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Autore: Oggetto: Novazzano 27 settembre 2009 - il sole splende

Livello Marco Pantani




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Registrato: Mar 2005

  postato il 30/09/2009 alle 15:38
Mio padre va ancora in bicicletta. Gli piacciono le maglie dei professionisti, che a me non piacciono, e le usa.
Quelle di Armstrong, che a me non piace, di cui è tifoso. E quella della nazionale australiana. Che è proprio bella e un po’ piace anche a me.




Novazzano settembre 2009

Come bambini, aspettiamo l’arrivo di qualcosa di magico e inaspettato. Lo sguardo puntato alla svolta della strada, giù in fondo all’ultimo rettilineo dell’erta di Novazzano. Lo schermo è lontano, le voci si accavallano. Il russo, lo spagnolo, Cadel che rientra Cancellara che devasta il gruppetto, un signore di mezza età si mette a urlare “è partito Cunegooo!” e subito corre come un pazzo verso valle. È l’ultimo passaggio. L’ultimo decisivo passaggio. Aspettiamo sospesi. Le staffette, una, due, cinque dieci moto e un’attesa interminabile. Poi la strada ombrosa si illumina di qualcosa di chiaro.
La maglia bianca sembra sparata da una fionda e il ragazzo che la indossa danza sui pedali. Il mondo lo riconosce, la terra lo riconosce e, se esiste, lo riconosce anche Dio. Esplode. Un boato felice di urla e gente che si sporge e spinge la voce fuori e l’aria per spingerlo che lo merita e deve arrivare, caz.zo, oggi deve arrivare e tutti dicono Cadel-Cadel-Cadeeeelll. Il ragazzo sfila la strada cosparsa di giallo e rosso come un siluro, scompare sulla collina mentre ci abbracciamo. Dietro nessuno, passano secoli e quelli che arrivano vano più piano. Si vede a occhio, vanno più piano!
Passano incitati anche loro, ma sembra di meno. Sembra proprio di meno. Raccogliamo le nostre cose e ci lanciamo a una corsa selvaggia fra i vigneti, attraverso i camper, scavalcando gente seduta, grigliate ed erba calpestata. Ci assiepiamo sotto le immagini giganti. E il nostro ragazzo viaggia sulla punta della sella, il volto sfigurato, il paesaggio sconvolto.
Ancora urla, applausi e commenti che partono. Sussurro: dai ragazzo dai, passano questi minuti, vedrai che passano, dietro sono più stanchi e doloranti di te. Resisti Cadel, soffri. Resisti….
E lui resiste e si infila nella vittoria con uno stile, una grazia e una distanza dalle contemporanee esibizioni d’esultanza che tutti ricorderanno per sempre. Niente fucilate, niente marionette, niente spettacolini. Un uomo che vince una corsa in bicicletta e manda un bacio a qualcuno di caro con le poche forze rimaste.
Cadel Evans è campione del mondo sotto i nostri occhi. Il popolo del Novazzano applaude a lungo. È un applauso lungo, esibito, anche feroce, con la gente che si guarda e annuisce e le espressioni di tutti dicono: “Sì, sì, era ora!”
Mi calco sugli occhi il mio berretto belga, abbraccio i ragazzi, abbraccio Andrea, Guido. Diciamo: sì, sì, che vittoria!
Scendiamo dalla strada e di nuovo veniamo catturati dalle immagini del podio.
Il nostro ragazzo è immerso nelle proprie emozioni. Partono altri applausi dalla collina di Novazzano.
Il tributo della gente a Cadel Evans è un regalo al ciclismo. È un magico regalo collettivo che raccoglie lo spirito migliore che anima questo mondo e lo traduce in un’affetto spontaneo denso di significati.
Scendiamo del tutto. Stiamo sbollendo le emozioni e pensiamo già al viaggio, alle code, all’autostrada.

Mi tolgo il berretto da tifoso belga. Chiederò a mio padre se mi regala la sua maglia della nazionale australiana.
O forse no. È giusto che la tenga lui. Aveva capito tutto prima, molto prima.

 

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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/09/2009 alle 15:49
Il "brutto brutto brutto" mondiale di Cadel Evans ...

CADEL EVANS E' CAMPIONE DEL MONDO. Sì, volevo togliermi la soddisfazione di scriverlo. Anche perchè sì, si fa fatica a crederlo.
Il ciclismo anticipa di un anno il suo mondiale "down under" vestendo con la maglia iridata uno dei più leggendari piazzati del ciclismo contemporaneo. Il primo corridore al mondo a riuscire a conquistare due secondi posti consecutivi al Tour entrambe le volte con meno di un minuto di distacco. Solo terzo all'ultima Vuelta, che avrebbe potuto contendere (perdere?) all'ultimo secondo se non avesse perso più di un minuto per una foratura nell'unico momento in cui l'ammiraglia era lontana. Ma che anche quando era rimasto giù dal podio era riuscito non a perdere: di più. Come al Giro 2002, quando lungo la salita di passo Coe la sua fresca maglia rosa diventò il simbolo di tutti quelli che nel giorno sbagliato hanno trovato un salita troppo ripida, con troppo caldo, con gli avversari che vanno troppo forte.
Gli avversari, il gruppo. Argomento delicato per uno come Cadel, che si dice abbia pochissimi amici in gruppo persino tra i compagni di squadra. Perchè testone, un po' depresso (arriva Bugno, arriva, abbiate pazienza), così impregnato di cultura anglosassone da accettare poco, molto poco, le note pratiche tanto estreme quanto molto diffuse in gruppo. E da accettare malvolentieri, molto malvolentieri, di perdere corse mulinando i suoi rapportini e provando quelle piccole accelerazioni che devasterebbero qualsiasi altro corpo normale contro avversari che si prodigano in meno naturali ma più redditizi "scatti playstation". E come farebbe una pecora (molto, molto molto più probabilmente) bianca a farsi amici fra le troppe pecore nere?
E quello che non si ottiene (le vittorie), sudarselo. Accumulando un tale squilibrio fra il merito e le vitt.... le sconfitte, da fare sentire il trionfo di Mendrisio come la liberazione delle liberazioni. E' dai tempi di Bugno che non ricordo un mondiale dall'esito così giusto oltre che bello. Giusto non solo rispetto alla corsa quanto soprattutto a una carriera su strada di cui ormai temevamo, e mai come quest'anno, di non poter mai raccontare un gradino più alto del podio. Giusto nel palpabile rispetto che tutti a Mendrisio (sì: con Claudio, potrò dire che c'ero!) gli hanno tributato prima lungo l'attacco in quegli ultimi chilometri che tutti temevano sarebbero stati troppo lunghi, poi all'arrivo e in quella premiazione insieme così pudica e così sfrenata. Se c'è un titolo da non spiegare a chiunque abbia visto i primi piani di Evans in fuga e poi sul podio è quello, impeccabile, di Cyclingnews: "Evans takes emotional, historic world championship win for Australia".
Così emozionato da non alzare che un braccio sulla linea d'arrivo, così feroce e concentrato negli ultimi chilometri. Dove ha vinto, non dominato.
Cancellara andava chiaramente più forte di lui. Probabilmente altri andavano più o meno come lui, in un mondiale più equilibrato di quanto faccia apparire l'ordine d'arrivo. Una corsa di cui l'immagine più efficace è nello stacco della tv dai primi inseguitori di Evans, con Rodriguez che non dà cambi al molto forte (e decisivo) Kolobnev per difendere il rientro dei supercapitani, al gruppetto dei favoriti, con Valverde e Sanchez che non danno cambi a Cancellara per difendere la medaglietta di Rodriguez. Una Spagna forte e pavida che ha messo in inferiorità numerica un'Italia nettamente meno forte che nelle ultime edizioni, con Cunego battuto dagli altri "isolati" Breschel e Gilbert (ma che emozione, stando sul circuito, vedere passare Boonen nel gruppo in fuga!). Una Spagna che forse si sentiva a sua volta in inferiorità numerica rispetto alle progressioni di Cancellara, vero e unico perno della corsa. Forse era solo da una corsa così equilibrata che poteva uscire il bellissimo nome di Evans (sponsor abituale: Lotto: e chi altri?). Evans che, per parte sua, ci ha messo occhi apertissimi in discesa al cambio di corsia di Rodriguez, in pianura alla trenata di Kolobnev, all'attacco della salita andandosene da solo e quindi più regolare di chi, dietro o molto indietro, un po' tirava e un po' si guardava.
Al momento giusto, con gli avversari giusti. Senza playstation, ma forte e consapevole. Che il ciclismo è proprio "uno sport brutto" (cit. Claudio). Cioè abbrutente: pochi secondi di estasi stilistico-agonistica in mezzo a tanta pazienza e ancora più dolore. E brutta, molto brutta, era l'apnea che aspettava Evans dallo scollinamento a Novazzano all'arrivo, passando per tre chilometri di sicura agonia. E importante, molto importante, per essere feroce e concentrato, sapere che mentre davanti stai sputando l'anima, quelli dietro stanno facendo la stessa cosa ma andando un pochino più piano e soffrendo un pochino di più ... ma questo chi poteva saperlo meglio di Cadel Evans?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/09/2009 alle 15:52
Originariamente inviato da claudiodance
....un signore di mezza età si mette a urlare “è partito Cunegooo!” e subito corre come un pazzo verso valle....


si era piegato una cassa di birra....

 

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Danilo Di Luca....Killer strikes again


 
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  postato il 30/09/2009 alle 15:53
Grande impresa quella di Evans, non solo ha conquistato l'iride ma è anche riuscito a "stanare" due delle migliori penne del forum!

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/09/2009 alle 15:56
Originariamente inviato da claudiodance
Mi tolgo il berretto da tifoso belga. Chiederò a mio padre se mi regala la sua maglia della nazionale australiana.
O forse no. È giusto che la tenga lui. Aveva capito tutto prima, molto prima.


il babbo Dance è sempre stato troppo avanti

 

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EROE DEL GAVIA

A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998

27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/09/2009 alle 16:00
due splendidi racconti. Grazie davvero

 

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Io Odio Marino Bartoletti e Abajia



Vincitore al Fantaciclismo del Tour de Suisse 2009
2°, 3° e 4° in tre tappe al Fantagiro d'Italia '09
Una vittoria di tappa e un 4° posto al Fanta Tour 2009

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/09/2009 alle 17:46
Originariamente inviato da W00DST0CK76

Grande impresa quella di Evans, non solo ha conquistato l'iride ma è anche riuscito a "stanare" due delle migliori penne del forum!


grazie grazie.....

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/09/2009 alle 18:17
letti proprio con piacere.
 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 30/09/2009 alle 19:05
Originariamente inviato da W00DST0CK76

Grande impresa quella di Evans, non solo ha conquistato l'iride ma è anche riuscito a "stanare" due delle migliori penne del forum!

Caro Franz, aggiungi anche il tuo sulfureo punto di vista, ci vuole, non trovi? Di cose da raccontare ce ne sono, dalle mie gaffe con Dejanira, fino al fatto che ho chiamato Zillo "Andrea" (mi si dice si chiami Matteo)per tutto il giorno e lui non ha mai avuto il coraggio di contraddirmi!
Grazie ancora per la compagnia, abbiamo passato un bel mondiale su quel costone erboso.
Eravamo i più stilosi, oltre che i più competenti!!!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/09/2009 alle 19:05
mentre viaggiavamo verso mendrisio, mattino presto, si è parlato di tante cose.
i miei amici amatori ed io più delle nostre corse, gli altri due, appassionati di ciclismo vintage, più volte presenti alla campagna del nord, di vecchie storie e di campioni del passato.
i discorsi, ogni tanto,scivolavano sul doping e sulle storiacce, che sono così difficili da evitare nel ciclismo di oggi.

a novazzano , una bellissima giornata. sole , caldo, gente di ciclismo e popolo.
abbiamo scelto il posto, quella salita tirava su bene , lì per forza avremmo visto chi ne aveva e chi no.
chi pedala lo sa, valuta le pendenze, lì farei fatica a tenere, qui potrei accelerare, qui posso andare via...
quello era il posto, finalmente un bel circuito, non salite finte...
ballerini me l' ha detto, chiosava il vecchio appassionato che conosce tutti e parla anche fiammingo: a varese la corsa la decidono i corridori, a mendrisio la corsa la farà il percorso, vincerà uno duro...

ho incitato il colombiano tra i fuoriusciti della prima ora, vamos ardila,e lui si è girato, stupito.
poi cercavo , con gli altri amici i nostri, questo lo hai visto, quello come era. andavamo su e giù, un po' tra gli olandesi arancioni per gesink, i norvegesi,tanti, i belgi con i parrucconi, un lussemburghese fuso, quelli del fans club di cunego con le magliette gialle . c' erano persino degli inglesi e qualche irlandese per deignan e roche figlio.
tutto bello, le salamelle straunte sotto il tendone chicco d' oro, mille ragionamenti sulla corsa.
rujano l' ho incitato, gli italiani pure, spiavo gli spagnoli e fabian con sospetto, timore e ammirazione.
gli applausi per il lussemburghese drucker, ho controllato il numero sulla gazza, che, ormai staccato, si è fatto mezza salita in impennata, come robbie mc ewan all' alpe d' huez

ancora birra , salamelle, luganiga evvvvai
.
guido e claudio non riesco a trovarli, sono più in su, bisogna stare vicino ad una televisione, ad un megaschermo per capire la corsa , vedere cosa succede quando è veramente decisivo.

poi quell' ultimo giro, quel boato quando appare la maglia bianca con le striscie orizzontali gialle e verdi, e sale forte, da solo, con una bella luce sugli altri già dopo il primo scalone.

lo hanno già scritto claudio e guido, con parole felici, molto più suggestive delle mie.

poi siamo tornati.
contenti, siamo sempre contenti quando vediamo il ciclismo, poi bello come a novazzano.
uno ( non io, cara gabri 59)ce l' aveva con cunego , ma tutti , senza esserne consapevoli, eravamo un po' più contenti del solito.
non abbiamo parlato mai di doping dopo il trionfo di cadel. mai.
se vinceva un altro non capitava.
è stato bello il ritorno, più del solito.

ciao

mesty

ps: poi magari , tra 15 giorni, questa è spazzatura....nel ciclismo di oggi ogni volta che ti spendi per uno fai la figura del pirla.
ma per celebrare cadel ed il ritorno sul forum di 2 grandi amici , posso ben fare la figura da pirla una volta ancora
non è la prima, non sarà l' ultima..

dai , crediamoci un po', ogni tanto è bello sognare
poi comunque , ci si sveglia

 
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Livello Campionato di Zurigo




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  postato il 30/09/2009 alle 19:33
Siete davvero riusciti a rendere al meglio le emozioni di quei palpitanti momenti. Mi è venuta la pelle d'oca mentre li leggevo...grazie ragazzi!
 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 30/09/2009 alle 21:13
Sì Gianni, sognare è bello e Cadel ha fatto un vero miracolo. Ogni giorno che passa mi sorprendo ad essere più felice per il risultato. I miei beniamini non sono andati tutti bene (ma Tom sì, che garone coraggioso), ma fa nulla, vince uno, è uno sport cattivo, brutto e sfibrante. Ogni tanto però c'è una vittoria "giusta e buona".
E sì, il novazzano era duro. fottutamente duro, veniva il fiatone a farlo a piedi (guido ha ripetuto dieci volte: la senti la pendenza?)chi dice di no non ha mai pedalato.
Hanno corso di conserva parecchi giri perchè sapevano cosa dovevano affrontare. Ungiro a tutta nel finale e il gruppo è esploso.
ciao caro, un abbraccio, w il brutto magnifico cadel

 

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  postato il 30/09/2009 alle 23:17
Originariamente inviato da claudiodance
chi dice di no non ha mai pedalato.


Sì, era bello duro. Lo riconosco addirittura io che non ho mai pedalato, pensa te...

 

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  postato il 01/10/2009 alle 02:03
Ma voi lo sapete quanti km ci sono dal mio paesello Giffoni Valle Piana a Mendrisio? Novecentodue, centimetro più, centimetro meno.
Ed io con tutto quello che ho da fare, lavoro arretrato e mille altre faccende, vi pare che mi metto a pensare di andare un attimo in Svizzera a vedere i mondiali avendo a disposizione solo 36 ore di tempo?
Eppure, sarà che è ancora vivo dentro di me il clima delle vacanze, il pensiero inizia a solleticarmi, più che una voglia sembra essere un'esigenza che col tempo diventa sempre più pressante.
C'è una vocina dentro di me che mi dice "hei Franz, ultimamente stai diventando troppo cicloautarchico, non segui più le corse, non scrivi sul forum, pensi solo a come poter limare qualche grammo di peso alla tua bici, e se fosse il momento di provare a reinnamorarsi di questo mondo?".
La parte razionale risponde "ma dove cavolo vai, il tempo è poco, sabato devi lavorare, anche lunedì e ultimamente vai sempre a dormire non prima delle 3, riposo, ci vuole riposo, non hai più vent'anni".
Eppure il richiamo è sempre più forte...Mendrisio, MEN-DRI-SIO, come se in quell'angolo del Ticino ci fosse ad attendermi un appuntamento con un destino imprecisato e, visto che come Oscar Wilde so resistere a tutto tranne che alle tentazioni, nel giro di poche ore mi ritrovo a stampare le carte di imbarco del volo Napoli-Malpensa A/R.
Il dado è tratto, la parte razionale è ancora una volta emarginata, la vita è troppo breve per non godersela!
Mi è bastato salire sull'aereo per lasciarmi alle spalle tutte le quotidiane tribolazioni, col passare delle ore l'adrenalina da mondiale sale sempre di più, dopo 26 mondiali seguiti davanti alla TV, è giunta finalmente l'ora di essere "live".
Appena arrivato sul circuito mi sono sentito inebriato nel respirare a pieni polmoni l'aria della kermesse iridata, era come sentirsi al centro di un mondo ideale fatto di persone di varie provenienze e culture accomunate dalla voglia di fare festa e godersi lo spettacolo di un grande evento sportivo.
La speranza della vigilia era quella di vedere per il quarto anno consecutivo un italiano in maglia iridata, così non è stato, i nostri sono usciti sconfitti, non tanto perché abbiano corso male ma semplicemente perché hanno trovato avversari più forti e tra questi, il meritato successo è andato a "calimero" Evans.
Non avrei mai pensato di gioire tanto per una vittoria australiana ma il modo in cui è stata ottenuta è tale da far accantonare ogni tipo di orgoglio campanilistico, il buon Cadel ha ingoiato in questi anni troppi rospi amari, io stesso confesso che non avrei scommesso un centesimo su di lui.
Il nuovo campione del mondo non è un fuoriclasse, un predestinato alla vittoria di quelli che magari riescono a vincere anche quando non sono in giornata, ma un corridore tenace ed onesto a cui piace essere protagonista per tutto l'arco della stagione andando quasi sempre andando a sbattere la testa contro i picchi di forma dei suoi avversari.
Ligabue cantava "non abbiamo classe ma abbiamo fiato finché vuoi" e sull'ultima ascesa di Novazzano il buon Cadel aveva ancora fiato da vendere, tanto da permettersi di lasciarsi tutti alle spalle.
L'attesa nel vedere chi sarebbe sbucato per primo da quella curva che vedevo in lontananza è stata interminabile, battiti a mille, silenzio poi un boato, c'è un australiano che si sta involando verso l'iride, il tempo di una foto e... vai Cadel, non voltarti fino al traguardo, le gambe bruciano ma quelle dei tuoi avversari sono su punto di esplodere, è il momento di riscuotere con gli interessi tutti i crediti maturati ... ce l'hai fatta, sei campione del mondo, ora puoi anche piangere e toglierti un po' di sassolini dalla scarpa, sei tu a ballare sul mondo!
In questo turbinio di emozioni ho ritrovato ciò che cercavo, l'emozione di una corsa, la tenacia di Evans, la maestosità di Boonen, la potenza di Cancellara, la generosità di Bruseghin, l'orgoglio del giapponese inseguito per diversi giri dal carro scopa, tutti accomunati da un unico denominatore, la fatica, fatica e sudore su un tracciato severo ... quanto dovremo aspettare per rivederne uno simile?
Dopo questo weekend mi è tornata la voglia di vedere le corse, di tenermi informato, non voglio vedermi sfuggire dalle mani questo mondo che amo ormai da diversi lustri.
Un contributo fondamentale a questa folgorazione è venuto dai (come sempre) fantastici amici di Cicloweb, compagni di quest'avventura breve ma intensa sono stati la mitica Laura Idril, Delfino, Pitoro, Zillo, Rizz (la prossima volta che ci tocca dormire a Malpensa si va al terminal 2, ok?), Claudiodance (coi suoi amici Andrea e l'altro di cui non ricordo il nome), ProfRoubaix e la new entry Dejanira a cui va una menzione speciale per essere stata così gentile nel darmi ospitalità, per essere riuscita ad integrarsi benissimo nel gruppo grazie alla sua simpatia e competenza nonché per avermi fatto scoprire che a Milano c'è un ristorante a me intitolato mi raccomando, scrivi più spesso nel forum!
Su quella terrazza che affacciava sulla salita di Novazzano ci siamo davvero divertiti, pronostici improbabili, battute fulminanti, attacchi di consumismo (vero Dance?) e aneddoti spassosi in quantità industriale, tutto ciò ha reso la giornata davvero indimenticabile facendomi tornare a casa felice perché l' esser riuscito a far pace col ciclismo.
In fondo non ci voleva molto, l'impresa di un eroe dai tratti squisitamente umani, una cornice di pubblico chiassosa e straordinaria e un manipolo di amici che, per quando geograficamente lontani, riescono sempre a far sentire in modo empatico la loro presenza.

Grazie di cuore a tutti


...e grazie anche al monumentale soldato svizzero ribattezzato Huber, il contributo del "Rambo del canton Ticino" è stato fondamentale per la perfetta riuscita della manifestazione, eroico!

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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  postato il 01/10/2009 alle 02:23
Originariamente inviato da mestatore
gli applausi per il lussemburghese drucker, ho controllato il numero sulla gazza, che, ormai staccato, si è fatto mezza salita in impennata, come robbie mc ewan all' alpe d' huez


Questa avrei voluto vederla davvero . Però vabbè, per la serie "ciclismo free-style" mi sono accontentato di vedere la genialata di Samuel Sanchez per togliere una borraccia in mezzo alla strada

 

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"...L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa.L'importante è ciò che provi mentre corri." (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 01/10/2009 alle 07:19
Originariamente inviato da danilodiluca87

Originariamente inviato da claudiodance
....un signore di mezza età si mette a urlare “è partito Cunegooo!” e subito corre come un pazzo verso valle....


si era piegato una cassa di birra....


 

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Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
...
e i barbieri il lunedì

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 01/10/2009 alle 07:22
Mi sono dimenticato, occupato com'ero a ridere, di complimentarmi per i due racconti e quindi grazie anche da parte mia, in attesa, se ci sarà, di qualcosa da parte di Morris.

 

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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 01/10/2009 alle 07:57
Ringrazio tutti per il riscontro e invito altri ad aggiungere aneddoti, racconti, resoconti e flash dal percorso dei Mondiali.
Questa discussione è aperta a tutti i contributi dal percorso. Anche quelli lontani dalla salita di Novazzano (che però resta il punto leggendario del mondiale!).

 

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Livello Milano-Sanremo




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  postato il 01/10/2009 alle 09:13
Originariamente inviato da claudiodance

Ringrazio tutti per il riscontro e invito altri ad aggiungere aneddoti, racconti, resoconti e flash dal percorso dei Mondiali.
Questa discussione è aperta a tutti i contributi dal percorso. Anche quelli lontani dalla salita di Novazzano (che però resta il punto leggendario del mondiale!).


io ho vissuto le tue stesse emozioni in quanto ero seduto sulla rivetta di fronte a te.
Come accennavi, ad ogni tornata cercavi di carpire la condizione dei corridori dalla pedalata. Se devo essere sincero, io Cadel l'ho identificato solo all'ultimo giro. Nei giri precedenti tenevo d'occhio gli italiani, Valverde, Cancellara, Gilbert, Freire e gli altri spagnoli, ma mai Evans. Nelle 7 ore precedenti all'arrivo su quella rivetta si sono sentiti pronostici di tutti i tipi, ma nessuno ha mai nominato "EVANS".
Probabilmente anche nel gruppo nessuno teneva in considerazione l'australiano...e questo è stato il motivo per cui lui è riuscito ad andarsene tutto solo.
Comunque una volta che sono rimasti in 9 io avevo pronosticato uno spagnolo. Ho anche detto: "3 su 9...è impossibile che non lo vincano!"
Ultima considerazione: Pozzato è proprio bello in bicicletta. Dopo Bugno non avevo più apprezzato una pedalata così pulita.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 01/10/2009 alle 10:16
Originariamente inviato da ilbernaonline

Originariamente inviato da claudiodance

Ringrazio tutti per il riscontro e invito altri ad aggiungere aneddoti, racconti, resoconti e flash dal percorso dei Mondiali.
Questa discussione è aperta a tutti i contributi dal percorso. Anche quelli lontani dalla salita di Novazzano (che però resta il punto leggendario del mondiale!).


io ho vissuto le tue stesse emozioni in quanto ero seduto sulla rivetta di fronte a te.
Come accennavi, ad ogni tornata cercavi di carpire la condizione dei corridori dalla pedalata. Se devo essere sincero, io Cadel l'ho identificato solo all'ultimo giro. Nei giri precedenti tenevo d'occhio gli italiani, Valverde, Cancellara, Gilbert, Freire e gli altri spagnoli, ma mai Evans. Nelle 7 ore precedenti all'arrivo su quella rivetta si sono sentiti pronostici di tutti i tipi, ma nessuno ha mai nominato "EVANS".
Probabilmente anche nel gruppo nessuno teneva in considerazione l'australiano...e questo è stato il motivo per cui lui è riuscito ad andarsene tutto solo.
Comunque una volta che sono rimasti in 9 io avevo pronosticato uno spagnolo. Ho anche detto: "3 su 9...è impossibile che non lo vincano!"
Ultima considerazione: Pozzato è proprio bello in bicicletta. Dopo Bugno non avevo più apprezzato una pedalata così pulita.

Ciao ilbernaonline,
beh, permettimi di dire che la nostra posizione di osservazione era infinitamente migliore della tua!
è per questo forse che da noi Evans era stato avvistato e “ampiamente” pronosticato fra i componenti del gruppetto dei migliori nel finale. Io poi, durante la fuga dei 28, continuavo a dire: “L’australia DEVE mettersi a tirare!” Infatti, nella logica doveva avvenire proprio questo. Gerrans ed Evans erano dietro e … i canguri erano l’unica squadra strutturata per un inseguimento fra quelle senza punte o mezze punte in fuga.

Non credo che abbiano sottovalutato Evans. Ha colto il momento giusto e forse Valverde, Cunego e Cancellara erano più controllati. Forse è stato il gioco dei marcamenti a favorirlo più della poca considerazione. Tutti sanno che Evans ha fondo e grinta per tenere fino alla fine, ma in certe situazioni si gioca a rischiare di perdere per conservare un filo di energia in più. Freire ha corso sempre così e la Spagna pare essersi adagiata su questa modalità.

Col senno di poi Sanchez e Rodriguez avrebbero dovuto aggredire acquafresca e novazzano per togliere dal gruppetto il velocista Breschel e consentire a Valverde di sprintare per l’oro, ma l’Embatido non si sentiva super e forse temeva Cunego (sicuramente temeva Cance).

Verissima l’osservazione su Pippo. Magnifica postura, anche dal vivo. Bugno se la sognava una linea così elegante della colonna vertebrale! Deve essere difficile non autocompiacersi quando si è così chiaramente strafichi! Se io fossi bello in bici come Pozzato viaggerei con uno specchio montato sulla bici.
Ecco perché Evans è così grintoso e Pozzato invece no!

 

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Livello Luison Bobet




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  postato il 01/10/2009 alle 10:26
Lo stile di Pozzato e' inconfondibile, io mi ricordo di averlo notato a centro gruppo in una milano-sanremo sulla colletta di arenzano. Nel mezzo del gruppone spiccava proprio per la sua eleganza(che ricordo bene aveva gia da allievo).
A proposito di corridori stilosi, ieri sera mi sono rivisto le 2 liegi di bartoli..estasi pura!

 
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Livello Milano-Sanremo




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  postato il 01/10/2009 alle 10:53
Originariamente inviato da claudiodance

Ciao ilbernaonline,
beh, permettimi di dire che la nostra posizione di osservazione era infinitamente migliore della tua!


Allora forse non ho capito bene dove eri. Dalla nostra parte, oltre che la strada, si vedeva bene anche il maxischermo.
Se tu eri di fronte (dove c'era il mitico militare che faceva spostare le persone fuori dalla fettuccina) non riuscivi a vedere il maxischermo. Però vedevi benissimo i corridori uscire dalla curva. Anche io avevo questo dubbio di posizionamento.
eri lì giusto?

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 01/10/2009 alle 11:16
Originariamente inviato da ilbernaonline

Originariamente inviato da claudiodance

Ciao ilbernaonline,
beh, permettimi di dire che la nostra posizione di osservazione era infinitamente migliore della tua!


Allora forse non ho capito bene dove eri. Dalla nostra parte, oltre che la strada, si vedeva bene anche il maxischermo.
Se tu eri di fronte (dove c'era il mitico militare che faceva spostare le persone fuori dalla fettuccina) non riuscivi a vedere il maxischermo. Però vedevi benissimo i corridori uscire dalla curva. Anche io avevo questo dubbio di posizionamento.
eri lì giusto?

Ero lì, infatti gli ultimi 6 giri abbiamo fatto la spola avanti e indietro per vedere lo schermo. Eravamo i primi a sx del gruppo di spagnoli

 

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  postato il 01/10/2009 alle 11:40

Ero lì, infatti gli ultimi 6 giri abbiamo fatto la spola avanti e indietro per vedere lo schermo. Eravamo i primi a sx del gruppo di spagnoli


Allora mi sa che sie stato immortalato in qualche mia foto

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 01/10/2009 alle 12:58
Originariamente inviato da ilbernaonline


Ero lì, infatti gli ultimi 6 giri abbiamo fatto la spola avanti e indietro per vedere lo schermo. Eravamo i primi a sx del gruppo di spagnoli


Allora mi sa che sie stato immortalato in qualche mia foto


Pubblicale bello!!

 

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  postato il 01/10/2009 alle 13:29


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ops. come si fa?[C:\LUCA\Mendrisio 2009\da ridurre\IMG_8923.jpg] [/img]

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 01/10/2009 alle 20:44
Originariamente inviato da ilbernaonline



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ops. come si fa?[C:\LUCA\Mendrisio 2009\da ridurre\IMG_8923.jpg] [/img]

Qualcuno può aiutare il nostro amico a mettere le foto sul forum. Io non mi ricordo come si faccia.

Tornando al pomeriggio di Novazzano volevo spendere ancora due parole per il comportamento del pubblico.
Nel recente Giro d'Italia abbiamo visto fin dove possa spingersi la cultura sportiva di stampo ultrà. Il bravo Garzelli fischiato per avere fatto una volata ai danni di Di Luca e Menchov fischiato a Roma, dopo una vittoria bellissima e commovente per come si era venuta a realizzare fra pioggia, cadute e colpi di scena.
A Novazzano un'altra storia.
Il saluto del pubblico alle immagini di Evans all'arrivo, sul podio e la facce e i commenti della gente sono stati rincuoranti.
Bisogna puntare il dito quando le cose non vanno come, secondo la nostra opinione, dovrebbero, ma bsogna anche gioire dei momenti giusti e belli.
E per Evans anche il pubblico era quel pubblico sportivo, appassionato e competente che vorrei sempre per il mio amato ciclismo.
Eppure nessun italiano, belga, svizzero o norvegese (per citare i blocchi più cospicui in zona Novazzano) era in medaglia. Avrebbero quindi avuto di che lamentarsi.
Invece no. Applausi per il canguro.
Forse Evans è riconosciuto come un valore aggiunto, forse la sua jella cosmica, la sua fama di perdente.
Non so, ma è andata proprio bene.

Per me una soddisfazione profonda. Io Italiano con un berretto belga in testa e con la voglia di chiedere in regalo una casacca norvegese (e l'avrei chiesta, ma i vichinghi puzzavano orribilmente di birra e quelle magliette..bleah...) con la scritta E.B.H. sulla schiena, ho gioito, anzi, ho metabolizzato la gioia con calma, nel corso dei giorni.

Sì, sul Novazzano c'era il sole.

E l'anno prossimo alla Kobram il mio berretto belga (attacco di consumismo, solo 15 euro!) vi farà crepare d'invidia

 

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  postato il 01/10/2009 alle 20:55
Originariamente inviato da ilbernaonline



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ops. come si fa?[C:\LUCA\Mendrisio 2009\da ridurre\IMG_8923.jpg] [/img]


Quì trovi come fare: http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=494

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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  postato il 01/10/2009 alle 20:55
Originariamente inviato da claudiodance
Qualcuno può aiutare il nostro amico a mettere le foto sul forum. Io non mi ricordo come si faccia.


In questo thread ci sono le istruzioni

http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=7198

 

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Vivian Ghianni

"...L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa.L'importante è ciò che provi mentre corri." (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

 
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  postato il 02/10/2009 alle 08:16


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che casino pubblicarle...dimmi come ti chiami che ti trovo in facebook e te le spedisco da li. Oppure via mail.

 
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  postato il 02/10/2009 alle 23:56
ilbernaonline,
ti ho mandato un messaggio privato con un recapito email.

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 04/10/2009 alle 16:08
Sì Claudio, il sole splendeva quel giorno a Novazzano. E vedere la corsa, quella corsa, è stato un po’ come vedere un film della Hollywood dei tempi andati. Alla fine i buoni hanno vinto, i cattivi sono stati puniti ed esci dalla sala pieno di buoni sentimenti, riconciliato con te stesso e con il mondo.

E poi viene il giorno dopo. Scendi in strada e ti guardi intorno. E ti accorgi che vicino a te stanno un sacco di tristi figuri. Ti stropicci gli occhi e guardi di nuovo. E allora vedi i Valverde e i Contador, i Cancellara e i fratelli Schleck, i Di Luca e i Menchov, i Bruynell e i Bjarne Riis. Un brivido ti corre lungo la schiena. Istintivamente alzi gli occhi al cielo, alla ricerca di quel sole che soltanto il giorno prima ti aveva scaldato animo e membra. E vedi una cappa pesante, nuvole nere a perdita d’occhio. Allora capisci che sei tornato nel mondo reale, che la bella favola è durata lo spazio di un pomeriggio. Guardi diritto davanti e prosegui per la tua strada, rifiutando di pensare più a lungo. Sì, di pensare che in un mondo più giusto Cadel quel giorno non avrebbe pianto. No, non avrebbe pianto perché avrebbe avuto l’abitudine a salirci su quel gradino del podio.

Il sole era davvero radioso quel giorno a Novezzano.

 

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E' la guerra che Madre Natura conduce contro la natura dell'uomo. Sarà una guerra senza quartiere, e sarà la grande guerra del XXI secolo

Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 04/10/2009 alle 16:24
Ciao Felice, bello rileggerti.
Hai ragione, che altro dire.

Visto il finale televisivo e l'impressione è che l'attacco dei tre sia avvenuto quasi casualmente. Credo che sia stato un buco fatto da Cancellara poco prima del rondò. Evans tira il gruppo, si sposta, passano Kolobenev e Rodriguez e dietro Cance si sposta per infilarsi alla ruota di Cadel. Il quale non ci pensa un secondo e si mette in terza posizione. A quel punto è Fabian che, in modo un pò strano, rallenta, si volta, vuole far passare uno spagnolo e lascia 5-10-20 metri ai primi tre. I quali si accorgono e accelerano.
Cancellara ha corso veramente male quel frangente ed giusto che abbia perso.
Poco dopo è ancora Cadel ad aprofittare delle incertezze degli avversari. Infatti non scatta sul primo gradone del Novazzano, ma prima, sul ponte poco dopo i box. E scatta per che si accorge che Rodriuez e Kolobnev gli hanno fatto un altro "buco". Una quindicina di metri. Si volta e si alza sui pedali. Insomma Cadel ha potuto affrontare il Novazzano con una gamba non intossicata da sparate frenetiche, ma da allunghi più calibrati.
Mi spiego il motivo della potenza con cui lo abbiamo visto transitare davanti a noi. Stava producendo in quel momento il massimo sforzo e lo produceva in pieno.
Paradossalmente dietro, Cancellara e C. dovevano faticare di più per chiudere quel gap.

ciao belli
claudio

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/10/2009 alle 17:04
Originariamente inviato da Felice

Sì Claudio, il sole splendeva quel giorno a Novazzano. E vedere la corsa, quella corsa, è stato un po’ come vedere un film della Hollywood dei tempi andati. Alla fine i buoni hanno vinto, i cattivi sono stati puniti ed esci dalla sala pieno di buoni sentimenti, riconciliato con te stesso e con il mondo.

E poi viene il giorno dopo. Scendi in strada e ti guardi intorno. E ti accorgi che vicino a te stanno un sacco di tristi figuri. Ti stropicci gli occhi e guardi di nuovo. E allora vedi i Valverde e i Contador, i Cancellara e i fratelli Schleck, i Di Luca e i Menchov, i Bruynell e i Bjarne Riis. Un brivido ti corre lungo la schiena. Istintivamente alzi gli occhi al cielo, alla ricerca di quel sole che soltanto il giorno prima ti aveva scaldato animo e membra. E vedi una cappa pesante, nuvole nere a perdita d’occhio. Allora capisci che sei tornato nel mondo reale, che la bella favola è durata lo spazio di un pomeriggio. Guardi diritto davanti e prosegui per la tua strada, rifiutando di pensare più a lungo. Sì, di pensare che in un mondo più giusto Cadel quel giorno non avrebbe pianto. No, non avrebbe pianto perché avrebbe avuto l’abitudine a salirci su quel gradino del podio.

Il sole era davvero radioso quel giorno a Novezzano.


ciao felice,

nel ciclismo di oggi, ma anche in quello di ieri e dell' altro ieri non è facile parlare di buoni e cattivi
è bella come immagine, come il sole e le nuvole, ma forse un po' troppo letteraria.

abbiamo raccontato i nostri sentimenti, che spesso non sono razionali
io non so se cadel evans meriti tutto il bello che si è scritto, e neppure se gli altri meritino tutto il brutto che pensiamo.

forse ha ragione pitoro, ci vorrebbe un po'meno enfasi
dovremo tutti essere un po' più cauti nel distribuire patenti di buoni e cattivi
il passato mi, ci, ha insegnato ad avere cautela.
comunque, per cadel, penso che non siamo lontani dalla verità.

certo, sai che non mi riferisco certo a te con queste parole , piuttosto parlo a me stesso e a claudio

comunque è stato un gran piacere rileggerti e mi fa piacere che tu ogni tanto butti uno sguardo.
i tuoi contributi mancano, speriamo ritornino
magari saltuariamente come quelli della maggioranza dei vecchi

ciao caro

mesty

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/10/2009 alle 18:13
Originariamente inviato da mestatore

Originariamente inviato da Felice

Sì Claudio, il sole splendeva quel giorno a Novazzano. E vedere la corsa, quella corsa, è stato un po’ come vedere un film della Hollywood dei tempi andati. Alla fine i buoni hanno vinto, i cattivi sono stati puniti ed esci dalla sala pieno di buoni sentimenti, riconciliato con te stesso e con il mondo.

E poi viene il giorno dopo. Scendi in strada e ti guardi intorno. E ti accorgi che vicino a te stanno un sacco di tristi figuri. Ti stropicci gli occhi e guardi di nuovo. E allora vedi i Valverde e i Contador, i Cancellara e i fratelli Schleck, i Di Luca e i Menchov, i Bruynell e i Bjarne Riis. Un brivido ti corre lungo la schiena. Istintivamente alzi gli occhi al cielo, alla ricerca di quel sole che soltanto il giorno prima ti aveva scaldato animo e membra. E vedi una cappa pesante, nuvole nere a perdita d’occhio. Allora capisci che sei tornato nel mondo reale, che la bella favola è durata lo spazio di un pomeriggio. Guardi diritto davanti e prosegui per la tua strada, rifiutando di pensare più a lungo. Sì, di pensare che in un mondo più giusto Cadel quel giorno non avrebbe pianto. No, non avrebbe pianto perché avrebbe avuto l’abitudine a salirci su quel gradino del podio.

Il sole era davvero radioso quel giorno a Novezzano.


ciao felice,

nel ciclismo di oggi, ma anche in quello di ieri e dell' altro ieri non è facile parlare di buoni e cattivi
è bella come immagine, come il sole e le nuvole, ma forse un po' troppo letteraria.

abbiamo raccontato i nostri sentimenti, che spesso non sono razionali
io non so se cadel evans meriti tutto il bello che si è scritto, e neppure se gli altri meritino tutto il brutto che pensiamo.

forse ha ragione pitoro, ci vorrebbe un po'meno enfasi
dovremo tutti essere un po' più cauti nel distribuire patenti di buoni e cattivi
il passato mi, ci, ha insegnato ad avere cautela.
comunque, per cadel, penso che non siamo lontani dalla verità.

certo, sai che non mi riferisco certo a te con queste parole , piuttosto parlo a me stesso e a claudio

comunque è stato un gran piacere rileggerti e mi fa piacere che tu ogni tanto butti uno sguardo.
i tuoi contributi mancano, speriamo ritornino
magari saltuariamente come quelli della maggioranza dei vecchi

ciao caro

mesty




Mi sa che ti rivoterò utente del mese, dopo maggio...

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi
UTENTE DELL'ANNO 2009
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  postato il 04/10/2009 alle 19:12
Quando, dalla brillante mente di qualche penna acuta, vien fuori un thread del genere, mi viene la voglia di lasciar passare del tempo, senza intervenire nel merito (anche perché, nel tal caso, altro che Novazzano! ero bello spaparanzato sul divano, quella domenica ), e poi lanciarmi nella lettura tutto d'un fiato.
Anche stavolta, vuoi anche per i tanti impegni pre-universitari che hanno affollato le mie giornate, ultimamente, è stato così. Ho atteso.

Proprio ora ho finito di leggere tutto il topic: proprio bello.
Rinnovo i miei complimenti a Cadel, e applaudo le righe ispirate dei "grandi vecchi".


Originariamente inviato da claudiodance

Verissima l’osservazione su Pippo. Magnifica postura, anche dal vivo. Bugno se la sognava una linea così elegante della colonna vertebrale! Deve essere difficile non autocompiacersi quando si è così chiaramente strafichi! Se io fossi bello in bici come Pozzato viaggerei con uno specchio montato sulla bici.



Originariamente inviato da mestatore

nel ciclismo di oggi, ma anche in quello di ieri e dell' altro ieri non è facile parlare di buoni e cattivi
è bella come immagine, come il sole e le nuvole, ma forse un po' troppo letteraria.

abbiamo raccontato i nostri sentimenti, che spesso non sono razionali
io non so se cadel evans meriti tutto il bello che si è scritto, e neppure se gli altri meritino tutto il brutto che pensiamo.

forse ha ragione pitoro, ci vorrebbe un po'meno enfasi
dovremo tutti essere un po' più cauti nel distribuire patenti di buoni e cattivi


Anch'io, come Sub,

 

[Modificato il 04/10/2009 alle 19:25 by Abajia]

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


Fantaciclismo Cicloweb 2010

Piazzamenti sul podio:


Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

---

Asso di Fiori

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/10/2009 alle 16:06
Anch'io ero a Novazzano quel giorno, circa a metà salita, davanti al maxischermo, appollaiato su una panca di cui ci siamo appropriati e su cui salivamo per poter vedere bene il passaggio dei corridori.
Nonostante l'equilibrio precario, nonostante qualche caduta in terra per colpa dei tifosi norvegesi ubriachi marci che cercavano di salire anche loro sulla panca, nonostante il maxischermo fosse messo alle nostre spalle rispetto alla direzione da cui provenivano i corridori (per cui quando passavano dovevamo poi girarci per vedere lo schermo, con conseguente forte rischio di caduta), nonostanze il sole splendesse anche di più di quello che credevo.... nonostante tutto....
Anche io ho visto Evans passare in solitaria ed involarsi verso la vittoria, con il tandem che lo inseguiva ed il gruppetto con Cunego che arrancava.
Una volta passati i migliori ci siamo girati traballando verso lo schermo per goderci l'arrivo e abbiamo visto la lunga inquadratura di Evans che percorreva il rettilineo finale.
E' partito un lunghissimo applauso, compassato, niente di clamoroso, ma molto sentito. Si coglieva in questo gesto spontaneo delle migliaia di appassionati ai bordi della salita di Novazzano, di molti paesi diversi, un sincero rispetto verso la persona che stava per diventare campione del mondo.
Ebbene, questo minuto di applausi, questo tributo spontaneo al vincitore, è stato forse il momento più bello che ho vissuto seguendo una corsa di ciclismo dal vivo.
Il sole splendeva domenica 27 settembre a Novazzano, forse anche un po' troppo per i miei gusti, ma speldeva davvero!

 

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"Per aspera ad astra" Seneca o Eros Poli ... non ricordo

Ad imperitura memoria di quando, dal 4 al 14 marzo 2009, fu "Livello Sean Kelly",
queste stelline pose:

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 05/10/2009 alle 18:04
Originariamente inviato da mestatore

ciao felice,

nel ciclismo di oggi, ma anche in quello di ieri e dell' altro ieri non è facile parlare di buoni e cattivi
è bella come immagine, come il sole e le nuvole, ma forse un po' troppo letteraria.

abbiamo raccontato i nostri sentimenti, che spesso non sono razionali
io non so se cadel evans meriti tutto il bello che si è scritto, e neppure se gli altri meritino tutto il brutto che pensiamo.

forse ha ragione pitoro, ci vorrebbe un po'meno enfasi
dovremo tutti essere un po' più cauti nel distribuire patenti di buoni e cattivi
il passato mi, ci, ha insegnato ad avere cautela.
comunque, per cadel, penso che non siamo lontani dalla verità.

certo, sai che non mi riferisco certo a te con queste parole , piuttosto parlo a me stesso e a claudio

comunque è stato un gran piacere rileggerti e mi fa piacere che tu ogni tanto butti uno sguardo.
i tuoi contributi mancano, speriamo ritornino
magari saltuariamente come quelli della maggioranza dei vecchi

ciao caro

mesty


Sì, so che hai ragione. Ma per un giorno abbiamo vissuto la bella favola, abbiamo parteggiato a scena aperta per l'eroe buono: vai Cadel! Vola Cadel! Non lasciare che ti acchiappino Cadel!

Che dirti? Se poi un giorno risulterà che anche l'eroe buono fa "quello che fan tutti", beh, vorrà dire che ce ne faremo una ragione. In fondo, a questo punto siamo vaccinati, non ti pare?

Ciao!

 

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E' la guerra che Madre Natura conduce contro la natura dell'uomo. Sarà una guerra senza quartiere, e sarà la grande guerra del XXI secolo

Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 05/10/2009 alle 19:14
Originariamente inviato da Zanarkelly

Anch'io ero a Novazzano quel giorno, circa a metà salita, davanti al maxischermo, appollaiato su una panca di cui ci siamo appropriati e su cui salivamo per poter vedere bene il passaggio dei corridori.
Nonostante l'equilibrio precario, nonostante qualche caduta in terra per colpa dei tifosi norvegesi ubriachi marci che cercavano di salire anche loro sulla panca, nonostante il maxischermo fosse messo alle nostre spalle rispetto alla direzione da cui provenivano i corridori (per cui quando passavano dovevamo poi girarci per vedere lo schermo, con conseguente forte rischio di caduta), nonostanze il sole splendesse anche di più di quello che credevo.... nonostante tutto....
Anche io ho visto Evans passare in solitaria ed involarsi verso la vittoria, con il tandem che lo inseguiva ed il gruppetto con Cunego che arrancava.
Una volta passati i migliori ci siamo girati traballando verso lo schermo per goderci l'arrivo e abbiamo visto la lunga inquadratura di Evans che percorreva il rettilineo finale.
E' partito un lunghissimo applauso, compassato, niente di clamoroso, ma molto sentito. Si coglieva in questo gesto spontaneo delle migliaia di appassionati ai bordi della salita di Novazzano, di molti paesi diversi, un sincero rispetto verso la persona che stava per diventare campione del mondo.
Ebbene, questo minuto di applausi, questo tributo spontaneo al vincitore, è stato forse il momento più bello che ho vissuto seguendo una corsa di ciclismo dal vivo.
Il sole splendeva domenica 27 settembre a Novazzano, forse anche un po' troppo per i miei gusti, ma speldeva davvero!


Bravo Zanna, mi piace questo approccio autoironico.
Ti invidio soprattutto il rapporto con il mondo norvegese. Noi eravamo vicini ai tifosi di Freire. Mai avremmo pensato di avere a che fare con spagnoli così silenziosi!!

 

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  postato il 05/10/2009 alle 20:51
eccovi finalmente 3 foto scattate dall'utente ilbernaonline.

Vediamo se qualcuno si riconosce:


 

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"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 05/10/2009 alle 21:01
Il ricordo più forte che ho di Novazzano (versante salita) è il coro "Bruse, Bruse" che rimbombava tra le due coste della valletta mentre Lui tirava il collo al gruppo per chiudere sulla fuga.
Credo che anche il Bruse possa serbare un grande ricordo di quei momenti, sono felice di esserne stato parte.
(Post enfatico)

Il ricordo più forte che ho di Novazzano (versante discesa) è lo spintone che mi ha dato un ragazzo che era con me al passaggio del gruppo che inseguiva i 29: "occhio che ti piglia". Non capivo, ma intanto mi ha fatto arretrare quanto bastava. Già perchè un atleta stava facendo pipì a 60 kmh e lui, con l'occhio dell'ex corridore, se ne era subito accorto. Passate le ammiraglie, l'amico mi ha fatto notare la scia a pochi cm dalle transenne e mi è venuto troppo da ridere.
(post terra terra)

Il ricordo più emozionate, questa volta dalla linea del traguardo (OT?) è l'applauso composto ma intimamente sentito tributato a Evans sia dalla tribuna rossa che dalla tribuna stampa: tutti in piedi anche lì. L'avete già sottolineato in molti. Lo faccio anch'io
(Post intimista)

 
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  postato il 05/10/2009 alle 21:35
Quello indicato con la freccia rossa è Guido/ProfRoubaix, accanto (a sinistra) a lui c'era un amico di Claudio di cui non ricordo il nome.
Probabilmente la foto è stata scattata nel momento in cui noi altri eravamo andati a procacciare il cibo

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 05/10/2009 alle 21:54
Originariamente inviato da pitoro
Il ricordo più emozionate, questa volta dalla linea del traguardo (OT?) è l'applauso composto ma intimamente sentito tributato a Evans sia dalla tribuna rossa che dalla tribuna stampa: tutti in piedi anche lì. L'avete già sottolineato in molti. Lo faccio anch'io
(Post intimista)


Bravo Pitoro,
la cosa consolante per me è che la forza di quell'applauso ad Evans non me l'ero sognata o immaginata per eccesso di romanticheria.
C'è stato, ed è fatto incontestabile, per certi versi, nella sua soggettività, è un fatto oggettivo in quanto condiviso da molte persone.
Alè.
grazie a tutti, questa discussione è la cosa migliore che mi potesse venire in mente in merito ai campionati del mondo.
Spero che vada ancora avanti per un pò.
ciao belli

 

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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”


 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 05/10/2009 alle 22:39
Originariamente inviato da claudiodance
....C'è stato, ed è fatto incontestabile, per certi versi, nella sua soggettività, è un fatto oggettivo in quanto condiviso ....


!!! ma cosa cavolo mi ero fumato un'oretta fa.
Mi dissocio da questa frase neobarroca.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/10/2009 alle 23:25
Pipì a 60 km/h...ma come fanno? Io non riesco neanche a farla in acqua!

Complimenti a chi ha evitato la benedizione a Pitoro.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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