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Autore: Oggetto: Lettera a Riccardo

Livello Fausto Coppi




Posts: 2312
Registrato: Oct 2007

  postato il 23/07/2008 alle 10:48
Spero che con un "colpo di teatro" Riccardo dica tutta TUTTA la verità su questo caso....Qualunque essa sia...

E poi che sarà sarà, SE ha sbagliato è giusto che paghi , ma è altrettanto giusto che dopo avere scontato la sua squalifica possa ritornare come hanno fatto Millar e come farà Basso tra pochi mesi.

Potrebbe essere una lezione di vita e lui potrebbe tornare con piu' carattere nella scena e con piu' voglia di spaccare il mondo.

FORZA RICCARDO!





 
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Livello Tour




Posts: 164
Registrato: Feb 2005

  postato il 23/07/2008 alle 11:05
Mamma mia ragazzi!!!

a me Riccò non è assolutamente mai piaciuto ma credo che se dovessi scrivergli una lettera sarei moooooltoooo più utile alla sua persona di quanto lo siate voi con la vostra spinta solo ed unicamente ai risultati di cui "è stato privato" o di quelli "che tornerà ad ottenere" dopo l'eventuale squalifica..etc etc..risultati, risultati..bla bla bla. Lotte contro i mulini a vento (quali??? quelli che ha dentro di lui??), fare il bene del ciclismo (ma chi è Dio??) . Ma volete proprio distruggerlo questo ragazzo??? Ha sbagliato e non è uno stupido...lo sa, pagherà. Davvero credete che se ha fatto quello che i francesi dicono non lo sapesse??? E' vero che intorno avrà avuto personaggi strani e che quei personaggi dovrebbero essere rinchiusi...ma lui ha accettato loro e i loro cattivi consigli. Lo ha fatto alla faccia di chi non lo farebbe mai (perchè mi dispiace per voi ma esistono) e per giunta prendendoli in giro platealmente. Allora...non voglio dilungarmi molto...non è meglio dire a questo ragazzo che lo sport è bello quando si sfida se stessi, il proprio corpo, la propria mente senza barare..non è meglio dirgli semplicemente accetta questa sfida...non farai il bene del ciclismo, dei colleghi, dei tifosi....lo farai prima di tutto a te stesso. Cresci, impara a lottare e sarai fiero anche arrivando ultimo. Ogni arrivo avrà un senso...così nello sport come nella tua vita, accetta questa sfida....questo vuol dire "avere le palle"!!!

 
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Livello Herman Van Springel




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Registrato: Jun 2008

  postato il 23/07/2008 alle 11:54
FORMIGINE (Modena), 23 luglio 2008 - Poteva scappare, nascondersi. Riccardo Riccò ha invece scelto di tenere la testa alta e affrontare la vita di tutti i giorni, compresa una pedalata in compagnia. Appuntamento alle 9.30 davanti a casa.
SI VA - E’ puntuale. Maglietta rossa e nera, occhiali bianchi, cappellino da baseball ricamato al posto del casco. L’unico ricordo della Saunier Duval è la bici. Si parte verso Maranello: il Cobra è in testa, con il suo amico Massimo. Dietro, Roberto e Luca. "Caro giornalista adesso te la faccio pagare". Si va verso Gorzano, Riccò, Ligorzano. Mano a mano che gli si sciolgono i muscoli, gli si scioglie sempre più la lingua.
IPOCRISIA - "Il ciclismo è un mondo di ipocriti. Alcuni colleghi hanno puntato il dito indice. Contador, invece, oltre a essere molto forte, è una persona intelligente. Poteva sparare, è stato zitto". Fa domande. "Come ti sembra Cunego? A me 'Cunegaccio' piace. Spero che vinca qualcosa d’importante. Però lo vedo più da classiche". Pedala allegro, ma non è incosciente. "So che mi aspettano giorni di guerra. La famiglia, la fidanzata e gli amici mi aiutano molto. Durante la giornata ci sono momenti tremendi. Ieri mi sono rivisto per la prima volta su YouTube. Io non volavo al Tour, erano gli altri che andavano piano. Io più o meno ero lo stesso del Giro d’Italia".
PER IVAN - Ricky parla di Basso: "Meno male che adesso torna Ivan, così gli appassionati di ciclismo si potranno divertire". Basso quest’inverno disse che uno dei giorni migliori della sua triste faccenda è stato quello in cui ha saputo della squalifica. E se uno ha sbagliato, meglio che parli, aiuta a mettersi a posto l’anima. Ricky ascolta, riflette. "Giusto". Sulla lettera dei compagni contro di lui ha le idee chiare: "Scritta sotto dettatura di Gianetti. L’ha fatto per salvare la baracca".
IN CARCERE - Poi un’altra riflessione. "La cella della gendarmeria era tremenda: altissima, stretta, buia, con un lucernario piccolo. Cemento grezzo alle pareti, una coperta per dormire e basta. Isolamento totale. Però il capo dei gendarmi, quello che mi ha interrogato, è stato simpatico. Alla fine ha voluto la mia maglia a pois autografata e una foto, e altri autografi per gli amici". In Francia dicono che voleva scappare dall’antidoping: "Macché. Non scherziamo. Neanche Mandrake riuscirebbe a scappare". La strada scende: San Venanzio, Maranello e dopo 52 km siamo di nuovo a Formigine. A casa.
FAMIGLIA - Attorno al tavolo tondo, oltre a Riccardo, c’è la fidanzata Vania, l’amico Ermanno, papà Rubino e mamma Elisabetta. "Dobbiamo stare uniti e lottare — dice la madre — perché la famiglia è come il corpo. Se una parte ha bisogno si cura, non si taglia via". Squilla il telefono: è un legale. "Sapeste quanti avvocati si sono fatti avanti — racconta il padre — ma abbiamo scelto la nostra strada. I Carera (procuratori di Riccò, ndr) lo spingevano verso l’avvocato Cecconi. No, ora la situazione la prendiamo in mano noi".
SVOLTA - Riccardo è molto attento. L’impressione è che il suo cuore sia in fermento. Sofferente. E’ in silenzio. Concentrato, non il gradasso di altre occasioni. I suoi occhi sono rossi, quasi lucidi. Non può essere per lo sforzo di una passeggiata in bici. Lui sa se ha fatto qualcosa di non lecito. E una confessione lo aiuterebbe moltissimo nei confronti dell’opinione pubblica e della giustizia sportiva.
L’AVVOCATO - L’impressione è proprio questa, che Riccardo in caso di colpa possa collaborare. Nel pomeriggio un altro indizio. Parla l’avvocato Odoardo Ascari, il legale di Modena scelto dalla famiglia: "Scusate, ma sono all’antica. Ho preso in carico la difesa di Riccò solo lunedì, quindi non ho nulla da dire. Le controanalisi? Una decisione che dovremo valutare". Non scontata, quindi, come sembrava.

gazzetta.it

io spero solo che se confessa, conosca tutte le problematiche che gli si porranno davanti, dopo.
di certo dimostrerebbe ancora una volta, due palle come due meloni, rischiando la carriera. il fatto che però lo difenda l'avvocato di andreotti, non esattamente l'ultimo degli sprovveduti, mi fa ben sperare.

 

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Mi hai conosciuto in un momento molto strano della mia vita!


« Allora, io non ti voglio prendere per il culo, okay? Non me ne frega un beneamato "particolare anatomico che, se rotto, simboleggia seccatura" di quello che sai e di quello che non sai. Tanto ti torturo lo stesso. Comunque sia, non per il fatto di avere informazioni. Il fatto è che mi diverte torturare uno sbirro. Puoi dire quello che vuoi, tanto non mi fa nessun effetto. Tutto quello che puoi fare è invocare una morte rapida.. cosa che tanto non otterrai. »

NON NE POSSIAMO PIU' DEL SESSO FAI DA TE, VIVA LEA DI LEO, VIVA I CLUB PRIVE'

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Under 23




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  postato il 23/07/2008 alle 13:59
Se confesserá, se fará crollare il sistema, avrá fatto il bene per sé e per tutto il movimento. Se stará zitto altri giovani cadranno, altre carriere saranno distrutte, altre famiglie soffriranno!

Certe volte da noi passa il destino di una enormitá di persone.


 
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Livello Herman Van Springel




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Registrato: Jun 2008

  postato il 23/07/2008 alle 14:13
Originariamente inviato da Misha

Se confesserá, se fará crollare il sistema, avrá fatto il bene per sé e per tutto il movimento. Se stará zitto altri giovani cadranno, altre carriere saranno distrutte, altre famiglie soffriranno!

Certe volte da noi passa il destino di una enormitá di persone.



si, ma il mondo del ciclismo è un mondo estremamente vendicativo. riccardo è un ragazzo molto intelligente e penso che si rende conto che sarà molto dura. però è l'unico secondo me, con le palle adatte per sviscerare tutto, ha la capacità caratteriale di farsi scivolare tutto di dosso, tant'è che, nonostante il casino che gli è capitato, ieri si è allenato 5 ore e oggi pure. ciò che mi fa ben sperare è che riccardo è un anticomformista per definizione e non gliene fotte niente dell'opinione altrui, quello sì. se gli dicessero "ti buttiamo dentro a un fosso", lui ti direbbe "sti caz*i, provaci".

 

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Under 23




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  postato il 23/07/2008 alle 16:37
Hai ragione.

L'idea che mi sono fatto é che dietro il sistema doping ci sia vera criminalitá organizzata. Lavorano come una azienza: fanno miliardi di € (una sacca di epo pare costi 1.000€), investono cifre folli che producono profitti sempre piú elevati.

Un corridore come il doping é come un imprenditore che non paga il pizzo alla mafia: ma il muro qualche volta si sgretola, é cosí che crollano gli imperi.

Ecco perché dico: FORZA RICCÓ, SCALA LA MONTAGNA DELL'UOMO GIUSTO!

 
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Livello Tour




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Registrato: Sep 2004

  postato il 23/07/2008 alle 18:32
L'ambiente ciclistico è sicuramente per certi aspetti simile alla mafia: omertà, minacce, isolamenti.


Tornando a Riccò...nessun personaggio strano: le bombe, se le ha prese, le ha prese in accordo con medico e allenatore.

 
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Livello Gastone Nencini




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Registrato: Jul 2008

  postato il 23/07/2008 alle 23:24
Originariamente inviato da El Diablo

L'ambiente ciclistico è sicuramente per certi aspetti simile alla mafia: omertà, minacce, isolamenti.


Tornando a Riccò...nessun personaggio strano: le bombe, se le ha prese, le ha prese in accordo con medico e allenatore.


Perchè Pregnolato e Gianetti non sono personaggi di dubbia moralità?

 
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Livello Hugo Koblet




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Registrato: May 2008

  postato il 25/07/2008 alle 14:52
Ciao Riccardo,

ragionavo su cosa potresti fare se ti danno 2 anni di squalifica. Dato che la carriera di un ciclista è corta e 2 anni sono tanti, secondo me, dovresti cercare di guadagnare il più possibile, sfruttando il fatto che sei ancora un ciclista in attività e che hai un buon seguito.

Io ti vedrei benissimo in tv. Se la tua fidanzata ti lascia (almeno formalmente), secondo me, saresti perfetto per fare il tronista dalla DeFilippi. Basta che ti rivesti come alla presentazione del giro e che vai a Canale 5, secondo me, col tuo carattere, avresti un successone e poi, tra quello che ti darebbero là e le varie comparsate tra programmi e locali, guadagneresti di più di quello che prendevi prima. Cmq, staresti bene anche in qualche reality (tipo La talpa).

Fossi in te ci penserei seriamente. Almeno il primo anno, potresti veramente dedicarti alla tv.

Ciao Ciao

 

____________________
"I giovani devono credere in noi. Già da qualche anno l’ambiente è migliorato. E se continuiamo a crederci... Bisogna lanciare il messaggio, dobbiamo far capire che abbiamo voglia di cambiare" Damiano Cunego

www.dopingfree.org

 
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Livello Rik Van Looy




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  postato il 25/07/2008 alle 14:59

 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 25/07/2008 alle 15:03
Originariamente inviato da Claudio82

Ciao Riccardo,

ragionavo su cosa potresti fare se ti danno 2 anni di squalifica. Dato che la carriera di un ciclista è corta e 2 anni sono tanti, secondo me, dovresti cercare di guadagnare il più possibile, sfruttando il fatto che sei ancora un ciclista in attività e che hai un buon seguito.

Io ti vedrei benissimo in tv. Se la tua fidanzata ti lascia (almeno formalmente), secondo me, saresti perfetto per fare il tronista dalla DeFilippi. Basta che ti rivesti come alla presentazione del giro e che vai a Canale 5, secondo me, col tuo carattere, avresti un successone e poi, tra quello che ti darebbero là e le varie comparsate tra programmi e locali, guadagneresti di più di quello che prendevi prima. Cmq, staresti bene anche in qualche reality (tipo La talpa).

Fossi in te ci penserei seriamente. Almeno il primo anno, potresti veramente dedicarti alla tv.

Ciao Ciao


Beh, anche come vagone nel trenino di Buona Domenica non sarebbe male, oppure come inviato di lusso a Lucignolo...

 
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Livello Rik Van Looy




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  postato il 25/07/2008 alle 15:05
Claudiè,dire che Berlusconi ti ha plagiato è un eufemismo!
 
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Moderatore
Utente del mese Aprile 2009, Febbraio 2010 e Luglio 2010




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  postato il 25/07/2008 alle 15:47
Ragazzi siete invitati ad abbassare i toni ed evitare le provocazioni. Per il quieto vivere di tutti, dai.

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese

Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.

 
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Livello Liegi-Bastogne-Liegi




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  postato il 25/07/2008 alle 16:31
Claudio non ha tutti i torti, a livello economico sarebbe vantaggioso e anche a livello di notorietà. Non è un lavoro da disprezzare mica il tronista, si guadagna tanto stando seduti.

 

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Livello Hugo Koblet




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  postato il 25/07/2008 alle 16:49
Originariamente inviato da omar srk

Claudio non ha tutti i torti, a livello economico sarebbe vantaggioso e anche a livello di notorietà. Non è un lavoro da disprezzare mica il tronista, si guadagna tanto stando seduti.


Tra l'altro qui si è sempre sostenuto che gli atleti sono uomini di spettacolo, quindi non è che ci vedrei tutta questa perdita di prestigio sociale, anzi. Senza offesa per nessuno, ma Riccò fino a una settimana fa andava in bicicletta, non faceva il professore universitario...

Inoltre, farebbe benissimo al ciclismo. Sul sito di Capodacqua è pubblicato un sondaggio in cui dice che il livello di popolarità del ciclismo è ai minimi storici. Avere un personaggio capace di attirare non solo il pubblico di appassionati di ciclismo sarebbe utilissimo. Basta vedere che è stato in grado di fare Valentino Rossi col motociclismo.

Inoltre, mentre nello sport l'aver avuto problemi col doping è un grave handicap, nel mondo dello spettacolo il divo maledetto è ricercatissimo.

Guardate che un ospite di peso per una serata a Sanremo prende il doppio dell'ingaggio annuale di Riccò dalla Saunier.

 

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Livello Liegi-Bastogne-Liegi




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  postato il 25/07/2008 alle 16:55
Originariamente inviato da Claudio82

Tra l'altro qui si è sempre sostenuto che gli atleti sono uomini di spettacolo, quindi non è che ci vedrei tutta questa perdita di prestigio sociale, anzi. Senza offesa per nessuno, ma Riccò fino a una settimana fa andava in bicicletta, non faceva il professore universitario...

Inoltre, farebbe benissimo al ciclismo. Sul sito di Capodacqua è pubblicato un sondaggio in cui dice che il livello di popolarità del ciclismo è ai minimi storici. Avere un personaggio capace di attirare non solo il pubblico di appassionati di ciclismo sarebbe utilissimo. Basta vedere che è stato in grado di fare Valentino Rossi col motociclismo.

Inoltre, mentre nello sport l'aver avuto problemi col doping è un grave handicap, nel mondo dello spettacolo il divo maledetto è ricercatissimo.

Guardate che un ospite di peso per una serata a Sanremo prende il doppio dell'ingaggio annuale di Riccò dalla Saunier.


Da molte persone il lavoro del tronista non è visto di buon occhio, mi domando il motivo. Meglio fare il tronista che andare a rubare o a far il mendicante. Un'altra alternativa sarebbe quella di fare il bagnino

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/07/2008 alle 17:18
Originariamente inviato da omar srk
il lavoro del tronista


povera italia..

 

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Originariamente inviato da anonimo

Originariamente inviato da MDL

se le logiche di squadra e di gara lasciano una "relativa libertà", rebellin ma soprattutto ballan hanno le stesse possibilità di bettini (esclusa la volata di gruppone)


ballan ha probabilità di vincere il mondiale come io quella di copularmi melissa satta.

 
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Livello Herman Van Springel




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  postato il 25/07/2008 alle 17:34
Originariamente inviato da Claudio82

Originariamente inviato da omar srk

Claudio non ha tutti i torti, a livello economico sarebbe vantaggioso e anche a livello di notorietà. Non è un lavoro da disprezzare mica il tronista, si guadagna tanto stando seduti.


Tra l'altro qui si è sempre sostenuto che gli atleti sono uomini di spettacolo, quindi non è che ci vedrei tutta questa perdita di prestigio sociale, anzi. Senza offesa per nessuno, ma Riccò fino a una settimana fa andava in bicicletta, non faceva il professore universitario...

Inoltre, farebbe benissimo al ciclismo. Sul sito di Capodacqua è pubblicato un sondaggio in cui dice che il livello di popolarità del ciclismo è ai minimi storici. Avere un personaggio capace di attirare non solo il pubblico di appassionati di ciclismo sarebbe utilissimo. Basta vedere che è stato in grado di fare Valentino Rossi col motociclismo.

Inoltre, mentre nello sport l'aver avuto problemi col doping è un grave handicap, nel mondo dello spettacolo il divo maledetto è ricercatissimo.

Guardate che un ospite di peso per una serata a Sanremo prende il doppio dell'ingaggio annuale di Riccò dalla Saunier.


io ci manderei cunego a fare il tronista, per come va in bici attualmente sarebbe oro colato. è carino, è un bel ragazzo, magari ci inventiamo che margherita lo ha tradito e damiano può ritagliarsi un po' di celebrità in una nuova veste. intanto nel 2009 lo potrebbe fare magari da maggio fino a luglio, che tanto durante i gt oltre a smaronarsi davanti la tv non può fare, poi per il 2010 avremo la conferma se lo può fare direttamente tutto l'anno.

 

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« Allora, io non ti voglio prendere per il culo, okay? Non me ne frega un beneamato "particolare anatomico che, se rotto, simboleggia seccatura" di quello che sai e di quello che non sai. Tanto ti torturo lo stesso. Comunque sia, non per il fatto di avere informazioni. Il fatto è che mi diverte torturare uno sbirro. Puoi dire quello che vuoi, tanto non mi fa nessun effetto. Tutto quello che puoi fare è invocare una morte rapida.. cosa che tanto non otterrai. »

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Livello Campionato di Zurigo




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  postato il 25/07/2008 alle 18:36
Pacho bella lettera, ma dimentichi che Pantani c'entra poco con Riccò: un conto è avere ematocrito alto e un conto è rintracciare con precisione un farmaco proibito.
Inoltre Pantani non si è mai professato innocente di un bel niente.
Ha sempre detto che era stato fregato, quel 52% era falso come giuda, ma contemporaneamente diceva di fare "quello che facevano tutti". Non era un falso.
Ricordi? Diceva: "...e non sono un falso".
Sappiamo tutti bene che a Campiglio il suo VERO ematocrito era 46% (in tutto il giro aveva avuto sempre quei valori), lo stesso Casagrande ancora adesso si lamenta di quel 49,9% che era assolutamente falso.
Ma quel giorno, per non sfigurare coi francesi (leggi: Festina '98) si son fatte le cose "all'italiana", si son presi i primi 10 e si sono inventati dei valori a cacchio, punendo il meno possibile (solo uno, il primo della classe). Questo è inaccettabile. Qualcuno prima o poi parlerà, lo spero e un pò ci volgio credere.
A Riccò invece consiglio di non fare come Pantani in un altro senso:
Caro Riccardo, non fidarti dei Manager spremi-soldi, dei Dirigenti, di nessuno. Rivolgiti al miglior avvocato del mondo e fatti valere con ogni mezzo, se verrai inchiodato dalle controanalisi fai i nomi giusti di chi ti ha portato a tutto questo, scoperchia un pò di sistema, sputtana qualcuno che lo merita, e avverti i tuoi sciocchi colleghi: il prossimo beccato sarà la nuova maglia gialla, il nuovo sprinter, il nuovo scalatorino di 45 kg, e così via.
Fai cercare al tuo avvocato tutte le attenuanti possibili, le meriti, sei il meno colpevole di tutti, non scordarlo.
E hai gran talento, non gettarlo via, mai.

Con affetto.

Pier70

 

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Credo di essere uscito di testa quando sono nato.
D'altronde, quando si nasce ci sono solo due possibilità: o si esce di testa, o si esce di piedi (se si esce, ovvio).

 
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Livello Gastone Nencini




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Registrato: Jul 2008

  postato il 25/07/2008 alle 19:48
Originariamente inviato da pier70

lo stesso Casagrande ancora adesso si lamenta di quel 49,9% che era assolutamente falso.


In reltà mi risulta che il 49.9% di ematocrito ce lo avesse Savoldelli, dato che Casagrande non correva quel Giro ed era leader della Cofidis, comunque ciò non muta minmamente la sostanza, anche perchè il bergamasco della Saeco a quel tempo, era secondo in classifica generale.
Quel giorno fu tesa un' imboscata micidiale ed illegittima sotto molteplici aspetti a Marco, alla sua vita, ai suoi tifosi, e a tutti i tifosi sportivi in generale, ormai è Campiglio è diventato uno dei più grandi mistreri della storia italiana!

 
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Livello Marco Pantani
Utente del mese Febbraio 2009
Utente del mese Agosto 2009




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  postato il 26/07/2008 alle 02:40
Originariamente inviato da pier70

Caro Riccardo, non fidarti dei Manager spremi-soldi, dei Dirigenti, di nessuno. Rivolgiti al miglior avvocato del mondo e fatti valere con ogni mezzo, se verrai inchiodato dalle controanalisi fai i nomi giusti di chi ti ha portato a tutto questo, scoperchia un pò di sistema, sputtana qualcuno che lo merita, e avverti i tuoi sciocchi colleghi: il prossimo beccato sarà la nuova maglia gialla, il nuovo sprinter, il nuovo scalatorino di 45 kg, e così via.
Fai cercare al tuo avvocato tutte le attenuanti possibili, le meriti, sei il meno colpevole di tutti, non scordarlo.
E hai gran talento, non gettarlo via, mai.

Con affetto.

Pier70



Pier,applaudirti è sempre poco. Mi aggiungo alla tua lettera a Riccò, è vero, è il meno colpevole in questa storia e ha talento.
Cosa rarissima, oggi, quasi unica.
Infatti notavo che un giornale generalista come Repubblica erano anni che non aveva il ciclismo in prima pagina ( tranne per casi di doping), quest'anno due volte il Tour è andato in prima pagina:vittoria di Riccò nella tappa del Tourmalet e cacciata di Riccò. Stop. Adesso è tornato al solito articolo di Mura nelle varie di sport.
Perché la gente ama il talento e il campione, non ama la mediocrità.

 

[Modificato il 26/07/2008 alle 10:01 by Admin]

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Feb 2006

  postato il 26/07/2008 alle 10:22
Originariamente inviato da omar srk

Originariamente inviato da Claudio82

Tra l'altro qui si è sempre sostenuto che gli atleti sono uomini di spettacolo, quindi non è che ci vedrei tutta questa perdita di prestigio sociale, anzi. Senza offesa per nessuno, ma Riccò fino a una settimana fa andava in bicicletta, non faceva il professore universitario...

Inoltre, farebbe benissimo al ciclismo. Sul sito di Capodacqua è pubblicato un sondaggio in cui dice che il livello di popolarità del ciclismo è ai minimi storici. Avere un personaggio capace di attirare non solo il pubblico di appassionati di ciclismo sarebbe utilissimo. Basta vedere che è stato in grado di fare Valentino Rossi col motociclismo.

Inoltre, mentre nello sport l'aver avuto problemi col doping è un grave handicap, nel mondo dello spettacolo il divo maledetto è ricercatissimo.

Guardate che un ospite di peso per una serata a Sanremo prende il doppio dell'ingaggio annuale di Riccò dalla Saunier.


Da molte persone il lavoro del tronista non è visto di buon occhio, mi domando il motivo. Meglio fare il tronista che andare a rubare o a far il mendicante. Un'altra alternativa sarebbe quella di fare il bagnino


in effetti non ho dormito tutta notte per questa ingiustizia sociale.
Il lavoro del tronista non visto di buon occhio, chissà per quale motivo...

 

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Gaudium magnum. E'tornato! (cit. Frank VDB)

Anti-Zerbinegnan club - Iscritto n°1

Anti Armstrong n°2

 
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Livello Liegi-Bastogne-Liegi




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  postato il 26/07/2008 alle 14:52
Almeno sarebbe l'unico ciclista che esce con delle belle donne... potrebbe provare la carta del cinema xXx, anche se non mi sembra abbia il fisico. Cosi finalmente i ciclisti non sarebberò visti solo comm sfigati drogati.

 

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Livello Herman Van Springel




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  postato il 26/07/2008 alle 15:23
Originariamente inviato da Donchisciotte

Originariamente inviato da pier70

Caro Riccardo, non fidarti dei Manager spremi-soldi, dei Dirigenti, di nessuno. Rivolgiti al miglior avvocato del mondo e fatti valere con ogni mezzo, se verrai inchiodato dalle controanalisi fai i nomi giusti di chi ti ha portato a tutto questo, scoperchia un pò di sistema, sputtana qualcuno che lo merita, e avverti i tuoi sciocchi colleghi: il prossimo beccato sarà la nuova maglia gialla, il nuovo sprinter, il nuovo scalatorino di 45 kg, e così via.
Fai cercare al tuo avvocato tutte le attenuanti possibili, le meriti, sei il meno colpevole di tutti, non scordarlo.
E hai gran talento, non gettarlo via, mai.

Con affetto.

Pier70



Pier,applaudirti è sempre poco. Mi aggiungo alla tua lettera a Riccò, è vero, è il meno colpevole in questa storia e ha talento.
Cosa rarissima, oggi, quasi unica.
Infatti notavo che un giornale generalista come Repubblica erano anni che non aveva il ciclismo in prima pagina ( tranne per casi di doping), quest'anno due volte il Tour è andato in prima pagina:vittoria di Riccò nella tappa del Tourmalet e cacciata di Riccò. Stop. Adesso è tornato al solito articolo di Mura nelle varie di sport.
Perché la gente ama il talento e il campione, non ama la mediocrità.


parole sacrosante. riccò aveva fatto tornare il ciclismo in prima pagina, come non succedeva da 10 anni ormai. la gente ama il campione, ama lo scalatore in grado di fare il vuoto in salita, degli altri, seppur buon corridori, corridori da classiche, regolaristi vari non gliene fotte una ceppa. l'italiano guarda il ciclismo [e soprattutto le tappe di montagna] solo quando c'è lo scalatore italiano che sai che può fare la differenza, dei mondiali, delle liegi, gliene frega relativamente. aveva fatto tornare un clima, seppur con le debite proporzioni, e un amore per questo sport, che non si respirava dai tempi dell'immenso. quando ha vinto a bagneres de bigorre, ci hanno aperto i tg in italia.

 

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Mi hai conosciuto in un momento molto strano della mia vita!


« Allora, io non ti voglio prendere per il culo, okay? Non me ne frega un beneamato "particolare anatomico che, se rotto, simboleggia seccatura" di quello che sai e di quello che non sai. Tanto ti torturo lo stesso. Comunque sia, non per il fatto di avere informazioni. Il fatto è che mi diverte torturare uno sbirro. Puoi dire quello che vuoi, tanto non mi fa nessun effetto. Tutto quello che puoi fare è invocare una morte rapida.. cosa che tanto non otterrai. »

NON NE POSSIAMO PIU' DEL SESSO FAI DA TE, VIVA LEA DI LEO, VIVA I CLUB PRIVE'

SCINDIAMO L'AMORE DAL SESSO SPORTIVO

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/07/2008 alle 15:58
Originariamente inviato da omar srk

Almeno sarebbe l'unico ciclista che esce con delle belle donne... potrebbe provare la carta del cinema xXx, anche se non mi sembra abbia il fisico. Cosi finalmente i ciclisti non sarebberò visti solo comm sfigati drogati.


 

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Gaudium magnum. E'tornato! (cit. Frank VDB)

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Livello Rik Van Looy




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  postato il 26/07/2008 alle 16:07
Omar ma perchè ti sei reiscritto,mica ti avevano bannato!?
Dai non scrivere più baggianate!

 
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Livello Freddy Maertens




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  postato il 26/07/2008 alle 16:21
Originariamente inviato da Misha

Se confesserá, se fará crollare il sistema, avrá fatto il bene per sé e per tutto il movimento. Se stará zitto altri giovani cadranno, altre carriere saranno distrutte, altre famiglie soffriranno!

Certe volte da noi passa il destino di una enormitá di persone.

quoto.deve avere il coraggio di far quel passo.sappiamo tutti che non nè in grado di procurarsi quella cosa da solo e chi è stato gianetti in precedenza.Voleva far saltare il tour può far salatre il sistema.Basso stav paralndo poi è stato fermato da una linea di difesa quasi ridicola che non gli ha poirtato beeficio se non quello di aver un posto nel sistema prima che la squalifica finisse

 

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W Bartali!voglio tornare al ciclismo fatto di polvere, di mangiate, bevute di vin rosso ,respiri di sofferenza vera e viaggi di avventura e di sana follia

"Felix qui potuit rerum cognoscere causas"

 
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Livello Liegi-Bastogne-Liegi




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  postato il 26/07/2008 alle 16:21
Originariamente inviato da cunego

Omar ma perchè ti sei reiscritto,mica ti avevano bannato!?
Dai non scrivere più baggianate!


Invecce si mi avevano bannato .... comunque si scherza, ne tronista (che schifo) ne altro , Riccardo deve tornare subito in bici!

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 26/07/2008 alle 20:25
Originariamente inviato da me67

Mamma mia ragazzi!!!

a me Riccò non è assolutamente mai piaciuto ma credo che se dovessi scrivergli una lettera sarei moooooltoooo più utile alla sua persona di quanto lo siate voi con la vostra spinta solo ed unicamente ai risultati di cui "è stato privato" o di quelli "che tornerà ad ottenere" dopo l'eventuale squalifica..etc etc..risultati, risultati..bla bla bla. Lotte contro i mulini a vento (quali??? quelli che ha dentro di lui??), fare il bene del ciclismo (ma chi è Dio??) . Ma volete proprio distruggerlo questo ragazzo??? Ha sbagliato e non è uno stupido...lo sa, pagherà. Davvero credete che se ha fatto quello che i francesi dicono non lo sapesse??? E' vero che intorno avrà avuto personaggi strani e che quei personaggi dovrebbero essere rinchiusi...ma lui ha accettato loro e i loro cattivi consigli. Lo ha fatto alla faccia di chi non lo farebbe mai (perchè mi dispiace per voi ma esistono) e per giunta prendendoli in giro platealmente. Allora...non voglio dilungarmi molto...non è meglio dire a questo ragazzo che lo sport è bello quando si sfida se stessi, il proprio corpo, la propria mente senza barare..non è meglio dirgli semplicemente accetta questa sfida...non farai il bene del ciclismo, dei colleghi, dei tifosi....lo farai prima di tutto a te stesso. Cresci, impara a lottare e sarai fiero anche arrivando ultimo. Ogni arrivo avrà un senso...così nello sport come nella tua vita, accetta questa sfida....questo vuol dire "avere le palle"!!!

Ti quoto col sangue.

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 26/07/2008 alle 21:18
OT

Originariamente inviato da Mr.Blonde

riccò aveva fatto tornare il ciclismo in prima pagina


E io che ho in camera incorniciata la prima pagina della gazzetta del 29 maggio 2005.. dai su

Fine OT

 

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Alessandro

29/05/1999 - 27/07/2008: Grazie Paolo!

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 27/07/2008 alle 13:26
Tra le altre cose, è sbagliato considerare il provincialismo dei media generalisti a riprova della "necessarietà" di un Riccò, o di un big italiano qualsiasi.
Quante prime pagine di Repubblica si è conquistato, per fare un esempio, Federer vincendo per cinque anni di seguito Wimbledon? Dico Wimbledon eh , non il challenger di Bonate Sotto, e stiamo parlando del talento tennistico fatto persona, non di un pallettaro qualsiasi che vince in maniera mediocre. E con onestà, quante ne avrebbe conquistate, sempre sui media generalisti italiani, Valentino Rossi, in 10 anni di dominio nel suo sport, se fosse stato giapponese o canadese?
E quanto scandalo in meno avrebbe aizzato attorno al ciclismo, in italia, una positività che non fosse stata di Riccò, ma diciamo pure di un qualsiasi altro pezzo da novanta di nazionalità straniera, tipo un Evans o un Valverde?
Niente, o quasi niente, come del resto erano passate quasi inosservate le prime due positività riscontrate in questo Tour.

Del resto quest'anno le Tv di stato tedesche sono tornate a raccontare il Tour come sempre, con l'abbondanza e la varietà di servizi ed inviati di cui parlavo nel trhead "Ciclismo in Tv", pur essendoci stati anche in quest'edizione dei casi di doping.
Lo scorso anno, invece, poichè la questione li riguardava più da vicino, vedi Sinkevitz, se ne sono scappati.
E quindi non si può dire neanche che il provincialismo o il campanilismo sia un male solo dei media italiani...

La verità, che secondo me è una triste verità, è che il grande evento di portata internazionale, sia esso Wimbledon o il Tour de France, viene considerato bello e importante per tanta gente solo se può esporre il tricolore fuori dalla finestra di casa, così il Giro della "faida" quasi esclusivamente fra italiani diventa l'epicentro della stagione, il non plus ultra, sebbene a fare il fenomeno ci sia stato, nell'ultima edizione, un tipo come Emanuele Sella che, con tutto il rispetto parlando, in quanto a stile di pedalata o compostezza in bici fa fare una bella figura anche a gente sovrappeso che esce in bici due volte al mese, e che in quanto a classe o talento assoluto ne ha in quote marginali.
Allo stesso modo il Tour faceva schifo a tutti negli ultimi due anni, perchè "senza italiani non c'è divertimento", così dicevano in tanti.
Quest'anno era bastata la sola presenza di Cunego per riaccendere l'interesse di molti, a dimostrazione proprio di quello che dico, e indipendentemente dalla prestazione poi reale di Cunego.
Intendiamoci, nessuno discute che la presenza di un connazionale protagonista sia uno spunto ulteriore d'interesse, ma il fatto è che la sua assenza non può minimamente giustificare gli insulti e le provocazioni asolutamente gratuite nei confronti degli altri partecipanti (molti trhead negli ultimi giorni ne sono strapieni..), a maggior ragione se quei sentimenti sono mossi da ripicca, gelosia, complottismo e dietrologismo.
Abbiate almeno un pò di rispetto nei confronti di chi ha corso e finito questo Tour, poi ad ognuno rimane ovviamente il diritto di dire che questo Tour non gli è piaciuto o che Sastre non è degno di salire sul gradino più alto del podio, ma facendolo con argomentazioni tecniche, non con le invettive da tifoso che schiuma di rabbia.
Del resto il Tour è tornato ad avere, tornato Riccò, uno spazio comunque considerevole su tutti i giornali, quello che avrebbe conquistato a prescindere dala presenza di italiani protagonisti, questa è la cosa importante, il dato obiettivo che andrebbe sottolineato.
Se Basso ritorna in Francia nel 2009 e vince, nessuno si sogni di rimanere sorpreso dal grande spazio che si conquisterà sui media italiani, è una cosa scontatissima, normale ma anche molto parziale.



 

[Modificato il 27/07/2008 alle 13:51 by mont ventoux]

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Livello Marco Pantani
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  postato il 28/07/2008 alle 01:30
Leggo tutti i giorni la Repubblica, come giornali sportivi leggo Cicloweb e Bicisport, qualche volta al bar do un’occhiata alla Gazzetta ( che fino al febbraio 2004 compravo tutti i giorni da tempi immemorabili) o ad altri giornali ( soprattutto romani, visto che questi trovo).
Constato che sui giornali generalisti il ciclismo non occupa MAI neanche un trafiletto in prima pagina ( scandali doping a parte).
Constato che quest’anno ( dopo anni) la prima pagina di Repubblica ( e di altri giornali NON sportvi) aveva un articolo su Riccò vincitore di tappa al Tour.
Constato che, vivendo in un ambiente, lavorativo, di amicizie, di familiari ecc., che non segue il ciclismo e che considera la mia passione ciclistica pressoché una follia ,in diversi mi hanno chiesto di Riccò mostravano un interesse per quello che poteva succedere. L’ultima volta che era accaduto, per eventi agonistici, era stato a Courchevel 2000.
Preciso che non sono tifosa di Riccò ( anzi, non volevo vincesse il Tour de France, essendo tifosa di Pantani).
Constato che, sempre su Repubblica, che non mi pare sia un giornaletto da cui non si possono trarre certe indicazioni di tendenza, quando vince Rossi o la Ferrari o c’è qualche partita importante sono SEMPRE in prima pagina ( poi io non leggo gli articoli di altri sport, a parte qualcuno cultural- di costume quelli spiritosi di Serra), il tennis non lo so, non ci ho fatto caso ma penso che conti molto il fatto che non ci siano italiani forti.
Cioè, constato, che c’è un campione ( o una squadra o una macchina) italiani che conquistano la gente, occupano la prima pagina dei giornali generalisti.
Il ciclismo no, non l’ha occupata, per esempio, Cunego quando ha vinto l’Amstel o il Giro di Lombardia. L’ha occupata nel 2004 quando lo avevano mediaticamente pompato fino a farlo salire fino a Pantani, dopo è sparito dalle prime pagine dei giornali non sportivi. L’ha occupata, appunto, quando lo avevano pompato ( mediaticamente) fino a farlo sembrare quello che non era, un campione capace di accendere la gente.
Perché, a parte il mondo degli appassionati di ciclismo che, comunque, segue le corse, conosce i ciclisti e segue le polemiche autoreferenziali di questo piccolo mondo, c’è tutta una massa di gente che guarda le corse o segue le cronache ciclistiche solo se qualcosa la incuriosisce, la entusiasma, l’accende di interesse. Non lo segue se davanti alla televisione si addormenta, come accade in questo Tour.
Che sia il campione italiano a determinare l’interesse della gente ( in Italia, all’estero sono i campioni nazionali anche se c’è meno provincialismo, forse) è palese a tutti, il tennis oggi lo devi vedere su Sky, la gente comune non saprebbe citare neanche un tennista di valore, forse tirerebbe fuori ancora Panatta .
Cioè, deve essere italiano e deve essere campione che entusiasma per suscitare interesse, i giornali generalisti Sella non l’hanno messo in prima pagina, Riccò sì.
Se poi si fa il discorso che il ciclismo può essere amato solo da chi va in bicicletta e conta solo quello che pensa e sa chi va in bicicletta, si fa un discorso di basso livello, prima di tutto, falso ( allora di Formula uno parla solo chi ha guidato un bolide?) e completamente autoreferenziale, da piccolo sport delle brevi di sport.
Quando Basso tornerà avrà il clamore mediatico che merita,perché è italiano, è un campione ha la bella storia della redenzione, ma se non vince, se non entusiasma, se non riuscirà a tornare ad alti livelli, il clamore si spegne subito.
Anche su Cunego c’è stato interesse quest’anno per la partecipazione al Tour perché pensavano che lo vincesse ( molti avversari assenti, relativamente poche cronometro ecc.), come si è capito che non andava neanche a spingerlo ( perché per questo ha perso Cunego, non perché è stato sfortunato o per altro: ha perso perché ,anche spingendolo, si staccava, pure dai suoi compagni della fuga di giornata si è staccato), l’interesse è finito immediatamente.
E’ ritornato ( molto fioco, a parte i giornali sportivi e la messa cantata di oggi in televisione, dove l’unica cosa interessante l’ha detta Pastonesi analizzando la figura dei gregari) con la caduta e il fatto che abbia terminato la gara, cosa che l’ha aiutato a far parlare di questo invece che del suo Tour fallimentare.
Ripeto, il campione e la sua capacità di accendere la gente conta, se uno deve passare un pomeriggio a vedere trionfare la mediocrazia ( che è, comunque, frutto del doping che appiattisce i valori) come in ufficio o nella società, fa altro ( magari, se è appassionato, se ne va a fare un giro in bicicletta o se non va in bicicletta, come me, e vede la corsa sulla veranda al mare, si mette a leggere il giornale).

 

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Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 28/07/2008 alle 10:32
Persino commovente questo tuo post, Maria Rita: commovente è l'immagine di te, moderno Gustav Von Ashenbach, che leggi il giornale sulla veranda del mare mentre guardi, immagino con quale stato d'animo, questo squallido finale di un tour che continua a fare sempre piu' male ad un ciclismo in lenta dissoluzione.

Spero non ti offenderai, ma un bell'abbraccio da parte mia non te lo toglie nessuno.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/07/2008 alle 10:46
Originariamente inviato da Donchisciotte


.
a vedere trionfare la mediocrazia ( che è, comunque, frutto del doping che appiattisce i valori)



bella la tua disanima.
su questo punto pero' non mi trovi d'accordo.
allora dovrei dedurre,secondo quanto dici, che negli anni 90 e nei 7 anni di Armstrong non ci fosse doping.Visto che le differenze c'erano eccome..

 

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Livello Marco Pantani
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  postato il 28/07/2008 alle 10:51
C'erano perchè c'erano i campioni, ma erano meno vistose di quanto sarebbero state senza doping.
Lo stesso Bergonzi, nel 1999, dopo Campiglio, scrisse che un campione di talento come Pantani avrebbe vinto molto di più in un ciclismo pulito.
Armstrong, penso sia una storia diversa........

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/07/2008 alle 10:58
ok,posso anche darti ragione.
istintivamente mi viene da pensare pero' che ad oggi ci si dopi meno pero' rispetto a quegli anni.
non dico che il gruppo sia pulito,ma solo meno sporco ..

 

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  postato il 28/07/2008 alle 11:04
Mi pareva che questo fosse il thread della lettera a Riccò.

Potete affrontare ogni altro argomento di là.

 

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 28/07/2008 alle 11:04
Originariamente inviato da Dax

soprattutto dai DS di squadre professionistiche



Non entro nello specifico della vicenda Riccò che non m'interessa...mi domando solo come da una parte si cerchi di difendere il ciclista e dall'altra si voglia puntare il dito contro il DS...quando quasi sempre il DS era prima ciclista...mi sembra una contraddizione...Rijs, Gianetti ed altri da ciclisti non erano attaccabili perché l'ultima ruota del carro mentre ora sono ipocriti e più condannabili dei ciclisti? Difendere un ciclista che oggi imbroglia (lo fanno tutti, direte voi...) e che domani sarà forse un DS ipocrita o magari team manager, non è contradditorio?

 

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Se pensi che tutto il mondo sia sbagliato ricordati che contiene esseri come te.
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  postato il 28/07/2008 alle 11:07
No Megalon, non siamo in Minority Report, non possiamo condannare qualcuno sulla base di quel che FORSE sarà e farà.

Riccò è risultato positivo e per ora è nella cacca, ma non è andato in tv a fare la morale a nessuno.

Gianetti no, ha vinto da ciclista (anche) grazie al doping, ora si fa a parole paladino dell'antidoping. E questo è il primo livello di ipocrisia. Il secondo è se si scoprisse che lui sapeva benissimo cosa facevano Riccò o Piepoli (indipendentemente da cosa facessero); (per me sarebbe comunque una scoperta dell'acqua calda).

 

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 28/07/2008 alle 11:14
Originariamente inviato da Admin

No Megalon, non siamo in Minority Report, non possiamo condannare qualcuno sulla base di quel che FORSE sarà e farà.



Ma un ciclista che si sente difeso dal proprio ambiente e magari anche dall'esterno, non avrà maggiori probabilità di portare avanti questo sistema ipocrita anche quando sarà DS? Il gioco delle parti, quando si è ciclisti, consiste nel fingersi sempre e comunque puliti...o non sporchi perché e finché non si viene trovati positivi...da DS invece del professarsi sempre e comunque contro il doping...e nello scaricare immediatamente i propri ciclisti appena trovati positivi...a me sembra un ciclo perverso che si trascina avanti da molto tempo...e non romperlo non penso che possa portare a qualcosa di buono...

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 28/07/2008 alle 14:02
Originariamente inviato da Donchisciotte


Constato che sui giornali generalisti il ciclismo non occupa MAI neanche un trafiletto in prima pagina ( scandali doping a parte).
Constato che quest’anno ( dopo anni) la prima pagina di Repubblica ( e di altri giornali NON sportvi) aveva un articolo su Riccò vincitore di tappa al Tour.
Constato che, vivendo in un ambiente, lavorativo, di amicizie, di familiari ecc., che non segue il ciclismo e che considera la mia passione ciclistica pressoché una follia ,in diversi mi hanno chiesto di Riccò mostravano un interesse per quello che poteva succedere. L’ultima volta che era accaduto, per eventi agonistici, era stato a Courchevel 2000.
Preciso che non sono tifosa di Riccò ( anzi, non volevo vincesse il Tour de France, essendo tifosa di Pantani).
Constato che, sempre su Repubblica, che non mi pare sia un giornaletto da cui non si possono trarre certe indicazioni di tendenza, quando vince Rossi o la Ferrari o c’è qualche partita importante sono SEMPRE in prima pagina ( poi io non leggo gli articoli di altri sport, a parte qualcuno cultural- di costume quelli spiritosi di Serra), il tennis non lo so, non ci ho fatto caso ma penso che conti molto il fatto che non ci siano italiani forti.
Cioè, constato, che c’è un campione ( o una squadra o una macchina) italiani che conquistano la gente, occupano la prima pagina dei giornali generalisti.
Il ciclismo no, non l’ha occupata, per esempio, Cunego quando ha vinto l’Amstel o il Giro di Lombardia. L’ha occupata nel 2004 quando lo avevano mediaticamente pompato fino a farlo salire fino a Pantani, dopo è sparito dalle prime pagine dei giornali non sportivi. L’ha occupata, appunto, quando lo avevano pompato ( mediaticamente) fino a farlo sembrare quello che non era, un campione capace di accendere la gente.
Perché, a parte il mondo degli appassionati di ciclismo che, comunque, segue le corse, conosce i ciclisti e segue le polemiche autoreferenziali di questo piccolo mondo, c’è tutta una massa di gente che guarda le corse o segue le cronache ciclistiche solo se qualcosa la incuriosisce, la entusiasma, l’accende di interesse. Non lo segue se davanti alla televisione si addormenta, come accade in questo Tour.
Che sia il campione italiano a determinare l’interesse della gente ( in Italia, all’estero sono i campioni nazionali anche se c’è meno provincialismo, forse) è palese a tutti, il tennis oggi lo devi vedere su Sky, la gente comune non saprebbe citare neanche un tennista di valore, forse tirerebbe fuori ancora Panatta .
Cioè, deve essere italiano e deve essere campione che entusiasma per suscitare interesse, i giornali generalisti Sella non l’hanno messo in prima pagina, Riccò sì.

Diciamo che Cunego non è un personaggio fuori dall'ambiente sportivo, e il Lombardia lo seguono solo gli appassionati di ciclismo. E' evidente che una sua vittoria lì non va in prima pagina sulla Repubblica, ma non ci sarebbe andata neanche se quella volata l'avesse vinta Riccò, eh.
In Italia il grosso pubblico si può avvicinare al ciclismo solo in occasione del Giro o del Tour (per il Tour però vale sempre il discorso degli italiani protagonisti...) o al massimo del mondiale.
Bettini in prima pagina negli ultimi due anni ci è andato.
Ciò che tu dici su Rossi e sulla Ferrari è verissimo, ma, nel primo caso, il fenomeno è simile alla presenza di Tomba nello sci, e cioè di un italiano che oltre ad essere un fenomeno nel proprio sport è anche un personaggio che piace tantissimo alle masse (non a me), in entrambi i casi, comunque, hanno trascinato i loro sport a grandi livelli di popolarità. Se fossero stati statunitensi o australiani, mai li avresti visti fare pubblicità nella televisione italiana, perchè mai sarebbero apparsi sulla prima pagina di Repubblica.
Sulla Ferrari il discorso è un pò diverso, in Italia rappresenta un'istituzione e quindi la domenica c'è il rito collettivo del gran premio che molti italiani guardano perchè "non si può non tifare Ferrari". Si tratta di un mito che molti si autoimpongono, tant'è che il tifo per la Ferrari viene prima del tifo per i piloti italiani. Le sue vittorie fanno notizia perchè ha dietro Montezemolo o prima gli Agnelli, perchè "dà prestigio all'Italia nel mondo". I giornali della grande stampa borghese, mai si perderebbero l'occasione per fare da grancassa agli interessi dell'economia italiana e degli industriali, si tratta, anche in questo caso, di una forma di nazionalismo esasperato, con l'aggravante che lo sport passa i realtà in secondo piano e si sfruttano le vittorie della Ferrari per farsi belli davanti ai potenti del mondo, per "esportare il marchio Italia in Cina o in India". (queste sono le dichiarazioni, più o meno sempre le stesse, che Montezemolo rilascia ai giornali).
Ma sempre del proprio tornaconto si tratta, figurati se esiste qualche italiano tanto matto da innamorarsi di quel frezer di marca "Raikkonen", ciò che conta è la bandiera, ciò che conta, anche in questo caso, è il tricolore.
Discorso simile per il calcio (a livello di interesse economico), con l'aggiunta che ovviamente il calcio interessa quasi a tutti gli italiani.
Il discorso tennis-Federer lo facevo, infine, proprio per dire che non basta la classe o il talento smisurato per fare breccia sui giornali nazionali, se si ha un passaporto di nazionalità straniera.
La cosa è ancora più paradossale, se si considera che Federer è nato appena fuori dai confini italiani, essendo svizzero.

Se poi si fa il discorso che il ciclismo può essere amato solo da chi va in bicicletta e conta solo quello che pensa e sa chi va in bicicletta, si fa un discorso di basso livello, prima di tutto, falso ( allora di Formula uno parla solo chi ha guidato un bolide?) e completamente autoreferenziale, da piccolo sport delle brevi di sport.

Questo è un discorso diverso, mi sembra ovvio che molta gente non trovi appassionante la regolarità di gente come Sastre o Evans, ma mi sembra anche normale che uno che in bici ci corre possa trovare degli spunti di interesse notevoli nel constatare come questi corridori, pur non potendo affascinare un pubblico che non sia quello di stretta competenza, col lavoro e con la dedizione riescano a raggiungere grossi traguardi.
Direi che sono un esempio proprio per i tanti ciclisti normali o anche per la gente comune, rappresentano un enorme stimolo, sono un esempio di quanto conti il lavoro, rappresentano perfettamente il lavoratore medio, molto più dei fuoriclasse, secondo me.
Hanno un fascino anche loro, gli albi d'oro delle grandi corse non sono riepiti solo da fenomeni.
Evans lo scorso anno è stato eletto sportivo dell'anno nel proprio paese, quest'anno il suo tentativo di vincere il Tour è stato seguitissimo.
E' ovvio che un non australiano difficilmente si fa trascinare da Evans, ma non è forse anche questa la riprova che uno sportivo poco appariscente ma forte, conquista inevitabilmente il cuore dei propri connazionali a prescindere?

Tornando a Riccò, la sua presa sul grosso pubblico era anche parecchio cercata e costruita, in maniera spesso artificiale. Non ci si impone personaggi, bisogna diventarlo in maniera naturale, bisogna che il pubblico ti impoga a personaggio, mentre in realtà lui faceva di tutto per porsi al centro dell'attenzione con dichiarazioni avventate e frasi ad effetto, sembrava quasi che volesse imporre il proprio personaggio e la propria personalità.
Piace o piaceva alla gente eh, per carità, però resta il fatto che la sua spontaneità era esasperatamente esasperata, se così si può dire.




 

[Modificato il 28/07/2008 alle 14:07 by mont ventoux]

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Livello Eddy Merckx




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  postato il 28/07/2008 alle 14:43
Si puo' dire cio' che si vuole, basta aprire bocca e dare fiato...
Tengo per i corridori italiani e mi appassionano le loro imprese, quando ci sono. Embè? è una dimostrazione di provincialismo? Ben venga.

Evans, l'hai detto tu, piace agli australiani perchè è australiano. Credo che già i neozelandesi non lo amino piu' tanto...Ma si sa, gli australiani mangiano carne di canguro e sono molto provinciali.

Quando il Modena era in serie A ho persino fatto l'abbonamento...dovevo farlo anche per Juve, Inter, Salernitana, Lokomotiv e Liverpool? E che dire del Besiktas. Ma poi non avrebbero diritto quelli del Rosenborg, notoriamente eticamente superiori a noi latini, ad incazzarsi e a dirmi che sono un fottuto provinciale?

Guarda, a me della Ferrari non me ne frega un beato belino. Quando però vado all'estero e dico che sono di Modena, pochi sanno dove si trova; ma quando dico che abito vicino a Maranello, tutti sanno dov'è. Non solo, io sono un poveretto che vive del suo lavoro a contatto delle tecnologie e, uno come te, non può nemmeno immaginarsi la credibilità che viene alla mia professione per il solo fatto di essere di Maranello. La Ferrari, che tu lo voglia o no, è, agli occhi di chi vive agli antipodi o nelle steppe dell'Asia o nelle grandi megalopoli industriali, il simbolo della genialità del popolo italiano che solo i divoratori come te di plusvalore prodotto da altri non riecono a capire. Quando avrai girato un po' per il mondo e ti sarai guadagnato la pagnotta inventandoti giorno per giorno il tuo lavoro (c.agando violini, come diceva il mio amico Giuliano, Scusatemi ma rende troppo bene...), capirai queste cose. Fino ad allora starai li' a pontificare sul provincialismo di chi preferisce le gesta di Riccè a quelle di Foederer.

Io, un campionario cosi' becero di correttismo politico e di luoghi comuni, non l'avevo mai letto da nessuna parte...

 

[Modificato il 28/07/2008 alle 14:49 by prof]

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Difendi, conserva, prega !

(dalla poesia "Saluto e augurio" - "La nuova gioventu'" di P.P. Pasolini - Ediz. Einaudi)

 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 28/07/2008 alle 15:17
Originariamente inviato da mont ventoux

Tornando a Riccò, la sua presa sul grosso pubblico era anche parecchio cercata e costruita, in maniera spesso artificiale. Non ci si impone personaggi, bisogna diventarlo in maniera naturale, bisogna che il pubblico ti impoga a personaggio, mentre in realtà lui faceva di tutto per porsi al centro dell'attenzione con dichiarazioni avventate e frasi ad effetto, sembrava quasi che volesse imporre il proprio personaggio e la propria personalità.
Piace o piaceva alla gente eh, per carità, però resta il fatto che la sua spontaneità era esasperatamente esasperata, se così si può dire.






Ma che stai dicendo?Se fossi qualche volta passato dall'home page dove ancor oggi è visibile la rubrica sms dal tour, Riccardo Riccò, senza bisogno di alcun portavoce o addetto stampo o curatore delle relazioni con i mass media, dimostra quotidianamente la sua genuinità autentica, non filtrata da dichiarazioni scontate e retoriche, frutto di una stategia predefinita.
Eccone alcuni esempi :" Ora sn troppo magro per le crono veloci. Con 56 kg vado bene in salita. Devo lavorare sulla forza, ma nn voglio perdere in salita. È lì che si dà spettacolo "
"Saunier migliore squadra! Prendiamo in giro il direttore sportivo, accusandolo di divertirsi con noi come se giocasse ad un videogame".
"Nn mi han fatto godere la vittoria. Nn ho parole. I commissari antidoping mi han trattato cm un delinquente, cm un animale. Le loro rivalità colpiscono noi".
E tutto ciò lo ascriveresti ad una strategia collaudata e forzosa di accattivarsi il consenso delle folle di tifosi?
Riuscire a passare dalle promesse roboanti a risultati concreti nobilitati da gesti tecnici spettacolari è impresa che riesce solo ai grandi campioni, che non è vero siano presuntuosi ed arroganti, ma solamente risultano essere consapevoli dei propri mezzi, delle proprie potenzialità.


 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 28/07/2008 alle 19:20
Noooooo, alla fine devo dire una cosa a difesa di Mont Ventoux.
Di provincialismo per chi tifa solo italiano avevo parlato io per prima. Cioè, magari se uno è italiano lo si conosce meglio, c’è più possibilità di tifarlo, ma se uno è un campione a me pare che il fatto di essere straniero non debba impedire di apprezzarlo parecchio.
Sui motivi per cui essere orgogliosi di essere italiani , mah……. È un periodo che vorrei avere un’altra nazionalità e andare a “cac….. violini”, come dici tu, lontanissimo dall’Italia.
Sui corridori regolari, anche qua conta quel qualcosa che o si ha o non si ha.
Pure Indurain era regolarissimo però aveva carisma, Sastre non ce l’ha e nemmeno Evans.
Sella al Giro ha fatto un po’ l’estroso ma è totalmente privo di quel qualcosa che accende l’interesse e la curiosità, Riccò, invece, ce l’ha quel qualcosa.
Una come me che ha tifato e tifa Pantani che era elettricità allo stato puro, riconosce quando si avverte qualcosa di anche lontanamente simile.
Per la prima volta dopo anni ( dal Giro 2003) con Riccò mi sono divertita, avvertivo quel senso di attesa che qualcosa poteva succedere, quell’elettricità, lontanissimissima eco di quella che c’era in altri periodi.
Cioè, Riccò ha quel dono, il tifo, l’interesse, la curiosità è mosso da questo. E, di conseguenza, l’interesse dei media non strettamente ciclistici o sportivi.
Sono sicura che, ipotesi, Riccò avesse fatto un ottimo Tour fino alla fine, magari vincendo all’Alpe d’Huez e poi avesse vinto il lombardia, in prima pagina ci finiva, perché, appunto, ha quella capacità di suscitare interesse, emozione,curiosità, attesa ( sempre nel bene e nel male, le persone con questo dono o le ami o le odi) che altri non hanno.
C’è poco da fare.


 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

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"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

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Livello Gastone Nencini




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  postato il 28/07/2008 alle 19:43
Originariamente inviato da Donchisciotte
ma se uno è un campione a me pare che il fatto di essere straniero non debba impedire di apprezzarlo parecchio.




Infatti tra i corridori stanieri in evidenza al Tour, la sola azione veramente di elevatissima qualità tecnica, a parte i lampi di Riccò, è stata effettuata dalla sparata di Valverde nella tappa iniziale con arrivo sullo strappo di Plumelec, però all' embatido nei GT manca brillantezza e continuità, almeno quando è in giornata realizza dei numeri veri.

 
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