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Liquigas che rivoluzioni!
Paz&Caz - 08/09/2008 alle 10:35

Nel corso di questi anni (2005)la Liquigas è sempre stata molto aggressiva sul Ciclomercato ma al tempo stesso... ha fatto tante (per me troppe) rivoluzioni. Per spiegare nel dettaglio il concetto solo 3 corridori sono da sempre in maglia blu-verde dopo solo 4 anni: Pellizotti, Miholevic ed Andrea Noe. Mi sembra veramente un po' poco. In + vorrei fare una lista di tutti quelli che non sono rimasti così possiamo renderci conto che NOMI... vicino ho indicato il team 2009: DANILO DI LUCA- LPR STEFANO GARZELLI - ACQUA&SAPONE LUCA PAOLINI- ENRICO GASPAROTTO-LAMPRE MAGNUS BACKSTETD-GARMIN MAURO DA DALTO-LAMPRE MARCUS LINQUISTS-SAXO BANK MARCO ZANOTTI-PRETI MANGIMI ALESSANDRO SPEZIALETTI-LPR FILIPPO POZZATO-KATHIUSHA LEONARDO BERTAGNOLLI- LUCIANO PAGLIARINI- DARIO CIONI-SILENCE NICOLA LODA-FINE ATTIVITA MAURO GEROSA-FINE ATTIVITA OSCAR MASON-FINE ATTIVITA DARIO ANDRIOTTO-ACQUA&SAPONE PATRICK CALCAGNI-BARLOWORLD MARCO MILESI-FINA ATTIVITA DENIS MIORIN-NIPPON MARCO RICHETTO-FINE ATTIVITA CHARLIE WEGELIUS-SILENCE EROS CAPECCHI-SCOTT DANILE COLLI- FRANCESCO FAILLI-ACQUA&SAPONE STEFANO ZANINI-FINE ATTIVITA MANUEL BELTRAN-FINE ATTIVITA ROBERTO PETITO-FINE ATTIVITA GUIDO TRENTI-FINE ATTIVITA :Old:


gigio83 - 08/09/2008 alle 21:03

Wegelius è dall'inizio alla liquigas, con quella di quest'anno sono 4 stagioni. è normale che voglia cambiare io però non lo considererei ancora tra gli ex, ha firmato silence per il 2009 ma noi ora viviamo ancora nel 2008


desmoblu - 08/09/2008 alle 21:33

Beh, scusa..l'importante per un ds e per una società è ottenere risultati e visibilità. La Liquigas, bene o male, c'è riuscita in questi anni. E tra poco (meno di due mesi) vedremo la prima corsa di Basso, senza contare i giovani, e Pelizzotti, e e e Assodato che comunque le bandiere sono sempre meno (non esiste più un'immagine del Pirata in maglia Mercatone, di Cipollini in maglia rossa scritta bianca, di Armstrong coi suoi postini), la Liquigas fa benissimo il suo lavoro.


Paz&Caz - 09/09/2008 alle 09:54

Ognuno è libero di pensarla come vuole. io adoro le bandiere come: Pantani e la Mercatone 1 Armstrong e la Usps Maldini e il Milan Del Piero e la Juve Totti e la Roma... insomma quelli che cambiano tutti gli anni non mi fanno impazzire.


desmoblu - 09/09/2008 alle 10:25

Quelli che hai nominato (nel ciclismo) sono atleti che non ci sono più. Bandiere che non ci sono più. Dimmi al giorno d'oggi chi può essere una bandiera nel ciclismo... Esistono solo professionisti, seri e in alcuni casi bravissimi, dei veri campioni. Però non ci sono più bandiere. Ed è normale che una squadra cerchi di ottenere risultati magari con un occhio al budget. La Liquigas lo fa molto bene.


dedalus - 09/09/2008 alle 11:30

uhm: nel calcio la 'bandiera' è uno sportivo che si identifica con una città, uno stadio e, soprattutto, con i colori sociali - sempre gli stessi da decenni. basti pensare che ogni volta che una squadra prova a cambiare qualcosa i tifosi reagiscono (oppure qualcuno ha acquistato la maglia color bronzo della roma-champions league, oppure quella orrenda casacca verdognola, sempre della roma della uefa di qualche anno fa? chiuso OT). nel ciclismo una 'bandiera' cosa dovrebbe rappresentare? non esistono città, nè colori sociali...


super cunego - 09/09/2008 alle 12:16

Una bandiera è Armstrong, Coppi, gli Schleck fin'ora...corridori che rimangono legati ad uno stesso sponsor o cmq alla stessa società.


cassius - 09/09/2008 alle 14:29

Il discorso del cambiare spesso i corridori non è certo una colpa degli atleti, quanto forse del management... Nel ciclismo solitamente i contratti sono brevi, anche perchè l'esistenza di una squadra è legata alla sponsorizzazione. Insomma, nessuno parli di bandiere del ciclismo. Chiaro che la Bianchi è rimasta nel ciclismo per un'era, ma erano altri tempi (ad esempio, fino al 1956 gli sponsor erano solo case ciclistiche). Dalla Nivea di Fiorenzo Magni in poi, i costruttori si sono via via defilati. Inoltre ai corridori fa bene cambiare ogni tanto il ds: nuovi stimoli, in alcuni casi modifiche nel calendario abituale di corse, nuovi metodi di allenamento...penso a Ullrich, che nell'anno che ha dovuto cambiare squadra (2003) era risorto e che, tornato in maglia fucsia, è tornato alle cattive vecchie abitudini...


miky70 - 09/09/2008 alle 22:41

Io piuttosto direi che la Liquigas ha avuto tanti ottimi corridori e non ha saputo ottenere mai il massimo da loro, tranne Di Luca, forse. Probabilmente non li sa gestire e alcuni non sa apprezzarli mentre altri li coccola troppo.


desmoblu - 09/09/2008 alle 23:27

Intanto è la squadra italiana che più si è vista al Tour, ha fatto bene al Giro e ne ha vinto uno, ha fatto bene nelle corse singole, ha due giovani ottimi come Nibali e Kreuziger, ha ingaggiato quello che spero tornerà ad essere il corridore italiano più forte e di sicuro il più completo.. insomma, direi che stanno complessivamente facendo bene.


simone89 - 09/09/2008 alle 23:31

beh a me sembra che la liquigas sia capace di gestire dei futuri campioni come nibali e Kreuziger.... li fanno crescere senza pretendere il grosso risultato........ a differenza del team columbia che mi da l'impressione di bruciare già da subito dei giovani di talento come ciolek e chavedish........


miky70 - 10/09/2008 alle 07:24

[quote][i]Originariamente inviato da simone89 [/i] beh a me sembra che la liquigas sia capace di gestire dei futuri campioni come nibali e Kreuziger.... li fanno crescere senza pretendere il grosso risultato........ a differenza del team columbia che mi da l'impressione di bruciare già da subito dei giovani di talento come ciolek e chavedish........ [/quote] Mi riferivo a Pozzato che non ha mai dato il massimo e Garzelli che è un grande ma nella Liquigas forse non ha trovato lo spazio per esprimersi al meglio. Di Luca è stato cacciato appena ha cominciato a puzzare, Paolini praticamente non si è mai visto. E' vero con i giovani sono bravi.


desmoblu - 10/09/2008 alle 11:48

Si, hai ragione su Pozzato..sempre troppo coccolato, anche quando non combinava esattamente nulla. Ma tant'è. Anche su Garzelli... non conosco bene le dinamiche, certo che meriterebbe una squadra di primo piano e alla Liquigas non avrebbe certo sfigurato. ps su Cavendish..mi sembra abbastanza maturo, ormai è molto difficile che lo 'brucino'.


cassius - 10/09/2008 alle 15:23

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Si, hai ragione su Pozzato..sempre troppo coccolato, anche quando non combinava esattamente nulla. Ma tant'è. Anche su Garzelli... non conosco bene le dinamiche, certo che meriterebbe una squadra di primo piano e alla Liquigas non avrebbe certo sfigurato. ps su Cavendish..mi sembra abbastanza maturo, ormai è molto difficile che lo 'brucino'. [/quote] Ha pur sempre 22 anni, fargli fare due GT e poi le Olimpiadi mi è sembrato un po' tanto... Garzelli alla Liquigas è stato molto sfortunato, ha avuto infortuni vari e due stagioni molto opache. Chiaro che, a 33 anni e con un contratto ingombrante, lo abbiano lasciato andare...poi nell'Acqua e Sapone si è ritrovato, peccato solo che quest'anno non gli abbiano lasciato fare il Giro.