laperla
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postato il 16/02/2005 alle 14:26 |
Dopo denuncia Simeoni per lite con Armstrong al Tour 2004
Filippo Pozzato (Quick Step) e Giuseppe Guerini (Telekom) lunedi' compariranno davanti alla Disciplinare della Federciclo. Il procuratore li ha deferiti in merito al loro coinvolgimento nel caso Armstrong-Simeoni nella 18/a tappa del Tour 2004. Simeoni presento' un esposto denunciando di essere stato minacciato e insultato da Armstrong e da altri colleghi dopo essere andato in fuga, fuga che di fatto gli fu impedita dall'americano per motivi extrasportivi.
Come andrà a finire?
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marc
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postato il 16/02/2005 alle 15:08 |
Che sia questa una delle ragioni per le quali il texano non farà il Giro? (cioè per non mettere il piede in Italia?) 
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superalvi
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postato il 16/02/2005 alle 15:12 |
L.A ha già dichiarato che non metterà piede in italia fintanto che le magistrature indagano sul suo dottore e sul doping nel ciclismo
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france85
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postato il 16/02/2005 alle 15:14 |
Non capisco la motivazione degli altri corridori che insultarono Simeoni. Perchè lo hanno fatto?
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superalvi
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postato il 16/02/2005 alle 15:15 |
perchè c'è sempre chi fra i due litiganti sceglie il più potente per avere qualche possibile vantaggio in più nel futuro
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Pirata x sempre
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postato il 16/02/2005 alle 15:28 |
Originariamente inviato da superalvi
perchè c'è sempre chi fra i due litiganti sceglie il più potente per avere qualche possibile vantaggio in più nel futuro |
cosa aggiungere di piu'!?!?!?!?
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Giuseppe Matranga
www.cicloweb.it
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WebmasterNSFC
Non registrato
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postato il 16/02/2005 alle 15:43 |
Probabilmente anche perchè i signori che insultano Simeoni, accusandolo di sputare nel piatto dove mangia, sono anch'essi indirettamente coinvolti nel caso "Ferrari" visto che quest'ultimo è solo la punta dell'Iceberg e che prima di essere inchiodato ha profetizzato e istruito molti altri medici e pseudo-preparatori.
Chi insulta Simeoni dovrebbe vergognarsi, perchè ammettere di avere sbagliato è una grande virtù... chi c'è la con lui forse ha altre virtù, la furbizia, la scorrettezza e anche l'ignoranza che vincere barando non è da campione... ma da cxxxxxxe.
Siaoooooo ____________________
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laperla
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postato il 16/02/2005 alle 15:49 |
per chi ci può interessare tutta la vicenda su questo sito e tutto su Ferrari...Guardate bene i valori di Bertolami nell'inserto PROCESSO FERRARI: LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA
http://www.sportpro.it/
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marc
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postato il 16/02/2005 alle 16:36 |
Le motivazioni "ufficiose" furono che un'eventuale corsa bloccata "di proposito" dal texano come ritorsione nei confronti di Simeoni, voleva evidentemente dire "corsa bloccata" anche per tutti gli altri (quindi diventava molto problematico dare la caccia ai traguardi parziali).
Questo non è naturalmente una ragione moralmente valida, ma potrebbe far comprendere certi atteggiamenti.
Che poi si sia trattato di un clamoroso autogoal del texano è fin troppo evidente, come la sua decisione di evitare di passare il nostro confine...... è chiarissimo che ha la coda di paglia!!!!!!! 
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mario82
Non registrato
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postato il 16/02/2005 alle 19:52 |
Tra l'altro, guardate chi è che guarda in viso l'altro...
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gigio83
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postato il 16/02/2005 alle 20:09 |
Originariamente inviato da marc
Le motivazioni "ufficiose" furono che un'eventuale corsa bloccata "di proposito" dal texano come ritorsione nei confronti di Simeoni, voleva evidentemente dire "corsa bloccata" anche per tutti gli altri (quindi diventava molto problematico dare la caccia ai traguardi parziali).
Questo non è naturalmente una ragione moralmente valida, ma potrebbe far comprendere certi atteggiamenti.
Che poi si sia trattato di un clamoroso autogoal del texano è fin troppo evidente, come la sua decisione di evitare di passare il nostro confine...... è chiarissimo che ha la coda di paglia!!!!!!! |
sono d'accordissimo con te,se lance fosse a posto non scapperebbe,se fa e ha fatto così è perchè ha qualcosa da nascondere
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superalvi
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postato il 16/02/2005 alle 21:27 |
coda di paglia al 100%
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mestatore
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postato il 17/02/2005 alle 00:10 |
fermo restando quanto ho scritto in post precedenti su armstrong, fermo restando che il suo modo di interpretare il ciclismo (solo tour,,,)è odioso, fermo restando tutte le considerazioni che morris, aranciata ed altri hanno chiaramente manifestato e che io condivido in gran parte, fermo restando il valore morale ed etico della confessione di simeoni in assoluto ed in confronto al comportamento processuale di altri corridori, vorrei,anche per tenere fede al mio nome di battaglia, "pescare un poco nel torbido".
Non pensate che il gesto dell' americano non sia sì odioso, ma soprattutto stupido dal punto di vista mediatico, dal momento che questo tipo di gesti è sempre esistito nello sport professionistico e nel ciclismo in particolare ? Ad esempio, che dire dei nostri corridori, sempre gelosi del panta, quando rientrava in gruppo e attirava attenzioni, anche quando non faceva risultati e che dire di chi lo ha inseguito inutilmente alla cascata del toce?
E poi, forse agli altri corridori non sta anche un poco lì quel simeoni che quando andava dal dr maserati prendeva di ogni e non vinceva mai e adesso che è il paladino della lotta al doping arriva in nazionale, vince, va in fuga al penultimo e all' ultimo giorno del tour e va più forte a 33 anni che mai? ma allora sto ferrari ne azzeccava poche o quelli che si fanno proprio non vanno avanti?
Che dire di cipo che non lo voleva proprio fare più correre, a simeoni? Non dovevano inquisire anche lui?
ma poi i giudici che si occupano di ciclismo ci vanno bene o no? anziche occuparsi dei corridori, non farebbero meglio a cercare gli spacciatori ed i medici compiacenti (che poi spesso sono in società)?
PS: RILEGGENDO STO POST MI SEMBRA DI AVERE PROPRIO ESAGERATO, ma al mestatore non pare vero di potere agitare un po le acque.
In realtà penso anch'io che simeoni al processo si è ben comportato, condivido molte delle cose che dice nelle sue interviste (tipo quella di recente su repubblica), anche se forse nel ruolo del moralizzatore forse un po' esagera e anche se ha fatto un gesto di rottura importante magari ...
Ancora rimando ad altri post che ho scritto su armstrong, che si è comportato malissimo nell' occasione, e ha più di qualche ombra.
Se era furbo lo faceva inseguire dal treno della postal con il mio hincapie con i suoi begli occhiali bianchi e finiva lì.. invece è texano e si merita le macube di aranciata, che mi ha promesso di risparmiare george.
perdono, ma volevo provare anche un altra chiave di lettura...
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Morris
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postato il 17/02/2005 alle 00:44 |
Ci sono due punti del tuo intervento che trovo davvero azzeccati.
Il primo riguarda la caccia assai leggera per non dire sibillina, a spacciatori e dottori dopatori. Un noto “zambottino” che ha imbrattato la classe medica rendendola spesso ridicola, pochi mesi fa, è caduto nella rete di una nota trasmissione televisiva e, per questo, è finito nelle maglie della giustizia, ma se la caverà, nonostante abbia incrinato assai la salute di molti ciclisti, in particolare amatori (notoriamente i primi della classe per doping nelle vene). Di questo figuro tutti sapevano e la sua grigia opera era di un’ovvietà stupefacente, eppure, le “manette”, sono scattate solo quando s’è costruito un autogol. Nelle palestre, nonostante qualche azione di controllo estemporanea, si continua lo spaccio con una tangibilità provata dai numeri che a valle si riscontrano. Diciamo pure con chiarezza e senza timori, che il quadro repressivo, in questo Paese, lascia ancora molto a desiderare, ed è semplicemente da stupidi reprimere col bastone, solo su chi è vittima di questo flagello.
L’altro punto, è la stupidità dimostrata da Armstrong nell’affaire Simeoni. Poteva, come tu dici, limitarsi a far lavorare gli altri, ma ha preferito intervenire in prima persona, costruendo attorno a lui ulteriori presupposti per ottenere la “patente” di tarocco superiore. Non è nuovo a fatti del genere e ad atteggiamenti mafiosetti. Una mia atleta, non italiana, che lo stimava come un “re”, cambiò atteggiamento verso di lui, dopo aver vissuto, tre anni fa, in Spagna, in prima persona, uno sfogo di Lance, dopo una sconfitta su una breve cronoscalata. Armstrong sosteneva che il cronometraggio era sballato, in quanto uno come lui non poteva essere umiliato da un pivello e lui sapeva di essere imbattibile (!!!). Altra stranezza di quell’episodio: la presenza, come suo difensore, di un medico assistente di chi ben sappiamo. Non c’era il diesse, bensì proprio un camice bianco!
Riguardo al resto, condivido pure l’osservazione su quei troppi corridori italiani gelosi della fama di Pantani, un atteggiamento che non ha aperto loro altre porte, ma ha semmai sospinto il degrado del ciclismo, agli occhi di chi aveva i mezzi per sostenerlo o dargli ulteriori spinte di successo.
Ciao!
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mestatore
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postato il 17/02/2005 alle 01:13 |
caro morris,
quando sento di qualcuno che accusa i cronometraggi sballati e non sa accettare le sconfitte, mi cadono veramente la braccia.
Ancora di più avrei preferito che i giudici non inquisissero fortebraccio per motivi risibili, così magari veniva al giro e sulle nostre salite, più ripide e dove conta meno la squadra, cunego e c. lo suonavano come un tamburo.
Non sarebbe comunque venuto, ma almeno non avrebbe avuto alibi per un altro bluff.
ciao
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melamarcia
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postato il 17/02/2005 alle 01:53 |
a proposito di filippide simeoni e dello sceriffo lance,che il buon aranciata in un'omelia grottesca ma struggente definì santo,quello che piu di tutto c'è da contestare a mio avviso,è il poco risalto mediatico che la vicenda ha assunto al di fuori dei confini italiani.il gesto dello sceriffo fu talmente paradossale da suscitare nei tifosi il timore fondato che all'interno della carovana ci sia una vera e propria lobby massonica.evidentemente i curatori dell'immagine dell'americano o erano in vacanza...o erano assenti perchè la stavano prenotando.cmq. non crediate a nulla.a lance nulla succederà...perchè in italia non ci viene(salvo poi coprire la marachella affermando di venire giusto per trovare la famiglia casartelli,gesto nobile...ma se non dichiarato ai 4 venti meglio).all'estero sà di poter contare su molti fattori,vedi la copertura degli sponsor(il canale mediatico doping channel mi pare molto piu potente di un semplice marchio mercatone uno),E SOPRATTUTTO L'IMMAGINE DI MIRACOLATO CHE......,SCONFITTO IL CANCRO....PARTE PER LA FRANCIA E VINCE 6 VOLTE DI FILA LA CORSA PIU PRESTIGIOSA.PENSATE CHE UN MESSAGGIO DI TALE PORTATA,CHE TANTA SPERANZA PUò AVER SUSCITATO IN MOLTI AMMALATI,POSSA ESSERE ROTTO DA UN'ACCUSA A LANCE?CHE FIGURA CI FAREBBE?E CHE PECCATO SAREBBE PER I MALATI DI CANCRO?NOI CMQ. CONTINUEREMO A TIFARE FILIPPIDE DA MARATONA  ____________________
janny
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marc
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postato il 17/02/2005 alle 09:16 |
Mestatore,, per me tutte le tue ..... ipotesi?..... corrispondono al vero!!!!
( in particolare quella sulla gelosia di alcuni colleghi nei confronti del Pirata....)
E poi riprendo un pensiero fatto in un mio post precedente: la stupidità dell'atteggiamento del texano è anche riferita al fatto che Simeoni non lo ha mai chiamato in causa direttamente.
E' Lui che si è sentito "tirato per la giacca"!
Evidentemente l'americano, su certi suoi collaboratori, ci può mettere la mano sul fuoco!!!Mah!
Tanto per fare confronti, Indurain non lo avrebbe mai fatto!
Certi arringatori di folle che scrivono sui giornali, che riempiono con la loro faccia gli schermi televisivi e che si sono fatti paladini della lotta al doping dopo Madonna di Campiglio, dopo aver sfruttato l'immagine di Marco sul piano della popolarità e delle vendite, si sono resi conto di quanto male ha fatto al ciclismo l'"intimidazione" fatta a Simeoni  !
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aranciata_bottecchia
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postato il 17/02/2005 alle 15:01 |
E poi, forse agli altri corridori non sta anche un poco lì quel simeoni che quando andava dal dr maserati prendeva di ogni e non vinceva mai e adesso che è il paladino della lotta al doping arriva in nazionale, vince, va in fuga al penultimo e all' ultimo giorno del tour e va più forte a 33 anni che mai? ma allora sto ferrari ne azzeccava poche o quelli che si fanno proprio non vanno avanti?
Che dire di cipo che non lo voleva proprio fare più correre, a simeoni? Non dovevano inquisire anche lui? |
Ciao Mestatore, tutto é possibile, come dice Morris la mano sul fuoco non la si mette per nessuno, Simeoni compreso.
Sul Ferrari che dire, anche in Gewiss non é che vincessero tutti, ma le vittorie di taluni avevano ed hanno tuttora del clamoroso e dell’inspiegabile per via naturale.
Tu hai ben piú "confidenza" di tutti noi con la medicina, immagino non sia strano pensare che il doping, non trattandosi altro che di farmaci, riscontri reazioni differenti da organismo ad organismo.
C’é una sola affermazione del dr. Maserati che condivido, ossia che vi sono taluni casi dove il doping puó costituire addirittura un freno alle prestazioni del corridore.
Io non ho alcuna competenza nel settore, ma penso che le reazioni del corpo umano legate alla chimica, pur rispondendo a talune regole generali, presentino una serie di eccezioni abbastanza numerose.
Detto ció, caro Mestatore, sei un grande e i tuoi post sono sempre interessanti.
In un altro thread mi sono "incazzato" come una vipera davanti all’ipotesi di un sedicente politologo, che si firma "John Kleeves", perché l’ipotesi che in quel di Campiglio abbia avuto luogo un complotto governativo amerikano contro Pantani, quando ancora Lèns non si era trasformato nel mostro mangia-Tour, mi trova in totale disaccordo.
Come diceva Archimede datemi una leva e un punto d’appoggio e vi solleveró il mondo ma, in questo caso, pur accettando la "leva" (le porcate degli amerikani sono storia corrente) manca un punto d’appoggio.
A proposito, nel delirante articolo di Kleeves linkato da Canguro (Canguro che, sia chiaro, non sto biasimando, http://www.comedonchisciotte.luogocomune.net/modules.php?name=News&file=article&sid=585 ) viene citato pure il dr. Vittorio Bianchi, il "zambottino" cui fa riferimento Morris (se non sbaglio).
Altro discorso é ipotizzare un’ingerenza della squadra americana nelle decisioni prese dalla direzione del Tour de France, esiste un indizio tremendamente probante come la gita "georgiana" di Cipollini e il conseguente clamoroso invito della Domina Vacanze di Santoni al Tour de France (clamoroso due volte, se si pensa che la squadra apparteneva al GSII, la seconda fascia delle squadre affiliate all’UCI).
Questo fatto ci permette di pensare ad una recidiva ma di segno opposto, ovvero é facile intuire che la US Postal possa avere "suggerito" l’esclusione delle squadre di Pantani dalla rosa degli inviti (ricordo che non si trattava di due sole misere wild-card come oggi, le squadre che avevano il diritto di partecipare al Tour erano le prime 14 del ranking UCI, quindi gli inviti variavano da 6 a 7, pensate un po’), esattamente come lo scorso anno ha "suggerito" l’invito del Cipolla.
In questo caso non si sconfina nella fanta-politica ma si rimane con i piedi ben saldi nella politica concreta.
Dei tre motivi che obbligano Lèns a partecipare al Tour, come scrive Morris, uno sicuramente é il dovere contrattuale verso la Discovery Channel, un altro potrebbe essere il saldo e solido cordone ombelicale che lega Lèns e l’organizzazione del Tour, con annessi "diritti" e "doveri" di questa ipotesi, il terzo motivo non saprei dirlo con certezza, ma le opzioni sono numerose, dai vincoli che potrebbero legarlo a certe istituzioni del suo paese fino alla certezza che comunque vincerebbe il Tour, quindi perché butterlo via...
Quanto all’episodio della breve cronoscalata citato da Morris che dire se non che mai avrei pensato che si abbassasse a simili sceneggiate, per questioni di nessun conto!
Tornando per un momento all’episodio Simeoni-Lèns, é vero che nella storia del ciclismo si sono verificati numerosi episodi di "corporativismo", é capitato spesso che alcune fughe o inseguimenti venissero stoppati dal Bernard Hinault o dal Fiorenzo Magni del caso, vuoi perché il plotone era palesemente stremato e necessitava di una tregua, vuoi perché in fuga c’era un fidato gregario che mai aveva vinto una corsa e si voleva impedire che altri andassero a riprenderlo, vuoi perché banalmente c’era una poco edificante vendetta da soddisfare verso uno sgarbo patito in passato (vedi Van Looy e Beheyt).
Se proprio vogliamo essere cattivi possiamo chiamarli episodi di "caporalato", dove il corretto e libero svolgimento del lavoro viene intralciato da motivazioni personali.
L’episodio di Lèns, con tanto di polemica attorno al dr. Ferrari, con tanto di insulti texani e di querela italiana, assume un valore che sconfina dall’ambito sportivo in quello civile, é intimidazione, é un atteggiamento non piú corporativo ma bensí mafioso.
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galibier98
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postato il 14/04/2006 alle 16:51 |
sulla gazzetta di oggi è riportata la notizia che armstrong e simeoni hanno ritirato le querele che avevano presentato l'uno contro l'altro. quindi caso chiuso..non me l'aspettavo!!
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Joy
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postato il 14/04/2006 alle 17:12 |
L'ho letto pure io e mi ha lasciato piuttosto perplessa
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suggestivo
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postato il 14/04/2006 alle 18:14 |
l'"unto dal signore" avrà fatto in modo di "ungere" per bene anche Simeoni.
A buon intenditor, poche parole.
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laperla
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postato il 14/04/2006 alle 19:02 |
eheheheheeheheheheh
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Delfino
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postato il 14/04/2006 alle 19:07 |
| Mi disp per Pippo, sarebbe dovuto andare fino in fondo, però resterà per sempre un grande ____________________
Daniele
Maglia Nera CKC 2007
Campione italiano 2008 Fantaciclismo di Cicloweb
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cassius
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postato il 14/04/2006 alle 23:23 |
Andare in fondo per che cosa?
Purtroppo a pochi è importato veramente quello che è successo, che invece avrebbe dovuto far riflettere sull'effettiva grandezza umana di Armstrong.
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Joy
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postato il 14/04/2006 alle 23:52 |
Originariamente inviato da cassius
Andare in fondo per che cosa?
Purtroppo a pochi è importato veramente quello che è successo, che invece avrebbe dovuto far riflettere sull'effettiva grandezza umana di Armstrong. |
Da una parte ti sei già risposto...ovvero andare avanti per quei pochi a cui questa vicenda è realmente importata. A mio parere doveva andare avanti anche per una questione di coerenza con se stesso e per il fatto che è ingiusto che un corridore, solo perchè si chiama Lance Armstrong, sia legittimato a fare ciò che vuole in corsa (e pure fuori) senza pagarne le conseguenze!!! La grandezza umana di Armstrong?! Fammi dire solo che perde acqua sotto molti aspetti...
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leo
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postato il 15/04/2006 alle 13:29 |
Si, anche cyclingnews.com riporta la notizia:
Simeoni vs. Armstrong finally finished
Lance Armstrong and Filippo Simeoni have both withdrawn defamation charges against each other, ending a three year-old affair. The case wound up in a court in Latina, Italy on Thursday. It started in April 2003, when Simeoni sued Armstrong for defamation over the American's remarks in Le Monde in relation to Simeoni's role in the Dr Ferrari trial. Armstrong subsequently launched a counter-suit against Simeoni.
Another case that involved the pair in an incident during the 2004 Tour de France was closed earlier this year.
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Pirateattack
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postato il 15/04/2006 alle 15:34 |
Mi spiace che tutto si sia dissolto nel nulla in silenzio. Se Pippo ha mollato perchè ormai non interessava più a nessuno lo posso anche capire, però non è possibile che Armstronz riesca a salvarsi ogni volta. Come il caso della positività all'EPO nel tour '99 (se solo ci fosse stato il Panta  ) l'Equipe ne ha parlato in lungo e in largo e cosa è successo?
Se sapete qualcosa ditemelo voi, ma credo che si sia messo a tacere pure quello..
Avrà pure sconfitto il cancro, e questo gli fa onore, ma per me non è assolutamente una bella persona (usando termini moderati). Sta a voi smentirmi ____________________
  
"La grinta non si può comprare: o ce l'hai o non ce l'hai. Puoi avere il tecnico migliore, lo stipendio più alto e tutti gli stimoli di questo mondo, ma quando sei al limite della fatica sono solo le tue doti ad aiutarti" Marco Pantani
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falco46
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postato il 15/04/2006 alle 16:29 |
la verità è ke konta il + forte, e poi lance l'hann riverito sempre, x 7 anni gli hanno fatto il tour apposta x lui, lo scorso anno quando ivan era fortissimo c'erano 2 salite precise, 1 vergogna!
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