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Autore: Oggetto: Damiano Cunego, nel 2009

Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/12/2008 alle 15:46
Visto che il 2008 finisce domani, apriamo questo 3d per parlare della prossima stagione del campione veronese. Ecco un'intervista rilasciata a gazzetta:
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Cunego: "Mi aiuterà Simoni
a sfidare Lance e Basso"

Corse a piedi più ginnastica: il veronese si prepara così in vista del Giro: "Io e Gibo abbiamo fatto pace. Anche grazie alle mogli"


MILANO, 30 dicembre 2008 - Meno pandoro, più chilometri. Damiano Cunego pesa 62 chili: un anno fa era a 64. "E neanche un giorno di vacanza: ho fatto il trasloco nella nuova casa". A 27 anni, il leader della Lampre è pronto alla stagione della maturità.
Cunego, come si allena?
"Ho iniziato con le corse a piedi: mi ricordano i tempi d'oro da ragazzino (3° agli Studenteschi '98, ndr). Il 1° dicembre prima uscita in bici, e 2-3 volte alla settimana la palestra: potenziamento della schiena, esercizi a corpo libero".
Dove va a pedalare?
"Scendo in macchina a valle, e a Stallavena incontro Caucchioli, Marzano, Bellotti. Via verso il Garda: anche 4 ore e mezza".
Meno risotti, in questo inverno.
"Mia moglie Margherita è bravissima, soprattutto risotto al radicchio e amarone. Non ho mai fatto il bis. Gli altri anni facevo fatica a ingranare, e stavolta mi sono lasciato andare di meno a tavola. Più maturi, più stai attento".
A proposito di tavola: ha incontrato Gilberto Simoni a una festa di beneficenza a Milano e...
"E abbiamo fatto pace. Hanno cominciato le mogli a parlare, Margherita ha preso in braccio Clarissa, la terza figlia di Gilberto, e così, una parola dopo l'altra, si è ricucito tutto".
Dopo gli insulti al Giro 2004.
"Non è stato immediato. Pian piano, mezzo segnale alla volta, e ora è tutto tranquillo tra noi. Sono anche passati 4 anni, si cresce, si matura. E con Gilberto si è parlato di Giro".
Lei ha deciso di correrlo?
"Manca solo qualche dettaglio, ma dovrei proprio esserci, è il Giro del Centenario. Con Gibo si è discusso di alleanze. Sì, un patto per contrastare Basso e Armstrong".
Ah, questa è interessante.
"Ivan e Lance faranno blocco comune, per la loro amicizia e il modo di correre. Noi scalatori dobbiamo cercare una contromossa. Gilberto conosce meglio di tutti le strade del Giro: il percorso del 2009 mi ispira trabocchetti e attacchi".
Il rientro di Armstrong?
"Lance andrà molto forte. E' vero che non corre da tre anni, ma quando si mette in discussione non sbaglia. Se viene al Giro, viene a colpo sicuro, non per fare 7° o 8°" .
La emoziona sfidarlo?
"Sapete quante volte ci siamo incontrati? Una sola. Settimana Catalana 2003, arrivo in salita: io 19° e lui 24°. Ero al secondo anno, per me un grande motivo di orgoglio, mi sembrava di aver fatto un'impresa".
E Contador? Anche per lei è il ciclista dell'anno?
"Sicuramente, ha vinto il Giro e la Vuelta. C'è una bella intesa tra noi, c'è grande rispetto. Lui è forte in bici e un bravo ragazzo, simpatico, disponibile. Siamo quasi coetanei (lo spagnolo ha 26 anni, ndr), lui più portato per i grandi giri, io anche per le classiche".
I suoi obiettivi del 2009?
"Liegi-Bastogne-Liegi, Giro e Mondiale a Mendrisio".
Sarà sua l'eredità di Bettini?
"Spero di sì. Negli ultimi due anni, la maglia azzurra mi ha dato tanto. Il secondo posto a Varese è stato importante, e il c.t. Ballerini si può fidare".
Le mancherà il livornese?
"Sarà dura abituarsi a non vederlo più in gruppo. Avevamo un rapporto molto buono. Tornare? No, mi ha assicurato che non tornerà".
Il suo miglior ricordo?
"Quando gli chiedevano di me, Bettini si illuminava. Le sue non erano parole scontate. Mi ha sempre dato fiducia".
Ora potrà sfidarlo a rally.
"Sì, ci ho pensato. Nel 2009 farò anch'io il rally di Monza, con il team di Guglielmo Nicelli. Forse a Bettini la passione gliel'ho trasmessa proprio io".
L'iridato Ballan, suo compagno di squadra, si è comprato la Ferrari 430.
"L'ho anche guidata in un piazzale. Non mi rendevo conto di quanto rumore facesse. Alessandro era al mio fianco, e qualche curva a tutta, come si deve, l'ho fatta...".
Lei la comprerà una Ferrari?
"No, preferisco investire nel mattone. Se devo guidare qualche macchina speciale, me la faccio prestare".
di
Luca Gialanella

(gazzetta.it)
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dunque damiano anche il prossimo anno tenterà la classifica al Giro d'Italia.

e secondo me sta facendo bene, perchè comunque il Giro non sarà l'obiettivo unico della stagione, insieme ad esso ci saranno anche Liegi, Mondiale e (suppongo) Lombardia, e quindi se fare classifica al Giro non pregiudica le classiche è giusto provarci fino in fondo.

Resta da vedere se Damiano avrà il passo in salita per stare con i migliori, al 30 dicembre non possiamo saperlo, bisognerà aspettare, ma comunque è da anni che ci aspettiamo il salto di qualità di Damiano sulle grandi montagne (nelle classiche l'ha già fatto per me), quindi non è escluso che questo salto di qualità avvenga nella prossima stagione.

Che cosa ne pensate di come DAmiano sta programmando il suo 2009?

 

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  postato il 30/12/2008 alle 15:52
Io dico che se dovesse fare molto bene le Ardenne e mantenere lo stato di forma potrebbe disputare un buon Giro, visto che le tappe adatte alle sue caratteristiche non mancano.Però,come ho detto anche in altri,casi il primo vero obiettivo deve essere il cercare di vincere la Liegi, senza trascurare l'Amstel che ha vinto quest'anno e la Freccia Vallone. E chissà,il non correre il Giro con i principali favori del pronostico potrebbe giovargli...

 

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Vivian Ghianni

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  postato il 30/12/2008 alle 16:59
Nella video chat sul sito della gazzetta dice che Armstrong è "un avversario come un altro, solo che ha vinto 7 Tour"....Da noi in romagna si dice: PATACCA!!!
 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 30/12/2008 alle 18:42
Lo sta programmando bene. Una classica, un grande giro e il Mondiale. Combacia tutto bene. E' favorito alla Liegi e al Mondiale, meno al Giro ma questo è tutto da vedere. Non deve fare riferimento alle sue prestazioni del Tour de France ma riproporsi a Maggio come un possibile favorito alla maglia rosa. Se alla Liegi corre forte allora è il favorito numero uno, insieme a Di Luca, nelle tappe di San Martino di Castrozza e Siusi.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/12/2008 alle 18:55
Secondo me se la può cavare molto bene ancyhe nella crono di sestri

 

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Fabio

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 31/12/2008 alle 09:18
Effettivamente la crono di Sestri per certi versi la possiamo paragonare agli ultimi km del Lombardia, strade strette, salite arcigne e discese impegnative. Chissà che non possa fare davvero una bella prova a crono!

Il programma è buono: certo, le Ardenne innanzitutto, anche per conquistare già un bel capitale di fiducia con un Ballerini che l'anno prossimo avrà il suo daffare a decidere su squadra e gerarchie.
Un Giro così "strano" si presta a risultati "strani": per me Damiano non è (più) un corridore da GT, ma sarei lieto di smentirmi. In ogni caso, anche chi va forte solo nelle classiche ha il dovere di fare almeno 1 GT all'anno, per rispetto verso il ciclismo (cavoli, sembro Sergio Neri :-) ) ma anche per non stare a casa a "grattarsi le b...e" per troppo tempo.
Fa benissimo a non fare il Tour, perchè poi tirare la carretta fino al Mondiale diventerebbe un'impresa improba; credo farà la solita (mezza) Vuelta prima del Mondiale e prima un po' di classiche italiane di agosto, per il Mondiale e chissà per vincere il suo 4° Lombardia (che palle! si scherza, of course..).

Sulla ritrovata amicizia con Simoni: aveva fatto tutto il buon Gibo, perchè quando uno SULLA STRADA si dimostra più forte, può essere il tuo compagno di squadra, può essere il tuo gregario, può avere 10 anni in meno di te, ma non c'è niente da fare...
Invecchiando, Simoni si è "ammorbidito" al pari di tanti; aspettiamo solo un giorno in cui dirà "che mona che sono stato quella volta all'Aprica, con Basso!".

 

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Il ciclismo è uno sport sano e alla portata di tutti,contro la vecchiaia e le malattie, ma soprattutto conferisce grande lucidità ed efficienza sul lavoro [...]
Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
(Visconte Cobram, da "Fantozzi contro tutti")

 
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Livello Octave Lapize




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  postato il 31/12/2008 alle 10:46
Originariamente inviato da plata

Secondo me se la può cavare molto bene ancyhe nella crono di sestri


Ma anche no. Speriamo che la bici da crono la lasci in cantina, Tour de France docet.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/12/2008 alle 11:00
Originariamente inviato da albe89

Originariamente inviato da plata

Secondo me se la può cavare molto bene ancyhe nella crono di sestri


Ma anche no. Speriamo che la bici da crono la lasci in cantina, Tour de France docet.


Sono il primo a dirlo. Ma la crono di sestri non ha niente di una cronometro, se non il tempo che scorre. Se in salita ritroverà il passo giusto andrà bene, in discesa non ha problemi, di pianura ce nè poca. Sono sicuro che farà bene

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/12/2008 alle 11:20
Originariamente inviato da plata

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Secondo me se la può cavare molto bene ancyhe nella crono di sestri


Ma anche no. Speriamo che la bici da crono la lasci in cantina, Tour de France docet.


Sono il primo a dirlo. Ma la crono di sestri non ha niente di una cronometro, se non il tempo che scorre. Se in salita ritroverà il passo giusto andrà bene, in discesa non ha problemi, di pianura ce nè poca. Sono sicuro che farà bene


concordo al 100% con plata.

Può far bene a Sestri anche se la bici da crono la lascia in cantina, l'importante è che migliori in salita. Per le discese non c'è problema, lì può guadagnare su chiunque altro, armstrong incluso, mentre nei brevi tratti di pianura/falsopiano può limitare i danni, come visto al Lombardia.

La priorità per il Giro è: andar forte in MONTAGNA. La crono di sestri come detto è atipica, la crono di Roma sarà irrilevante o quasi ai fini della classifica, la crono iniziale è a squadre. Chi riuscirà (se qualcuno ci riuscirà) a fare il vuoto in salita (sia esso Armstrong, Basso, DI Luca o Cunego) avrà tutte le possibilità di vincere questo Giro. È un Giro che si decide in montagna, la crono farà distacchi abissali ma quelli che andranno meglio saranno i corridori più in forma e che si difendono in salita e discesa, non certo i passistoni che in salita si piantano.

 

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Livello Octave Lapize




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  postato il 31/12/2008 alle 14:42
Originariamente inviato da babeuf

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Sono il primo a dirlo. Ma la crono di sestri non ha niente di una cronometro, se non il tempo che scorre. Se in salita ritroverà il passo giusto andrà bene, in discesa non ha problemi, di pianura ce nè poca. Sono sicuro che farà bene


concordo al 100% con plata.

Può far bene a Sestri anche se la bici da crono la lascia in cantina, l'importante è che migliori in salita. Per le discese non c'è problema, lì può guadagnare su chiunque altro, armstrong incluso, mentre nei brevi tratti di pianura/falsopiano può limitare i danni, come visto al Lombardia.




Leggetevi l'articolo della Gazzetta di oggi dove si racconta la ricognizione di Basso sul percorso della crono di Sestri. Se è vero che di pianura non ce n'è, il falsopiano non manca.
Basso e Armstrong sul falsopiano infliggeranno distacchi pesanti ai vari Simoni, Cunego e Di Luca. Non come se fossero in pianura, ma quasi. Aggiungeteci che la crono è lunga 61 km... Cunego forse si può salvare in discesa, ma certo non potrà recuperare un gap eccessivo.
E' sempre e comunque una crono, non facciamoci ingannare dallo spot zomeganesco del Giro che si decide in montagna. Lo stesso Basso non dice che userà la bicicletta normale, ma che la Cannondale gli sta preparando una speciale bici da crono.
La crono di Roma è già un minuto da Armstrong e Basso. Un altro minuto, come minimo, lo prenderà a Venezia.

In conclusione, l'errore più grande che Cunego può fare è partire da Venezia con l'obbiettivo di vincere il Giro. Perchè lo porterebbe a sacrificare tappe a lui molto adatte, che pure non farebbero distacchi fra gli uomini di classifica. Penso alla tappa di Bergamo e alla Cuneo-Pinerolo.
Se poi dopo aver vinto una o due tappe venisse una buona classifica, tanto di guadagnato. Ma ritrovarsi dopo la crono di Sestri senza aver provato a vincere le tappe di cui parlavo e a 6 minuti da Armstrong e Basso sarebbe la beffa peggiore.


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/01/2009 alle 10:00
Secondo Cunego può andare ad allearsi pure con l'Altissimo,ma se Basso ed Armstrong staccano tutti ed arrivano soli al traguardo,di certo Simoni non può prenderlo per manina e portarlo su

 

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RISULTATI DI PRESTIGIO FANTACICLISMO 2009 (Decimo assoluto)
2o in una tappa al Giro (Lido di Camaiore Firenze)
Medaglia di bronzo campionato italiano a cronometro
3o in una tappa al Tour (Monaco)
2o GP Ouest-France Plouay
Una vittoria (Rivas Vacia Madrid-Madrid)un secondo (Alziro-Alto de Aitana) e un terzo posto (Xativa) alla Vuelta + due quarti posti.
Terzo in classifica finale e miglior sprinter alla Vuelta!
Vincitore del Giro di Romagna
FANTACICLISMO 2010: Vincitore del Giro del Friuli
3o al Giro dell Fiandre
2o in una tappa al Giro (Ferrara-Asolo)
3o alla Tre Valli Varesine
2o Giro del Veneto/ 3o ad una tappa della Vuelta (Marbella-Malaga)
Che bello, sono fantalleato! ^_^

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 01/01/2009 alle 10:20
però avendo interessi assolutamente comuni se concordassero con le rispettive squadre una-due tappe dove mandare compagni in avanscoperta ed attaccare insieme da lontano anche solo per isolare dai rispettivi squadroni Basso e Armstrong portandoseli con sè, creerebbero una situazione discretamente favorevole rispetto alla tappa in gruppo con il finale al ritmo degli altri due.
Per non parlare del fatto che pure Di Luca avrebbe interesse a scombinare le carte ed anticipare l'arrivo in cronoscalata.

 

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FANTACICLISMO CICLOWEB 2008

Terzo posto classifica finale
Vincitrice Memorial Pantani e tappa Alpe d'Huez al Tour

FANTACICLISMO CICLOWEB 2009

Vittorie: Tappa di Barcellona Tour de France e Giro del Veneto
7 TITOLI QUIZ DELLE SALITE

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/01/2009 alle 10:54
AH,Di Luca punterà al Giro anche in questo anno del Signore?

 

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Che bello, sono fantalleato! ^_^

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/01/2009 alle 12:38
Originariamente inviato da piccolo san bernardo

AH,Di Luca punterà al Giro anche in questo anno del Signore?


certo!!!!! che domande...

possiamo dire più o meno che il programma di Danilo è lo stesso di Cunego per il 2009, anche se per Danilo c'è la solita, fastidiosa incognita degli inviti alle corse Pro Tour.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/01/2009 alle 12:44
Originariamente inviato da albe89

Leggetevi l'articolo della Gazzetta di oggi dove si racconta la ricognizione di Basso sul percorso della crono di Sestri. Se è vero che di pianura non ce n'è, il falsopiano non manca.
Basso e Armstrong sul falsopiano infliggeranno distacchi pesanti ai vari Simoni, Cunego e Di Luca. Non come se fossero in pianura, ma quasi. Aggiungeteci che la crono è lunga 61 km... Cunego forse si può salvare in discesa, ma certo non potrà recuperare un gap eccessivo.
E' sempre e comunque una crono, non facciamoci ingannare dallo spot zomeganesco del Giro che si decide in montagna. Lo stesso Basso non dice che userà la bicicletta normale, ma che la Cannondale gli sta preparando una speciale bici da crono.
La crono di Roma è già un minuto da Armstrong e Basso. Un altro minuto, come minimo, lo prenderà a Venezia.


io penso che per uno scalatore sia molto meglio la leggera salita piuttosto che la pianura, se c'è la condizione, il fondo e l'intelligenza di saper gestire bene le energie, il buon risultato arriva.

Lo spot zomegnanesco non è un inganno, come già detto in altri 3d ci sono solo tre crono, quella di Venezia che è a squadre (E i distacchi saranno abbastanza limitati), questa di Sestri che però non è per passisti, ma per passisti-scalatori, e poi quella di Roma che è atipica per il numero incredibile di curve, non penso che nella crono di Roma un passista possa fare la differenza.

Se poi un Armstrong o un Basso rifileranno minuti agli altri a Sestri, non prendiamocela con Zomegnan per il percorso, ma leviamoci il cappello...

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 01/01/2009 alle 13:31
sulla cronometro la penso esattamente come te, babeuf, però sarebbe un errore per un Cunego o un Di Luca pensare che in quella crono potrebbero andar bene e aspettare di vedere come va. Si rischiano di perdere occasioni importanti prima e poi magari subire ugualmente. E soprattutto se si ha un vantaggio da gestire ( e quindi si parte dopo gli avversari venendo a conoscenza dei tempi prima e non dopo) la crono diventa un pò più facile perchè si può regolare lo sforzo sui tempi degli avversari.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/01/2009 alle 14:38
Originariamente inviato da elisamorbidona

però sarebbe un errore per un Cunego o un Di Luca pensare che in quella crono potrebbero andar bene e aspettare di vedere come va. Si rischiano di perdere occasioni importanti prima e poi magari subire ugualmente. E soprattutto se si ha un vantaggio da gestire ( e quindi si parte dopo gli avversari venendo a conoscenza dei tempi prima e non dopo) la crono diventa un pò più facile perchè si può regolare lo sforzo sui tempi degli avversari.


io penso che Danilo e Cunego debbano correre un Giro tutto d'attacco, come primo obiettivo da Venezia devono avere la caccia alle tappe. La classifica per corridori del genere deve essere una conseguenza, non devono assolutamente risparmiare energie nei primi giorni pensando "ma tanto le montagne vere vengono dopo", "aspetto la terza settimana", "mi risparmio perchè tra qualche giorno c'è una crono di 60km". Questo è il miglior modo per perdere il Giro e contemporaneamente arrivare a Roma delusi di ciò che si è fatto.

Di Luca, tanto per fare un esempio a caso, nel 2007 ha vinto un Giro correndo d'attacco dal primo all'ultimo giorno, già il primo giorno voleva vestire la maglia rosa, e poi a Montevergine, tappa dove non si poteva fare la differenza, già con la squadra schierata davanti per vincere la tappa (che poi effettivamente vinse), e poi lo scatto nella salita sul santuario vicino a Genova, se ricordate bene fu lui il primo ad attaccare in quella salita, e poi ancora la tappa di Briançon, le Tre Cime e la tappa delle Terme di Comano, anche in quest'ultima fece uno scatto (se vogliamo: inutile) per far vedere chi era il più forte e scoraggiare eventuali scatti di rivali).

Risultato finale di questa condotta di gara priva di tatticismo o attendismo: maglia rosa a Milano.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 01/01/2009 alle 17:12
c'è Bisogno di tante cause pro Damiano per far si che vinca il Giro, innanzitutto non deve avere come obiettivo primario la corsa rosa, ma le classiche specie il trittico delle ardenne dopodiche puntare al giro vivendo alla giornata.!

 

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"Qui devi spingere con le tue gambe vecio" Davide Cassani a Gilberto Simoni alla ricognizione di Plan De Corones

"Signori non c'è ne sono più" Gilberto Simoni ad Aprica 2006

Il mio nome è Roberto che fa rima (guarda un pò che caso) con Gilberto

30 maggio 2007 ultima vittoria al giro sullo Zoncolan. 30 Maggio 2010 la fine di un lungo sogno duranto 15 anni fatto di tante gioie e tante delusioni, grazie di tutto Gibo!



 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 01/01/2009 alle 20:39
State ancora a parlare di Cunego possibile vincitore del Giro? E la Madonna...
Lungi da me il volervi privare di questo argomento, però mi pare come discutere della possibilità che in questo momento cada un meteorite sul Vaticano. In molti avrebbero massimo gaudio ma ciò non giustifica le discussioni su un evento di così remota realizzazione...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/01/2009 alle 21:57
soprattutto, non capisco di come, parlando della possibile alleanza con Simoni, parli di sè come uno scalatore.

Concordo con chi dice che forse è il Giro più alla sua portata dal 2004, ma è anche vero che sarà un Giro per gente con i maroni quadri, cosa che lui ha dimostrato di possedere poco. Si dedichi a Liegi e Mondiale, questi sì obiettivi alla sua portata!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/01/2009 alle 22:27
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

è anche vero che sarà un Giro per gente con i maroni quadri, cosa che lui ha dimostrato di possedere poco. Si dedichi a Liegi e Mondiale, questi sì obiettivi alla sua portata!


eh sì, la Liegi e il mondiale sono obiettivi alla portata di mozzarelle come Damiano, si dedicasse a quelli, che sono facili da vincere, basta vedere gli albi d'oro con tutti corridori di secondo piano (Bettini, Di Luca, Valverde), e lasciasse il giro a gente con i maroni quadri!

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 03/01/2009 alle 09:16
Originariamente inviato da babeuf

Originariamente inviato da elisamorbidona

però sarebbe un errore per un Cunego o un Di Luca pensare che in quella crono potrebbero andar bene e aspettare di vedere come va. Si rischiano di perdere occasioni importanti prima e poi magari subire ugualmente. E soprattutto se si ha un vantaggio da gestire ( e quindi si parte dopo gli avversari venendo a conoscenza dei tempi prima e non dopo) la crono diventa un pò più facile perchè si può regolare lo sforzo sui tempi degli avversari.


io penso che Danilo e Cunego debbano correre un Giro tutto d'attacco, come primo obiettivo da Venezia devono avere la caccia alle tappe. La classifica per corridori del genere deve essere una conseguenza, non devono assolutamente risparmiare energie nei primi giorni pensando "ma tanto le montagne vere vengono dopo", "aspetto la terza settimana", "mi risparmio perchè tra qualche giorno c'è una crono di 60km". Questo è il miglior modo per perdere il Giro e contemporaneamente arrivare a Roma delusi di ciò che si è fatto.

Di Luca, tanto per fare un esempio a caso, nel 2007 ha vinto un Giro correndo d'attacco dal primo all'ultimo giorno, già il primo giorno voleva vestire la maglia rosa, e poi a Montevergine, tappa dove non si poteva fare la differenza, già con la squadra schierata davanti per vincere la tappa (che poi effettivamente vinse), e poi lo scatto nella salita sul santuario vicino a Genova, se ricordate bene fu lui il primo ad attaccare in quella salita, e poi ancora la tappa di Briançon, le Tre Cime e la tappa delle Terme di Comano, anche in quest'ultima fece uno scatto (se vogliamo: inutile) per far vedere chi era il più forte e scoraggiare eventuali scatti di rivali).

Risultato finale di questa condotta di gara priva di tatticismo o attendismo: maglia rosa a Milano.


Quoto al 200%.
C'è da sperare che Cunego e Di Luca arrivino al Giro sulle ali dell'entusiasmo per una bella campagna delle Ardenne. Se sapranno allearsi con Simoni e fare corsa dura in montagna e non solo, qualcosa può uscirne fuori. Sicuramente hanno tutto l'interesse a muovere la corsa prima dell'ultima salita. Perchè se a Basso gli fai fare l'ultima salita "di ritmo" sei fregato.

Per Cunego e Di Luca il Giro NON è L'OBBIETTIVO, è uno degli obbiettivi; il discorso è ben diverso per gente come Basso, Armstrong o, si parva licet, Nibali. Dalla loro hanno un indubbio vantaggio: potranno arrivare al Giro magari con una classica in saccoccia e senza la pressione di dare un senso al loro 2009. Inoltre una controprestazione al Giro non precluderebbe loro il Mondiale.

Discorso sui maroni quadri (un tempo, per molto meno, si sarebbe aggiunto "con rispetto parlando"): non è che il Giro o il Tour sono per gente con i maroni quadri, e le classiche per mezze checche.
I GT richiedono una continuità e una completezza che pochi hanno; c'è da dire però che a una Liegi o un Mondiale hai 20 avversari almeno da cui guardarti, in un GT dopo poche tappe gli avversari da controllare sono 5-6...insomma molta più concorrenza nelle classiche, e ciò le rende così tese, nervose, difficili!

 

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Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
(Visconte Cobram, da "Fantozzi contro tutti")

 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 03/01/2009 alle 16:29
Che Cunego non possa vincere il Giro è più che evidente già da ora. E non è solo un fattore fisico ma anche mentale. Ha ragione chi dice che deve vivere alla giornata, ci sono moltissimi arrivi a suo favore, può come minimo fare un tris e vestire la maglia rosa per vari giorni.

 

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  postato il 07/01/2009 alle 16:24
Il re del Lombardia in Toscana con Marzano e Lorenzetto

Cunego costretto a emigrare. Il rigore di questo inverno e la neve che sta imbiancando le strade del nord Italia hanno infatti convinto il corridore veronese a spostarsi momentaneamente in una zona geografica dal clima più mite per poter condurre con maggior regolarità gli allenamenti in vista della stagione 2009: la scelta è ricaduta su San Vincenzo, provincia di Livorno.
Assieme ai compagni Marco Marzano (con Damiano in allenamento in foto) e Mirco Lorenzetto e al ds della Lampre-NGC Brent Copeland, Cunego alloggerà presso il Residence Riva degli Etruschi, struttura turistica già sede dei ritiri della squadra blu-fucsia negli anni passati.
Il trio di ciclisti e Copeland raggiungeranno San Vincenzo in serata e rimarranno nella località toscana fino a quando le condizioni climatiche del nord Italia diventeranno più miti.

"Ho ripreso gli allenamenti ormai da diverse settimane, però stiamo vivendo un inverno molto freddo - ha spiegato Cunego - Ora che sta anche nevicando, è difficile allenarsi bene. Ho quindi pensato che sarebbe stato opportuno spostarsi in un luogo dove poter proseguire con maggior continuità nella preparazione. San Vincenzo e il Residence Riva degli Etruschi ci sono sembrati essere la soluzione migliore per qualità dei percorsi, sicurezza delle strade e accoglienza delle strutture".

"Damiano ha avvisato la società di questa sua scelta e, ritenendola molto fondata, è stata accolta con pieno consenso - ha commentato il ds Copeland - Starò per qualche giorno con Cunego, Marzano e Lorenzetto per vedere come procede la preparazione e per fornire assistenza. Non è escluso che qualche altro compagno ci raggiunga".

Il primo ritiro del 2009 della Lampre-NGC è previsto dal 19 al 27 gennaio e si terrà con molta probabilità proprio a San Vincenzo.

(fonte: cs Lampre)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/01/2009 alle 08:57
Idea più che intelligente che quasi mi aspettavo... anche perchè qui troverà bel tempo nei prossimi giorni

 

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Fabio

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/01/2009 alle 12:25
Cunego ha vinto il Giro nel 2004 a 22 anni è vero... poi però ha fatto schifo (per la mononucleosi per carità) nel 2005, ha fatto schifo nel 2006, ha fatto pena nel 2007 e nel 2008 invece che far pena al Giro ha preferito far vomitare al Tour...
Invece nelle classiche ha vinto 3 Giri di Lombardia, 1 Amstel, un terzo posto alla Liegi, un secondo al mondiale... io a questo punto mi chiedo: ma in Lampre nessuno ha il coraggio di imporsi e dirgli di considerarsi definitivamente un corridore da classiche?? Come fa a definirsi ancora uno scalatore quando lo stacca anche Bruseghin in salita?? Ma si sono accorti in Lampre che negli ultimi 4 anni il miglior risultato al Giro è stato il podio di Bruseghin l'anno scorso? (per giunta dietro a Riccò e Contador che quest'anno non ci saranno neanche...)

Mah!!

 
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  postato il 08/01/2009 alle 15:07
Originariamente inviato da Zillo

Cunego ha vinto il Giro nel 2004 a 22 anni è vero... poi però ha fatto schifo (per la mononucleosi per carità) nel 2005, ha fatto schifo nel 2006, ha fatto pena nel 2007 e nel 2008 invece che far pena al Giro ha preferito far vomitare al Tour...
Invece nelle classiche ha vinto 3 Giri di Lombardia, 1 Amstel, un terzo posto alla Liegi, un secondo al mondiale... io a questo punto mi chiedo: ma in Lampre nessuno ha il coraggio di imporsi e dirgli di considerarsi definitivamente un corridore da classiche?? Come fa a definirsi ancora uno scalatore quando lo stacca anche Bruseghin in salita?? Ma si sono accorti in Lampre che negli ultimi 4 anni il miglior risultato al Giro è stato il podio di Bruseghin l'anno scorso? (per giunta dietro a Riccò e Contador che quest'anno non ci saranno neanche...)

Mah!!


Ragionamento tutto sommato giusto... però Bruseghin solo quest'anno è andato più forte di Cunego, ok che prima ha sempre lavorato come gregario ma non credo che lo staccasse. Ai giri che ha disputato non ha mai fatto schifo, ha solo deluso, e la differenza c'è. Al tour dici bene ma credo (e spero) che sia stato solo un flop generale, perchè è chiaro che con si può staccare da 40 corridori, quand bene o male al giro lo staccavano in 3 o 4...

 

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  postato il 08/01/2009 alle 23:23
Originariamente inviato da Zillo

Cunego ha vinto il Giro nel 2004 a 22 anni è vero... poi però ha fatto schifo (per la mononucleosi per carità) nel 2005, ha fatto schifo nel 2006, ha fatto pena nel 2007 e nel 2008 invece che far pena al Giro ha preferito far vomitare al Tour...
Invece nelle classiche ha vinto 3 Giri di Lombardia, 1 Amstel, un terzo posto alla Liegi, un secondo al mondiale... io a questo punto mi chiedo: ma in Lampre nessuno ha il coraggio di imporsi e dirgli di considerarsi definitivamente un corridore da classiche?? Come fa a definirsi ancora uno scalatore quando lo stacca anche Bruseghin in salita?? Ma si sono accorti in Lampre che negli ultimi 4 anni il miglior risultato al Giro è stato il podio di Bruseghin l'anno scorso? (per giunta dietro a Riccò e Contador che quest'anno non ci saranno neanche...)

Mah!!


Allora abbiamo un Giro del Centenario che dovrebbe essere al 90% una sfida privata tra due campioni assenti, per motivi diversi, da tempo dalle corse. Certo l'allenamento non l'hanno mai abbandonato ma vale quanto la gara?

Logica vorrebbe che il terzo incomodo fosse il ciclista meglio classificato al Giro 2008 in corsa nel 2009, vincitore delle cronometro principe degli ultimi due giri e con finalmente a disposizione una squadra seria per fiancheggiarlo (la Lampre al Giro 2008 aveva mandato le riserve).

Pensavo che in bicicletta contassero le gambe ma nel caso di Marzio Bruseghin pare che il non essere personaggio, al contrario di Damiano Cunego, possa costargli caro. Eppure è l'unico che potrebbe vincere la crono ligure oltre ad Armstrong e Basso e visto che quella sarà la tappa più importante del Giro del Centenario ....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/01/2009 alle 23:57
come al solito, pioggia di critiche per Damiano "gli ultimi anni ha fatto schifo", "è personaggio e per questo è avvantaggiato" o cose di questo tipo.

Ricordo come se fosse ieri i commenti che si facevano su Di Luca al termine della stagione 2006: "non vincerà mai un Giro", "si dedicasse solo alle classiche, lasciasse perdere il Giro". poi sappiamo tutti com'è andata a finire.

Pensate un po' se dovesse succedere la stessa cosa a Damiano...

 

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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 09/01/2009 alle 20:02
Originariamente inviato da Lore_88

State ancora a parlare di Cunego possibile vincitore del Giro? E la Madonna...
Lungi da me il volervi privare di questo argomento, però mi pare come discutere della possibilità che in questo momento cada un meteorite sul Vaticano. In molti avrebbero massimo gaudio ma ciò non giustifica le discussioni su un evento di così remota realizzazione...


Ma tu parli ancora che Valverde possa vincere un grande giro????

 

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Pap

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/01/2009 alle 09:34
Cunego non è assolutamente un corridore da GT, poi che ogni tanto possa tirar fuori una buona prestazione o vincerne ancora uno in carriera è possibile, ci sono riusciti Kelly, Jalabert, Di Luca che certo non erano specialisti delle corse a tappe.

Il prossimo giro in realtà è un'incognita, Armstrong ha 38 anni e negli ultimi 3 non ha gareggiato, è vero, probabilmente ha a disposizione tecnologie per andare forte fino a 120 anni ma sul fatto che sarà al massimo (o anche solo competitivo) al prossimo giro non giurerei, Basso mi sembra più solido, ma è da dimostrare che sia ancora quello del 2006, Menchov forse verrà a farsi una scampagnata, Pellizotti forse verrà bloccato da logiche di squadra, Bruseghin è suo compagno di squadra, Simoni è al capolinea, insomma con una combinazione abbastanza particolare potrebbe anche farcela.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 10/01/2009 alle 10:41
Originariamente inviato da Paz&Caz

Originariamente inviato da Lore_88

State ancora a parlare di Cunego possibile vincitore del Giro? E la Madonna...
Lungi da me il volervi privare di questo argomento, però mi pare come discutere della possibilità che in questo momento cada un meteorite sul Vaticano. In molti avrebbero massimo gaudio ma ciò non giustifica le discussioni su un evento di così remota realizzazione...


Ma tu parli ancora che Valverde possa vincere un grande giro????


Valverde? Che c'entra Valverde?
Caz&Caz ti sei dimenticato di prendere gli psicofarmaci? Essù, fai il bravo...

 

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  postato il 10/01/2009 alle 10:46
Bimbi..buoni, su.
 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 10/01/2009 alle 13:39
Originariamente inviato da Lore_88

Originariamente inviato da Paz&Caz

Originariamente inviato da Lore_88

State ancora a parlare di Cunego possibile vincitore del Giro? E la Madonna...
Lungi da me il volervi privare di questo argomento, però mi pare come discutere della possibilità che in questo momento cada un meteorite sul Vaticano. In molti avrebbero massimo gaudio ma ciò non giustifica le discussioni su un evento di così remota realizzazione...


Ma tu parli ancora che Valverde possa vincere un grande giro????


Valverde? Che c'entra Valverde?
Caz&Caz ti sei dimenticato di prendere gli psicofarmaci? Essù, fai il bravo...


L'uomo in bici sotto al tuo nome chi è? Non rappresenta per te l'essenza del ciclismo. Psicofarmaci? Stai attento ai termini che usi...

 

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Pap

 
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  postato il 10/01/2009 alle 13:43
Finitela.
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  postato il 10/01/2009 alle 16:27
Originariamente inviato da Lopi

Cunego non è assolutamente un corridore da GT, poi che ogni tanto possa tirar fuori una buona prestazione o vincerne ancora uno in carriera è possibile, ci sono riusciti Kelly, Jalabert, Di Luca che certo non erano specialisti delle corse a tappe.

Il prossimo giro in realtà è un'incognita, Armstrong ha 38 anni e negli ultimi 3 non ha gareggiato, è vero, probabilmente ha a disposizione tecnologie per andare forte fino a 120 anni ma sul fatto che sarà al massimo (o anche solo competitivo) al prossimo giro non giurerei, Basso mi sembra più solido, ma è da dimostrare che sia ancora quello del 2006, Menchov forse verrà a farsi una scampagnata, Pellizotti forse verrà bloccato da logiche di squadra, Bruseghin è suo compagno di squadra, Simoni è al capolinea, insomma con una combinazione abbastanza particolare potrebbe anche farcela.



Hai centrato perfettamente l'argomento.
Ci sono corridori specialisti delle corse a tappe, che per tutta la vita fanno quello.
Bruseghin avrebbe potuto iniziare prima a correre per la classifica, ma non è detto che non sia ancora in tempo a vincere un GT purchè non ritenti di correrne 3 in un anno :-)...per vincere una classica invece dovrebbe staccare tutti, perchè in volata perderebbe praticamente da chiunque.
Basso idem a maggior ragione.

Ci sono invece corridori da classiche che hanno comunque un buon recupero.
Per "buon recupero" intendo saper fare 2-3 tappe di montagna durissime senza beccarsi almeno una volta la cotta e la relativa mezz'ora di distacco. Ci sono scalatori che non sono in grado di fare così e devono rinunciare a priori a un GT.
Uno come Vinokourov, al netto di tutti i discorsi di doping e non doping, dopo una vita a rincorrere solo le classiche si è ritrovato sul podio al Tour 2003, e non era un Tour pizza e fichi, ha fatto terzo dietro Armstrong e Ullrich! Nelle successive edizioni ci ha riprovato, ma gli è sempre arrivata UNA giornata di cotta. Era un corridore con un ottimo recupero da una tappa all'altra, ma aveva sempre il "jour sans".
Idem, direi, per un Di Luca: solo nel 2007 è riuscito ad essere perfetto, anche se altre volte aveva dimostrato di essere tra i primi in montagna e presentabile a cronometro.
Per Cunego potrebbe essere così, e può darsi che il suo "bonus" sia stato quel Giro 2004; ma visto che per un corridore da classiche la stagione si gioca prima del Giro e dopo il Tour, nel mezzo c'è tempo per fare uno dei due GT. Chiaramente, trattandosi di Cunego e non di un Ballan (che invece non può ambire a un GT), con ambizioni di classifica. Quel che viene viene, per Damiano gli obbiettivi principali sono le classiche delle Ardenne.

Per quanto riguarda Bruseghin, è verissimo che negli ultimi anni al Giro è lui che ha salvato la baracca in casa Lampre; come al solito però è la strada che decide, non penso che verrà sacrificato a priori per Cunego, ma partiranno alla pari. Bruseghin sembra più solido, soprattutto a cronometro, ma bisogna anche dire che corre un po' troppo "di conserva" e se vuole vincere il Giro deve provare anche ad attaccare.

 

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  postato il 12/01/2009 alle 17:30
Cunego e Marzano sul percorso della crono delle Cinque Terre

Giornata dedicata allo studio per Cunego e Marzano. I due atleti della Lampre-NGC hanno infatti effettuato una ricognizione sul percorso delle Cinque Terre che il prossimo 21 maggio sarà lo scenario della 12^tappa del Giro d'Italia, una crono di 61,7 km da Sestri Levante a Riomaggiore.
Cunego e Marzano, in compagnia del ds Copeland, hanno raggiunto Sestri in macchina partendo da San Vincenzo, per poi salire in bici e iniziare la ricognizione dell'intero percorso della crono: lo studio dei 61,7 km è durato circa 2 ore e mezza, con soste nei punti di maggior interesse.
Una volta giunti a Riomaggiore, Cunego, Marzano e Copeland hanno visionato nuovamente il percorso a bordo dell'ammiraglia.
"Direi che è una cronometro non scontata - ha spiegato Cunego - Ci sono due salite non semplici e una discesa da studiare attentamente. Sulla salita del Bracco è possibile pedalare con potenza, mentre su quella del Passo del Termine ci saranno più difficoltà, sia perché è la seconda ascesa, sia perché ha pendenze più impegnative".
Questo invece il commento del ds Copeland: "La cronometro risulterà essere molto impegnativa dato che presenta salite dure e un tratto in discesa molto tecnico. Bisogna studiare bene il percorso, soprattutto la discesa, per poi decidere quali materiali tecnici utilizzare. La prima parte della prova è adatta agli specialisti delle prove contro il tempo, ma presto il percorso diventa duro, senza un metro di strada diritta. Fondamentale sarà la concentrazione".

Domani, dopo l'allenamento giornaliero, Cunego e Marzano ripartiranno da San Vincenzo per tornare a casa.

(fonte: ufficio stampa)

 

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  postato il 15/01/2009 alle 15:41
CICLO-VACANZE IN PRIMA CLASSE PER I FANS DI DAMIANO CUNEGO CON BIKE ITALIA RANDO

Damiano Cunego e Bike Italia Rando : nasce un importante sodalizio che, grazie alla principesca disponibilità del Campione del Team Lampre-N.G.C., da questa stagione offre la possibilità a tutti gli appassionati di turismo in bicicletta appartenenti ai suoi Fans Club di partecipare ai viaggi di Bike Italia Rando con forti agevolazioni e sconti.

Sono ben 13 i Fans Club ufficiali del Principe di Cerro Veronese presenti in tutta Europa, con più di 2000 iscritti che seguono le imprese del loro idolo con affetto e costante presenza alle gare.

Damiano, amante della bicicletta non solo come strumento di lavoro ma anche come passione da spendere in compagnia e sempre a contatto con la natura, sposa l’idea di Bike Italia Rando che vede nella bicicletta uno strumento di una essenziale e sana filosofia di vita e una nuova forma di turismo dinamico e attivo con il massimo rispetto per l’ambiente.

I viaggi di Bike Italia Rando sono ideati da Enrico De Angeli, randonneur di grandissima esperienza, al suo attivo anche una Race Across America. I Tours e i Raid in catalogo visibili sul sito www.bikeitaliarando.com abbinano il puro piacere di pedalare alla vacanza, alla buona cucina e al soggiorno in strutture di alto livello che garantiscono il massimo relax e sono adatte anche agli accompagnatori. I percorsi perfetti da pedalare, sicuri lontani dal traffico, soddisfano sia coloro che viaggiano in bicicletta per piacere sia coloro che hanno ambizioni più sportive e aspirano all’impresa. Tutti i tour prevedono accompagnatore, trasporto bagagli, assistenza con automezzo al seguito e ristoro durante il percorso. Le principali destinazioni per il 2009 sono Lago Maggiore, Sardegna e Toscana, Alpi Svizzere, Provenza e Mont Ventoux in Francia, e gli Stati Uniti. Programmi speciali per week-end e incentive travel.

Per ulteriori informazioni inviare una mail a info@bikeitaliarando.com

(ufficio stampa)

 

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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 22/01/2009 alle 10:14
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Cunego e Marzano sul percorso della crono delle Cinque Terre

Giornata dedicata allo studio per Cunego e Marzano. I due atleti della Lampre-NGC hanno infatti effettuato una ricognizione sul percorso delle Cinque Terre che il prossimo 21 maggio sarà lo scenario della 12^tappa del Giro d'Italia, una crono di 61,7 km da Sestri Levante a Riomaggiore.
Cunego e Marzano, in compagnia del ds Copeland, hanno raggiunto Sestri in macchina partendo da San Vincenzo, per poi salire in bici e iniziare la ricognizione dell'intero percorso della crono: lo studio dei 61,7 km è durato circa 2 ore e mezza, con soste nei punti di maggior interesse.
Una volta giunti a Riomaggiore, Cunego, Marzano e Copeland hanno visionato nuovamente il percorso a bordo dell'ammiraglia.
"Direi che è una cronometro non scontata - ha spiegato Cunego - Ci sono due salite non semplici e una discesa da studiare attentamente. Sulla salita del Bracco è possibile pedalare con potenza, mentre su quella del Passo del Termine ci saranno più difficoltà, sia perché è la seconda ascesa, sia perché ha pendenze più impegnative".
Questo invece il commento del ds Copeland: "La cronometro risulterà essere molto impegnativa dato che presenta salite dure e un tratto in discesa molto tecnico. Bisogna studiare bene il percorso, soprattutto la discesa, per poi decidere quali materiali tecnici utilizzare. La prima parte della prova è adatta agli specialisti delle prove contro il tempo, ma presto il percorso diventa duro, senza un metro di strada diritta. Fondamentale sarà la concentrazione".

Domani, dopo l'allenamento giornaliero, Cunego e Marzano ripartiranno da San Vincenzo per tornare a casa.

(fonte: ufficio stampa)


Damiano dice di puntare alle classiche (giustamente!), ma secondo me non trascurerà la classifica al giro e questa notizia ne è la riprova...

speriamo di rivederlo alla grande in salita al Giro

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/02/2009 alle 17:46
AUGURI. Il Giro d’Italia del Centenario che rinnega Milano, dimentica le grandi montagne e celebra un Centenario privo di storia, ma si spera ricco di storie. Un Giro all’incontrario, sottosopra, che affronterà subito le Dolomiti e che ignorerà il profondo Sud per decidersi in sostanza nelle Marche, nel tappone Pergola- Monte Petrano, con le salite di Cesane, Nerone e Catria. Un Giro che ha fatto sobbalzare i puristi del pedale - noi compresi - ma che potrebbe ugualmente entusiasmare, perché più aperto e più imprevedibile di altri.
Evans che non vuole più venire al Giro d’Italia, Cunego e Ballan che pensano e sperano di fare altrettanto. Tanti motivi di discussione, che riportano però il ciclismo nell’alveo della discussione sportiva. Dopo tanto tempo, finalmente, si torna a parlare solo e soltanto di ciclismo. Di questioni tecniche, di percorsi, di itinerari, di montagne che ci sono e di quelle che non ci saranno. Dopo tanto tempo si torna a raccontare di prese di posizione. Di giochi di potere e di invidie. Di un Evans che probabilmente ha nel proprio cuore l’intenzione di puntare tutto sul Tour de France, ma che non fa nulla per nascondere il proprio disappunto per essere guidato da un preparatore che oggi segue anche Ivan Basso. E lo stesso fa Cunego, che non ha fatto nulla per nascondere il proprio risentimento nei confronti del giornale che organizza la «corsa rosa», colpevole secondo il corridore veronese di parlare un giorno sì e l’altro anche di due soli corridori: del texano e del varesino. Tanti motivi di discussione, tanti elementi di riflessione. Uno su tutti: che ci piaccia o no, siamo tornati a parlare solo di ciclismo. Speriamo che di qui in avanti sia solo Angelo Zomegnan, con le sue intuizioni e le sue provocazioni, a darci argomenti, motivi e spunti. Per il resto, prendendo in prestito le parole di Ballan e il nostro titolo di copertina: Auguri.


Pier Augusto Stagi from tuttobiciweb.it Gennaio 2009

il campione di tutti i tempi si sente sottovalutatoo

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/02/2009 alle 22:56
Ormai Cunego fa coppia fissa sui giornali con Ballan....
Perchè non può esserci solo Damiano?
Si è svalutato? Se scrivi Cunego devi per forza affiancare la parola Ballan? Io trovo peggiore questa condizione per Damiano che vedere sempre la foto di Basso sui giornali.

Saranno certamente il n° 1 e il n° 2 del mondo, ma credo che l'individualità di Cunego andrebbe rispettata, invece ormai hanno consolidato il pacchetto e li vendono a coppia.
Come l'esistenza di uno dipendesse dall'altro. Boh!

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
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  postato il 05/02/2009 alle 23:55
Magari gli farà bene non avere tutti i riflettori puntati su di lui.
O forse, sente la maglia iridata come cosa sua e quindi non ammette che gli stia lontana più di 20 cm.

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2009 alle 16:52
Damiano Cunego in pista
Giornata dedicata a un test di valutazione per Damiano Cunego: presso il velodromo di Dalmine (Bg), il corridore della Lampre-NGC ha seguito le indicazioni del preparatore Sergio Gelati e del ds Copeland per raccogliere dati sul suo stato di forma.
(lampre-ncg.com)

 

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  postato il 25/02/2009 alle 09:51
Damiano Cunego ha svolto oggi un'insolita sessione di allenamento su pista al velodromo bergamasco di Dalmine allo scopo di verificare la preparazione e lo stato di forma, apparso ancora imperfetto, in
vista del Giro d'Italia del centenario, principale obiettivo di stagione.
Il leader del team milanese Lampre-Ngc ha offerto, per sua stessa ammissione, una prestazione inferiore alle attese, soprattutto a cronometro, nella recente Vuelta dell'Algarve, la corsa a tappe portoghese che si conclusa due giorni fa con la vittoria di Alberto Contador, maglia rosa finale del Giro dello scorso anno. Cunego, 27 anni, ha terminato la gara lusitana al 35/o posto, a 5'24'' in classifica generale da Contador, e pertanto, d'accordo coi suoi tecnici, ha scelto di sondare con test mirati su pista il suo reale stato di forma in vista di una primavera che lo vedrà cercare il successo anche nelle classiche delle Ardenne di aprile.
Il suo prossimo appuntameno agonistico è previsto per sabato prossimo al 1/o Gran premio dell'Insubria, la neonata corsa
lombarda con partenza da Como e conclusione a Lugano, che si snoderà per un tratto sul tracciato iridato di Varese 2008 dove Cunego ha colto nel settembre scorso l'argento nella prova dei professionisti su strada.

[fonte tuttobiciweb]

 
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  postato il 08/03/2009 alle 17:54
Perché Cunego non corre nè la Parigi-Nizza nè la Tirreno-Adriatico?
 
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