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Un problema per il ciclismo a venire.
ciclgian - 11/05/2008 alle 07:48

Da "Il Sole 24 Ore" di sabato 10/05/2008 "Il Giro è un evento sportivo che tende ad essere consumato sopratutto da individui avanti negli anni : nell'edizione dell'anno passato il 47% degli ascoltatori era costituito da over 65. Percentuale che sale al 66% quando si considerano gli individui sopra i 55 anni. Appena un telespettatore su dieci ha un'età compresa tra i 15 e i 25 anni e infatti la quota d'ascolto di questo target è rimasta sotto il 10 per cento ......." Dati preoccupanti per il futuro del ciclismo che inducono ad un'amara riflessione. Una volta scomparsa la generazione degli over 55/65 quale sarà il futuro del ciclismo? E non stiamo parlando di un corsa qualsiasi ma del Giro d'Italia.


AntiTeam - 11/05/2008 alle 08:59

Allargherei lo stesso discorso ad altri mille e più argomenti della sfera sociale attuale, ma mi consolo con il fatto che si raggiunge la completa maturità dell'individuo (anche quella del telespettatore) intorno ai trent'anni*. Abbi fede... :yoga: *Con evidenti eccezioni per alcuni nati nell'82...


Subsonico - 11/05/2008 alle 11:47

[quote][i]Originariamente inviato da AntiTeam [/i] Allargherei lo stesso discorso ad altri mille e più argomenti della sfera sociale attuale, ma mi consolo con il fatto che si raggiunge la completa maturità dell'individuo (anche quella del telespettatore) intorno ai trent'anni*. Abbi fede... :yoga: *Con evidenti eccezioni per alcuni nati nell'82... [/quote] ti riferisci a quel cucciolone di Mario? :Od: Dai, ora che ho scoperto di suonare in un gruppo di fanatici del ciclismo...


ozzyno - 11/05/2008 alle 12:04

Quando scompariranno questi over65 che guardano il ciclismo, verranno rimpiazzati da 45enni di adesso che ne avrenno 65 :D


Carrefour de l arbre - 11/05/2008 alle 12:08

mi pare un ragionamento un pò debole: gli under 65 sono tutti a lavorare al pomeriggio.....io farei loro compagnia molto volentieri, ma temo di non poterlo fare :D


Laura Idril - 11/05/2008 alle 13:06

concordo con carrefour. Il Giro d'Italia durante la settimana ha il pubblico di chi sta a casa e questi sono soprattutto le persone in pensione. Sono sondaggi che hanno il tempo che trovano questi.


ciclgian - 11/05/2008 alle 13:06

Due considerazioni: -amo il ciclismo "con tutto il mio cuore e con tutta la mia mente" -credo fortemente nell'immortalità dell'anima e nell'aldilà Per questo credo che "vedrò" il mio amato sport anche dopo la morte e spero in un suo futuro radioso.


uffa - 11/05/2008 alle 13:09

Io abbatterò il PIL grazie allo streaming :D Scherzi a parte ,ai tempi dell'università la tappa al pomeriggio era d'obbligo, e appena finita via a pedalare fino all'ora di cena! Bei tempi... Comunque ho anche io la sensazione che il ciclismo stia un po' diventando roba da vecchi nostalgici (io per esempio, anche se non sono vecchio!)

 

[Modificato il 11/05/2008 alle 13:11 by uffa]


dietzen - 11/05/2008 alle 14:00

come dicono carrefour e laura, anche io penso si tratti in parte di un problema "tecnico". la maggior parte delle persone nell'orario delle trasmissioni delle corse ciclistiche è al lavoro, e se è più giovane (scuola o università) visto che siamo pur sempre a maggio il pomeriggio non disdegna andarsene in giro, a meno che non sia un super appassionato tipo noi... ;)


Maracaibo - 11/05/2008 alle 16:54

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] concordo con carrefour. Il Giro d'Italia durante la settimana ha il pubblico di chi sta a casa e questi sono soprattutto le persone in pensione. Sono sondaggi che hanno il tempo che trovano questi. [/quote] Beh... durante i campionati del mondo o in occasione di alcuni incontri particolarmente importanti del "giuoco della palla", nelle ore pomeridiane, alcune aziende davano la possibilità ai propri dipendenti di uscire prima per vedere la partita o facevano posizionare televisori in azienda; non ho mai sentito nulla di simile per una gara di ciclismo....


Laura Idril - 11/05/2008 alle 16:56

Mi piacerebbe lavorare in quei posti quando c'è una partita di calcio... Si vede che lavorano poco. E poi non possiamo continuamente fare paragoni col calcio, quello è lo sport nazionale.


Subsonico - 11/05/2008 alle 17:24

A me più che l'assenza di giovani davanti agli schermi mi preoccupa quella sulle strade.