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Ciclisti con la "cipolla", da Contador in giù
Admin - 09/03/2009 alle 20:15

Oggi guardando la tappa della Parigi-Nizza, ho notato, nello spottino per le scarpe SIDI, che Alberto Contador ha una "cipolla" che è un promontorio. Almeno così m'è parso, mi riservo di ri-osservare con la massima attenzione domani. Mi sorge comunque la curiosità su che tipo di problemi può dare un simile impiccio (per chi non ha capito di cosa parlo, si tratta dell'escrescenza che si forma sull'esterno di un alluce valgo [ma può insorgere anche senza valgismo, credo d'aver intuìto]). A parte il fatto che si devono indossare scarpe speciali (immagino), quali sono le ricadute sulla postura? È chiaro che poggiare il piede in maniera non ottimale possa comportare problemi sul lungo termine, tantopiù se si fa sport professionistico. Ma Contador non dimostra di dolersene troppo... :D Ci sono stati altri corridori fortissimi come il madrileno pur avendo questa caratteristica fisica? La parola a chi ne sa.


stress - 09/03/2009 alle 21:08

Mia sorella s'è operata ad entrambi i piedi perchè la cosa gli dava tantissimi problemi nel camminare con conseguenti dolori (molto forti) sia a livello cervico/brachiale che lombare che alle gambe che ai piedi. In pratica camminava malissimo e già il solo stare in piedi le procurava dolori. L'operazione in se per se è una sciocchezza ma i dolori postoperatori e poi la rieducazione prendono un casino di tempo. In + si opera prima un piede e poi dopo tempo si opera l'altro. Se Contador non si opera vuol dire che le cipolle non gli fanno male e comunque (direi sicuramente) ha trovato calzature che gli evitano problemi.

 

[Modificato il 09/03/2009 alle 21:13 by stress]


Carrefour de l arbre - 09/03/2009 alle 21:31

Anche mia madre si è operata in entrambi i piedi per rimuovere le "nocette". Nel caso del piede destro, la nocetta spingeva talmente sull'alluce che l'indice si era accavallato sul medio, nell'ultimo periodo Innanzitutto, il problema principale era relativo alla corretta postura: camminava male e questo le ha dato problemi di artrosi alle ginocchia, che sono tuttora presenti anche a causa dell'età, ma che l'errata camminata non ha fatto altro che incentivare. In bicicletta il problema è forse secondario, calzando scarpe comode (però mia madre le doveva prendere di mezzo numero in più, e non so quanto possa rendere un ciclista con scarpe che "ballano" : le Sidi, oltretutto, sono a pianta stretta che più stretta non si può, tant'è che me le ero provate e me le sono tolte dopo dieci secondi). P.S. Per stress: vero che mia madre è probabilmente un caso enciclopedico (ha operato entrambi i piedi e stanno ricrescendo), ma segare un osso e raddrizzare nervi e dita non è che sia propriamente un'operazione di quelle ambulatoriali.....


W00DST0CK76 - 09/03/2009 alle 22:00

Caro Admin, oltre che tossico sei diventato pure feticista? :D Io qualche anno fa mi sono procurato una piccola frattura all'alluce e per 10 giorni l'ho tenuto immobilizzato e legato alle altre dita del piede, la cosa mi dava molto fastidio quando camminavo ma in bici non avevo particolati problemi, le scarpe erano come un guscio che proteggeva il piede da sollecitazioni dolorose. Per questo non credo che Contador si preoccupi molto per la sua cipolla che non gli impedirà di far piangere i suoi avversari, anche perchè, come tutti i corridori sponsorizzati Sidi, usa scarpe create appositamente sul calco del suo piede.

 

[Modificato il 09/03/2009 alle 22:02 by W00DST0CK76]


miky70 - 09/03/2009 alle 22:39

Se c'è una cosa che mi fa molta impressione, dopo i ragni, è parlare di piedi. Per me è tabù! Non ci riesco.... Io esco, voi.... Continuate pure se vi piace..... Blehhh! :xxo


Morris - 10/03/2009 alle 16:32

Non sapevo di questo problema in Contador. Comunque l’incidenza dell’alluce valgo detto comunemente “cipolla” sul ciclismo, è meno letale di quanto si pensi. Perlomeno fino a quando non giunge a forme gravi che incidono sulle altre dita ecc. fino a provocare dolore insopportabile. Scarpini adeguati al caso, costruiti appositamente sul bisogno (come dice Wood, Sidi è un maestro, per me il migliore fra i tanti incontrati in carriera), ed eventualmente supporti costruiti sulle linee tracciate al computer dai biomeccanici (le vere nuove figure innovative e positive del ciclismo, altro che i medici!), sono in grado di far convivere questo problema con l’attività professionale. Gli stessi impatti sulla postura e la conseguente esigenza di correzione sono aggredibili, grazie appunto ai biomeccanici. Almeno fino a quando non ci sarà quell’esplosione del disturbo, che può essere benissimo provocata “dall’extra bicicletta” della quotidianità. L’intervento chirurgico è l’ultimo dei rimedi, perché è vero che oggi come dice Stress, può essere svolto senza ricovero e con tecniche che richiedono pochissimi minuti (meno di mezzora per intenderci), ma rimane lunghissimo il tempo di recupero. Per un ciclista potrebbe voler dire perdere quasi una stagione. Nel caso di Contador, se ha veramente questo problema, sarebbe interessante sapere da quanto, perché se sono anni ed anni, potrebbe essere stato uno dei motivi scatenanti del suo pedalare a biscia in salita (stilisticamente di una bruttezza unica). Non ricordo ciclisti che hanno dovuto subire deviazioni di carriera per questo disturbo, anche perché trattasi di fenomeno che colpisce per oltre il 90% le donne. Ricordo invece, ed a suo tempo mi colpì, anche se allora facevo ancora politica, il caso di Javier Castellar, uno spagnolo degli anni ’80, di buon livello che aveva un grosso problema (non ricordo se per un incidente o perché nato così) alle dita della mano sinistra. Sembravano mozziconi. La sua postura subiva quella sfortuna: pedalava alla Escartin …. Nessuno riusciva, erano altri tempi, a correggere quel problema. O meglio nessun costruttore sembrava volesse aiutarlo con appropriati supporti. Poi, unico, arrivò il Cannibale Eddy Merckx che gli fece costruire, dei manubri particolari (si dice intere biciclette marcate magari con altre franchigie). Già, ma la generosità Merckx l’ha sempre fatta valere dove realmente è un valore, non un atteggiamento. P.S. Miky, anche se ci sono i piedi, spero tu legga …..che mi sono contorto dalle risate…..;):D Da piccino avevo il terrore dei piedi di mio fratello……scappavo e li chiamavo “pidi”….;):D


miky70 - 11/03/2009 alle 06:56

:D


Serpa - 11/03/2009 alle 09:03

Io consiglio Camperos per gli sprinter e tacco da 8 o da 10 (a seconda della pendenza) per gli scalatori.