Sarebbe normale che chi non ha la sparata dei 4-5 km. ma è più regolare e resistente provi spesso a fare la corsa durae non si metta in trappola da solo aspettando il finale. Secondo me è proprio questo il punto. Che con questa storia del ciclismo che è cambiato e che non si può più fare selezione attaccando lontano dal traguardo vengono tutti convinti di ciò che in realtà non è vero, cioè che le corse ormai sono sempre controllabili. Rasmussen ad esempio era un personaggio che la falsità di questo dogma la dimostrava spesso.... Logico che se in virtù del sopracitato dogma del ciclismo "contemporaneo" (secondo me viene molto inculcato dai preparatori di oggi, le cui metodologie vanno benissimo per potenziare e regolare ottimamente i motori sulle prestazioni intense e brevi -non a caso le metodologie sono molto somiglianti a quelle di altri sport tipo l'atletica e lo sci di fondo, dove però le gare, quantunque ad intensità elevata, "durano" al massimo due ore, ma per lo più molto meno- ma temono come il diavolo le prestazioni molto discontinue nel dosaggio dello sforzo e nella durata, come avviene in tappe di battaglia lontano dal traguardo - che però sono la cifra più propria di uno sport "di viaggio" come il ciclismo) togliamo anche la possibilità di avere una corsa battagliata togliendo le salite, non ci siamo secondo me. Non è il Giro che diventa provinciale perchè ci vanno solo gli italiani (anzi è il Tour ad esserlo quando invita certe squadre francesi per lasciare a casa Pantani o Di Luca o Cipollini campione del mondo...), ma sono due scalatori nati come Contador e Schleck ad avere il salame sugli occhi per farsi irretire da astratte teorie di medicina dello sport se non fanno un Giro come questo perchè troppo duro!! anzi, proprio perchè il ciclismo è cambiato ed è diventato molto più facile vincere un gt con le cronometro che attaccando in salita, trova giustificazione una importante riduzione dei km. contro il tempo.

 

[Modificato il 29/10/2009 alle 09:31 by elisamorbidona]


Guglielmo Tell - 29/10/2009 alle 08:43

io resto dell'idea che i grandi Giri si vincano per il 90% in salita e solo per il 10% a cronometro; in altre parole se uno scalatore arriva 80° nella tappa o nelle tappe a cronometro può comunque ribaltare la situazione in salita, mentre se un cronoman arriva 80° anche in una sola tappa di montagna lì perde dai 10 minuti in su e non è competitivo nella generale. Savoldelli ha vinto il Giro 2005 grazie anche alle cronometro ma in alcune occasioni (Zoldo Alto e Ortisei) ha fatto la differenza in salita, Berzin al Giro 1994 ha dominato a cronometro ma ha anche vinto a Campitello Matese e solo verso Aprica si è staccato in salita, Indurain talvolta ha fatto la differenza su quel terreno vedi Hautacam 1994, La Plagne 1995 ma anche Terminillo 1992, Anquetil in salita comunque si difendeva per citarne alcuni. Questo per dire che i km contro il tempo inviduali in questo Giro sono troppo pochi mentre sono troppi quelli della cronosquadre


elisamorbidona - 29/10/2009 alle 09:27

[quote][i]Originariamente inviato da Guglielmo Tell [/i] io resto dell'idea che i grandi Giri si vincano per il 90% in salita e solo per il 10% a cronometro; in altre parole se uno scalatore arriva 80° nella tappa o nelle tappe a cronometro può comunque ribaltare la situazione in salita, mentre se un cronoman arriva 80° anche in una sola tappa di montagna lì perde dai 10 minuti in su e non è competitivo nella generale. Savoldelli ha vinto il Giro 2005 grazie anche alle cronometro ma in alcune occasioni (Zoldo Alto e Ortisei) ha fatto la differenza in salita, Berzin al Giro 1994 ha dominato a cronometro ma ha anche vinto a Campitello Matese e solo verso Aprica si è staccato in salita, Indurain talvolta ha fatto la differenza su quel terreno vedi Hautacam 1994, La Plagne 1995 ma anche Terminillo 1992, Anquetil in salita comunque si difendeva per citarne alcuni. Questo per dire che i km contro il tempo inviduali in questo Giro sono troppo pochi mentre sono troppi quelli della cronosquadre [/quote] tutto vero, io però non parlavo di "andare forte" in salita, ma di "attaccare" in salita, la sostanza cambia di molto. Nel senso che sono moltissimi i casi in cui si vince rifilando qualche minuto a cronometro (comunque in una crono di 50 km. si parla sempre di alcuni minuti per i non specialisti) e rimanendo a ruota dei primi in salita -e per rimanere a ruota bisogna andare forte in salita-, mentre sono molti meno i casi in cui si è guadagnato molto attaccando in salita e poi non si è perso nulla a crono (lo stesso Contador-caso di per sè al limite- ha vinto Giro e Tour guadagnando di più sugli avversari a cronometro che in salita). Per il divertimento dello spettatore c'è una bella differenza...

 

[Modificato il 29/10/2009 alle 09:30 by elisamorbidona]


claudiodance - 29/10/2009 alle 09:31

[quote][i]Originariamente inviato da elisamorbidona [/i] a me non sembra poi così duro questo Giro. Ci sono tre-quattro salite dure, quelle sì, ma dire che il Giro in sè è molto duro è una cosa diversa. Se guardassimo i Giri e i Tour da 10 anni fa all'indietro, o il Giro 2006, allora che dovremmo dire? Anzi mi pare che era qualche anno che non si trovava un Giro con le prime due settimane così scarne rispetto alle asperità, e questo a occhio dovrebbe attirare chi viene anche in preparazione al Tour, perchè gli consente di programmare la migliore condizione due settimane più in là, arrivando più vicino al periodo di forma-Tour. Va da sè che con una preparazione più "umana" e naturale la condizione non può sparire in due settimane. Io non mi rassegnarei al fatto che il ciclismo sia cambiato. Non è normale che si facciano gli interessi di chi ci guadagna ad "addormentare" la corsa. Sarebbe normale che chi non ha la sparata dei 4-5 km. ma è più regolare e resistente provi spesso a fare la corsa durae non si metta in trappola da solo aspettando il finale. Secondo me è proprio questo il punto. Che con questa storia del ciclismo che è cambiato e che non si può più fare selezione attaccando lontano dal traguardo vengono tutti convinti di ciò che in realtà non è vero, cioè che le corse ormai sono sempre controllabili. Rasmussen ad esempio era un personaggio che la falsità di questo dogma la dimostrava spesso.... Logico che se in virtù del sopracitato dogma del ciclismo "contemporaneo" (secondo me viene molto inculcato dai preparatori di oggi, le cui metodologie vanno benissimo per potenziare e regolare ottimamente i motori sulle prestazioni intense e brevi -non a caso le metodologie sono molto somiglianti a quelle di altri sport tipo l'atletica e lo sci di fondo, dove però le gare, quantunque ad intensità elevata, "durano" al massimo due ore, ma per lo più molto meno- ma temono come il diavolo le prestazioni molto discontinue nel dosaggio dello sforzo e nella durata, come avviene in tappe di battaglia lontano dal traguardo - che però sono la cifra più propria di uno sport "di viaggio" come il ciclismo) togliamo anche la possibilità di avere una corsa battagliata togliendo le salite, non ci siamo secondo me. Non è il Giro che diventa provinciale perchè ci vanno solo gli italiani (anzi è il Tour ad esserlo quando invita certe squadre francesi per lasciare a casa Pantani o Di Luca o Cipollini campione del mondo...), ma sono due scalatori nati come Contador e Schleck ad avere il salame sugli occhi per farsi irretire da astratte teorie di medicina dello sport se non fanno un Giro come questo perchè troppo duro!! anzi, proprio perchè il ciclismo è cambiato ed è diventato molto più facile vincere un gt con le cronometro che attaccando in salita, trova giustificazione una importante riduzione dei km. contro il tempo. [/quote] Elisa, hai ragione. Una delle cifre del ciclismo sono proprio le infinite variabili tattico-tecniche di una gara lunga e dura come una tappa di montagna. Molto acuta la tua osservazione sul danno dei preparatori “scientifici” su questo aspetto della fantasia agonistica dei nostri amati campioni. Perciò ben vengano i “tapponi” e ben vengano anche le salite lontano dal traguardo. Controcorrente affermerò che non sono scandalose (come è tanto di moda dire oggi) le salite a 50/60 chilometri dal traguardo, perché in un contesto di gara con diversi gpm e con la gara impostata sullo scontro frontale fin dalle prime battute, possono determinare distacchi e ribaltamenti di classifica molto di più di un arrivo in salita da piccozza e ramponi. Non si dica che un Tourmalet è rovinato dai tracciatori che lo mettono a 70 chilometri dal traguardo. Si dica che i presunti attaccanti hanno preferito “passeggiarlo” per risparmiare le forze, in virtù di motivi che sono infiniti (condizioni di calura al limite, tappe da percorrere ancora molto dure, convinzione di non poter scardinare il primo in classifica etc..). continuo ostinatamente ad affermare che sono più “scandalosi” gli arrivi in salita su pendenze mostruose , magari a seguito di tappe brevi e senza difficoltà precedenti. Questa tipologia di tappe è squisitamente figlia della necessità di picchi di ascolto televisivo e null’altro. Certo, sono tappe legittime, interessanti se volgiamo, ma che riducono spesso la loro essenza a una lunga volata degli specialisti della montagna. Quante volte abbiamo assistito a scatti furibondi negli ulti 2/3 chilometri di gara in salita? Per cui, lungi da me criticare le salite, che sono uno degli specifici dei Gt, amerei vedere percorsi più equilibrati, dove anche passisti scalatori di fondo possano interpretare tappe d’attacco. Il Giro si sta adagiando invece sul ciclismo dei pesi piuma. Un corridore come Vinoukurov (per fare un esempio tanto caro ai sostenitori del ciclismo spettacolo), faticherebbe a esprimere alti valori sulle ultrapendenze di Zoncolan e Plan, mentre sarebbe in grado di regalare quelle perle di coraggio e determinazione, che percorsi lunghi e articolati consentono. È già stato detto, ma appare chiaro come un arrivo durissimo come lo Zoncolan finisca spesso con lo spaurire i corridori, che interpretano la tappa come un lungo avvicinamento all’ultima erta. Non dico che la colpa sia solo dell’orrido Zomegnan, nella tappa di Petrano in gruppo fece esattamente una corsa di difesa e quindi ciao, aspettiamo il Blokhaus e il Vesuvio! Il discorso delle cronometro mi sembra davvero semplice. Si tratta di comporre una gara che sia completa e non il trofeo dello scalatore. Le crono del Giro 2010 sono palesemente insufficienti. Non mi si dica che i passisti possono sempre attaccare nelle tappe di pianura (cosa che venne detta, anni fa, proprio su queste pagine), evento questo che si può realizzare solo in presenza di vento forte e laterale e che, altrimenti, rappresenta (per chi abbia ambizioni di classifica) un autentico suicidio tattico. Immaginatevi che un corridore come Menchov, dovendo recuperare minuti persi da un Contador, si metta ad attaccare in tappe piane o vallonate, con le squadre di velocisti a riprenderlo facilmente e insultarlo poi, con dovizia di epiteti. Queste cose le faceva solo Merckx, per pura tigna, per feroce determinazione e quando voleva mettere in chiaro ai Fuente e agli Ocana che non si sarebbe mai piegato alle loro superiorità in salita. Perciò credo che la presenza delle cronometro nei Gt non sia solo necessaria, ma anche giusta e anzi, da incoraggiare, magari meno lunghe, ma in numero maggiore. Al giro di questanno basterebbe sostituire una tappa per velocisti con una crono vallonata di 35 chilometri per cambiargli faccia. Purtroppo il giudizio su questa specialità è inficiato per l’ennesima volta da un sistema che non apprezza valori che non siano quelli delle salite percorse a passo d’uomo. Le crono sono spettacoli altamente godibili, basterebbe che i commentatori sapessero farle godere agli spettatori. Il continuo insulto verso questa specialità che rappresenta un pezzo di storia del ciclismo mi rende sempre più insofferente verso l’attualità dei grandi giri. Personalmente rimango convinto che un grande corridore, un grande protagonista delle gare a tappe debba essere un atleta in grado di disimpegnarsi bene (e possibilmente vincere) anche a cronometro. Coppi, Anquetil, Gaul, Merckx, Hinault, Fignon, Indurain, Ullrich, Armstrong, Contador. Ecco i prototipi di completezza per le grandi gare a tappe. Molti di questi si sono addirittura distinti a tal punto nell’esercizio “contre la montre” da limitare le performance in montagna a difesa dei vantaggi acquisiti, ma da parte mia non si vuole difendere questi eccessi, bensì non scadere da un eccesso a un altro. Il giro di quest’anno è sbilanciato. Accettate (con riserva) le molte salite a “superpendenza”, avrei a quel punto preferito una contropartita per i passisti. Ciao belli claudio


FofinhoCR9 - 29/10/2009 alle 10:34

Ciao a tutti!!!! Io mi sono appena iscritto a questo forum, anche se sono già diversi anni che lo frequento quasi quotidianamente. Mi piacerebbe che il mio primo post sia un commento alla prossima edizione del Giro. Cercherò di fare una breve analisi tappa per tappa: - Premessa: Devo sottolineare, come fatto da altri utenti, che la partenza dall'Olanda non mi piace in quanto lo dice il nome stesso che dev'essere un Giro d'Italia. Brevi sconfinamenti per una tappa, vedi arrivo a Briançon o passaggio in Francia durante la classica Cuneo - Pinerolo ci sta, ma partenze e 2/3 tappe tutte all'estero per me no. - 1^tappa: Classico prologo a cronometro, ci sta. - 2^tappa: Tappa per velocisti. Bè, in Olanda era difficile fare altro. - 3^tappa: Vedi sopra. Unica eccezione qui, fiancheggiando il mare, c'è il rischio/possibilità di ventagli. - 4^tappa: Cronosquadre. Troppo penalizzante per chi non ha una squadra attrezzata per queste prove. Una crono individuale, anche sullo stesso percorso, sarebbe stata più indicata e avrebbe reso più bilanciato il Giro - 5^tappa: Doveva essere la tappa-omaggio a Fausto Coppi e poteva esser disegnata meglio. Così sarà solo una tappa per velocisti come un'altra. - &^tappa: Prima tappa un po' mossa. Ci può stare, ma essendo il Giro che omaggia Coppi avrei visto meglio una tappa diversa con arrivo sull'Abetone, magari preceduto dal S.Pellegrino in Alpe. Avrebbe anche movimentato un po' la prima settimana a mio giudizio troppo piatta. - 7^tappa: Bella l'idea degli sterrati senesi che permetteranno a chi ha le gambe di tentare qualcosa. Ottima tappa - 8^tappa: Primo arrivo in salita, un classico alla fine della prima settimana. Si vedrà una discreta selezione, con i primi distacchi tra alcuni uomini di classifica. Essendo la salita abbastanza lunga e dalle pendenze non estreme, potrebbe uscire un bello spettacolo. Chiaramente dipende dai corridori, ma il terreno c'è. - 9^tappa: Altra occasione per i velocisti. Bene così dopo il giorno precedente. - 10^tappa: Sulla carta per velocisti, ma potrebbe arrivare una fuga. - 11^tappa: La tappa voluta per non dimenticare il terremoto si risolverà con una fuga che arriverà al traguardo e gli uomini di classifica che giungeranno tutti assieme. Non sono esperto della zona, ma ci voleva qualche salita di un certo livello più vicina all'arrivo. - 12^tappa: Tappa per velocisti - 13^tappa: Spercata. Le due salite sono troppo lontane dal traguardo, arriverà un gruppo abbastanza nutrito, con uomini di classifica sicuramente assiemo. Nella zona si poteva fare di meglio, ma forse questo disegno è dovuto a ciò che ci sarà nei giorni successivi. - 14^tappa: Ottimo il Grappa, sicuramente si può fare selezione, ma il traguardo sarebbe stato meglio subito in fondo alla discesa. Comunque va bene. - 15^tappa: Può succedere tutto o niente. Fose il giorno di riposo successivo invoglierà qualcuno ad osare un po' di più. - 16^tappa: Bocciata. Non mi convince una cronoscalata su una salita del genere, sopprattutto identica a quella di 2 anni prima. Se proprio volevano inserire il Plan, potevano fare una tappa in linea, non estrema ma con qualche salita prima. Ad esempio mi sarebbe piaciuto rivedere quella che avrebbero dovuto fare nel 2006, non lunghissima, ma con il Passo delle Erbe a precedere la salita finale oppure qualche altro passo dolomitico. - 17^tappa: Arrivo su una salita pedalabile, già vista al Giro del Trentino. Non male. Potrebbero arrivare tutti i cosiddetti grandi in un gruppetto (preceduto da una fuga quasi certa), ma se a qualcuno restano troppo nelle gambe le tappe precedenti, potrebbe non reggere l'alto ritmo con cui saliranno verso Pejo, con i gregari a tirare a tutta. - 18^tappa: Ultima occasione per i velocisti. Dopo tanta montagna e prima di tanta altra non potevano che mettere una tappa così. - 19^tappa: Interessante il Trivigno anche se come è messo non sarà trampolino per nessuno. Il resto è roba vista e rivista: Mortirolo e arrivo all'Aprica. Secondo me troppo penalizzante per eventuali attaccanti. Quanto ci vorrà ancora per vedere il Mortirolo seguito dal Gavia con l'arrivo a S.Cristina? - 20^tappa: Vista così mi piace. Salita lunga nella prima parte, altre salite in seguito, Gavia che anche da questo versante può fare selezione, discesa molto tecnica (forse troppo?) e arrivo su una salita da rapporto (ma più dura rispetto all'Aprica dopo il Mortirolo che dilaterà i distacchi. - 21^tappa: Come finale di un GT io metterei sempre una passerella, ma nell'equilibrio di questo Giro non potevano non mettere una crono, anche se sarebbe dovuta essere più piatta e più lunga (diciamo 10 km in più) per bilanciare tutte le salite. In complesso non mi dispiace affatto il percorso, sicuramente meglio del 2009 (ma non ci voleva molto...). Unica cosa: per me una corsa a tappe deve finire sempre nella stessa città, così come fanno al Tour e alla Vuelta, con una passerella in circuito. Io metterei sempre l'arrivo a Roma, con un trasferimento dal nord l'ultimo giorno e una breve ultima tappa (120 - 140 km). Quel che è certo è che una corsa come il Giro non può finire ogni anno in una città diversa.


barrylyndon - 29/10/2009 alle 11:35

[quote][i]Originariamente inviato da claudiodance [/i] Il discorso delle cronometro mi sembra davvero semplice. Si tratta di comporre una gara che sia completa e non il trofeo dello scalatore. Le crono del Giro 2010 sono palesemente insufficienti. Non mi si dica che i passisti possono sempre attaccare nelle tappe di pianura (cosa che venne detta, anni fa, proprio su queste pagine), evento questo che si può realizzare solo in presenza di vento forte e laterale e che, altrimenti, rappresenta (per chi abbia ambizioni di classifica) un autentico suicidio tattico. Immaginatevi che un corridore come Menchov, dovendo recuperare minuti persi da un Contador, si metta ad attaccare in tappe piane o vallonate, con le squadre di velocisti a riprenderlo facilmente e insultarlo poi, con dovizia di epiteti. Queste cose le faceva solo Merckx, per pura tigna, per feroce determinazione e quando voleva mettere in chiaro ai Fuente e agli Ocana che non si sarebbe mai piegato alle loro superiorità in salita. Perciò credo che la presenza delle cronometro nei Gt non sia solo necessaria, ma anche giusta e anzi, da incoraggiare, magari meno lunghe, ma in numero maggiore. Al giro di questanno basterebbe sostituire una tappa per velocisti con una crono vallonata di 35 chilometri per cambiargli faccia. Purtroppo il giudizio su questa specialità è inficiato per l’ennesima volta da un sistema che non apprezza valori che non siano quelli delle salite percorse a passo d’uomo. Le crono sono spettacoli altamente godibili, basterebbe che i commentatori sapessero farle godere agli spettatori. Il continuo insulto verso questa specialità che rappresenta un pezzo di storia del ciclismo mi rende sempre più insofferente verso l’attualità dei grandi giri. Personalmente rimango convinto che un grande corridore, un grande protagonista delle gare a tappe debba essere un atleta in grado di disimpegnarsi bene (e possibilmente vincere) anche a cronometro. Coppi, Anquetil, Gaul, Merckx, Hinault, Fignon, Indurain, Ullrich, Armstrong, Contador. Ecco i prototipi di completezza per le grandi gare a tappe. Molti di questi si sono addirittura distinti a tal punto nell’esercizio “contre la montre” da limitare le performance in montagna a difesa dei vantaggi acquisiti, ma da parte mia non si vuole difendere questi eccessi, bensì non scadere da un eccesso a un altro. Il giro di quest’anno è sbilanciato. Accettate (con riserva) le molte salite a “superpendenza”, avrei a quel punto preferito una contropartita per i passisti. Ciao belli claudio [/quote] d'accordissimo..discorso che non fa una grinza..perche' non assegniamo lo scudetto del basket alla squadra che prende piu' rimbalzi?questo e' il senso di questo giro.unilaterale..


elisamorbidona - 29/10/2009 alle 11:48

sono d'accordo praticamente su tutto tranne che sulle crono di cui non sento nè la mancanza nè il fascino, ma sono opinioni personali. Sono d'accordo anche sull'arrivo a Roma, che secondo me ha più fascino visto che le bellezze le Milano cono un pò troppo disperse per la città , mentre il percorso della crono dell'anno scorso era semplicemente meraviglioso. In fondo con un trasferimento e due tappe a Roma si arriva anche dalle dolomiti (senza sacrificare l'ultima settimana come l'anno scorso), con in più la possibilità di inserire una tappa dura come penultimo giorno. p.s.: va bene che un GT dovrebbe essere una corsa per corridori completi. Però faccio osservare: quali altre corse ci sono nel calendario per gli scalatori puri se non i GT? I grandi passisti hanno pur sempre le classiche, la Roubaix su tutte, eventualmente la Sanremo, la Parigi-Tours, comunque i traguardi di tappa dei GT, il mondiale a crono... un grande scalatore fa fatica anche a vincere una Liegi o un Lombardia, perchè si trova i Bettini, i Valverde...visto che non esistono prove in linea con percorsi tipo quelli delle granfondo come la Maratona delle Dolomiti o simili (una mancanza importante nel calendario secondo me) con salite vere e lunghe, non mi pare così ingiusto che almeno laddove le salite ci sono vengano privilegiati loro nel disegno dei percorsi...

 

[Modificato il 29/10/2009 alle 11:59 by elisamorbidona]


FofinhoCR9 - 29/10/2009 alle 12:52

Neanche a me piacciono le crono, ma penso abbiamo un'importanza anche per lo spettacolo in salita, nel senso che lo scalatore che sa di perdere a cronometro è maggiormente portato ad attaccare in tappe di salita. Provo a spiegarmi meglio con un esempio: lasciando su un altro pianeta Contador perchè al momento è lì che si trova, prenderei un Riccò o un Andy Schleck a caso. Ecco, se questi corridori sanno che ci sarà una crono dove sicuramente perderanno secondi o minuti da un Evans o un Menchov altrettanto a caso, o allo stesso modo si trovano a dover recuperare per "colpa" di una crono precedente, essi sono più portati a tentare un'attacco magari sulla penultima salita, o comunque più da lontano che a 2 - 3 - 4 km dall'arrivo come si è visto in questi anni. Poi non è detto che la presenza di crono garantisca effettivamente maggior battaglia in salita, ma questo dovrebbe essere almeno in teoria....


Guglielmo Tell - 29/10/2009 alle 13:03

[quote][i]Originariamente inviato da elisamorbidona [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Guglielmo Tell [/i] io resto dell'idea che i grandi Giri si vincano per il 90% in salita e solo per il 10% a cronometro; in altre parole se uno scalatore arriva 80° nella tappa o nelle tappe a cronometro può comunque ribaltare la situazione in salita, mentre se un cronoman arriva 80° anche in una sola tappa di montagna lì perde dai 10 minuti in su e non è competitivo nella generale. Savoldelli ha vinto il Giro 2005 grazie anche alle cronometro ma in alcune occasioni (Zoldo Alto e Ortisei) ha fatto la differenza in salita, Berzin al Giro 1994 ha dominato a cronometro ma ha anche vinto a Campitello Matese e solo verso Aprica si è staccato in salita, Indurain talvolta ha fatto la differenza su quel terreno vedi Hautacam 1994, La Plagne 1995 ma anche Terminillo 1992, Anquetil in salita comunque si difendeva per citarne alcuni. Questo per dire che i km contro il tempo inviduali in questo Giro sono troppo pochi mentre sono troppi quelli della cronosquadre [/quote] tutto vero, io però non parlavo di "andare forte" in salita, ma di "attaccare" in salita, la sostanza cambia di molto. Nel senso che sono moltissimi i casi in cui si vince rifilando qualche minuto a cronometro (comunque in una crono di 50 km. si parla sempre di alcuni minuti per i non specialisti) e rimanendo a ruota dei primi in salita -e per rimanere a ruota bisogna andare forte in salita-, mentre sono molti meno i casi in cui si è guadagnato molto attaccando in salita e poi non si è perso nulla a crono (lo stesso Contador-caso di per sè al limite- ha vinto Giro e Tour guadagnando di più sugli avversari a cronometro che in salita). Per il divertimento dello spettatore c'è una bella differenza... [/quote] il fatto è che in salita attacchi se hai da recuperare in classifica, era così per Pantani ed è stato così per Contador a Verbier, ma se in classifica sei già davanti non hai bisogno di attaccare anche se sei uno scalatore puro, e infatti una volta presa la maglia gialla Contador non ha più attaccato


claudiodance - 29/10/2009 alle 13:04

Elisa, perdonami, ma ravvedo un abbaglio nel tuo ps. I grandi passisti PURI hanno praticamente solo le cronometro. Roubaix, Ronde etc, sono per passisti-veloci, cioè per atleti non iper specializzati. Quindi campioni “completi”. Corridori di fenomenale vigore atletico non possono vincere quelle classiche se non vi abbinano altri caratteri, tipo: spunto veloce, sagacia tattica, scatto. Insomma, è giusto che gli scalatori siano la categoria privilegiata per i Gt, non discuto, ma devono essere in grado di non crollare a cronometro, così come i cacciatori del nord sanno disputare volate molto, ma molto cattive.


ProfRoubaix - 29/10/2009 alle 23:40

E' già stato detto tutto, fra gli altri sono particolarmente d'accordo con elisamorbidona (a caldo e oggi) e molti dei punti di Maino della Spinetta. Con le prime due settimane facili (Terminillo a parte), si torna ai vecchi Giri in cui per tenere alta l'attenzione si decideva tutto nella terza settimana. Male così poca crono e soprattutto l'assenza di una vera crono, che avrebbe bilanciato la presenza di non molte salite, ma dure e discretamente posizionate. Concordo con cancel: quasi offensivo lambire così Castellania, che meritava una tappa più ondulata. Bene gli sterrati senesi. Grappa, a occhio, sprecato. Avrei preferito Plan de Corones in linea piuttosto che a cronometro. In attesa di vedere una tappa in linea, non concordo del tutto con chi dice che su quelle pendenze è solo un trascinarsi avanti da parte dei corridori. Nè, per quanto mi riguarda, una crono potrà chiarire i dubbi in un senso o nell'altro. Sullo Zoncolan avevo già scritto: considerato tutto, la tappa di due anni fa era stata tutt'altro che una delusione e, nell'ottica dell'equilibrio di quel Giro, aveva prodotto distacchi non piccoli. Bella la tappa del Mortirolo, con Trivigno e la discesa su Cologna a pochi km da Mazzo, speriamo che la deviazione prima di Corteno Golgi (elisa o qualcun altro la conosce?) lungo la strada verso Aprica renda un po' meno filanti quegli ultimi facili km (in attesa del Padrio, resto curioso anche di vedere un arrivo "dall'alto", con la cresta di Trivigno subito dopo il Mortirolo: sarà per un'altra volta). Quella del Gavia è una tappa "da Tour". E' a inizio tappa e quindi non succederà niente, ma sono contento che il Bernina (versione Forcola) rientri nel giro del Giro: è una salita che ha pagato colpe non sue (lo sciopero del '54) ma che è molto interessante. E così il Gavia da Bormio (fra parentesi: ricordo male o non è che le ultime volte salendo da Ponte sia mai successo granchè?): sarà l'affetto, ma continuo a nutrire grandi aspettative per quello che potrà succedere dopo S. Caterina. Voto: 9 alle salite, 4 alle crono, 5-- al mix salite/crono, 6 alla geografia, 8 per l'avere limitato le tappe "miste" a favore di quelle di vera salita o di vera volata, controcorrente 7 per i trasferimenti (negli ultimi anni si è visto di peggio). Cast e meteo saranno decisivi. p.s. scusatemi, non ho letto tutto ...


asterisco - 30/10/2009 alle 09:26

Ribadisco che uno dei difetti di questo Giro è non aver cercato nuove durissime salite mai affrontate che avrebbero regalato scenari nuovi ad altri (bellissimi)ma già noti. Dal sito salite.ch ho visto queste salite: Scanuppia - Malga Palazzo Edelweiss Alpe Fuori San Genesio - Edelweiss Alpe Vaccaro Prato Maslino Rifugio Calvanico Punta Veleno Telegrafo Prada Alpe Rossombolmo Monte Tomatico Aleccio - Colla Bocca di Forca Monte Finonchio Prati di Nago Monte Archeson Campei Monte Crostis Alpe Passore Lago di Teleccio Cà Bianca Rifugio Alpo Malga Framont San Salvatoreda Torchione, Pra Campo Colle del Nivolet Rifugio Barbara Lowrie Preda Rossa Alpe Malona Our Baite di Mola Lint D`Herin Colle Valcavera Bocca di Navene Qualcuna sarà anche non percorribile, ma molte possono essere provate. Che ne dite?


prof - 30/10/2009 alle 11:04

[quote][i]Originariamente inviato da elisamorbidona [/i] a me non sembra poi così duro questo Giro. Ci sono tre-quattro salite dure, quelle sì, ma dire che il Giro in sè è molto duro è una cosa diversa. Se guardassimo i Giri e i Tour da 10 anni fa all'indietro, o il Giro 2006, allora che dovremmo dire? Anzi mi pare che fosse qualche anno che non si trovava un Giro con le prime due settimane così scarne rispetto alle asperità, e questo a occhio dovrebbe attirare chi viene anche in preparazione al Tour, perchè gli consente di programmare la migliore condizione due settimane più in là, arrivando più vicino al periodo di forma-Tour. Va da sè che con una preparazione più "umana" e naturale la condizione non può sparire in due settimane. Io non mi rassegnarei al fatto che il ciclismo sia cambiato. Non è normale che si facciano gli interessi di chi ci guadagna ad "addormentare" la corsa. Sarebbe normale che chi non ha la sparata dei 4-5 km. ma è più regolare e resistente provi spesso a fare la corsa durae non si metta in trappola da solo aspettando il finale. Secondo me è proprio questo il punto. Che con questa storia del ciclismo che è cambiato e che non si può più fare selezione attaccando lontano dal traguardo vengono tutti convinti di ciò che in realtà non è vero, cioè che le corse ormai sono sempre controllabili. Rasmussen ad esempio era un personaggio che la falsità di questo dogma la dimostrava spesso.... Logico che se in virtù del sopracitato dogma del ciclismo "contemporaneo" (secondo me viene molto inculcato dai preparatori di oggi, le cui metodologie vanno benissimo per potenziare e regolare ottimamente i motori sulle prestazioni intense e brevi -non a caso le metodologie sono molto somiglianti a quelle di altri sport tipo l'atletica e lo sci di fondo, dove però le gare, quantunque ad intensità elevata, "durano" al massimo due ore, ma per lo più molto meno- ma temono come il diavolo le prestazioni molto discontinue nel dosaggio dello sforzo e nella durata, come avviene in tappe di battaglia lontano dal traguardo - che però sono la cifra più propria di uno sport "di viaggio" come il ciclismo) togliamo anche la possibilità di avere una corsa battagliata togliendo le salite, non ci siamo secondo me. Non è il Giro che diventa provinciale perchè ci vanno solo gli italiani (anzi è il Tour ad esserlo quando invita certe squadre francesi per lasciare a casa Pantani o Di Luca o Cipollini campione del mondo...), ma sono due scalatori nati come Contador e Schleck ad avere il salame sugli occhi per farsi irretire da astratte teorie di medicina dello sport se non fanno un Giro come questo perchè troppo duro!! anzi, proprio perchè il ciclismo è cambiato ed è diventato molto più facile vincere un gt con le cronometro che attaccando in salita, trova giustificazione una importante riduzione dei km. contro il tempo. [/quote] Mi sono assentato per un po' e, al ritorno, mi trovo questo magnifico post di Elisa. Aria davvero fina per i miei polmoni. Sono contento che lo spirito del ciclismo vero non muoia. Se esistono giovani che sanno usare l'intelligenza per applicarla anche allo sport della bicicletta come fa Elisa, allora posso stare tranquillo. E' il ciclismo delle corse brevi, o rese brevi ad arte dai corridori stessi ad essere la negazione del nostro sport, a fornire la giustificazione per ogni sospetto e, in fine, a giustificare anche il disamore crescente da parte di molti. Non possiamo e non dobbiamo rassegnarci a vivere come normale la presenza di cento e passa corridori in fondo alla discesa del Ghisallo od in cima al Catria. Non dobbiamo e non possiameo per il semplice motivo che normale non è. C'è qualcosa che stride maledettamente, qualcosa di malato, di insano. Bene, anche oggi è una bella giornata !


prof - 30/10/2009 alle 11:31

[quote][i]Originariamente inviato da claudiodance [/i] continuo ostinatamente ad affermare che sono più “scandalosi” gli arrivi in salita su pendenze mostruose , magari a seguito di tappe brevi e senza difficoltà precedenti... ... Il Giro si sta adagiando invece sul ciclismo dei pesi piuma... [/quote] Condivido molto anche del tuo post, pur se rimane fondamentale il modo di interpretare la corsa, come dice anche Elisa. Queste affermazioni tue, però, mi piace particolarmente sottolinearle perchè pongono giustamente l'accento su di una distorsione tipica dei nostri giorni e di altri sport. I pesi piuma appunto: come se la "conditio sine qua non" per essere campione nei GT, fosse determinata da un criterio tutto morfologico di questa natura. Come se la leva del ciclismo dei GT dovesse essere affettuata a partire dai tipi di Rujano in giu'. Ridicolo. Ridicolo e pericoloso. Tanto per capirci, le tappe dello Zoncolan e di Plan mi sono persino rifiutato di guardarle in tv. Ridicole anche loro ... Per venire alle crono; non so decidermi tra le due opzioni. In genere, su questo argomento, ho sempre pensato, molto boskovianamente, che "percorso è fatto da organizzatori" e che sia compito dei corridori interpretarlo. Un tarlo però mi ha sempre frullato per la testa: e se ci fosse un'unica crono di 120/150 km ? Siamo sicuri che Cancellara la vincerebbe ugualmente ? Ciao Claudio.


ProfRoubaix - 30/10/2009 alle 11:54

D'accordissimo sullo sperimentare una crono lunghissima. Pesi piuma: mi pare di ricordare che all'epoca di Indurain ci fosse molto stupore perchè un corridore così imponente riusciva a dominare il Tour. E i percorsi non erano così diversi da quelli di oggi ... Sarebbe interessante avere delle statistiche: a) sull'evoluzione della corporatura dei vincitori di GT; b) e sulle loro caratteristiche rispetto al resto del gruppo.


prof - 30/10/2009 alle 12:35

Mah, la chiosa sui "pesi piuma" era da me riferita all'introduzione di salite come Zoncolan e Plan de Corones dove corridori leggeri al limite della disfunzione ormonale sono indubbiamente avvantaggiati su dei normotipi. Qui ci troviamo in presenza di esercizi da circo equestre nel quale, come ben sappiamo, si esibiscono nani, la donna cannone e l'uomo-giraffa. Il vantaggio del nano su di una salita al 20% è incommensurabile. L'Indurain di turno può reggere 3, 4 km, mettiamo anche 5, supplendo con la sua potenza ma, fatalmente, le leggi della fisica avranno il sopravvento. Non c'è pezza. E non c'è gara. Ridicolo. Per il confronto che proponi, lo trovo interessante anche se ho la sensazione (a pelle, naturalmente) che, almeno fino a che le salite sono state quelle classiche, sul podio si sia vista una rappresentazione di tipi assai variegata un po' in tutte le epoche. Però, lo ripeto, è una sensazione molto epidermica.


Granfondista - 30/10/2009 alle 12:41

[quote][i]Originariamente inviato da Guglielmo Tell [/i] il fatto è che in salita attacchi se hai da recuperare in classifica, era così per Pantani ed è stato così per Contador a Verbier, ma se in classifica sei già davanti non hai bisogno di attaccare anche se sei uno scalatore puro, e infatti una volta presa la maglia gialla Contador non ha più attaccato [/quote] Su Contador hai assolutamente ragione, fa il numero solo quando ne ha bisogno (ed è la cosa che di lui proprio non mi piace:mad: ) Su Pantani invece credo che ti sbagli, lui attaccava comunque (vedi Campiglio, e se avesse potuto lo avrebbe fatto anche il giorno dopo).


Zanarkelly - 30/10/2009 alle 13:55

[quote][i]Originariamente inviato da prof [/i] Per venire alle crono; non so decidermi tra le due opzioni. In genere, su questo argomento, ho sempre pensato, molto boskovianamente, che "percorso è fatto da organizzatori" e che sia compito dei corridori interpretarlo. Un tarlo però mi ha sempre frullato per la testa: e se ci fosse un'unica crono di 120/150 km ? Siamo sicuri che Cancellara la vincerebbe ugualmente ? Ciao Claudio. [/quote] Secondo me con una crono così lunga gli specialisti sarebbero ancora più avvantaggiati, anche in caso di percorso vallonato o misto. Il vantaggio dei cronoman, infatti, sta soprattutto nella regolarità del passo, piuttosto che nella potenza pura; e su una distanza così grande la capacità di produrre uno sforzo dosato nel tempo aumenterebbe a dismisura i distacchi, rispetto a chi non riesce a trovare un ritmo adatto. Certo si potrebbe fare una crono lunga con tante salite vere, tipo un SellaRonda a crono, ma ho paura che verrebbe fuori una tappa di una noia mortale e non è detto che il vantaggio dei cronoman sarebbe ridotto (e francamente non lo troverei neanche giusto).


prof - 30/10/2009 alle 14:08

[quote][i]Originariamente inviato da Zanarkelly [/i] ... Il vantaggio dei cronoman, infatti, sta soprattutto nella regolarità del passo, piuttosto che nella potenza pura ... [/quote] Credo che questa affermazione, alla luce di quanto abbiamo visto in questi anni, sia profondamente sbagliata ... Per spingere un 13 (oppuire anche soltanto un 55x15) alle frequenze di Cancellara o Armstrong o del Contador dell'ultimo tour occorre un qualcosina in piu' che "regolarità sul passo" ... Ma forse a te riesce molto facile :boh:


Zanarkelly - 30/10/2009 alle 15:12

[quote][i]Originariamente inviato da prof [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Zanarkelly [/i] ... Il vantaggio dei cronoman, infatti, sta soprattutto nella regolarità del passo, piuttosto che nella potenza pura ... [/quote] Credo che questa affermazione, alla luce di quanto abbiamo visto in questi anni, sia profondamente sbagliata ... Per spingere un 13 (oppure anche soltanto un 55x15) alle frequenze di Cancellara o Armstrong o del Contador dell'ultimo tour occorre un qualcosina in piu' che "regolarità sul passo" ... Ma forse a te riesce molto facile :boh: [/quote] A dir la verità non credo riesca molto facile neanche a loro :D Intendevo dire che l'esercizio della crono si fonda soprattutto sulla capacità di dosare lo sforzo in maniera prolungata e regolare, piuttosto che sulla capacità di spingere rapportoni; poi chiaro che anche quello può aiutare, ma se si allunga la crono e quindi il tempo di gara, allora queste capacità faranno aumentare ulteriormente i distacchi tra gli specialsiti e gli altri.


Bitossi - 30/10/2009 alle 16:07

[quote][i]Originariamente inviato da asterisco [/i] Ribadisco che uno dei difetti di questo Giro è non aver cercato nuove durissime salite mai affrontate che avrebbero regalato scenari nuovi ad altri (bellissimi) ma già noti. Dal sito salite.ch ho visto queste salite: Scanuppia - Malga Palazzo Edelweiss Alpe Fuori San Genesio - Edelweiss Alpe Vaccaro Prato Maslino Rifugio Calvanico Punta Veleno... ecc. ...Qualcuna sarà anche non percorribile, ma molte possono essere provate. Che ne dite? [/quote] Asterisco, devi capire che molte delle salite che hai citato (le prime in particolar modo, e mi sembra siano in ordine di durezza, no?) sono poco più che sentieri per capre... assolutamente inadatte a farci passare una corsa professionistica; anzi, in alcuni casi bisognerebbe dire "arrivare", in quanto strade senza sbocco. Inadatte quindi per diversi motivi: - O non sono valichi e non c'è spazio per un arrivo - oppure hanno pendenze ai limiti del ribaltamento - o ancora hanno sedi stradali strette e molto spesso dissestate - e comunque potrebbero non creare grandi distacchi tra i migliori, che come spesso succede in questi casi se ne starebbero buoni buoni fino all'ultimo km, e solo nel caso fossero traguardi finali... mentre molti passistoni dovrebbero farsele a piedi... :D ... Volevo anche tornare sulla questione crono lunghe/corte ecc.: andate un po' a leggere che cosa ne pensa Fignon nell'ultimo capitolo del libro tradotto da Carlo/Lemond nel thread a lui dedicato... ;) Comunque forse è vero che una crono iniziale (al posto della cronosquadre) in questo Giro avrebbe "bilanciato" di più il percorso; però non trovo niente di scandaloso che, a seconda degli anni, si tenda a favorire più un tipo di corridori piuttosto che un altro: la vedo nella logica dell'alternanza democratica... :Od: Infine, una curiosità: nel Giro del 1962 (il primo di Balmamion) non venne disputata alcuna cronometro. In effetti, la classifica finale premiò abbastanza gli scalatori (Massignan secondo); non c'era Anquetil, e mi domando (forse solo Morris può rispondere) se fu il tracciato a tenerlo lontano, o se semplicemente non aveva programmato il Giro, o se addirittura, vista l'assenza del bretone, non fosse ritenuta "inutile" una cronometro... :?


Maìno della Spinetta - 30/10/2009 alle 19:12

Ma pellizzotti haq visto lo stesso giro che ho visto io? DI quale versante parla dello Zoncolan?!?!?!? Pellizotti assaggia lo Zoncolan "Sarà una grande tappa" Lo scalatore, terzo quest'anno al Giro d'Italia, ha provato oggi una parte della quindicesima frazione della corsa rosa, che si svolgerà esattamente fra 200 giorni: "Passo Duron, Sella Valcalda e poi Zoncolan: sarà un tappone" MILANO, 30 ottobre 2009 - Duecento giorni allo Zoncolan. Duecento giorni a una delle tappe più dure e affascinanti del Giro 2010. Duecento giorni a un evento, un appuntamento, un match da centomila spettatori. E Franco Pellizotti, oggi, era da quelle parti. Terzo al Giro e pois al Tour nel 2008, "Pelli" ha esplorato una settantina di chilometri della quindicesima tappa del prossimo Giro d’Italia, da Paularo (dove è nato suo padre) a Tolmezzo, la Val d’Incaroio e il Passo Duron, la discesa verso Zuglio e il ritorno a Paularo. In una magnifica giornata d’autunno. Con una novantina di cicloamatori, i colleghi professionisti Claudio Cucinotta e Davide Cimolai, la campionessa italiana ed europea juniores Elena Cecchini, argento nel Mondiale a punti, e Daniele Pontoni, ex stella del ciclocross e della mountain bike. Durissima — "Non era la mia prima volta sul Passo Duron — racconta Pellizotti, 31 anni, alla Liquigas-Doimo anche nel 2010 —. È una salita molto impegnativa, di 5-6 chilometri, con pendenze fino al 19 per cento, e si arriva a quota 1070 metri. L’inizio è durissimo, in mezzo si addolcisce anche se rimane impegnativa, l’ultimo chilometro si torna al 15 per cento. Quando la si prende, è stretta, poi si allarga, infine si restringe. Un bell’asfalto. L’ho fatta in agilità, con il 39x27. [b] Quel giorno avremo tutti i rapporti che vorremo, perché dopo il Passo Duron ci saranno Sella Valcalda e lo Zoncolan. Non dal versante scalato nel 2008, ma da quello del 2003. Che è meno ripido. Ma la differenza si fa più dove si pedala che non dove ci si arrampica. E comunque sarà un tappone: si arriverà allo Zoncolan con più chilometri e più salite nelle gambe. Non sarà decisivo, ma determinante sì". [/b] vacanza — Pellizotti è ancora in vacanza: "L’ultima corsa della stagione al Giro del Missouri, il 13 settembre. Poi sono tornato negli Stati Uniti, e in Canada, per una crociera: da New York a Montreal, via Boston. Adesso una settimana al caldo delle Seychelles, sempre con la mia famiglia. Quindi, a metà novembre, ricomincerò la preparazione, palestra e bici, ma con calma". Il suo 2010 dovrebbe ricalcare il 2009: "Mi sono trovato bene, ho conquistato risultati importanti. Il programma sarà discusso con la squadra nel primo raduno, al Passo San Pellegrino. E la mia intenzione è accoppiare Giro e Tour".


alberto84 - 30/10/2009 alle 20:25

[quote][i]Originariamente inviato da Maìno della Spinetta [/i] Ma pellizzotti haq visto lo stesso giro che ho visto io? DI quale versante parla dello Zoncolan?!?!?!? Pellizotti assaggia lo Zoncolan "Sarà una grande tappa" Lo scalatore, terzo quest'anno al Giro d'Italia, ha provato oggi una parte della quindicesima frazione della corsa rosa, che si svolgerà esattamente fra 200 giorni: "Passo Duron, Sella Valcalda e poi Zoncolan: sarà un tappone" MILANO, 30 ottobre 2009 - Duecento giorni allo Zoncolan. Duecento giorni a una delle tappe più dure e affascinanti del Giro 2010. Duecento giorni a un evento, un appuntamento, un match da centomila spettatori. E Franco Pellizotti, oggi, era da quelle parti. Terzo al Giro e pois al Tour nel 2008, "Pelli" ha esplorato una settantina di chilometri della quindicesima tappa del prossimo Giro d’Italia, da Paularo (dove è nato suo padre) a Tolmezzo, la Val d’Incaroio e il Passo Duron, la discesa verso Zuglio e il ritorno a Paularo. In una magnifica giornata d’autunno. Con una novantina di cicloamatori, i colleghi professionisti Claudio Cucinotta e Davide Cimolai, la campionessa italiana ed europea juniores Elena Cecchini, argento nel Mondiale a punti, e Daniele Pontoni, ex stella del ciclocross e della mountain bike. Durissima — "Non era la mia prima volta sul Passo Duron — racconta Pellizotti, 31 anni, alla Liquigas-Doimo anche nel 2010 —. È una salita molto impegnativa, di 5-6 chilometri, con pendenze fino al 19 per cento, e si arriva a quota 1070 metri. L’inizio è durissimo, in mezzo si addolcisce anche se rimane impegnativa, l’ultimo chilometro si torna al 15 per cento. Quando la si prende, è stretta, poi si allarga, infine si restringe. Un bell’asfalto. L’ho fatta in agilità, con il 39x27. [b] Quel giorno avremo tutti i rapporti che vorremo, perché dopo il Passo Duron ci saranno Sella Valcalda e lo Zoncolan. Non dal versante scalato nel 2008, ma da quello del 2003. Che è meno ripido. Ma la differenza si fa più dove si pedala che non dove ci si arrampica. E comunque sarà un tappone: si arriverà allo Zoncolan con più chilometri e più salite nelle gambe. Non sarà decisivo, ma determinante sì". [/b] vacanza — Pellizotti è ancora in vacanza: "L’ultima corsa della stagione al Giro del Missouri, il 13 settembre. Poi sono tornato negli Stati Uniti, e in Canada, per una crociera: da New York a Montreal, via Boston. Adesso una settimana al caldo delle Seychelles, sempre con la mia famiglia. Quindi, a metà novembre, ricomincerò la preparazione, palestra e bici, ma con calma". Il suo 2010 dovrebbe ricalcare il 2009: "Mi sono trovato bene, ho conquistato risultati importanti. Il programma sarà discusso con la squadra nel primo raduno, al Passo San Pellegrino. E la mia intenzione è accoppiare Giro e Tour". [/quote] si sarà sicuramente sbagliato... a meno che zomegnan dopo la sborza presa, in cui ha disegnato questo giro, e tornato sobrio.....:Od::Od:


Maìno della Spinetta - 30/10/2009 alle 20:54

[quote][i]Originariamente inviato da Bitossi [/i] [quote][i]Originariamente inviato da asterisco [/i] Ribadisco che uno dei difetti di questo Giro è non aver cercato nuove durissime salite mai affrontate che avrebbero regalato scenari nuovi ad altri (bellissimi) ma già noti. Dal sito salite.ch ho visto queste salite: Scanuppia - Malga Palazzo Edelweiss Alpe Fuori San Genesio - Edelweiss Alpe Vaccaro Prato Maslino Rifugio Calvanico Punta Veleno... ecc. ...Qualcuna sarà anche non percorribile, ma molte possono essere provate. Che ne dite? [/quote] Asterisco, devi capire che molte delle salite che hai citato (le prime in particolar modo, e mi sembra siano in ordine di durezza, no?) sono poco più che sentieri per capre... assolutamente inadatte a farci passare una corsa professionistica; anzi, in alcuni casi bisognerebbe dire "arrivare", in quanto strade senza sbocco. Inadatte quindi per diversi motivi: - O non sono valichi e non c'è spazio per un arrivo - oppure hanno pendenze ai limiti del ribaltamento - o ancora hanno sedi stradali strette e molto spesso dissestate - e comunque potrebbero non creare grandi distacchi tra i migliori, che come spesso succede in questi casi se ne starebbero buoni buoni fino all'ultimo km, e solo nel caso fossero traguardi finali... mentre molti passistoni dovrebbero farsele a piedi... :D [/quote] Sottoscrivo tutto. Però... Però punta veleno con arrivo a San Zeno, o a Torri, oppure con il monte baldo, e picchiata su Rovereto... La discesa da San Genesio, verso Merano, è percorribile o la strada è sterrata? Perché se no anche quel finale sarebbe bello, magari con la salita a Merano 2000. Comunque questo giro dirà molto al Terminillo e sullo Zoncolan, ma dove si potrà fare un gran male, a mio avviso è nella tappa dell'Aprica.


pablo_b - 30/10/2009 alle 21:09

[quote][i]Originariamente inviato da pablo_b [/i] Riprendendo il discorso dei candidati alla vittoria del Giro 2010 non la vedo così grigia. Penso che in buona parte i partenti 2009 saranno confermati, con Menchov, Sastre, Pellizzotti, Basso, fra i favoriti. I primi due credo che opteranno per il Giro piuttosto che per il Tour dove la strada per la vittoria sembra chiusa dal duo Contador - Schlek (e non hanno più l'età per puntare a dei piazzamenti). Per lo stesso ragionamento vedo probabile la partecipazione del campione del mondo Cadel Evans. Mancherà, rispetto allo scorso anno solo Armstrong che, insieme a Nibali, Wiggins, Gesink e Samuel Sanchez, punteranno sul Tour. La sorpresa potrebbe venire dallo Schlek grande, che magari deciderà di separarsi dal fratellino e punterà sul Giro e al Tour andrà solo per fare il gregario a Andy. Valverde io lo vedo fermo per i prossimi due anni. [/quote] Le mie previsioni ottimistiche, ammetto, vengono contraddette giorno per giorno :hammer: Secondo le dichiarazioni pare che Evans punti tutto sul Tour, Menchov punti anche sul Tour e Sastre sia tentato all'accoppiata Tour - Vuelta.


barrylyndon - 30/10/2009 alle 22:05

[quote][i]Originariamente inviato da alberto84 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Maìno della Spinetta [/i] Ma pellizzotti haq visto lo stesso giro che ho visto io? DI quale versante parla dello Zoncolan?!?!?!? Pellizotti assaggia lo Zoncolan "Sarà una grande tappa" Lo scalatore, terzo quest'anno al Giro d'Italia, ha provato oggi una parte della quindicesima frazione della corsa rosa, che si svolgerà esattamente fra 200 giorni: "Passo Duron, Sella Valcalda e poi Zoncolan: sarà un tappone" MILANO, 30 ottobre 2009 - Duecento giorni allo Zoncolan. Duecento giorni a una delle tappe più dure e affascinanti del Giro 2010. Duecento giorni a un evento, un appuntamento, un match da centomila spettatori. E Franco Pellizotti, oggi, era da quelle parti. Terzo al Giro e pois al Tour nel 2008, "Pelli" ha esplorato una settantina di chilometri della quindicesima tappa del prossimo Giro d’Italia, da Paularo (dove è nato suo padre) a Tolmezzo, la Val d’Incaroio e il Passo Duron, la discesa verso Zuglio e il ritorno a Paularo. In una magnifica giornata d’autunno. Con una novantina di cicloamatori, i colleghi professionisti Claudio Cucinotta e Davide Cimolai, la campionessa italiana ed europea juniores Elena Cecchini, argento nel Mondiale a punti, e Daniele Pontoni, ex stella del ciclocross e della mountain bike. Durissima — "Non era la mia prima volta sul Passo Duron — racconta Pellizotti, 31 anni, alla Liquigas-Doimo anche nel 2010 —. È una salita molto impegnativa, di 5-6 chilometri, con pendenze fino al 19 per cento, e si arriva a quota 1070 metri. L’inizio è durissimo, in mezzo si addolcisce anche se rimane impegnativa, l’ultimo chilometro si torna al 15 per cento. Quando la si prende, è stretta, poi si allarga, infine si restringe. Un bell’asfalto. L’ho fatta in agilità, con il 39x27. [b] Quel giorno avremo tutti i rapporti che vorremo, perché dopo il Passo Duron ci saranno Sella Valcalda e lo Zoncolan. Non dal versante scalato nel 2008, ma da quello del 2003. Che è meno ripido. Ma la differenza si fa più dove si pedala che non dove ci si arrampica. E comunque sarà un tappone: si arriverà allo Zoncolan con più chilometri e più salite nelle gambe. Non sarà decisivo, ma determinante sì". [/b] vacanza — Pellizotti è ancora in vacanza: "L’ultima corsa della stagione al Giro del Missouri, il 13 settembre. Poi sono tornato negli Stati Uniti, e in Canada, per una crociera: da New York a Montreal, via Boston. Adesso una settimana al caldo delle Seychelles, sempre con la mia famiglia. Quindi, a metà novembre, ricomincerò la preparazione, palestra e bici, ma con calma". Il suo 2010 dovrebbe ricalcare il 2009: "Mi sono trovato bene, ho conquistato risultati importanti. Il programma sarà discusso con la squadra nel primo raduno, al Passo San Pellegrino. E la mia intenzione è accoppiare Giro e Tour". [/quote] si sarà sicuramente sbagliato... a meno che zomegnan dopo la sborza presa, in cui ha disegnato questo giro, e tornato sobrio.....:Od::Od: [/quote] mi preoccupa il fatto che con lui,nella foto del sito della Gazza, mi e' parso di scorgere Cainero,che e' il responsabile dell'organizzazione della tappa..boh...cominciano gia' i tagli al percorso?


maurofacoltosi - 31/10/2009 alle 00:09

Se fanno Duron + Valcalda devono obbligatoriamente salire allo Zoncolan da Ovaro, a meno di non aggirare tutto il monte e tornare a Sutrio (ma con un enorme aumento del chilometraggio)


Bitossi - 31/10/2009 alle 08:42

[quote][i]Originariamente inviato da Bitossi [/i] ....o se addirittura, vista l'assenza del [b]bretone[/b], non fosse ritenuta "inutile" una cronometro... :? [/quote] Aaaaaaaaaah! Orrore!!! :D Sono stato io a scrivere "bretone" a proposito di Anquetil? Non è possibile, qualcuno deve mi deve aver rubato la password... :Od: Strano che Abajia non mi abbia corretto... questo suggerisce l'ipotesi che non legga questo thread... :P

 

[Modificato il 31/10/2009 alle 08:51 by Bitossi]


barrylyndon - 31/10/2009 alle 09:10

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Se fanno Duron + Valcalda devono obbligatoriamente salire allo Zoncolan da Ovaro, a meno di non aggirare tutto il monte e tornare a Sutrio (ma con un enorme aumento del chilometraggio) [/quote] scusami ma se non erro nel 2003 fecero la Valcalda prima di scendere verso Sutrio.quest'anno il versante da affrontare della Sella Valcalda e' diverso?

 

[Modificato il 31/10/2009 alle 09:55 by barrylyndon]


maurofacoltosi - 31/10/2009 alle 09:53

Sì, salgono alla Valcalda da Sutrio e scendono verso Comeglians.


barrylyndon - 31/10/2009 alle 09:56

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Sì, salgono alla Valcalda da Sutrio e scendono verso Comeglians. [/quote] ah..grazie..:cincin:


Guglielmo Tell - 31/10/2009 alle 12:15

[quote] Su Contador hai assolutamente ragione, fa il numero solo quando ne ha bisogno (ed è la cosa che di lui proprio non mi piace:mad: ) Su Pantani invece credo che ti sbagli, lui attaccava comunque (vedi Campiglio, e se avesse potuto lo avrebbe fatto anche il giorno dopo). [/quote] sì è vero, intendevo dire che Pantani almeno nelle prime tappe di montagna era costretto ad attaccare essendo indietro in classifica, oggi Pantani non c'è e in generale scarseggiano gli atleti che vanno molto forte in salita e molto piano a cronometro, gli ultimi anni sono stati dominati da gente come Armstrong, Ullrich e lo stesso Contador che vanno più o meno forte su entrambi i terreni


molo1984 - 01/11/2009 alle 18:00

cosa costerà fare un sito solo per il giro... :? :boh: cercando su google "giro italia" il primo risultato che esce non è quello ufficiale... uno straniero che non mastica bene l'italiano si perde via... d'accordo ci sono articoli in varie lingue su quello del giro... poi vuoi mettere tutte le info che ci sono sul sito "letour.com"? in questo aspetto il giro è indietro anni luce.... d'accordo la corsa la fanno i corridori ma un comportamento tale nell'era dell'immagine non lo capisco proprio... sarei contento ad essere smentito...


alberto84 - 01/11/2009 alle 23:44

[quote][i]Originariamente inviato da molo1984 [/i] cosa costerà fare un sito solo per il giro... :? :boh: cercando su google "giro italia" il primo risultato che esce non è quello ufficiale... uno straniero che non mastica bene l'italiano si perde via... d'accordo ci sono articoli in varie lingue su quello del giro... poi vuoi mettere tutte le info che ci sono sul sito "letour.com"? in questo aspetto il giro è indietro anni luce.... d'accordo la corsa la fanno i corridori ma un comportamento tale nell'era dell'immagine non lo capisco proprio... sarei contento ad essere smentito... [/quote] si hai perfettamente ragione... la colpa è di quelli della gazzetta che ultimemente mi stanno sulle palle dopo le ultime pagelle che mi fanno perdere al fantacalcio....


Abajia - 04/11/2009 alle 23:00

[quote][i]Originariamente inviato da Bitossi [/i] Strano che Abajia non mi abbia corretto... questo suggerisce l'ipotesi che non legga questo thread... :P[/quote] O suggerisce l'ipotesi, piuttosto, che mi son preso qualche giorno di stacco dal forum, ché ogni volta che torno a casa dopo quattro ore di linguistica/fonetica e grammatica storica (e, generalmente, il mix è completato da altre due ore di Latino, o di Storia, o di Letteratura Italiana, o di vattelappesca), gli 'ingranaggi' iniziano a cigolare. :D Mi son dato al sightseeing - che spesso diventa pheegawatching (cit. pedalando). :Od: PS: Abajia legge tutto. :cool: PPS: Ah, comunque m'hai fatto ricordare quella volta che ho usato la scusa del fratellino birichino che scriveva cacchiate al posto mio :Od:

 

[Modificato il 04/11/2009 alle 23:05 by Abajia]


maurofacoltosi - 14/11/2009 alle 11:33

Modificato il finale della tappa Fidenza - Carrara, che diventerà Fidenza - Marina di Carrara. Tolta dal tracciato la salita della Foce di Ortonovo, dopo il Cuccu si scenderà direttamente su Carrara, andando quindi ad affrontare le salite di Torano e Bedizzano, ricalcando il finale della seconda tappa dell'ultima Tirreno - Adriatico, vinta da Petacchi. Infatti, si è anche deciso di spostare il traguardo dal centro di Carrara alla Marina.


pitoro - 14/11/2009 alle 11:42

Petacchi e gli altri velocisti ringraziano. D'altronde che ci azzeccava una tappa con un po' di sapore in una settimana insipida?


GodSaveUsFromGigiSgarbozz - 14/11/2009 alle 13:42

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Modificato il finale della tappa Fidenza - Carrara, che diventerà Fidenza - Marina di Carrara. Tolta dal tracciato la salita della Foce di Ortonovo, dopo il Cuccu si scenderà direttamente su Carrara, andando quindi ad affrontare le salite di Torano e Bedizzano, ricalcando il finale della seconda tappa dell'ultima Tirreno - Adriatico, vinta da Petacchi. Infatti, si è anche deciso di spostare il traguardo dal centro di Carrara alla Marina. [/quote] Bah...Ma tanto, chi si sorprende più...


simone89 - 14/11/2009 alle 15:05

sempre peggio..........


Abajia - 15/11/2009 alle 21:26

Quello che poteva rappresentare un gustoso antipasto alle tappe di Montalcino e del Terminillo, diventa così l'arrivo a ranghi compatti numero tre(?) dopo cinque frazioni, di cui le restanti due contro il tempo. Forse forse, alla fin fine, pur mantenendo il percorso di presentazione, sarebbero venute fuori quelle due orette da dedicare alla pennichella pomeridiana prima degli ultimi chilometri, ma ora s'è deciso di tagliare la testa al toro: e noia sia. :Od: Con le tre salite dopo una quarantina di chilometri (spalmati in due tappe) a cronometro, penso che sarebbe stata fuga, ma adesso un discorso di questo genere lascia il tempo che trova, quindi niente: arriverà lo sprintone, credo, a meno che Cavendish non avrà già cannibalizzato le prime tappe, tanto da scoraggiare gli altri velocisti a metter le squadre a lavorare. :P Ecco i tipici discorsi novembrini del ciclofilo (quasinullafacente). :D


danilodiluca87 - 15/11/2009 alle 21:42

il vecchio trattore con rimorchio è pronto....:D:D:D:D caro Abajaa quest'anno niente Colonnella e frittata, autobus a 50 °C....mannaggia la majella:grr::grr::grr::grr:


Abajia - 15/11/2009 alle 21:56

Beh, mica detto! Non so tu, ma io sto pensando al Terminillo e a L'Aquila, ma soprattutto mi stuzzica l'idea d'una due-giorni in quel di Porto Recanati (tra parentesi: mio padre, per motivi di lavoro, capita spesso da quelle parti)... Quindi: il trattore? Tienilo pronto! :D


piccolo san bernardo - 16/11/2009 alle 14:12

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Modificato il finale della tappa Fidenza - Carrara, che diventerà Fidenza - Marina di Carrara. Tolta dal tracciato la salita della Foce di Ortonovo, dopo il Cuccu si scenderà direttamente su Carrara, andando quindi ad affrontare le salite di Torano e Bedizzano, ricalcando il finale della seconda tappa dell'ultima Tirreno - Adriatico, vinta da Petacchi. Infatti, si è anche deciso di spostare il traguardo dal centro di Carrara alla Marina. [/quote] no,no!!:OIO Io aspetto la modifica alla tappa del Grappa!!:P


maurofacoltosi - 27/11/2009 alle 19:41

[quote][i]Originariamente inviato da piccolo san bernardo [/i] Io aspetto la modifica alla tappa del Grappa!!:P [/quote] Eccola qua, anche si tratta di una modifica lieve. Per mancanza di spazio nel centro di Asolo, tutto piccole piazzette e viuzze, l'arrivo sarà posto nella frazione di Casella, ai piedi della collina sulla quale sorge l'abitato. Dunque, passati dal traguardo si salirà ad Asolo, si andrà sul Grappa e poi si tornerà seguendo l'itinerario previsto a Casella. Unica variazione, il taglio della breve ascesa finale, che verrà cmq affrontata subito dopo il primo passaggio.


Frank VDB - 27/11/2009 alle 21:56

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Modificato il finale della tappa Fidenza - Carrara, che diventerà Fidenza - Marina di Carrara. Tolta dal tracciato la salita della Foce di Ortonovo, dopo il Cuccu si scenderà direttamente su Carrara, andando quindi ad affrontare le salite di Torano e Bedizzano, ricalcando il finale della seconda tappa dell'ultima Tirreno - Adriatico, vinta da Petacchi. Infatti, si è anche deciso di spostare il traguardo dal centro di Carrara alla Marina. [/quote] Leggo solo ora i commenti a questa notizia che già conoscevo. Ragazzi, da persona della zona vi assicuro che il cambiamento non è poi così rivoluzionario nell'economia della tappa. La salita di Ortonovo (paese natio di Bernucci, per chi non lo sapesse) non avrebbe fatto tutta questa selezione. Sì, la discesa di Fontia verso Carrara è molto stretta e tecnica, ma questo non avrebbe impedito l'arrivo di un gruppo di 60-70 unità con dentro molti dei velocisti. Il giro delle Cave con i Ponti di Vara è stato probabilmente scelto per motivi scenografici, ma vedrete che se la tappa sarà tirata, giù al mare arriveranno 80-90 persone non di più, sempre con i velocisti dentro. L'unica differenza di rilievo è che nella prima versione l'arrivo sarebbe stato a un km dalla fine della discesa, in leggera salita, mentre in questo caso ridiscesa la Foce ci sono ancora 5 km di un vialone in discesa 2% che potrebbero favorire il ricomporsi dei treni dei velocisti. In sintesi: la tappa tecnicamente non cambia. Non so cosa ne pensa Pitoro, che forse quelle zone le conosce un pò anche lui. Mi riservo comunque di offrirvi a breve una ricognizione (no video: solo bla bla :P ) della tappa.


pitoro - 28/11/2009 alle 00:17

Frank, visto che mi tiri in mezzo:-) Secondo me cambia. La salita di Ortonovo è potabile anche per il sottoscritto, quindi robetta per i pro'. Ma la strada è strettina e cmq eventuali attaccanti potevano scollinare con abbastanza margine (anche 20/30") per non farsi riprendere. La discesa infatti si fa in fila indiana, chi scollina 50° arriva in fondo più o meno allo stesso punto e con un solo km non ha spazio per tentare la volata. Credo che un Petacchi, pur gasato dal fatto di correre in casa, non avrebbe potuto avere possibilità in caso di corsa tirata. Così invece è tutto un altro film. Se non va via una fuga da lontano o se non ci sarà battaglia per la maglia, arriveranno in tanti.

 

[Modificato il 28/11/2009 alle 00:21 by pitoro]


molo1984 - 15/01/2010 alle 18:27

http://www.ciclonews.it/media/imgnews/053_10_Maglie_Giro.jpg ma hanno tolto la maglia ciclamino oppure le foto sono uscite male? a me sembra proprio rossa... :boh:


GodSaveUsFromGigiSgarbozz - 15/01/2010 alle 19:26

Eh già, pure a me...


plata - 15/01/2010 alle 19:30

La maglia ciclamino è andata in pensione, al suo posto arriva la maglia rossa, con buona gioia dei tradizionalisti.


maurofacoltosi - 15/01/2010 alle 19:31

Ci sono tutti i colori sballati..... la maglia verde è diventata marrone.... La foto giusta è questa (dal sito gazzetta) [img]http://images.gazzetta.it/Hermes%20Foto/2010/01/15/0KW8XNTM--300x145.jpg [/img]


maurofacoltosi - 15/01/2010 alle 19:35

Cmq, come da foto, confermo: la maglia ciclamino sparisce, entra la maglia rossa


zon - 18/01/2010 alle 17:10

Mi sorge spontanea una domanda: perché?:?


FofinhoCR9 - 18/01/2010 alle 20:05

[quote][i]Originariamente inviato da zon [/i] Mi sorge spontanea una domanda: perché?:? [/quote] Beh, guardando la foto con le 3 maglie non mi sembra difficile ipotizzare una risposta :italia:. Ripeto, guardando la foto. Poi non è detto che sia il vero motivo ;)


maurofacoltosi - 19/01/2010 alle 09:02

Il motivo è proprio quello. Tenete presente che l'anno prossimo il Giro festeggerà il 150° anniversario dell'unità d'Italia.


molo1984 - 19/01/2010 alle 10:44

la modalità di assegnazione della maglia sarà lo stesso? o ritornerà una classifica simile alla maglia blu/azzurra degli intergiri o quella grancombinata del 2006 (vinta da savoldelli)?


alberto84 - 19/01/2010 alle 14:52

sarà la stessa della classfica a punti degli anni scorsi...


FofinhoCR9 - 19/01/2010 alle 18:32

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Il motivo è proprio quello. Tenete presente che l'anno prossimo il Giro festeggerà il 150° anniversario dell'unità d'Italia. [/quote] Allora c'ho visto giusto... Se quello è il vero motivo, la novità trova il mio totale apprezzamento. :clap:


piccolo san bernardo - 24/01/2010 alle 23:44

Tutti i motivi che volete,ma i colori sono orrendi!:Od::Od:


maurofacoltosi - 19/02/2010 alle 12:25

Modificato il tracciato della tappa Amsterdam - Middelburg, che passa da 209 Km a 224 Km. [img]http://www.giromiddelburg.nl/wp-content/uploads/2009/12/route_per_20100219_giromiddelburg_web_540.jpg [/img] Fonte: www.giromiddelburg.nl


Maìno della Spinetta - 22/02/2010 alle 18:40

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Modificato il finale della tappa Fidenza - Carrara, che diventerà Fidenza - Marina di Carrara. Tolta dal tracciato la salita della Foce di Ortonovo, dopo il Cuccu si scenderà direttamente su Carrara, andando quindi ad affrontare le salite di Torano e Bedizzano, ricalcando il finale della seconda tappa dell'ultima Tirreno - Adriatico, vinta da Petacchi. Infatti, si è anche deciso di spostare il traguardo dal centro di Carrara alla Marina. [/quote] http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2010/it/tappe.shtml Ma qua ancora danno il vecchio finale....


mattewhawk23 - 22/02/2010 alle 19:57

[quote][i]Originariamente inviato da Maìno della Spinetta [/i] Ma pellizzotti haq visto lo stesso giro che ho visto io? DI quale versante parla dello Zoncolan?!?!?!? Pellizotti assaggia lo Zoncolan "Sarà una grande tappa" Lo scalatore, terzo quest'anno al Giro d'Italia, ha provato oggi una parte della quindicesima frazione della corsa rosa, che si svolgerà esattamente fra 200 giorni: "Passo Duron, Sella Valcalda e poi Zoncolan: sarà un tappone" MILANO, 30 ottobre 2009 - Duecento giorni allo Zoncolan. Duecento giorni a una delle tappe più dure e affascinanti del Giro 2010. Duecento giorni a un evento, un appuntamento, un match da centomila spettatori. E Franco Pellizotti, oggi, era da quelle parti. Terzo al Giro e pois al Tour nel 2008, "Pelli" ha esplorato una settantina di chilometri della quindicesima tappa del prossimo Giro d’Italia, da Paularo (dove è nato suo padre) a Tolmezzo, la Val d’Incaroio e il Passo Duron, la discesa verso Zuglio e il ritorno a Paularo. In una magnifica giornata d’autunno. Con una novantina di cicloamatori, i colleghi professionisti Claudio Cucinotta e Davide Cimolai, la campionessa italiana ed europea juniores Elena Cecchini, argento nel Mondiale a punti, e Daniele Pontoni, ex stella del ciclocross e della mountain bike. Durissima — "Non era la mia prima volta sul Passo Duron — racconta Pellizotti, 31 anni, alla Liquigas-Doimo anche nel 2010 —. È una salita molto impegnativa, di 5-6 chilometri, con pendenze fino al 19 per cento, e si arriva a quota 1070 metri. L’inizio è durissimo, in mezzo si addolcisce anche se rimane impegnativa, l’ultimo chilometro si torna al 15 per cento. Quando la si prende, è stretta, poi si allarga, infine si restringe. Un bell’asfalto. L’ho fatta in agilità, con il 39x27. [b] Quel giorno avremo tutti i rapporti che vorremo, perché dopo il Passo Duron ci saranno Sella Valcalda e lo Zoncolan. Non dal versante scalato nel 2008, ma da quello del 2003. Che è meno ripido. Ma la differenza si fa più dove si pedala che non dove ci si arrampica. E comunque sarà un tappone: si arriverà allo Zoncolan con più chilometri e più salite nelle gambe. Non sarà decisivo, ma determinante sì". [/b] vacanza — Pellizotti è ancora in vacanza: "L’ultima corsa della stagione al Giro del Missouri, il 13 settembre. Poi sono tornato negli Stati Uniti, e in Canada, per una crociera: da New York a Montreal, via Boston. Adesso una settimana al caldo delle Seychelles, sempre con la mia famiglia. Quindi, a metà novembre, ricomincerò la preparazione, palestra e bici, ma con calma". Il suo 2010 dovrebbe ricalcare il 2009: "Mi sono trovato bene, ho conquistato risultati importanti. Il programma sarà discusso con la squadra nel primo raduno, al Passo San Pellegrino. E la mia intenzione è accoppiare Giro e Tour". [/quote] Grande Maino!l'avevo letto anch io ma non lo avevo notato Non mi dire che ha sbagliato la ricognizione sarebbe da comica!


roberto79 - 23/02/2010 alle 08:53

che sia la solita mossa commerciale di zomegnan? ...preannunciano una tappa e poi ne svolgono un 'altra...


maurofacoltosi - 23/02/2010 alle 08:54

[quote][i]Originariamente inviato da Maìno della Spinetta [/i] [quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Modificato il finale della tappa Fidenza - Carrara, che diventerà Fidenza - Marina di Carrara. Tolta dal tracciato la salita della Foce di Ortonovo, dopo il Cuccu si scenderà direttamente su Carrara, andando quindi ad affrontare le salite di Torano e Bedizzano, ricalcando il finale della seconda tappa dell'ultima Tirreno - Adriatico, vinta da Petacchi. Infatti, si è anche deciso di spostare il traguardo dal centro di Carrara alla Marina. [/quote] http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2010/it/tappe.shtml Ma qua ancora danno il vecchio finale.... [/quote] Le altimetrie, come tutti gli anni, verranno aggiornate solo poche settimane prima della corsa. Non è l'unica tappa ad essere stata modificata. Avranno un percorso differente anche la crono di Amsterdam e la tappa di Middelburg. Allungate le tappe dell'Aquila (262 Km) e il circuito finale di Bitonto, mentre l'arrivo della tappa di Asolo sarà ai piedi della salita del centro storico (e non in cima)


Andrea_Web - 23/02/2010 alle 08:56

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Maìno della Spinetta [/i] [quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Modificato il finale della tappa Fidenza - Carrara, che diventerà Fidenza - Marina di Carrara. Tolta dal tracciato la salita della Foce di Ortonovo, dopo il Cuccu si scenderà direttamente su Carrara, andando quindi ad affrontare le salite di Torano e Bedizzano, ricalcando il finale della seconda tappa dell'ultima Tirreno - Adriatico, vinta da Petacchi. Infatti, si è anche deciso di spostare il traguardo dal centro di Carrara alla Marina. [/quote] http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2010/it/tappe.shtml Ma qua ancora danno il vecchio finale.... [/quote] Le altimetrie, come tutti gli anni, verranno aggiornate solo poche settimane prima della corsa. Non è l'unica tappa ad essere stata modificata. Avranno un percorso differente anche la crono di Amsterdam e la tappa di Middelburg. Allungate le tappe dell'Aquila (262 Km) e il circuito finale di Bitonto, mentre l'arrivo della tappa di Asolo sarà ai piedi della salita del centro storico (e non in cima) [/quote] Ai piedi della salita significa in pianura!?!?


Maìno della Spinetta - 23/02/2010 alle 12:23

[quote][i]Originariamente inviato da Andrea_Web [/i] [quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Maìno della Spinetta [/i] [quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Modificato il finale della tappa Fidenza - Carrara, che diventerà Fidenza - Marina di Carrara. Tolta dal tracciato la salita della Foce di Ortonovo, dopo il Cuccu si scenderà direttamente su Carrara, andando quindi ad affrontare le salite di Torano e Bedizzano, ricalcando il finale della seconda tappa dell'ultima Tirreno - Adriatico, vinta da Petacchi. Infatti, si è anche deciso di spostare il traguardo dal centro di Carrara alla Marina. [/quote] http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2010/it/tappe.shtml Ma qua ancora danno il vecchio finale.... [/quote] Le altimetrie, come tutti gli anni, verranno aggiornate solo poche settimane prima della corsa. Non è l'unica tappa ad essere stata modificata. Avranno un percorso differente anche la crono di Amsterdam e la tappa di Middelburg. Allungate le tappe dell'Aquila (262 Km) e il circuito finale di Bitonto, mentre l'arrivo della tappa di Asolo sarà ai piedi della salita del centro storico (e non in cima) [/quote] Ai piedi della salita significa in pianura!?!? [/quote] Se non ricordo male non hanno ancora deciso com'è il finale della tappa Grappa. Di sicuro non in cima alla salitella (come da altimetria). Le possibilità sono o un arrivo direttissimo ad Asolo in periferia (come vorrebbe uno sponsor), o un arrivo ad Asolo centro (come vorrebbero per metterlo in mostra al grande pubblico) o un arrivo ad Asolo ma dopo la salitella, quindi finale un po' allungato, con arrivo in discesa dopo uno strappo. Personalmente preferisco questa opzione, ma credo che si debbano mettere d'accordo sponsor e comune.


roberto79 - 23/02/2010 alle 14:10

quindi sarebbe confermato che lo Zoncolan verrà affrontato dal versante piu' morbido?


Maìno della Spinetta - 23/02/2010 alle 14:14

[quote][i]Originariamente inviato da roberto79 [/i] quindi sarebbe confermato che lo Zoncolan verrà affrontato dal versante piu' morbido? [/quote] Per quella tappa credo che sia un errore di Pellizotti nel chiacchierare col giornalista. Si faranno Valcalda prima della salita finale e Zoncolan dal versante duro.


Abruzzese - 06/03/2010 alle 15:28

[b]Asolo pensa in grande, al via i lavori per l'arrivo del Giro[/b] Lo splendido borgo di Asolo (Tv) pensa in grande e già da alcuni mesi è al lavoro per allestire ogni dettaglio per ospitare l'arrivo della 14^ tappa del Giro d'Italia 2010: la Ferrara-Asolo del prossimo 22 Maggio; una frazione di assoluto interesse sportivo, storico e artistico che legherà nei suoi 200 chilometri l'arte ferrarese alla storia e alla tradizione delle due ruote che da sempre fanno parte del DNA di quel diamante incastonato tra le verdi colline trevigiane che risponde al nome di Asolo. Con la collaborazione del comune di Asolo, sotto le direttive del sindaco Loredana Baldisser e dell'Assessore allo sport Nico Basso, l'Asolo Sports Promotion della presidentessa Chiara Caldonazzo e il Comitato Tappa, presieduto da Giampietro Bonin, hanno allestito per lunedì 8 marzo, a partire dalle 19.30, una conferenza stampa nel corso della quale verranno resi noti agli organi della stampa locale e nazionale i primi dati sull'organizzazione di un evento che punta a richiamare nel centro trevigiano una miriade di appassionati della bicicletta e non solo. "Si tratta di un evento che il nostro comune attende da anni e che sta preparando con trepidazione" ha annunciato con soddisfazione l'assessore allo sport Nico Basso "L'arrivo di una manifestazione come il Giro d'Italia rappresenta un'occasione unica per promuovere il nostro territorio, ma anche le attività agricole e imprenditoriali che rendono la nostra provincia uno dei motori dell'economia nazionale. Per questo auspichiamo la collaborazione di tutte le componenti sociali, solo in questo modo potremo realizzare per il prossimo 22 Maggio una giornata di grande festa alla quale saranno collegate decine e decine di eventi minori che serviranno a sensibilizzare anche chi normalmente non segue le vicende del mondo delle due ruote." In attesa dell'arrivo della carovana del Giro, la "febbre rosa" sta contagiando Asolo e sono già numerose le adesioni degli imprenditori locali che hanno deciso di dare il proprio sostegno per quello che sarà un evento di levatura mondiale "Siamo consapevoli che il Giro porterà sulle nostre strade persone provenienti da ogni parte del mondo e vogliamo che tornando a casa, possano ricordare Asolo come un centro vivace ed accogliente. In queste settimane abbiamo incassato il si di molti partner economici, siamo in attesa di ricevere altrettante risposte positive, solo così potremo contare sul budget necessario per accogliere nel migliore dei modi atleti, tifosi e turisti." Ufficio stampa Asolo Sports Promotion Publiweb Italia


Abruzzese - 23/03/2010 alle 16:18

[b]PRESENTATA A CUNEO LA CRONOMETRO A SQUADRE[/b] Serata di gala dedicata al Giro d’Italia al Teatro Toselli a Cuneo. Il “Grande Evento 2010” è stato uno straordinario successo che ha registrato la presenza di molte e importanti personalità legate allo sport e al Giro d’Italia. Nel 150° anniversario della fondazione della Provincia di Cuneo, rappresentata dalla presidente Gianna Gancia, è stata presentata con orgoglio la 4a tappa del 93° Giro d’Italia (8 – 30 maggio da Amsterdam a Verona) che andrà in scena mercoledì 12 maggio: una cronometro a squadre di 32,5 chilometri che è anche la prima tappa in Italia della Corsa Rosa 2010, dopo le tre frazioni iniziali che si disputeranno in Olanda. Erano presenti in sala campioni del ciclismo del presente e del passato, fra i quali Damiano Cunego, Maurizio Fondriest, Francesco Moser, Giuseppe Saronni, Italo Zilioli Franco Balmamion, Nino Defilippis, Guido Messina, la campionessa del mondo di handbike Francesca Fenocchio e la campionessa olimpica e mondiale di sci di fondo, Stefania Belmondo. Non hanno fatto mancare il loro affetto anche i figli di Fausto Coppi, Marina e Faustino e Andrea Bartali, figlio di Gino. La serata, condotta mirabilmente da Franco Lauro, ha registrato vari momenti divertenti tra cui vanno menzionate le tre scenette di teatro in cui la compagnia teatrale “Accademia dei Folli di Torino” ha saputo onorare in modo molto divertente i 150 anni della Provincia di Cuneo, il ciclismo in ogni sua visone, ed i tre Armstrong della storia: Neil, Louis e Lance. Fra i giornalisti, sono intervenuti Davide Cassani e Beppe Conti. Infine non ha fatto mancare la sua presenza il Direttore Ciclismo di RCS Sport, Angelo Zomegnan, che ha portato sul palco del Teatro Toselli una speciale Maglia Rosa celebrativa dei 150 anni della Provincia di Cuneo, donata alla Presidente Gancia. Per la sfida agonistica, l’appuntamento è fissato per mercoledì 12 maggio 2010 con la spettacolare cronometro a squadre con partenza da Piazza del Popolo a Savigliano e linea d’arrivo davanti al Palazzo della Provincia, sito in Corso Nizza a Cuneo. (ufficio stampa)