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al belga SVEN NYS il mondiale di ciclocross
maxspeed2 - 30/01/2005 alle 15:37

solo 8° FRANZOI 1 Sven Nys (Bel) 2 Erwin Vervecken (Bel) 3 Sven Vanthourenhout (Bel) 4 Francis Mourey (Fra) 5 Davy Commeyne (Bel) 6 Tom Vanoppen (Bel) 7 Petr Dlask (Cze) 8 Enrico Franzoi (Ita) 9 Michael Baumgartner (Swi) 10 Wilant van Gils (Ned)


EugeRambler - 30/01/2005 alle 16:48

non avevo mai avuto l'occasione di seguire una gara di ciclocross dall'inizio alla fine, avevo soltanto visto qualche spezzone un paio di volte. è impressionante come facciano a correre su terreni di quel genere. per esempio oggi che ruote usavano? che caratteristiche hanno le biciclette?


aranciata_bottecchia - 30/01/2005 alle 18:02

Ciao Euge, ti riporto qualche vecchio post: [quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Ti chiedo una mia curiosità: presumo che le biciclette per il cross abbiano pneumatici a sezione maggiorata e cerchi rinforzati, inoltre ho notato che il piede è libero dal pedale. Ci sono altre differenze rispetto all'equipaggiamento da strada? più precisamente, freni e telaio sono i medesimi? Ciao [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da Gibo [/i] per quanto riguarda i freni essi sono diversi, i tappi dei freni sono fissati sulla forcella e funzionano con un tiro a bilancere tipo mountain bike, la forcella anteriore e post vicino al passaggio delle ruote è più alta per far si che il fango non blocchi la ruota, le gomme hanno una sezione più larga ed hanno i tappi tipo motocross, durante le gare piovose e con molte fango le biciclette possono essere cambiate spesso per dar modo ai meccanici di poterle lavare e togliere il fango [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da eretico [/i] PICCOLO VADEMECUM DEL CICLOCROSS La bicicletta da utilizzare per il ciclocross deve avere caratteristiche di solidità piuttosto elevate in quanto le sollecitazioni che deve sopportare sono notevoli. Pertanto, l’inclinazione del telaio ha un valore angolare tra i 73 e i 74 gradi. La forcella è più larga e più alta di quelle di altre specialità (strada e pista) per evitare che fango o altro materiale possano rallentare o bloccare la ruota. Lo spazio maggiore tra i componenti rotanti, per evitare il blocco del movimento, è particolarmente evidente anche a livello del ponticello alto, del freno, nonché vicino al movimento centrale. Questo è tra i 28 e i 29 cm da terra. Movimento più alto significa maggiore protezione contro gli urti, pedalata più attiva anche in tratti accidentati e in curva e possibilità di usare pedivelle più lunghe (anche di 175 mm) in modo da ottenere una leva più favorevole. Nell’agonismo di alto livello è usata frequentemente la doppia moltiplica, in quanto i percorsi, soprattutto negli ultimi anni, sono diventati sempre più veloci. Il percorso di gara è formato da un circuito, chiuso al traffico, in genere ricavato nei campi o all’interno di un parco, di lunghezza compresa tra i 1.5 e 3 km e deve essere ciclabile al 85 per cento. Può comportare al massimo quattro ostacoli naturali, lunghi singolarmente non oltre ottanta metri, che obblighino l’atleta a scendere dalla bicicletta. Inoltre, possono essere previsti sul percorso degli ostacoli artificiali composti da tavole, di materiale non metallico, in genere legno, e alte quaranta cm, disposte, per tutta la larghezza del percorso, alla distanza di quattro metri l’una dall’altra. Nelle gare di ciclocross è possibile effettuare, in apposite postazioni del percorso chiamate box, il cambio di ruota, raramente, o di bicicletta più rapido ed efficace per permette un veloce lavaggio della medesima e/o una repentina e celere messa a punto di eventuali parti meccaniche che non rispondono adeguatamente alle esigenze del crossista (registrare i freni e/o il cambio, cambiare la ruota). Due parole sulla durata delle competizioni agonistiche: a differenza della strada le corse non sono a chilometraggio ma a tempo: raggiunti i minuti prestabiliti suona la campana dell’ultimo giro. La stagione crossistica comincia ad ottobre per cui il cambio di categoria non avviene contestualmente col nuovo anno, ma è anticipato: il ragazzino fino a settembre allievo di secondo anno si ritrova ad ottobre juniores di primo anno. L’attività agonistica di ciclocross in ambito di Federciclismo può essere effettuata a partire dalla categoria degli esordienti di secondo anno. La durata di gara è differente a seconda delle categorie agonistiche: uomini -esordienti 30 minuti -allievi 30 minuti -juniores 45 minuti -under 23 60 minuti -elite 60 minuti donne -esordienti 30 minuti -allieve 30 minuti -juniores 45 minuti -elite 45 minuti ovviamente sono previsti raggruppamenti per le gare della stessa durata con partenze scaglionate per le differenti categorie: i poveri giudici devono sudare sette camicie per segnare i differenti passaggi e stabilire gli ordini di arrivo. A livello di Udace l’impostazione è la medesima, cambiano le categorie e la durata delle competizioni. Sia in federazione che udace vengono organizzate delle challange (Trofeo Lombardia, Trofeo Triveneto, Trofeo Ghidoni) con differenti prove in calendario distribuite sulla stagione crossistica, in genere da ottobre a febbraio con classifiche a punteggi cumulative. [/quote]


EugeRambler - 30/01/2005 alle 18:36

grazie mille per la delucidazione. solo non mi capacito di come riescano a stare in piedi sulla neve!


Pirata x sempre - 30/01/2005 alle 19:27

insomma tutto come previsto...purtroppo! nn ho visto la corsa ma l'ordine d'arrivo conferma il calo di condizione di franzoi rispetto ad un mesetto fa evidenziato nelle ultime prove di coppa!!! e la prova di pontoni???


EugeRambler - 30/01/2005 alle 20:08

è partito dalla 6° fila e non si è mai visto, impensabile una rimonta in partenza con il fondo che c'era