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GIRADA 2009
Zanarkelly - 30/07/2009 alle 01:23

Ho appena assistito stasera ad una proiezione privata in casa del regista del film della Girada 2008: film eccezionale, e dico "film", non filmato, ripresa o altro, FILM. Commovente, divertente, sensazionale, effettivo ed eccessivo film, con tanto di trama, attori, gueststars, colonna sonora e montaggio ad arte (in questo temo che la Kobram abbia ancora tanto da imparare) Detto questo, visto che si stanno avviando tutte le procedure per stabilire il percorso della Girada de Vilanoa e Gaard 2009 vi riporto la mail degli organizzatori dove si inizia a discutere del percorso: "cari amici, Ieri sera si è riunito il comitato organizzatore della GIRADA è ha fatto il punto sulla situazione. Teofrasto, alacre direttore di gara, ha già approntato il logo della maglietta e cominciato a preparare le planimetrie delle tappe. Non siamo ancora al completo, ma quasi, e manca soprattutto una tappa non troppo impegnativa: su questa e su altri suggerimenti tutti sono pregati a farsi vivi con il sottoscritto entro mercoledì prossimo quando andremo a chiudere il percorso della GIRADA 2009 che, ricordo a tutti, si terrà da lunedì 7 al sabato 12, senza alcun giorno di riposo. Oltre alla data e alla cancellazione della partenza di domenica e del giorno di riposo, si è deciso quanto segue: oltre alla Kermesse, alla tappa dei laghetti e a quella di sterrato che proverò stasera e ricalcherà quella mitica di due anni fa, la tappa conclusiva sarà per la prima volta con l'ascesa a due cime: sarà la Milanino-Prandaglio-Villanuova-Sopraponte (via ciclabile)-Vallio-Colle S.Eusebio. salderemo così due salite già fatte in una tappa che passa per strade non troppo trafficate. Una tappa pianeggiante, quella inaugurale partirà dal negozio-esposizione dello sponsor e si snoderà tra Prevalle-Mocasina-Soiano etc. in un percorso che defineremo nei prossimi giorni. Come avrete notato, per la prima volta non è prevista alcuna cronometro! Tre tappe saranno ad abbuon i (10" + 5") e tre ad aggravi (10" - 5"). La cena sarà sabato 12 settembre. Ecco, queste le novità decise. Chi avesse ulteriori proposte o qualcosa da dire su questo primo pacchetto di decisioni potrà farlo fino a mercoledì prossimo. Poi chiudiamo il tutto ed entro il fine settimana pubblicheremo sul blog ed invieremo a tutti percorso e regolameno, aprendo le iscrizioni fino a fine agosto. Mi raccomando fatevi vivi per confermare la vostra iscrizione e, al caso, per proporre nuovi iscritti. Ora mi farò vivo quando avrò le copie del film da distribuire, Vostro, Roberto" Io, purtroppo, per impegni di lavoro pressanti, non sono riuscito a prepararmi a dovere per poter curare la classifica e punterò, come anche gli ultimi anni, alla vittoria di qualche tappa (sono il velocista del gruppo). E' quindi fallita miseramente la mia personale Operazione Girada che, partita ad aprile di quest'anno accorpando le operazioni Dieta, Forma e Colesterolo, mirava a farmi arrivare in forma all'appuntamento sportivo principe per la stagione ciclistica 2009; che dire?... pazienza. Soffrirò ed arrancherò come sempre in fondo al gruppo cercando di resistere e piazzare un eventuale stoccata vincente.


Andrea_Web - 30/07/2009 alle 09:33

Ciao Lore, posso partecipare anche io quest'anno che vado pianino? :D


robby - 30/07/2009 alle 09:52

...osti :( sarò in Sicilia, non potrò venirvi nemmeno a vedere :(


Zanarkelly - 30/07/2009 alle 10:06

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] ...osti :( sarò in Sicilia, non potrò venirvi nemmeno a vedere :( [/quote] Beh...ti aspettiamo al Mondiale su Caedagne che sarà probabilmento il 20 settembre. Ovviamente non in bici, ma da spettatore, visto che, parlando ieri con il regista del film della Girada, mi ha detto che le riprese dell'arrivo del Mondiale 2007 a Maguzzano, che avevi fatto tu, sono tutte sbagliate. Probabilmente che per riprendere dovevi spegnere la lucina rossa :mad: e abbiamo minuti di riprese in cui si vede l'asfalto o il tavolino e si sentono i commenti dei vari presenti e le riprese si interrompono proprio quando stanno per avvicinarsi i corridori :doh: Poco male dai, non è un problema così grave. E' un errore che tutti potevano fare :O-- Ovviamente però questo errore non può essere lasciato passare senza provvedimenti e pensavamo di interdirti (si dice così?) ogni partecipazione al Caedagne per almeno due anni, come con il doping (ops... ho detto doping? adesso Laura mi riprenderà sicuramente perchè ho parlato di doping in un 3D che non c'entra:D). No, a parte gli scherzi, se ci sarai al Caedagne sarai il benvenuto.


Zanarkelly - 30/07/2009 alle 10:08

[quote][i]Originariamente inviato da Andrea_Web [/i] Ciao Lore, posso partecipare anche io quest'anno che vado pianino? :D [/quote] Pianino??? :? Ma non hai appena vinto quella competizione ad inizio giugno che vagamente scimiotta il Caedagne ed ha nome coppa Kobram?


Andrea_Web - 30/07/2009 alle 10:16

[quote][i]Originariamente inviato da Zanarkelly [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Andrea_Web [/i] Ciao Lore, posso partecipare anche io quest'anno che vado pianino? :D [/quote] Pianino??? :? Ma non hai appena vinto quella competizione ad inizio giugno che vagamente scimiotta il Caedagne ed ha nome coppa Kobram? [/quote] Si, vado pianino! La Kobram non fa testo... è una classica di un giorno, la Girada è la corsa a tappe dei sogni che ogni Paracarro-Amatore vorrebbe correre fin da bambino, fatemi contento!!! :boh:

 

[Modificato il 30/07/2009 alle 10:23 by Andrea_Web]


Zanarkelly - 30/07/2009 alle 11:14

[quote][i]Originariamente inviato da Andrea_Web [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Zanarkelly [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Andrea_Web [/i] Ciao Lore, posso partecipare anche io quest'anno che vado pianino? :D [/quote] Pianino??? :? Ma non hai appena vinto quella competizione ad inizio giugno che vagamente scimiotta il Caedagne ed ha nome coppa Kobram? [/quote] Si, vado pianino! La Kobram non fa testo... è una classica di un giorno, la Girada è la corsa a tappe dei sogni che ogni Paracarro-Amatore vorrebbe correre fin da bambino, fatemi contento!!! :boh: [/quote] :doh: oh mio dio, un altro corridore da classiche che vuole sprecare la carriera per vincere un GT... Purtroppo io non ho la facoltà di ammettere corridori alla Girada, che è ed è sempre stata governata da una oligarchia di pochi e squilibrati individui che decidono senza possibilità di discussioni chi corre e chi no. Eventualmente ho la facoltà di proporre qualche partecipante, ma l'accettazione deve venire dall'alto, previa presentazione di perizia giurata, asseverata da un giudice di pace, attestante che il proposto è una sega (effettivamente sono un po' complicati, ma queste misure si sono rese necessarie dopo l'avvento del Dancelli che è e rimane un extraterrestre del pedale tra di noi). Purtroppo per quanto riguarda una tua eventuale candidatura.... ti conoscono e non crederanno mai che tu possa andare abbastanza piano. Per il Caedagne il discorso è diverso: quello lo organizzo io e potrei anche fare un'eccezione. Se ne riparlerà...


Andrea_Web - 30/07/2009 alle 11:21

[quote][i]Originariamente inviato da Zanarkelly [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Andrea_Web [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Zanarkelly [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Andrea_Web [/i] Ciao Lore, posso partecipare anche io quest'anno che vado pianino? :D [/quote] Pianino??? :? Ma non hai appena vinto quella competizione ad inizio giugno che vagamente scimiotta il Caedagne ed ha nome coppa Kobram? [/quote] Si, vado pianino! La Kobram non fa testo... è una classica di un giorno, la Girada è la corsa a tappe dei sogni che ogni Paracarro-Amatore vorrebbe correre fin da bambino, fatemi contento!!! :boh: [/quote] :doh: oh mio dio, un altro corridore da classiche che vuole sprecare la carriera per vincere un GT... Purtroppo io non ho la facoltà di ammettere corridori alla Girada, che è ed è sempre stata governata da una oligarchia di pochi e squilibrati individui che decidono senza possibilità di discussioni chi corre e chi no. Eventualmente ho la facoltà di proporre qualche partecipante, ma l'accettazione deve venire dall'alto, previa presentazione di perizia giurata, asseverata da un giudice di pace, attestante che il proposto è una sega (effettivamente sono un po' complicati, ma queste misure si sono rese necessarie dopo l'avvento del Dancelli che è e rimane un extraterrestre del pedale tra di noi). Purtroppo per quanto riguarda una tua eventuale candidatura.... ti conoscono e non crederanno mai che tu possa andare abbastanza piano. Per il Caedagne il discorso è diverso: quello lo organizzo io e potrei anche fare un'eccezione. Se ne riparlerà... [/quote] Quindi mi lasci aperto uno spiraglio per il Caedagne? Yuppieee, allora smetto subito di allenarmi per farmi trovare appositamente abbastanza disallenato. :Od:


robby - 30/07/2009 alle 13:03

le riprese non le avevo fatto io, ma il mio buon babbo, che con le riprese e la tecnologia non è che sia tanto ferrato! :D


Zanarkelly - 30/07/2009 alle 14:15

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] le riprese non le avevo fatto io, ma il mio buon babbo, che con le riprese e la tecnologia non è che sia tanto ferrato! :D [/quote] Allora squalificati entrambi: un anno per uno.


robby - 30/07/2009 alle 15:06

beh tanto poi il mio babbo torna e ti sderena comunque...un uomo che a 72 anni e con poco più di 500 km nelle gambe è in grado di fare Ventoux e Alpe d'huez ti sembra un tipo da tirarsi indietro...tsè! :mad: :D


Zanarkelly - 30/07/2009 alle 16:27

Guarda che alla Girada 500 km nelle gambe li abbiamo solo se contiamo tutto il gruppo. :D No, a parte gli scherzi: se vuole partecipare anche il babbo, si può fare. Non è la prima volta che ultrasettantenni partecipano al Caedagne, anche se a dire il vero i precedenti non sono confortanti:Od:


robby - 30/07/2009 alle 17:17

ti riferisci al Dancelli's dad???? come sta il vecchiaccio tutto d'un pezzo? s'è ripreso completamente dalla botta dello scorso anno? facci sapere Dance


pedalando - 31/07/2009 alle 01:17

consigli agli organizzatori: 1) occhio che il papa' di Robby vi sderena sul serio. 2) per farlo partecipare obbligatelo a prepararvi i suoi ottimi amaretti....


Zanarkelly - 01/08/2009 alle 01:48

Altra mail della operosissima organizzazione Girada: "cari amici, concorrenti e fans, la Tredicesima edizione della GIRADA de Gaart e Vilanoea è alle porte e co nquesto messaggio l'organizzazione rende noto che stasera o comuqnue entro il ifne settimana verrà pubblicato sul blog (http://girada.splinder.com/): 1) percorso della presente edizione che si svolge dal 7 al 12 settembre 2) regolamento e modalità di iscrizione. Chi vorrà iscriversi deve farlo direttamente sul blog entro il 31 agosto e come sempre il comitato organizzatore vaglierà le richieste e comunicherà entro il 6 settembre iscritti ed eventuali iscritti sub judice e rigettati. Ricordo che secondo prassi consolidata chi ha già partecipato ha diritto di prelazione mentre dei nuovi ne verrà valutata idoneità (ad es. qualche Kg sopra peso e una scarsa attitudine al pedale è sempre una buona referenza). Tra le novità gustose ve ne annuncio una in anteprima: da quest'anno viene istituita la maglia del leader che come nelle altre grandi corse a tappe sarà ogni anno dello stesso colore e dovrà essere indossata dal capoclassifica. Il Tour l'ha gialla, il Giro l'ha rosa, noi non potevamo che sceglierla...... ma no, non ve lo dico, troverete il colore del leader (colore degno della corsa) sul blog al più presto. Un'ultima cosa: alcuni hanno già avuto copia del film e l'hanno già visto. Mi hanno scritto tra lo stupito e il meravigliato per il prodotto finale: girate i ringraziamenti e gli apprezzamenti direttamente a Alessandro Tami e Pierangelo Goffi (Alias Dottor Go) che se lo meritano e che ogni anno si fanno un mazzo tanto per produrre sempre qualcosa di nuovo! Complimenti! A presto... sulle starde della Girada! Teofrasto + Stefano + Roberto" Intanto il campionissimo Claudio Dancelli ha già annunciato la sua partecipazione alla gara.


Zanarkelly - 11/08/2009 alle 14:40

Vi posto il link al volantino della Girada 2009: http://pdfvia.com/showfile-4381/girada_de_gaart_e_vilanÖa.pdf Quest'anno percorso molto duro e selettivo; inoltre già infuriano le polemiche su alcune variazioni del regolamento riguardanti i battistrada dei copertoni, degne dei regolamenti da Formula 1. Se volete seguire gli sviluppi e gli iscritti questo è il sito: http://girada.splinder.com/

 

[Modificato il 11/08/2009 alle 14:54 by Zanarkelly]


Zanarkelly - 01/09/2009 alle 16:08

Queste sono le ultime notizie dalla Girada, direttamente dal sito di Teofrasto Paracelso, grande spirito guida di tutti i partecipanti. ISCRITTI UFFICIALI GIRADA 2009 Ok guys, le iscrizioni sono ufficialmente chiuse e quindi i partecipanti sono 17 (o 18, se qualcuno considera Baccoli Cappelletti due entità differenti). Non ci resta che trasferire la lista dei partenti a Vittorio Feltri per verificare che nessuno abbia scheletri nell'armadio ed augurare a tutti una Girada ricca di soddisfazioni e anabolizzanti. Per volere unanime della giuria chi trasgredisse il dettame che impone di presentarsi alla prima e all'ultima tappa con una maglia della Girada (vedi regolamento nel post sottostante) verrà penalizzato di 30 secondi in classifica generale oltre che additato con fare schifato dal resto dei partecipanti. Roberto Tottoli Stefano Filippini Alessandro Tami Leone Tami Rossano Lavi Giovanni Massolini Claudio Dancelli Pierluigi Paterlini Renato Milini Lorenzo Zanardelli Giorgio Franzoni Massimo Licci Baccoli Cappelletti Marco Favagrossa Eugenio Sartorelli Federico Micheli Stefano Falsina


Zanarkelly - 06/09/2009 alle 01:45

Lunedì sera partirà la prima tappa della Girada 2009. In onore dell'evento pubblico questa serie di pensieri sparsi: CHE COLORE HA LA GIRADA? La Girada ha tanti colori. Ci sono le maglie, quelle ufficiali che gli organizzatori e lo sponsor (quando parlo di organizzatori e sponsor non dovete pensare a qualcosa di serio...) regalano a tutti i partecipanti; ogni anno è diversa per colore e per logo. Quest'anno è di un orribile color carne; pensando che dovrà essere utilizzata per tutte le tappe, sarà bello immaginare che tutti arriveranno alla tappa di sabato "abbronzati". Ci sono anche le maglie da ciclismo vere, che tutti indossano sotto a quella della Girada: celeberrima è diventata la mia maglia a pois, regalo di compleanno di moti anni fà, che sfoggio immancabilmente in occasione degli arrivi in salita e che ogni anno mi va più stretta (alcuni pois sull'addome hanno ormai la forma dell'orbita di Urano). Da quest'anno farà la sua comparsa inoltre la nuova maglia del leader della corsa, la maglia marrone, che verrà ovviamente chiamata la maillot marron. Il colore della maglia è stata scelta con chiaro riferimento alla cacca, perchè se c'è una cosa che tutti i giradini conoscono bene e hanno insita nel loro essere è il senso dell'autoironia. Un giradino corre anche se sa che non può vincere e nonostante abbia ben chiaro che probabilmente verrà tirato per il culo per un qualunque motivo; però lo fà lo stesso ed è contento perchè ovviamente sarà lui il primo a ridere di questo. Per me comunque il colore simbolo della Girada è quello giallo e arancio delle bacche delle siepi di piracanta che contornano la tangenziale nei pressi del sottopassaggio di Prevalle, per me vera e propria porta dei territori della Girada quando, dopo il lavoro, con la bici e tutti i vestiti caricati in macchina, mi porto nei pressi dell'inizio della tappa. Quando arrivo vicino al sottopassaggio e vedo questa macchia giallo-arancio, allora capisco che la Girada è cominciata e mi si apre il cuore.


Nievole - 06/09/2009 alle 01:55

Sarò pure banale, ma io tifo Marco Favagrossa: sebbene abbia un fardello non indifferente da portarsi dietro in salita, potrebbe dire la sua in qualche org...volata di gruppo. (:D)


Zanarkelly - 06/09/2009 alle 02:03

[quote][i]Originariamente inviato da Nievole [/i] Sarò pure banale, ma io tifo Marco Favagrossa: sebbene abbia un fardello non indifferente da portarsi dietro in salita, potrebbe dire la sua in qualche org...volata di gruppo. (:D) [/quote] La sa lunga il Nievole... altrochè... In realtà il velocista ufficiale del gruppo sono io, sempre se Dancelli non decide di fare la volata. In effetti la prima tappa mi si addice tanto e potrei anche vincerla; il brutto è che, per effetto di un regolamento molto cervellotico, se vincessi la tappa avrei un aggravio di 10 secondi in classifica e quindi non potrei vestire la prima maillot marron della storia. Per farlo dovrei arrivare terzo (perchè, sempre da regolamento, il secondo classificato ha un aggravio di 5 secondi). Resta da valutare se è meglio una vittoria di tappa o indossare la maglia. Magli che poi perderei senza speranza nei giorni successivi...


Zanarkelly - 06/09/2009 alle 21:55

Proseguono i pensieri sparsi: CHE SAPORE HA LA GIRADA? La Girada ha tanti sapori. C'è il sapore di sale che ho sulle labbra (non c'entra col verso della canzone) quando finisce la tappa e carico la bici in macchina per tornare a casa. E a volte è amaro se la prestazione non è stata come me l'aspettavo; a volte invece è dolce perchè tutto va come deve andare e vinco o, almeno, sento di avere fatto una bella prova. Uno dei sapori che mi è rimasto nella mente è quello di fango di quando vinsi la mia prima tappa sotto ad un diluvio biblico. Dopo una fuga a due con Alessandro Tami, il mio miglior amico, scattai sulla facile salitella prima dell'arrivo e vinsi una tappa epica; ma mangiai tanto, ma tanto di quel fango che veniva tirato su dalla ruota di quello davanti quando lui tirava. Oh... intendiamoci: questo non vuol dire che lui tirò più di me! Un altro sapore è quello dello spiedo che solitamente si mangia nella cena del sabato sera. La cena in cui i guerrieri, spossati dalla battaglia della settimana di gara, si rilassano e, mangiando e bevendo insieme a mogli e fidanzate, rivivono le proprie esperienze e rinnovano gli sfottò che hanno ravvivato la Girada. in questa cena ci sono anche le premiazioni e l'assegnazione per elezione del premio speciale, che viene assegnato solitamente per meriti non sportivi: tali premi negli anni hanno avuto il nome di "Zavorra d'oro", "Merdaccia d'oro", "Mezza sega d'oro", ecc. Attenzione, però, non si tratta di un premio con accezione negativa; è solo uno degli aspetti della Girada. Ma il sapore che più mi ricorda la Girada è quello degli integratori (Gatorade) che io, ciclista "della domenica", mi concedo come un lusso indicibile solo ed esclusivamente per questa settimana; ma soprattutto il gusto principe è quello eccessivo e nauseante della Red Bull, che solo e solamente durante la Girada bevo, solitamente un'ora prima della partenza, in un rito che si ripete nella sua ridicolaggine e nella sua inutilità quando sono ancora in ufficio, con i miei colleghi che mi prendono per il culo (giustamente) e mi danno del dopato, e io che me la rido e mando giù tutto come fosse una medicina, ben conscio che l'unico effetto attribuibile alla Red Bull sarà presumibilmente quello di non farmi dormire bene la notte, anche se è molto più probabile che il sonno sarà disturbato molto di più dall'emozione della corsa; perchè l'unico doping che conosciamo, in fondo, è la Girada stessa.


Zanarkelly - 07/09/2009 alle 00:58

CHE ODORE HA LA GIRADA? La Girada ha sostanzialmente un solo odore. O meglio ha un blend di odori, che sono tutti condensati dentro alla mia macchina in carico giornalmente la bicicletta, i pantaloncini, la maglia e la maglietta della Girada, sudati e sporchi da giorni di gara. All'interno dell'auto si crea un microclima particolare, che sarebbe da studiare; un ecosistema di cui Alberto Angela potrebbe parlare per decine di puntate. A volte mi sorprendo della varietà di odori che riesco a generare ed ogni anno è diverso; non so da cosa dipendano queste differenze. Forse dai diversi climi, dall'intensità degli sforzi, dal tasso di lipidi che ho addosso a seconda delle varie stagioni (negli ultimi anni è sempre in aumento). E tutto questo sono io che vado alla Girada.


claudiodance - 07/09/2009 alle 09:43

Ciao belli , stasera prima tappa. Speriamo vada tutto bene, pare che ci siano degli intoppi sul percorso (i soliti controrivoluzionari scimmioni che ci ostacolano). Domani commenti incrociati e prime impressioni sulla "gamba" dei favoriti...


pedalando - 07/09/2009 alle 11:39

ohm :yoga:


Zanarkelly - 07/09/2009 alle 12:13

Noto con rammarico che la Redazione Cicloweb non ha ancora fatto menzione in homepage della prima tappa della Girada e, quindi, mi sento in obbligo di riparare. Oggi alle ore 19:00 avrà inizio la prima tappa della Girada de Gaard e Vilanoa 2009: partenza da Gavardo, nel piazzale del mobilificio che sponsorizza le magliette (clamoroso marchettone dell'organizzazione!), e arrivo al semaforo di Monteacuto, frazione di Puegnago del Garda o di Salò o di qualche altro comune della zona. Fa scalpore la decisione di porre l'arrivo proprio in corrispondenza del semaforo in chiara violazione di un sacco di leggi recenti e passate; nessuno sa se la decisione vuole essere un'aperta sfida alle istituzioni o se è solamente dettata dalla follia insita negli organizzatori della Girada. La tappa sarà lunga circa 21 km (che per la Girada è già una bella distanza) e sarà caratterizzata da un percorso vallonato, ma piuttosto semplice, con arrivo addirittura in leggera discesa; di sicuro bisognerà vedere come i big vorranno interpretare la tappa, perchè, dato il livello infimo della maggior parte dei partecipanti, anche un minimo scatto fatto nel posto sbagliato potrebbe trasformare una tappa di trasferimento come questa, che dovrebbe essere appannaggio delle seconde linee, in un vero incubo per le seconde linee stesse. Di seguito posto planimetria e altimetria della tappa. [img]http://img215.imageshack.us/img215/6562/1tappagavardomonteacuto.jpg[/img] [img]http://img35.imageshack.us/img35/6557/altimetria1tappa.png[/img]


Admin - 07/09/2009 alle 12:32

Guarda Zanar, se non ci fosse la Vuelta, non solo avreste la home tutta per la Girada, ma ci verrei a partecipare pure io! :D


Zanarkelly - 07/09/2009 alle 13:48

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Guarda Zanar, se non ci fosse la Vuelta, non solo avreste la home tutta per la Girada, ma ci verrei a partecipare pure io! :D [/quote] Ah, perchè adesso mi vorresti paragonare il prestigio della Girada con una garucola a tappe che è diventata famosa solo perchè tutti ci vanno per prepararne un'altra? :doh: è proprio finita l'era del ciclismo eroico! Comunque ci siamo organizzati con mezzi propri. La Girada 2009, infatti, grazie ad uno sforzo giornalistico senza precedenti sarà seguita da ben due inviati: ClaudioDance, che racconterà la corsa direttamente dalla testa del gruppo, dal punto di vista di uno dei favoriti, e Zanarkelly, che racconterà quello che accade in coda e nella pancia del gruppo.


pedalando - 07/09/2009 alle 16:06

[quote][i]Originariamente inviato da Zanarkelly [/i] Ah, perchè adesso mi vorresti paragonare il prestigio della Girada con una garucola a tappe che è diventata famosa solo perchè tutti ci vanno per prepararne un'altra? [/quote] beh c'e' anche chi viene alla Girada per preparare un'altra gara.... :D


Zanarkelly - 07/09/2009 alle 16:29

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Zanarkelly [/i] Ah, perchè adesso mi vorresti paragonare il prestigio della Girada con una garucola a tappe che è diventata famosa solo perchè tutti ci vanno per prepararne un'altra? [/quote] beh c'e' anche chi viene alla Girada per preparare un'altra gara.... :D [/quote] No... quello lo escludo, perchè nell'ottica dei giradiani una settimana di gara è una fatica talmente grande che difficilmente qualcuno di loro lo potrebbe considerare un allenamento per qualche altra corsa. Che poi quest'altra corsa potrebbe essere solamente il Mondiale su Caedagne, perchè di altre gare nessuno si sognerebbe di farne.


pedalando - 07/09/2009 alle 17:05

proprio quello intendevo... ;)


Andrea_Web - 07/09/2009 alle 21:43

Chi ben comincia vestendo la maglia di leader è a metà dell'opera... ;)


Zanarkelly - 07/09/2009 alle 23:42

E lo Zanarkelly esordisce col botto!!! Risultati della prima tappa: 1a tappa: Mobili Ziglioli – Mura di Puegnago, 19 Km. 1. Lorenzo Zanardelli in 40’40’’ + 10’’ di aggravio 2. Matteo Cappelletti s.t. + 5’’ di aggravio 3. Claudio Dancelli s.t. 4. Rossano Lavi s.t. 5. Leone Tami s.t. 6. Alessandro Tami a 3’’ 7. Pierluigi Paterlini s.t. 8. Federico Micheli s.t. 9. Giovanni Massolini a 6’’ 10. Eugenio Sartorelli s.t. 11. Renato Milini s.t. 12. Roberto Tottoli a 1’06’’ 13. Massimo Licci a 1’40’’ 14. Stefano Filippini a 3’05’’ 15. Stefano Falsina a 8’05’’ 16. Nicola Baccoli a 11’58’’ Classifica generale 1. Claudio Dancelli in 40’40’’ (maglia Maron) 2. Rossano Lavi s.t. 3. Leone Tami s.t. 4. Alessandro Tami a 3’’ 5. Pierluigi Paterlini s.t. 6. Federico Micheli s.t. 7. Matteo Cappelletti a 5’’ 8. Giovanni Massolini a 6’’ 9. Eugenio Sartorelli s.t. 10. Renato Milini s.t. 11. Lorenzo Zanardelli a 10’’ 12. Roberto Tottoli a 1’06’’ 13. Massimo Licci a 1’40’’ 14. Stefano Filippini a 3’05’’ 15. Stefano Falsina a 8’05’’ 16. Nicola Baccoli a 11’58’’ Giorgo Franzoni aggregato a 11’58’’ Breve cronaca Inizio con giallo: Favagrossa non parte e Franzoni, uno dei favoriti, non si presenta. Gruppo compatto fino alla salita verso Mocasina, poi strappo di Lavi e Dancelli e il gruppo si frantuma e poi si ricompatta a Carzago. Guasto meccanico per Tami Sr., subito recuperato, poi tutti insieme si scollina verso Soiano. Scatti e controscatti di Cappelletti e altri, dietro perdono contatto, dopo Baccoli e Falsina, Filippini, Licci e infine Tottoli. Arrivo in volata, il re delle volate Zanardelli regola il gruppo sgranato precedendo Cappelletti. Dancelli, terzo, indossa la prima maglia Maron della storia. Seguirà commento di Teofrasto!


Abajia - 08/09/2009 alle 00:46

Cavendelli! :clap: :D


Zanarkelly - 08/09/2009 alle 00:52

In attesa del commento ufficiale del grande bardo della Girada, Teofrasto Paracelso, vado a riportare le mie impressioni sulla prima tappa. Ritrovo nel piazzale del mobilificio del simpatico signore che ogni anno sponsorizza e ci regala le magliette: atmosfera da primo giorno di scuola, brindisi analcolico (:?) e partenza con tanto di bandiera italiana sventolata dallo sponsor. Ci sono tutti i favoriti: Dancelli, Lavi, Tami e... ops, manca Franzoni che l'anno scorso aveva ben impressionato. Da regolamento, se si presenterà al via avrà sul groppone il tempo dell'ultimo classificato di oggi; beh, poco male perchè oggi è una tappa abbastanza semplice e non potrà perdere molto :O-- Primi km percorsi ad andatura cicloturistica col gruppo che chiacchera amabilmente. All'ingresso del paese di Prevalle, Tami, oggi in versione vigile urbano (tutta la tappa a dire: state in parte, non superate a destra, non così larghi. Che palle!), si mette davanti per tenere l'andatura alta ed il gruppo in fila indiana. Al ponte sul Chiese, dopo la breve discesa, Dancelli rilancia sempre per tenere alta l'andatura e già i primi vagoni del treno Girada si staccano; una domanda sorge spontanea a molti: "Ma cosa caxxo tira quello là? cosa gliene viene in tasca?". Arriviamo alla salitella verso mocasina, dopo breve sterrato pianeggiante, salita abbastanza breve, ma non facilissima; stringo i denti e tento di stare attaccato ai primi e sorprendentemente ce la faccio abbastanza bene anche se le gambe mi fanno male. Sono parecchio orgoglione di me, quand'ecco che guardando davanti vedo Lavi che fa il forcing sulla salita con Dancelli dietro: si stanno tastando. Tami, l'altro favorito, sembra totalmente dedicato al gregariato nei confronti di papà Leone, un sessantenne in forma strepitosa, che ha problemi col cambio, e si disinteressa dei primi due che hanno preso una 50 di metri di vantaggio; sarà tattica oppure ha veramente intenzione di aspettare il padre? Una cosa è certa: ha una gamba strepitosa e si vede. I due davanti, comunque, rallentano ed aspettano gli altri. Meglio così. Arriviamo alla salita della strada verso Chizzoline: più che una salita, un lungo falsopiano con pendenze abbastanza lievi. Tengo bene, ma guardando davanti vedo uno scatto di Dancelli (giuro! un vero scatto!) a cui risponde solo Lavi: continuano a tastarsi. Vabbè, penso io, ma queste porcate non possono andare a farle in privato. Con notevole fatica cerchiamo di recuperare. Guardando indietro vedo che il missile Girada ha perso molti dei suoi stadi. Si fermano ancora ed il gruppo si ricompatta. Dancelli mi affianca e mi dice: "Dai che questa è tua": sarà tattica oppure ha veramente intenzione di Favorirmi? Entriamo nel paese di Soiano e cominciamo la serie di tranquilli saliscendi ad alta velocità verso Polpenazze. Qui c'è una rotonda e poi un falsopiano che personalmente odio. Ci sono alcuni scatti poco convinti, ma mi tengo in 10/11 posizione: non posso rispondere perchè spenderei tutto prima della probabile volata. Passo indenne dal falsopiano e, quando manca circa 1 km all'arrivo, comincio a risalire il gruppo, operazione che mi occupa per un buon 600 metri. Quand'ecco che mentre ho davanti solo 5 persone e si scorge l'ultima curva, vedo Tami che, dopo aver fatto da gregario a suo padre per tutta la corsa, si toglie dalla ruota di Lavi che lo precede ed invita Leone a chiudere il buco: "Dai se vuoi vincere". In breve il buco diventa di una decina di metri e stiamo arrivando ai 300 all'arrivo. Devo chiudere io e allora parto abbastanza deciso per non tirarmi dietro qualcuno: davanti vedo Cappelletti che, accortosi del buco, sta tirando molto forte e dietro Lavi e Dancelli che lo accompagnano come damigelle d'onore. Devo veramente fare una discreta fatica per recuperare, ma poi arrivo, riposo un attimino, metto il rapportone e parto ai 150 metri.... mi trovo Dancelli in mezzo alla strada che fa una sbandata improvvisa e devo giragli intorno, andando vagamente sopra la linea di mezzeria (addesso ho capito: era solo tattica!). Adesso sono lanciato, affianco Cappelletti e lo supero facile. Vinco, non a braccia alzate perchè non sono capace di esultare, e di seguito arriva tutto il gruppo sgranato. Bella tappa, fatta ad andatura sostenuta, con i due big Lavi e Dancelli che dimostrano la loro imbarazzante superiorità e decidono giustamente di non affossare le speranze delle seconde linee (tra cui mi colloco comodamente). Un po' di alleanze possono servire, non tanto nel corso delle tappe, perchè la forza espressa è evidente, quanto per evitare l'elezione al premio speciale, che quest'anno si chiama "Bastardo d'Oro". Sono contento e onsetamente anche per la discreta forma che pensavo di non avere; vabbè, le gambe mi fanno parecchio male e domani prenderò una gragnuola di minuti, però credevo di essere messo peggio. Dopo aver osservato i contendenti mi pongo l'obiettivo di un 7 posto in classifica generale. Favorito numero uno Dancelli (che cercherò di osteggiare per quanto mi sarà possibile), che indossa, arrivando terzo, la prima Maillot Marron della storia della Girada (maglia, tra l'altro, veramente orrenda). Lavi è molto preparato, ma paga sicuramente qualcosa in salita, però ha dalla sua la tappa sullo sterrato dove farà sicuramente bene, visto che praticamente conosce solo lui il percorso. Tami è sicuramente forte, ma se si ostina ad aspettare papà Leone non credo potrà vincere; se domani sullo sterrato farà la sua corsa, sapremo che può essere della partita. Ho visto bene Cappelletti che ha i numeri, ma solitamente viene solo per fare presenza; me lo ricordo però abbastanza scarso sullo sterrato. Gli altri sono tutti da valutare, soprattutto l'ex fenomeno Micheli che a 14 anni cannibalizzò la Girada e adesso, a 19 anni, dopo aver scoperto la faiga, è sensibilmente calato. Per la cronaca, l'ultimo arrivato è stato Baccoli (un abituè) con quasi 12 minuti, che si è ovviamente presi sul groppone anche Franzoni nel caso domani si presenti al via. Ciao a tutti e ancora complimenti a me :D. A domani per la presentazione della 2° tappa, che sarà già decisiva.


claudiodance - 08/09/2009 alle 08:55

Che dire, cari amici, della prima tappa della girada 2009? Dal mio personale punto di vista c’è da dire che sono stato molto colpito dalla forma del vincitore uscente Rossano Lavi. Le scaramucce che Zanarkelly ha descritto come “amorosi sensi” erano proprio dei primi sondaggi per misurare la forma dei rispettivi avversari. Rossano mi ha colpito per la frequenza di pedalata e la facilità con la quale ha risposto al mio allungo verso Chizzoline. Poco prima aveva sgasato sullo strappo duro di Mocasina e aveva forzato a tal punto da costringermi, per non lasciarlo scappare, ad andare ben oltre l’accumulo dell’acido lattico. Insomma si conferma favorito. Alessandro Tami ha corso in modo enigmatico. Sembra molto forte, ma il gregariato verso il padre gli è costato un primo fardello di 3 secondi. Federico Micheli ha dato prova di orgoglio, essendo stato il primo a riportarsi su Rossano e me dopo lo strappo di Mocasina. Il finale di Gara è stato divertente: Lorenzo Zanarkelly si conferma uno dei pochi ad avere in dotazione una “sparata” da velocista. Basterebbe qualche sacrificio a tavola per puntare facilmente al podio Giradesco e alla vittoria mondiale delle caedagne. Spiace rilevare che lo Zanarkelly mi accusi di millantare aiuti. La mia frase. "Dai che questa è tua" era il semplice rilievo di uno stato di fatto. Si andava verso una volata, che, senza lo spauracchio Lavi (che non l’avrebbe disputata per non perdere i secondi di aggravio) vedeva Zanna come logico favorito. Ricordo a Zanna che mi dovette offrire una birra, due anni or sono, per ricambiare l’aiuto datogli durante una delle sue kermesse vincenti. Aiuto che sarò disposto a offrire nuovamente, anzi, approfitto dell’occasione per invitare ufficialmente Zanarkelly (al secolo Lorenzo Zanardelli) a far parte del glorioso Lando Team. Si tratta di un ciclista di spessore e ogni anno lascia il segno alla Girada. E poi, scusate, è l’organizzatore del mondiale su Caedagne, oltre che utente di cicloweb, vi sembra che non sia il caso di blandirlo un po’? Perciò caro Lorenzo, questo è un invito ufficiale, se accetti ed entri nel glorioso club Landottino, il solerte Pedalando provvederà a procurare una casacca bianca anche per te……taglia xxl. In merito alla tappa di stasera: penso che si tratti di una tappa decisiva. Probabilmente più ancora della classica dei Laghetti (percorso kobram 2007 al contrario). La seconda frazione si corre per gran parte i su sterrati tecnici: sentieri sottobosco, salite ghiaiose e discese accidentate. La selezione verrà naturale, credo fin dalla prima rampa, che costringe i corridori a una fila indiana per sfruttare il passaggio migliore. Lavi, che conosce a memoria il percorso, parte favorito, lo marcherò e cercherò di capitalizzare. Mi piace l’off road e per questa edizione ho deciso di montare gomme artigliate proprio per questa tappa. La questione delle gomme quest’anno è di grande rilievo. Da regolamento non si possono sostituire i battistrada nelle diverse tappe e perciò tutti rimarranno con le coperture mostrate ieri. Io, Tami e Micheli (fra in top rider) abbiamo gomme variamente tassellate, ma nessuno corre con le slick che consentono la migliore scorrevolezza su asfalto. Invece Lavi presenta gomme perfettamente lisce. Il che lo avvantaggerà sicuramente in almeno tre tappe chiave (laghetti, kermesse e tappa finale con arrivo in salita). Insomma, si mette bene per lui, che rimane il mio favorito….non mi resta che fare di tutto per sovvertire i pronostici. Se le gambe me lo consentiranno, attaccherò. Ciao belli claudio


leo - 08/09/2009 alle 10:02

Siete troppo dei grandi! Mi emozionano piu questi scatta alla Girada che quelli di Valverde alla Vuelta! Ma questo Tami soffre mica della sindrome di Andy Shleck? E soprattutto, come mai Favagrossa non si e' presentato? Sara' mica rimasto bloccato da qualche parte?


Zanarkelly - 08/09/2009 alle 14:07

Ecco il come al solito fantastico commento di Teofrasto Paracelso, grande cantore di tutte le girade: martedì, 08 settembre 2009 Prima tappa, tragedia in due atti. Atto primo, scena prima (esterno all'imbrunire, sullo sfondo un edificio avvenieristico e, sul piazzale antistante, tanti giovani scalpitanti sulle loro fiammanti biciclette. Due passanti attraversano la scena) Passante 1 – Guarda Petronio, anche quest'anno parte la corsa più entusiasmante del mondo, la Girada! Corri, forse facciamo in tempo a vederne l'arrivo in TV! Passante 2 – Non temere Carlstorto, ho provveduto per tempo a programmarne la registrazione. Passante 1 – Bravo, così non ce ne perderemo nemmeno un frammento. Ma guarda, ci sono proprio tutti, mi sembra un sogno poterli osservare così d'appresso. Passante 2 – Eppure non ci sono proprio tutti! Vedi? Quello laggiù con la sua bella camicetta intonsa e le figlie attorno è di certo il Favagrossa, alla vigilia atteso come partente. Passante 1 – Hai ragione Petronio, egli deve essersi burlato di noi! E pensare che avevo scommesso tutti i miei risparmi su un suo piazzamento... Che meschina prova di dileggio nei confronti del popolo. Passante 2 – Ha! Che stolto sei. Dovevi fare come me, che ho puntato la mia nuova autovettura su un vincente sicuro: Franzoni! Egli sarà certo qui tra i partenti... Vediamo dov'è... (scruta i corridori con crescente disappunto) Ma che succede... Non mi pare di scorgerlo... Egli non s'appalesa! Che disdicevole affronto alla nostra fiduciosa attesa. Vieni Carlstorto, ritiriamoci nelle nostre dimore. Coro – Chi troppo confida nell'operato altrui spesso rimane beffato ed a nessun altro che a se stesso deve rivolgere i giusti strali. Ma ecco che la Gara s'avvia. L'italica effige ne da il segnale! (a voce alta) Andate, Eroi del pedale, guadagnatevi l'Onore e la gloria dei Vincitori! Atto primo, scena seconda (lungo il percorso) Ciclista 1 – Non avrò più l'età di voi ragazzi, ma per fortuna con la mia grande esperienza posso preparare la mia bicicletta in modo impeccabile e stare in gruppo senza problemi. Oops, mi è caduta la catena.... Coraggio, un incidente può sempre capitare. Bene, riparata, di corsa a raggiungere il gruppo. Oops, la catena un'altra volta... Ma porca ecc. ecc. Ciclista 2 – Eccoci a Carzago. Mi sa che tento un allungo e vedo come reagiscono questi sprovveduti... Osti, mi stanno dietro... Meglio che mi metto comodo e aspetto momenti migliori. Ciclista 3 – Dall'alto delle mie tre vittorie posso ancora godermi la fama imperitura. Oggi sono partito con un poco di mal di gola ed in condizioni fisiche imperfette, ma vedrete che riuscirò a stare in coda ai primi senza problemi... Coro dei ciclisti – Si sale e si scende senza respiro, qui tutti controllano tutti e chiunque prova a scattare. La cosa migliore è lasciare alla fine ogni sparata e restare compatti. Atto secondo (al traguardo) Commentatore televisivo – (con un crescendo di voce) Ecco che si intravedono i primi corridori in fondo al rettilineo... Ci sono in testa cinque Giradini, seguiti da altri gruppetti. Arrivo in volata dunque! Da qui si scorgono Zanardelli, Lavi, Dancelli ed il vecchio Leone Tami. Ma aspettate.... Clamoroso! anche una parte di Baccoli Cappelletti si è unita ai primi mentre la parte rimanente è ancora alla prima rotonda della tappa. Eccoli a pochi metri dal traguardo! Scatta imperioso Zanardelli con Cappelletti alla ruota! Ma è Zanardelli che tiene, tiene, tiene, tiene e vince! Il re delle volate è ancora lui, Zanardelli!!! Esperto in studio – Bella vittoria, anche se bisogna immaginare che la tappa con aggravio abbia consigliato i pretendenti al titolo di non voler forz... Commentatore televisivo – Scusa se ti interrompo ma abbiamo Zanardelli al microfono: Complimenti vivissimi per la vittoria ma ci dica, come ci sis sente a battere campioni del calibro di Lavi, campione uscente e di Dancelli, altro serio pretendente alla vittoria finale. Zanardelli – Mah, a dire il vero non ce l'ho messa neanche tutta, forse i campioni del passato stanno lasciando il passo a quelli del futuro... Commentatore televisivo – Può essere... Ma sentiamo la parte arrivata in volata di Baccoli Cappelletti: Come si spiega questa netta frattura fra il suo Essere arrivato secondo e quello ancora in viaggio? Baccoli Cappelletti – A dire il vero il mio psichiatra mi ha convinto a ribellarmi alla mia parte indolente ed a dar visibilità a quella combattiva. Ma non dimentico che un tempo fummo una cosa sola e considero il mio tempo di percorrenza una media tra la mia posizione e quella che avrò alla fine della tappa. Commentatore televisivo – Che uomo! Ecco che intanto sono arrivati uno spento Tottoli, uno stanco Licci ed un remissivo Filippini, vittima dell'influenza caprina. Per attendere Falsina e Baccoli Cappelletti due lascieremo qui sul traguardo un bivacco con acqua e cibo a sufficienza per la notte. Da Mura è tutto, a voi la linea. Coro – La tappa è finita, la notte è arrivata. I corridori torneranno alle proprie famiglie. Domani la strada sarà biforcuta in cinque o sei punti e prevediamo sfacelli. I più previdenti si porteranno i razzi a bengala, che almeno gli elicotteri li potranno salvare. I sonni inquieti dei protagonisti partoriranno tattiche e strategie, ma alla fine sarà solo la gamba a dare il proprio verdetto! (sipario) (buio).


Zanarkelly - 08/09/2009 alle 15:30

Proseguo con la presentazione della 2° tappa della Girada: 2° tappa - Cimitero di Gavardo - Stadio di Soprazzocco La seconda tappa, soprannominata lo "Sterratone", sarà già decisiva; secondo me è LA tappa decisiva, molto più dell'arrivo in salita o della classica dei laghetti di Sovenigo. Gli organizzatori della Girada dimostrano di avere uno schema di ragionamento molto binario: "0" o "1". Le frazioni paiono non esistere nel fantastico mondo di Gavardo e Villanuova e, quindi, dopo Girade totalmente o quasi prive di sterrato (0), si passa quest'anno a sentieri da jungla birmana (1), che non potranno non provocare danni (si spera non fisici, ma solo in classifica). La tappa parte dal cimitero di Gavardo, da dove si sale in località Busela e si arriva subito ad un punto chiave: carrareccia infame, occlusa da due massi in stile sacro sepolcro che costringeranno tutto il gruppo ad imboccare in fila indiana la prima rampa sterrata abbastanza complessa. Prevedo molti piedi a terra e probabile ingorgo: i migliori faranno bene a tenersi davanti nell'attacco della stradina. Da lì in poi, dopo un breve tratto pianeggiante, è tutto un salire su mulattiere e sentieri terrosi e sassosi nel bosco, fino alla cima della collina; si respira ancora un po' e poi giù in una discesa breve, ma pericolosa con sassi q.b. Si ritrova un breve tratto di asfalto in discesa, ma ecco che ci si trova costretti ad un tornante sulla destra che porta in una salita tutt'altro che facile per pendenze e difficoltà dello sterrato (anche qui prevedo piedia terra: i miei!). Risalita la mulattiera si passa vicino al noto Agriturismo Ippogrifo, e poi giù in discesa su mulattiera verso San Quirico. Dall'amena località si sale su asfalto verso i laghi di Sovenigo e si imbocca la pista ciclabile per Salò che si segue in discesa per circa 2 km. Quando ci si riesce a rilassare un po', ecco che si deve svoltare a sinistra su sterrato pessimo (anche qui entrano in gioco i piedi) che risale la collina; la discesa è altrettanto pessima e ci riporta sull'asfalto sulla via delle cave. Fino all'arrivo ci sono circa 3 km di asfalto in sali-scendi, lungo una parte del percorso del mondiale su Caedagne. L'arrivo allo stadio di Soprazzocco è un classico della Girada ed è noto per la difficoltà di interpretazione degli ultimi metri. Tappa molto difficile dove personalmente vedo favorito Dancelli; Lavi conosce bene il percorso (probabilmente è l'unico che lo conosce), ma la scelta delle gomme lisce secondo me è azzardata e la pagherà cara. Subito dopo prevedo i due Tami e, forse, il Micheli, che soffre un po' lo sterrato. Io sullo sterrato me la cavo abbastanza, ma non sono così preparato da poter fare una bella figura: se prendo meno di 5 minuti sono contento. Per oggi scordatevi planimetria e altimetria perchè i sentieri che facciamo non sono segnati neanche sulle carte IGM o Kompass.


pedalando - 08/09/2009 alle 21:58

:podio:


ProfRoubaix - 08/09/2009 alle 22:47

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] :podio: [/quote]


Zanarkelly - 08/09/2009 alle 23:23

Grande vittoria di Dancelli, come da pronostico. Per quanto riguarda me: dalle stelle alle stalle. Letteralmente. 2a tappa: Cimitero Gavardo – Soprazocco S. Biagio, 11 Km. 1. Claudio Dancelli in 25’12” – 10” di abbuono 2. Rossano Lavi a 53’’ – 5’’ di abbuono 3. Federico Micheli a 2’08’’ 4. Giorgio Franzoni s.t. 5. Pierluigi Paterlini a 3’02’’ 6. Alessandro Tami a 3’16’’ 7. Leone Tami s.t. 8. Matteo Cappelletti s.t. 9. Giovanni Massolini a 4’23’’ 10. Renato Milini a 4’29’’ 11. Stefano Filippini s.t. 12. Roberto Tottoli a 5’21’’ 13. Eugenio Sartorelli s.t. 14. Lorenzo Zanardelli a 6’43’’ 15 Massimo Licci a 8’16’’ 16. Stefano Falsina a 15’02’’ Nicola Baccoli aggregato a 15’02’’ Classifica generale 1. Claudio Dancelli 30 Km in 1h05’42’’ (maglia Maron) 2. Rossano Lavi a 58’’ 3. Federico Micheli a 2’18’’ 4. Pierluigi Paterlini a 3’12’’’ 5. Leone Tami a 3’26’’ 6. Alessandro Tami a 3’29’ 7. Matteo Cappelletti a 3’31’’ 8. Giovanni Massolini a 4’39’’ 9. Renato Milini a 4’45’’ 10. Eugenio Sartorelli a 5’37’’ 11. Roberto Tottoli a 6’37’’ 12. Lorenzo Zanardelli a 7’03’’ 13. Stefano Filippini a 7’44’’ 14. Massimo Licci a 10’06’’ 15. Giorgio Franzoni a 14’16’’ 16. Stefano Falsina a 23’17’’ 17. Nicola Baccoli a 27’10’’ Breve cronaca Partenza a tutta innescata dai big, il gruppo si sgrana subito. Dancelli attacca già nell osterrato del bosco della Faita e stacca tutti, mentre il resto procede sgranato. Gruppo ancora in fila sull’ultimo strappo e poi l’ultima discesa verso le cave determina posizioni e distacchi. Seguirà commento di Teofrasto


ProfRoubaix - 08/09/2009 alle 23:59

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] Cavendelli! :clap: :D [/quote] Contadelli! :clap: :cincin:


Zanarkelly - 09/09/2009 alle 00:27

Controvoglia, vado a postare con grande senso del dovere la mia personale cronaca dalla coda del gruppo. E questa volta è davvero la coda! Partenza un po' dopo le 19 per aspettare un deficiente (me!:D), che arriva con qualche istante di ritardo e si deve per giunta sorbire anche i rimbrotti di Dancelli: "ah, ma guarda che se vuoi entrare nel Lando Team la puntualità è fondamentale" e cose di questo genere. Quasi quasi, mi vien voglia di diventare kazzako. Comunque dopo il via il gruppo parte forte tirato dai big: oggi si fa veramente sul serio, ma riesco a tenere abbastanza bene. Si arriva all'imbocco dello sterrato ad alta velocità ed ecco che in fila indiana si lanciano verso le due pietrone che, come Colonne d'Ercole, fanno da portale al mitico Sterratone. Prendo la stradina in 5 posizione ed ecco che accade il fattaccio: il cambio, probabilemnte per una buca, non cambia bene e mi trovo sul pezzo ripido con un rapporto troppo duro. Provo a spingere, prima come una persone civile, poi da bue ed ovviamente la catena si incastra tra la moltiplica piccola e l'intermedia. Mai visto una catena così incastrata. Lo posso giurare su quanto ho di più sacro al mondo. Cerco in tutti i modi di risolvere, ma è veramente inchiodato tutto; intanto vari corridori che si erano già staccati mi superano deridendomi. Ci vorrebbe la famosa leva con cui Archimede sollevò il mondo, ma alla fine mi arrangio con una legnata da bue alla staffa. Riparto e vedo la coda del gruppo ad una 50 di metri: non tutto è perduto. Intanto vedo da lontano Dancelli tirare forte alla testa del gruppo: sta già attaccando. Imbocco la mulattiera nel bosco, che poi diventa sentiero sconnesso. C'è una parte un po' ripida e così metto il rampichino, ma in una fase di sforzo la catena si inchioda ancora. una, due, tre volte. Dapprima si sblocca con una mezza pedalata all'indietro, ma ad un certo punto non si sblocca e finisco per terra. Niente di grave perchè sono in salita, ma mi girano le balle. Sarò costretto a fare il resto della tappa copn la moltiplica intermedia e, quindi, a spingere la bici nei pezzi più ripidi. Vedo per l'ultima volta la coda del gruppo e riparto sconsolato. Qui sostanzialmente finisce la mia personale cronaca della seconda tappa, perchè da questo punto in poi non vedrò più nessuno e, proseguendo in solitaria, bado soprattutto a non farmi male e a godermi il paesaggio, riflettendo su quanto sia dura la vita. Se vi può interessare ho potuto notare che il bosco del monte Faita presenta molte piante che si stanno seccando, ho intravisto una probabile lepre, ho rilevato che le rocce ed i sassi che ricoprono le mulattiere delle colline moreniche sono costituite soprattutto da arenaria e calcare con intrusioni di fedldspato e micascisti, ho visto che l'uva delle vigne del Groppello sprizza carica zuccherina da tutti gli acini (grande annata quest'anno). Giungo all'arrivo con un ritardo intorno agli 8 minuti e vengo a sapere che Dancelli ha vinto su Lavi con un distacco di oltre 50 secondi; ad oltre due minuti gli altri, molto sgranati, con Tami che si spreca in attesa del padre. Complimenti al Dance che va a nozze su un percorso del genere; la Girada è presumibilmente già sua. Io posso dire addio ai sogni di gloria ed ai castelli in aria: mi dovrò accontentare di inseguire una posizione in classifica intorno alla decima. Beh, poco male perchè ho dalla mia altre due tappe che potrebbero sorridermi.

 

[Modificato il 09/09/2009 alle 00:35 by Zanarkelly]


claudiodance - 09/09/2009 alle 09:55

Ciao belli, sapete già che mi è andata bene e quindi volentieri vado a descrivere la tappa di ieri sera. Questa volta la cronaca dalla testa del gruppo, è proprio dalla vera testa, ma anche questo lo sapete già. Niente fandonie, in questa tappa dovrò guadagnare dei secondi. La decisione da prendere è: attaccare subito all’inizio dello sterrato o attendere l’ultima e difficile salita? Consulto Guido e Andrea_web con un sms. La risposta di Andrea è perentoria: “attacca subito, almeno giustifichi la scellerata scelta di gomme che hai fatto!” Profroubaix non risponde, ma so già come la pensa, da sempre la sua visione comprende la tattica dello sfinimento dell’avversario. La mia visione contempla solo il contropiede, ma insomma, comincio a convincermi. Per attaccare subito dovrò fare una violenza alla mia indole. Cerco di richiamare immagini di Roscioli, Durand, Chiappucci e altri sconsiderati esponenti del ciclismo dell’attacco da lontano e di colorarle di una luce positiva. Niente da fare, mi sembrano tutti dei pazzi. Però devo farlo, devo provarci.. Ci ritroviamo e partiamo in ritardo grazie al prode Zanarkelly, il quale, per giustificare il ritardo sostiene che: “oh, c’è gente che lavora!” …certo. Si parte. E si parte letteralmente a canna. Tami continua a comportarsi in modo indecifrabile e così nei due chilometri di asfalto che precedono l’ingresso sui sentieri della Faita conduce il gruppo ad andatura sostenutissima. Io a ruota sua sono messo da Papa, ma temo di averlo sottovalutato: “Vuoi vedere che questo ha una gamba monumentale e oggi ci butta uno per cantone!” Mi dico. Invece lo sento sbuffare e mi consolo. Controllo la posizione di Lavi. È alla mia ruota. Tutto secondo copione. Voglio solo entrare in testa nel sentiero dopo i due massi. E lo faccio. Una breve accelerazione e Lavi non sembra volermi ostacolare. Bene. Entro in testa, a blocco. Sui pedali sparo tutto lungo la rampa sconnessa. Ecco il pianoro erboso, fra poco ci sarà il vero sottobosco coi sentieri in salita e i tratti tecnici. La mia idea è di entrarci già con del vantaggio. Mi sono messo in testa (chissà perché) che nessuno terrà questa sparata iniziale. Invece niente. Lavi è lì dietro a 5 metri. Insisto, mi alzo sui pedali. Mi volto. Caz.zo Rossano non molla. Il bosco si avvicina e il mio fiato si accorcia. Sono a tutta, ma mi sento inchiodato. La maglia gialla è sempre alle mie spalle. Ecco la prima deviazione nel bosco. Sono talmente in acidosi da perdere il controllo. Sbando ma rimango in piedi, Lavi si fa sotto. Mi sento un deficiente, vorrei spostarmi e rinunciare, rimango lì per orgoglio, ma vorrei morire. Ancora una deviazione, tratto tecnico. Ormai dispero di fare qualcosa di buono perchè sento la fatica montare. Infatti sbando ancora, la ruota si impunta su un sasso e devo mettere il piede a terra per una frazione di secondo. Cristooooo!! Rossano mi urla “occhio!!”, mi affianca e ci tocchiamo anche di spalla. Il mio incidente rallenta anche lui, ma almeno non deve ripartire da fermo. Riparto rabbioso, rimango in testa. Ormai mi aspetto di vedermelo sfrecciare accanto. Che umiliazione sarebbe, mi dico. Giro venti pedalate disperate, il cuore mi scoppia, mi volto e…..Lavi ha perso dieci metri…. Penso ok claudio, non ti illudere, fra poco tornerà sotto. Continuo a macinare metri di falsopiano. Il terreno è fatto da una sabbietta sciolta ma asciutta. Accelerò un po’, butto giù due denti. Forse non va così male. Mi volto e Lavi ha perso ancora! Ma allora era a tutta anche lui! L’incidente ha finito col disunirlo e adesso sta pagando lo sforzo. Ecco una salitella. Il fondo è scolpito dalle zoccolate dei cavalli. Cerco la migliore traiettoria. Pompo sui pedali. Il cuore mi scoppia ancora. Fra poco saremo fuori dal bosco. Devo controllare la situazione. Mi volto……. Nessuno. Ha mollato. Ha mollato! Discesa brutta verso San Quirico. Evito un cane grosso che mi insegue per qualche metro e mi butto giù. Il pedale si sgancia e non riesco più a rimetterlo a posto. Impreco, perdo secondi, rallento e quando lo riattacco sono ormai all’incrocio asfaltato che porta alla salita verso il laghetti. Lavi ha riguadagnato qualcosa. Avrò un centinaio di metri di margine. Inizio la salita. Sono piuttosto piantato e così vado su di conserva. Sparerò tutto sul falsopiano e poi sulla rampa finale. Lavi si avvicina. Ha quasi dimezzato lo svantaggio. Sono stanchissimo, piantato come un paracarro, ma stranamente fiducioso. “se prova a chiudere il buco si stancherà”, penso in uno slancio di ottimismo. Infatti sul falsopiano rilancio a tutta. A tutta in discesa e imbocco l’ultimo tratto difficile come un pazzo. Ballonzolo sui sassi, biusco sulla sabbia, combatto con l’acido lattico che ormai arriva alle orecchie, ma vado avanti a tutta. Fiancheggio un vigneto in salita e scelgo una carreggiata esterna alla strada bianca, che mi sembra più pulita. Mi viene da sorridere perché ripenso al ciclismo dei tempi eroici e al diavolo rosso Gerbi che per staccare gli avversari “scendeva in banchina” obbligando tutti ad aumentare il tasso di fatica e di rischio. Eccomi in banchina. Una vaga euforia mi prende. Rientro sullo stradello e comincia la salita finale. 400 metri di sterrato brutto. Tutto dritto. Mi tengo sulla sinistra, dove le fronde dei giovani alberi mi graffiano il braccio. Salgo al massimo. Non mi sono ancora voltato, dove sarà il mio avversario? Ecco, mi volto in un tratto più facile. Metà salita. La maglia gialla di Rossano non c’è. È fatta. Spingo a tutta fino sopra e mi butto in discesa. Sparo tutto anche lì. La guida offroad richiede una fatica in discesa che è quasi pari a quella in salita. Sbuco sull’asfalto. Ancora un paio di chilometri di agonia. Metto il massimo rapporto e mi massacro le cosce per guadagnare il più possibile. Ecco Soprazzocco. Ultimi trecento metri in leggera salita. Un calvario. La bici sembra trascinarmi indietro. Mi salvo aggrappandomi al pensiero che la tortura sta per finire. E finisce. Richiamo ossigeno nei polmoni. Gli spettatori giradiani mi dicono tutti qualcosa, sono complimenti, ma non afferro proprio bene, anzi, quasi niente. Mi sento ottuso e spremuto. Guardo in fondo al rettilineo. Spunta la sagoma di Lavi. Pedala bene, ma è ancora distante. Questo è un minutino di vantaggio, penso mentre mi slaccio il casco. Il fiato rallenta, la testa sembra ronzare meno. Ritorno uomo.


claudiodance - 09/09/2009 alle 10:12

Avete notato una cosa? Chi sono i due reporter dalla Girada “dentro la corsa”? E chi sono i vincitori delle prime due tappe? Stasera tappa con aggravio. Zanarkelly favoritissimo….


Zanarkelly - 09/09/2009 alle 13:52

Ecco il commento di Teofrasto pracelso per la seconda tappa: 2° tappa - Cimitero di Gavardo - Stadio di Soprazzocco In ottemperanza alle nuove norme recentemente emanate dal Governo, mi trovo costretto a redigere il seguente commento nella lingua locale in quanto trattasi di avvenimento di carattere locale. Me somèa che la situasiù la sie bela che definida dopo la tapa d'encö. Ghe mia stat verso de ciapà el gnaro Dancelli dopo che'lga decidìt de parter èn salida e salüdà töcc. Ise la Girada la gà troàt èl so padrù, almeno sö la carta. Bisognerà vedèr se virgü tra i dù Tami, el supergnaro, èl Micheli e'l Franzù i riarà a daga na quàq preocupasiù. Sentite... me so tridat i cicòti de scrièr èn dialèt, ondepercui, noncurante degli strali leghisti, proseguirò in purissimo italiano. Alùra, no scusate, allora, come già detto risulta assai chiarito che il Sig. Dancelli ha pensato di far capire a tutti che per vincere questa volta bisognerà passare sul suo cadavere. Visto però che molti vorranno vincere né più e né meno fossi Dancelli assumerei qualche guardia del corpo e chiederei un programma di protezione per la famiglia. Da quanto visto ieri gli unici possibili avversari si chiamano Superboy e Micheli. Il resto la vedo ardua fes. Scorrendo la classifica verso il fondo non può che scappare qualche lacrimuccia nel vedere oltre la decima posizione più o meno quasi tutti i Grandi Vecchi della Girada che, escludendo Paterlini e Cappelletti, non possono fare altro che sfruttare la classifica avulsa per trarne personali soddisfazioni. Sul fondo del barile trovansi i due fenomeni del nullafacentismo ciclistico. L'uno, il Baccoli oramai chirurgicamente diviso dal Cappelletti, che ieri non si è presentato pensando che prendendo il tempo dell'ultimo arrivato ci avrebbe comunque guadagnato. L'altro, il Falsina nemico di ogni salita, che arriva al traguardo dalla parte opposta rispetto al percorso della tappa, avendo scelto tatticamente di sfruttare una strada più lunga ma più impegnativa. Tanto per non dare l'idea di venire alla Girada ogni tanto e vincere tutto, facendosi nemici potenti. Oggi tappa defaticante, corta e piatta più di Heater Parisi, la cui unica difficoltà non è di ordine fisico ma psicologico. Infatti si parte e si arriva al cimitero di Carzago-Calvagese, luogo isolato in mezzo alla campagna. Visto che le ombre della sera di questi tempi arrivano in fretta consiglierei Dancelli di non indugiare troppo nelle vicinanze alla fine della tappa, quando tutti si allontanano e solo il tenue rumore dei gufi e delle sgregnapole fa da sottofondo....


Zanarkelly - 09/09/2009 alle 16:56

Ecco la presentazione della tappa di stasera: 3° tappa Cimitero di Carzago - Cimitero di Carzago Oggi tappa molto breve, al massimo 10 km, ma molto veloce. Inizio all'insegna della disobbedienza civile, con partenza dal cimitero di Carzago ed imbocco contromano del senso unico proveniente da Calvagese. Si attraversa il paese e si prende la strada, molto larga in leggera salita, verso Castrezzone: la strada difficilmente si presta ad attacchi da lontano, quindi prevedo che si arriverà tutti più o meno uniti fino alla discesa per Bottenago. Discesa velocissima dove se qualcuno molla molto i freni potrebbe lanciare una qualche azione (probabilmente suicida). Breve sterrato pianeggiante ed attraversamento del paese di Carzago, dove tra strade strette e curve si arriva all'ultimo km, caratterizzato da varie semplici rampette che salendo costantemente portano al rettilineo d'arrivo. Il mio personale favorito è Micheli, che credo scatterà nelle ultime rampe prima dell'arrivo; io sto meditando di cucirmi alla sua ruota per tentare di fregarlo in volata. L'uomo del mistero Tami potrebbe ovviamente scompaginare tutti i piani, perchè, se riesce a staccarsi da suo padre, è capacissimo di mettersi in testa a tirare come un forsennato solo per evitare che il gruppo intralci una strada di paese larga poco più di 2,5 metri. Comunque ho buone possibilità. Vedremo.


Zanarkelly - 10/09/2009 alle 01:07

Ecco l'ordine di arrivo della terza tappa 3a tappa: Cimitero Carzago – Cimitero Carzago, 8.5 Km. 1. Rossano Lavi in 16.50 + 10” di aggravio 2. Federico Micheli a 14’’ + 5’’ di aggravio 3. Claudio Dancelli s.t. 4. Matteo Cappelletti s.t. 5. Pierluigi Paterlini s.t. 6. Giovanni Massolini s.t.’ 7. Leone Tami s.t. 8. Giorgio Franzoni s.t. 9. Alessandro Tami s.t. 10. Massimo Licci s.t. 11. Lorenzo Zanardelli s.t. 12. Stefano Filippini a 35’’ 13. Eugenio Sartorelli s.t. 14. Roberto Tottoli s.t. 15. Stefano Falsina a 44’’ Nicola Baccoli ritirato Renato Milini aggregato a 44’’ Classifica generale 1. Claudio Dancelli 38.5 Km in 1h22’46’’ (maglia Maron) 2. Rossano Lavi a 54’’ 3. Federico Micheli a 2’23’’ 4. Pierluigi Paterlini a 3’12’’’ 5. Leone Tami a 3’26’’ 6. Alessandro Tami a 3’29’’ 7. Matteo Cappelletti a 3’31’’ 8. Giovanni Massolini a 4’39’’ 9. Renato Milini a 5’29’’ 10. Eugenio Sartorelli a 6’12’’ 11. Roberto Tottoli a 7’12’’ 12. Stefano Filippini a 8’19’’ 13. Lorenzo Zanardelli a 8’36’’ 14. Massimo Licci a 8’43’’ 15. Giorgio Franzoni a 14’16’’ 16. Stefano Falsina a 24’01’’ 17. Nicola Baccoli ritirato Breve cronaca La tappa più breve della Girada prima dei tre tapponi finali presenta il gruppo compatto fino alle ultime fasi. Qualche allungo dei big e qualche scatto velleitario di Filippini e Tottoli movimentano la gara prima che sull’ultimo strappo prima Cappelletti e poi Micheli lancino lo scatto irresistibile di Lavi che stacca tutti e va a vincere. Dietro sgranati gli altri a una breve distanza che salva anche l’assente Milini da penosi aggravi. NB: Dopo formale verifica su richiesta di Zanardelli, è stata modificata la classifica della tappa di ieri: la posizione sua e quella di Licci erano state invertite.


Zanarkelly - 10/09/2009 alle 09:24

Commento alla 3° tappa Cimitero di Carzago - Cimitero di Carzago Si parte e si arriva al cimitero di Carzago; quest'anno la Girada sembra avere un feeling particolare con i campisanti perchè la 2°, la 3° e la 4° tappa partono, o arrivano, o entrambe, presso cimiteri. Comunque oggi tappa semplice, molto corta, si parla di 7 km, con gli ultimi 3 km, prima dei 500 metri finali, in discesa. Ma sono proprio i 500 finali, molto nervosi, con rampe di salita, a rendere la tappa di difficile interpretazione. Effettivamente c'è poco da raccontare fino al tratto finale; da segnalare il fatto che Franzoni si mette a tirare il gruppo per quasi tutta la tappa, compresso il passaggio nelle strade di paese di Carzago, fumate ad una velocità media di 46 km/h. In molti si lamenteranno della pericolosità di questo tratto e si prevedono polemiche molto accese nei prossimi giorni. Comunque si arriva alla brutta curva prima della salitella finale: io, che non so bene come mi sono trovato davanti al gruppo, la prendo troppo interna e vengo un po' chiuso dagli altri che queli che cercano di prendere davanti la rampa (cioè tutti). Infatti Tottoli e Paterlini tentano uno scatto; ma i loro scatti non devono preoccupare. Lo scatto veramente preoccupante è quello di Superboy Lavi che ci pianta giù un'accellerazione molto decisa, che non lascia spazio a a dubbi: vuole vincere la tappa. Dancelli risponde con ritardo; evidentemente non si aspettava lo scatto (in verità nessuno se lo aspettava). Prova ad agganciarsi, ma non ce la fa. Intanto dietro io mi accodo a Tottoli per rilanciare la mia azione, ma commetto un errore perchè il guru della Girada si pianta clamorosamente e sono costretto ad aggirarlo quasi da fermo, operazione abbastanza lunga. Provo a ripartire e riprendo Micheli, vedo Paterlini a 20 metri e potrei riprendere anche lui, ma la visione lontana di Lavi che si invola verso il traguardo, con Dancelli che molla, mi demoralizza un po' e così mollo. Lavi arriva primo con 14 secondi, un'enormità effettivamente, partorita però dalla strana condotta di gara del gruppetto che arriva che, spaventati dai 5 secondi di aggravio per il secondo, frenano per non tagliare il traguardo e perdono un sacco di tempo. Dovrà essere il pollo diciannovenne Micheli alla fine ad arrivare secondo. Dietro tutto il gruppo molto sgranato, che i giudici di gara per semplificare registreranno con stesso tempo. Prima dichiarazione di Dancelli lungo il rettilineo di decelerazione dopo il traguardo, guardandomi perplesso negli occhi: "Ha fatto la tappa!".... il porco! (aggiungo io!). Prima dichiarazione di Lavi dopo il traguardo a voce alta: "Così la smetterete di dire che c'è solo un re delle volate". Lavi quindi trionfa nella tappa, si riprende di diritto il titolo di velocista principe e si candida di diritto all'assegnazione del premio speciale "Gran Bastardo d'Oro" (gli exit-poll lo danno già per vincente sicuro, ma sarà meglio aspettare gli scrutini). Penso che senza lo scatto di Lavi avrei potuto tenere abbastanza bene gli altri e vincere la volata. Personalmente non credo che Rossano abbia fatto niente di male: probabilmente si sente battuto da Dancelli nelle tappe che contano ed ha voluto mettere in saccoccia una bella vittoria.


Zanarkelly - 10/09/2009 alle 13:47

Commento alla terza tappa di quel pazzo furioso di Teofrasto Paracelso: La terza tappa vista da Feltri e Mauro Cronaca della terza tappa (da Il Giornale, direttore Vittorio Feltri) I soliti baluba della Girada hanno corso ieri sera la terza tappa della nota corsa lombarda. Nel nulla assoluto di difficoltà si sono inventati qualche brivido passando a tutta forza nei centri storici brulicanti di solerte attivismo tipico delle genti nordiste nella sera settembrina. Alla partenza si registra il ritiro di Baccoli, recentemente fatto oggetto di una nostra inchiesta giornalistica che ne svelava la pessima tendenza a non far uso di nessuna sostanza dopante e di dedicarsi più alle serate mondane che ai necessari allenamenti estivi. Lo scandalo che ne è seguito, strumentalizzato dalla solita stampa cattocomunista, lo ha convinto al ritiro. La corsa non ha una grande storia, se si escludono i soliti scattini da micetta impaurita del noto attivista bolscevico Tottoli e qualche timido accenno alla battaglia del trotzkista Filippini, prontamente rintuzzati dal volitivo plotone nazionalista. In vista dell'arrivo, previsto da quelle femminucce degli organizzatori con la formula degli aggravi, scatta senza badare a questi dettagli un erculeo Superboy, già da tempo punto nell'onore per aver concesso con enorme magnanimità la prima tappa a Zanardelli (conoscevo il nonno...). Dietro Dancelli (sulla cui forma fisica pare stia indagando il GIP di Poggibonsi) pare sorpreso da questo istinto suicida di Superboy ma, per non prendere i 5 secondi di aggravio si ferma a far passare Micheli il quale, beato nella propria innocenza, lo passa e si becca il ritardo. Ma oramai il tempo è passato e Superboy guadagna lo stesso 4 secondi in classifica generale. Oggi la superclassica dei laghetti, nella speranza che il disfattismo di stampo clerical-chic non imponga ritmi da mammoletta anche a chi, a dispetto dei dettami dell'opposizione, vorrà nobilitare la tappa. Cronaca della terza tappa (da La Repubblica, direttore Ezio Mauro) A seguito del massacro mediatico che noti quotidiani al soldo del premier hanno scatenato contro l'incolpevole Baccoli, abbiamo dovuto assistere amareggiati al ritiro di colui che solo apparentemente andava al ritmo di un bradipo azzoppato ma che, in realtà, stava semplicemente assaporando con tutta la gioia dei suoi vent'anni le bellezze naturali che la corsa attraversava. La corsa, organizzata nonostante la maggioranza di governo ne abbia tentato la soppressione con un decreto d'urgenza, ha così potuto vivere una splendida giornata all'insegna della pace tra i popoli e del riformismo progressista, sfociato in una volata di forza del vice-leader Superboy che ribadisce allo stupito Zanardelli (conoscevo il nonno...) che la prima tappa fu solo un incidente di percorso. La vivace allegria da capodanno al gerontocomio espressa dai vari Tottoli e Filippini verso il traguardo non può che ribadire il carattere festoso della manifestazione. Ma in tutto questo non possiamo esimerci dal rivolgere alcune domande all'attuale leader della classifica, il potente Dancelli il quale, fino ad oggi, ha finto di ignorarle. Vedrete che addurrà, come patetica scusa, che in realtà è la prima volta che gliele sottoponiamo. prima domanda: Corrisponde al vero la notizia secondo cui Lei ha sentito PRIMA DELLA GARA i consigli di un noto Grande Vecchio del ciclismo che risponde al nome di Fausto Dancelli? Come ha conosciuto in realtà quest'uomo? seconda domanda: Può escludere che le fotografie di cui siamo in possesso scattate la notte di ferragosto in un noto locale equivoco del mantovano (nelle quali peraltro Lei non figura assolutamente) non la rendano ricattabile? terza domanda: Se qualche magistrato decidesse di indagarla per furto di cavalli Lei rinuncerebbe alla sua immunità diplomatica semmai dovesse un giorno averne una? quarta domanda: Quanti dei soldi che guadagnerà dagli sponsor per questa Girada verranno effettivamente devoluti (come Lei non ha recentemente dichiarato) al fondo pensione Vecchi Ciclisti del quale fanno parte i vari Sartorelli, Tottoli, Falsina e Filippini? Sono domande scomode, ce ne rendiamo conto, ma il silenzio che le segue non è forse sintomo di un crescente ed ormai insopportabile nervosismo? Vedremo se nella tappa di oggi (la superclissicissima) avremo o meno delle risposte.


Zanarkelly - 10/09/2009 alle 17:22

Stasera si corre la 4° tappa, che è una classicissima della Girada, la "Classica dei Laghetti", percorso che si svolge nella zona intorno alla Valtenesi, con suggestivo passaggio vicino ai laghetti di Sovenigo. E' tra l'altro lo stesso percorso della Kobram 2007, ma fatto al contrario; nel verso Kobram (orario) è più duro, ma il verso Girada secondo me è più spettacolare, ovviamente contando anche tutti gli incroci che bisogna attraversare girando in senso antiorario. Il percorso è molto vallonato con salite con pochi strappi e discese lunghe e veloci, fino ad arrivare alla salita dei laghetti di Sovenigo. La salita non è propriamente durissima, tranne un pezzo di un centinaio di metri, ma è composta di tre rampe consecutive, intervallate da tratti pianeggianti (ma anche no) su cui è fondamentale rilanciare. La salita sembra essere stata disegnata apposta per favorire le caratteristiche di scattista di Dancelli. Dopo la salita c'è una breve discesa e poi subito l'arrivo. Grandissimo favorito, come già detto Dancelli; non penso che Lavi possa impensierirlo. Dai rumors nel gruppo si sente di proposito di attacco da lontano dei due Tami e addirittura di Paterlini e Micheli. Se dovessero fare la corsa dura dall'inizio prevedo che, dopo i migliori, ci saranno distacchi abissali; io per primo sarei contento di 3-4 minuti di ritardo.


uffa - 10/09/2009 alle 19:34

Ma perché la fate a settembre che c'è poca luce e non a giugno o luglio quando ci si vede fino alle dieci di sera?


Nievole - 10/09/2009 alle 22:33

[quote][i]Originariamente inviato da uffa [/i] Ma perché la fate a settembre che c'è poca luce e non a giugno o luglio quando ci si vede fino alle dieci di sera? [/quote] Così hanno la scusa che ad agosto devono prepararsi, ed evitano le stressantissime ferie estive :D


claudiodance - 11/09/2009 alle 08:30

4a tappa: Classica dei laghetti, 19 Km. 1. Claudio Dancelli in 35’29’’ – 10” di abbuono 2. Rossano Lavi a 55’’ – 5’’ di abbuono 3. Matteo Cappelletti s.t. 4. Federico Micheli a 2’01’’ 5. Alessandro Tami a 2’03’’ 6. Leone Tami s.t.’ 7. Giorgio Franzoni a 2’16’’ 8. Pierluigi Paterlini a 2’21’’ 9. Giovanni Massolini a 4’16’’ 10. Renato Milini a 4’25’’ 11. Eugenio Sartorelli s.t. 12. Lorenzo Zanardelli a 4’59’’ 13. Massimo Licci a 5’17’’ 14. Stefano Filippini s.t. 15. Roberto Tottoli a 6’46’’ Stefano Falsina aggregato a 6’46’’ Nicola Baccoli ritirato Classifica generale 1. Claudio Dancelli 57.5 Km in 1h58’15’’ (maglia Maron) 2. Rossano Lavi a 1’54’’ 3. Federico Micheli a 4’34’’ 4. Matteo Cappelletti a 4’36’’ 5. Leone Tami a 5’39’’ 6. Alessandro Tami a 5’42’’ 7. Pierluigi Paterlini a 5’43’’ 8. Giovanni Massolini a 9’05’’ 9. Renato Milini a 10’04’’ 10. Eugenio Sartorelli a 10’47’’ 11. Lorenzo Zanardelli a 13’45’’ 12. Stefano Filippini a 13’46’’ 13. Roberto Tottoli a 14’08’’ 14. Massimo Licci a 14’10’’ 15. Giorgio Franzoni a 16’42’’ 16. Stefano Falsina a 30’57’’ 17. Nicola Baccoli ritirato Breve cronaca Dopo una iniziale partenza tranquilla da Villanuova, Claudio Dancelli infiamma subito la corsa e lancia l’attacco decisivo già prima di Soprazocco. Il resto del gruppo lo rivedrà solo all’arrivo. Dietro la colonna si spezza dapprima in due tronconi e poi, sulle rampe prima della discesa su Polpenazze è Cappelletti a lanciare l’iffensiva che spezza il gruppo degli inseguitori. Dietro, il gruppo degli ultimi procede compatto e si frantuma sulle ascese dei laghetti, mentre Tottoli perde contatto per un guaio meccanico. La classifica che ne deriva sembra fatta apposta per preparare la Kermesse: le posizioni mutano per pochi secondi e tutto lascia presagire future battaglie. Seguirà commento di Teofrasto.


claudiodance - 11/09/2009 alle 08:31

Ciao cari, ecco la personale cronaca della quarta tappa. Innanzi tutto una premessa: la classica dei laghetti è la tappa più importante della Girada. Non è la più dura, ma quella che somiglia di più a una corsa vera. Si corre in ogni edizione ed e perciò ha assunto il valore di “classica”, appunto. In tutte quelle partecipate ho sempre dato il massimo per vincerla. Credo di averla persa solo nel 2004, quando un fortissimo Federico Micheli mi fece letteralmente andare fuori giri nel finale e finiì terzo e umiliato. Ieri sono partito con l’obiettivo minimo di guadagnare altro tempo su Lavi. La kermesse e l’arrivo in salita di domani saranno per me tappe in cui difendermi e i 54” secondi di vantaggio che avevo al giro di boa della terza tappa non erano rassicuranti. Inoltre Roberta e Giorgia sono venute a vedere la corsa per la prima volta quest’anno. Ho promesso a Giorgia che in caso di vittoria esulterò con la mossa di ballo di Jhonny Bravo, il cartone animato che guardiamo sempre insieme. Partenza dal cimitero di Villanuova (e ridaje) e si sale subito verso Soprazzocco. Mi lasciano in testa a fare l’andatura e per il primo chilometro tutto rimane calmo. Poi in un tratto di falsopiano allungo. Massì, mi dico, checcazzo. Uno scatto del fagiano, come direbbe Bulbarelli, non mi costa fatica, ma mette qualche metro fra me e il resto. Lavi sembra indietro. Risponde Franzoni che con una bella progressione riporta la fila alla mia ruota. Peccato, mi dico, ma insisto e scatto ancora. Stavolta guadagno una ventina di metri e allungo di più. Mi volto e vedo movimenti convulsi in testa. Franzoni sembra faticare a mantenere il ritmo e allora Tami e Lavi lo saltano e si mettono in caccia. Io rilancio un pelino, non sono ancora a tutta, continuo a voltarmi per controllare. Rossano Lavi capisce che faccio sul serio e mi insegue di persona. Produce una bella sparata e chiude il buco. Io rallento, faccio rientrare tutti. La strada spiana e Lavi, dalla mia ruota,si lascia sfilare e cerca riparo nella pancia del gruppetto. Errore! Lo vedo e riparto subito. Deciso. Non sono a blocco, ma lo scatto è secco. Quaranta metri di vantaggio. Mi volto e vedo Rossano uscire rabbiosamente dal mucchio. Si lancia solo ad inseguirmi. A questo punto lo frego con l’esperienza. Sui saliscendi (più Sali che scendi) verso San Quirico lo tengo a cucinarsi a distanza di sicurezza. Quando vedo che guadagna rilancio. Un chilometro e mezzo di questo testa a testa e Lavi tenta di chiudere con una accelerazione, ma è a tutta. Allora mi metto a tutta anche io. Un chilometro e cede. Attende il resto per trovare collaborazione e io vado. Prima dell’abisso in cui cade la mia mente per la fatica, riesco a pensare che, finora in questa quarta tappa, non sono mai andato dietro la prima posizione. Non è propriamente “ciclismo spettacolo”, ma pazienza, quest’anno mi sento meno scattista, ma con più fondo. Che sia merito delle salite che Guido Profroubaix, con anni di trituramento di maroni, mi ha infine convinto a fare con una certa continuità? Comunque vado. Testa bassa. Mi volto molto spesso, a tratti mi viene paura di saltare per aria e fare la figura del pirla. Vado, guadagno. Detta così sembra semplice. La strada ormai è sempre in salita e non mi resta che dare il massimo fino al traguardo. Cerco di amministrarmi nei tratti in salita dura e spingere a fondo su falsopiani e pianori. In discesa rifiato senza prendere rischi. Guadagno con costanza fino a due terzi di tappa. Stimo un minuto di vantaggio, ma alla fine della discesa su Polpenazze sento di avere dato il meglio. La pianura verso Puegnago è già dura per me come una salita. Quando poi attacco l’ascesa dei laghetti mi sembra di morire. Sulle tre (ma forse sono quattro!) balze che la costituiscono devo veramente sputare il sangue. Non mi alzo più nemmeno sui pedali. Raccolgo le incitazioni di Roberta e Giorgia che mi seguono ora in macchina. Finisce la salita. Ultimo scatto di rabbia pura sui cento metri della rampa finale. Discesina e piano finale. Rapporto più lungo, spingo a fondo, ma quando sbuco sul rettilineo finale mi volto e cerco lo sguardo della mia bimba in macchina. stendo le braccia coi pugni chiusi e le muovo alternate in basso e in alto: Jhonny Bravo. Ciao belli A presto.


Zanarkelly - 11/09/2009 alle 10:04

Ieri tappa dei laghetti e, che ve lo dico a fare?, Dancelli vince. Ma questa volta con azione da lontano, praticamente dal primo metro. La tappa inizia al rallentatore, ma con Dancelli avanti qualche metro, che si volta insistentemente indietro per vedere gli altri cosa fanno. Ad un certo punto accellera e anche il gruppo deve fare lo stesso; già i primi corridori si staccano. Per un po' si continua con il battistrada 10 metri avanti e nulla più. Ad un certo punto scatta ed il gruppo tenta di inseguire: all'entrata di Soprazzocco, passando sotto al rilevatore di velocità, il verdetto è chiaro: Dancelli 33 km/h, Lavi che segue poco lontano 30 km/h, gruppo 29 km/h. Poco prima di San Quirico Lavi cede e rientra in gruppo, tirato alla morte da Tami; Dancelli si allontana visibilmente. Falsopiano verso il passo del Cavallino, lieve calvario, cerco di stare attaccato allechiappe di quello davanti, ma devo cedere e non posso far altro che vederli allontanare. Dietro a me il vuoto: mi consolo contando otto uomini davanti. Questo vuol dire che la mia posizione in classifica non è poi così veritiera. Proseguo in una cronometro personale nei saliscendi che portano all'inizio della discesa verso Polpenazze; ho sempre sofferto tanto questa strada, ma questa volta mi sento che sto andando proprio bene. Arrivo in cima esaltatissimo e mi giro, più per assicurarmi che gli altri non abbiano recuperato: Caxxo! ho alla ruota tutto il secondo gruppetto. Ma quando sono rientrati? Vuoi vedere che la classifica in fondo non è così mendace... Si arriva alla salita dei laghetti e Milini, Sartorelli e Massolini mi staccano, ma io riesco a staccare Tottoli, Licci e Filippini; magrissima consolazione. All'arrivo avrò un ritardo di quasi 5 minuti. Dancelli vince con un vantaggio di oltre 50 secondi e chiude definitivamente il discorso Girada; ormai non gli rimane che controllare ed eventualmente rispondere ad eventuali attacchi che però secondo me non verranno da Lavi, ma dalle posizioni di rincalzo. Dalla terza alla settima posizione, infatti, sono tutti entro il minuto e sono convinto che Tami proverà ad attaccare sabato per riprendere il podio. Stasera classica kermesse sul circuito di Prevalle con formula molto singolare; avrò modo di spiegare in giornata.


pedalando - 11/09/2009 alle 10:29


Zanarkelly - 11/09/2009 alle 11:04

Piccole note di colore dalla pancia del gruppo: Il loquace Paterlini, che a me ricorda molto Iago di Otello, sempre pronto a mettere zizzania, sta facendo una campagna elettorale spietata per eleggere ad acclamazione Superboy Lavi come "Gran Bastardo d'Oro". Si dice addirittura rammaricato che il titolo non sia in fondo così offensivo come ci sarebbe bisogno. A me ques'uomo fa morire dal ridere: ieri all'inizio della tappa, quando la corsa stava per entrare nel vivo, ha fatto una battuta a Franzoni che mi ha fatto ridere per 1 km; probabilmente ho perso terreno per l'ossigeno perso a ridere. Franzoni si fa riconoscere, infatti, per i rapportoni che usa sempre e Paterlini gli ha chiesto, come un fulmine a ciel sereno: "Franzoni, ma la tua bici ce l'ha il cambio?"


pedalando - 11/09/2009 alle 12:01

vorrei far notare uno dei paradossi della Girada: la corsa parte dal camposanto ed entra subito nel vivo.... :crazy:


uffa - 11/09/2009 alle 12:15

L'anno prossimo prendo una settimana di ferie e partecipo anche io! :D


Zanarkelly - 11/09/2009 alle 14:17

Ecco il grafiante commento di Teofrasto Paracelso alla 4° tappa della Girada: Commento di Teofrasto Trascrizione integrale della puntata di ieri sera di Porta a Porta Speciale Girada con ospite in studio Silvio Berlusconi B. V.: - Buonasera, lo Speciale di stasera vuole entrare più a fondo, nello stile di giornalismo corsaro e graffiante che ci contraddistingue, tra le pieghe della Girada. Per farlo abbiamo in studio Silvio Berlusconi, il Presidente Ciclista come ama definirsi, grande esperto del ciclismo in generale e di questa corsa in particolare. Signor Berlusconi, può spiegarci il motivo di tanta ammirevole passione? S. B.: - Buonasera. Forse non tutti sanno che io da giovane ho partecipato in qualità di amatore... B. V. : - Scusi se la interrompo ma la parola "amatore" di questi tempi sarebbe meglio che Lei non la pronunci... Sa com'è... S.B. : - Ha ragione, vedrà che domani tutti i giornali scriveranno le solite nefandezze... Ma lasciamo perdere. Dicevo che ho partecipato a diverse corse ciclistiche ottenendo discreti risultati. B.V. : - Lei non finisce mai di sorprenderci Presidente. Che ci dice di questa edizione della Girada? S.B. : - Pur tra i molteplici impegni istituzionali che devo sostenere, trovo sempre il tempo di seguire le tappe serali. Devo ammettere che quest'anno la corsa mi piace particolarmente in quanto la guida un leader inconfutabile come Dancelli che non viene mai messo in discussione. Basta che decida di fare uno scatto e via, nessuno a criticarlo, a rompergli gli zebedei, a sottintendere combine... Nessuna opposizione insomma. Un sogno che vorrei si realizzasse anche per il sottoscritto. B.V. : - E di Superboy che ci dice? S.B. : - Ammiro anch'esso non c'è dubbio. La tappa di ieri mi ha dato prova che se uno vuole imporre la propria legge e nessun altro è in grado di contrastarlo lo può fare, proprio come faccio io. B.V. : - Bene, salutiamo Renato Mannheimer che ci ha portato alcuni sondaggi interessanti. Ce li può illustrare? R.M. : - Partiamo subito col primo cartello. La domanda posta era: "Chi è il campione delle Girade passate che è rimasto più nei vostri cuori?". Le risposte ci hanno sorpreso un poco. Il campione ha infatti risposto "Nessuno" per il 98% mentre il restante 2% non sa, non risponde, manda affanculo ecc.. Veniamo al secondo cartello: "Sareste favorevoli al "GIRO-DAY", ovvero la proposta di accorpare in un unica settimana Giro d'Italia, Tirreno Adriatico e Girada? Qui il campione ha risposto in modo contrastante. Infatti abbiamo "Si, perchè così Dancelli non vince un'altra volta" il 12%, "No perchè Superboy non potrebbe più rivincere" il 6% mentre il restante 82% ha risposto di non conoscere il Giro d'Italia e la Tirreno Adriatico. B.V. : - Bene, grazie Manny. S.B. : - Vorrei sottolineare che i miei sondaggi mi danno vincente se partecipassi alla Girada al 92,3%. B.V. : - Grazie Presidente. Ci dice qualcosa di qualche altro partecipante? S.B. : - Mah, non vorrei creare o distruggere carriere, sa, quello che dico io dall'alto dei Cieli condiziona non poco l'intero operato umano. B.V. : - Capisco, come sempre Lei sa esattamente qual'è la cosa giusta da dire. Una sola curiosità prima di chiudere. Nel suo ultimo "Contratto con gli italiani" Lei ha firmato qui davanti al me che si sarebbe dimesso se non fosse riuscito a far vincere almeno una tappa al buon Falsina. Come crede che riuscirà questa volta a farla franca? S.B. : - Innanzitutto smentisco categoricamente di aver mai usato le parole "vincere" e "Falsina" nella stessa frase. Non sono ancora pazzo come scrive certa stampa disfattista. Quello che ho scritto è che mi sarei dimesso se Falsina non fosse stato al comando alla fine di una tappa. Ed è quello che è successo. Alla fine della tappa di ieri Falsina era assente proprio perchè convocato al Comando dei Carabinieri di Gavardo con una scusa qualsiasi. Come vede e come sempre accade ho rispettato i miei impegni. B.V. : - Lei è un grande, Presidente... S.B. : - Ma che fa, si tiri su... E la smetta di biascicarmi sulla mano cribbio!


claudiodance - 11/09/2009 alle 14:32

Ragazzi, stasera si corre la Kermesse! La tappa della Kermesse è l’altra tappa (con la classica dei laghetti) che si ripete sostanzialmente uguale ogni anno. Quattro giri sostanzialmente pianeggianti nell’entroterra di Prevalle. 17/18 chilometri in tutto. Storicamente è la tappa dedicata ai velocisti, o ai passistoni. Roberto Tottoli (non esattamente un filiforme) l’ha vinta ben tre volte! Consente agli spettatori (la solita dozzina di persone) di vedere più passaggi ed indubbiamente divertente. Da qualche anno a questa parte la Kermesse è stata stravolta. I grandi vecchi della Girada si sono inventati una formula che è sicuramente bellissima, ma che personalmente andrà a mio svantaggio. Infatti i concorrenti partono uno ad uno, a intervalli di 15”, dall’ultimo al primo della classifica generale. Questo significa che il leader si trova ad inseguire tutti e che, viceversa, per gli avversari, si tratta di una ghiotta occasione per metterlo in difficoltà. Quindici secondi non si annullano facilmente e senza fatica e ammetto di temere questa kermesse almeno quanto la tappa finale di alta montagna. Infatti il secondo e il terzo (e forse il quarto) della generale, potrebbero (forse l’hanno già fatto) coalizzarsi, attendendosi per formare un trenino ai danni del sottoscritto, che si troverebbe a inseguire non un avversario, ma un gruppetto. Due anni fa Alessandro Tami perdette la Girada proprio in questa tappa. Quando il secondo in classifica, Aldo Micheli, gli sferrò un potentissimo attacco frontale profittando del margine di vantaggio iniziale di 15 secondi. Insomma, mi preparo a un inseguimento col cuore in gola, che dopo la scavallata di ieri non si presenta semplice. Da dire che è una tappa ad aggravio e che oltre alla lotta per il primato vi sono molte corse nella corsa. Quella per l’aggiudicazione della prestigiosa tappa innanzi tutto. Zanarkelly è in testa a tutti i totalizzatori dei bookmakers e punta a riprendersi il titolo di Re delle volate. Spettacolo assicurato e speriamo che vada bene anche stasera! ;)


claudiodance - 11/09/2009 alle 14:39

[quote][i]Originariamente inviato da Zanarkelly [/i] Piccole note di colore dalla pancia del gruppo: Il loquace Paterlini, che a me ricorda molto Iago di Otello, sempre pronto a mettere zizzania, sta facendo una campagna elettorale spietata per eleggere ad acclamazione Superboy Lavi come "Gran Bastardo d'Oro". Si dice addirittura rammaricato che il titolo non sia in fondo così offensivo come ci sarebbe bisogno. A me ques'uomo fa morire dal ridere: ieri all'inizio della tappa, quando la corsa stava per entrare nel vivo, ha fatto una battuta a Franzoni che mi ha fatto ridere per 1 km; probabilmente ho perso terreno per l'ossigeno perso a ridere. Franzoni si fa riconoscere, infatti, per i rapportoni che usa sempre e Paterlini gli ha chiesto, come un fulmine a ciel sereno: "Franzoni, ma la tua bici ce l'ha il cambio?" [/quote] magnifica!! Magnifica anche la definizione : "il loquace Paterlini..."


pedalando - 11/09/2009 alle 15:43

Allora si tifa per i girardini ciclowebbisti nonche' Landoboy (vero Zanarkelly ? ;) ) Claudio per la classifica e Zanarkelly per la tappa!


Zanarkelly - 11/09/2009 alle 16:51

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Allora si tifa per i girardini ciclowebbisti nonche' Landoboy (vero Zanarkelly ? ;) ) Claudio per la classifica e Zanarkelly per la tappa! [/quote] Oooh, finalmente un po' di sostegno. Vuoi vedere che mi toccherà entrare a far parte del Lando Team.


Zanarkelly - 11/09/2009 alle 17:11

Che dire della tappa di stasera? la formula è talmente assurda da far risultare la corsa davvero spettacolare. Nonostante sia completamente pianeggiante, inoltre, non è assolutamente una tappa di trasferimento o di riposo, perchè tirata in modo esasperato dall'inizio alla fine. Tutti infatti tirano per raggiungere qualcuno o qualcosa: i primi in classifica per non perdere terreno da quelli davanti (si pensi che dal primo che parte al capoclassifica, che è l'ultimo a prendere il via, passano 4 minuti!), gli altri per raggiungere i gruppetti che inevitabilmente si formano alla testa della corsa; gli ultimi in classifica, che una volta tanto si trovano ad essere in testa alla corsa, in uno slancio di democrazia molto evangelico-beatitudinario, tirano alla morte per cercare di vincere la tappa. Questa tappa l'ho vinta due volte: una per gentile concessione di Claudio che, attardato in classifica per una scarsa conoscenza del percorso, tirò tutta la tappa lasciando l'arrivo agli altri; l'altra volta per meriti personali. Quest'anno la vedo più dura perchè mi partono davanti 5 persone, che voci ben accreditate vogliono già alleate per fare treno comune; quindi devo sparare tutto nei primi metri per cercare di agganciarmi a questo gruppetto, sperando che i grandi amiconi Franzoni e Licci, che partono secondo e terzo, non si accordino tra di loro per fare gara da soli. In questo caso sarebbe una sofferenza continua per tutta la corsa.


plata - 11/09/2009 alle 17:52

Ragazzi siamo con voi :gruppo:


EugeRambler - 11/09/2009 alle 20:57

Il freddo calcolatore Dancelli, colui che vince le tappe con abbuono e arriva puntualmente terzo in quelle con aggravio, riesce a difendere la maglia maron, raggiungendo dopo estenuante inseguimento il nemico Lavi, senza perdere secondi preziosi in classifica. PARACULO!


pedalando - 12/09/2009 alle 01:12

[quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] Il freddo calcolatore Dancelli, colui che vince le tappe con abbuono e arriva puntualmente terzo in quelle con aggravio, riesce a difendere la maglia maron, raggiungendo dopo estenuante inseguimento il nemico Lavi, senza perdere secondi preziosi in classifica.[/quote] della serie "le telecronache da marte" :Od: [quote]PARACULO! [/quote] sissi', rosica rosica intanto il lando team riempe la bacheca.... :bll:


Zanarkelly - 12/09/2009 alle 10:21

Ecco i risultati della 5° tappa 5a tappa: Kermesse Circuito di di Prevalle, 18 Km. 1. Giorgio Franzoni in 33’21’’ + 10” di aggravio 2. Massimo Licci a 7’’ + 5’’ di aggravio 3. Stefano Filippini a 9’’ 4. Roberto Tottoli s.t.’ 5. Lorenzo Zanardelli a 13’’ 6. Rossano Lavi 1’17’’ 7. Claudio Dancelli s.t. 8. Matteo Cappelletti s.t. 9. Giovanni Massolini s.t. 10. Federico Micheli s.t. 11. Pierluigi Paterlini i s.t. 12. Alessandro Tami s.t. 13. Leone Tami s.t. 14. Renato Milini s.t. 15. Eugenio Sartorell s.t. Stefano Falsina, Nicola Baccoli ritirati Classifica generale 1. Claudio Dancelli 75.5 Km in 2h31’36’’ (maglia Maron) 2. Rossano Lavi a 1’54’’ 3. Federico Micheli a 4’34’’ 4. Matteo Cappelletti a 4’36’’ 5. Leone Tami a 5’39’’ 6. Alessandro Tami a 5’42’’ 7. Pierluigi Paterlini a 5’43’’ 8. Giovanni Massolini a 9’05’’ 9. Renato Milini a 10’04’’ 10. Eugenio Sartorelli a 10’47’’ 11. Lorenzo Zanardelli a 12’41’’ 12. Stefano Filippini a 12’34’’ 13. Roberto Tottoli a 13’00’’ 14. Massimo Licci a 13’05’’ 15. Giorgio Franzoni a 15’35’’ 16. Stefano Falsina ritirato 17. Nicola Baccoli ritirato Breve cronaca Kermesse che vede Franzoni partire primo e da solo vincere rintuzzando i tentativi di recupero. Dopo il primo giro si forma un gruppo unico dei primi in classifica, Dancelli raggiunge Lavi ad inizio secondo giro è lì finisce la corsa per la classifica. Davanti, Zanardelli raggiunge subito Filippinie Tottoli, Licci nell’ultimo giro ma no nriesce per poco ad agganciare Franzoni che va a vincere. Licci regola in volata gli inseguitori. Il resto del gruppo arriva oltre il minuto con qualche tentativo di scatto sul finale.


Zanarkelly - 12/09/2009 alle 12:02

Ecco il commento di Teofrasto Paracelso alla 5° tappa Dal Vangelo secondo Lavi (primo Dancelli) In quel tempo i ciclisti che correvano la Girada si recarono nei verdi campi coltivati a maggese delle pianure di Prevalle per disputare la famosa tappa a partenze scaglionate, nota al popolo col nome di Kermesse. Vi era in quel luogo un circuito da sempre meta dei pellegrinaggi giradini, ove più che in ogni altro luogo le tattiche di corsa erano studiate e tentate, così che il Figlio dell'Altissimo, Claudio, si presentava alla partenza serbando in cuor suo la sensazione che il suo seguace più prossimo, Rossano, avrebbe tenacemente macchinato a suo discapito per depredarlo di qualche secondo che, in vista della giornata successiva, gli avrebbe reso l'ascesa al Sant'Eusebio più perigliosa. Radunati tutti i discepoli il Gran Sacerdote Marco principiò a scandire i nomi dei partenti, dall'ultimo verso il primo, come il protocollo imponeva dall'alba dei Tempi. Così accadde che Giorgio precedette Massimo, che precedette Roberto, che venne prima di Stefano che ebbe i coda Lorenzo il quale a sua volta preluse a Eugenio, che sopravanzò Renato, che partì prima di Giovanni, che si lasciò dietro Pierluigi, che vide d'appresso Alessandro, che aspettò da subito Leone, che prevenne Matteo, che fu prima di Federico, che si lasciò alle spalle Rossano che si pose innanzi a Claudio il quale infine non ebbe più nessuno da precedere, e capì di dover fare l'impresa da solo. In quel mentre si andavano formando ameni gruppetti di discepoli che però, sospinti dallo Spirito di Fratellanza che dimorava nei loro animi, finirono col riunirsi in più vasti e tumultuosi ammassi. Quivi si consumavano alterchi e ripicche che ad ogni curva del cammino pareva dovessero accendersi tenzoni. Chi levava i pugni, chi faceva sguardi truci, chi nominava i Santi e li apparentava a disdicevoli similitudini. Così fu che il Figlio dell'Altissimo, Claudio, si vide costretto a raggiungere questo folto manipolo e predicare il proprio Verbo conciliatore. Alcuni fra i presenti gli si rivolgevano dicendo: “Chi sei tu dunque per saper proferire parole così sagge?” ed altri: “Mostraci tu la via della rettitudine, così che possiamo evitare tutte queste curve a gomito”. Ma Egli, non volendo apparire superbo agli occhi del popolo disse: “Pedalate tenacemente e vigorosamente ma fate in modo che nessuno lasci questo gruppo e tenti altre sortite, affinchè si giunga uniti al traguardo”. E tutti annuirono. Più avanti tre vecchioni, riuniti in conclave, tentavano di raggiungere i due che in testa alla marcia cercavano di precedere chicchessia al traguardo. Il loro impegno si faceva più intenso e nello stesso tempo più infruttuoso, tanto che gli stessi cominciarono a credere che qualche demone infernale li avesse posseduti e si divertisse a vanificarne gli sforzi. Fu in quel momento che da una mietitrebbia che li precedeva uscì una nuvola biancastra e densa che pareva fumo di scarico ma che in realtà cominciò a parlare loro dicendo: “Non crediate che qualche demone maligno alberghi dentro le vostre gambe ma cercate piuttosto nei vostri dati anagrafici il motivo di tanta vana fatica!” e, con un colpo d'acceleratore se ne andò. Fu così si esaudirono le parole del Profeta “gli ultimi saranno i primi, i penultimi saranno i secondi, i terzultimi saranno i terzi etcetera etcetera. Per riassumere diremo che “n – (n - 1) = 1 + (n / n+1)”. Giunse la sera, e con essa la notte e per volere dell'Altissimo anche il giorno successivo ebbe inizio. E quel giorno sarebbe stato per tutti il giorno della verità perchè quel giorno avrebbe visto il “Tappone della Montagna” rivelarsi a loro. Perchè è parola del Signore che “solo attraverso le sofferenze della salita e le mendaci lusinghe del falsopiano l'anima si può purificare e ultimare la Girada”. Dell'ultima cena si racconterà appresso, dopo che ciascuno avrà potuto santificarsi sulle rampe del Colle di Sant'Eusebio.


Zanarkelly - 12/09/2009 alle 12:19

Aggiungo anche il mio commento che, eccezionalmente, vista la formula "au contraire" della Kermesse, vi giunge dalla testa della corsa, o meglio dalla quasi testa, perchè non sono riuscito a giocarmi la vittoria, anche se ci sono arrivato molto vicino. Infatti il primo a partire, Franzoni, già menzionato per la propensione a spingere rapportoni infernali, riesce per tutta la tappa a stare davanti ed arriva in solitaria, vincendo meritatamente; evidentemente il monorapporto si è dimostrato essere più che utile su un percorso del genere. Io posso dire, senza timore di essere smentito, di avere dato tutto quello che avevo cercando di recuperare; purtroppo Tottoli e Filippini, i grandi vecchi della Girada, partiti prima di me e che mi hanno subito aspettato, non avevano la forza per collaborare nell'inseguimento. Dopo alcuni cambi nei primi due giri, durante i quali però la velocità si abbassava sensibilmente, non mi hanno più dato un cambio negli ultimi due giri. Tatticamente è una decisione senz'altro irreprensibile, nel senso che sarebbero stati veramente sconsiderati a riportarmi su Franzoni sapendo di esere battuti in volata: hanno rischiato sperando che riuscissi a riprenderlo da solo per poi ripartire in contropiede nell'ultimo giro. Ed effettivamente nel corso dell'ultimo giro sono arrivato davvero vicino a Franzoni, penso non più di 10 metri, dopodichè ho provato a raccogliere un po' di forze per la sparata finale e ho provato a forzare nelle ultime curve, ma ad un certo punto le forze mi hanno lasciato e lui è riuscito ad accelerare nel finale. Bravo Franzoni. Mi rimane la consolazione di essere riuscito a recuperare quasi da solo 1 minuto da Franzoni e di avere aumentato il distacco con i corridori che sono partiti dopo di me. In fondo la kermesse non è mai scontata ed è sempre molto spettacolare.


Zanarkelly - 12/09/2009 alle 15:23

Un breve saluto prima di andare all'ultima tappa della Girada: la sesta tappa è senza dubbio la più dura mai corsa nella storia della Girada. Si parte da Ponte Pier, in zona Tormini, e vede prima l'ascesa di un tratto della salita per Prandaglio, discesa molto tecnica verso Villanuova e tratto di pista ciclabile stretta e mai pianeggiante fino ad arrivare alla salita finale delle Coste di Sant'Eusebio. In verità prima della vera e propria salita ci sono 5/6 km di falsopiano snervante e poi si giunge agli ultimi 4 km che sono molto duri, con tratti sul 15 %. Oggi, quindi, lacrime e sangue per tutti, anche se la tappa non è decisiva per la vittoria finale, dato che Dancelli ha ormai un vantaggio rassicurante. Ben diversa è la situazione per le posizioni di rincalzo: il secondo posto di Superboy dovrebbe essere al sicuro, ma dal terzo fino al sesto-settimo è tutto da giocare e Tami e Cappelletti promettono attacchi. Se sopravvivvo alla tappa vi farò sapere com'è andata.


Andrea_Web - 12/09/2009 alle 20:56

Noi siamo il Lando Team e voi non siete un caxxo!!! Grande Dance!!! Tappa e Maglia... E domenica prossima potrebbe "iridarsi" World Champion!! :IoI


Zanarkelly - 13/09/2009 alle 00:45

Complimenti a Claudio Dancleli, vincitore della Girada 2009 :clap::clap: Di seguito i risultati dell'ultima massacrante tappa: 6a tappa: Milanino-Vallio Colle S. Eusebio, 16.5 1. Claudio Dancelli 16.5 Km in 46’19’’ – 10’’ abb. (m. Maron) 2. Matteo Cappelletti a 29’’ – 5’’ di abbuono 3. Federico Micheli a 56’’ 4. Rossano Lavi a 1’27 5. Pierluigi Paterlini a 1’41’’ 6. Leone Tami a 2’43’’ 7. Alessandro Tami s.t.’ 8. Giorgio Franzoni a 5’05’’ 9. Eugenio Sartorelli a 5’24’’ 10. Lorenzo Zanardelli a 7’57’’ 11. Renato Milini a 8’07’’ 12. Giovanni Massolini a 8’09’’ 13. Stefano Filippini a 8’39’’ 14. Roberto Tottoli a 9’22’’ 15. Massimo Licci a 11’05’’ Classifica generale 1. Claudio Dancelli 92.0 Km in 3h17’55’’ (maglia Maron) 2. Rossano Lavi a 3’31’ 3. Matteo Cappelletti a 5’10’’ 4. Federico Micheli a 5’30’’ 5. Pierluigi Paterlini a 7’34’’ 6. Leone Tami a 8’32’’ 7. Alessandro Tami a 8’35’’ 8. Eugenio Sartorelli a 16’21’’ 9. Giovanni Massolini a 17’24’’ 10. Renato Milini a 18’21’’ 11. Lorenzo Zanardelli a 20’48’’ 12. Giorgio Franzoni a 20’50’’ 13. Stefano Filippini a 21’23’’ 14. Roberto Tottoli a 22’32’’ 15. Massimo Licci a 24’20’’ Stefano Falsina, Nicola Baccoli ritirati Breve cronaca Sulle prime rampe del Milanino il gruppo di frantuma in due tronconi, con Sartorelli in mezzo. Davanti Dancelli e Cappelletti scandiscono il ritmo. Sulla salita di Vallio dancelli rilancia, cappelleti dietro e poi gli altri. Il secondo gruppo è guidato da Zanardelli. Dancelli vince la sua terza Giarda, cappelletti torna sul podio dopo anni nella Girada più velcoe di sempre. Vincitore classifica finale: Claudio Dancelli Vincitori di tappe: 3 Dancelli, 1 Lavi, Zanardelli e Franzoni Vincitore Trofeo Elia Valli: Dancelli Vincitore Premio speciale “Gran Bastardo”: Rossano Superboy Lavi ALBO d’ORO 1997 1. Filippini 2. Cappelletti 3. Tottoli 1998 1. Filippini 2. Cappelletti 3. Ragnoli 1999 1. Trenti 2. Tottoli 3. Sartorelli 2000 1. Filippini 2. Paterlini 3. Sartorelli 2001 1. Paterlini 2. Cappelletti 3. Tottoli 2002 1. Trenti 2. Lavi 3. Filippini 2003 1. Dancelli C. 2. Tami A. 3. Lavi 2004 1. Tami 2. Micheli F. 3. Zanardelli 2005 1. Micheli F. 2. Tami A. 3. Dancelli C. 2006 1. Dancelli C. 2. Tami A. 3. Micheli F. 2007 1. Micheli A. 2. Tami A. 3. Paterlini 2008 1. Lavi 2. Tami A. 3. Paterlini 2009 1. Dancelli C. 2. Lavi 3. Cappelletti


claudiodance - 13/09/2009 alle 21:28

Ciao belli, il 2009 si mantiene buono per il Lando Team, dopo la kobram di andrea, ecco la girada a mio appannaggio. I miei timori sulla tappa finale si sono rivelati infondati. nessun attacco vero. Mi è bastato fare il mio ritmo sulla salita finale per vincere la tappa intitolata a Elia Valli. Ci tenevo particolarmente. La tappa finale è negli ultimi anni un'arrivo in salita e non l'avevo mai vinta. Due secondi posti e basta. Poi c'è il ricordo di Elia che mi fa piacere e ...


claudiodance - 13/09/2009 alle 21:39

...(interruzione forzata, scusate) e dicevo, la stranezza di vincere andando più forte in salita dei miei avversari, cosa che è così stramba da sembrare uno scherzo. La cena finale è stata divertente, come sempre. Premiazioni e risate. L'appuntamento è per domenica prossima. Mondiale su caedagne. Andrea web sarà della partita. La promessa fatta è che correrà non per favorirmi, come nella prima edizione, ma per se stesso. Insomma, pur da compagni di squadra, faremo corsa singola. Beh, diciamo che tenterò di tenergli la ruota almeno per un pò....;) A presto. PS. Sono tricampeon della Girada e dall'anno prossimo punto al poker!


mestatore - 13/09/2009 alle 21:43

niente può fermare la grande rivoluzione universale del lando!!!! c'è soo un capitano....cantava la gente.... gregario mesty


ProfRoubaix - 13/09/2009 alle 22:34

[quote][i]Originariamente inviato da claudiodance [/i] Non gli scalatori. Esercitano l’abilità della natura. Il semplice portato della legge dei gravi su due ruote. Forza e leggerezza. Dategli una rampa abbastanza lunga e applicheranno il teorema col solo ausilio della capacità di sofferenza. Non mi è mai piaciuto vedere soffrire. No. [/quote] Sì, adesso vieni a raccontare che resti solo in salita per non vedere gli altri soffrire ... gestione mediatica della vittoria patetica e buonista, però grande risultato, Lando rulez!


pedalando - 14/09/2009 alle 00:15

alee ale' ale' oh ooh :podio: W la Grande Rivoluzione Universale !


Zanarkelly - 14/09/2009 alle 10:16

Vi riporto la cronaca dell'ultima tappa dalla coda del gruppo; e credetemi: non potevo fare di più! Partivo con la speranza di recuperare una posizione in classifica, se fossi riuscito a dare oltre due minuti a Milini, e la possibilità concreta di perdere una posizione ad opera di Franzoni. Si parte da Ponte Pier e si sale in direzione Prandaglio, sulla strada che è stata arrivo in salita del Brixia Tour 2009. Dopo circa 3 km di salita, in cui mi sono staccato dai primi in classifica, ma ho mantenuto un certo vantaggio sul gruppo Milini, ho imboccato la difficile discesa verso Villanuova. Volevo farla tirata per raggiungere Sartorelli che ho vedevo poco avanti a me per tutta la salita, ma per strada ho trovato un mezzo dei vigili del fuoco in manovra (c'era un incendio in corso nei boschi sopra Villanuova) e, più in basso, un idiota che si è fermato in una strettoia e ha bloccato il passaggio. Il gruppetto degli ultimi mi riprende, mentre Sartorelli è sempre davanti. Facciamo in mezzo al traffico i 3/4 km fino a Gavardo, dove si devia per iniziare la salita per il Colle Sant'Eusebio. All'inizio è un lungo falsopiano abbastanza logorante, dove riesco ad avvantaggiarmi insieme a Licci che collabora; poi diventa un salitone negli ultimi 4/5 km con strappi al 13/15 %. All'inizio della salita Licci si stacca e io prendo un buon passo (ovviamente nella Girada tutto è relativo: Dancelli, che ha vinto in solitaria, sicuramente aveva un passo migliore!); Milini dietro sta andando più forte di me ed infatti lo vedo avvicinarsi progressivamente, ma stringo i denti e riesco a tenere. Mi concedo addirittura un gesto di scherno, il classicissimo "Marameo", nell'ultimo tornante, quando mi arriva a venti metri, e poi devo solo resistere al suo furibondo scatto finale. Alla fine giungerò al traguardo con un ritardo di quasi 8 minuti e non recupererò nessuna posizione; mi rimane un po' il rammarico, perchè se fossi riuscito a stare insieme a Sartorelli avrei recuperato una o due posizioni (lui infatti è passato dal 10° al 8° posto). Devo altresì essere contento del fatto che Franzoni non mi ha scavalcato in classifica per 2 secondi (che culo!). In testa alla classifica si registra la grande prestazione di Cappelletti che riagguanta il podio, staccando Micheli, e anche quella di Paterlini, che supera i due Tami, e conquista un ottimo 5° posto. Complimenti a Claudio Dancelli che domina una Girada molto difficile, che si dice sia stata la più veloce mai corsa. In serata lauta cena finale dove, nonostante le raccomandazioni di Claudio (Aspetta! No, non mangiarlo quello lì. Tieniti per dopo, ecc.), attacco sin da subito e sono grande protagonista :D. La votazione per il "Gran Bastardo d'Oro" fa segnare la vittoria netta di Lavi, per i noti fatti di Carzago. Il premio per il vincitore di quest'anno è una forcella di bici tutta in oro massiccio; bisogna dire che gli organizzatori hanno sempre avuto una grande fantasia nel costruire i premi, ma il colore dominante è sempre l'oro. Stupendo il premio del vincitore del 2007: una collanona fatta da una catena di bicicletta con un pacco pignoni come ciondolo, ovviamente tutta in oro zecchino; sembrava una catenona in stile gangsta rap. Dancelli, quindi, raggiunge il record di vittorie del Tricampeon Filippini, che però avverte subito che il marchio Tricampeon è stato registrato e che quindi bisognerà coniarne un altro specifico per Claudio. La Gazzetta dello Sport ha già annunciato un sondaggio via internet per inventare il titolo più adatto: il grande concorso avrà come premio ad estrazione finale la possibilità di partecipare al Mondiale su Caedagne di domenica prossima.

 

[Modificato il 14/09/2009 alle 10:35 by Zanarkelly]


Zanarkelly - 15/10/2009 alle 16:23

Ecco la mail dell'organizaizone Girada che riporta lumi sul consueto pagellone finale: "cari giradini, volevo confortare tutti quell iche giustamente michiedono lumi sul classico pagellone finale della Girada: arriverà presto. teofrasto ed equipe ci stanno lavorando perché sarà poi, molto probabilmnete, quello che verrà usato, letto o interpretato da qualche ospite d'onore che i registi potranno inserire nel film... a presto, Roberto" Per la cronaca, nel film della Girada 2008, un vero capolavoro di genere, il commento finale veniva letto dallo studio del TG1 da un noto giornalista televisivo, con tanto di sigla iniziale. Quando si dice "i mezzi potenti della Girada"... PS: quando si dice anche "il servizio pubblico" PSS: se sapessi come si fa metterei dei pezzi del film della Girada. Vi assicuro che ne varrebbe la pena.


Zanarkelly - 12/02/2010 alle 10:43

Sono uscite finalmente le pagelle della Girada 2009, stilate con colpevole ritardo da Teofrasto Paracelso, grande bardo di tutte le Girade. Il bardo quest'anno aveva probabilmente le balle girate, perchè è stato insolitamente cattivo nei commenti; comunque sempre divertente ed arguto. "cari giradini, vengo momentaneamente a spezzare il vostro riposo quando già siamo quasi a metà tra vecchia e nuova Girada... perché finalmente i lcaro teofrasto ha fatto avere le pagelle della passata edizione. Leggendole capirete il tempo passato e perché sia statoa lungo indeciso se condivedere le sue grandi emozioni dell'ultima edizione con noi, ma chi ha pedalato sulle strade di Gaart e Vilanoea è pronto e aduso a tutto, e quindi, eccovele: Claudio Dancelli: voto 4,5 Se è vero che surclassa gli avversari dall'alto delle migliaia di ore di allenamento invernale e di una migliore conoscenza empirica della chimica molecolare di base, non si vuole credere che abbia vinto con meno di 20 minuti di vantaggio sul secondo. Al traguardo finale ha il coraggio di esultare come Tardelli nella finale dell'82, ma non per la scontata vittoria, bensì perchè ha finalmente raggiunto Filippini nel numero di Girade vinte. Questo i tifosi dell'anziano campione gavardese non glielo perdoneranno mai. Rossano Lavi: voto 3 Purtroppo l'unico atleta in forma, allenato, non infortunato ed in astinenza sessuale da mesi per contrastare il Dancelli non sa fare meglio che ammirare da lontano il fondoschiena del primatista. A sua parziale discolpa ci è parso che le sostanze che di sicuro ha ingurgitato fossero scadute o contraffatte perchè non si spiegherebbe altrimenti la resa finale. L'unica tappa che vince è quella che gli organizzatori avevano confezionato abilmente con incredibili forzature regolamentari per far vincere qualcuno tra i non pretendenti al titolo, guadagnandosi senza altri sforzi il premio speciale del “Gran Bastardo d'oro”, meritatissimo. Dopo una tappa del genere, anche guru Niggantha, ultimo Tirthankara del Giainismo, lo avrebbe mandato solennemente a cagare. Matteo Cappelletti: voto 4 Del “Manuale del perfetto ciclista a tappe” deve aver letto il solo capitolo “cose da non fare mai in nessun caso” senza peraltro ricordare il titolo di quell'unica paginetta studiata e mettendo in pratica tutto il contrario di quanto servirebbe per fare almeno una discreta figura. Scatta alla "particolare anatomico che, se rotto, simboleggia seccatura", si fa nemici potenti e si allea con mezzeseghe paurose, sfrutta la sua esperienza pluridecennale sui percorsi della Girada solo per evitare un paio di pozzanghere. A questo punto era meglio vederlo ancora al fianco dell'umile Baccoli a portarsi a casa l'assegno di accompagnamento che gli sarebbe spettato di diritto. Federico Micheli: voto 4,5 Chiunque abbia scommesso sul suo ritorno vincente sta ora di sicuro armeggiando con un suo simulacro di pezza ed alcuni spilloni per godere la giusta vendetta. Con l'aggressività tipica del bue muschiato si aggrega a qualche fuga stando bene attento di non prendere mai quella decisiva e se anche fosse quella decisiva di non rischiare di finire prima di qualcun'altro. Una volta si diceva “braccia rubate all'agricoltura” ma in questo caso la Coldiretti ringrazierebbe. Pierluigi Paterlini: voto 4 Dopo anni di alti e bassi questo potenziale campione si è stabilizzato su postazioni intermedie, le quali posizioni non danno certo il batticuore ai suoi tifosi che, per questo motivo, si trovano numerosi tra i gerontocomi della nazione. Diciamo che se fosse una posa del Kamasutra sarebbe quella dove lei è dovuta tornare in fretta a casa di sua madre che si era chiusa fuori. Leone Tami: voto 5,5 E' triste vedere che dopo una vita di lavoro e sacrifici durante la quale ha messo al mondo dei figli e sudato per lunghi anni fino al diritto a riposare da qui in avanti in tutta tranquillità, sia ancora costretto a fare da spalla all'ormai cresciuto rampollo buono per non vederlo nemmeno sopravanzarlo in classifica. Può sempre sperare che la reincarnazione sia un fatto reale. Alessandro Tami: voto 5 Si infortuna malauguratamente e perde un'occasione storica di battersi per la vittoria finale. Come se Neil Armstrong arrivato sulla Luna avesse detto a Buzz Aldrin: "Sai che c'è, non ho proprio voglia di uscire stasera: vai tu, io sto un po' a letto" Eugenio Sartorelli: voto 4 Veramente lodevole la buona volontà che ci mette, ma se volere fosse potere uscirei tutte le sere con qualcuna a caso tra le attrici degli ultimi film di Tinto Brass. Per questo vederlo affannarsi di anno in anno sempre meno avanti in classifica non fa bene nemmeno a noi che crediamo nel motto “l'importante è partecipare se i primi saranno onesti e chi tardi arriva male alloggia”. Giovanni Massolini voto 3,5 Della sua presenza alla corsa si sentiva l'esigenza come quando a tre minuti dal fischio d'inizio della finale di champions tra la tua squadra del cuore ed il Barcellona tua moglie sente l'esigenza di discutere delle scarse attenzioni che le dedichi da qualche tempo a questa parte. Renato Milini voto 3 La sua prestazione raggiunge l'apice assoluto di un paio di noni posti in altrettante tappe ma in compenso non arriva mai oltre l'undicesimo posto. Diciamo che se fosse la classifica degli uomini più ricchi al mondo dovrebbe esserne estremamente felice. Purtroppo per lui è la classifica di una delle corse a tappe meno conosciute del secolo scorso e di quello corrente. Lorenzo Zanardelli voto 4 Due voti in più di quelli che meriterebbe per la tappa vinta, uno in più per la fortuna di azzeccare la tappa con aggravi che nessuno voleva vincere ed uno per il cognome celebre nel basso lago. Giorgio Franzoni voto 2 Se non avesse preso più di undici minuti di ritardo per non essersi presentato alla partenza sarebbe classificato ottavo in generale invece che dodicesimo. Questo basta a tributargli non solo l'insufficienza assoluta per questa edizione ma un voto inferiore al 5 per le prossime sei edizioni indifferentemente dal risultato conseguito. Stefano Filippini voto 3 Ormai è la brutta copia di se stesso, ma talmente brutta da sembrare la bella copia di Antonucci. Per il suo bene non sappiamo se sperare che per il prossimo anno il dottor House lo prenda in cura o una delle solite giunture articolari ceda di schianto prima della gara. Roberto Tottoli: Voto 2,5 Si avvisano familiari e amici che la camera ardente sarà aperta alle visite per tutto il fine settimana. La comunità della Girada è vicina ai suoi cari. Massimo Licci: voto 2 Se si potessero rovesciare le classifiche e far trionfare chi oggi sta sul fondo io sarei tra i più famosi scrittori di best-seller del mondo. Ma purtroppo non si può fare, e mi tocca passare il mio tempo a scrivere le pagelle per prestazioni come la sua.... Stefano Falsina: voto 1,5 Stupenda la sua tattica di far credere a tutti che non rappresenta un pericolo in classifica essendo veloce come un trattorino tagliaerba per le prime due o tre tappe per poi sfoderare i suoi allunghi micidiali e vincere la classifica generale a sorpresa. Purtroppo gli riesce bene solo la prima parte del piano. Nicola Baccoli: voto 1 Sono prestazioni come le sue che non aiutano a conservare la fama sobria e sottilmente sorniona dei commenti di Theofrasto, costringendomi a scrivere che ha fatto nuovamente cagare il "particolare anatomico che, se rotto, simboleggia seccatura". Marco Favagrossa: voto 0,5 Se qualcuno si chiede il motivo di quel mezzo voto in più di quanto in effetti meritasse questo paraculo è solo perchè non si sa mai che mio figlio e una delle sue figlie si possano in futuro frequentare. Lei potrebbe allora rinfacciargli uno zero assoluto dato un tempo al proprio padre dal padre di lui."


robby - 12/02/2010 alle 11:41

Fantastico!!!!!


Zanarkelly - 04/03/2010 alle 17:43

Vi consiglio (se vi interessa il genere, ovviamente!) il blog della Girada, dove Teofrasto Paracelso ha riportato le pagelle corredate di eloquenti fotografie: http://girada.splinder.com/ Bellissima la foto del premio speciale "Gran Bastardo d'Oro 2009" [img]http://www.pchs.it/image-hosting/out.php/i28805_hsrth.jpg[/img]