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Autore: Oggetto: Una manica di cretinetti ... che scioperano solo per fesserie

Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/09/2008 alle 10:00
Originariamente inviato da gregorio

Originariamente inviato da antonello64

se non sbaglio, però, la lotta sindacale in tema di antidoping, dovrebbe riguardare più la modalità dei controlli piuttosto che i controlli stessi.
Di fronte ad un controllo alle 11 di sera i corridori dovrebbero essere tutti uguali, puliti o meno, nel senso che tutti sono costretti a sopportare una vessazione inutile.
Non parliamo poi del caso Van Impe.
Anche i corridori puliti dovrebbero sapere (e sicuramente lo sanno) che non sono questi i modi per fare una lotta antidoping come si deve (anzi, sono controproducenti); anche chi va a pane e acqua non può certo approvare una battaglia condotta con questi metodi


Magari pensano sono le il merito venga prima del metodo.
Almeno io lo penserei.
Come quel corridore che dopo il blitz al Giro del 2001, pur finendo tra la cinquantina di indagati perché gli trovaro della caffeina in camera, disse comunque "hanno fatto bene!".


Il che la dice lunga su quanto i corridori sian contenti di doparsi..
Comunque sia, un limite oltre il quale non bisogna andare c'è. Il blitz di Sanremo era un inedito, il caso Van Impe è stato un segnale come a dire che non c'è fine al peggio.

 

[Modificato il 20/09/2008 alle 12:22 by Admin]

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 20/09/2008 alle 10:05
Originariamente inviato da Subsonico

Originariamente inviato da gregorio

Magari pensano sono le il merito venga prima del metodo.
Almeno io lo penserei.
Come quel corridore che dopo il blitz al Giro del 2001, pur finendo tra la cinquantina di indagati perché gli trovaro della caffeina in camera, disse comunque "hanno fatto bene!".


Il che la dice lunga su quanto i corridori sian contenti di doparsi..
Comunque sia, un limite oltre il quale non bisogna andare c'è. Il blitz di Sanremo era un inedito, il caso Van Impe è stato un segnale come a dire che non c'è fine al peggio.


Non che strumentalizzarlo nei propri editoriali sia eticamente molto più acettabile.

 

[Modificato il 20/09/2008 alle 12:22 by Admin]

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Via i dopati dal ciclismo.

Non è che mi sono staccato, è che il gruppo è andato in fuga!


 
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  postato il 20/09/2008 alle 12:29
Gregorio, liberissimo di trovare disgustoso il mio editoriale, ci mancherebbe, ma almeno una cosa: non mi pare di aver strumentalizzato il caso Van Impe: forse che dirsi indignati dal fatto che nessuna protesta seria sia seguita al (forse) più grave caso di vessazione da parte dell'antidoping nei confronti di un singolo ciclista sia strumentalizzare la vicenda?

Sul resto.
1) Se alcuni organi di informazione non hanno dato spazio o soprattutto peso alla protesta dell'altro giorno, non ci posso fare niente.
2) Non ho mai scritto che Bettini aveva un interesse personale nella protesta dell'altro giorno. Ho scritto che Bettini si muove quando si tratta di interessi personali O di cose irrilevanti, e la protesta dell'altro giorno rientra nella seconda categoria.
3) Bettini è forse l'unico capopopolo al momento presente in gruppo; in questo senso ho riferito del suo ruolo nell'editoriale.

Ringrazio tutti per i complimenti e le critiche.
E vi invito a limitare i quote.

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/09/2008 alle 13:37
Originariamente inviato da Admin

Gregorio, liberissimo di trovare disgustoso il mio editoriale, ci mancherebbe, ma almeno una cosa: non mi pare di aver strumentalizzato il caso Van Impe: forse che dirsi indignati dal fatto che nessuna protesta seria sia seguita al (forse) più grave caso di vessazione da parte dell'antidoping nei confronti di un singolo ciclista sia strumentalizzare la vicenda?

Sul resto.
1) Se alcuni organi di informazione non hanno dato spazio o soprattutto peso alla protesta dell'altro giorno, non ci posso fare niente.
2) Non ho mai scritto che Bettini aveva un interesse personale nella protesta dell'altro giorno. Ho scritto che Bettini si muove quando si tratta di interessi personali O di cose irrilevanti, e la protesta dell'altro giorno rientra nella seconda categoria.
3) Bettini è forse l'unico capopopolo al momento presente in gruppo; in questo senso ho riferito del suo ruolo nell'editoriale.

Ringrazio tutti per i complimenti e le critiche.
E vi invito a limitare i quote.




caro Admin,siamo sicuri che dietro alla protesta ci sia solo questo?
e in che caso Bettini si e' mosso per interessi personali?
l'altr'anno,forse?in occasione del clamoroso autogol di Mc quaid costato all'uci 600.000 euro(cosi si era rimasti,non so se le cose siano cambiate nel frattempo).Cosa doveva fare Bettini?non correre il mondiale?firmare un codice etico che al tour precedente si e' dimostrato essere un mero pezzo di carta?
perche' che io ricordi e' stato l'unico,assieme a Zabel(la classe non e' acqua,evidentemente)a esprimere solidarita' a Simeoni al suo rientro in gruppo dopo aver subito l'inseguimento di Armstrong quando tutti gli altri corridori spernacchiavano il futuro campione d'italia ,non mi sembra che sia stato un atteggiamento che avrebbe potuto in futuro giovargli di chissa' quali prestigiosi vantaggi.
questo dimostra che Bettini dice ed agisce in base a cio' che pensa.tante volte sbaglia,ma non credo che calcoli troppo.
ed esprimere solidarieta'ad un corridore pizzicato,con i tempi che corrono,non credo sia una mossa tanto intelligente.magari non calcare la mano,cosi si eviterebbero figuracce doppie come nel caso di Sella,ma protestare per Basso,Duenas,Ricco',ecc.ecc.come esprimi tra le righe nel editoriale,non mi sembra che gioverebbe troppo all'immagine gia' di per se fosca che il ciclismo offre.
dopo sono d'accordo con te...la protesta sul caso Van Impe e' stata ridicola,di fronte ad un'azione cosi' insensata,inumana, come quella.
Ma qua, come ha gia' detto qualcuno,entrano nel discorso altre questioni,organizzatori, soldi,mass media ecc.ecc.

 

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non li senti?...questo e' il mio mondo..devo andare.

M.Rourke.THE WRESTLER.

 
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  postato il 20/09/2008 alle 14:17
Sai cos'è Barry? In quell'articolo è emersa anche la delusione data dall'aver sinceramente sperato che Bettini, dopo le vicende di Stoccarda, potesse catalizzare intorno a sé un movimento serio dei ciclisti, che potessero lottare contro una serie di storture di cui loro sono le prime vittime. Invece così non è stato, e ne ho preso alla fine atto.

Quello che scriveva Cassius poco sopra sull'Acqua&Sapone e sul sistema di inviti è sacrosanto, ma qui nessuno avanza mai delle richieste legittime, e si continua ad essere l'ultima ruota del carro, alla mercè di interessi che passano sopra la testa dei corridori.

Ok, non dico che Bettini avrebbe dovuto dire (come abbiamo fatto noi, e non lo rinnego certo) "Con Riccardo fino alla fine", ma porre le basi per un maggiore potere (in ultima analisi contrattuale) dei corridori avrebbe significato combattere anche per un antidoping più equo. Dal Tour arrivano voci non tranquillizzanti, che però confermano tutte le storture di questo sistema. I corridori continuano a subire e basta.
Il sistema che ha umiliato Van Impe è lo stesso alla base del quale è stato trovato positivo Riccò mentre qualcun altro l'ha sfangata e continua a farlo, coi buoni uffici del sistema stesso.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/09/2008 alle 14:40
questo e' un discorso che capisco di piu'.
l'unica cosa che non mi sento di avallare e' l'accomunamento dei casi Van Impe e Ricco'.L'uno vessato da un sistema antidoping in quel caso mastodonticamente insensibile,l'altro reo confesso di aver fatto uso di sostanze dopanti(tra l'altro con l'aggiunta di una frase che reputo molto infelice"quel dottore mi aveva assicurato che non sarei stato preso.col cavolo ora che lo pago").certo il sistema e' lo stesso.e qui potremmo discutere per ore ed ore,ma i casi son diversi.e se uno meritava la solidarita'globale del gruppo,l'altro e' uno dei tanti pizzicati.che sia uno dei meno furbi,uno sorteggiato a caso o uno che ha semplicemente esagerato con l'evoluzione del motore non e' dato di sapere.
Certo e' che con questi chiari di luna,di tutto poteva aspettarsi tranne che una protesta del gruppo nel suo nome(tralasciando perche' qui non c'entra nel discorso,che nulla ha fatto Ricco' per accaparrarsi le simpatie dei colleghi).non e' stato mai fatto per un discorso di persecuzione antidoping individuale(tvm a parte)e quando in Spagna si e' fatto uno sciopero per l'o.p.non mi sembra che abbia avuto tutto questo clamore.
i ciclisti in questo sistema ci navigano,e ci navigano bene,tutto sommato,se protestano per un dente mal segnalato da una altimetria.
i casi di doping turbano piu' i nostri sonni che non quelli dei corridori,evidentemente.finche' non si finisce nella rete....inconvenienti del mestiere.....

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 20/09/2008 alle 17:20
Mah...io di proteste con l'organizzazione di questo tipo ne avevo già viste, senza che venissero accolte con questo sarcasmo misto a livore!
"Cretinetti"...

Mi ricordo una protesta simile alla Tirreno Adriatico dopo un arrivo giudicato troppo pericoloso.
Penso che sia normale, come le proteste dei pendolari se il treno arriva in ritardo!

Sul caso Van Impe, bisogna dire una cosa: è successo in un controllo a casa. Protestare in sede di una corsa non sarebbe stato capito, nè dal pubblico nè dagli organizzatori.

Sul caso Riccò, ditemi chi sarebbe stato così pirla (scusatemi l'espressione alla Mourinho) da esprimere questa solidarietà aprioristica che avete avuto voi nei suoi confronti!
Con quale obbiettivo, poi? Attirare su di sè i sospetti? Farsi nemici in alto, in basso e anche di fianco (=in gruppo)? O ammettere pubblicamente che in fondo sono tutti bombati come cavalli da corsa?

Ora viene fuori che Bettini capeggia le proteste "pro domo sua".
Penso che se fosse stata una protesta con motivi personali, gli altri non se lo sarebbero inc..ato di striscio. Il Grillo non ha ancora potere di vita e di morte in gruppo, ha 34 anni e l'anno prossimo è - per ora - senza squadra. Non ce lo vedo "padrino" stile Armstrong.

L'immagine dei ciclisti ladri e criminali l'hanno creata, nell'ordine, i media, l'UCI e un'antidoping che - a differenza di buona parte degli altri sport - non finisce a tarallucci e vino. Su quest'ultima, è chiaro: se nel calcio o nello sci alpino o nel tennis facessero i controlli del ciclismo, ogni giorno la Gazzetta sarebbe un bollettino di guerra.
Non mi pare che i ciclisti votino ancora per eleggere i dirigenti UCI, nè possano scegliere i giornalisti a loro graditi (prerogativa, questa, dei politici), nè tantomeno l'antidoping (almeno fino a quando la legge Cirielli non sarà estesa anche alle analisi del sangue).

 

____________________
Il ciclismo è uno sport sano e alla portata di tutti,contro la vecchiaia e le malattie, ma soprattutto conferisce grande lucidità ed efficienza sul lavoro [...]
Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
(Visconte Cobram, da "Fantozzi contro tutti")

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/09/2008 alle 17:31
caro admin,

il caso van impe dipende dalla abominevole rigidità e coglionaggine di un un controllare, così stupido ed insensibile da rendere insopportabile un sistema di per sè pesante e difficile da accettare.

esistono controllori "gemelli sferici solitamente molto fragili" ( probabilmente la maggioranza..) come vigili "gemelli sferici solitamente molto fragili", medici "gemelli sferici solitamente molto fragili",ineducati e insensibili di fronte alla sofferenza dei pazienti nei pronto soccorso, e tutti abbiamo avuto a che fare almeno una volta nella vita con la stupidità di chi ha un minimo di potere e autorità, dal caporale di giornata al capoclasse, dal capotreno al capoufficio finanche ad un moderatore di forum.
questacosa purtroppo è parte della vita, si deve fare il possibile per cambiarla ma non centra niente con la legittimità delle disposizioni in sè.
è l' applicazione rigida, stupida e ignorante a renderle inaccettabili.

nel caso del cobra di formiggine non vedo l' arroganza del sistema. vedo invece un corridore positivo e quindi fuori dalle regole che con arroganza scherzava i suoi avversari ( informati in gruppo su come si comportava il tuo bambino d'oro "vi cancello tutto per 10 anni.., ), che con la sicumera data dalla certezza dell' impunità ( "quel dottore mi aveva assicurato che non sarei stato preso.col cavolo ora che lo pago")si divertiva a deridere i controlli...
doveva starci pure nibali, che forse, sottolineo forse, pedala solo con le sue gambe e i suoi sacrifici, e si è visto sfilare al doppio sull' aspin da uno che poi ha confessato di avere barato?

sono un anima semplice, vedo un positivo che è stato beccato e ha pure confessato, caso mai ci fosse stato qualche dubbio sulla correttezza dei controlli.

quindi capisco che il gruppo avrebbe dovuto stare con van impe, e io con lui ci sto volentieri, come sto volentieri con tutti coloro che sono ingiustamente vessati.

capisco meno perchè debba stare con ricco'il gruppo nel cui ambito magari, e sottolineo magari, ci sta pure qualcuno pulito o molto meno elaborato, oppure qualcuno che per i casi di doping rischia di perdere il posto.
io certamente con ricco' non ci sto, ha testato positivo e ha pure confessato, a mio gudizio con un oppotunismo particolarmente fastidioso visti i precedenti.
non sto con sella e neppure con basso,per cui pure simpatizzavo e ancora mi piace, che è stato abbastanza intelligente ( o ben consigliato) da intraprendere un percorso che gli consente di tornare giustamente alle corse.
come, scontata la pena , devono fare tutti quelli presi positivi 1 volta.

quindi il paragone tra vanimpe e ricco' ahimè lo capisco poco. molto poco.

questo indipendentemente dal fatto che ricco' sia uno dei meno furbi,uno sorteggiato a caso o uno che ha semplicemente esagerato con l'evoluzione del motore (parole di barry) o uno perseguitato perchè dava fastidio, cosa che mi sento di escludere a meno che il marketing sia una disciplina schizofrenica ( tutti quelli che fanno audience sono ben accetti, fortebraccio giustamente compreso, tranne uno, il cobra..appunto).

ciao

mestatore

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/09/2008 alle 18:38
Originariamente inviato da mestatore

caro admin,

il caso van impe dipende dalla abominevole rigidità e coglionaggine di un un controllare, così stupido ed insensibile da rendere insopportabile un sistema di per sè pesante e difficile da accettare.



Questo controllore al 99% lavora ancora.
Non è stato nè rimproverato ufficialmente dall'UCI, nè dalla WADA.
Dunque devo pensare che gli enti predisposti siano d'accordo e appoggino la sua azione.
Di conseguenza se l'appoggiano, nulla osta che loro stessi abbiano dato indicazioni di agire così in questi casi.

Anch'io sono un anima semplice, ma a questi silogismi ci arrivo senza sforzi.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Octave Lapize




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  postato il 20/09/2008 alle 19:24
Originariamente inviato da Subsonico

Originariamente inviato da mestatore

caro admin,

il caso van impe dipende dalla abominevole rigidità e coglionaggine di un un controllare, così stupido ed insensibile da rendere insopportabile un sistema di per sè pesante e difficile da accettare.



Questo controllore al 99% lavora ancora.
Non è stato nè rimproverato ufficialmente dall'UCI, nè dalla WADA.
Dunque devo pensare che gli enti predisposti siano d'accordo e appoggino la sua azione.
Di conseguenza se l'appoggiano, nulla osta che loro stessi abbiano dato indicazioni di agire così in questi casi.

Anch'io sono un anima semplice, ma a questi silogismi ci arrivo senza sforzi.


Scusa, ma il tuo sillogismo è viziato dal fatto che non conosci con certezza i provvedimenti presi dall'Uci nei riguardi del medico che ha effettuato il controllo. Magari è stato allontanato, probabilmente (al 99% di probabilità, come dici tu) ha ricevuto un richiamo.
Si tratta di un caso limite, è ingiusto stigmatizzare il comportamento del singolo per attaccare l'intero sistema.
Mettere sullo stesso piano il controllo su Van Impe e la positività di Riccò mi sembra assurdo, perchè non c'è niente in comune, proprio niente, se non che entrambi nascono da un controllo antidoping. Nel caso Van Impe l'errore deriva da una mancanza di flessibilità dell'addetto al controllo; nel caso Riccò l'errore è solo e unicamente del corridore, che viola deliberatamente le regole del suo sport. All'antidoping cosa dovevano fare, fregarsene per non trovarsi contro qualche tifoso di Riccò o i soliti di Cicloweb, coi corridori sempre e comunque tranne se protestano per cose poco importanti? Bah...

 

[Modificato il 20/09/2008 alle 19:28 by albe89]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/09/2008 alle 19:57
Originariamente inviato da albe89

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caro admin,

il caso van impe dipende dalla abominevole rigidità e coglionaggine di un un controllare, così stupido ed insensibile da rendere insopportabile un sistema di per sè pesante e difficile da accettare.



Questo controllore al 99% lavora ancora.
Non è stato nè rimproverato ufficialmente dall'UCI, nè dalla WADA.
Dunque devo pensare che gli enti predisposti siano d'accordo e appoggino la sua azione.
Di conseguenza se l'appoggiano, nulla osta che loro stessi abbiano dato indicazioni di agire così in questi casi.

Anch'io sono un anima semplice, ma a questi silogismi ci arrivo senza sforzi.


Scusa, ma il tuo sillogismo è viziato dal fatto che non conosci con certezza i provvedimenti presi dall'Uci nei riguardi del medico che ha effettuato il controllo. Magari è stato allontanato, probabilmente (al 99% di probabilità, come dici tu) ha ricevuto un richiamo.
Si tratta di un caso limite, è ingiusto stigmatizzare il comportamento del singolo per attaccare l'intero sistema.


Non hai capito, il comportamento del singolo è influenzato dal sistema perchè è voluto da un sistema.

Se un impiegato di un azienda informatica viola il computer di un collega della concorrenza, è perchè gliel'ha chiesto l'azienda
Se un controllore va a controllare una persona durante il funerale, è perchè l'UCI gli chiede questo (beninteso prima che si presenti un pecorone qualunque: non voglio il licenziamento di quel medico, ho ambizioni ben più elevate...)
Se un corridore si dopa, è perchè glielo chiedono Ds e sponsor.

Poi ovviamente corridore, impiegato e medico possono anche rifiutarsi di stare alle regole del sistema, e avrebbero tutta la nostra stima: ma il corridore si troverebbe probabilmente senza contratto, il medico verrebbe cacciato a curare le cavie in un laboratorio e l'impiegato licenziato senza troppa nonchalance.

Trovo abbastanza strano dunque che il controllore venga difeso a spada tratta, mentre il corridore possa esser gettato a morder la polvere.

 

[Modificato il 20/09/2008 alle 20:01 by Subsonico]

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  postato il 21/09/2008 alle 01:12
mi pare proprio che il ragionamento di sub non faccia una piega.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/09/2008 alle 01:20
Originariamente inviato da Subsonico

Se un controllore va a controllare una persona durante il funerale, è perchè l'UCI gli chiede questo (beninteso prima che si presenti un pecorone qualunque: non voglio il licenziamento di quel medico, ho ambizioni ben più elevate...)
Se un corridore si dopa, è perchè glielo chiedono Ds e sponsor.


come dire che se un individuo evade il fisco, non è colpa sua ma dello stato che lo vessa in maniera esagerata.
Troppo comodo!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/09/2008 alle 01:27
Originariamente inviato da antonello64

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Se un controllore va a controllare una persona durante il funerale, è perchè l'UCI gli chiede questo (beninteso prima che si presenti un pecorone qualunque: non voglio il licenziamento di quel medico, ho ambizioni ben più elevate...)
Se un corridore si dopa, è perchè glielo chiedono Ds e sponsor.


come dire che se un individuo evade il fisco, non è colpa sua ma dello stato che lo vessa in maniera esagerata.
Troppo comodo!


non è assolutamente così.
E' come dire che certi bancari non dovevano vendere bond argentini ben conoscendo i rischi che facevano correre ai propri clienti. O così, o a casa, avrebbero detto i datori di lavoro

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/09/2008 alle 01:56
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre
non è assolutamente così.
E' come dire che certi bancari non dovevano vendere bond argentini ben conoscendo i rischi che facevano correre ai propri clienti. O così, o a casa, avrebbero detto i datori di lavoro


Vendere bond argentini non è vietato dalla legge, far uso di sostanze dopanti si.

I bond argentini, poi...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/09/2008 alle 09:31
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Carrefour de l arbre
non è assolutamente così.
E' come dire che certi bancari non dovevano vendere bond argentini ben conoscendo i rischi che facevano correre ai propri clienti. O così, o a casa, avrebbero detto i datori di lavoro


Vendere bond argentini non è vietato dalla legge, far uso di sostanze dopanti si.

I bond argentini, poi...


eddai, antonello, per piacere. E' ovvio che mi riferissi al default argentino e della vendita premeditata di questi prodotti nonostante l'imminenza della crisi!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/09/2008 alle 10:00
veramente il ragionamento di sub è un poco a pera, perchè non mi sembra di aver difeso il controllore.
mi sembra di averlo definito con termini non certo lusinghieri (abominevole rigidità e coglionaggine di un un controllore, così stupido ed insensibile... ).

detto questo ribadisco che van impe è vittima della coglionaggine del controllore, ricco' è vittima della coglionaggine propria, in primis.
poi che il sistema possa avere un ruolo nel forzare certi comportamenti nessuno lo ha mai negato, anche se , nel caso del cobra esiste sempre la possibilità di dire no non lo faccio, no, non mi carico.
a maggior ragione se la teoria del mio amico prof fosse vera, cioè che ad un talento come il cobra il dopng non servisse e non fosse necessario.
detto questo chiudo, perchè finiamo ot ed il 3d sul doping mi sembra sterile.
inutile che anche qui si finisca a discutere se il male principale sia il fatto che molti sono incapaci di correre senza caricarsi come cavalli oppure se tutti i problemi derivino dal fatto che esiste l' antidoping, con tutte le sue difficoltà e storture.

ritorno nella tana

ciao

mestatore

ps antonello, lascia perdere, non hai ancora capito che certi corridori non sarebbbero colpevoli neppure se investissero ubriachi alla guida del proprio cayenne una scolaresca elementare..
torniamo a scrivere di tecnica, se ci riusciamo e lasciamo perdere questi rasoi di occam che tanto rasoi non sembrano....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/09/2008 alle 10:04
Originariamente inviato da mestatore

veramente il ragionamento di sub è un poco a pera, perchè non mi sembra di aver difeso il controllore.
mi sembra di averlo definito con termini non certo lusinghieri (abominevole rigidità e coglionaggine di un un controllore, così stupido ed insensibile... ).



Troppo facile cavarsela prendendosela con il controllore: questo è pagato per fare i controlli, mica per decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato.
E se il controllore avesse chiamato Aigle per descrivere la situazione, e da Aigle avesse ricevuto l'ordine imperativo di procedere, sarebbe ancora stupido e insensibile, oppure sarebbe stato anch'egli "vittima" di un sistema ottuso?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/09/2008 alle 10:24
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

eddai, antonello, per piacere. E' ovvio che mi riferissi al default argentino e della vendita premeditata di questi prodotti nonostante l'imminenza della crisi!


una sola frase sui bond argentini, e poi chiudo l'OT.

lamentarsi con la banca della vendita dei bond argentini sarebbe come scoprire che il tizio che magari ci ha venduto a 200 euro un orologio quotato 5000 euro, in realtà ci ha rifilato una patacca.
Neanche la legge dà protezione a chi subisce questo genere di truffe.

 

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  postato il 21/09/2008 alle 12:10
Originariamente inviato da antonello64

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eddai, antonello, per piacere. E' ovvio che mi riferissi al default argentino e della vendita premeditata di questi prodotti nonostante l'imminenza della crisi!


una sola frase sui bond argentini, e poi chiudo l'OT.

lamentarsi con la banca della vendita dei bond argentini sarebbe come scoprire che il tizio che magari ci ha venduto a 200 euro un orologio quotato 5000 euro, in realtà ci ha rifilato una patacca.
Neanche la legge dà protezione a chi subisce questo genere di truffe.


vabbè antonello, visto che vuoi sempre l'ultima parola la chiudo qui anch'io.
Secondo me però c'era anche gente, perfettamente ignorante ed estremamente ingenua (tipo gli anziani) che si fidavano del loro consulente.

Se però oltre ad aver perso i risparmi della vita si devono anche sentir dire dall'antonello di turno che sono stati degli sprovveduti....

 

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Livello Bernard Hinault




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  postato il 21/09/2008 alle 12:30
Posso comprendere, anche se non l'ho mai condiviso, il voler stare sempre e comunque dalla parte dei corridori, ma per sostenere tale causa non si può affermare che i corridori sono vittime del sistema e verrebbero licenziati se si rifiutassero di assumere sostanze illecite: è un ragionamento che non sta in piedi.
E' oramai noto, su questo specifico argomento, il punto di vista di Grassi, di Monsieur40% e di altri. punto di vista che è il più lontano possibile dal mio, ho avuto già modo in passato di discuterne e, nonostante l'evolversi dei fatti, le posizioni restano sempre le stesse.
continuo a credere (forse mi illudo, non lo so...) che al momento chi bara è in minoranza all'interno del gruppo, e bara senza che nessuno glielo imponga ma per una liberissima scelta. nessuna mafia nel ciclismo, nessuna cupola, nessun burattinaio che manovra gli atleti. sono gli atleti a rovinarsi con le loro stesse mani, per una propria liberissima scelta.
Possiamo discutere circa l'inefficienza dei meccanismi che regolano l'attuale lotta al doping... ma il problema sta a monte: senza il Riccò di turno che per una propria, folle libera scelta decide di spararsi qualcosa nelle vene, non si porrebbe neppure il problema della lotta al doping. e non si verrebbero neppure a creare i casi Van Impe.
Detto questo, sono il primo ad incazzarmi e a provare disgusto per quanto successo a Van Impe, e auspicherei senza alcun dubbio da parte degli atleti una forte presa di posizione... lo auspico proprio perchè confido nella lealtà sportiva della maggior parte di essi.
Quindi in tali corcostanze sono il primo a muovere delle critiche pesanti all'attuale sistema di controllo, ma senza mai dimenticare che la responsabilità assoluta è del ciclista, che resta pur sempre un essere umano, dotato di ragione ed in grado di rendersi pienamente conto delle proprie azioni senza che nessuno lo manovri. è sempre il corridore a gestire il "sistema ciclismo", nel bene e nal male.
Pertanto posso comprendere le critiche alla dirigenza relative ai calendari folli o contromisure esasperate in materia di lotta al doping (in ogni caso esasperate perchè è il cilista che ha portato all'attuale clima di esasperazione); ma tali critiche dovrebbero essere sempre e comunque precedute dalla consapevolezza che le responsabilità maggiori sono dell'atleta che cerca di prendere per il culo tutti quanti. Il vero grande burattinaio è il ciclista.

Detto questo, giusto per restare in tema con questo thread e non sforare inevitabilmente nei menadri della solita discussione sul doping, credo che l'aver condiviso l'editoriale non vuol dire necessariamente stare dalla parte dei corridori in materia di doping; stavolta ho pienamente condiviso il pezzo di Admin dal momento che, come ho precisato qualche riga sopra, credo nella buonafede della maggior parte dei corridori e una protesta forte legata ad esempio al caso Van Impe sarebbe stata indubbiamente più pertinente e condivisibile rispetto alla pagliacciata inscenata in terra di Spagna.
Credo pertanto che il grande merito del pezzo di Grassi sia stato proprio quello di mettere tutti d'accordo, ovvero chi sta sempre e comunque dalla parte dei corridori e chi invece considera una parte di essi come il vero male dell'attuiale sistema. Non vedo alcun controsenso in questo.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/09/2008 alle 13:39
MMM non è possibile? Chiedilo a Bassons e De Matteis...

Questo poi non implica che tutte le squadre costringano i loro atleti a doparsi, ci mancherebbe: qualcuno lascierà il libero arbitrio, senz'altro. Nessuno lo impedisce, sarebbe da stupidi: per evitare le positività hanno sempre la facciata dei controlli interni, e non dovessero bastare quelli basta essere amici dell'UCI e loro ti fanno una telefonata quando un tuo corridore sta per essere ineluttabilmente beccato positivo, in modo da prendersi il merito fermando il corridore per "valori anomali"...

Insomma, non dovete meravigliarvi di questo! Siete tutti lavoratori, e sapete come gira il mondo se siete stati impiegati. E' facilissimo che vi costringano alle porcate peggiori ed avete 4 possibilità: 1- lasciare il lavoro - 2 piegarsi -3 mettersi in proprio e lavorare da liberi professionisti con le proprie regole, sempre che il sistema lavorativo in cui campi te lo permetta. Ma per farlo dovete avere 2 palle così, e la natura non dota tutti di tali attributi.
Il ciclismo è solo una delle tante facciate dell'orrido mondo del lavoro, col suo personale scenario non troppo roseo.
Perciò chi pensava che abolire il professionismo sarebbe la salvezza dello sport non aveva tutti i torti.
Mi raccomando eh, tirate in ballo la solita storia degli amatori...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/09/2008 alle 15:53
se cominciamo con lo scaricabarile, allora siamo tutti innocenti qualunque porcata possiamo aver commesso.
Una giustificazione la si trova sempre, e magari anche plausibile.

Leggevo proprio oggi del tizio che ha trovato la moglie a letto con un prete: anche lì il vescovo, invece di prendersela col sacerdote, ha scaricato le responsabilità sulla donna.

 

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"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/09/2008 alle 16:02
Originariamente inviato da antonello64

se cominciamo con lo scaricabarile, allora siamo tutti innocenti qualunque porcata possiamo aver commesso.
Una giustificazione la si trova sempre, e magari anche plausibile.

Leggevo proprio oggi del tizio che ha trovato la moglie a letto con un prete: anche lì il vescovo, invece di prendersela col sacerdote, ha scaricato le responsabilità sulla donna.



Non vuoi capire (perchè puoi benissimo)

se io non evado le tasse, campo comunque.
se sono un prete e non vado a letto con una mia parrocchiana, campo comunque.

Cambia tutto quando la scelta che fai è a discapito della tua vita lavorativa.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/09/2008 alle 19:10
Originariamente inviato da Subsonico
se io non evado le tasse, campo comunque.


qualcuno potrebbe risponderti "lo dici tu"

Cambia tutto quando la scelta che fai è a discapito della tua vita lavorativa.


se non ti dopi campi comunque, anzi ci guadagni dal punto di vista della salute.
Magari non farai il capitano in bicicletta, ma il gregario.
O forse non correrai in bici ma dovrai trovarti un altro lavoro.
Comunque campi.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/09/2008 alle 19:30
Secondo me considerare i ciclisti vittime del sistema è sbagliato, visto che loro in questo sistema ci sguazzano tranquillamente.

Per me appoggiare il Riccò (come il Fofonov o il Duenas) di turno sarebbe come esprime solidarietà all'ex sindaco della mia città (non dico di che partito per non fomentare polemiche OT), destituito per aver favorito abusi edilizi e cercato di vendere alla mafia a due lire le farmacie comunali, visto che tantissimi politici sono corrotti e spesso è difficile arrivare nelle alte sfere senza sporcarsi le mani.

Il dopato è uno che accetta questo sistema, con i vantaggi e gli svantaggi che ne può trarre.

 

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