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Michele Bartoli
cyclingteam2001 - 23/12/2008 alle 12:39

C'è il progetto di un clamoroso rientro dopo quattro stagioni di stop. Michele Bartoli, a 38 anni, continua a fare vita da atleta e si allena con Basso e Petacchi, che non lo staccano. "Sono competitivo" (Fonte: Gazzetta) - "Con una giornata così bella, non potermi allenare perché sto poco bene mi fa veramente girare le scatole". La voce al telefono è quella di Michele Bartoli, che da quando ha smesso di correre, a fine 2004, non ha mai smesso di fare la vita da ciclista. Ha avviato un’attività con la moglie; segue i cicloamatori, tanto che organizza una cronosquadre e una Granfondo, e con Xevents (di cui è testimonial) li porta a pedalare sui Muri del Fiandre. Michele, ci hanno detto che si sta allenando duramente. "Ho il capriccio di volere capire se sono ancora integro fisicamente". Tentato dall’idea di tornare? "Direi una bugia se affermassi che Armstrong non ha stuzzicato la mia voglia di tornare a correre. Un input l’ha dato". Intanto sul Monte Serra ha le prestazioni dei giorni migliori. "Il mio record è di 15'40". Ora non prendo il tempo e non ho mai fatto il Serra a tutta. Lo faccio così come viene, al medio. Non sono ancora preparato per farlo a tutta. Lo voglio fare al momento giusto, quando la migliore condizione è vicina, altrimenti magari mi demoralizzo e spacco la bici in due". Si allena anche con Basso e Petacchi e non si stacca, anzi. "Essere al fianco di amici che sai saranno i protagonisti delle corse mi fa venire ancora più voglia di tornare". Ha già convinto sua moglie? "Avessi dato ascolto ad Alessandra, avrei già detto sì. Lei ha sempre appoggiato le mie scelte, è contenta quando faccio le cose che mi piacciono". Coraggio, che remore ha? "Non ho paura di misurarmi con gli altri, è l’ultimo dei miei pensieri. Credo, così come sta dimostrando Rebellin, che l’età non è un problema e un anno o due li potrei reggere benissimo. Tornare non mi cambierebbe la vita, sarebbe solo puro divertimento". Ci fosse un giovane, magari Visconti (leader della squadra di Cipollini), da far crescere... "Mi piacerebbe ancora di più. Una motivazione del genere potrebbe essere decisiva per farmi dire sì". Perché smise? "Il 2004 è stato l’anno del disastro. Alla Csc, Riis ci imponeva cose strane, non adatte alla mia testa. Il corso da marines, le urla sui pullman per convincersi uno con l’altro... Mi sembrava di essere a Giochi senza frontiere, mica nel 'mio' ciclismo. Dopo 20 giorni ero scoppiato di testa. Eppure ho sempre rispettato il mio lavoro da corridore, l'ho vissuto come se fosse parte di me. Dopo la Sanremo non andavo in discoteca, ma pensavo al Fiandre". Un rimpianto? "La Roubaix. L’ho corsa solo l’ultimo anno, purtroppo. Ma so che potrei essere ancora competitivo, come al Fiandre". Intanto ha disegnato il percorso del progetto mondiale Firenze 2013. Come mai? "Ero con un amico a fare un giro a Fiesole. Mi sembrava di prendere il Duomo con le mani... La collina di Fiesole è la parte migliore di Firenze per fare una corsa. Il circuito è bello da impazzire. Sarà duro duro, come Lugano 1996. Mi sarebbe piaciuto correrlo. Un percorso così bello non l'ho mai visto". Vacanze di Natale? "Starò a casa. Poi per Capodanno vengono a trovarmi Basso e Lombardi. Sì, ci alleneremo".


Drein - 23/12/2008 alle 13:26

Io ho visto Gimondi, pedala tutti i giorni e devo dire che è ancora integro...che non stia pensando anche lui al rientro :D


Dreams - 23/12/2008 alle 18:12

[quote][i]Originariamente inviato da Drein [/i] Io ho visto Gimondi, pedala tutti i giorni e devo dire che è ancora integro...che non stia pensando anche lui al rientro :D [/quote] Moser si sta preparando per battere il record dell'ora di Chris Boardman.


Raf Benson - 23/12/2008 alle 18:55

[quote][i]Originariamente inviato da cyclingteam2001 [/i] Dopo la Sanremo non andavo in discoteca, ma pensavo al Fiandre". [/quote] Ogni riferimento ad un giovane talentuoso biondocrinuto che quest'anno corre per una squadra russa è puramente non casuale :Od:


Casagrande - 23/12/2008 alle 19:55

Al di là di ciò che si pensa, anche in questo forum, ci si deve mettere in testa che nello sport sono possibili i ritorni, meglio se supportati da volontà, determinazione nel ricreare qualcosa di positivo e di importante, e da una condizione psico-fisica ottimale. Certamente il rientro di Michele Bartoli, uno dei corridori mondiali più forti e talentuosi nelle gare di un giorno negli ultimi vent'anni( personalmente, è indimenticabile il suo trionfo al Fiandre del 96) avrebbe del clamoroso, a distanza di quattro anni dal ritiro e dopo che il toscano aveva fatto capire di smettere per grossi problemi fisici. Ma anche i ..... rientri di Cipollini e Armstrong sono stati clamorosi. Oggi ho acquistato la Gazzetta dello Sport e per me è stata una bella notizia, naturalmente ancora da approfondire e verificare. Devo ancora leggere l'articolo, ma da quel poco che ho capito traspare tutta la convinzione e determinazione di un uomo che, probabilmente, ha anche capito di aver smesso un po presto e di aver potuto vincere di più per l'enorme talento. E' proprio vero che è difficile scendere di sella, senza rimpianti, come del resto è successo a personaggi come Moser e Gianni Bugno. Staremo a vedere....., di sicuro il rientro di Bartoli acuirebbe di gran lunga l'interesse verso una stagione che si preannuncia proprio entusiasmante......


maglianera - 23/12/2008 alle 21:32

[quote][i]Originariamente inviato da Dreams [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Drein [/i] Io ho visto Gimondi, pedala tutti i giorni e devo dire che è ancora integro...che non stia pensando anche lui al rientro :D [/quote] Moser si sta preparando per battere il record dell'ora di Chris Boardman. [/quote] Fiorenzo Magni invece ritornerà alle gare in uno dei prossimi giri, quando ci sarà nuovamente il Bondone nel percorso :Old:


Frank VDB - 23/12/2008 alle 21:54

[quote][i]Originariamente inviato da Dreams [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Drein [/i] Io ho visto Gimondi, pedala tutti i giorni e devo dire che è ancora integro...che non stia pensando anche lui al rientro :D [/quote] Moser si sta preparando per battere il record dell'ora di Chris Boardman. [/quote] Francesco o Aldo?


Frank VDB - 23/12/2008 alle 22:05

Scherzi a parte, un conto è essere integri (e Bartoli lo è: si sa da tempo che tra Camaiore e il Serra si lascia dietro molti prof, anche con nomi altisonanti), un conto è tornare a correre. 38 anni e 4 lontani dalle gare non sono pochi. Bartoli potrebbe tornare per divertirsi, ma chi lo assumerebbe per farlo divertire senza garanzia di risultati? Sono da sempre un grande tifoso di Bartoli, però non mi racconti palle sul clima invivibile creato da Rijs nel 2004. Anche nel 2001 ebbe problemi alla Mapei, allora. E anche nel 2003 se ne venne via da Ferretti, proprio assieme a Basso. Secondo molti invece, la verità è che Bartoli, dopo l'incidente del 1999 e i successi prima ottenuti, si sia lasciato andare e sia stato ben poco concentrato sulle corse. Da ultimo, visto che un paio d'anni fa cercarono di infilarlo, non so con quale successo, nella lista di Fuentes, anch'esso con nick del proprio cane, non vorrei che con il suo ritorno si creasse intorno i presupposti per essere tramutato in volpe da pelliccia... una volpe a 38 anni di basso valore, ma di alto contenuto simbolico per i maghi dell'UCI: una pelle in più in concia, presa a buon mercato.


mestatore - 23/12/2008 alle 22:25

invecchiare con dignità ,no eh?


Tranchée d’Arenberg - 23/12/2008 alle 22:59

Bartoli la cazzata la fece ritirandosi nel 2004 a "soli" 34 anni, che per il ciclismo odierno non sono mica molti. Secondo me avrebbe potuto fare molto bene ancora per diversi anni, basti pensare a quello che sta facendo Rebellin. Ma ora tornare a 38 anni suonati, dopo 4 stagioni di inattività mi sembra una bella fesseria. Sta a lui, eventualmente, smentirmi, ma penso che sarà difficile anche trovare una squadra disposta a rischiare con lui.


Dreams - 23/12/2008 alle 23:58

[quote][i]Originariamente inviato da Tranchée d’Arenberg [/i] Bartoli la cazzata la fece ritirandosi nel 2004 a "soli" 34 anni, che per il ciclismo odierno non sono mica molti. [/quote] Probabilmente 34 anni non sono molti per il ciclismo odierno, fino a dieci anni fa lo sarebbero stati. Ora mi viene in mente Paolo Bettini, anche lui 34 anni e per quasi un decennio il corridore italiano di maggior spicco nelle corse di un giorno. Due corridori simili dal palmares un pò diverso. E se il primo sta pensando di tornare, contagiato dalla moda del momento, spero che questo non avvenga anche con Paolo Bettini che, tutto sommato, ha chiuso ad altissimi livelli, forse troppo presto, ma forse neanche troppo. Il romanticismo dell'addio è ormai andato perduto. :xxo


Bartoli - 24/12/2008 alle 13:57

Michelì ti voglio bene però evita ;)


Greg Lemond - 24/12/2008 alle 15:13

Io non penso che sia una cosa seria, ma l'avevo detto anche quando si parlava di un ritorno di Armstrong... Mi farebbe piacere rivederlo in gruppo per le emozioni che mi ha dato nella sua carriera, ma condivido l'opinione di chi dice che c'è solo il rischio di fare brutte figure. Riporto anche uno stralcio di vita: lo scorso anno al salone incontrai Bartoli con Freire e Nardello in uno stand e Freire diceva a Bartoli che il ciclismo in questi pochi anni era cambiato e che Michele aveva fatto bene a smettere a 34 anni, Bartoli annuiva deciso, non capisco questo ripensamento...


cassius - 24/12/2008 alle 22:09

Questa notizia cade a fagiolo. Oggi sono andato a fare sci di fondo a Festiona, in Valle Stura, e sapete chi ho visto? Stefania Belmondo. Era lì con i suoi due figlioletti (5 e 3 anni), che insegnava loro a sciare. Lei è stata uno degli idoli della mia infanzia, ma ovviamente non mi sono sognato di andare a romperle le balle, mentre aveva il suo da fare a tenere a bada i due "gagnu"... Stefania Belmondo è stata un'atleta di vertice mondiale nello sci di fondo per oltre un decennio, dal 1989 (anno della sua prima vittoria in Coppa del Mondo) al 2002. Si è ritirata quando era ancora una delle migliori, anzi, in una delle sue migliori stagioni: oltre a 3 medaglie alle Olimpiadi Invernali di Salt Lake City (oro nella 15 km TL, argento nella 30 km TC, bronzo nella 10 km TC), in quella stagione vinse due gare di Coppa subito dopo i Giochi, tra cui la mitica 30 km di Oslo, che fu la sua penultima gara. Per Torino 2006 cercarono di convincerla a tornare. Il livello della concorrenza era calato, avrebbe potuto tornare a vincere, ma dopo qualche timido tentativo rinunciò: i suoi doveri di mamma venivano prima. Io sono stato contento che sia andata così. Anche se la Paruzzi, che le è sempre stata inferiore, ha vinto una Coppa del Mondo e lei invece l'ha solo sfiorata più e più volte, e "quella là", la Di Centa, ne ha vinte due. Anche se molte delle sue rivali storiche, Lazutina, Danilova, Egorova ecc., come si è scoperto in seguito, erano dopate come cavalli. Tutto questo predicozzo, avrete capito, c'entra con questi ritorni. C'è un tempo per tutto. Allenati, gareggia, vinci tutto quello che riesci e che vuoi vincere. Corri fino a 30, 35 o anche 40 anni, purché tu lo faccia sempre per i risultati e non perché hai un "brand" da spendere. Decidi se fare 2-3 stagioni finali sapendo che non sei più quello di una volta, oppure smettere quando sei ancora al top. Poi basta. Inizia un'altra vita. Insomma, a 34 anni mica Bartoli è finito a guardare i cantieri e dare da mangiare ai piccioni seduto su una panchina? Si è ritirato perchè Riis gli sembrava un pazzo? Sono tutte balle: per sua stessa ammissione, si è ritirato perchè la voglia era calata, per mancanza di motivazioni.


W00DST0CK76 - 25/12/2008 alle 18:46

Personalmente sono stato sempre contrario ai clamorosi ritorni, capisco che per un atleta che si è nutrito di sport nei migliori anni della sua vita sia difficile rinunciare all'adrenalina della competizione, però è anche giusto capire quando è il momento giusto per smettere, senza ripensamenti. Una cosa è restare in allenamento e tenere le ruote dei corridori in attività, ben altra cosa sono le gare. Quando ti chiami Bartoli o Armstrong non puoi permetterti di prender parte ad una corsa solo per il gusto di partecipare, un nome "pesante" genera sempre forti aspettative e si rischia di cadere nel patetico. Ricordo una canzone di Elio e le storie tese che diceva "appendi le scarpe al chiodo, perchè il viale del tramonto di percorre a piedi nudi, appendile campione e lasciaci una buona immagine di te".


Carrefour de l arbre - 26/12/2008 alle 16:26

quando la corsa era da leggere, solitamente michelino incappava in pessime figure, inetto com'era nella gestione tattica, ma il motore era da fuoriserie. Peccato veramente che non abbia provato a fare qualche rubè in più, le caratteristiche c'erano tutte. Adesso però basta con queste tragicomiche farse dei rientri, già ce n'è uno che mi manda in bestia, ci mancano solo altre sparate del genere per un vero e proprio travaso di bile.


Frank VDB - 26/12/2008 alle 21:46

Riconosciuti stamattina sul lungomare tra Cinquale e Forte dei Marmi Bartoli e Chicchi, più un altro paio di soggetti, uno dei due con maglia Caisse d'Epargne. [Chicchi incrociandomi mi ha guardato a lungo mentre io facevo lo stesso. Probabilmente pensava "ma guarda quanto è messo bene in bici quello lì"] :D Niente di eclatante, ovviamente. Sono spesso assieme e anzi la notizia era che non c'era Petacchi, che con Chicchi a ottobre si era messo in coda alla prima corsa di un'amatoriale cui partecipai anch'io in quel di Massa. Annunciato l'arrivo in Versilia di Basso nei prossimi giorni. Con probabile prima visita al percorso della crono. Tutto questo per dire che Bartoli è sempre in bici con personaggi in attività di alto calibro. Ma spero che si fermi lì e non si metta in testa di rientrare.


antonello64 - 27/12/2008 alle 01:39

qui ci sono i risultati dell'ultima stagione di Bartoli http://www.cicloweb.it/piazza.php?key_prog=1116&anno=2004 zero vittorie e qualche piazzamento sparso qua e là. Nel caso tornasse è presumibile che, nella migliore delle ipotesi, non potrà far meglio del 2004 (a meno che non pensi di essere più forte oggi di quanto non lo fosse nel 2004): ne vale la pena?


Salvatore77 - 27/12/2008 alle 10:56

Negli ultimi anni Bartoli non sembrava che in bici volasse, anche se ha raccolto belle vittorie (come per esempio due Lombardia). Lui con l'età ebbe un evoluzione (o involuzione) tecnica, cioè ha smesso di andare forte nelle salite della Liegi e divenne forte sul passo e riusci a ottenere vittorie alla Pozzato, infatti un Lombardia in volata su un percorso non propriamente selettivo. Non so se l'idea di competere per la Roubaix che di fatto lo ha visto protagonista solo mezza volta possa essere così trainante da farlo tornare a correre. Preferisco di no. Ma ora lo fanno tutti...


cassius - 27/12/2008 alle 12:25

Magari i "vecchi" hanno l'impressione che da quando hanno mollato loro il livello sia sceso un po'...


W00DST0CK76 - 27/12/2008 alle 14:06

[quote][i]Originariamente inviato da Salvatore77 [/i] Negli ultimi anni Bartoli non sembrava che in bici volasse, anche se ha raccolto belle vittorie (come per esempio due Lombardia). Lui con l'età ebbe un evoluzione (o involuzione) tecnica, cioè ha smesso di andare forte nelle salite della Liegi e divenne forte sul passo e riusci a ottenere vittorie alla Pozzato, infatti un Lombardia in volata su un percorso non propriamente selettivo. [/quote] Penso che l'infortunio al ginocchio patito al Giro di Germania del 1999 abbia segnato l'inizio del suo declino, da allora Michele ha perso quell'esplosività che gli permetteva di volare su cotes e muri belgi.


Bartoli - 27/12/2008 alle 14:18

[quote][i]Originariamente inviato da W00DST0CK76 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Salvatore77 [/i] Negli ultimi anni Bartoli non sembrava che in bici volasse, anche se ha raccolto belle vittorie (come per esempio due Lombardia). Lui con l'età ebbe un evoluzione (o involuzione) tecnica, cioè ha smesso di andare forte nelle salite della Liegi e divenne forte sul passo e riusci a ottenere vittorie alla Pozzato, infatti un Lombardia in volata su un percorso non propriamente selettivo. [/quote] Penso che l'infortunio al ginocchio patito al Giro di Germania del 1999 abbia segnato l'inizio del suo declino, da allora Michele ha perso quell'esplosività che gli permetteva di volare su cotes e muri belgi. [/quote] Ahime si anche se come detto qualche bella soddisfazione me l'ha data Aggiungerei anche l'infortunio semprei n Germania nel 2002 al Giro


W00DST0CK76 - 27/12/2008 alle 14:31

Immagino che, anche se dovesse tornare a correre (ma francamente non ci credo piu' di tanto), si guarderà bene dal partecipare a corse in Germania :Od:


plata - 27/12/2008 alle 15:38

[quote][i]Originariamente inviato da W00DST0CK76 [/i] Immagino che, anche se dovesse tornare a correre (ma francamente non ci credo piu' di tanto), si guarderà bene dal partecipare a corse in Germania :Od: [/quote] Infatti ha annunciato questa sua voglia solo dopo che ha saputo che il Giro di Germania non verrà fatto... :Od: