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Autore: Oggetto: La F.C.I. e l'affiliazione delle Continental all'estero

Esordiente




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  postato il 04/11/2007 alle 17:59
Il Presidente Di Rocco dice che vuole tutelare gli atleti italiani e poi:
Non fa affiliare più in Italia le squadre Continental e i Team devono per forsa andare all'estero e come da regolamento hanno l'obbligo di tesserare un certo numero di atleti della nazione a cui si affiliano e perciò si perdono opportunità di ingaggio per gli italiani.

 

[Modificato il 11/11/2007 alle 19:42 by bauschan]


 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 04/11/2007 alle 18:22
Ho sentito in una intervista di Di Rocco giustificare questo con il fatto che le Continental non devono presentare garanzie economiche e questo può causare ciò che spesso capita, cioè che a metà stagione una squadra chiude (vedi la squadra di Santoni) o non riesce a pagare gli atleti, per ovviare a ciò Di Rocco diceva che preferiva affiliare solo squadre professional o dilettantistiche di Elite, io sinceramente condivido...
 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 04/11/2007 alle 19:09
il ciclismo italiano può far benissimo a meno delle continental, perchè non ha una attività "di serie b" come ad esempio si trova in belgio o francia, dove le squadre continental hanno la loro visibilità... per non parlare del portogallo dove l'attività è quasi esclusivamente continental
 
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Esordiente




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  postato il 04/11/2007 alle 19:20
il problema esiste e non solo per questa categoria, ma non e' lasciando ad altri che si risolve: troppo comodo! quanti sono i corridori che gareggiano "pagando"? sono diverse le squadre che non pagano, chiudere non aiuta, si devono trovare delle soluzioni. il sig. Di Rocco dovrebbe impedire questa vergogna, dovrebbe impedire che "squadre come .....fanini" esistino e altre...
prima creiamo una situazione di legalita' per tutti coloro che gareggiano in gare F.C.I.

 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 04/11/2007 alle 19:32
La Federazione, il presidente Di Rocco, il presidente Cerato, il presidente Colombo non sanno tutelare il ciclismo in nessuna occasione non perdendo occasione di mettere il lo sport delle due ruote alla gogna mediatica! Dei bravi dirigenti non sono quelli che fanno le foto con Bettini o la la Bastianelli (i meriti per quelli vanno agli atleti e ai tecnici!!!!
Il danno d'immagine che hanno creato non tutelando gli atleti come Di Luca al mondiale oppure la famosa pipi degli angeli per Di Luca/Mazzoleni/Simoni/Riccò con una scandalosa fuga di notiazie... loro doverano???
Una nota positiva la frase del presidente Di Rocco su Totti poi dopo due giorni ha rettificato...

Senza buoni dirigenti non si può risolvere i problemi.
Per i éat boy's lasciamo perdere perchè siamo messi ancora peggio.

 

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Pap

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/11/2007 alle 20:19
Originariamente inviato da Greg Lemond

Ho sentito in una intervista di Di Rocco giustificare questo con il fatto che le Continental non devono presentare garanzie economiche e questo può causare ciò che spesso capita, cioè che a metà stagione una squadra chiude (vedi la squadra di Santoni) o non riesce a pagare gli atleti, per ovviare a ciò Di Rocco diceva che preferiva affiliare solo squadre professional o dilettantistiche di Elite, io sinceramente condivido...


ma è proprio alla federazione che dovrebbero essere presentate queste garanzie, dalle squadre che vogliono essere continental, quindi semplicemente se ne vogliono lavare le mani.
anche perchè sulle professional vigila direttamente l'uci...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/11/2007 alle 22:08
Originariamente inviato da Paz&Caz

La Federazione, il presidente Di Rocco, il presidente Cerato, il presidente Colombo non sanno tutelare il ciclismo in nessuna occasione non perdendo occasione di mettere il lo sport delle due ruote alla gogna mediatica! Dei bravi dirigenti non sono quelli che fanno le foto con Bettini o la la Bastianelli (i meriti per quelli vanno agli atleti e ai tecnici!!!!
Il danno d'immagine che hanno creato non tutelando gli atleti come Di Luca al mondiale oppure la famosa pipi degli angeli per Di Luca/Mazzoleni/Simoni/Riccò con una scandalosa fuga di notiazie... loro doverano???
Una nota positiva la frase del presidente Di Rocco su Totti poi dopo due giorni ha rettificato...

Senza buoni dirigenti non si può risolvere i problemi.
Per i éat boy's lasciamo perdere perchè siamo messi ancora peggio.

e i nomi che hai citato sarebbero il nuovo che avanza????

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/11/2007 alle 18:14
Originariamente inviato da pony

il ciclismo italiano può far benissimo a meno delle continental, perchè non ha una attività "di serie b" come ad esempio si trova in belgio o francia, dove le squadre continental hanno la loro visibilità... per non parlare del portogallo dove l'attività è quasi esclusivamente continental


E invece no. Ti ricordo che all'assenza di squadre italiane continental si contrappone la presenza di corazzate di Elite. Non esiste che su quei 400 (stima personale) elite che ci sono in Italia ne passino pro solo 20 perchè non ci sono squadre disposte a farli correre...tutti gli altri magari anche di buon livello si sono rovinati il sangue per niente?

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Parigi-Tours




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  postato il 05/11/2007 alle 19:18
Originariamente inviato da pony

il ciclismo italiano può far benissimo a meno delle continental, perchè non ha una attività "di serie b" come ad esempio si trova in belgio o francia, dove le squadre continental hanno la loro visibilità... per non parlare del portogallo dove l'attività è quasi esclusivamente continental


esiste eccome, le nostre blasonate squadre cammuffate "dilettantistiche " certo preferiscono rimanere così visto le scappatoie fiscali,ma certamente dilettantistche non sono visto i corposi budget .
sarebbe meglio invece imporre a queste squadre di diventare continental e lasciare il dilettantismo alle vere squadre che ancora lo praticano.

 

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vivo sull'onda delle passioni come in un sogno,che cerco ostinatamente di realizzare.....spero di non svegliarmi.

 
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Livello Parigi-Tours




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  postato il 05/11/2007 alle 19:20
Originariamente inviato da Subsonico

Originariamente inviato da pony

il ciclismo italiano può far benissimo a meno delle continental, perchè non ha una attività "di serie b" come ad esempio si trova in belgio o francia, dove le squadre continental hanno la loro visibilità... per non parlare del portogallo dove l'attività è quasi esclusivamente continental


E invece no. Ti ricordo che all'assenza di squadre italiane continental si contrappone la presenza di corazzate di Elite. Non esiste che su quei 400 (stima personale) elite che ci sono in Italia ne passino pro solo 20 perchè non ci sono squadre disposte a farli correre...tutti gli altri magari anche di buon livello si sono rovinati il sangue per niente?


esattissimo

 

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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 05/11/2007 alle 20:04
ragazzi, le continental 2007 in italia erano amore & vita,endeka,kio-ene universal e aurum... le ultime due hanno chiuso, la prima sarebbe meglio che prima o poi lo facesse. l'endeka ha corso di più, ma i corridori lamentarsi al campionato italiano perchè non erano pagati e perchè non avevano assistenza tecnica (20000km con una sola catena) io li ho sentiti e non solo io... la kio ene ha vinto,si, ma i corridori potendo scappano... per fare squadre così tanto vale non farle, o fare un bel team dilettantistico... se poi il vostro concetto di professionismo è partire alle corse con bici e divisa uguale e l'ammiraglia colorata... beh non sarò certo io a cambiarvela...
ah dimenticavo il marche team boyaca... ma dubito che in molti lo conoscano...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/11/2007 alle 20:29
Originariamente inviato da pony

ragazzi, le continental 2007 in italia erano amore & vita,endeka,kio-ene universal e aurum... le ultime due hanno chiuso, la prima sarebbe meglio che prima o poi lo facesse. l'endeka ha corso di più, ma i corridori lamentarsi al campionato italiano perchè non erano pagati e perchè non avevano assistenza tecnica (20000km con una sola catena) io li ho sentiti e non solo io... la kio ene ha vinto,si, ma i corridori potendo scappano... per fare squadre così tanto vale non farle, o fare un bel team dilettantistico... se poi il vostro concetto di professionismo è partire alle corse con bici e divisa uguale e l'ammiraglia colorata... beh non sarò certo io a cambiarvela...
ah dimenticavo il marche team boyaca... ma dubito che in molti lo conoscano...


il discorso che faccio io è sempre lo stesso: se alcune squadre sono insolventi, perchè la federazione gli ha dato la licenza? chieda le garanzie economiche e controlli che tutto sia a posto. così è solo un lavarsene le mani e togliersi delle responsabilità...
tanto alla fine chi vuole fare una continental la fa lo stesso, affiliandola all'estero (quest'anno erano solo 3 le continental affiliate in italia).

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 05/11/2007 alle 20:34
purtroppo (per quanto mi pare) la società versa una fidejussione a inizio stagione ed è quindi in regola, infatti i soldi delle fidejussioni universal ed aurum credo siano finiti agli atleti o a ripianare qualche debito... se una squadra versa la fidejussione è difficile fermarla...
 
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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 05/11/2007 alle 20:34
Secondo me Di Rocco almeno in questa occasione ha fatto una cosa buona.
Queste squadre non hanno mostrato un briciolo di serietà.
Considerate che veramente con quattro soldi, ma proprio quattro, chiunque poteva allestire una formazione del genere, e illudere tanti giovani atleti.
In allegato metto il link al sito UCI con l'elenco delle Continental.


http://www.uci.ch/ucinet/uci.asp?page=Teams&discipline=ROA&continent=eur&teamscategory=eur&teamstype=pct&ryear=2007&l=ENG

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/11/2007 alle 09:44
in belgio le continental sono veramente tante!!!
e credo che alcune non siano "senza soldi" come le italiane,ho in mente la Fidea che è insieme alla rabobank la migliore squadra di ciclocross e che può permettersi,tanto per citarne tre, di avere Wervecken(?),Stybar e Wellens [ho sbagliato tutti i cognomi]

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/11/2007 alle 09:48
Tra l'altro nell'elenco delle squadre continental che hanno qualcosa a che fare con l'Italia citerei anche la Miche(affiliata in polonia) e la Neri sottili(ucraina ma sponsor italiano);per on parlare della MapaMap che ha tra i dirigenti parecchi nostri connazionali
 
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Livello Bernard Hinault




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  postato il 06/11/2007 alle 12:10
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ragazzi, le continental 2007 in italia erano amore & vita,endeka,kio-ene universal e aurum... le ultime due hanno chiuso, la prima sarebbe meglio che prima o poi lo facesse. l'endeka ha corso di più, ma i corridori lamentarsi al campionato italiano perchè non erano pagati e perchè non avevano assistenza tecnica (20000km con una sola catena) io li ho sentiti e non solo io... la kio ene ha vinto,si, ma i corridori potendo scappano... per fare squadre così tanto vale non farle, o fare un bel team dilettantistico... se poi il vostro concetto di professionismo è partire alle corse con bici e divisa uguale e l'ammiraglia colorata... beh non sarò certo io a cambiarvela...
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Mi sembra che Endeka e Team Boyaca siano affiliate rispettivamente a San Marino ed in Colombia, di conseguenza resterebbero l'Amore & Vita e la Kio-Ene, la prima sappiamo tutti da che personaggi è comandata, mentre da quanto ho sentito dire la Kio-Ene vorrebbe fare il salto di qualità diventando professional

 

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Daniele

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/11/2007 alle 12:19
Originariamente inviato da Delfino

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ragazzi, le continental 2007 in italia erano amore & vita,endeka,kio-ene universal e aurum... le ultime due hanno chiuso, la prima sarebbe meglio che prima o poi lo facesse. l'endeka ha corso di più, ma i corridori lamentarsi al campionato italiano perchè non erano pagati e perchè non avevano assistenza tecnica (20000km con una sola catena) io li ho sentiti e non solo io... la kio ene ha vinto,si, ma i corridori potendo scappano... per fare squadre così tanto vale non farle, o fare un bel team dilettantistico... se poi il vostro concetto di professionismo è partire alle corse con bici e divisa uguale e l'ammiraglia colorata... beh non sarò certo io a cambiarvela...
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Mi sembra che Endeka e Team Boyaca siano affiliate rispettivamente a San Marino ed in Colombia, di conseguenza resterebbero l'Amore & Vita e la Kio-Ene, la prima sappiamo tutti da che personaggi è comandata, mentre da quanto ho sentito dire la Kio-Ene vorrebbe fare il salto di qualità diventando professional


per quanto riguarda la Kio ene si affilierà all'estero.

 

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"La vita e la morte.La pace e la guerra.La repubblica e la monarchia.Infine Bartali e Coppi e la progressiva identificazione di un popolo, che ripartiva da zero, in una coppia di campioni."Leo Turrini

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/11/2007 alle 14:52
Secondo me come provvedimento d'emergenza Di Rocco ha fatto bene a stoppare il tesseramento di nuove continental. Però non può durare. Mi augurerei che in un futuro molto prossimo la FCI anzichè fare proibizionismo richieda garanzie (es. fidejussioni) alle squadre non Pro Tour.

Sul finto dilettantismo di molte squadre élite (per giunta colpevoli anche di altre cose poco piacevoli sul piano prettamente sportivo), spero che prima o poi si avventino gli incisivi - ultimamente parecchio affilati, e di ciò godo - di Visco e dell'Agenzia delle Entrate.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/11/2007 alle 14:56
Originariamente inviato da Frank VDB

Secondo me come provvedimento d'emergenza Di Rocco ha fatto bene a stoppare il tesseramento di nuove continental. Però non può durare. Mi augurerei che in un futuro molto prossimo la FCI anzichè fare proibizionismo richieda garanzie (es. fidejussioni) alle squadre non Pro Tour.

Sul finto dilettantismo di molte squadre élite (per giunta colpevoli anche di altre cose poco piacevoli sul piano prettamente sportivo), spero che prima o poi si avventino gli incisivi - ultimamente parecchio affilati, e di ciò godo - di Visco e dell'Agenzia delle Entrate.


non è stata una buonissima mossa se ne vedi le conseguenze, ossia, moltissime squadre che avrebbero potuto ottenere affiliazione italiana (si parla di squadre con organico in maggior parte italiano) sono dovute migrare all'estero, questo di conseguenza va a ledere l'immagine del ciclismo italiano.
che cosa faremo quando le poche squadre italiane con affiliazione italiana saranno quelle 2 o 3 che potranno entrare nel Pro tour?...le squadre di fascia minore sono altrettanto importanti, non vedo perchè togliere loro la possibilità di essere affiliate in Italia...mah...mi sa di scarso interesse...

 

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  postato il 06/11/2007 alle 17:55
Originariamente inviato da Delfino

Originariamente inviato da pony

ragazzi, le continental 2007 in italia erano amore & vita,endeka,kio-ene universal e aurum... le ultime due hanno chiuso, la prima sarebbe meglio che prima o poi lo facesse. l'endeka ha corso di più, ma i corridori lamentarsi al campionato italiano perchè non erano pagati e perchè non avevano assistenza tecnica (20000km con una sola catena) io li ho sentiti e non solo io... la kio ene ha vinto,si, ma i corridori potendo scappano... per fare squadre così tanto vale non farle, o fare un bel team dilettantistico... se poi il vostro concetto di professionismo è partire alle corse con bici e divisa uguale e l'ammiraglia colorata... beh non sarò certo io a cambiarvela...
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Mi sembra che Endeka e Team Boyaca siano affiliate rispettivamente a San Marino ed in Colombia, di conseguenza resterebbero l'Amore & Vita e la Kio-Ene, la prima sappiamo tutti da che personaggi è comandata, mentre da quanto ho sentito dire la Kio-Ene vorrebbe fare il salto di qualità diventando professional


L'Amore e vita è polacca da anni ormai, torniamo sempre là...
Il discorso non cambia, lo dissi già nel topic degli elite: quelle 5 squadre dominanti potrebbero smettere di prenderci e prendersi per i fondelli e lamentarsi se dei corridori croati fuori eta vincono corse alle quali possono legittimamente partecipare e fare il grande salto, dato che sia soldi che visibilità non gli mancherebbero. O preferiscono continuare a far arrivare 10 corridori nei primi 10 alla coppa del nonno?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/11/2007 alle 18:36
Originariamente inviato da pony

la kio ene ha vinto,si, ma i corridori potendo scappano...


 

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  postato il 06/11/2007 alle 18:42
Originariamente inviato da violetta

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Secondo me come provvedimento d'emergenza Di Rocco ha fatto bene a stoppare il tesseramento di nuove continental. Però non può durare. Mi augurerei che in un futuro molto prossimo la FCI anzichè fare proibizionismo richieda garanzie (es. fidejussioni) alle squadre non Pro Tour.

Sul finto dilettantismo di molte squadre élite (per giunta colpevoli anche di altre cose poco piacevoli sul piano prettamente sportivo), spero che prima o poi si avventino gli incisivi - ultimamente parecchio affilati, e di ciò godo - di Visco e dell'Agenzia delle Entrate.


non è stata una buonissima mossa se ne vedi le conseguenze, ossia, moltissime squadre che avrebbero potuto ottenere affiliazione italiana (si parla di squadre con organico in maggior parte italiano) sono dovute migrare all'estero, questo di conseguenza va a ledere l'immagine del ciclismo italiano.
che cosa faremo quando le poche squadre italiane con affiliazione italiana saranno quelle 2 o 3 che potranno entrare nel Pro tour?...le squadre di fascia minore sono altrettanto importanti, non vedo perchè togliere loro la possibilità di essere affiliate in Italia...mah...mi sa di scarso interesse...


diciamo che hai delle ragioni, ma non neghiamo che molti di questi team si affiliano all'estero per motivi simili a quelli che spingono lo scarparo marchigiano a produrre scarpe in Cina o Romania... cioè si va all'estero perchè c'è meno controlli antidoping, meno sindacato dei corridori (che già qui è scarso), meno controlli sugli stipendi del personale.
E meno controlli sui rimborsi spese atti a coprire sponsorizzazioni gonfiate per permettere cospicue elusioni fiscali agli sponsor italianissimi
Perchè di questo si tratta: metto su un team, sono un ds senza arte ne parte, trovo lo sponsor compiacente che mi da 10 e dichiara 50, poi se i corridori non li pago chi se ne fotte, se gli pregiudico la carriera o gli rubo il futuro è lo stesso. Io intanto ho uno stipendio, sto nel giro sperando un giorno di saltare su una torta più redditizia, lo sponsor è contento perchè si fa pubblicità evadendo, e via andare.
Del resto perchè questi signori che piangono perchè Di Rocco non da loro la licenza, non vanno ad affiliarsi in Francia? O anche in Inghilterra, dove le squadre sono poche e il ciclismo deve ancora affermarsi? O perchè non vanno in Olanda? No, casualmente vanno in Colombia, in Polonia, a San Marino... quando alle Cayman?
E poi ci tocca sentire certi personaggi che si ergono di volta in volta a paladini del ciclismo vero, a sconfitti dalle ingiustizie, etc. etc. etc....

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/11/2007 alle 18:47
dalla Kio-Ene sono andati via Cadamuro,Bragazzi e Miorin credo
non mi sembra,da quel che ne so,che sia una fuga di massa

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/11/2007 alle 18:51
Originariamente inviato da gigio83

dalla Kio-Ene sono andati via Cadamuro,Bragazzi e Miorin credo
non mi sembra,da quel che ne so,che sia una fuga di massa


appunto...comunque sia visto anche l acquisto confermato oggi non mi pare che sia così male la situazione...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/11/2007 alle 19:33
Originariamente inviato da Subsonico

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il ciclismo italiano può far benissimo a meno delle continental, perchè non ha una attività "di serie b" come ad esempio si trova in belgio o francia, dove le squadre continental hanno la loro visibilità... per non parlare del portogallo dove l'attività è quasi esclusivamente continental


E invece no. Ti ricordo che all'assenza di squadre italiane continental si contrappone la presenza di corazzate di Elite. Non esiste che su quei 400 (stima personale) elite che ci sono in Italia ne passino pro solo 20 perchè non ci sono squadre disposte a farli correre...tutti gli altri magari anche di buon livello si sono rovinati il sangue per niente?

veramente negli ultimi 10 anni la media è di 40-50 all'anno (poi i 2/3 smettono dopo il secondo anno , grazie alle pseudo squadre senza soldi che l'ingaggiano al minimo salariale)
Venti neopro all'anno come negli anni 80 andrebbero piu' che bene (una decina di squadre pro , 200 professionisti)
Si parla delle squadre belghe (tante) poi se si va a vedere il calendario che fanno è al 90% quello nazionale (dei dilettanti pero')
Alcune poi sono squadre che non corrono neanche quello ma fanno solo quello delle Kermesse

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/11/2007 alle 19:56
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il ciclismo italiano può far benissimo a meno delle continental, perchè non ha una attività "di serie b" come ad esempio si trova in belgio o francia, dove le squadre continental hanno la loro visibilità... per non parlare del portogallo dove l'attività è quasi esclusivamente continental


E invece no. Ti ricordo che all'assenza di squadre italiane continental si contrappone la presenza di corazzate di Elite. Non esiste che su quei 400 (stima personale) elite che ci sono in Italia ne passino pro solo 20 perchè non ci sono squadre disposte a farli correre...tutti gli altri magari anche di buon livello si sono rovinati il sangue per niente?

veramente negli ultimi 10 anni la media è di 40-50 all'anno (poi i 2/3 smettono dopo il secondo anno , grazie alle pseudo squadre senza soldi che l'ingaggiano al minimo salariale)
Venti neopro all'anno come negli anni 80 andrebbero piu' che bene (una decina di squadre pro , 200 professionisti)
Si parla delle squadre belghe (tante) poi se si va a vedere il calendario che fanno è al 90% quello nazionale (dei dilettanti pero')
Alcune poi sono squadre che non corrono neanche quello ma fanno solo quello delle Kermesse


parliamo di oggi, diciamo ultimi 5 anni:
2003: 23
2004: 35
2005: 27
2006: 38
2007: 25

(FONTE: db cicloweb, ogni tanto serve a qualcosa )

Media, 30 all'anno. Ma non è la guerra sui numeri che voglio. Da notare il picco del 2006 quando c'erano 12 squadre professionistiche italiane, l'anno prossimo mi sa che ce ne saranno un paio di meno. Insomma, diciamo che l'anno prossimo ne potrebbero passare una 30ina...per ora sono solo 16 però di squadre professional e pro tour, che verrano dunque tutelati dal sindacato italiano (esclusi tinkoff e panaria). Tutti gli altri correranno virtualmente all'estero, e saranno per loro cavoli amari.


Bel modo di lavarsi le mani che ha Di Rocco. Continuo a sostenere che far scannare tanti, troppi elite per così pochi posti è istigazione al doping. Molto, ma molto meglio come avviene in Belgio e in Olanda: i corridori sono già semi-pro ed hanno le loro occasioni di mettersi in mostra. Se fanno bene, è bene, sennò a lavorare. Ha ragione chi sostiene che gli elite vadano fatti rientrare massimo agli under 23.



 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 06/11/2007 alle 23:17
Condivido al 100% la scelta di Di Rocco: le Continental, almeno in Italia, si sono rivelate un colossale fallimento.
Squadre improbabili, senza garanzie economiche..
Per quanto riguarda le menate di chi rimpiange il "dilettantismo vero", dico solo che quelli sono ragazzi che fanno 25-30mila km all'anno: li vogliamo pagare come dio comanda? Almeno quelli che hanno speranze di passare, che valgono davvero, devono gareggiare in squadre serie.
Io spero veramente che continuino a esserci le Zalf, le Pagnoncelli e quant'altro, insomma le squadre che restano per anni nel dilettantismo, che lanciano davvero i giovani; meglio così che non creare con gli stessi soldi una Continental sgangherata.
E se passeranno 20 corridori, o anche solo 10, all'anno, magari succederà che questi pochi si guadagneranno davvero il pane con il ciclismo, e per qualche anno!
A chi dice che questo porterà a una maggiore concorrenza nel dilettantismo e quindi più doping: ragazzi svegliatevi, ma ci si dopa di più per passare prò oppure per mantenere il posto in squadra quando sei prò?
Non è meglio che un ragazzo a 22-23 anni piuttosto capisca che non ha un futuro con la bici, e vada a lavorare? O preferite che se ne accorga a 25-26?

 

____________________
Il ciclismo è uno sport sano e alla portata di tutti,contro la vecchiaia e le malattie, ma soprattutto conferisce grande lucidità ed efficienza sul lavoro [...]
Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
(Visconte Cobram, da "Fantozzi contro tutti")

 
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  postato il 07/11/2007 alle 16:38
Originariamente inviato da cassius

Condivido al 100% la scelta di Di Rocco: le Continental, almeno in Italia, si sono rivelate un colossale fallimento.


Certo, "queste" Continental sono un fallimento, ne convengo.
Ma la "colpa", secondo me, è del movimento dilettantistico troppo forte. In Italia in fondo siamo tutti campanilisti, è più importante la voce al bar di fronte l'azienda che sponsorizza un team piuttosto che le pagine dei giornali.
Una Finauto che vince 30 corse tra gli Elite-Under 23, magari con tante corse regionali e locali, è molto più contenta così che non se vincesse magari 8 corse tra Italia, Europa e Mondo, dando però modo ai propri atleti di abituarsi ad un livello più alto di partecipanti (le Continental corrono anche insieme a squadre Pro Tour), a ritmi di gara professionistici, a viaggi e stress che si affrontano nelle grandi squadre, a chilometraggi più elevati.

Invece no, in Italia tutti badano ad accontentare i "piccoli" sponsor regionali, perché poi le elezioni per la FCI si vincono con i voti dei Comitati Regionali e delle società (tutte quelle affiliate alla FCI).

E' molto più "comodo" bandire 3 squadre Continental piuttosto che riformare gli Elite (che sono tanti, troppi) italiani.

Poi però ci lamentiamo che i campionati del mondo Under 23 li vincono corridori come Ciolek e Peter Velist, giovani e già professionisti.

 

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CICLISTI
Si sta come
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sugli alberi
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  postato il 08/11/2007 alle 13:14
cassius

Livello Federico Bahamontes
NON HO CAPITO ALCUNI PASSAGGI.
forse intendiamo il ciclismo in modo diverso?
fallimento.

solo il 10/100 viene pagato, il rssto fa la fame, MA DOVE STAI TE?


-^? Almeno quelli che hanno speranze di passare, che valgono davvero, devono gareggiare in squadre serie. --??? MA COSA DICI??

Io spero veramente che continuino a esserci le Zalf, le Pagnoncelli e quant'altro,
DATO CHE LE ALTRE SQUADRE SONO "MERDA" (SECONDO TE) IO FAREI CORRERE SOLO LORO COSI PARTONO IN 20 CORRIDORI.

E se passeranno 20 corridori, o anche solo 10, all'anno, magari succederà che questi pochi si guadagneranno davvero il pane con il ciclismo, e per qualche anno!

QUINDI E' INUTILE CHE 400 ATLETI VADINO A CORRERE, CHE VADINO SOLO QUE VENTI CHE TE SOSTIENI!


Non è meglio che un ragazzo a 22-23 anni piuttosto capisca che non ha un futuro con la bici, e vada a lavorare?

E' SICURAMENTE MEGLIO LAVORARE CHE VAGABONDARE IN BICI....DOMANI LI MANDO TUTTI A CASA TUA, VISTO CHE VI SONO MIGLIAIA DI DISOCCUPATI, E QUESTI NON RONPONO LE SCATOLE A NESSUNO, DA DOMANI TUTTI A CASA DI-------cassius

CI DA DA MANGIARE A TUTTI

 
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  postato il 08/11/2007 alle 13:31
Ulisse, sarebbe il caso che tu riveda i toni e il modo in cui stai postando.

Un post te l'ho cancellato perché te la prendevi con un utente senza apportare nessun tipo di contenuto.

Quest'ultimo te lo lascio, giusto perché qualche contenuto c'è, ma sei pregato di evitare:
1. l'uso del maiuscolo, che in Internet come saprai equivale ad urlare
2. frasi come "ma dove stai te?", "ma cosa dici?" e affini: porta avanti le tue idee, contesta le idee altrui, ma fallo con rispetto degli interlocutori, grazie.

Altro in "Domande per i Moderatori"

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/11/2007 alle 16:14
Originariamente inviato da ulisse


QUINDI E' INUTILE CHE 400 ATLETI VADINO A CORRERE, CHE VADINO SOLO QUE VENTI CHE TE SOSTIENI!




bell'italiano....o meglio Fantozziano

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 08/11/2007 alle 19:55
Originariamente inviato da gigio83

Originariamente inviato da ulisse


QUINDI E' INUTILE CHE 400 ATLETI VADINO A CORRERE, CHE VADINO SOLO QUE VENTI CHE TE SOSTIENI!




bell'italiano....o meglio Fantozziano

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


Fantaciclismo Cicloweb 2010

Piazzamenti sul podio:


Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

---

Asso di Fiori

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 09/11/2007 alle 23:17
Grazie agli altri utenti di essere venuti in mio soccorso..non vado a rivedere i miei post tutti i giorni e quindi non sono sempre al corrente di cosa "mi dicono"!!

Tralascio le sottolineature degli errori, ricordo solo che scrivere maiuscolo nei post equivale ad urlare..

Replico punto per punto:

-non ho capito il discorso "1/10 viene pagato"..ulisse se devi dire qualcosa dillo in un linguaggio comprensibile. In italiano, inglese, francese o piemontese, le altre lingue non le capisco!

-i corridori che meritano di passare prò, devono farlo in squadre serie = tra i dilettanti ci sono "pochi" corridori (secondo me sono già troppi, in seguito spiegherò perchè) che valgono il passaggio tra i professionisti.
Questi devono poter gareggiare nelle squadre migliori: squadre di sponsor che, con il budget che investono nei dilettanti, potrebbero fare attività tra i prò ma non lo fanno perchè sarebbero una Continental sgangherata.
Faccio un esempio calcistico: ci sono squadre di serie A che non sono state in grado di pagare gli stipendi ai loro giocatori e sono fallite, altre di serie B o C che non fanno "il passo più lungo della gamba" e non hanno problemi economici;

- ho citato la Zalf e la Pagnoncelli perchè sono le prime due che mi sono venute in mente. Le altre non sono merda, ci sono molte squadre serie ma anche tante squadre messe insieme alla meno peggio, con ds incapaci, che fanno un'attività saltuaria e in gare locali, che non ti fa crescere, e che in buona sostanza non ti da' l'opportunità di passare pro', cosa che credo sia l'obbiettivo della maggior parte dei dilettanti.

- non penso sicuramente che debbano correre solo 20 dilettanti, ma forse 400 dilettanti italiani sono un po' tanti.
Molti di loro probabilmente stanno perdendo anni preziosi dietro a un sogno irrealizzabile.
Torno agli esempi calcistici: se a 20 anni giochi in serie C, ci dai dentro perchè il calcio sarà la tua strada. Se a 23 anni giochi in Eccellenza e non fai altro nella vita, stai perdendo il tuo tempo.

- a 22-23 anni (parlo con cognizione di causa, dato che faccio 23 anni il 27 novembre..) devi avere già un'idea di quello che potrai fare (NB: non ho detto farai)da grande.
Sì va bene i discorsi della crescita fisica e ciclistica, però devi avere qualche certezza sul tuo futuro.
Ma come fai ad averle se 1)ci sono squadrette Continental che prendono tanti neopro (costano di meno) e poi falliscono, scompaiono, non pagano gli stipendi? 2) ogni anno ci sono 50 neoprofessionisti italiani? di questi, quanti sono stati presi non perchè avessero qualità e margini di miglioramento, ma solo perchè costavano di meno?

Per Monsieur: condivido il tuo discorso sul campanilismo degli sponsor, forse è perchè sono piccole aziende che hanno bisogno di farsi pubblicità a livello locale.
Su Ciolek e Velits, dico solo che mi sembra una cagata pazzesca quella di andare a correre i Mondiali con i dilettanti quando sei già un pro' (e nel caso di Ciolek, hai già vinto un campionato tedesco davanti a un certo Zabel).
Preferisco che la nostra Nazionale porti ai Mondiali sempre dei veri dilettanti. Gli altri facciano come pare loro.

 

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Il ciclismo è uno sport sano e alla portata di tutti,contro la vecchiaia e le malattie, ma soprattutto conferisce grande lucidità ed efficienza sul lavoro [...]
Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
(Visconte Cobram, da "Fantozzi contro tutti")

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/11/2007 alle 17:58
Originariamente inviato da Subsonico

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il ciclismo italiano può far benissimo a meno delle continental, perchè non ha una attività "di serie b" come ad esempio si trova in belgio o francia, dove le squadre continental hanno la loro visibilità... per non parlare del portogallo dove l'attività è quasi esclusivamente continental


E invece no. Ti ricordo che all'assenza di squadre italiane continental si contrappone la presenza di corazzate di Elite. Non esiste che su quei 400 (stima personale) elite che ci sono in Italia ne passino pro solo 20 perchè non ci sono squadre disposte a farli correre...tutti gli altri magari anche di buon livello si sono rovinati il sangue per niente?

veramente negli ultimi 10 anni la media è di 40-50 all'anno (poi i 2/3 smettono dopo il secondo anno , grazie alle pseudo squadre senza soldi che l'ingaggiano al minimo salariale)
Venti neopro all'anno come negli anni 80 andrebbero piu' che bene (una decina di squadre pro , 200 professionisti)
Si parla delle squadre belghe (tante) poi se si va a vedere il calendario che fanno è al 90% quello nazionale (dei dilettanti pero')
Alcune poi sono squadre che non corrono neanche quello ma fanno solo quello delle Kermesse


parliamo di oggi, diciamo ultimi 5 anni:
2003: 23
2004: 35
2005: 27
2006: 38
2007: 25

(FONTE: db cicloweb, ogni tanto serve a qualcosa )

Media, 30 all'anno. Ma non è la guerra sui numeri che voglio. Da notare il picco del 2006 quando c'erano 12 squadre professionistiche italiane, l'anno prossimo mi sa che ce ne saranno un paio di meno. Insomma, diciamo che l'anno prossimo ne potrebbero passare una 30ina...per ora sono solo 16 però di squadre professional e pro tour, che verrano dunque tutelati dal sindacato italiano (esclusi tinkoff e panaria). Tutti gli altri correranno virtualmente all'estero, e saranno per loro cavoli amari.


Bel modo di lavarsi le mani che ha Di Rocco. Continuo a sostenere che far scannare tanti, troppi elite per così pochi posti è istigazione al doping. Molto, ma molto meglio come avviene in Belgio e in Olanda: i corridori sono già semi-pro ed hanno le loro occasioni di mettersi in mostra. Se fanno bene, è bene, sennò a lavorare. Ha ragione chi sostiene che gli elite vadano fatti rientrare massimo agli under 23.



Evidentemente non abbiamo gli stessi dati..
2007 (42) 2006 (40) 2005 (42) 2004 (41) la media è superiore ai quaranta (la metà avra’ portato lo sponsor per passare..)

20 neopro (magari da scegliere tra un ranking dei primi 50) bastano e avanzano
L'anno scorso son passati pro : Luca Damiani , Samuele Marini , Marco Carletti ecc (chi sono ?)

In belgio non vanno per niente a lavorare , se non hanno piu' un contratto pro vanno a correre il circuito delle Kermesse (ce n'e' una al giorno..)
se Vai sui siti belgi noterai la presenza di vecchie conoscenze (Van Rossbroeck , Guns , Vandenbroucke (il cugino di Franck) ecc )

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/11/2007 alle 17:59
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da cassius

Condivido al 100% la scelta di Di Rocco: le Continental, almeno in Italia, si sono rivelate un colossale fallimento.


Certo, "queste" Continental sono un fallimento, ne convengo.
Ma la "colpa", secondo me, è del movimento dilettantistico troppo forte. In Italia in fondo siamo tutti campanilisti, è più importante la voce al bar di fronte l'azienda che sponsorizza un team piuttosto che le pagine dei giornali.
Una Finauto che vince 30 corse tra gli Elite-Under 23, magari con tante corse regionali e locali, è molto più contenta così che non se vincesse magari 8 corse tra Italia, Europa e Mondo, dando però modo ai propri atleti di abituarsi ad un livello più alto di partecipanti (le Continental corrono anche insieme a squadre Pro Tour), a ritmi di gara professionistici, a viaggi e stress che si affrontano nelle grandi squadre, a chilometraggi più elevati.

Invece no, in Italia tutti badano ad accontentare i "piccoli" sponsor regionali, perché poi le elezioni per la FCI si vincono con i voti dei Comitati Regionali e delle società (tutte quelle affiliate alla FCI).

E' molto più "comodo" bandire 3 squadre Continental piuttosto che riformare gli Elite (che sono tanti, troppi) italiani.

Poi però ci lamentiamo che i campionati del mondo Under 23 li vincono corridori come Ciolek e Peter Velist, giovani e già professionisti.

Non sono per niente d’accordo

Il dilettantismo italiano è cosi’ da anni , e visti i risultati (e i talenti) è solo da applaudire
Altro che andar a cercare l’erba del vicino
Meglio la fiera del prosciutto che la corsa a tappe per GS3 in Bretagna..

Ranking vittorie 1991

1 – Domus 87 47 vittorie
2 – Mg Boys 44 vittorie
3 – Mecair 44 vittorie
4 – Record Cucine Caneva 42 vittorie

16 anni fa c’eran piu gare ma gli squadroni (come Finauto e co adesso) c’eran anche allora..E i talenti sono usciti , senza bisogno di andar a correre all’estero (salvo le convocazioni in nazionale)

I campionati del mondo U23 vinti da questi finti dilettanti(d'accordissimo con Cassius) se li tengano pure , lotte impari ? Puo’ darsi come quelle di Bugno , Fondriest e Co negli anni 80 contro le armade comuniste (Urss , Polonia , DDR). Poi si è visto nei professionisti..

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/11/2007 alle 18:50
Originariamente inviato da forzainter

Il dilettantismo italiano è cosi’ da anni , e visti i risultati (e i talenti) è solo da applaudire
Altro che andar a cercare l’erba del vicino
Meglio la fiera del prosciutto che la corsa a tappe per GS3 in Bretagna..



sarà, ma per un dilettante fare qualche corsa open all'estero è più utile che vincere il gp di roccacannuccia.
poi i fenomeni sono fenomeni lo stesso (riccò la settimana lombarda la vinse da dilettante), ma per uno che fenomeno non è ma lo stesso può diventare buon corridore, fare esperienza prima di passare pro può essere fondamentale.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/11/2007 alle 19:28
Originariamente inviato da dietzen

Originariamente inviato da forzainter

Il dilettantismo italiano è cosi’ da anni , e visti i risultati (e i talenti) è solo da applaudire
Altro che andar a cercare l’erba del vicino
Meglio la fiera del prosciutto che la corsa a tappe per GS3 in Bretagna..



sarà, ma per un dilettante fare qualche corsa open all'estero è più utile che vincere il gp di roccacannuccia.
poi i fenomeni sono fenomeni lo stesso (riccò la settimana lombarda la vinse da dilettante), ma per uno che fenomeno non è ma lo stesso può diventare buon corridore, fare esperienza prima di passare pro può essere fondamentale.

Per me l'esperienza la si puo' fare in nazionale (come adesso)
Il mio esempio negativo viene dalla Rabobank GS3 , corrono quasi sempre all'estero , vincono spesso , sembran tutti dei piccoli campioncino
Poi pro non fanno quasi nulla (escludiamo Dekker e pochi altri)
La stessa dirigenza dopo un po' li molla.. infatti i capitani si chiamano Rasmussen e Menchov

 
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  postato il 11/11/2007 alle 19:31


Evidentemente non abbiamo gli stessi dati..
2007 (42) 2006 (40) 2005 (42) 2004 (41) la media è superiore ai quaranta (la metà avra’ portato lo sponsor per passare..)

20 neopro (magari da scegliere tra un ranking dei primi 50) bastano e avanzano
L'anno scorso son passati pro : Luca Damiani , Samuele Marini , Marco Carletti ecc (chi sono ?)

In belgio non vanno per niente a lavorare , se non hanno piu' un contratto pro vanno a correre il circuito delle Kermesse (ce n'e' una al giorno..)
se Vai sui siti belgi noterai la presenza di vecchie conoscenze (Van Rossbroeck , Guns , Vandenbroucke (il cugino di Franck) ecc )



uno sono io...

damiani è soprattutto un crossista e va anche forte!!!

 

[Modificato il 11/11/2007 alle 19:41 by bauschan]


 
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  postato il 11/11/2007 alle 19:37
Davvero Riccò ha vinto la settimana lombarda da dilettante? Quando?
 
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  postato il 11/11/2007 alle 19:39
le continental in italia sono un fallimento...
forse(dal mio punto di vista senza forse) è la federazione italiana che è un fallimento per come è organizzata e per come organizza il ciclismo.

 
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  postato il 11/11/2007 alle 20:40
Originariamente inviato da Greg Lemond

Davvero Riccò ha vinto la settimana lombarda da dilettante? Quando?


nel 2005.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/11/2007 alle 20:45
Originariamente inviato da forzainter

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Il dilettantismo italiano è cosi’ da anni , e visti i risultati (e i talenti) è solo da applaudire
Altro che andar a cercare l’erba del vicino
Meglio la fiera del prosciutto che la corsa a tappe per GS3 in Bretagna..



sarà, ma per un dilettante fare qualche corsa open all'estero è più utile che vincere il gp di roccacannuccia.
poi i fenomeni sono fenomeni lo stesso (riccò la settimana lombarda la vinse da dilettante), ma per uno che fenomeno non è ma lo stesso può diventare buon corridore, fare esperienza prima di passare pro può essere fondamentale.

Per me l'esperienza la si puo' fare in nazionale (come adesso)
Il mio esempio negativo viene dalla Rabobank GS3 , corrono quasi sempre all'estero , vincono spesso , sembran tutti dei piccoli campioncino
Poi pro non fanno quasi nulla (escludiamo Dekker e pochi altri)
La stessa dirigenza dopo un po' li molla.. infatti i capitani si chiamano Rasmussen e Menchov


dai tempo ai giovani della rabobank...
ce ne sono un paio che faranno il botto.

poi, come detto prima, il discorso non riguarda tanto i campioni, che vengono fuori comunque, ma i corridori che possono diventare di buon livello pur senza avere doti da fenomeni. e ne trovi diversi cresciuti nella rabobank continental, sia nella squadra olandese che altrove, che stanno facendo la loro onesta carriera.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/11/2007 alle 23:49
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Originariamente inviato da pony

il ciclismo italiano può far benissimo a meno delle continental, perchè non ha una attività "di serie b" come ad esempio si trova in belgio o francia, dove le squadre continental hanno la loro visibilità... per non parlare del portogallo dove l'attività è quasi esclusivamente continental


E invece no. Ti ricordo che all'assenza di squadre italiane continental si contrappone la presenza di corazzate di Elite. Non esiste che su quei 400 (stima personale) elite che ci sono in Italia ne passino pro solo 20 perchè non ci sono squadre disposte a farli correre...tutti gli altri magari anche di buon livello si sono rovinati il sangue per niente?

veramente negli ultimi 10 anni la media è di 40-50 all'anno (poi i 2/3 smettono dopo il secondo anno , grazie alle pseudo squadre senza soldi che l'ingaggiano al minimo salariale)
Venti neopro all'anno come negli anni 80 andrebbero piu' che bene (una decina di squadre pro , 200 professionisti)
Si parla delle squadre belghe (tante) poi se si va a vedere il calendario che fanno è al 90% quello nazionale (dei dilettanti pero')
Alcune poi sono squadre che non corrono neanche quello ma fanno solo quello delle Kermesse


parliamo di oggi, diciamo ultimi 5 anni:
2003: 23
2004: 35
2005: 27
2006: 38
2007: 25

(FONTE: db cicloweb, ogni tanto serve a qualcosa )

Media, 30 all'anno. Ma non è la guerra sui numeri che voglio. Da notare il picco del 2006 quando c'erano 12 squadre professionistiche italiane, l'anno prossimo mi sa che ce ne saranno un paio di meno. Insomma, diciamo che l'anno prossimo ne potrebbero passare una 30ina...per ora sono solo 16 però di squadre professional e pro tour, che verrano dunque tutelati dal sindacato italiano (esclusi tinkoff e panaria). Tutti gli altri correranno virtualmente all'estero, e saranno per loro cavoli amari.


Bel modo di lavarsi le mani che ha Di Rocco. Continuo a sostenere che far scannare tanti, troppi elite per così pochi posti è istigazione al doping. Molto, ma molto meglio come avviene in Belgio e in Olanda: i corridori sono già semi-pro ed hanno le loro occasioni di mettersi in mostra. Se fanno bene, è bene, sennò a lavorare. Ha ragione chi sostiene che gli elite vadano fatti rientrare massimo agli under 23.



Evidentemente non abbiamo gli stessi dati..
2007 (42) 2006 (40) 2005 (42) 2004 (41) la media è superiore ai quaranta (la metà avra’ portato lo sponsor per passare..)



la fonte curiosità, non è che non mi fido....

 

____________________
...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 11/11/2007 alle 23:52
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Il dilettantismo italiano è cosi’ da anni , e visti i risultati (e i talenti) è solo da applaudire
Altro che andar a cercare l’erba del vicino
Meglio la fiera del prosciutto che la corsa a tappe per GS3 in Bretagna..



sarà, ma per un dilettante fare qualche corsa open all'estero è più utile che vincere il gp di roccacannuccia.
poi i fenomeni sono fenomeni lo stesso (riccò la settimana lombarda la vinse da dilettante), ma per uno che fenomeno non è ma lo stesso può diventare buon corridore, fare esperienza prima di passare pro può essere fondamentale.

Per me l'esperienza la si puo' fare in nazionale (come adesso)
Il mio esempio negativo viene dalla Rabobank GS3 , corrono quasi sempre all'estero , vincono spesso , sembran tutti dei piccoli campioncino
Poi pro non fanno quasi nulla (escludiamo Dekker e pochi altri)
La stessa dirigenza dopo un po' li molla.. infatti i capitani si chiamano Rasmussen e Menchov


dai tempo ai giovani della rabobank...
ce ne sono un paio che faranno il botto.

poi, come detto prima, il discorso non riguarda tanto i campioni, che vengono fuori comunque, ma i corridori che possono diventare di buon livello pur senza avere doti da fenomeni. e ne trovi diversi cresciuti nella rabobank continental, sia nella squadra olandese che altrove, che stanno facendo la loro onesta carriera.


La rabobank continental di per sè fa un buon lavoro, ma io vi ricordo sempre la mapei espoirs...e vabbè che la mapei non era un ambiente genuino, ma quale ambiente ciclistico lo è?

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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