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Autore: Oggetto: Armin Zoeggeler, il siluro del ghiaccio, ancora mondiale.

Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
Registrato: Oct 2003

  postato il 20/02/2005 alle 17:58
La notizia di oggi....

PARK CITY (Usa) – Dopo una stagione in Coppa del Mondo non all’altezza della sua leggenda (solo i terzi posti ad Altenberg, Winterberg e Lake Placid), Armin Zoeggeler è ritornato a ruggire nella gara più importante. Il trentunenne di Foiana, nel meranese, ha conquistato il quinto titolo mondiale di una carriera inimitabile che contempla pure quattro coppe del mondo, un titolo europeo un bronzo, un argento ed un Oro Olimpico. L'altoatesino si è imposto battendo i tedeschi Georg Hackl e David Moller. Nelle due discese Zoeggeler ha fatto segnare un tempo complessivo di 1'30"617 e ha così staccato di 153 millesimi Hackl (1'30"770) e di 167 millesimi Moller (1'30"784).


Uno sport che ci ha dato tanti onori, un misto di coraggio ( fino ai limiti dell’incoscienza), di abilità e sensibilità. Una disciplina, lo slittino, che nella pomposa Italia dello sport costruito ad uso e consumo del calcio, dovrà aspettare le Olimpiadi di Torino 2006 per avere, finalmente, una pista…. Armin Zoeggeler, un personaggio sublime, che ha dato al nostro sport un segno di classe e dignità come pochi, eppure a lui, vengono riservate le briciole ammuffite della comunicazione. Avesse fatto il calciatore, pur tendenzialmente brocco, avrebbe avuto dai giornali della disinformazione o della desolazione cultural-sportiva, i caratteri cubitali......Riporto qui, per farlo conoscere, gli stralci di quanto scrissi, al tempo dei suoi ultimi sontuosi successi.....




L’azzurro Armin Zoeggeler ha conquistato a Sigulda, in Lettonia, per la quarta volta il titolo mondiale di slittino individuale maschile. Ancora una lotta sul filo dei centesimi, stavolta con l’atleta di casa Martins Rubenis e l’austriaco Rainer Margreiter, ma la classe e la sensibilità nell’uso delle zavorre di questo autentico fuoriclasse dello sport italiano, ha avuto la meglio. Zoeggeler, ha chiuso con il tempo di 1’37’’416, precedendo Rubenis di 111 centesimi e Margreiter di 191. Positivo anche l’altro italiano (di famiglia d’arte) Wilfried Huber che ha chiuso all’ottavo posto.

Per la prima volta, dopo 20 anni, nessun atleta tedesco e’ salito sul podio, soprattutto grande delusione per il leggendario Hackl.
Per un’Italia che si vanta di essere un paese evoluto sul piano sportivo e che non ha nemmeno un impianto per questo sport che ci ha dato tante soddisfazioni, l’ennesimo smacco. L’inutile Petrucci ed il suo vetusto Coni, spero ricordino o capiscano chi è Armin Zoeggeler: un fuoriclasse, un genio ed un leggendario artista della velocità e del coraggio, verso il quale è arrivata l’ora del riconoscimento, consistente non solo in una onorificenza, ma nella costruzione di quell’impianto che non costringa più lui ed i colleghi azzurri, a girare il mondo per allenarsi. Per ora si vergognino e abbiano la decenza di rimboccarsi le maniche affinchè si ponga fine a questa offesa vissuta nel silenzio, ma ugualmente consistente e palpabile.

Ora, nell’intento di dare a tutti gli sportivi di questo sito, ulteriore materiale di conoscenza su questo grande del nostro sport, allego un articolo-storia che scrissi sullo slittino e su Zoeggeler, all’indomani della sua vittoria di questi all’Olimpiade del 2002. Questo "spaccato" fa parte di "Graffiti 1", un libro, già qui menzionato, che spero di dare al più presto alle stampe.




ARMIN ZOEGGELER, IL SILURO DEL GHIACCIO
Ho conosciuto lo slittino nel 1968, quando alle Olimpiadi di Grenoble, Erica Lechner
vinse l’oro nel singolo donne. Furono le Olimpiadi del leggendario Eugenio Monti e di Franco Nones, l’erede di De Dorigo (colui che si congelò i piedi in allenamento) e quella medaglia passò un po’ inosservata. D’altronde lo slittino era specialità olimpica molto fresca, perché aveva fatto il suo esordio solo quattro anni prima a Innsbruck, dove gli azzurri Haussersdorfer-Mair conquistarono il bronzo nel “biposto”.
La Lechner nel prosieguo di carriera non ebbe tante altre giornate di gloria, ma l’acuto di Grenoble fu straordinario e persino importante per l’avvio di una maggiore dignità femminile nell’ambito dello sport italiano.
Quattro anni dopo, lo slittino, disciplina da definirsi un misto di coraggio e di quella abilità nella quale gioca un ruolo incredibile pure l’uso appropriato delle zavorre, ci donò un nuovo sussulto olimpico con la conquista di un’altra medaglia d’oro, stavolta nel doppio, grazie a Paul Hildgartner e Walter Plaikner.
I due altoatesini furono semplicemente due missili che deliziarono gli animi sempre vicini al coraggio del popolo giapponese. Hildgartner, appena ventenne, era un fuoriclasse destinato anche nel singolo a creare un solco nella storia della specialità, infatti ai titoli mondiali e a singole prestazioni davvero mostruose, aggiunse pure la laurea di un altro oro vincendo il titolo olimpico ai Giochi di Sarajevo!
Paul era un artista della zavorra e sapeva disegnare perfettamente le traiettorie. A lui spetta il merito di aver cementato quella specialità che ha visto altri campioni affermarsi negli anni vincendo mondiali, prove di Coppa del Mondo ecc. nonché pure medaglie olimpiche anche se di metallo meno pregiato. Giova ricordare, fra gli altri Peter Gschnitzer, Karl Brunner (vinse un mondiale da dominatore), Hansjorg Raffl e Norbert Huber, fino all’avvento dell’attuale ed incredibile fuoriclasse che risponde al nome di Armin Zoeggeler. In campo femminile l’eredità di Erica Lechner fu raccolta da una formidabile Gerda Weissensteiner, ancora tutt’oggi sulla breccia nel neonato “Bob a Due” femminile, in coppia con la frenatrice biolimpionica di ciclismo Antonella Bellutti. Un duo del genere solo l’Italia può esibirlo.
Siamo dunque arrivati pienamente ai giorni nostri, ovvero all’epopea di “Re Armin”.
Zoeggeler è uno di quegli atleti che se fossero nati in un paese sportivo con piene cittadinanze delle discipline, ed una cultura adeguata, sarebbe un mito. Purtroppo per lui l’Italia da questo punto di vista è una “vecchia catapecchia” che si poggia su un giornalismo scarso, capace di confondere lo sport col calcio e gli scoop ad esso legati. Ventottenne meranese di Foiana, Armin Zoeggeler fa il carabiniere per campare, un militare insomma, costretto ad essere tale per tracciare la sua carriera sportiva e, lasciatemelo dire, artistica. E’ uno dei tanti atleti che per poter fare lo sport ad alto livello, è costretto ad inserirsi nei gruppi sportivi militari, indipendentemente da reali o fittizie vocazioni (altro record dello sport nostrano, uno dei più “sovietici” del mondo).
Armin ha dunque conquistato tre giorni fa quell’oro che rappresenta la punta di diamante del suo prestigioso crescendo partito otto anni fa col bronzo a Lillehammer, poi continuato con l’argento di Nagano. In mezzo, e scusatemi se è poco, ha vinto tre mondiali e due “Coppe del Mondo”, le ultime. Qualcuno non ha ben considerato la sua affermazione circa i successi in World Cup: “Quando si vince una Coppa del Mondo- ha dichiarato Armin – significa che si è il più forte. Non è così in una gara sola!” Zoeggeler sarà stato crudo, ma ha detto la verità sul piano prettamente sportivo. Un’olimpiade ti da notorietà e soldi, ma è uguale ad un mondiale nel valore sportivo, ed è inferiore alla Coppa come continuità e capacità di verificare chi è stato il migliore su varie piste e con condizioni di ghiaccio diverse.
E’ la verità che potrà far storcere il naso agli anacronistici ed ipocriti dei “Giochi” ad ogni costo, ma la legge sportiva è questa. Zoeggeler ha perfettamente ragione, ma è pur vero che le sue affermazioni volevano essere anche una frecciata al grande e mitico rivale Georg Hackl, un tedesco che se non avesse trovato l’italiano sarebbe riuscito ad eguagliare la leggendaria impresa del discobolo americano Al Oerter vincendo quattro Olimpiadi consecutive. In questi giorni, i giornali si sono sprecati nel parlare di Hackl, come di un beffato sul filo di lana dall’impresa unica, dimenticando, appunto, che si sarebbe trattato di un primato eguagliato, anche se unico a livello di “giochi della neve”.
I giornali americani, invece, hanno dato un grandissimo risalto a Zoeggeler per la vittoria, tra l’altro netta, su quel mito. Bravi loro, contrariamente agli italiani, nell’aver spiegato bene le peculiarità del successo dell’azzurro. Una per tutte la sua regolarità nel percorrere le quattro manches su tempi da primato e nell’aver impostato la gara sulle medesime traiettorie.

Altro dato importante presentato dalla stampa straniera e poco sostenuto da quella italiana (poi finito in Parlamento con una brillante interrogazione), è la triste realtà in cui si trova lo slittino azzurro, ormai disciplina superdecorata: l’assoluta mancanza in Italia di piste. Zoeggeler e compagni sono dei “globetrotter” costretti ad emigrare in giro per il mondo, per allenarsi e verificare la consistenza dei materiali. Cari signori, anche da qui si capisce che non è più possibile continuare a governare lo sport del nostro paese, attraverso l’autonomo e povero Coni. E’ uno schiaffo, per un Paese che si ritiene sportivamente evoluto, vincere le medaglie e poi annotare i ringraziamenti dei medagliati, ai vari direttori di piste ed impianti stranieri. E lo dico perché non è l’unico caso che ci riguarda, in quanto anche nel ciclismo su pista, l’Italia non possiede velodromi coperti dal lontano 1987.
Quindi, il nostro Zoeggeler, che non sa ancora se continuare o meno fino a Torino 2006, in questi anni, dove è riuscito a costruirsi una fama enorme (chiaramente più all’estero che in Italia), s’è dovuto comunque arrangiare. L’avversario Hackl, invece, oltre alle piste a disposizione, ha sempre avuto un garage-laboratorio addirittura in casa, tale da consentirgli trucchetti e vere e proprie invenzioni per stare al passo dei tempi, ed arricchire il suo fenomenale palmares.
Chi è infine il fuoriclasse Armin Zoeggeler? Caratterialmente una persona che frena nel civile quell’esuberanza che ha in pista. Il suo fisico è perfetto per lo slittino: è altro 1,81 m e pesa 84 chilogrammi. Insomma un massiccio con le sensibilità di un peso piuma. E su quelle particolari slitte, dotate di due lamine di acciaio molto scorrevoli, guidare stando sdraiati a pancia in su, assicurando stabilità con lo spostamento del peso e frenando con i talloni, di sensibilità ne serve davvero tanta.

Per finire, l’auguro che ci dobbiamo fare, è che questo fuoriclasse, continui a donarci “pennellate sul ghiaccio” almeno fino a Torino 2006, dove, giocoforza, anche gli italiani saranno costretti a costruire una pista per lo slittino.
Armin, shine on you crazy diamond!

Morris

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/02/2005 alle 21:38
é un grande che sa tirare fuori le palle quando servono....
complimentoni veramente,non è più giovanissimo ma riesce a presentarsi sempre in forma agli appuntamenti che contano

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 21/02/2005 alle 00:06
Un difetto del nostro paese è quello di avere degli atleti assolutamente eccezionali che rappresentano dei grandi campioni nelle loro specialità e di cui ci si ricorda solo nell'anno olimpico, quando si scopre che sono loro che salvano la baracca con i loro sport poveri e poco seguiti, molto più di acclamati campioni: Armin Zoeggeler, Gerda Weissensteiner, Guenther Huber, Antonio Tartaglia, Wilfried Huber negli sport invernali e sicuramente ne ho dimenticato colpevolmente qualcuno.

 

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"Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi", Mario Ferretti, Radiocronista Rai

 
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Livello Giro del Lazio




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  postato il 21/02/2005 alle 00:09
Ieri notte sono andato a dormire alle 3.30 per seguire cosa facesse... ne è valsa la pena. Grande Armin.
 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 21/02/2005 alle 08:58
Già!
Quando iniziai a leggere i giornali sportivi (primi anni sessanta), aldilà delle penne decisamente migliori ed in grado di fare cultura, sulle pagine esistevano equilibri fra gli sport che oggi non ci sogniamo nemmeno. Le grandi firme, si forgiavano su discipline diverse dal calcio, fotografavano l’atleta e lo narravano su particolari tecnico-atletici che nell’odierno sarebbero scambiati come trattati di fisiologia e psicologia: era tutto diverso. “Lo sport illustrato”, era una rivista impagabile e mai più nemmeno lontanamente avvicinata, lo stesso calcio veniva presentato senza fronzoli, gossip, teatrini, maldicenze, potremmo dire…. che lo si trattava come uno sport, non l’idiota tortura di oggi.
Questo per dire che la sportività, in Italia, è tanto più forte, tanto più andiamo indietro con gli anni e gli impianti mancanti di quei tempi, erano il frutto di realtà economiche realmente in difficoltà: oggi, invece, le risicate risorse, solo un modo per continuare ad investire nel calcio, mettendo in silenzio coloro che non accettano questo calcistico status quo.
Zoeggeler, vince da anni per un’Italia che non gli garantisce l’impianto per allenarsi; in un thread sotto, troviamo il successo di Annalista Cucinotta nella Coppa del Mondo di ciclismo su pista, ed in Italia, oltre alla colpevole sottostimazione federale verso i “tondini”, non abbiamo nemmeno uno straccio di velodromo lontanamente simile a quello di Sydney, dove la friulana ha vinto.
Sono dunque facce di un paese che ha perduto la dignità, trasformando la sfera del calcio, come involucro totalizzante di tante troppe teste.
Ecco perché, se si vuol bene allo sport e lo si vuole portare al ruolo di reale propulsore di una società rispettabile, non si deve avere paura di chiamare per nome coi dispregiativi siamesi, i personaggi che l’han fatto sì tanto scadere. Ed ecco perché, spesso, un anarcoide (per gli altri) come me, si lascia andare al pesante: certa gente (cominciando dai parlamentari), dimostri coi fatti che non merita dispregiativi e pesantezza, perché fino ad oggi, ciò che realmente di lor si legge, fa parte del mondo dei ciofi….

Morris

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/02/2005 alle 10:39
e'stato grandissimo Armin Zoeggeler e spero sinceramente che si presenti al top anche alle olimpiadi di torino,ormai imminenti,anche perche'se si vede ancora(il grandissimo)Georg Hackl,di ben otto anni piu'"vecchio"nn vedo perche'il trentino di merano nn possa deliziarci ancora con una mitica impresa.....

FORZA ZOEGGELER!!!

 

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Giuseppe Matranga

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Livello Moreno Argentin




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  postato il 21/02/2005 alle 11:17
ormai è una moda parle qui di extra-ciclismo:


quindi FORZA ZOEGGELER!!!!!

in fondo lo slittino è un altro mio sport-Mito, da quando lo seguivo anni fa, pe rle prime volte, su TV Capodistria.

daccordissimo sulla questione piste bob/slittino ed sullo scandalo di non avere un velodromo coperto.

 
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Moderatore




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  postato il 21/02/2005 alle 11:36
A proposito di velodromi: visto che ben tre citta' italiane (milano, roma e napoli) si stanno litigando per la candidatura per le olimpiadi estive del 2016 e che alle olimpiadi c'e' il ciclismo su pista forse si potra' vedere la costruzione di velodromo coperto....
 
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Non registrato



  postato il 29/09/2005 alle 13:11
Lo riporto su per dare ai molti nuovi iscritti la possibilità di leggere una bella descrizione di un campione delle cosidette "Discipline minori".
Cmq l\'impianto di Cesana dovrebbe essere quasi completato in vista delle prove di coppa del mondo del 18-19 Novembre.
Buona lettura...

 

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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 12/02/2006 alle 22:36
SECONDO SUCCESSO OLIMPICO PER ZOEGGELER



Stasera, Armin, ha scritto un’altra pagina della sua leggenda e, finalmente, un numero più degno di persone, ha potuto vedere quanto sia affascinante lo slittino e quanto sia freddo e grandioso il suo massimo profeta.
Il meranese non sbaglia mai, eppure, il suo essere chirurgo, vive l’esercitazione del bisturi in prestito tutto l’anno, perché l’Italia, prima di Cesana e l’Olimpiade, non possedeva un impianto aperto. Zoeggeler non ha un’officina strafornita o vero e proprio laboratorio sotto casa come Hackl, non ha sponsor degni di questo nome, al di fuori del suo stipendio di carabiniere.
Oggi si levan per lui gli onori di chi, pur parlandone per mestiere, ha dimenticato quanto questo autentico mito, non sia altri che la punta illuminata di decine e decine di medaglie, giunte al nostro sport grazie ad una divisa. E dire che in un tempo non lontano, si schernivano i paesi del cosiddetto realcomunismo, quando ergevano a rampolli di stato i loro atleti ugualmente in divisa.
Anche questa è una faccia dello sport di un’Italia sempre più mercé degli effetti della sua poca cultura sportiva e di uno stato che, per volontà del potere dominante, ha calcetizzato tutto, fino a far passare l’ex sport del pallone per una ricchezza economica, quando nella realtà dirette ed indotte, è solo un colossale debito. Per fortuna ci sono gli Zoeggeler col loro italiano estratto dal tedesco, ed altri, magari intrisi di dialetto prettamente italico, che via via scopriremo, pronti a donarci i segni di quelle facoltà caleidoscopiche siamesi al gesto sportivo.
Per chi ama lo sport, grazie ai calciatori e alle loro dichiarazioni da mammolette che ci rovineranno la prossima estate, non resta che la rabbia e la nostalgia dei tempi che furono.

Armin, a te l’abbraccio di tutti noi!

Morris

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/02/2006 alle 22:43
Oggi s'è visto grande spettacolo, provo poco interesse per lo sci alpino ma tutto il resto, sci nordico, pattinaggio e slittino...emozioni incandescenti.
Molta sorpresa per la volontà di entrare nel CIO da parte di un personaggio cazzone e arrogante come Hackl, non posso immaginare che gli atleti lo scelgano come rappresentante.

 

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Davide

 
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Non registrato



  postato il 12/02/2006 alle 23:27
Non son riuscito a vedere l'ennesima impresa di un campione poco considerato come Armin, ma se penso che mio padre, poco avezzo alla Tv, appena mi ha visto questa sera, mi ha parlato della gara che lo ha tenuto incollato allo schermo, credo di poter affermare che ho perso un grosso spettacolo.
Peccato... comunque ho visto quasi tutta la 15+15

 

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Livello Gino Bartali




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  postato il 13/02/2006 alle 00:22
La cosa che più mi rattrista è che ancora una volta i giornalisti hanno dato prova della loro servilità...un grandissimo oro che non ha avuto l'attenzione che meritava...e a favore di chi,di che cosa...ma ovviamente del calcio.




Ancora una volta grandissimo Armin

 

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DAvide

"Cause tramps like us,baby we were born to run" (Bruce Springsteen)

C.S.N.P.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/02/2006 alle 01:07
Si però vorrei ricordarvi che ci sono anche atleti che scelgono la televisione allo sport, vedi Montano che va alla Fattoria!!!

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
Baci riddler/Massimo

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/02/2006 alle 01:14
Per Morris, o per chi conosce questo poeta:
volevo un tuo giudizio (anche se vado un pò OT su OT) su un poeta che penso tu conosci, Nazim Hikmet...
Ha me ha fatto letteralmente impazzire con la sua poesia "Il piu' bello dei mari", sai dirmi per caso qualcosa di lui?

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/02/2006 alle 08:21
Io lo definerei ARMINATOR!!!!!
Io ieri sera l'ho vista l'ultima manche ed è stata uno spettacolo!!!
Immenso Armin!!!!!!!!

 

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EROE DEL GAVIA

A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998

27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/02/2006 alle 09:01
Arminator è un epiteto di cattivo gusto, visto il periodo ed i comportamenti dell'originale.
Zoeggeler è un campionissimo e basta ( per usare una terminologia più consona a questo forum ).

 

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nino58

 
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Moderatore




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  postato il 13/02/2006 alle 09:25
Grandissimo Armin!!! Dopo aver fatto Bronzo, Argento e Oro in fila stavolta avrebbe dovuto vincere qualcosa in piu' dell'oro ma noi ci accontentiamo lo stesso!
 
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Moderatore




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  postato il 13/02/2006 alle 09:42
be che dire non ci sono parole per quello che ha fatto Armin! un grandissimo campione che solo per allenarsi deve fare i salti mortali visto che in italia non c'e una pista per allenarsi e nonostante tutto ha vinto due olimpiadi consecutive e in precendenza un bronzo e un argento, senza contare i vari titli mondiali e europei uno tra gli atleti più medagliati d'italia che merita tanti applausi e grande rispetto per le vittorie che ha portato alla nostra nazione
complimenti Armin

 

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Se si è ritirato Bewolcic si possono ritirare tutti...


Gianni



 
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  postato il 13/02/2006 alle 10:18
Bellissimo anche il gesto di Armin di dedicare la vittoria al Carabiniere ucciso e alla sua famiglia. Un grande campione e una stupenda persona.

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Non registrato



  postato il 13/02/2006 alle 10:21
Originariamente inviato da W00DST0CK76

Bellissimo anche il gesto di Armin di dedicare la vittoria al Carabiniere ucciso e alla sua famiglia. Un grande campione e una stupenda persona.



Pietro Piller Cottrer non ha vinto, ma ha comunque dedicato il suo bronzo

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/02/2006 alle 10:31
Grandissimo Super-Armin!!!
Ieri purtroppo ero fuori casa durante la sua ultima discesa, e così la diretta l'ho seguita solo per radio... ma che emozione! E al momento del trionfo davvero grande gioia tra di noi e tra i tifosi sulla pista olimpica torinese.
I nostri giochi cominciano davvero alla grande, speriamo continuino sempre meglio!

PS: il gesto del sappadino (dunque veneto ) Pietro Piller Cottrer di dedicare la sua medaglia alla famiglia di un carabiniere scomparso da poco, è un gesto che da solo vale quanto una medaglia d'oro. Bravo Pietro!!!

 

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Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto)

ADOTTA ANCHE TU UNA AMY WINEHOUSE!!! Mangia poco, non sporca... e aspira tutta la polvere che hai in casa!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/02/2006 alle 10:36
ARMINATOR mi è stato dettato dal fatto che è un cannibale non certo in riferimento a quel cretino, cmq sicuramente CAMPIONISSIMO è + consono al ns forum!!!

 

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Livello Moreno Argentin




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  postato il 14/02/2006 alle 00:42
grande armin!!!!!!

ragazzi, ero sul posto, emonzionantissimo!!!

dopo una vita a seguire sport, ciclismo compreso, una presenza dal vivo all'olimpiade ci voleva.....


 
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Non registrato



  postato il 14/02/2006 alle 08:45
Ash...foto foto foto...vogliamo le foto!!!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/02/2006 alle 08:59
ESATTO!!!!!!!!
FOTO FOTO FOTO!!!!!

 

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Livello Moreno Argentin




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  postato il 14/02/2006 alle 22:16
come si fa????

 
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Moderatore
Utente del mese Agosto 2009




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  postato il 15/02/2006 alle 01:15
Originariamente inviato da ashbishop

come si fa????


Qui trovi tutte le informazioni necessarie
http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=494

 

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Livello Moreno Argentin




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  postato il 18/02/2006 alle 14:46

 

[Modificato il 22/02/2006 alle 09:12 by Andrea_Web]


 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 18/02/2006 alle 14:47
grazie delle istruzioni!!!!

ciaooo!!!

 
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