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Lettera Aperta a TUTTI.......
colorfercene86 - 14/06/2007 alle 23:51

Vi riporto il testo integrale della mail che avevo inviato a marco grassi il 21 maggio..mail a cui purtroppo non ho mai avuto risposta. mi piacerebbe avere l'opinione di tutti voi e quindi ho deciso di postarla nel forum.. notate che nel momento in cui l'avevo scritta era iniziato da poco il giro..dopo la confessione di basso..come potrete osservare gia' mettevo in conto l'ipotesi(quasi certezza)di nuovi "scandali".... pratico ciclismo a livello agonistico da molti anni,sin da piccolo,e attualmente milito nella categoria under 23 in una piccola squadra che permette di conciliare universita' e sport. ho sempre amato questo sport..che mi ha regalato tantissime soddisfazioni ed emozioni..e cosa piu' importante ancora.. che mi ha permesso di sviluppare un fisico completo che mai avrei formato praticando altri sport(precisando che a differenza di certi "atleti",il mio e' stato solo il frutto di duri allenamenti)e di maturare caratterialmente molto piu' in fretta dei miei coetanei. non posso che provare rabbia ad assistere alla lenta agonia di questo bellissimo sport causata dai continui colpi del doping(adesso addirittura in termini di importanza veniamo messi dopo la vela..con tutto il rispetto di questa "disciplina"(puo' essere definito sport poi?) PERCHE'..?perche' dobbiamo continuare ad assistere alla continua morte(e parziale rinascita..sara' sempre piu' difficile riprendersi)del ciclismo quando gli altri sport se la ridono,continuando sistematicamente ad imbrogliare? perche' dall'operazione puerto sono usciti solo i nomi dei cislisti?e quelli dei calciatori..e dei tennisti?addirittura si parlava di intere squadre spagnole implicate..calciatori di primo piano...nulla..non e' uscito nulla! la verita' e' che non contiamo nulla politicamente..pochi interessi e pochi soldi in ballo.. ho sempre sperato fino alla fine che l'italia calcio perdesse ai mondiali...purtroppo e' accaduto cio' che temevo..con la vittoria del mondiale e' stato cancellato tutto...addirittura questo sistema marcio e' riuscito a fare fuori anche i giudici..che venivano accusati di antinazionalismo... provo semplicemente nausea a constatare quanto sport marcio sia radicato nella nostra societa'..caratterizzata da milioni di malati di calcio che stravede per gente corrotta..estremamente burina..rozza..ignorante..manesca..senza arte ne parte....che scommette addirittura sulle proprie partite...non gli bastano i miliardi che prendono..!si possono definire uomini questi? ma finisse cosi'..la droga..il doping?(che io per alcune squadre definirei addirittura collettivo!)... come si fa a credere che in un mondiale di calcio..in una champions league..con tutti i soldi e gli interessi che ci sono in ballo..i calciatori vadano avanti a pane e acqua...??pazzesco.. il vero cliente del doping e' il calcio..altro che il ciclismo...il triste paradosso dello sport e' che il ciclismo risulta essere uno degli sport piu' puliti al mondo.. mi chiedo..cosa penserebbe la gente se venisse a sapere cosa succede veramente nel calcio?e gli sponsor?non credo proprio farebbero gli indifferenti... purtroppo solo noi dobbiamo pagare..solo noi dobbiamo fare la figura dei dopati... mi chiedo come sarebbe andata se il nome di basso non fosse uscito dall'operazione puerto(per non parlare di ulrich)..basso che vince il giro d'italia...basso che vince anche il tour de france..giro e tour nello stesso anno... saremmo stati sull'onda dell'entusiasmo..invece adesso ci ritroviamo di nuovo sull'orlo del baratro... si e' vero...e' una visione molto ipocrita questa..pero' perche' dobbiamo sempre pagare noi???perche' dobbiamo essere distrutti solo noi dal doping?perche' non introducono una legge in materia di doping uniforme per tutti gli sport e per tutti i paesi? a quest'ora se facessimo come gli altri sport che prendono bellamente per il culo la gente avremmo una posizione dal punto di vista mediatico e non..di primo piano! adesso non resta altro che rimanere in attesa del prossimo nome illustre che beccheranno...in attesa del colpo mortale che distruggera' di nuovo il ciclismo... mi ricordo ancora i primi due anni alle superiori..alcuni miei compagni(malati di calcio ovviamente)mi prendevano per il culo dicendomi che i ciclisti eran tutti dei dopati di *****....che chissa' cosa mettevamo nelle borracce e via dicendo... e addirittura un mio amico mi aveva raccontato che il suo(SCANDALOSA STA COSA)professore di educazione fisica diceva che il doping era solo nel ciclismo...nel calcio non c'era perche' tutta tecnica! credo pero' che col passare degli anni la gente(Correggimi se sbaglio)stia imparando a generalizzare di meno..insomma non tutti..una piccola parte sicuramente...troppo poco pero'..decisamente poco.. non mi dimentichero' mai due anni fa..durante una gara di under 23 a bernareggio quando ad uno dei tanti passaggi del gruppo sentii una persona(era un semplice automobilista fatto fermare per il passaggio della gara)inveire a voce alta: "Drogati"! roba da fermarsi e come minimo fargli rimangiare cio' che aveva detto(pronto a scommettere che era uno di quei malati per cui vale l'equazione calcio=Vita)... per fortuna non tutta la gente e' cosi...domenica mattina ad un passaggio della nostra corsa(elite-under 23 ad alme')ho visto automobilisti di passaggio..fermarsi a scattare foto e ad applaudire(magari c'hanno scambiato per il giro d'italia :)) ma perche' i ciclisti e le societa' professionistiche in generale non si son mai lamentati A VOCE ALTA contro queste disuguaglianze in materia di doping tra i vari sport???potessi arrivare professionista farei di tutto per denunciare al mondo intero questo squilibrio..questo divario in materia di doping tra il nostro e sport e tutti gli altri.. io son io pero'...uno che non ha nulla da temere e che e' sempre andato a pane ed acqua.. non vorrei(spero di no) che questo silenzio passivo(Continuamo a farci prendere per il culo dagli altri sport che bellamente se la ridono..)corrisponda ad una triste realta'...sotto sotto tutti i ciclisti hanno qualcosa da nascondere..e quindi la cosa migliore e' stare zitti zitti.. NOTATE una cosa..tutti pazzi e felici quando l'italia calcio ha vinto i mondiali..e quando ha vinto bettini?NON ERA MICA UN MONDIALE QUELLO? PERCHE' SI E' ITALIANI SOLO QUANDO SI GIOCA A CALCIO..? SE FOSSI ANDATO IN GIRO A DIRE CHE AI MONDIALI IO TIFAVO A ROTAZIONE TUTTI GLI AVVERSARI DELL'ITALIA MI AVREBBERO PRESO PER PAZZO..MI AVREBBERO INSULTATO.. GIA' PERO'..GLIENE E' FREGATO A QUALCUNO CHE L'ANNO SCORSO BETTINI HA VINTO IL MONDIALE?!COS'E' BETTINI?UN APOLIDE??! "ma lo sai che bettini ha vinto il mondiale di ciclismo?Risposta:chi e'?che ***** me ne frega!e via dicendo.. BENE..COME AGLI ALTRI NON GLIENE FREGA NIENTE CHE UN ITALIANO VINCA IL MONDIALE DI CICLISMO A ME NON ME PUO' IMPORTAR DI MENO DELL'ITALIA CALCIO.. ANZI..LE AUGURO TUTTO IL MALE POSSIBILE anche se qualcosa mi consola..e' vero si..che i giocatori di calcio sono nella quasi totalita' liberta' di imbrogliare..ladrando soldi su soldi.. ma poi li voglio vedere io tra qualche decennio...la SALUTE non si imbroglia.. andate a leggervi le storie inerenti a strane malattie o a morti ispiegabili di calciatori delle generazioni precedenti(anche qui ovviamente l'omerta' regna sovrana) SCUSATE LO SFOGO..ma era necessario!

 

[Modificato il 14/06/2007 alle 23:55 by colorfercene86]


Subsonico - 15/06/2007 alle 00:08

dei 500 e passa utenti (attivi) in questo forum, almeno 450 hanno la stessa rabbia che hai tu. Più o meno, ognuno ha le sue posizioni tutto sommato (io ho gioito sia per Bettini che per la nazionale, ma per Bettini non è stata la stessa cosa, perchè non sapevo con chi avrei potuto condividere questa gioia fuori dal forum). Che dirti? leggici è avrai qualche speranza di infinocchiare gli altri sport. E magari di comprendere alla perfezione cos è il doping...:IoI PS: Dici che il movimento dovrebbe ribellarsi, certo...ma in realtà quanto possono fare per la propria immagine? Puliti certo non possono dire di esserlo, non sono santarellini e farebbero magra figura..non resta che ripetere fino alla noia che il doping esiste negli altri sport...e fare uscir fuori qualche prova. La sai la storia di Zidane e dell'Engadina? :P


super cunego - 15/06/2007 alle 00:09

Sto ancora cercando di capire se era una lettera che cerce di difendere il ciclismo o infangare tutti gli altri sport (calcio in particolare) nel tentativo di difendersi. Mi sembra sia quasi invidia...ma io forse sono uno di quei malati di calcio... Capita che molti non sappiano chi sia Bettini, e che invece sappiano chi è l'Italia calcio...e allora? sono questi i problemi del ciclismo? A ME NON PARE. Per il tennis non è vero chi nomi non escono (un es.: Puerta, ma ce ne sono altri). Calcio: Pagottodue giorni fa, Flachi, Borriello. (ma nel calcio penso che il problema non sia tanto di doping quanto di droga (cocaina per intenderci) perchè lì la fatica (come detto da Baldini ad una DS di qualche domenica fa) non è nulla a confronto di quella del ciclista, li il problema è più dei calciatori festaioli che esagerano nelle sostanze. Quando scrivi lettere delgenere vedi di difendere il tuo sport e non cercare di infangare gli altri (più o meno giustamente) per cercare di metterlo alla pari livello!;)


super cunego - 15/06/2007 alle 00:14

Voglio inoltre aggiungere che io ho rabbia sia per i fatti del ciclismo sia del calcio, ma vedo sbagliato fare a gara a chi ne ha di meno. Vedo invece meglio cercaredi dividere le cose (in fondo sono sport differenti) e risolvere distintamente i loro problemi. Mi sembra la cosa più logica perchè così (come cistiamo rendendo conto) non si conclude nulla. Quando poi uno dei tanti sport sarà definitivamente pulito allora si parla. Ora a mio parere nessuno può aprir bocca che sia calciofilo o ciclofilo.


efferre - 15/06/2007 alle 00:34

Ciao colorfercene86 .. probabilmente non ti ha risposto solo perchè non c'era domanda, ed alle poche domande poste .. ti sei risposto da solo! Visto che hai rivolto la lettera a tutti quanti, vorrei darti una mia personale opinione su quello che scrivi. Partendo dal fatto che devi dirmi come hai fatto a sviluppare un fisico completo praticando il ciclismo. Dico .. essendo ciclista avrai visto i fisici dei corridori .. NUDI! Un obrobrio! :) Testone .. bustino fine fine e coscione. :) Si si .. lo so che le donne del Forum adesso urleranno citandomi vari nomi .. ma i ciclisti non hanno un grande fisico dai! :) A parte questa parentesi (spiritosa) vorrei evidenziare il tuo accanimento (troppo) nei confronti degli altri sport, in particolare il calcio. Non è poi tanto vero che il ciclismo è messo da parte in Italia. Tantomeno all'Estero dove le tappe del giro sono seguite con più di 4 ore diretta televisiva. Eurosport mi sembra che sia positiva. La stessa Rai non mi sembra poi tanto insensibile. E poi .. se guardi il doping delle altre discipline, perchè non guardi e citi anche lo spazio televisivo dedicato alle altre discipline meno conosciute? Dobbiamo essere fieri che qualcuno s'è impuntato contro il ciclismo perchè le cose sono 2: o ci bendiamo e continuiamo ad ignorare il tumore, o cerchiamo con tutte le forze di sconfiggerlo. Il nome di Basso è uscito .. e gira che ti rigira è uscita anche la sua confessione .. poi la paura .. insomma Basso ha fatto un qualcosa di sbagliato. Come ti sentiresti adesso te .. corridore di pane ed acqua come ti definisci (e ti credo) se fossi arrivato alle spalle di basso al Giro ed avessi perso l' occasione della tua vita per non averlo vinto sfruttando una condizione miracolosa? Non dovrai attendere tanto tempo per un prossimo nome illustre. Ci sarà, come il doping .. ci sarà. Gli addetti ai lavori non si stupiranno a veder vincere Qualcuno il Tour, i tifosi lo osanneranno fino al giorno dello smascheramento e VIAAAAAAAA .. tutti a tirar sassi e cercare il prossimo vincitore sperando/pregando che sia quello buono .. quello giusto, e che il giorno dopo non sia sulle pagine di tutti i quotidiani sportivi. Come fanno i corridori a gridare a voce alta .. avrebbero qualcuno che griderebbe a voce ancor più alta con dati e fatti alla mano .. testimonianza personali! Questo fa si che la gente NON appassionata, magari ferma in traffico per mezz'ora al passaggio di una corsa Under 23 si permetta di gridare DOPATI! Non che questo li giustifichi. Bettini che ha vinto il mondiale è stato un evento in molte città .. così come quello di Cipoliini. Un pò meno le olimpiadi di Chechi degli anelli. Ci sono sport che muovono un notevole numero di appassionati e non possiamo fare questi paragoni. Guardiamoci in casa .. facciamo pulizia .. e poi gridiamo al vicino! Questa è una mia personale opinione che prende spunto dalla tua lettera, non voglio certo fare il professore e cercare eventuali tuoi errori. Di una cosa devi essere fiero, pane e acqua e università. Ah il fisico .. dimenticavo! :)


Monsieur 40% - 15/06/2007 alle 02:58

Ciao colorfercene86, ciao e benvenuto. Volevo iniziare con una cosa che m'ha sempre turbato, e che ho letto - tutti noi del forum abbiamo letto - in tutti coloro che, ancora in attività o appena smesso, praticano il ciclismo a livello giovanile. Un grande, grandissimo, senso di frustrazione. Che è tua, che è vostra, ma che è anche nostra, perbacco!! C'è un ragazzo intelligentissimo che risponde al nome di Mattia e al nick di Bahamut, che scrive in questo forum. Scrive poco, è vero, ma scrive. Quando scrive, si nota che non può/vuole parlare. Una volta, mi pare, ci scambiammo anche qualche e-mail. Io, lui, ed un altro ragazzo (forumista) che aveva corso nei dilettanti e che raccontava le sue verità. Avemmo un bello scambio di mail. Loro, voi, sapete tante, tantissime cose sull'ambiente ciclistico. Giovanile, sì, ma anche professionistico. Le sappiamo noi che giornalisticamente, in alcuni casi marginalmente in alcuni casi più da vicino, seguiamo questo meraviglioso sport, figuriamoci se non lo sapete voi. Sicuramente lo sanno tutti i vostri ds e allenatori. Nel ciclismo tutti sanno di tutti, alcune volte si sa anche di più di quello che è vero. A novembre il sottosritto, con Grassi e Marchesan, è stato a Riccione al convegno dell'Adis-Pro, l'associazione italiana dei direttori sportivi professionisti. Tanti direttori sportivi hanno ammesso, quando il corridore viene sconfitto, di dire al proprio atleta: "Ma sì, dài, chissà quello che ha preso". Forse non testualmente, ma il concetto che si passa è quello. E tutti hanno ammesso di farlo senza cattiveria, pensando che il proprio atleta possa sentirsi sollevato nel sapere di aver perso da un corridore che usa additivi. E invece è proprio in quel momento che si scatena la frustrazione. Anche tu, caro colorfercene86, saprai tanto e non puoi/vuoi parlare. Perché ami questo sport, ami quello che fai, speri di diventare professionista, e - come hai scritto - speri di far sentire la tua voce sulla diseguaglianza di trattamento. Onorevole, senza dubbio, onorevolissima ambizione. Ma... ma ci sono dei "ma" grossi come delle case, purtroppo... Mi soffermo su questo paragrafo: [quote][i]Originariamente inviato da colorfercene86 [/i] ma perche' i ciclisti e le societa' professionistiche in generale non si son mai lamentati A VOCE ALTA contro queste disuguaglianze in materia di doping tra i vari sport??? potessi arrivare professionista farei di tutto per denunciare al mondo intero questo squilibrio..questo divario in materia di doping tra il nostro e sport e tutti gli altri.. io son io pero'...uno che non ha nulla da temere e che e' sempre andato a pane ed acqua.. non vorrei (spero di no) che questo silenzio passivo (Continuamo a farci prendere per il culo dagli altri sport che bellamente se la ridono..) corrisponda ad una triste realta'... sotto sotto tutti i ciclisti hanno qualcosa da nascondere..e quindi la cosa migliore e' stare zitti zitti..[/quote] ...ebbene, quello che hai scritto è tremendamente, assolutamente, senza ombra di dubbio, vero. Solo una cosa non è vera. C'è stato un (1!) ciclista che ha alzato la voce ed ha chiesto l'uguaglianza per tutti gli sport e per tutti gli atleti. Quel ciclista si chiamava Marco Pantani ed è morto il 14 febbraio 2004, dopo essere stato ucciso il 5 giugno 1999. Come vedi, fare l'eroe non è da tutti, perché si pagano conti salati. Tornando al capoverso: sai da chi parte la tiritera che nel ciclismo sono tutti dopati? Da dentro. Me ne sto convincendo sempre di più. Nel ciclismo si parla di doping ad ogni piè sospinto, e lo si fa perché il ciclismo è lo sport che meglio accoglie i suoi figli, è lo sport che guarda più con sospetto chi non fa già parte "dell'Ambiente", è lo sport in cui "se non sei mai stato in bici cosa ne puoi sapere...?!", è l'ambiente del "ceniamo insieme, ma domani ti sputtano". E' l'ambiente dove tutti si fidano di tanti dopo averli visti due o tre volte, dove basta un bicchiere di vino per farsi raccontare dei particolari "nascosti" di quell'atleta e/o di quella squadra, o magari di quella Nazione o di quel ds, di quel dirigente, di quel presidente di società, o di quel patron dello sponsor. Basta uno, al massimo due bicchieri di vino. Cosa voglio dire? Che nel ciclismo, sulle poltrone che contano, siedono persone come Adorni, come Moser, come Verbruggen, come Leblanc: gente assolutamente non preparata per i ruoli che ricopre, gente assolutamente non in grado di gestire professionalmente un circuito professionistico. Figuriamoci uno "super-professionistico" come vorrebbe essere il ProTour. E' questo il grande dramma del ciclismo: voler fare le cose in grande quando non si è in grado di farle in piccolo. Puntare ad espansioni coloniali (ProTour) quando ci sono guerre civili (Uci-GT, i corridori che sputacchiano sui resti dei ciclisti, le federazioni europee contro la stessa Uci, etc.). Ma ci rendiamo conto? E' il ciclismo stesso che pensa che il suo veicolo d'immagine maggiore sia legato al doping. C'è gente che pensa che parlare di doping sia funzionale al ciclismo, "purché se ne parli". Gente che non sa niente di comunicazione, d'immagine, gente che non è in grado di esportare il volto di un Bettini, o di un Cunego, o di un Basso, o di un Pozzato, da pubblicità diverse da quelle dei mensili soliti e delle case produttrici interne (maglieria, ruote, scarpette, etc.). L'unico, anche qui, fu Pantani: pubblicità della Citroen. E rendiamoci conto che Pantani è stato fatto fuori da dentro. Un'amenità, se pensiamo a quanta gente ha mangiato e continua ancora a mangiare grazie a Marco Pantani. E poi, per ignoranza, mica per cattiveria, ancora nel 2007 si sente dire che "...sì, però Marco stava esagerando...". Invece di ringraziarlo, per il traino che stava dando a tutti, lo hanno fatto fuori. Tutti, dalla federazione ai corridori. "Un avversario di meno", avran pensato i secondi. "Un lunatico in meno da gestire", avran pensato i papaveri. Forse vaneggio, ma dalla risoluzione di Madonna di Campiglio '99 (perché si risolverà, anche se fra 50 anni) il ciclismo subirà la sua svolta decisiva. Prima non sarà possibile, perché l'Uci sembra il mondo dei balocchi (esce Verbruggen entra McQuaid, sai che novità?) e perché tutti, nel ciclismo, ad iniziare dai ds e dai team manager, sono ricattabili, perché hanno tanto da nascondere. E perché non c'è nessun manager serio, con basi solide di marketing, che possa far strada nel ciclismo. Forse interesserebbe pure, ma non lo fanno avvicinare. "Il giocattolo è nostro, ci giochiamo noi": è questo quello che dicono i "matusa" del ciclismo. Gente che ha sempre vissuto nel doping, e che pensa - i primi sono loro! - che il ciclismo sia lo sport più dopato di tutti. E lo pensano perché non hanno cultura trasversale, hanno seguito sempre e solo il ciclismo. E a quelli del Cio non sembrano veri degli assist simili. Paradossalmente, la scalata del ProTour (se cioè il ProTour riuscisse ad ottenere tutto ciò che vuole, anche dai GT) sarebbe l'inizio dell'ipocrisia maxima del ciclismo. Lì il ciclismo, sotto il punto di vista del doping, sarebbe trattato come il calcio. Nessun pesce grosso, soltanto qualche pesciolino ogni tanto, tanto per non far capire che si lavora nel buio. Meglio? Non penso. Peggio? Mah, a 'sto punto. Il fatto è: e il resto? Sicuri che, sistemato il capitolo doping, il ciclismo riesca ad accelerare? Io, se gli uomini che contano resteranno questi (o simili a), ne dubito fortemente. Perché l'immagine del ciclismo è distorta, è stata distorta da (almeno) 9 anni orribili (Festina '98 - Puerto '06), e non è facile cancellare 9 anni in un battibaleno. La gente sta imparando? Sì, può darsi, ma la gente è una brutta bestia. Da "stella a stalla" è un gioco che piace a tanti, quasi a tutti. Quasi da ogni parte del Mondo. Quindi, caro colorfercene86, continua a correre, non farti strane illusioni sul mondo professionistisco, e soprattutto continua a studiare. Continua a seguire il ciclismo, e non dannarti l'anima (lo so, capita a tutti noi) se il ciclismo viene visto come il demonio e gli altri sport sono puliti, candidi e belli. Purtroppo ho capito che è proprio il "movimento" ciclismo a volere che sia così, e in troppo pochi se ne sono resi conto, e ancora troppi pochi iniziano a rendersene conto ora. E continuo a pensare che una bella sterzata potrebbe e dovrebbe arrivare proprio dai ciclisti. Ma non è facile, assolutamente. Se il doping è il problema maggiore del ciclismo, io sono Eddie Merckx.

 

[Modificato il 15/06/2007 alle 03:03 by Monsieur 40%]


Admin - 15/06/2007 alle 03:09

[quote][i]Originariamente inviato da colorfercene86 [/i] Vi riporto il testo integrale della mail che avevo inviato a marco grassi il 21 maggio..mail a cui purtroppo non ho mai avuto risposta. [/quote] Ti prego solo di una cosa: non vedere malafede nella mia non risposta. Mi è solo mancato il tempo materiale, anche perché non potevo certo liquidare la questione con due righe. Scusami per il ritardo, è comunque colpa mia.


barrylyndon - 15/06/2007 alle 14:29

la vittoria di Bettini? dunque,Bettini ha vinto il mondiale alle 17,circa,no? alle 20.00,su radio 2 mentre me ne tornavo a Ts dall'Austria,ho sentito per caso una bella trasmissione in cui, neppure tanto implicitamente, si dava il merito della vittoria del Betto alla chimica,con tanto di telefonate in diretta.la domanda era piu' o meno questa:"quanto ci credete alla vittoria del ciclista Bettini al campionato del mondo?". fate voi. questa trasmissione precedeva un diretta sulla solita partita di calcio.sport sul quale e' fondata la nostra Costituzione,sembrerebbe. Stazioni ferroviarie bloccate,stretti presidiati,decreti legge ad hoc,stilati in un men che non si dica dai governi,inchieste insabbiate,giocatori divinizzati,spreco d'inchiostro per futili notiziole sui giornali. questo signori miei e' lo sport piu' bello del mondo. scusatemi se preferisco lo Zoncolan a S.Siro..


magliarossa - 15/06/2007 alle 15:43

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] la vittoria di Bettini? dunque,Bettini ha vinto il mondiale alle 17,circa,no? alle 20.00,su radio 2 mentre me ne tornavo a Ts dall'Austria,ho sentito per caso una bella trasmissione in cui, neppure tanto implicitamente, si dava il merito della vittoria del Betto alla chimica,con tanto di telefonate in diretta.la domanda era piu' o meno questa:"quanto ci credete alla vittoria del ciclista Bettini al campionato del mondo?". fate voi. questa trasmissione precedeva un diretta sulla solita partita di calcio.sport sul quale e' fondata la nostra Costituzione,sembrerebbe. Stazioni ferroviarie bloccate,stretti presidiati,decreti legge ad hoc,stilati in un men che non si dica dai governi,inchieste insabbiate,giocatori divinizzati,spreco d'inchiostro per futili notiziole sui giornali. questo signori miei e' lo sport piu' bello del mondo. scusatemi se preferisco lo Zoncolan a S.Siro.. [/quote] luglio 2006. dopo la sentenza sul caso calciopoli, gli ultrà della fiorentina bloccano per ore i treni alla stazione di firenze campo di marte, lungo la direttrice di traffico ferroviario più importante del paese (un paese che è una delle prime 8 potenze industriali del mondo, non il turkmenistan, faccio notare). pochi mesi dopo a catania un ispettore della polizia viene ucciso in circostanze non ancora chiarite durante una battaglia tra tifosi che era stata chiaramente preparata a tavolino. e c'è solo da chiedersi tra quanto ci scapperà il prossimo morto. però "i ciclisti sono tutti dopati, eh..." - sapete che mi viene da rispondere? - "in fin dei conti, chissenefrega" (e mi riguardo anche un bel tappone alpino, tiè).


Zillo - 15/06/2007 alle 16:56

Io non capisco proprio perchè bisogna sempre scagliarsi contr il calcio! Il calcio è lo sport nazionale italiano e come tale è il più seguito, quello di cui si parla di più in TV, e la sua nazionale è quella che ci rappresenta di più. Trovate strano che non abbiamo assistito a cortei in piazza per la vittoria di Bettini al mondiale? Embè? Ma sapete quanti campioni del mondo italiani sono sparsi per le varie discipline? Andatte a festeggiare in piazza per tutti? Il problema, doping o non doping, in realtà è proprio quello che ha detto Mario: il ciclismo lo gestisce gente che una volta diceva "ciao mamma, sono arrivato uno" e ora veste in giacca e cravatta, mentre il calcio è gestito da veri professionisti!


criab - 15/06/2007 alle 17:09

[quote][i]Originariamente inviato da Zillo [/i] Io non capisco proprio perchè bisogna sempre scagliarsi contr il calcio! Il calcio è lo sport nazionale italiano e come tale è il più seguito, quello di cui si parla di più in TV, e la sua nazionale è quella che ci rappresenta di più. [/quote] ecco centrato il punto. Forse è facile prendersela con il calcio, i calciatori e i suoi tifosi perché volenti o nolenti è lo sport più popolare e in quanto tale il più "coccolato" e soprattutto protetto. E' comunque fastidioso vedere gente tipo Cannavaro, Totti o Camoranesi (nemmeno italiano tra l'altro...) assurgere al ruolo di eroi e invece sentire la continua litania di un "Bettini campione del mondo" - "si però chissà cosa ha preso quel giorno..." oppure sentire la stessa tiritera (da gente che segue solo ed esclusivamente calcio) per esempio su Stefano Baldini alle olimpiadi di Atene. Purtroppo in Italia funziona così.


Il Pirata - 15/06/2007 alle 17:12

[quote][i]Originariamente inviato da Zillo [/i] Io non capisco proprio perchè bisogna sempre scagliarsi contr il calcio! Il calcio è lo sport nazionale italiano e come tale è il più seguito, quello di cui si parla di più in TV, e la sua nazionale è quella che ci rappresenta di più. Trovate strano che non abbiamo assistito a cortei in piazza per la vittoria di Bettini al mondiale? Embè? Ma sapete quanti campioni del mondo italiani sono sparsi per le varie discipline? Andatte a festeggiare in piazza per tutti? Il problema, doping o non doping, in realtà è proprio quello che ha detto Mario: il ciclismo lo gestisce gente che una volta diceva "ciao mamma, sono arrivato uno" e ora veste in giacca e cravatta, mentre il calcio è gestito da veri professionisti! [/quote] quoto e aggiungo: io invece ritengo che questo ODIO verso gli altri sport (es la vela è uno sport) faccia più male al ciclismo! io preferisco guardare in casa mia ed essere orgoglioso di quello che faccio io!!!! io non so come sia veramente il calcio (ma neanche tu) quindi eviterei di spalare merda sugli altri.... quello che vi è di sicuro è che il ciclismo ha seri problemi. Risolviamoli e poi pusciremo a testa alta..... p.s. scusa una domanda provocatoria: tu che vai a pane ed acqua hai mai vinto qualche gara? hai mai avuto l'impressione che qualche tuo avversario barasse? se si arrabbiati con loro e non con gli altri sport?:cincin:

 

[Modificato il 15/06/2007 alle 17:15 by Il Pirata]


Monsieur 40% - 15/06/2007 alle 17:13

[quote][i]Originariamente inviato da Zillo [/i] Io non capisco proprio perchè bisogna sempre scagliarsi contr il calcio! Il calcio è lo sport nazionale italiano e come tale è il più seguito, quello di cui si parla di più in TV, e la sua nazionale è quella che ci rappresenta di più. Trovate strano che non abbiamo assistito a cortei in piazza per la vittoria di Bettini al mondiale? Embè? Ma sapete quanti campioni del mondo italiani sono sparsi per le varie discipline? Andatte a festeggiare in piazza per tutti?[/quote] Matteo, personalmente i decreti spalma-debiti, lo spiegamento di forze dell'ordine, i provvedimenti d'urgenza, gli stati di corte marziale in vista di derby o pratite pericolose, i convogli speciali, gli ultras prezzolati dai presidenti, mi fanno chiedere: "Come fa il calcio ad essere lo sport più popolare?".


Zillo - 15/06/2007 alle 17:14

[quote][i]Originariamente inviato da criab [/i] ecco centrato il punto. Forse è facile prendersela con il calcio, i calciatori e i suoi tifosi perché volenti o nolenti è lo sport più popolare e in quanto tale il più "coccolato" e soprattutto protetto. [/quote] No. che il calcio sia protetto in italia è vero. Ma lo è PERCHE' è il più popolare, e non viceversa!!


Monsieur 40% - 15/06/2007 alle 17:17

Matteo, torna indietro di cinquant'anni (mica di 600!), e scoprirai che calcio e ciclismo erano popolari allo stesso modo. Poi... perché il calcio è migliorato e il ciclismo è peggiorato? Su quale sport hanno investito gli uomini più potenti d'Italia (Agnelli e Berlusconi su tutti)? Perché? Il calcio è protetto perché è gestito da gente potente, da politici e da imprenditori facoltosi. O consideri Berlusconi e Moratti al pari di Galbusera e Dal Lago?


galliano - 15/06/2007 alle 17:17

[quote][i]Originariamente inviato da Zillo [/i] Io non capisco proprio perchè bisogna sempre scagliarsi contr il calcio! Il calcio è lo sport nazionale italiano e come tale è il più seguito, quello di cui si parla di più in TV, e la sua nazionale è quella che ci rappresenta di più. Trovate strano che non abbiamo assistito a cortei in piazza per la vittoria di Bettini al mondiale? Embè? Ma sapete quanti campioni del mondo italiani sono sparsi per le varie discipline? Andatte a festeggiare in piazza per tutti? Il problema, doping o non doping, in realtà è proprio quello che ha detto Mario: il ciclismo lo gestisce gente che una volta diceva "ciao mamma, sono arrivato uno" e ora veste in giacca e cravatta, mentre il calcio è gestito da veri professionisti! [/quote] Sul fatto che i nostri abbiano gli anelli al naso non ci piove ma di qui a dire che i signori del pallone siano fior di professionisti ce ne passa. Professionisti della truffa senza dubbio. Personalmente non mi accanisco contro il calcio, lo seguo come molti altri sport. Sicuramente mi infastidisce tutto il teatrino che lo circonda ma questo è inevitabile in ogni ambito della società quando si muovono interessi milionari(€). Il ciclismo se la passa ancora bene se lo confrontiamo ad altri sport molto belli quali atletica, sci, ecc. che hanno sicuramente meno spazio. gall


Il Pirata - 15/06/2007 alle 17:18

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Zillo [/i] Io non capisco proprio perchè bisogna sempre scagliarsi contr il calcio! Il calcio è lo sport nazionale italiano e come tale è il più seguito, quello di cui si parla di più in TV, e la sua nazionale è quella che ci rappresenta di più. Trovate strano che non abbiamo assistito a cortei in piazza per la vittoria di Bettini al mondiale? Embè? Ma sapete quanti campioni del mondo italiani sono sparsi per le varie discipline? Andatte a festeggiare in piazza per tutti?[/quote] Matteo, personalmente i decreti spalma-debiti, lo spiegamento di forze dell'ordine, i provvedimenti d'urgenza, gli stati di corte marziale in vista di derby o pratite pericolose, i convogli speciali, gli ultras prezzolati dai presidenti, mi fanno chiedere: "Come fa il calcio ad essere lo sport più popolare?". [/quote] pensa che nell'immediato dopo guerra lo era il ciclismo!!!! poniti la domanda perchè non lo è più.....


Il Pirata - 15/06/2007 alle 17:21

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Matteo, torna indietro di cinquant'anni (mica di 600!), e scoprirai che calcio e ciclismo erano popolari allo stesso modo. Poi... perché il calcio è migliorato e il ciclismo è peggiorato? Su quale sport hanno investito gli uomini più potenti d'Italia (Agnelli e Berlusconi su tutti)? Perché? Il calcio è protetto perché è gestito da gente potente, da politici e da imprenditori facoltosi. O consideri Berlusconi e Moratti al pari di Galbusera e Dal Lago? [/quote] Monsieur ricordati che i soldi si spostano dove si sposta l'interesse della gente e non viceversa...... quindi se i potenti hanno investito nel calcio è perchè la genta ama più il calcio del ciclismo :( e non viceversa!


Monsieur 40% - 15/06/2007 alle 17:21

[quote][i]Originariamente inviato da galliano [/i] Il ciclismo se la passa ancora bene se lo confrontiamo ad altri sport molto belli quali atletica, sci, ecc. che hanno sicuramente meno spazio.[/quote] Ma il ciclismo è regredito, e continua a farlo. E' questo il dato preoccupante. Non che sia migliore di atletica e sci. Disturba il fatto che il ciclismo sia "peggiore" (meno seguito, meno sentito, meno popolare) del ciclismo di qualche anno fa (mettiamo la linea di confine sul Tour '98?).


Il Pirata - 15/06/2007 alle 17:22

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da galliano [/i] Il ciclismo se la passa ancora bene se lo confrontiamo ad altri sport molto belli quali atletica, sci, ecc. che hanno sicuramente meno spazio.[/quote] Ma il ciclismo è regredito, e continua a farlo. E' questo il dato preoccupante. Non che sia migliore di atletica e sci. Disturba il fatto che il ciclismo sia "peggiore" (meno seguito, meno sentito, meno popolare) del ciclismo di qualche anno fa (mettiamo la linea di confine sul Tour '98?). [/quote] qua hai ragione ma la fine di pantani siciramente per l'italia è stata un punto di svolta negativo per il ciclismo italico.


Monsieur 40% - 15/06/2007 alle 17:24

[quote][i]Originariamente inviato da Il Pirata [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Matteo, torna indietro di cinquant'anni (mica di 600!), e scoprirai che calcio e ciclismo erano popolari allo stesso modo. Poi... perché il calcio è migliorato e il ciclismo è peggiorato? Su quale sport hanno investito gli uomini più potenti d'Italia (Agnelli e Berlusconi su tutti)? Perché? Il calcio è protetto perché è gestito da gente potente, da politici e da imprenditori facoltosi. O consideri Berlusconi e Moratti al pari di Galbusera e Dal Lago? [/quote] Monsieur ricordati che i soldi si spostano dove si sposta l'interesse della gente e non viceversa...... quindi se i potenti hanno investito nel calcio è perchè la genta ama più il calcio del ciclismo :( e non viceversa! [/quote] Ma che dici? I potenti investono dove c'è margine di miglioramento e dove c'è spazio per lavorare e far fruttare i propri investimenti. L'interesse della gente si può benissimo far confluire acquistando media e giornali (toh, Berlusconi), associando marchi nazional-popolari a squadre di calcio (Fiat-Juventus, Tim&Pirelli-Inter), e - contemporaneamente - acquistare squadre di qualche altro sport (presente Berlusca e l'hockey di Milano?) e farle inabissare piene di debiti, praticamente rovinandole. Il ciclismo - e l'ho scritto nel primo post, non serve che tu mi dica di "chiedermi i perché" - s'è accontentato di rovinarsi con le proprie mani. Ma da qui a dire che i confronti non si devono fare col calcio, ma con sci ed atletica, ce ne passa. Il Giro d'Italia è forse la manifestazione sportiva italiana più importante, altroché.


Zillo - 15/06/2007 alle 17:26

[quote][i]Originariamente inviato da Il Pirata [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Matteo, torna indietro di cinquant'anni (mica di 600!), e scoprirai che calcio e ciclismo erano popolari allo stesso modo. Poi... perché il calcio è migliorato e il ciclismo è peggiorato? Su quale sport hanno investito gli uomini più potenti d'Italia (Agnelli e Berlusconi su tutti)? Perché? Il calcio è protetto perché è gestito da gente potente, da politici e da imprenditori facoltosi. O consideri Berlusconi e Moratti al pari di Galbusera e Dal Lago? [/quote] Monsieur ricordati che i soldi si spostano dove si sposta l'interesse della gente e non viceversa...... quindi se i potenti hanno investito nel calcio è perchè la genta ama più il calcio del ciclismo :( e non viceversa! [/quote] ecco.. ti ha risposto IlPirata come ti avrei risposto io... Che poi negli anni 50 il ciclismo fosse popolare come e più del calcio, non lo scopro certo ora. Però allora l'Italia era diversa. Non si può ridurre il cambiamento a: "quelli lì hanno investito tutto sul calcio, e sul ciclismo nessuno"


Monsieur 40% - 15/06/2007 alle 17:35

Ragazzi, non mischiamo però continuamente i piani del discorso. Il fatto è certo ed indubbio: il calcio è idolatrato, i calciatori sono idoli, il ciclismo è spernacchiato e i ciclisti sono dopati. Questo è sicuramente per colpa dell'Ambiente ciclimo, e siamo d'accordo, ma è anche colpa di una protezione nei confronti del calcio, che è incredibile. Non vederlo è grave. E questa protezione deriva dal fatto che i potenti hanno investito sul calcio, non c'è ombra di dubbio. Le uniche cose uscite nel calcio sono le "scommesse": Giordano e Paolo Rossi, piuttosto che Marasco e Bettarini, piuttosto che Moggi e Pairetto. Il doping? "Non esiste", lo dice Blatter. Quindi non esistono Davids, Stam e Guardiola. Non esistono i due anni (+2) ai ciclisti e i 6 mesi (che diventano 4) ai calciatori. Vero? Non mi lamento che i potenti abbiano investito nel calcio piuttosto che nel ciclismo, anzi. Che il calcio si tenga le sue arroganze. Mi lamento delle diseguaglianze. Mi lamento dei tantissimi controlli che fanno i ciclisti e dei 4 controlli che fanno i calciatori. Mi lamento perché i ragazzi come Super Cunego, cresciuti a tv&gazzetta, pensano che i dopati del calcio dipendano dalle discoteche e non dai Milan (o Inter, o Juve, o Procaccolese) Lab. Questo è legittimo, e crea un senso di frustrazione nei giovani ciclisti. Che, mentre corrono, si sentono dire: "Dopato!", mentre un ragazzino della Primavera calcistica, ad un dribbling, si sente dire: "Questo somiglia a Del Piero". E' questo il focus, è questo il piano del discorso. Che poi il ciclismo sia abilissimo a rifilarsi zappate sulle gengive lo sappiamo, ce ne stiamo rendendo sempre più conto. Però, com'è sbagliato addossare le colpe tutte agli altri, è anche sbagliato addossare le colpe solo al ciclismo. Cerchiobottismo? No, realismo.

 

[Modificato il 15/06/2007 alle 17:38 by Monsieur 40%]


Zillo - 15/06/2007 alle 17:40

Sì ma Mario... quello che voglio dire io è che non assolutamente giusto parlare continuamente del calcio come la causa di tutti i mali del ciclismo... NON C'ENTRA NULLA!!! Questo deve essere chiaro!


criab - 15/06/2007 alle 17:43

[quote][i]Originariamente inviato da Zillo [/i] Sì ma Mario... quello che voglio dire io è che non assolutamente giusto parlare continuamente del calcio come la causa di tutti i mali del ciclismo... NON C'ENTRA NULLA!!! Questo deve essere chiaro! [/quote] Questo è logico, si tira in ballo il calcio perché è comunque frustrante vedere le differenze di trattamento tra fubal e ciclismo.


Monsieur 40% - 15/06/2007 alle 17:44

Tutti? Assolutamente d'accordo. Nulla? Non ne sono sicuro. Squinpei ha lasciato il ciclismo di Pantani ed è andato nel calcio di Cannavaro. Uno è stato "il dopato d'Italia" per un ematocrito, l'altro è "l'uomo che tutte le mamme vorrebbero come genero" dopo una flebo al braccio, dopo i valori ematici sballati del Parma Calcio, e dopo l'agguato teso all'Inter per andare alla Juventus. "Sempre" e "mai"; "tutto" o "nulla", sono concetti troppi rischiosi. Ci sono un sacco di collegamenti tra maggiore popolarità del calcio e minore popolarità del ciclismo. Certo, se i dirigenti del ciclismo cambiassero, del calcio ce ne fregheremmo altamente (dopo 4-5 anni almeno di assestamento).


Il Pirata - 15/06/2007 alle 17:48

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Il Pirata [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Matteo, torna indietro di cinquant'anni (mica di 600!), e scoprirai che calcio e ciclismo erano popolari allo stesso modo. Poi... perché il calcio è migliorato e il ciclismo è peggiorato? Su quale sport hanno investito gli uomini più potenti d'Italia (Agnelli e Berlusconi su tutti)? Perché? Il calcio è protetto perché è gestito da gente potente, da politici e da imprenditori facoltosi. O consideri Berlusconi e Moratti al pari di Galbusera e Dal Lago? [/quote] Monsieur ricordati che i soldi si spostano dove si sposta l'interesse della gente e non viceversa...... quindi se i potenti hanno investito nel calcio è perchè la genta ama più il calcio del ciclismo :( e non viceversa! [/quote] Ma che dici? I potenti investono dove c'è margine di miglioramento e dove c'è spazio per lavorare e far fruttare i propri investimenti. L'interesse della gente si può benissimo far confluire acquistando media e giornali (toh, Berlusconi), associando marchi nazional-popolari a squadre di calcio (Fiat-Juventus, Tim&Pirelli-Inter), e - contemporaneamente - acquistare squadre di qualche altro sport (presente Berlusca e l'hockey di Milano?) e farle inabissare piene di debiti, praticamente rovinandole. Il ciclismo - e l'ho scritto nel primo post, non serve che tu mi dica di "chiedermi i perché" - s'è accontentato di rovinarsi con le proprie mani. Ma da qui a dire che i confronti non si devono fare col calcio, ma con sci ed atletica, ce ne passa. Il Giro d'Italia è forse la manifestazione sportiva italiana più importante, altroché. [/quote] Monsieur la risposta te la sei data da solo: quanti soldi ha investito berluska nel volley, basket, rugby e hockey? una enormità e non per questo la gente è passata a questi sport... infatti, molti di questi progetti sono falliti! è vero che i potenti investono nel calcio perchè sanno che è un investimento sicuro (soprattutto dal punto di vista dell'immagine) ma è un investimento sicuro perchè molto amato dalla gente.... se lo ritornerà ad essere il ciclismo vedrai che i potenti riotrneranno per la tua estrema gioia :Od::Od::Od::Od::Od::Od::Od:


criab - 15/06/2007 alle 17:54

[quote][i]Originariamente inviato da Il Pirata [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Il Pirata [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Matteo, torna indietro di cinquant'anni (mica di 600!), e scoprirai che calcio e ciclismo erano popolari allo stesso modo. Poi... perché il calcio è migliorato e il ciclismo è peggiorato? Su quale sport hanno investito gli uomini più potenti d'Italia (Agnelli e Berlusconi su tutti)? Perché? Il calcio è protetto perché è gestito da gente potente, da politici e da imprenditori facoltosi. O consideri Berlusconi e Moratti al pari di Galbusera e Dal Lago? [/quote] Monsieur ricordati che i soldi si spostano dove si sposta l'interesse della gente e non viceversa...... quindi se i potenti hanno investito nel calcio è perchè la genta ama più il calcio del ciclismo :( e non viceversa! [/quote] Ma che dici? I potenti investono dove c'è margine di miglioramento e dove c'è spazio per lavorare e far fruttare i propri investimenti. L'interesse della gente si può benissimo far confluire acquistando media e giornali (toh, Berlusconi), associando marchi nazional-popolari a squadre di calcio (Fiat-Juventus, Tim&Pirelli-Inter), e - contemporaneamente - acquistare squadre di qualche altro sport (presente Berlusca e l'hockey di Milano?) e farle inabissare piene di debiti, praticamente rovinandole. Il ciclismo - e l'ho scritto nel primo post, non serve che tu mi dica di "chiedermi i perché" - s'è accontentato di rovinarsi con le proprie mani. Ma da qui a dire che i confronti non si devono fare col calcio, ma con sci ed atletica, ce ne passa. Il Giro d'Italia è forse la manifestazione sportiva italiana più importante, altroché. [/quote] Monsieur la risposta te la sei data da solo: quanti soldi ha investito berluska nel volley, basket, rugby e hockey? una enormità e non per questo la gente è passata a questi sport... infatti, molti di questi progetti sono falliti! è vero che i potenti investono nel calcio perchè sanno che è un investimento sicuro (soprattutto dal punto di vista dell'immagine) ma è un investimento sicuro perchè molto amato dalla gente.... se lo ritornerà ad essere il ciclismo vedrai che i potenti riotrneranno per la tua estrema gioia :Od::Od::Od::Od::Od::Od::Od: [/quote] Bé, ricordo ai tempi la pallavolo era molto seguita, Mediolanum Milano, Messaggero Ravenna (soldi di Gardini), Maxicono Parma....Modena era un pò in calo, Treviso quasi non esisteva (venuta fuori con Benetton). Poi è venuta fuori alla grande la nazionale.


Zillo - 15/06/2007 alle 17:55

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Tutti? Assolutamente d'accordo. Nulla? Non ne sono sicuro. Squinpei ha lasciato il ciclismo di Pantani ed è andato nel calcio di Cannavaro. Uno è stato "il dopato d'Italia" per un ematocrito, l'altro è "l'uomo che tutte le mamme vorrebbero come genero" dopo una flebo al braccio, dopo i valori ematici sballati del Parma Calcio, e dopo l'agguato teso all'Inter per andare alla Juventus. "Sempre" e "mai"; "tutto" o "nulla", sono concetti troppi rischiosi. Ci sono un sacco di collegamenti tra maggiore popolarità del calcio e minore popolarità del ciclismo. Certo, se i dirigenti del ciclismo cambiassero, del calcio ce ne fregheremmo altamente (dopo 4-5 anni almeno di assestamento). [/quote] non fare il retorico... è perchè Squinzi se ne è andato dal ciclismo che le cose vanno male?


Monsieur 40% - 15/06/2007 alle 17:56

Vabbè, se però non capiamo i concetti e la buttiamo in burletta si sta solo perdendo tempo. Dove ho scritto che voglio i potenti? Chi l'ha detto che Berlusca abbia investito sull'hockey perché voleva farlo crescere? Ha forse mai trasmesso partite di hockey su Tele+2, piuttosto che su Italia1? Quanto spazio hanno dato i giornali a quegli sport? Pochissimi. Un'investimento a perdere? Assolutamente no. Ma un'investimento di facciata. Se i potenti e i politici investissero sulle cose amate dalla gente, diminuirebbero le tasse e parecchi problemi sarebbero risolti un secondo dopo la loro genesi. Il ruolo dei potenti e dei politici non è quello di far divertire la gente, ma è quello di guadagnare il più possibile dal loro investimento. Con le buone, o con le cattive. La verità è che tanti, anche tra i tifosi, ha il ciclismo come "secondo sport". Non è un male, per carità. Però è un dato di fatto. E come "secondo sport" lo considerano anche tanti sponsor. E' un punto di partenza (con pochi soldi si ha immensa visibilità), non di arrivo. Il punto di arrivo è posto in altri sport. Squinzi ha iniziato con la Mapei nel ciclismo per arrivare alla Mapei nella Nazionale italiana di calcio. Perché? Perché il calcio piace di più alla gente? O perché nel calcio c'è una schiera di "colleghi" (sponsor, imprenditori, politici, potenti) un po' più fruttuosa per i propri investimenti? Comunque, lo ripeto. Se il ciclismo aprisse a manager preparati, del calcio ce ne fregheremmo tutti. Dai tifosi (anche, se non soprattutto) di calcio che seguono anche il ciclismo, fino ai ciclisti dilettanti e juniores, che non vivrebbero con questa frustrazione (umana e comprensibile) la disparità di trattamento che subiscono sulla loro pelle, e che è ingeneroso non considerare.


colorfercene86 - 15/06/2007 alle 17:59

[quote][i]Originariamente inviato da super cunego [/i] Sto ancora cercando di capire se era una lettera che cerce di difendere il ciclismo o infangare tutti gli altri sport (calcio in particolare) nel tentativo di difendersi. Mi sembra sia quasi invidia...ma io forse sono uno di quei malati di calcio... Capita che molti non sappiano chi sia Bettini, e che invece sappiano chi è l'Italia calcio...e allora? sono questi i problemi del ciclismo? A ME NON PARE. Per il tennis non è vero chi nomi non escono (un es.: Puerta, ma ce ne sono altri). Calcio: Pagottodue giorni fa, Flachi, Borriello. (ma nel calcio penso che il problema non sia tanto di doping quanto di droga (cocaina per intenderci) perchè lì la fatica (come detto da Baldini ad una DS di qualche domenica fa) non è nulla a confronto di quella del ciclista, li il problema è più dei calciatori festaioli che esagerano nelle sostanze. Quando scrivi lettere delgenere vedi di difendere il tuo sport e non cercare di infangare gli altri (più o meno giustamente) per cercare di metterlo alla pari livello!;) [/quote] forse mi sono espresso male..la mia intenzione con questa lettera e' sicuramente quella di difendere il mio sport..non mi arrabbio sicuramente o me ne faccio un problema per quanto riguarda la mia carriera ciclistica..tanto non passero' mai professionista(non nego che sarebbe il mio sogno..ma e' cmq solo un sogno)..continuo per semplice passione..non sto di certo a guardare i possibili dopati della mia categoria..cavoli loro se assumono sostanze dannose..io vado avanti per la mia strada..e non e' certo il ciclismo il mio futuro. vorrei far presente che io supporto la tesi dell'equazione.. DOPING=SOSTANZA CHIMICA DANNOSA=DEPRESSIONE=COCAINA!! vedi pantani..o il famoso corridore belga che si voleva suicidare... affermazione poco(ma veramente poco!)credibile quella che i calciatori assumano cocaina solo per divertirsi alle loro festicciole da depravati e vorrei anche ricordare.. e' vero si che nel calcio si fa meno fatica..ma cosa mi dite dei periodi in cui si giocano molte partite ravvicinate?? e per favore..in un mondiale..in una champions league.. con tutti i soldi..gli interessi..il prestigio che ci sono in ballo..chissa' come gli imbottiscono i calciatori! io chiedo SOLO giustizia..il calcio e' sporco..molto sporco..questi sono i fatti..non ho bisogno di conoscerlo a fondo per dire queste cose..deve passare quello che ha passato il ciclismo..allora' si' che comincero' a guardare con meno odio questa sottospecie di sport ps:Quanto al fisico..dovevo forse sottolineare che in inverno io ho sempre fatto tantissima palestra e nuoto..la preparazione in bici l'ho sempre posticipata a meta' gennaio,in questo modo ho sviluppato una certa armonia a differenza di altri:D


Monsieur 40% - 15/06/2007 alle 17:59

[quote][i]Originariamente inviato da Zillo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Tutti? Assolutamente d'accordo. Nulla? Non ne sono sicuro. Squinpei ha lasciato il ciclismo di Pantani ed è andato nel calcio di Cannavaro. Uno è stato "il dopato d'Italia" per un ematocrito, l'altro è "l'uomo che tutte le mamme vorrebbero come genero" dopo una flebo al braccio, dopo i valori ematici sballati del Parma Calcio, e dopo l'agguato teso all'Inter per andare alla Juventus. "Sempre" e "mai"; "tutto" o "nulla", sono concetti troppi rischiosi. Ci sono un sacco di collegamenti tra maggiore popolarità del calcio e minore popolarità del ciclismo. Certo, se i dirigenti del ciclismo cambiassero, del calcio ce ne fregheremmo altamente (dopo 4-5 anni almeno di assestamento). [/quote] non fare il retorico... è perchè Squinzi se ne è andato dal ciclismo che le cose vanno male? [/quote] Matteo, ma sai leggere? Ti sto dicendo che Squinzi è passato dal ciclismo al calcio, perché il calcio è più coperto, più tutelato, più potente, più "ben abitato". Il fatto che un ipocrita come Squinzi se ne sia andato dal ciclismo è solo un bene. Il male è che al posto suo sia arrivata gente uguale a lui.


Monsieur 40% - 15/06/2007 alle 18:02

[quote][i]Originariamente inviato da colorfercene86 [/i] DOPING=SOSTANZA CHIMICA DANNOSA=DEPRESSIONE=COCAINA!! vedi pantani..o il famoso corridore belga che si voleva suicidare...[/quote] Non ti pare più veritiera: SOSTANZA CHIMICA=DOPING BECCATO=SQUALIFICA PER DOPING=GOGNA MEDIATICA e, a volte, PERSECUZIONE GIUDIZIARIA=IMPOSSIBILITA' NEL TROVARE LAVORO=PROBLEMI NEL LAVORO=PROBLEMI NELLA VITA=PROBLEMI NELLA VITA PRIVATA=DEPRESSIONE=TENTATO SUICIDIO ? A me sì.


Zillo - 15/06/2007 alle 18:04

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Zillo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Tutti? Assolutamente d'accordo. Nulla? Non ne sono sicuro. Squinpei ha lasciato il ciclismo di Pantani ed è andato nel calcio di Cannavaro. Uno è stato "il dopato d'Italia" per un ematocrito, l'altro è "l'uomo che tutte le mamme vorrebbero come genero" dopo una flebo al braccio, dopo i valori ematici sballati del Parma Calcio, e dopo l'agguato teso all'Inter per andare alla Juventus. "Sempre" e "mai"; "tutto" o "nulla", sono concetti troppi rischiosi. Ci sono un sacco di collegamenti tra maggiore popolarità del calcio e minore popolarità del ciclismo. Certo, se i dirigenti del ciclismo cambiassero, del calcio ce ne fregheremmo altamente (dopo 4-5 anni almeno di assestamento). [/quote] non fare il retorico... è perchè Squinzi se ne è andato dal ciclismo che le cose vanno male? [/quote] Matteo, ma sai leggere? Ti sto dicendo che Squinzi è passato dal ciclismo al calcio, perché il calcio è più coperto, più tutelato, più potente, più "ben abitato". Il fatto che un ipocrita come Squinzi se ne sia andato dal ciclismo è solo un bene. Il male è che al posto suo sia arrivata gente uguale a lui. [/quote] We Maiolone! calmino eh! cmq dove lo hai scritto, di grazia?


Il Pirata - 15/06/2007 alle 18:06

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Vabbè, se però non capiamo i concetti e la buttiamo in burletta si sta solo perdendo tempo. Se i potenti e i politici investissero sulle cose amate dalla gente, diminuirebbero le tasse e parecchi problemi sarebbero risolti un secondo dopo la loro genesi. [/quote] questo ragionamento, passamela, è il manifesto del partito qualunquista!!! cmq il mio discorso voleva portare a questo punto: il ciclismo fu, è e sarà uno sport amato fino a quando riuscirà a rappresentare il sentimento genuino e popolare dello sport! e' questo il ciclismo .... la faccia più povera dello sport!!!! è questo che lo fa tanto amare.... e su questo che bisogna investire!!!! :cincin:


Monsieur 40% - 15/06/2007 alle 18:10

[quote][i]Originariamente inviato da Il Pirata [/i] il ciclismo fu, è e sarà uno sport amato fino a quando riuscirà a rappresentare il sentimento genuino e popolare dello sport! e' questo il ciclismo .... la faccia più povera dello sport!!!![/quote] E io sarei il qualunquista? Tu che dici: "Il calcio è più popolare perché è più amato dalla gente, e i soldi vanno dove c'è il seguito della gente", e poi aggiungi le frasi che ho quotato, cosa sei? Candido Cannavò? Le hai copiate dal libro: "Mille e una frasi fatte"?


Monsieur 40% - 15/06/2007 alle 18:18

[quote][i]Originariamente inviato da Zillo [/i] We Maiolone! calmino eh! cmq dove lo hai scritto, di grazia? [/quote] Non sono agitato, ma mi stupisco che tu non riesca a cogliere quello che sto scrivendo, e che mi dia del retorico (a che pro, poi?). Tu hai scritto che il calcio non è la causa di tutti i mali del ciclismo, e che il calcio non c'entra assolutamente nulla. Io t'ho risposto che sul "tutti" siamo d'accordo, sul "nulla" siamo d'accordo per niente. E t'ho fatto l'esempio di Squinzi come "una cosa che c'entra" tra calcio e ciclismo. Squinzi è un imprenditore. Vuole far soldi. Va nell'ambiente che gli garantisce più guadagni. Una volta capito che il ciclismo non gliel'avrebbe permesso nel modo in cui lui voleva (Pantani che rifiuta il contratto stra-miliardario per rimanere con Pezzi ti dice niente?), ha potuto fare-e-disfare a proprio piacimento del ciclismo (se sei in grado di fare 2+2, nel ciclismo, sei in grado di fare praticamente ciò che vuoi) e passare al calcio. Lo ha fatto arbitrariamente? Non lo so. Ma non è questo il punto. Il punto è che il tuo "nulla" è sbagliato. Ovviamente secondo me (ma è una soggettività argomentata, ecco perché t'ho parlato di Pantani e Cannavaro).


Il Pirata - 15/06/2007 alle 18:19

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Il Pirata [/i] il ciclismo fu, è e sarà uno sport amato fino a quando riuscirà a rappresentare il sentimento genuino e popolare dello sport! e' questo il ciclismo .... la faccia più povera dello sport!!!![/quote] E io sarei il qualunquista? Tu che dici: "Il calcio è più popolare perché è più amato dalla gente, e i soldi vanno dove c'è il seguito della gente", e poi aggiungi le frasi che ho quotato, cosa sei? Candido Cannavò? Le hai copiate dal libro: "Mille e una frasi fatte"? [/quote] se lo hai scritto tu si....... cmq monsieur non ti preoccupare!! quando avrai qualcosa di intelligente da dirmi fammi un fischio!


Monsieur 40% - 15/06/2007 alle 18:21

Bè, spero che tu non abbia criticato Cunego nell'intervista fatta da Grassi, perché ti stai comportando come lui. Se secondo te dare del "qualunquista" a qualcuno è dire una cosa intelligente, ti auguro buona fortuna, perché ne avrai bisogno nella vita.


Il Pirata - 15/06/2007 alle 18:24

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Bè, spero che tu non abbia criticato Cunego nell'intervista fatta da Grassi, perché ti stai comportando come lui. Se secondo te dare del "qualunquista" a qualcuno è dire una cosa intelligente, ti auguro buona fortuna, perché ne avrai bisogno nella vita. [/quote] io non ho dato del qualunquista a nessuno, ho detto che una tua frase era fondata sul qualunquismo! poi se tu non vedi differenze..... buona fortuna p.s secondo me ti hai scaldando troppo nel voler portare avanti il discorso dei potenti!!!!


Zillo - 15/06/2007 alle 18:34

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Non sono agitato, ma mi stupisco che tu non riesca a cogliere quello che sto scrivendo, e che mi dia del retorico (a che pro, poi?). [/quote] non c'è un pro.. non voglio parare da nessuna parte. dico solo che l'impostazione del post era un po' retorica. Punto. [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Tu hai scritto che il calcio non è la causa di tutti i mali del ciclismo, e che il calcio non c'entra assolutamente nulla. Io t'ho risposto che sul "tutti" siamo d'accordo, sul "nulla" siamo d'accordo per niente. E t'ho fatto l'esempio di Squinzi come "una cosa che c'entra" tra calcio e ciclismo. Squinzi è un imprenditore. Vuole far soldi. Va nell'ambiente che gli garantisce più guadagni. Una volta capito che il ciclismo non gliel'avrebbe permesso nel modo in cui lui voleva (Pantani che rifiuta il contratto stra-miliardario per rimanere con Pezzi ti dice niente?), ha potuto fare-e-disfare a proprio piacimento del ciclismo (se sei in grado di fare 2+2, nel ciclismo, sei in grado di fare praticamente ciò che vuoi) e passare al calcio.[/quote] il fatto che poi tu sopra avessi scrrito: [quote] Il fatto che un ipocrita come Squinzi se ne sia andato dal ciclismo è solo un bene. Il male è che al posto suo sia arrivata gente uguale a lui.[/quote] fa capire come tu abbia un po' le idee confuse. E' un male se Squinzi se n'è andato? No perchè se lo fosse saresti in contraddizione con una tua frase, se non lo fosse, allora la mia frase originaria, che tu hai contestato, si rivela esatta! E cioè il "nulla" rimarrebbe inconfutato... cmq sempre:hippy:


Morris - 15/06/2007 alle 18:38

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Ciao colorfercene86, ciao e benvenuto. Volevo iniziare con una cosa che m'ha sempre turbato, e che ho letto - tutti noi del forum abbiamo letto - in tutti coloro che, ancora in attività o appena smesso, praticano il ciclismo a livello giovanile. Un grande, grandissimo, senso di frustrazione. Che è tua, che è vostra, ma che è anche nostra, perbacco!! C'è un ragazzo intelligentissimo che risponde al nome di Mattia e al nick di Bahamut, che scrive in questo forum. Scrive poco, è vero, ma scrive. Quando scrive, si nota che non può/vuole parlare. Una volta, mi pare, ci scambiammo anche qualche e-mail. Io, lui, ed un altro ragazzo (forumista) che aveva corso nei dilettanti e che raccontava le sue verità. Avemmo un bello scambio di mail. Loro, voi, sapete tante, tantissime cose sull'ambiente ciclistico. Giovanile, sì, ma anche professionistico. Le sappiamo noi che giornalisticamente, in alcuni casi marginalmente in alcuni casi più da vicino, seguiamo questo meraviglioso sport, figuriamoci se non lo sapete voi. Sicuramente lo sanno tutti i vostri ds e allenatori. Nel ciclismo tutti sanno di tutti, alcune volte si sa anche di più di quello che è vero. A novembre il sottosritto, con Grassi e Marchesan, è stato a Riccione al convegno dell'Adis-Pro, l'associazione italiana dei direttori sportivi professionisti. Tanti direttori sportivi hanno ammesso, quando il corridore viene sconfitto, di dire al proprio atleta: "Ma sì, dài, chissà quello che ha preso". Forse non testualmente, ma il concetto che si passa è quello. E tutti hanno ammesso di farlo senza cattiveria, pensando che il proprio atleta possa sentirsi sollevato nel sapere di aver perso da un corridore che usa additivi. E invece è proprio in quel momento che si scatena la frustrazione. Anche tu, caro colorfercene86, saprai tanto e non puoi/vuoi parlare. Perché ami questo sport, ami quello che fai, speri di diventare professionista, e - come hai scritto - speri di far sentire la tua voce sulla diseguaglianza di trattamento. Onorevole, senza dubbio, onorevolissima ambizione. Ma... ma ci sono dei "ma" grossi come delle case, purtroppo... Mi soffermo su questo paragrafo: [quote][i]Originariamente inviato da colorfercene86 [/i] ma perche' i ciclisti e le societa' professionistiche in generale non si son mai lamentati A VOCE ALTA contro queste disuguaglianze in materia di doping tra i vari sport??? potessi arrivare professionista farei di tutto per denunciare al mondo intero questo squilibrio..questo divario in materia di doping tra il nostro e sport e tutti gli altri.. io son io pero'...uno che non ha nulla da temere e che e' sempre andato a pane ed acqua.. non vorrei (spero di no) che questo silenzio passivo (Continuamo a farci prendere per il culo dagli altri sport che bellamente se la ridono..) corrisponda ad una triste realta'... sotto sotto tutti i ciclisti hanno qualcosa da nascondere..e quindi la cosa migliore e' stare zitti zitti..[/quote] ...ebbene, quello che hai scritto è tremendamente, assolutamente, senza ombra di dubbio, vero. Solo una cosa non è vera. C'è stato un (1!) ciclista che ha alzato la voce ed ha chiesto l'uguaglianza per tutti gli sport e per tutti gli atleti. Quel ciclista si chiamava Marco Pantani ed è morto il 14 febbraio 2004, dopo essere stato ucciso il 5 giugno 1999. Come vedi, fare l'eroe non è da tutti, perché si pagano conti salati. Tornando al capoverso: sai da chi parte la tiritera che nel ciclismo sono tutti dopati? Da dentro. Me ne sto convincendo sempre di più. Nel ciclismo si parla di doping ad ogni piè sospinto, e lo si fa perché il ciclismo è lo sport che meglio accoglie i suoi figli, è lo sport che guarda più con sospetto chi non fa già parte "dell'Ambiente", è lo sport in cui "se non sei mai stato in bici cosa ne puoi sapere...?!", è l'ambiente del "ceniamo insieme, ma domani ti sputtano". E' l'ambiente dove tutti si fidano di tanti dopo averli visti due o tre volte, dove basta un bicchiere di vino per farsi raccontare dei particolari "nascosti" di quell'atleta e/o di quella squadra, o magari di quella Nazione o di quel ds, di quel dirigente, di quel presidente di società, o di quel patron dello sponsor. Basta uno, al massimo due bicchieri di vino. Cosa voglio dire? Che nel ciclismo, sulle poltrone che contano, siedono persone come Adorni, come Moser, come Verbruggen, come Leblanc: gente assolutamente non preparata per i ruoli che ricopre, gente assolutamente non in grado di gestire professionalmente un circuito professionistico. Figuriamoci uno "super-professionistico" come vorrebbe essere il ProTour. E' questo il grande dramma del ciclismo: voler fare le cose in grande quando non si è in grado di farle in piccolo. Puntare ad espansioni coloniali (ProTour) quando ci sono guerre civili (Uci-GT, i corridori che sputacchiano sui resti dei ciclisti, le federazioni europee contro la stessa Uci, etc.). Ma ci rendiamo conto? E' il ciclismo stesso che pensa che il suo veicolo d'immagine maggiore sia legato al doping. C'è gente che pensa che parlare di doping sia funzionale al ciclismo, "purché se ne parli". Gente che non sa niente di comunicazione, d'immagine, gente che non è in grado di esportare il volto di un Bettini, o di un Cunego, o di un Basso, o di un Pozzato, da pubblicità diverse da quelle dei mensili soliti e delle case produttrici interne (maglieria, ruote, scarpette, etc.). L'unico, anche qui, fu Pantani: pubblicità della Citroen. E rendiamoci conto che Pantani è stato fatto fuori da dentro. Un'amenità, se pensiamo a quanta gente ha mangiato e continua ancora a mangiare grazie a Marco Pantani. E poi, per ignoranza, mica per cattiveria, ancora nel 2007 si sente dire che "...sì, però Marco stava esagerando...". Invece di ringraziarlo, per il traino che stava dando a tutti, lo hanno fatto fuori. Tutti, dalla federazione ai corridori. "Un avversario di meno", avran pensato i secondi. "Un lunatico in meno da gestire", avran pensato i papaveri. Forse vaneggio, ma dalla risoluzione di Madonna di Campiglio '99 (perché si risolverà, anche se fra 50 anni) il ciclismo subirà la sua svolta decisiva. Prima non sarà possibile, perché l'Uci sembra il mondo dei balocchi (esce Verbruggen entra McQuaid, sai che novità?) e perché tutti, nel ciclismo, ad iniziare dai ds e dai team manager, sono ricattabili, perché hanno tanto da nascondere. E perché non c'è nessun manager serio, con basi solide di marketing, che possa far strada nel ciclismo. Forse interesserebbe pure, ma non lo fanno avvicinare. "Il giocattolo è nostro, ci giochiamo noi": è questo quello che dicono i "matusa" del ciclismo. Gente che ha sempre vissuto nel doping, e che pensa - i primi sono loro! - che il ciclismo sia lo sport più dopato di tutti. E lo pensano perché non hanno cultura trasversale, hanno seguito sempre e solo il ciclismo. E a quelli del Cio non sembrano veri degli assist simili. Paradossalmente, la scalata del ProTour (se cioè il ProTour riuscisse ad ottenere tutto ciò che vuole, anche dai GT) sarebbe l'inizio dell'ipocrisia maxima del ciclismo. Lì il ciclismo, sotto il punto di vista del doping, sarebbe trattato come il calcio. Nessun pesce grosso, soltanto qualche pesciolino ogni tanto, tanto per non far capire che si lavora nel buio. Meglio? Non penso. Peggio? Mah, a 'sto punto. Il fatto è: e il resto? Sicuri che, sistemato il capitolo doping, il ciclismo riesca ad accelerare? Io, se gli uomini che contano resteranno questi (o simili a), ne dubito fortemente. Perché l'immagine del ciclismo è distorta, è stata distorta da (almeno) 9 anni orribili (Festina '98 - Puerto '06), e non è facile cancellare 9 anni in un battibaleno. La gente sta imparando? Sì, può darsi, ma la gente è una brutta bestia. Da "stella a stalla" è un gioco che piace a tanti, quasi a tutti. Quasi da ogni parte del Mondo. Quindi, caro colorfercene86, continua a correre, non farti strane illusioni sul mondo professionistisco, e soprattutto continua a studiare. Continua a seguire il ciclismo, e non dannarti l'anima (lo so, capita a tutti noi) se il ciclismo viene visto come il demonio e gli altri sport sono puliti, candidi e belli. Purtroppo ho capito che è proprio il "movimento" ciclismo a volere che sia così, e in troppo pochi se ne sono resi conto, e ancora troppi pochi iniziano a rendersene conto ora. E continuo a pensare che una bella sterzata potrebbe e dovrebbe arrivare proprio dai ciclisti. Ma non è facile, assolutamente. Se il doping è il problema maggiore del ciclismo, io sono Eddie Merckx. [/quote] Mounsieur altro che 40%, sei semitotale! Da appassionato seguo il ciclismo dal 1959, da dirigente sportivo orizzontale che ha passato una gran fetta della propria miglior stagione, proprio sul pedale, posso aggiungere un focus particolare lungo tre lustri. Abbastanza, per giudicare questo tuo intervento come un vademecum dei difetti e dei problemi di questo sport, da incorniciare, fare leggere e tramutarlo in premessa di ogni discussione. Ci conosciamo da meno di tre anni e non ho mai messo in dubbio la tua bravura, ma oggi, permettimi, hai raggiunto la lode. Cicloweb, università di uno sport che vuol continuare a vivere ai margini delle orme di dirigenti anatroccoli, magari col passato di campioni, ha acquistato a pieno titolo un nuovo docente. Chapeau! :clap::cincin::clap::cincin::clap::cincin:


augusto.t - 15/06/2007 alle 19:40

per quanto concerne la popolarità di uno sport ci sono discipline che danno de riferimenti costanti come gli sport di squadra o l'automobilismo vedi Ferrari, e quindi possono beneficiare di una crescita costante altri che necessitano del personaggio che coinvolga un numero sempre crescente di persone. qui il ciclismo è in crisi nera in quanto"grazie"alla chimica si creano campioni effimeri che durano una stagione o 20 giorni in una stagione.In breve appena simpatizzi per un atleta questo scompare per anni oppure lo vedi competitivo poche giorni in un anno. Un tempo i Mercks gli Hinault i Gimondi ecc.erano protagonisti da marzo a settembre per svariati anni e creavano interesse attorno a loro(ultimo fenomeno mediatico Pantani). Oggi la potenza del doping moderno altera e sovverte continuamente i valori per cui irisultati possono essere condizionati anche dal tipo di sostanza e dalla quantità assunta. In quanto al doping nel calcio non suscita scalpore tra la gente in quanto al tifoso non "frega" niente di come vinca la sua squadra. BASTA CHE VINCA !


magliarossa - 15/06/2007 alle 19:55

io vorrei mettere in evidenza un altro punto, premesso che sono d'accordo praticamente su tutto quello che ha scritto Monsieur. nella mia "scala di valori" è molto più grave la violenza sugli altri che non la violenza su sè stessi o la frode (classifico il doping a scelta in una di queste due categorie). il calcio è uno sport violento, sotto tutti gli aspetti - e non è una violenza esplicita e onorevole come quella del rugby o del pugilato, la violenza del calcio è la violenza subdola del calcio negli stinchi quando l'arbitro è voltato, della gomitata in faccia quando si salta, dell'insulto sussurrato nell'orecchio... già questo mi piace poco - se il calcio fosse uno sport corretto, in cui contasse la classe alla roberto baggio, sarebbe uno sport bellissimo, ma la realtà agonistica mi sembra a tutti i livelli un'altra... aggiungiamoci poi che dal campo la violenza passa spesso: agli spogliatoi, tra i giocatori; alle tribune, tra i tifosi; fuori dagli stadi, tra i tifosi - ma col rischio di coinvolgere chiunque. ecco, sarò un moralista, ma a me tutto questo non piace per niente. e non mi piace che tutte le volte che "ci scappa il morto" (e ce ne sono scappati diversi, eh!) tutti si indignano ma poi non cambia proprio nulla. perchè, come ha detto matarrese, il calcio "è un'industria" - e allora il giochino non si può rompere... :no::no::no: (per non parlare poi delle commistioni calcio politica, o calcio mafia al sud - dove in passato ci sono state squadre di calcio utilizzate come corrieri della droga in tutta la penisola...) ... ma sapete in confronto a questi veri scandali a me quanto me ne frega se basso si fa l'autoemotrasfusione?


barrylyndon - 15/06/2007 alle 20:27

io non ce l'ho con il calcio.ma con l'ignoranza e la malainformazione che impera quando si parla di altri sport,meno tutelati e meno potenti.nessuno si sarebbe sognato di fare una trasmissione alla radio dopo la vittoria degli azzurri in Germania che parlasse della flebo di Cannavaro,del rifiuto di Gattuso ad un controllo antidoping.mentre mettere in dubbio la vittoria di Bettini ad un mondiale basandosi solo su luoghi comuni ,evidentemente e' trendy.non disturba nessuno. non vi vedete una disparita',un cattivo giornalismo?una disinformazione volta a tutelare lo sport che elargisce piu' quattrini?io sinceramnte il dubbio ce l'ho.


Monsieur 40% - 15/06/2007 alle 20:53

Zillo, perché mi richiedi se è un male, se hai quotato una frase mia dove dico che "è solo un bene"? Se è un bene, perché allora il "nulla" sarebbe inconfutato? Il passaggio di uno sponsor importante come Mapei dal ciclismo al calcio (con tutti i suoi pro e i suoi contro) dimostra che calcio e ciclismo sono legati in qualche modo. Ecco quindi che il tuo "nulla" è errato. Ovviamente, sempre :hippy:


ispanico - 15/06/2007 alle 21:20

Questa può essere una provocazione ma è da lanciare legandomi alla lettera di apertura del thread. E' un pò forte, ma i vertici del ciclismo mondiale dovrebbe far voce grossa anche provocando e dire al cio di non volerne sapere più nulla dell'op fino a quando usciranno gli altri eccellenti nomi degli altri eccellenti sport e se la risposta è la nuova minaccia di esclusione dalle olimpiadi allora dovranno andare a strillare ai 4 venti la disparità, magari se lo fanno i massimi organi la gente si inizierà a porre le domande e poi sarà bello vedere la reazione generale, se si agirà con equità o se si mette tutto a tacere o se sivorrà ancora cercare solo nel ciclismo. Forse così qualche disparità potrà cadere, anche perchè non è bello che un amatore o un cicloturista deve q uasi aver timore di dire che va in bici ed ha buone prestazioni per non sentirsi fare battutine sul doping, mentre un bravo giocatore di calcio o di altro sport viene chiamato fenomeno. Insomma è dai vertici che si deve difendere il ciclismo tanto come si vede icorridori non li ascolta nessuno anzi se parlano vengono anche derisi maggiormente, mentre le altre federazioni si guardano bene dal cercare nelle carte di op la presenza di loro atleti ed è ridicolo che nonostante questa sia una cosa sotto gli occhi di tutti nessuno vuol vederla e si continua a parlare solo di cilclismo destando, poi, persino lo stupore dello stesso fuentes che più volte dichiara di non aver seguito solo ciclisti. Ma continuano ad uscire solo ciclisti ed in momenti ben precisi, mica l'inverno che non ci sono grosse corse, ma in prossimità di grandi eventi così almeno i riflettori rimangono ben fissati solo sul ciclismo (cosa che più difficilmente può accadere i èpieno inverno) e poi cosa si fa, si inizia a fare la caccia alle streghe con grande ossessione, si vuole a tutti i costi trovare il dopato di lusso così da ergersi a paladini dell'antidoping per poi sentirsi minacciare di esclusione dai giochi olimpici. Roba da pazzi:boh:


Zillo - 15/06/2007 alle 21:21

Mah... forse ora, riconoscendo la doppia natura, quella "buona" di Mapei come grande sponsor per il ciclismo, e quella "cattiva" di Squinzi come persona, il tuo pensiero appare più chiaro... però continuo a vedere il legame che tu dici come molto molto labile...mah!


super cunego - 15/06/2007 alle 22:26

Voglio dare una mia opinione a Monsieur: "per il clacio è migliorato e il ciclismo peggiorato e perchè il calcio è popolare e il ciclismo no?" 1-Probabilmente a molta più gente piace di più il calcio. 2-Il calcio ci vogliono meno soldi per praticarlo, scarpette e 100€ per l'iscrizione (200€). Nel ciclismo non conosco l'iscrizione ma penso sia maggiore vista la spesa di benzina, carburante copertoni. Inoltre serve una bici il cui costo è sui 1000€ almeno (per quelle serie). Non tutti se lo possono permettere soprattutto di questi tempi. 3-Il calcio mi sembra sia anche più facile da capire. Poniamo le cose basilari, non addentriamoci in tattica o altro. Nel calcio devi spingere la palla in una porta o passarla ad un compagno e difendere. Nel ciclismo devi stare attento a non esagerare, devi arrivare prima degli altri, ma non sempre è indispensabile staccarli...insomma è più difficile da comprendere. 4-Il bambino piccolo è avviato al calcio piuttosto che al ciclismo, la fatica è troppa per bimbi di 4-5-6 anni. Inoltre la prima cosa che compri al bambino è la palla non una bici. (anche a 2 anni). 5-Questi 4 motivi sopra citati ti spiegano perchè la gente investe più nel calcio. Molta più gente mi guarda più ho ritorni in altri ambiti (per Berlusconi ad esempio). Logicamente si va dove c'è maggiore visibilità, dove ho maggiori ritorni economici e via dicendo. Inoltre penso si debba gurdare in casa propria, sono d'accordo con Zillo e Criab in questo discorso. Non serve attaccare gli altri sport per far vedere che si è allo stesso livello, perchè se due barche affondano non fanno a lotta a chi cola più lentamente perchè alla fine entrambi si arriva a fondo. Mi pare che l'esempio calzi abbastanza.


Alepphe - 15/06/2007 alle 22:34

[quote][i]Originariamente inviato da ispanico [/i] Questa può essere una provocazione ma è da lanciare legandomi alla lettera di apertura del thread. E' un pò forte, ma i vertici del ciclismo mondiale dovrebbe far voce grossa anche provocando e dire al cio di non volerne sapere più nulla dell'op fino a quando usciranno gli altri eccellenti nomi degli altri eccellenti sport e se la risposta è la nuova minaccia di esclusione dalle olimpiadi allora dovranno andare a strillare ai 4 venti la disparità, magari se lo fanno i massimi organi la gente si inizierà a porre le domande e poi sarà bello vedere la reazione generale, se si agirà con equità o se si mette tutto a tacere o se sivorrà ancora cercare solo nel ciclismo. Forse così qualche disparità potrà cadere, anche perchè non è bello che un amatore o un cicloturista deve q uasi aver timore di dire che va in bici ed ha buone prestazioni per non sentirsi fare battutine sul doping, mentre un bravo giocatore di calcio o di altro sport viene chiamato fenomeno. Insomma è dai vertici che si deve difendere il ciclismo tanto come si vede icorridori non li ascolta nessuno anzi se parlano vengono anche derisi maggiormente, mentre le altre federazioni si guardano bene dal cercare nelle carte di op la presenza di loro atleti ed è ridicolo che nonostante questa sia una cosa sotto gli occhi di tutti nessuno vuol vederla e si continua a parlare solo di cilclismo destando, poi, persino lo stupore dello stesso fuentes che più volte dichiara di non aver seguito solo ciclisti. Ma continuano ad uscire solo ciclisti ed in momenti ben precisi, mica l'inverno che non ci sono grosse corse, ma in prossimità di grandi eventi così almeno i riflettori rimangono ben fissati solo sul ciclismo (cosa che più difficilmente può accadere i èpieno inverno) e poi cosa si fa, si inizia a fare la caccia alle streghe con grande ossessione, si vuole a tutti i costi trovare il dopato di lusso così da ergersi a paladini dell'antidoping per poi sentirsi minacciare di esclusione dai giochi olimpici. Roba da pazzi:boh: [/quote] no, non è forte, sarebbe sacrosanto. ma i vertici del ciclismo mondiale si fanno la guerra fra di loro, figuriamoci se vogliono battersi per la parità tra gli sport in materia di antidoping. in italia se squalificassero totti o del piero per due anni scoppierebbe la rivoluzione, altro che pensioni e tfr.


super cunego - 15/06/2007 alle 22:51

[quote]e farle inabissare piene di debiti, praticamente rovinandole. [/quote] Per via dell'inabissare è una delle squadre più forti in Italia e non è ancora fallita... [quote]Questo è legittimo, e crea un senso di frustrazione nei giovani ciclisti. Che, mentre corrono, si sentono dire: "Dopato!", mentre un ragazzino della Primavera calcistica, ad un dribbling, si sente dire: "Questo somiglia a Del Piero". [/quote] Guarda che questo è un problema di ambiente...nel ciclismo dire che Cunego=Pantani viene fuori un pandemonio, stessa cosa per Riccò=Pantani o altro...nel calcio invece i paragoni si fanno liberamente e i ragazzi si sentono più seguiti e migliorano. [quote]Quindi non esistono Davids, Stam e Guardiola. Non esistono i due anni (+2) ai ciclisti e i 6 mesi (che diventano 4) ai calciatori. Vero? [/quote] Pagotto per esempio si è fatto 20 mesi nel 2000 e ora rischia la radiazione per la seconda positività...Rumsas corre ancora, Landaluze corre...come la mettiamo? [quote]Sì ma Mario... quello che voglio dire io è che non assolutamente giusto parlare continuamente del calcio come la causa di tutti i mali del ciclismo... NON C'ENTRA NULLA!!! Questo deve essere chiaro![/quote] :clap::clap::clap::clap::clap: ZILLO [quote]l'agguato teso all'Inter per andare alla Juventus. [/quote] Agguato????? Guarda che fu per un problema di bilanci negli stipendi, secondo te l'Inter svende così un calciatore che per di più se ne vuole andare facendo un dispetto? capisco tutto ma fino a questo punto no... Carini aveva un contratto meno di un quarto del suo e per far quadrare i conti si dovette ricorrere alla svendita di Cannavaro. [quote]Monsieur la risposta te la sei data da solo: quanti soldi ha investito berluska nel volley, basket, rugby e hockey? una enormità e non per questo la gente è passata a questi sport... infatti, molti di questi progetti sono falliti! [/quote] Inoltre... [quote]e' vero si che nel calcio si fa meno fatica..ma cosa mi dite dei periodi in cui si giocano molte partite ravvicinate?? e per favore..in un mondiale..in una champions league.. con tutti i soldi..gli interessi..il prestigio che ci sono in ballo..chissa' come gli imbottiscono i calciatori! [/quote] TI assicuro che nonostante le partite ravvicinate non c'è alcun problema...io pratico entrambi gli sport, calcio in modo più serio ciclismo come amatore, dopo una partita o allenamento rimango stanco per un giorno, dopo meno di 100km di bicicletta a ritmi blandi ho le gambe a pezzi due giorni... E comunque un paio di anni fa facemmo addirittura due tornei sormontati, con tanto di viaggio Padova-Cesenatico e ritorno, (non mi sono mai dopato ti assicuro) eppure non ho avuto problemi, nel torneo internazionale non andammo molto bene, vincemmo tre partite su cinque (perdemmo con le tedesche molto meglio preparate fisicamente di noi), e nel torneo di PAdova arrivammo secondi dopo tre partite ai rigori. [quote]Tu che dici: "Il calcio è più popolare perché è più amato dalla gente, e i soldi vanno dove c'è il seguito della gente", e poi aggiungi le frasi che ho quotato, cosa sei?[/quote] Sarà qualunquismo, ma è la verità, io non investo se non ho ritorno o quantomeno visibilità.


falco46 - 15/06/2007 alle 23:21

concordo con super cunego non si devono attaccare gli altri sport, e ricordiamo che il calcio, ha portato tanta fortuna all'italia, anche a livello economico, visto che la Serie A è stato e sempre sarà uno dei campionati migliori del mondo(vedi le squadre del prossimo anno). Sostengo che il problema doping nasce da "dentro" il ciclismo stesso, come diceva Monsieur, e questa è senz'altro un'amara realtà...credo inoltre che i problemi del calcio siano ben altri e il doping e secondario.Il vero problema è infatti il calcio scommesse che comporta una miriade di partite truccate che sono ancor più evidenti nelle ultime giornate di campionato dove la bagarre si fa sentire e ne succedono si cotte e di crude...il doping sicuramente esiste, ma in porporzioni minori, anche perchè durante una partita c'è il tempo per rifiatare, poichè il calcio è catalogato tra gli sport anaerobici, al contrario del ciclismo, sport aerobico. In conclusione: è inutile attaccarre con ipocrisia il calcio, sport indiscutibilmente numero 1 nel nostro paese, ed è una VERGOGNA per un italiano aver tifato contro la nazionale, e poi non venite a dire castronate sulla meno rilevanza dell'iride di bettini, perchè la Ds fece un ampio servizio e poi è chiaro a tutti che un mondiale di ciclismo non può essere paragonato minimamente ad un mondiale di calcio, per quanto riguarda i telespettatori.I Mondiali sono secondi solo alle Olimpiadi ed ho detto tutto.Infine vorrei dire che nonostante tutto ciò che è accaduto e tutti gli scandali di OP, il Giro ha fatto registrare ottimi ascolti, nonchè eccellenti risultati per presenza di gente sulle strade.Alla faccia del doping!


ispanico - 15/06/2007 alle 23:36

anche io ho tifato per la nazionale italiana però quando c'è statolo scandalo calciopoli è proprio dal mondo della politca che era uscita l'idea di lasciare tutto come se nulla fosse come premio nazionale per la vittoria dell'italia. Comunque per quanto riguarda il popolo del ciclismo è da applaudire per la fedeltà. Quando però mi sento dire che il ciclismo deve essere fermato perchè nuoce con il doping èresente alla salute e queste cose le dicono dal mondo del calcio (e qualche personaggio vi è stato) mi viene un pò di nervoso, oppure si dice che i tifosi non devono segiìuire il ciclismo per punizione; ma gli scandali arbitrali allora, la violenza negli stadi (c'è dovuto stare il morto per prendere maggiori misure sicurezza), il doping anche se in forma minore è comunque presente. Con questo non ho nulla contro il calcio, ma per me c'è troppo accanimento contro il mondo del ciclismo mentre altri sport di problemi ne hanno anche di più gravi e non è solo doping.:grr:


super cunego - 15/06/2007 alle 23:53

Concordo con Falco sulla prima parte di quello che dice, non pienamente quando paragona Olimpiadi, Mondiali di calcio e di ciclismo. Secondo me non si devono fare paragoni, il male di tutti gli sport sta li. Le olimpiadi fanno certi incassi (migliori o minori delle precedenti edizioni? questo ci si deve chiedere no se migliori o minori di un mondiale di ciclismo o altro.) Le tre cose sono distaccate. Non dobbiamo porre tutti i problemi dello sport sui tifosi che seguono più qui o li (faranno quel biiiiip che gli pare o nemmeno questo?). Anche l'imprenditore potrà sperperare i suoi soldi dove vuole? o no? Non si deve aggirare il problema, lo si deve affrontare dritto per dritto. Nel ciclismo c'è il doping? Nel calcio c'è malavita in generale? Bene si trancia tutto dalla radice, a costo di perdere anche il più accanito tifoso (anche perchè se ne andrebbe lo stesso lentamente da solo se non si interviene). Non si va a vedere se in un altro sport le cose vanno peggio... Ricito l'esempio delle barche: se una nave affonda non si guarda intorno a vedere se c'è qualcuno che cola più velocemente di lei per poi dire -lui ha una falla più grande!!- La fine poi è la stessa.


falco46 - 16/06/2007 alle 00:04

[quote][i]Originariamente inviato da super cunego [/i] Concordo con Falco sulla prima parte di quello che dice, non pienamente quando paragona Olimpiadi, Mondiali di calcio e di ciclismo. Secondo me non si devono fare paragoni, il male di tutti gli sport sta li. Le olimpiadi fanno certi incassi (migliori o minori delle precedenti edizioni? questo ci si deve chiedere no se migliori o minori di un mondiale di ciclismo o altro.) Le tre cose sono distaccate. [/quote] non ci siamo forse intesi: io ho citato un dato riportato su un giornale e sottolineato in tv, che afferma che i mondiali di calcio sono secondi solo alle Olimpiadi, a livello di spettatori, il che significa uno strapotere enorme come dal tronde l'immenso bacino d'utenza del pallone, sconosciuto a qualsiasi altra disciplina.


Subsonico - 16/06/2007 alle 00:23

[quote][i]Originariamente inviato da super cunego [/i] Voglio dare una mia opinione a Monsieur: "per il clacio è migliorato e il ciclismo peggiorato e perchè il calcio è popolare e il ciclismo no?" 1-Probabilmente a molta più gente piace di più il calcio. 2-Il calcio ci vogliono meno soldi per praticarlo, scarpette e 100€ per l'iscrizione (200€). Nel ciclismo non conosco l'iscrizione ma penso sia maggiore vista la spesa di benzina, carburante copertoni. Inoltre serve una bici il cui costo è sui 1000€ almeno (per quelle serie). Non tutti se lo possono permettere soprattutto di questi tempi. 3-Il calcio mi sembra sia anche più facile da capire. Poniamo le cose basilari, non addentriamoci in tattica o altro. Nel calcio devi spingere la palla in una porta o passarla ad un compagno e difendere. Nel ciclismo devi stare attento a non esagerare, devi arrivare prima degli altri, ma non sempre è indispensabile staccarli...insomma è più difficile da comprendere. 4-Il bambino piccolo è avviato al calcio piuttosto che al ciclismo, la fatica è troppa per bimbi di 4-5-6 anni. Inoltre la prima cosa che compri al bambino è la palla non una bici. (anche a 2 anni). 5-Questi 4 motivi sopra citati ti spiegano perchè la gente investe più nel calcio. Molta più gente mi guarda più ho ritorni in altri ambiti (per Berlusconi ad esempio). Logicamente si va dove c'è maggiore visibilità, dove ho maggiori ritorni economici e via dicendo. [/quote] 6. negli ultimi tempi, gli sport di squadra stanno soppiantando nettamente quelli individuali. Chiedete ai dirigenti di atletica, ciclismo, sci, quanti atleti avevano prima (parlo degli anni '80, nemmeno tanto tempo fa) e quanti ne hanno ora. E ora andate un po' in giro nei palazzetti a vedere quante squadre di basket, di pallavolo, ma anche di pallamano sono nate di recente, e avrete dei numeri impressionati. Il Nuoto, per via del suo sviluppo recente, si distingue ma nemmeno tanto: se notate, si stanno formando un sacco di squadre di Pallanuoto, specialmente dopo le piscine sono aperte da giocatori del settebello (da noi, ad esempio, Attolico) I motivi? ditemeli voi. Qui ce ne vuole di dietrologia ed io, onestamente, non ne sono capace.


miky70 - 16/06/2007 alle 00:48

Molti bambini fanno sport di squadra perchè i genitori hanno una pessima cultura sportiva. 1. I compagni di classe fanno calcio, perciò per poter chiacchierare con le amiche, le mamme li portano al campetto da calcio e generalmente ce n'è uno in ogni quartiere; 2. Le sconfitte vanno suddivise tra i compagni e se il proprio figlio non è un granchè come giocatore, vince grazie alla bravura altrui e le mamme possono vantarsene; 3. Vedere il proprio figlio che perde a nuoto o in bici non è tollerabile dalla maggior parte delle madri e dei padri, che ne fanno una questione di vita e di morte; 4. I bambini spesso sono insicuri e seguono gli amichetti preferiti: danza, pallavolo, basket, calcio. 5. Le società di sport di squadra si organizzano per i tornei con i pulmini, mentre negli sport individuali, spesso e volentieri sono le famiglie a doversi occupare dei trasferimenti, soprattutto il sabato e la domenica, privandosi del tempo libero per fare altre cose che ritengono maggiormente interessanti. Poi ce ne sono altre, ma queste mi sembrano le ragioni che maggiormente noto affrontando l'argomento con le mie amiche.


Monsieur 40% - 16/06/2007 alle 03:16

Miky, ti bacerei :) (e Admin mi perdonerà la citazione) Super Cunego e Falco46, vi consiglio di utilizzare la funzione "Cerca" nel forum e di leggervi tutti i post di Morris. Io vi spiegherei molto peggio di lui i perché delle tantissime vostre inesattezze, facilonerie e motivazioni che si reggono in piedi su basi tutt'altro che solide. Non prendetelo come un "atto di superiorità", ma come un atto d'umiltà. Io ho imparato tantissimo leggendo Morris, credo succederà lo stesso a voi. Buona lettura. ;)


Laura Idril - 16/06/2007 alle 08:54

Agli appunti di Micky ne aggiungo altri io. I genitori non mandano i figli a correre in bicicletta perchè ci sono pochi posti sicuri per allenarsi. Il campo da calcio, le palestre sono luoghi protetti... le strade no. Spesso i corsi sportivi sono organizzati dalle scuole che li tengono durante i pomeriggi non a tempo pieno.


Zillo - 16/06/2007 alle 09:25

[quote][i]Originariamente inviato da super cunego [/i] TI assicuro che nonostante le partite ravvicinate non c'è alcun problema...io pratico entrambi gli sport, calcio in modo più serio ciclismo come amatore, dopo una partita o allenamento rimango stanco per un giorno, dopo meno di 100km di bicicletta a ritmi blandi ho le gambe a pezzi due giorni... E comunque un paio di anni fa facemmo addirittura due tornei sormontati, con tanto di viaggio Padova-Cesenatico e ritorno, (non mi sono mai dopato ti assicuro) eppure non ho avuto problemi, nel torneo internazionale non andammo molto bene, vincemmo tre partite su cinque (perdemmo con le tedesche molto meglio preparate fisicamente di noi), e nel torneo di PAdova arrivammo secondi dopo tre partite ai rigori. [/quote] Super Cunego... ai tuoi livelli sicuramente non c'è problema a giocare due parttite in 3 giorni. A livelli più alti è un' altra cosa... Tutto quello che hai detto qui non c'entra nulla con il discorso...


mex51151 - 16/06/2007 alle 10:30

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Agli appunti di Micky ne aggiungo altri io. I genitori non mandano i figli a correre in bicicletta perchè ci sono pochi posti sicuri per allenarsi. Il campo da calcio, le palestre sono luoghi protetti... le strade no. Spesso i corsi sportivi sono organizzati dalle scuole che li tengono durante i pomeriggi non a tempo pieno. [/quote] Io non ho figli, faccio lo zio a tempo pieno. Non manderei MAI i miei nipoti in bici sulle strade. Quando il più grande (che ha 17 anni) va in bici dalla fidanzata, gliela meno sempre perchè stia il più possibile sui marciapiedi. Io abito a Milano, vado in bici in giro per la Brianza e zone limitrofe, e vi posso assicurare che in ogni uscita corro almeno un rischio serio (domenica scorsa due). Ho preso l'abitudine di contarli, un pò per divertimento.... E per rischi seri intendo situazioni in cui ci mancava poco che per colpa di qualcuno motorizzato io finissi per terra, o impastato contro qualcosa di duro. Quindi, sono contento che facciano karate, che giochino a pallone all'oratorio, e che in bici ci vadano poco...


Pitzer - 16/06/2007 alle 12:17

Io pratico calcio da quando avevo 6 anni, ciclismo l' ho inizito a seguire in modo serio nel 2003, quando di anni ne avevo 11. Non ho certo iniziato con il guono moltocalcio per imposizione dei miei genitori (che anzi, soprattutto mia madre, non se le mie partite), ma ho seguito i miei amici a compagni di scuola, che si divertono a tutt'oggi con me. Con loro ho vissuto dei bellissimi momenti di gioia e mai di tristezza (anche dopo le sconfitte ci ridiamo assieme, ah il bello dell' amicizia...). Per quanto riguarda il ciclismo invece la mia passione è iniziata grazie a mio padre (discreto appassionato)e soprattutto grazie a un' attacco di Vinokourov sul Peyresourde. Fino ad oggi però non ho trovato quasi nessuno disposto a condividere con me questa passione, nemmeno per qualche raro e breve giro in bicicletta. Dal canto loro i miei genitori non sono molto contenti di farmi uscire da solo, per i motivi già elencati in altri post, e sono piuttosto restii anche a iscrivermi a una società sportiva. Se invece chiedo al primo che incontro per strada se ha voglia di fare due tiri a calcio all' oratorio lui mi segue senza fiatare. Purtroppo non ho una morale da tirare fuori da tutto questo (sarò troppo giovane?), ma ad ogni modo volevo mettervi a conoscenza della mia posizione di amante di ciclismo ma non praticante, praticante di calcio ma non amante (non del gioco ma soprattutto del calcio giocato ad alti livelli).


DeEjAy_FlAtBeAt - 16/06/2007 alle 13:10

[quote][i]Originariamente inviato da Pitzer [/i] Io pratico calcio da quando avevo 6 anni, ciclismo l' ho inizito a seguire in modo serio nel 2003, quando di anni ne avevo 11. Non ho certo iniziato con il guono moltocalcio per imposizione dei miei genitori (che anzi, soprattutto mia madre, non se le mie partite), ma ho seguito i miei amici a compagni di scuola, che si divertono a tutt'oggi con me. Con loro ho vissuto dei bellissimi momenti di gioia e mai di tristezza (anche dopo le sconfitte ci ridiamo assieme, ah il bello dell' amicizia...). Per quanto riguarda il ciclismo invece la mia passione è iniziata grazie a mio padre (discreto appassionato)e soprattutto grazie a un' attacco di Vinokourov sul Peyresourde. Fino ad oggi però non ho trovato quasi nessuno disposto a condividere con me questa passione, nemmeno per qualche raro e breve giro in bicicletta. Dal canto loro i miei genitori non sono molto contenti di farmi uscire da solo, per i motivi già elencati in altri post, e sono piuttosto restii anche a iscrivermi a una società sportiva. Se invece chiedo al primo che incontro per strada se ha voglia di fare due tiri a calcio all' oratorio lui mi segue senza fiatare. Purtroppo non ho una morale da tirare fuori da tutto questo (sarò troppo giovane?), ma ad ogni modo volevo mettervi a conoscenza della mia posizione di amante di ciclismo ma non praticante, praticante di calcio ma non amante (non del gioco ma soprattutto del calcio giocato ad alti livelli). [/quote] Pitzer il tuo racconto è identico al mio.La mia passione per il ciclismo è nata così per caso...nessuno che mi ha contagiato in particolar modo ed è per questo che forse non mi hanno permesso d praticarlo.Ha ragione Laura Idril i genitori hanno paura di lasciare i loro figli in strada a fare ciclismo..li capisco non hanno tutti i torti però... Vabè c'è sempre tempo quando diventerò grande:D Per quanto riguarda il discorso del thread..bhè per me anche se il 95% degli italiani vede solo calcio...alla fine chissenefrega!!!Meno siamo meglio è...credo che come passione me la faccia sentire più vicina.E poi nessun tifoso d ciclismo si è mai massacrato a vicenda o ha ammazzato poliziotti.E NON è DA POCO!


Alepphe - 16/06/2007 alle 13:31

[quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] Molti bambini fanno sport di squadra perchè i genitori hanno una pessima cultura sportiva. 1. I compagni di classe fanno calcio, perciò per poter chiacchierare con le amiche, le mamme li portano al campetto da calcio e generalmente ce n'è uno in ogni quartiere; 2. Le sconfitte vanno suddivise tra i compagni e se il proprio figlio non è un granchè come giocatore, vince grazie alla bravura altrui e le mamme possono vantarsene; 3. Vedere il proprio figlio che perde a nuoto o in bici non è tollerabile dalla maggior parte delle madri e dei padri, che ne fanno una questione di vita e di morte; 4. I bambini spesso sono insicuri e seguono gli amichetti preferiti: danza, pallavolo, basket, calcio. 5. Le società di sport di squadra si organizzano per i tornei con i pulmini, mentre negli sport individuali, spesso e volentieri sono le famiglie a doversi occupare dei trasferimenti, soprattutto il sabato e la domenica, privandosi del tempo libero per fare altre cose che ritengono maggiormente interessanti. Poi ce ne sono altre, ma queste mi sembrano le ragioni che maggiormente noto affrontando l'argomento con le mie amiche. [/quote] mamma mia che ammasso di sciocchezze. più avanti articolerò meglio.


Laura Idril - 16/06/2007 alle 13:40

Si perchè mi piacerebbe sapere il motivo per cui tu dici che queste sarebbero sciocchezze... Siccome sono gli stessi discorsi che io sento da vari genitori. Magari tu conosci altri tipi di genitori, ma tutto può essere.


Subsonico - 16/06/2007 alle 15:25

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Agli appunti di Micky ne aggiungo altri io. I genitori non mandano i figli a correre in bicicletta perchè ci sono pochi posti sicuri per allenarsi. Il campo da calcio, le palestre sono luoghi protetti... le strade no. Spesso i corsi sportivi sono organizzati dalle scuole che li tengono durante i pomeriggi non a tempo pieno. [/quote] 1. le strade: validissimo per le grandi città, un po' meno per la provincia...se i grandi delle due ruote vengono dalla toscana ci saranno vari motivi, e la morfologia è tra questi 2. questo spiega il crollo del ciclismo...ma l'atletica? Non è forse vero che la cultura sportiva cala, non è vero che C'E' MENO VOGLIA DI FATICARE e che lo sport di squadra garantisce spesso questo?


Laura Idril - 16/06/2007 alle 15:49

Io vivo in campagna. Oggi sono uscita e ho fatto circa 15 km. Non ho tenuto il conto di quante volte ho rischiato per auto che escono dagli stop, che non stanno nella loro corsia etc.etc. Il problema sicurezza esiste anche in provincia... eccome.


DeEjAy_FlAtBeAt - 16/06/2007 alle 16:10

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Io vivo in campagna. Oggi sono uscita e ho fatto circa 15 km. Non ho tenuto il conto di quante volte ho rischiato per auto che escono dagli stop, che non stanno nella loro corsia etc.etc. Il problema sicurezza esiste anche in provincia... eccome. [/quote] Per non parlare di quelli che superano i ciclisti,insultandoli o peggio ancora come fanno qua li falciano.Ne ho visto uno morire e credo che quell'immagine non me la tolgo più dalla testa.Che schifo di persone che esistono in questo mondo:mad:


barrylyndon - 16/06/2007 alle 17:45

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Agli appunti di Micky ne aggiungo altri io. I genitori non mandano i figli a correre in bicicletta perchè ci sono pochi posti sicuri per allenarsi. Il campo da calcio, le palestre sono luoghi protetti... le strade no. Spesso i corsi sportivi sono organizzati dalle scuole che li tengono durante i pomeriggi non a tempo pieno. [/quote] 1. le strade: validissimo per le grandi città, un po' meno per la provincia...se i grandi delle due ruote vengono dalla toscana ci saranno vari motivi, e la morfologia è tra questi 2. questo spiega il crollo del ciclismo...ma l'atletica? Non è forse vero che la cultura sportiva cala, non è vero che C'E' MENO VOGLIA DI FATICARE e che lo sport di squadra garantisce spesso questo? [/quote] e' vero in parte cio' che dici.a parte che non e' vero che nel calcio giovanile non vi e' una preparazione fisica faticosa.ma volevo sottoporre un quessito a voi tutti.Come mai negli anni Olimpici si ha un incremento delle iscrizioni all'atletica verso altri sport alternativi al calcio? considerando cio' non e' possibile che la legge domanda- offerta sia condizionata piu' dall'offerta che non dalla domanda?potrebbe essere no? una visibilita'mediatica maggiore di altre discipline durante i giochi Olimpici provoca una piccola migrazione verso altri sport.a me questo fa riflettere. e se il calcio non occupasse quasi tutti gli spazi dei media a discapito delle altre attivita' agonistiche?


superalvi - 16/06/2007 alle 19:10

bel post... discussione frizzante vivace.. Monsieur ha centrato in pieno l'analisi sul mondo del ciclismo ed il suo establishment inadeguato etc. etc.... per quanto riguarda la Gazza aprirò un post apposito.... un' ultima precisazione all'università ho conosciuto un po'(non tante)di persone appassionate di ciclismo e di sport.. ebbene come per tutte le cose vedo che c'è una cerchia di persone silenziose, che non urlano o dicono la sua a tutti i costi, che condividono una posizione critica(anche in senso positivo naturalmente) nei confronti del ciclimo e di tutti gli sport. questo mi fa ben sperare pochi ma buoni come diceva anche Aristotele... sul dominio del calcio nei bambini valgono le ragioni di Miki e raga chi in italia da piccolo non ha tirato dei calci ad un pallone in strada...su inoltre sull'inserto D di repubblica oggi il filosofo Umberto Galimberti spiega di come il calcio sia anche un veicolo adottato dalla politica per indirizzare le pulsioni della società... molto interessante


Subsonico - 16/06/2007 alle 19:20

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] Non è forse vero che la cultura sportiva cala, non è vero che C'E' MENO VOGLIA DI FATICARE e che lo sport di squadra garantisce spesso questo? [/quote] e' vero in parte cio' che dici.a parte che non e' vero che nel calcio giovanile non vi e' una preparazione fisica faticosa. [/quote] Per questo dico "Spesso" e non "Sempre". Ma per esperienza, posso dire che per diversi motivi uno sport individuale generalmente comporta più fatica, o una fatica più "dolorosa". Se pensi al mezzofondo ed al fondo, ad esempio, son discipline che richiedono già una preparazione massacrante, e che in gara sono altrettanto distruttive. Se pensi invece a sport di posizione come la Pallavolo, uno degli sport più in crescita negli ultimi anni, richiedono anche questi una forte preparazione fisica, che però fuori dalla tecnica si compie per lo più in palestra, e la palestra obiettivamente ha un recupero più tranquillo. Poi, in gara la fatica che fanno non è nemmeno paragonabile a quella di un 5000!


kitty!!! - 16/06/2007 alle 19:52

condivido il tuo pensiero colorfercene86 ..ma penso anche che finchè ci saranno persone come noi che amano questo sport e non si fermano alle apparenze.. che sanno quanta fatica ci sia x arrivare in cima ad una salita, quanto sacrificio che comporta questo sport, il ciclismo continuerà a vivere! e sai quando sento la gente che, anche se magari x scherzo, ci da dei dopati, beh io me ne frego! certo, mi fa male, ma tanto sono solo degli "ignoranti" (nel senso che ignorano) e penso..." non ti curar di loro ma guarda e passa"


Il Mago Gigi - 16/06/2007 alle 20:20

GIUSTO!!! Anch'io NON ho tifato l'Italia ai mondiali: impossibile tifare per quei bamboccioni! Io sono uscito in bicicletta e vi garantisco: ho pedalato tranquillo come non mai in strade per una volta deserte e surreali... quasi PARADISIACHE!!! Ho sperato che l'Italia andasse a casa malamente, invece ci siamo ritrovati a celebrare quegli pseudo-campioni (a materazzi fino al maggio 2006 tutti gli inveivano contro appena toccava il pallone...possibile che sia diventato un fenomeno tutto d'un colpo?) Non voglio fare altri nomi se no m'imbufalisco peggio di Gutierez Cataluna... La colpa è dei media che ne danno enfasi: ma possibile che ora come ora i giornali sportivi parlino solo del rinnovo dei contratti dei giocatori??? Ma poi fateci caso: gli stadi sono deserti, e sono peggio delle galere. Le strade del Giro invece sono sempre stracolme di entusiasmo. E lungo i tornanti scorrono fiumi di birra, ma i tifosi di Savoldelli brindano con quelli di Di Luca!!!!!!!! E poi la mia MAGICA ATALANTA è snobbata peggio del ciclismo......almeno quello ha la sua pagina strimizzita di Gazzetta!!!!! Il resto è carta da macero!!!!!!!!!


barrylyndon - 16/06/2007 alle 20:22

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] Non è forse vero che la cultura sportiva cala, non è vero che C'E' MENO VOGLIA DI FATICARE e che lo sport di squadra garantisce spesso questo? [/quote] e' vero in parte cio' che dici.a parte che non e' vero che nel calcio giovanile non vi e' una preparazione fisica faticosa. [/quote] Per questo dico "Spesso" e non "Sempre". Ma per esperienza, posso dire che per diversi motivi uno sport individuale generalmente comporta più fatica, o una fatica più "dolorosa". Se pensi al mezzofondo ed al fondo, ad esempio, son discipline che richiedono già una preparazione massacrante, e che in gara sono altrettanto distruttive. Se pensi invece a sport di posizione come la Pallavolo, uno degli sport più in crescita negli ultimi anni, richiedono anche questi una forte preparazione fisica, che però fuori dalla tecnica si compie per lo più in palestra, e la palestra obiettivamente ha un recupero più tranquillo. Poi, in gara la fatica che fanno non è nemmeno paragonabile a quella di un 5000! [/quote] ti ho risposto cosi'perche' nella mia ancora breve esperienza di istruttore di atletica leggera mi e' capitato di vedere abbastanza spesso un ragazzo che pratica il calcio battere ragazzi che praticano,anche ad un certo livello l'atletica.cio' avviene principalmente nella gare lunghe(lunghe rapportate all'eta',s'intende).avendo pure 2 nipoti che giocano a calcio,un fratello allenatore,posso dirti,che rispetto a quando giocavo io le cose sono cambiate di parecchio.c'e' una maggior preparazione fisica che nulla ha da invidiare a quella degli atleti in erba.


colorfercene86 - 16/06/2007 alle 20:42

[quote][i]Originariamente inviato da Il Mago Gigi [/i] GIUSTO!!! Anch'io NON ho tifato l'Italia ai mondiali: impossibile tifare per quei bamboccioni! Io sono uscito in bicicletta e vi garantisco: ho pedalato tranquillo come non mai in strade per una volta deserte e surreali... quasi PARADISIACHE!!! Ho sperato che l'Italia andasse a casa malamente, invece ci siamo ritrovati a celebrare quegli pseudo-campioni (a materazzi fino al maggio 2006 tutti gli inveivano contro appena toccava il pallone...possibile che sia diventato un fenomeno tutto d'un colpo?) Non voglio fare altri nomi se no m'imbufalisco peggio di Gutierez Cataluna... La colpa è dei media che ne danno enfasi: ma possibile che ora come ora i giornali sportivi parlino solo del rinnovo dei contratti dei giocatori??? Ma poi fateci caso: gli stadi sono deserti, e sono peggio delle galere. Le strade del Giro invece sono sempre stracolme di entusiasmo. E lungo i tornanti scorrono fiumi di birra, ma i tifosi di Savoldelli brindano con quelli di Di Luca!!!!!!!! E poi la mia MAGICA ATALANTA è snobbata peggio del ciclismo......almeno quello ha la sua pagina strimizzita di Gazzetta!!!!! Il resto è carta da macero!!!!!!!!! [/quote] adesso i bamboccioni girano spot a go go prendendosi soldi a palate.. in primis con la vodafone..faccio veramente fatica a reprimere conati di vomito quando vedo in tv gente come totti o gattuso.. per non parlare poi di gente come cannavaro o materazzi che prestano la loro immagine a marche di abbigliamento importanti.. sono questi gli esempi..gli eroi..I MODELLI DI VITA..cio' che i giovani aspirano a diventare..beh che dire.. VIVIAMO PROPRIO IN UNA SOCIETA' DI M!!!!!


DeLorean - 16/06/2007 alle 22:09

Ragazzi,quando sento parlare ancora delle persone che pensano ci sia un mondo mediatico che complotta contro tutti gli sport a favore del calcio,sono esterefatto.Il rapporto non è così lineare,sarebbe troppo semplice,le cose sono molto più complicate di quello che sembrano,pensare ci sia un grande fratello che controlla l'apparato dei media indirizzando le preferenze del pubblico,mi sembra una visione abbastanza fanciullesca.Il rapporto è molto spesso circolare,uno influenza l'altro....le variabili in gioco sono moltissime,da fattori economici a socio-politici-culturali. Così come apprezzo moltissimo l'analisi critica e oggettiva di Mario,che evidenzia come lo stesso ambiente ciclistico sia tra i fauturi del proprio declino.Ovviamente ce ne sono molti altri,alcuni intrinsechi allo sport stesso.Molte volte mi guardo intorno,quanto ragazzi vedete appassionati a questo sport?Pochi.Praticanti(anche a livello amatoriale o cicloturistico)?ancora meno....in parte i media hanno il loro bel peso,ma avete mai pensato ai sacrifici che il ciclismo comporta,alla difficoltà molto spesso di praticarlo(vi assicuro che a Milano e provincia è una vera e propria sfida alla propria vita),alla difficoltà di trovare gente disposta a condividere le proprie passioni.etc...la lista potrebbe essere infinita! Queste sono solo poche considerazioni per cercare di aprire un pò più di luce sul problema,guardare le cose a 360°..... E chi parla è un vero appasionato,che ha dovuto lottare contro mille vicissitudine,amarezze e sconfitte,per poter amare ad alta voce uno sport che mi ha dato mille soddisfazioni!:D


barrylyndon - 16/06/2007 alle 22:20

io dico solo che mi piacerebbe vedere un po' meno calcio alla tv e sui giornali a favore degli altri sport.e poi vorrei vedere se ci sarebbe tutta questa disparita' di praticanti ed appassionati.tutto qua


DeEjAy_FlAtBeAt - 16/06/2007 alle 23:43

Io invece spero che il ciclismo non diventi uno sport seguito. Meglio che il fenomeno circo lo lascino al calcio e ai calciatori con le loro veline vacche! E' solo una mia opinione liberi di contestarmela:credo che le poche persone che lo seguono(poi analizziamo bene la parola ''poche persone'' con le immagini dello Stadio Zoncolan)lo sentano più vicino come sport. Intendo..la poca importanza che viene data al ciclismo è un pregio,permette di sentirci tutti un'unica grande famiglia di appassionati.Pensate ai ciclisti molto più disponibili e meno blindati di stelle del calcio.Questo è quello che credo io..poi se pensate altro liberissimi di farlo:D


Subsonico - 17/06/2007 alle 00:40

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] Non è forse vero che la cultura sportiva cala, non è vero che C'E' MENO VOGLIA DI FATICARE e che lo sport di squadra garantisce spesso questo? [/quote] e' vero in parte cio' che dici.a parte che non e' vero che nel calcio giovanile non vi e' una preparazione fisica faticosa. [/quote] Per questo dico "Spesso" e non "Sempre". Ma per esperienza, posso dire che per diversi motivi uno sport individuale generalmente comporta più fatica, o una fatica più "dolorosa". Se pensi al mezzofondo ed al fondo, ad esempio, son discipline che richiedono già una preparazione massacrante, e che in gara sono altrettanto distruttive. Se pensi invece a sport di posizione come la Pallavolo, uno degli sport più in crescita negli ultimi anni, richiedono anche questi una forte preparazione fisica, che però fuori dalla tecnica si compie per lo più in palestra, e la palestra obiettivamente ha un recupero più tranquillo. Poi, in gara la fatica che fanno non è nemmeno paragonabile a quella di un 5000! [/quote] ti ho risposto cosi'perche' nella mia ancora breve esperienza di istruttore di atletica leggera mi e' capitato di vedere abbastanza spesso un ragazzo che pratica il calcio battere ragazzi che praticano,anche ad un certo livello l'atletica.cio' avviene principalmente nella gare lunghe(lunghe rapportate all'eta',s'intende).avendo pure 2 nipoti che giocano a calcio,un fratello allenatore,posso dirti,che rispetto a quando giocavo io le cose sono cambiate di parecchio.c'e' una maggior preparazione fisica che nulla ha da invidiare a quella degli atleti in erba. [/quote] si, questo è verissimo: atletica leggera (settore corse) e calcio sono strettamente collegati. Anche la mia società "raccatta" atleti dalle squadre di calcio.


falco46 - 17/06/2007 alle 01:18

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Miky, ti bacerei :) (e Admin mi perdonerà la citazione) Super Cunego e Falco46, vi consiglio di utilizzare la funzione "Cerca" nel forum e di leggervi tutti i post di Morris. Io vi spiegherei molto peggio di lui i perché delle tantissime vostre inesattezze, facilonerie e motivazioni che si reggono in piedi su basi tutt'altro che solide. Non prendetelo come un "atto di superiorità", ma come un atto d'umiltà. Io ho imparato tantissimo leggendo Morris, credo succederà lo stesso a voi. Buona lettura. ;) [/quote]Apprezzo il consiglio senza dubbio, ma vorrei solo dire che io come tanti altri del resto sono stato sempre il primo ad ammettere che il doping è presente in tutti gli sport, ma ritengo che nel calcio potrebbe anche essere minore rispetto ad altre discipline.Con ciò non dico che nel calcio non vi è il doping, anzi per di più la questione è pure più che coperta perchè il pallone fa girare troppi soldi.Asserisco solo che vi sono tanti altri problemi più evidenti nel calcio, come le partite truccate e il calcio scommesse, che ultimamente ha fatto molto scalpore. Un' altro grande problema è che moltissimi giocatori conducono una vita sdregolata, abusando di droga, alcol e quant'altro, ma se non erro anche Simoni fu incolpato di aver assunto cocaina...Saranno i soldi a far montare la testa??sicuramente si... P.S non generalizzo, perchè ci sono calciatori e sportivi che nonostante guadagnino fior di soldi, riescono a vivere una vita moderata e impregnata di valori...cosa non da poco...


Alepphe - 17/06/2007 alle 09:12

[quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] Molti bambini fanno sport di squadra perchè i genitori hanno una pessima cultura sportiva. 1. I compagni di classe fanno calcio, perciò per poter chiacchierare con le amiche, le mamme li portano al campetto da calcio e generalmente ce n'è uno in ogni quartiere; 2. Le sconfitte vanno suddivise tra i compagni e se il proprio figlio non è un granchè come giocatore, vince grazie alla bravura altrui e le mamme possono vantarsene; 3. Vedere il proprio figlio che perde a nuoto o in bici non è tollerabile dalla maggior parte delle madri e dei padri, che ne fanno una questione di vita e di morte; 4. I bambini spesso sono insicuri e seguono gli amichetti preferiti: danza, pallavolo, basket, calcio. 5. Le società di sport di squadra si organizzano per i tornei con i pulmini, mentre negli sport individuali, spesso e volentieri sono le famiglie a doversi occupare dei trasferimenti, soprattutto il sabato e la domenica, privandosi del tempo libero per fare altre cose che ritengono maggiormente interessanti. Poi ce ne sono altre, ma queste mi sembrano le ragioni che maggiormente noto affrontando l'argomento con le mie amiche. [/quote] Dici: “Molti bambini fanno sport di squadra perchè i genitori hanno una pessima cultura sportiva”. Presupponi che i genitori dei bambini che praticano sport di squadra hanno una pessima cultura sportiva; quindi gli altri devono avere una buona cultura sportiva. Se mando mio figlio a fare tennis ho una buona cultura sportiva; se lo mando a fare basket ho una pessima cultura sportiva. E perché mai? Dici: 1. I compagni di classe fanno calcio, perciò per poter chiacchierare con le amiche, le mamme li portano al campetto da calcio e generalmente ce n'è uno in ogni quartiere; Se c’è un campo di calcio in ogni quartiere ci sara un perché? Se i compagni di classe fanno calcio ci sarà un perché? O dipende tutto dalla scarsa cultura sportiva dei genitori? O peggio, i campetti di calcio sono stati costruiti per consentire la chiacchiera alle mamme dei bambini? Prendiamo la cosa alla larga. Quanti di voi (quantomeno i maschietti) non hanno mai dato calcio ad un pallone per strada da bambini? Beh, il successo del calcio sta proprio qui, due gambe, un pallone, una porta fatta con due sassi. È tutto, non c’è bisogno di altro. Lo si può giocare nel mondo ricco e nel mondo povero, ovunque, di qui il successo planetario del calcio come pratica sportiva e la sua bellezza, dai vicoli di Napoli a quelli di Rio de Janeiro. Poi il calcio professionistico è marcio, ma questo è un altro discorso (qui parliamo di bambini ancora non toccati dal vortice dello sport degli adulti). Quanti ciclisti vengono dal “Sud del mondo”, quanti ciclisti africani conoscete? Secondo voi in Kenia è più facile che un bambino si costruisca un pallone rudimentale o che abbia una bici? E qui in Italia, lascereste vostro figlio andare in bici per le strade? Sareste tranquilli? E sei sicura che i genitori dei piccoli ciclisti siano meno ossessionati dai risultati, dalle vittorie, rispetto ai genitori dei piccoli calciatori? 4. I bambini spesso sono insicuri e seguono gli amichetti preferiti: danza, pallavolo, basket, calcio. Sul fatto che i bambini siano insicuri, vivaddio, sono bambini!!! E seguire gli amichetti preferiti non mi sembra un fattore negativo. L’uomo è un animale sociale. Senza dimenticare che dopo il calcio mangiatutto ci sono una serie di sport individuali che godono di ottima salute: le discipline acquatiche (nuoto su tutte); tennis; atletica leggera; ginnastica artistica e danza (soprattutto ragazze); le arti marziali; lo stesso nostro amato ciclismo, ecc. ecc.

 

[Modificato il 17/06/2007 alle 09:15 by Alepphe]


Subsonico - 17/06/2007 alle 11:19

[quote][i]Originariamente inviato da Alepphe [/i] 4. I bambini spesso sono insicuri e seguono gli amichetti preferiti: danza, pallavolo, basket, calcio. Sul fatto che i bambini siano insicuri, vivaddio, sono bambini!!! E seguire gli amichetti preferiti non mi sembra un fattore negativo. L’uomo è un animale sociale. Senza dimenticare che dopo il calcio mangiatutto ci sono una serie di sport individuali che godono di ottima salute: le discipline acquatiche (nuoto su tutte); tennis; atletica leggera; ginnastica artistica e danza (soprattutto ragazze); le arti marziali; lo stesso nostro amato ciclismo, ecc. ecc. [/quote] Si discutono i motivi per cui si preferiscono gli sport di squadra a quelli individuali, non i "perchè" E cmq, da quand è che l'atletica leggera gode di buona salute? Ti sei fatto un giro ai campionati juniores regionali, per caso?


Alepphe - 17/06/2007 alle 11:35

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Alepphe [/i] 4. I bambini spesso sono insicuri e seguono gli amichetti preferiti: danza, pallavolo, basket, calcio. Sul fatto che i bambini siano insicuri, vivaddio, sono bambini!!! E seguire gli amichetti preferiti non mi sembra un fattore negativo. L’uomo è un animale sociale. Senza dimenticare che dopo il calcio mangiatutto ci sono una serie di sport individuali che godono di ottima salute: le discipline acquatiche (nuoto su tutte); tennis; atletica leggera; ginnastica artistica e danza (soprattutto ragazze); le arti marziali; lo stesso nostro amato ciclismo, ecc. ecc. [/quote] Si discutono i motivi per cui si preferiscono gli sport di squadra a quelli individuali, non i "perchè" E cmq, da quand è che l'atletica leggera gode di buona salute? Ti sei fatto un giro ai campionati juniores regionali, per caso? [/quote] per buona salute intendo che cmq i numeri complessivi di praticanti sono importanti. nonostante i luoghi comuni i praticanti sono in aumento. puoi avere qui alcune cifre. http://www.fidal.it/showquestion.php?faq=24&fldAuto=6869 Si discutono i motivi per cui si preferiscono gli sport di squadra a quelli individuali, non i "perchè". Scusami ma questa frase non la capisco proprio.


DeLorean - 17/06/2007 alle 11:46

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Alepphe [/i] 4. I bambini spesso sono insicuri e seguono gli amichetti preferiti: danza, pallavolo, basket, calcio. Sul fatto che i bambini siano insicuri, vivaddio, sono bambini!!! E seguire gli amichetti preferiti non mi sembra un fattore negativo. L’uomo è un animale sociale. Senza dimenticare che dopo il calcio mangiatutto ci sono una serie di sport individuali che godono di ottima salute: le discipline acquatiche (nuoto su tutte); tennis; atletica leggera; ginnastica artistica e danza (soprattutto ragazze); le arti marziali; lo stesso nostro amato ciclismo, ecc. ecc. [/quote] Si discutono i motivi per cui si preferiscono gli sport di squadra a quelli individuali, non i "perchè" E cmq, da quand è che l'atletica leggera gode di buona salute? Ti sei fatto un giro ai campionati juniores regionali, per caso? [/quote] Scusate ma i motivi per cui si preferiscono gli sport di squadra mi sembra evidente,chiunque,in particolar modo un bambino,preferisce condividere con altri suio compagni il prorpio divertimento,è nella natura sociale dell'uomo tutto ciò. Qualunque bambino sarà portato a fare lo sport più seguito,più praticato,quello che gli altri suoi amichetti già fanno! In questo modo si attua l'effetto "piglia tutto",lo sport che più prevale si accaparra la maggior parte dei praticanti,un principio di trascinamento! Logico......;)


forzainter - 17/06/2007 alle 13:07

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Matteo, torna indietro di cinquant'anni (mica di 600!), e scoprirai che calcio e ciclismo erano popolari allo stesso modo. Poi... perché il calcio è migliorato e il ciclismo è peggiorato? Su quale sport hanno investito gli uomini più potenti d'Italia (Agnelli e Berlusconi su tutti)? Perché? Il calcio è protetto perché è gestito da gente potente, da politici e da imprenditori facoltosi. O consideri Berlusconi e Moratti al pari di Galbusera e Dal Lago? [/quote] Il sorpasso è avvenuto , a parer mio , negli anni 60 Il denaro non centra nulla nel ciclismo italiano , dopo il dualismo Coppi-Bartali , c'erano pochi campioni Nel calcio al contrario stavano iniziando le grande rivalità Inter-Milan-Juve (cominciate gia' negli anni 30 poi sempre aumentate) e le rivalità piu' piccole (regionali , derby) Se mancano le rivalità (o i campioni) diminuisce l'interese E' appena finita la finale NBA , i dati di ascolto in america sono i peggiori della storia , eppure i proprietari sono multimiliardari , lo staff dirigenziale è eccellente , le regole sono fatte per aiutare lo spettacolo , il doping è pseudo legalizzato eppure l'interesse diminuisce.. Come mai ?


Subsonico - 17/06/2007 alle 13:20

[quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Matteo, torna indietro di cinquant'anni (mica di 600!), e scoprirai che calcio e ciclismo erano popolari allo stesso modo. Poi... perché il calcio è migliorato e il ciclismo è peggiorato? Su quale sport hanno investito gli uomini più potenti d'Italia (Agnelli e Berlusconi su tutti)? Perché? Il calcio è protetto perché è gestito da gente potente, da politici e da imprenditori facoltosi. O consideri Berlusconi e Moratti al pari di Galbusera e Dal Lago? [/quote] Il sorpasso è avvenuto , a parer mio , negli anni 60 Il denaro non centra nulla nel ciclismo italiano , dopo il dualismo Coppi-Bartali , c'erano pochi campioni Nel calcio al contrario stavano iniziando le grande rivalità Inter-Milan-Juve (cominciate gia' negli anni 30 poi sempre aumentate) e le rivalità piu' piccole (regionali , derby) Se mancano le rivalità (o i campioni) diminuisce l'interese E' appena finita la finale NBA , i dati di ascolto in america sono i peggiori della storia , eppure i proprietari sono multimiliardari , lo staff dirigenziale è eccellente , le regole sono fatte per aiutare lo spettacolo , il doping è pseudo legalizzato eppure l'interesse diminuisce.. Come mai ? [/quote] La risposta misteriosa è : Perchè non ci sono campioni, come Air Jordan o Magic Johnson...però tale Kobe Bryant che fa orge di punti ed ha subito un processo per violenze sessuali (sacro&profano) non dovrebbe interessare?


forzainter - 17/06/2007 alle 13:43

il Kobe Bryant (e i suoi Lakers soprattutto) in finale non c'erano..Idem Shaqe gli Heat (i due personaggi piu' famosi ed importanti della lega) la partita di Natale (l'unica di tutta la regoular season della NBA trasmessa dalle tv nazionali) negli ultimi 3 anni è stata sempre Miami-LA In finale C'eran i San Antonio Spurs e i Cleveland Cavs (si c'era Lebron , ma è sempre cleveland non è Boston o Philadelphia..)


Subsonico - 17/06/2007 alle 13:45

[quote][i]Originariamente inviato da Alepphe [/i] per buona salute intendo che cmq i numeri complessivi di praticanti sono importanti. nonostante i luoghi comuni i praticanti sono in aumento. puoi avere qui alcune cifre. http://www.fidal.it/showquestion.php?faq=24&fldAuto=6869 [/quote] Non hai capito. Non sto parlando del confronto con gli ultimi 10 anni che son stati drammatici, sto parlando del confronto con 20 anni fa! Vent'anni fa in un campionato juniores in puglia dovevi correre i 400 hs maschili su 2 batterie. Oggi se ne raccattano 4 con i master è una fortuna. Vent'anni fa, il campionato italiano della 10km campestre se lo giocavano in centinaia, e per trattenere i partenti prima del via a san marino avevano messo sulla striscia di partenza una squadra di Football Americano locale, per non far anticipare a nessuno la partenza! Poi cominciò a piovere, Alberto Cova decise che dovevano partire e non ci fu squadra che potesse tenerli...:D Guardati nell'ordine le tabelle cadetti, allievi, juniores. Nota bene : 1 su 3 dai cadetti agli allievi se ne va...e fin qui tutto sommato bene, perchè il ragazzo deve pur scegliere se faticare o meno...però è una percentuale bella alta. Ma il dato che soprende di più è dagli allievi agli juniores: atleti dimezzati! Eppure dovrebbero essere periodi con una certa continuità, anche perchè gli Juniores nell'atletica non sono esasperati come nel ciclismo, che ha un diverso percorso per passare nel professionismo (il ciclismo diventa il tuo lavoro, mentre nell'atletica, come nello sci e nel nuoto diventi finanziere, o carabiniere, ecc...per essere prof). No, l'atletica sta un po' meglio rispetto al 2002, ma non gode di buona salute, almeno in Italia. [quote] Si discutono i motivi per cui si preferiscono gli sport di squadra a quelli individuali, non i "perchè". Scusami ma questa frase non la capisco proprio. [/quote] E' molto semplice: se parli di fattori positivi e negativi fai capire che il posto di miky imputa come un "male" il primato degli sport di squadra. Non penso proprio che Miky volesse dire questo. Che poi ce ne dispiaccia, anche per il nostro ciclismo, è un altro discorso.


Subsonico - 17/06/2007 alle 13:48

[quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] il Kobe Bryant (e i suoi Lakers soprattutto) in finale non c'erano..Idem Shaqe gli Heat (i due personaggi piu' famosi ed importanti della lega) la partita di Natale (l'unica di tutta la regoular season della NBA trasmessa dalle tv nazionali) negli ultimi 3 anni è stata sempre Miami-LA In finale C'eran i San Antonio Spurs e i Cleveland Cavs (si c'era Lebron , ma è sempre cleveland non è Boston o Philadelphia..) [/quote] ah giusto, parlavi della finale...beh, è più o meno come se da noi il campionato se lo fossero giocati lazio ed udinese...


Alepphe - 17/06/2007 alle 13:55

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] il Kobe Bryant (e i suoi Lakers soprattutto) in finale non c'erano..Idem Shaqe gli Heat (i due personaggi piu' famosi ed importanti della lega) la partita di Natale (l'unica di tutta la regoular season della NBA trasmessa dalle tv nazionali) negli ultimi 3 anni è stata sempre Miami-LA In finale C'eran i San Antonio Spurs e i Cleveland Cavs (si c'era Lebron , ma è sempre cleveland non è Boston o Philadelphia..) [/quote] ah giusto, parlavi della finale...beh, è più o meno come se da noi il campionato se lo fossero giocati lazio ed udinese... [/quote] insomma. gli spurs hanno vinto meritatamente, sono la squadra più forte secondo me. ad est, da un po di anni le squadre sono meno forti, infatti i cavs (a pate lebron) non è che siano granché.


Subsonico - 17/06/2007 alle 13:58

[quote][i]Originariamente inviato da Alepphe [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] il Kobe Bryant (e i suoi Lakers soprattutto) in finale non c'erano..Idem Shaqe gli Heat (i due personaggi piu' famosi ed importanti della lega) la partita di Natale (l'unica di tutta la regoular season della NBA trasmessa dalle tv nazionali) negli ultimi 3 anni è stata sempre Miami-LA In finale C'eran i San Antonio Spurs e i Cleveland Cavs (si c'era Lebron , ma è sempre cleveland non è Boston o Philadelphia..) [/quote] ah giusto, parlavi della finale...beh, è più o meno come se da noi il campionato se lo fossero giocati lazio ed udinese... [/quote] insomma. gli spurs hanno vinto meritatamente, sono la squadra più forte secondo me. ad est, da un po di anni le squadre sono meno forti, infatti i cavs (a pate lebron) non è che siano granché. [/quote] due anni? diciamo dai tempi dei bulls :D Va bè, Detroit è stata un'eccezione, ma è durata proprio un anno e mezzo...


forzainter - 17/06/2007 alle 14:07

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Alepphe [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] il Kobe Bryant (e i suoi Lakers soprattutto) in finale non c'erano..Idem Shaqe gli Heat (i due personaggi piu' famosi ed importanti della lega) la partita di Natale (l'unica di tutta la regoular season della NBA trasmessa dalle tv nazionali) negli ultimi 3 anni è stata sempre Miami-LA In finale C'eran i San Antonio Spurs e i Cleveland Cavs (si c'era Lebron , ma è sempre cleveland non è Boston o Philadelphia..) [/quote] ah giusto, parlavi della finale...beh, è più o meno come se da noi il campionato se lo fossero giocati lazio ed udinese... [/quote] insomma. gli spurs hanno vinto meritatamente, sono la squadra più forte secondo me. ad est, da un po di anni le squadre sono meno forti, infatti i cavs (a pate lebron) non è che siano granché. [/quote] due anni? diciamo dai tempi dei bulls :D Va bè, Detroit è stata un'eccezione, ma è durata proprio un anno e mezzo... [/quote] be ci son stati anche Shaq e gli heat l'anno scorso


Monsieur 40% - 17/06/2007 alle 14:21

Vabbè, ma di che parliamo? Perché non ci sono più campioni nel ciclismo e/o nel basket? Ok, non ci sono campioni, ma da cosa dipende? Ad Anzio, a 3 km da casa mia, domenica scorsa s'è svolta la "Festa del Rugby", organizzata dalle due società anziati, in collaborazione con la Federazione rugbystica. Bellissima festa, senz'altro. Ma ci sarebbe stata senza La7? Certo, voi mi potreste rispondere: "E La7 ci sarebbe stata se l'Italia non fosse stata quantomeno competitiva?". I piani del discorso sono molteplici, è vero, non si può e non si deve schematizzare in maniera elementare. Però è innegabile che il traino verso i giovani sia dato dalla visione di un dato movimento. Dopo le Olimpiadi i palazzetti degli sport pullulano di bambini che vogliono fare scherma. Andrew Howe s'è dato all'atletica nel mito (discutibile, ok, ma qui parliamo d'altro) di Carl Lewis. Sicuri che se, oltre le Olimpiadi, la tv facesse vedere un po' più di atletica, un po' più di rugby, un po' più di scherma, un po' più di curling, non ci sarebbero campioni in questi sport? Quanti mediocri ci sono in tanti sport che potrebbero eccelere in altre discipline? Quanto si sente l'assenza delle polisportive (serie, però)? E questa non è politica? E c'è un altro sport più politico e più idrovoro del calcio, per quanto riguarda gli spazi in tv? Chi non ha mai dato calci ad un pallone, da bimbo? Chi non s'è emozionato togliendo le rotelle dalla bici, da bambino? Chi non ha mai fatto a corsa nel viale di casa, da ragazzino? Chi non ha provato dei brividi, da ragazzino, togliendo i braccioli e/o la ciambella nel mare o in piscina? La presenza (o l'assenza) di infrastrutture non è una cosa a sé stante. Va considerata. Così come va considerata la percezione degli sportivi che si guardano in tv, così come va considerata l'aspirazione ("se diventi calciatore - anche se brocco - ti guardano in tv, se sei un olimpionico di tiro al piattello al massimo ti riconoscono in paese"), così come vanno considerati gli spazi all'interno dei media. Certo, per fortuna che c'è internet. Con lui qualcosa può migliorare.


Subsonico - 17/06/2007 alle 14:34

fai troppe domande: verrai eliminato fisicamente :bll:


forzainter - 17/06/2007 alle 14:54

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Sicuri che se, oltre le Olimpiadi, la tv facesse vedere un po' più di atletica, un po' più di rugby, un po' più di scherma, un po' più di curling, non ci sarebbero campioni in questi sport? [/quote] Il rugby è anni che lo fanno vedere in televisione , una volta Rai3 dava anche il campionato italiano (idem la radio dava i risultati a tutto il calcio..) eppure l'interesse è sempre uguale Altri sport minori hanno i campioni proprio perche' hanno meno concorrenza (piu' facile diventar campioni olimpici di slittino praticanti 2000 nel mondo che campioni del mondo di calcio praticanti ? milioni) Il pattinaggio a rotelle (inline o no) ha un enorme numero di praticanti , alle olimpiadi non ci va ( al contrario di quello su ghiaccio , che si sogna i suoi numeri di praticanti) idem in Tv L'equazione Tv - Sport piu' praticanti non va sempre


Laura Idril - 17/06/2007 alle 14:57

Forzainter in realtà negli ultimi 5 anni (leggevo su una rivista) i tifosi del Rugby sono aumentati del 47%! E' lo sport con il più alto aumento di abbonamenti registrato in Italia nella storia.


forzainter - 17/06/2007 alle 15:08

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Forzainter in realtà negli ultimi 5 anni (leggevo su una rivista) i tifosi del Rugby sono aumentati del 47%! E' lo sport con il più alto aumento di abbonamenti registrato in Italia nella storia. [/quote] Magari hai ragione tu Io leggo i resoconti sulla Gazzetta e raramente ho visto partite di campionato superare i 1000 spettatori.. (anzi spesso evitavan di scriverli) Il 6 Nazioni fa 1100000 telespettatori su La7 ma ne faceva altrettanti il primo anno Su google che la federazione è passata da 30000 a 42000 quella del golf (che se non hai il satellite non vedi mai) è passato in pochi anni da niente a 100000..


Monsieur 40% - 17/06/2007 alle 15:14

Forzainter, il golf è più uno status che uno sport. Non lo metterei sul piatto della bilancia con gli altri sport. Al massimo, credo si possa paragonare alla vela.


Zillo - 17/06/2007 alle 15:26

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Forzainter, il golf è più uno status che uno sport. Non lo metterei sul piatto della bilancia con gli altri sport. Al massimo, credo si possa paragonare alla vela. [/quote] Mah! anche io una volta la pensavo così... però se vai all'estero scopri chè tutto il contrario! Riprendendo invece il discorso che avevi fatto poco prima, riguardo alle polisportive, ti dico che secondo me hai ragione. Ma qui viene fuori un altro problema, e cioè la scuola! In america, in inghilterra, nei paesi nordici, ovunque, lo sport viene insegnato durante le ore di educazione fisica.. cioè non fanno quattro salti in una palestrina, ma proprio imparano molteplici discipline, per capirle e per amarle... ora, nn credo che fra queste discipline ci sia anche la bicicletta, ma quantomeno c'è, da parte dell'istruzione statale, una certa consapevolezza di quanto sia importante la scuola per la formazione non solo di futuri medici, avvocati, o ragionieri, ma anche di sportivi, sia per la salute dell'uomo, sia per la crescita di un futuro atleta professionista. Purtroppo in Italia questa cultura è inesistente!


Subsonico - 17/06/2007 alle 15:30

straquoto!


barrylyndon - 17/06/2007 alle 21:06

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Alepphe [/i] 4. I bambini spesso sono insicuri e seguono gli amichetti preferiti: danza, pallavolo, basket, calcio. Sul fatto che i bambini siano insicuri, vivaddio, sono bambini!!! E seguire gli amichetti preferiti non mi sembra un fattore negativo. L’uomo è un animale sociale. Senza dimenticare che dopo il calcio mangiatutto ci sono una serie di sport individuali che godono di ottima salute: le discipline acquatiche (nuoto su tutte); tennis; atletica leggera; ginnastica artistica e danza (soprattutto ragazze); le arti marziali; lo stesso nostro amato ciclismo, ecc. ecc. [/quote] Si discutono i motivi per cui si preferiscono gli sport di squadra a quelli individuali, non i "perchè" E cmq, da quand è che l'atletica leggera gode di buona salute? Ti sei fatto un giro ai campionati juniores regionali, per caso? [/quote] provengo dal campionato regionale allievi prove multiple.regione Friuli Venezia Giulia,che comunque vanta una buona tradizione sia per la qualita' che per la quantita'.ebbene,in campo maschile partecipanti nr.2, campo femminile partecipanti nr.4.il campo era semideserto.un brutto vedere.ok,le prove multiple non sono per "tutti",ma non e' stata una dimostrazione di buona salute per la disciplina.desolante.


Monsieur 40% - 18/06/2007 alle 02:20

[quote][i]Originariamente inviato da Zillo [/i] Riprendendo invece il discorso che avevi fatto poco prima, riguardo alle polisportive, ti dico che secondo me hai ragione. Ma qui viene fuori un altro problema, e cioè la scuola! In america, in inghilterra, nei paesi nordici, ovunque, lo sport viene insegnato durante le ore di educazione fisica.. cioè non fanno quattro salti in una palestrina, ma proprio imparano molteplici discipline, per capirle e per amarle... ora, nn credo che fra queste discipline ci sia anche la bicicletta, ma quantomeno c'è, da parte dell'istruzione statale, una certa consapevolezza di quanto sia importante la scuola per la formazione non solo di futuri medici, avvocati, o ragionieri, ma anche di sportivi, sia per la salute dell'uomo, sia per la crescita di un futuro atleta professionista. Purtroppo in Italia questa cultura è inesistente! [/quote] Oh, yeah! Scuole, infrastrutture, polisportive... in pratica, politica.


super cunego - 18/06/2007 alle 12:25

[quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] Molti bambini fanno sport di squadra perchè i genitori hanno una pessima cultura sportiva. 1. I compagni di classe fanno calcio, perciò per poter chiacchierare con le amiche, le mamme li portano al campetto da calcio e generalmente ce n'è uno in ogni quartiere; 2. Le sconfitte vanno suddivise tra i compagni e se il proprio figlio non è un granchè come giocatore, vince grazie alla bravura altrui e le mamme possono vantarsene; 3. Vedere il proprio figlio che perde a nuoto o in bici non è tollerabile dalla maggior parte delle madri e dei padri, che ne fanno una questione di vita e di morte; 4. I bambini spesso sono insicuri e seguono gli amichetti preferiti: danza, pallavolo, basket, calcio. 5. Le società di sport di squadra si organizzano per i tornei con i pulmini, mentre negli sport individuali, spesso e volentieri sono le famiglie a doversi occupare dei trasferimenti, soprattutto il sabato e la domenica, privandosi del tempo libero per fare altre cose che ritengono maggiormente interessanti. Poi ce ne sono altre, ma queste mi sembrano le ragioni che maggiormente noto affrontando l'argomento con le mie amiche. [/quote] Capita che sia così, ma spesso sono dottori (e per dottori intendo tutti coloro che si occupano della salute fisica e psicologica del bambino) a consigliare di fare sport di squadra, perchè il figlio ha dei problemi nel relazionarsi, litiga spesso, le da a tutti (porca miseria sti sport tipo wrestling li odio proprio). E purtroppo questi problemi stanno crescendo a dismisura. [quote]Sicuri che se, oltre le Olimpiadi, la tv facesse vedere un po' più di atletica, un po' più di rugby, un po' più di scherma, un po' più di curling, non ci sarebbero campioni in questi sport? [/quote] Ma tu sai che nella scherma, uno degli sport più snobbati dalla tv, siamo tra i 3-4 più forti al mondo, se non i più forti in assoluto (Italia-Francia-Russia). [quote]E questa non è politica? E c'è un altro sport più politico e più idrovoro del calcio, per quanto riguarda gli spazi in tv? [/quote] Prova a domandarti anche il perchè di ciò! La tv trasmette quello che viene visto (per via dei guadagni). [quote]Al massimo, credo si possa paragonare alla vela.[/quote] Mi domando se tu abbia mai provato a fare vela in maniera pseudo seria (timonare anche laser o 320 per non andare su barche troppo difficili)... Sai quanta fatica si fa tra scotte e timone? mi sa di no... chiudo ot.


superalvi - 18/06/2007 alle 14:00

il rugby è uno sport per storia essenzialmente di nicchia Veneto- Lombardia-Roma-L'aquila-Catania poi con lo sviluppo del professionismo e l'apporto dei tecnici stranieri in epoca dilettantistica c'hanno fatto raggiungere il gotha sei nazioni e da li il gioco s'è aperto alle "masse". naturalmente lo sviluppo mediatico, maggiore sicuramente grazie ai successi di Berbizier, è stato costruito dai singoli club che hanno continuato a far crescere i giovani senza che la politica non facesse nulla. oggi è come sparare sulla croce rossa, ma in italia la politica e lo sport non si sono mai coniugati come accade in tutto il resto d'europa, in usa e nei paesi ex-comunisti per questo siamo senza cultura sportiva e tendiamo troppo spesso a rinchiuderci nei nostri ambienti da puristi e trattare gli altri giganti e nani dall'alto verso il basso


DeEjAy_FlAtBeAt - 18/06/2007 alle 14:41

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Forzainter, il golf è più uno status che uno sport. Non lo metterei sul piatto della bilancia con gli altri sport. Al massimo, credo si possa paragonare alla vela. [/quote] Qualcosa contro la vela?:grr: Scherzo ovviamente;)


Monsieur 40% - 18/06/2007 alle 14:50

[quote][i]Originariamente inviato da super cunego [/i] [quote]E questa non è politica? E c'è un altro sport più politico e più idrovoro del calcio, per quanto riguarda gli spazi in tv? [/quote] Prova a domandarti anche il perchè di ciò! La tv trasmette quello che viene visto (per via dei guadagni). [/quote] Andrea, te lo ripeto per l'ennesima volta: i meccanismi di domanda/offerta per e dalla tv non sono così semplicistici. La tv trasmette quello che viene visto? Senz'altro. Ma è anche vero che viene visto soltanto (e non potrebbe essere altrimenti) ciò che viene trasmesso. Lampante il caso delle tappa del Giro oscurate in qualche regione d'Italia per far vedere partite "a rischio" di serie C (ad esempio, Pisa-Venezia). Ecco, questa è una scelta politica, nient'altro. Una scelta politica che va contro i gusti della gente. E se mi dite che Pisa-Venezia è più vista di una tappa del Giro, allora la smetto davvero di rispondere, perché stiamo parlando proprio di cose diverse.


Andrea_Web - 18/06/2007 alle 14:51

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] E se mi dite che Pisa-Venezia è più vista di una tappa del Giro, allora la smetto davvero di rispondere, perché stiamo parlando proprio di cose diverse. [/quote] Fortuna che ero sulle Tre Cime...


miky70 - 18/06/2007 alle 15:00

Mio figlio a settembre frequenterà la prima media e sono stata alla presentazione del prossimo anno scolastico presso l'istituto in cui abbiamo deciso di iscriverlo. Gli insegnanti dopo aver parlato dei vari progetti scolastici sono passati all'attività artistica e quella sportiva, per entrambe nutro grande interesse. L'attività fisica consiste nel primo quadrimestre con lezioni di nuoto ed il secondo con lezioni di atletica. "L'insegnante di educazione fisica è la responsabile del settore pre-agonistico della piscina olimpica di Pesaro e ovviamente non potevamo noi escludere il nuoto dall'attività dei vostri figli" parole del Preside!:yoga: "Il fantastico campo sportivo che abbiamo in fondo alla via e che è stato ristrutturato recentemente, è attrezzato per i giochi della gioventù ed i nostri insegnanti collaboreranno con insegnanti ISEF per lo svolgimento delle attività, chi è interessato può iscriversi anche per il club sportivo del pomeriggio" Parola sempre del Preside! :yoga: FANTASTICO!!!! Ho detto subito!!!! Una mamma di seconda invece ha detto "Ma non ci prenda in giro Preside, lo scorso anno le lezioni di atletica non sono mai state fatte perchè nessun insegnante incaricato si è reso disponibile" FANTASTICO!!! :(:(:( :OIO CHE VERGOGNA! :nonono:


DeEjAy_FlAtBeAt - 18/06/2007 alle 15:07

[quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] Una mamma di seconda invece ha detto "Ma non ci prenda in giro Preside, lo scorso anno le lezioni di atletica non sono mai state fatte perchè nessun insegnante incaricato si è reso disponibile" FANTASTICO!!! :(:(:( :OIO CHE VERGOGNA! :nonono: [/quote] Straquoto!!!!!!!Storie ultrasentite pure nella mia scuola(ed è un liceo!):no::no::no:


Zillo - 18/06/2007 alle 15:12

[quote][i]Originariamente inviato da Andrea_Web [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] E se mi dite che Pisa-Venezia è più vista di una tappa del Giro, allora la smetto davvero di rispondere, perché stiamo parlando proprio di cose diverse. [/quote] Fortuna che ero sulle Tre Cime... [/quote] E aggiungo anche: "maledetto pisa!" per motivi che solo Delfino può capire...:OIO:OIO:OIO:OIO


Subsonico - 18/06/2007 alle 16:15

[quote][i]Originariamente inviato da DeEjAy_FlAtBeAt [/i] [quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] Una mamma di seconda invece ha detto "Ma non ci prenda in giro Preside, lo scorso anno le lezioni di atletica non sono mai state fatte perchè nessun insegnante incaricato si è reso disponibile" FANTASTICO!!! :(:(:( :OIO CHE VERGOGNA! :nonono: [/quote] Straquoto!!!!!!!Storie ultrasentite pure nella mia scuola(ed è un liceo!):no::no::no: [/quote] strano, non sono pochi i neo-laureati ISEF in attesa di lavoro che si danno ai progetti. Non so se dipenda da loro o dall'interesse reale della scuola. Una cosa è certa: i presidi degli istituti superiori scolastici in gran numero sono una massa di torte di vacca figli della cultura democristiana,scimmiottanti i politici che ogni giorno vediamo in televisione pronti o a chiedere le dimissioni del governo una volta a settimana o pronti a negare anche di fronte all'evidenza. Per non parlare di (molti) professori, che minacciano agli alunni di abbassare le valutazioni se partecipano alle competizione sportive, saltando il compito o lì o l'interrogazione là. Che massa di retrogradi. Tornando ai progetti, nella scuola mia l'atletica è ben avviata, tanto che un sacco di persone dopo essere entrate nella "squadra" al 1° e al 2° anno si sono iscritte da allievi in società agonistiche. Da qualche parte si deve pure cominciare...


galliano - 18/06/2007 alle 16:37

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Forzainter, il golf è più uno status che uno sport. Non lo metterei sul piatto della bilancia con gli altri sport. Al massimo, credo si possa paragonare alla vela. [/quote] E' necessario distinguere tra italia e resto del mondo. Senza alcun dubbio golf e vela in italia hanno un seguito legato allo status symbol che rappresentano, ovviamente c'è sempre un piccolo zoccolo duro di praticanti "sinceri" ma la maggior parte di coloro che si avvicinano sono appassionati "superficiali". Per quella che è la mia esperienza diretta su 10 praticanti, 8 considerano la vela alla stregua di una colazione di lavoro attraverso la quale procacciarsi conoscenze, affari e sopratutto introdursi un un mondo agognato in quanto danaroso. saluti gall


DeEjAy_FlAtBeAt - 18/06/2007 alle 21:47

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da DeEjAy_FlAtBeAt [/i] [quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] Una mamma di seconda invece ha detto "Ma non ci prenda in giro Preside, lo scorso anno le lezioni di atletica non sono mai state fatte perchè nessun insegnante incaricato si è reso disponibile" FANTASTICO!!! :(:(:( :OIO CHE VERGOGNA! :nonono: [/quote] Straquoto!!!!!!!Storie ultrasentite pure nella mia scuola(ed è un liceo!):no::no::no: [/quote] strano, non sono pochi i neo-laureati ISEF in attesa di lavoro che si danno ai progetti. Non so se dipenda da loro o dall'interesse reale della scuola. Una cosa è certa: i presidi degli istituti superiori scolastici in gran numero sono una massa di torte di vacca figli della cultura democristiana,scimmiottanti i politici che ogni giorno vediamo in televisione pronti o a chiedere le dimissioni del governo una volta a settimana o pronti a negare anche di fronte all'evidenza. Per non parlare di (molti) professori, che minacciano agli alunni di abbassare le valutazioni se partecipano alle competizione sportive, saltando il compito o lì o l'interrogazione là. Che massa di retrogradi. Tornando ai progetti, nella scuola mia l'atletica è ben avviata, tanto che un sacco di persone dopo essere entrate nella "squadra" al 1° e al 2° anno si sono iscritte da allievi in società agonistiche. Da qualche parte si deve pure cominciare... [/quote] Subsonico posso erigerti un monumento?:D:D PAROLE SANTE!


efferre - 18/06/2007 alle 21:52

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Lampante il caso delle tappa del Giro oscurate in qualche regione d'Italia per far vedere partite "a rischio" di serie C (ad esempio, Pisa-Venezia). Ecco, questa è una scelta politica, nient'altro. Una scelta politica che va contro i gusti della gente. E se mi dite che Pisa-Venezia è più vista di una tappa del Giro, allora la smetto davvero di rispondere, perché stiamo parlando proprio di cose diverse. [/quote] .. Pisa e Venezia hanno due grosse, grossissime tradizioni calcistiche. Domenica per esempio a Pisa erano presenti nelle tribune "solo" 10.000 tifosi per motivi di capienza obbligatoria dello stadio (finale ritorno playoff). Altrettanti sono restati senza biglietto. Rai3 ha trasmesso nella zona la partita per i così detti motivi di sicurezza. Non credo che se anche ci fosse stato uno dei più bei tapponi dolomitici più di 20.000 persone lo avrebbero visto .. mentre la partita si. Aver oscurato una tappa seppur bella tappa (anche se credo il riferimento è sulla tappa dell'arrivo a Milano, con giochi già fatti), significa aver deluso quanti 2.000 veneziani e 3.000 pisani?! Quanti veneziani e pisani invece felici?! Più del doppio .. Priorità dettate da interessi ed interesse del pubblico a braccetto. Non credo potremo farci nulla .. se non una ragione.


Monsieur 40% - 18/06/2007 alle 21:55

Sì, sì, grossissime. Scudetti, Coppe Campioni, Coppe Uefa, Intercontinentali... Al massimo, una Mitropa Cup e un Anglo-italiano. Che poi Toscana e Veneto siano due delle regioni (e le province di Pisa e Venezia non scherzano) più appassionate di ciclismo, sticazzi, no? Mi parli di motivi di sicurezza? Appunto, politica.


efferre - 18/06/2007 alle 22:11

Toscana e Veneto sono sicuramente 2 grosse fonti di ciclismo, ma indipendentemente da Coppa dei Campioni o Mitropa, ti assicuro che Pisa e Venezia con rispettive province non fanno in una tappa del Giro lo share che hanno fatto con il calcio. Guarda .. sono dalla parte dei ciclisti, ma 20.000 o più sticazzi hanno più voce comunque di 5.000 o più sticazzi, su questo non ci piove.


super cunego - 18/06/2007 alle 22:14

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da super cunego [/i] [quote]E questa non è politica? E c'è un altro sport più politico e più idrovoro del calcio, per quanto riguarda gli spazi in tv? [/quote] Prova a domandarti anche il perchè di ciò! La tv trasmette quello che viene visto (per via dei guadagni). [/quote] Andrea, te lo ripeto per l'ennesima volta: i meccanismi di domanda/offerta per e dalla tv non sono così semplicistici. La tv trasmette quello che viene visto? Senz'altro. Ma è anche vero che viene visto soltanto (e non potrebbe essere altrimenti) ciò che viene trasmesso. Lampante il caso delle tappa del Giro oscurate in qualche regione d'Italia per far vedere partite "a rischio" di serie C (ad esempio, Pisa-Venezia). Ecco, questa è una scelta politica, nient'altro. Una scelta politica che va contro i gusti della gente. E se mi dite che Pisa-Venezia è più vista di una tappa del Giro, allora la smetto davvero di rispondere, perché stiamo parlando proprio di cose diverse. [/quote] Be qui in veneto si vedeva la tappa...non so dove possano averla oscurata...:boh: e raitre è dura che la oscurino a venezia e non a padova visto che è a livello regionale (la oscurerebbero dappertutto no?). Si si vede quello che trasmettono certamente, ma lo sai che uno due tre stalla lo trasmettevano e fino a quando non hanno messo la De Filippi assieme alla D'Urso non lo guardava nessuno. Gli scemi allora siamo noi che guardiamo ciò che non ci piace...a che pro? snobbare ciò che ci piace...no


Zillo - 18/06/2007 alle 22:18

[quote][i]Originariamente inviato da super cunego [/i] Be qui in veneto si vedeva la tappa...non so dove possano averla oscurata...:boh: e raitre è dura che la oscurino a venezia e non a padova visto che è a livello regionale (la oscurerebbero dappertutto no?). Si si vede quello che trasmettono certamente, ma lo sai che uno due tre stalla lo trasmettevano e fino a quando non hanno messo la De Filippi assieme alla D'Urso non lo guardava nessuno. Gli scemi allora siamo noi che guardiamo ciò che non ci piace...a che pro? snobbare ciò che ci piace...no [/quote] Andrea... se tu hai sky e guardi raitre col satellitare, guardi il raitre del lazio. Ti posso assicurare che quel giorno su raitre a padova si vedeva Pisa-Venezia. (sempre maledetto pisa:OIO:OIO:OIO:OIO)


efferre - 18/06/2007 alle 22:20

[quote][i]Originariamente inviato da Zillo [/i] (sempre maledetto pisa:OIO:OIO:OIO:OIO) [/quote] .. dai .. ora brucia meno che siete stati eliminati dalla promossa in B :Od:


Zillo - 18/06/2007 alle 22:53

[quote][i]Originariamente inviato da efferre [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Zillo [/i] (sempre maledetto pisa:OIO:OIO:OIO:OIO) [/quote] .. dai .. ora brucia meno che siete stati eliminati dalla promossa in B :Od: [/quote] no ti sbagli! io sono tifoso monzese! :OIO:OIO:OIO:OIO:OIO


Subsonico - 19/06/2007 alle 00:00

[quote][i]Originariamente inviato da super cunego [/i] Be qui in veneto si vedeva la tappa...non so dove possano averla oscurata...:boh: e raitre è dura che la oscurino a venezia e non a padova visto che è a livello [b]regionale[/b] (la oscurerebbero dappertutto no?). Si si vede quello che trasmettono certamente, ma lo sai che uno due tre stalla lo trasmettevano e fino a quando non hanno messo la De Filippi assieme alla D'Urso non lo guardava nessuno. Gli scemi allora siamo noi che guardiamo ciò che non ci piace...a che pro? snobbare ciò che ci piace...no [/quote] Provinciale, per essere precisi ;)

 

[Modificato il 19/06/2007 alle 03:36 by Monsieur 40%]


DeEjAy_FlAtBeAt - 19/06/2007 alle 15:17

[quote][i]Originariamente inviato da Zillo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da super cunego [/i] Be qui in veneto si vedeva la tappa...non so dove possano averla oscurata...:boh: e raitre è dura che la oscurino a venezia e non a padova visto che è a livello regionale (la oscurerebbero dappertutto no?). Si si vede quello che trasmettono certamente, ma lo sai che uno due tre stalla lo trasmettevano e fino a quando non hanno messo la De Filippi assieme alla D'Urso non lo guardava nessuno. Gli scemi allora siamo noi che guardiamo ciò che non ci piace...a che pro? snobbare ciò che ci piace...no [/quote] Andrea... se tu hai sky e guardi raitre col satellitare, guardi il raitre del lazio. Ti posso assicurare che quel giorno su raitre a padova si vedeva Pisa-Venezia. (sempre maledetto pisa:OIO:OIO:OIO:OIO) [/quote] Quando succedono questi episodi spostate l'antenna su ripetitori secondari.In Veneto la Rai ne ha parecchi!


super cunego - 19/06/2007 alle 15:20

[quote][i]Originariamente inviato da Zillo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da super cunego [/i] Be qui in veneto si vedeva la tappa...non so dove possano averla oscurata...:boh: e raitre è dura che la oscurino a venezia e non a padova visto che è a livello regionale (la oscurerebbero dappertutto no?). Si si vede quello che trasmettono certamente, ma lo sai che uno due tre stalla lo trasmettevano e fino a quando non hanno messo la De Filippi assieme alla D'Urso non lo guardava nessuno. Gli scemi allora siamo noi che guardiamo ciò che non ci piace...a che pro? snobbare ciò che ci piace...no [/quote] Andrea... se tu hai sky e guardi raitre col satellitare, guardi il raitre del lazio. Ti posso assicurare che quel giorno su raitre a padova si vedeva Pisa-Venezia. (sempre maledetto pisa:OIO:OIO:OIO:OIO) [/quote] Lo guardavo con la TV normale. Il Giro non l'ho mai guardato con SKY. Al 100%. Qui e poi da un mio amico a Teolo.


Zillo - 19/06/2007 alle 16:41

Evidentemente è come ha detto deejay Feat Beat sopra... cioè che prendiamo due ripetitori diversi: a casa mia si vedeva Pisa (maledetto) - Venezia. Io però mi guardavo il Giro tranquillamente con SKY...


DeEjAy_FlAtBeAt - 19/06/2007 alle 18:34

[quote][i]Originariamente inviato da Zillo [/i] Evidentemente è come ha detto deejay Feat Beat sopra... cioè che prendiamo due ripetitori diversi: a casa mia si vedeva Pisa (maledetto) - Venezia. Io però mi guardavo il Giro tranquillamente con SKY... [/quote] Sei di Padova quindi l'antenna è diretta sul Monte Venda,quello che serve gran parte della pianura veneta.Se ricapita prova col Penice o dirigi verso Verona;);)


ispanico - 20/06/2007 alle 15:17

Ma come noi dobbiamo vedere corse su raisat possono fare ugualmente anche per gli altri, quale ordine chi vuole andare allo satdio ci va ugualmente con o senza diretta per vedere una partita importante e poi chi va solo per le partite importanti non sarà nemmeno un ultrà violento. Mi ricordo la crono di un giro di qualche anno fa con l'abruzzo intero oscurato per la partita del pescara playoff per la b, mentre nelle marche solo san benedetto del tronto è stata oscurata (sanbenedetese), ma poi ad uno che si trova al confine con il lazio che si sente più romano forse cosa poteva interessare? non si doveva oscurare tutto l'abruzzo


Il Mago Gigi - 26/06/2007 alle 14:04

A Quiz Sport, programma che va in onda su italia1 dopo studio sport, si sono decisi finalmente a fare delle domande sul ciclismo... La domanda era questa: "c'è un italiano campione del mondo di ciclismo, chi è???" Le opzioni: A-Simoni B-Di Luca C-Bettini Con il povero De Zan (che conduce il programma) che diceva: " Chi sbaglia questa è da DENUNCIA!!!!" I risultati??? Il 60% ha risposto correttamente, mentre il 28% ha votato Di Luca (:D) e il 12% addirittura Simoni (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!):clap: E' IGNORANZA BELLA E BUONA; RAGAZZI!!!!! Lascio a voi altre considerazioni!!!!!!!!!!!!!!


Subsonico - 26/06/2007 alle 14:29

[quote][i]Originariamente inviato da Il Mago Gigi [/i] A Quiz Sport, programma che va in onda su italia1 dopo studio sport, si sono decisi finalmente a fare delle domande sul ciclismo... La domanda era questa: "c'è un italiano campione del mondo di ciclismo, chi è???" Le opzioni: A-Simoni B-Di Luca C-Bettini Con il povero De Zan (che conduce il programma) che diceva: " Chi sbaglia questa è da DENUNCIA!!!!" I risultati??? Il 60% ha risposto correttamente, mentre il 28% ha votato Di Luca (:D) e il 12% addirittura Simoni (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!):clap: E' IGNORANZA BELLA E BUONA; RAGAZZI!!!!! Lascio a voi altre considerazioni!!!!!!!!!!!!!! [/quote] bah, esagerato...anche un appassionato di pallavolo s'impunta a sapere che solo il 60% si ricorda quanti titoli ha vinto velasco con la nazionale...


Monsieur 40% - 26/06/2007 alle 20:06

Andatevi a leggere Capua, e poi capirete meglio lo stato d'animo di chi ha aperto il post: http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=5528&page=17


falco46 - 26/06/2007 alle 23:42

c'è quiz sport?peccato averlo perrso, sono impegnatissimo ultimamente...