Sapete se il Giro del Piemonte si disputerà quest'anno? Ho avuto notizie contrastanti.
[Modificato il 25/09/2007 alle 15:36 by Monsieur 40%]
Prova a guardare qui: http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=6614 ;)
Stefano, ho guardato. Da quello che ho capito probabilmente non si corre. Ma non facevi prima a dirlo ?
Era solo per non fare dei copia/incolla...
Fosse vero che lo fanno....
Peccato!
il giro del piemonte e' stato ufficialmente annullato fonte comunicazione ufficiale di rcs
il Giro del piemonte faceva parte del pacchetto di corse organizzate da RCS, che ha deciso di annullarlo, non si capisce bene se solo per il 2007, oppure in via definitiva. ma è come un marchio depositato? non può subentrare un altro organizzatore :italia:
purtroppo molte corse RCS sono in rosso e perciò saltano, vedi Primavera rosa, Giro della prov. di Lucca, tutte quelle del Sud e così il Giro del Piemonte...sopravviveranno solo le 4 principali (Giro, Sanremo, Lombardia e Tirreno Adriatico) o almeno spero...poi vedremo l'Eroica se avrà un futuro...d'altronde è un periodo (che dura da parecchio e sembra irreversibile) di crisi a livello organizzativo per tutte le categorie agonistiche, continuano a sparire corse...
Mmmmhhh... mica lo so... Amici e il suo GS Emilia ne crea nuove, o comunque ne riesuma alcune... Secondo me, per le corse (a differenza delle squadre), è più colpa delle organizzazioni che del "periodo".
insomma..qui in lombardia fino al '91-'92 c'erano 6-7 corse per juniores e 8-9 di allievi ogni domenica (in pratica una per provincia), ora siamo alla metà se va bene...e non è solo questione di numero di atleti, perchè si sono ridotti solo leggermente...son proprio difficoltà organizzative e il fatto che tutti gli organizzatori restano delusi se ci sono 50 partenti...ma chi l'ha detto che la qualità di una gara la fa solo il numero dei partenti?
Il marchio Giro del Piemonte è di RCS..e se qualcuno lo volesse dovrebbe 'comprarlo' dalla Gazzetta... Io però Mario porrei l'accento anche sulle amministrazioni. Difficile fare corse senza l'aiuto..monetizzante.. delle amministrazioni. Pantalica, Etna, Lucca, Giro di Puglia ecc ecc gare che organizzava Rcs sono scomparse perchè le amministrazioni non avevano più interesse acchè fossero realizzate..e dove cavolo la si fa una corsa se è tutto un 'No Grazie??'. Nel caso del Giro del Piemonte (so per certo che non interessava più a nessuno dopo la cessazione del contratto con l'Astigiano ed il ritiro della zona di Biella nonchè del Vco con cui l'accordo era praticamente fato per lo scorso anno) tiro in ballo anche il comitato regionale della FCI, piuttosto immobile
Non posso crederci, cancellano il Giro del Piemonte per disputare l'Eroica??? Pazzesco!!! :boh:
[quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Il marchio Giro del Piemonte è di RCS..e se qualcuno lo volesse dovrebbe 'comprarlo' dalla Gazzetta... Io però Mario porrei l'accento anche sulle amministrazioni. Difficile fare corse senza l'aiuto..monetizzante.. delle amministrazioni. Pantalica, Etna, Lucca, Giro di Puglia ecc ecc gare che organizzava Rcs sono scomparse perchè le amministrazioni non avevano più interesse acchè fossero realizzate..e dove cavolo la si fa una corsa se è tutto un 'No Grazie??'. Nel caso del Giro del Piemonte (so per certo che non interessava più a nessuno dopo la cessazione del contratto con l'Astigiano ed il ritiro della zona di Biella nonchè del Vco con cui l'accordo era praticamente fato per lo scorso anno) tiro in ballo anche il comitato regionale della FCI, piuttosto immobile [/quote] Sì, certo, sicuramente. Però qualcosa non mi torna: poco tempo fa ho visto delle pubblicità su alcune riviste (proprio ciclistiche? boh) della Regione Piemonte, che invitava i propri turisti a visitarla in bicicletta, tra le valli olimpiche e le tante cittadine, magari seguendo itinerari enogastronomici. Dal cicloturismo al Giro del Piemonte ce ne passa, è vero, però una corsa pro' è sempre un ottimo (e poco costoso, in fondo) investimento per far vedere paesaggi, zone, posti, strade, percorsi, un sacco di cose. Ecco perché se per il Pantalica, l'Etna e altre corse (soprattutto del Sud) posso essere portato a credere che siano mancati i fondi di organi territoriali, mi riesce più difficile pensarlo per il Giro della Liguria, il Giro di Provincia di Lucca (prima a tappe, poi singola, poi niente) e per il Giro del Piemonte. In poche parole, riuscire a portare il bilancio in attivo organizzando Giro d'Italia, Giro di Lombardia, Milano-Sanremo e Tirreno-Adriatico è "piuttosto semplice" (lo virgoletto). Più difficile se a bilancio c'è (anche) il Piemonte, e poi il Lucca, e poi etc. etc. Ricorda un po' la pubblicità del Gratta&Vinci... "Ti piace vincere facile?"...
[Modificato il 26/09/2007 alle 03:47 by Monsieur 40%]
[quote][i]Originariamente inviato da superandyweb [/i] Non posso crederci, cancellano il Giro del Piemonte per disputare l'Eroica??? Pazzesco!!! :boh: [/quote] zomegnan ha detto che l'eroica è fiandre+roubaix:D
[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Il marchio Giro del Piemonte è di RCS..e se qualcuno lo volesse dovrebbe 'comprarlo' dalla Gazzetta... Io però Mario porrei l'accento anche sulle amministrazioni. Difficile fare corse senza l'aiuto..monetizzante.. delle amministrazioni. Pantalica, Etna, Lucca, Giro di Puglia ecc ecc gare che organizzava Rcs sono scomparse perchè le amministrazioni non avevano più interesse acchè fossero realizzate..e dove cavolo la si fa una corsa se è tutto un 'No Grazie??'. Nel caso del Giro del Piemonte (so per certo che non interessava più a nessuno dopo la cessazione del contratto con l'Astigiano ed il ritiro della zona di Biella nonchè del Vco con cui l'accordo era praticamente fato per lo scorso anno) tiro in ballo anche il comitato regionale della FCI, piuttosto immobile [/quote] Sì, certo, sicuramente. Però qualcosa non mi torna: poco tempo fa ho visto delle pubblicità su alcune riviste (proprio ciclistiche? boh) della Regione Piemonte, che invitava i propri turisti a visitarla in bicicletta, tra le valli olimpiche e le tante cittadine, magari seguendo itinerari enogastronomici. Dal cicloturismo al Giro del Piemonte ce ne passa, è vero, però una corsa pro' è sempre un ottimo (e poco costoso, in fondo) investimento per far vedere paesaggi, zone, posti, strade, percorsi, un sacco di cose. Ecco perché se per il Pantalica, l'Etna e altre corse (soprattutto del Sud) posso essere portato a credere che siano mancati i fondi di organi territoriali, mi riesce più difficile pensarlo per il Giro della Liguria, il Giro di Provincia di Lucca (prima a tappe, poi singola, poi niente) e per il Giro del Piemonte. In poche parole, riuscire a portare il bilancio in attivo organizzando Giro d'Italia, Giro di Lombardia, Milano-Sanremo e Tirreno-Adriatico è "piuttosto semplice" (lo virgoletto). Più difficile se a bilancio c'è (anche) il Piemonte, e poi il Lucca, e poi etc. etc. Ricorda un po' la pubblicità del Gratta&Vinci... "Ti piace vincere facile?"... [/quote] mi sembra che hai proprio ragione.... :clap:
[quote][i]Originariamente inviato da sceriffo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da superandyweb [/i] Non posso crederci, cancellano il Giro del Piemonte per disputare l'Eroica??? Pazzesco!!! :boh: [/quote] zomegnan ha detto che l'eroica è fiandre+roubaix:D [/quote] Se è cosi allora va bene!! :D:D:D
[quote][i]Originariamente inviato da sceriffo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da superandyweb [/i] Non posso crederci, cancellano il Giro del Piemonte per disputare l'Eroica??? Pazzesco!!! :boh: [/quote] zomegnan ha detto che l'eroica è fiandre+roubaix:D [/quote] eroica=fiandre+roubaix ma la storia delle corse dove la lasciamo? Guardate il Giro dell'emilia, che è arrivata alla novantesima edizione, che effetto avrebbe la sua cancellazione in favore di un "giro d'italia dei mari"?Io non vorrei essere troppo critica ma se cominciamo a perdere, anche in Italia, il senso storico di alcune corse...addio...poi non lamentiamoci che il pubblico non è più quello di una volta...
relegato da molti anni a corsa ancillare del Lombardia, in un anonimo giovedì di ottobre, il Giro del Piemonte ha subito un lento declino, fino alla cancellazione di quest'anno. Non si poteva fare uno sforzo per trovargli un'altra data? Ma forse il problema è che in questo ciclismo,agli alti livelli (vedi anche UCI) si fannosolo conti economici ma si sono perse passioe e fantasia :(
[b]GIRO DEL PIEMONTE[/b] [quote][i]Originariamente inviato da Bridge [/i] Giovanni Gerbi, il «diavolo rosso» di Asti, conquistò alla sua maniera ruggente la prima edizione nel 1906. Chi sa di ciclismo poi, se legge l’albo d’oro, percorre in un amen tutta la storia della bici: Girardengo e Binda, Guerra, Magni e Bartali, e campioni piemontesi mai dimenticati come Defilippis, Conterno e Zilioli, poi ancora Gimondi, Moser, Bugno, fino a un corridore di razza come Bennati, che l’anno scorso si prese ad Alba l’ultimo traguardo. Davvero l’ultimo, purtroppo. Il Giro del Piemonte, in calendario per il 18 ottobre come anteprima del Lombardia, non si correrà. E quando una corsa viene cancellata lo scenario diventa buio, difficile riaccendere la luce. La notizia era nell’aria da tempo, gli organizzatori della Rcs (gli stessi del Giro d’Italia) non l’avevano mai ufficializzata, ma ora sono caduti gli ultimi dubbi. Una delle gare più vecchie d’Italia, nata ancor prima della Milano-Sanremo, va in pensione. E’ un segnale drammatico della crisi del ciclismo, intossicato dal doping e dunque meno credibile, meno spendibile. Manca il denaro, mancano gli sponsor, si legge nelle motivazioni, ma in realtà non ci sono prima di tutto i soldi pubblici. Comuni e Province interessate, la Regione, hanno risposto no: non c’interessa. Soldi da gettare non li ha nessuno in questo momento, perciò tutti stanno attenti a mirare i loro bersagli. La Rcs ha trovato sponsor altrove, ieri ha lanciato in Toscana «L’Eroica», vinta dal russo Kolobnev secondo ai Mondiali dietro Bettini, e molla lo storico traguardo piemontese. Ormai si improvvisa, non si va a pedigree. Ma a testimoniare lo stato comatoso del ciclismo è un ulteriore particolare: per ragioni di incomprensione e ripicca gli organizzatori hanno respinto l’offerta di chi voleva difendere la corsa. Il noto gruppo cuneese che fa capo a Ferruccio Dardanello era disponibile, 40.000 euro pronti, circa la metà della spesa totale, ma gli è stato risposto di no. Mentre il palcoscenico brucia gli attori gettano benzina anziché acqua, si fanno i dispetti. Così questo gruppo porterà a Cuneo una tappa del Tour. Spenderà soldi e passione per il ciclismo francese. Gerbi, lassù, sarà molto corrucciato. Forse l’unico imperturbabile, in cielo, è Fausto Coppi. Il Giro del Piemonte è stata la sola grande corsa che è sfuggita al suo ineguagliabile talento... DI Gianni Romeo (fonte LA STAMPA) :grr: [/quote]
NON SO SE E' VERO MA SE LO FOSSE E' VERAMENTE UNA VERGOGNA: SEMBRA CHE A BETTINI PER DARE IL VIA ALL'EROICA SIANO STATI DATI 50.000 EURO. CHE SPRECO E ALTRE GARE VENGONO ANNULLATE PER MANCANZA DI FONDI. VERGOGNA!!!:clap:
Romi, togli il maiuscolo. Già ti è stato "consigliato" in altri thread. Vedi di adeguarti. Grazie.
Voglio augurarmi che abbiano aggiunto uno zero di troppo all'ingaggio di Bettini perchè mi cascherebbero le braghe a sapere che si è preso 50 mila euro per una comparsata alla partenza e una all'arrivo. Manco i grandi conferenzieri come Clinton o Khol prendono queste cifre. Ma comunque non mi stupisco più di niente.
[quote][i]Originariamente inviato da maglianera [/i] relegato da molti anni a corsa ancillare del Lombardia, in un anonimo giovedì di ottobre, il Giro del Piemonte ha subito un lento declino, fino alla cancellazione di quest'anno. Non si poteva fare uno sforzo per trovargli un'altra data? Ma forse il problema è che in questo ciclismo,agli alti livelli (vedi anche UCI) si fannosolo conti economici ma si sono perse passioe e fantasia :( [/quote] Purtroppo è il mondo che gira così: tutto viene tradotto nei numeri di un Conto Economico ... e non devo sputarci neanche tanto sopra, visto che mi occupo di controllo di gestione in una ditta di costruzione/manutenzione ascensori. Certo, da piemontese, mi dispiace molto, da noi c'è solo più il Giro d'Italia e la Milano-Torino. Il mio giovedì d'autunno a girovagare per le colline del Monferrato è definitivamente tramontato. Se proprio vogliamo fare promozione, non sarebbe interessante, economicamente parlando, un Giro del Piemonte abbinato alla Fiera del Tartufo d'Alba che si svolge proprio in questo periodo ??? :?
Scusa VDB ma non sono daccordo per niente. Anche se togliamo uno 0 lo scandalo c'è comunque. Togliamo pure tutti gli zeri. Vedo lo stesso uno scandalo. Sai cosa ci faccio di Bettini "mossiere"? Bettini è o no un ciclista? Allora pedali e basta. Scusate ma a me questa faccenda dell'eroica non mi convince. Si poteva organizzare una tappa del Giro d'Italia (bellissimo) su quei percorsi. Ma perchè inventarsi una "classica" nuova? E poi cosa vuol dire "classica nuova"? La perdita del Giro del Piemonte è pesantissima. Una volta, con la Milano Torino riempiva l'ultima settimana del Grande Ciclismo. E' vero, probabilmente era in perdita. Però bisogna considerare il quadro generale. Da una parte si perde e dall'altra si recupera. Il trittico di fine stagione era un ottimo modo di catalizzare l'attenzione del pubblico sull'Italia. Era un modo per preparare l'evento Giro di Lombardia. Creava attesa. I campioni si confrontavano. Mi ricordo di quando Bugno (in super-forma) vinceva la Milano Torino il lunedì in maglia iridata e poi partiva da favoritissimo per il Lombardia (che perse in discesa contro Rominger). Il trittico era un grosso patrimonio che si è perduto.
Da Tuttosport C’ERA UNA volta il Giro del Piemonte, quello istituito nel lontanissimo 1906; quello vinto nelle sue prime due edizioni dal “ Diavolo Rosso”, un astigiano di Trincere, lo scaltro Giovanni Gerbi; quello talmente ambito dai corridori da non comprendere nel proprio albo d’oro il nome di un certo Fausto Coppi, che mai seppe imporsi in questa classica; quello che legò il suo nome alla tragedia di un altro Coppi, Serse, che cadde nell’attraversare l’odierna piazza Marc’Aurelio a Torino, con la ruota anteriore della sua bici pizzicata fra le rotaie, con il corpo proiettato in avanti e la testa che sbatte forte sull’asfalto, con il fratellino del Campionissimo che conclude stoicamente la sua prova ( allora vinse Bartali) per poi perdere conoscenza e morire poche ore dopo in ospedale: era il 29 giugno 1951. C’era una volta il Giro del Piemonte, che perse una sola edizione durante la Prima Guerra Mondiale e appena un paio nel corso della Seconda; lo stesso Giro del Piemonte che rappresenta la storia del ciclismo e dunque la storia sportiva dell’Italia. Lo stesso Giro del Piemonte che oggi è stato cassato dal calendario per decisione della Rcs, che l’organizza e che ha parlato « di scarso interesse da parte degli enti locali » . Non andrà in scena il 18 ottobre prossimo, com’era nelle previsioni. Mancano i soldi, si dice, e alcuni sponsor hanno rinunciato. Almeno così si sussurra da Milano, mentre l’Ufficio Stampa della Regione Piemonte ieri ha divulgato un dispaccio assai esaustivo: « Riconoscendo l’importanza e la storicità del Giro del Piemonte - dichiara Giuliana Manica, assessore al Turismo, Sport e Pari Opportunità -, la Regione non ha mai fatto mancare il suo sostegno alla manifestazione. L’evento ha ricevuto un finanziamento di 22 mila euro lo scorso anno, mentre per quanto riguarda quest’anno ai miei uffici non è stata inoltrata alcuna richiesta. Non comprendo quindi perché si adduca alle Istituzioni la responsabilità per il suo annullamento e una mancanza di attenzione che, in realtà, abbiamo sempre dimostrato verso gli eventi di importante valenza sportiva e ancora più verso il ciclismo, che rappresenta uno degli sport più amati, oltre che strategico per il Piemonte anche dal punto di vista turistico » . Insomma, l’annullamento del Giro del Piemonte pare conseguenza di diatribe assai poco chiare, anche perché in alternativa agli enti pubblici almeno due gruppi di privati erano dispostissimi a intervenire per garantire la regolare effettuazione della corsa nella “ Provincia Granda” cuneese o attorno alle strade “ coppiane” dell’Alessandrino. Ma pare che a Milano la decisione fosse già stata presa. Drastica e irreversibile. Alla faccia della storia e del costume di una terra che diede i natali a Coppi e Girardengo.
Mmmmhhh... misà che Zomegnan deve un po' di spiegazioni a tantissimi appassionati di ciclismo...
Si credo di si... sai..La Montepaschi ha sparato il cifrone..le voci dicono che gli zeri siano tanti, mentre qui forse erano molti meno...... Però io non vado poi così sul sicuro quando leggo delle parole dell'assessore regionale..Ho il piacere di conoscerla e a volte... Fatto sta che sta cosa puzza assajjjje,,,
Ci sono speranze per i prossimi anni ? Generalmente se la corsa non viene recuperata l'anno successivo poi salta per sempre.. Speriamo
[quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] ...quello che legò il suo nome alla tragedia di un altro Coppi, Serse, che cadde nell’attraversare l’odierna [b]piazza Marc’Aurelio a Torino[/b], con la ruota anteriore della sua bici pizzicata fra le rotaie, con il corpo proiettato in avanti e la testa che sbatte forte sull’asfalto, con il fratellino del Campionissimo che conclude stoicamente la sua prova ( allora vinse Bartali) per poi perdere conoscenza e morire poche ore dopo in ospedale: era il 29 giugno 1951. [/quote] quest'informazione è inesatta. la piazza in questione è piazza modena, dove termina la discesa di superga dalla parte della zona chiamata sassi, dove parte anche la famosa "dentera", il trenino che da torino porta al colle. serse caddè lì, e ancora oggi una lapide lo ricorda. è posta sul muro di un edificio religioso gestito dalle suore, esattamente sul corso casale. piazza marco aurelio è invece la piazza nella quale finisce la discesa da pino torinese, quella che in queste ultime edizioni viene affrontata dalla milano-torino e dalla crono del giro 2005.
[Modificato il 13/10/2007 alle 21:17 by EugeRambler]
è una corsa storica, non lasciamo cadere l'argomento dopo questa settimana, teniamolo in auge :Old:
L'importanza del passato storico delle corse, a mio avviso, non può essere soppiantata dalla cifra che gli sponsor sono disposti a devolvere per creare "nuove esperienze ciclistiche". Il fatto di aver tralasciato il Giro del Piemonte per disputare una corsa come l'eroica, affascinante per alcuni insignificante per altri, dimostra che si sta, di fatto, lasciando posto ai soldoni piuttosto che al background storico delle nostre corse che, per la maggior parte di esse, non sono solamente corse ciclistiche ma veri e propri pezzi di storia della nostra società. Corse di inizio secolo scorso hanno dovuto attraversare periodi di guerre mondiali e rinascite, esattamente come tutti gli Italiani che hanno vissuto lo sport ciclistico come un collante sociale. Insomma...che corse come il Giro del Piemonte vengano così facilmente soppiantate non è sicuramente un buon segnale...e questo, sicuramente, non è il modo di dare nuovo respiro al nostro movimento...
Zomegnan oggi alla punzonatura del Lombardia ha parlato Giro del Piemonte.... dice che è stata una sospensione e non un cancellamento dovuto ai motivi che si sanno..... Che la corsa sarà violentemente rilanciata dalla prossima stagione (non hanno intenzione di cedere il 'nome') e che sono già iniziate le trattative con le amministrazioni locali per avere la corsa...
Se guardate il sito ufficiale delle corse Gazzetta, è ricomparso il Giro del Piemonte, in data 16 ottobre. Salterà la Milano - Torino? http://www.gazzetta.it/grandeciclismo/
Ma avranno sbagliato...
Visto come è tenuto di lusso il sito di RCS non escludo che abbiano scritto Giro del Piemonte come errore al posto di Milano-Torino... :S
su "LA STAMPA"di ieri c'era un trafiletto che annunciava il "giro del piemonte" come kermesse pomeridiana nella zona di Bra, dopo la " milano-torino" che dovrebbe svolgersi al mattino del 16/10. :boh::boh::boh:
Ma non c'è il tempo per fare una kermesse pomeridiana, considerato che l'arrivo della Milano - Torino avverrà tra le 16 e le 17.
io escluderei pure una notturna, e` meta` ottobre quindi non fara` piu` molto caldo..
c'era scritto così.... peccato che "la stampa" l'ho buttata, e online non trovo nulla.
chiamare "Giro del Piemonte" un breve circuito cittadino sarebbe una presa in giro: o lo organizzano seriamente o è meglio non farlo, in attesa di tempi migliori :no:
Anche nel calendario UCI Europe Tour in data 16 ottobre c'è il Giro del Piemonte, mentre è assente la Milano-Torino... :boh:
Sta a vedere che ad ottobre si correrà la Milano - Torino, ma gli cambieranno il nome in Giro del Piemonte.