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La7 e gli speciali sul ciclismo
Paz&Caz - 27/10/2007 alle 13:49

Sabato, alle ore 20.30 su La7 andrà in onda uno speciale curato da Paolo Colombo sul Ciclismo. Nel corso dello documento vi sarà un inizio di intervista al procuratore antidoping Ettore Torri, che ha dapprima accettato il confronto e successivamente si è sottratto all'intervista per volere del CONI: vietato parlare del doping che ha sconvolto il mondo del Ciclismo. Poi interviste a 3 campioni di ciclismo italiano.

 

[Modificato il 10/11/2007 alle 01:33 by rizz23]


bauschan - 27/10/2007 alle 13:58

http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=5581&page=18


Admin - 27/10/2007 alle 21:17

Riapro il thread perché voglio fare i complimenti a Paolo Colombo, autore dello speciale in onda poco fa su La7. Non lo conosco personalmente, ma quando lo incontrerò gli stringerò la mano con tutto il calore possibile. Stasera quasi non riesco a credere a quello che ho visto. Dapprima mamma Tonina Pantani, nel Tg1 delle 20, ha rilanciato le accuse ("Marco è stato ucciso"), che finalmente trovano diritto di cittadinanza presso i principali media italiani. Poi il bellissimo speciale di Colombo, senza peli sulla lingua, in cui sono state riproposte delle interpretazioni sui fatti degli ultimi mesi (i casi di Petacchi e Di Luca su tutti) che qui agitiamo da molto tempo. La sensazione di dejavu stavolta è stata dolcissima. Chicca delle chicche, Torri, il logorroico Torri, che ha perso la facoltà di parola e si è rifiutato di rilasciare un'intervista che sarebbe stata molto interessante. Infine, un servizio su Garritano, ex giocatore del Torino, oggi affetto da leucemia, condito dal riferimento ad altri giocatori degli anni '70-'80 che sono stati colpiti da leucemia o Sla, e concluso dall'appello del giocatore per un calcio pulito. La sensazione, fortissima, è quella di un cerchio che pian piano, con enorme fatica, si restringe. Quella di tesi che qui trovano spazio da anni, e che finalmente trovano il modo di uscire da questo piccolo crocicchio di appassionati ed esperti e vengono alla luce del sole, riempiendo di sé palinsesti e discorsi del pubblico "normale". Petacchi diceva nel reportage di Colombo: "Va bene, posso anche fare più controlli; ma a patto che ciò avvenga anche negli altri sport". Il clima è cambiato; in Italia, perlomeno, il clima è cambiato, c'è una maggiore maturità di sguardo nei confronti di queste problematiche. Nel nostro piccolo, non possiamo che essere contenti e soddisfatti, e credere di aver avuto un ruolo in questa dinamica, in questa progressiva presa di coscienza. Tanti, anche tra gli addetti ai lavori, anche tra i giornalisti, hanno non dico aperto gli occhi, ma coltivato qualche piccolo dubbio, frequentando queste pagine negli ultimi anni. Rinnovo i complimenti a Colombo, perché comunque il suo reportage non avrà certo fatto piacere al Coni, e ciò è sempre un punto a favore, almeno dal mio punto di vista. E aspetto i prossimi sviluppi, ma con una maggiore fiducia nel futuro, un po' più di ottimismo, un pizzico (massì, diciamolo, usiamo questa parola pericolosa) di SPERANZA.


stress - 27/10/2007 alle 21:21

Concordo in pieno. Madonna Garritano com'è cambiato!!!


leo - 27/10/2007 alle 22:18

Admin, fai bene a fare i complimenti a Colombo. Paolo e' un ottimo giornalista, molto competente e preparato, sai io da quanti anni gli dico che vorrei vederlo in rai?Da quando era a telecitta, emittente locale ligure, e faceva pochi servizi l'anno purtroppo sul ciclismo (sanremo, appennino, lunigiana, eventuale tappa giro). La trasmissione di stasera dimostra che si puo parlare di ciclismo senza cadere nei luoghi comuni. Ciao!


antonello64 - 28/10/2007 alle 00:28

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Chicca delle chicche, Torri, il logorroico Torri, che ha perso la facoltà di parola e si è rifiutato di rilasciare un'intervista che sarebbe stata molto interessante. [/quote] ma cosa mi dici mai? Torri che si rifiuta di parlare davanti alle telecamere! :((in realtà ho già letto che gli è stato vietato dal Coni). Penso che stasera sarà inc...ato come una iena:grr: Ma come? proprio a lui uno sgarbo simile?:nonono: Lui che ha fatto dell'esposizione mediatica il filo conduttore di tutte le sue inchieste!:Old: Che cattivoni quelli del CONI.:Od:


falco46 - 28/10/2007 alle 12:03

cavolo l'ho perso, e a quanto leggo è stato bellissimo!proprio bravo colombo!


SHORT ARM - 28/10/2007 alle 18:41

Bel reportage, di quelli che se ne vedono ahimè pochi pochi. Complimenti a Colombo ma anche a questo forum che leggo da due anni e su cui scrivo da poco, ma che mi ha messo in moto quel manipolo di neuroni che mi sono rimasti. Intendo dire che se leggi i giornali o senti i tg (quale delle due è peggio ditelo voi) pensi al ciclista, al podista, allo sciatore di fondo come dopato. Poi leggi qui, leggi voci autorevoli, e ti chiedi: ma in Formula Uno quanti controlli fa Kubica? E in Super Bike quanti controlli fanno? E alla fine riassumi molto (non tutto ma molto) nella frase di Petacchi: "Mi sta bene fare più controlli ma che siano pari in tutti gli sport!" Grazie


Grammont63 - 29/10/2007 alle 12:05

Purtroppo ero lontano (Firenze) e non ho avuto la possibilità di vedere il programma. Sapete se per caso si può "recuperare" da qualche parte ? Grazie.


Lance7 - 29/10/2007 alle 13:40

Sì, è stato davvero bello! Quasi non credevo che fosse vero... Qualcosa si muove!


Bob Fats - 29/10/2007 alle 15:18

La puntata di Reality de LA 7 mi fa pensare positivo. Non so se questi giornalisti hanno tratto spunto dai nostri thread, sicuramente quello che hanno detto rispecchia molto tutto ciò che è stato scritto su CicloWeb in questi mesi. Interessante e, direi sospetto, il Silenzio Stampa imposto dal CONI al suo "Procuratore Capo" Torri. Il prossimo passo potrebbe essere una bella inchiesta del mio programma di denuncia preferito: Report su RaiTre. Ha ovviamente molta più visibilità. Magari qualcuno di noi riesce a farsi ascoltare da Milena Gabanelli (che mi ricorda Annie Lennox) per un puntatone alla domenica in prima serata !!! :clap:


Paz&Caz - 29/10/2007 alle 23:00

Per Paolo Colombo e tutta la 7! :clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap:

 

[Modificato il 30/10/2007 alle 02:04 by Admin]


colombo67 - 09/11/2007 alle 23:46

Carissimi, sono Paolo Colombo, l'autore del Reportage su LA7. Ho deciso di iscrivermi stasera al forum per ringraziarVi personalmente per tutti i messaggi i commenti, molto belli che avete scritto sul forum. Grazie, Grazie di cuore :cincin: Visto il successo del primo reportage, questa volta mi è stato affidato il caso TACCONE. Il nuovo servizio andrà in onda sempre su LA7 nel programma REALITY Domenica 11 Novembre 2007. Gli appassionati di ciclismo avranno seguito la vicenda di Vito Taccone, l'ex ciclista degli anni 60, arrestato a giugno per associazione a delinquere. Taccone il mese scorso si era incatenato davanti al tribunale di Avezzano ed una settimana dopo è morto. Oltre a filmati d'epoca molto carini ed al ricordo di Imerio Massignan e del figlio di Taccone Cristiano, abbiamo cercato di fare luce su questa oscura vicenda.....cercando chi aveva incolpato Taccone ....Come era successo con Torri, anche questa volta chi doveva parlare si è nascosto......!!! Vi assicuro che le persone interessate fanno una figura ancora più brutta di quella fatta da Torri nel precedente reportage.... ....Non vi resta che seguire Reality..... A presto.... Ciao a tutti e grazie ancora. Paolo. :italia:


rizz23 - 10/11/2007 alle 01:36

[quote][i]spostato da un altro thread [/i] [quote][i]Originariamente inviato da colombo67 [/i] Un reportage di ciclismo dal titolo: TACCONE , L'ULTIMA SFIDA andrà in onda su LA7 nel programma REALITY Domenica 11 Novembre 2007 alle ore 23.30 Gli appassionati di ciclismo avranno seguito la vicenda di Vito Taccone, l'ex ciclista degli anni 60, arrestato a giugno per associazione a delinquere. Taccone il mese scorso si era incatenato davanti al tribunale di Avezzano ed una settimana dopo è morto. Oltre a filmati d'epoca molto carini ed al ricordo di Imerio Massignan e del figlio di Taccone, Cristiano, si è cercato di fare luce su questa oscura vicenda.....cercando chi aveva incolpato Taccone ....Come era successo in un precedente reportage di Reality con il procuratore antidoping del Coni Ettore Torri, anche questa volta chi doveva parlare si è nascosto davanti alle telecamere o ha rifiutato l'intervista. Le persone interessate fanno una figura ancora più brutta di quella fatta da Torri nel precedente reportage.... "Da mio padre ho ereditato pure le catene. Se non verrà fatta giustizia su questa storia, sono pronto ad incatenarmi anche io" Questo il grido che Cristiano Taccone lancia alle telecamere de LA7. Buona visione a tutti. COL [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da annasci [/i] Grazie Paolo Colombo per essere nel forum e complimenti per la coraggiosa linea informativa televisiva adottata. [/quote] [/quote]


robby - 10/11/2007 alle 07:41

caro Colombo spero che questa linra di reportage continui :yes:


Paz&Caz - 10/11/2007 alle 14:19

Che onore avere il Signor Colombo (Paolo e non Amedeo che fa il presidente di tutti ma combina poco) tra gli iscritti al Forum. Grazie per la info su Taccone. La guarderò sicuramente. Continua così fin che puoi! :Old:


il cannibale - 10/11/2007 alle 15:03

finalmente qualcuno che si interessa davvero ai preblemi di questo sport! La ringrazio Signor Colombo :clap:


Moserone - 10/11/2007 alle 16:45

Permettemi di dare il benvenuto al collega Paolo Colombo, soffre anche lui di una gravissima malattia che si chiama 'amore per il ciclismo'. Ed ha trovato il posto giusto dove sfogare il suo 'dolore'..... Benvenuto tra noi Paolone Fabio Panchetti (Sportitalia) ma qui dentro cambio vesti e divento Moserone.:OO:


ProfRoubaix - 10/11/2007 alle 16:50

Paolo Colombo, benvenuto! :cincin: Se il forum poteva fare un ottimo acquisto, è questo! P.S. quanto tempo .. ;)


antonello64 - 10/11/2007 alle 17:14

un grosso benvenuto al sig. Colombo:cincin: Spero non si limiti solo ai suoi ottimi speciali televisivi, ma vorrà partecipare attivamente alle nostre discussioni.


53.11 - 10/11/2007 alle 17:22

[quote][i]Originariamente inviato da colombo67 [/i] Carissimi, sono Paolo Colombo, l'autore del Reportage su LA7. Ho deciso di iscrivermi stasera al forum per ringraziarVi personalmente per tutti i messaggi i commenti, molto belli che avete scritto sul forum. Grazie, Grazie di cuore :cincin: Visto il successo del primo reportage, questa volta mi è stato affidato il caso TACCONE. Il nuovo servizio andrà in onda sempre su LA7 nel programma REALITY Domenica 11 Novembre 2007. Gli appassionati di ciclismo avranno seguito la vicenda di Vito Taccone, l'ex ciclista degli anni 60, arrestato a giugno per associazione a delinquere. Taccone il mese scorso si era incatenato davanti al tribunale di Avezzano ed una settimana dopo è morto. Oltre a filmati d'epoca molto carini ed al ricordo di Imerio Massignan e del figlio di Taccone Cristiano, abbiamo cercato di fare luce su questa oscura vicenda.....cercando chi aveva incolpato Taccone ....Come era successo con Torri, anche questa volta chi doveva parlare si è nascosto......!!! Vi assicuro che le persone interessate fanno una figura ancora più brutta di quella fatta da Torri nel precedente reportage.... ....Non vi resta che seguire Reality..... A presto.... Ciao a tutti e grazie ancora. Paolo. :italia: [/quote] SOno diapiaciuto di non aver visto la puntata precedente, ma questa sul corregionale Tacconi sicuro nonme la perdo. A quando un dossier serio sul Caso Pantani? Come ben saprà, ci sono un mare di domande da fare, alla magistratura, al CONI, ai giornalisti, sia su campiglio che su Rimini, che aspettano soltanto uno bravo com lei e di buona volontà che voglia iniziare a porle queste domande. Buon Lavoro....!!


annasci - 11/11/2007 alle 22:32

[quote][i]Originariamente inviato da Paz&Caz [/i] Sabato, alle ore 20.30 su La7 andrà in onda uno speciale curato da Paolo Colombo sul Ciclismo. Nel corso dello documento vi sarà un inizio di intervista al procuratore antidoping Ettore Torri, che ha dapprima accettato il confronto e successivamente si è sottratto all'intervista per volere del CONI: vietato parlare del doping che ha sconvolto il mondo del Ciclismo. Poi interviste a 3 campioni di ciclismo italiano. [/quote] Ricordiamoci, é tra meno di un'ora.


colombo67 - 12/11/2007 alle 20:04

:gruppo: Ciao a tutti, dopo il delirio della giornata "calcistica" di ieri rieccomi qua.... La share della trasmissione Reality compreso il caso Taccone è stato buono. Considerando l'orario e tutti i fatti della giornata abbiamo fatto quasi il 3,5%. Rispondo a 53.11 stiamo già "lavorando" sul caso Pantani. Nella puntata Le Partite non finiscono mai di due lunedì fa avevo già fatto un servizio molto all'attacco sui fatti di Rimini..... ma tranquillo...andremo a scavare molto molto più a fondo..... Un salutone a Moserone....e non è un gioco di parole.....un abbraccio al simpaticissimo collega Panchetti di Sportitalia, anche lui un malato di ciclismo come me.... Ora mi aspetto che altri colleghi ci raggiungano in questo bellissimo ed interessante forum.... Buon ciclismo a tutti. Paolo :italia:


luke85 - 12/11/2007 alle 21:38

Faccio i complimenti a Paolo Colombo e al suo nuovo speciale di Reality, che ha ben illustrato tramite le parole del figlio dello sventurato campione,la grinta e la passione che il buon(fino a prova contraria) Vito metteva nella vita di tutti i giorni!!! Bravo Paolo ora aspettiamo con trepidazione altri speciali sul nostro amato sport!!!:)


Andrea Innsbruck - 12/11/2007 alle 21:43

Bravo Paolo! Di sicuro non mi perderò la puntata su Pantani. Piacere di conoscerti e in bocca al lupo per il tuo lavoro.


antonello64 - 12/11/2007 alle 22:41

sul servizio di ieri, molto belle le immagini d'epoca. Quelle con Taccone che scende di bici e si scazzotta non le avevo mai viste: ma si riferivano alla famosa rissa con Manzaneque al Tour de France? Il servizio mi è piaciuto, anche se mi aspettavo che fosse un pò più lungo. Ho apprezzato molto la grande dignità di Cristiano Taccone, che non ha lanciato accuse a vanvera contro Tizio o Caio, come sarebbe stato facile in una situazione del genere.


Subsonico - 12/11/2007 alle 23:26

Grazie per le immagini della Rissa tra Taccone e lo spagnolo, erano da scompisciarsi :P


Abruzzese - 12/11/2007 alle 23:35

Ho visto anch'io il servizio ieri e devo dire che è venuto molto bene.Sono d'accordo sulla bellezza delle immagini: oltre alle varie che riguardavano le vittorie e le altre vicende di Taccone come la scazzottata con Manzaneque che avete già citato ho trovato veramente belle e suggestive anche quelle immagini a colori del Gavia sterrato e innevato del 1961 in occasione dell'intervista a Massignan.


Bitossi - 13/11/2007 alle 09:50

Veramente belle le immagini d'epoca; da antologia la scazzottata con Manzaneque... :D (ma cos'era successo?) Molto rispettosa la breve inchiesta sui problemi giudiziari (dove il giudice - era il GIP? - non fa una gran bella figura...). Piccolissimo appunto: mi sembra sia stato detto che il Giro d'Italia della squalifica di Merckx fosse quello del 1968... sempre se ho sentito bene; comunque un peccato veniale!


Frank VDB - 13/11/2007 alle 11:13

La7 è una tv non immune da difetti e critiche, ma nel desolante panorama dell'informazione e dell'intrattenimeto tv in Italia ha il merito di assomigliare molto di più di certa RAI a quello che è un servizio pubblico. Cosa non da poco se si pensa che La7 è solo una piccola tv commerciale. Grazie dunque per questo rinnovato interesse per il ciclismo. E grazie a Colombo (benvenuto tra noi!) che opera per questo. Ma rivedere le classiche e il Tour su La7 come una volta era per la gloriosa TMC è un'utopia o un sogno che si può realizzare?


colombo67 - 14/11/2007 alle 03:15

:pc: Ciao a tutti.... Cerco di rispondere alle vostre domande e vi ringrazio ancora una volta dei complimenti che scrivete, fa sempre piacere....!!! per ABRUZZESE: non era il Giro del 1961 ma quello del 1960 concluso da Massignan al quarto posto finale dietro Anquetil, Nencini e Gaul. Il buon Imerio aggiunse una sfortunata impresa sul Gavia (fu il primo anno in cui quel mitico passo fu scalato, per ritrovarlo bisognerà aspettare il 1988 con Hampstean in maglia rosa), una salita, ovviamente non asfaltata, con pendenze impressionanti ed un paesaggio da pelle d'oca. Massignan, su quella montagna, riuscì ad essere più bravo anche di Gaul, ma una foratura gli impedì la meritata vittoria e al traguardo di Bormio giunse a 14" dall'Angelo della Montagna. Un peccato, anche perché quell'incidente gli costò, oltre alla tappa, anche il podio finale del Giro. Per BITOSSI: tu chiedi cosa era successo....in quel Tour del 1964 ci furono molte polemiche per le volate e le cadute, qualcuno addossò la colpa a Taccone che venne accusato appunto di aver causato diverse cadute negli arrivi in volata per i suoi scatti scomposti; la tensione con gli altri atleti culminò in una scazzottata con il corridore spagnolo Fernando Manzaneque. Da allora il buon Vito rifiutò di prendere parte alle successive edizioni della Grand Boucle. Ammetto il mio peccato veniale....mi sono accorto dopo di aver detto una fesseria...hai ragione l'anno della squalifica di Merckx dal Giro era il 1969 e non il 1968 me ne sono accorto quando ormai ero ritornato a casa.... siccome Reality viene montato a Roma non potevo riprendere un aereo per cambiare una data.....! MEA CULPA.... Per FRANK VDB: Io sono arrivato a TMC nel 1996 per "sostituire", semmai ne fossi stato in grado,il bravissimo ed impareggiabile Davide De Zan.... Peccato che da quell'anno...(la proprietà era Cecchi Gori Group) il ciclismo, come tanti altri avvenimenti sportivi iniziarono a "sparire" piano piano dal palinsesto di Telemontecarlo.... Non posso spiegarti qui i motivi.... Ho sempre cervato di spingere per questo sport che amo da morire.... Pensi che non mi piacerebbe da morire commentare le classiche, le grandi corse a tappe etc. etc...???? Per ANTONELLO 64: sì le immagini era quelle della scazzottata con Manzaneque Tour 1964..... io nascevo 3 anni dopo.....:yes: Un salutone a tutti e W il ciclismo:OO:


Abruzzese - 14/11/2007 alle 04:11

Si è vero,ho sbagliato nello scrivere l'anno delle immagini col Gavia sterrato ed innevato: era giustamente il 1960. Mi pare comunque che anche nel Giro di Pambianco,ossia l'anno successivo che avevo erroneamente scritto prima,i "girini" trovarono la neve sullo Stelvio.


markustefan - 14/11/2007 alle 09:37

Io purtroppo non sono riuscito a vedere i servizi :( Sapete se ci sono online da qualche parte ? Ad ogni modo complimenti da un'altro super innamorato del ciclismo ;) Un tema interessante per il futuro potrebbe essere le piste in Italia con relative responsabilita' sulla situazione fatiscente dei nostri velodromi.


antonello64 - 14/11/2007 alle 10:35

l'episodio della rissa con Manzaneque raccontato da Taccone nel libro della Compagnia Editoriale: penso di aver conquistato un record in quel Tour: in 13 tappe sono caduto 11 volte.... Avevo fatto si un’ottima preparazione per il Tour, ma la donazione di sangue a mio fratello mi aveva debilitato a tal punto che, pur mettendocela tutta, non avevo recuperato per affrontare una corsa così massacrante. Mi accadeva spesso – ecco il motivo delle mie cadute – di non riuscire, sotto sforzo, a controllare la ruota posteriore dell’avversario con la mia anteriore. Quindi spesso andavo a cozzare contro la gomma che mi precedeva e mi ritrovavo per terra. Così il medico della Salvarani aiutato dal massaggiatore Campagnoli, decise di farmi tenere quasi sempre un pezzo di ghiaccio sotto il berrettino, e perchè non cadesse mi avevano preparato un cappellino con l’elastico. In breve tempo quel pezzo di ghiaccio si liquefaceva, ma ad ogni rifornimento, insieme ai panini v’era sempre un pezzo di ghiaccio che io mettevo subito sotto il berrettino per dare refrigerio alla testa. Ora, avevo già preso dal sacchetto i panini e li avevo messi in tasca, quindi presi il ghiaccio e lo stavo sistemando sotto il cappellino. Manzaneque, ignaro dell’uso che io ne facevo, mi chiese un pezzo di ghiaccio. Io non mi resi assolutamente conto di ciò che mi stava chiedendo e, non so se per un fatto di forma o per fingere di aver capito, abbozzai un sorriso. A questo punto Manzaneque mi mise la mano sulla testa e mi strappò il berrettino con tutto il ghiaccio. A parte l’atto violento, io avevo bisogno di quel pezzetto di ghiaccio. - Ma che stai facendo. Il ghiaccio serve a me – gli urlai. Per tutta risposta, lo spagnolo prese il pezzo di ghiaccio e lo battè sul manubrio della bicicletta. Evidentemente voleva spezzarlo e dividerlo, ma diede un colpo così vigoroso che il ghiaccio andò in mille frantumi e finì tutto sull’asfalto. E così, d’istinto, balzai come una fiera ferita al collo di Manzaneque e finimmo in un fosso ai margini della strada. Ce le demmo di santa ragione e d’allora divennero mitiche le “pompate” di Taccone. Eravamo così aggrovigliati, così infuriati, che il patron della corsa, il leggendario Jacques Goddet, per dividerci dovette scendere dall’ammiraglia e colpirci con violenti colpi di pompa per fermarci.


Serpa - 14/11/2007 alle 10:53

Per chi se lo fosse perso (come me) si può rivedere REALITY - Taccone l'ultima sfida qui: http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=reality&video=5682 Grazie Colombo! Bellissime immagini e bellissimo servizio.


markustefan - 14/11/2007 alle 11:33

GRANDISSIMO !!!!!!! Ho avuto le lacrime ..... Complimentissimi veramente


Leone delle Fiandre - 14/11/2007 alle 11:58

Grazie Serpa, filmato splendido! Ma com'è vedere il processo alla tappa con Montanelli e Biagi! Complimenti Colombo!


colombo67 - 16/11/2007 alle 00:34

Grande Serpa che ha "scoperto" il servizio su Taccone in rete. Chi vuole può rivederlo qui come suggerisce Serpa: http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=reality&video=5682 Un salutone a tutti gli amici di cicloweb Paolo :italia:


Frank VDB - 16/11/2007 alle 10:36

Grazie Colombo e buon lavoro. Davvero bello. :clap:


cancel58 - 16/11/2007 alle 11:06

Complimenti a Colombo per il bel servizio e un ringraziamento a Serpa per la preziosa segnalazione. Rivedere le immagini di quel periodo fa sempre piacere. Azzeccata pure la colonna sonora con Joan Baez (dal film Sacco e Vanzetti), e le musiche di Morricone. Emozionante vedere Silvano d'Orba (a un tiro di schioppo da Montaldeo, il paese di mio padre) e il grande Massignan. Complimenti ancora a Paolo Colombo :clap:


colombo67 - 20/12/2007 alle 20:55

:pss: Ciao Ragazzi ne approfitto per farvi i miei più cari Auguri di un Sereno Natale e Felicissimo anno nuovo. Non mi sono più fatto sentire qui perchè sono sempre impegnato con Reality... La trasmissione sta andando bene e presto torneranno anche i servizi sul ciclismo.... A proposito per chi volesse registrarlo nel "Meglio di Reality" domenica 30 dicembre alle 23:30 su LA7 verrà riproposto il servizio TACCONE L'ULTIMA SFIDA. Un abbraccio a tutti Paolo COLOMBO.:OO:


Maracaibo - 20/12/2007 alle 21:32

Paolo, se non sbaglio vanti anche una memorabile diretta della Gatorade Cup di mountain bike dalla montagnetta di Milano nel 2000 su TMC2 :D:D:D


colombo67 - 21/12/2007 alle 00:58

:podio: SIRE, mi permetterei umilmente di ricordarle che quella telecronaca la facemmo assieme!!!! Grandissimo Stefano Bertolotti. Un abbraccio:cincin:


Maracaibo - 21/12/2007 alle 13:56

Largo al duca conte Colombo, largo al duca conte Colombo! Quante risate Paolo! :D:D:D Tu sei un grande e con Reality ne stai dando la miglior dimostrazione. Ste


Seb - 13/02/2008 alle 17:47

[b]Nuovo servizio di Paolo Colombo su Marco Pantani...[/b] [quote] [i]Originariamente inviato da gru-nt[/i] Ricevo per telefono da Parigi , dove Paolo ha appena intervistato Philippe Brunel..E volentieri passo a tutti! Domenica 17/2 alle 23.30 Su La7, Un altro speciale di Paolo Colombo , giornalista dell'emittente malato come noi di biciclette e iscritto al nostro forum. Si parlera' di Marco Pantani e dei tanti misteri irrisolti sul suo decesso. Interviste appunto a Philippe Brunel, Autore del libro su Pantani, a mamma Tonina e a Marco Velo. Ovviamente da non perdere.... [/quote]


roberto79 - 13/02/2008 alle 18:15

Ottimo, nuovo servizio su Pantani... è importante che se ne parli, che venga fuori la verità (LA VERITA' VERA, non quella raccontata da molti negli anni!!!)


violetta - 13/02/2008 alle 18:20

[quote][i]Originariamente inviato da Seb [/i] [b]Nuovo servizio di Paolo Colombo su Marco Pantani...[/b] [quote] [i]Originariamente inviato da gru-nt[/i] Ricevo per telefono da Parigi , dove Paolo ha appena intervistato Philippe Brunel..E volentieri passo a tutti! Domenica 17/2 alle 23.30 Su La7, Un altro speciale di Paolo Colombo , giornalista dell'emittente malato come noi di biciclette e iscritto al nostro forum. Si parlera' di Marco Pantani e dei tanti misteri irrisolti sul suo decesso. Interviste appunto a Philippe Brunel, Autore del libro su Pantani, a mamma Tonina e a Marco Velo. Ovviamente da non perdere.... [/quote] [/quote] seguirò con particolare attenzione le interviste di Colombo soprattutto quella di Marco Velo e di Philippe Brunel che ha scritto il libro,uscito anche in versione italiana, gli ultimi giorni di Marco Pantani.


Leone delle Fiandre - 13/02/2008 alle 21:17

L'altra sera (credo lunedì) la signora Tonina era ospite di Antonello Piroso a "Niente di personale" su La7. Mi sembra che nessuno lo avesse segnalato. Se a qualcuno interessa, è possibile vedere l'intervista in questo link: http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=nientedipersonale&video=8874


Tranchée d’Arenberg - 14/02/2008 alle 00:51

[quote][i]Originariamente inviato da violetta [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Seb [/i] [b]Nuovo servizio di Paolo Colombo su Marco Pantani...[/b] [quote] [i]Originariamente inviato da gru-nt[/i] Ricevo per telefono da Parigi , dove Paolo ha appena intervistato Philippe Brunel..E volentieri passo a tutti! Domenica 17/2 alle 23.30 Su La7, Un altro speciale di Paolo Colombo , giornalista dell'emittente malato come noi di biciclette e iscritto al nostro forum. Si parlera' di Marco Pantani e dei tanti misteri irrisolti sul suo decesso. Interviste appunto a Philippe Brunel, Autore del libro su Pantani, a mamma Tonina e a Marco Velo. Ovviamente da non perdere.... [/quote] [/quote] seguirò con particolare attenzione le interviste di Colombo soprattutto quella di Marco Velo e di Philippe Brunel che ha scritto il libro,uscito anche in versione italiana, gli ultimi giorni di Marco Pantani. [/quote] Bello, voglio vederlo, ma penso che dopo 5 minuti mi verrà una gran malinconia e sarò costretto a lasciare... Comunque c'è da fare i complimenti a La7.:clap:


augusto68 - 14/02/2008 alle 09:59

[quote][i]Originariamente inviato da Seb [/i] [b]Nuovo servizio di Paolo Colombo su Marco Pantani...[/b] [quote] [i]Originariamente inviato da gru-nt[/i] Ricevo per telefono da Parigi , dove Paolo ha appena intervistato Philippe Brunel..E volentieri passo a tutti! Domenica 17/2 alle 23.30 Su La7, Un altro speciale di Paolo Colombo , giornalista dell'emittente malato come noi di biciclette e iscritto al nostro forum. Si parlera' di Marco Pantani e dei tanti misteri irrisolti sul suo decesso. Interviste appunto a Philippe Brunel, Autore del libro su Pantani, a mamma Tonina e a Marco Velo. Ovviamente da non perdere.... Grazie mille, m'incollerò al televisore ! Ciao Augusto [/quote] [/quote]:)


violetta - 14/02/2008 alle 11:08

[quote][i]Originariamente inviato da Leone delle Fiandre [/i] L'altra sera (credo lunedì) la signora Tonina era ospite di Antonello Piroso a "Niente di personale" su La7. Mi sembra che nessuno lo avesse segnalato. Se a qualcuno interessa, è possibile vedere l'intervista in questo link: http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=nientedipersonale&video=8874 [/quote] A mio avviso la Mamma di Marco è stata un pò troppo critica nei confronti del libro scritto dal giornalista francese, una grande differenza di opinione da quella che aveva dimostrato (durante l'intervista con la deusanio) rispetto a quella dell altro giorno...


leo - 14/02/2008 alle 14:08

[OT]Qualcuno mi sa segnalare dei link dove possa trovare degli articoli di Travaglio su Pantani? Grazie in anticipo


pedalando - 14/02/2008 alle 15:26

[quote][i]Originariamente inviato da violetta [/i] ...e di Philippe Brunel che ha scritto il libro,uscito anche in versione italiana, gli ultimi giorni di Marco Pantani. [/quote] Ciao Violetta! puoi dare qualche "coordinata" per la traduzione italiana che nomini? Grazie 1000 in anticipo.


robby - 14/02/2008 alle 15:31

Lando caro... Gli ultimi giorni di Marco Pantani autore Philippe Brunel edito da Rizzoli ;)


violetta - 14/02/2008 alle 16:25

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] Lando caro... Gli ultimi giorni di Marco Pantani autore Philippe Brunel edito da Rizzoli ;) [/quote] tutto correttissimo...;)anche se la versione in lingua originale rende di più...


omar - 14/02/2008 alle 23:29

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] Lando caro... Gli ultimi giorni di Marco Pantani autore Philippe Brunel edito da Rizzoli ;) [/quote] Ecco la copertina: [img]http://img.libreriauniversitaria.it/BIT/292/9788817022927g.jpg[/img] (libreriauniversitaria.it) La prefazione è di Gianni Mura.


Mastino - 14/02/2008 alle 23:39

[quote][i]Originariamente inviato da violetta [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Leone delle Fiandre [/i] L'altra sera (credo lunedì) la signora Tonina era ospite di Antonello Piroso a "Niente di personale" su La7. Mi sembra che nessuno lo avesse segnalato. Se a qualcuno interessa, è possibile vedere l'intervista in questo link: http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=nientedipersonale&video=8874 [/quote] A mio avviso la Mamma di Marco è stata un pò troppo critica nei confronti del libro scritto dal giornalista francese, una grande differenza di opinione da quella che aveva dimostrato (durante l'intervista con la deusanio) rispetto a quella dell altro giorno... [/quote] Si forse può essere anche vero, ma pensa cosa può avere dentro di sè quella donna...


violetta - 15/02/2008 alle 11:21

[quote][i]Originariamente inviato da Mastino [/i] [quote][i]Originariamente inviato da violetta [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Leone delle Fiandre [/i] L'altra sera (credo lunedì) la signora Tonina era ospite di Antonello Piroso a "Niente di personale" su La7. Mi sembra che nessuno lo avesse segnalato. Se a qualcuno interessa, è possibile vedere l'intervista in questo link: http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=nientedipersonale&video=8874 [/quote] A mio avviso la Mamma di Marco è stata un pò troppo critica nei confronti del libro scritto dal giornalista francese, una grande differenza di opinione da quella che aveva dimostrato (durante l'intervista con la deusanio) rispetto a quella dell altro giorno... [/quote] Si forse può essere anche vero, ma pensa cosa può avere dentro di sè quella donna... [/quote] io capisco che il dolore non si riesce a farlo diminuire, ma da li a cambiare drasticamente opinione su un libro, ripeto, prima incensato dalla deusanio, e dopo distrutto in corso d'opera durante la trasmissione "ndp" di la7 mi pare un attimo un esagerazione...


roberto79 - 15/02/2008 alle 12:06

Chiedo agli appassionati: Ne vale la pena leggere "ERA MIO FIGLIO" appena pubblicato o no?


Donchisciotte - 15/02/2008 alle 16:00

Il libro di Brunel contiene una controinchiesta su Rimini e una su Campiglio che sono un merito grandissimo. Anche se premette che non può dire tutto per non tradire la fiducia di chi ha parlato con lui. Sono cose che, spero, saranno oggetto di approfondimento da parte della procura che ha riaperto l’inchiesta. Come libro in sé non è un grande libro, lo si legge per le controinchieste ma non per il valore del libro come opera letteraria. Linguaggio confuso, troppo accentuato il dire e non dire, troppo approssimative le analisi psicologiche e troppo pulp la descrizione del come è stata fatta l’autopsia. Come libro è brutto, c’è il merito grandissimo, per cui merita il rispetto e la gratitudine di tutti, delle controinchieste ( soprattutto se saranno approfondite dall’autorità giudiziaria). Tonina ha criticato un’illazione inopportuna e, per lei , offensiva , sulla vita personale di Marco fatta nel libro di Brunel. Il libro di Tonina Pantani scritto da Vicennati è, invece, un ottimo libro, anche dal punto di vista letterario. Non è un libro d’occasione ma un viaggio nella vita di Marco con spesore letterario e densità di contenuti. Comunque mi chiedo una cosa: quale altro campione del ciclismo sarebbe in grado di suscitare tanto interesse a quattro anni dalla morte?.Sono ormai tre mesi che non si contano più le trasmissioni televisive, gli articoli, i servizi ( ieri un diluvio), due libri usciti contemporaneamente.Forse si dovrebbe riflettere su questo fenomeno, una popolarità così grande, una passione così forte.E' incredibile rendersi conto ogni giorno dell'enormità che Marco ancora rappresenta. Segnalo che la puntata di Terra, programma di approfondimento del TG5 di Toni Capuozzo, su Canale 5, lunedì 18 alle 0.30, sarà interamente dedicata a Marco Pantani. Un’ora di trasmissione, in cui si parlerà del libro “Era mio figlio” e delle vicende di Marco.

 

[Modificato il 15/02/2008 alle 16:03 by Donchisciotte]


53.11 - 16/02/2008 alle 18:58

[quote][i]Originariamente inviato da violetta [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Leone delle Fiandre [/i] L'altra sera (credo lunedì) la signora Tonina era ospite di Antonello Piroso a "Niente di personale" su La7. Mi sembra che nessuno lo avesse segnalato. Se a qualcuno interessa, è possibile vedere l'intervista in questo link: http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=nientedipersonale&video=8874 [/quote] A mio avviso la Mamma di Marco è stata un pò troppo critica nei confronti del libro scritto dal giornalista francese, una grande differenza di opinione da quella che aveva dimostrato (durante l'intervista con la deusanio) rispetto a quella dell altro giorno... [/quote] non c'è nessun riferimento a brunel!!!


colombo67 - 17/02/2008 alle 01:06

Ciao a tutti, finalmente riesco a scrivere anche io..... Oggi abbiamo finito il montaggio di Reality....è stata una faticaccia ma ne è valsa sicuramente la pena per cercare di fare luce, dopo il bellissimo libro inchiesta di Philippe Brunel, sui tanti punti oscuri che presenta non solo la morte di Marco ma anche l'esclusione di Pantani dal Giro 1999. Ci sono ancora tantissimi perchè che non trovano risposta e che fanno sicuramente male a chi ama questo sport. Buona visione a tutti. Paolo:italia:


rizz23 - 17/02/2008 alle 01:12

[quote][i]Originariamente inviato da colombo67 [/i] Ciao a tutti, finalmente riesco a scrivere anche io..... Oggi abbiamo finito il montaggio di Reality....è stata una faticaccia ma ne è valsa sicuramente la pena per cercare di fare luce, dopo il bellissimo libro inchiesta di Philippe Brunel, sui tanti punti oscuri che presenta non solo la morte di Marco ma anche l'esclusione di Pantani dal Giro 1999. Ci sono ancora tantissimi perchè che non trovano risposta e che fanno sicuramente male a chi ama questo sport. Buona visione a tutti. Paolo:italia: [/quote] Qualche anticipazione? :D Scheerzo, penso che in molti, come me, si siano segnati l'appuntamento per stasera su La7.


Donchisciotte - 17/02/2008 alle 01:13

No, Lorenzo (53.11) la mamma di Marco si riferiva al libro di Brunel quando ha citato quell'illazione ,a suo parere, offensiva verso Marco. Come non l'aveva gradita ( insieme a tutto il libro) nel libro di Rendell, non l'ha nemmeno gradita nel libro di Brunel.


Chef Tony - 18/02/2008 alle 18:17

Ciao, purtroppo ieri sera, alla faccia dei mille promemoria, la sfiga è stata più forte di tutto e mi son perso la puntata di reality. :( Dopo aver visto questo video http://snipurl.com/cannavo sono ansioso di vedere la puntata. Sul sito di LA7 non l'ho ancora trovata, sbaglio a cercare io? Sapete dirmi se posso trovarla da qualche parte?


Moserone - 18/02/2008 alle 19:25

Spiacentissimo di aver perso la puntata di Reality causa maledetta ed improrogabile serata in casa di amici a vedere il figlio appena nato... Plaudo comunque a Paolone e mi fido ciecamente sull'ottimo lavoro che avrà sicuramente fatto. Io ? Ho letto il libro di Brunel, anzi alcune parti le ho lette e rilette. L'ho trovato bellissimo, e per nulla banale. Ne ho parlato venerdì sera in TV per una quindicina di minuti, avevamo in collegamento telefonico l'ottimo Vicennati (l'autore di 'Era mio figlio'( che ha sparato elegantemente a zero (senza farne il nome) contro la Ronchi insistendo sul fatto che quel test di Madonna di Campiglio fosse tutto tranne che chiaro. Non ho le prove e mai le avrò ma la penso così anche io. Ad ogni modo un plauso sincero a Paolone Colombo e a chi fa il possibile per restituire a Marco la verità che merita. Ogni santo 14 febbraio, dal 2005 in poi, l'ho passato in ufficio a scrivere e parlare di Pantani. E finisco sempre per uscire dall'ufficio, a giornata di lavoro finita, molto intristito ma anche molto incazzato. Insomma, chi non ha letto 'Brunel e vorrebbe farlo, lo faccia perchè credo che ne valga la pena. Alcune lacune investigative lasciano semplicemente senza parole. Moserone Panchetti :grr:


Abajia - 18/02/2008 alle 20:02

Proprio oggi ho iniziato a leggere il libro di Brunel, comprato ieri sera. Per ora ho letto una settantina di pagine, e devo dire che è davvero bello, interessante, mai banale. Ho la sensazione che Philippe non dia per buona alcuna pista, almeno all'inizio. Brunel parte da zero, senza prendere posizione su come siano andate veramente le cose, secondo lui. Parla quasi da cronista, oggettivo e imparziale, ed è proprio quest'aspetto che mi ha più colpito, in quanto molto differente dalla stragrande maggioranza dei banalissimi quanto futili libri su Pantani pubblicati sinora. Ripeto, come inizio non c'è male, e sono convinto che le pagine successive saranno anche meglio, dato che nelle prime settanta pagine il caso della morte del Pirata è stato trattato con gli occhi del profano, del neofita, di chi guarda le cose dall'esterno. Ecco, sono curioso di leggere la parte più "professionale", quella ristretta ai pochi che sanno veramente come sono andate le cose. O comunque che ne sanno sicuramente più di molti altri.


Donchisciotte - 18/02/2008 alle 23:41

Complimenti a paolo Colombo per la trasmissione di ieri sera. Quella di Canale 5, invece, è stata pessima.


colombo67 - 20/02/2008 alle 21:15

Grazie Mille a DonChisciotte per i complimenti che estendo ai miei preziosissimi colleghi Nicolò Di Thiene (sue le interviste a mamma Tonina, Roberto Conti e Giuseppe Roncucci) ed al curatore del programma Umberto Nigri. Senza loro due non sarei stato in grado di occuparmi da solo dello Speciale Pantani. I tuoi complimenti mi fanno doppiamente piacere perchè vanno a cozzare contro dei dati Auditel che, come spesso succede per LA7, puntano al ribasso....soprattutto nel momento in cui era trasmesso lo speciale su Marco....... Questo è uno degli altri misteri italiani che rimarranno senza un perchè!!! O meglio, come abbiamo detto più volte in Reality, a distanza di anni Marco resta sempre un personaggio scomodo.....forse anche per l'Auditel....!!! Per quanto riguarda Moserone, il grandissimo Panchetti....Beh, che dire??? Spesso anche io penso a Marco, in camera, vicino ad altre foto a me carissime, ho pure una foto del Panta in maglia gialla al tour..... Ancora adesso, quando riguardo le interviste mi sembra sempre che Marco sia ancora qui con noi. Ultima considerazione sul libro di Brunel.....Stupendo....!!! Il lavoro fatto da Philippe è encomiabile, anzi rivedendo le interviste dell'epoca (quelle a partire dalla maledetta sera di San Valentino) si capisce quanto interesse ci fosse a non divulgare certe notizie :OIO da parte degli interessati.....(perdonatemi il gioco di parole) Quanto interesse ci potesse essere a chiudere la storia nel più breve tempo possibile.....!!! Un vero e proprio casino all'italiana....come resta un casino tutta la vicenda di Madonna di Campiglio....!!! Un abbraccio a tutti gli amici di Cicloweb. Paolo:italia:


Admin - 20/02/2008 alle 21:18

[quote][i]Originariamente inviato da colombo67 [/i] come resta un casino tutta la vicenda di Madonna di Campiglio....!!! [/quote] E a rivangare certe cose, quanti mal di pancia si suscitano nel meraviglioso ambiente del ciclismo!!! :gluglu:


colombo67 - 20/02/2008 alle 21:38

Chi ha perso lo speciale su LA7 Reality, Marco Pantani: Un Mistero Italiano lo può rivedere qui: http://nessunotocchipantani.splinder.com/ Ringrazio LoveInside che lo ha inserito sul sito.....


53.11 - 20/02/2008 alle 21:41

[quote][i]Originariamente inviato da colombo67 [/i] Chi ha perso lo speciale su LA7 Reality, Marco Pantani: Un Mistero Italiano lo può rivedere qui: http://nessunotocchipantani.splinder.com/ Ringrazio LoveInside che lo ha inserito sul sito..... [/quote] L'ho visto proprio adesso, me l'ero perso.. Complimenti vivissimi anche da pate mia, finalmente qualcosa di decente anche in -Tv su Marco. Grazie Sig. Colombo.


violetta - 21/02/2008 alle 09:40

[quote][i]Originariamente inviato da colombo67 [/i] Grazie Mille a DonChisciotte per i complimenti che estendo ai miei preziosissimi colleghi Nicolò Di Thiene (sue le interviste a mamma Tonina, Roberto Conti e Giuseppe Roncucci) ed al curatore del programma Umberto Nigri. Senza loro due non sarei stato in grado di occuparmi da solo dello Speciale Pantani. I tuoi complimenti mi fanno doppiamente piacere perchè vanno a cozzare contro dei dati Auditel che, come spesso succede per LA7, puntano al ribasso....soprattutto nel momento in cui era trasmesso lo speciale su Marco....... Questo è uno degli altri misteri italiani che rimarranno senza un perchè!!! O meglio, come abbiamo detto più volte in Reality, a distanza di anni Marco resta sempre un personaggio scomodo.....forse anche per l'Auditel....!!! Per quanto riguarda Moserone, il grandissimo Panchetti....Beh, che dire??? Spesso anche io penso a Marco, in camera, vicino ad altre foto a me carissime, ho pure una foto del Panta in maglia gialla al tour..... Ancora adesso, quando riguardo le interviste mi sembra sempre che Marco sia ancora qui con noi. Ultima considerazione sul libro di Brunel.....Stupendo....!!! Il lavoro fatto da Philippe è encomiabile, anzi rivedendo le interviste dell'epoca (quelle a partire dalla maledetta sera di San Valentino) si capisce quanto interesse ci fosse a non divulgare certe notizie :OIO da parte degli interessati.....(perdonatemi il gioco di parole) Quanto interesse ci potesse essere a chiudere la storia nel più breve tempo possibile.....!!! Un vero e proprio casino all'italiana....come resta un casino tutta la vicenda di Madonna di Campiglio....!!! Un abbraccio a tutti gli amici di Cicloweb. Paolo:italia: [/quote] Caro Colombo, ti faccio i complimenti, anzi ve li faccio, perchè lo speciale era davvero "speciale" (così gioco anch'io con le parole). Lo speciale che avete creato era totalmente diverso da tutti quelli che si sono visti fino ad ora, anche il vostro sull'onda dei ricordi, ma non troppo, il vostro era diverso perchè si sono viste cose (come la testimonianza del "confronto" Velo VS Cannavò che chi aveva perso la puntata di porta a porta non era più riuscito a vedere), lasciami dire che le interviste, sottoforma di flash non troppo discorsive, lasciavano intendere quanto e quanto affetto ci fosse per Marco da parte dei compagni di squadra, anche quando spesso si è detto che non ci fosse armonia. Complimenti ancora e mi dispiaccio fortemente che i dati dell'auditel non vi abbiano dato giustizia, forse l'ora tarda, forse...mah... Comunque continuate così...e Grazie... Viola


Serpa - 21/02/2008 alle 10:25

L'ho visto domenica. Mi è piaciuto molto, anche se personalmente non è che abbia sinceramente aggiunto cose nuove a quanto già sapevo. Credo però sia servito a chi la vicenda Pantani l'ha sfiorata, parlo dei non appassionati e per chi magari aveva conoscenze per "sentito dire". Di servizi come questi ne servirebbero molti. Bello lo scambio Velo - Cannavò, che effettivamente ho visto l'altra sera per la prima volta. Il sistema che si autodifende, e che tratta i ciclisti come stupidi.


Donchisciotte - 21/02/2008 alle 11:46

Colombo, lo so che lavorando in televisione i dati Auditel sono importanti, ma io sono fra quelli che pensa ancora che la qualità lo sia di più. Probabilmente l'ora tarda e il fatto che ci fosse un'altra trasmissione su Pantani, quasi alla stessa ora, su Canale 5 ha penalizzato La 7 ma la tua trasmissione ( e di quelli che hanno collaborato con te) è stata molto più interessante e argomentata. Riproporre la diatriba Cannavò/Velo è stato un colpo da maestro, l'avevamo vista nei giorni successivi alla morte di Marco ma eravamo parrecchio annebbiati dal dolore. Non pensare all'Auditel, in generale La 7 fa programmi spesso di qualità e si è conquistata un posto di prestigio nel panorama delle TV generaliste.


gru-nt - 07/03/2008 alle 21:17

Di nuovo una telefonata da Paolo Colombo che aspettava di prendere l'aereo da Roma, per dirmi di comunicarvi che domenica sera (dopodomani..) ci sara' un altro servizio di Reality fatto da lui sul ciclismo.. Stavolta si parlera' del caso De Luca..con interviste a Danilo e tentata intervista ad altri..Il servizio sara' un po' tardi, dato che e' l'ultimo del programma, che inizia alle 23.30..Altre novita' in arrivo..Ma ce ne parlera' lui quando sara' in grado di connettersi al forum. Per ora godiamoci il servizio! :cool:


colombo67 - 08/03/2008 alle 00:21

Ciao a tutti, grazie al mitico Gru-nt che riesce sempre ad anticipare quanto gli dico al volo al cellulare. Domenica 9 Marzo ancora CICLISMO a REALITY.....sarà la mia ultima puntata con questo magazine.....entro fine mese su LA7 partirà un nuovo programma di solo sport....ma di più non posso dirvi...almeno per ora.... Concludo l'avventura di Reality dove l'avevo iniziata con il Ciclismo ed il Doping, visto che di mezzo c'è la ancora una volta la Procura Antidoping del Coni e c'è l'ennesimo deferimento a Danilo Di Luca. Anche questa volta, come allora, abbiamo tentato la difficilissima impresa: intervistare Torri. Se ad ottobre ci avevano cacciato dalla sede del Coni, questa volta il Procuratore ci ha riattaccato direttamente il telefono in faccia.....!!! Un vero peccato non avere mai ai nostri microfoni l'accusa.... Allora siamo andati a trovare Danilo Di Luca a Pescara.... lo abbiamo intervistato assieme alla moglie Valentina... Due giorni trascorsi con il Vincitore del Giro 2007 che ha aperto alle telecamere di Reality le porte di casa sua.... Abbiamo seguito Danilo negli allenamenti ed abbiamo notato quanto "blindata" sia la vita dei corridori anche quando non gareggiano....ogni loro spostamento deve essere comunicato all'UCI ed al Coni.... "Siamo peggio che agli arresti domiciliari" Questo l'amaro sfogo del Killer di Spoltore che racconta la sua verità sui controlli a sorpresa al termine della tappa dello Zoncolan.... Buona visione a tutti e mi raccomando aspetto come sempre i vostri commenti... Un abbraccio a tutti e W il ciclismo:italia:


luke85 - 11/03/2008 alle 22:55

Anche questa volta Paolo Colombo ha dato dimostrazione di quanto riesca ad entrare in simbiosi con i corridori,che davanti a lui si aprono e confidano le loro emozioni e i loro stati d'animo. Inoltre ho apprezzato molto l''intrusione' nella vita di Danilo,dalla vita che fa quando è a casa alle uscite in allenamento,il tutto condito con molta professionalità di immmgini e commenti del buon Paolo! Mi hai fatto entrare anche a me dalla porta di casa della famiglia Di Luca! Continua cosi', a regalarci queste cose semplici Paolo.Anche questo è il bello del nostro sport!!!:IoI


sceriffo - 11/03/2008 alle 23:03

[quote][i]Originariamente inviato da colombo67 [/i] Ciao a tutti, grazie al mitico Gru-nt che riesce sempre ad anticipare quanto gli dico al volo al cellulare. Domenica 9 Marzo ancora CICLISMO a REALITY.....sarà la mia ultima puntata con questo magazine.....entro fine mese su LA7 partirà un nuovo programma di solo sport....ma di più non posso dirvi...almeno per ora.... Concludo l'avventura di Reality dove l'avevo iniziata con il Ciclismo ed il Doping, visto che di mezzo c'è la ancora una volta la Procura Antidoping del Coni e c'è l'ennesimo deferimento a Danilo Di Luca. Anche questa volta, come allora, abbiamo tentato la difficilissima impresa: intervistare Torri. Se ad ottobre ci avevano cacciato dalla sede del Coni, questa volta il Procuratore ci ha riattaccato direttamente il telefono in faccia.....!!! Un vero peccato non avere mai ai nostri microfoni l'accusa.... Allora siamo andati a trovare Danilo Di Luca a Pescara.... lo abbiamo intervistato assieme alla moglie Valentina... Due giorni trascorsi con il Vincitore del Giro 2007 che ha aperto alle telecamere di Reality le porte di casa sua.... Abbiamo seguito Danilo negli allenamenti ed abbiamo notato quanto "blindata" sia la vita dei corridori anche quando non gareggiano....ogni loro spostamento deve essere comunicato all'UCI ed al Coni.... "Siamo peggio che agli arresti domiciliari" Questo l'amaro sfogo del Killer di Spoltore che racconta la sua verità sui controlli a sorpresa al termine della tappa dello Zoncolan.... Buona visione a tutti e mi raccomando aspetto come sempre i vostri commenti... Un abbraccio a tutti e W il ciclismo:italia: [/quote] ciao, è possibile rivederlo in streaming? grz ancora


colombo67 - 07/04/2008 alle 00:00

:^o^ Ciao a tutti, vi volevo segnalare, stasera, lunedì 7 Aprile, alle 23:30 su LA7 nella nuova rubrica sportiva settimanale VICTORY un reportage su Valentino Fois. Nel servizio le immagini del corridore tra cui quelle inedite della sua vittoria al Giro della Valle d'Aosta dilettanti del 1995, il ricordo del fratello, del cognato, del suo ex-compagno di squadra della Mountain Bike, il due volte Campione del Mondo Dario Acquaroli e di una sua carissima amica. Sicuramente tra tutti i pezzi di ciclismo che finora vi ho proposto, questo è stato il più difficile e delicato da realizzare, spero vi possa piacere.... Un abbraccio a tutti. Paolo :italia:


gru-nt - 07/04/2008 alle 00:14

Ciao Paolo..mi faccio sentire in settimana!


grilloparlante - 08/04/2008 alle 11:49

A me stavolta lo Speciale su Fois non è piaciuto. Primo: non credo che quello di Fois sia un caso di ciclismo. Mi dispiace per Valentino, mi dispiace per tutti i ragazzi che finiscono a quel modo, ma lo sport secondo me non c'entra nulla. Andate a chiedere ai corridori di Bergamo. Secondo: non mi è piaciuto il tono finto sofferente per dire che ancora una volta il ciclismo... Terzo: l'hanno ucciso? Confesso che ci ho pensato e spero che la Procura di Bergamo valuti anche questa possibilità. Ma dare credito a quello che ha detto la bionda amica di Fois, con quell'interpretazione, secondo me è voler per forza pescare nel torbido, senza ad esempio dare il giusto peso al fratello che racconta di come tutti in famiglia siano a rischio di una morte del genere, già occorsa al papà. La tipa racconta che uno le ha detto che a una cena un manager avrebbe esclamato: "Fois ha rotto i "gemelli sferici solitamente molto fragili", parla troppo". Quando ascoltai l'intervista di Fois alle iene, confesso di aver pensato la stessa cosa. Ma non su Fois, bensì su chi gli ha messo un microfono sotto il naso, magari in cambio di soldi, per fargli dire quello che volevano sentirsi dire. Fois lo conoscevo: amava il ciclismo e non lo avrebbe mai sputtanato a quel modo. Il ciclismo si sta facendo un mazzo tanto per cercare di ridarsi una credibilità e Fois, pace alla sua candida anima, sfruttato da un programma che ha lo stile impresso nel nome, arriva per ributtare la melma che risale a un passato di almeno cinque anni: a quel periodo si riferiva Valentino e anche ad anni precedenti. Invece le Iene lo hanno usato, come fanno di solito, non è dato di sapere se perseguendo un fine preciso o sparando nel mucchio solo per gioco, senza preoccuparsi delle conseguenze. Spero per le Iene che fra le conseguenze non ci sia stata la morte di Fois. Di certo, ucciso o non ucciso, tanti dovrebbero farsi un esame di coscienza: anche chi ha deciso di rimetterlo in bici solo dopo aver letto sulla Gazzetta che lo avevano arrestato. Bisognava muoversi prima, visto che in quella squadra c'era gente che sapeva bene di Fois da tanto tempo prima. M'è sembrata tanto un'operazione Vandenbroucke, svolta secondo lo stesso schema. La differenza è che Fois è morto e il colpo di pubblicità non è riuscito. Bisognava capire che c'era da ricostruire l'uomo prima dell'atleta: evidentemente Pantani e lo stesso Vandenbroucke non hanno insegnato nulla. Oppure c'è da pensare che la pubblicità per aver aiutato un uomo senza per questo finire sui giornali sia meno redditizia? Servirebbe più rispetto per l'uomo e la sua dignità. Molto più rispetto. Ci sono corde molto fragili che non si possono tirare e poi spezzare impunemente. Dalla morte non si torna indietro.


spino_tk - 08/04/2008 alle 12:47

me lo sono perso. non esiste la possibità di rivedrlo (in streaming o replica)?


Donchisciotte - 08/04/2008 alle 13:08

Non ho visto il servizio di La7,me lo sono perso, non so se è possibile vederlo in qualche sito. Su Fois penso che l’enorme rilevanza mediatica che ha avuto la sua morte sia dovuta molto all’accostamento con Pantani. Pantani trascina l’interesse, nel bene e nel male, qualsiasi cosa lo riguardi, o gli venga accostata, suscita interesse. L’accostamento ( dato, come sempre, come provato) fra doping e droga è solo una delle tante sciocchezze che si dicono ( troppi tossicodipendenti ci dovrebbero essere nello sport, sin dai tempi delle anfetamine a manetta). In una delle pagine dedicate da Repubblica alla morte di Fois, c’era un’intervista a D’Onofrio ( il perito che ha fatto la perizia per i giocatori della Juve nel processo in cui non erano imputati, parlava di inspiegabilità fisiologica di certi valori ematici ma il giudizio è stato che il fatto non sussiste. Così, nell’intervista, torna a parlare di Pantani e del suo ematocrito, là trova sempre audience). D’Onofrio parla di un centro ( mi pare francese) in cui il 20% dei pazienti è un un ex atleta, quindi si passa dal doping alla droga. Magari se andava a vedere nel centro dove è stata ricoverata la famosa stilista italiana ( era su tutti i giornali), trovava una maggioranza di gente del mondo della moda o se andava dal famoso psichiatra italiano dei vip, trovava gente del mondo dello spettacolo in quantità. Se va in una comunità qualsiasi trova gente di tutti i tipi. Sempre su Repubblica c’era la Audisio che diceva che, a parte le giuste ( per lei) squalifiche, non dovrebbero pagare solo gli atleti. Invece pagano solo gli atleti, anche in quel giornale. Domanda: è stata tanto citata l’intervista a Fois in cui lui parlava di doping gestito da Direttori sportivi e medici delle squadre. Su Fois c’erano due paginoni, ma neanche un cenno su quali siano state le squadre di Fois . Né si trovava sul giornale il porsi il problema se mettere a correre di nuovo un trentaquattrenne tossicodipendente sia quello che serve a quel ragazzo per guarirlo. Con la tossicodipendenza servono persone esperte, non gente che improvvisa. Quando morì Pantani si criticò la Ronchi perché gli cercava le squadre per farlo correre nelle condizioni in cui era. E Fois? Invece ho letto una bella intervista a Mondini sul sito della gazzetta. http://www.gazzetta.it/Ciclismo/Primo_Piano/2008/04_Aprile/07/mondini_0704.shtml Mondini ha avuto problemi giudiziari con il doping, ha ammesso l’uso, non mi ricordo come sia finita per lui. Ma lui già dal 1998, dice in questa intervista, si avvicinò a una psicologa e ad altri interessi. Si è ritirato dal ciclismo in seguito alle vicende che lo avevano coinvolto, ma lavora, si sta laureando in psicologia e ha ben chiaro, a differenza di chi fa il grande minestrone di doping, droga e depressione, la differenza, i percorsi diversi che queste cose comportano. Evidentemente si salva chi riesce a costruire un progetto per sé, chi riesce a colmare le lacune della propria vita ( attraverso la cultura, come Mondini, o attraverso interessi diversi). Le parole di Mondini, sull’ossessione che diventa lo sport professionistico, sulla necessità di coltivare se stessi, la propria spiritualità, il proprio mondo interiore, sono parole importanti e vere. Mentre idolatrare la repressione dell’atleta, reiterare l’ossessione, non proporre altro che ritornare in sella, non rapportarsi per nulla a quell’ospite inquietante ( il nichilismo) di cui parla Galimberti come male della contemporaneità, continuare a confondere il doping, la droga e la depressione nel proprio angusto sistemino personale , produce danni. E su quei danni, ha ragione grilloparlante, sarebbe ora di cominciare a interrogarsi. Se capaci.


Admin - 08/04/2008 alle 14:46

Sono orientativamente d'accordo con Donchisciotte e grilloparlante, ma ho trovato questo studio sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità che mette in relazione l'uso di anabolizzanti e depressione. Credo sia comunque utile leggere e coltivare qualche dubbio. ***** [b]Gli steroidi anabolizzanti e il fenomeno del doping[/b] L'uso di steroidi anabolizzanti merita un particolare rilievo. Gli steroidi anabolizzanti sono derivati sintetici del testosterone modificati al fine di stimolare il metabolismo proteico con incremento della forza e massa muscolare e riduzione della massa grassa. Per ottenere questo risultato in misura soddisfacente per il body-building e per avere un effetto dopante nello sport, si assumono dosi molto superiori (fino a 100 volte superiori) rispetto a quelle suggerite per uso terapeutico. L'uso di steroidi anabolizzanti, specialmente ad alte dosi e/o per lunghi periodi di tempo, è associato ad un gran numero di effetti collaterali di tipo sia fisico che psichiatrico. Gli effetti dovuti all'attività androgenica che si manifestano sui caratteri sessuali sono: inibizione della sintesi di testosterone che può portare a gravi scompensi metabolici e infertilità maschile dovuta ad azoospermia. Sono oramai note anche ulteriori conseguenze di carattere sessuale come: crescita del seno, voce "bianca" da castrato, atrofia dei testicoli, ipogonadismo (effetti dovuti agli estrogeni non controbilanciati dalla produzione androgenica testicolare). Nelle donne vi è un effetto di mascolinizzazione -anche irreversibile- con irregolarità mestruali, riduzione del seno, acne, aumento della peluria, voce virile, calvizie (la virilizzazione riguarda anche il feto femminile). Per fortuna, però, nonostante la notevole persistenza dell'effetto (azoospermia anche un anno dopo che si è smesso l'uso di steroidi anabolizzanti) l'infertilità maschile non è del tutto irreversibile. Studi recenti hanno dimostrato che la somministrazione di gonadotropine anche solo per tre mesi, può ripristinare la produzione di spermatozoi. Spiegazione biologica. Gli steroidi anabolizzanti androgeni, sono un derivato sintetico del testosterone, il più importante ormone maschile. Gli androgeni (ormoni maschili) hanno un ruolo cruciale nello sviluppo dell'apparato riproduttivo maschile (epididimo,vasi deferenti, vescicole seminali, prostata e pene) e nello sviluppo puberale: sono quindi determinanti per la fertilità e la sessualità maschile. Il testosterone viene secreto dalle cellule di Leydig che si trovano nei testicoli ed è necessario per la spermatogenesi. L'assunzione di steroidi anabolizzanti inibisce la produzione di testosterone da parte delle cellule di Leydig e, di conseguenza, causa una insufficiente spermatogenesi. La presenza nel sangue di testosterone, sia pure artificiale, inibisce la produzione di testosterone da parte delle cellule di Leydig per un meccanismo di autoregolazione ormonale. Del resto, la somministrazione di testosterone al fine di sopprimere la spermatogenesi è il meccanismo su cui si basa la recente contraccezione maschile (il cosiddetto"pillolo"). Poiché gli steroidi anabolizzanti sono un derivato del testosterone, anche il loro uso produce lo stesso effetto. Questo è il motivo per cui doparsi causa infertilità. Viceversa, è importante sapere che se si è costretti a sottoporsi a trattamenti citotossici (chemioterapie) o a terapie con irradiazioni, sopprimere temporaneamente la produzione di testosterone nei testicoli potrebbe essere la via per prevenire un danno irreversibile alle cellule staminali spermatogoniche. Oltre che causa di infertilità, gli steroidi anabolizzanti hanno conseguenze gravi anche per la salute in genere. E' oramai comprovata una maggiore frequenza di infarto del miocardio e di ictus: infatti l'uso di steroidi può influenzare negativamente il profilo lipidico ed ematico determinando una predisposizione a patologie di tipo cardiocircolatorio. Sono noti i seguenti effetti collaterali: ipertensione, arteriosclerosi, emboli, ittero, neoplasie epatiche, carcinomi, danneggiamento dei tendini. Infine, sono dimostrati effetti di tipo psichiatrico -aggressività che può giungere fino a generare episodi di violenza (in dosi intorno a 1000 mg di testosterone a settimana) o, al contrario, depressione e apatia- e disturbi del comportamento, tra cui la stessa dipendenza da prodotti anabolizzanti. Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-IV) definisce gli steroidi anabolizzanti "sostanze che a volte producono un senso iniziale di benessere (o anche euforia), cui si sostituisce, dopo l'uso ripetuto, carenza di energia, irritabilità ed altre forme di disforia. L'uso continuativo di queste sostanze può condurre a sintomi più gravi (sintomatologia depressiva) e a condizioni mediche generali (malattie del fegato)". Per i genitori è molto importante sapere, come per le altre droghe, il meccanismo di avvio all'uso di steroidi si basa sulla competizione e simulazione del comportamento dei compagni, in questo caso ammirati per la forma fisica e la sicurezza psicologica che ne deriva. Del resto, tra gli adolescenti l'uso di steroidi anabolizzanti è spesso unito al consumo di droghe "classiche" e come queste dà dipendenza, con fenomeni di crisi di astinenza. Il danno che ne deriva è molto grave, non ultimo sullo sviluppo corporeo, è noto infatti che gli steroidi anabolizzanti, se assunti in dosi significative in età prepuberale, possono causare arresto della crescita corporea dovuta ad una prematura chiusura delle cartilagini epiteliali.


grilloparlante - 08/04/2008 alle 15:03

Ho letto studi di psicologi altrettanto illustri, secondo cui i litigi fra i genitori di buona famiglia portano i loro rampolli alla cocaina. Ho letto la storia di Calissano che alla cocaina c'è arrivato per altre strade. Ho un amico (idiota) che la usa per sentirsi più uomo una volta alla settimana in discoteca. Ho letto più volte di calciatori che sono stati trovati positivi sempre per cocaina... Se fosse tutto vero (lo sarà probabilmente per qualche caso da laboratorio o per i dati di una statistica) tutti i corridori degli anni 90 che hanno già smesso dovrebbero essere tutti rinchiusi in una grande comunità, visto che in quegli anni si mangiava alla grande. Io credo che dietro certe morti ci sia solo un vuoto di valori. Ricordo di quando Fois era appena un neoprofessionista e il suo direttore sportivo Maggioni dovette andare a tirarlo fuori da quella sua stanza, in cui s'era rinchiuso da tre settimane, senza uscire neppure per lavarsi. Ricordo lo sguardo di Maggioni quando lo raccontava... Purtroppo ci sono persone fragili che non riescono a cavarsi da un buco in cui purtroppo cadono spesso per ingenuità. Lo stesso Pantani, e Dio solo sa quanto mi dispiace, continuava a dire come tutti che ne usciva quando voleva. Ieri Acquaroli nel programma di LA7 ha ricordato di quando Fois immaginava il suo funerale e si paragonava a Pantani e Kurt Kobain. Io non so se fossero ragionamenti del tutto lucidi, ma di certo lasciano intravedere un uomo niente affatto sereno, che avrebbe avuto bisogno di ben altro che una maglia e una bici. Ma siccome Valentino correva in bicicletta, allora è colpa del doping. Avesse fatto il postino, che sempre in bicicletta si muove, certamente avrebbe avuto un altro trattamento: su questo si può scommettere.


Donchisciotte - 08/04/2008 alle 15:06

Ma uno studio si trova sempre a confermare qualsiasi ipotesi. Pantani fu condannato a Forlì perché studi preliminari facevano l'ipotesi che l'epo danneggiasse il midollo. Poi quando dall'autopsia uscì fuori che il midollo era sano ( esame richiesto da Guariniello, scrisse Bergonzi), ci fu lo studio che diceva che i danni dell'epo guariscono in pochi giorni. Guarda questo sudio: abbondano i " può provocare ", può, appunto. In quanti casi e insieme a quali altre circostanze? Quanti sono gli atleti che, da anni, hanno abusato di steroidi anabolizzanti? quanti sono andati in depressione? Quanti ci sarebbero andati comunque? In quanti è dimostrato il nesso causale univoco fra doping e depressione? Intanto ci sono paginate di giornali che danno per certo quello che certo non è.


dietzen - 08/04/2008 alle 15:10

[quote][i]Originariamente inviato da Donchisciotte [/i] Evidentemente si salva chi riesce a costruire un progetto per sé, chi riesce a colmare le lacune della propria vita ( attraverso la cultura, come Mondini, o attraverso interessi diversi). Le parole di Mondini, sull’ossessione che diventa lo sport professionistico, sulla necessità di coltivare se stessi, la propria spiritualità, il proprio mondo interiore, sono parole importanti e vere. [/quote] è un discorso giusto, che si può estendere anche ai non sportivi. del resto l'uso e l'abuso di droghe, sia legali (alcol, psicofarmaci) che non, rimane un enorme punto interrogativo per gran parte della società. quindi spesso si scelgono equazioni facili, come tossicodipendenza frutto del doping o altre teorie più o meno risibili, perchè così ci si sente più rassicurati. perchè si dà una spiegazione lineare (per quanto non corretta) a una problematica terribilmente complessa che lineare non è affatto.


Bitossi - 08/04/2008 alle 16:42

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Sono orientativamente d'accordo con Donchisciotte e grilloparlante, ma ho trovato questo studio sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità che mette in relazione l'uso di anabolizzanti e depressione. Credo sia comunque utile leggere e coltivare qualche dubbio. ***** [b]Gli steroidi anabolizzanti e il fenomeno del doping[/b]... [/quote] Mmmmh... anch'io penso sia giusto coltivare il dubbio... però lo studio citato porta secondo me eventuali contributi - come da premesse - solo al nesso steroidi-depressione. Scientificamente mi sembra molto più duro provare il salto ulteriore (implicito e non nominato da nessuno...), cioè quello depressione-tossicodipendenza (cocainomania). Del resto lo stesso articolo mi pare colleghi le tre cose solo su base ambientale, ponendo fra l'altro nei comportamenti di "branco", anche emulativi, una delle possibili concause dello stato depressivo (uso contemporaneo di steroidi e cocaina). E finendo col sottrarre la "tossicodipendenza" ai possibili [b]effetti[/b] secondari dell'uso di doping... Comportamenti, quelli descritti, che non mi pare siano generalizzabili e considerabili frequenti tra giovani sportivi in maturazione... e comunque, se anche esistessero, apparterrebbero fenomenologicamente appunto all'essere giovani/branco piuttosto che all'essere sportivi... E quindi, lo studio finisce forse involontariamente per ribadire una cosa che penso da tempo: che la tossicofilia abbia a che fare prevalentemente con disposizioni personali/psicologiche, ambientali, magari spirituali... piuttosto che con meccanismi biochimici. Ma il dubbio principale che mi rimane è: non sono però [b]altre[/b] le sostanze dopanti per le quali ci si dovrebbe eventualmente interrogare riguardo ai nessi causali con la depressione, in presenza o meno di successiva o contemporanea tossicodipendenza? Ed esistono studi al riguardo? Svolgo questo ragionamento indipendentemente dalla vicenda di Valentino (al quale va il mio pensiero principale), che ha forse semplicemente avuto un grave malore per il quale era predisposto... come traspare anche dalla dolorosa testimonianza del fratello. Cio non toglie che la risultante complessiva del servizio di ieri sera sia come al solito quella del doping come business "aleggiante" sul ciclismo, con accenni addirittura al crimine organizzato (la testimonianza - alquanto inconsistente - dell'amica bionda...). Risultante che, visti i dati a disposizione, vista la bravura del giornalista, visto il momento del nostro sport, era forse consigliabile evitare... sempre che non sia involontaria o che non l'abbia colta solo io...

 

[Modificato il 08/04/2008 alle 16:56 by Bitossi]


Admin - 08/04/2008 alle 17:24

Credo che ogni elemento atto a portare nuovi spunti di riflessione e di analisi sia necessario, o almeno utile: anche per smentire - alla luce dell'analisi stessa - quegli eventuali spunti. E infatti le cose che scrive Lorenzo sono molto interessanti. In effetti non si dispone di una casistica che comprovi l'equazione "steroidi->depressione", né lo studio proposto sopra colma la lacuna. Però teniamo presente che la possibilità di una connessione c'è, non se la sono certo inventata. In sintesi: non neghiamo recisamente che l'uso di determinato doping possa essere tra le concause della depressione, perché gli studi smentiscono questa assenza di correlazione. (Mamma che bizantinismo!) Sarà anche molto interessante attendere una risposta di Paolo ai rilievi che stavolta sono stati mossi al suo servizio.


colombo67 - 08/04/2008 alle 23:21

Ringrazio per i numerosi interventi sul tema.... Per quanto riguarda il servizio accetto anche le critiche, con la stessa serenità con cui ho accettato i complimenti per gli altri..... Non era un mettere le mani avanti quando dicevo che questo pezzo, rispetto agli altri, realizzati da me e dalla redazione, era il più difficile da realizzare. Mi sembra di aver dato spazio alle parole del fratello quando dice che il padre è morto per infarto... Le dichiarazioni di Acquaroli e dell'amica di Valentino escludono l'ipotesi del suicidio.... Quindi perchè non dare credito ad un ipotesi, forse chissa, fantascientifica, di omicidio...? Proprio per non cadere nel banale ciclismo=doping=droga ho evitato di parlare esplicitamente di quello che tutti pensano o pensavano...che Fois fosse morto per overdose di stupefacenti. Vi riporto una parte del mio audio: " Tante le ipotesi: malore, overdose, infarto. Difficile capire cosa è successo nella notte del 28 marzo scorso nella camera da letto del ciclista...." Se avessi voluto offendere la memoria del corridore potevo impostare il servizio in maniera diversa, non era questa la mia intenzione e se qualcuno ha percepito questo chiedo scusa anticipatamente. Nel pezzo si evince quanto Fois amasse la vita ed il correre in bicicletta... La sua scomparsa, come quella del Panta, mi rattrista e mi lascia un gran vuoto dentro. Conoscevo, per motivi di lavoro, tutte e due i corridori. Con Valentino c'era pure un amicizia, un paio di volte, a cavallo del 1999- 2000, ci siamo visti a Bergamo a seguire assieme le partite dell'Atalanta, che io seguivo per TMC. Altresì ci siamo visti qualche volta a Milano a feste o altri eventi sportivi. Di Valentino ricorderò sempre il suo sorriso da bambino, la sua voglia di ridere, di scherzare, di vivere la vita. Quello era il vero Fois. Un abbraccio a tutti voi, Paolo. ps. non commento le discussioni precedenti riguardo doping, depressione etc perchè voglio leggerle con calma.


violetta - 08/04/2008 alle 23:35

[quote][i]Originariamente inviato da colombo67 [/i] Ringrazio per i numerosi interventi sul tema.... Per quanto riguarda il servizio accetto anche le critiche, con la stessa serenità con cui ho accettato i complimenti per gli altri..... Non era un mettere le mani avanti quando dicevo che questo pezzo, rispetto agli altri, realizzati da me e dalla redazione, era il più difficile da realizzare. Mi sembra di aver dato spazio alle parole del fratello quando dice che il padre è morto per infarto... Le dichiarazioni di Acquaroli e dell'amica di Valentino escludono l'ipotesi del suicidio.... Quindi perchè non dare credito ad un ipotesi, forse chissa, fantascientifica, di omicidio...? Proprio per non cadere nel banale ciclismo=doping=droga ho evitato di parlare esplicitamente di quello che tutti pensano o pensavano...che Fois fosse morto per overdose di stupefacenti. Vi riporto una parte del mio audio: " Tante le ipotesi: malore, overdose, infarto. Difficile capire cosa è successo nella notte del 28 marzo scorso nella camera da letto del ciclista...." Se avessi voluto offendere la memoria del corridore potevo impostare il servizio in maniera diversa, non era questa la mia intenzione e se qualcuno ha percepito questo chiedo scusa anticipatamente. Nel pezzo si evince quanto Fois amasse la vita ed il correre in bicicletta... La sua scomparsa, come quella del Panta, mi rattrista e mi lascia un gran vuoto dentro. Conoscevo, per motivi di lavoro, tutte e due i corridori. Con Valentino c'era pure un amicizia, un paio di volte, a cavallo del 1999- 2000, ci siamo visti a Bergamo a seguire assieme le partite dell'Atalanta, che io seguivo per TMC. Altresì ci siamo visti qualche volta a Milano a feste o altri eventi sportivi. Di Valentino ricorderò sempre il suo sorriso da bambino, la sua voglia di ridere, di scherzare, di vivere la vita. Quello era il vero Fois. Un abbraccio a tutti voi, Paolo. ps. non commento le discussioni precedenti riguardo doping, depressione etc perchè voglio leggerle con calma. [/quote] il fatto di aver sottolineato il discorso dell'ereditarietà di una certa "malattia-predisposizione" come vogliamo chiamarla, ti fa onore, in quanto si stacca da tutto ciò che abbiamo sentito nei tg e letto nei giorni subito successivi alla scomparsa di Valentino. Ricordo, con tristezza, che la stessa cosa fu fatta con Denis Zanette :^o^, ossia di urlare alla morte causata da doping salvo poi constatare che si trattò di un vero e proprio infarto...


Laura Idril - 14/10/2008 alle 21:26

[quote][i]Originariamente inviato da luke85 [/i] Ciao a tutti gli utenti, volevo informarvi che venerdi' sera a mezzanotte all'interno del programma sportivo Victory, condotto dall'amico di cicloweb Paolo Colombo,andrà in onda un'intervista,realizzata dallo stasso, a Ivan Basso. Si ritorna dunque ai servizi sul ciclismo anche su la sette! Sintonizzatevi numerosi! :italia: [/quote]


tonyksoox - 18/10/2008 alle 13:50

Porca miseria me lo sono perso lo speciale, qualcuno sa dirmi qualcosa sulla puntata di ieri oppure c'è un modo per vederlo in replica o su qualche filmato di youtube?


Laura Idril - 27/11/2008 alle 14:58

[b]RICCARDO RICCO' IN ESCLUSIVA SU LA 7 A V-ICTORY, VENERDI' 28 NOVEMBRE ORE 24:00...dopo le Invasioni[/b] [quote][i]Originariamente inviato da colombo67 [/i] Andrà in onda Venerdì 28 novembre all'interno di V-ictory, il settimanale sportivo de la7 condotto da Paolo Colombo,in onda alle 24 , dopo le Invasioni Barbariche. l'intervista in esclusiva realizzata con Riccardo Riccò. Il corridore modenese, secondo al Giro D'Italia 2008, squalificato per doping al Tour de France racconta la sua storia all'inviato di punta di V-ictory Nicolò Di Thiene. Il dramma di un Campione passato dal podio del Giro alla polvere dello scandalo doping. Le immagini inedite di Riccò che pedala sotto una nevicata, il corridore, nonostante la squalifica di due anni, non ha perso la passione per la bici e continua ad allenarsi tutti i giorni. "Ho pianto tanto sto molto meglio ora, grazie all'aiuto della mia fidanzata Vania, dei miei genitori ed amici. Non mi scorderò mai la notte passata nella cella della gendarmeria francese. Ma se prima davo il cento per cento, quando tornerò a correre darò il centodieci per cento e non ce ne sarà più per nessuno- questa una delle frasi dell'intervista a Riccò- Vivo serenamente la mia squalifica, mi mancano da morire le corse...Si tratta di aspettare due anni". In V-ictory la storia del Cobra Riccardo Ricco. Un salutone a tutti gli amanti del ciclismo da Paolo Colombo:OO: [/quote]

 

[Modificato il 27/11/2008 alle 15:10 by Monsieur 40%]


pedalando - 27/11/2008 alle 15:44

Un paio di considerazioni (cit. "Le parole sono importanti!") [quote] Il dramma di un Campione passato dal podio del Giro alla polvere dello scandalo doping. [/quote] Dramma? ! :o Ed allora come definiamo l'infortunio in partita capitato ad un ragazzo che rischia di restare paralizzato? ( http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/la_spezia/2008/11/18/1101891170885-rugbysta-rischia-paralisi.shtml ) O anche, il difensore che fa fallo in area di rigore ma essendo visto dall'arbitro si becca un rigore, vive un dramma? [quote] "Ma se prima davo il cento per cento, quando tornerò a correre darò il centodieci per cento e non ce ne sarà più per nessuno". [/quote] Questa frase puo' essere male interpretata....

 

[Modificato il 27/11/2008 alle 15:46 by pedalando]


colombo67 - 28/11/2008 alle 19:55

Io parlavo di "dramma" in senso lato... Per l'altra frase consiglio di guardare l'intervista ed il servizio nella sua interezza. Cordiali Saluti. Paolo Colombo:italia:


pedalando - 29/11/2008 alle 01:51

in "senso lato" ? :o ;) :Od:


babeuf - 29/11/2008 alle 09:01

La7 si conferma al livello degli altri canali nel trattamento nei confronti del ciclismo, io mi aspettavo una trasmissione tutta incentrata sulla carriera del cobra, con le sue vittorie, le sue imprese riproposte, e invece mi devo sorbire 1 ORA E 10 MINUTI di argomenti superinteressantissimi certamente come Maradona CT dell'argentina, la storia del Processo di Biscardi, la peggior trasmissione che si sia mai vista sulla faccia della tv a parimerito con i vari reality, e poi mezz'ora di intercettazioni con la simpatica voce di Moggi, servizi sulla Gea, e poi ancora simpatici quiz a calciatori che alla domanda "chi è angela merckel" rispondono "un'attrice porno"... e il cobra? relegato agli ultimi 10 minuti, un'intervista di 10 minuti in cui parla quasi solo della sua vicenda (e non poteva essere diversamente, vista la brevità del tempo a disposizione), con pochissime immagini delle sue imprese, intervallate dalla riproposizione del momento in cui il tg sportivo di la7 annunciò con toni enfatici la sua positività e delle immagini del suo arresto. anche la7 dunque si conferma tv calciofila, come il 100% delle emittenti italiane.


Bitossi - 29/11/2008 alle 09:28

Scusa ma non sono d'accordo, ovviamente con la seconda parte del tuo intervento. Che dire... l'ora era tarda, e la palpebra tendeva a cadere, a maggior ragione dopo aver dovuto sorbire le perle "culturali" dei nostri calciatori, con Gramsci definito "fascista" e l'unità d'Italia proclamata nel 1614. L'ignoranza crassa, qualunquista per non dire peggio, si sa, fa spettacolo (?), e continuiamo così... Però, sono l'unico che ha avuto l'impressione di un livello di rielaborazione delle proprie vicende, da parte di Riccò, prossima allo zero? Mi dispiace dire queste cose, ma mi ha ricordato alcuni dei nostri allievi (insegno in una scuola professionale di periferia), che, dopo aver ricevuto una sanzione o una reprimenda, recitano il mea culpa più o meno a memoria, il tutto condito da propositi generici ma mai troppo impegnativi... Del problema, o della percezione che un problema ci sia, nemmeno l'ombra.


babeuf - 29/11/2008 alle 09:59

[quote][i]Originariamente inviato da Bitossi [/i] Però, sono l'unico che ha avuto l'impressione di un livello di rielaborazione delle proprie vicende, da parte di Riccò, prossima allo zero? Mi dispiace dire queste cose, ma mi ha ricordato alcuni dei nostri allievi (insegno in una scuola professionale di periferia), che, dopo aver ricevuto una sanzione o una reprimenda, recitano il mea culpa più o meno a memoria, il tutto condito da propositi generici ma mai troppo impegnativi... Del problema, o della percezione che un problema ci sia, nemmeno l'ombra. [/quote] non sei l'unico ad aver avuto questa impressione, ma mettiti pure nei panni di una persona che ha sbagliato a cui vengono sempre chieste le medesime cose dai giornalisti... ogni volta si ritrova a parlare degli stessi argomenti, la notte passata in carcere, gli interrogatori in gendarmeria, l'affetto dei tifosi e della fidanzata, eccetera. È difficile rielaborare in modo diverso sempre gli stessi concetti. Però Riccò ha anche detto cose molto profonde sull'idea sbagliata che la gente ha del doping, cose che non avevo mai sentito da lui.


cassius - 29/11/2008 alle 17:16

[quote][i]Originariamente inviato da leo [/i] [OT]Qualcuno mi sa segnalare dei link dove possa trovare degli articoli di Travaglio su Pantani? Grazie in anticipo [/quote] http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/02/07/dossier-pantani-giudici-sicuri-sostanze-vietate.html L'ho letto, non mi è sembrato niente di inquisitorio. In buona sostanza parla di quando a Pantani, nel 1995, dopo l'incidente alla Milano-Torino, fu trovato un ematocrito del 60%.


Bartoli - 29/11/2008 alle 17:21

Non mi è piaciuto sto servizio, troppo pro-Riccò


Paz&Caz - 29/11/2008 alle 18:00

Io volevo guardarlo ma mi sono addormentato.


grilloparlante - 01/12/2008 alle 12:56

Forse non era neanche giusto dargli contro, come però è vero che non si può neanche andare da questi personaggi, che hanno innegabilmente delle colpe da lavare, a fargli dire quello che gli pare. Almeno una domandina ogni tanto la devi fare. Esempio: - Tornerò più forte di prima... - Come farai? Perché hai sentito la necessità di fare quel che hai fatto? - Chi pensa che si vince barando non capisce nulla di ciclismo... - Ma non trovi che aver vinto due tappe e poi essere risultato positivo sia aver barato? La sensazione però è che certe interviste vengono concesse soltanto a patto, tacitamente immagino, che non si molesti il personaggio. Di certo, Riccò non ha rielaborato un bel niente, né credo sia in grado di farlo. Speriamo che Boifava sappia fare con lui quello che per qualche mese seppe fare con Pantani: tenergli lontani i personaggi negativi. Forza Riccò, forse il peggio è passato...


babeuf - 01/12/2008 alle 18:18

[quote][i]Originariamente inviato da grilloparlante [/i] Ma non trovi che aver vinto due tappe e poi essere risultato positivo sia aver barato? [/quote] Riccò non ha detto di non aver barato, ma ha detto che chi dice "vinci solo perchè bari" parla da ignorante, e su questo ha il mio completo appoggio. Sul fatto che tornerà più forte di prima non ci sono dubbi, e il metodo è semplice: allenandosi di più.


barrylyndon - 02/12/2008 alle 00:26

"e non ce ne sara' per nessuno"...forse la vicenda lo ha cambiato..non ha di certo smorzato quella dose di spacconeria che le aveva reso celebre quanto i suoi scatti in salita..:bla: parlasse un po' di meno..non e' questo essere personaggio.Bugno e Indurain parlavano poco,eppure erano dei personaggi di primo spessore..forse perche' a quelle poche parole che pronunciavano seguivano molte vittorie... mi auguro per lui che torni non piu' forte di prima,piu' rispettoso di prima...


babeuf - 02/12/2008 alle 11:46

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] "e non ce ne sara' per nessuno"...forse la vicenda lo ha cambiato..non ha di certo smorzato quella dose di spacconeria che le aveva reso celebre quanto i suoi scatti in salita..:bla:[/quote] ma per quale ragione le dichiarazioni di Riccò devono suscitare risentimento? lo scopo di Riccardo è quello: tornare a dominare. Perchè dovrebbe nascondersi dietro a un dito? [quote] parlasse un po' di meno..non e' questo essere personaggio.Bugno e Indurain parlavano poco,eppure erano dei personaggi di primo spessore..forse perche' a quelle poche parole che pronunciavano seguivano molte vittorie... [/quote] su questo posso essere d'accordo, ma ognuno è fatto a modo suo. E comunque alle parole di Riccò al 99% seguono i fatti, vedi affermazioni del tipo "oggi scatto sul Poggio" oppure "domani vince piepoli". Non è uno che parla a vanvera, è semplicemente consapevole del suo talento enorme. quando uno fà tanti sacrifici (come lui) fà piacere essere ripagati dalle vittorie. poi c'è chi preferisce stare in silenzio e chi (come lui) dice apertamente i suoi obiettivi. Non vedo nessuna mancanza di rispetto in tutto ciò, ma solo tanta determinazione (e un po' di sana cattiveria agonistica).


barrylyndon - 02/12/2008 alle 12:49

ah ah ah ....sapevo che mi avresti risposto tu..e solo tu.. comunque te lo dico cosi',il carattere che ha non mi piace.. e qualcuno che ha avuto che fare con lui.........beh..non lo dico perche' non sono cose che ho vissuto in prima persona... ad ogni modo quello che dice promette..mah...io a parte sull'aspin non l'ho mai visto fare il vuoto..e di promesse ne ha fatte.. Contador lo sta ancora chiedendosi dove sono gli scatti che avrebbero spaccato il giro sul mortirolo... insomma.il ragazzo promette(va),ma non puo' permettersi certi atteggiamenti avendo vinto qualche bella tappa qua e la'...non li aveva Pantani,non li aveva Bugno,non li aveva Indurain,non li aveva Armstrong...quando questi non erano affermati campioni..e sono diventati campioni lo stesso.. quindi.non e' necessario parlare parlare parlare,minacciare,minacciare,minacciare. fuoco et fiamme..per ritagliarsi un posto nella storia del ciclismo..basta vincere qualche classica,qualche gt..... e dopo mi ricordero'nei post del 2020 che nel ciclismo c'e' stato anche tale Riccardo Ricco'...


violetta - 02/12/2008 alle 13:51

tralasciando la linea di impostazione del servizio, personale e quindi poco criticabile a mio avviso, vorrei mettere in luce un solo aspetto di Riccò... In viso gonfio e anche al livello del collo...un effetto televisivo?


Monsieur 40% - 04/12/2008 alle 15:26

Non è uno speciale sul ciclismo, ma è comunque un servizio che ci fa piacere "pubblicizzare": ***************** Sarà una puntata speciale quella che andrà in onda Venerdì 5 dicembre alle ore 24:00 su la7. Il settimanale sportivo è condotto da Paolo Colombo che, nonostante i suoi 40 anni è un volto storico de la7... era approdato nel 1996 all'allora TMC. Il presentatore televisivo nei mesi scorsi era salito alla ribalta per essere stato il primo giornalista sportivo italiano ad aver fatto Coming-Out, era accaduto davanti ad una platea di tremila persone, in una serata alla discoteca milanese Il Borgo. La puntata è in fase di ultimazione ma qualche indiscrezione è già emersa. Un viaggio inchiesta nel mondo sportivo dove dichiararsi omosessuali è ancora un problema, con interviste a giornalisti, calciatori, atleti. La storia del calciatore tedesco Urban che ha smesso di fare il professionista per giocare in una squadra gay. I giochi gay di Barcellona Eurogames 2008 con la storia dei Kingkickers, la squadra di calcio milanese allenata proprio da Colombo. Un viaggio nel mondo della moda per scoprire perchè gli atleti, gli sportivi , rugbisti, calciatori o altro sono diventati delle vere e proprie icone gay. Immagini in esclusiva dei backstage del famoso calendario Dieux du Stade, quello dei rugbisti francesi, immagini dei backstage dei calciatori in mutande di Bikkembergs e altre chicche con boni da paura - assicura il conduttore Paolo Colombo - dovrebbero incollare gay e non ai teleschermi de la7. C'è poi un intervista esplosiva, assolutamente da vedere, destinata a far cadere i tanti, troppi tabù , che esistono ancora nel terzo millennio quando si parla di gay nello sport professionistico. Redazione V-ictory


lemond - 04/12/2008 alle 15:43

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] ah ah ah ....sapevo che mi avresti risposto tu..e solo tu.. comunque te lo dico cosi',il carattere che ha non mi piace.. e qualcuno che ha avuto che fare con lui.........beh..non lo dico perche' non sono cose che ho vissuto in prima persona... ad ogni modo quello che dice promette..mah...io a parte sull'aspin non l'ho mai visto fare il vuoto..e di promesse ne ha fatte.. Contador lo sta ancora chiedendosi dove sono gli scatti che avrebbero spaccato il giro sul mortirolo... insomma.il ragazzo promette(va),ma non puo' permettersi certi atteggiamenti avendo vinto qualche bella tappa qua e la'...non li aveva Pantani,non li aveva Bugno,non li aveva Indurain,non li aveva Armstrong...quando questi non erano affermati campioni..e sono diventati campioni lo stesso.. quindi.non e' necessario parlare parlare parlare,minacciare,minacciare,minacciare. fuoco et fiamme..per ritagliarsi un posto nella storia del ciclismo..basta vincere qualche classica,qualche gt..... e dopo mi ricordero'nei post del 2020 che nel ciclismo c'e' stato anche tale Riccardo Ricco'... [/quote] Va bene a te il carettere di Riccò non piace, a me sì e al Giro mi sembra che alcune volte Riccardo abbia staccato Alberto. Quanto alle vittorie, mi sembra che non ce siano tanti di corridori che alla sua età abbiano fatto quanto lui. Se l'Astana fosse stata invitata al Tour o, in altre parole ,il ciclismo dal punto di vista organizzativo fosse una cosa seria (ma mi pare ovvio che sia chiedere troppo :OIO ) Riccò avrebbe già nel suo "albo d'oro" un giro d'Italia. Per il resto occorre armarsi di pazienza.


Laura Idril - 04/12/2008 alle 15:46

Un backstage sul calendario Dieux de Stade??!?! Colombo sei il mio idolo :D


barrylyndon - 04/12/2008 alle 19:38

[quote][i]Originariamente inviato da lemond [/i] Va bene a te il carettere di Riccò non piace, a me sì [/quote] se a tanti di voi piace il carattere di uno che sovente non rispetta gli avversari,e'presuntuoso ed arrogante senza aver vinto quasi nulla... che dire...il mondo e' bello perche'e' vario. voglio solo dire che molti dei campioni dello sport non avevano bisogno di gridare ai 4 venti e dire "oddio quanto sono forte"..facevano parlare i risultati..non non e' necessario fare gli spacconi per vincere...


mestatore - 04/12/2008 alle 21:52

eh caro barry, ma lui ha una gamba monumentale.... fonte : marzio bruseghin ciao mesty


Felice - 04/12/2008 alle 23:05

[quote][i]Originariamente inviato da lemond [/i] Quanto alle vittorie, mi sembra che non ce siano tanti di corridori che alla sua età abbiano fatto quanto lui. [/quote] Scherzi??!!! Ah, ma forse tu pensi al ciclismo attuale, ovvero al regno della gerontocrazia. Ma nella storia del ciclismo ce ne sono legioni di ciclisti che all'età di Riccò hanno vinto molto, molto, ma molto più di Riccò. E anche fra quelli in attività... suvvia lasciamo perdere. Cerchiamo di non confondere le vittorie ottenute con quelle che alcuni dei suoi tifosi gli attribuiscono e che esistono solo nei loro sogni.


antonello64 - 04/12/2008 alle 23:12

[quote][i]Originariamente inviato da lemond [/i] Se l'Astana fosse stata invitata al Tour o, in altre parole ,il ciclismo dal punto di vista organizzativo fosse una cosa seria (ma mi pare ovvio che sia chiedere troppo :OIO ) Riccò avrebbe già nel suo "albo d'oro" un giro d'Italia. Per il resto occorre armarsi di pazienza. [/quote] e se magari l'anno scorso Di Luca, Schleck, Mazzoleni, Cunego e Simoni non avessero partecipato, di Giri in carniere ne avrebbe ben due. Ti piace vincere facile, eh?


Dreams - 05/12/2008 alle 00:20

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da lemond [/i] Se l'Astana fosse stata invitata al Tour o, in altre parole ,il ciclismo dal punto di vista organizzativo fosse una cosa seria (ma mi pare ovvio che sia chiedere troppo :OIO ) Riccò avrebbe già nel suo "albo d'oro" un giro d'Italia. Per il resto occorre armarsi di pazienza. [/quote] e se magari l'anno scorso Di Luca, Schleck, Mazzoleni, Cunego e Simoni non avessero partecipato, di Giri in carniere ne avrebbe ben due. Ti piace vincere facile, eh? [/quote] Io farei direttamente correre tutti a tutte le corse, senza aspettare inviti o avere squalifiche doping, così il problema è risolto e siamo tutti contenti e non ci facciamo seghe mentali sul fatto che se non c'era uno vinceva l'altro. ps. Non c'entra forse nulla mah... Ivan Gotti ne ha vinti 2 senza meritarne uno. Non so se rendo l'idea.


lemond - 05/12/2008 alle 07:35

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da lemond [/i] Se l'Astana fosse stata invitata al Tour o, in altre parole ,il ciclismo dal punto di vista organizzativo fosse una cosa seria (ma mi pare ovvio che sia chiedere troppo :OIO ) Riccò avrebbe già nel suo "albo d'oro" un giro d'Italia. Per il resto occorre armarsi di pazienza. [/quote] e se magari l'anno scorso Di Luca, Schleck, Mazzoleni, Cunego e Simoni non avessero partecipato, di Giri in carniere ne avrebbe ben due. Ti piace vincere facile, eh? [/quote] Di Luca mi pare ci fosse, ma forse mi sbaglio:D, così come Simoni. Quanto a Cunego devo confessare che è vero, se fosse stato al Giro per Riccò non ci sarebbero state possibilità:D. Per Andy sono proprio ansioso di vederli correre l'un contro l'altro armati. Per me Riccardo (se ...) in un G.T. può perdere solo da Contador e Basso P.S. A proposito Mazzoleni, che fine ha fatto?


lemond - 05/12/2008 alle 07:40

[quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [quote][i]Originariamente inviato da lemond [/i] Quanto alle vittorie, mi sembra che non ce siano tanti di corridori che alla sua età abbiano fatto quanto lui. [/quote] Scherzi??!!! ... E anche fra quelli in attività... suvvia lasciamo perdere. Cerchiamo di non confondere le vittorie ottenute con quelle che alcuni dei suoi tifosi gli attribuiscono e che esistono solo nei loro sogni. [/quote] A me sembra che il miglior corridore giovane sia Andy e non mi pare che abbia ... Quindi forse scherzi tu? ;)


lemond - 05/12/2008 alle 07:50

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] [quote][i]Originariamente inviato da lemond [/i] [/quote] se a tanti di voi piace il carattere di uno che sovente non rispetta gli avversari,e'presuntuoso ed arrogante senza aver vinto quasi nulla... che dire...il mondo e' bello perche'e' vario. voglio solo dire che molti dei campioni dello sport non avevano bisogno di gridare ai 4 venti e dire "oddio quanto sono forte"..facevano parlare i risultati..non non e' necessario fare gli spacconi per vincere... [/quote] A me l'atteggiamento che piace meno in assoluto è l'ipocrisia (anche in senso etimologico). Quindi a me Riccò è simpatico, perché mi sembra certo che non è una tal persona.


Paz&Caz - 05/12/2008 alle 09:59

Lemond... nella vita con i "se" e i "ma".... non vai da nessuna parte. Riccò è arrivato 2° ... e per 2 anni darà molto difficile che possa migliorare!


Felice - 05/12/2008 alle 11:40

[quote][i]Originariamente inviato da lemond [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] Scherzi??!!! ... E anche fra quelli in attività... suvvia lasciamo perdere. Cerchiamo di non confondere le vittorie ottenute con quelle che alcuni dei suoi tifosi gli attribuiscono e che esistono solo nei loro sogni. [/quote] A me sembra che il miglior corridore giovane sia Andy e non mi pare che abbia ... Quindi forse scherzi tu? ;) [/quote] Scherzo io? Assolutamente no. Intanto noto che citando il mio post hai glissato sul riferimento al passato. Quindi suppongo che tu ammetta che nel contesto della storia del cislismo il palmares del 25-enne Riccò é assolutamente insignificante. Noto inoltre che ti stai trincerando dietro un'interpretazione estremamente ristrettiva di quanto affermato: in sostanza tu sostieni che, limitandosi ai coetanei di Riccò attualmente in attività, Riccò é quello che ha vinto di più o, comunque, uno di quelli che hanno vinto di più. Abbi pazienza, ma una visione un po' più ampia non vuoi proprio avercela? I corridori in attività più anziani di lui ad un certo momento della loro vita hanno avuto l'età che ha Riccò adesso e, a quell'età, avevano già un palmarès che può essere confrontato con quello di Riccò. E fra questi quanti erano quelli che, alla sua età, avevano vinto più di lui?

 

[Modificato il 05/12/2008 alle 14:21 by Admin]


antonello64 - 05/12/2008 alle 11:52

[quote][i]Originariamente inviato da lemond [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] e se magari l'anno scorso Di Luca, Schleck, Mazzoleni, Cunego e Simoni non avessero partecipato, di Giri in carniere ne avrebbe ben due. Ti piace vincere facile, eh? [/quote] Di Luca mi pare ci fosse, ma forse mi sbaglio:D, così come Simoni. Quanto a Cunego devo confessare che è vero, se fosse stato al Giro per Riccò non ci sarebbero state possibilità:D. Per Andy sono proprio ansioso di vederli correre l'un contro l'altro armati. Per me Riccardo (se ...) in un G.T. può perdere solo da Contador e Basso P.S. A proposito Mazzoleni, che fine ha fatto? [/quote] si parlava dell'anno scorso (2007) e non di quest'anno (2008)

 

[Modificato il 05/12/2008 alle 14:21 by Admin]


lemond - 05/12/2008 alle 13:25

[quote][i]Originariamente inviato da Paz&Caz [/i] Lemond... nella vita con i "se" e i "ma".... non vai da nessuna parte. Riccò è arrivato 2° ... e per 2 anni darà molto difficile che possa migliorare! [/quote] Su questo non posso che concordare, ma con amarezza :cincin:


lemond - 05/12/2008 alle 13:35

[quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [quote][i]Originariamente inviato da lemond [/i] A me sembra che il miglior corridore giovane sia Andy e non mi pare che abbia ... Quindi forse scherzi tu? ;) [/quote] Scherzo io? Assolutamente no. Intanto noto che citando il mio post hai glissato sul riferimento al passato. Quindi suppongo che tu ammetta che nel contesto della storia del cislismo il palmares del 25-enne Riccò é assolutamente insignificante. Noto inoltre che ti stai trincerando dietro un'interpretazione estremamente ristrettiva di quanto affermato: in sostanza tu sostieni che, limitandosi ai coetanei di Riccò attualmente in attività, Riccò é quello che ha vinto di più o, comunque, uno di quelli che hanno vinto di più. Abbi pazienza, ma una visione un po' più ampia non vuoi proprio avercela? I corridori in attività più anziani di lui ad un certo momento della loro vita hanno avuto l'età che ha Riccò adesso e, a quell'età, avevano già un palmarès che può essere confrontato con quello di Riccò. E fra questi quanti erano quelli che, alla sua età, avevano vinto più di lui? [/quote] E' bene, secondo me, che ognuno faccia i conti con il proprio periodo, perché il ciclismo è molto cambiato negli ultimi anni e quello che prima era un bene (la ricerca scientifica con annessi e connessi) ora è diventato "il demone che tutti devono combattere". In ogni modo di grandi campioni dopo "l'affaire Festina, che ha "tout changé" ne "conosco pochi" che a 24 anni hanno vinto più di lui. Basso ad es. che io considero il più grande italiano, mi pare avesse vinto poco e di stranieri, a parte Contador "idem". Se sbaglio correggimi, perché io cito a memoria [e non è che ne abbia molta:)]

 

[Modificato il 05/12/2008 alle 14:22 by Admin]


lemond - 05/12/2008 alle 13:40

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] si parlava dell'anno scorso (2007) e non di quest'anno (2008) [/quote] Avevo spedito un messaggio di correzione a quanto detto, subito dopo, perché mi ero accorto di essere incorso in un "qui pro quo" ed avevo spiegato che per me l'anno scorso equivaleva al 2008, perché ormai la stagione agonistica è terminata. In ogni modo l'errore è mio.

 

[Modificato il 05/12/2008 alle 14:23 by Admin]


Admin - 05/12/2008 alle 14:23

Sfrondiamo un po' i quote, ragazzi. Grazie per la collaborazione :cincin:


barrylyndon - 05/12/2008 alle 15:19

[quote][i]Originariamente inviato da lemond [/i] A me l'atteggiamento che piace meno in assoluto è l'ipocrisia (anche in senso etimologico). Quindi a me Riccò è simpatico, perché mi sembra certo che non è una tal persona. [/quote] tu forse confondi il rispetto per ipocrisia.. se a dopo a te sta simpatico...non e' un problema.. ma uno che si lagna spesso e volentieri...per il carattere che ho..a me non puo' star simpatico..:cincin:


babeuf - 05/12/2008 alle 17:59

[quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [quote][i]Originariamente inviato da lemond [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] Scherzi??!!! ... E anche fra quelli in attività... suvvia lasciamo perdere. Cerchiamo di non confondere le vittorie ottenute con quelle che alcuni dei suoi tifosi gli attribuiscono e che esistono solo nei loro sogni. [/quote] A me sembra che il miglior corridore giovane sia Andy e non mi pare che abbia ... Quindi forse scherzi tu? ;) [/quote] Scherzo io? Assolutamente no. Intanto noto che citando il mio post hai glissato sul riferimento al passato. Quindi suppongo che tu ammetta che nel contesto della storia del cislismo il palmares del 25-enne Riccò é assolutamente insignificante. Noto inoltre che ti stai trincerando dietro un'interpretazione estremamente ristrettiva di quanto affermato: in sostanza tu sostieni che, limitandosi ai coetanei di Riccò attualmente in attività, Riccò é quello che ha vinto di più o, comunque, uno di quelli che hanno vinto di più. Abbi pazienza, ma una visione un po' più ampia non vuoi proprio avercela? I corridori in attività più anziani di lui ad un certo momento della loro vita hanno avuto l'età che ha Riccò adesso e, a quell'età, avevano già un palmarès che può essere confrontato con quello di Riccò. E fra questi quanti erano quelli che, alla sua età, avevano vinto più di lui? [/quote] Sul palmarès di Riccardo ha ragione Felice, non è confrontabile con i grandi del passato, alcuni dei quali alla sua età avevano vinto molto, molto di più. Per restare ai giorni nostri basta citare Cunego, a 22 anni Giro e Lombardia. Però ciò che ha fatto vedere Riccardo, al di là del palmarès, è raro: un corridore che alla Tirreno adriatico su uno strappo duro risponde a una sparata di Vinokourov (che in quanto a cambi di ritmo è spaventoso) e lo stacca nettamente facendo il vuoto, che batte Di Luca e Bettini in arrivi su strappi brevi, dove Di Luca e Bettini sono considerati fuoriclasse, un corridore che lascia sul posto Valverde in volata al termine di una salita non durissima, un corridore che fà il vuoto in montagna al Tour rifilando un minuto e mezzo in tre chilometri di ascesa al gruppo, incapace di reagire. Per questo considero Riccò un campione, il palmarès sarebbe dovuto venire nelle prossime stagioni; adesso con la squalifica tutto sarà rimandato. Per quanto riguarda il suo carattere, si sono spesi fiumi di parole riguardo alla sua arroganza, alla sua strafottenza, alla sua mancanza di rispetto nei confronti di compagni di squadra, colleghi, tifosi, giornalisti, fidanzata,... ma a questa gente che dice queste cose io vorrei chiedere: ma lo avete conosciuto di persona? ah già, uno che dice "quando torno non ce ne sarà per nessuno" è un montato, un maleducato ecc ecc. Del resto sono anche arrivato a leggere commenti del tipo "Di Luca è un presuntuoso" solo perchè ha detto "a Mendrisio voglio essere capitano"... ormai non mi stupisco più di nulla. Per fortuna che a Di Luca e Riccò di queste opinioni interessa ben poco, loro pensano ad allenarsi e a vincere... chi non li sopporta rosichi pure.


barrylyndon - 05/12/2008 alle 18:51

domanda: occcore conscere di persona un personaggio pubblico che sa che quel che si enuncia sara' dominio dei mass media e quindi alla portata di tutti? uno che quando perde accetta malvolentieri il verdetto della strada,Contador e Cunego le sue "vittime" illustri,uno che denigra spesso e volentieri avversari e non solo(non so come l'abbian presa i suoi compagni di team del Giro),uno che si crede padrone delle salite con le sua gambe imperiose... io giudico quello che vedo..Ricco',secondo me,non e' un modello da mostrare a nessun giovane sportivo in erba...per il comportamento tenuto sin qua.. e qualcuno la chiama grinta...bah.....


babeuf - 05/12/2008 alle 19:23

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] domanda: occcore conscere di persona un personaggio pubblico che sa che quel che si enuncia sara' dominio dei mass media e quindi alla portata di tutti? uno che quando perde accetta malvolentieri il verdetto della strada,Contador e Cunego le sue "vittime" illustri,uno che denigra spesso e volentieri avversari e non solo(non so come l'abbian presa i suoi compagni di team del Giro),uno che si crede padrone delle salite con le sua gambe imperiose...[/quote] infatti è per questo che Contador e Riccò si odiano... tant'è che quando Riccò stava in difficoltà Contador è stato uno dei primi a esprimere solidarietà e a chiedere come stava Riccardo, e idem per Sella, un altro protagonista di accesi diverbi con Riccò, invece di dedicarsi al tiro al bersaglio, tanto amato da corridori "rispettosi" come Di Gregorio, Millar, Kirchen e altri. Segno evidente che una cosa è il personaggio come appare alle telecamere, un'altra è la persona. [quote]e qualcuno la chiama grinta...bah..... [/quote] se alle parole non seguissero i fatti lo considererei un ciarlatano. ma invece non è così. E le dichiarazioni magari le usa per caricarsi, non ci vedo nulla di male, mi sembra che nessuno oggi si sia scandalizzato per il fatto che Basso oggi ha detto "Voglio vincere Giro e Vuelta" (e giustamente), mi sembra che nessuno si sia scandalizzato quando Phelps disse "voglio vincere 8 ori a pechino", e così via. Due pesi due misure?


barrylyndon - 05/12/2008 alle 20:18

ti prego non arrapicarti sugli specchi.. Contador e' un signore..e non ha risposto ai piagnistei e recriminazioni continue di Ricco' al giro."quello non era al mare" "io sono il piu' forte" "se Sella non avesse tirato" "se avessi avuto la squadra" e che palle... Attacca sul Mortirolo e staccalo se sei tanto piu' forte... Non si tratta di dire domani "vinco io".e' il modo in cui lo si dice... ma se a voi va bene cosi...avanti con gli osanna ad ogni suo "che vadano a cagare" in diretta tv....


pedalando - 05/12/2008 alle 22:48

scusate ma la discussione mi sembra fuori tema in questo 3D. visto che il soggetto e' Ricco' continuatela pure nel 3D a lui dedicato. grazie. p.s.: Babeuf, guarda un po', ho inaugurato proprio con te il vestitino da moderatore. Ti devo una birra. :cincin:


claudiodance - 06/12/2008 alle 00:34

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] scusate ma la discussione mi sembra fuori tema in questo 3D. visto che il soggetto e' Ricco' continuatela pure nel 3D a lui dedicato. grazie. p.s.: Babeuf, guarda un po', ho inaugurato proprio con te il vestitino da moderatore. Ti devo una birra. :cincin: [/quote] ciccio, in quanto moderatore non ti è concesso di bere e/o offrire birra ad altri utenti. é il comma 007-Spy**3456bis par.-88 capov. (w) terza riga del codice di autoregolamentazione interna degli infiltrati del Lando team: Meglio noto come la bibbia della GRU (Grande Rivoluzione Universale). Ricorda, prima di essere moderatore, tu sei ancora, animatore, del regno di lando. ciao bello c.


Lando - 06/12/2008 alle 00:40

[quote][i]Originariamente inviato da claudiodance [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] scusate ma la discussione mi sembra fuori tema in questo 3D. visto che il soggetto e' Ricco' continuatela pure nel 3D a lui dedicato. grazie. p.s.: Babeuf, guarda un po', ho inaugurato proprio con te il vestitino da moderatore. Ti devo una birra. :cincin: [/quote] ciccio, in quanto moderatore non ti è concesso di bere e/o offrire birra ad altri utenti. é il comma 007-Spy**3456bis par.-88 capov. (w) terza riga del codice di autoregolamentazione interna degli infiltrati del Lando team: Meglio noto come la bibbia della GRU (Grande Rivoluzione Universale). Ricorda, prima di essere moderatore, tu sei ancora, animatore, del regno di lando. ciao bello c. [/quote] Cosa doveva, la mia povera mente, dover sopportare unteriormente a offesa dei Sacri Ideali, lungo queste infauste pagine vergate da figli di un pedale senza memoria. Ah, Alberto, figlio. Torna vendicatore agelico delle nostre Lande. O non tornare affatto.


Felice - 07/12/2008 alle 10:11

Mamma mia, pedalando diventando moderatore si é sdoppiato e ha cominciato a scrivere in modo incomprensibile!