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Autore: Oggetto: e'morto Omar Sivori!

Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/02/2005 alle 23:39
abbiamo dimostrato di essere un forum a dir poco ricco e completo,parlando ed appassionandoci nell'analisi di molti sport e delle bellissime emozioni che ci regalano,dando tra questi anche lo spazio che il calcio merita,cioe'quello di un sport che ci entusiasma al pari e nn esponenzialmente di piu'degli altri come invece ci propinano i mass-media!
qualcuno ha manifestato la propria fede e qualcuno no ma sempre in modo molto sprtivo e credo che in un momento come questo nn c'e'juve-inter-milan-torino-roma o qualsiasi altro tifo che nn prescinda da un senso di dolore e di profondo sconforto per la prematura scomparsa di un campione inimitabile della storia di questo sport,visto che un tumore al pancreas se lo e'portato via,per la morte del piu'grande argentino di tutti i tempi(forse)dopo il solo maradona e cioe'il 69enne Omar Sivori!!!


spero che morris(ma chiunque vorra'farlo)lo sappia onorare degnamente...come un fuoriclasse del suo calibro...una leggenda del calcio...merita!

 

[Modificato il 17/02/2005 alle 23:57 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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  postato il 18/02/2005 alle 00:14
Non lo sapevo Pirata, apprendo della morte di Sivori dalle tue parole.

Sono milanista, ma mio padre è juventino. Quando guardava le vecchie immagini di Sivori gli si illuminavano gli occhi, e diceva che quando gli andava di giocare era incontenibile e deliziosamente sbruffone.

Io lo ricordo nei panni di opinionista durante Pressing con Raimondo Vianello, ma quella non era la sua vera dimensione: lì era solo la spalla di un comico, nel rettangolo verde era lui a dettare i tempi, e gli avversari, poverini, il più delle volte erano costretti a piangere...

ADDIO OMAR!!

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 18/02/2005 alle 01:19
Non so molto di calcio, ma il nome di Sivori è troppo famoso e pieno di gloria per non essere conosciuto.

Mi unisco al coro di dolore e cordoglio per la scomparsa dell'uomo e colgo l'occasione per ricordare la grandezza dell'atleta che giocò anche nella nazionale italiana. Leggevo sul televideo che giocò 9 partite nella nostra nazionale, segnando 8 reti, un contributo davvero notevole che testimonia anche l'attaccamento alla nazione non di nascita, ma di origine della sua stirpe!

 

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"Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi", Mario Ferretti, Radiocronista Rai

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 18/02/2005 alle 02:21
Un’eco terribile, per nulla attenuata dalla conoscenza e consapevolezza della precarietà delle sue condizioni di salute. E’ morto un mio mito, un padre della mia vita di sportivo e di uomo. Sono scosso.
Se ne vanno tutti gli eroi dell’epopea del sogno e dell’eguaglianza fra essenze ed estetica, un segmento che non c’è più, ma che è indelebile per chi ha avuto la fortuna di nascere in tempo utile per vedere.
Ho quasi cinquanta anni: troppo giovane per sentirmi figlio di quelle luminosità, troppo vecchio per non dirlo, ed urlarlo aspettando la mia ora. Caro Omar, t’ho voluto bene, ed ho sempre difeso la tua indole di ragazzaccio anarchico al credo delle perfezioni, perché ti vedevo vero come tutti i supremi del messaggio da leggere ed interpretare. Sì, proprio quei supremi dioscuri dell’arte fino alle viscere, che lasciano ai tanti miopi lo spazio per criticarne le condotte, sol perché son troppo difficili da capire nell’intrinseco idioma.
Caro immenso “Cè”, è un fardello già capitato a tanti: a Marco, a Diego anche se ancor porta la sua figura stanca qua e là (ed io lo amo sempre), a Garrincha, ed altri che in questo momento non vengono a me, per il dolore che mi lascia l’aver saputo della tua nuova dimensione. Ho un groppo in gola e, soffocato, per ricordarti, lascio questi echi sopraggiunti come un’impalcatura di questi giorni, dove, su di te ed altri, tracciavo sulla tastiera i miei ringraziamenti….
Caro Omar, ti sia lieve quella terra a cui hai accarezzato i capelli verdi.



Ad Enrique Omar Sivori

Quel magico sinistro,
quei calzettoni arrotolati sulle scarpe
quasi a nasconderle,
quel senso del tocco
quei dipinti di trasparenza
che richiamavano fantasmi
ai piedoni che volevan colpirti.
Quel largo sorriso
che tentava invano
d’intenerire il volto indio,
quegli incisivi distanti
quasi volessero lasciare un segno alle prede.
Guerriero e artista
non conformista e amante verace della vita
sontuoso e virtuoso pittore
su un corpo richiamante mediocrità
che usavi per confondere
le tue carezze da killer
genesi d’amore e passione
pronte a prenderci fino alle lacrime.
L’estro in te siamese
che trasportava il nero della tua chioma
sugli sfondi d’una epopea che cerco
ma che non posso più trovare,
scolpiscono il tuo tratto
e s’elevano sull’aria come una brezza
che attenua il soffocante calore
d’un intorno appassito sul razionale
voluto da troppi satrapi.
Ed il tuo graffio risuona e traccia
s’eleva e intenerisce
come un assioma immortale
che applaude nel dolore
tunnel e dribbling
della tua nuova dimensione d’immenso.
Sei sempre tu, carissimo Omar.

(Morris)



……………………..Questo ritratto richiamerà l’attenzione del popolo juventino.
Lo scriverò da ammiratore profondo per il calciatore Sivori, il più grande giocatore bianconero della storia e colui che avrei voluto vedere nel Racing (la squadra argentina che mi folgorò nell’ammirazione) e nell’Inter, senza cambiare la sostanza delle cose, ma solo per un fatto di puerile simpatia. Perché è il campione che deve prendere il cuore del giudizio di chi, come me, ha fatto dello sport la sua vita. Le casacche sono sempre una forma di tifo, profondo, rissoso o leggero che sia. Il profeta no, egli non si cancella dal cuore della conoscenza e da quell’humus che circonda ogni singola opera d’arte. E’ l’uomo che attraverso questa via espressiva si testimonia e comunica. Ricondurlo ad una maglia, una squadra, dei colori, può significare disprezzarlo, se non si è in grado di dividerne le sostanze. La casacca resta e continua il suo corso verso una retta, mentre l’uomo campione-artista è sempre destinato ad un segmento. Ci sono altre variabili, in particolare quelle giornalistiche, che potranno legare il profeta a città e tifoseria, ma non le essenze del suo mito che resterà monumento ed ermeneutica per chi vorrà raccontarlo e presentarlo come proprio personale museo. Ecco perché l’emozione del racconto diviene solco interno e quel sontuoso dipinto che s’immortala, mi dona l’indelebile ed invisibile cornice, col nome di Enrique Omar Sivori.


Gli anni cinquanta stavano scemando, ed il bambino sottoscritto pigiava i pedalini del tricicolino, spesso in mezzo alla ghiaia, col pensiero fisso di fare il corridore. In casa mia si parlava tanto di ciclismo, di motori e automobili da corsa. Era una ruota continua, tant’è che nei mie primi rudimentali disegni, quasi imposti da mia sorella maestra elementare, uscivano degli extraterrestri con lontane sembianze umanoidi nel tronco e nelle braccia, ma al posto delle gambe c’eran sempre delle ruote. Sentivo menzionare nomi che ricordo tutti, ma di calciatori mai, anche se i miei “dadi”, fratello e sorella già ragazzi o giovani adulti, tifavano per il Bologna, a lungo l’unica squadra che conoscevo o potevo conoscere. Quando arrivò la Tv avevo poco più di otto anni, ma la mia minicultura ciclistica era straordinaria, al punto di fungere da richiamo al “distributore di benzina” (allora lo chiamavamo così) dei miei genitori, dove la gente si fermava per vedere le mie scorribande con la bicicletta e quei surplace che ero già capace di fare per almeno tre minuti. Indi come un’appendice conviviale, venivo tempestato di domande sui corridori, di cui già sapevo vita e miracoli e di lì i miei primi comizi che si concludevano coi quei regali e quei dolciumi che mi facevano sentire fiero. Ero una piccola attrazione. In un tardo pomeriggio di un giorno d’estate un signore, distinto e signorile, dalla fronte spaziosa e dai capelli castano chiari ondulati che poi scoprii tanto somigliante ad Ugo Koblet, tolse da un borsone che teneva agganciato all’interno della pedana della sua enorme lambretta, un pallone tutto bianco e venne da me. “Tieni- mi disse con gli occhi che gli brillavano – questo è per te, piccolo fenomeno. Non ti ricorderai, ma io ero con quel gruppo di Milano che t’ha ascoltato domenica sera dopo che ci avevi stupito con quel surplace. Ti regalo questo pallone, non è di cuoio, ma di gomma pesante. Con quello puoi diventare un calciatore. Non c’è solo il ciclismo dove sei già un campioncino. Io sono dell’Inter e tu se sarai così bravo col pallone, come con la lingua e la bici, potrai diventare come Omar Sivori. Non gioca nella mia squadra, ma nella Juventus, però è davvero il calciatore più bravo.”
Quell’uomo, che non ho più rivisto, con quel regalo, cambiò la mia vita. Grazie a lui, avevo conosciuto altre due squadre da aggiungere al Bologna, ma, soprattutto, mi era entrata la voglia di conoscere quello sport. Iniziai a guardare assiduamente la Tv e conobbi finalmente chi era Omar Sivori. Ne fui folgorato. Ero un prodigio di velocità e memoria, e quando arrivai per la prima volta su un campo di calcio della campagna di quei tempi, praticamente della grandezza di un odierno di calcetto, mi sentivo già Sivori. Non avevo mai provato prima a giocare, ma trasmettevo istintivamente alle gambe quello che avevo visto in televisione. Cominciai a trattare il pallone col sinistro che non sentivo come il mio piede preferito, ma la trance di quel processo imitativo, me lo stava facendo dimenticare. Fu la fine. Il ciclismo agonistico era lontano anni, mentre il calcio, a qualche centinaio di metri da casa lo giocavano tutti. Divenni l’attrazione del campetto. Ogni incontro “ uno contro uno” con relativo portiere per ciascuno, era per me un’occasione per vincere e sentirmi Enrique Omar Sivori. E dire, che come quasi tutti, parteggiavo per l’Inter, ma a differenza di tutti gli altri io mi fissavo sul singolo giocatore e non sulla squadra. I giganti coi quali giocavo anche più grandi di me per anni e non solo per altezza mi prendevano in giro perché il mio idolo era della Juve, ed io mi vendicavo irridendoli con tunnel e dribbling quando si giocava. Anche quando iniziai veramente col calcio ero un anarcoide con in testa Sivori, subivo decine di falli, ma per me un dribbling o un tunnel erano come un gol. Quando poi incontravo uno grande e grosso e non piccolino come me, lo facevo piangere, diventavo cattivo, irriverente addirittura sadico. Fin quando ho giocato è sempre stato così. Il calcio non mi ha mai preso completamente, anche se ho avuto l’occasione di arrivare in alto, molto in alto, ma in me c’erano i cromosomi che non mi facevano amare la squadra, bensì il giocare prima di tutto per divertirmi e prendere in giro gli scarponi che usavano solo il fisico.

Anche in questo ero la microbica fotocopia di Sivori, un campione che ancor oggi negli angoli della memoria e nei dettagli del tempo, possiede sul mio interno ed intorno un angolo luminoso. Per colpa sua e del suo sport non sono diventato un ciclista, ed ho iniziato, paradossalmente, ad amare gli sport individuali. Per colpa della sua costante imitazione, sono diventato un polivalente che ha sempre cercato di prendersi il profondo degli sport che incontrava, cercando prima di tutto il talento. Mi sono divertito a giocare a calcio grazie al fatto che mi sentivo lui, altrimenti avrei trovato il football più noioso degli altri sport che ho praticato agonisticamente o amatorialmente, ovvero atletica, tennis, ciclismo, rugby (l’eccellenza delle discipline di squadra), karate, pugilato, pallavolo e tennistavolo. Oggi, “vecchio” lo devo ringraziare due volte, perché incantato da lui, ho trovato la via per scoprire il miglior modo di fare il dirigente e se ho vinto tanto lontano dal suo sport, è stato perché Omar mi ha involontariamente trasmesso il fiuto per scoprire le stimmate rare. Esattamente quei distinguo che oggi mi aprono la tastiera e che fino a ieri mi spingevano a portare giovani alla pratica e alla carriera nello sport.
Enrique Omar Sivori era un artista come pochi, un indio allo stato puro che solo da vecchio s’è adagiato un poco all’ipocrisia. Un campione vero, non come quei tanti che nel momento in cui li scopri oltre la corteccia, ti si sciolgono al punto di dimenticarli e di non aver la benché minima voglia di raccontarli. Il cuore mi dice che sopra Omar, solo Maradona s’è eretto, mentre Van Basten gli è giunto a spalla. Gli altri li vedo più lontani, compresi i super ruffiani Pelè e Platini. Quando poi scendo, incontrando il razionale, davanti a Sivori, oltre a Maradona e Van Basten ci stanno solo Di Stefano e di un pelo, ripeto solo un pelo, il lecchino brasilero “O Rey”.......

Spezzone non corretto, tratto dai file di “Graffiti 1”, volume di prossima pubblicazione.....

Morris

 

[Modificato il 18/02/2005 alle 02:25 by Morris]


 
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Livello Tour




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  postato il 18/02/2005 alle 11:27
perdonatemi, ma esprimo il mio pensiero, questo è un forum sul ciclismo non capisco i commenti che sono stati fatti sulla morte di omar sivori. con questo sono affranto anch'io per la perdita di una vita umana , ma lui faceva parte di un'altro sport , quì credo che si debba parlare di ciclismo o di qualcosa affine a quello ... trovo giusto parlare per esempio di pantani o di altri ciclisti che ci hanno lasciato ma non di un calciatore , almeno quì ... ripeto parlerei a fondo di sivori su un forum di calcio , non di ciclismo, lo trovo fuori luogo. Non mi fraintendete è solo una questione di "logistica" ...
 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 18/02/2005 alle 11:46
@ aramis


approvo la tua teoria, al massimo si poteva aprire un post comunicando la notizia di sivori (che è di ieri sera), ma senza commenti.

questo è un forum di ciclismo, non di sport in generale, ed è bene matenere l'argomento, altrimenti si inizia a disquisire sullo tsunami, sull'iraq e magari anche su donato bilancia.......

 
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Non registrato



  postato il 18/02/2005 alle 12:45
Ragazzi, trovo che il ciclismo sia uno sport poetico, quasi epico.

Quando Pirata dice: "abbiamo dimostrato di essere un forum a dir poco ricco e completo,parlando ed appassionandoci nell'analisi di molti sport e delle bellissime emozioni che ci regalano", vuole significare che, visto che siamo innamorati di uno sport appassionante, ma non esasperane, abbiamo le facoltà di riconoscere quando è il caso di parlare anche di altri argomenti sportivi, soprattutto in casi gravi.

La dedica della sciatrice Fanchini, gli scritti sulla boxe di Morris, i ritratti dello stesso nostro, grande, poeta sull'atletica, i richiami ai grandi del calcio come Di Stefano e Sivori, le notizie di Emiliano sullo sci di fondo, "sport cugino" del ciclismo, sono nient'altro che tutti aspetti della stessa medaglia, magari vista con più facce: non siamo integralisti, quando c'è qualcosa che ci fa emozionare non ci neghiamo il gusto di discuterne solo perche questo è un forum sul ciclismo.

Abbiamo aperto decine di thread di benvenuto, perchè non dedicarne uno ad un campione, indipendentemente dallo sport di provenienza, scomparso prematuramente.

Questo non vuole essere un monito, ma un richiamo: potete non essere d'accordo, ma rispettate i sentimenti di tutti. Anche di coloro che credono che Omar Sivori meritasse un saluto da noi tutti.

Mario

 
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Livello Tour




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  postato il 18/02/2005 alle 14:57
rispetto il tuo commento ed anche quello degli altri , pero' rimango della mia opinione , concordo invece con il giudizio di abishop in sintonia con il mio. Non mi ritengo un'integralista anzi tutt'altro ... per me quì si deve parlare esclusivamente di ciclismo e di fatti o cose inerenti a tale sport da sgarbossa tanto per fare un nome al cambio di una bici da corsa ... per parlare di cose fuori da questo mondo , personalmente io scelgo altri forum. nel caso posto in questione scelgo un forun sul calcio punto .
 
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Livello Tour




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  postato il 18/02/2005 alle 15:17
per vuole ricordare omar sivori vi segnalo il forun giusto : www.forum.calcio.com ecco li potrete sviscerare tutti i commenti è quello secondo me il sito giusto ... al momento non aggiungo altro sull'argomento per evitare eventuali provocazioni .
 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 18/02/2005 alle 15:53
Hai ragione Mario82! Il ciclismo, a me come forse a gran parte di noi, ha dato la facoltà di apprezzare sempre e comunque il gesto sportivo. Seguo anch'io il calcio, anche se durante la settimana ne farei a meno di riempire i tg sportivi di inutili chiacchiere buone solo ad aizzare le folle contro un ideale PALAZZO!

Apprezziamo dunque il gesto sportivo e riconosciamo la bravura di un giocatore o di un atleta in genere. Per fare un esempio... domenica 3 ottobre ero a Verona: mi sarebbe piaciuto vedere la vittoria di un azzurro e ci rimasi un po' male, ma quando andai sotto il podio a rendere omaggio al neocampione del mondo, pluricampione del mondo.... beh, "Giù il cappello dissi a un amico... Tre titoli mondiali in cinque anni... Magari vince poco, ma non vinci tre Mondiali in cinque anni se non sei nessuno.

Detto questo... Sivori è stato un grande. Non ho avuto la fortuna di vederlo giocare, ma le immagini in tv, le videocassette (son nato in una famiglia di zebre!!!)... mi hanno dato modo di scoprire ed apprezzare un talento incredibile.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/02/2005 alle 16:15
aramis965 col thread"evviva"di fine settembre aperto proprio da admin che ci invitava a parlare proprio dell'iraq,o come in un'altra occasione dove ci invito',qualora lo volevamo,a discutere liberamente di temi nn forzatamente inerenti al ciclismo,vi volevo dimostrare che quello che scrive mario nn e'solo il pensiero della(gran)parte di noi,ma anche di colui che ha inventato il sito e quindi il forum...detto questo mi sembra naturale che consigliarci addirittura un'altro forum diventi sinceramente una provocazione poco piu'che ridicola o cmq fuori luogo che lascia il tempo che trova!

 

[Modificato il 18/02/2005 alle 16:29 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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  postato il 18/02/2005 alle 18:06
Sono un pò ignorante di calcio (anche se gioco abb. bene come ala sinistra) e devo dire che non conosco molti grandi calciatori del passato e questo è uno di quelli che purtroppo non conosco.
Che dire... mi dispiace!!!
Forse era meglio se stavo zitto... ma come ho scritto in un altro post "l'ignoranza non è mai troppo poca" e quindi sarà mia cura documentarmi su questo grande campione del passato.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/02/2005 alle 18:51
Mitico, gigantesco, eccelso Omar Sivori, il piú grande artista del calcio di ogni epoca dopo Maradona.
Un bravissimo a Pirata che ha aperto il thread.
Non capisco certe critiche, non si parla mica di cori da stadio, qui si parla di poesia, al limite io vieterei di parlare del cambio della bicicletta, ma sono di ampie vedute e non mi arrabbieró.
Se un domani il ciclismo perderá quella poesia che ancora lo nutre, allora smetteró di seguirlo.
Quando finisce la poesia non ti rimane piú niente.
Mettiamoci in scia a Morris che ci tira la volata.
Addio Cabezón.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/02/2005 alle 19:09
credo,caro webmaster,che il modo migliore per documentarsi sia leggere il solito,splendido pezzo-dedica di morris ad un'indimenticabile fuoriclasse cui dover doppiamente ringraziare perche',a differenza di qualche altro...ha onorato,impreziosito ed inorgoglito il nostro campionato con le sue funamboliche giocate e caterbe di gol!!

 

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Giuseppe Matranga

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  postato il 18/02/2005 alle 20:30
Originariamente inviato da aramis965

per vuole ricordare omar sivori vi segnalo il forun giusto : www.forum.calcio.com ecco li potrete sviscerare tutti i commenti è quello secondo me il sito giusto ... al momento non aggiungo altro sull'argomento per evitare eventuali provocazioni .


Aramis, io di forum sul calcio non ne conosco, e credo anche che il differente modo mio e tuo di comunicare un'opinione differente sia, in un modo o nell'altro, riconducibile a questo.

Non sei d'accordo sul thread per Sivori? Vabbene, non ci scrivere... perchè lanciare link ad altri siti? Il bello di questo forum è che si può discutere su tutto, persino sull'assenza di Melamarcia, postatore che è mancato alla maggior parte del "gruppo storico" dei ciclowebbisti.

Aramis, riponi la spada e stringiamoci la mano. Come i grandi sportivi fanno.

Mario

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 18/02/2005 alle 21:04
Carissimi Ashbishop ed Aramis,
come prima cosa vi saluto con affetto. questo forum in queste settimane tira davvero molto bene anche e soprattutto a persone come voi. Si aggiornano 20 threads al giorno: dall'alimentazione del ciclista, a Nadia Fanchini, ai semplici benvenuti ai nuovi amici. Le vostre critiche sono fondate e legittime, ma non le condivide. Qui noi amiamo lo sport, ma siamo aperti alle grandi notizie del mondo dello sport. Qui entra il ciclismo tutto che include in se parti di poesia e parti non poetiche perchè è un forum tematico: ad esso si affianca solo ciò che degli altri sport è poesia o che tocca il cuore. Per questo ci mettiamo anche Stefania Belmondo, Nadia Fanchini...
Se non gradite certi threads vi consiglio con gentilezza di intervenire in quelli che vi piacciono di più. Se non li trovate apriteli: la varietà del forum è sempre il vantaggio, è la forza che attira la gente.
Un caro saluto, cari amici.

 

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"Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi", Mario Ferretti, Radiocronista Rai

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 18/02/2005 alle 21:06
...poi in realtà abbiamo parlato di Elena Fanchini: scusate!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/02/2005 alle 21:34
mi unisco anch'io al cordoglio per la scomparsa di Omar Sivori.
non penso di aggiungere altro bastano le bellissime parole di morris...
cmq ritengo che da sportivi e appassionati siano sempre da elogiare le gesta di tutti gli sport che ci piacciano o no, in quanto proprio noi amanti del ciclismo sappiamo bene quante fatiche e sacrifici comportano tutte le prestazioni sportive

 
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Livello Tour




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  postato il 19/02/2005 alle 14:09
alcune risposte a certi colleghi per Mario 82 la tua considerazione mi trova abbastanza concorde, stretta di mano tranquillamente, pirata per sempre ci andrei cauto su certe mie considerazioni che definisci ridicole , io potrei dire altrettato delle tue ma uso la testa e non lo faccio altrimenti si potrebbe scatenare una reazione a catena che preferisco al momento evitare, pero' attenzione ad utilizzare certi termini, io ho espresso semplicemente la mia opinione , tu hai la tua ma non ho detto nulla di offensivo a nessuno tantomeno a te dunque il ridicolo non lo accetto e quì chiudo l'argomento. Per aranciata bottecchia dichiari che dopo maradona c'è sivori, non concordo dopo lui c'è pelè secondo me poi seguono altri ... un saluto cqm a tutti senza rancore aramis965
 
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Non registrato



  postato il 19/02/2005 alle 16:36
aramis, non vorrei sembrare l'avvocato difensore di Pirata (che senz'altro si saprà difendere meglio di quanto non possa farlo io), ma vorrei segnalarti che non ha detto che le tue considerazioni sono ridicole, bensì la tua provocazione nell'indirizzarci ad altri forum.

Stringo la mano e continua postare, che qui di ciclismo non se ha mai abbastanza...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/02/2005 alle 19:02
Ciao Aramis965, l’arte é una forma di comunicazione e tale comunicazione puó essere influenzata anche dal ricevente, non solo dal mittente.
Io non ho dichiarato che dopo Maradona c’é Sivori, ho dichiarato invece che Sivori é il piú grande artista del calcio dopo Maradona, e poché i miei post sono firmati Aranciata Bottecchia non é necessario esplicitare che si tratta di un sentire personale.
Ritengo che in qualitá d’artista anche Garrincha fosse superiore a Pelé.
Se scrivo che i piú grandi artisti della letteratura italiana sono Alighieri e Machiavelli sottintendo una mia sensazione che non puó essere tradotta con un Machiavelli sta davanti a Pirandello perché in questo caso, mancando il riferimento all’arte, non si tratta piú di giudicare una forma di comunicazione ma di approntare una classifica dalle imprecisate ambizioni.
Se non parlassi di arte dovrei specificare perché Sivori é davanti a Pelé, magari perché ha fatto piú gol (non é cosí), magari perché ha vinto di piú (non credo), magari perché ha ottenuto giudizi complessivamente migliori da parte dei giornalisti della sua epoca (non lo so), insomma, quando parlo di arte mi riferisco ad una forma di comunicazione tra un mittente ed un ricevente, ed essendo chi scrive il ricevente é assolutamente accettabile che io ritenga Sivori artisticamente superiore a Pelé.
Non potrei ribattere se tu sostenessi il contrario ma sempre in ambito artistico.
Bene ha scritto Morris, differenziando la dimensione artistica (dove ritiene che Sivori sia superiore a Pelé) dal giudizio critico non legato ad una forma della comunicazione ma ad altri parametri di valutazione (dove Pelé é superiore a Sivori).
Spero di essere stato chiaro.
Ciao

 
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Livello Tour




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  postato il 19/02/2005 alle 20:43
ok le considerazioni di aranciata bottecchia e di mario 82 mi fanno riflettere e vi stringo la mano , anche se su certe argomentazioni rimango fisso nella mia idea assolutamente, non torno sul caso pirata a cui non do al momento in cui scrivo peso . sono sempre disponibile al dialogo ma non accetto certe provocazioni da nessuno (non intendo voi sia chiaro) in quanto avete ampiamente sottilineato certi aspetti dell'argomento trattato che effettivamente riconosco. per ora passo e chiudo alla prossima. ciao
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/02/2005 alle 11:47
Originariamente inviato da mario82

aramis, non vorrei sembrare l'avvocato difensore di Pirata (che senz'altro si saprà difendere meglio di quanto non possa farlo io), ma vorrei segnalarti che non ha detto che le tue considerazioni sono ridicole, bensì la tua provocazione nell'indirizzarci ad altri forum.



grazie mario per aver spiegato ad aramis che la mia era solo una risposta di certo un po'spazientita a quella che lui stesso ha definito come provocazione,lungi da me apostrofare cosi le considerazioni,le riflessioni di una qualsiasi persona!
anche perche'e'piu'che lecito pensarla come si vuole,ma sinceramente e'altresi signorile e stimabile,vista la delicatezza di certi argomenti,quantomeno esprimere certe opinioni in un'altro thread!
bada bene nessuno ti nega di farlo qui,ci mancherebbe,e'solo un discorso di tatto!!!

cmq anch'io ho gia'da tempo dimenticato questo piccolo diverbio....ti faccio invece i complimenti per un bellissimo nick...

 

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Giuseppe Matranga

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Livello Tour




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  postato il 20/02/2005 alle 14:43
ok pirata quà la mano cqm da adesso in poi visto che in questo forum si puo' parlare di tutto proporro' anch'io delle discussioni che magari nulla hanno a che fare con il ciclismo , in modo che si possa avere da tutti voi delle considerazioni speriamo costruttive per tutti. grazie per i complimenti sul nick...
 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jul 2004

  postato il 20/02/2005 alle 17:31
certo,anche perche'sta ad admin,alla sua sensibilita'e(grande)tolleranza,decidere cio'che e'o cio'che nn e'pertinente in questo bellissimo forum,di certo nn a me(posso solo dire che in sette mesi e piu'di 1800post nn ha mai avuto da ridire..),ed agli utenti,dal numero e dalla qualita'delle risposte,valutare se tale argomento e'piu'o meno interessante....

ciao

 

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Giuseppe Matranga

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