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Autore: Oggetto: Ivan Gotti

Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/03/2009 alle 12:52
Ecco un articolo reperito su Repubblica.it

Vi ricordate Ivan Gotti? Vende merendine e ovetti

Repubblica — 25 marzo 2005 pagina 60 sezione: SPORT

San PELLEGRINO TERME - Se è vero come gli ha detto un cliente che la vita è come un uovo di Pasqua, nell' uovo della vita Ivan Gotti ha scartato una sorpresa che sembra uno scherzo ma non lo è: da campione del ciclismo a rappresentante di merendine e ovetti Kinder. Dal Giro d' Italia - ne ha vinti due, nel ' 97 e nel ' 99 - a quello dei supermercati della bergamasca. Dalla maglia gialla del Tour de France (' 95, quinto posto finale) al meno sgargiante look dell' agente di commercio: giacca, cravatta, ventiquattr' ore di pelle. Dalle bici in titanio con cui sfidava le Dolomiti alla macchina aziendale, buoni benzina e tutto. Così, di colpo, nel giro di due anni. Gotti campione catapultato nella valle dell' anonimato dopo aver scalato la montagna della gloria - con un grave incidente di percorso, la squalifica per doping nel 2001 - dietro al suo rivale Pantani («Se Marco avesse continuato a correre in bici, anche se non più da protagonista di primo piano, forse si sarebbe salvato»); Gotti rispedito in fretta e furia nel quotidiano comune, che lo ha abbracciato un poco svogliatamente, come accade ai grandi dello sport quando per uno starnuto del destino mollano tutto, e tutti li mollano e allora tornano a chiamarsi signor Gotti. Ivan Gotti plurimedagliato dal podio al salario in busta paga, contributi e pensione. Addio al matrimonio con il ciclismo, e con la moglie: «Ci siamo separati. Abitavamo a Montecarlo, adesso sono tornato a San Pellegrino, nel mio paese, nella mia Valle Brembana. Lavoro sodo. Mi sveglio presto, faccio lunghe passeggiate con il mio cane Molly, un labrador di 6 anni, bellissimo. Ho riscoperto la mia terra, e anche me stesso». Sotto Pasqua Ivan è molto preso con il lavoro, e si capisce. Vende cioccolato per la Ferrero. Tra un viaggio d' affari in Sudafrica e un corso professionale per rappresentanti a Napoli, l' ex ciclista azzurro macina migliaia di chilometri: non molti meno di prima, cala lo sforzo fisico ma chissà qual è il vero stato d' animo. Lui dice che è sereno. «Guardo avanti: progetti, crescita professionale. Oggi mi occupo di grande distribuzione nei supermercati. Una bella occasione, certo. Un mestiere normale, che mi da' soddisfazioni e mi fa stare in mezzo alla gente. Per questo - tiene a dire - ringrazio Pietro Ferrero, un amico vero, l' unica persona che mi ha aiutato nel momento di difficoltà, quando ho deciso di uscire dal giro del ciclismo professionistico e di chiudere con il passato, con le corse. Volevo iniziare una nuova vita, e lui mi ha dato questa possibilità». Fa una certa impressione sentirlo benedire un posto da agente di commercio. «Il ciclismo mi ha scaricato e ferito. Dopo il mio ritiro, due anni fa, nessuno mi ha più cercato né offerto un incarico. Ho solo aperto una scuola per tirare su i ragazzi, nella mia prima società, l' U.S. Paladina, qui vicino. Si chiama "scuola di ciclismo Ivan Gotti"». Lontani i traguardi tagliati con le braccia levate al cielo, lontani i titoloni e le interviste, e lontanissime, oggi, l' Italia e l' Europa che rincorrevano questo fenomeno valligiano, il fisico lieve come una piuma, la faccia puntuta e spigolosa, il carattere schietto e introverso della gente di qui. Meno lontana, per la ferita che ha lasciato, la botta del doping. 2001: nel pieno del Giro i carabinieri scoprono nel camper del suocero di Gotti una farmacia di medicinali proibiti. Scatta la squalifica. Nella folgorante carriera di quello che un tempo chiamavano Ivan il terribile si apre il viale che, due anni dopo, lo porterà al ritiro. «Sul doping c' è stato un accanimento nei confronti dei ciclisti. Su di noi è stato gettato fango, ma la verità è che abbiamo pagato la troppa disinformazione che c' era e c' è in materia di farmaci». Nel ' 99 Gotti, secondo in classifica sul finire del Giro, portò la maglia rosa a Milano poiché nel sangue di Pantani (davanti a lui e squalificato) furono trovate sostanze proibite. Molti chilometri dopo sarebbe toccato a lui. Ma forse Ivan aveva già preparato l' ultima tappa: scendere dalla bicicletta e scartare un uovo di Pasqua. - DAL NOSTRO INVIATO PAOLO BERIZZI

 

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  postato il 09/03/2009 alle 13:12
Vabbè che è del 2005, ma Paolo Berizzi meriterebbe un posto sul podio dei BRA per la disinformazione su Pantani.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/03/2009 alle 14:47
Certo, un articolo per la serie: "Mai più senza..."

Ora che ci penso, Gotti era nello stesso bar di Bormio dove mi ero rifugiato durante la tappa con lo Stelvio del Giro 2005. Ero vestito poco e male, mentre sullo Stelvio faceva freddo e "nevischiava", cosa che mi aveva consigliato di darmela a gambe e tornare sui miei passi a pochi km dal valico.

Se avessi saputo del lavoro che faceva, gli avrei chiesto un ovetto Kinder in omaggio...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/03/2009 alle 16:32
chiaro su Pantani disinformazione al 100% ma non era questo il punto dell' articolo, quanto la curiosa storia che riguarda Ivan Gotti, da ciclista di Punta Italiano nelle corse a Tappe (piu' che altro al giro) a persona caduta nell' oblio....

Incredibile, era un personaggio abbastanza improtante nel ciclismo e nello sport italiano, aveva vinto un giro duellando con Tonkov, aveva "vinto" il giro del 1999 (d'ufficio) dopo l'esclusione di Marco Pantani.... Poi le vicende legate al doping, quel camper-farmacia, la caduta dall' olimpo del ciclismo. Aveva la residenza a Montecarlo, come molti colleghi sportivi miliardari, invece è tornato nel mondo reale, una separazione dalla moglie, e la necessità di tornare a lavorare. Ha avuto la fortuna di trovare un lavoro da rappresentante e ha ricominciato la vita da uomo normale...

E' una storia stranissima la sua. Ci si potrebbe scrivere un libro o fare un documentario!

(Per la cronaca lo vidi un anno fa alla partenza del giro da Palermo)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/03/2009 alle 11:45
ma l'unica cosa che non ho inquadrato è il fatto che si lamenta dell' ambiente, e poi si ritrova ai raduni del giro...

In ogni caso storici i suoi battibecchi con Marco Pantani al giro 99...

 

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Livello Gand-Wevelvem




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  postato il 10/03/2009 alle 12:54
...Ivan e' una persona molto umile e onesta anke se come TANTI e' stato squalificato x doping...purtroppo come succede in Italia nn vengono apprezzate queste persone,perche' io credo ke Ivan potrebbe dare tanto ancora al ciclismo come D.S, o altro...
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/03/2009 alle 16:48
si ma infatti è tutta la storia che lascia con la bocca aperta... da campione a distributore della kinder-ferrero...

in ogni caso positivissimo che si sia rimesso in discussione ricominciando la sua vita al lavoro come un uomo qualunque!

 

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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 10/03/2009 alle 17:00
Ciclisticamente mai piaciuto ma mi sembra una brava persona.

 

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  postato il 10/03/2009 alle 17:10
Mi sbaglierò, ma non ricordo che Gotti sia mai stato qualificato per doping, fu deferito e poi sospeso ma alla fine ne è uscito senza alcuna condanna perchè aveva licenza monegasca.

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/03/2009 alle 17:21
una domanda....chi non ha odiato Gotti in quei giorni dopo il 5 Giugno 1999????

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/03/2009 alle 18:12
Originariamente inviato da danilodiluca87

una domanda....chi non ha odiato Gotti in quei giorni dopo il 5 Giugno 1999????


Io.

x Roberto: scusami tanto, ma perchè una persona che fa un lavoro più che onorevole (caxxo, vorrei far io il rappresentante della Kinder di questi tempi!!!) dovrebbe in qualche modo sentirsi sconfitto nella vita? Ce ne sono di lavori, ben più schifosi.

Che dovremmo dire allora di Miceli, che è finito a fare lo stradino?? o Lopeboselli, il calzolaio?

Scusa se te lo dico, ma credo che lo scrivere da Servizio di Studio Aperto del pessimo giornalista di sopra ti abbia un po'influenzato.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 10/03/2009 alle 18:18
Originariamente inviato da danilodiluca87

una domanda....chi non ha odiato Gotti in quei giorni dopo il 5 Giugno 1999????


Io no. Non era certo lui la persona da odiare. Rivedendo ad oggi il suo palmares, non ha vinto nulla di importante, apparte i due Giri dei quali ne merita uno, anche se nel 1997 non si trovò di fronte il Tonkov dei giorni migliori e la caduta del pirata dal Chiunzi fu sicuramente un punto che andò a suo favore per la classifica finale.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/03/2009 alle 18:36
Originariamente inviato da Dreams

Originariamente inviato da danilodiluca87

una domanda....chi non ha odiato Gotti in quei giorni dopo il 5 Giugno 1999????


Io no. Non era certo lui la persona da odiare. Rivedendo ad oggi il suo palmares, non ha vinto nulla di importante, apparte i due Giri dei quali ne merita uno, anche se nel 1997 non si trovò di fronte il Tonkov dei giorni migliori e la caduta del pirata dal Chiunzi fu sicuramente un punto che andò a suo favore per la classifica finale.

Tonkov aveva dominato il Romandia nel 1997.. andava come una moto , basta vedere la crono di san marino
Avercene di Gente con il palmares di Gotti!
Gia da junior staccava tutti in salita , da dilettante era una sfida fra lui e Pantani.. Tra i pro 2 giri , 5 al Tour!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/03/2009 alle 18:38
Originariamente inviato da Subsonico

Originariamente inviato da danilodiluca87

una domanda....chi non ha odiato Gotti in quei giorni dopo il 5 Giugno 1999????


Io.

x Roberto: scusami tanto, ma perchè una persona che fa un lavoro più che onorevole (caxxo, vorrei far io il rappresentante della Kinder di questi tempi!!!) dovrebbe in qualche modo sentirsi sconfitto nella vita? Ce ne sono di lavori, ben più schifosi.

Che dovremmo dire allora di Miceli, che è finito a fare lo stradino?? o Lopeboselli, il calzolaio?

Scusa se te lo dico, ma credo che lo scrivere da Servizio di Studio Aperto del pessimo giornalista di sopra ti abbia un po'influenzato.


forse non mi hai capito, oppure non mi sono spiegato bene io ma non intendevo assolutamente denigrare il lavoro che fa, anzi! il mio era un semplice appunto, una nota perchè cercando che fine avesse fatto Ivan Gotti, che nel bene e nel male è stato un ciclista italiano molto importante nella seconda parte degli anni novanta, seppur abbia avuto problemi in seguito alla vicenda del camper farmacia, si sia rimesso in gioco nella vita appunto ricominciando grazie ad un lavoro di rappresentante che col ciclismo non c'entra nulla! Non è un punto a suo sfavore secondo me!

Poi se vogliamo parlare del Gotti Ciclista c'è da dire che apparte il primo giro d'Italia vinto sul campo e il secondo vinto d'ufficio, forse avrebbe potuto vincere qualcosa in piu' non so qualche tappa in piu' in Italia oppure curare meglio la classifica al Tour ottenendo qualche vittoria di Tappa. In ogni caso resta un Ciclista di spicco in quel periodo!

(Miceli e Lopeboselli di certo non sono stati al suo livello)

 

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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 10/03/2009 alle 18:49
Originariamente inviato da forzainter

Originariamente inviato da Dreams

Originariamente inviato da danilodiluca87

una domanda....chi non ha odiato Gotti in quei giorni dopo il 5 Giugno 1999????


Io no. Non era certo lui la persona da odiare. Rivedendo ad oggi il suo palmares, non ha vinto nulla di importante, apparte i due Giri dei quali ne merita uno, anche se nel 1997 non si trovò di fronte il Tonkov dei giorni migliori e la caduta del pirata dal Chiunzi fu sicuramente un punto che andò a suo favore per la classifica finale.

Tonkov aveva dominato il Romandia nel 1997.. andava come una moto , basta vedere la crono di san marino
Avercene di Gente con il palmares di Gotti!
Gia da junior staccava tutti in salita , da dilettante era una sfida fra lui e Pantani.. Tra i pro 2 giri , 5 al Tour!


Andava come una moto al Romandia e nelle prime due settimane di Giro, poi ha avuto un calo di forma oltre ad una caduta. Tonkov era sicuramente il più forte in quel Giro d'Italia, con una preparazione più "furba" avrebbe sicuramente rivinto il Giro.
Gotti: da dilettante ok, ma da professionista, cosa ha fatto, oltre ad una maglia gialla casuale al Tour e qualche colpo di classe al Giro?

Non ho capito questa frase: "Tra i pro 2 giri , 5 al Tour!"

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/03/2009 alle 18:53
Originariamente inviato da danilodiluca87

una domanda....chi non ha odiato Gotti in quei giorni dopo il 5 Giugno 1999????


Io.

Gotti era un ottimo scalatore, tanto che è riuscito a duellare con Pantani (al quale era indubbiamente molto inferiore).
Ha avuto difficoltà all'inizio della carriera da prof.
Nel 94 venne fermato nella tappa dell'Aprica per aspettare Bugno, episodio che lo aveva molto colpito.
La svolta venne al Tour del 1995 quando prese sicurezza in sé (5° finale due gionri in maglia gialla).
Il Giro del 97 lo vinse con merito, anche se fu, ovviamente, decisivo il ritiro di Pantani e Tonkov soffrì nel finale del Giro per una caduta.
Nel 99 arrivò primo..... dietro a Pantani.

Gli auguro una bella carriera da lavoratore "normale".

 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 10/03/2009 alle 18:56
Originariamente inviato da Ottavio

Nel 99 arrivò primo..... dietro a Pantani.


Questa mi è piaciuta.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/03/2009 alle 18:59
Originariamente inviato da Dreams

Originariamente inviato da forzainter

Originariamente inviato da Dreams

Originariamente inviato da danilodiluca87

una domanda....chi non ha odiato Gotti in quei giorni dopo il 5 Giugno 1999????


Io no. Non era certo lui la persona da odiare. Rivedendo ad oggi il suo palmares, non ha vinto nulla di importante, apparte i due Giri dei quali ne merita uno, anche se nel 1997 non si trovò di fronte il Tonkov dei giorni migliori e la caduta del pirata dal Chiunzi fu sicuramente un punto che andò a suo favore per la classifica finale.

Tonkov aveva dominato il Romandia nel 1997.. andava come una moto , basta vedere la crono di san marino
Avercene di Gente con il palmares di Gotti!
Gia da junior staccava tutti in salita , da dilettante era una sfida fra lui e Pantani.. Tra i pro 2 giri , 5 al Tour!


Andava come una moto al Romandia e nelle prime due settimane di Giro, poi ha avuto un calo di forma oltre ad una caduta. Tonkov era sicuramente il più forte in quel Giro d'Italia, con una preparazione più "furba" avrebbe sicuramente rivinto il Giro.
Gotti: da dilettante ok, ma da professionista, cosa ha fatto, oltre ad una maglia gialla casuale al Tour e qualche colpo di classe al Giro?

Non ho capito questa frase: "Tra i pro 2 giri , 5 al Tour!"

Anche secondo me ebbe un calo di forma perche' aveva sbagliato preparazione , pero' era un grande Tonkov
Vincere 2 giri ed arrivare 5 al Tour non mi sembra poco? Poi è chiaro se lo confronti con Pantani , la carriera di Gotti si eclissa ma rispetto ad altri ha un ottimo palmares (conta che era fermissimo allo sprint)

 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 10/03/2009 alle 19:05
Originariamente inviato da forzainter

Originariamente inviato da Dreams

Non ho capito questa frase: "Tra i pro 2 giri , 5 al Tour!"


Vincere 2 giri ed arrivare 5 al Tour


Ahhh ora ho capito

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 10/03/2009 alle 20:41
Originariamente inviato da Dreams

Originariamente inviato da Ottavio

Nel 99 arrivò primo..... dietro a Pantani.


Questa mi è piaciuta.

...

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


Fantaciclismo Cicloweb 2010

Piazzamenti sul podio:


Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

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Asso di Fiori

 
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  postato il 10/03/2009 alle 21:23
Io penso che in fondo Gotti non se la passi poi tanto male, i rappresentanti, soprattutto quelli di marchi importanti, guadagnano fisso più provvigioni e i prodotti kinder non mancano mai in tutti i supermercati e bar, non credo che gli manchino i clienti.
Io penso sia da apprezzare il fatto che sia riuscito a costruirsi una nuova vita lavorativa al di fuori del ciclismo, del resto, non tutti possono (e vogliono) di fare i DS o i commentatori TV.


Tra le carriere post ciclistiche la più curiosa resta quella di Visentini che si occupa dell'agenzia di pompe funebri di famiglia. Chissà se anche loro a Natale regalano i portachiavi a forma di bara

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/03/2009 alle 09:14
Originariamente inviato da W00DST0CK76

i supermercati e bar, non credo che gli manchino i clienti.
Io penso sia da apprezzare il fatto che sia riuscito a costruirsi una nuova vita lavorativa al di fuori del ciclismo,




ecco hai colto quello che intendevo dire io!


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/03/2009 alle 10:34
Come corridore non mi è mai piaciuto, era un succhiaruote e nel 1999 dopo la vittoria del Giro non ha saputo essere diplomatico. Avrebbe dovuto interrogarsi sul perchè di tante cose, ma la fortuna aveva girato dalla sua e questo gli bastava.

Ha un lavoro fuori dal ciclismo, ma lo scorso anno è stato invitato a fare alcuni commenti sulle tappe del Giro e mi ha ben impressionato. Migliore di tanti altri a spiegare gli avvenimenti in gruppo durante la corsa.
Non sapevo che facesse il rappresentante, mi auguro che il mestiere gli piaccia e che la gente si ricordi di lui.

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/03/2009 alle 10:58
Originariamente inviato da miky70

Come corridore non mi è mai piaciuto, era un succhiaruote e nel 1999 dopo la vittoria del Giro non ha saputo essere diplomatico. Avrebbe dovuto interrogarsi sul perchè di tante cose, ma la fortuna aveva girato dalla sua e questo gli bastava.

Ha un lavoro fuori dal ciclismo, ma lo scorso anno è stato invitato a fare alcuni commenti sulle tappe del Giro e mi ha ben impressionato. Migliore di tanti altri a spiegare gli avvenimenti in gruppo durante la corsa.
Non sapevo che facesse il rappresentante, mi auguro che il mestiere gli piaccia e che la gente si ricordi di lui.


nel 1999 non si pose tante domande è vero, ma lui che poteva fare personalmente? Nella Serie di DVD dedicati a Pantani uscita l'anno scorso, c'è una sua intervista in cui definisce la "vittoria" del 1999 come AMARA. Questo penso basti a definire come la pensa Gotti su quel Giro che sarebbe stato vinto da Marco senza quella vicenda...

L'anno scorso era a Palermo alla partenza del giro

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/03/2009 alle 12:04
Nel 1999 non si pensava certo che la vita di Marco avrebbe preso quella piega e poi che sarebbe terminata in tragedia.

Successivamente per Gotti il ricordo di quel Giro è diventato Amaro.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/03/2010 alle 17:16
proprio ieri ho rivisto la tappa del Giro 1999 che passò dal Colle Dei Morti (FAUNIERA), tra Ivan e Marco ci furono scintille sulla seconda Salita... addirittura si rischio' la caduta!


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/03/2010 alle 17:40
Originariamente inviato da danilodiluca87

una domanda....chi non ha odiato Gotti in quei giorni dopo il 5 Giugno 1999????


Io.
Quello che era successo a Marco non dipendeva certamente da Gotti, che si è ritrovato in testa alla corsa e non poteva fare nient'altro che vincere.
Dalle tue parole emerge come sempre un'odio che con lo sport non dovrebbe avere nulla a che fare.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/03/2010 alle 19:15
Il 5 giugno non me la son presa certo con Gotti, ma con chi scrisse l'articolo di giornale più ipocrita e disgustoso che abbia mai letto.
Non si dovrebbe dire oggi perchè anche quella persona è mancata, però allora ....

 

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nino58

 
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  postato il 15/03/2010 alle 19:45
Originariamente inviato da roberto79

Ecco un articolo reperito su Repubblica.it

Vi ricordate Ivan Gotti? Vende merendine e ovetti

Repubblica — 25 marzo 2005 pagina 60 sezione: SPORT

portò la maglia rosa a Milano poiché nel sangue di Pantani (davanti a lui e squalificato) furono trovate sostanze proibite. Molti chilometri dopo sarebbe toccato a lui. Ma forse Ivan aveva già preparato l' ultima tappa: scendere dalla bicicletta e scartare un uovo di Pasqua. - DAL NOSTRO INVIATO PAOLO BERIZZI


Paolo berizzi, troppo stupido per essere disonesto.

 

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Sinche' esistera' una salita e una bici per salirci sopra, si parlera' ancora di Marco Pantani.

Ridategli la MAGLIA.

 
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Livello Freddy Maertens




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  postato il 15/03/2010 alle 22:02
Originariamente inviato da Ottavio

Originariamente inviato da danilodiluca87

una domanda....chi non ha odiato Gotti in quei giorni dopo il 5 Giugno 1999????


Io.

Gotti era un ottimo scalatore, tanto che è riuscito a duellare con Pantani (al quale era indubbiamente molto inferiore).
Ha avuto difficoltà all'inizio della carriera da prof.
Nel 94 venne fermato nella tappa dell'Aprica per aspettare Bugno, episodio che lo aveva molto colpito.
La svolta venne al Tour del 1995 quando prese sicurezza in sé (5° finale due gionri in maglia gialla).
Il Giro del 97 lo vinse con merito, anche se fu, ovviamente, decisivo il ritiro di Pantani e Tonkov soffrì nel finale del Giro per una caduta.
Nel 99 arrivò primo..... dietro a Pantani.

Gli auguro una bella carriera da lavoratore "normale".

l'errore di Gotti fu di non staccare Tonkov sul Mortirolo.Si accordarono.a te la tappa a me la maglia.Io ero li,primo Mortirolo a 16 anni, e fu considerato un tradimento.a Gotti voleva contraccambiare il Giro dell'Anno Prima 96 dove lui vinse la tappa e Tonkov la maglia rosa riscattò quel tradimento era in maglia rosa ma lo staccò,anche per necessità visto che poi c'era la crono.

Nel 97 attacco sul Pantaleon e lo videro all'arrivo.Fino allora Tonkov sembrava imbattibile.e tirò eccome mentre salivano verso Cervinia assieme a Di Grande.Errore tattico ma di certo non indisposizione.Cadde dal pordoi Tonkov Ivan lo aspettò e solo quando rientrato lo attacò.Tonkov era da solo e aveva molti nemici nel gruppo(in realtà viveva anche lui a bergamo ma non mise mai radici)e non tirarono.


Nel 99 fu l'unico che seppe star attaccato alla ruota di Pantani nella tappa di Borgo san Dalmazzo(anche Clavero ma rientro ai pidie della Madonna del Colletto)
Nel 99 non volle parlare di Pantani visto che lui da agrigento era partito col 49.9 %di ematocrito.Al tour con Escartin sembrav dovesse far sfraceli in salita ma sulla salita del sestriere un certo Armsotrong gli scatto in faccia.

Ivan lavora con Lanfranchi alla Ferrero sponsor principale del Giro con Estathe,l'ha voluto il patron in persona, ed è consulente del comitato della promoeventi di tappa delle tappe bergamasche

Lo conosco di persona ci salutiamo e parliamo e posso dire che è una persona umile e disponibile senza pretese ed educatissimo.Era uno dei pochi prof che da ragazzi ci salutava faceva qualche km assieme e ci incitava.

L'articolo de "La repubblica" merita solo l'anonimato come il suo giornalista

Forse certi signori non fan piu parte di questo mondo.

 

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W Bartali!voglio tornare al ciclismo fatto di polvere, di mangiate, bevute di vin rosso ,respiri di sofferenza vera e viaggi di avventura e di sana follia

"Felix qui potuit rerum cognoscere causas"

 
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Livello Freddy Maertens




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  postato il 15/03/2010 alle 22:08
Originariamente inviato da roberto79

ma l'unica cosa che non ho inquadrato è il fatto che si lamenta dell' ambiente, e poi si ritrova ai raduni del giro...

In ogni caso storici i suoi battibecchi con Marco Pantani al giro 99...

Lavora per portare il giro nella bergamasca.Si lamenta di ben altro

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/03/2010 alle 11:08
Originariamente inviato da mattewhawk23

Originariamente inviato da Ottavio

Originariamente inviato da danilodiluca87

una domanda....chi non ha odiato Gotti in quei giorni dopo il 5 Giugno 1999????


Io.

Gotti era un ottimo scalatore, tanto che è riuscito a duellare con Pantani (al quale era indubbiamente molto inferiore).
Ha avuto difficoltà all'inizio della carriera da prof.
Nel 94 venne fermato nella tappa dell'Aprica per aspettare Bugno, episodio che lo aveva molto colpito.
La svolta venne al Tour del 1995 quando prese sicurezza in sé (5° finale due gionri in maglia gialla).
Il Giro del 97 lo vinse con merito, anche se fu, ovviamente, decisivo il ritiro di Pantani e Tonkov soffrì nel finale del Giro per una caduta.
Nel 99 arrivò primo..... dietro a Pantani.

Gli auguro una bella carriera da lavoratore "normale".

l'errore di Gotti fu di non staccare Tonkov sul Mortirolo.Si accordarono.a te la tappa a me la maglia.Io ero li,primo Mortirolo a 16 anni, e fu considerato un tradimento.a Gotti voleva contraccambiare il Giro dell'Anno Prima 96 dove lui vinse la tappa e Tonkov la maglia rosa riscattò quel tradimento era in maglia rosa ma lo staccò,anche per necessità visto che poi c'era la crono.

Nel 97 attacco sul Pantaleon e lo videro all'arrivo.Fino allora Tonkov sembrava imbattibile.e tirò eccome mentre salivano verso Cervinia assieme a Di Grande.Errore tattico ma di certo non indisposizione.Cadde dal pordoi Tonkov Ivan lo aspettò e solo quando rientrato lo attacò.Tonkov era da solo e aveva molti nemici nel gruppo(in realtà viveva anche lui a bergamo ma non mise mai radici)e non tirarono.


Nel 99 fu l'unico che seppe star attaccato alla ruota di Pantani nella tappa di Borgo san Dalmazzo(anche Clavero ma rientro ai pidie della Madonna del Colletto)
Nel 99 non volle parlare di Pantani visto che lui da agrigento era partito col 49.9 %di ematocrito.Al tour con Escartin sembrav dovesse far sfraceli in salita ma sulla salita del sestriere un certo Armsotrong gli scatto in faccia.

Ivan lavora con Lanfranchi alla Ferrero sponsor principale del Giro con Estathe,l'ha voluto il patron in persona, ed è consulente del comitato della promoeventi di tappa delle tappe bergamasche

Lo conosco di persona ci salutiamo e parliamo e posso dire che è una persona umile e disponibile senza pretese ed educatissimo.Era uno dei pochi prof che da ragazzi ci salutava faceva qualche km assieme e ci incitava.

L'articolo de "La repubblica" merita solo l'anonimato come il suo giornalista

Forse certi signori non fan piu parte di questo mondo.


grazie della testimonianza.

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 16/03/2010 alle 13:56
Originariamente inviato da roberto79

Originariamente inviato da mattewhawk23

Originariamente inviato da Ottavio

Originariamente inviato da danilodiluca87

una domanda....chi non ha odiato Gotti in quei giorni dopo il 5 Giugno 1999????


Io.

Gotti era un ottimo scalatore, tanto che è riuscito a duellare con Pantani (al quale era indubbiamente molto inferiore).
Ha avuto difficoltà all'inizio della carriera da prof.
Nel 94 venne fermato nella tappa dell'Aprica per aspettare Bugno, episodio che lo aveva molto colpito.
La svolta venne al Tour del 1995 quando prese sicurezza in sé (5° finale due gionri in maglia gialla).
Il Giro del 97 lo vinse con merito, anche se fu, ovviamente, decisivo il ritiro di Pantani e Tonkov soffrì nel finale del Giro per una caduta.
Nel 99 arrivò primo..... dietro a Pantani.

Gli auguro una bella carriera da lavoratore "normale".

l'errore di Gotti fu di non staccare Tonkov sul Mortirolo.Si accordarono.a te la tappa a me la maglia.Io ero li,primo Mortirolo a 16 anni, e fu considerato un tradimento.a Gotti voleva contraccambiare il Giro dell'Anno Prima 96 dove lui vinse la tappa e Tonkov la maglia rosa riscattò quel tradimento era in maglia rosa ma lo staccò,anche per necessità visto che poi c'era la crono.

Nel 97 attacco sul Pantaleon e lo videro all'arrivo.Fino allora Tonkov sembrava imbattibile.e tirò eccome mentre salivano verso Cervinia assieme a Di Grande.Errore tattico ma di certo non indisposizione.Cadde dal pordoi Tonkov Ivan lo aspettò e solo quando rientrato lo attacò.Tonkov era da solo e aveva molti nemici nel gruppo(in realtà viveva anche lui a bergamo ma non mise mai radici)e non tirarono.


Nel 99 fu l'unico che seppe star attaccato alla ruota di Pantani nella tappa di Borgo san Dalmazzo(anche Clavero ma rientro ai pidie della Madonna del Colletto)
Nel 99 non volle parlare di Pantani visto che lui da agrigento era partito col 49.9 %di ematocrito.Al tour con Escartin sembrav dovesse far sfraceli in salita ma sulla salita del sestriere un certo Armsotrong gli scatto in faccia.

Ivan lavora con Lanfranchi alla Ferrero sponsor principale del Giro con Estathe,l'ha voluto il patron in persona, ed è consulente del comitato della promoeventi di tappa delle tappe bergamasche

Lo conosco di persona ci salutiamo e parliamo e posso dire che è una persona umile e disponibile senza pretese ed educatissimo.Era uno dei pochi prof che da ragazzi ci salutava faceva qualche km assieme e ci incitava.

L'articolo de "La repubblica" merita solo l'anonimato come il suo giornalista

Forse certi signori non fan piu parte di questo mondo.


grazie della testimonianza.

mi associo al grazie.
Questo testo, fatto di vera informazione, dovrebbe comparire su Repubblica.

 
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Livello Tour




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  postato il 16/03/2010 alle 19:20
Diciamo che quel 5 giugno Gotti non fu esattamente delicato nei confronti di un suo collega che (a torto o ragione, ma ancora non si sapeva) era stato escluso dopo aver dominato quel giro d'Italia.
Insomma, vincere un Giro in quel modo non penso giustificasse il suo eccessivo entusiasmo e gli permetesse di lasciarsi andare a dichiarazioni non simpatiche ogni qual volta, subito dopo l'arrivo di Milano, gli veniva posta la fatidica domanda su Pantani. E se aggiungiamo le polemiche dopo la tappa del Fauniera, ne viene fuori un ritratto di quel Gotti non entusiasmante.
Poi, se parliamo del Giro 97, tanto di cappello: l'ha dominato arricchendolo di un impresa vera e propria (quella di Cervinia) seppur ottenuta fndamentalmente con una buona dose di sorpresa (ricordo Saronni nel fine gara prendersi le colpe del mancato inseguimento in quanto riteneva Leblanc e non Gotti l'avversario da battere). Aggiungiamo un buon Giro 96, un buon Tour e ne viene fuori un atleta buono che a mio avviso ha raccolto piu di quanto meritasse per il suo talento.... direi un Giupponi piu fortunato, che non ha avuto sulla sua strada Fignon, Breuking, Hampsten e tappe decisive annullate per il maltempo (Santa Caterina 89').

 
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Livello Miguel Poblet




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  postato il 17/03/2010 alle 15:27
ma che si è separato non ne parla nessuno?

mi è sempre sembrato che lei fosse troppo bella per stare con Ivan.. sembravano l'opposto..

guarda caso dopo che lui ha smesso la carriera, la vita di Montecarlo, etc.. ed ha iniziato una vita normale come agente di commercio..

cosa leggo? che si sono separati..

proprio una donna .. come purtroppo ce ne sono troppe in giro..

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 17/03/2010 alle 19:20
Originariamente inviato da patrixhouse

ma che si è separato non ne parla nessuno?

mi è sempre sembrato che lei fosse troppo bella per stare con Ivan.. sembravano l'opposto..

guarda caso dopo che lui ha smesso la carriera, la vita di Montecarlo, etc.. ed ha iniziato una vita normale come agente di commercio..

cosa leggo? che si sono separati..

proprio una donna .. come purtroppo ce ne sono troppe in giro..

Mi sembra di leggere "CHI"!
oltre al gossip, il pensiero semplicistico.
Primo, informati, poi sii più prudente.

 
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Livello Tour




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Registrato: Apr 2007

  postato il 17/03/2010 alle 19:50
gotti l'ho conosciuto anni fa quando correvo in bicicletta nella società dove lui è cresciuto e l'ho rincontrato quando, x un breve periodo,lavoravo x una catena di supermercati nella zona di bergamo.Avevo contatto direttamente con lui e più volte mi son fermato a parlarci.Devo dire che è una persona davvero umile e che fa il suo nuovo lavoro con piacere e dedizione.
 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 18/03/2010 alle 10:09
Aldilà delle opinioni che si possono nutrire verso Gotti, qui il vero scandalo, o le due dita in gola, è l'articolista di Repubblica.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/03/2010 alle 10:25
Originariamente inviato da annasci

Originariamente inviato da roberto79

Originariamente inviato da mattewhawk23

Originariamente inviato da Ottavio

Originariamente inviato da danilodiluca87

una domanda....chi non ha odiato Gotti in quei giorni dopo il 5 Giugno 1999????


Io.

Gotti era un ottimo scalatore, tanto che è riuscito a duellare con Pantani (al quale era indubbiamente molto inferiore).
Ha avuto difficoltà all'inizio della carriera da prof.
Nel 94 venne fermato nella tappa dell'Aprica per aspettare Bugno, episodio che lo aveva molto colpito.
La svolta venne al Tour del 1995 quando prese sicurezza in sé (5° finale due gionri in maglia gialla).
Il Giro del 97 lo vinse con merito, anche se fu, ovviamente, decisivo il ritiro di Pantani e Tonkov soffrì nel finale del Giro per una caduta.
Nel 99 arrivò primo..... dietro a Pantani.

Gli auguro una bella carriera da lavoratore "normale".

l'errore di Gotti fu di non staccare Tonkov sul Mortirolo.Si accordarono.a te la tappa a me la maglia.Io ero li,primo Mortirolo a 16 anni, e fu considerato un tradimento.a Gotti voleva contraccambiare il Giro dell'Anno Prima 96 dove lui vinse la tappa e Tonkov la maglia rosa riscattò quel tradimento era in maglia rosa ma lo staccò,anche per necessità visto che poi c'era la crono.

Nel 97 attacco sul Pantaleon e lo videro all'arrivo.Fino allora Tonkov sembrava imbattibile.e tirò eccome mentre salivano verso Cervinia assieme a Di Grande.Errore tattico ma di certo non indisposizione.Cadde dal pordoi Tonkov Ivan lo aspettò e solo quando rientrato lo attacò.Tonkov era da solo e aveva molti nemici nel gruppo(in realtà viveva anche lui a bergamo ma non mise mai radici)e non tirarono.


Nel 99 fu l'unico che seppe star attaccato alla ruota di Pantani nella tappa di Borgo san Dalmazzo(anche Clavero ma rientro ai pidie della Madonna del Colletto)
Nel 99 non volle parlare di Pantani visto che lui da agrigento era partito col 49.9 %di ematocrito.Al tour con Escartin sembrav dovesse far sfraceli in salita ma sulla salita del sestriere un certo Armsotrong gli scatto in faccia.

Ivan lavora con Lanfranchi alla Ferrero sponsor principale del Giro con Estathe,l'ha voluto il patron in persona, ed è consulente del comitato della promoeventi di tappa delle tappe bergamasche

Lo conosco di persona ci salutiamo e parliamo e posso dire che è una persona umile e disponibile senza pretese ed educatissimo.Era uno dei pochi prof che da ragazzi ci salutava faceva qualche km assieme e ci incitava.

L'articolo de "La repubblica" merita solo l'anonimato come il suo giornalista

Forse certi signori non fan piu parte di questo mondo.


grazie della testimonianza.

mi associo al grazie.
Questo testo, fatto di vera informazione, dovrebbe comparire su Repubblica.


non penso che Repubblica abbia interesse a pubblicare queste cose...
il giornale è quello che è.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Oct 2007

  postato il 18/03/2010 alle 10:31
Originariamente inviato da perico

Diciamo che quel 5 giugno Gotti non fu esattamente delicato nei confronti di un suo collega che (a torto o ragione, ma ancora non si sapeva) era stato escluso dopo aver dominato quel giro d'Italia.
Insomma, vincere un Giro in quel modo non penso giustificasse il suo eccessivo entusiasmo e gli permetesse di lasciarsi andare a dichiarazioni non simpatiche ogni qual volta, subito dopo l'arrivo di Milano, gli veniva posta la fatidica domanda su Pantani. E se aggiungiamo le polemiche dopo la tappa del Fauniera, ne viene fuori un ritratto di quel Gotti non entusiasmante.
Poi, se parliamo del Giro 97, tanto di cappello: l'ha dominato arricchendolo di un impresa vera e propria (quella di Cervinia) seppur ottenuta fndamentalmente con una buona dose di sorpresa (ricordo Saronni nel fine gara prendersi le colpe del mancato inseguimento in quanto riteneva Leblanc e non Gotti l'avversario da battere). Aggiungiamo un buon Giro 96, un buon Tour e ne viene fuori un atleta buono che a mio avviso ha raccolto piu di quanto meritasse per il suo talento.... direi un Giupponi piu fortunato, che non ha avuto sulla sua strada Fignon, Breuking, Hampsten e tappe decisive annullate per il maltempo (Santa Caterina 89').


durante il Giro del 1999 ci fu attrito tra Pantani e Gotti,
vedi tappe del Gran Sasso e tappa del Colle dei Morti-fauniera.
Addirittura si sfiorò il contatto in corsa su quest'ultima tappa..
Quando Gotti indossò la maglia forse rilasciò delle dichiarazioni
poco piacevoli nei confronti di Pantani.(Ricordo peraltro che dopo l'episodio di Campiglio anche Tonkov fece dichiarazioni poco belle..)

Ma va anche detto che aldilà di Savoldelli e del suo gesto di non indossare la maglia, non credo che la stragrande maggioranza avrebbero rinunciato a quella maglia... così come del resto Contador non ha rinunciato ad indossarla dopo l'esclusione di Rasmussen.


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/03/2010 alle 10:41
Originariamente inviato da roberto79

Ma va anche detto che aldilà di Savoldelli e del suo gesto di non indossare la maglia, non credo che la stragrande maggioranza avrebbero rinunciato a quella maglia... così come del resto Contador non ha rinunciato ad indossarla dopo l'esclusione di Rasmussen.



mica è vero, contador il giorno dell'esclusione di rasmussen partì con la maglia bianca di miglior giovane.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/03/2010 alle 11:05
Originariamente inviato da dietzen

Originariamente inviato da roberto79

Ma va anche detto che aldilà di Savoldelli e del suo gesto di non indossare la maglia, non credo che la stragrande maggioranza avrebbero rinunciato a quella maglia... così come del resto Contador non ha rinunciato ad indossarla dopo l'esclusione di Rasmussen.



mica è vero, contador il giorno dell'esclusione di rasmussen partì con la maglia bianca di miglior giovane.


ah grazie di avermelo ricordato, non ci pensavo piu'.


 
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Livello Miguel Poblet




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  postato il 18/03/2010 alle 13:38
annasci.. chiaramente tu devi difendere la categoria delle donne..

gotti non mi sembra il tipo che va a donne e che abbia amanti.. onde per cui pensare che sia piu' lei la causa che quella di ivan della fine del matrimonio..

poi guarda caso proprio adesso che ivan fa vita comune e tranquilla e lavora per la famiglia è arrivato il momento di separarsi.. sarà che fa quasi tenerezza pensarlo passeggiare in montagna tutto solo col cane..

chissà come mai ma non penso che la ex moglie passi le giornate sola.. sarei pronto a scommetterci.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/03/2010 alle 13:47
Originariamente inviato da patrixhouse

annasci.. chiaramente tu devi difendere la categoria delle donne..

gotti non mi sembra il tipo che va a donne e che abbia amanti.. onde per cui pensare che sia piu' lei la causa che quella di ivan della fine del matrimonio..

poi guarda caso proprio adesso che ivan fa vita comune e tranquilla e lavora per la famiglia è arrivato il momento di separarsi.. sarà che fa quasi tenerezza pensarlo passeggiare in montagna tutto solo col cane..

chissà come mai ma non penso che la ex moglie passi le giornate sola.. sarei pronto a scommetterci.


cmq grazie per il prezioso contributo tecnico sportivo che apporti alla discussione.

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 18/03/2010 alle 15:00
Originariamente inviato da dietzen

Originariamente inviato da patrixhouse

annasci.. chiaramente tu devi difendere la categoria delle donne..

gotti non mi sembra il tipo che va a donne e che abbia amanti.. onde per cui pensare che sia piu' lei la causa che quella di ivan della fine del matrimonio..

poi guarda caso proprio adesso che ivan fa vita comune e tranquilla e lavora per la famiglia è arrivato il momento di separarsi.. sarà che fa quasi tenerezza pensarlo passeggiare in montagna tutto solo col cane..

chissà come mai ma non penso che la ex moglie passi le giornate sola.. sarei pronto a scommetterci.


cmq grazie per il prezioso contributo tecnico sportivo che apporti alla discussione.

Guarda dietzen che il "contributo NON tecnico sportivo" su Ivan Gotti non l'ho avviato io!
Ho semplicemente invitato a contenere certe osservazioni "fuori campo".

 
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