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Autore: Oggetto: Doping e Antidoping 2008

Livello Fausto Coppi
UTENTE DELL'ANNO 2009
Utente del mese Luglio, Novembre e Dicembre 2009




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  postato il 22/01/2008 alle 20:37
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Abajia

Per il resto, l'intera pagina parla solo e soltanto dei 58 ciclisti professionisti coinvolti in OP.


ti ricordi perchè sono usciti solo i nomi dei ciclisti?

Mmmmmm... Fuentes era il medico di diverse squadre ciclistiche, e insieme a Saiz aveva fatto una gran bella combriccola... ma il perché sono usciti fuori i soli nomi dei ciclisti non lo ricordo, francamente.
Forse perché le varie squadre di calcio, i tennisti e gli automobilisti coinvolti hanno potuto godere di una certe protezione...

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


Fantaciclismo Cicloweb 2010

Piazzamenti sul podio:


Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

---

Asso di Fiori

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 22/01/2008 alle 20:42
Originariamente inviato da antonello64

Per Valverde e Contador il discorso è diverso: ci sono due belle sacche di sangue intestate a Valv-Piti e A.C.


Mi spiace arrecarti una così grande delusione ma non esiste alcuna sacca con le iniziali A.C.

 

____________________

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/01/2008 alle 20:52
Originariamente inviato da Lore_88

Originariamente inviato da antonello64

Per Valverde e Contador il discorso è diverso: ci sono due belle sacche di sangue intestate a Valv-Piti e A.C.


Mi spiace arrecarti una così grande delusione ma non esiste alcuna sacca con le iniziali A.C.


No una sacca non c'e' ma c'e' una pagina della sua agenda con un programma dopante mica da ridere..
AC potrebbe esser Angel Casero.. ma allora perche' Contador non fa nulla..

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/01/2008 alle 21:08
Originariamente inviato da forzainter

Originariamente inviato da Lore_88

Originariamente inviato da antonello64

Per Valverde e Contador il discorso è diverso: ci sono due belle sacche di sangue intestate a Valv-Piti e A.C.


Mi spiace arrecarti una così grande delusione ma non esiste alcuna sacca con le iniziali A.C.


No una sacca non c'e' ma c'e' una pagina della sua agenda con un programma dopante mica da ridere..
AC potrebbe esser Angel Casero.. ma allora perche' Contador non fa nulla..


Magari muoversi per fare chiarezza potrebbe rivelarsi un boomerang.

Contador preferisce tenersi le voci e i sospetti sulla propria persona, e rinunciare a risarcimenti miliardari che potrebbe chiedere a mezzo mondo.
Forse è un filantropo.

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 22/01/2008 alle 21:19
Originariamente inviato da forzainter

Originariamente inviato da Lore_88

Mi spiace arrecarti una così grande delusione ma non esiste alcuna sacca con le iniziali A.C.


No una sacca non c'e' ma c'e' una pagina della sua agenda con un programma dopante mica da ridere..
AC potrebbe esser Angel Casero.. ma allora perche' Contador non fa nulla..


Guarda, io non sto mica dicendo che Contador non è invischiato in OP. Molto probabilmente quelle iniziali si riferiscono a lui.

Semplicemente ho voluto far notare che quello che aveva detto Antonello non era vero. Non è perchè lui schiuma contro gli spagnoli, può inventarsi prove che non ci sono. Se io dicessi che sono state trovate sacche di sangue di Di Luca nello studio di Santuccione, mi spellerebbe vivo...

 

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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 22/01/2008 alle 21:28
Originariamente inviato da forzainter

Originariamente inviato da molo1984

leggevo che Torri aveva chiesto le carte dell'operation Puerto alle autorità spagnole per proseguire le indagini sugli sportivi implicati e così ottenere se riconosciuti colpevoli la loro intredizione dalle manifestazioni sportive che si svolgono sul suolo italiano...
è vero ciò che ho letto?
e sopratutto potrà anche indagare sugli altri sportivi? vedi calciatori, tennisti e così via?


Quali calciatori ?
Che io sappia nessun calciatore è stato immischiato nell'affaire Puerto.
Dopo la vittoriosa querela del Barcellona anche il Real Madrid farà causa a Le Monde.. Valverde e Contador invece ? Si professano innocenti ma non fanno altrettanto, come mai ?


io avevo letto, non so dove e quando , che nella famigerata clinica di fuentes bazzicavano calciatori di real madrid e betis siviglia, oltre a tennisti di grande fama internazionale...
poi magari erano le solite panzane che si inventano i giornalisti oppure voci messe in giro da maldicenti...
sarebbe una buona cosa se si potessero avere tutti gli incartamenti e cosi scoperchiare il pentolone, ma il calcio è troppo potente (vedi squalifiche per doping di 6 mesi di cui 3 da scontare d'estate) e il tennis fa girare troppi soldi (vedi caso di partite truccate e di scommesse che è passato già nel dimenticatoio)...

 

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"Quando stringi i denti, si contraggono i muscoli della faccia, poi quelli delle braccia, della schiena...
Sei al limite. Ed è lì che saltano fuori la grinta, l’orgoglio, la fame, la voglia".

La luce viaggia più veloce del suono, sarà per questo che molte persone appaiono brillanti finchè non le senti parlare?

Le cose buone della vita sono illegali, immorali o fanno ingrassare.

“il ciclista non si corica come il calciatore, non simula. Il ciclista è condannato all’eroismo.”

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/01/2008 alle 21:43
Originariamente inviato da Abajia

Petacchi-Tas, appuntamento al 12 marzo

L'appuntamento è fissato per il 12 marzo: quel giorno il Il Tribunale amministrativo sportivo di Losanna discuterà l'appello della Wada e del Coni contro l'assoluzione in primo grado di Alessandro Petacchi in merito alla vicenda del tasso fuori norma di inalatore Salbutamol riscontratagli nella frazione di Pinerolo del Giro d'Italia 2007.
Al velocista della Milram, peraltro intestatario di un certificato medico di esenzione per asma depositato all'Uci, era stato rilevato in quell'occasione un valore di Salbutamol pari a 1320 nanogrammi per litro contro un limite massimo sanitario di 100 nanogrammi per litro consentito dalla normativa antidoping.
Dopo la richiesta di un anno di squalifica agonistica, il giudice di ultima istanza della Federciclismo aveva assolto Petacchi sulla base della documentazione sanitaria fornita dalla difesa dell'atleta ma, a fine agosto, il capo della Procura Antidoping del Coni Ettori Torri aveva proposto appello, seguito due mesi piu' tardi dall'Agenzia mondiale Antidoping.
La decisione del Tas arrivera' a dieci giorni dalla Milano-Sanremo, primo grande obiettivo stagionale di Petacchi che punta a bissare il successo nella Classicissima colto tre anni fa.


(tuttobiciweb.it)


Ma tu guarda che caso! Proprio poco prima della Sanremo... e magari 'sta storia potrebbe riuscire prima del Giro, no?
Ma sì , dai, tanto ci siamo abituati.
Fin troppo prevedibile.


Non condivido questa tua lettura, Abajia.
Da quanto tempo si sapeva che Petacchi doveva essere giudicato dal Tas? Che c'azzecca il fatto che l'udienza sia il 12 marzo con la Milano-San Remo? Guarda che Torri col Tas non c'entra niente, visto che è un tribunale di arbitrato sportivo internazionale, a meno che tu non sottintenda che ci sono stati accordi sotto banco (tutti da dimostrare) tra la Procura Antidoping del CONI e il Tas per far saltare alla San Remo a Petacchi.

Io anzi penso che per Petacchi sia meglio essere giudicato prima della San Remo: visto che si tratta di un giudizio definitivo, in caso di assoluzione, se dovesse vincere la Classicissima, la vincerebbe da innocente passato in giudicato e la sua vittoria sarebbe priva di ogni macchia, mentre se la sentenza del Tas fosse dopo la San Remo, ogni risultato di rilievo di Ale-Jet sarebbe comunque velato dalla possibilità di una squalifica successiva, essendo l'atleta ancora sub iudice. Nel caso di colpevolezza, e quindi di squalifica, sarebbe meglio che Petacchi non corresse la Milano-San Remo, non trovi?
Quindi, in ogni caso, meglio il verdetto prima che dopo.

P.S. nell'articolo di tuttobiciweb non c'è un errore? Il limite non è di 1000 ng/l, anzichè, come riportato, di 100 ng/l? O ricordo male io?

 

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Giorgio, malato di ciclismo

http://www.youtube.com/watch?v=CbG4xcmxduI
http://www.youtube.com/watch?v=lnX4uaDYyIU&feature=related

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/01/2008 alle 22:59
Originariamente inviato da Lore_88

Originariamente inviato da forzainter

Originariamente inviato da Lore_88

Mi spiace arrecarti una così grande delusione ma non esiste alcuna sacca con le iniziali A.C.


No una sacca non c'e' ma c'e' una pagina della sua agenda con un programma dopante mica da ridere..
AC potrebbe esser Angel Casero.. ma allora perche' Contador non fa nulla..


Guarda, io non sto mica dicendo che Contador non è invischiato in OP. Molto probabilmente quelle iniziali si riferiscono a lui.

Semplicemente ho voluto far notare che quello che aveva detto Antonello non era vero. Non è perchè lui schiuma contro gli spagnoli, può inventarsi prove che non ci sono. Se io dicessi che sono state trovate sacche di sangue di Di Luca nello studio di Santuccione, mi spellerebbe vivo...


Sai, non è poi tanto importante star li a cavillare se io ho detto punto e invece era virgola; resta il fatto che parecchi ciclisti spagnoli sono coinvolti in OP e la federciclo iberica non solo non ha fatto nulla per scoprire la verità (in alcuni casi sarebbe bastato veramente poco) ma ha fatto di tutto per insabbiare tutto quello che era possibile.
Poi, sai com'è, errare humanum est: chi fa confusione sulle prove e chi sui numeri.
Capita.

Comunque noto con piacere che hai ammesso che Contador è coinvolto in OP: un bel passo avanti rispetto al passato

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/01/2008 alle 23:22
Originariamente inviato da Abajia
ma il perché sono usciti fuori i soli nomi dei ciclisti non lo ricordo, francamente.


sono usciti fuori perchè gli organizzatori del Tour, spalleggiati dall'UCI, hanno fatto di tutto per scoprire chi fossero i ciclisti coinvolti in OP (facendo intervenire addirittura ministri) al fine di escluderli dal Tour de France 2006.

Ora bisogna mettersi d'accordo se ci interessa la pulizia di uno sport oppure la sua immagine.
Nel primo caso è inutile stare a prendersela con gli altri sport: ognuno a casa sua fa quel che vuole, e farà i conti con la propria coscienza.
Se invece interessa l'immagine esterna del ciclismo, allora calcio e tennis c'entrano ancora meno con il fatto che da OP sono venuti fuori solo nomi di ciclisti: i responsabili sono tutti interni al mondo delle due ruote, e cioè ASO e UCI.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/01/2008 alle 23:26
Originariamente inviato da molo1984

sarebbe una buona cosa se si potessero avere tutti gli incartamenti e cosi scoperchiare il pentolone, ma il calcio è troppo potente (vedi squalifiche per doping di 6 mesi di cui 3 da scontare d'estate) e il tennis fa girare troppi soldi (vedi caso di partite truccate e di scommesse che è passato già nel dimenticatoio)...


se il ciclismo avesse voluto poteva tranquillamente avere lo stesso trattamento che hanno ricevuto calcio e tennis, altro che soldi di uno o potere dell'altro.

 

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  postato il 22/01/2008 alle 23:28
Originariamente inviato da antonello64

Comunque noto con piacere che hai ammesso che Contador è coinvolto in OP: un bel passo avanti rispetto al passato


Sei molto disattento.
Io non ho mai negato che Contador sia coinvolto in OP (e ci sono diversi post a testimoniarlo). E sono convinto che sia implicato non perchè ci siano prove schiaccianti contro di lui, anzi c'è poco o nulla, ma molto semplicemente perchè non sono illuso. A me fanno ridere quei tifosi che difendono a spada tratta i loro beniamini anche negando l'evidenza e poi magari si mettono a puntare il dito contro altri. Sarei un idiota se poi mi comportassi come loro.

 

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  postato il 22/01/2008 alle 23:36
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Abajia
ma il perché sono usciti fuori i soli nomi dei ciclisti non lo ricordo, francamente.


sono usciti fuori perchè gli organizzatori del Tour, spalleggiati dall'UCI, hanno fatto di tutto per scoprire chi fossero i ciclisti coinvolti in OP (facendo intervenire addirittura ministri) al fine di escluderli dal Tour de France 2006.

Ora bisogna mettersi d'accordo se ci interessa la pulizia di uno sport oppure la sua immagine.
Nel primo caso è inutile stare a prendersela con gli altri sport: ognuno a casa sua fa quel che vuole, e farà i conti con la propria coscienza.
Se invece interessa l'immagine esterna del ciclismo, allora calcio e tennis c'entrano ancora meno con il fatto che da OP sono venuti fuori solo nomi di ciclisti: i responsabili sono tutti interni al mondo delle due ruote, e cioè ASO e UCI.


Praticamente quello che ho detto io qualche post fa, e che tu stesso mi hai contestato.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/01/2008 alle 23:38
Originariamente inviato da Lore_88

Originariamente inviato da antonello64

Comunque noto con piacere che hai ammesso che Contador è coinvolto in OP: un bel passo avanti rispetto al passato


Sei molto disattento.
Io non ho mai negato che Contador sia coinvolto in OP (e ci sono diversi post a testimoniarlo). E sono convinto che sia implicato non perchè ci siano prove schiaccianti contro di lui, anzi c'è poco o nulla, ma molto semplicemente perchè non sono illuso. A me fanno ridere quei tifosi che difendono a spada tratta i loro beniamini anche negando l'evidenza e poi magari si mettono a puntare il dito contro altri. Sarei un idiota se poi mi comportassi come loro.


davvero? eppure l'entusiasmo che hai dimostrato in passato verso di lui faceva pensare il contrario.
Sembrava che non ti importasse il fatto che Contador ha corso e vinto il Tour solo perchè qualcuno ha insabbiato determinate carte.
E riguardo alle prove, per favore non confondiamo una situazione in cui non si riescono a trovare nonostante si faccia di tutto per trovarle, con un altra in cui non solo non si cercano ma addirittura si nascondono accuratamente quelle poche che sono venute fuori.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/01/2008 alle 23:56
Originariamente inviato da Monsieur 40%
Praticamente quello che ho detto io qualche post fa, e che tu stesso mi hai contestato.


non proprio.
Io ho contestato l'idea che un appoggio di UCI e federazione potesse aiutare in una causa contro un giornale.

Se tu mi dici che Blatter e Platini hanno aiutato il Barcellona perchè la loro inerzia ha fatto si che non venissero fuori determinate prove, allora sono d'accordo con te.
Se invece mi dici che aver contro una federazione diminuisce le probabilità di vittoria in tribunale, allora no.

 

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  postato il 23/01/2008 alle 00:10
E allora siamo d'accordo.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 23/01/2008 alle 08:34
Originariamente inviato da antonello64

davvero? eppure l'entusiasmo che hai dimostrato in passato verso di lui faceva pensare il contrario.
Sembrava che non ti importasse il fatto che Contador ha corso e vinto il Tour solo perchè qualcuno ha insabbiato determinate carte.


Ma infatti non mi importava e non mi importa tuttora. Se a Luglio lo ritroverò in giallo sugli Champs Elysees non potrò che esserne felice.

Vedi, se nel ciclismo ci fosse un antidoping serio, con leggi uguali per tutte le nazioni, con un Uci completamente diversa che non usa questo strumento per ricattare Tizio o Caio, potrei anche tornare a credere nella lotta al doping. In quel modo forse si riuscirebbe ad arginare un pò questo fenomeno e avrebbe un senso andare a cercare la pulizia. Ma la realtà è completamente diversa: l'antidoping è soltanto una colossale buffonata ma soprattutto il doping riguarda la stragrande maggioranza del gruppo e probabilmente la totalità dei corridori di un certo livello. Con questi presupposti come potrei mettermi a fare il moralizzatore? Un Tour senza Contador sarebbe più pulito? Assolutamente no. E allora per quale motivo dovrei volere una sua esclusione? Almeno con lui mi diverto un pò.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/01/2008 alle 10:23
quindi seguendo il tuo ragionamento anche chi è stato trovato positivo avrebbe diritto di correre, perchè anche mandando a casa chi viene scoperto il gruppo non sarebbe certamente più pulito.

Allora facciamo di tutta l'erba un fascio e mettiamo sullo stesso piano chi è stato trovato positivo e chi no, coloro sui quali ci sono forti sospetti e coloro sui quali non ci sono, quelli per i quali le prove non sono state trovate pur avendole cercate in lungo e in largo e quelli invece per i quali c'erano ma sono state insabbiate.
Io non credo che tutti questi debbano avere gli stessi diritti, proprio no.
Non si tratta di moralismo ma di rispetto delle regole: o si fanno rispettare e si puniscono coloro che vengono trovati in fallo (naturalmente impegnandosi per trovarli), oppure si buttano al cesso e ognuno fa come gli pare.

Tu fai un continuo riferimento a Di Luca: bene, sai qual'è la differenza tra i due casi? probabilmente Di Luca non è più pulito di Contador, però nel suo caso si è fatto di tutto per trovare le prove della sua colpevolezza (agendo anche con sicura malafede come nel caso dello Zoncolan, dico io), mentre nel caso di Contador è stato fatto esattamente l'opposto, insabbiando o facendo finta di non vedere quei pochi o tanti indizi che avrebbero potuto portare ad accertare la verità, rifiutandosi sistematicamente di cercarla questa verità.
Quindi l'abruzzese aveva ed ha pieno diritto di partecipare alle corse che vuole, mentre lo spagnolo questo diritto ce l'ha un pò meno visto che nei suoi confronti il comportamento della procura antidoping è stato decisamente diverso: se lui avesse ricevuto lo stesso trattamento di Di Luca, probabilmente ora sarebbe a far compagnia ad Ivan Basso.

Insomma due pesi e due misure per corridori che però corrono nello stesso gruppo.

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 23/01/2008 alle 10:41
Il CONI vuole due anni di squalifica per Mazzoleni
Il Comitato Olimpico Italiano (CONI) martedì ha rilasciato una dichiarazione in cui richiede una squalifica di due anni per Eddy Mazzoleni in quanto coinvolto nell’inchiesta 'Oil for drugs'. Le prove a carico di Mazzoleni riguardano alcuni messaggi SMS inviati al dottor Carlo Santuccione nel 2004, in cui l’imputato richiede alcune sostanze proibite e consigli per il loro utilizzo. La federazione ciclistica italiana adesso dovrà decidere se accogliere la richiesta del CONI contro il 34enne corridore italiano.
Mazzoleni, giunto terzo al Giro d'Italia dello scorso anno, era stato sospeso dall’Astana in agosto proprio per l’indagine in corso da parte del CONI, in cui l’atleta ha rifutato la sua collaborazione al procuratore anti doping Ettore Torri.
Mazzoleni aveva negato le voci di un suo ritiro ad agosto ma attualmente è senza contratto per il 2008.
Danilo Di Luca, vincitore del Giro d'Italia 2007 era stato squalificato per tre mesi in ottobre sempre per lo stesso filone d’indagini ed ha sempre negato ogni accusa. L’UCI aveva eliminato di conseguenza Di Luca dalla classifica ProTour, consegnando praticamente la vittoria all’australiano Cadel Evans.
Nella dichiarazione di martedì, il CONI ha emesso anche la sua sentenza nei confronti di Domenico Quagliariello, ex corridore della Ceramica Flaminia ed ora ritornato dilettante nella squadra Centri della Calzatura, richiedendo una squalifica a vita sempre per l’inchiesta 'Oil for Drugs', in quanto il 28enne è alla seconda sanzione per doping.
-WWW.CYCLINGNEWS.COM-

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Anche Mazzoleni e Quagliarello dovranno cercarsi un altro mestiere ... penso sia giusto così. Almeno le prove a carico del primo sono piuttosto schiaccianti.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/01/2008 alle 11:07
Originariamente inviato da Leone delle Fiandre

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Petacchi-Tas, appuntamento al 12 marzo

L'appuntamento è fissato per il 12 marzo: quel giorno il Il Tribunale amministrativo sportivo di Losanna discuterà l'appello della Wada e del Coni contro l'assoluzione in primo grado di Alessandro Petacchi in merito alla vicenda del tasso fuori norma di inalatore Salbutamol riscontratagli nella frazione di Pinerolo del Giro d'Italia 2007.
Al velocista della Milram, peraltro intestatario di un certificato medico di esenzione per asma depositato all'Uci, era stato rilevato in quell'occasione un valore di Salbutamol pari a 1320 nanogrammi per litro contro un limite massimo sanitario di 100 nanogrammi per litro consentito dalla normativa antidoping.
Dopo la richiesta di un anno di squalifica agonistica, il giudice di ultima istanza della Federciclismo aveva assolto Petacchi sulla base della documentazione sanitaria fornita dalla difesa dell'atleta ma, a fine agosto, il capo della Procura Antidoping del Coni Ettori Torri aveva proposto appello, seguito due mesi piu' tardi dall'Agenzia mondiale Antidoping.
La decisione del Tas arrivera' a dieci giorni dalla Milano-Sanremo, primo grande obiettivo stagionale di Petacchi che punta a bissare il successo nella Classicissima colto tre anni fa.


(tuttobiciweb.it)


Ma tu guarda che caso! Proprio poco prima della Sanremo... e magari 'sta storia potrebbe riuscire prima del Giro, no?
Ma sì , dai, tanto ci siamo abituati.
Fin troppo prevedibile.


Non condivido questa tua lettura, Abajia.
Da quanto tempo si sapeva che Petacchi doveva essere giudicato dal Tas? Che c'azzecca il fatto che l'udienza sia il 12 marzo con la Milano-San Remo? Guarda che Torri col Tas non c'entra niente, visto che è un tribunale di arbitrato sportivo internazionale, a meno che tu non sottintenda che ci sono stati accordi sotto banco (tutti da dimostrare) tra la Procura Antidoping del CONI e il Tas per far saltare alla San Remo a Petacchi.

Io anzi penso che per Petacchi sia meglio essere giudicato prima della San Remo: visto che si tratta di un giudizio definitivo, in caso di assoluzione, se dovesse vincere la Classicissima, la vincerebbe da innocente passato in giudicato e la sua vittoria sarebbe priva di ogni macchia, mentre se la sentenza del Tas fosse dopo la San Remo, ogni risultato di rilievo di Ale-Jet sarebbe comunque velato dalla possibilità di una squalifica successiva, essendo l'atleta ancora sub iudice. Nel caso di colpevolezza, e quindi di squalifica, sarebbe meglio che Petacchi non corresse la Milano-San Remo, non trovi?
Quindi, in ogni caso, meglio il verdetto prima che dopo.



Poteva essere giudicato dal TAS in Inverno. C'era tutto il tempo.
No, è la solita pagliacciata.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/01/2008 alle 11:24
Secondo me invece non è così. Tant'è che anche Di Luca era indeciso se presentare il ricorso al Tas o meno (l'ha poi presentato? io non l'ho capito) per la vicenda OfD perchè sapeva che il verdetto sarebbe arrivato a stagione in corso e quindi un'assoluzione a squalifica terminata non gli sarebbe servita a molto. Quindi pare di capire che i tempi sono quelli. Poi, per arrivare in 9 mesi al terzo grado di giudizio, ci metterei la firma subito anche per la giustizia ordinaria.

Comunque, ribadisco, rimango dell'idea che è meglio che venga giudicato prima della San Remo. E' meglio per lui prima di tutto.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/01/2008 alle 13:00
non credo cambi molto per Petacchi essere giudicato a gennaio o a marzo.
Se viene confermata l'assoluzione non c'è problema; se viene accolta anche parzialmente la richiesta di Torri (cioè un anno) in ogni caso avrebbe saltato almeno tutta la stagione fino a giugno e forse anche oltre.

 

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  postato il 23/01/2008 alle 14:21
Originariamente inviato da antonello64

non credo cambi molto per Petacchi essere giudicato a gennaio o a marzo.
Se viene confermata l'assoluzione non c'è problema; se viene accolta anche parzialmente la richiesta di Torri (cioè un anno) in ogni caso avrebbe saltato almeno tutta la stagione fino a giugno e forse anche oltre.


Non cambia per Petacchi, ma cambia per il ciclismo.
Un Petacchi squalificato pochi giorni prima della Sanremo è un'ulteriore batosta.
Un Petacchi squalificato in gennaio sarebbe stato un brutto colpo comunque, ma tutti avrebbero avuto modo di metabolizzarlo per un paio di mesi.

E poi: è giusto che Petacchi debba di fatto correre la prima tappa della Tirreno col rischio di essere squalificato il giorno stesso?

E così anche il Tas (che lavora, anche lui, perlopiù col ciclismo) avrà la sua buona fetta di visibilità mediatica.

 

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  postato il 23/01/2008 alle 20:00
QUANDO IL COMPLICE E' UN "FEDERALE": DIRIGENTE LAZIALE FCI AVVISAVA I CORRIDORI DEI CONTROLLI ANTIDOPING
GENNAIO 2008 - Ci può essere un delitto peggiore di chi, pur avendo come compito istituzionale quello di tutelare e far rispettare le regole, invece si adopera per violarle e si fa complice di altri delitti
un dirigente della Federciclismo, il 65enne Gianfranco Marra, responsabile per il centro Italia della struttura amatoriale della Fci, viene accusato di aver rivelato segreti d'ufficio. Come? Nella forma più squallida e odiosa; cioè avvisando - questa l'accusa del magistrato trentino. Ma come si fa a combattere una seria battaglia contro il doping se perfino chi dovrebbe istituzionalmente opporsi, finisce per essere complice? Che messaggio può passare nell'ambiente se si ottiene addirittura la complicità di chi per dovere istituzionale dovrebbe essere quello che denuncia
Di questa gravità dovrebbe tener conto la Federazione, che si dice schierata nella lotta al doping. Anche se con qualche contraddizione all'interno, come, ad esempio quella di affidare incarichi importanti e di responsabilità ad ex corridori già coinvolti in clamorosi casi di doping. Perchè se per il giudice ordinario il fatto è grave e vale due mesi di stop, per quello sportivo è gravissimo; è un vero e proprio attentato alla credibilità dell'intero sistema sportivo.
Da : sportpro
Ricordate un altro dirigente (denunciato da Fanini) Lavarda? Che al giro d’Italia del 96 (circa), quando dalla Grecia si seppe che allo sbarco della nave vi erano ad aspettare i NAS, Lui avverti titti e il mare si riempi di “scatoloni” XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX. Il Sing. Lavarda per anni è stato un dirigente della F.C.I. cosa fa’ oggi?
Nell’anno di grazia 2008 il Sing. Lavarda e’:
Consiglio del Ciclismo Professionistico
Alcide Cerato Responsabile
Sergio Fusaro Componente
Amedeo Colombo Componente A.C.C.P.I.
Matteo Algeri Componente ADISPRO
Mauro Vegni Componente A.O.C.C.
Claudio Corti Componente Lega Gruppi
Luigi D'Agrò Referente
Angelo Lavarda Segretario
E il sing. Torri vuole fare pulizia nel ciclismo… ma deve cominciare del presidente Di Rocco in giù , solo dopo aver pulito la stanza dei “bottoni” può cercare di pulire gli atleti, che sono le “vittime “ del “sistema”.
Ci sono dirigenti, inquisiti, trovati con valigie “piene”, altri che sono stati arrestati (vedi Locatelli, Massi, ecc…) altri che andavano dai dott. “chiacchierati” altri che più volte sono stati trovati positivi; e Torri cosa vuole fare fermare tutti, quindi vuole fermare il ciclismo tutto!
Io fossi lui comincerei da: denunciare i responsabili della F.C.I. e Un certo Pescante ed i suoi collaboratori del C.O.N.I. per il caso Conconi ecc… ecc…(ricordate la campionessa di sci che ebbe dei problemi “di circolazione del sangue” è fù riportata in Italia in frette e furia dai campionati all’estero, con un aereo privato, ecc… ecc…chi c’èra dietro?) oggi cosa fa’? ha forse un alto incarico nella politica sportiva? Toriiii….. ! Vai fai pulizia.

 

[Modificato il 23/01/2008 alle 21:46 by Admin]


 
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  postato il 23/01/2008 alle 21:45
Ulisse, un altro riferimento gratuito a Pantani e voli via.

 

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  postato il 23/01/2008 alle 22:03
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non credo cambi molto per Petacchi essere giudicato a gennaio o a marzo.
Se viene confermata l'assoluzione non c'è problema; se viene accolta anche parzialmente la richiesta di Torri (cioè un anno) in ogni caso avrebbe saltato almeno tutta la stagione fino a giugno e forse anche oltre.


Non cambia per Petacchi, ma cambia per il ciclismo.
Un Petacchi squalificato pochi giorni prima della Sanremo è un'ulteriore batosta.
Un Petacchi squalificato in gennaio sarebbe stato un brutto colpo comunque, ma tutti avrebbero avuto modo di metabolizzarlo per un paio di mesi.

E poi: è giusto che Petacchi debba di fatto correre la prima tappa della Tirreno col rischio di essere squalificato il giorno stesso?

E così anche il Tas (che lavora, anche lui, perlopiù col ciclismo) avrà la sua buona fetta di visibilità mediatica.


Su questo la penso diversamente da te e questo mi pare evidente da quanto ho già scritto qualche post fa. Ma vorrei aggiungere alcune osservazioni: partendo dal presupposto che al Tas non compete fare quello che per noi è un bene per il ciclismo e non fare quello che ci sembra un male, ma semplicemente, essendo un Tribunale di arbitrato sportivo, giudicare i casi sulla base del diritto sportivo, resta da capire perchè il Tas medesimo, se davvero è alla ricerca della sua fetta di visibilità mediatica (a che pro poi? Nessuno lo ha mai spiegato), non abbia a settembre estromesso dal Mondiale di Stoccarda Valverde, che è dentro fino al collo in OP.
Ma veniamo a Petacchi: se sarà squalifica, meglio prima che dopo la San Remo, di cui potrebbe essere vincitore. Farebbe bene al ciclismo un Petacchi vincitore o comunque protagonista della San Remo squalificato poco dopo?
Se assoluzione sarà, alla partenza della Classicissima non ci saranno ombre su uno dei possibili protagonisti (non è meglio per il ciclismo?) e un suo eventuale successo sarebbe pienamente celebrato e goduto, mentre, in caso di assoluzione post San Remo, una sua eventuale vittoria sarebbe mutilata, essendo Ale-jet sub iudice (non sarebbe un male per il ciclismo?).
Riguardo alla concomitanza con la Tirreno, direi che per 10 mesi all'anno ci sono corse quasi tutti i giorni: che dovrebbe fare il Tas? Giudicare ciclisti solo due mesi all'anno? O Forse farsi dare da tutti i tesserati del mondo i loro personali calendari stagionali (per ovvi motivi inattendibili) e sulla base di questi fare il calendario delle udienze? Credo che tutto ciò sia inverosimile.

P.S. Consultando il sito del Tas ( http://www.tas-cas.org ), non si direbbe che lavori per lo più col ciclismo.

 

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  postato il 23/01/2008 alle 22:16
Giorgio, due cose (forse tre) al volo che son di fretta (poi ti risponderò con più calma):
1 - E' un male per il ciclismo che si parli di doping (assoluzione o condanna) alla vigilia della Sanremo, perlopiù se ad aspettare la sentenza è uno dei favoriti d'obbligo;
2 - Il caso Petacchi è nato a maggio 2007, giudicato da Torri non ricordo quando, assolto dalla Federciclismo un bel po' di tempo fa. Giudicare Petacchi in inverno sarebbe stato così difficile?
3 - La (grande) visibilità mediatica del Tas, o del Coni, o di questi organi di (pseudo)giustizia sportiva, la si ottiene facendo combaciare le loro sentenze (di qualsiasi natura) con le competizioni importanti. Valverde-Mondiale, Petacchi-Sanremo. Avessero giudicato Petacchi a dicembre, la visibilità del Tas sarebbe stata ridottissima.

Ne riparleremo, nel caso.

 

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  postato il 23/01/2008 alle 23:16
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3 - La (grande) visibilità mediatica del Tas, o del Coni, o di questi organi di (pseudo)giustizia sportiva, la si ottiene facendo combaciare le loro sentenze (di qualsiasi natura) con le competizioni importanti. Valverde-Mondiale, Petacchi-Sanremo. Avessero giudicato Petacchi a dicembre, la visibilità del Tas sarebbe stata ridottissima.

Ne riparleremo, nel caso.


Mario, come si faccia ad ottenere "visibilità mediatica" é una cosa; se questa possa essere utile a qualcuno o qualcosa é un'altra. Il TAS é un tribunale, mica un'individuo, cosa vuoi che gliene venga in tasca dalla visibilità mediatica?

E poi quale visibilità mediatica? Il Tas non é nemmeno un tribunale italiano... Pensi che se Petacchi dovesse essere squalificato alla vigilia della Sanremo sarebbe una così gran notizia fuori dall'Italia? Forse che qui in Francia lo annuncerebbero alla televisione? O alla radio? E l'Equipe cosa gli dedicherebbe? Magari qualche riga in decima pagina... E in Italia? Dove la troveresti la notizia su Repubblica, Il Corriere o su La Stampa? Fra le varie nella pagina dedicata allo sport?
E allora dove sta tutto questo interesse ad avere "visibilità mediatica"? Per un tribunale poi...

Beh, un saluto e buon anno a tutti, visto che é da prima di Natale che, per una ragione o per l'altra, non mi facevo più vivo...

 

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  postato il 23/01/2008 alle 23:21
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3 - La (grande) visibilità mediatica del Tas, o del Coni, o di questi organi di (pseudo)giustizia sportiva, la si ottiene facendo combaciare le loro sentenze (di qualsiasi natura) con le competizioni importanti. Valverde-Mondiale, Petacchi-Sanremo. Avessero giudicato Petacchi a dicembre, la visibilità del Tas sarebbe stata ridottissima.

Ne riparleremo, nel caso.


Mario, come si faccia ad ottenere "visibilità mediatica" é una cosa; se questa possa essere utile a qualcuno o qualcosa é un'altra. Il TAS é un tribunale, mica un'individuo, cosa vuoi che gliene venga in tasca dalla visibilità mediatica?

E poi quale visibilità mediatica? Il Tas non é nemmeno un tribunale italiano... Pensi che se Petacchi dovesse essere squalificato alla vigilia della Sanremo sarebbe una così gran notizia fuori dall'Italia? Forse che qui in Francia lo annuncerebbero alla televisione? O alla radio? E l'Equipe cosa gli dedicherebbe? Magari qualche riga in decima pagina... E in Italia? Dove la troveresti la notizia su Repubblica, Il Corriere o su La Stampa? Fra le varie nella pagina dedicata allo sport?
E allora dove sta tutto questo interesse ad avere "visibilità mediatica"? Per un tribunale poi...

Beh, un saluto e buon anno a tutti, visto che é da prima di Natale che, per una ragione o per l'altra, non mi facevo più vivo...


Infatti, non è il Tas che cerca la visibilità mediatica. E' qualche procuratore frustrato che altro non vuole se non crogiolarsi sbandierando ai 4 venti che sta combattendo il doping.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 23/01/2008 alle 23:22
Originariamente inviato da antonello64

quindi seguendo il tuo ragionamento anche chi è stato trovato positivo avrebbe diritto di correre, perchè anche mandando a casa chi viene scoperto il gruppo non sarebbe certamente più pulito.

Allora facciamo di tutta l'erba un fascio e mettiamo sullo stesso piano chi è stato trovato positivo e chi no, coloro sui quali ci sono forti sospetti e coloro sui quali non ci sono, quelli per i quali le prove non sono state trovate pur avendole cercate in lungo e in largo e quelli invece per i quali c'erano ma sono state insabbiate.
Io non credo che tutti questi debbano avere gli stessi diritti, proprio no.
Non si tratta di moralismo ma di rispetto delle regole: o si fanno rispettare e si puniscono coloro che vengono trovati in fallo (naturalmente impegnandosi per trovarli), oppure si buttano al cesso e ognuno fa come gli pare.

Tu fai un continuo riferimento a Di Luca: bene, sai qual'è la differenza tra i due casi? probabilmente Di Luca non è più pulito di Contador, però nel suo caso si è fatto di tutto per trovare le prove della sua colpevolezza (agendo anche con sicura malafede come nel caso dello Zoncolan, dico io), mentre nel caso di Contador è stato fatto esattamente l'opposto, insabbiando o facendo finta di non vedere quei pochi o tanti indizi che avrebbero potuto portare ad accertare la verità, rifiutandosi sistematicamente di cercarla questa verità.
Quindi l'abruzzese aveva ed ha pieno diritto di partecipare alle corse che vuole, mentre lo spagnolo questo diritto ce l'ha un pò meno visto che nei suoi confronti il comportamento della procura antidoping è stato decisamente diverso: se lui avesse ricevuto lo stesso trattamento di Di Luca, probabilmente ora sarebbe a far compagnia ad Ivan Basso.

Insomma due pesi e due misure per corridori che però corrono nello stesso gruppo.


Antonello, a meno di dettagli insignificanti in questo contesto, concordo in pieno. Sul contenuto e sulle argomentazioni.

Ciao

 

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  postato il 23/01/2008 alle 23:25
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3 - La (grande) visibilità mediatica del Tas, o del Coni, o di questi organi di (pseudo)giustizia sportiva, la si ottiene facendo combaciare le loro sentenze (di qualsiasi natura) con le competizioni importanti. Valverde-Mondiale, Petacchi-Sanremo. Avessero giudicato Petacchi a dicembre, la visibilità del Tas sarebbe stata ridottissima.

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Mario, come si faccia ad ottenere "visibilità mediatica" é una cosa; se questa possa essere utile a qualcuno o qualcosa é un'altra. Il TAS é un tribunale, mica un'individuo, cosa vuoi che gliene venga in tasca dalla visibilità mediatica?

E poi quale visibilità mediatica? Il Tas non é nemmeno un tribunale italiano... Pensi che se Petacchi dovesse essere squalificato alla vigilia della Sanremo sarebbe una così gran notizia fuori dall'Italia? Forse che qui in Francia lo annuncerebbero alla televisione? O alla radio? E l'Equipe cosa gli dedicherebbe? Magari qualche riga in decima pagina... E in Italia? Dove la troveresti la notizia su Repubblica, Il Corriere o su La Stampa? Fra le varie nella pagina dedicata allo sport?
E allora dove sta tutto questo interesse ad avere "visibilità mediatica"? Per un tribunale poi...

Beh, un saluto e buon anno a tutti, visto che é da prima di Natale che, per una ragione o per l'altra, non mi facevo più vivo...


Infatti, non è il Tas che cerca la visibilità mediatica. E' qualche procuratore frustrato che altro non vuole se non crogiolarsi sbandierando ai 4 venti che sta combattendo il doping.


Chi sarebbe questo(i) procuratore(i)?

 

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  postato il 24/01/2008 alle 00:14
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3 - La (grande) visibilità mediatica del Tas, o del Coni, o di questi organi di (pseudo)giustizia sportiva, la si ottiene facendo combaciare le loro sentenze (di qualsiasi natura) con le competizioni importanti. Valverde-Mondiale, Petacchi-Sanremo. Avessero giudicato Petacchi a dicembre, la visibilità del Tas sarebbe stata ridottissima.

Ne riparleremo, nel caso.


Mario, come si faccia ad ottenere "visibilità mediatica" é una cosa; se questa possa essere utile a qualcuno o qualcosa é un'altra. Il TAS é un tribunale, mica un'individuo, cosa vuoi che gliene venga in tasca dalla visibilità mediatica?

E poi quale visibilità mediatica? Il Tas non é nemmeno un tribunale italiano... Pensi che se Petacchi dovesse essere squalificato alla vigilia della Sanremo sarebbe una così gran notizia fuori dall'Italia? Forse che qui in Francia lo annuncerebbero alla televisione? O alla radio? E l'Equipe cosa gli dedicherebbe? Magari qualche riga in decima pagina... E in Italia? Dove la troveresti la notizia su Repubblica, Il Corriere o su La Stampa? Fra le varie nella pagina dedicata allo sport?
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Beh, un saluto e buon anno a tutti, visto che é da prima di Natale che, per una ragione o per l'altra, non mi facevo più vivo...


Infatti, non è il Tas che cerca la visibilità mediatica. E' qualche procuratore frustrato che altro non vuole se non crogiolarsi sbandierando ai 4 venti che sta combattendo il doping.


Chi sarebbe questo(i) procuratore(i)?

Il procuratore che ha proposto l'appello è sempre uno.

 

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  postato il 24/01/2008 alle 00:52
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Il procuratore che ha proposto l'appello è sempre uno.


ma le date dell'appello le decide Torri?

 

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  postato il 24/01/2008 alle 02:19
Sono abbastanza d'accordo con le eccezioni mosse da Felice.

 

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  postato il 24/01/2008 alle 10:09
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Giorgio, due cose (forse tre) al volo che son di fretta (poi ti risponderò con più calma):
1 - E' un male per il ciclismo che si parli di doping (assoluzione o condanna) alla vigilia della Sanremo, perlopiù se ad aspettare la sentenza è uno dei favoriti d'obbligo;
2 - Il caso Petacchi è nato a maggio 2007, giudicato da Torri non ricordo quando, assolto dalla Federciclismo un bel po' di tempo fa. Giudicare Petacchi in inverno sarebbe stato così difficile?
3 - La (grande) visibilità mediatica del Tas, o del Coni, o di questi organi di (pseudo)giustizia sportiva, la si ottiene facendo combaciare le loro sentenze (di qualsiasi natura) con le competizioni importanti. Valverde-Mondiale, Petacchi-Sanremo. Avessero giudicato Petacchi a dicembre, la visibilità del Tas sarebbe stata ridottissima.

Ne riparleremo, nel caso.


Sulle strade del Tour 2006, del Giro 2007 e del Tour 2007 ci sono state milioni di persone a incitare i corridori, nonostante tutto quello che è successo alla vigilia di questi appuntamenti, quindi una sentenza su un presunto caso di doping (di assoluzione o di condanna) prima è certo meno dannosa di una sentenza dopo.
Sarebbe stato meglio giudicarlo prima? Siamo d'accordo su questo, ma se non è stato fatto evidentemente i tempi del Tas sono quelli, visto che non penso che stiano a girarsi le dita fino alle vigilie dei grandi appuntamenti, allorquando tirano fuori le pratiche sul doping nel ciclismo. La giustizia (ordinaria e sportiva) richiede i suoi tempi e io non vedo premeditazione (fino a prova contraria) nel fatto che l'udienza sia fissata per il 12 marzo. Tu hai citato le concomitanze nei casi Valverde-Mondiale e Petacchi-San Remo, ma puoi benissimo constatare che ci sono anche altri casi su cui il Tas ha giudicato non in momenti concomitanti con grandi eventi sportivi: insomma, per dirla chiaramente, non vedo da parte del Tas ricerca di visibilità mediatica, di cui non ho ancora capito cosa possa farsene poi (vedi post di Felice). Per inciso, nel caso Valverde-Mondiale, i tempi dell'appello hanno favorito Valverde, perchè se il giudizio fosse arrivato dopo, Alejandro il Mondiale lo guardava in TV.
Il caso Petacchi è venuto fuori a giugno scorso, è stato giudicato (non da Torri, che è il Procuratore non il giudice) il 25 luglio, giorno più giorno meno e l'11 agosto la Caf si è dichiarata incompetente sull'appello e la palla è passata al Tas. Da agosto a marzo corrono 7 mesi, che per un organo internazionale non mi sembrano tempi biblici.
In un altro post (non tuo) si mette l'accento sul fatto che Torri presenta sempre appello. Ammesso che sia vero, è comunque un legittimo diritto tanto della difesa quanto dell'accusa quello di impugnare una sentenza, dato che l'inappellabilità alla Pecorella non è ancora stata introdotta nella giustizia sportiva.
Insomma, mi sembra che si stia gridando allo scandalo su un caso che poi tanto scandaloso non è, facendo passare in secondo piano il merito dei fatti contestati.

Mihhhhhhh! Mi sembra di parlare come un avvocato, ma giuro che avvocato non sono e di giurisprudenza non so una cippa.

 

[Modificato il 24/01/2008 alle 10:12 by Leone delle Fiandre]

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http://www.youtube.com/watch?v=CbG4xcmxduI
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  postato il 24/01/2008 alle 10:23
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Il procuratore che ha proposto l'appello è sempre uno.


ma le date dell'appello le decide Torri?


certamente no, ma essendo del mestiere dai tempi della santa inquisizione penso che riesca volutamente a fare in modo che l'appello giunga al momento opportuno. Tanto per fare un esempio, l'UCI con Valverde ci aveva messo molto meno tempo a presentare ricorso.

 

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  postato il 24/01/2008 alle 10:39
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Giorgio, due cose (forse tre) al volo che son di fretta (poi ti risponderò con più calma):
1 - E' un male per il ciclismo che si parli di doping (assoluzione o condanna) alla vigilia della Sanremo, perlopiù se ad aspettare la sentenza è uno dei favoriti d'obbligo;
2 - Il caso Petacchi è nato a maggio 2007, giudicato da Torri non ricordo quando, assolto dalla Federciclismo un bel po' di tempo fa. Giudicare Petacchi in inverno sarebbe stato così difficile?
3 - La (grande) visibilità mediatica del Tas, o del Coni, o di questi organi di (pseudo)giustizia sportiva, la si ottiene facendo combaciare le loro sentenze (di qualsiasi natura) con le competizioni importanti. Valverde-Mondiale, Petacchi-Sanremo. Avessero giudicato Petacchi a dicembre, la visibilità del Tas sarebbe stata ridottissima.

Ne riparleremo, nel caso.


Sulle strade del Tour 2006, del Giro 2007 e del Tour 2007 ci sono state milioni di persone a incitare i corridori, nonostante tutto quello che è successo alla vigilia di questi appuntamenti, quindi una sentenza su un presunto caso di doping (di assoluzione o di condanna) prima è certo meno dannosa di una sentenza dopo.
Sarebbe stato meglio giudicarlo prima? Siamo d'accordo su questo, ma se non è stato fatto evidentemente i tempi del Tas sono quelli, visto che non penso che stiano a girarsi le dita fino alle vigilie dei grandi appuntamenti, allorquando tirano fuori le pratiche sul doping nel ciclismo. La giustizia (ordinaria e sportiva) richiede i suoi tempi e io non vedo premeditazione (fino a prova contraria) nel fatto che l'udienza sia fissata per il 12 marzo. Tu hai citato le concomitanze nei casi Valverde-Mondiale e Petacchi-San Remo, ma puoi benissimo constatare che ci sono anche altri casi su cui il Tas ha giudicato non in momenti concomitanti con grandi eventi sportivi: insomma, per dirla chiaramente, non vedo da parte del Tas ricerca di visibilità mediatica, di cui non ho ancora capito cosa possa farsene poi (vedi post di Felice). Per inciso, nel caso Valverde-Mondiale, i tempi dell'appello hanno favorito Valverde, perchè se il giudizio fosse arrivato dopo, Alejandro il Mondiale lo guardava in TV.
Il caso Petacchi è venuto fuori a giugno scorso, è stato giudicato (non da Torri, che è il Procuratore non il giudice) il 25 luglio, giorno più giorno meno e l'11 agosto la Caf si è dichiarata incompetente sull'appello e la palla è passata al Tas. Da agosto a marzo corrono 7 mesi, che per un organo internazionale non mi sembrano tempi biblici.
In un altro post (non tuo) si mette l'accento sul fatto che Torri presenta sempre appello. Ammesso che sia vero, è comunque un legittimo diritto tanto della difesa quanto dell'accusa quello di impugnare una sentenza, dato che l'inappellabilità alla Pecorella non è ancora stata introdotta nella giustizia sportiva.
Insomma, mi sembra che si stia gridando allo scandalo su un caso che poi tanto scandaloso non è, facendo passare in secondo piano il merito dei fatti contestati.

Mihhhhhhh! Mi sembra di parlare come un avvocato, ma giuro che avvocato non sono e di giurisprudenza non so una cippa.


Sono pienamente daccordo con te.
Io tutto sto complotto contro Petacchi non lo vedo e non vedo nemmeno tutto sto studio fatto dal TAS per far combaciare le date e gli eventi per avere una visibilità mediatica (??)
Aggiungerei che prendersela sempre con la giustizia e coi giudici (che a quanto pare sta diventando lo sport nazionale) non fa altro che spostare l'asse del problema dal giudicato al giudicante, dando per scontato che il giudicato sia innocente e dando per scontata la malafede del giudicante.
Per me non è che per difendere a spada tratta un ciclista solo perchè magari è italiano piuttosto che spagnolo, si deve considerare sempre il complotto.
Almeno per come la vedo io.

 
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Giorgio, due cose (forse tre) al volo che son di fretta (poi ti risponderò con più calma):
1 - E' un male per il ciclismo che si parli di doping (assoluzione o condanna) alla vigilia della Sanremo, perlopiù se ad aspettare la sentenza è uno dei favoriti d'obbligo;
2 - Il caso Petacchi è nato a maggio 2007, giudicato da Torri non ricordo quando, assolto dalla Federciclismo un bel po' di tempo fa. Giudicare Petacchi in inverno sarebbe stato così difficile?
3 - La (grande) visibilità mediatica del Tas, o del Coni, o di questi organi di (pseudo)giustizia sportiva, la si ottiene facendo combaciare le loro sentenze (di qualsiasi natura) con le competizioni importanti. Valverde-Mondiale, Petacchi-Sanremo. Avessero giudicato Petacchi a dicembre, la visibilità del Tas sarebbe stata ridottissima.

Ne riparleremo, nel caso.


Sulle strade del Tour 2006, del Giro 2007 e del Tour 2007 ci sono state milioni di persone a incitare i corridori, nonostante tutto quello che è successo alla vigilia di questi appuntamenti, quindi una sentenza su un presunto caso di doping (di assoluzione o di condanna) prima è certo meno dannosa di una sentenza dopo.
Sarebbe stato meglio giudicarlo prima? Siamo d'accordo su questo, ma se non è stato fatto evidentemente i tempi del Tas sono quelli, visto che non penso che stiano a girarsi le dita fino alle vigilie dei grandi appuntamenti, allorquando tirano fuori le pratiche sul doping nel ciclismo. La giustizia (ordinaria e sportiva) richiede i suoi tempi e io non vedo premeditazione (fino a prova contraria) nel fatto che l'udienza sia fissata per il 12 marzo. Tu hai citato le concomitanze nei casi Valverde-Mondiale e Petacchi-San Remo, ma puoi benissimo constatare che ci sono anche altri casi su cui il Tas ha giudicato non in momenti concomitanti con grandi eventi sportivi: insomma, per dirla chiaramente, non vedo da parte del Tas ricerca di visibilità mediatica, di cui non ho ancora capito cosa possa farsene poi (vedi post di Felice). Per inciso, nel caso Valverde-Mondiale, i tempi dell'appello hanno favorito Valverde, perchè se il giudizio fosse arrivato dopo, Alejandro il Mondiale lo guardava in TV.
Il caso Petacchi è venuto fuori a giugno scorso, è stato giudicato (non da Torri, che è il Procuratore non il giudice) il 25 luglio, giorno più giorno meno e l'11 agosto la Caf si è dichiarata incompetente sull'appello e la palla è passata al Tas. Da agosto a marzo corrono 7 mesi, che per un organo internazionale non mi sembrano tempi biblici.
In un altro post (non tuo) si mette l'accento sul fatto che Torri presenta sempre appello. Ammesso che sia vero, è comunque un legittimo diritto tanto della difesa quanto dell'accusa quello di impugnare una sentenza, dato che l'inappellabilità alla Pecorella non è ancora stata introdotta nella giustizia sportiva.
Insomma, mi sembra che si stia gridando allo scandalo su un caso che poi tanto scandaloso non è, facendo passare in secondo piano il merito dei fatti contestati.

Mihhhhhhh! Mi sembra di parlare come un avvocato, ma giuro che avvocato non sono e di giurisprudenza non so una cippa.


Sono pienamente daccordo con te.
Io tutto sto complotto contro Petacchi non lo vedo e non vedo nemmeno tutto sto studio fatto dal TAS per far combaciare le date e gli eventi per avere una visibilità mediatica (??)
Aggiungerei che prendersela sempre con la giustizia e coi giudici (che a quanto pare sta diventando lo sport nazionale) non fa altro che spostare l'asse del problema dal giudicato al giudicante, dando per scontato che il giudicato sia innocente e dando per scontata la malafede del giudicante.
Per me non è che per difendere a spada tratta un ciclista solo perchè magari è italiano piuttosto che spagnolo, si deve considerare sempre il complotto.
Almeno per come la vedo io.


Ma mica è un complotto. Basso,Petacchi, Di Luca, Mazzoleni, i loro fratellini minori, quelli che verranno ancora e chi più ne ha più ne metta, da quando Papà Castoro ha gridato "venghino i ciclisti a me, non abbiate timore" vengono usati per una lotta al doping effimera. Che però, per perpetuarsi, ha bisogno di azioni ad effetto. Vedi Mondiali.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/01/2008 alle 11:27
Continua a sfuggirmi il motivo per cui c'è bisogno di azioni ad effetto o visibilità mediatica: quale acqua porta al mulino di Torri? Se dici che per perpetuarsi l'azione antidoping ha bisoogno di colpi ad effetto, mi sembra che tu intenda che, se non li facesse, lui non potrebbe più svolgere la sua funzione di procuratore, in quanto la sua attività non potrebbe, appunto, perpetuarsi. Non trovo il nesso fra le due cose.

In tanti post nessuno è ancora riuscito a rispondermi.

 

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Giorgio, malato di ciclismo

http://www.youtube.com/watch?v=CbG4xcmxduI
http://www.youtube.com/watch?v=lnX4uaDYyIU&feature=related

 
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  postato il 24/01/2008 alle 11:47
Provo a spiegarmi meglio, anche perché anch'io sono in linea di massima d'accordo con i vari Leone delle Fiandre, Felice, Antonello e gli altri.

La "visibilità mediatica" del Tas la intendevo come "volontà di far carriera da parte di chi gestisce/amministra/è a capo" del Tas (in questo caso), ma più in larga scala di tanti (tutti?) organi di giustizia sportiva (e non solo).

Il Torri che si comporta come il Torri vero è secondo me una volontà di Torri di far vedere che non è vecchio, che non è rimbambito, che sa fare ancora il suo mestiere, che è più bravo lui di chi l'ha preceduto, e così via (ho citato motivazioni casuali).
Lo stesso, a volte, penso di tanti altri organi giudicanti. Dal Tas di Losanna al TAR del Lazio (che di giustizia sportiva non tratta [o almeno non del tutto: vedi caso/caos Catania]), a me sembra che molte volte la personalità di chi è a capo di certi organi cada inevitabilmente (?) sul meccanismo di lavoro, ed anche sulla mole (e sul focus) del lavoro stesso.

E' vero.
Molto meglio che Petacchia sia giudicato prima, e non dopo, la Sanremo. Ciò non toglie che, secondo me, non si doveva aspettare così tanto per giudicare il ricorso del Coni e dell'Uci, anche perché - e torniamo a bomba al caso Valverde - il Tas ha dimostrato che può prendere decisioni anche in pochissimo tempo, se ci sono delle incombenze (per il giudicato) straordinarie.
Non so e non posso dire con certezza se la data del 12 marzo sia più "colpa" del Tas o della difesa di Petacchi, ma rimane il fatto che AleJet sarà giudicato (senza entrare nel merito) lo stesso giorno della prima tappa della Tirreno-Adriatico (oppure nel bel mezzo della Parigi-Nizza, se Alessandro sarà in Francia).

Tornando di nuovo a Valverde, io ricordo che Valverde avrebbe corso comunque il suo Mondiale, difatti l'appello al Tas lo presentò l'Uci (che non voleva far correre il Mondiale allo spagnolo), non l'iberico.

E, riguardo al Tas, il fatto che Di Luca abbia accuratamente evitato il ricorso a Losanna contro la sua squalifica di 3 mesi, proprio per evitare un iter che si sarebbe protratto per più della squalifica stessa (che è scaduta il 16 gennaio scorso, se non erro), contribuisce di certo a viziare il mio sguardo verso questo (ma non solo, lo ripeto) organismo giudicante.

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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  postato il 24/01/2008 alle 11:51
Mario,
mi sovviene un dubbio. Ma se Torri, alla sua eta' quindi con
la via di fuga bella pronta, vuole dimostrare
quello che tu dici perche' non spulcia nel calcio?

 

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  postato il 24/01/2008 alle 12:01
Originariamente inviato da pedalando

Mario,
mi sovviene un dubbio. Ma se Torri, alla sua eta' quindi con
la via di fuga bella pronta, vuole dimostrare
quello che tu dici perche' non spulcia nel calcio?


Perché non sempre "volere" equivale a "potere".

 

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  postato il 24/01/2008 alle 15:18
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Molto meglio che Petacchia sia giudicato prima, e non dopo, la Sanremo.


Molto meglio che Petacchi venga chiamato Petacchi, e non Petacchia...

 

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  postato il 24/01/2008 alle 15:21
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Molto meglio che Petacchia sia giudicato prima, e non dopo, la Sanremo.


Molto meglio che Petacchi venga chiamato Petacchi, e non Petacchia...


Era per far rima con "sia"...

 

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  postato il 24/01/2008 alle 15:23
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Molto meglio che Petacchia sia giudicato prima, e non dopo, la Sanremo.


Molto meglio che Petacchi venga chiamato Petacchi, e non Petacchia...


Con sto nome McEwen&Co. si guarderebbero ben bene da stargli a ruota

 

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  postato il 24/01/2008 alle 16:27
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Provo a spiegarmi meglio, anche perché anch'io sono in linea di massima d'accordo con i vari Leone delle Fiandre, Felice, Antonello e gli altri.

La "visibilità mediatica" del Tas la intendevo come "volontà di far carriera da parte di chi gestisce/amministra/è a capo" del Tas (in questo caso), ma più in larga scala di tanti (tutti?) organi di giustizia sportiva (e non solo).

Il Torri che si comporta come il Torri vero è secondo me una volontà di Torri di far vedere che non è vecchio, che non è rimbambito, che sa fare ancora il suo mestiere, che è più bravo lui di chi l'ha preceduto, e così via (ho citato motivazioni casuali).
Lo stesso, a volte, penso di tanti altri organi giudicanti. Dal Tas di Losanna al TAR del Lazio (che di giustizia sportiva non tratta [o almeno non del tutto: vedi caso/caos Catania]), a me sembra che molte volte la personalità di chi è a capo di certi organi cada inevitabilmente (?) sul meccanismo di lavoro, ed anche sulla mole (e sul focus) del lavoro stesso.

E' vero.
Molto meglio che Petacchia sia giudicato prima, e non dopo, la Sanremo. Ciò non toglie che, secondo me, non si doveva aspettare così tanto per giudicare il ricorso del Coni e dell'Uci, anche perché - e torniamo a bomba al caso Valverde - il Tas ha dimostrato che può prendere decisioni anche in pochissimo tempo, se ci sono delle incombenze (per il giudicato) straordinarie.
Non so e non posso dire con certezza se la data del 12 marzo sia più "colpa" del Tas o della difesa di Petacchi, ma rimane il fatto che AleJet sarà giudicato (senza entrare nel merito) lo stesso giorno della prima tappa della Tirreno-Adriatico (oppure nel bel mezzo della Parigi-Nizza, se Alessandro sarà in Francia).

Tornando di nuovo a Valverde, io ricordo che Valverde avrebbe corso comunque il suo Mondiale, difatti l'appello al Tas lo presentò l'Uci (che non voleva far correre il Mondiale allo spagnolo), non l'iberico.

E, riguardo al Tas, il fatto che Di Luca abbia accuratamente evitato il ricorso a Losanna contro la sua squalifica di 3 mesi, proprio per evitare un iter che si sarebbe protratto per più della squalifica stessa (che è scaduta il 16 gennaio scorso, se non erro), contribuisce di certo a viziare il mio sguardo verso questo (ma non solo, lo ripeto) organismo giudicante.


Dunque: dal mio punto vista chi gestisce/amministra/è a capo del Tas carriera l'ha già fatta e se proprio vogliamo dirla tutta, dal punto di vista carrieristico, ha molto più da rischiare sollevando polveroni che riguardano celebrità dello sport, mentre sarebbe molto più comodo e prudente lavorare tranquillamente senza fare troppo rumore. E questo vale, credo, anche per chi è ai vertici di organismi nazionali.

Torri. Forse è come dici tu, però direi che sia più che auspicabile che sia più bravo di chi l'ha preceduto (ci vuole forse poco), come anche che dimostri di saper fare il suo mestiere.

Petacchi-Tas. Per non essere troppo ripetitivo dico solo che non conosco bene i tempi del Tas, ma che sette mesi fra appello e ultimo grado di giudizio mi sembrano tempi più che accettabili, specie per un organo internazionale, fino a prova contraria. Quale sarebbe poi un giorno buono senza corse per giudicare Petacchi?

Valverde-Tas. Fu la Federciclismo spagnola, non l'Uci, a chiedere la mediazione del Tas per dirimere il caso. Il responso è stato particolarmente celere, ma non so (per mia ignoranza in materia) se i due casi siano paragonabili, anzi mi sembrano molto diversi. Nel caso di Petacchi si tratta di presunto doping, per cui già si sono celebrati due gradi di giudizio, quindi al Tas credo serva il tempo per ricevere e studiare tutte le perizie e controperizie del caso e le varie testimonianze, mentre nel caso di Valverde il Tas ha semplicemente riconosciuto che, dato che non c'erano procedimenti aperti verso l'atleta, non era lecito da parte dell'uci fermarlo. Quindi, niente perizie, niente testimonianze, ma solo un'interpretazione del regolamento.

Di Luca. Io ad oggi non ho ancora capito se ha fatto o farà ricorso al Tas o meno (lui e il suo avvocato hanno a più riprese annunciato che lo avrebbero fatto). Chiaro che il suo caso mi sembra più assimilabile a quello di Petacchi che a quello di Valverde, quindi un eventuale verdetto sarebbe arrivato, a metterla bene, a metà stagione 2008, cioè a squalifica abbondantemente scontata. Rimane il fatto, che almeno per una questione principio, ma non solo (ha perso il PT, ricordiamolo), sarebbe opportuno fare ricorso per lo meno per acclarare la sua totale innocenza.
Se non ha fatto o non farà ricorso, questo contribuirà a viziare il mio sguardo (fino ad ora molto benevolo) verso questo corridore. In altre parole, io credo a Di Luca fino a prova contraria, ma se si ferma nella dimostrazione della sua innocenza, il giudizio del Gui è la prova contraria, in assenza di verdetti successivi.

 

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