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Autore: Oggetto: E' morto l'Olimpionico Ottavio Cogliati.

Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
Registrato: Oct 2003

  postato il 20/04/2008 alle 21:13
La notizia da gazzetta.it

Ciclismo: si e' spento Cogliati, oro olimpico a Roma '60

MILANO - Si e' spento oggi all'ospedale di Magenta Ottavio Cogliati, 69 anni, oro olimpico nella 100 km a cronometro a squadre alle Olimpiadi di Roma '60. Cogliati era ricoverato da diversi giorni dopo essere stato colpito da un ictus. (Agr)


Le più sentite condoglianze alla famiglia.

Per conoscere chi era, riporto, dal materiale che sto approntando per il mio sito, quanto stavo per trasmettere a Museociclismo.


COGLIATI OTTAVIO
Nato a Nerviano (Milano) il 04.06.1939 e deceduto a Magenta (MI) il 20 aprile 2008. Passista, alto m. 1,95 per kg. 73. Professionista dal 1961 al 1964, non ha ottenuto vittorie.



ANNO / SQUADRA
1961 Philco
1962 Philco
1963 Carpano
1964 Carpano

Piazzamenti:
1961 70° nella Milano Sanremo
1961 40° nel Giro di Lombardia
1962 75° nella Parigi Bruxelles
1963 65° nella Parigi Roubaix
1963 71° nella Milano Sanremo

Note:
1960 - Campione Olimpico a Roma della 100 chilometri con: Bailetti - Fornoni e Trapè.


Straordinariamente alto, soprattutto in considerazione dell’epoca in cui ha corso, Ottavio formava con Toni Bailetti, il duo dei giganti, del quartetto azzurro della cento chilometri che dominò la prova Olimpica di Roma ’60. Erano “i motori contro il vento” come il compianto Dante Ronchi, mi disse tanto tempo fa.


Il quartetto d'oro della "100 km a squadre di Roma '60 - Da sinistra: Ottavio Cogliati, Livio Trapè, Toni Bailetti, Giacomo Fornoni

Nato nel milanese, Cogliati, aveva conosciuto subito il grande ciclismo della zona, anticipando forse un po’ troppo quella competitività che, a dispetto del fisico, avrebbe avuto bisogno di maturare in un lasso di tempo più lungo. Ma il sogno olimpico, allora portava lo sport della bicicletta ad affrettare i tempi e, molti ragazzi, giunsero un po’ troppo scarichi al professionismo. Ottavio, era certamente uno di questi. Nonostante ciò, anche se il suo palmares da prof, non narra vittorie e nemmeno piazzamenti di nota, il ruolo recitato nell’elite del ciclismo, compromesso tra l’altro da vari malanni, lo ha evidenziato come un gregario che ha saputo servire i propri capitani e, all’occorrenza, anche i colleghi di ruolo. Importanti, in quei tempi dove i regolamenti erano molto restrittivi, soprattutto in termini di rifornimenti d’acqua, le sue trenate per riportare se stesso ed i compagni con le bottiglie recuperate qua e là, nelle fontane e nei bar, talvolta nelle stesse case, su quel gruppo dove ad attenderne i frutti ci stavano capitani, o luogotenenti, come Graf, Carlesi, Adorni, Daems, Hoevenaers, Bitossi, Defilippis, Balmamion, Conterno ed un giovanissimo Zilioli. Quanto basta per dire, che Cogliati è stato un gran bell’atleta e potrà vantare perennemente quell’Oro Olimpico, che rappresenta una meta invidiabile e di pregio.

Morris

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Eddy Merckx




Posts: 1230
Registrato: Jun 2005

  postato il 21/04/2008 alle 02:18
"Motori contro il vento"...Magnifica immagine per un quartetto come quello e per un saluto al caro, indimenticabile Cogliati.
Le mie condoglianze piu' sentite alla famiglia.

 

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Difendi, conserva, prega !

(dalla poesia "Saluto e augurio" - "La nuova gioventu'" di P.P. Pasolini - Ediz. Einaudi)

 
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