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Clamoroso a Losanna: Phonak di nuovo nel Pro Tour
Admin - 01/02/2005 alle 15:32

http://www.cicloweb.it/news1259.html


mario82 - 01/02/2005 alle 15:42

L'avevo appena letto e mi stavo catapultando nel Forum per gridare contro ciò che sta avvenendo... ...in realtà la voce si è quasi seccata in gola e non trova molta più forza, nè volonta forse, di uscire con pari incisività di qualche tempo fa, anche perchè mi sto abituando allo schifo di ricorsi, condoni, sconti di pena, e chi più ne ha più ne metta. Le reazioni dell'UCI?! E' febbraio, non c'è tempo... la Phonak Hearing Systems sarà riammessa al ProTour, e le wild-card per tutte le corse saranno (al massimo) 2! Non so che dire... speriamo che Botero vinca il Giro d'Italia... :mad:


marc - 01/02/2005 alle 16:12

Mi ricordo dei post passati che "temevano" questa soluzione.......:mad::mad::mad: Se non interviene nessuno, mi aspetto una protesta civile ma ferma (e anche un pò rumorosa...) sulle strade dei tifosi di altre società!!!


mario82 - 01/02/2005 alle 16:20

Mi spiace deluderti, caro Marc, ma il ciclismo non è il calcio, e l'opinone pubblica sarebbe indifferente (anche perchè ignorante) al "polverone" sollevato dai tifosi delle altre società (anche difficilmente rintracciabili, anche perchè i tifosi di ciclismo sono più tifosi di corridori che di società)!!! L'UCI acconsentirà alla decisione del TAS di Losanna con un "sorriso ghignesco" di chi sa che ha ottenuto una bella pubblicità di "inflessibilità" verso la lotta al doping, ottenendo comunque la riammissione di una delle squadre più ricche, economicamente, del lotto dei ProTeam. Non mi spiegavo infatti, tempo fa, il perchè la Phonak avesse trattenuto corridori come Landis, Pereiro e Martin Perdiguero... adesso l'ho capito! Ragazzi, direi che la "burletta" è completata! Sipario... :(


marc - 01/02/2005 alle 16:27

Hai Ragione, mario82, temo che questa sarà la conclusione. Comunque qualche sonoro fischio quando passa l'ammiraglia della Phonak magari...... ;););)


Pirata x sempre - 01/02/2005 alle 16:34

voi sapete che io ho gia'espresso ripetutamente la mia opinione che priva di tutte le ipocrisie di chi nega cose evidenti a prescindere dai test antidoping nn e'di disgusto totale verso il team spagnolo-svizzero ben cosciente che esso nn e'stato,nn e'e nn sara'l'unica squadra ad abusare di sostanze proibite in questo sport! certo che pero'fa rabbrividire il fatto che in taluni casi nn si segue neanche piu'la strada del capro espiatorio,in questo caso sicuramente giustificato,ma ce se ne infischia e si bada solo ai presumibili vantaggi economici che poi saranno cmq tutti da decifrare pensando al fatto che cio'gioca un posto alle wild card,cioe'ben un terzo delle briciole lasciate ai team nn supersponsorizzati come i primi venti ed a cio'per cui gli organizzatori dei gt si eran ferocemente battutti! forse andro'un po'oltre,forse l'u.c.i. nn c'entra niente in questa decisione e neghera'alla phonak di tornare nel pro-tour gia'da quest'anno,ma i cambi dell'alta dirigenza del team svizzero che strizzano l'occhio a leblanc mi fanno esser cosi malizioso...e se leblanc nn si lamentera'.....:mad:


Zillo - 01/02/2005 alle 17:01

Si infatti... la "burletta" è riuscita doppiamente se si considera che i 3 GT avevano acconsentito ad entrare ne Pro Tour solo potendo contare su 3 Wild Card. Ora mettetevi anche nei panni di Tonkov o Casagrande, che vedono ridotte le loro possibilità di partecipazione al Giro... Questa decisione proprio non mi va giù!!!:mad::mad::mad:


lallo - 01/02/2005 alle 17:25

Però mi risulta che chi non farà (squadre)la tirreno adriatico non farà il giro. Come si evince dalle recenti affermazioni di Verbruggen il giro non è affatto (attualmente) nel Pro Tour!! http://www.tuttobiciweb.it/home.htm


lallo - 01/02/2005 alle 17:26

questo è il link corretto: http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=721


lallo - 01/02/2005 alle 17:28

Scusate per il casino: ecco qua!! 31/01/2005 Verbruggen durissimo con il Giro e la Vuelta In una intervista concessa al quotidiano francese L'Equipe, il presidente dell'UCI Hein Verbruggen ha espresso giudizi molto severi nei confronti degli organizzatori del Giro d'Italia e della Vuelta di Spagna. le Président de l'UCI tient des propos très durs à l'encontre d'ASO «Il Pro Tour sta finalmente per partire e questa è la cosa più importante - ha detto Verbruggen - ma è evidente che io non possa essere felice dell'atteggiamento assunto da ASO (la casa madre del Tour, ndr). Quanto agli altri due grandi organizzatori, hanno fatto del folklore. Giro e Vuelt, che sono diventati due semplici dgiri nazionali, hanno più bisogno del ProTour di quanto il ProTour non abbia bisogno di loro».


gigio83 - 01/02/2005 alle 18:17

ma il giro allora,è nel protour o no? nel caso non lo fosse penso ke la RCS inviti tutte le squadre professional Italiane,nel caso il giro fosse a tutti gli effetti protour non vorrei essere nei panni di Zomegnan e Castellano...Panaria,Naturino,LPR,Tenax,Acqua&sapone...difficile sceglierne due...


gigio83 - 01/02/2005 alle 18:19

se il giro sarà nel protour,sicuramente con la Phonack ci sarà un altro pretendente per il giro,questa squdra ha dei bei corridori per le corse a tappe


aranciata_bottecchia - 01/02/2005 alle 20:58

Per aderire al Pro-Tour erano richiesti requisiti economici, sportivi ed etici. Quelli economici saranno già applicati. In virtù di quelli sportivi avrebbero dovuto estromettere la Us Postal (ora discovery) perchè non è un bel comportamento quello di schifare tutto quanto non sia Tour de France. Requisiti etici: ma che ipocrisia. Intanto Cio Rogge ha dichiarato che adotterà metodi da Grande Fratello (quello di Orwell, non c’entra niente B’arbara Dur’So) per rafforzare la lotta al doping. Stiano attenti Zomegnan, Castellano e Vegni, se mi lasciano a casa la Panaria ho già pronta una macumba terrificante, imploreranno pietà ogni qualvolta avessero bisogno di andare alla toilette, la troveranno sempre occupata. Pro-Tour: secondo me in futuro potrebbero portare il numero complessivo delle squadre anche a 22 o 24, ma sarebbe corretto che solo le prime 18 dell’annata precedente avessero il diritto/dovere di partecipare a tutte le corse Pro-Tour, le altre avrebbero solamente il dovere di partecipare quando invitate (e gli organizzatori dovrebbero pescare obbligatoriamente le due o tre wild-card solo nell’ambito delle squadre pro-tour classificatesi dal 19° al 24° posto, per fare un esempio). Ovviamente andrebbe anche riequlibrato il meccanismo di attribuzione dei punti, perchè le squadre francesi e spagnole sarebbero smaccatamente avvantaggiate. E’ solo un’idea.


Helios - 02/02/2005 alle 09:49

Veramente scandaloso. Secondo me, era tutto preparato, fin da quando era stata esclusa. Altrimenti non si spiega perchè non l'abbiano rimpiazzata (per esempio con l'A2R) lasciano 19 squadre e "un" buco (che doveva riempire il TAS di Losanna). Ovviamente il TAS doveva aspettare i primi di febbraio x la riammissione, così non ci sarebbe stato tempo per altre manovre. Cosa faranno i GT? Se al Tour e alla Vuelta ci saranno 21 squadre, ci sarà soltanto un invito ed è già prenotato (A2R in Francia e l'ex-Kelme in Spagna). Ma per questo, sia in Francia che in Spagna, avevano già tenuto il 20esimo posto per la Phonak. Resta fuori solo il Giro, che di squadre (forse) ne avrà 22, a al quale la Phonak non sarebbe stata invitata. 2 soli inviti e tante squadre a giocarsi i posti: Panaria, Acqua&Sapone, Naturino, LPR... In fin dei conti quindi, sono le squadre italiane a pagare più di tutte la riammissione della Phonak. Sicuramente, un paio di esse (e speriamo non siano di più, se dovessero invitare la Barloworld), non faranno il Giro, con tutte le conseguenze del caso (economiche e sportive). Ciao ciao, Helios.


france85 - 02/02/2005 alle 10:08

Se ogni squadra nei grandi giri portasse 8 invece di 9 corridori le 20 squadre aventi diritto dovere di parteciparvi porterebbero in totale 160 corridori. In questo modo ci sarebbero 4 wild card possibili fino ad arrivare ad un totale di 192 corridori.


Umbi - 02/02/2005 alle 10:13

ha ragione france85, sono gia' diversi anni che se ne parla (ricordo soprattutto lo zio reverberi per evidenti interessi personali). secondo me sarebbe sensato, anche per far tornare il ciclismo ai tempi dei duelli uomo contro uomo e no con la squadra che ti porta in carrozza fino all'ultima salita..


Helios - 02/02/2005 alle 10:22

Eh sì, ma le squadre non sono d'accordo con gli 8 corridori. Il gioco di squadra non sarebbe più lo stesso, dicono. Un uomo in più in squadra, fa davvero la differenza? Secondo me, anche 8 è un buon numero. Certo che x squadre che vogliono portare sia un velocista col suo treno, sia un uomo da classifica con i suoi gregari, ogni uomo in più è prezioso come il pane. Mi pare di ricordare comunque che i due più agguerriti detrattori di questa proposta fossero Bruyneel (Discovery) e Saiz (Liberty). Entrambi direttori di squadre che hanno sempre fatto della compattezza (vedi cronosquadre) la dote primaria. Comunque sia, a me piaceva la proposta di ridurre a 8 il numero di ciclisti per squadra per ampliare il numero delle squadre partecipanti. Ciao ciao, Helios


gigio83 - 02/02/2005 alle 14:14

8 corridori per squadra sarebbe,secondo me,la soluzione giusta,porterebbe più formazioni e più spettacolo nei grandi giri. un uomo in meno può sicuramente fare la differenza,per le squadre,soprattutto in salita,ad es un Mazzoleni in meno per la Lampre-Caffita,ma ci sarebbe molto più spettacolo e si vedrebbero anche fughe da lontano di uomini di vertice,non solo battaglia sull'ultima salita ma in tutta la tappa


Pirata x sempre - 03/02/2005 alle 14:34

ed a proposito di phonak,se gli venisse confermata dall'u.c.i. la riammissione al pro-tour,credo nn portera'molto di piu'di valjavec(e speriamo nose)visto che landis e botero con tutta probabilita'saranno al via del tour e pereiro ha appena dichiarato che andra'in francia addirittura con l'obiettivo del podio e se fallisse ripieghera'sulla vuelta....basta nn prenda a modello un certo santi perez....:mad:


Pirata x sempre - 19/02/2005 alle 13:40

al riguardo della frittata imballata per bene e conclusa con questa sentenza del trbunale di losanna riporto l'intervista rilasciata ad un sito francese del nuovo"team general manager"della phonak John Lelangue: http://www.velo-club.net/article.php?sid=22235 i contenuti si comprendono abbastanza bene,se poi chi(come per esempio aranciata)e'capace di tradurre facilmente alla lettera questa interessante intervista vorra'farlo gliene saremo grati!


aranciata_bottecchia - 19/02/2005 alle 16:03

« Da tre mesi, in seguito a diversi avvenimenti (Doping, licenziamenti, sostituzione di direttori sportivi, decisioni del TAS e altre cose), il minimo che si possa dire é che la Phonak é stata costantemente sotto le luci dei riflettori della stampa ciclistica. Fortunatamente, dopo questa tempesta mediatica, la calma é finalmente tornata in seno alla formazione svizzera all’alba delle prime corse dell’era Pro-Tour. Prova di questa serenitá ritrovata sono le prime vittorie che giá finiscono in tasca alla squadra. In questa occasione vélo-club du net ha contattato John Lelangue, nuovo general team manager. Quest’ultimo, per quanto occupatissimo, ha accettato di rispondere ad alcune domande attorno alla stagione 2005. Tale padre tale figlio, John Lelangue é figlio di un eccellente stimato ex direttore sportivo, vale a dire Robert Lelangue. Dopo dieci anni passati alla ASO, John Lelangue, appena trentaquatrenne, ha dunque deciso di far evolvere la propria carriera seguendo in parte le orme di suo padre. John Lelangue accetta senza timore questa nuova sfida. D - Ogni anno la Phonak saliva di livello verso il top mondiale. In seguito agli affari di doping e, in un primo tempo, all’esclusione dalle squadre del pro-tour, la direzione ha provato in questione un sentimento di frustrazione? R - Si trattava di piú che un sentimento di delusione, ma é stato passeggero e giá dal primo stage a Mallorca tutti i corridori erano decisamente motivati a dimostrare che la Phonak meritava il suo posto tra le migliori squadre del mondo. D - L’annuncio fatto dal TAS, ovvero l’integrazione della squadra tra le formazioni pro-tour, porta sicuramente la famosa boccata d’ossigeno, no? R - Una boccata d’ossigeno e grande soddisfazione per tutti. Ci da anche la garanzia di partecipare alle piú belle corse del calendario e di programmare al meglio la stagione dei nostri 25 corridori. Si tratta anche dell’immenso onore di far parte del pro-tour sin dalla sua inaugurazione. D - Quali saranno i principali obbiettivi della squadra per questa stagione ma anche per il futuro? R - Ci disponiamo a cercare di concentrarci sul calendario pro-tour tanto nelle corse a tappe che nelle prove di un giorno. In oltre abbiamo il potenziale necessario per lasciare il nostro segno sui grandi giri. D - Facendo parte delle squadre pro-tour, il vostro posto per il prossimo Tour de France é ora assicurato, quali sono le vostre ambizioni per la Grande-Boucle? R - Con corridori come Landis, Botero, Pereiro, Peña, Gutierrez o Hunter, disponiamo di numerose carte buone nella nostra mano. Stará a noi utlizzarle nel modo opportuno per essere protagonisti nella classifica generale mostrandosi nello stesso tempo aggressivi lungo le tre settimane. D - Rimangono tre posti cui provvedere nella vostra formazione. Ci saranno altri rinforzi? R - Con l’arrivo di Fabrizio Guidi la nostra squadra é ora completa e equilibrata per la stagione 2005 nel suo insieme. D - Due vostri acquisti, Landis e Martin Perdiguero, saranno i capitani indiscussi per le corse a tappe? R - Avremo chiaramente dei corridori da proteggerre a seconda delle corse, ma prevarrá lo spirito di squadra e tutti avranno prima o poi la propria opportunitá. D - Quali saranno le ambizioni della squadra per Giro e Vuelta? R - Come per il Tour de France, la classifica generale sará obbiettivo dei nostri diversi capitani ma avremo anche una strategia offensiva per tentare di mietere alcune tappe. D - Dopo due annate sbiadite, che cosa vi aspettate ancora da un corridore come Santiago Botero? R - Dopo aver visto Santiago in occasione dello stage di Mallorca, e in relazione al programma che abbiamo stabilito con lui, pensiamo di poter ritrovare al Tour e alla Vuelta un grande Botero. D - Belle promesse come Aurélien Clerc e Martin Elmiger, dopo una stagione in chiaro e scuro, sono obbligati quest’anno a confermare tutto il loro potenziale. Quali obbiettivi gli sono stati assegnati? R - Inutile metter loro una pressione nociva. Questi due corridori saranno delle pedine importanti nelle classiche del mese d’aprile, ma saranno anche presenti nelle corse a tappe. D - Nel vostro organico avete giovani corridori come Tomasz Nose, Viktor Rapinski, Johann Tschopp e Sascha Urweider. Potreste parlarci un po’ di questi corridori? R - Sono dei corridori in divenire che progrediscono al fianco dei nostri capitani e che grazie al pro-tour andranno a confrontarsi nelle piú belle prove del calendario. Portiamo molta cura ai loro rispettivi programmi per farne in breve tempo dei buoni corridori. Nota: in occasione di un’intervista concessa ad "El Tiempo", Juan Fernandez, uno dei direttori sportivi della Phonak, ha fornito alcune precisazioni in merito al ruolo di capitano della sua squadra nei grandi giri. "Al Tour de France i capitani saranno Botero e Landis, al Giro il capofila sará Valjavec, che era terminato 8° lo scorso anno, ed alla Vuelta si tratterá nuovamente di Botero, Landis e Peña." »