Board logo

Tour Down Under 2009 (20-25 gennaio)
Subsonico - 11/01/2009 alle 12:10

leggo sul sito ufficiale che saranno al via solo 7 corridori per squadra. E' una regola esclusiva per la corsa australiana o una nuova direttiva pro tour? EDIT: Carino il percorso di quest'anno. Ci son 2 tappe non da velocisti, una con arrivo in leggera salita e un altra con la classica Wilunga Hill, fatta però due volte. Non vincerà Greipel, stavolta...

 

[Modificato il 11/01/2009 alle 12:15 by Subsonico]


Monsieur 40% - 12/01/2009 alle 08:10

[b]Lampre-NGC in partenza per l'Australia [/b] Inizierà domattina dall'aeroporto di Linate la trasferta australiana della Lampre-NGC. I 7 corridori blu-fucsia (Bindi, Bono, Buts, Grendene, Loosli, Santambrogio e Zagorodniy), il ds Vicino, i meccanici Baron e Cambiè e i massaggatori Borgognoni e Rubino voleranno fino a Roma, per poi salire a bordo dell'aereo che li porterà ad Adelaide: nella città del sud dell'Australia la spedizione della Lampre-NGC rimarrà fino al 26 gennaio, prendendo parte il 18 gennaio al circuito cittadino Down Under Classic, per poi correre dal 20 al 25 gennaio nel Tour Down Under. "Dalla prima corsa stagionale ci aspettiamo di verificare la condizione dei corridori - ha commentato il ds Vicino - I percorsi del Tour Down Under sono veloci, è importante essere reattivi: ci impegneremo per provare qualche spunto. Questa trasferta è importante perché permette di allenarsi e correre con condizioni climatiche ottime e perché contribuisce a creare sin dall'inizio della stagione un buono spirito di squadra tra i corridori". (fonte: cs Lampre) [b]La Liquigas ha la valigia in mano: destinazione Argentina e Australia[/b] [i]Verde-blu pronti all’esordio stagionale. [...]Chicchi guiderà un altro drappello al Tour Down Under, dal 18 al 25 gennaio[/i] Il countdown per l’inizio della stagione 2009 in casa Liquigas è giunto al termine. Domani due pattuglie verde-blu partiranno per lidi lontani, destinazione Argentina e Australia. Ad attenderle due brevi corse a tappe, utili per preparare la prima parte della stagione con il vantaggio di un clima mite e favorevole. [...] Alla trasferta australiana parteciperanno altri sette corridori, più adatti ai tracciati pianeggianti del Tour Down Under e abili a sfruttare gli arrivi in volata. Francesco Chicchi, protagonista nel 2008 con sei vittorie, cercherà di sfruttare le proprie capacità sui rettilinei finali. Al suo fianco, ben disposto ad imparare il mestiere, ci sarà il promettente velocista neoprò Jacopo Guarnieri, 23 vittorie nei tre anni da under 23. Forniranno il loro apporto altri cinque uomini alla causa comune: Maciej Bodnar, Claudio Corioni, il neoprò Gianni Da Ros, Aliaksandr Kuchynski e Frederik Willems. Come gli “argentini”, anche Chicchi e compagni affronteranno una fase di ambientamento, mentre martedì 20 avrà inizio la corsa che terminerà sei giorni dopo. A dettare gli ordini dall’ammiraglia sarà il DS Dario Mariuzzo. (fonte: cs Liquigas)


Bridge - 15/01/2009 alle 09:32

Start list ufficiale Team Columbia - High Road Astana 1 Andre Greipel (Ger) 11 Lance Armstrong (USA) 2 George Hincapie (USA) 12 Assan Bazayev (Kaz) 3 Michael Rogers (Aus) 13 Jesus Hernandez (Spa) 4 Bernhard Eisel (Aut) 14 Michael Schar (Swi) 5 Mark Renshaw (Aus) 15 Maxim Iglinskiy (Kaz) 6 Greg Henderson (NZl) 16 Steve Morabito (Swi) 7 Adam Hansen (Aus) 17 Jose Luis Rubiera (Spa) Ag2R La Mondiale Silence - Lotto 21 Martin Elmiger (Swi) 31 Mario Aerts (Bel) 22 Sebastien Hinault (Fra) 32 Glenn D'hollander (Bel) 23 Vladmir Efimkin (Rus) 33 Pieter Jacobs (Bel) 24 Alexandr Pliuschin (Mda) 34 Olivier Kaisen (Bel) 25 Nicholas Roche (Irl) 35 Jonas Ljungblad (Swe) 26 Rene Mandri (Est) 36 Matthew Lloyd (Aus) 27 Alexander Efimkin (Rus) 37 Tom Stubbe (Bel) Team Katusha Team Saxo Bank 41 Robbie McEwen (Aus) 51 Stuart O'Grady (Aus) 42 Gert Steegmans (Bel) 52 Jens Voigt (Ger) 43 Kenny De Haes (Bel) 53 Nicki Sorensen (Den) 44 Juan Horrach (Spa) 54 Kasper Klostergaard (Den) 45 Stijn Vandenbergh (Bel) 55 Matthew Goss (Aus) 46 Sergey Klimov (Rus) 56 Frank Hoj (Den) 47 Nikolay Trusov (Rus) 57 Anders Lund (Den) Bbox Bouygues Telecom Cofidis 61 Matthieu Sprick (Fra) 71 David Moncoutie (Fra) 62 Mathieu Claude (Fra) 72 Mickael Buffaz (Fra) 63 Vincent Jerome (Fra) 73 Aliaksandr Usau (Blr) 64 Laurent Lefevre (Fra) 74 Guillaume Blot (Fra) 65 Rony Martias (Fra) 75 Florent Brard (Fra) 66 Alexandre Pichot (Fra) 76 Julien El Fares (Fra) 67 Perrig Quemeneur (Fra) 77 Rein Taaramae (Est) Francaise Des Jeux Caisse D'Epargne 81 Mikael Cherel (Fra) 91 Oscar Pereiro (Spa) 82 Remy Di Gregorio (Fra) 92 Luis Leon Sanchez (Spa) 83 Timothy Gudsell (NZl) 93 Jose Rojas (Spa) 84 Jussi Veikkanen (Fin) 94 Pablo Lastras (Spa) 85 Yoann Offredo (Fra) 95 Nicolas Portal (Fra) 86 Jeremy Roy (Fra) 96 Imanol Erviti (Spa) 87 Wesley Sulzberger (Aus) 97 Mathieu Drujon (Fra) Quick Step Euskaltel - Euskadi 101 Allan Davis (Aus) 111 Josu Agirre (Spa) 102 Matteo Tosatto (Ita) 112 Pablo Urtasun (Spa) 103 Dries Devenyns (Bel) 113 Inaki Isasi (Spa) 104 Davide Malacarne (Ita) 114 Andoni Lafuente (Spa) 105 Francesco Reda (Ita) 115 Markel Irizar (Spa) 106 Hubert Schwab (Swi) 116 Sergio De Lis (Spa) 107 Kurt Hovelijnck (Bel) 117 Aitor Hernandez (Spa) Team Milram Lampre - N.G.C 121 Christian Knees (Ger) 131 Matteo Bono (Ita) 122 Luca Barla (Ita) 132 Emanuele Bindi (Ita) 123 Martin Muller (Ger) 133 Andrea Grendene (Ita) 124 Markus Eichler (Ger) 134 Mauro Santambrogio (Ita) 125 Willem Stroetinga (Ned) 135 Vitaliy Buts (Ukr) 126 Thomas Rohregger (Aut) 136 Volodymyr Zagorodniy (Ukr) 127 Ronny Scholz (Ger) 137 David Loosli (Swi) Rabobank Liquigas 141 Graeme Brown (Aus) 151 Maciej Bodnar (Pol) 142 Bram De Groot (Ned) 152 Cladio Corioni (Ita) 143 Mathew Hayman (Aus) 153 Gianni Da Ros (Ita) 144 Jos Van Emden (Ned) 154 Jacopo Guarnieri (Ita) 145 Rick Flens (Ned) 155 Aliaksandr Kuchynski (Blr) 146 Tom Leezer (Ned) 156 Francesco Chicchi (Ita) 147 Kai Reus (Ned) 157 Frederick Willems (Bel) Garmin - Slipstream Fuji - Servetto 161 Julian Dean (NZl) 171 Daniele Nardello (Ita) 162 Trent Lowe (Aus) 172 Ermanno Capelli (Ita) 163 Timmy Duggan (USA) 173 Hilton Clarke (Aus) 164 Chris Sutton (Aus) 174 Javier Megias (Spa) 165 Cameron Meyer (Aus) 175 Davide Vigano (Ita) 166 Ryder Hesjedal (Can) 176 William Walker (Aus) 167 Christian Meier (Can) 177 Ivan Dominquez (USA) UniSA - Australia 181 Baden Cooke (Aus) 182 Aaron Kemps (Aus) 183 Scott Davis (Aus) 184 Travis Meyer (Aus) 185 Jack Bobridge (Aus) 186 Simon Clarke (Aus) 187 Matthew Wilson (Aus) (fonte cyclingnews.com)


Monsieur 40% - 15/01/2009 alle 17:53

Con il Tour Down Under tornano le schede con le altimetrie, tutti i dettagli e gli iscritti delle corse!!! http://www.cicloweb.it/


massiminozippy - 17/01/2009 alle 14:32

Qualcuno ha un link per lo streaming? Grazie.


maxspeed2 - 18/01/2009 alle 11:15

prima vittoria per Robbie McEwen [img]http://img205.imageshack.us/img205/3169/immagineai2.jpg [/img]

 

[Modificato il 18/01/2009 alle 12:33 by maxspeed2]


piccolo san bernardo - 18/01/2009 alle 11:31

va bene che sei maxspeed...ma non ti sembra di correre un po' troppo con le divinazioni?:o


Seb - 18/01/2009 alle 11:47

[quote][i]Originariamente inviato da piccolo san bernardo [/i] va bene che sei maxspeed...ma non ti sembra di correre un po' troppo con le divinazioni?:o [/quote] Oggi c'era il criterium inaugurale chiamato Down Under Classic. È solo un criterium, non vale per la classifica e per il World Calendar però ha vinto proprio McEwen davanti a Stroetinga e Brown


piccolo san bernardo - 18/01/2009 alle 11:50

Certo,volevo vedere se eri attento:)


Monsieur 40% - 18/01/2009 alle 18:50

Maxspeed, ricordati di citare le fonti. Scusate il rigurgito da moderatore... :)


Subsonico - 19/01/2009 alle 12:36

"un po' di relax all'inizio non può far che bene. Armstrong in spiaggia ha dichiarato: «Lo faccio per arrivare abbronzato al Giro d'Italia, dice che porta bene»" Serpa, voglio conoscere te...ma soprattutto il tuo pusher!!


plata - 19/01/2009 alle 13:03

Io ho odiato Armstrong (Amstrong come direbbe Cassani :D) ma ora mi sento un suo tifoso.. non nascondo di riporre più di una speranza in lui nelle tappe più impegnative.... ;)


Monsieur 40% - 19/01/2009 alle 14:14

[img]http://www.cicloweb.it/cicloweb.it.data/Designs/2009/09logohdiario1.bmp [/img] [img]http://www.cicloweb.it/cicloweb.it.data/Designs/2009/09francescochicchi1.jpg [/img] [b]Down Under allo sprinter[/b] - Il racconto di Chicchi dall'Australia http://www.cicloweb.it/


Serpa - 19/01/2009 alle 14:19

[img]http://www.cicloweb.it/cicloweb.it.data/Designs/2009/09francescochicchi1.jpg[/img] [i]- Io non la volevo fa la rubrica (la mia faccia parla da sola)...chiedo scusa in anticipo con chi mi ha preso alla Cobble, se mi squalificano sapete già con chi prendervela.[/i]


Admin - 20/01/2009 alle 05:18

Dove eravamo rimasti? I tappa 1. Greipel (Columbia) 2. O'Grady (Saxo Bank) 3. Cooke (UniSA) 4. Guarnieri (Liquigas) Fonte: la diretta on line Cyclingnews


Laura Idril - 20/01/2009 alle 07:00

Grande Jacopo quarto! Fagli sentire il fiato sul collo a questi velocisti navigati! :D


maurofacoltosi - 20/01/2009 alle 07:24

Sull'ordine d'arrivo riportato da www.cyclingnews.com, Guarnieri è segnalato al 5° posto, preceduto da McEwen


Bartoli - 20/01/2009 alle 12:41

Oggi, in una giornata importantissima per gli USA, che vedrà il neo presidente Barack Obama insediarsi alla Casa Bianca, è rientratp alle gare uno dei personaggi piu discussi di questo sport Se n'è discusso quando correva, se n'è discusso tanto (anche eccessivamente) quando ha smesso Lance Armstrong si è riattaccato un numero sula schiena ufficialmente dopo 1274 giorni dall'arrivo di Parigi al Tour de France 2005, vinto su Basso e Ullrich ma in questi anni, a detta di chi lo conosce, non si è mai fermato, continuando ad allenarsi assiduamente come se fosse ancora un corridore professionista A vederlo in gruppo non ci si crede, lui, sopravvissuto (con molta fatica) agli scandali di questi anni, si rituffa in un ciclismo ferito dagli scandali delle Operacion Puerto e della Cera, dove tutti o quasi i suoi avversari di 4 anni fa sono stati fermati Basti pensare a quell'ordine d'arrivo Basso, Ullrich, Rasmussen, Landis, tutti fermati per vicende poco chiare Ci si chiede perchè allora Lance, la cui immagine è sempre stata legata a voci, supposizioni, ma mai a prove veramente concrete, si sia voluto rimettere in gioco Ora Armstrong è diventato Livestrong, una fondazione per chi come lui ha dovuto lottare contro il cancro, tra la vita e la morte, la sua compagna aspetta un figlio e lui si dichiara finalmente felice L'ordine d'arrivo della 1^ tappa è stato questo 1 Andre Greipel (Ger) Team Columbia - High Road 2 Baden Cooke (Aus) UniSA 3 Stuart O'Grady (Aus) Team Saxo Bank 4 Robbie McEwen (Aus) Team Katusha 5 Jacopo Guanieri (Ita) Liquigas 6 Allan Davis (Aus) Quick Step 7 Willem Stroetinga (Ned) Team Milram 8 Timothy Gudsell (NZl) Francaise Des Jeux 9 Luca Barla (Ita) Team Milram 10 Andrea Grendene (Ita) Lampre - N.G.C Greipel si conferma imbattibile in Australia, buona prova dei nostri ragazzini Nei 10 infatti 3 promesse, Guanieri, Barla e Grendene


Monsieur 40% - 20/01/2009 alle 13:25

[b]Grendene 10° nella 1^tappa della corsa australiana [/b] Coglie un piazzamento nei 10 Andrea Grendene nella 1^ frazione del Tour Down Under. Al termine dei 140 km del percorso da Norwood a Mawson Lakes, il giovane velocista della Lampre-NGC ha tagliato il traguardo al 10° posto, battagliando in volata con le migliori ruote veloci del gruppo. La vittoria è andata a Greipel davanti a Cook e a O'Grady. Altri piazzamenti per la Lampre-NGC sono stati ottenuti da Santambrogio (14°) e da Bindi (18°): "Ero abbastanza indietro negli ultimi 2 km, però Loosli è stato bravissimo a riportarmi a ridosso delle prime posizioni - ha commentato Grendene - Quando è iniziata la volata, ho trovato uno spiraglio per passare e rimontare fino al decimo posto". (ufficio stampa)


lolloso - 20/01/2009 alle 13:56

Greipel continua da dove aveva iniziato l'anno scorso :OO:


Abajia - 20/01/2009 alle 15:17

Complimenti ai velocisti di casa, sì, ma è tutta gente navigata, da loro ci si poteva aspettare un 4 su 4 nei primi posti dell'ordine d'arrivo...mi preme di più sottolineare le belle prestazioni dei nostri giovani, che bravi! :clap::clap::clap:


Abruzzese - 20/01/2009 alle 15:20

E così Greipel ricomincia proprio come lo scorso anno vincendo sulle strade australiane.Come già sottolineato già in buona evidenza la "giovane Italia" con i piazzamenti nei 10 di Guarnieri (che veste anche la maglia di miglior giovane),Barla e Grendene. Come si legge nell'articolo poi nel finale di gara si è fatto vedere in fuga anche il giovane australiano Jack Bobridge, che una decina di giorni fa si è laureato campione nazionale under 23 sia in linea che a cronometro (oltre ad essere molto valido anche su pista,visto che da juniores è stato due volte iridato nel quartetto).

 

[Modificato il 20/01/2009 alle 15:23 by Abruzzese]


Monsieur 40% - 20/01/2009 alle 16:17

[b]Tour Down Under: McEwen urta contro una telecamera ed è quarto[/b] Robbie McEwen, lanciato a dovere dai compagni del Team Katusha durante la volata della prima frazione in linea del Tour Down Under, ha urtato violentemente negli ultimi 150 metri contro la telecamera di uno spettatore che si era sporto un po’ troppo dalle transenne per riprendere i ciclisti allo sprint. McEwen, giunto poi quarto, è riuscito a non cadere grazie alle sue innate doti da funambolo, ma ha riportato una ferita lacerocontusa al braccio sinistro che potrebbe mettere a rischio il suo proseguimento nella corsa. (ufficio stampa)


peek - 21/01/2009 alle 03:00

In effetti dalle immagini si era capito che gli era successo qualcosa, ma non si capiva bene cosa, anche perché dopo l'urto ha continuato a spingere, più che per l'urto ha perso perché è uscito troppo presto e Greipel gli ha preso bene la ruota, poi quando è stato superato si è rialzato e si è guardato il braccio e a quel punto lo hanno passato anche gli altri due. Questa corsa è molto bella c'è un pubblico enorme ed entusiasta assiepato su ogni breve salita, la tappa di domani si annuncia più dura chissà che non si faccia vedere armstrong ...


Monsieur 40% - 21/01/2009 alle 05:18

[b]Down Under - II tappa[/b] 1. Allan Davis 2. Graeme Brown 3. Martin Elmiger Classifica 1. Allan Davis http://www.cicloweb.it/

 

[Modificato il 21/01/2009 alle 17:21 by rizz23]


Subsonico - 21/01/2009 alle 11:33

veramente il leader ora è Davis


peek - 21/01/2009 alle 14:26

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] veramente il leader ora è Davis [/quote] Sì, anche secondo me la classifica è così: Davis Greipel 3" Brown 4" O'Grady 8" Cooke 8" Elmiger 8" Questo almeno secondo cycling.tv Il finale era su una rampa di 200 metri, Davis è partito molto forte e si è levato tutti di ruota, una sparata davvero notevole. Tra gli italiani quello che ha tenuto meglio è stato Santambrogio che mi sembra sia finito sesto. La corsa è stata molto vivace e ad un certo punto si era avvantaggiato un gruppettino con dentro Armstrong, ma la Columbia, con Rogers, nel finale ha tenuto insieme la corsa, alla rampa finale è arrivato il gruppo allungato e così chi ne aveva di più - Davis - ha potuto fare la differenza guadagnando, oltre all'abbuono, un paio di secondi.


Monsieur 40% - 21/01/2009 alle 15:07

[quote][i]Originariamente inviato da peek [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] veramente il leader ora è Davis [/quote] Sì, anche secondo me la classifica è così.[/quote] Sì, ragazzi, il leader è Davis (in homepage è corretto), ma ieri notte non sapevamo del distacco e credevamo che fosse ancora Greipel. E, non essendo più moderatore, non posso modificare il mio post dopo un po' di tempo... :)


Abruzzese - 21/01/2009 alle 15:43

Vedendo come molti velocisti puri siano finiti nelle retrovie oppure abbastanza staccati direi che si può giudicare molto buona la prestazione di Graeme Brown,uno che notoriamente anche le salite un pò più semplici non è che le digerisca molto.


Subsonico - 21/01/2009 alle 17:56

[quote][i]Originariamente inviato da Abruzzese [/i] Vedendo come molti velocisti puri siano finiti nelle retrovie oppure abbastanza staccati direi che si può giudicare molto buona la prestazione di Graeme Brown,uno che notoriamente anche le salite un pò più semplici non è che le digerisca molto. [/quote] Brown non digerisce le salite (per il peso ma a mio modo di vedere anche per questioni di forma spesso precaria) però quando è in forma sugli arrivi in lieve salita ha un'ottima potenza (giro di germania 2006, bad tolz)


Laura Idril - 21/01/2009 alle 19:17

Adesso una curiosità dal Tour Down Under. Durante la tappa di oggi si è infortunato alla spalla il giovane talento australiano Cameron Meyer. Si era già infortunato la spalla quest'inverno durante i campionati nazionali su pista nello scratch (arrivando comunque quinto). Non è iniziato bene l'anno per il giovane della Garmin.


Abajia - 21/01/2009 alle 19:31

[quote][i]Originariamente inviato da peek [/i] Tra gli italiani quello che ha tenuto meglio è stato Santambrogio che mi sembra sia finito sesto. [/quote] Settimo. ;)


Admin - 22/01/2009 alle 06:22

Visto che Casaldi va a dormire troppo presto :D vi aggiorno io, e scusate il ritardo. Terza tappa 1. Graeme Brown 2. Allan Davis 3. Stuart O'Grady Classifica 1. Allan Davis 2. Graeme Brown 3. Stuart O'Grady Fonte: la solita (il live di CyclingNews)


robby - 22/01/2009 alle 11:15

la Cazzetta ha cominciato davvero a rompere con sta sorta di "grande fratello" su Armstrong... oggi han messo addirittura "Gigante Armstrong"..maddai basta!!!! avrà fatto anche qualche cosa buona, sarà anche andato in fuga ok va bene, avrà anche tirato da solo mentre gli altri non gli davano un cambio ok... però sta di fatto che siamo al 22 di gennaio e già ne ho piene le scatole di sentire sempre gli stessi articoli!!! Qua c'è il rischio che al Giro d'Italia si parli davvero sempre e solo di Lanza con qualche accenno al nostro Basso e poco più...se andiamo avanti così non interesseranno nemmeno i vincitori di tappa ma si parlerà solamente di (e qui faccio una pura supposizione) un Armstrong marziano nella tappa di san martino di castrozza perchè ha fatto il croce d'aune tutto nelle prime posizioni magari tralasciando il vincitore della tappa che è andato in fuga dal mattino :xxo:no:

 

[Modificato il 22/01/2009 alle 11:19 by robby]


desmoblu - 22/01/2009 alle 12:24

Bravissimo Robby, era quello che pensavo prima scorgendo i titoli. (mi aspettavo un Armstrong che fa il vuoto e stacca tutti di 5' in mezzo a un uragano, dalla prima pagina..) (e aanche così me ne sarebbe fregato assai poco)


Serpa - 22/01/2009 alle 12:57

Forse adesso si capirà che il vero motivo del rientro di armstrong è ridare linfa e "pulire" l'immagine del ciclismo ultimamente troppo annebbiata e messa in cattiva luce per le varie vicende di cui tutti sappiamo. Armstrong è immagine, i risultati che ottiene sono secondari, enfatizzati all'eccesso in caso di vittoria, ovvio, ma quello che conta è che "il Signore è tornato! E' tornata la Luce che risplende sul gruppo (dai, pure tutto il resoconto Liquigas "quando ce l'hanno presentato al tavolo siamo rimasti tutti immobili..." ma porca miseria, ma chi avete visto?) Il guaio è, come dite giustamente voi, che il sole Armstrong eclisserà il resto del gruppo. E questo, per me, non è una cosa buona. Sta anche a noi, nel nostro piccolo, parlare anche d'altro.


desmoblu - 22/01/2009 alle 13:01

Beh, penso che per sponsorizzare un'idea 'pulita' del ciclismo si potesse scegliere altrove. Credo piuttosto che questa enfasi- proprio sulla gazzetta- sia un tentativo di sponsorizzare il Giro al massimo. E visto che Armstrong è considerato la ciliegina, è utilissimo pompare in anticipo su qualsiasi cosa faccia spaciandola per impresa. -Oggi Lance s'è soffiato il naso. -OOhh, ma con quanta CLASSE!


superalvi - 22/01/2009 alle 14:28

che schifo...e a Ballan lasciarono il riquadrino


Admin - 22/01/2009 alle 19:48

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] Il guaio è, come dite giustamente voi, che il sole Armstrong eclisserà il resto del gruppo. E questo, per me, non è una cosa buona.[/quote] Non sono affatto d'accordo. Al Down Under ci sono quest'anno molti più spettatori che in passato, e ciò vuol dire che (dico cifre x) 100mila persone anziché 60mila hanno visto o saputo dello scatto di Bobridge. Anche se i titoli se li prende Armstrong, la visibilità ricade su tutti quanti. Badate che anche con Pantani si sentivano cose simili, molta gente (principalmente all'interno del gruppo) si lamentava del fatto che tutti i riflettori fossero sul Pirata e non si rendeva conto che il beneficio ricadeva su tutti. Non si rendeva conto che anche se si parlava di Pantani, molta più gente veniva a sapere che la tal tappa del Giro l'aveva vinta il tal Carneade. Per dire, Pinarello (lui stesso lo ammetteva) vendeva una montagna di biciclette grazie a Pantani, pur senza essere il suo sponsor: possibile che queste dinamiche vengano sempre dimenticate o così tanto sottovalutate? Facciamo il gioco di andare a ripescare qualche Gazzetta dell'inverno 1998-1999? E non sto ovviamente a giudicare, nel caso di Armstrong, sulla differenza tra immagine venduta e realtà effettiva: sappiamo tutti tutto talmente bene che non dovremmo stupirci, su queste pagine, di queste cose. Ma semmai prendere il buono che ricadrà sul ciclismo ed essere contenti di ciò.


superalvi - 22/01/2009 alle 20:27

basterà confrontare l'interesse x il ciclismo dell'anno passato con quello del 2010. Al momento nn mi vengono in mente molti indicatori oltre a share televisivo e bici/accessori venduti...qualora nel 2010-11 l'incremento rispetto al 2008 fosse consistente, allora si potrà parlare di interesse x il ciclismo. In secundis ok l'effetto potrebbe essere positivo x il ciclismo intero, però sinceramente non mi sta bene che l'Esempio, L'Eroe, L'Idolo, Il Salvatore sia uno come Armstrong. Perchè non vorrei che alla fine, soprattutto x i neofiti, Armstrong diventi il bene assoluto il campione vero, mentre Pantani sfortunatamente è già stato marchiato e bollato come dopato dagli appassionati


Admin - 23/01/2009 alle 05:29

IV tappa 1. Allan Davis 2. Graeme Brown 3. José Joaquín Rojas Classifica 1. Allan Davis (dal live CyclingNews)


miky70 - 23/01/2009 alle 06:11

A me sembra che Basso abbia lo stesso spazio di Armstrong sulla Gazzetta. Sarebbe bello che ci fossero più pagine per il ciclismo, così da poter parlare anche degli altri italiani in competizione in questo momento e di quelli che si stanno allenando. Gli articoli su Armstrong non li leggo attentamente, dò solo una sbirciatina, il giornale è sempre quello del bar :)mentre l'articolo su Ivan lo divoro. Potrebbe anche essere più breve, ad alcune domande è dedicato troppo spazio e sono un po' ripetitive, qualche anno fa per una partecipazione al Tour San Luis avrebbero dedicato un riquadrino, adesso invece metà della pagina. C'è anche attesa per verificare il suo stato di forma o è solo una strategia per aumentare l'interesse per il grande evento del Giro del Centenario? Evidentemente la linea editoriale è questa adesso Armstrong Vs. Basso. Liquigas Vs. Astana.


Serpa - 23/01/2009 alle 08:04

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] Il guaio è, come dite giustamente voi, che il sole Armstrong eclisserà il resto del gruppo. E questo, per me, non è una cosa buona.[/quote] Non sono affatto d'accordo. Al Down Under ci sono quest'anno molti più spettatori che in passato, e ciò vuol dire che (dico cifre x) 100mila persone anziché 60mila hanno visto o saputo dello scatto di Bobridge. Anche se i titoli se li prende Armstrong, la visibilità ricade su tutti quanti. Badate che anche con Pantani si sentivano cose simili, molta gente (principalmente all'interno del gruppo) si lamentava del fatto che tutti i riflettori fossero sul Pirata e non si rendeva conto che il beneficio ricadeva su tutti. Non si rendeva conto che anche se si parlava di Pantani, molta più gente veniva a sapere che la tal tappa del Giro l'aveva vinta il tal Carneade. Per dire, Pinarello (lui stesso lo ammetteva) vendeva una montagna di biciclette grazie a Pantani, pur senza essere il suo sponsor: possibile che queste dinamiche vengano sempre dimenticate o così tanto sottovalutate? Facciamo il gioco di andare a ripescare qualche Gazzetta dell'inverno 1998-1999? E non sto ovviamente a giudicare, nel caso di Armstrong, sulla differenza tra immagine venduta e realtà effettiva: sappiamo tutti tutto talmente bene che non dovremmo stupirci, su queste pagine, di queste cose. Ma semmai prendere il buono che ricadrà sul ciclismo ed essere contenti di ciò. [/quote] Sarà come dici tu, non lo metto in dubbio, personalmente il paragone tra Pantani e Armstrong non lo avrei fatto. Armstrong lo si sta facendo passare da "antipatico", "cannibale" ecc... a "simbolo del ciclismo pulito", "simpatico" (perchè dopo 3 anni si rimette in gioco ecc...) Che Basso abbia il suo spazio lo ritengo più che giusto, la sua assenza è stata forzata rispetto a quella di Armstrong, il suo è un ritorno vero, non a suon di quattrini e pubblicità come il rientro di Armstrong. Sono cose diverse. A me vedere usare Armstrong come specchietto per le allodole non piace, poi per carità, sono stracontento se il ciclismo ritrasmette i suoi valori positivi e se si tornerà a parlare solo di corse, di tattiche, dei protagonisti di giornata ecc... Messa così però. come operazione prettamente di marketing, non mi piace.


MDL - 23/01/2009 alle 08:28

sarà ma sicuramente funziona meglio (e ha piu appeal sulla gente) la storia di un grande campione che torna a correre per promuovere la lotta contro il cancro che il "solito dopato" al rientro dalla squalifica la differenza di pubblico e di trattamento sui media fra tour down under e san luis è gia un piccolo indicatore


robby - 23/01/2009 alle 09:34

caro amico anti mangia ranocchie MDL ( :Od: ) mettici anche che il down under è comunque una corsa pro tour e il san luis a confronto (e con tutto il rispetto) è una corsetta. Cmq sia mi permetto di dissentire dall'amico Admin, il confronto tra la questione "luminosità al ciclismo" data da Panta e da Armstrong è molto diverso per i due personaggi. E' vero che in tutti e due casi si è arrivati ad enfatizzare le imprese dell'uno e dell'altro ma quando per Panta tutto ciò poteva aveere anche un senso per me (ora come ora) per Armstrong no Mi spiego, è vero che nel 99 si parlava solo di Panta, ma è anche vero che (anche in questo caso con tutto il rispetto per gli altri) lo si faceva a ragion veduta. Marco dopo l'annata monster del 98 aveva tutti gli occhi puntati addosso e addirittura nel 99 (tra l'altro come annunciato da uno dei suoi fisioterapisti a fine 98, lo ricordo perfettamente) stava andando ancora più forte, fin dagli esordi quando ha vinto quella bella corsa in Spagna (accidenti non ricordo il nome!!!) con un impresa solitaria nella tappa più dura, poi al Giro era forte a crono, imbattibile in montagna ecc ecc. Si parlava quasi esclusivamente di lui, ma lui ad ogni tappa dove poteva far qualcosa, puntualmente vinceva e faceva sfracelli. C'era ragione di parlare di un corridore così e in questo caso è vero che dava luce anche gli altri. Ricordo perfettamente un articolo in gazzetta dopo la tappa dell'arrivo in cima al Gran Sasso dedicato a Jimenez col titolo "io primo degli umani" o un qualcosa del genere (ovvimante titolo al di sopra di ogni sospetto prima dei fattacci di Campiglio) e ricordo anche che si parlava parecchio di Jaja, di Heras, di Simoni nella tappa di Pampeago che arrivò secondo come di Codol in quella di Campiglio, per non parlare poi di quel numero di altissima classe che tirò fuori dal cilindro Savo nella tappa del fauniera,lì addirittura passò quasi in secondo piano l'impresa di Marco nella salita del Fauniera che fece in solitario volando e andando a papparsi quelli in fuga... vedi Marco, in quel caso si parlava anche degli altri considerando che il Panta con le sue imprese faceva risaltare tutto ciò che gli altri facevano. nel Caso Armstrong per ora la cosa è ben diversa..lui ora sta dando luce a tutto quello che sta facendo solo con la sua presnza e non con delle imprese, mi spiego. Quel titolo super enfatizzato di ieri della Gazzetta era una boiata..quando leggi "Armstrong gigante nella bufera" ti aspetti un numero simile a quello di Panta sul Galibier (ma guarda te che strano, il titolo era quasi indentico a quello in prima pagina il 28 luglio 98 proprio dopo l'impresa di Panta a Les deux Alpes...dettaglio oppure coincidenza voluta???) e invece vai a leggere che è stato in fuga e poi è arrivato in un secondo gruppetto su 4 gruppetti. Dai, ok che parliamo del down under e non del Tour, ma cacchio siamo ad inzio stagione e Lance non ha fatto ancora niente in fondo..io mi aspettavo che corresse esattamente così in Australia. Poi per carità se viene al Giro e domina allora possiamo ritrattare questo mio post, ma ora come ora il discorso della luminosità sul ciclismo data dal Panta piuttosto che da questo nuovo armstrong versione 2009 è ben diverso secondo me ;)

 

[Modificato il 23/01/2009 alle 09:38 by robby]


superalvi - 23/01/2009 alle 12:27

quotone aggiungo l'"Armstrong gigante nella bufera"...quando poi la tappa è stata vinta da Graeme Brown, l'Ivan Quaranta australe, è davvero ridicolo.


Admin - 24/01/2009 alle 04:43

V tappa 1. Allan Davis 2. Joan Horrach 3. Martin Elmiger Classifica 1. Allan Davis (Live CyclingNews)


Paz&Caz - 24/01/2009 alle 12:26

Un applauso e una nota la merita Mauro Santambrogio. Oggi il ragazzo comasco, che ha scollinato per primo sul Ghisallo al Lombardia 2008, è 7° in classifica. Primo italiano, terzo europeo. Crede che sarebbe giusto parlare anche di questi ragazzi.:clap:


peek - 24/01/2009 alle 15:12

Mi sa che il secondo è Rojas non Horrach.


Monsieur 40% - 24/01/2009 alle 16:50

[quote][i]Originariamente inviato da Paz&Caz [/i] Un applauso e una nota la merita Mauro Santambrogio. Oggi il ragazzo comasco, che ha scollinato per primo sul Ghisallo al Lombardia 2008, è 7° in classifica. Primo italiano, terzo europeo. Crede che sarebbe giusto parlare anche di questi ragazzi.:clap: [/quote] Noi ne abbiamo parlato addirittura prima che succedesse (vedi "Hai voluto la bicicletta?")... :D


Abajia - 24/01/2009 alle 18:37

[quote][i]Originariamente inviato da peek [/i] Mi sa che il secondo è Rojas non Horrach. [/quote] Sì, difatti in home page c'è l'ordine d'arrivo esatto. ;)


Admin - 25/01/2009 alle 07:17

VI tappa 1. Francesco Chicchi (W i nostri diaristi!!!) 2. Robbie McEwen 3. Graeme Brown Classifica finale 1. Allan Davis L'articolo è in homepage, buonanotte a tutti :D


Laura Idril - 25/01/2009 alle 08:27

Alla grande Francesco!!!!!! Magari non avrà + quella faccia imbronciata nella foto del diario :P


Paz&Caz - 25/01/2009 alle 09:43

Cicloweb ha invertito la tendenza del 2008!!!! Chicchi e Santambrogio grandi protagonisti su cicloweb ed in gara!!! Bravi a tutti :clap:


babeuf - 25/01/2009 alle 10:34

Bella vittoria per Chicchi, prestigiosa affermazione per Davis nella corsa a tappe australiana che sta migliorando anno dopo anno come prestigio, speriamo che possa diventare nell'arco di pochi anni la rampa di lancio della stagione per i migliori velocisti. Più che soddisfacenti le prestazioni di Armstrong, ancora non ha il cambio di ritmo indispensabile per fare la differenza ma ha già una buona base da cui partire, è sempre stato con i migliori e non ha mai sofferto il ritmo-gara. Curioso anche notare come un Armstrong così competitivo e battagliero a gennaio non si era mai visto negli anni dello strapotere al Tour, segno che la sua mentalità e il suo approccio alle corse sono cambiati. E adesso per lui viene il California, con un percorso molto più adatto alle sue caratteristiche e nel quale si potrà confrontare con i vari Basso, Leipheimer, Landis... :)


lolloso - 25/01/2009 alle 11:32

grande zampata di Chicchi che mette in riga tutti! speriamo bene per il proseguo della stagione


Abajia - 25/01/2009 alle 13:25

Vai così Francè! :clap: :cool: Dài ché questo è l'anno tuo!


Abajia - 25/01/2009 alle 13:27

[quote][i]Originariamente inviato da Paz&Caz [/i] Cicloweb ha invertito la tendenza del 2008!!!! Chicchi e Santambrogio grandi protagonisti su cicloweb ed in gara!!![/quote] Tsk! Sarà la classica eccezione che conferma la regola... :Od:


cyclingteam2001 - 25/01/2009 alle 14:08

Chicchi saluta l'Australia con l'acuto finale - I soliti, ultimi cinquanta metri fulminanti. Sono la specialità di Francesco Chicchi e in quello spicchio di strada che spesso divide il successo dalla sconfitta, il toscano è uno dei più forti al mondo. Oggi, quando in Italia era l’alba, il velocista della Liquigas ha fatto un mezzo miracolo vincendo la tappa finale del Tour Down Under con arrivo ad Adelaide, in mezzo (stima ufficiale) a 144mila persone. CONTRO GLI AUSSIE - È sbucato appunto in quei famosi, ultimi cinquanta metri e ha bruciato i litiganti Robbie McEwen e Graeme Brown. Non due qualsiasi, ma due degli australiani (padroni di casa) che hanno monopolizzato tutti gli sprint della settimana, fatta eccezione per la 1ª tappa vinta dal tedesco Greipel. L’altro, il piccolo Allan Davis si è accontentato (si fa per dire) di tre vittorie di tappa e del trionfo nella classifica finale, suggellato ieri con l’aiuto dei compagni della Quick Step. IN SALITA - Nel caso di Chicchi, invece, la prima corsa dell’anno era cominciata in salita. "È vero, mi aspettavo di fare meno fatica - ammette Chicchi, 28 anni -. Ero convinto di venire qui e vincere più di una tappa. Ho dovuto aspettare l’ultima. Ora andranno avanti a dire che a casa non mi alleno e che è meglio se corro...". Più o meno quello che gli ha ripetuto tutta la settimana il d.s. Mariuzzo. Ma Chicchi è stato bravo a sorprenderlo. IMPREVEDIBILE - Fa parte del suo repertorio anche questo. Basti pensare al trionfo iridato under 23 di Zolder 2002. O alla 6ª tappa del Giro del Missouri 2008, quando battè addirittura Mark Cavendish. "Qui in Australia non ci credevo più neppure io - continua Chicchi, che era al debutto -. Dedico la vittoria a Pierino, un amico morto l’anno scorso durante il Tour. Ora l’obiettivo è arrivare in forma alla Sanremo, per aiutare Bennati. L’anno scorso non me la fecero fare, dicendo che avevo vinto troppo tardi". CHE SIPARIO - L’ultimo carosello ha chiuso il sipario anche sul ritorno di Lance Armstrong, che rientrava tre anni e mezzo dopo il ritiro. L’americano dell’Astana ha voluto onorare la corsa fino in fondo, dando spettacolo quando è uscito dal gruppo per andare a ripredere da solo cinque fuggitivi. "Mi sentivo bene, è stata forse la migliore giornata della settimana. E il pubblico incredibile mi ha dato uno stimolo in più. Non ho vinto, ma ho capito che posso competere ancora al massimo livello. Ora andrò al California per aiutare Leipheimer e mettermi alla prova nella crono. Mi aspetto un Basso molto forte". (Gazzetta dello Sport)


W00DST0CK76 - 25/01/2009 alle 14:26

Osannaaaaaaaaaaaaa, finalmente il diario inizia a portare bene! D'ora in poi i corridori si metteranno in fila per partecipare :D Sono davvero contento per la vittoria di Chicchi, uno sprinter dalle potenzialità ancora inespresse. Erano diversi anni che un italiano non vinceva una tappa al TDU, almeno 3 o 4, ricordo male?


Paz&Caz - 25/01/2009 alle 18:57

L'ultimo italiano è stato Gianpaolo Caruso in maglia Liberty Seguros poi 2 mesi dopo gli hanno tolto a tavolino la vittoria per fatti noti.


Abruzzese - 25/01/2009 alle 19:12

Bellissima conclusione di Down Under per Chicchi,che quando sta bene deve riuscire a trovare una certa continuità di rendimento nelle occasioni più importanti perchè ha già dimostrato di avere le doti per battere i migliori velocisti del lotto (a proposito di ultime tappe: ricordo che lo scorso anno dopo una Tirreno-Adriatico sotto tono battè McEwen e Cavendish a San Benedetto del Tronto. Vero che qualche velocista per caduta o per evitare rischi rinunciò allo sprint,ma comunque riuscì a battere qualche bel nome).Comunque ottimo anche il lavoro dell'intera Liquigas,se è vero che anche Guarnieri (9°) è riuscito a piazzarsi tra i primi-10. In conclusione poi sono 2 anni di fila che il Down Under finisce nelle mani di un velocista: l'anno scorso Greipel,quest'anno Davis.


Monsieur 40% - 25/01/2009 alle 19:38

Eh sì, con l'articolo e il diario del vincitore in homepage, è proprio il caso di riportare l'articolo della Gazzetta, sì... :boh: :doh: