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Autore: Oggetto: [Parzialmente OT] Il Pagellone di Pechino 2008

Livello Freddy Maertens




Posts: 874
Registrato: Jul 2005

  postato il 26/08/2008 alle 11:04
ITALIA 6+ (il più e per aver superato la Francia)
CONI (Pagnozzi in primis) e soprattutto Gazzetta si aspettavano ben di più. Sports Illustrated ed io ci aspettavamo leggermente di meno. Rispetto ad Atene contiamo 2 ori in meno (-20%) e 4 medaglie in meno (-12.5%), non pochissimo come vorrebbero ora farci credere P&P (Pescante e Pagnozzi). Ma loro tirano acqua al proprio mulino, glissando sul lento ma inesorabile declino dello sport italiano, cominciato negli anni 90 con la cessione della gestione del superenalotto alla Sisal da parte di un illuminato funzionario CONI (di cui mi sfugge il nome e che poco dopo divenne dirigente Sisal...), con la progressiva riduzione del tempo dedicato alle attività fisiche nella scuola, con il crescente impoverimento cultural-sportivo dell'italiano medio, con il sempre maggior disinteresse dei media per tutto ciò che è fatica, impegno, sacrificio e non gossip (in altri termini tutto ciò che non è calcio o motori), con la totale mancanza di interventi da parte dei diversi governi che si sono succeduti. Partendo dall'ottima prestazione di Atlanta 1996 (6° posto con 13 ori, 10 argenti e 12 bronzi), ci siamo confermati a Sydney (settimi con 13-8-13), abbiamo fatto discretamente ad Atene (ottavi con 10-11-11) per arrivare al nono posto di Pechino (8 ori, 10 argenti e 10 bronzi). Per qualcuno un grande bilancio, vista la nuova superpotenza cinese, la frammentazione dell'Urss, la crescita dei Paesi africani, le giurie, il fuso orario, la lontananza dalla mamma e la pizza non cotta nel forno a legna. Tutto fumo negli occhi, secondo me, per coprire la scomparsa degli sport di squadra, i parziali fallimenti dell'atletica (nascosto dalla marcia), del nuoto (mascherato dall'oro del "personaggio" Pellegrini), del ciclismo (forse la nostra Federazione non sa che la pista assegna ancora medaglie), del canottaggio (ci rivolgeremo a "Chi l'ha visto"?). Ci salvano gli sport poveri, quelli dove il cuore italico e la presenza di bravi tecnici possono ancora sopperire alla mancanza di una gestione su larga scala, di programmi a medio-lungo termine e di strutture.
Ma ecco i miei voti nel dettaglio:

Arco 4,5
Bravissima la squadra maschile ad un passo dall'oro e sufficiente quella femminile. Pessimi nell'individuale, in particolare la Valeeva (iridata uscente) e Galliazzo (olimpionico in carica) fuori nei primissimi turni. Troppo poco.

Atletica 4,5
Immenso Schwarzer e grande tutta la marcia. Ma forse alla Fidal è sfuggito che c'erano gare anche all'interno dello stadio... La sola Claretti nei primi 8 (settima nel martello). Dati alla mano, il peggior risultato dopo Monaco '72 negli ultimi 80 anni. Oltre il buio si intravedono... le tenebre!

Badminton s.v.
Già tanto essere stati presenti in uno sport non praticato in Italia.

Boxe 9,5
È mancato l’oro di Russo in uno sport ricostruito da un lavoro favoloso e da un Tecnico d’oro (10 e lode a Damiani).

Calcio 3
3 come i peri subiti da un ridicolo Belgio in inferiorità numerica. (PS [nota polemica] dimentichiamoci in fretta di Minguzzi e corriamo ad applaudire Giovinco.)

Canoa 7,5
2 medaglie, 5 finalisti su 6 imbarcazioni, e la monumentale Sefi Idem a 4 millesimi dall’oro (quei 16 mm tormenteranno a lungo i miei sogni). Uno sport ancora vivo e vegeto qui da noi.

Canottaggio 4
Uno sport che ha sempre dato tanto non può accontentarsi di 2 barche in finale (con un argento). Da rifondare

Ciclismo 4
Non mi sento tradito dai nostri atleti, ma l’amore per questo sport e la tradizione che lo vuole secondo solo alla scherma nelle medaglie olimpiche mi impone una severa critica della prestazione olimpica azzurra. Splendido Rebellin che ha saputo commuovermi con il suo argento, ancor più incredibile la Guderzo con una corsa entusiasmante ha saputo meritarsi un bronzo insperato. Bettini non può sempre vincere e la scelta di marcare Valverde era senza dubbio condivisibile. Ma l’Olimpiade non è solo la corsa in linea, ogni medaglia ha ugual valore. Ed allora dov’è la programmazione per mettere in gara 3 buoni cronomen? Dov’è sparita la grande tradizione della Mountain Bike? Ma più di tutto sanno i nostri sommi dirigenti della Federciclo che esistono ancora una trentina di medaglie assegnate dalla pista? Ci fanno schifo? Evidentemente sì visto lo stato di forma in cui si è presentata Vera Carrara e vista l’incapacità nel convincere qualche stradista a cimentarsi ANCHE in pista. Sarebbe così pippa un Petacchi, un Bennati nelle varie prove di velocità? Un Basso od un Quinziato proprio non potrebbero cimentarsi in una prova ad inseguimento? Ma il mio rammarico più grande rimarrà sempre non aver potuto vedere lo scatto di Fabiana Luperini sulla salita che costeggiava la Grande Muraglia. Sarei ancora qui a piangere per quell’oro.

Equitazione 5,5
Qualche segno di ripresa c’è, ma per la sufficienza c’è ancora da lavorare. La nostra tradizione ci impone di tornare sul podio.

Ginnastica 4
Non sono un tecnico e non posso pronunciarmi sulle giurie, ma rispetto ad Atene (1 O, 1 A, 1 B) l’assenza di medaglie è pesante. La controprestazione della Ferrari, la mancata finale delle squadre, gli errori di Cassina con il podio ad un passo, non dipendono certo da terzi. Mezzo voto in meno per i piagnistei insopportabili verso i giudici.

Judo 6,5
L’oro pesa positivamente, ma purtroppo deludono tutti gli altri.

Lotta 9
Due atleti presenti ed un oro. Grandissimo Minguzzi che ha saputo battere avversari di grandissimo spessore e superare la sfiga che gli aveva fatto perdere il sorteggio finale, regalandoci un’impresa che rimarrà nella memoria di molti ma che non impedirà la scomparsa di questo sport molto tecnico per i prossimi 4 anni.

Nuoto 4,5
Molti ci vogliono far credere che sia stata una buona Olimpiade per il nuoto italiano. Ma dove sono le medaglie promesse alla vigilia? Ricapitoliamo: oro a Magnini nei 100 s.l., doppio oro per la Pellegrini, 2 medaglie (e forse una d’oro) per la Filippi, medaglie varie da Rosolino, Colbertaldo, Marin, Boggiatto e dalle staffette maschili, possibili outsider la 4x200 femminile ed i ranisti. È finita così? Ma non solo: tutti a lamentarsi per le finali alla mattina (ma non lo sapevano prima, ma non era mattina anche per americani, australiani, cinesi e per tutti gli altri?), una Pellegrini capace di arrivare quinta nei 400 dopo aver stabilito il primato del mondo 12 ore prima (le sarebbe stato sufficiente peggiorare di 1” per vincere l’oro) e poche ore prima di fare il primato nei 200. La stessa Pellegrini che litiga con Castagnetti perché le ha detto di cambiare tattica (e lui nega) e che accusa la Federazione di non aver fissato le finali degli assoluti la mattina (ma cosa sarebbe cambiato visto che mancavano le avversarie?). Manca qualcosa? Sì, nel medagliere di specialità siamo sotto lo Zimbabwe!

Pallanuoto 2
2 come le squadre portate in gita a Pechino.

Pallavolo 4
È un voto medio. 7 agli uomini che hanno saputo ricostruirsi dopo il crollo delle ultime stagioni e che nonostante gli infortuni hanno fatto il loro massimo, 4 alle ragazze partite per vincere l’oro ma sparite sul più bello (dal 4° set con gli USA), 1 al beach semplicemente inesistente (una domanda: ma da noi mancano i pallavolisti o le spiagge?).

Pentathlon 4
Negli ultimi anni soprattutto le ragazze avevano dimostrato di potersela giocare fino in fondo. Siamo invece stati solo delle comparse, fin dall’inizio.

Pesi s.v.
Pagliaro annientata dall’emozione ed una squadra da cui non ci si aspettava nulla. Non mi esprimo.

Scherma 7
7 come le medaglie vinte (di cui 2 ori). La Vezzali nella storia dello sport. Peggiorato il bilancio degli ori rispetto ad Atene e Sydney, ma oggettivamente è cresciuto enormemente il livello dei Paesi asiatici e soprattutto degli USA (1 O, 3 A, 2 B) che hanno investito moltissimo nella scherma nell’ultimo decennio. Mancato l’oro a squadre (ma non ne avevamo vinti neanche ai mondiali 2005, 2006 e 2007 segno di una cattiva gestione tattica e mentale nelle prove a staffetta), paghiamo però molto il caso doping di Baldini che ci ha privato del vecchio n.1 del ranking, sostituito dal nuovo n.1 Cassarà, però chiamato all’ultimo e non certo al top della condizione. Paghiamo ancor di più la scelta (politica) della federazione internazionale di escludere il fioretto maschile a squadre da Pechino: nel 2008 la nostra squadra ha vinto mondiali, europei e coppa del mondo. Tuttavia abbiamo migliorato il bottino (in ori) delle ultime 3 edizioni dei mondiali (nonostante la presenza in sole 8 specialità su 12). Mezzo voto in meno per le assurde, ad avviso mio e di molti altri tecnici dell’ambiente, polemiche rispetto a presunti torti arbitrali (il livello medio delle giurie non è stato eccelso, ma assolutamente nessuno ci ha rubato alcunché).

Taekwondo 8
Con 3 atleti abbiamo sfiorato un oro ed un bronzo. Bravissimi.

Tennis 3
3 come i match point consecutivi falliti sul proprio servizio dal doppio femminile per entrare in zona medaglie e 3 come il totale delle partite vinte (su 10 disputate) nel singolare.

Tennistavolo s.v.
Cosa potevamo aspettarci? Nulla e lo abbiamo avuto. Ma c’era proprio bisogno di naturalizzare tutti i pongisti azzurri (un croato, una moldava ed una cinese) per garantirci questo risultato?

Tiro a segno 3
Ci si aspettava qualche medaglia (magari non delle più pregiate), non abbiamo avuto neanche un finalista.

Tiro a volo 9
Inesauribile fonte di medaglie in specialità che presentano sempre delle enormi componenti aleatorie. Peccato per Benelli e Falco nello skeet.

Triathlon s.v.
Non pervenuti gli azzurri.

Tuffi 5
Si sperava nelle Cagnotto ma il podio era oggettivamente fuori portata. Gli altri un po’ sotto al loro livello.

Vela 7
Intramontabile Alessandra Sensini, splendido Romero, sfortunati i Sibello (oro fino all’ultima boa ed alla fine quarti anche per l’incredibile caso della barca danese). Il movimento c’è, si deve salire ancora un po’

 
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