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Gand-Wevelgem (28 marzo 2010)
Zubeldia - 24/09/2009 alle 13:44

L'Uci ha accolto la domanda della Ligue Vélocipédique Belge (Rlvb) di spostare la data della Gand-Wevelgem che quindi si correrà il 28 marzo 2010 invece che nei primi giorni di aprile. La Gand-Wevelgem sarà inseruta all’interno del progetto della Settimana Fiamminga. Riunito a Mendrisio, in Svizzera, alla vigilia dell’apertua dei mondiali, il Consiglio dell'Uci Pro Tour ha accordato questo cambiamento di data fare ottenete la licence Pro Tour alla corse fiamminga. fonte ciclonews Anche questa non mi sembra una ottima idea,la Gand stava bene a metà tra Fiandre e Roubaix,forse adesso perderà di interesse


SHORT ARM - 24/09/2009 alle 13:52

[quote][i]Originariamente inviato da Zubeldia [/i] L'Uci ha accolto la domanda della Ligue Vélocipédique Belge (Rlvb) di spostare la data della Gand-Wevelgem che quindi si correrà il 28 marzo 2010 invece che nei primi giorni di aprile. La Gand-Wevelgem sarà inseruta all’interno del progetto della Settimana Fiamminga. Riunito a Mendrisio, in Svizzera, alla vigilia dell’apertua dei mondiali, [b]il Consiglio dell'Uci Pro Tour ha accordato questo cambiamento di data fare ottenete la licence Pro Tour alla corse fiamminga.[/b] fonte ciclonews Anche questa non mi sembra una ottima idea,la Gand stava bene a metà tra Fiandre e Roubaix,forse adesso perderà di interesse [/quote] Stava bene tra Fiandre e Roubaix, senza dubbio. Purtroppo credo che la soluzione stia nel grassettato. Poveri noi! :mad:


Lopi - 24/09/2009 alle 21:25

Secondo me la Gand ne guadagnerà invece, corsa fra Fiandre e Roubaix aveva perso moltissimo negli ultimi anni, i big la correvano solo per fare fondo senza spremersi, se vediamo per esempio Harelbeke aveva quasi sempre un ordine d'arrivo migliore. Magari così riuscirà ad avere di nuovo battaglia fra i migliori.


Tranchée d’Arenberg - 25/09/2009 alle 01:02

Anche secondo me la Gand guadagnerà tanto con questa nuova collocazione. Negli ultimi tempi messa esattamente in mezzo tra Fiandre e Roubaix veniva spesso snobbata dai big del pavè che la correvano solo per metà oppure evitavano del tutto di correrla per arrivare più freschi in Francia. Eppoi l'idea è della federazione Belga, mica dell'UCI.....pertanto è a priori buona....:D


Morris - 25/09/2009 alle 01:03

Aldilà del comunque canceroso Protour, lo spostamento di data secondo me farà bene ad una classica che ha un’ottima tradizione e che sta, nonostante le porcherie fatte in occasione dello scippo a Flecha nel 2005, nella “top ten” delle corse di un giorno. Wevelgem e Freccia Vallone sono state sempre maltrattate dall’UCI, meritano distinzioni e non possono essere viste dall’indotto di Aigle, come corse di riserva o preparazione. In quanto ad altre corse belghe, in origine semiclassiche, come ad esempio l’E3 Harelbeke, o la Kuurne-Bruxelles-Kuurne, o la Freccia del Brabante, o l’Escaut, non ci dobbiamo stupire se raggiungono sovente valori simili, o a volte pure superiori ad una classica: in Belgio il ciclismo è sacro e lo difendono. E’ inevitabile che tutto questo si ripercuota sull’intero mondo del pedale. In Italia, invece, delle tradizioni e delle proprie corse, tutti se ne fregano, a cominciare dalla FCI, con la sua sudditanza alla RCS. Quello che interessa, da polli per il lupo UCI, è solo il Mondiale, dove l’unica vera superiorità italiana nel ciclismo, consistente nella capacità di organizzare le gare, viene messa al servizio dell’Ente, accettando come un dono del Signore, lo strozzinaggio (vergognoso ed unico fra le consorelle federazioni internazionali) di Aigle. In Belgio, i mondiali, li organizzano già con le loro classiche e non si dannano per quelle rassegne iridate che, nel ciclismo, contano assai meno che in altri sport. Difendono la Wevelgem? Fanno bene! Usano la politica, i compromessi, gli scambi di voti, gli intrallazzi tipici dei governi sportivi internazionali, per ottenere. Noi forse difendiamo il Giro del Lazio, o il Giro di Toscana? Assolutamente no! L’importante è organizzare quattro-cinque volte il mondiale ogni dieci anni e mettere qualche “papavero” nelle varie commissioni UCI. Del movimento nella sua completezza, del marketing e dell’immagine più ampia del ciclismo, non importa un tubo!


nino58 - 25/09/2009 alle 09:13

Di Morris, quoto tutto e di più.


Lu Sbroga - 25/09/2009 alle 14:01

anche io quoto morris alla luce anche della incredibile cancellazione del giro del lazio