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Il Forum di Cicloweb

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Autore: Oggetto: Lettera Aperta a TUTTI.......

Livello Giro di Lombardia




Posts: 108
Registrato: Jun 2007

  postato il 14/06/2007 alle 23:51
Vi riporto il testo integrale della mail che avevo inviato a marco grassi il 21 maggio..mail a cui purtroppo non ho mai avuto risposta.
mi piacerebbe avere l'opinione di tutti voi e quindi ho deciso di postarla nel forum..
notate che nel momento in cui l'avevo scritta era iniziato da poco il giro..dopo la confessione di basso..come potrete osservare gia' mettevo in conto l'ipotesi(quasi certezza)di nuovi "scandali"....

pratico ciclismo a livello agonistico da molti anni,sin da piccolo,e attualmente milito nella categoria under 23 in una piccola squadra che permette di conciliare universita' e sport.
ho sempre amato questo sport..che mi ha regalato tantissime soddisfazioni ed emozioni..e cosa piu' importante ancora.. che mi ha permesso di sviluppare un fisico completo che mai avrei formato praticando altri sport(precisando che a differenza di certi "atleti",il mio e' stato solo il frutto di duri allenamenti)e di maturare caratterialmente molto piu' in fretta dei miei coetanei.
non posso che provare rabbia ad assistere alla lenta agonia di questo bellissimo sport causata dai continui colpi del doping(adesso addirittura in termini di importanza veniamo messi dopo la vela..con tutto il rispetto di questa "disciplina"(puo' essere definito sport poi?)
PERCHE'..?perche' dobbiamo continuare ad assistere alla continua morte(e parziale rinascita..sara' sempre piu' difficile riprendersi)del ciclismo quando gli altri sport se la ridono,continuando sistematicamente ad imbrogliare?
perche' dall'operazione puerto sono usciti solo i nomi dei cislisti?e quelli dei calciatori..e dei tennisti?addirittura si parlava di intere squadre spagnole implicate..calciatori di primo piano...nulla..non e' uscito nulla!
la verita' e' che non contiamo nulla politicamente..pochi interessi e pochi soldi in ballo..
ho sempre sperato fino alla fine che l'italia calcio perdesse ai mondiali...purtroppo e' accaduto cio' che temevo..con la vittoria del mondiale e' stato cancellato tutto...addirittura questo sistema marcio e' riuscito a fare fuori anche i giudici..che venivano accusati di antinazionalismo...
provo semplicemente nausea a constatare quanto sport marcio sia radicato nella nostra societa'..caratterizzata da milioni di malati di calcio che stravede per gente corrotta..estremamente burina..rozza..ignorante..manesca..senza arte ne parte....che scommette addirittura sulle proprie partite...non gli bastano i miliardi che prendono..!si possono definire uomini questi?
ma finisse cosi'..la droga..il doping?(che io per alcune squadre definirei addirittura collettivo!)...
come si fa a credere che in un mondiale di calcio..in una champions league..con tutti i soldi e gli interessi che ci sono in ballo..i calciatori vadano avanti a pane e acqua...??pazzesco..
il vero cliente del doping e' il calcio..altro che il ciclismo...il triste paradosso dello sport e' che il ciclismo risulta essere uno degli sport piu' puliti al mondo..
mi chiedo..cosa penserebbe la gente se venisse a sapere cosa succede veramente nel calcio?e gli sponsor?non credo proprio farebbero gli indifferenti...
purtroppo solo noi dobbiamo pagare..solo noi dobbiamo fare la figura dei dopati...
mi chiedo come sarebbe andata se il nome di basso non fosse uscito dall'operazione puerto(per non parlare di ulrich)..basso che vince il giro d'italia...basso che vince anche il tour de france..giro e tour nello stesso anno...
saremmo stati sull'onda dell'entusiasmo..invece adesso ci ritroviamo di nuovo sull'orlo del baratro...
si e' vero...e' una visione molto ipocrita questa..pero' perche' dobbiamo sempre pagare noi???perche' dobbiamo essere distrutti solo noi dal doping?perche' non introducono una legge in materia di doping uniforme per tutti gli sport e per tutti i paesi?
a quest'ora se facessimo come gli altri sport che prendono bellamente per il culo la gente avremmo una posizione dal punto di vista mediatico e non..di primo piano!
adesso non resta altro che rimanere in attesa del prossimo nome illustre che beccheranno...in attesa del colpo mortale che distruggera' di nuovo il ciclismo...
mi ricordo ancora i primi due anni alle superiori..alcuni miei compagni(malati di calcio ovviamente)mi prendevano per il culo dicendomi che i ciclisti eran tutti dei dopati di *****....che chissa' cosa mettevamo nelle borracce e via dicendo...
e addirittura un mio amico mi aveva raccontato che il suo(SCANDALOSA STA COSA)professore di educazione fisica diceva che il doping era solo nel ciclismo...nel calcio non c'era perche' tutta tecnica!
credo pero' che col passare degli anni la gente(Correggimi se sbaglio)stia imparando a generalizzare di meno..insomma non tutti..una piccola parte sicuramente...troppo poco pero'..decisamente poco..
non mi dimentichero' mai due anni fa..durante una gara di under 23 a bernareggio quando ad uno dei tanti passaggi del gruppo sentii una persona(era un semplice automobilista fatto fermare per il passaggio della gara)inveire a voce alta: "Drogati"!
roba da fermarsi e come minimo fargli rimangiare cio' che aveva detto(pronto a scommettere che era uno di quei malati per cui vale l'equazione calcio=Vita)...
per fortuna non tutta
la gente e' cosi...domenica mattina ad un passaggio della nostra corsa(elite-under 23 ad alme')ho visto automobilisti di passaggio..fermarsi a scattare foto e ad applaudire(magari c'hanno scambiato per il giro d'italia )

ma perche' i ciclisti e le societa' professionistiche in generale non si son mai lamentati A VOCE ALTA contro queste disuguaglianze in materia di doping tra i vari sport???potessi arrivare professionista farei di tutto per denunciare al mondo intero questo squilibrio..questo divario in materia di doping tra il nostro e sport e tutti gli altri..
io son io pero'...uno che non ha nulla da temere e che e' sempre andato a pane ed acqua..
non vorrei(spero di no) che questo silenzio passivo(Continuamo a farci prendere per il culo dagli altri sport che bellamente se la ridono..)corrisponda ad una triste realta'...sotto sotto tutti i ciclisti hanno qualcosa da nascondere..e quindi la cosa migliore e' stare zitti zitti..


NOTATE una cosa..tutti pazzi e felici quando l'italia calcio ha vinto i mondiali..e quando ha vinto bettini?NON ERA MICA UN MONDIALE QUELLO?
PERCHE' SI E' ITALIANI SOLO QUANDO SI GIOCA A CALCIO..?
SE FOSSI ANDATO IN GIRO A DIRE CHE AI MONDIALI IO TIFAVO A ROTAZIONE TUTTI GLI AVVERSARI DELL'ITALIA MI AVREBBERO PRESO PER PAZZO..MI AVREBBERO INSULTATO..
GIA' PERO'..GLIENE E' FREGATO A QUALCUNO CHE L'ANNO SCORSO BETTINI HA VINTO IL MONDIALE?!COS'E' BETTINI?UN APOLIDE??!
"ma lo sai che bettini ha vinto il mondiale di ciclismo?Risposta:chi e'?che ***** me ne frega!e via dicendo..

BENE..COME AGLI ALTRI NON GLIENE FREGA NIENTE CHE UN ITALIANO VINCA IL MONDIALE DI CICLISMO A ME NON ME PUO' IMPORTAR DI MENO DELL'ITALIA CALCIO..
ANZI..LE AUGURO TUTTO IL MALE POSSIBILE
anche se qualcosa mi consola..e' vero si..che i giocatori di calcio sono nella quasi totalita' liberta' di imbrogliare..ladrando soldi su soldi.. ma poi li voglio vedere io tra qualche decennio...la SALUTE non si imbroglia..
andate a leggervi le storie inerenti a strane malattie o a morti ispiegabili di calciatori delle generazioni precedenti(anche qui ovviamente l'omerta' regna sovrana)
SCUSATE LO SFOGO..ma era necessario!




 

[Modificato il 14/06/2007 alle 23:55 by colorfercene86]


 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 7360
Registrato: Jun 2005

  postato il 15/06/2007 alle 00:08
dei 500 e passa utenti (attivi) in questo forum, almeno 450 hanno la stessa rabbia che hai tu. Più o meno, ognuno ha le sue posizioni tutto sommato (io ho gioito sia per Bettini che per la nazionale, ma per Bettini non è stata la stessa cosa, perchè non sapevo con chi avrei potuto condividere questa gioia fuori dal forum).
Che dirti? leggici è avrai qualche speranza di infinocchiare gli altri sport. E magari di comprendere alla perfezione cos è il doping...

PS: Dici che il movimento dovrebbe ribellarsi, certo...ma in realtà quanto possono fare per la propria immagine? Puliti certo non possono dire di esserlo, non sono santarellini e farebbero magra figura..non resta che ripetere fino alla noia che il doping esiste negli altri sport...e fare uscir fuori qualche prova.

La sai la storia di Zidane e dell'Engadina?

 

____________________
...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 3711
Registrato: Apr 2006

  postato il 15/06/2007 alle 00:09
Sto ancora cercando di capire se era una lettera che cerce di difendere il ciclismo o infangare tutti gli altri sport (calcio in particolare) nel tentativo di difendersi. Mi sembra sia quasi invidia...ma io forse sono uno di quei malati di calcio...

Capita che molti non sappiano chi sia Bettini, e che invece sappiano chi è l'Italia calcio...e allora? sono questi i problemi del ciclismo? A ME NON PARE.

Per il tennis non è vero chi nomi non escono (un es.: Puerta, ma ce ne sono altri).
Calcio: Pagottodue giorni fa, Flachi, Borriello. (ma nel calcio penso che il problema non sia tanto di doping quanto di droga (cocaina per intenderci) perchè lì la fatica (come detto da Baldini ad una DS di qualche domenica fa) non è nulla a confronto di quella del ciclista, li il problema è più dei calciatori festaioli che esagerano nelle sostanze.



Quando scrivi lettere delgenere vedi di difendere il tuo sport e non cercare di infangare gli altri (più o meno giustamente) per cercare di metterlo alla pari livello!

 

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Livello Fausto Coppi




Posts: 3711
Registrato: Apr 2006

  postato il 15/06/2007 alle 00:14
Voglio inoltre aggiungere che io ho rabbia sia per i fatti del ciclismo sia del calcio, ma vedo sbagliato fare a gara a chi ne ha di meno. Vedo invece meglio cercaredi dividere le cose (in fondo sono sport differenti) e risolvere distintamente i loro problemi. Mi sembra la cosa più logica perchè così (come cistiamo rendendo conto) non si conclude nulla.
Quando poi uno dei tanti sport sarà definitivamente pulito allora si parla. Ora a mio parere nessuno può aprir bocca che sia calciofilo o ciclofilo.

 

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Livello Liegi-Bastogne-Liegi




Posts: 114
Registrato: May 2006

  postato il 15/06/2007 alle 00:34
Ciao colorfercene86 .. probabilmente non ti ha risposto solo perchè non c'era domanda, ed alle poche domande poste .. ti sei risposto da solo!
Visto che hai rivolto la lettera a tutti quanti, vorrei darti una mia personale opinione su quello che scrivi.
Partendo dal fatto che devi dirmi come hai fatto a sviluppare un fisico completo praticando il ciclismo. Dico .. essendo ciclista avrai visto i fisici dei corridori .. NUDI! Un obrobrio! Testone .. bustino fine fine e coscione.
Si si .. lo so che le donne del Forum adesso urleranno citandomi vari nomi .. ma i ciclisti non hanno un grande fisico dai!

A parte questa parentesi (spiritosa) vorrei evidenziare il tuo accanimento (troppo) nei confronti degli altri sport, in particolare il calcio. Non è poi tanto vero che il ciclismo è messo da parte in Italia. Tantomeno all'Estero dove le tappe del giro sono seguite con più di 4 ore diretta televisiva. Eurosport mi sembra che sia positiva. La stessa Rai non mi sembra poi tanto insensibile. E poi .. se guardi il doping delle altre discipline, perchè non guardi e citi anche lo spazio televisivo dedicato alle altre discipline meno conosciute?

Dobbiamo essere fieri che qualcuno s'è impuntato contro il ciclismo perchè le cose sono 2: o ci bendiamo e continuiamo ad ignorare il tumore, o cerchiamo con tutte le forze di sconfiggerlo.
Il nome di Basso è uscito .. e gira che ti rigira è uscita anche la sua confessione .. poi la paura .. insomma Basso ha fatto un qualcosa di sbagliato. Come ti sentiresti adesso te .. corridore di pane ed acqua come ti definisci (e ti credo) se fossi arrivato alle spalle di basso al Giro ed avessi perso l' occasione della tua vita per non averlo vinto sfruttando una condizione miracolosa?

Non dovrai attendere tanto tempo per un prossimo nome illustre. Ci sarà, come il doping .. ci sarà. Gli addetti ai lavori non si stupiranno a veder vincere Qualcuno il Tour, i tifosi lo osanneranno fino al giorno dello smascheramento e VIAAAAAAAA .. tutti a tirar sassi e cercare il prossimo vincitore sperando/pregando che sia quello buono .. quello giusto, e che il giorno dopo non sia sulle pagine di tutti i quotidiani sportivi.

Come fanno i corridori a gridare a voce alta .. avrebbero qualcuno che griderebbe a voce ancor più alta con dati e fatti alla mano .. testimonianza personali! Questo fa si che la gente NON appassionata, magari ferma in traffico per mezz'ora al passaggio di una corsa Under 23 si permetta di gridare DOPATI! Non che questo li giustifichi.

Bettini che ha vinto il mondiale è stato un evento in molte città .. così come quello di Cipoliini. Un pò meno le olimpiadi di Chechi degli anelli. Ci sono sport che muovono un notevole numero di appassionati e non possiamo fare questi paragoni. Guardiamoci in casa .. facciamo pulizia .. e poi gridiamo al vicino!

Questa è una mia personale opinione che prende spunto dalla tua lettera, non voglio certo fare il professore e cercare eventuali tuoi errori. Di una cosa devi essere fiero, pane e acqua e università. Ah il fisico .. dimenticavo!

 

____________________
Francesco

 
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Moderatore




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  postato il 15/06/2007 alle 02:58
Ciao colorfercene86,
ciao e benvenuto.

Volevo iniziare con una cosa che m'ha sempre turbato, e che ho letto - tutti noi del forum abbiamo letto - in tutti coloro che, ancora in attività o appena smesso, praticano il ciclismo a livello giovanile.

Un grande, grandissimo, senso di frustrazione.
Che è tua, che è vostra, ma che è anche nostra, perbacco!!

C'è un ragazzo intelligentissimo che risponde al nome di Mattia e al nick di Bahamut, che scrive in questo forum. Scrive poco, è vero, ma scrive. Quando scrive, si nota che non può/vuole parlare. Una volta, mi pare, ci scambiammo anche qualche e-mail. Io, lui, ed un altro ragazzo (forumista) che aveva corso nei dilettanti e che raccontava le sue verità.

Avemmo un bello scambio di mail. Loro, voi, sapete tante, tantissime cose sull'ambiente ciclistico. Giovanile, sì, ma anche professionistico. Le sappiamo noi che giornalisticamente, in alcuni casi marginalmente in alcuni casi più da vicino, seguiamo questo meraviglioso sport, figuriamoci se non lo sapete voi. Sicuramente lo sanno tutti i vostri ds e allenatori. Nel ciclismo tutti sanno di tutti, alcune volte si sa anche di più di quello che è vero.

A novembre il sottosritto, con Grassi e Marchesan, è stato a Riccione al convegno dell'Adis-Pro, l'associazione italiana dei direttori sportivi professionisti.
Tanti direttori sportivi hanno ammesso, quando il corridore viene sconfitto, di dire al proprio atleta: "Ma sì, dài, chissà quello che ha preso". Forse non testualmente, ma il concetto che si passa è quello. E tutti hanno ammesso di farlo senza cattiveria, pensando che il proprio atleta possa sentirsi sollevato nel sapere di aver perso da un corridore che usa additivi. E invece è proprio in quel momento che si scatena la frustrazione.

Anche tu, caro colorfercene86, saprai tanto e non puoi/vuoi parlare. Perché ami questo sport, ami quello che fai, speri di diventare professionista, e - come hai scritto - speri di far sentire la tua voce sulla diseguaglianza di trattamento.
Onorevole, senza dubbio, onorevolissima ambizione.

Ma... ma ci sono dei "ma" grossi come delle case, purtroppo...

Mi soffermo su questo paragrafo:
Originariamente inviato da colorfercene86

ma perche' i ciclisti e le societa' professionistiche in generale non si son mai lamentati A VOCE ALTA contro queste disuguaglianze in materia di doping tra i vari sport??? potessi arrivare professionista farei di tutto per denunciare al mondo intero questo squilibrio..questo divario in materia di doping tra il nostro e sport e tutti gli altri..
io son io pero'...uno che non ha nulla da temere e che e' sempre andato a pane ed acqua..
non vorrei (spero di no) che questo silenzio passivo (Continuamo a farci prendere per il culo dagli altri sport che bellamente se la ridono..) corrisponda ad una triste realta'... sotto sotto tutti i ciclisti hanno qualcosa da nascondere..e quindi la cosa migliore e' stare zitti zitti..


...ebbene, quello che hai scritto è tremendamente, assolutamente, senza ombra di dubbio, vero.

Solo una cosa non è vera. C'è stato un (1!) ciclista che ha alzato la voce ed ha chiesto l'uguaglianza per tutti gli sport e per tutti gli atleti. Quel ciclista si chiamava Marco Pantani ed è morto il 14 febbraio 2004, dopo essere stato ucciso il 5 giugno 1999.
Come vedi, fare l'eroe non è da tutti, perché si pagano conti salati.

Tornando al capoverso: sai da chi parte la tiritera che nel ciclismo sono tutti dopati? Da dentro. Me ne sto convincendo sempre di più.
Nel ciclismo si parla di doping ad ogni piè sospinto, e lo si fa perché il ciclismo è lo sport che meglio accoglie i suoi figli, è lo sport che guarda più con sospetto chi non fa già parte "dell'Ambiente", è lo sport in cui "se non sei mai stato in bici cosa ne puoi sapere...?!", è l'ambiente del "ceniamo insieme, ma domani ti sputtano".

E' l'ambiente dove tutti si fidano di tanti dopo averli visti due o tre volte, dove basta un bicchiere di vino per farsi raccontare dei particolari "nascosti" di quell'atleta e/o di quella squadra, o magari di quella Nazione o di quel ds, di quel dirigente, di quel presidente di società, o di quel patron dello sponsor. Basta uno, al massimo due bicchieri di vino.

Cosa voglio dire? Che nel ciclismo, sulle poltrone che contano, siedono persone come Adorni, come Moser, come Verbruggen, come Leblanc: gente assolutamente non preparata per i ruoli che ricopre, gente assolutamente non in grado di gestire professionalmente un circuito professionistico.
Figuriamoci uno "super-professionistico" come vorrebbe essere il ProTour.

E' questo il grande dramma del ciclismo: voler fare le cose in grande quando non si è in grado di farle in piccolo.
Puntare ad espansioni coloniali (ProTour) quando ci sono guerre civili (Uci-GT, i corridori che sputacchiano sui resti dei ciclisti, le federazioni europee contro la stessa Uci, etc.). Ma ci rendiamo conto?

E' il ciclismo stesso che pensa che il suo veicolo d'immagine maggiore sia legato al doping. C'è gente che pensa che parlare di doping sia funzionale al ciclismo, "purché se ne parli". Gente che non sa niente di comunicazione, d'immagine, gente che non è in grado di esportare il volto di un Bettini, o di un Cunego, o di un Basso, o di un Pozzato, da pubblicità diverse da quelle dei mensili soliti e delle case produttrici interne (maglieria, ruote, scarpette, etc.).

L'unico, anche qui, fu Pantani: pubblicità della Citroen.

E rendiamoci conto che Pantani è stato fatto fuori da dentro. Un'amenità, se pensiamo a quanta gente ha mangiato e continua ancora a mangiare grazie a Marco Pantani.
E poi, per ignoranza, mica per cattiveria, ancora nel 2007 si sente dire che "...sì, però Marco stava esagerando...". Invece di ringraziarlo, per il traino che stava dando a tutti, lo hanno fatto fuori. Tutti, dalla federazione ai corridori. "Un avversario di meno", avran pensato i secondi. "Un lunatico in meno da gestire", avran pensato i papaveri.

Forse vaneggio, ma dalla risoluzione di Madonna di Campiglio '99 (perché si risolverà, anche se fra 50 anni) il ciclismo subirà la sua svolta decisiva.
Prima non sarà possibile, perché l'Uci sembra il mondo dei balocchi (esce Verbruggen entra McQuaid, sai che novità?) e perché tutti, nel ciclismo, ad iniziare dai ds e dai team manager, sono ricattabili, perché hanno tanto da nascondere.

E perché non c'è nessun manager serio, con basi solide di marketing, che possa far strada nel ciclismo. Forse interesserebbe pure, ma non lo fanno avvicinare. "Il giocattolo è nostro, ci giochiamo noi": è questo quello che dicono i "matusa" del ciclismo.

Gente che ha sempre vissuto nel doping, e che pensa - i primi sono loro! - che il ciclismo sia lo sport più dopato di tutti. E lo pensano perché non hanno cultura trasversale, hanno seguito sempre e solo il ciclismo. E a quelli del Cio non sembrano veri degli assist simili.

Paradossalmente, la scalata del ProTour (se cioè il ProTour riuscisse ad ottenere tutto ciò che vuole, anche dai GT) sarebbe l'inizio dell'ipocrisia maxima del ciclismo. Lì il ciclismo, sotto il punto di vista del doping, sarebbe trattato come il calcio. Nessun pesce grosso, soltanto qualche pesciolino ogni tanto, tanto per non far capire che si lavora nel buio.
Meglio? Non penso. Peggio? Mah, a 'sto punto.
Il fatto è: e il resto? Sicuri che, sistemato il capitolo doping, il ciclismo riesca ad accelerare? Io, se gli uomini che contano resteranno questi (o simili a), ne dubito fortemente.

Perché l'immagine del ciclismo è distorta, è stata distorta da (almeno) 9 anni orribili (Festina '98 - Puerto '06), e non è facile cancellare 9 anni in un battibaleno.
La gente sta imparando? Sì, può darsi, ma la gente è una brutta bestia. Da "stella a stalla" è un gioco che piace a tanti, quasi a tutti. Quasi da ogni parte del Mondo.

Quindi, caro colorfercene86, continua a correre, non farti strane illusioni sul mondo professionistisco, e soprattutto continua a studiare.
Continua a seguire il ciclismo, e non dannarti l'anima (lo so, capita a tutti noi) se il ciclismo viene visto come il demonio e gli altri sport sono puliti, candidi e belli.
Purtroppo ho capito che è proprio il "movimento" ciclismo a volere che sia così, e in troppo pochi se ne sono resi conto, e ancora troppi pochi iniziano a rendersene conto ora. E continuo a pensare che una bella sterzata potrebbe e dovrebbe arrivare proprio dai ciclisti. Ma non è facile, assolutamente.

Se il doping è il problema maggiore del ciclismo, io sono Eddie Merckx.

 

[Modificato il 15/06/2007 alle 03:03 by Monsieur 40%]

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
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  postato il 15/06/2007 alle 03:09
Originariamente inviato da colorfercene86

Vi riporto il testo integrale della mail che avevo inviato a marco grassi il 21 maggio..mail a cui purtroppo non ho mai avuto risposta.


Ti prego solo di una cosa: non vedere malafede nella mia non risposta. Mi è solo mancato il tempo materiale, anche perché non potevo certo liquidare la questione con due righe.

Scusami per il ritardo, è comunque colpa mia.

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2390
Registrato: Sep 2006

  postato il 15/06/2007 alle 14:29
la vittoria di Bettini?
dunque,Bettini ha vinto il mondiale alle 17,circa,no?
alle 20.00,su radio 2 mentre me ne tornavo a Ts dall'Austria,ho sentito per caso una bella trasmissione in cui, neppure tanto implicitamente, si dava il merito della vittoria del Betto alla chimica,con tanto di telefonate in diretta.la domanda era piu' o meno questa:"quanto ci credete alla vittoria del ciclista Bettini al campionato del mondo?".
fate voi.
questa trasmissione precedeva un diretta sulla solita partita di calcio.sport sul quale e' fondata la nostra Costituzione,sembrerebbe.
Stazioni ferroviarie bloccate,stretti presidiati,decreti legge ad hoc,stilati in un men che non si dica dai governi,inchieste insabbiate,giocatori divinizzati,spreco d'inchiostro per futili notiziole sui giornali.
questo signori miei e' lo sport piu' bello del mondo.
scusatemi se preferisco lo Zoncolan a S.Siro..

 

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non li senti?...questo e' il mio mondo..devo andare.

M.Rourke.THE WRESTLER.

 
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Livello Laurent Fignon




Posts: 769
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  postato il 15/06/2007 alle 15:43
Originariamente inviato da barrylyndon

la vittoria di Bettini?
dunque,Bettini ha vinto il mondiale alle 17,circa,no?
alle 20.00,su radio 2 mentre me ne tornavo a Ts dall'Austria,ho sentito per caso una bella trasmissione in cui, neppure tanto implicitamente, si dava il merito della vittoria del Betto alla chimica,con tanto di telefonate in diretta.la domanda era piu' o meno questa:"quanto ci credete alla vittoria del ciclista Bettini al campionato del mondo?".
fate voi.
questa trasmissione precedeva un diretta sulla solita partita di calcio.sport sul quale e' fondata la nostra Costituzione,sembrerebbe.
Stazioni ferroviarie bloccate,stretti presidiati,decreti legge ad hoc,stilati in un men che non si dica dai governi,inchieste insabbiate,giocatori divinizzati,spreco d'inchiostro per futili notiziole sui giornali.
questo signori miei e' lo sport piu' bello del mondo.
scusatemi se preferisco lo Zoncolan a S.Siro..


luglio 2006. dopo la sentenza sul caso calciopoli, gli ultrà della fiorentina bloccano per ore i treni alla stazione di firenze campo di marte, lungo la direttrice di traffico ferroviario più importante del paese (un paese che è una delle prime 8 potenze industriali del mondo, non il turkmenistan, faccio notare).
pochi mesi dopo a catania un ispettore della polizia viene ucciso in circostanze non ancora chiarite durante una battaglia tra tifosi che era stata chiaramente preparata a tavolino.
e c'è solo da chiedersi tra quanto ci scapperà il prossimo morto.

però "i ciclisti sono tutti dopati, eh..." - sapete che mi viene da rispondere? - "in fin dei conti, chissenefrega" (e mi riguardo anche un bel tappone alpino, tiè).

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: May 2004

  postato il 15/06/2007 alle 16:56
Io non capisco proprio perchè bisogna sempre scagliarsi contr il calcio! Il calcio è lo sport nazionale italiano e come tale è il più seguito, quello di cui si parla di più in TV, e la sua nazionale è quella che ci rappresenta di più. Trovate strano che non abbiamo assistito a cortei in piazza per la vittoria di Bettini al mondiale? Embè? Ma sapete quanti campioni del mondo italiani sono sparsi per le varie discipline? Andatte a festeggiare in piazza per tutti?

Il problema, doping o non doping, in realtà è proprio quello che ha detto Mario: il ciclismo lo gestisce gente che una volta diceva "ciao mamma, sono arrivato uno" e ora veste in giacca e cravatta, mentre il calcio è gestito da veri professionisti!

 

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Livello Giuseppe Saronni




Posts: 685
Registrato: May 2006

  postato il 15/06/2007 alle 17:09
Originariamente inviato da Zillo

Io non capisco proprio perchè bisogna sempre scagliarsi contr il calcio! Il calcio è lo sport nazionale italiano e come tale è il più seguito, quello di cui si parla di più in TV, e la sua nazionale è quella che ci rappresenta di più.



ecco centrato il punto. Forse è facile prendersela con il calcio, i calciatori e i suoi tifosi perché volenti o nolenti è lo sport più popolare e in quanto tale il più "coccolato" e soprattutto protetto.
E' comunque fastidioso vedere gente tipo Cannavaro, Totti o Camoranesi (nemmeno italiano tra l'altro...) assurgere al ruolo di eroi e invece sentire la continua litania di un "Bettini campione del mondo" - "si però chissà cosa ha preso quel giorno..." oppure sentire la stessa tiritera (da gente che segue solo ed esclusivamente calcio) per esempio su Stefano Baldini alle olimpiadi di Atene.
Purtroppo in Italia funziona così.

 

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IL CINGHIALE DEL PEDALE

 
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Livello Tour




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Registrato: May 2007

  postato il 15/06/2007 alle 17:12
Originariamente inviato da Zillo

Io non capisco proprio perchè bisogna sempre scagliarsi contr il calcio! Il calcio è lo sport nazionale italiano e come tale è il più seguito, quello di cui si parla di più in TV, e la sua nazionale è quella che ci rappresenta di più. Trovate strano che non abbiamo assistito a cortei in piazza per la vittoria di Bettini al mondiale? Embè? Ma sapete quanti campioni del mondo italiani sono sparsi per le varie discipline? Andatte a festeggiare in piazza per tutti?

Il problema, doping o non doping, in realtà è proprio quello che ha detto Mario: il ciclismo lo gestisce gente che una volta diceva "ciao mamma, sono arrivato uno" e ora veste in giacca e cravatta, mentre il calcio è gestito da veri professionisti!


quoto e aggiungo:

io invece ritengo che questo ODIO verso gli altri sport (es la vela è uno sport) faccia più male al ciclismo!

io preferisco guardare in casa mia ed essere orgoglioso di quello che faccio io!!!!

io non so come sia veramente il calcio (ma neanche tu) quindi eviterei di spalare merda sugli altri.... quello che vi è di sicuro è che il ciclismo ha seri problemi.

Risolviamoli e poi pusciremo a testa alta.....

p.s. scusa una domanda provocatoria: tu che vai a pane ed acqua hai mai vinto qualche gara? hai mai avuto l'impressione che qualche tuo avversario barasse? se si arrabbiati con loro e non con gli altri sport?

 

[Modificato il 15/06/2007 alle 17:15 by Il Pirata]


 
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Moderatore




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  postato il 15/06/2007 alle 17:13
Originariamente inviato da Zillo

Io non capisco proprio perchè bisogna sempre scagliarsi contr il calcio! Il calcio è lo sport nazionale italiano e come tale è il più seguito, quello di cui si parla di più in TV, e la sua nazionale è quella che ci rappresenta di più. Trovate strano che non abbiamo assistito a cortei in piazza per la vittoria di Bettini al mondiale? Embè? Ma sapete quanti campioni del mondo italiani sono sparsi per le varie discipline? Andatte a festeggiare in piazza per tutti?


Matteo, personalmente i decreti spalma-debiti, lo spiegamento di forze dell'ordine, i provvedimenti d'urgenza, gli stati di corte marziale in vista di derby o pratite pericolose, i convogli speciali, gli ultras prezzolati dai presidenti, mi fanno chiedere: "Come fa il calcio ad essere lo sport più popolare?".

 

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  postato il 15/06/2007 alle 17:14
Originariamente inviato da criab

ecco centrato il punto. Forse è facile prendersela con il calcio, i calciatori e i suoi tifosi perché volenti o nolenti è lo sport più popolare e in quanto tale il più "coccolato" e soprattutto protetto.


No. che il calcio sia protetto in italia è vero. Ma lo è PERCHE' è il più popolare, e non viceversa!!

 

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  postato il 15/06/2007 alle 17:17
Matteo, torna indietro di cinquant'anni (mica di 600!), e scoprirai che calcio e ciclismo erano popolari allo stesso modo.

Poi... perché il calcio è migliorato e il ciclismo è peggiorato?

Su quale sport hanno investito gli uomini più potenti d'Italia (Agnelli e Berlusconi su tutti)? Perché?
Il calcio è protetto perché è gestito da gente potente, da politici e da imprenditori facoltosi.

O consideri Berlusconi e Moratti al pari di Galbusera e Dal Lago?

 

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  postato il 15/06/2007 alle 17:17
Originariamente inviato da Zillo

Io non capisco proprio perchè bisogna sempre scagliarsi contr il calcio! Il calcio è lo sport nazionale italiano e come tale è il più seguito, quello di cui si parla di più in TV, e la sua nazionale è quella che ci rappresenta di più. Trovate strano che non abbiamo assistito a cortei in piazza per la vittoria di Bettini al mondiale? Embè? Ma sapete quanti campioni del mondo italiani sono sparsi per le varie discipline? Andatte a festeggiare in piazza per tutti?

Il problema, doping o non doping, in realtà è proprio quello che ha detto Mario: il ciclismo lo gestisce gente che una volta diceva "ciao mamma, sono arrivato uno" e ora veste in giacca e cravatta, mentre il calcio è gestito da veri professionisti!

Sul fatto che i nostri abbiano gli anelli al naso non ci piove ma di qui a dire che i signori del pallone siano fior di professionisti ce ne passa.
Professionisti della truffa senza dubbio.
Personalmente non mi accanisco contro il calcio, lo seguo come molti altri sport. Sicuramente mi infastidisce tutto il teatrino che lo circonda ma questo è inevitabile in ogni ambito della società quando si muovono interessi milionari(€). Il ciclismo se la passa ancora bene se lo confrontiamo ad altri sport molto belli quali atletica, sci, ecc. che hanno sicuramente meno spazio.
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  postato il 15/06/2007 alle 17:18
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da Zillo

Io non capisco proprio perchè bisogna sempre scagliarsi contr il calcio! Il calcio è lo sport nazionale italiano e come tale è il più seguito, quello di cui si parla di più in TV, e la sua nazionale è quella che ci rappresenta di più. Trovate strano che non abbiamo assistito a cortei in piazza per la vittoria di Bettini al mondiale? Embè? Ma sapete quanti campioni del mondo italiani sono sparsi per le varie discipline? Andatte a festeggiare in piazza per tutti?


Matteo, personalmente i decreti spalma-debiti, lo spiegamento di forze dell'ordine, i provvedimenti d'urgenza, gli stati di corte marziale in vista di derby o pratite pericolose, i convogli speciali, gli ultras prezzolati dai presidenti, mi fanno chiedere: "Come fa il calcio ad essere lo sport più popolare?".


pensa che nell'immediato dopo guerra lo era il ciclismo!!!!

poniti la domanda perchè non lo è più.....

 
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  postato il 15/06/2007 alle 17:21
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Matteo, torna indietro di cinquant'anni (mica di 600!), e scoprirai che calcio e ciclismo erano popolari allo stesso modo.

Poi... perché il calcio è migliorato e il ciclismo è peggiorato?

Su quale sport hanno investito gli uomini più potenti d'Italia (Agnelli e Berlusconi su tutti)? Perché?
Il calcio è protetto perché è gestito da gente potente, da politici e da imprenditori facoltosi.

O consideri Berlusconi e Moratti al pari di Galbusera e Dal Lago?


Monsieur ricordati che i soldi si spostano dove si sposta l'interesse della gente e non viceversa...... quindi se i potenti hanno investito nel calcio è perchè la genta ama più il calcio del ciclismo e non viceversa!

 
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  postato il 15/06/2007 alle 17:21
Originariamente inviato da galliano

Il ciclismo se la passa ancora bene se lo confrontiamo ad altri sport molto belli quali atletica, sci, ecc. che hanno sicuramente meno spazio.


Ma il ciclismo è regredito, e continua a farlo. E' questo il dato preoccupante.
Non che sia migliore di atletica e sci.
Disturba il fatto che il ciclismo sia "peggiore" (meno seguito, meno sentito, meno popolare) del ciclismo di qualche anno fa (mettiamo la linea di confine sul Tour '98?).

 

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  postato il 15/06/2007 alle 17:22
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da galliano

Il ciclismo se la passa ancora bene se lo confrontiamo ad altri sport molto belli quali atletica, sci, ecc. che hanno sicuramente meno spazio.


Ma il ciclismo è regredito, e continua a farlo. E' questo il dato preoccupante.
Non che sia migliore di atletica e sci.
Disturba il fatto che il ciclismo sia "peggiore" (meno seguito, meno sentito, meno popolare) del ciclismo di qualche anno fa (mettiamo la linea di confine sul Tour '98?).


qua hai ragione ma la fine di pantani siciramente per l'italia è stata un punto di svolta negativo per il ciclismo italico.


 
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  postato il 15/06/2007 alle 17:24
Originariamente inviato da Il Pirata

Originariamente inviato da Monsieur 40%

Matteo, torna indietro di cinquant'anni (mica di 600!), e scoprirai che calcio e ciclismo erano popolari allo stesso modo.

Poi... perché il calcio è migliorato e il ciclismo è peggiorato?

Su quale sport hanno investito gli uomini più potenti d'Italia (Agnelli e Berlusconi su tutti)? Perché?
Il calcio è protetto perché è gestito da gente potente, da politici e da imprenditori facoltosi.

O consideri Berlusconi e Moratti al pari di Galbusera e Dal Lago?


Monsieur ricordati che i soldi si spostano dove si sposta l'interesse della gente e non viceversa...... quindi se i potenti hanno investito nel calcio è perchè la genta ama più il calcio del ciclismo e non viceversa!


Ma che dici?
I potenti investono dove c'è margine di miglioramento e dove c'è spazio per lavorare e far fruttare i propri investimenti. L'interesse della gente si può benissimo far confluire acquistando media e giornali (toh, Berlusconi), associando marchi nazional-popolari a squadre di calcio (Fiat-Juventus, Tim&Pirelli-Inter), e - contemporaneamente - acquistare squadre di qualche altro sport (presente Berlusca e l'hockey di Milano?) e farle inabissare piene di debiti, praticamente rovinandole.

Il ciclismo - e l'ho scritto nel primo post, non serve che tu mi dica di "chiedermi i perché" - s'è accontentato di rovinarsi con le proprie mani.

Ma da qui a dire che i confronti non si devono fare col calcio, ma con sci ed atletica, ce ne passa.
Il Giro d'Italia è forse la manifestazione sportiva italiana più importante, altroché.

 

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  postato il 15/06/2007 alle 17:26
Originariamente inviato da Il Pirata

Originariamente inviato da Monsieur 40%

Matteo, torna indietro di cinquant'anni (mica di 600!), e scoprirai che calcio e ciclismo erano popolari allo stesso modo.

Poi... perché il calcio è migliorato e il ciclismo è peggiorato?

Su quale sport hanno investito gli uomini più potenti d'Italia (Agnelli e Berlusconi su tutti)? Perché?
Il calcio è protetto perché è gestito da gente potente, da politici e da imprenditori facoltosi.

O consideri Berlusconi e Moratti al pari di Galbusera e Dal Lago?


Monsieur ricordati che i soldi si spostano dove si sposta l'interesse della gente e non viceversa...... quindi se i potenti hanno investito nel calcio è perchè la genta ama più il calcio del ciclismo e non viceversa!


ecco.. ti ha risposto IlPirata come ti avrei risposto io...

Che poi negli anni 50 il ciclismo fosse popolare come e più del calcio, non lo scopro certo ora. Però allora l'Italia era diversa. Non si può ridurre il cambiamento a: "quelli lì hanno investito tutto sul calcio, e sul ciclismo nessuno"

 

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  postato il 15/06/2007 alle 17:35
Ragazzi, non mischiamo però continuamente i piani del discorso.

Il fatto è certo ed indubbio: il calcio è idolatrato, i calciatori sono idoli, il ciclismo è spernacchiato e i ciclisti sono dopati.

Questo è sicuramente per colpa dell'Ambiente ciclimo, e siamo d'accordo, ma è anche colpa di una protezione nei confronti del calcio, che è incredibile.
Non vederlo è grave.
E questa protezione deriva dal fatto che i potenti hanno investito sul calcio, non c'è ombra di dubbio.

Le uniche cose uscite nel calcio sono le "scommesse": Giordano e Paolo Rossi, piuttosto che Marasco e Bettarini, piuttosto che Moggi e Pairetto.
Il doping? "Non esiste", lo dice Blatter.
Quindi non esistono Davids, Stam e Guardiola. Non esistono i due anni (+2) ai ciclisti e i 6 mesi (che diventano 4) ai calciatori. Vero?

Non mi lamento che i potenti abbiano investito nel calcio piuttosto che nel ciclismo, anzi. Che il calcio si tenga le sue arroganze.
Mi lamento delle diseguaglianze.
Mi lamento dei tantissimi controlli che fanno i ciclisti e dei 4 controlli che fanno i calciatori.
Mi lamento perché i ragazzi come Super Cunego, cresciuti a tv&gazzetta, pensano che i dopati del calcio dipendano dalle discoteche e non dai Milan (o Inter, o Juve, o Procaccolese) Lab.

Questo è legittimo, e crea un senso di frustrazione nei giovani ciclisti.
Che, mentre corrono, si sentono dire: "Dopato!", mentre un ragazzino della Primavera calcistica, ad un dribbling, si sente dire: "Questo somiglia a Del Piero".

E' questo il focus, è questo il piano del discorso.
Che poi il ciclismo sia abilissimo a rifilarsi zappate sulle gengive lo sappiamo, ce ne stiamo rendendo sempre più conto. Però, com'è sbagliato addossare le colpe tutte agli altri, è anche sbagliato addossare le colpe solo al ciclismo.

Cerchiobottismo? No, realismo.

 

[Modificato il 15/06/2007 alle 17:38 by Monsieur 40%]

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  postato il 15/06/2007 alle 17:40
Sì ma Mario... quello che voglio dire io è che non assolutamente giusto parlare continuamente del calcio come la causa di tutti i mali del ciclismo... NON C'ENTRA NULLA!!! Questo deve essere chiaro!

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 15/06/2007 alle 17:43
Originariamente inviato da Zillo

Sì ma Mario... quello che voglio dire io è che non assolutamente giusto parlare continuamente del calcio come la causa di tutti i mali del ciclismo... NON C'ENTRA NULLA!!! Questo deve essere chiaro!


Questo è logico, si tira in ballo il calcio perché è comunque frustrante vedere le differenze di trattamento tra fubal e ciclismo.

 

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  postato il 15/06/2007 alle 17:44
Tutti? Assolutamente d'accordo.
Nulla? Non ne sono sicuro.

Squinpei ha lasciato il ciclismo di Pantani ed è andato nel calcio di Cannavaro. Uno è stato "il dopato d'Italia" per un ematocrito, l'altro è "l'uomo che tutte le mamme vorrebbero come genero" dopo una flebo al braccio, dopo i valori ematici sballati del Parma Calcio, e dopo l'agguato teso all'Inter per andare alla Juventus.

"Sempre" e "mai"; "tutto" o "nulla", sono concetti troppi rischiosi.
Ci sono un sacco di collegamenti tra maggiore popolarità del calcio e minore popolarità del ciclismo.

Certo, se i dirigenti del ciclismo cambiassero, del calcio ce ne fregheremmo altamente (dopo 4-5 anni almeno di assestamento).

 

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  postato il 15/06/2007 alle 17:48
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Matteo, torna indietro di cinquant'anni (mica di 600!), e scoprirai che calcio e ciclismo erano popolari allo stesso modo.

Poi... perché il calcio è migliorato e il ciclismo è peggiorato?

Su quale sport hanno investito gli uomini più potenti d'Italia (Agnelli e Berlusconi su tutti)? Perché?
Il calcio è protetto perché è gestito da gente potente, da politici e da imprenditori facoltosi.

O consideri Berlusconi e Moratti al pari di Galbusera e Dal Lago?


Monsieur ricordati che i soldi si spostano dove si sposta l'interesse della gente e non viceversa...... quindi se i potenti hanno investito nel calcio è perchè la genta ama più il calcio del ciclismo e non viceversa!


Ma che dici?
I potenti investono dove c'è margine di miglioramento e dove c'è spazio per lavorare e far fruttare i propri investimenti. L'interesse della gente si può benissimo far confluire acquistando media e giornali (toh, Berlusconi), associando marchi nazional-popolari a squadre di calcio (Fiat-Juventus, Tim&Pirelli-Inter), e - contemporaneamente - acquistare squadre di qualche altro sport (presente Berlusca e l'hockey di Milano?) e farle inabissare piene di debiti, praticamente rovinandole.

Il ciclismo - e l'ho scritto nel primo post, non serve che tu mi dica di "chiedermi i perché" - s'è accontentato di rovinarsi con le proprie mani.

Ma da qui a dire che i confronti non si devono fare col calcio, ma con sci ed atletica, ce ne passa.
Il Giro d'Italia è forse la manifestazione sportiva italiana più importante, altroché.



Monsieur la risposta te la sei data da solo: quanti soldi ha investito berluska nel volley, basket, rugby e hockey?

una enormità e non per questo la gente è passata a questi sport... infatti, molti di questi progetti sono falliti!

è vero che i potenti investono nel calcio perchè sanno che è un investimento sicuro (soprattutto dal punto di vista dell'immagine) ma è un investimento sicuro perchè molto amato dalla gente.... se lo ritornerà ad essere il ciclismo vedrai che i potenti riotrneranno per la tua estrema gioia


 
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  postato il 15/06/2007 alle 17:54
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Matteo, torna indietro di cinquant'anni (mica di 600!), e scoprirai che calcio e ciclismo erano popolari allo stesso modo.

Poi... perché il calcio è migliorato e il ciclismo è peggiorato?

Su quale sport hanno investito gli uomini più potenti d'Italia (Agnelli e Berlusconi su tutti)? Perché?
Il calcio è protetto perché è gestito da gente potente, da politici e da imprenditori facoltosi.

O consideri Berlusconi e Moratti al pari di Galbusera e Dal Lago?


Monsieur ricordati che i soldi si spostano dove si sposta l'interesse della gente e non viceversa...... quindi se i potenti hanno investito nel calcio è perchè la genta ama più il calcio del ciclismo e non viceversa!


Ma che dici?
I potenti investono dove c'è margine di miglioramento e dove c'è spazio per lavorare e far fruttare i propri investimenti. L'interesse della gente si può benissimo far confluire acquistando media e giornali (toh, Berlusconi), associando marchi nazional-popolari a squadre di calcio (Fiat-Juventus, Tim&Pirelli-Inter), e - contemporaneamente - acquistare squadre di qualche altro sport (presente Berlusca e l'hockey di Milano?) e farle inabissare piene di debiti, praticamente rovinandole.

Il ciclismo - e l'ho scritto nel primo post, non serve che tu mi dica di "chiedermi i perché" - s'è accontentato di rovinarsi con le proprie mani.

Ma da qui a dire che i confronti non si devono fare col calcio, ma con sci ed atletica, ce ne passa.
Il Giro d'Italia è forse la manifestazione sportiva italiana più importante, altroché.



Monsieur la risposta te la sei data da solo: quanti soldi ha investito berluska nel volley, basket, rugby e hockey?

una enormità e non per questo la gente è passata a questi sport... infatti, molti di questi progetti sono falliti!

è vero che i potenti investono nel calcio perchè sanno che è un investimento sicuro (soprattutto dal punto di vista dell'immagine) ma è un investimento sicuro perchè molto amato dalla gente.... se lo ritornerà ad essere il ciclismo vedrai che i potenti riotrneranno per la tua estrema gioia



Bé, ricordo ai tempi la pallavolo era molto seguita, Mediolanum Milano, Messaggero Ravenna (soldi di Gardini), Maxicono Parma....Modena era un pò in calo, Treviso quasi non esisteva (venuta fuori con Benetton). Poi è venuta fuori alla grande la nazionale.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/06/2007 alle 17:55
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Tutti? Assolutamente d'accordo.
Nulla? Non ne sono sicuro.

Squinpei ha lasciato il ciclismo di Pantani ed è andato nel calcio di Cannavaro. Uno è stato "il dopato d'Italia" per un ematocrito, l'altro è "l'uomo che tutte le mamme vorrebbero come genero" dopo una flebo al braccio, dopo i valori ematici sballati del Parma Calcio, e dopo l'agguato teso all'Inter per andare alla Juventus.

"Sempre" e "mai"; "tutto" o "nulla", sono concetti troppi rischiosi.
Ci sono un sacco di collegamenti tra maggiore popolarità del calcio e minore popolarità del ciclismo.

Certo, se i dirigenti del ciclismo cambiassero, del calcio ce ne fregheremmo altamente (dopo 4-5 anni almeno di assestamento).


non fare il retorico... è perchè Squinzi se ne è andato dal ciclismo che le cose vanno male?

 

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  postato il 15/06/2007 alle 17:56
Vabbè, se però non capiamo i concetti e la buttiamo in burletta si sta solo perdendo tempo.

Dove ho scritto che voglio i potenti?
Chi l'ha detto che Berlusca abbia investito sull'hockey perché voleva farlo crescere? Ha forse mai trasmesso partite di hockey su Tele+2, piuttosto che su Italia1? Quanto spazio hanno dato i giornali a quegli sport? Pochissimi.

Un'investimento a perdere? Assolutamente no. Ma un'investimento di facciata.

Se i potenti e i politici investissero sulle cose amate dalla gente, diminuirebbero le tasse e parecchi problemi sarebbero risolti un secondo dopo la loro genesi.
Il ruolo dei potenti e dei politici non è quello di far divertire la gente, ma è quello di guadagnare il più possibile dal loro investimento. Con le buone, o con le cattive.

La verità è che tanti, anche tra i tifosi, ha il ciclismo come "secondo sport". Non è un male, per carità. Però è un dato di fatto.
E come "secondo sport" lo considerano anche tanti sponsor. E' un punto di partenza (con pochi soldi si ha immensa visibilità), non di arrivo. Il punto di arrivo è posto in altri sport.
Squinzi ha iniziato con la Mapei nel ciclismo per arrivare alla Mapei nella Nazionale italiana di calcio.
Perché? Perché il calcio piace di più alla gente? O perché nel calcio c'è una schiera di "colleghi" (sponsor, imprenditori, politici, potenti) un po' più fruttuosa per i propri investimenti?

Comunque, lo ripeto.
Se il ciclismo aprisse a manager preparati, del calcio ce ne fregheremmo tutti. Dai tifosi (anche, se non soprattutto) di calcio che seguono anche il ciclismo, fino ai ciclisti dilettanti e juniores, che non vivrebbero con questa frustrazione (umana e comprensibile) la disparità di trattamento che subiscono sulla loro pelle, e che è ingeneroso non considerare.

 

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  postato il 15/06/2007 alle 17:59
Originariamente inviato da super cunego

Sto ancora cercando di capire se era una lettera che cerce di difendere il ciclismo o infangare tutti gli altri sport (calcio in particolare) nel tentativo di difendersi. Mi sembra sia quasi invidia...ma io forse sono uno di quei malati di calcio...

Capita che molti non sappiano chi sia Bettini, e che invece sappiano chi è l'Italia calcio...e allora? sono questi i problemi del ciclismo? A ME NON PARE.

Per il tennis non è vero chi nomi non escono (un es.: Puerta, ma ce ne sono altri).
Calcio: Pagottodue giorni fa, Flachi, Borriello. (ma nel calcio penso che il problema non sia tanto di doping quanto di droga (cocaina per intenderci) perchè lì la fatica (come detto da Baldini ad una DS di qualche domenica fa) non è nulla a confronto di quella del ciclista, li il problema è più dei calciatori festaioli che esagerano nelle sostanze.



Quando scrivi lettere delgenere vedi di difendere il tuo sport e non cercare di infangare gli altri (più o meno giustamente) per cercare di metterlo alla pari livello!




forse mi sono espresso male..la mia intenzione con questa lettera e' sicuramente quella di difendere il mio sport..non mi arrabbio sicuramente o me ne faccio un problema per quanto riguarda la mia carriera ciclistica..tanto non passero' mai professionista(non nego che sarebbe il mio sogno..ma e' cmq solo un sogno)..continuo per semplice passione..non sto di certo a guardare i possibili dopati della mia categoria..cavoli loro se assumono sostanze dannose..io vado avanti per la mia strada..e non e' certo il ciclismo il mio futuro.
vorrei far presente che io supporto la tesi dell'equazione..

DOPING=SOSTANZA CHIMICA DANNOSA=DEPRESSIONE=COCAINA!!
vedi pantani..o il famoso corridore belga che si voleva suicidare...
affermazione poco(ma veramente poco!)credibile quella che i calciatori assumano cocaina solo per divertirsi alle loro festicciole da depravati

e vorrei anche ricordare..
e' vero si che nel calcio si fa meno fatica..ma cosa mi dite dei periodi in cui si giocano molte partite ravvicinate??
e per favore..in un mondiale..in una champions league..
con tutti i soldi..gli interessi..il prestigio che ci sono in ballo..chissa' come gli imbottiscono i calciatori!

io chiedo SOLO giustizia..il calcio e' sporco..molto sporco..questi sono i fatti..non ho bisogno di conoscerlo a fondo per dire queste cose..deve passare quello che ha passato il ciclismo..allora' si' che comincero' a guardare con meno odio questa sottospecie di sport

ps:Quanto al fisico..dovevo forse sottolineare che in inverno io ho sempre fatto tantissima palestra e nuoto..la preparazione in bici l'ho sempre posticipata a meta' gennaio,in questo modo ho sviluppato una certa armonia a differenza di altri

 
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  postato il 15/06/2007 alle 17:59
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Tutti? Assolutamente d'accordo.
Nulla? Non ne sono sicuro.

Squinpei ha lasciato il ciclismo di Pantani ed è andato nel calcio di Cannavaro. Uno è stato "il dopato d'Italia" per un ematocrito, l'altro è "l'uomo che tutte le mamme vorrebbero come genero" dopo una flebo al braccio, dopo i valori ematici sballati del Parma Calcio, e dopo l'agguato teso all'Inter per andare alla Juventus.

"Sempre" e "mai"; "tutto" o "nulla", sono concetti troppi rischiosi.
Ci sono un sacco di collegamenti tra maggiore popolarità del calcio e minore popolarità del ciclismo.

Certo, se i dirigenti del ciclismo cambiassero, del calcio ce ne fregheremmo altamente (dopo 4-5 anni almeno di assestamento).


non fare il retorico... è perchè Squinzi se ne è andato dal ciclismo che le cose vanno male?


Matteo, ma sai leggere?

Ti sto dicendo che Squinzi è passato dal ciclismo al calcio, perché il calcio è più coperto, più tutelato, più potente, più "ben abitato".

Il fatto che un ipocrita come Squinzi se ne sia andato dal ciclismo è solo un bene. Il male è che al posto suo sia arrivata gente uguale a lui.

 

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  postato il 15/06/2007 alle 18:02
Originariamente inviato da colorfercene86

DOPING=SOSTANZA CHIMICA DANNOSA=DEPRESSIONE=COCAINA!!
vedi pantani..o il famoso corridore belga che si voleva suicidare...


Non ti pare più veritiera:

SOSTANZA CHIMICA=DOPING
BECCATO=SQUALIFICA PER DOPING=GOGNA MEDIATICA e, a volte, PERSECUZIONE GIUDIZIARIA=IMPOSSIBILITA' NEL TROVARE LAVORO=PROBLEMI NEL LAVORO=PROBLEMI NELLA VITA=PROBLEMI NELLA VITA PRIVATA=DEPRESSIONE=TENTATO SUICIDIO

?

A me sì.

 

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Tutti? Assolutamente d'accordo.
Nulla? Non ne sono sicuro.

Squinpei ha lasciato il ciclismo di Pantani ed è andato nel calcio di Cannavaro. Uno è stato "il dopato d'Italia" per un ematocrito, l'altro è "l'uomo che tutte le mamme vorrebbero come genero" dopo una flebo al braccio, dopo i valori ematici sballati del Parma Calcio, e dopo l'agguato teso all'Inter per andare alla Juventus.

"Sempre" e "mai"; "tutto" o "nulla", sono concetti troppi rischiosi.
Ci sono un sacco di collegamenti tra maggiore popolarità del calcio e minore popolarità del ciclismo.

Certo, se i dirigenti del ciclismo cambiassero, del calcio ce ne fregheremmo altamente (dopo 4-5 anni almeno di assestamento).


non fare il retorico... è perchè Squinzi se ne è andato dal ciclismo che le cose vanno male?


Matteo, ma sai leggere?

Ti sto dicendo che Squinzi è passato dal ciclismo al calcio, perché il calcio è più coperto, più tutelato, più potente, più "ben abitato".

Il fatto che un ipocrita come Squinzi se ne sia andato dal ciclismo è solo un bene. Il male è che al posto suo sia arrivata gente uguale a lui.


We Maiolone! calmino eh! cmq dove lo hai scritto, di grazia?

 

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  postato il 15/06/2007 alle 18:06
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Vabbè, se però non capiamo i concetti e la buttiamo in burletta si sta solo perdendo tempo.



Se i potenti e i politici investissero sulle cose amate dalla gente, diminuirebbero le tasse e parecchi problemi sarebbero risolti un secondo dopo la loro genesi.


questo ragionamento, passamela, è il manifesto del partito qualunquista!!!

cmq il mio discorso voleva portare a questo punto:

il ciclismo fu, è e sarà uno sport amato fino a quando riuscirà a rappresentare il sentimento genuino e popolare dello sport!
e' questo il ciclismo .... la faccia più povera dello sport!!!!

è questo che lo fa tanto amare.... e su questo che bisogna investire!!!!




 
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  postato il 15/06/2007 alle 18:10
Originariamente inviato da Il Pirata

il ciclismo fu, è e sarà uno sport amato fino a quando riuscirà a rappresentare il sentimento genuino e popolare dello sport!
e' questo il ciclismo .... la faccia più povera dello sport!!!!


E io sarei il qualunquista?
Tu che dici: "Il calcio è più popolare perché è più amato dalla gente, e i soldi vanno dove c'è il seguito della gente", e poi aggiungi le frasi che ho quotato, cosa sei?
Candido Cannavò?

Le hai copiate dal libro: "Mille e una frasi fatte"?

 

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  postato il 15/06/2007 alle 18:18
Originariamente inviato da Zillo

We Maiolone! calmino eh! cmq dove lo hai scritto, di grazia?


Non sono agitato, ma mi stupisco che tu non riesca a cogliere quello che sto scrivendo, e che mi dia del retorico (a che pro, poi?).

Tu hai scritto che il calcio non è la causa di tutti i mali del ciclismo, e che il calcio non c'entra assolutamente nulla. Io t'ho risposto che sul "tutti" siamo d'accordo, sul "nulla" siamo d'accordo per niente. E t'ho fatto l'esempio di Squinzi come "una cosa che c'entra" tra calcio e ciclismo.

Squinzi è un imprenditore. Vuole far soldi.
Va nell'ambiente che gli garantisce più guadagni. Una volta capito che il ciclismo non gliel'avrebbe permesso nel modo in cui lui voleva (Pantani che rifiuta il contratto stra-miliardario per rimanere con Pezzi ti dice niente?), ha potuto fare-e-disfare a proprio piacimento del ciclismo (se sei in grado di fare 2+2, nel ciclismo, sei in grado di fare praticamente ciò che vuoi) e passare al calcio.

Lo ha fatto arbitrariamente? Non lo so. Ma non è questo il punto. Il punto è che il tuo "nulla" è sbagliato. Ovviamente secondo me (ma è una soggettività argomentata, ecco perché t'ho parlato di Pantani e Cannavaro).

 

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  postato il 15/06/2007 alle 18:19
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da Il Pirata

il ciclismo fu, è e sarà uno sport amato fino a quando riuscirà a rappresentare il sentimento genuino e popolare dello sport!
e' questo il ciclismo .... la faccia più povera dello sport!!!!


E io sarei il qualunquista?
Tu che dici: "Il calcio è più popolare perché è più amato dalla gente, e i soldi vanno dove c'è il seguito della gente", e poi aggiungi le frasi che ho quotato, cosa sei?
Candido Cannavò?

Le hai copiate dal libro: "Mille e una frasi fatte"?


se lo hai scritto tu si....... cmq monsieur non ti preoccupare!!

quando avrai qualcosa di intelligente da dirmi fammi un fischio!

 
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  postato il 15/06/2007 alle 18:21
Bè, spero che tu non abbia criticato Cunego nell'intervista fatta da Grassi, perché ti stai comportando come lui.

Se secondo te dare del "qualunquista" a qualcuno è dire una cosa intelligente, ti auguro buona fortuna, perché ne avrai bisogno nella vita.

 

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  postato il 15/06/2007 alle 18:24
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Bè, spero che tu non abbia criticato Cunego nell'intervista fatta da Grassi, perché ti stai comportando come lui.

Se secondo te dare del "qualunquista" a qualcuno è dire una cosa intelligente, ti auguro buona fortuna, perché ne avrai bisogno nella vita.


io non ho dato del qualunquista a nessuno, ho detto che una tua frase era fondata sul qualunquismo!

poi se tu non vedi differenze..... buona fortuna

p.s secondo me ti hai scaldando troppo nel voler portare avanti il discorso dei potenti!!!!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/06/2007 alle 18:34
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Non sono agitato, ma mi stupisco che tu non riesca a cogliere quello che sto scrivendo, e che mi dia del retorico (a che pro, poi?).


non c'è un pro.. non voglio parare da nessuna parte. dico solo che l'impostazione del post era un po' retorica. Punto.

Originariamente inviato da Monsieur 40%
Tu hai scritto che il calcio non è la causa di tutti i mali del ciclismo, e che il calcio non c'entra assolutamente nulla. Io t'ho risposto che sul "tutti" siamo d'accordo, sul "nulla" siamo d'accordo per niente. E t'ho fatto l'esempio di Squinzi come "una cosa che c'entra" tra calcio e ciclismo.

Squinzi è un imprenditore. Vuole far soldi.
Va nell'ambiente che gli garantisce più guadagni. Una volta capito che il ciclismo non gliel'avrebbe permesso nel modo in cui lui voleva (Pantani che rifiuta il contratto stra-miliardario per rimanere con Pezzi ti dice niente?), ha potuto fare-e-disfare a proprio piacimento del ciclismo (se sei in grado di fare 2+2, nel ciclismo, sei in grado di fare praticamente ciò che vuoi) e passare al calcio.


il fatto che poi tu sopra avessi scrrito:

Il fatto che un ipocrita come Squinzi se ne sia andato dal ciclismo è solo un bene. Il male è che al posto suo sia arrivata gente uguale a lui.

fa capire come tu abbia un po' le idee confuse. E' un male se Squinzi se n'è andato? No perchè se lo fosse saresti in contraddizione con una tua frase, se non lo fosse, allora la mia frase originaria, che tu hai contestato, si rivela esatta! E cioè il "nulla" rimarrebbe inconfutato...

cmq sempre

 

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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 15/06/2007 alle 18:38
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Ciao colorfercene86,
ciao e benvenuto.

Volevo iniziare con una cosa che m'ha sempre turbato, e che ho letto - tutti noi del forum abbiamo letto - in tutti coloro che, ancora in attività o appena smesso, praticano il ciclismo a livello giovanile.

Un grande, grandissimo, senso di frustrazione.
Che è tua, che è vostra, ma che è anche nostra, perbacco!!

C'è un ragazzo intelligentissimo che risponde al nome di Mattia e al nick di Bahamut, che scrive in questo forum. Scrive poco, è vero, ma scrive. Quando scrive, si nota che non può/vuole parlare. Una volta, mi pare, ci scambiammo anche qualche e-mail. Io, lui, ed un altro ragazzo (forumista) che aveva corso nei dilettanti e che raccontava le sue verità.

Avemmo un bello scambio di mail. Loro, voi, sapete tante, tantissime cose sull'ambiente ciclistico. Giovanile, sì, ma anche professionistico. Le sappiamo noi che giornalisticamente, in alcuni casi marginalmente in alcuni casi più da vicino, seguiamo questo meraviglioso sport, figuriamoci se non lo sapete voi. Sicuramente lo sanno tutti i vostri ds e allenatori. Nel ciclismo tutti sanno di tutti, alcune volte si sa anche di più di quello che è vero.

A novembre il sottosritto, con Grassi e Marchesan, è stato a Riccione al convegno dell'Adis-Pro, l'associazione italiana dei direttori sportivi professionisti.
Tanti direttori sportivi hanno ammesso, quando il corridore viene sconfitto, di dire al proprio atleta: "Ma sì, dài, chissà quello che ha preso". Forse non testualmente, ma il concetto che si passa è quello. E tutti hanno ammesso di farlo senza cattiveria, pensando che il proprio atleta possa sentirsi sollevato nel sapere di aver perso da un corridore che usa additivi. E invece è proprio in quel momento che si scatena la frustrazione.

Anche tu, caro colorfercene86, saprai tanto e non puoi/vuoi parlare. Perché ami questo sport, ami quello che fai, speri di diventare professionista, e - come hai scritto - speri di far sentire la tua voce sulla diseguaglianza di trattamento.
Onorevole, senza dubbio, onorevolissima ambizione.

Ma... ma ci sono dei "ma" grossi come delle case, purtroppo...

Mi soffermo su questo paragrafo:
Originariamente inviato da colorfercene86

ma perche' i ciclisti e le societa' professionistiche in generale non si son mai lamentati A VOCE ALTA contro queste disuguaglianze in materia di doping tra i vari sport??? potessi arrivare professionista farei di tutto per denunciare al mondo intero questo squilibrio..questo divario in materia di doping tra il nostro e sport e tutti gli altri..
io son io pero'...uno che non ha nulla da temere e che e' sempre andato a pane ed acqua..
non vorrei (spero di no) che questo silenzio passivo (Continuamo a farci prendere per il culo dagli altri sport che bellamente se la ridono..) corrisponda ad una triste realta'... sotto sotto tutti i ciclisti hanno qualcosa da nascondere..e quindi la cosa migliore e' stare zitti zitti..


...ebbene, quello che hai scritto è tremendamente, assolutamente, senza ombra di dubbio, vero.

Solo una cosa non è vera. C'è stato un (1!) ciclista che ha alzato la voce ed ha chiesto l'uguaglianza per tutti gli sport e per tutti gli atleti. Quel ciclista si chiamava Marco Pantani ed è morto il 14 febbraio 2004, dopo essere stato ucciso il 5 giugno 1999.
Come vedi, fare l'eroe non è da tutti, perché si pagano conti salati.

Tornando al capoverso: sai da chi parte la tiritera che nel ciclismo sono tutti dopati? Da dentro. Me ne sto convincendo sempre di più.
Nel ciclismo si parla di doping ad ogni piè sospinto, e lo si fa perché il ciclismo è lo sport che meglio accoglie i suoi figli, è lo sport che guarda più con sospetto chi non fa già parte "dell'Ambiente", è lo sport in cui "se non sei mai stato in bici cosa ne puoi sapere...?!", è l'ambiente del "ceniamo insieme, ma domani ti sputtano".

E' l'ambiente dove tutti si fidano di tanti dopo averli visti due o tre volte, dove basta un bicchiere di vino per farsi raccontare dei particolari "nascosti" di quell'atleta e/o di quella squadra, o magari di quella Nazione o di quel ds, di quel dirigente, di quel presidente di società, o di quel patron dello sponsor. Basta uno, al massimo due bicchieri di vino.

Cosa voglio dire? Che nel ciclismo, sulle poltrone che contano, siedono persone come Adorni, come Moser, come Verbruggen, come Leblanc: gente assolutamente non preparata per i ruoli che ricopre, gente assolutamente non in grado di gestire professionalmente un circuito professionistico.
Figuriamoci uno "super-professionistico" come vorrebbe essere il ProTour.

E' questo il grande dramma del ciclismo: voler fare le cose in grande quando non si è in grado di farle in piccolo.
Puntare ad espansioni coloniali (ProTour) quando ci sono guerre civili (Uci-GT, i corridori che sputacchiano sui resti dei ciclisti, le federazioni europee contro la stessa Uci, etc.). Ma ci rendiamo conto?

E' il ciclismo stesso che pensa che il suo veicolo d'immagine maggiore sia legato al doping. C'è gente che pensa che parlare di doping sia funzionale al ciclismo, "purché se ne parli". Gente che non sa niente di comunicazione, d'immagine, gente che non è in grado di esportare il volto di un Bettini, o di un Cunego, o di un Basso, o di un Pozzato, da pubblicità diverse da quelle dei mensili soliti e delle case produttrici interne (maglieria, ruote, scarpette, etc.).

L'unico, anche qui, fu Pantani: pubblicità della Citroen.

E rendiamoci conto che Pantani è stato fatto fuori da dentro. Un'amenità, se pensiamo a quanta gente ha mangiato e continua ancora a mangiare grazie a Marco Pantani.
E poi, per ignoranza, mica per cattiveria, ancora nel 2007 si sente dire che "...sì, però Marco stava esagerando...". Invece di ringraziarlo, per il traino che stava dando a tutti, lo hanno fatto fuori. Tutti, dalla federazione ai corridori. "Un avversario di meno", avran pensato i secondi. "Un lunatico in meno da gestire", avran pensato i papaveri.

Forse vaneggio, ma dalla risoluzione di Madonna di Campiglio '99 (perché si risolverà, anche se fra 50 anni) il ciclismo subirà la sua svolta decisiva.
Prima non sarà possibile, perché l'Uci sembra il mondo dei balocchi (esce Verbruggen entra McQuaid, sai che novità?) e perché tutti, nel ciclismo, ad iniziare dai ds e dai team manager, sono ricattabili, perché hanno tanto da nascondere.

E perché non c'è nessun manager serio, con basi solide di marketing, che possa far strada nel ciclismo. Forse interesserebbe pure, ma non lo fanno avvicinare. "Il giocattolo è nostro, ci giochiamo noi": è questo quello che dicono i "matusa" del ciclismo.

Gente che ha sempre vissuto nel doping, e che pensa - i primi sono loro! - che il ciclismo sia lo sport più dopato di tutti. E lo pensano perché non hanno cultura trasversale, hanno seguito sempre e solo il ciclismo. E a quelli del Cio non sembrano veri degli assist simili.

Paradossalmente, la scalata del ProTour (se cioè il ProTour riuscisse ad ottenere tutto ciò che vuole, anche dai GT) sarebbe l'inizio dell'ipocrisia maxima del ciclismo. Lì il ciclismo, sotto il punto di vista del doping, sarebbe trattato come il calcio. Nessun pesce grosso, soltanto qualche pesciolino ogni tanto, tanto per non far capire che si lavora nel buio.
Meglio? Non penso. Peggio? Mah, a 'sto punto.
Il fatto è: e il resto? Sicuri che, sistemato il capitolo doping, il ciclismo riesca ad accelerare? Io, se gli uomini che contano resteranno questi (o simili a), ne dubito fortemente.

Perché l'immagine del ciclismo è distorta, è stata distorta da (almeno) 9 anni orribili (Festina '98 - Puerto '06), e non è facile cancellare 9 anni in un battibaleno.
La gente sta imparando? Sì, può darsi, ma la gente è una brutta bestia. Da "stella a stalla" è un gioco che piace a tanti, quasi a tutti. Quasi da ogni parte del Mondo.

Quindi, caro colorfercene86, continua a correre, non farti strane illusioni sul mondo professionistisco, e soprattutto continua a studiare.
Continua a seguire il ciclismo, e non dannarti l'anima (lo so, capita a tutti noi) se il ciclismo viene visto come il demonio e gli altri sport sono puliti, candidi e belli.
Purtroppo ho capito che è proprio il "movimento" ciclismo a volere che sia così, e in troppo pochi se ne sono resi conto, e ancora troppi pochi iniziano a rendersene conto ora. E continuo a pensare che una bella sterzata potrebbe e dovrebbe arrivare proprio dai ciclisti. Ma non è facile, assolutamente.

Se il doping è il problema maggiore del ciclismo, io sono Eddie Merckx.



Mounsieur altro che 40%, sei semitotale!
Da appassionato seguo il ciclismo dal 1959, da dirigente sportivo orizzontale che ha passato una gran fetta della propria miglior stagione, proprio sul pedale, posso aggiungere un focus particolare lungo tre lustri. Abbastanza, per giudicare questo tuo intervento come un vademecum dei difetti e dei problemi di questo sport, da incorniciare, fare leggere e tramutarlo in premessa di ogni discussione.
Ci conosciamo da meno di tre anni e non ho mai messo in dubbio la tua bravura, ma oggi, permettimi, hai raggiunto la lode.
Cicloweb, università di uno sport che vuol continuare a vivere ai margini delle orme di dirigenti anatroccoli, magari col passato di campioni, ha acquistato a pieno titolo un nuovo docente.
Chapeau!

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Campionato di Zurigo




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  postato il 15/06/2007 alle 19:40
per quanto concerne la popolarità di uno sport ci sono discipline che danno de riferimenti costanti come gli sport di squadra o l'automobilismo vedi Ferrari, e quindi possono beneficiare di una crescita costante altri che necessitano del personaggio che coinvolga un numero sempre crescente di persone. qui il ciclismo è in crisi nera in quanto"grazie"alla chimica si creano campioni effimeri che durano una stagione o 20 giorni in una stagione.In breve appena simpatizzi per un atleta questo scompare per anni oppure lo vedi competitivo poche giorni in un anno. Un tempo i Mercks
gli Hinault i Gimondi ecc.erano protagonisti da marzo a settembre per svariati anni e creavano interesse attorno a loro(ultimo fenomeno mediatico Pantani). Oggi la potenza del doping moderno altera e sovverte continuamente i valori per cui irisultati possono essere condizionati anche dal tipo di sostanza e dalla quantità assunta.
In quanto al doping nel calcio non suscita scalpore tra la gente in quanto al tifoso non "frega" niente di come vinca la sua squadra.
BASTA CHE VINCA !

 
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Livello Laurent Fignon




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  postato il 15/06/2007 alle 19:55
io vorrei mettere in evidenza un altro punto, premesso che sono d'accordo praticamente su tutto quello che ha scritto Monsieur.

nella mia "scala di valori" è molto più grave la violenza sugli altri che non la violenza su sè stessi o la frode (classifico il doping a scelta in una di queste due categorie).
il calcio è uno sport violento, sotto tutti gli aspetti - e non è una violenza esplicita e onorevole come quella del rugby o del pugilato, la violenza del calcio è la violenza subdola del calcio negli stinchi quando l'arbitro è voltato, della gomitata in faccia quando si salta, dell'insulto sussurrato nell'orecchio... già questo mi piace poco - se il calcio fosse uno sport corretto, in cui contasse la classe alla roberto baggio, sarebbe uno sport bellissimo, ma la realtà agonistica mi sembra a tutti i livelli un'altra...
aggiungiamoci poi che dal campo la violenza passa spesso:
agli spogliatoi, tra i giocatori;
alle tribune, tra i tifosi;
fuori dagli stadi, tra i tifosi - ma col rischio di coinvolgere chiunque.

ecco, sarò un moralista, ma a me tutto questo non piace per niente. e non mi piace che tutte le volte che "ci scappa il morto" (e ce ne sono scappati diversi, eh!) tutti si indignano ma poi non cambia proprio nulla.

perchè, come ha detto matarrese, il calcio "è un'industria" - e allora il giochino non si può rompere...


(per non parlare poi delle commistioni calcio politica, o calcio mafia al sud - dove in passato ci sono state squadre di calcio utilizzate come corrieri della droga in tutta la penisola...)

... ma sapete in confronto a questi veri scandali a me quanto me ne frega se basso si fa l'autoemotrasfusione?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/06/2007 alle 20:27
io non ce l'ho con il calcio.ma con l'ignoranza e la malainformazione che impera quando si parla di altri sport,meno tutelati e meno potenti.nessuno si sarebbe sognato di fare una trasmissione alla radio dopo la vittoria degli azzurri in Germania che parlasse della flebo di Cannavaro,del rifiuto di Gattuso ad un controllo antidoping.mentre mettere in dubbio la vittoria di Bettini ad un mondiale basandosi solo su luoghi comuni ,evidentemente e' trendy.non disturba nessuno.
non vi vedete una disparita',un cattivo giornalismo?una disinformazione volta a tutelare lo sport che elargisce piu' quattrini?io sinceramnte il dubbio ce l'ho.

 

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non li senti?...questo e' il mio mondo..devo andare.

M.Rourke.THE WRESTLER.

 
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