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Autore: Oggetto: Damiano Cunego, nel 2008

Livello Marco Pantani




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  postato il 11/12/2007 alle 16:11
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Felice
PS: Continuo ad essere convinto che i grandi campioni si manifestano giovani.


i campioni che emergono da giovani sono sempre più simili alle mosche bianche, per i più svariati motivi.
Faccio due esempi sul cui talento nessuno può dubitare: Roger Federer ha vinto il suo primo titolo dello Slam a 22 anni, molto più tardi dei vari Borg, Connors, McEnroe, Wilander, Becker, Edberg, Sampras, Agassi; Francesco Totti è diventato titolare nella Roma a 20-21 anni, anche qui nettamente in ritardo rispetto a numerosi altri campioni del nostro calcio.


Io, a dire il vero, pensavo ai ciclisti in particolare. Ad ogni modo, per "si manisfano giovani" si intende "giovani rispetto all'età della pensione". Non a mezza carriera, per intenderci. Se fissi l'età della pensione per un calciatore intorno ai 34-35 anni, uno di 22 é giovane, eccome.

 

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E' la guerra che Madre Natura conduce contro la natura dell'uomo. Sarà una guerra senza quartiere, e sarà la grande guerra del XXI secolo

Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2007 alle 16:29
Originariamente inviato da Subsonico
"Capitano" invece ti disgusta?


Nella Roma è tradizione che il capitano debba essere un romano

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2007 alle 16:33
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Subsonico
"Capitano" invece ti disgusta?


Nella Roma è tradizione che il capitano debba essere un romano


Come Giannini, il principe di Frattocchie?
O Bruno Conti il nettunense?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2007 alle 16:44
Originariamente inviato da Serpa

Come Giannini, il principe di Frattocchie?
O Bruno Conti il nettunense?


ma giannini non era il principe der tufello?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2007 alle 16:46
Originariamente inviato da dietzen

Originariamente inviato da Serpa

Come Giannini, il principe di Frattocchie?
O Bruno Conti il nettunense?


ma giannini non era il principe der tufello?


Sì, principe del tufello con la sua reggia a Frattocchie.
Pensiamo ad un modo di agganciare tutto ciò a cunego sennò i moderatori ce cacciano...


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2007 alle 16:48
Originariamente inviato da Serpa

Originariamente inviato da dietzen

Originariamente inviato da Serpa

Come Giannini, il principe di Frattocchie?
O Bruno Conti il nettunense?


ma giannini non era il principe der tufello?


Sì, principe del tufello con la sua reggia a Frattocchie.
Pensiamo ad un modo di agganciare tutto ciò a cunego sennò i moderatori ce cacciano...



le simpatie politiche dei due?

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Ottobre 2009




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  postato il 11/12/2007 alle 17:17
Originariamente inviato da Felice
Sai, quando uno ha 3 minuti di vantaggio su chi gli sta dietro non ha nessun bisogno di darsi da fare per rendere questo vantaggio più cospicuo. Anzi, attaccare vuol dire prendere rischi inutili. Attaccare sono gli altri che devono farlo. Se lo fanno e non riescono a tirare fuori un ragno dal buco, vuol dire che chi é in testa é il più forte senza ombra di dubbio. E poi, nell'ultima tappa che ha corso, Rasmussen ha ribadito la sua superiorità staccando di nuovo Contador, proprio quando questi si stava giocando le ultime carte per rovesciare la situazione.

Sì, sì, io avevo solo contestato il termine "stracciato". Sul fatto che Contador non sia riuscito ad impensierire Rasmussen sono più che d'accordo.

Originariamente inviato da Felice
Vero. Però c'é un problema. Negli spettacoli - diciamo così - "classici", cinema, teatro, o che so io, viene rappresentata una qualche vicenda che, nelle intenzione dell'autore, dovrebbe avere un certo impatto sullo spettatore: farlo ridere, commuoverlo, trasmettergli un messaggio sociale, o quant'altro. Nello sport, lo "spettacolo" consiste nello stabilire chi, tra i concorrenti, é il più bravo a superare una certa prova. E il pubblico partecipa e si entusiasma alle imprese di questo o di quell'altro in funzione delle proprie simpatie. Se però sai che quello scalatore che scatta brillantemente su una salita durissima o quel cronomen che macina chilometri più veloce di un TGV, la sera prima erano stesi su un lettino con una flebo nel braccio, beh allora l'entusiasmo se ne va e lo spettacolo non ti piace più. Diventa come un film comico che non fa ridere. O come una partita di pallone in cui una squadra ha perso perché i suoi giocatori sono stati pagati per perdere. La partita la vedi. Lo spettacolo c'é. Ma se prima della gara ti dicono che il risoltato é scontato perché alcuni giocatori sono stati corrottti, pensi che ti divertiresti lo stesso?

Questo paragone è decisamente forzato. Una partita di calcio taroccata è un bluff: il risultato finale è già deciso. In una corsa ciclistica per colpa del doping vengono alterati i valori di base dei corridori però ci sono molti altri fattori che contribuiscono ad un risultato.

Originariamente inviato da Felice
E infatti riconosco a Contador delle belle qualità ed é un corridore che potrebbe piacermi non poco. Però uno che sta dentro all'OP, che ripara poi in casa Discovery, e che poi non trova nulla di meglio da fare che andare in quella specie di mostricciattolo che é l'Astana, insomma...

C'è anche da dire che la Discovery è stata l'unica squadra Pro-Tour che si è presa il rischio di arruolare corridori implicati in OP. Quindi Contador non è che avesse molta scelta: o lì o a piedi.

Ma poi, non prendiamoci in giro, l'Astana sarà pure un mostriciattolo ma pensi davvero che le altre squadre siano più pulite? Secondo te, è meglio la Liquigas che un anno non ne imbrocca una e l'anno dopo (con suppergiù gli stessi corridori) è una corrazzata che macina vittorie su vittorie? O preferisci la T-Mobile e la Gerolsteiner? O la CSC? O le spagnole? Forse quelle meno lercie sono le francesi, ma non ci metto neanche un dito sul fuoco.
Il fenomeno doping è talmente diffuso e radicato che, secondo me, non ha senso stare a puntare il dito contro Tizio o contro Caio. Io continuo ad avere la convinzione che là fuori ci siano tante Operacion Puerto che ancora non sono venute a galla e probabilmente mai saranno scoperte (o che non vogliono scoprire). In questa situazione come faccio ad indignarmi e a criticare chi viene beccato? Tu fai il paragone con chi ruba. Ma i ladri nella società in cui viviamo saranno il 5-6% della popolazione, i dopati nello sport sfondano molto probabilmente la soglia del 90%... C'è un pò di differenza, non trovi? Forse non in via teorica, ma in pratica direi proprio di sì.

(Oggi siamo tutti molto OT! Chiedo perdono ai moderators e spero nella loro clemenza.)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2007 alle 21:20
Originariamente inviato da Serpa

Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Subsonico
"Capitano" invece ti disgusta?


Nella Roma è tradizione che il capitano debba essere un romano


Come Giannini, il principe di Frattocchie?
O Bruno Conti il nettunense?


eh no, ai tempi di Conti il capitano era Agostino

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2007 alle 21:40
Originariamente inviato da Felice

Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Felice
PS: Continuo ad essere convinto che i grandi campioni si manifestano giovani.


i campioni che emergono da giovani sono sempre più simili alle mosche bianche, per i più svariati motivi.
Faccio due esempi sul cui talento nessuno può dubitare: Roger Federer ha vinto il suo primo titolo dello Slam a 22 anni, molto più tardi dei vari Borg, Connors, McEnroe, Wilander, Becker, Edberg, Sampras, Agassi; Francesco Totti è diventato titolare nella Roma a 20-21 anni, anche qui nettamente in ritardo rispetto a numerosi altri campioni del nostro calcio.


Io, a dire il vero, pensavo ai ciclisti in particolare. Ad ogni modo, per "si manisfano giovani" si intende "giovani rispetto all'età della pensione". Non a mezza carriera, per intenderci. Se fissi l'età della pensione per un calciatore intorno ai 34-35 anni, uno di 22 é giovane, eccome.


E' comunque indiscutibile che l'età in cui un atleta può definirsi compiuto si è decisamente spostata in avanti.
Nel decennio 1980-1990, nel tennis, ci sono stati ben 3 teenager capaci di vincere un trofeo dello Slam (Wilander, Becker, Chang), cui si aggiungono Edberg e Sampras che hanno vinto prima dei 20 anni; nei successivi 17 anni solo Nadal ha vinto uno Slam prima dei 20 anni.

Nel calcio ci sono stati esempi di calciatori titolari nelle rispettive squadre a 17-18 anni (senza tornare troppo indietro: Mancini, Baresi, Maldini), però i due più puri talenti degli ultimi 15 anni (Totti e Del Piero) sono diventati titolari dopo i 20 anni.
E' vero però che nel caso del calcio questo può anche essere dovuto alle rose allargate, fenomeno che una volta non esisteva.

Nel ciclismo lo stesso Cunego, che esplode a 23 anni, tre anni più tardi sostiene che il venir fuori troppo presto lo ha sicuramente danneggiato.

A mio parere questo significa che fare lo sportivo professionistico oggi è molto più difficile di quanto non lo fosse 20 anni fa.
Di conseguenza penso che saranno sempre più rare le esplosioni di talenti in giovanissima età.

 

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"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)

 
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Livello Miguel Poblet




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Registrato: Oct 2006

  postato il 12/12/2007 alle 11:21
Oggi l’incontro con il patron, domani la decisione sul programma 2008
Cunego, più Tour che Giro
Anche Saronni è d’accordo: «Per Damiano è meglio la corsa francese»
«La Grande Boucle - sostiene il manager - è più adatta a corridori giovani perché comprende salite che fanno selezione ma non sono durissime». La scelta terrà conto anche dei Giochi di Pechino

BEPPE CONTI
DAMIANO Cunego è sempre più vicino al Tour de France. E lontano dal Giro d’Italia, per la prossima annata. Una scelta difficile, impegnativa, ma anche molto importante.
Lo sosteniamo da tempo, il 2008 nel ciclismo è un’annata difficile da programmare, se­gnata dai Giochi di Pechino, prova su strada il 9 agosto. E poi caratterizzata anche dal Mondiale di fine settembre che si corre in casa, a Varese. Nel ciclismo moderno pur­troppo tutto non si può fare. Diventa importantissima la scelta. Ed in chiave olimpica diventa determinante correre ed uscirne bene dal Tour de France che si concluderà il 27 luglio, due settimane prima della gara di Pechino. Se esci bene dal Tour ti ritrovi ad­dosso tenuta e ritmo vincenti. Ci sta pensando anche Betti­ni.

E poi a Cunego piace pa­recchio il tracciato proposto dagli organizzatori della Grande Boucle, l’avvio da Brest senza crono, montagne che ben si addicono alle sue caratteristiche, Hautacam, sui Pirenei, l’Alpe d’Huez sul­le Alpi, nel ricordo della vit­toria sfiorata nel 2006, secon­do a pochi secondi da Franck
Schleck, soprattutto l’arrivo cuneese di Prato Nevoso. Montagne a lui più adatte che non quelle del Giro d’Italia. E poi in Francia lo aspettano, due anni fa Damiano al de­butto arrivò a Parigi in ma­glia bianca di miglior giova­ne, con i complimenti e gli ev­viva di un personaggio come Bernard Hinault, che ap­prezza parecchio il campion­cino veronese e lo sta aspet­tando per una replica impor­tante. Possiede gran fascino la corsa a tappe francese agli occhi di Cunego. Ed è molto bello che tutto ciò accada.
« E’ dura comunque rinuncia­re ad una corsa che passa sul­la porta di casa, a Cerro Ve­ronese - ha sorriso Damiano nel giorno della presentazio­ne del Giro a MIlano - nella tappa di Pampeago. Però il Tour è importante anche per l’Olimpiade. E tutto non si può fare se vuoi correre da protagonista » .
Beppe Saronni, team ma­nager della Lampre è piena­mente in sintonia con il corri­dore, lui che quando gareg­giava non amava più di tanto la Grande Boucle. Ma quello era un altro ciclismo, quasi un’altra vita.
« Il percorso del Tour mi sem­bra più adatto del Giro - ha ribadito Saronni - ad un cor­ridore dalle caratteristiche di Cunego, con salite che fanno seelzione ma non sono duris­sime dal punto di vista della pendenza. E poi sinceramen­te abbiamo visto che in Fran­cia si può essere protagonisti anche con la maglia bianca, anche salendo sul podio a Pa­rigi e vincendo tappe impor­tanti. Al Giro per lui invece un secondo posto può essere semplicemente una sconfit­ta » .
Questi discorsi, queste argo­mentazioni verranno fatte og­gi al patron della Lampre, al signor Galbusera, grande ap­passionato e profondo cono­scitore del miglior ciclismo. Si tratta di convincerlo a punta­re sul Tour de France e sui Giochi di Pechino. Per poi ti­rar dritto sino al Mondiale di Varese, magari con l’aggiun­ta di un altro traguardo caro a Cunego come il Giro di Lombardia. Oggi l’incontro con il patron, domani la scel­ta verrebbe confermata ed annunciata ai giornalisti nel­l’incontro che corridori e ma­nager di casa Lampre terran­no a conclusione del primo breve ritiro di Boario Terme.
Al Giro d’Italia la Lampre an­drebbe con Alessandro Bal­lan, sullo slancio delle classi­che di primavera, puntando ai successi parziali. Andrebbe con i giovani, liberi di im­provvisare su tutti i traguar­di. Cunego e Napolitano pun­terebbero invece sulla corsa francese. Inutile forse ag­giungere che spiace perdere un protagonista di talento co­me il veronese nella caccia al­la maglia rosa, però si tratta di un sacrificio che val la pe­na compiere. Aspettando il 2009 del grande rientro di Ivan Basso, sarebbe bello po­ter contare su Cunego contro Contador, Schleck e gli altri giovani emergenti nella corsa più importante del mondo, quel Tour che torna in Italia e propone nel cuneese la tappa con arrivo in salita a Prato Nevoso, poi una giornata di riposo ed infine proprio da Cuneo la partenza per una delle tappe più belle scalando l’infinito Restefond e la Cima della Bonette a quota 2800 metri.

tuttosport

 

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Tifo per il fenomeno (Damiano Cunego)...
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 12/12/2007 alle 14:05
Originariamente inviato da magic box

Oggi l’incontro con il patron, domani la decisione sul programma 2008
Cunego, più Tour che Giro
Anche Saronni è d’accordo: «Per Damiano è meglio la corsa francese»
«La Grande Boucle - sostiene il manager - è più adatta a corridori giovani perché comprende salite che fanno selezione ma non sono durissime». La scelta terrà conto anche dei Giochi di Pechino

BEPPE CONTI
DAMIANO Cunego è sempre più vicino al Tour de France. E lontano dal Giro d’Italia, per la prossima annata. Una scelta difficile, impegnativa, ma anche molto importante.
Lo sosteniamo da tempo, il 2008 nel ciclismo è un’annata difficile da programmare, se­gnata dai Giochi di Pechino, prova su strada il 9 agosto. E poi caratterizzata anche dal Mondiale di fine settembre che si corre in casa, a Varese. Nel ciclismo moderno pur­troppo tutto non si può fare. Diventa importantissima la scelta. Ed in chiave olimpica diventa determinante correre ed uscirne bene dal Tour de France che si concluderà il 27 luglio, due settimane prima della gara di Pechino. Se esci bene dal Tour ti ritrovi ad­dosso tenuta e ritmo vincenti. Ci sta pensando anche Betti­ni.


Mi sembra un'ottima scelta,se confermata:le Olimpiadi sono un'occasione unica,uscire dal Tour significa avere una buona condizione per Pechino,il tracciato del Tour è il più adatto agli scalatori degli ultimi anni,insomma è l'anno giusto! Forza Damiano!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/12/2007 alle 15:25
Originariamente inviato da magic box
« Il percorso del Tour mi sem­bra più adatto del Giro - ha ribadito Saronni - ad un cor­ridore dalle caratteristiche di Cunego, con salite che fanno seelzione ma non sono duris­sime dal punto di vista della pendenza. E poi sinceramen­te abbiamo visto che in Fran­cia si può essere protagonisti anche con la maglia bianca, anche salendo sul podio a Pa­rigi e vincendo tappe impor­tanti. Al Giro per lui invece un secondo posto può essere semplicemente una sconfit­ta » .


Saronni più o meno ha ribadito quello che avevano detto diversi forumisti.
Certo, se verrà seguita questa strada (con queste motivazioni), allora sarebbe un ridimensionamento della figura di Cunego, almeno come futuro big delle corse a tappe.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/12/2007 alle 15:43
anch'io spero che cunego faccia il tour per puntare all'olimpiade, anche se vuol dire sacrificare il giro.... e spero che sia così anche per ballan........
 
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Livello Miguel Poblet




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  postato il 12/12/2007 alle 16:11
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« Il percorso del Tour mi sem­bra più adatto del Giro - ha ribadito Saronni - ad un cor­ridore dalle caratteristiche di Cunego, con salite che fanno seelzione ma non sono duris­sime dal punto di vista della pendenza. E poi sinceramen­te abbiamo visto che in Fran­cia si può essere protagonisti anche con la maglia bianca, anche salendo sul podio a Pa­rigi e vincendo tappe impor­tanti. Al Giro per lui invece un secondo posto può essere semplicemente una sconfit­ta » .


Saronni più o meno ha ribadito quello che avevano detto diversi forumisti.
Certo, se verrà seguita questa strada (con queste motivazioni), allora sarebbe un ridimensionamento della figura di Cunego, almeno come futuro big delle corse a tappe.


Bella questa del ridimensionamento... sentiamo la teoria.
Tu credi che Cunego vada al tour per fare 4° o 5°? Cunego va al tour per giocarsela, per provare a vincerlo, per essere protagonista se poi ci sarà gente + brava meglio per loro.
Dov'è la ridimensionata? Sta nel fatto che Saronni dice che va bene anche un piazzamento? Tu credi che a Cunego Saronni dica questo?
No, Saronni a Cunego dice: "Dai Damiano che sto Tour proviamo a vincerlo" se no la competizione dove sta?

 

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Moderatore




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  postato il 12/12/2007 alle 16:32
In un piccolo trafiletto sulla Gazzetta di oggi si ipotizza per Cunego la partecipazione sia al Giro che al Tour.Di certo se avrà effettivamente nei suoi programmi di prendere parte sia alle Olimpiadi che ai mondiali sembrerebbe un pò improbabile la partecipazione ad entrambi i grandi giri.Inoltre non bisogna dimenticarsi delle Ardenne dove non penso che Cunego voglia fare la comparsa.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/12/2007 alle 18:55
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« Il percorso del Tour mi sem­bra più adatto del Giro - ha ribadito Saronni - ad un cor­ridore dalle caratteristiche di Cunego, con salite che fanno seelzione ma non sono duris­sime dal punto di vista della pendenza. E poi sinceramen­te abbiamo visto che in Fran­cia si può essere protagonisti anche con la maglia bianca, anche salendo sul podio a Pa­rigi e vincendo tappe impor­tanti. Al Giro per lui invece un secondo posto può essere semplicemente una sconfit­ta » .


Saronni più o meno ha ribadito quello che avevano detto diversi forumisti.
Certo, se verrà seguita questa strada (con queste motivazioni), allora sarebbe un ridimensionamento della figura di Cunego, almeno come futuro big delle corse a tappe.


Bella questa del ridimensionamento... sentiamo la teoria.
Tu credi che Cunego vada al tour per fare 4° o 5°? Cunego va al tour per giocarsela, per provare a vincerlo, per essere protagonista se poi ci sarà gente + brava meglio per loro.
Dov'è la ridimensionata? Sta nel fatto che Saronni dice che va bene anche un piazzamento? Tu credi che a Cunego Saronni dica questo?
No, Saronni a Cunego dice: "Dai Damiano che sto Tour proviamo a vincerlo" se no la competizione dove sta?


amico bello, se Saronni dice che a Cunego non conviene fare il Giro perchè anche il secondo posto sarebbe una sconfitta - nonostante la concorrenza non certo temibilissima che troverà in Italia - significa che neanche lui ha più tanta fiducia nei mezzi di Cunego nei Grandi Giri e di conseguenza sceglie la soluzione meno problematica.
Se Saronni fosse così sicuro delle qualità del suo corridore, il problema della scelta non si porrebbe neppure: tra una vittoria al Giro ed un'incognita al Tour solo un pazzo sceglierebbe la seconda.

Evidentemente il Beppe pensa che il suo uomo ha grosse probabilità di prenderle dagli anzianotti Simoni e Savoldelli, da un Di Luca che solo l'anno scorso si è scoperto uomo da Giro, dai giovani Riccò e Nibali che sulle tre settimane devono ancora dimostrare tutto o quasi (questa è la concorrenza che troverà al Giro: niente di trascendentale), e per questo perferisce scansarlo dalle critiche.

Se il team manager della Lampre avesse detto "si va al Tour per vincere perchè il percorso si addice a Damiano più di quello del Giro" sarebbe stato un conto; se invece dice anche "si va al Tour perchè al Giro un secondo posto sarebbe una sconfitta, mentre al Tour anche un piazzamento non lo sarebbe", allora è tutta un'altra questione ed è chiaro che il team Lampre non si senta sicuro neanche di fronte ad una concorrenza sicuramente meno qualificata di quella che troverà in Francia.

Quando Bugno mollò il Giro per il Tour lo fece perchè era convinto che quella fosse la strada migliore per la maglia gialla finale, non certo per paura delle critiche che avrebbe ricevuto in caso di sconfitta al Giro.

Poi francamente non riesco a capire che cosa c'è nel percorso che non gli va a genio.
Ha paura delle crono? e allora cosa dovrebbero dire i vari Simoni, Riccò e Di Luca?? al Giro questi saranno i suoi avversari, mica Indurain o Ullrich.
Non gli piacciono le salite? beh, se Cunego su queste salite comincia ad aver paura di Simoni, Savoldelli, Di Luca e Riccò, allora è bello che finito come corridore da Grandi Giri.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 12/12/2007 alle 19:23
Originariamente inviato da Kristian

Originariamente inviato da magic box

Oggi l’incontro con il patron, domani la decisione sul programma 2008
Cunego, più Tour che Giro
Anche Saronni è d’accordo: «Per Damiano è meglio la corsa francese»
«La Grande Boucle - sostiene il manager - è più adatta a corridori giovani perché comprende salite che fanno selezione ma non sono durissime». La scelta terrà conto anche dei Giochi di Pechino

BEPPE CONTI
DAMIANO Cunego è sempre più vicino al Tour de France. E lontano dal Giro d’Italia, per la prossima annata. Una scelta difficile, impegnativa, ma anche molto importante.
Lo sosteniamo da tempo, il 2008 nel ciclismo è un’annata difficile da programmare, se­gnata dai Giochi di Pechino, prova su strada il 9 agosto. E poi caratterizzata anche dal Mondiale di fine settembre che si corre in casa, a Varese. Nel ciclismo moderno pur­troppo tutto non si può fare. Diventa importantissima la scelta. Ed in chiave olimpica diventa determinante correre ed uscirne bene dal Tour de France che si concluderà il 27 luglio, due settimane prima della gara di Pechino. Se esci bene dal Tour ti ritrovi ad­dosso tenuta e ritmo vincenti. Ci sta pensando anche Betti­ni.


Mi sembra un'ottima scelta,se confermata:le Olimpiadi sono un'occasione unica,uscire dal Tour significa avere una buona condizione per Pechino,il tracciato del Tour è il più adatto agli scalatori degli ultimi anni,insomma è l'anno giusto! Forza Damiano!

Ottima scelta? Bah, non credi che sacrificare il Giro (che correrebbe da capitano, ovviamente) per correre l'Olimpiade (in supporto a Bettini) sia una scelta rischiosa?
Voglio dire, al Giro lotterebbe alla grande per la vittoria, o comunque se la giocherebbe, a Pechino sarebbe una seconda punta, comunque di ausilio al capitano.
Non vedo dove sta la positività dell'eventuale scelta di non partecipare alla corsa rosa per essere competitivo alle Olimpiadi.

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


Fantaciclismo Cicloweb 2010

Piazzamenti sul podio:


Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

---

Asso di Fiori

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 12/12/2007 alle 22:01
Originariamente inviato da Abajia

Originariamente inviato da Kristian

Originariamente inviato da magic box

Oggi l’incontro con il patron, domani la decisione sul programma 2008
Cunego, più Tour che Giro
Anche Saronni è d’accordo: «Per Damiano è meglio la corsa francese»
«La Grande Boucle - sostiene il manager - è più adatta a corridori giovani perché comprende salite che fanno selezione ma non sono durissime». La scelta terrà conto anche dei Giochi di Pechino

BEPPE CONTI
DAMIANO Cunego è sempre più vicino al Tour de France. E lontano dal Giro d’Italia, per la prossima annata. Una scelta difficile, impegnativa, ma anche molto importante.
Lo sosteniamo da tempo, il 2008 nel ciclismo è un’annata difficile da programmare, se­gnata dai Giochi di Pechino, prova su strada il 9 agosto. E poi caratterizzata anche dal Mondiale di fine settembre che si corre in casa, a Varese. Nel ciclismo moderno pur­troppo tutto non si può fare. Diventa importantissima la scelta. Ed in chiave olimpica diventa determinante correre ed uscirne bene dal Tour de France che si concluderà il 27 luglio, due settimane prima della gara di Pechino. Se esci bene dal Tour ti ritrovi ad­dosso tenuta e ritmo vincenti. Ci sta pensando anche Betti­ni.


Mi sembra un'ottima scelta,se confermata:le Olimpiadi sono un'occasione unica,uscire dal Tour significa avere una buona condizione per Pechino,il tracciato del Tour è il più adatto agli scalatori degli ultimi anni,insomma è l'anno giusto! Forza Damiano!

Ottima scelta? Bah, non credi che sacrificare il Giro (che correrebbe da capitano, ovviamente) per correre l'Olimpiade (in supporto a Bettini) sia una scelta rischiosa?
Voglio dire, al Giro lotterebbe alla grande per la vittoria, o comunque se la giocherebbe, a Pechino sarebbe una seconda punta, comunque di ausilio al capitano.
Non vedo dove sta la positività dell'eventuale scelta di non partecipare alla corsa rosa per essere competitivo alle Olimpiadi.


Il Tour è il più adatto agli scalatori degli ultimi anni;ma soprattutto fare il Tour gli permetterebbe di uscire in forma dalla Grand Boucle e arrivare in ottima condizione alle Olimpiadi di Pechino,solo 2 settimane dopo la fine del Tour. Le Olimpiadi sono un'occasione unica per Damiano,il precorso gli si addice;Inoltre c'è il mondiale in Italia,a cui potrebbe arrivare prendendo il via alla Vuelta e poi ritirandosi a metà come quest'anno e come fanno molti che preparano il Mondiale..e le classiche delle Ardenne(alla Liegi può essere un sicuro protagonista);quindi la mia opinione è che per un anno non fare il Giro per concentarsi su tre periodi(classiche Ardenne,Tour/Olimpiadi,Mondiale)non sarebbe una tragedia.

 
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Livello Franco Ballerini




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  postato il 12/12/2007 alle 23:32
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Oggi l’incontro con il patron, domani la decisione sul programma 2008
Cunego, più Tour che Giro
Anche Saronni è d’accordo: «Per Damiano è meglio la corsa francese»
«La Grande Boucle - sostiene il manager - è più adatta a corridori giovani perché comprende salite che fanno selezione ma non sono durissime». La scelta terrà conto anche dei Giochi di Pechino

BEPPE CONTI
DAMIANO Cunego è sempre più vicino al Tour de France. E lontano dal Giro d’Italia, per la prossima annata. Una scelta difficile, impegnativa, ma anche molto importante.
Lo sosteniamo da tempo, il 2008 nel ciclismo è un’annata difficile da programmare, se­gnata dai Giochi di Pechino, prova su strada il 9 agosto. E poi caratterizzata anche dal Mondiale di fine settembre che si corre in casa, a Varese. Nel ciclismo moderno pur­troppo tutto non si può fare. Diventa importantissima la scelta. Ed in chiave olimpica diventa determinante correre ed uscirne bene dal Tour de France che si concluderà il 27 luglio, due settimane prima della gara di Pechino. Se esci bene dal Tour ti ritrovi ad­dosso tenuta e ritmo vincenti. Ci sta pensando anche Betti­ni.


Mi sembra un'ottima scelta,se confermata:le Olimpiadi sono un'occasione unica,uscire dal Tour significa avere una buona condizione per Pechino,il tracciato del Tour è il più adatto agli scalatori degli ultimi anni,insomma è l'anno giusto! Forza Damiano!

Ottima scelta? Bah, non credi che sacrificare il Giro (che correrebbe da capitano, ovviamente) per correre l'Olimpiade (in supporto a Bettini) sia una scelta rischiosa?
Voglio dire, al Giro lotterebbe alla grande per la vittoria, o comunque se la giocherebbe, a Pechino sarebbe una seconda punta, comunque di ausilio al capitano.
Non vedo dove sta la positività dell'eventuale scelta di non partecipare alla corsa rosa per essere competitivo alle Olimpiadi.


Il Tour è il più adatto agli scalatori degli ultimi anni;ma soprattutto fare il Tour gli permetterebbe di uscire in forma dalla Grand Boucle e arrivare in ottima condizione alle Olimpiadi di Pechino,solo 2 settimane dopo la fine del Tour. Le Olimpiadi sono un'occasione unica per Damiano,il precorso gli si addice;Inoltre c'è il mondiale in Italia,a cui potrebbe arrivare prendendo il via alla Vuelta e poi ritirandosi a metà come quest'anno e come fanno molti che preparano il Mondiale..e le classiche delle Ardenne(alla Liegi può essere un sicuro protagonista);quindi la mia opinione è che per un anno non fare il Giro per concentarsi su tre periodi(classiche Ardenne,Tour/Olimpiadi,Mondiale)non sarebbe una tragedia.


Urca... Ardenne, Tour/Olimpiadi e Mondiale? Povero Damiano, non c'è un pò troppa carne al fuoco forse? Direi che se si preparasse bene per Ardenne, Tour e Olimpiadi sarebbe già abbastanza, poi a Varese ci va per fare il gregario a Riccardo...

 

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  postato il 12/12/2007 alle 23:36
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Il Tour è il più adatto agli scalatori degli ultimi anni;ma soprattutto fare il Tour gli permetterebbe di uscire in forma dalla Grand Boucle e arrivare in ottima condizione alle Olimpiadi di Pechino,solo 2 settimane dopo la fine del Tour. Le Olimpiadi sono un'occasione unica per Damiano,il precorso gli si addice;Inoltre c'è il mondiale in Italia,a cui potrebbe arrivare prendendo il via alla Vuelta e poi ritirandosi a metà come quest'anno e come fanno molti che preparano il Mondiale..e le classiche delle Ardenne(alla Liegi può essere un sicuro protagonista);quindi la mia opinione è che per un anno non fare il Giro per concentarsi su tre periodi(classiche Ardenne,Tour/Olimpiadi,Mondiale)non sarebbe una tragedia.


Urca... Ardenne, Tour/Olimpiadi e Mondiale? Povero Damiano, non c'è un pò troppa carne al fuoco forse? Direi che se si preparasse bene per Ardenne, Tour e Olimpiadi sarebbe già abbastanza, poi a Varese ci va per fare il gregario a Riccardo...


No,può fare da protagonista la Liegi poi riposarsi in vista di Tour e Olimpiadi,poi al Mondiale è difficile che arrivi uno da solo,quindi volata e,nel caso,sarebbe Riccò a fare da gregario a Cunego(vedi volata al Lombardia)..

 
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Livello Franco Ballerini




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  postato il 12/12/2007 alle 23:49
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Il Tour è il più adatto agli scalatori degli ultimi anni;ma soprattutto fare il Tour gli permetterebbe di uscire in forma dalla Grand Boucle e arrivare in ottima condizione alle Olimpiadi di Pechino,solo 2 settimane dopo la fine del Tour. Le Olimpiadi sono un'occasione unica per Damiano,il precorso gli si addice;Inoltre c'è il mondiale in Italia,a cui potrebbe arrivare prendendo il via alla Vuelta e poi ritirandosi a metà come quest'anno e come fanno molti che preparano il Mondiale..e le classiche delle Ardenne(alla Liegi può essere un sicuro protagonista);quindi la mia opinione è che per un anno non fare il Giro per concentarsi su tre periodi(classiche Ardenne,Tour/Olimpiadi,Mondiale)non sarebbe una tragedia.


Urca... Ardenne, Tour/Olimpiadi e Mondiale? Povero Damiano, non c'è un pò troppa carne al fuoco forse? Direi che se si preparasse bene per Ardenne, Tour e Olimpiadi sarebbe già abbastanza, poi a Varese ci va per fare il gregario a Riccardo...


No,può fare da protagonista la Liegi poi riposarsi in vista di Tour e Olimpiadi,poi al Mondiale è difficile che arrivi uno da solo,quindi volata e,nel caso,sarebbe Riccò a fare da gregario a Cunego(vedi volata al Lombardia)..


Però solo se s'arrivasse in volata...
(E comunque ci sarebbe Oscarito in tal caso )

 

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  postato il 12/12/2007 alle 23:51
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Il Tour è il più adatto agli scalatori degli ultimi anni;ma soprattutto fare il Tour gli permetterebbe di uscire in forma dalla Grand Boucle e arrivare in ottima condizione alle Olimpiadi di Pechino,solo 2 settimane dopo la fine del Tour. Le Olimpiadi sono un'occasione unica per Damiano,il precorso gli si addice;Inoltre c'è il mondiale in Italia,a cui potrebbe arrivare prendendo il via alla Vuelta e poi ritirandosi a metà come quest'anno e come fanno molti che preparano il Mondiale..e le classiche delle Ardenne(alla Liegi può essere un sicuro protagonista);quindi la mia opinione è che per un anno non fare il Giro per concentarsi su tre periodi(classiche Ardenne,Tour/Olimpiadi,Mondiale)non sarebbe una tragedia.


Urca... Ardenne, Tour/Olimpiadi e Mondiale? Povero Damiano, non c'è un pò troppa carne al fuoco forse? Direi che se si preparasse bene per Ardenne, Tour e Olimpiadi sarebbe già abbastanza, poi a Varese ci va per fare il gregario a Riccardo...


No,può fare da protagonista la Liegi poi riposarsi in vista di Tour e Olimpiadi,poi al Mondiale è difficile che arrivi uno da solo,quindi volata e,nel caso,sarebbe Riccò a fare da gregario a Cunego(vedi volata al Lombardia)..


Però solo se s'arrivasse in volata...
(E comunque ci sarebbe Oscarito in tal caso )


Oscarito non può niente contro la vera Italia(vedi tattica degli azzurri a Stoccarda per fare la corsa dura)..

 
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  postato il 13/12/2007 alle 10:20
Proprio adesso sto tornando da Boario Terme dal primo ritiro della Lampre. Sui programmi della squadra i corridori hanno glissato, istruiti da Saronni che, nella conferenza stampa, aveva detto che con le nuove riforme del calendario hanno ancora da decidere le corse a cui partecipare e cose del genere, preferendo tenere ancora il velo su quelle che saranno le scelte di Damiano.
Comunque si ventilavano tre ipotesi (Giro, Tour, Giro+Tour) con la terza che però pregiudicherebbe non poco il proseguio della stagione di Cunego. Anche Ballan non aveva deciso poichè la sua partecipazione al Giro, che prevede più di una tappa adatta al corridore di Castelfranco, lo escluderebbe quasi automaticamente dai 5 per Pechino.
L'unica quasi certezza era per Napolitano che al 99% farà il Tour e non il Giro.
Quindi in casa Lampre c'è poco o niente di certo, almeno ufficialmente. Queste sono notizie di poco più di 12 ore fa.

 

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Giuseppe Cristiano

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 13/12/2007 alle 20:18
Personalmente, sogno di vederlo sia sulle strade del Giro che su quelle del Tour, per poi staccare fino al mondiale. Sarebbe una stagione molto dispendiosa, ma bisogna anche saper osare.
Ovvio che, nel caso dovesse andare in Francia dopo aver già corso il Giro, la decisione dovrebbe essere presa molto tempo prima, per evitare che arrivi al Tour senza una condizione adeguata.
In poche parole, non vorrei si ripetesse la situazione post-Giri '04 e '05: giunti alla metà di giugno ancora non si sapeva se Cunego avrebbe partecipato al Tour de France.
La situazione attuale, però, è molto differente.
Nel 2004, dopo la maglia rosa portata fino a Milano, Damiano poteva anche permettersi di prendersela con calma;
l'anno successivo aveva la mononucleosi, quindi era logico che Cunego e la società si prendessero tutto il tempo possibile per decidere il da farsi.
Nel 2008, invece, le cose saranno ben diverse. Urge una decisione.

 

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  postato il 14/12/2007 alle 10:52
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Originariamente inviato da antonello64

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« Il percorso del Tour mi sem­bra più adatto del Giro - ha ribadito Saronni - ad un cor­ridore dalle caratteristiche di Cunego, con salite che fanno seelzione ma non sono duris­sime dal punto di vista della pendenza. E poi sinceramen­te abbiamo visto che in Fran­cia si può essere protagonisti anche con la maglia bianca, anche salendo sul podio a Pa­rigi e vincendo tappe impor­tanti. Al Giro per lui invece un secondo posto può essere semplicemente una sconfit­ta » .


Saronni più o meno ha ribadito quello che avevano detto diversi forumisti.
Certo, se verrà seguita questa strada (con queste motivazioni), allora sarebbe un ridimensionamento della figura di Cunego, almeno come futuro big delle corse a tappe.


Bella questa del ridimensionamento... sentiamo la teoria.
Tu credi che Cunego vada al tour per fare 4° o 5°? Cunego va al tour per giocarsela, per provare a vincerlo, per essere protagonista se poi ci sarà gente + brava meglio per loro.
Dov'è la ridimensionata? Sta nel fatto che Saronni dice che va bene anche un piazzamento? Tu credi che a Cunego Saronni dica questo?
No, Saronni a Cunego dice: "Dai Damiano che sto Tour proviamo a vincerlo" se no la competizione dove sta?


amico bello, se Saronni dice che a Cunego non conviene fare il Giro perchè anche il secondo posto sarebbe una sconfitta - nonostante la concorrenza non certo temibilissima che troverà in Italia - significa che neanche lui ha più tanta fiducia nei mezzi di Cunego nei Grandi Giri e di conseguenza sceglie la soluzione meno problematica.
Se Saronni fosse così sicuro delle qualità del suo corridore, il problema della scelta non si porrebbe neppure: tra una vittoria al Giro ed un'incognita al Tour solo un pazzo sceglierebbe la seconda.

Evidentemente il Beppe pensa che il suo uomo ha grosse probabilità di prenderle dagli anzianotti Simoni e Savoldelli, da un Di Luca che solo l'anno scorso si è scoperto uomo da Giro, dai giovani Riccò e Nibali che sulle tre settimane devono ancora dimostrare tutto o quasi (questa è la concorrenza che troverà al Giro: niente di trascendentale), e per questo perferisce scansarlo dalle critiche.

Se il team manager della Lampre avesse detto "si va al Tour per vincere perchè il percorso si addice a Damiano più di quello del Giro" sarebbe stato un conto; se invece dice anche "si va al Tour perchè al Giro un secondo posto sarebbe una sconfitta, mentre al Tour anche un piazzamento non lo sarebbe", allora è tutta un'altra questione ed è chiaro che il team Lampre non si senta sicuro neanche di fronte ad una concorrenza sicuramente meno qualificata di quella che troverà in Francia.

Quando Bugno mollò il Giro per il Tour lo fece perchè era convinto che quella fosse la strada migliore per la maglia gialla finale, non certo per paura delle critiche che avrebbe ricevuto in caso di sconfitta al Giro.

Poi francamente non riesco a capire che cosa c'è nel percorso che non gli va a genio.
Ha paura delle crono? e allora cosa dovrebbero dire i vari Simoni, Riccò e Di Luca?? al Giro questi saranno i suoi avversari, mica Indurain o Ullrich.
Non gli piacciono le salite? beh, se Cunego su queste salite comincia ad aver paura di Simoni, Savoldelli, Di Luca e Riccò, allora è bello che finito come corridore da Grandi Giri.


Va bene dai, le cose stanno così Saronni ha detto a Cunego: "Dai, Damiano andiamo al Tour e vediamo di finirlo nei 30"

Ovviamente Saronni parla di un piazzamento al Tour per non dare troppe pressioni a Damiano, non è così difficile da capirlo, però dai se per te Cunego è cmq una mezza calzetta a questo punto speriamo che se fa il Tour almeno lo finisca, si sa mai che arrivi fuori tempo massimo in qualche tappa di montagna!

Amico, un po di equilibrio nei giudizi ogni tanto ci vorrebbe e nelle intenzioni di saronni non c'è nessun ridimensionamento, ANZI!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2007 alle 12:19
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Va bene dai, le cose stanno così Saronni ha detto a Cunego: "Dai, Damiano andiamo al Tour e vediamo di finirlo nei 30"

Ovviamente Saronni parla di un piazzamento al Tour per non dare troppe pressioni a Damiano, non è così difficile da capirlo, però dai se per te Cunego è cmq una mezza calzetta a questo punto speriamo che se fa il Tour almeno lo finisca, si sa mai che arrivi fuori tempo massimo in qualche tappa di montagna!

Amico, un po di equilibrio nei giudizi ogni tanto ci vorrebbe e nelle intenzioni di saronni non c'è nessun ridimensionamento, ANZI!


ma fammi capire, tu le parole di Saronni le interpreti come ti pare e piace?
Saronni ha detto chiaro e tondo che un Tour sul podio o lì vicino sarebbe un buon risultato, mica ha detto che l'obiettivo finale è la maglia gialla.
Poi è chiaro che se sarà lì a lottare per il successo non tirerà certo i freni (e ci mancherebbe).
Non riesco proprio a capire come fai a sostenere che dalle parole di Saronni traspare l'intenzione di andare al Tour per vincerlo.
Tu dici che è normale che chi punta al successo dica che punta ad un posto nei 5 per non avere pressione: a me non pare che i vari Hinault, Zoetemelk, Fignon, Lemond, Roche, Delgado, Indurain, Ullrich, Riis, Armstrong, Basso - insomma tutti quelli che avevano le possibilità di fare il colpaccio - abbiano mai detto di puntare ad un posto sul podio o nei primi 5, ma hanno sempre sostenuto che il loro obiettivo era la maglia gialla.
Se vogliamo l'unica eccezione fu Pantani nel 1998, ma questo perchè anche a qualche settimana dal via la sua partecipazione non era ancora sicura e perchè alla partenza di quel Tour la sua condizione non era effettivamente brillantissima: mica disse che puntava ad un piazzamento con 7 mesi di anticipo!

Perchè allora, se voleva togliergli pressione, Saronni l'anno scorso non disse che l'obiettivo al Giro era un podio, e invece sostenne a chiare lettere che si puntava alla maglia rosa?
E poi, Cunego è uno che soffre la pressione? e allora come mai se ne va in giro dicendo che vuol fare il capitano alle Olimpiadi e ai Mondiali?

Caro Magic Box, io ho fatto un discorso logico e non ho interpretato come pare a me.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 26/02/2008 alle 18:46
Dagli abissi del forum rispuntò questo thread...



VOLTA A LA COMUNITAT VALENCIANA

Damiano 90° nella prima tappa: problemi allo stomaco in mattinata


Cunego ha chiuso nel gruppone (90° a 12'25") la prima tappa della Volta a la Comunitat Valenciana, la Sagunt-Port de Sagunt.
In mattinata Damiano aveva sofferto per una congestione, niente di grave ma comunque un problema fastidioso.
Superato il disagio, anche grazie alle cure del medico della Lampre dottor Beltemacchi, Cunego ha potuto prendere il via della corsa, pedalando tranquillamente nel gruppo su un percorso impegnativo, in particolar modo nell'ultima ascesa di giornata, l'Alt del Garbì.
Per la Lampre è toccato a Vila e Tiralongo tenere alto l'onore dei colori blu-fucsia: lo spagnolo ha chiuso al 7° posto, i corridore siciliano al 14°.

Il ds Piovani ha così parlato di Damiano: "Cunego ha chiuso nel gruppone, senza forzare: in mattinata ha avuto una congestione, niente di grave. Comunque dobbiamo ricordare che Damiano è qui in Spagna solamente per incrementare la condizione, niente di più".


(damianocunego.it)

 

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  postato il 12/03/2008 alle 20:36
Bel Cunego alla Parigi-Nizza

Ottimo Damiano Cunego nella 3^ tappa della Parigi-Nizza (Fleurie-St. Etienne di 165,5 km). Il corridore della Lampre ha provato il suo livello di condizione con un forcing sull'ultima salita, Col de la Corix de Chaubouret di 16 km), facendo una buona selezione nel gruppo dei migliori. Cunego, in compagnia di Kreuzinger e Chavanel, è stato poi raggiunto nella discesa verso l'arrivo da una ventina di corridori con i quali si è lanciato all'inseguimento dei due fuggitivi della prima ora, Carlström e L'Hottelerie, senza però riuscire a raggiungerli. La vittoria è andata a Carlström, Cunego ha chiuso 8°, mentre un convincente Spilak ha ottenuto la 17^posizione.
"Damiano ha voluto vedere come stava e così ha provato l'azione sull'ultima salita - ha spiegato Piovani, ds Lampre - Ritengo che sia stato un buon segnale da parte di Cunego, per brillantezza di pedalata e tenuta. Peccato per i due fuggitivi davanti, ai quali è stato lasciato troppo spazio. Molto bene Spilak, oggi al traguardo con i grandi nomi: in classifica è il nostro migliore uomo, 14° a 2'44".


(cs Lampre)

 

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  postato il 12/03/2008 alle 21:11
Forse non sono aggiornato, ma alla fine Cunego farà il Giro o il Tour?

Io avevo capito che volesse fare il Tour e magari anche per motivi di sponsor aspettano a dirlo ufficialmente: però a questo punto della stagione uno dovrebbe ben aver deciso, no?

 

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  postato il 12/03/2008 alle 21:25
Non si sa ancora se farà il giro o il tour. Pare che debba parlarne con Benedetto XVI perchè indiscrezioni dicone che sia uno dei misteri di fatima. Ecco spiegata la lunga attesa prima del comunicato ufficiale (che attendiamo dai primi di dicembre..)
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/03/2008 alle 22:33
Bella corsa di Cunego: se c'è una cosa che bisogna dire di 'sto ragazzo è che non si nasconde mai, e se poco poco sente la gamba buona prova sempre a fare la corsa.
Bravo!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/03/2008 alle 23:28
Magari è proprio l'anno buono.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 12/03/2008 alle 23:35
Sgrat sgrat... scusa Sub, la grattatina è d'obbligo...

 

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  postato il 12/03/2008 alle 23:39
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Sgrat sgrat... scusa Sub, la grattatina è d'obbligo...


Mica porto sfiga come te io!!

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 15/03/2008 alle 17:16
vedere damiano così bello pimpante già alla parigi-nizza mi ha fatto sorgere un dubbio....non è che vuole puntare all'accoppiata classiche-tour (con relativa olimpiade)?

 

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Originariamente inviato da anonimo

Originariamente inviato da MDL

se le logiche di squadra e di gara lasciano una "relativa libertà", rebellin ma soprattutto ballan hanno le stesse possibilità di bettini (esclusa la volata di gruppone)


ballan ha probabilità di vincere il mondiale come io quella di copularmi melissa satta.

 
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  postato il 15/03/2008 alle 17:37
Io oggi ho visto (per quanto ho potuto visto che lo streaming andava e veniva) forse il miglior Cunego degli ultimi tempi (Lombardia a parte). Ha corso con piglio, ha capito dove si sarebbe decisa la corsa e si è buttato dentro, spesso e volentieri anche rilanciando l'azione. Nel finale ha risposto bene al tentativo di allungo di Luis Sanchez ma poi ha perso l'attimo giusto quando è schizzato via Chavanel. Bilancio nettamente positivo secondo me in vista delle classiche d'aprile.
Intanto anche domani potrà continuare a testarsi...

 

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Giuseppe Cristiano

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/03/2008 alle 18:30
grande mossa quella di Rebellin di lasciare gli abbuoni agli altri.
Cunego molto bene ma nel finale mi è sembrato un pò stanco.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/03/2008 alle 18:54
se va già così forte punta alle ardenne . la scelta mi sembra abbast palese: si son scelte le classiche a scapito dei GT
 
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Livello Fausto Coppi
UTENTE DELL'ANNO 2009
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  postato il 16/03/2008 alle 21:25
Anche oggi Damiano ci ha provato, ma la vittoria è sfuggita anche stavolta.
Nei tratti di discesa e pianura precedenti il Col d'Eze è stato lasciato un po' solo, magari se avessero collaborato tutti la fuga sarebbe arrivata a Nizza.
Comunque Cunego ha dimostrato di avere già una buona gamba.
Speriamo bene per le Ardenne.

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


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Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 16/03/2008 alle 23:19
Cunego chiude all'attacco la Parigi-Nizza

Damiano Cunego ha provato anche nell'ultima frazione della Parigi-Nizza (Nizza-Nizza, 119 km) a cogliere un prestigioso risultato: al capitano della Lampre non è andata bene, ma i segnali fatti vedere lasciano ben sperare per il resto della stagione.
Cunego si è messo in luce sulla salita de La Turbie (40 km dal traguardo), quando si è avvantaggiato sul gruppo assieme a una quindicina di atleti; l'azione ha avuto vita fino a poche centinaia di metri dall'arrivo, quando il gruppo del leader Rebellin ha raggiunto i fuggitivi: solo L.L. Sanchez è riuscito a tenere la testa della corsa e ad agguantare così la vittoria.
Cunego ha tagliato il traguardo in 36^posizione, mentre Spilak ha ottenuto un buon 7° posto che gli ha consentito di chiudere la Parigi-Nizza in 12^posizione.


(cs Lampre)

 

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Livello Miguel Poblet




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  postato il 18/03/2008 alle 11:39
Un buon Damiano alla Parigi-Nizza, devo dire che speravo un po meglio sul Ventoux, ma probabilmente la gamba non è al livello di altri!!! L'obbiettivo sono la Freccia e la Liegi quindi giusto che non sia ancora al massimo!!!

Già al Paesi Baschi cmq mi aspetto un buon Damiano in lotta per la classifica e a questo punto credo che farà il Tour, forse meglio così, ha bisogno forse di staccare un po dal Giro!!!

 

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Tifo per il fenomeno (Damiano Cunego)...
and i have a dream... Damiano in giallo a Paris!

 
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Livello Franco Ballerini




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  postato il 18/03/2008 alle 12:07
Non so fino a che punto, se fossi in Cunego, punterei tutto sul Tour e tralascerei il Giro...anzi se quest'anno farà una buona "primavera" (e le premesse ci sono), potrebbe avere maggiori stimoli per il Giro (vedi Di Luca 2005 e 2007)
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/03/2008 alle 12:41
Originariamente inviato da Camoscio Madonita

Non so fino a che punto, se fossi in Cunego, punterei tutto sul Tour e tralascerei il Giro...anzi se quest'anno farà una buona "primavera" (e le premesse ci sono), potrebbe avere maggiori stimoli per il Giro (vedi Di Luca 2005 e 2007)


quindi pensi che tenga e migliori questo stato di forma fino al giro?

auguri...

 

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Originariamente inviato da anonimo

Originariamente inviato da MDL

se le logiche di squadra e di gara lasciano una "relativa libertà", rebellin ma soprattutto ballan hanno le stesse possibilità di bettini (esclusa la volata di gruppone)


ballan ha probabilità di vincere il mondiale come io quella di copularmi melissa satta.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/03/2008 alle 19:06
Io sono per il PDT, il POPOLO DEL TOUR! Damiano, per favore, fai fare il giro ad altri, quando ti ricapita l'occasione di un tour così?

 

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Fabio

I walk these streets, a loaded six string on my back...

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 21/03/2008 alle 17:56
Sarà contento Plata...


Indiscreto: Cunego, sì al Tour e no al Giro

Le indiscrezioni arrivano da più parti e si stanno facendo sempre più insistenti: Damiano Cunego è intenzionato a non disputare quest’anno il Giro d’Italia per concentrarsi sul Tour de France. Dopo aver conquistato la maglia bianca nella Grande Boucle 2006, infatti, il veronese si è innamorato della corsa francese e per il 2008 avrebbe deciso di farne il suo grande obiettivo.


(tuttobiciweb.it)

 

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